REPORT ATTIVITÀ FILCAMS CGIL NAZIONALE 2010
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REPORT ATTIVITÀ FILCAMS CGIL NAZIONALE 2010
REPORT ATTIVITÀ FILCAMS CGIL NAZIONALE 2010 - 2014 Introduzione Il Report 2010-2014 presenta le iniziative ed i risultati principali realizzati dalla Filcams Cgil nel corso dell’ultimo mandato congressuale. Lo scopo non è solo quello di rappresentare la mole enorme di lavoro svolto nel corso di questi quattro anni, che non costituisce prodotto esclusivo della struttura nazionale, ma espressione di un impegno corale dell’intera organizzazione. L’obiettivo è anche quello di diffondere sempre più una cultura politica ed organizzativa che faccia della verifica e del monitoraggio dell’attività una prassi sempre più consolidata a tutti i livelli. Per questa ragione il bilancio dell’attività svolta viene illustrato seguendo lo schema del documento proposto alla discussione del XVI Congresso di categoria, affinchè sempre più in prospettiva la verifica possa compiersi sulla base degli obiettivi contenuti nei mandati congressuali. Naturalmente, il Report contiene la parte essenziale delle iniziative svolte, alle quali fa da supporto l’attività intensa ed appassionata di tutte le strutture regionali e territoriali della categoria. Per queste ragioni, la Segreteria Nazionale Uscente ringrazia tutte le compagne ed i compagni per l’impegno profuso nel corso di questo ultimo mandato congressuale, vissuto nel pieno di una grave crisi del settore, con grande passione e determinazione per affermare ed estendere i diritti nel mondo del lavoro terziario. La Segreteria Nazionale Filcams-Cgil Riccione, 9-11 aprile 2014 #ORIENTARE IL CAOS STRATEGICO DEL COMMERCIO – LE LIBERALIZZAZIONI Tema centrale dell’azione sindacale e contrattuale è legato alla legislazione relativa al commercio e in particolare all’aspetto più sensibile degli orari degli esercizi commerciali. Il filo rosso dell’iniziativa Filcams sta nell’idea di una nuova sostenibilità dello sviluppo in cui poter affermare e produrre anche una nuova cultura del consumo, riorientando il consumo di massa nel senso delle compatibilità ambientali e sociali e apportando dei correttivi all’assenza di una programmazione pubblica in grado di ridefinire priorità e qualità dei servizi. In questa prospettiva, per l’impatto più evidente e dannoso nei confronti delle lavoratrici e lavoratori del settore, si è avviata in maniera sistematica la campagna nazionale “La Festa non si vende” che ha visto appuntamenti itineranti svolti in diverse città con momenti di sensibilizzazione, confronto e dibattito con cui sono state coinvolte associazioni, istituzioni locali, lavoratrici e lavoratori, consumatori. La Campagna, avviata a Gennaio 2011, si è conclusa il 29 aprile 2011 con un’iniziativa tenuta a Firenze. Le attività di sensibilizzazione sono proseguite nel 2012 con l’adesione alla giornata europea per le domeniche libere dal lavoro che si è svolta il 4 marzo in diverse città d’Italia e supportata da materiali mirati di diffusione e promozione. La giornata è stata promossa dall’European Sunday Alliance, un network europeo dei sindacati, organizzazioni della società civile e delle comunità religiose a cui la Filcams ha aderito insieme a Fisascat e Uiltucs. L’introduzione del Decreto “Salva Italia”, con la totale liberalizzazione degli orari e delle aperture nel settore commercio, ha reso necessario una rilettura delle nostre iniziative. Da un lato la necessità di proseguire le manifestazioni territoriali con mobilitazioni e scioperi per contrastare gli effetti negativi sulla vita delle lavoratrici e lavoratori a causa delle aperture domenicali e festive, dall’altro le azioni per promuovere un cambio di normativa volta a ricondurre il settore e gli orari commerciali ad una regolamentazione diversa e più equilibrata in un settore profondamente modificato. In tale senso le iniziative di sostegno ai ricorsi promossi da diverse Regioni contro il Decreto “Salva Italia” , costruendo forti alleanze territoriali con le istituzioni, associazioni, modo laico e religioso. Nonostante gli esiti giuridici non positivi di tali iniziative, l’attività è proseguita costruendo con l’ANCI e con le Confederazioni di CGIL CISL e UIL un protocollo per monitorare gli effetti delle liberalizzazioni e produrre interventi di riequilibrio della norma. La Filcams ha aderito e sostenuto “libera la domenica”, una raccolta di firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare per abolire la norma sulle liberalizzazioni promossa da Confesercenti con l’obiettivo di ricostruire un modello di regolazione in capo alle Regioni. L’impegno contro le liberalizzazioni ha visto la seconda edizione de “La Festa non si vende, si vive” nel novembre - dicembre 2012 supportata da iniziative territoriali e materiali di diffusione e promozione. Da luglio 2013 alla campagna “la Festa non si vende” è stata dedicata una piattaforma multimediale consultabile direttamente dal sito Filcams Nazionale. Il 10 settembre 2013, a supporto della discussione in corso presso la X Commissione della Camera dei Deputati la Filcams, unitariamente a Fisascat e Uiltucs e le Confederazioni di CGIL – CISL e Uil, ha prodotto in audizione, una memoria sugli effetti negativi delle liberalizzazioni e le proposte per una regolamentazione diversa del settore e delle aperture degli esercizi commerciali. L’azione negli ambiti aziendali e territoriali per governare, attraverso la contrattazione, gli effetti delle liberalizzazioni ha visto e continuerà a vedere un forte impegno, a partire dalle aziende della Grande Distribuzione Organizzata. Come, è necessario continuare la campagna “la festa non si vende” che dovrà assumere sempre di più l’azione di denuncia e sensibilizzazione, ma soprattutto una forte caratterizzazione per far proseguire l’iter della modifica legislativa contro l’art 31del Decreto 201/11. VOCAZIONE TURISTICA: IDEE DAL LAVORO PER LO SVILUPPO DEL PAESE L’8 Luglio 2013 la tavola rotonda “#VocazioneTuristica – idee dal lavoro per lo sviluppo del paese” cui hanno partecipato esponenti del mondo datoriale e culturale e che ha visto le conclusioni di Susanna Camusso, ha riaffermato la centralità del Turismo nelle politiche non solo strettamente rivendicative della Filcams, che in quella sede si è proposta come interlocutore attivo e propositivo di istituzioni e controparti, affermando un nuovo schema di ragionamento: la creazione di una economia della cultura quale condizione per il rilancio di un comparto da sempre strategico per il nostro paese. Attività Scientifiche Annualmente il Centro studi del Cemu affida a SL&A il compito di redigere un report annuale rispetto alle dinamiche del settore con particolare riferimento ai riverberi che i cambiamenti nel rapporto fra domanda e offerta determinano sull'occupazione. Il contributo della bilateralità nel turismo Nell'ambito dell'attività del Ente Bilaterale Nazionale del Turismo Confcommercio la Filcams ha promosso l'attività e l'implementazione di Osservatori che stilano report annuali di particolarità e interesse: A. B. C. D. E. Osservatorio Nazionale Permanente sulle Gare d'Appalto della Ristorazione Collettiva e dei Buoni Pasto Osservatorio Permanente sulle proposte di viaggio formulate dai tour operator Osservatorio sul Mercato del Lavoro nel Turismo Osservatorio Nazionale sul Turismo crocieristico nel Mediterraneo Osservatorio Nazionale per l’applicazione della legge 269/98 e del Codice di Condotta recepito il 19 luglio 2003 dal CCNL del turismo F. Osservatorio sulle pari opportunità nel settore Turismo Nel 2014 sarà istituito un nuovo osservatorio (in sostituzione di quello sul turismo crocieristico) che analizzerà il rapporto in termini economici, ambientali, e occupazione fra siti culturali e "turismindotto". L'attività degli altri due enti bilaterali nazionali ( Confindustria e Confesercenti) ha prodotto in termini di iniziative e studi interessanti contributi, pur con respiro e in ambiti differenti. La conoscenza dei processi e l'analisi di fenomeni in vorticosa mutazione restano elemento di importanza strategica fra le attività della bilateralità di settore. APPALTI, LE POLITICHE SETTORIALI Il 24 novembre 2010 si è tenuto il convegno “Una nuova cultura nel sistema degli appalti” che ha visto lanciare da parte della categoria le strategie per dare risposte ai settori in appalto rappresentati dalla Filcams. Nelle linee elaborate si è identificata la contrattazione di anticipo con le stazioni appaltanti quale strategia da perseguire per riuscire ad arginare i fenomeni negativi prodotti dalle gare al massimo ribasso, sia per le ripercussioni in termini occupazionali, sia di necessaria garanzia di qualità dei servizi erogati, nella convinzione che si possa coniugare qualità con efficienza, nonché trasparenza e legalità. Nell’occasione del convegno è stato definito che, per quanto riguarda l’effettiva possibilità di applicare le linee guida enunciate è sostanziale lavorare in stretta collaborazione tra le diverse categorie della Cgil e la Confederazione quale cabina di regia. E ad oggi si può affermare che la Confederazione ha risposto alle nostre richieste: la categoria è stata coinvolta nei diversi momenti di confronto e approfondimento delle tematiche relative agli appalti e della legislazione in materia che si è sviluppata in questi ultimi anni. Parte attiva sia negli specifici coordinamenti confederali nazionali, sia nei gruppi di lavoro, in alcuni casi approntati su nostra richiesta, hanno di volta in volta sviluppato gli interventi e l’elaborazione di documenti che sono stati presentati alle varie istanze di competenza, come ad esempio l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, Itaca, il Commissario alla Spending Review, ecc. Permangono le difficoltà ad interagire con le altre categorie quando viene meno l’apporto di coordinamento della Cgil. Dopo l’iniziativa, sono stati organizzati seminari interni alla categoria. Ad aprile 2011 è stata organizzata una giornata di formazione sulla Legge 146/90 sul diritto di Sciopero, svolto unitamente all’Ufficio Diritto Sciopero della Cgil. A dicembre 2011 si è svolta la giornata di approfondimento sul contratto Unci, con la partecipazione della Confederazione e di un avvocato. Ad aprile 2012 si è tenuto un seminario di due giorni per lo sviluppo della contrattazione integrativa nel settore delle Pulizie/Multiservizi, dove si è approfondita la tematica e definite le linee guida per la predisposizione delle piattaforme rivendicative. Mentre il 30 e il 31 maggio 2012 è stato effettuato il seminario “Regole e gestione tecnica delle gare di appaltoAggiornamenti sulle novità legislative in materia” anche in occasione di tale seminario vi è stato l’apporto della Confederazione, di un legale e di una figura specialistica in materia di gare di appalto. #CONTRATTARE IL MERCATO DEL LAVORO L’attività del Dipartimento Mercato del Lavoro oltre ad offrire costanti consulenze alle compagne e ai compagni delle strutture territoriali, è stata finalizzata ad aggiornare le medesime riguardo ai cambiamenti/stravolgimenti pressoché costanti sulle materie lavoristiche cui dalla promulgazione della legge 92 nel 2012 c.d. Legge Fornero. La conoscenza approfondita delle normative, infatti, è divenuta nel tempo, sempre più necessaria per tutelare lavoratrici e lavoratori nei nostri diversi ambiti contrattuali. Senza creare sovrapposizioni rispetto a quanto la CGIL di volta in volta produceva, si è cercato di focalizzare l’attenzione e di produrre approfondimenti rispetto ad argomenti ritenuti particolarmente sensibili per la Filcams ( ammortizzatori sociali, tipologie contrattuali). A tal fine si sono effettuati seminari avvalendosi della consulenza di legali, esperti del diritto del lavoro e in costante raccordo con la CGIL Nazionale. Nel piano nazionale formazione 2012-2014 si è ritenuto strategico proporre e realizzare corsi avanzati rivolti al gruppo dirigente di livello regionale sui temi del mercato del lavoro, in particolare alla luce della Riforma Fornero, e sulla contrattazione di secondo livello. Per quanto concerne il primo tema sono stati realizzati 14 corsi di due giornate (in materia di flessibilità, licenziamenti, ammortizzatori) coprendo quasi interamente il territorio nazionale e coinvolgendo circa 200 dirigenti. Particolarmente rilevante è stato l'impegno del Dipartimento per quanto riguarda il contrasto alle storture introdotte dalla legge 92/2012 con particolare attenzione alla sostituzione dell'indennità di disoccupazione a requisiti ridotti con la MiniAspi. Grazie al contributo di alcune nostre realtà rivierasche e al coinvolgimento attivo della Cgil, a più riprese la Filcams è riuscita a stimolare il Ministero del Lavoro e INPS a correggere tale istituto, di vitale importanza, ad esempio, per i quasi 300mila lavoratori stagionali del Turismo. L’azione prodotta ha ottenuto alcuni risultati di rilievo anche se l’impegno profuso dovrà continuare per poter tornare a ripristinare soglie di tutela dignitose per lavoratori già di per sé penalizzati in quanto soggetti di una domanda fortemente imprevedibile e variabile di anno in anno. TERZIARIO, IL RINNOVO SEPARATO TDS DEL FEBBRAIO 2010 E LA STAGIONE DELLE DISDETTE La stagione dei rinnovi contrattuali iniziata nel 2009 ha visto la presentazione di piattaforme non unitarie sia nel terziario che nella Distribuzione Cooperativa. La Filcams ha costruito le proprie proposte attraverso un percorso di preparazione che ha visto coinvolti i delegati del settore ICT, Auto, Commercio, e la consultazione degli iscritti conclusa con gli attivi dei delegati dei due settori. L’esito di questa stagione contrattuale ha visto, nel 2010, il rinnovo unitario del Contratto Nazionale della Distribuzione Cooperativa che ha mantenuto, anche sul fronte dei contenuti, “una distintività” rispetto al restante del settore terziario. Un rinnovo che però ha evidenziato una sofferenza del sistema cooperativo e che ripropone il tema identitario e delle prospettive future di tale sistema. La crisi economica del paese ha marcato il problema della competitività da costo portando le imprese cooperative a prospettare la necessità di scelte volte a recuperare tale gap costituito prevalentemente dal Contratto Nazionale. Una discussione interna che non ha trovato ancora una composizione e che continua ad essere riproposta nella trattativa per il rinnovo che si è aperta in questi mesi. Il Contratto Nazionale TDS di Confcommercio e Confesercenti sono stati sottoscritti separatamente ed hanno rappresentato le situazioni più complesse con cui la categoria si è dovuta misurare. Una condizione che, per i contenuti che hanno sancito la divisione, non ha visto possibilità di recupero a differenza di quanto avvenuto nel 2008. Il motivo della scelta che ci ha portato a non sottoscrivere l’intesa ha modificato un già difficile sistema di relazioni sindacali unitarie a livello di categoria e confederali. Anche in questo caso la Filcams non ha rinunciato al percorso democratico, promuovendo da sola la consultazione dei lavoratori rispetto all’esito del Contratto, avviato con l’attivo dei delegati del settore svolto a Milano con le conclusioni di Susanna Camusso. Sono stati aperti diversi fronti di contrasto all’Accordo separato, compiendo la scelta della via contrattuale del recupero come priorità. Le cause pilota promosse, soprattutto per il mancato riconoscimento delle RSA/RSU come modalità per negare la presenza della Filcams in azienda, hanno visto imporsi la nostra legittima posizione. La “contrattazione di recupero”, supportata da una forte azione di diffide, pur avendo raggiunto livelli qualitativi importanti non ha rappresentato un’inversione di tendenza. Il nuovo contesto che si è determinato nelle relazioni sindacali confederali e il “fenomeno” delle divisioni tra le Associazioni datoriali con l’uscita della Grande Distribuzione Organizzata da Confcommercio ha prodotto un effetto frammentazione per il settore e per il Contratto Nazionale che ci ha visto sviluppare, unitariamente a Fisascat e Uiltucs, una politica di difesa dei contenuti contrattuali per evitare un pericoloso effetto dumping. In tale percorso è stato possibile recuperare anche le priorità per la Filcams date dalla consultazione dei lavoratori sulla piattaforma, svolta unitariamente tra giungo e settembre 2013, e dalla definizione di un insieme di regole condivise per la gestione democratica dell’intero negoziato . La trattativa per il Contratto Nazionale, già in corso, ha visto quindi la presentazione di una piattaforma unica e unitaria per tutte le Associazioni Datoriali (Confcommercio – Confesercenti – Federdistribuzione) e per la Cooperazione che mantiene una sua specifica distintività. La validità di tale scelta, sicuramente più complessa da gestire per la Filcams, come indicato nella medesima piattaforma, non rappresenta il superamento delle differenze che ci hanno diviso nel precedente Contratto Nazionale. La contrattazione di II Livello, tra crisi e stagione delle disdette Nello scenario della crisi e degli Accordi separati, la contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale già difficile da esigere e costruire, ha visto il rinnovo di molti accordi aziendali e territoriali ma anche la prassi delle disdette. Carrefour, Pam e Panorama, Metro, SMA, sono emblemi di una modalità che non trova precedenti nel terziario e che pur nelle forme di recupero operate, indicano la fragilità del nostro sistema di relazioni industriali. Anche in assenza di atti unilaterali, molti rinnovi aziendali e territoriali si sono sviluppati con la consapevolezza di avere come “alternativa” il rischio di annullamento della contrattazione esistente. Di contro, è possibile ancora rilevare una vivacità ed evoluzione qualitativa della contrattazione nella Gdo, nel terziario avanzato e nella Distribuzione Cooperativa che ancora oggi, resta il settore maggiormente coperto da contrattazione aziendale. Elementi qualitativi che riguardano in particolare i temi dell’inclusione, della conciliazione, del welfare, della regolamentazione delle prestazioni domenicali e dell’organizzazione del lavoro. Nel quadro di scomposizione e criticità che hanno caratterizzato gli anni che ci separano dal precedente congresso, oltre 50 aziende multilocalizzate del terziario (Gdo, Commercio, Servizi, Agenzie di somministrazione, Terziario Avanzato, Distribuzione Cooperativa), seguite dal livello nazionale, sono coperte da contratti integrativi o protocolli specifici. Le aree di dispersione sono ancora molte, a conferma del limite esistente nella diffusione del II livello e su cui, la categoria, deve continuare ad imporre attenzione e conseguente azione di estensione. In una definizione sintetica e non esaustiva, nell’attuale contrattazione è possibile leggere il cambiamento che ha attraversato il settore evidenziando storiche e nuove necessità. I pilastri contrattuali costruiti negli anni sono stati spesso revisionati o cancellati, sono entrate nelle nostre rivendicazioni e priorità di azione irrinunciabili esigenze che parlano di inclusione, formazione, migranti, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, orari di lavoro, part time involontari, regolazione del lavoro domenicale, imponendo sempre di più lo sviluppo della capacità della Filcams di saper comunicare e tradurre le esigenze di generazioni diverse di lavoratrici e lavoratori. TURISMO, LA CONTRATTAZIONE NAZIONALE E LA CRISI DELLA RAPPRESENTANZA Gli scenari e i contesti negoziali dal 2010 ad oggi sono radicalmente mutati per effetto della crisi economica che si è tradotta in una spiazzante crisi di rappresentanza delle controparti. Nel 2010 infatti venivano rinnovati fra Febbraio e Luglio tutti i Contratti nazionali di settore con risultati complessivamente apprezzabili a partire dall’aumento salariale. Per effetto di quanto previsto dalle suddette discipline contrattuali veniva avviata una stagione di contrattazione di secondo livello territoriale che portava alla presentazione di piattaforme in quasi tutte le province italiane. Purtroppo il bilancio a consuntivo ha registrato un numero minimo di accordi rinnovati e/o sottoscritti che vanno comunque valorizzati per le innovazioni che hanno introdotto in materia di mercato del lavoro e sistemi di premianza collettivi. Nel Luglio 2012 è stato inaugurato un percorso collegiale per la definizione delle piattaforme di rinnovo, che ha visto il contributo attivo di molte strutture territoriali. Nel novembre del medesimo anno venivano presentate alle controparti tre piattaforme separate, non essendo stato possibile condividere con Fisascat e Uiltucs un articolato comune di rivendicazioni, a partire dallo scoglio del salario. L’ avvio del confronto negoziale era stato preceduto da segnali non certo ben auguranti. Nell’agosto del 2012 ANGEM ha notificato lo scioglimento del vincolo associativo con FIPE e la conseguente disdetta del Contratto Nazionale. FIPE stessa al tavolo aveva inizialmente annunciato la propria impossibilità stante la crisi a corrispondere l’elemento di garanzia previsto al capitolo "Effettività della contrattazione di secondo livello", preludio al ben più grave atto di recesso dal contratto nazionale formalizzato il 28 ottobre 2012. Filcams e le altre Federazioni Sindacali di categoria hanno risposto con due iniziative di sciopero nazionale: la prima il 3 giugno 2013 contro Angem, che nel frattempo aveva siglato un protocollo con altra sigla sindacale. In questa occasione si è tenuta una importante manifestazione a Milano. La seconda il 31 ottobre contro Fipe e Angem per contrastare la politica delle disdette, con due manifestazioni a Roma e Milano che hanno registrato un’alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Il 19 gennaio 2014 è stata sottoscritta l’ipotesi per il rinnovo del Contratto Nazionale del Turismo con Confcommercio Federalberghi e Faita (avendo anche Fiavet abbandonato pretestuosamente il tavolo negoziale). Restano all’oggi aperti i tavoli con Confindustria e Confesercenti. Nel gennaio 2014 è ripreso il dialogo con Angem e Aci per esplorare la possibilità di addivenire ad un nuovo contenitore contrattuale rivolto alle lavoratrici e ai lavoratori della ristorazione collettiva. Il fronte FIPE rimane invece quello più problematico, stante l’assenza di volontà da parte della Federazione Nazionale dei Pubblici Esercizi di riattivare la benché minima forma di confronto costruttivo con le Organizzazioni Sindacali. Dal 1 maggio 2014 quasi 700mila addetti saranno privi di una disciplina contrattuale di riferimento. La Filcams ha fin dal ricevimento dell’atto formale di disdetta attivato un pool di legali di concerto con l’ufficio giuridico CGIL per affiancare alla mobilitazione, adeguata tutela individuale e collettiva per le lavoratrici e i lavoratori del settore. Sempre nell’ambito della vertenza FIPE, la Filcams si è fatta promotrice assieme a Fisascat e Uiltucs, presso la Commissione di Garanzia Scioperi Nazionale, della presentazione di osservazioni volte ad escludere la ristorazione in concessione negli scali aeroportuali, dalla disciplina di applicazione della legge 146 del trasporto aereo. Il sofferto percorso per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle Terme (settore anche questo attraversato da una crisi strutturale) è stato infine faticosamente riavviato, pur nel persistere di forti distanze fra rappresentanza datoriale e sindacale dei lavoratori. La frammentazione delle parti datoriali e il conseguente obbligato aprirsi di tavoli finalizzati al raggiungimento di potenziali nuovi contratti collettivi devono interrogare non solo la categoria ma la CGIL tutta sull'attualità e perseguibilità effettiva del condivisibile obbiettivo della semplificazione e riduzione del numero dei CCNL. Contrattazione Aziendale e territoriale, una stagione di crisi Il quadriennio appena terminato è stato ovviamente contraddistinto dalla crisi. La vertenza emblematica in negativo è stata quella di NH Hotels che ha visto nel luglio 2012 l’apertura di una procedura di licenziamento per 382 addetti e la contestuale disdetta di tutta la contrattazione integrativa esistente. Scioperi territoriali e nazionali, vertenze legali, ricorso ad ammortizzatori sociali, non hanno impedito all’azienda di procedere con terziarizzazioni e a gennaio 2014 con l’espulsione di 102 lavoratori. Altre catene alberghiere hanno purtroppo seguito questo esempio. Particolarmente grave la situazione nel comparto agenzie di viaggio e tour operators dove il ricorso agli ammortizzatori sociali è stato pressoché costante, nel tentativo di arginare una quasi inarrestabile emorragia occupazionale. In controtendenza, dopo le vicissitudini del sofferto trasferimento della storica sede Alpitour da Cuneo a Torino, l’ormai prossimo rinnovo del contratto integrativo aziendale del più importante tour operator italiano. Sul canale autostradale Autogrill si è distinta per ristrutturazioni e procedure di licenziamento collettivo che aldilà della gestione del contingente, ci ha portati ad aprire una riflessione rispetto al futuro delle concessioni in questo paese su cui urge un ripensamento normativo che veda coinvolte nella sua gestazione anche le parti sociali. Accanto a questo bilancio negativo non si può riportare anche interessanti esperienze positive e innovative. Il rinnovo del contratto integrativo Starhotels e soprattutto quello Ciga Starwood hanno rappresentato importanti segnali di discontinuità a partire proprio dal contrasto al processo, quasi divenuto automatico, degli appalti di servizio visti dagli imprenditori quale universale panacea per rispondere alla crisi e recuperare produttività. Nell’ambito della ristorazione commerciale i rinnovi degli integrativi di MyChef e Chefexpress, assieme alla sigla del primo accordo integrativo nazionale Flunch vanno valorizzati soprattutto se rapportati alle politiche di svuotamento delle relazioni sindacali che hanno avuto in Autogrill e Mc Donald’s i maggiori interpreti. Infine la sigla del primo accordo integrativo Gromart ha rappresentato un’operazione di forte innovazione negoziale, sia per il settore (gelaterie) che per la struttura dell’impresa (unità produttive con forza lavoro variabile a seconda delle stagionalità). La Formazione “ad adiuvandum” Si sono tenute due importanti iniziative di formazione rivolte a strutture e delegati in collaborazione con il centro studi Cemu e SL&A. La prima riguardante il settore del Termalismo in Italia e le ragioni della sua crisi, finalizzata ad offrire un outlook utile per la ripresa del confronto per il rinnovo del CCNL di settore. La seconda, in due step distinti, aventi come oggetto: 1. il sistema e la struttura delle concessioni autostradali. 2. il funzionamento delle concessioni degli stabilimenti balneari alla luce della procedura di infrazione della UE nei confronti dell’Italia e contestuale invito all’adeguamento delle normative nazionali alla direttiva europea Bolkeinstain. PULIZIE-MULTISERVIZI, CONTRATTAZIONE NAZIONALE UN RINNOVO DIFFICILE, MA IMPORTANTE Il Contratto nazionale dei dipendenti delle imprese esercenti servizi di pulizia, servizi integrati/multiservizi è stato rinnovato a maggio 2011. Il rinnovo è stato attivato già nel corso del 2010 in base alla scadenza del biennio economico del precedente rinnovo che si collocava a dicembre 2009. L’avvio del negoziato dell’intero complesso contrattuale ad aprile 2010 è stato determinato dalle modifiche intercorse sul modello contrattuale, definite con l’accordo separato del gennaio 2009, che ha visto la presentazione delle piattaforme rivendicative complessive di Fisascat-Cisl e Uiltrasporti-Uil da una parte, e dall’altra le nostre rivendicazioni di rinnovo unicamente per la parte economica. Nel corso del confronto, in costante raccordo con le strutture territoriali e su mandato dei diversi attivi dei delegati che si sono svolti, è stato valutato necessario e fondamentale che il rinnovo non intervenisse senza la fattiva e attiva partecipazione della categoria. Nonostante un avvio difficile, sia per il diverso posizionamento politico con le altre organizzazioni e le controparti, sia perché non vi è stata la presentazione di una propria piattaforma rivendicativa, la Filcams è riuscita ad orientare la discussione su partite di proprio interesse giungendo ad un rinnovo unitario che ha trovato un giudizio positivo da parte delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Pur nel difficile momento in cui si è collocato il rinnovo, il Contratto nazionale pulizie/multiservizi ha mantenuto tutte le previgenti condizioni per i diversi istituti contrattuali, quali ad esempio malattia, orari di lavoro, identiche condizioni per i nuovi assunti, oggetto di forte attacco in altri contratti nazionali. I contenuti normativi che hanno invece visto significativi miglioramenti hanno riguardato: la complessiva ridefinizione del secondo livello di contrattazione; l’aumento dell’indennità di anzianità di servizio; la definizione anche per questo settore dell’assistenza sanitaria integrativa e un aumento economico complessivo che si è attestato su un livello soddisfacente anche se non pienamente rispondente alle attese. Come intervenuto nei passati rinnovi contrattuali, anche in occasione del rinnovo del 2011, si è costruito un avviso comune che è stato presentato al Ministero del Lavoro. Questo ha costituito un tassello importante del rinnovo, confermando l’importanza di un agire comune con le controparti per l’affermazione delle regole che sovraintendono i settori delle attività in appalto. Nel periodo di vigenza gennaio 2010-aprile 2013, nonostante il nuovo impianto sulla contrattazione di secondo livello e la presentazione delle piattaforme rivendicative, a livello territoriale non si è riusciti a rinnovare alcun contratto integrativo provinciale, salvo rare eccezioni, per effetto della crisi e per i tagli prodotti dall’applicazione delle misure della spending review, non escludendo la sistematizzazione delle riduzioni dei contratti di appalto sia con i committenti pubblici che privati. Nella condizione di mercato sopra descritta si è aperto il nuovo negoziato per il rinnovo del contratto collettivo, scaduto ad aprile 2013, e nonostante quello precedente sia stato sottoscritto unitariamente, ha visto la presentazione di piattaforme distinte per ciascuna organizzazione, pur essendo l’una identica all’altra, salvo differenziarsi per la richiesta economica. Al netto della presentazione delle piattaforme comunque, come nella precedente tornata contrattuale, al tavolo di trattativa distinguo tra le Organizzazioni sindacali di categoria non ce ne sono sostanzialmente stati, anzi si è costruito un buon argine comune alle prime richieste delle controparti che sul tema del dumping contrattuale hanno provato a dividere il fronte sindacale. Il confronto, di fatto, è stato avviato a dicembre 2012 ed ha visto diversi incontri, ma a tutt’oggi non è entrato effettivamente nel vivo della trattativa per una serie di fattori anche esterni al confronto, come la vertenza degli appalti dei servizi di pulizia e ausiliari nelle scuole che occupano i lavoratori Ex Lsu-Appalti Storici, che oltre a coinvolgere le Organizzazioni sindacali vede impegnate anche le Associazioni Datoriali. Da novembre 2013 è stato costituito il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa del settore, denominato Fondo Asim, di cui la Filcams ha la vice presidenza, con la previsione di far partire le prestazioni dal prossimo giugno. Multiservizi/Ristorazione Collettiva, Contrattazione Aziendale e territoriale Gli ultimi quattro anni sono stati caratterizzati in termini negativi sul piano della contrattazione integrativa, sia per il comparto delle Pulizie/Multiservizi, sia per la Ristorazione Collettiva. Nei contenuti costruiti in seno ai Contratto Nazionale si erano gettate le basi per una ripresa della contrattazione di secondo livello, che per questi settori specifici si sviluppa sul piano territoriale, ma l’avvento della crisi e i tagli intervenuti sugli appalti di fatto ne ha impedito lo sviluppo. Nonostante siano state presentate le piattaforme, in modo diffuso su tutto il territorio nazionale per il settore delle Pulizie/Multiservizi e anche per la Ristorazione Collettiva, le stesse non hanno il più delle volte ricevuto risposte e quando le hanno ricevute sono stati dinieghi. Va sottolineato che l’azione di sostegno alle rivendicazioni presentate non è stata conseguente, a causa dall’impossibilità di poter avviare i tavoli di confronto alla luce della necessità di rispondere e contenere i riflessi sul taglio dell’occupazione che si è presentato ad ogni cambio di appalto e/o sui contratti di appalto in corso d’opera. La lettura è evidentissima rispetto al ricorso di centinaia di migliaia di ore di cassa integrazione in deroga, necessità determinata appunto dai tagli e dalla forte ripresa dell’assegnazione dei nuovi appalti con la regola del massimo ribasso. A tale situazione si è aggiunta, in modo violento, la vertenza degli appalti di pulizia e servizi ausiliari delle scuole che ha investito pesantemente tutti i territori e dove si è riusciti ad arginare fino ad oggi la situazione solo attraverso l’impegno di tutti i livelli della categoria e della confederazione e che ha richiesto uno sforzo organizzativo e politico mai attivato in precedenza. La sola vertenza sopra citata, infatti coinvolge circa 24mila lavoratori presenti in ogni regione d’Italia e uno spaccato di lavoratori, iscritti per circa il 50% con la nostra categoria, sui quali si sono attivate iniziative ad ogni livello territoriale e nazionale, attraverso manifestazioni, ma anche attraverso azioni di ordine politico che hanno portato alla definizione di appositi dispositivi legislativi. Nel comparto della Ristorazione Collettiva, anche se non vi sono state vertenze di tale portata, si è comunque ricorso in modo significativo alla cassa integrazione in deroga sempre per effetto dei tagli e del ricorso alle gare al massimo ribasso. Sono state attivate, altresì, diverse procedure di licenziamento collettivo a seguito di ristrutturazioni aziendali e riorganizzazioni, fenomeno prima sconosciuto nel settore, come ad esempio la procedura di Compass Group Italia che è stata avviata con la dichiarazione di 824 lavoratrici e lavoratori in esubero, operanti nella sia divisione della Ristorazione Collettiva, sia nella divisione delle Pulizie/Multiservizi. Rispetto a tale vertenza, l’atteggiamento di totale chiusura al confronto da parte aziendale ha prodotto un mancato accordo con il ricorso ai conseguenti licenziamenti che si sono attestati intorno alle 300 unità circa. Inoltre nel settore si registra un nuovo fenomeno legato alla crisi e ai conseguenti tagli sugli appalti, relativo alla sempre maggiore esclusione nei cambi di appalto delle figure professionali inquadrate dal 4° livello a salire. Se prima della crisi, per effetto delle regole contenute nel protocollo del cambio di appalto per la Ristorazione Collettiva, le imprese, tra subentranti e uscenti, comunque acquisivano o mantenevano i lavoratori con le professionalità più alte garantendo anche per loro una continuità occupazionale, nei cambi di appalto fino ad oggi effettuati si assiste ad una espulsione di queste figure. Tale fenomeno infatti ha innescato in modo sistematico l’avvio di procedure di licenziamento collettivo, da parte delle imprese uscenti, per ogni cambio di appalto che viene attivato, come forma di tutela propria. VIGILANZA PRIVATA, UNA CONTRATTAZIONE DIFFICILE La situazione del rinnovo contrattuale, scaduto da anni, è stato un nodo complesso da sciogliere. L'attività svolta e la volontà di costruzione e coinvolgimento di strutture e delegate/i, hanno dato i risultati sperati. A partire dall’ottobre 2010 con lo sciopero unitario nazionale si è dato avvio ad una stagione di iniziative di mobilitazione, unitarie e non, di attivi nazionali, presidi e manifestazioni, che oltre a mantenere viva l’attenzione sul settore, hanno permesso di discutere e condividere capillarmente tutte le scelte che hanno portato alla sottoscrizione del contratto. Firmato nel gennaio 2013 in modo separato a causa della rottura tra le controparti, è stato successivamente, parzialmente recuperato attraverso la ricomposizione del fronte delle associazioni datoriali con relativa sottoscrizione del Contratto Nazionale a fine febbraio 2014, garantendo così la sua applicazione a tutti i lavoratori del settore e su tutto il territorio nazionale. Questo importante risultato consentirà la totale esigibilità soprattutto della normativa sul cambio di appalto, consentendo la salvaguardia dell'occupazione nel periodo più drammatico che il settore abbia mai vissuto. Infatti, oltre a dover affrontare un lungo periodo di profonda crisi strutturale del sistema delle imprese, sul settore gravano pesantemente sia la crisi economica che le problematiche del mondo degli appalti, sia gli effetti della spending review. La Filcams è stata inoltre impegnata nella "Commissione Consultiva Centrale" presso il Ministero del Lavoro, portando un importante contributo alla stesura del Decreto 269, sottoscritto ad inizio dicembre 2010 dall'allora Ministro degli Interni Maroni, nel quale è prevista l'obbligatorietà di certificare l'integrale applicazione del CCNL e della contrattazione di secondo livello. Altro contributo si sta offrendo nell’elaborazione del Decreto sulla "Formazione delle GPG". Ad ottobre 2013 è stato realizzato un importante seminario sulla situazione che il settore si è trovato e si troverà ad affrontare, elaborando un programma di lavoro per i prossimi anni, teso a costruire gli strumenti atti a governare i mutamenti e le trasformazioni del settore. In cantiere un coordinamento nazionale strutturato capace di dare continuità al lavoro finora svolto, affiancato da un’attività formativa specifica per delegati e delegate del settore, oltre che per i funzionari di riferimento. DIPENDENTI DA PROPRIETARI DI FABBRICATI, UN MONDO FRAMMENTATO Il settore coinvolge circa 40mila addetti, ed erroneamente si ritiene riguardi solo i "portieri" di condominio. Pur essendo un settore molto debole, perché molto frammentato, ha visto il rinnovo del Contratto Nazionale a dicembre 2012, che ha mantenuto invariate le condizioni preesistenti, apportando alcune migliorie e prodotto un aumento dignitoso, comprensivo di tutti gli arretrati. Tuttavia il settore è attraversato da gravissime problematiche. Infatti il Contratto Nazionale suddetto viene applicato anche a quei lavoratori dipendenti da enti previdenziali privati e non, che svolgono l'attività di portiere. Questo riguarda soprattutto i grandi patrimoni immobiliari di enti previdenziali quali ENPAM (medici) Cassa Ragionieri, Avvocati, Notariato, e persino la Banca d'Italia, e via discorrendo. Ma la spending review ha imposto anche a questi enti la dismissione degli immobili. Il problema coinvolge soprattutto le grandi città, in particolare Roma, dove i portieri rischiano di perdere contemporaneamente posto di lavoro ed alloggio. Il lavoro avviato con la struttura territoriale sta puntando a delle soluzioni ottimali a tutela dell’occupazione e dell’agevolazione per l’acquisto della casa. LAVORO DOMESTICO, UN SETTORE IN CRESCITA Nel periodo che va dal 2009 al 2014 la Filcams ha investito in maniera decisiva su questo settore, spesso poco evidenziato ma senza dubbio importantissimo per i numeri che esprime e per il valore che va assumendo nel nostro Paese e oltre. La Filcams ha partecipato nel 2010 e nel 2011 alla Conferenza Internazionale del lavoro di Ginevra, nell’ambito della quale si sono svolti i lavori preparatori e successivamente l’ adozione della Convenzione Internazionale n.189 sul lavoro dignitoso per le lavoratrici e i lavoratori domestici. In quella occasione la Filcams, su mandato delle Confederazione, ha fatto parte come Osservatore della delegazione dei lavoratori che ha conquistato lo storico risultato della Convenzione, dopo molti anni di lavoro. Successivamente, insieme alla CGIL e alle altre Confederazioni, la Filcams ha partecipato alle attività di pressione e informazione, culminate nell’iniziativa del 18 dicembre 2012 presso la sede ILO di Roma, che hanno sollecitato la ratifica in Italia della convenzione, riconosciuta dal Governo Italiano nel febbraio 2013. Nel 2011 si è aperto il negoziato di rinnovo del Contratto nazionale Lavoro Domestico, che ha visto il coinvolgimento del Coordinamento nazionale Lavoro Domestico nella preparazione della piattaforma e nelle fasi della trattativa. Il Contratto nazionale è stato infine rinnovato nel luglio 2013, dopo la consultazione delle lavoratrici e lavoratori sull’ipotesi sottoscritta dalla Parti in precedenza. Il testo è stato poi controfirmato anche in sede ministeriale nel marzo 2014, e depositato oltre che al Cnel, anche presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La Filcams ha aderito da subito all’International Domestic Workers Network (IDWN), rete di associazioni e sindacati di lavoratrici domestiche che ha partecipato attivamente al lavoro relativo alla Convenzione n.189. A Montevideo, nell’ottobre 2013, si è tenuto il Congresso fondativo dell’IDWF (International Domestic Workers Federation) che ha trasformato il network in sindacato. La Filcams, presente come Unica Organizzazione Sindacale Italiana, è presente nell’Executive Committee mondiale in rappresentanza dell’Europa. La Filcams, tramite CeMu, ha finanziato due importanti ricerche sul tema del lavoro domestico: “Lavoro domestico e di cura: quali diritti?” di Raffaella Sarti, pubblicato da Ediesse nel 2011 e “Se due milioni vi sembran pochi. Colf e badanti nella società italiana di oggi”, a cura di Caselgrandi, Montegbugnoli e Rinaldi, pubblicato da Carocci editore nel 2013. Nell’aprile 2011 i dati della seconda ricerca furono anticipati in occasione di un importante Convegno organizzato presso il Cnel da Filcams e CeMu, che ha visto la presenza di ospiti quali Giuseppe Casadio, Presidente della commissione Lavoro del Cnel; Enrico Pugliese, ordinario di Sociologia all’università La Sapienza di Roma; Paolo Bosi, ordinario di Scienza delle Finanze all’Università di Modena e Reggio Emilia; l’onorevole Livia Turco, membro della commissione Politiche sociali alla Camera dei Deputati; Carla Cantone segretario generale Spi; Morena Piccinini, presidente dell’Inca; Franco Martini, segretario generale della Filcams e Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. La Filcams detiene la presidenza di CassaColf ed è presente nel sistema bilaterale del settore. Tramite Ebincolf si è deciso di finanziare una ulteriore ricerca relativa ai temi della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro domestico. Attualmente è in corso la raccolta dei dati mediante questionari sottoposti alle lavoratrici e ai lavoratori in varie lingue. Infine, la Filcams ha finanziato dal 2010 cinque progetti di distacco in Liguria, Lazio, Lombardia, Veneto e Basilicata. Questi progetti, tuttora in corso, hanno potenziato la rete di sportelli e di attività sindacale e di tutela nel settore del lavoro domestico, ponendo le basi per un futuro ampliamento dei territori coinvolti. STUDI PROFESSIONALI, UNA CONTRATTAZIONE INCLUSIVA Nella definizione dell’ultimo Contratto Nazionale, ora in rinnovo, si sono poste le condizioni per una contrattazione di tipo inclusivo, con l’obiettivo di ricomprendere nel perimetro contrattuale tutte le figure professionali che, a vario titolo e con diverse tipologie contrattuali, operano all’interno degli Studi. A sostegno quindi dalla opportunità che offre “L’impegno a verbale “ definito nel Contratto la Filcams, in accordo con la Cgil e le altre categorie che si occupano di lavoro atipico e professionale, ha realizzato una serie di iniziative sia nazionali che territoriali rivolte ai praticanti di studio ai collaboratori ai giovani e alle giovani professioniste/i. Tutto questo senza dimenticare il mondo del lavoro subordinato che con il tempo, ha acquisito la consapevolezza che per difendere i diritti di tutti\e occorre ricomporre il mondo del lavoro, individuando nella contrattazione inclusiva una nuova frontiera contrattuale capace di offrire nuovi orizzonti. Di particolare interesse sono state le iniziative tenute presso numerose università italiane e il rapporto creato con le associazioni studentesche: si è cercato di trasmettere il concetto di “contrattazione di anticipo“, illustrando il ccnl studi professionali e spiegando che parte del praticantato dovrebbe essere svolto durante l’ultimo periodo degli studi universitari. Sul fronte organizzativo e con l’obiettivo di entrare in contatto con tutta la platea degli addetti del settore si sono sperimentate forme di contatto utilizzando il potente strumento della rete (campagna CONILCONTRATTO.IT e il blog impiegate.org ) e prendendo spunto dall’informatizzazione alta che questi lavoratori presentano, si è sperimentato, nel corso dell’ultimo rinnovo, il metodo di socializzazione della piattaforma rivendicativa, sottoposta al vaglio di diverse associazioni di collaboratori, praticanti e giovani professionisti, che hanno avanzato le loro proposte permettendo alla categoria di discuterne e, in alcuni casi, di portarle all’attenzione delle controparti. In coerenza con questa impostazione si sta affrontando in questi giorni il rinnovo del Contratto Nazionale, partendo dai punti rimasti aperti: praticantato, regolazione del lavoro autonomo, classificazione, quinta area contrattuale e professioni non ordinistiche. In questo quadro particolare interesse riveste la costituzione del coordinamento nazionale degli addetti e delle addette occupati nei laboratori di analisi. Questo settore ha fortemente risentito della crisi generale e subito gli effetti di alcuni provvedimenti di legge. In diverse realtà regionali è stato registrato un elevato tasso di sindacalizzazione e svolto come Filcams una azione di mobilitazione e di proposta anche nei confronti delle istituzioni nazionali e regionali. FARMACIE, UN APPROCCIO INTEGRATO Il settore delle farmacie ha subito il forte impatto della crisi generale e di alcune normative di regolazione del comparto. La scorsa stagione contrattuale è stata incentrata nel rinnovo del Contratto nazionale farmacie speciali (ex comunali), risultato molto complicato per via della disdetta del contratto da parte datoriale. L’ipotesi di accordo è stata validata da oltre il 90 % dei lavoratori e delle lavoratrici del settore e il Contratto è stato sottoscritto. Sul fronte del Contratto nazionale delle farmacie private non ci sono ad oggi importanti novità. Sul piano organizzativo i coordinamenti sono stati unificati, per investire in una azione di prospettiva del settore complessivamente inteso. I territori sono impegnati in un progetto rivolto ai dipendenti delle Farmacie private, che verrà esteso a livello nazionale. Altro progetto integrato è quello che coinvolge i settori della sanità privata: dipendenti medici di famiglia, dipendenti laboratori di analisi, dipendenti centri diagnostici, o delle farmacie. La Filcams agisce nella consapevolezza che bisogna leggere le difficoltà delle farmacie in una fase di crisi e di trasformazione, esse dovranno divenire uno dei terminali della sanità diffusa sul territorio, su questo occorre puntare, dato lo spiraglio che offrirà al rilancio delle professionalità alla difesa dell’ occupazione. La Filcams in stretto rapporto con FP e Confederazione dovrà produrre un progetto da portare all’attenzione del dibattito generale. AGENTI E RAPPRESENTANTI, PARTICOLARE ATTENZIONE AL LAVORO AUTONOMO Il comparto è inserito a pieno titolo nel campo del lavoro autonomo. Da anni la Filcams si occupa del rinnovo degli accordi economici collettivi del settore commerciale e industriale. Il coordinamento nazionale ha messo a punto un progetto organizzativo denominato “Alfio Vignoli “, che prevede una ricerca sulle condizioni di vita e di lavoro degli agenti in collaborazione con Smile Cgil. Giunto alla fase finale, vedrà la realizzazione di servizi dedicati agli agenti sul piano fiscale e vertenziale. Il progetto complessivo verrà presentato presumibilmente entro l’estate in una iniziativa pubblica della categoria. LA CONTRATTAZIONE E GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI La crisi che ha investito il settore ha visto, un’intensificazione del ricorso agli ammortizzatori sociali da parte delle aziende, prevalentemente utilizzati per fronteggiare la situazione di difficoltà, e la crescita del numero di cessazioni delle attività e delle procedure concorsuali. La Filcams nazionale, per la gestione di questa straordinaria e complessa condizione, si è dotata di un data base delle procedure (CIGO, CIGS, CIGD, Mobilità etc.), un sistema che consente di rilevarne e monitorarne l’andamento e che può costituire un campione sufficientemente rappresentativo dei nostri settori. Questo aspetto specifico della contrattazione, seguita con l’obiettivo di ricercare tutti gli strumenti per salvaguardare il lavoro, fa emergere alcuni dati, seppur parziali poiché riferiti quasi esclusivamente ad aziende multilocalizzate: la conferma del problema della differenze rispetto all’accesso agli ammortizzatori sociali e quindi la reale capacità di tutela del lavoro, la condizione di gestione della trattativa spesso contraddistinta da “aziende non sindacalizzate” dove la trattativa stessa, al Ministero del Lavoro o in sede sindacale, rappresenta il primo contatto con azienda e lavoratori, la prevalenza di situazioni di difficoltà che, di norma, non hanno trovato soluzioni ricorrendo quindi a proroghe e ad ammortizzatori in deroga. POLITICHE GLOBALI, UNA VISIONE ALLARGATA Le attività del Dipartimento Politiche Globali hanno gradualmente registrato una forte sinergia fra l’area delle Politiche Internazionali, la Cooperazione allo sviluppo, la Formazione e la Progettazione finanziata. Il ruolo delle istituzioni europee è ormai sempre più decisivo per quanto riguarda la politica interna e le dinamiche economiche e produttive. Nei nostri settori la forte presenza di multinazionali rende ancora più evidente questo fenomeno, determinando l’importanza strategica delle attività di coordinamento internazionale e di politica globale. E’ necessario anticipare i cambiamenti per gestire i processi. La Filcams ha negli ultimi anni acquisito sempre più consapevolezza di quanto sia importante incidere sui processi decisionali in tema di economia e lavoro, politiche sociali ed occupazionali facendo rete e sistema con le organizzazioni sindacali e sociali d’Europa, al fine di dare maggiore forza e visibilità alle ragioni del lavoro e ricercare tavoli di confronto con le istituzioni. In questa ottica si è molto operato per far maturare il senso di solidarietà tra i lavoratori al di là dei confini settoriali e geografici e per metterli in condizione di conoscere i piani aziendali prima che essi vengano realizzati e producano effetti, al fine di condividere risposte ed azioni comuni, a livello europeo e globale. Per questo motivo la Filcams ha investito su: - diffusione delle informazioni, costruzione di maggiore familiarità coi temi internazionali (costituzione del blog Finestra sull’Europa e spazi di approfondimento) - formazione di funzionari e delegati su CAE, accordi transnazionali, dialogo sociale etc - Impegno a livello transnazionale, vd dialogo sociale, campagne di mobilitazione, sindacati europei e globali. - Ricerca di finanziamenti per porre in essere progetti di cooperazione sindacale tesi alla formazione dei sindacalisti, alla condivisione di politiche e strategie, allo scambio di buone pratiche ed esperienze di organizzazione sindacale, alla costruzione di azioni e strumenti condivisi. - Cooperazione allo sviluppo in un ottica non semplicemente internazionalista ma per la costruzione di una rete di sostegno reciproco che determini l’acquisizione di una prospettiva di progresso globale A partire dal 2011, la FILCAMS-CGIL ha investito sulla progettazione finanziata europea, ottenendo ragguardevoli risultati. BILATERALITÀ, UN SOSTEGNO AI LAVORATORI Dall’ultimo congresso molte sono state le attività svolte dalla Filcams nel mondo della Bilateralità: Enti e Fondi Nazionali del terziario avanzato, turismo, pulimento, vigilanza privata, lavoro domestico. Alcuni dati: 20 gli enti Bilaterali nazionali, 9 di Assistenza Sanitaria, 6 di Previdenza Integrativa, 4 di Formazione continua e 190 sono gli Enti territoriali regionali e provinciali. Fondi sanitari Grandi interventi, diagnostica, interventi ortodontici e odontoiatrici rappresentano un sostegno alle spese sanitarie che vede nella strutturazione dei fondi nazionali e degli enti bilaterali territoriali un importante esempio di bilateralità come sostegno al fabbisogno famigliare. Questi fondi sono cresciuti notevolmente, anche per effetto dell’OBBLIGATORIETA’ del versamento introdotta dal Contratto Nazionale e delle convenzioni con l’INPS per la riscossione dei contributi attraverso il modello F24 ( di fondo EST, QUAS, CADIPROF) COOPERSALUTE, ASTER, FONTUR, risultano stabilizzati, mentre non ancora sufficientemente “decollati” CASSA COLF e FASIV. Dal 2013 sta partendo il Fondo ASIM multiservizi. Migliorati piani sanitari e l’efficienza gestionale, sono stati realizzati dei “pacchetti” aggiuntivi di prestazioni gestiti autonomamente dai Fondi su maternità e famiglia come ad EST E CADIPROF. L’assistenza sanitaria categoriale copre oltre 2 milioni di lavoratori. Certamente gli obiettivi di miglioramento passano attraverso l’accorpamento dei fondi più piccoli, un rapporto più ampio con le strutture pubbliche, favorire la prevenzione. Fondi di previdenza complementare Si è lavorato per strutturare e far crescere FONTE per portarlo alla soglia dei 200 mila iscritti con la confluenza del sistema delle professioni e del turismo in forma intercategoriale. E’ evidente che il tema è generale e impone delle scelte urgenti al fine di rappresentare una risposta di previdenza integrativa per tutti i lavoratori dei nostri settori. La proposta di prevedere l’adesione del lavoratore con il solo contributo suo e dell’azienda (senza l’obbligatorietà del versamento del TFR) sembra un passo in avanti, sul modello dell’assistenza sanitaria, per favorire le adesioni. Si sta lavorando in questi mesi per l’accorpamento del fondo PREVICOOPER. Fondi di Formazione continua Il Lavoro in FORTE, FONTER, QUADRIFOR, FONDOPROFESSIONI è stato di seguire i bandi per la formazione nel territorio verificando qualità e rispetto delle tutele per i lavoratori. Fondamentale il ruolo delle parti sociali del territorio e a livello nazionale che sottoscrivono gli accordi per concorrere ai bandi. Enti bilaterali importante il coordinamento a livello nazionale degli enti bilaterali che hanno il compito di effettuare la raccolta dei contributi e distribuirli per il 90% agli enti territoriali. Sono stati finanziati progetti sulla sicurezza, sulla promozione degli Enti, nonché il confronto con il sistema bilaterale al fine di omogeneizzare le prestazioni erogate a livello locale. Regole L’impegno forte è stato di diffondere il sistema di raccolta dei contributi delle aziende tramite Inps (mod F24) al fine di aumentare le adesioni. Con l’accordo del 2009 sulla Governance si sono fatti passi in avanti nei modelli organizzativi negli enti e fondi nazionali, ma non si è riusciti ad applicare gli statuti tipo a livello territoriale. La nuova intesa confederale è stata siglata il 20 febbraio 2014 ed è in cantiere quella di categoria che punta a separare rappresentanza e gestione, limitare i costi, aumentare le prestazioni, introdurre strumenti di intervento nelle situazioni dove tali regole sono disattese. Comunicazione e reti Filcams Nell’ultimo anno si è data vita al sito Bilateralità terziario che sarà in grado di fornire tutte le informazioni inerenti alle prestazioni e servizi degli enti, i contratti, le iniziative della bilateralità del territorio. Settimanalmente viene inviata una newsletter sul “mondo terziario” ad oltre un migliaio di addetti ai lavori. La raccolta dei bilanci ci fornisce inoltre una statistica sull’efficienza del sistema e dove intervenire con i correttivi necessari. Inoltre nel coordinare questo lavoro si è rafforzata la struttura di CEMU s.r.l. e i propri strumenti di comunicazione, dal sito al web magazine, al rapporto con gli enti bilaterali per la promozione alla qualità delle ricerche di settore svolte. Assistenza a Previdenza Dal 2010 al 2013 sono stati progettati e realizzati di Corsi di Formazione su Assistenza Sanitaria Integrativa e/o Previdenza Complementare diretta ai responsabili regionali degli sportelli e/o ai funzionari sindacali e/o RSA/RSU (circa 20 di corsi, prevalentemente da Ancona in giù isole comprese) più un centinaio di assemblee in grandi aziende. SALUTE SICUREZZA E AMBIENTE, L’IMPEGNO E LE INIZIATIVE Dopo il XIII Congresso la Filcams ha istituito il Dipartimento Salute Sicurezza e Ambiente, che ha provveduto a riunire periodicamente il coordinamento Salute e Sicurezza, quale gruppo di lavoro per l’elaborazione delle iniziative e delle linee contrattuali sul tema. Da questa attività sono scaturite le prime 2 Assemblee Nazionali di RLS e RLST Filcams (a Firenze il 29/11/11 e a Bologna il 18/03/2013): ad esse hanno partecipato centinaia di RLS e RLST di tutti i settori della Filcams, portando un prezioso contributo di testimonianza e stimolo. La categoria ha quindi stabilito la continuità di questo momento di condivisione e partecipazione, stabilendo un appuntamento periodico dei RLS e RSLT a cadenza grossomodo annuale. E’ stato attivato un Forum telematico quale strumento di condivisione dei saperi fra RLS e/o dirigenti sindacali sui temi della prevenzione e della salute e sicurezza. In occasione della Seconda Assemblea Nazionale sono state presentate e distribuite le Guide per RLS dei tre maggiori settori (Commercio Turismo e Appalti) , corredate da un CD –ROM contenente moltissimo materiale di supporto per la formazione e informazione degli RLS. È stata realizzata, a cura della Fondazione Bruno Trentin, la ricerca “Lavorare nel commercio e nel turismo. Condizioni di lavoro, salute e sicurezza” , che verrà distribuita in occasione del XIV Congresso della Filcams. Anche in questo caso è stata inserita nel Piano di Formazione Nazionale una sessione dedicata ai Formatori in tema di sicurezza, che hanno poi elaborato i moduli-tipo da replicare nei territori . Sono state realizzate poi due sessioni speciali dedicate agli RLS di specifiche realtà aziendali (Metro Italia ed Esselunga). La Filcams partecipa stabilmente al coordinamento confederale portando il proprio contributo in occasione delle iniziative nazionali . #RAPPRESENTARE Lo stato di conoscenza della situazione contrattuale della categoria, è stata oggetto di riflessione e approfondimenti attraverso un’analisi quantitativa e qualitativa della contrattazione nazionale e di secondo livello in diverse iniziative. Per le complessità e la mutazione degli scenari che hanno coinvolto l’azione primaria del sindacato, la Filcams ha dedicato a questo ambito, due momenti, attraverso direttivi nazionali seminariali, svolti il 26-27 maggio 2011 e l’11-12 marzo 2013. Il percorso di analisi e discussione ha visto la necessità di ricostruire una mappatura della contrattazione di II livello di tutti i settori (terziario, turismo, servizi) per misurarne il grado di diffusione e condurre l’analisi partendo da un dato di consapevolezza uniforme nella categoria. Questa prima mappatura, avvenuta nell’appuntamento seminariale del 2011, ha evidenziato anche la difficoltà a ricostruire l’intero lavoro di contrattazione e l’esigenza di far maturare un sistema puntuale di aggiornamento che possa costituire un patrimonio messo in comune. L’analisi qualitativa ha affrontato i temi chiave della contrattazione, le prospettive di tenuta, la capacità di dare risposte al salario dei lavoratori, sviluppo e capacità di rispondere all’obiettivo di migliorare e tutelare il lavoro e le condizioni di lavoro. Un’analisi per misurare il grado di coerenza della nostra azione contrattuale e ragionare degli elementi nuovi e negativi che sempre più caratterizzano i tavoli negoziali: doppio binario, premi fissi, deroghe. Come la necessità di riduzione del numero dei contratti e di intervento per ridurre il dumping tra contratti nella categoria e tra le stesse categorie della CGIL. In particolare, il seminario svolto nel 2013 si è caratterizzato anche per l’analisi dei cambiamenti intercorsi e di come la categoria si orienta e ridetermina la propria strategia rispetto alla scomposizione delle Associazioni datoriali partendo dal settore turismo e terziario con le disdette dei Contratti Nazionali come nel caso di Fipe e Federdistribuzione. Ogni anno la Filcams realizza l’Agenda UTILIA, una guida sui contratti di categoria e sui diritti dei lavoratori. LE INIZIATIVE PER IL TERZIARIO Per le dinamiche di cambiamento, di cui la crisi ha rappresentato un forte e drammatico acceleratore, la conoscenza delle trasformazioni dei vari segmenti del terziario è stato oggetto di approfondimenti e valutazioni attraverso percorsi dedicati. Particolare attenzione è stata posta al settore della Grande Distribuzione Organizzata o Moderna Distribuzione Organizzata con un ciclo di seminari svolti il 17/18 settembre 2012, 2/4 dicembre 2012 e 19/20 febbraio 2013. Tre focus dove, partendo da un quadro d’insieme aggiornato, si è analizzato il contesto europeo e italiano, i format e i modelli organizzativi, la rilevanza degli indici di sindacalizzazione della Filcams nelle aziende e lo stato della contrattazione integrativa. Aspetti assolutamente rilevanti dell’analisi sono stati concentrati sulla presenza della GDO nel Mezzogiorno, i processi di terziarizzazione e il ruolo della distribuzione cooperativa nella GDO in Italia. La decisione di Federdistribuzione di uscire da Confcommercio e il decreto sulle liberalizzazione hanno visto anche la relativa contestualizzazione di questi problemi nell’ambito dei moduli seminariali per analizzare le prospettive e gli scenari impattanti con la contrattazione. Un focus particolare è stato aperto sul Settore Auto tra giugno e dicembre 2012 con diversi appuntamenti dedicati e avviati con un primo seminario l’ 8 marzo 2012 “Un quadro sul settore Auto”, e proseguiti con una serie di incontri con esperti del settore Automotive al fine di sviluppare un’analisi compiuta dei processi produttivi e delle dinamiche distributive del settore. I successivi seminari “Global Automotive Perspective” quale politica industriale per l’auto in Italia e “Cosa c’è dietro l’uscita di Fiat da Confindustria”, sono stati svolti tra giugno e dicembre. I seminari hanno costituito anche uno scambio di esperienze dirette tra le diverse realtà italiane in cui la Filcams è presente nell’ambito delle aziende che costituiscono il settore con tre moduli specifici relativi all’evoluzione delle relazioni sindacali e lo stato della contrattazione integrativa; La contrattazione integrativa nel contesto del rinnovo separato del Contratto Nazionale Terziario, Distribuzione e Servizi; Il Sindacato in CGT/CLS: tra retro e prospettive. PARI OPPORTUNITÀ Categoria a spiccata vocazione femminile, si è teso in questo quadriennio a dare continuità al lavoro prodotto dal Coordinamento Donne Filcams, non rinunciando nel contempo ad introdurre, a fronte di cambiamenti epocali nel mondo del lavoro, nuovi spunti e riflessioni innovative su argomenti di fondamentale importanza e forte attualità come la conciliazione tempi di vita e di lavoro nell’epoca delle liberalizzazioni. Una tappa delle campagna “La Festa non si vende” tenutasi a Padova il 5 aprile 2011, ha voluto proprio incentrare la riflessione sugli effetti nefasti della deregolamentazione degli orari di apertura nella GDM sulla vita delle operatrici del settore. In coerenza con il documento finale dello scorso congresso, che aveva assunto gli indirizzi e le sollecitazioni prodotte dal Dipartimento Politiche di Genere, nel giugno 2010 prendeva il via il percorso formativo denominato “La valorizzazione di genere come fattore strategico di sviluppo economico, organizzativo e soggettivo". L'ambizioso iter rivolto ad 80 dirigenti che ricoprivano incarichi di segreteria generale o componenti di segreterie di strutture regionali provinciali, di comprensorio e appartenenti all'apparato politico della Filcams Nazionale, si è sviluppato in quattro moduli/ sessioni ed è stato progettato in collaborazione con lo Studio Due. Il coinvolgimento attivo delle compagne si è tradotto in un contributo fattivo alla contrattazione di genere che è stato presentato il 30 marzo 2011 durante la Tavola Rotonda "Donne e Lavoro: Valorizzazione e Conciliazione possibile." Alla iniziativa hanno partecipato Franco Martini e Susanna Camusso, oltre che esponenti della politica nazionale e locale. Nell'ambito dei progetti di ricerca dell' Ente Bilaterale Nazionale Terziario la Filcams si è fatta promotrice di un focus approfondito sul gap retributivo nel terziario distributivo. Questa proposta si è poi tradotta in una ricerca di notevole spessore scientifico che è stata illustrata il 12 giugno 2012,dal professor Giovanni Principe durante i lavori della tavola rotonda " Il gap retributivo e le differenze di genere nel commercio" cui hanno presenziato i responsabili nazionali pari opportunità di Filcams, Fisascat, e Uiltucs e che ha registrato le conclusioni del Segretario Generale Franco Martini. Rete e Forum Nel maggio 2010 è stata istituita la rete conciliazione Filcams CGIL che ha svolto la propria attività essenzialmente di raccordo e socializzazione delle differenti esperienze contrattuali maturate a livello territoriale. Con la “Rete” si è condiviso negli anni la necessità di un cambiamento di impostazione generale (passaggio dalla conciliazione al concetto di conciliazioni al plurale, necessità di estendere la formazione anche ai compagni nell’ottica di a una diffusa cultura di genere e della diversità, riflessioni sulla contrattazione di genere nazionale e decentrata nella crisi dei nostri settori.) Il tema della conciliazione è stato sviluppato attraverso due direttrici. Da un lato favorire la prosecuzione degli interventi formativi in materia di valorizzazione di genere, che tanta importanza avevano rivestito per la categoria, rivolgendoli a delegate nelle regioni interessate (2 corsi da 2 giornate sono stati realizzati a livello regionale), dall’altra rinnovare l’offerta formativa includendo l’intero gruppo dirigente con aule miste. I corsi, già progettati e che partiranno dopo il Congresso, mirano a definire all’interno della contrattazione di secondo livello ambiti di azione e buone pratiche in materia di conciliazione, partendo dal principio che interventi contrattuali sul tema sono un diritto per tutti i lavoratori e un beneficio per le aziende e che devono divenire oggetto negoziale prioritario per i delegati, le delegate e i dirigenti della categoria. Dalla “conciliazione” si passa al concetto di “conciliazioni” tempi di vita e di lavoro che devono riguardare tutti i lavoratori (donne, studenti, migranti, padri con figli…) e che proprio per questa loro valenza paritaria vanno oltre il tentativo di scaricare, da parte delle imprese e della collettività, sulla sola condizione femminile difficoltà comuni a tutti i lavoratori. La formazione, come si è visto, ha rappresentato e rappresenta strumento fondamentale per fare leva proprio sul capitale che le donne costituiscono da un punto di vista economico e culturale e risulta elemento essenziale per la realizzazione di accordi di secondo livello che tengano conto di tali fondamentali aspetti. La Filcams Nazionale, dall'alto di questa esperienza e degli innovativi risultati ottenuti nella contrattazione ha iniziato a partecipare (febbraio 2014), assieme alla Cgil, all'importante progetto di Italia Lavoro denominata "La Femme" che ha come obbiettivo di rilanciare il tema della conciliazione destinando appositi fondi europei alla sua implementazione nei modelli organizzativi delle imprese italiane. POLITICHE GIOVANILI Rinnovamento per la Filcams non ha rappresentato solo una parola da interpretarsi in senso anagrafico e confinata alla propria politica dei quadri, ma soprattutto un interrogativo costante su come rappresentare un mondo del lavoro in continua evoluzione, ostile alle nuove generazioni e apparentemente impermeabile ad idee di rappresentanza e partecipazione attive e collettive. L'attività svolta dalla categoria su questi temi in stretto raccordo con la CGIL e il NIdil si è mossa pertanto nella direzione di rappresentare per tutelare i giovani anche attraverso la denuncia di una precarietà spesso imposta con il ricatto occupazionale. L’attenzione ai giovani ha poi cercato di tradursi, non senza una certa fatica derivante dal progressivo contrarsi dei margini di trattativa per l’impatto pesantissimo della crisi sui nostri settori, nella attività negoziale aziendale e nazionale come dimostrano gli accordi di stabilizzazione ed emersione siglati assieme al Nidil e il contrasto ai doppi regimi strutturali. "Dissociati" – Campagna di comunicazione e informazione Nel novembre del 2011 NIdil e Filcams Cgil hanno ideato e lanciato la campagna informativa “Dissociati”, contro l’abuso del contratto di Associazione in Partecipazione nel commercio e nei servizi. Oltre al materiale cartaceo diffuso nei luoghi di lavoro, il sito www. dissociati.it ha raccolto le denunce dei lavoratori che, anche in forma anonima, hanno potuto segnalare le aziende che utilizzavano in maniera impropria il contratto di Associazione in Partecipazione. Sono state molte le segnalazioni pervenute, tanto che nell’arco dei due anni, è stato possibile trovare forme di stabilizzazione contrattuale con alcune imprese, oltre a catalizzare l’attenzione della stampa che ha permesso di portare la problematica in oggetto fino ad un tavolo col Governo, pur senza arrivare ancora ad una soluzione definitiva. "Con Il Contratto" – Campagna a sostegno del contratto degli studi professionali La Filcams Cgil, Nidil Cgil, Giovani NON+ disposti a Tutto, insieme ad alcune associazioni di giovani professionisti, Iva sei Partita e VI Piano, a maggio 2012 hanno lanciato una campagna nazionale per portare a conoscenza degli addetti del settore le possibilità offerte dal rinnovo del contratto nazionale studi professionali, e allo stesso tempo, stimolare la loro partecipazione per l’applicazione e diffusione della contrattazione nazionale e regionale. Con l’iniziativa itinerante del 17 maggio a Roma – “il pullman dei diritti”, che ha girato per la città facendo tre tappe simboliche, davanti all’università La Sapienza, a Piazza Cola di Rienzo e al Tribunale di Roma, si è attivato un percorso condiviso per portare la voce di praticanti e lavoratori atipici sul tavolo della Contrattazione Collettiva Nazionale, e sperimentare, attraverso la rete, nuovi modi di fare rappresentanza. Festa Nazionale dei Giovani della Filcams Il 26 luglio 2011 la Filcams Cgil ha organizzato ad Ostia, sul litorale laziale, il primo meeting dei giovani della categoria, un momento di confronto su Giovani e sindacato, al quale hanno partecipato: Franco Martini, segretario generale Filcams Cgil; Ilaria Lani, responsabile delle politiche giovani Cgil; Daniele Di Nunzio, ricercatore Ires; Alessandro Rosina, demografo e autore del libro “Non è un paese per giovani. L'anomalia italiana: una generazione senza voce”. Il 22 giugno 2012 si è tenuta a Pesaro, la Festa del Tesseramento della Filcams Cgil Nazionale, visto il raggiungimento nel 2011 di 400mila iscritti. Con l’occasione è stato organizzato un dibattito, “Riforma del mercato del lavoro, Quali ripercussioni sui giovani?” alla quale sono intervenuti, Claudio TREVES Responsabile Mercato del Lavoro Cgil, Ilaria LANI Responsabile politiche giovanili Cgil, Cristian SESENA Segretario Nazionale Filcams Cgil e Martina Hartung di Uni Europa Youth. Le campagne di tutela contro il lavoro irregolare nel turismo Negli anni 2011/2012/2013 in concomitanza con l’avvio della stagione estiva, la Filcams ha promosso campagne informative su scala nazionale rivolte alle lavoratrici e ai lavoratori del settore turismo (principalmente stagionali) per contrastare l’endemico fenomeno del lavoro sommerso. Nel 2011, la prima iniziativa, la Campagna sui diritti e contro il lavoro nero nel settore del Turismo, lanciata i primi di agosto e rimbalzata in tutti i territori, dal lido di Venezia alla costiera romagnola, dalla Toscana alla Puglia. Nel 2012, visto il perdurare della crisi occupazionale, la stagione estiva rischia di essere ancora più difficile per i lavoratori stagionale, sempre più in balia di contratti irregolari e sottopagati. La Filcams decide di lanciare, in continuità con le attività dei giovani della Cgil (Non + disposti a tutto) la campagna “Non + sommerso, regolarizza il tuo lavoro”, per cercare di far emergere le tante forme di irregolarità che si annidano nei territori, soprattutto per i giovani lavoratori che si avvicinano al mondo del lavoro nel periodo estivo. Nel 2013 la campagna ha voluto sensibilizzare le maestranze rispetto al cambiamento apportato dalla riforma Fornero con l’introduzione della Mini Aspi in sostituzione della indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Per il 2014 è in cantiere un progetto in sinergia con Nidil nazionale che miri tale campagna all’abuso di forme di tipologie contrattuali precarizzanti quali il lavoro intermittente. Faccia a faccia con la realtà Sempre nel 2013 è stata lanciata la prima campagna interattiva rivolta ai lavoratori dei fast food (www.fastgeneration.it) che risponde all’esigenza di cercare nuove e più moderne vie di proselitismo, nonché a quella di far emergere gli aspetti più problematici di un settore labour intensive ancora troppo misconosciuto e anche a seguito della massiccia campagna pubblicitaria McDonald’s percepito in maniera insopportabilmente edulcorata da una buona parte dell’opinione pubblica. Su fronte della vertenza FIPE una nuova campagna mediatico/informativa è ormai in via di definizione. La sua funzione sarà quella di sensibilizzare il mondo frammentato dei Pubblici Esercizi sull’incombente rischio di veder svanire l’irrinunciabile argine di tutela che il Contratto Nazionale rappresenta. POLITICHE MIGRANTI Nel novembre 2010 la Filcams, a seguito del primo Attivo dei delegati e quadri migranti, ha costituito la Consulta dei Migranti, organismo fluido e non burocratico, inteso come un mezzo e non un fine, luogo aperto per la diffusione di idee e pratiche inclusive di inter-culturalità politica e sindacale, luogo di valorizzazione di ciò che unisce e non di ciò che divide, cantiere ininterrotto di elaborazione. Si è lavorato in questi anni per un forte coordinamento fra la struttura nazionale e i territori, affinché il ruolo politico della Consulta dei Migranti fosse sempre più condiviso e riconosciuto dall’intera Organizzazione e per una sempre più estesa inclusione di quadri e delegati migranti. Particolare impegno è stato posto nell’elaborazione di linee contrattuali nuove, progressive e rispondenti alla fase di crescita politica che si sta avviando all’interno della categoria. Non è l’universalismo contrattuale che può dare risposte, soprattutto in una fase di destrutturazione del diritto del lavoro come quella che si sta vivendo, ma neanche una contrattazione “assistenziale” di esclusiva tutela. La nascita della Consulta ha infatti favorito gruppi di discussione sulle Politiche dei Migranti anche a livello territoriale, in modo da rendere più facile il contatto con i luoghi di lavoro, le comunità locali, la società civile, l’associazionismo. Nel 2011 è stata creata la newsletter AREA MIGRANTI. Sono state organizzate almeno una volta l’anno occasioni di incontro della Consulta e del gruppo dirigente, con la presenza di ospiti esterni (associazioni, avvocati , attivisti). Come attività fra le più importanti, si è dato impulso decisivo agli interventi formativi, attraverso il Piano di Formazione Nazionale e la rete dei Formatori. Nel 2012 si è realizzato il corso di Formazione per formatori migranti, con l’obiettivo di costruire un gruppo nazionale che partecipi direttamente o indirettamente alla formazione dei funzionari e dei quadri della Filcams sul tema del lavoro migrante. Il gruppo ha poi contribuito alla realizzazione di un format progettuale per la formazione dei funzionari e dei quadri della Filcams: un modo per ribadire che la nostra idea di cambiamento nell’organizzazione parte dall’interno. La Filcams ha poi partecipato con continuità al coordinamento immigrazione confederale, contribuendo sempre con interventi del Segretario Generale o della Segreteria Nazionale alle Assemblee sull’Immigrazione organizzate con cadenza annuale dalla CGIL; presenti anche nei gruppi di lavoro confederali giovani migranti e donne inmigrazione ed insieme ad ASGI, all’audizione UNAR anche a seguito di nostra segnalazione su discriminazione apprendisti nel CCNL TDS separato. Nel 2012 si è dato avvio ai primi progetti di distacco finanziati dalla struttura nazionale: nel caso di Firenze il progetto si è chiuso con una iniziativa pubblica e alcuni workshop che hanno coinvolto numerose realtà dell’associazionismo toscano. Attualmente sono in corso 5 progetti di distacco annuali (veneto, Lazio, Umbria, Emilia Romagna e Lombardia) : si tratta di percorsi di avvio o consolidamento come dirigenti sindacali di compagne e compagni migranti che dovranno costituire terminali importanti delle Consulta in regioni significative. E’ stata poi commissionata alla Fondazione Bruno Trentin la ricerca “Osservatorio sul lavoro migrante in Filcams”. Nel dicembre 2013 si è tenuta una sessione speciale del Comitato Direttivo Nazionale, dedicata ai temi del lavoro migrante e durante la quale si è assunto un importante Ordine del Giorno che impegna la categoria a favorire pratiche di inclusione reali. La Filcams ha partecipato alla Prima Conferenza dei Servizi Sindacali destinati ai lavoratori Migranti della CES (Bruxelles, novembre 2013). Per conto della CGIL, nell’aprile 2011 la Filcams ha relazionato all’audizione delle Parti sociali in Commissione Libertà Civili e Affari Interni del Parlamento Europeo in occasione dei lavori preparatori alla Direttiva Stagionali Migranti. QUADRI E ALTE PROFESSIONALITÀ Livello Internazionale La Filcams ha partecipato a diverse iniziative, tra cui incontri organizzati da Uni Global Union P&M dal 2010 a marzo 2014 (conferenza Mondiale a Nyon in Svizzera). Dal 2012 ad aprile 2013 la Filcams è tra gli invitati permanenti nello Steering Committee, e da aprile 2013 componenti effettivi dello Steering Committee con l’elezione di Massimo Mensi come rappresentante Region III (Cipro, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Spagna e Turchia). La delegazione Italiana si è impegnata sulle tematiche emerse dalle indicazioni della consulta quadri Nazionale in particolare sulla conciliazione tra i tempi di vita ed i tempi di lavoro (Work life balance) , sul Whislteblowing (per una normativa europea che tuteli chi denuncia irregolarità aziendali, sia nel campo della corruzione, della evasione fiscale, dell’inquinamento ambientale o della salute e sicurezza sul lavoro), sui trasferimenti transnazionali dei quadri con applicazione della legislazione e della condizioni contrattuali del paese di arrivo. La Filcams ha inoltre partecipato alle iniziative di Euroquadres (con la delegazione Agenquadri CGIL) che ha portato all’elezione, nel dicembre 2013, di Massimo Mensi alla carica di Vice Presidente, candidatura prima presentata come unitaria dall’Italia poi divenuta candidatura di Uni Global Union P&M Europa. Livello Confederale Costante presenza del coordinatore nazionale Filcams nel comitato di presidenza e nei direttivi di Agenquadri CGIL, con significativa presenza dei quadri Filcams nel direttivo, appartenenti a diversi Contratti Nazionali, settori e Regioni. La regolare partecipazione è valsa la nomina di due Quadri RSU Filcams come presidenti delle Agenquadri di Lazio (Marco Immordino, Merceds Benz Italia) e Lombardia (Domenico Severino, Fiera di Milano). Collaborazione con Agenquadri e la facoltà di sociologia di Roma 2 per la ricerca sull’Influenza dei nuovi strumenti di connessione nel work life balance. Collaborazione con le Agenquadri Nazionale e Territoriali (Lazio, Emilia Romagna e Lombardia) nella costituzione di coordinamenti quadri nell’ambito di grandi gruppi Nazionali (i più significativi :quadri direttori d Mense Compass, quadri direttori di supermercati Carrefour, quadri Merceds Benz Italia, quadri CNA di Bologna) e delle relative vertenze (nei casi qui elencati oltre all’iscrizione di un elevato numero di quadri si sono iscritti anche lavoratori con altri inquadramenti). Collaborazione con Agenquadri e Fillea alla progettazione del progetto europeo “Sviluppo della contrattazione di sito in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa e del territorio: le sfide per il sindacato”, progetto approvato, finanziato e partito nel 2013. SETTORE 118WEB SOCCORSO Il sistema 118Web soccorso ha permesso la gestione delle risposte ai quesiti dei lavoratori dal 2010 ad oggi (2012 /2013 circa 300 l’anno) giunte direttamente agli indirizzi e-mail Filcams, arrivate dal form presente sul sito internet Filcams o girate dai funzionari; e dal 2010 a fine 2011 anche provenienti da un flusso informatico della CGIL Nazionale. #ORGANIZZARE L’ORGANIZZAZIONE La Filcams Cgil ha caratterizzato l'ultimo mandato congressuale con un’importante riflessione sui temi organizzativi, che ha trovato il suo punto di arrivo, nonché di partenza, nell'assemblea organizzativa tenutasi il 9 luglio a Roma, nella quale è stato condiviso un documento di sintesi degli orientamenti elaborati. Questa iniziativa ha messo la categoria in sintonia con la Confederazione, che ha avviato una discussione simile all'interno del gruppo dirigente su una proposta riorganizzativa, ma soprattutto sulla necessità di dare risposta ad una domanda: come riuscire a sostenere l'attività sindacale in questo sistema sgretolato del mondo del lavoro e aumentare la rappresentanza mantenendo in equilibrio economico, nonostante la crisi, le strutture territoriali, che sempre più rappresentano il fondamento della nostra organizzazione? Con queste premesse il gruppo dirigente della Filcams è stato impegnato nell'analisi di alcuni aspetti organizzativi ritenuti strategici: livelli territoriali, politica dei quadri, reinsediamento, allargamento della rappresentanza, risorse finanziarie, servizi. La discussione ha fatto emergere la necessità di avere strutture organizzative leggere e flessibili, che attraverso accordi tra i vari centri regolatori, rispondano al meglio alle diverse esigenze dei territori. In tale direzione vanno alcune sperimentazioni già avviate di funzionari a scavalco tra più categorie o di abolizione di livelli congressuali regionali. È stata inoltre condivisa la valenza strategica della formazione, in particolare dei delegati, per agevolare il rinnovamento e la crescita della platea di RSA e RSU che sempre più faticano ad essere realmente rappresentativi a causa della progressiva individualizzazione del lavoro. Fondamentale su questo aspetto sarà inoltre l'evolversi degli accordi sulla rappresentanza. Nota dolente in termini di rappresentanza è stata fino ad oggi la scarsa presenza di lavoratori migranti negli organismi dirigenti della nostra categoria. A tale proposito la Filcams Nazionale ha deciso di investire in 6 progetti regionali finalizzati a far crescere funzionari stranieri, attribuendo loro il ruolo di coordinatori regionali e contemporaneamente di funzionari sindacali a 360 gradi. Sul versante del tesseramento, che anche quest'anno conferma il trend di crescita, la categoria si è concentrata soprattutto sull'aspetto del rilevamento del dato, anche in previsione di un eventuale accordo che preveda la certificazione degli iscritti. I sistemi informativi che la Confederazione ha messo a disposizione consentiranno, quando saranno a regime, di poter avere nozione approfondita non solo del numero, ma anche delle caratteristiche degli iscritti. Con l'utilizzo diffuso del sistema Omnibus, sarà garantita anche l'omogeneità di raccolta del dato del tesseramento e sarà quindi possibile condividere tra tutti i territori le medesime azioni, ottenendo così un tesseramento trasparente e facilmente analizzabile. La Filcams Nazionale ha commissionato nel corso del 2012 una ricerca all'Istituto Bruno Trentin, volta alla raccolta del dato del tesseramento della categoria nel 2011 e ad una sua prima analisi. Questa ricerca dovrà essere la fotografia da cui partire per monitorare i trend nel corso degli anni e poter quindi proporre politiche sindacali mirate. Questa categoria, come in generale il mondo del lavoro in questi anni, ha subito grandi trasformazioni. La crisi ha comportato per i settori della Filcams l’aumento del lavoro precario, rendendo sempre più difficile il lavoro di tutela e di organizzazione della rappresentanza dei lavoratori. Oltre alla presenza continua nei posti di lavoro si è resa necessaria una nuova capacità politica di contrattazione non solo con le controparti tradizionali, ma anche istituzionali. Aver colto l’occasione della crisi per risanare i bilanci della categoria con una severa e rigorosa impostazione del rispetto delle normative di legge e regole interne, con un forte rilancio del proselitismo e nello stesso tempo aver avviato il rinnovamento dei gruppi dirigenti, è stato uno dei fattori per i quali oggi la Filcams è in buona salute. L'aumento degli iscritti della Filcams, che al dicembre 2013 è pari a un totale di 462.166, che di per sé è un dato positivo, nasconde però un forte elemento di negatività perché rappresenta la crescita del lavoro precario in Italia e delle crisi aziendali. Infatti circa un terzo delle deleghe viene fatta dalle strutture dei servizi: uffici vertenze per licenziamenti e recupero crediti e patronati Inca per disoccupazioni e indennità di mobilità. Se fino ad ora il tesseramento della CGIL ha sempre visto grandi numeri nei settori industriali, quest’anno si può dire che se non ci fosse stata la Filcams, la Cgil avrebbe chiuso con un saldo negativo di iscritti. La Filcams è una organizzazione confederale che riunisce i lavoratori dal commercio agli studi professionali, dalle guardi giurate ai portieri, dal turismo alle terme, per finire alle acconciature e ai bagnini, ed ancora dalla cura degli anziani ai dipendenti del clero. Questa è la Filcams. E come fa ad aumentare gli iscritti a fronte del fatto che diventa sempre più difficile tutelare i diritti contrattuali sia collettivi che individuali? Le persone hanno sempre più bisogno di difese individuali e di rapporti umani e spesso li trova facendo la fila alla Filcams. Quando ci si avvicina ad una Camera del Lavoro e si vede una fila di gente disperata o sono nell’ufficio dell'Inca, o del Caaf o della Filcams. La sfida del tesseramento è come un campionato: dura un anno e ogni anno si ripete. Però pur giocando bene non si potrà mai a vincere lo scudetto senza essere in grado di affermare le nostre idee, dentro e fuori il mondo del lavoro. Questa categoria sta dimostrando attraverso una anagrafe dettagliata dei propri iscritti, che è cambiata. Non è più una categoria di dettaglianti o di puro e semplice servizio, ma anche industria e servizi. Gli iscritti della Filcams, infatti, divisi nei vari settori dimostrano che sempre maggiore è la quota delle deleghe attraverso le quali i lavoratori si iscrivono al sindacato. E che facendo leva sul dato delle casse integrazioni e disoccupazione si potrà arrivare ad avere la possibilità di stabilizzare e confermare una grande parte degli iscritti stessi. Ma la Filcams non si accontenta: contemporaneamente occorre rinnovare la rappresentanza del terziario, dentro e fuori dagli luoghi di lavoro, fornendo alla CGIL un sistema di sportelli per il presidio del territorio, che vedono decine di delegati volontari informare, formare e indirizzare decine di migliaia di lavoratori che vengono agli sportelli della categoria. COMUNICARE PER ORGANIZZARE Il dipartimento di comunicazione della Filcams Cgil ha l’obiettivo di curare e migliorare la conoscenza della categoria sia all’interno della confederazione che verso il mondo esterno, attraverso l’uso di diversi strumenti che spesso rispondono ad entrambi gli obiettivi. Dal 2010 al 2014, il Dipartimento di comunicazione ha incentivato forme di comunicazione veloci e snelle, cercando di stare al passo con il rapido sviluppo dei social network e del diverso approccio comunicativo dei giovani lavoratori, e non solo. Blog dedicati, campagne di comunicazione virali, video o lancio di hashtag e parole chiavi, modalità di comunicazione sempre diverse. Negli ultimi anni, anche le strutture territoriali si stanno adeguando alle nuove forme di comunicazione, organizzandosi al meglio. Il costoso e più complesso sito internet, è stato sostituito dalla creazione di profili e pagine facebook o profili twitter, tempestivamente e facilmente gestiti dal personale interno. Questo permette la condivisione a cascata di molte notizie, iniziative, scioperi e soprattutto foto e video. Tutto in tempo reale. Il portale della Filcams Cgil Cresciuto negli anni sia in termini di qualità che di quantità, il sito della Filcams Cgil (www.filcams.cgil.it) è diventato un punto di riferimento per lavoratori, delegati, strutture territoriali, ma anche per le controparti datoriali e le altre organizzazioni sindacali. Aggiornato quotidianamente, il sito è composto da una parte più dinamica che riporta le notizie dai territori e dai settori, una sezione dove poter trovare informazioni, documenti della Filcams e i contratti vigenti; e una sezione per gli approfondimenti delle trattative in corso o delle vertenze più complicate. E allo studio, una versione del sito, che risponda al meglio alle esigenze di rapidità e leggerezza dei nuovi dispositivi moderni (Ipad, smartphone ed altro). Social Network (collegamento costante con le notizie del sito internet) La Filcams è su Facebook con un profilo (4018 contatti) e con una pagina (circa mille contatti) e altre pagine tematiche (Campagna con il contratto.it, campagna contro il lavoro irregolare nel turismo). Il profilo twitter, avviato a gennaio 2013 a più di 1300 follower. Differenti le funzioni dei social network: il primo è utile per tenere i contatti con i lavoratori, il secondo è molto seguito a livello politico e dai quotidiani (corriere della sera e sole 24 ore) che spesso hanno rilanciato e ripreso le nostre comunicazioni e le iniziative (contratto integrativo Hp, #caffè sospeso – parola chiave dello sciopero dei lavoratori della ristorazione collettiva). Servizi di comunicazione della Filcams Rassegna stampa giornaliera. Quotidianamente, grazie al supporto di un service esterno, viene inviata, a circa 800 utenti, la rassegna stampa giornaliera dei principali articoli che riguardano la Filcams, sia nazionale che territoriale, e le principali notizie legate ai nostri settori. Spazio settimanale su Radioarticolo1. L’appuntamento settimanale con la radio permette di dare spazio alle lavoratrici e ai lavoratori e alle vertenze territoriali. Il podcast settimanale è riascoltabile sul nostro sito e la condivisione tramite Facebook e Twitter permette una maggiore diffusione. Diario Terziario, inserto mensile di categoria di Rassegna Sindacale. Una redazione diversificata, partecipa alla creazione del numero mensile rivolto ai nostri settori. Vertenze, iniziative, interviste, o andamento delle trattative, Diario Terziario, arrivato al suo quinto anno è consultabile anche su una versione digitale, è uno strumento importante per la condivisione e diffusione delle politiche della Filcams e delle principali attività. Newsletter. Oltre alla rassegna stampa giornaliera, a seconda delle necessità sono state create delle newsletter dedicate, utili per diffondere informazioni legate a particolari tematiche. Nel 2011, durante la trattativa per il rinnovo del contratto degli studi professionali è stata attivata una newsletter per dare costanti aggiornamenti, che ha raggiunto, nel giro di qualche settimana più di 1200 utenti (trattativa che ha contribuito ad aumentare i picchi di accessi al sito durante particolari giornate). Negli anni anche una newsletter migranti, formazione ed bilateralità. InFilcams. È un formato standard che viene utilizzato soprattutto durante le fasi delle trattative dei rinnovi contrattuali: Turismo, Vigilanza Privata, Terziario, Distribuzione Cooperativa. Visibile su internet, il formato può essere condiviso sui social network o stampabile per essere utilizzato come volantino. Video e canale youtube. Dal 2010 ad oggi la Filcams ha dato spazio alla creazione di diversi video molto importanti per l’effettiva diffusione di campagne o particolari vertenze. Una modalità di comunicazione immediata e attuale, che ha maggior efficacia se i video sono brevi e diretti. Primo fra tutti, lo spot lancio per la campagna La Festa non si vende (ripreso anche da Repubblica.it). A seguire diverse creazioni: gli spot di Superprecario (ripresi anche da repubblica.tv , oltre che rassegna.it e cgil.it con ampi servizi), il video sui Giovani; sui migranti, per la vertenza Poltronesofà (circa 2mial contatti in un giorno) o video dedicati a particolari iniziative, sul terziario, turismo e appalti. La Filcams Cgil ha un canale su youtube.it, dove sono pubblicate tutte le nostre produzioni. Campagne di comunicazione. Negli anni la Filcams ha elaborato diverse campagne di comunicazione originali e efficaci, diffuse tramite la rete (blog o social network), o a mezzo stampa (in Allegato). Il blog della Campagna “Dissociati” contro l’abuso del contratto di associazione in partecipazione; La festa non si vende, versione natalizia; la Campagna conilcontratto.it a sostegno del contratto degli studi professionali o la campagna Faccia a Faccia con la Realtà. Eventi Il Dipartimento di comunicazione di occupa, in collaborazione con il Dipartimento Organizzazione, dell’organizzazione degli eventi legati a particolari esigenze di settore. La campagna itinerante de La Festa non si vende; l’evento intercategoriale sugli appalti del 24 novembre 2010; l’iniziativa del 4 marzo per la campagna delle domeniche libere dal lavoro; la giornata di lancio della campagna conilcontratto.it; l’iniziativa #vocazioneturistica, dell’8 luglio 2013. Formazione La comunicazione, sta diventando parte costante dei piani formativi territoriali e nazionali, e sempre con maggiore frequenza sono previsti spazi dedicati all’approfondimento delle diverse forme e modalità di comunicazione. FORMAZIONE E RICERCA Il Dipartimento Formazione e Ricerca della Filcams nazionale nasce contestualmente all'approvazione del Piano Nazionale della Formazione nel marzo 2012 con il compito di coordinare e promuovere attività di formazione sul territorio, progettare e realizzare interventi di formazione di carattere nazionale, proporre e realizzare ricerche su temi rilevanti per la categoria. Per quanto concerne il sistema formativo, l’attuazione del Piano nazionale ha consentito, tra la metà del 2012 e la fine del 2013, di coinvolgere, grazie alla rete dei formatori e dei referenti sul territorio, 2055 partecipanti (di cui 1003 uomini e 1052 donne) in 133 corsi e di certificare, su supporto cartaceo e informatico, le attività realizzate attraverso il libretto formativo adottato dalla categoria. I corsi base rivolti a delegate/i sui territori, realizzati direttamente dalle Strutture regionali e territoriali, sono stati incentrati su temi fondamentali per dare consapevolezza e strumentazione al ruolo del rappresentante sindacale. Il bilancio delle esperienze condotte è senz’altro positivo, per l’impegno dimostrato dalle strutture e dai formatori, per il grado di coinvolgimento e motivazione dei partecipanti, per gli effetti positivi riscontrati nell’attività di delegate/i. L’offerta formativa di livello nazionale si è sviluppata nello stesso periodo coprendo target specifici, quali Formazione Formatori; Formazione Delegate/i e RLS dei gruppi aziendali nazionali e di settore; Formazione Quadri e Dirigenti; Master. - L’investimento sui formatori ha riguardato cinque percorsi specifici: Formatori nazionali, Formatori territoriali, Formatori migranti, Workshop progettazione e Workshop su gestione del conflitto (21 giornate d’aula e c.ca 60 formatori coinvolti). - La Formazione Delegate/i dei gruppi aziendali nazionali ha riguardato Ikea, Esselunga (due corsi di cui uno per RLS), Metro Cash and Carry (RLS), Pam Panorama, Autogrill, Mc Donald’s, Quadri e alte professionalità, settore auto, per un totale di 20 giornate formative e 111 partecipanti. Le attività realizzate, che saranno estese ad altre realtà nel 2014, sono state valutate positivamente perché consentono una contaminazione utile di esperienze e proposte tra delegate/i di territori diversi e perché progettate attraverso una lettura delle esigenze dei singoli e della categoria rilevate da specifica analisi dei fabbisogni. - La formazione avanzata per quadri e dirigenti si è svolta attraverso progetti specifici di livello regionale/interregionale e nazionale quale: il corso per Funzionari degli Studi professionali in 3 edizioni (2 giornate l’una); il corso Riforma del Mercato del lavoro (2 giornate, oltre 200 partecipanti) realizzato nelle Regioni Abruzzo e Molise, Campania, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Basilicata, Sardegna, Sicilia, Toscana (due edizioni); il corso Bilateralità e Welfare aziendale di 2 giornate realizzato in Emilia Romagna, Marche e Umbria, Sardegna, Veneto; il corso rivolto ai Nuovi funzionari della durata di 4 giornate l’uno in 2 edizioni; il corso per Organizzatori regionali e aree metropolitane (6 giornate in 3 moduli). - Il Master “Diritti, Rappresentanza, Tutela”, alla sua terza edizione, ha coinvolto 26 funzionari e dirigenti provenienti da territori diversi in 7 moduli formativi di 3 giornate ciascuno sui temi della rappresentanza, dell’Europa, della contrattazione. Il master si concluderà nel mese di giugno prossimo con la presentazione degli elaborati finali. Il lavoro svolto ha evidenziato l’importanza di proporre un modello formativo di qualità, fondato sull’utilizzo di una metodologia didattica attiva, che coinvolga i partecipanti e ne valorizzi l’esperienza, e sull’utilizzo della certificazione a garanzia della omogeneità ed efficacia della formazione. Ciò che la proposta e la realizzazione del Piano Nazionale della Formazione ha consentito è stato di mettere a sistema l’esperienza di alcuni e di diffondere la consapevolezza sul valore della conoscenza come strumento fondamentale per rafforzare l’attività della categoria, motivando e accompagnando nel ruolo delegate/i, funzionari e dirigenti. Un aspetto importante è legato all’introduzione dell’analisi dei fabbisogni come momento propedeutico alla progettazione di corsi per cogliere contestualmente le esigenze dei destinatari e quelli dell’organizzazione. Le criticità maggiori sono relative invece a una significativa differenza tra Nord e Sud nella quantità della formazione erogata; alla necessità di mantenere, aggiornare e ampliare costantemente la squadra dei formatori; all’importanza di presidiare il sistema della certificazione; alla necessità di aumentare le proposte per il gruppo dirigente e favorirne la partecipazione, a una maggiore integrazione della formazione di categoria con quella confederale. Spazio Forum e E-learning Recentemente il Dipartimento Formazione e Ricerca ha inaugurato due “spazi” che rafforzeranno il sistema formativo nel rispondere alle tante richieste che emergono nella categoria: il Forum e la piattaforma E-learning. Il Forum (Laboratorio sindacale Formazione Risorse UMane) è la nuova sede dedicata allo svolgimento di attività formative di livello nazionale. L’investimento realizzato dalla Filcams rappresenta una scelta strategica fondamentale che sottolinea il ruolo del Piano formativo nella crescita delle risorse umane e il suo valore quale elemento distintivo della cultura Filcams. Non a caso la nuova sede per la formazione è stata battezzata con un acronimo che richiama la volontà di offrire un luogo di incontro e confronto dove la libertà di pensiero e di opinione possono raggiungere la loro massima espressione. La vicinanza (con la necessaria separatezza) del Forum dagli uffici della Filcams nazionale evidenzia il valore politico e organizzativo della formazione in seno alla categoria. Lo spazio E-learning si aggiunge all’offerta formativa prevista dal Piano come segmento che consente di raggiungere una vasta platea di destinatari su materie tecniche. All’interno di una piattaforma on line, disponibile su qualunque supporto elettronico (pc, tablet, smartphone), sono stati progettati a oggi due corsi destinati alle delegate e ai delegati, il corso Lettura della busta paga (attualmente in fase sperimentale) e il corso Salute e sicurezza per RLS (a breve disponibile). L’esperienza dell’e-learning mira a rispondere all’esigenza di individuare nuovi strumenti che possano soddisfare la richiesta massiccia delle delegate e dei delegati sui corsi base, accompagnando le attività d’aula, senza sostituirle, a momenti di studio individuale per chiunque abbia possibilità e volontà di accedervi. La scelta della Filcams nel biennio 2012-2013 di costituire un Dipartimento volto a coordinare le attività di formazione e di ricerca risponde a una logica di produzione e circolazione del sapere che non deve essere a compartimenti stagni. La ricerca si caratterizza in tale scenario come asse strategico fondamentale che fornisce analisi della realtà attraverso la lettura di dati e teorie volte a orientare le strategie politiche e contrattuali della categoria. La formazione deve impegnarsi in tale prospettiva a veicolare le suggestioni che il lavoro di ricerca ci consegna con percorsi incrociati su tematiche affini. Nel biennio 2012-2013 la Filcams nazionale ha realizzato attraverso il CEMU una serie di indagini quali: - Osservatorio sul terziario di mercato. Commercio, Turismo, Appalti e concessioni. Anno 2012 e 2013 La rappresentanza nei comparti della Filcams. Assetti occupazionali, tesseramento e consistenza. Lavorare nel commercio e nel turismo. Condizioni di lavoro, salute e sicurezza Rapporto sulla bilateralità nel terziario I lavoratori stranieri nel terziario Filcams Sovversivi 2 Sono attualmente in fase di realizzazione le seguenti indagini: - Informazione e consultazione dei lavoratori in alcune multinazionali multisettoriali con presenza Filcams Osservatorio sulla contrattazione di secondo livello Appalti e recepimento della direttiva europea in materia Condizioni previdenziale delle donne nel terziario Indagine sul turismo sostenibile Vita da professionisti. Condizioni dei lavoratori degli studi professionali Analisi delle competenze e dei fabbisogni formativi dei sindacalisti della Filcams Per realizzare compiutamente l’intreccio tra formazione e ricerca il Dipartimento nazionale deve inoltre impegnarsi non solo a diffondere i risultati della ricerca attraverso la formazione ma soprattutto a definire percorsi integrati sui due versanti. Da tale prospettiva nasce, ad esempio, il progetto Laboratorio migranti che unisce la conoscenza delle caratteristiche e delle condizioni del lavoro migrante in due settori specifici ad alta concentrazione (ristorazione privata e appalti), alla formazione dei formatori migranti e alla successiva attività d’aula incentrata su tutela, rappresentanza e contrattazione per delegate/i di quei settori. Percorsi analoghi sono stati individuati su altri temi fondamentali (Appalti, Contrattazione di secondo livello, CAE…), perché la logica perseguita possa essere davvero di produrre conoscenza utile a orientare l’attività dei sindacalisti e incidere positivamente sul lavoro che la Categoria porta avanti nei suoi molteplici ambiti di intervento. Il Dipartimento Formazione e Ricerca ha inaugurato la Newsletter Formazione Filcams, con cadenza bimestrale, destinata a quanti, delegate/i, dirigenti o solo iscritti, abbiano partecipato, almeno una volta, al Piano nazionale della Formazione (a oggi circa 1500 contatti). Il progetto si caratterizza come punto di partenza di un percorso più ampio volto a individuare ulteriori strumenti per socializzare informazioni e diffondere idee, iniziative e materiali prodotti, costruendo una rete virtuale che colleghi il mondo Filcams in un forum permanente di condivisione di conoscenze, esperienze e proposte. TABELLE La Progettazione finanziata in cifre Dal 2009 la Filcams ha partecipato, come partner o supporter a 33 progetti: A partire dal 2012 è stata a capo dei seguenti progetti: MuMMIA SAFE HOST DOTEC CAE CREMONINI CONTRATTAZIONE DI SITO LAVORO DIGNITOSO PER I GIOVANI IN EUROPA Il finanziamento riconosciuto dalla Commissione Europea per realizzare i 5 progetti è stato di: euro 1.042.336 Negli anni 2012 e 2013: - i partner coinvolti sono stati 54. - sono stati organizzati 36 eventi che hanno coinvolto 905 partecipanti. Partecipazioni e presenza Filcams negli Organismi Dirigenti Europei e Globali Anno N. Partecipanti 2009 13 2010 26 2011 22 2012 31 2013 33 I NUMERI E LE ATTIVITA’ DEL DIPARTIMENTO INTERNAZIONALE 2013: Rappresentanti Filcams negli Organismi dirigenti a livello europeo e Mondiale: Giuliana Mesina: - Comitato Esecutivo UNI Commerce Global - Comitato Ristretto IDWF (Federazione mondiale delle lavoratrici domestiche) - Vice Presidente Comitato Femminile EFFAT - Comitato Ristretto EFFAT Elisa Camellini Comitato ristretto Europeo e Globale UNI Property (imprese di pulizia, vigilanza, appalti) Massimo Mensi: Vice-presidente Eurocadres; UNI Europa P&M Comitato Ristretto Giorgia Evangelista, Comitato Esecutivo IUF-UITA Gianluca Iacoangeli , Comitato Ristretto UNI ICTS Nel corso del 2012: Massimo Frattini ha assunto l’incarico di Coordinatore Globale del settore Hotel-Ristoranti di IUF-UITA a Ginevra Nel corso del 2013: Ilaria Costantini è entrata nello staff dei Formatori di ETUI a Bruxelles La Filcams aderisce alle Federazioni Sindacali Internazionali Nel 2013 IUF-UITA/EFFAT per 11.500 affiliati (di cui 500 Federazioni Internazionale e Europea dei settori Turismo e Lavoro Domestico lavoratrici domestiche) UNI Global/UNI Europa per 55.000 affiliati (oltre 10.000 accantonati per progettazione comune) Federazioni Internazionale ed Europea del Commercio (che include Properties, Quadri e alte professionalità, Hair and beauty, ICTS) IDWF per 15.000 affiliati Federazione Internazionale Lavoratrici Domestiche La Filcams è presente nelle TRADE UNION Global Alliance di : Auchan, Carrefour, HP, H&M, IKEA, ISS, Metro, Manpower, INDITEX-ZARA Prosegur, IBM, VV TAW Esprime inoltre 2 Coordinatori/Esperti CAE nelle TNC (Trans National Companies): Autogrill e Perkin Elmer Ha attivato 5 trattative Speciali di Negoziazione per Società Europee e CAE: Perkin Elmer, Puma, SAP, CWT, HP Dialogo Sociale Settoriale Europeo Numero partecipanti: Anno N. Partecipanti 2009 29 2010 31 2011 38 2012 35 2013 31 Partecipanti per settore Settore 2009/2011 2012 2013 EFFAT CATERING 9 5 3 EFFAT HO.RE.CA 13 5 9 UNI EUROPA CLEANING 4 2 2 UNI EUROPA COMMERCE 23 7 3 UNI EUROPA PERSONAL SERVICES 24 7 6 UNI EUROPA SECURITY 13 3 3 UNI EUROPA TAW 23 6 5 Partecipazione a Eventi Internazionali Anno N. Partecipanti Dei quali rimborsati 2009 158 83 2010 169 87 2011 246 137 2012 269 169 2013 185 106 Le partecipazioni complessive sono state 1.027 (di cui 582 pari al 56,6% sono state rimborsate o dalla Commissione Europea es. Dialogo Sociale, o dal capo-progetto) Nel periodo 2010-2013 i rimborsi ricevuto sono stati pari a oltre 136.000 euro. A questi numeri, sia riferiti ai partecipanti che ai contributi economici ricevuti vanno aggiunti i progetti europei dei quali la Filcams è capofila. Fra i partecipanti 2009/2013: la presenza femminile è stata del 45% i giovani sotto i 35 anni il 12,7% Distrubuzione per Regione dei partecipanti a Eventi Internazionali REGIONE CAL 5 CAM 8 ERO 27 FVG 5 LAZ 29 LIG 5 LOM 65 MAR 5 PIE 19 PUG 5 SAR 2 SIC 9 TAA 1 TOS 20 UMB 1 VEN 20 * NAZ FILCAMS 28 DELEGATI AZIENDE COINVOLTE 70 128 DI CUI TNC 60 118 Partecipanti a Congressi di Federazioni Internazionali: Anno N. Partecipanti N. Eventi Di cui Global e UE Di cui Nazionali 2009 30 11 5 3 2010 20 8 5 2 2011 34 11 7 1 2012 18 7 6 1 2013 14 6 4 2 Partecipazione alle scuole internazionali UNI Europa per giovani sindacalisti M F Tot. Tot. x anno 4th UNI-Europa Youth Summer School HAMBURG (DE) 6 6 12 12 2009 5th UNI-Europa Youth Summer School RICCIONE 3 2 5 5 2010 1st UNI-Europa Youth Winter School STOCCOLMA 3 6th UNI-Europa Youth Summer School CESME 3 7 2011 2nd UNI-Europa Youth Winter School MANCHESTER 2 7th UNI-Europa Youth Summer School RICCIONE 3 1 4 6 2012 8th UNI-Europa Youth Summer School Albufeira 2 2 4 TOTALE 20 10 34 3 1 4 2 4 2013 34