La barca per la traina con il vivo

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La barca per la traina con il vivo
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a pesca
Traina con il vivo a puntate
2^ puntata: LA BARCA
di Alberto Strini
Eccoci di nuovo a raccontarVi tutto quanto occorre per
poter andare a far traina con le esche vive.
Questo capitolo è dedicato alla barca.
La tipologia e l'allestimento della barca, infatti, riveste
per vari motivi che vedremo in seguito un aspetto fondamentale. Partiamo dalla considerazione di fondo che
la pesca con esche vive a caccia di predatori di fondo o
mezzo fondo si fa su secche o formazioni rocciose che
difficilmente distano molte miglia dalla costa.
Quindi questo vuol dire che a differenza della traina
d'altura che si fa normalmente a molte miglia di distanza dalla costa, questo tipo di traina non necessita di
imbarcazioni d'altura e quindi con caratteristiche e
dotazioni adeguate. Questo in linea di massima equivale ad avere un mezzo che sia in tutti i sensi più abbordabile. In alcune zone dove le secche e gli spot sono a
pochi metri dalla costa e magari vicino ad un approdo,
questo tipo di traina può essere fatto con barche veramente contenute (5/6 metri) con motore fuoribordo di
almeno 40 HP e magari un piccolo motore ausiliario per
le basse velocità. Quindi a conti fatti dal punto di vista
della barca questo tipo di pesca può essere veramente
alla portata se non di tutte le tasche, quasi.
Le caratteristiche fondamentali comuni a tutte le barche adatte alla pesca in mare sono: una buona stabilità dello scafo, un ampio pozzetto, un buon numero di portacanne per la pesca e a riposo e un buono spazio per riporre il pescato. A questo riguarda sarebbe meglio avere delle capienti vasche per il pescato con
un buon maceratore per la pulizia.
Esistono sostanzialmente tre tipi di caratteristiche specifiche legate a questo tipo di pesca:
1) La velocità. Questo tipo di pesca si fa a velocità molto basse, diciamo di solito sotto il nodo.
Questo vuol dire o avere motore/motori in linea d'asse, dotati di sistemi di rallentamento chiamati comunemente "trolling valves" oppure in caso di utilizzo di motori fuoribordo ci sono due soluzioni. Avere un piccolo motore ausiliario, anche elettrico, in grado di "lavorare a regimi di minimo senza rovinarsi e che permettano all'imbarcazione di andare a queste velocità che superano di poco lo scarroccio con vento moderato! altra soluzione sono uno strumento meccanico chiamato easy trolling che si applicano sul piede del
motore e deviano il flusso dell'elica. Nessuno sforzo per il motore minor velocità per la barca!!
Va ricordato che se pur a bassissime velocità si deve essere in grado di governare l'imbarcazione per seguire attentamente ed accuratamente la batimetrica desiderata. Per i pochi che non lo sapessero le batimetriche sono le linee (immaginarie) del fondo formate da punti con uguale profondità.
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Esistono altri metodi in assenza dei succitati sistemi e sono lo scarroccio, con il quale è pressoché
impossibile governare attentamente la barca per
seguire il fondale, e l'utilizzo di ancore galleggianti in grado di ridurre la minimo desiderato la velocità,anche queste di difficile utilizzo e scarsa resa.
2) Vasca del pescato. Questo strumento, strutturale o auto-costruito è indispensabile per conservare le esche vive dopo averle pescate ed in attesa di essere utilizzate sugli spot di pesca.
Nei fisherman americani e anche nostrani normalmente a centro barca o verso poppa nel pozzetto
esistono, integrate alle murate vasche coibentate
dotate di ossigenatore, valvola del troppo pieno,
ricircolo continuo dell'acqua salata e maceratore
per lo scarico.
Queste vasche, a volte anche divise in più scomparti, per conservare esche di specie e di dimensioni diverse, possono essere anche molto grandi,
in grado di contenere anche 100 litri di acqua salata. In alcuni casi, sulle barche più "ricche" e attrezzate si trovano anche i Tuna Tubes, strumenti nei
quali vengono inseriti come proiettili piccoli tunnidi che resistono vivi per molto tempo perchè propriamente "sparatI" ad altissima pressione di
acqua salata in grado di ossigenarli.
Diciamo che per fare correttamente questo tipo di
pesca basta anche un semplice igloo, dotata di
carico di acqua salata con possibilità di ricircolo
continuo e quindi ricambio d'acqua. Certo in una
vasca fatta così artigianalmente non si potranno
mantenere vivi i tonnetti ma i calamari, le seppie,
i sugarelli, le aguglie e qualche altro pescetto lo
manterremo vivo egregiamente.
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Per le aguglie sarebbe meglio avere i bordi interni
semplice imbarcazione una vera e propria macchi-
della vasca o dell'igloo curvi per evitare che sbat-
na da pesca.
tendo si rompano il becco. Quando parleremo di
Poi ci sono alcuni aspetti che sono legati più che
esche (e lo faremo in un capitolo dedicato) tocche-
altro ai gusti, alle tasche ed alle esigenza di navi-
remo anche l’argomento di come, una volta pesca-
gazione o di utilizzo. Così per limitare la rosa delle
ti, sarà bene conservarli per farli restare vivi a
possibili barche direi che ne esistono di alcuni tipi
lungo.
e più in particolare: i center consolle o i walk
around dotati di motori fuoribordo con ausiliario e
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3)L'ecoscandaglio. Strumento quasi sempre
o sistemi frenanti tipo easy trolling. I gozzi tipo
indispensabile nella pesca dalla barca in questo
Sciallino, plananti con motori entrobordo in linea
tipo di traina riveste un aspetto più che mai di
d'asse, molto marini e con scafo tradizionale del
primo piano. Non solo per seguire il fondo ma
leudo ligure (gozzo tradizionale ligure e spagnolo).
anche per leggere i segnali che la sonda ci restitui-
I fisherman americani in linea d'asse che a loro
sce. A volte si vede il pesce, nascosto negli anfrat-
volte si suddividono in Express (open con hard top
ti e passando e ripassando ci regala il fatidico stri-
e a volte tuna o marlin tower) i flybridge tradizio-
ke. Fondamentale un buon eco, anche senza una
nali con guida interna e sul fly e convertible con
sonda particolarmente grossa (600 w bastano
guida solo sul fly.
quasi sempre in quanto le profondità difficilmente
Come detto prima per tutti i gusti e tutte le tasche.
superano i 70/80 metri) però con un software in
Aggiungiamo, inoltre, che oltre ai fisherman ame-
grado di segnalare i "rumori" anche detti Echi,
ricani di cantieri più o meno famosi tipicamente
facilmente interpretabili. Ricordo che per imparare
con scafi a V profonda e deadrise (angolo di
ad usare bene un eco di buon livello ci vuole
poppa) abbastanza accentuato esistono ottime
tempo, tempo e tempo. Non sottovalutate questo
barche Europee (Italiane e Spagnole per lo più)
aspetto. A volte può fare la differenza.
con caratteristiche simili a quelle americane o più
Queste tre unitamente alle caratteristiche comuni
strettamente legate alla tradizione mediterranea
in tutte le barche adatte alla pesca fanno di una
come i Leudi Liguri e delle Baleari.
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IDENTIKIT
Nome Scientifico: Seriola Dumerili, in Inglese
Amberjack the greater
Nome Volgare: Ricciola
Caratteristiche: la ricciola è diffusa quasi omogeneamente lungo le nostre coste. E' un pesce pelagico che, pur
non compiendo vere e proprie migrazioni, si sposta alla
ricerca di acque che mantengono costante la temperatura,
infatti, durante i mesi freddi si porta a profondità maggiori, dove
l'acqua non subisce l'influenza del clima esterno. La ricciola allo stato giovanile, dai 200 grammi ai 2 chili
di peso, vive e caccia nell'immediato sottocosta, sia per la ricchezza di piccoli pesci, che per trovare riparo dai predatori più grandi.
Questo pesce è molto più confidente in fase giovanile; mentre diventa più scaltra e attenta man mano
che cresce. Gli esemplari più giovani, nella cui livrea sono evidenti sfumature gialle, tendono ad aggregarsi in branchi, gli esemplari più vecchi sono generalmente solitari. L'avvicinamento alla costa avviene
in primavera e estate, periodo della riproduzione.
Crescendo raggiunge la seconda fase d'età. Dai 2 ai 7-8 chili, abbandona l'immediato sottocosta, per portarsi su secche e cigliate più tranquille. Non ha ancora raggiunto l'età della riproduzione e, quindi, non
effettua spostamenti considerevoli limitandosi a raggiungere fasce di mare più profonde per trovare temperature costanti.
La terza fase nell'età di questo pesce, comincia con l'età della riproduzione. Da questo momento in poi
il comportamento viene guidato da tre fattori principali: l'astuzia, la curiosità e la diffidenza.
L'aumento di peso non è dettato soltanto dall'età, ma anche dal tipo e dalla quantità di alimentazione.
In uno stesso branco di individui presumibilmente della stessa età, si possono trovare esemplari di 15,
20 o 30 chili, questo perché la crescita è determinata dall'assunzione di cibo. La ricciola è l'unico pesce
che si cattura quasi esclusivamente con l'esca viva. Quelle che preferisce sono le aguglie, le occhiate, i
cefali, le seppie e i calamari. Quella che preferisco io è il calamaro!
RICCIOLA IN CUCINA
Quando la Ricciola è di taglia generosa (si ricorda
Puttanesca alla ricciola:
che gli esemplari più piccoli inferiori ai 5/7 chili è
bene rilasciarli in quanto questo pesce può rag-
Si fa un sugo tradizionale alla puttanesca fatto da
giungere anche i 50 chili e suoerarli!) non è bene
pomodori pelati e privati dei semi, capperi olive
sfilettarla, ma è consigliato tagliarla in vere e pror-
nere e/o verdi, pinoli, uva passa, sale pepe ed un
pie fette o tranci, come il pesce spada.
pizzico di peperoncino.
Il trancio di Ricciola è buonissimo sia fatto al forno
Quando si arriva a meta cottura del sugo si aggiun-
che fatto alla griglia.
ge 4 etti di tocchetti di ricciola fresca e si fa cuo-
Per questo non servono ricette. La ricciola è anche
cere per quindici minuti nel sugo.
molto buona cruda (fatta a sushi) ma ricordate
Nel frattempo si fa bollire l'acqua dove si fanno
molto bene che per consumare il pesce crudo va
cuocere gli spaghetti trafilati al bronzo scolati al
prima congelato per evitare il problemi anche
dente.
gravi. In questo caso vi proponiamo un metodo
Uniteli al sugo e mantecateli.
alternativo. La ricciola usata come condimento per
un piatto di pasta che unisce la tradizione napole-
Servite caldissimi e attenti a non leccarvi troppo i
tana a quella siciliana.
baffi!
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