Riserva Naturale Laguna di Orbetello

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Riserva Naturale Laguna di Orbetello
L’ambiente naturale
Limicoli e anatre in laguna
F. Cianchi/Archivio WWF©
L’ Oasi WWF protegge parte della laguna salmastra dove a tratti affiorano isolotti di limo ricoperti da vegetazione palustre, coltivi e boschi
naturali. Nella parte settentrionale quest’area protetta riceve un apporto
di acqua dolce dal fiume Albegna, che sfocia poco dopo in mare,
lambendo il Tombolo della Giannella.
Questo cordone sabbioso lungo la costa marina è ricoperto da una vegetazione dunale vigorosa e da una lussureggiante macchia mediterranea, in parte compromessa dagli stabilimenti balneari e dalle abitazioni,
mentre sulla riva interna della laguna troviamo un esteso tappeto di salicornia, che d’autunno assume un colore rossastro. Più all’interno boschetti isolati di pioppi, sughere, frassini ed olmi. Scendendo ancora a
sud troviamo il Bosco di Patanella costituito da sughere e pini, domestici
e marittimi, con un ricco sottobosco di macchia mediterranea e ampie
estensioni di brugo, un’erica di grande interesse naturalistico, che proprio a Patanella trova il suo limite meridionale di espansione. Oltre la vegetazione spontanea si estendono coltivi, pascoli ed orti; nascosti tra la
vegetazione troviamo preziosi laghetti di acqua dolce. La qualità di questo ambiente e la sua posizione lungo le rotte migratorie assicurano la
concentrazione di migliaia di uccelli nelle grandi distese d’acqua. La
Laguna di Orbetello è infatti uno dei più importanti siti di svernamento per
quelle specie che nidificano nell’Europa centrale e settentrionale.
Il bosco di Patanella
F. Cianchi/Archivio WWF©
The Orbetello lagoon is located
in the southern portion of
Tuscany, 30 km south of the city
of Grosseto in the municipality of
Orbetello (position: 42° 25’ N;
11° 18’ E). Positioned along one
of Europe’s main migration
routes, it is considered one of
the most important wetlands
providing vital resting and
breeding sites for many species
of birds.
Designated as wetland of international importance (Ramsar Convention)
the Oasis of Orbetello is characterised by three main habitats:
Mediterranean maquis dominated by mastic, phillireas, myrtle and
strawberry trees; sand dunes characterised by a unique vegetation
cover including rushy wheat grass, othanthus maritimus, European
beachgrass, medicago marina, sea hollyand sea daffodil; and by 300
hectares of salty lagoon where at times small silt islands covered with
swamp vegetation emerge from the waters. South of the lagoon is the
Patanella woodland characterised by a large extension of heather.
Orbetello oasis is most famous for its bird populations. The conservation
status and position along the migratory routes attract each year
thousands of birds among which flamingoes, common stilts, great
egrets, grey herons, ospreys, northern shovelers, Eurasian spoonbills
and pied avocets. Around 300 species of birds visit and/or breed in the
nature reserve. Orbetello is also home to different species of mammals
and reptiles. In the lagoon many species of fish provide food resources
for the bird populations of the protected area. Among insects
exceptional is the presence of the rare tiger beetle Cicindela majalis.
The Oasis of Orbetello includes three itineraries:
(i)The first trail is a birdwatching path. Open from September to April it
can be visited either independently or with a tour guide (a guide is
necessary for groups of over 15 people). Along the 1,2 km nature path
are 9 observation huts for birdwatching.
(ii) the second trail leads into Patanella Woods. Along the 1 km trail are
several observation points. Accessible year-round guided tours are
available on booking (necessary for groups of 15 or over);
(iii) the third path runs next to the Giannella farmhouse where it is
possible to visit – on booking - an exhibition on wetlands, a butterfly
garden and use the hideout for birdwatching.
Orbetello Oasis is managed by WWF Italy in collaboration with the Italian
Ministry for the Environment; part of the area is owned WWF Italy.
Facilities: The Giannella farmhouse (dating to the 1800s) hosts the
Environmental Education Centre (CEA) “Aurelio Peccei” with a
conference room, classrooms, educational laboratories and themebased shows. Accommodation on the reserve premises through
advance booking available.
Visits: Open from September 1st to May 1st on Saturdays, Sundays and
holidays from 9,30 am to 3,30 pm. Visitors are welcome to visit the
reserve on their own. Guided tours available through booking. On other
days schools, groups and photographers can book a visit by contacting
the reserve management (conditions to be defined upon booking).
In July and August the reserve can be visited only by booking in advance
on Tuesdays and Saturdays at 5pm.
WWF OASI
Via Po, 25/c - 00198 Roma
Tel. +39 06.84408600 - Fax +39 06.84408603
www.wwf.it
La storia e l’ambiente
OASI WWF per la biodiversità
Circa 5000 anni fa al termine dell’ultima oscillazione glaciale l’attuale promontorio dell’Argentario non era in nessun modo collegato alla linea di
costa. Si trattava di un’isola verdeggiante e ricca di acqua separata dal
continente da uno stretto braccio di mare largo circa 12 km.; nell’arco di
migliaia di anni un’incessante azione delle correnti marine, che trasportano e depositano sedimenti, ha poi formato tre ponti sabbiosi. Quello centrale, dove sorge la cittadina di Orbetello, è incompleto mentre gli altri
due, il tombolo della Feniglia e quello della Giannella, uniscono oggi la
terraferma al Monte Argentario. Sono proprio questi due tomboli a racchiudere una delle più belle lagune tirreniche: la Laguna di Orbetello.
Il mulino a vento nella laguna di ponente di Orbetello
Riserva Naturale
Laguna di Orbetello
F. Cianchi/Archivio WWF©
Questa distesa di acqua di circa 2700 Ha , che ospita una ricchissima
quantità di pesce, non ha subito fortunatamente nel tempo gli interventi
di bonifica che hanno invece distrutto gran parte delle zone umide italiane, e ancor oggi la Laguna di Orbetello mantiene la sua bellezza originaria. L’ oasi è una propaggine della laguna di ponente, separata dal mare
dal Tombolo della Giannella e si estende per circa 300 Ha.
La salvaguardia di questo splendido territorio è legata a quella di un bellissimo uccello, il cavaliere d’Italia. Nel 1965 infatti Fulco Pratesi e Hardy
Reichelt scoprirono che questa specie era tornata a nidificare nella laguna e lanciarono una campagna di sensibilizzazione in sua difesa, iniziativa che portò, nel 1971, all’istituzione dell’Oasi da parte del Ministero
dell’Agricoltura e Foreste.
Nel 1977 l’area fu dichiarata Zona di Importanza Internazionale secondo
la convenzione di Ramsar per la presenza di oltre 10.000 anatre svernanti
e nel 1980 fu creata anche una Riserva Naturale dello Stato. A tutte queste forme di tutela nel 1998 si aggiunse l’istituzione della riserva naturale
provinciale. Nel frattempo il WWF è riuscito ad acquistare prima il Bosco
di Patanella, un piccolo stagno e un prato semiarido e nel 2000, grazie ai
fondi raccolti con la Campagna Foreste, ulteriori 100 Ha, salvando l’area
da mire speculative.
Spatole in volo sulla laguna
F. Cianchi/Archivio WWF©
I percorsi natura
L’Oasi di Orbetello comprende tre itinerari; il primo è quello storico situato
in località Ceriolo III, ed è il più attrezzato per l’osservazione degli uccelli grazie a 9 osservatori posti in luoghi strategici. Per arrivare qui si procede sulla
carreggiata sud della Strada Statale Aurelia, imboccando la strada sterrata
segnalata dai cartelli WWF (km 148,300).
Il secondo itinerario è quello del bosco di Patanella dove è stato allestito un
percorso botanico e sono presenti alcuni capanni per l’osservazione. Questa località è raggiungibile procedendo sulla carreggiata sud della Strada
Statale Aurelia e al km.148 si prende l’uscita Patanella. Il terzo è quello del
Casale Giannella (CEA) dove è possibile visitare la mostra sulle zone umide,
il giardino delle farfalle, affacciarsi da un capanno sulla laguna e usufruire
della foresteria. Il Casale si trova sul tombolo settentrionale che porta al
Monte Argentario; per giungervi si esce dalla Strada Statale Aurelia allo svincolo di Albinia imboccando la provinciale della Giannella direzione Porto
Santo Stefano; l’ingresso è posto al Km 4 sulla sinistra della carreggiata.
Cavaliere d’Italia, simbolo dell’Oasi
P
Foto F. Cianchi/Archivio WWF©
Il CEA al Casale spagnolo della Giannella
Il WWF fa nascere nel 1989 all’interno dell’Oasi il Centro di Educazione Ambientale (CEA) Aurelio Peccei. E’ una struttura che con i propri spazi, il proprio personale e le proprie attrezzature consente agli utenti di svolgere
un’attività educativa di campo pratica e diretta e garantisce inoltre ospitalità ai gruppi organizzati. Il nostro CEA infatti è composto da un Casale del
1800 e da tre casali di inizio ‘900. Ospita una sala riunioni, i laboratori didattici e una mostra sulle zone umide. I tre casali invece sono adibiti a foresteria e possono offrire vitto e alloggio a 55 persone. Il nostro CEA è
pertanto una struttura che si prefigge di raggiungere il maggior numero
possibile di persone per diffondere capillarmente una nuova sensibilità nei
confronti dell’ambiente. Qui è possibile effettuare ricerca e didattica ambientale ed offrire consulenza per docenti impegnati in programmi di educazione ambientale. Le attività sono rivolte soprattutto ai ragazzi delle
scuole, ai loro insegnanti, ma anche a educatori e famiglie. Presso il Casale
è allestito il giardino delle farfalle: una visita in questo luogo può riservare
dei piacevoli incontri come la rara polissena.
INFORMAZIONI E ORARI APERTURA:
Comune di
Orbetello
Aperta dal 1° settembre al 1° maggio, il sabato, la domenica e i festivi dalle ore 09,30 alle 15,30. Le visite sono
libere - guida solo su prenotazione. Negli altri giorni le
scuole, i gruppi, i fotografi e i birdwatchers possono prenotare presso la Riserva concordandosi con la direzione.
Disciplina estiva: Nei mesi di luglio e agosto è possibile
visitare l'Oasi, previa prenotazione, il martedì e il sabato,
alle ore 17:00. SS Aurelia, km 148,300 - Loc. Ceriolo III Tel. 0564.870198. [email protected]
Facebook: www.facebook.com/le.o.maremma
Posizione geografica: In Toscana, lungo la costa tirrenica nel comune di Orbetello (Gr).
Data creazione: 1971.
Estensione: 870 ettari.
Vincoli di protezione: Zona umida di importanza internazionale (convenzione di Ramsar). Riserva Naturale dello Stato 1980. Riserva Naturale della
Provincia 1998; Sic, Sir, Zps, IBA. Gestione: diretta WWF.
Attrezzature: Percorsi natura, capanni, foresteria, Centro
di Educazione Ambientale, sala per riunioni, giardino delle
farfalle, giardino botanico, mostra sulle zone umide, materiale didattico. Attività: Stazione di inanellamento per
uccelli acquatici, visite, settimane verdi, campi, attività di
ricerca, corsi. COME ARRIVARE: Ingresso al km 148 della
s.s. 1 Aurelia. Stazione ferroviaria di Albinia od Orbetello.
Per il Casale della Giannella (CEA “A. Peccei”) usciti dalla
s.s. 1 Aurelia, indicazioni per Porto S.Stefano-Orbetello, si
percorre la Giannella fino alle indicazioni per l’ingresso
WWF del Casale spagnolo.
La fauna e la flora
La Laguna è un ambiente ricco di organismi
semplici che costituiscono l’alimentazione base
di animali superiori, pertanto i pesci e il variopinto mondo dell’avifauna trovano qui un habitat ideale per il loro accrescimento. Le specie
ittiche presenti sono quelle tipiche degli ambienti salmastri e marini: cefali, spigole, anguille,
orate, sogliole, ghiozzi e latterini, che rappresentano una inesauribile fonte alimentare per
l’avifauna piscivora. Nelle acque aperte si possono vedere i tuffi delle sterne impegnate a pescare i pesci, tra cui il nono,
un piccolo pesce oramai scomparso da molte zone umide costiere. Qui nelle
zone profonde troviamo anche i professionisti delle immersioni, come i cormorani, gli smerghi e gli svassi che, con stile perfetto, si immergono per
catturare le veloci prede. E non meno piacevole è osservare la corsa delle
anatre tuffatrici come i moriglioni e le morette sulla superficie dell’acqua
prima di prendere il volo. In queste acque alte un’altra specie dal grande
fascino può essere osservata: l’elegante fenicottero rosa che perlustra e filtra il fondo della laguna. I primi sono arrivati dalla vicina Camargue, ma
adesso ci sono colonie nidificanti in molte zone umide del Mediterraneo.
L’unica nidificazione ad Orbetello risale al 1994, ma a causa del disturbo
antropico non si è più ripetuta. Man mano che ci si avvicina alle rive dove
l’acqua è decisamente più bassa, si iniziano ad incontrare altre tipologie di
uccelli, come gli aironi, le anatre di superficie e gli uccelli limicoli. E’ apparentemente molto strano trovare concentrazioni cosi alte di uccelli nello
stesso specchio d’acqua, ma ciò è dovuto al fatto che ognuno si nutre in
modo diverso ed in profondità di acqua e di fango variabili (nicchia trofica).
Possiamo così trovare la spatola, le anatre di superficie come le alzavole, i
mestoloni, i fischioni, i codoni e le volpoche. Tra i limicoli possiamo trovare
le pettegole e i totani mori con le zampe arancioni, i piccoli piovanelli pancianera, le avocette dal becco all’insù, i grandi chiurli maggiori con il loro
lungo becco ad arco, ed in primavera il cavaliere d’Italia, un uccello elegantissimo e simbolo dell’oasi. L’airone cenerino e quello bianco sono invece
immobili e pronti a scattare sul primo pesce che passa a tiro; nelle acque
più basse le garzette corrono ad ali aperte dietro a branchi di piccoli pesci
e tra i canneti in primavera il tarabusino cattura le rane.
Visitare un’oasi non significa solamente osservare con gli occhi, ma utilizzare tutti i nostri sensi. Con l’udito possiamo “catturare” il potente verso
dell’usignolo di fiume o il melodioso canto dell’instancabile usignolo giunto
dall’Africa per nidificare, ma anche il cannareccione, l’upupa, il rigogolo,
l’occhiocotto; con l’olfatto, oltre a percepire i tantissimi profumi della macchia mediterranea, saremo pervasi dall’odore acre della laguna; con il gusto,
ma solo dietro consiglio della guida esperta, potremo assaporare alcune
erbe selvatiche ed infine con il nostro tatto potremo capire tante differenze
evolutive delle rispettive piante. Insomma, in una visita guidata non potremo
certo osservare tutte le 300 specie di uccelli presenti e nemmeno tutti i
mammiferi, i rettili e gli insetti, ma potremo portare a casa un ricordo piacevole di una giornata passata in natura e in preziosa compagnia.