Per il pancreas la ricerca fa passi AVANTI

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Per il pancreas la ricerca fa passi AVANTI
Corbis
TUMORE D’ORGANO
Per il pancreas
la ricerca fa passi AVANTI
di Agnese Codignola
È uno dei tumori più temuti, ma vi sono
novità che offrono speranze:
l’importante è agire
Vincenzo
Mazzaferro
una delle forme di cancro ANATOMIA
più temute ma, grazie ai DEL TUMORE
progressi della ricerca, il
Il pancreas è una ghiandola
trend è positivo. Si tratta del costituita da due parti, una esotumore al pancreas, che colpi- crina, che produce sostanze rilasce ogni anno in Italia circa sciate all’esterno come il succo
10.000 persone. Qualcosa sta pancreatico, utile alla produziocambiando, come
ne di enzimi deldimostra la gran- La possibilità la digestione e
de quantità di
nell’indi operare aiuta immesso
lavori specifici
testino, e una
a prolungare endocrina, incaripresentati
al
recente incontro
cata di regolare il
la vita
sui
tumori
metabolismo
gastrointestinali dell’American degli zuccheri attraverso due
Society for Clinical Oncology ormoni, l’insulina e il glucago(ASCO, la società scientifica di ne. La ghiandola, che è posta in
oncologia che organizza il più profondità nell’addome, viene
importante congresso mondia- di norma suddivisa in tre parti:
le sui tumori) svoltosi a Orlan- una testa, avvolta dalla porzione
do, in Florida. Vi sono infatti dell’intestino chiamata duodenovità che alimentano la spe- no e più facilmente soggetta alla
ranza sia per quanto riguarda la trasformazione neoplastica, il
chirurgia sia per la terapia far- corpo e la coda, più vicina alla
macologica e la radioterapia.
milza.
È
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I tumori maligni (ve ne sono
infatti, come accade sempre,
anche di benigni) sono spesso
molto aggressivi e rappresentano la quarta causa di morte per
tumore nel mondo occidentale;
il tipo più frequente è l’adenocarcinoma duttale, che da solo
rappresenta circa il 90 per cento
di tutti i casi; vi sono poi l’adenocarcinoma mucinoso e quello
squamoso, il carcinoma a cellule acinari e quello anaplastico.
Tutti, in media, colpiscono
più spesso gli uomini delle
donne, e coloro che sono già in
età avanzata (la maggior parte
dei casi viene diagnosticata tra i
65 e i 79 anni).
L’IMPORTANZA DELLA
DIAGNOSI PRECOCE
“Purtroppo se la diagnosi è
tardiva la sopravvivenza a 5 anni
per la malattia localizzata è
attorno
al dieci per cento” spiega Vincenzo Mazzaferro, direttore dell’Unità operativa di chirurgia
dell’apparato digerente e trapianto di fegato dell’Istituto
nazionale tumori di Milano,
che nello scorso mese di dicembre è stata insignita dell’Ambrogino d’oro, la benemerenza che
la città lombarda assegna a chi
più ha fatto per essa. “La collocazione anatomica del pancreas,
in profondità nella cavità addominale, rende poco probabile
l’identificazione di tumori piccoli nel corso, per esempio, di
una normale palpazione dell’addome. Anche i marcatori presenti nel siero (tra i quali CA
19,9 e CA 50) non sono speci-
LA RICERCA CONTINUA
Cistifellea
fici, così come non lo sono i sintomi, che consistono principalmente in un improvviso e rapido dimagrimento e in dolori
all’addome, nella comparsa di
ittero, nonché in un rialzo dei
livelli di glucosio nel sangue che
spesso viene interpretato come
diabete. Tutto ciò fa sì che in
molti casi la malattia venga scoperta quando è tardi ed essa ha
ormai raggiunto dimensioni tali
per cui non si può operare”.
È importante però notare
che i pazienti che vengono sottoposti all’intervento chirurgico
hanno possibilità di guarigione
molto più alte rispetto a quelle
di chi non può essere operato.
“Una recente revisione degli
ultimi 130 casi trattati presso il
nostro Istituto tumori di Milano ha permesso di verificare che
la percentuale di sopravvivenza
a cinque anni raggiunge il 60
per cento quando il tumore
asportato era ancora confinato
alla ghiandola e non si era esteso ai linfonodi né agli organi
adiacenti. Un risultato che anni
fa era impensabile”.
SULLA PREVENZIONE
SI FA RICERCA
Sui fattori di rischio di questo tumore ci sono poche certezze. Il fumo e il consumo di
alcol sono certamente collegati a
un’incidenza maggiore, così
come un elevato apporto di
vegetali ha un ruolo protettivo,
mentre su altri elementi quali la
presenza di una lunga storia di
diabete o il consumo di carni
rosse o zuccheri i dati non sono
ancora univoci. In circa il dieci
per cento dei casi, il tumore del
pancreas può essere associato a
malattie su base genetica o familiare. Di recente è stato anche
identificato un responsabile
molecolare, descritto in uno
studio pubblicato sulla rivista
scientifica PLoS: si tratta del
gene che codifica per una proteina detta palladina, che controlla lo scheletro della cellula e
che, se mutata, aumenta considerevolmente la probabilità di
avere il tumore.
“Presso l’Istituto tumori di
Milano” aggiunge l’esperto
“grazie anche a un finanziamento ottenuto da AIRC è in corso
un’importante analisi dei fattori
biologici che condizionano la
prognosi e che permettono di
prevedere il rischio di recidiva.
In particolare, stiamo studiando
i meccanismi di programmazione delle cellule tumorali connessi alla presenza di una proteina chiamata survivina: nei prossimi anni sentiremo certamente
parlare di strategie terapeutiche
che partono proprio dall’interferenza con questi meccanismi”.
LA DIAGNOSI
STRUMENTALE
“Quando c’è il sospetto di
essere in presenza di un tumore del pancreas, gli esami strumentali sono di grande aiuto”
spiega Mazzaferro. “In particolare, si può ricorrere alla TC o
alla risonanza magnetica
(RMN), che forniscono informazioni complete riguardo a
tutte le caratteristiche della
malattia quali dimensioni,
posizione, rapporti con gli
organi vicini, presenza di metastasi – soprattutto nel fegato –
e, con tecniche di riscostruzione in 3D, rapporti con i vasi
sanguigni, presenza o meno di
infiltrazioni del tumore nelle
vene o nelle arterie vicine (i vasi
meseterici e la vena porta).
Tutto ciò è importante anche
per il chirurgo, che deve studiare eventuali vie di accesso
all’organo. Poi c’è l’ecografia,
che permette di capire l’origine
dell’ittero, eliminando possibili
Grazia Neri/SPL
Duodeno
Pancreas
(corpo)
Pancreas
(testa)
Pancreas
(coda)
altre cause quali i calcoli biliari. SPERANZE ANCHE
Infine la ERCP o colangiopan- PER GLI ANZIANI
creatografia retrograda endoLa terapia più efficace, quelscopica, che è un esame atten- la che assicura la maggiore
dibile ma invasivo e deve quin- sopravvivenza a cinque anni
di essere utilizzato con qualche dalla diagnosi, è l’asportazione
accortezza in più e in situazioni chirurgica del tumore, purspecifiche. La
troppo
non
biopsia, invece,
semprte
possibile
L’intervento
è spesso compliper la difficoltà
dipende
cata dalla diffidi effetuare una
dal tipo
coltà di raggiundiagnosi precoce.
gere dall’esterno
“Il tipo di
di malattia
le sedi coinvolte.
intervento
Ultimamente ci sono stati dipende dal tipo di malattia;
miglioramenti negli aghi per quello più frequente prevede
biopsia e analisi biomolecolari l’asportazione della testa del
più specifiche da aggiungere pancreas, del duodeno e della
alle tecniche di citologia; via biliare, nonché di tutti i linentrambi stanno diventando fonodi regionali: si tratta di
patrimonio dei centri più avan- un’operazione complessa e non
zati, ma spesso la biopsia del esente da rischi, ma che può
pancreas rimane non fattibile, addirittura significare la guarise non nelle fasi più avanzate gione” spiega Mazzaferro.
del tumore”.
Alcuni studi, di recente,
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TUMORE D’ORGANO
hanno dimostrato che l’opera- modo limitato, la sopravvivenzione può essere coronata da za. Se poi alla combinazione di
successo anche in persone chemio e radioterapia si fa
seguire un ulteriore ciclo di
anziane.
Una ricerca pubblicata sulla chemioterapia, il guadagno
rivista Surgery ed effettuata aumenta ancora.
Proprio la chemioterapia,
dai chirurghi della Thomas
Jefferson University di Filadel- infine, è stata oggetto di un
ulteriore studio,
fia su 900 persone
operate, infatti, Chemio e radio pubblicato sulla
JAMA e
dimostra che circa
si applicano rivista
salutato dalla stesil 65 per cento
insieme per sa con un editodegli over 65 che
superano i primi migliori risultati riale dal titolo:
‘Un passo in
scogli della terapia
e i primi anni, a maggior avanti’. Gli esperti del Dipartirischio di ricadute, vivono esat- mento di oncologia della Chatamente lo stesso numero di rité School of Medicine di Beranni dei loro coetanei che non lino hanno infatti dimostrato,
su circa 400 malati, che una
hanno avuto un tumore.
“Questo studio è importan- chemioterapia a base del farmate” commenta Mazzaferro co gemcitabina dopo l’inter“perché dimostra che anche le vento ritarda in modo sostanpersone anziane, se ci sono le ziale la comparsa di recidive.
“L’applicazione sistematica
condizioni, possono essere operate e talvolta guarite; non di chemio e radioterapia” condimentichiamo che fino a poco clude Mazzaferro “si avvia a
tempo fa una diagnosi di essere uno standard nella cura
tumore al pancreas in un anzia- dei nostri pazienti, prima o
no veniva accolta con rassegna- dopo l’intervento chirurgico.
zione e la malattia non affron- In particolare, anche sulla base
tata a dovere, anche se è noto del confronto di esperienze
che sono proprio gli over 65 a avute al recente meeting dell’ASCO, vale la pena di insistere
essere più colpiti”.
Per quanto riguarda la con terapie aggressive e combiradioterapia, il dibattito è in nate proprio su quei pazienti
corso. L’argomento, negli ulti- che sono al limite dell’operabimi anni, è stato oggetto di lità per dimensione del tumore
quattro studi di grandi propor- e avanzamento della malattia”.
Negli ultimi tempi, infine,
zioni, che però non sono giunti a conclusioni univoche; l’armamentario terapeutico a
all’incontro dell’ASCO è stato disposizione dei malati europei
presentato uno studio condot- si è arricchito di un nuovo struto da Michele Corsini, ricerca- mento, l’erlotinib, un farmaco
tore della Mayo Clinic di biologico già approvato per la
Rochester, negli USA, su 250 cura del cancro del polmone.
persone che avevano avuto una L’ente regolatorio (l’EMEA),
recidiva, nel quale si dimostra dopo un iniziale diniego, ha
che la radioterapia, in combi- espresso infatti parere positivo
nazione con la chemioterapia, all’estensione dell’indicazione
può prolungare, seppure in al carcinoma del pancreas.
IL VOSTRO
CONTRIBUTO È
16 Fondamentale aprile 2007
QUI!
Anche questo filone di ricerca rientra
nei progetti finanziati da AIRC.