biancaneve - pdf - Lo Spettacolo del Veneto
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biancaneve - pdf - Lo Spettacolo del Veneto
Federazione [email protected] Italiana Cinema d’Essai INTERPRETI: Julia Roberts, Lily Collins, Armie Hammer, Sean Bean, Nathan Lane, Mare Winningham, Michael Lerner, Robert Emms SCENEGGIATURA: Melissa Wallack, Jason Keller FOTOGRAFIA: Brendan Galvin MUSICHE: Alan Menken MONTAGGIO: Nick Moore, Robert Duffy SCENOGRAFIA: Tom Foden DISTRIBUZIONE: RAI CINEMA/01 DISTRIBUTION NAZIONALITA’: USA, 2012 DURATA: 105 min. [email protected] wwww.spettacoloveneto.it Associazione Generale Italiana dello Spettacolo di Tarsem Singh PRESENTAZIONE E CRITICA La fiaba di Biancaneve è viva più che mai! Liberamente ispirato alla celebre fiaba dei fratelli Grimm, in questa versione dell’indiano Singh, troviamo un Regina, vecchia megera volgare, interpretata da una sublime Julia Roberts. Mentre la fanciulla bianca come la neve, rossa come il sangue, e bruna come l'ebano è Lily Collins. Ossessionata dalla propria bellezza e dall'idea di poter divenire la consorte del giovane principe Andrew, la Regina chiede costantemente al suo specchio magico chi sia la più bella del reame ma un giorno ottiene una risposta inaspettata: la detentrice di tale appellativo è Biancaneve, la ragazza di cui è matrigna, la figlia di primo letto del Re che aveva sposato e che lei ha tenuto mal volentieri tra le mura del castello dopo la morte del padre. Inferocita, chiede ad un cacciatore di portare la ragazza nel bosco e di ucciderla ma, riuscita a scappare, Biancaneve trova rifugio presso la casa di un gruppo di nani, piccoli, litigiosi ma esperti ladri, disposti a tutto pur di aiutarla nel riprendersi il regno sottrattole. "Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?". E lo specchio rispondeva: "Del tuo regno, Regina, la più bella sei tu”. Quante volte tutti noi abbiamo sentito questa frase, di una delle più celebri fiabe scritte dai fratelli Grimm, che, in realtà ne fecero due versioni, una nel 1812 e una nel 1819, ma la seconda fu ritenuta la versione definitiva.La BIANCANEVE di Tarsem Singh è colorata, comica e densa di avventure. “Ho adorato rivisitare questa bellissima fiaba – ha affermato il regista – e il cast è eccezionale. Lily è perfetta nel suo candore mentre Julia che, inizialmente è stata dura da convincere, ha dato un’interpretazione della Regina/Matrigna sublime. Ha reso il personaggio come una vera schizofrenica, dotata di due personalità, di cui una si manifesta solo nello specchio che la invita a continuare ad essere la più bella del reame. Rimarrete davvero sconvolti nel vedere come Julia riesce, nel finale, a trasformarsi magnificamente in una vecchia megera, crudele, folle e anche volgare". Importantissima la figura del Principe Andrew Alcott per il cui ruolo erano stati presi in considerazione Alex Pettyfer, James Holzier e James McAvoy. Alla fine il ruolo è andato al bel Armie Hammer, apprezzato nel recente J. Edgar di Clint Eastwood al fianco di Leonardo DiCaprio. Del cast occorre ricordare anche la presenza di Sean Bean, il Boromir del Signore degli Anelli nei panni del Re e di Nathan Lane in quelli di Brighton. Prodotto dalla Relativity Media, Biancaneve, è stato definito da alcuni critici Usa: “Una straordinaria fiaba rivisitata come una commedia avventurosa e fantastica ricca di romanticismo, gelosie e tradimenti. Un vero spettacolo per gli occhi e per il cuore”. (www.primissima.it) ________________________________________________________________________________ di Tarsem Singh Dietro a questo film si cela una grande lavoro, partire dalla scelta del regista – Goldman ha spiegato che Tarsem Singh rappresentava la scelta più ovvia grazie alla sua abilità nel migliorare una storia attraverso il colore e la luce, oltre alla sua familiarità con la “grandezza” che si voleva per questo film – per arrivare alla ricostruzione della storia originale. La versione narrata dai fratelli Grimm, infatti, non è l’unica esistente: la storia di Biancaneve è stata tramandata per 500-600 anni in tutta l’Europa, in paesi diversi e con versioni differenti, che si sono sviluppate rispetto alla versione originale; ad esempio, in alcune delle prime versioni i nani si mantengono facendo i briganti, elemento che è stato recuperato del film. Quindi, per questa nuova versione cinematografica è stato fatto un importante lavoro di incorporazione di tutti i dettagli venuti alla luce durante le ricerche. Come ovvio, anche la scelta del cast è stata oggetto di attente ipotesi e valutazioni. Per quanto riguarda la figura di della bella Biancaneve, Bernie Goldmann (produttore) rivela che l’ispirazione è nata grazie alla fotografia di una modella vestita come l’eroina della celebre fiaba e dichiara: “La nostra intenzione era quella di fare una versione cinematografica della fiaba classica, con attori in carne e ossa, che però conservasse l’atmosfera di un film di animazione. Ci siamo resi conto del fatto che era una storia fantastica che non era mai stata esplorata in termini narrativi in un film che non fosse di animazione.” I filmmakers hanno fatto delle lunghe ricerche per trovare un’attrice in grado d’incarnare l’innocenza e la determinazione di Biancaneve: hanno impiegato un mese a fare audizioni a circa 300 ragazze. Alla fine di questa lunga ricerca è emersa Lily Collins (…). Lo stesso Singh ammette di essere molto soddisfatto non solo degli attori scelti per i ruoli principali ma anche degli sforzi profusi dal cast di attori secondari, che sono stati di vitale importanza per popolare il mondo di fantasia da lui creato. La Roberts ha elogiato le scelte di Singh e, secondo lei, la qualità del cast è la prova del talento di Singh e della sua immaginazione: “Ciascuno ha contribuito con un’incredibile interpretazione del proprio personaggio. Credo che ciò sia dovuto al fatto che ognuno di noi era impaziente di aiutare Tarsem e di far parte del luogo magico che ha inventato.” Sullo sfondo di un mondo meticolosamente immaginato si dipana un’avventura allegra, che vede protagonista una Principessa che fino a quel momento aveva vissuto in disparte e che deve imparare ad adattarsi alla vita al di fuori delle mura del palazzo. Come sempre, la maggiore preoccupazione di Singh era quella di mantenere l’autenticità durante lo svilupparsi della storia. Proprio per questo gli attori hanno partecipato per mesi ad allenamenti intensivi per essere in grado di partecipare alle estenuanti scene di azione, che includevano l’uso della spada, mirabolanti acrobazie, corse a cavallo a tutta velocità, e molto altro ancora. Per questo motivo è stato necessario l’intervento di un Fight coordinator, Jean Frenette, che ha insegnato agli attori le basi del combattimento, passo dopo passo. Grazie a questo estenuante, attento e impegnativo lavoro, Goldmann è sempre stato pronto a scommettere sul film, convinto che verrà apprezzato da un pubblico di tutte le età e che riuscirà a conquistarsi un posto vicino ai più grandi adattamenti cinematografici delle fiabe classiche. (www.diariodipensieripersi.com) ________________________________________________________________________________