Twitter, Facebook, Booking, TripAdvisor. Ecco come
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Twitter, Facebook, Booking, TripAdvisor. Ecco come
Twitter, Facebook, Booking, TripAdvisor. Ecco come cambiano gli hotel grazie o a causa di Internet. Se n’è discusso a Ginevra all’Assemblea generale dei direttori d’albergo DI ANDREA BERTUZZI 66 ARBITER | GIUGNO 2015 VCOMUNICAZIONE ELETTRONICA SIAMO caduti nella RETE Sopra, i direttori di albergo italiani presenti a Ginevra per partecipare ai 42° General Meeting dell’Associazione europea direttori d’albergo (Ehma). Il premio «Hotel manager of the year» è andato a Panos Almyrantis del Daios Cove Luxury Resort & Villas di Creta. GIUGNO 2015 | ARBITER 67 Sopra, Ezio Indiani, general manager dell’Hotel Principe di Savoia di Milano e delegato nazionale dell’Ehma. «Qualunque cosa accada nell’albergo può essere postata online dai clienti e diffusa in tutto il mondo. Dobbiamo essere pronti a gestire questa mole di messaggi». 68 ARBITER | GIUGNO 2015 COMUNICAZIONE ELETTRONICA S ono le 10 della mattina. un uomo d’affari arriva in hotel, decisamente in anticipo rispetto all’orario previsto per il check-in. Impaziente, prende in mano il suo smartphone e posta su Twitter la sua insofferenza: «Che cosa faccio seduto qui fino alle 14?». Nel giro di qualche minuto, si presenta al suo cospetto una dipendente dell’albergo che si rivolge a lui con fare gentile: «Abbiamo letto il suo messaggio, entro mezz’ora la sua camera sarà pronta». È successo veramente qualche settimana fa al Principe di Savoia di Milano, ma è solo un esempio di come la tecnologia applicata alla comunicazione elettronica abbia apportato innovazioni e rapidi cambiamenti anche nel mondo dell’hôtellerie. Un tema di fondamentale importanza, per capire come variano i comportamenti e le abitudini dei clienti, che a Ginevra è stato al centro del 42° General Meeting dell’Associazione europea direttori d’albergo (Ehma). Ezio Indiani, general manager del Principe di BISOGNA Savoia e delegato nazionale dell’Ehma, SAPER GESTIRE racconta ad Arbiter come stanno cambiando LA MOLE QUOTIDIANA gli hotel nell’era della comunicazione digitale: DI GIUDIZI «Che ci piaccia o no dobbiamo convivere ONLINE PERCHÉ VENGONO e confrontarci con i social network, che da LETTI IN TUTTO due-tre anni rivestono un ruolo strategico IL MONDO nel nostro lavoro. Qualunque cosa accada nell’albergo può essere postata online dai clienti e diffusa nel giro di pochi secondi potenzialmente in tutto il mondo. Bisogna essere pronti a gestire questa mole quotidiana di messaggi, perciò abbiamo istituito una figura responsabile dei social network e ci avvaliamo di un’agenzia americana in grado di calcolare e valutare la reputazione della nostra struttura in Rete, oltre alla soddisfazione dei nostri ospiti». Ma non bisogna gestire solo i commenti su Facebook o Twitter, cadono a pioggia anche i giudizi sui siti di prenotazione online, che al Principe di Savoia portano il 12% delle richieste di camere (cui bisogna aggiungere il 4,5% proveniente dal loro sito). «Su Booking.com o Expedia solamente i clienti che soggiornano in albergo possono esprimersi sull’accoglienza, la gentilezza del personale, la ristorazione, la qualità del prodotto...», continua Ezio Indiani. «Su TripAdvisor, invece, chiunque può lasciare anonimamente un giudizio, anche chi passa di qui solo per un caffè, ma viene tenuto ugualmente in considerazione. Dobbiamo dare per scontato, infatti, che i commenti siano veri e gestirli perché, al di là del peso che possiamo attribuire noi, comunque sono accessibili a tutti. Inoltre, se considerati nel loro complesso, anche i commenti anonimi possono rivelare eventuali carenze della struttura. Gli utenti di Internet, comunque, sono maturati e, se interessati, non si limitano a leggere le ultime due o tre recensioni, ma anche 1015. Il Principe di Savoia, in ogni caso, risponde a tutti». Nel corso dell’incontro dell’Ehma, che riunisce 437 direttori d’albergo che gestiscono, in 29 Paesi del mondo, 350 fra i più prestigiosi hotel, Olaf Slater, chief product officer di Trust International, società di consulenza specializzata in distribuzione ed e-commerce alberghiero, ha illustrato i vantaggi per gli alberghi dell’uso delle tecniche di «realtà aumentata», un’applicazione che consente di visualizzare in streaming una sovrapposizione fra elementi reali e virtuali, facendo sperimentare ai potenziali clienti l’esperienza dell’hotel in modo emozionale. Palmiro Noschese, general manager di Meliá Hotels International per l’Italia, è stato premiato invece con il Sustainability Award by Diversey Care 2015. È la prima volta che questo riconoscimento, dedicato alla responsabilità sociale d’impresa, va a un italiano. Noschese ha curato in prima persona il progetto di inserimento professionale di sei ragazzi disabili presso il Meliá Roma Aurelia Antica, raccontato nella prima serie televisiva italiana dedicata ai temi del lavoro e della disabilità, andata in onda su Raitre (www.ehmageneva2015.com). In alto, la cena di gala; Palmiro Noschese, general manager di Meliá Hotels International per l’Italia, riceve il Sustainability Award by Diversey Care 2015 da Hans Koch, presidente di Ehma, e Ilham Kadri, presidente di Diversey Care, vice president & officer di Sealed Air. GIUGNO 2015 | ARBITER 69