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Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 TAB. B - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento contiene I.R. e I.P. MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO Trento CPO Restituzione Il festival delle chiacchiere sull’economia Associazione Associazione Le convenzioni del tesseramento 2013 Cooperativa Artigiana di Garanzia: l’assemblea annuale sommario RIVISTA MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO ADERENTE A CONFARTIGIANATO ANNO LXIV N. 6 GIUGNO 2013 Si è concluso da poco il Festival dell’Economia, tante parole ma quali risultati? Editoriale Festival. (Roberto De Laurentis) Direttore responsabile Stefano Frigo Comitato di redazione Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi, Alberto Dalla Pellegrina, Guido Radoani Impaginazione e stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 20 del 19.7.1949 Iscrizione all’ex Registro Nazionale della Stampa/ROC n. 5534 Tiratura 13.250 copie Chiusura in redazione 19 giugno 2013 Direzione, redazione, amministrazione Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38121 Trento tel. 0461.803800 - fax 0461.824315 Posta elettronica [email protected] Sito internet www.artigiani.tn.it Concessionaria esclusiva per la pubblicità Südtiroler Studio S.r.l. Trento - Via Ghiaie, 15 tel. 0461.934494 - fax 0461.935706 [email protected] Direzione pubblicità: Rosario Genovese Bolzano - Via Bari, 15 tel. 0471.914776 - fax 0471.930743 Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese 3 Primo piano ARTINGEGNA Artingegna: protagonisti i giovani (S.F.) Sono 53 i nuovi Maestri Artigiani I volti di Artingegna 4 6 8 Associazione TESSERA La tessera 2013 FINANZIAMENTI Approvato il programma per l’utilizzo delle risorse (Stefano Frigo) Il mercato della casa ai minimi dal 1985. Nel 2012 persi scambi per 27 miliardi (Stefano Frigo) CONSIGLIO COMPRENSORIALE DELL’ALTA VALSUGANA Il prossimo quadriennio di De Laurentis (Alessandro Tamanini) Imu, altra mazzata sulle imprese: +8% (tratto da “l’Adige” del 3 maggio) SETTORE EDILE Interventi a sostegno del settore edile (Marzia Albasini) AREA APPALTI Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) (Marzia Albasini) TRENTINO SVILUPPO D2T Start Cup (Davide Modena) Rete Imprese Italia su D.L. pagamenti P.A. ISTAT In aprile crolla la fiducia delle imprese (Stefano Frigo) Nel 1977 c’era più lavoro ANAP Aumenti per le aliquote contributive Pensioni di invalidità civile I ticket sui farmaci aumentati del 40% ASSICURAZIONI Convenzione Associazione e Leita Service Sas CONVEGNI Dalla carta al web: il nostro futuro? (Silvia Gadotti) CONFARTIGIANATO La crisi “brucia” gli imprenditori junior (Ufficio Stampa Confartigianato) CONSORZI Consorzio Artigiani Lavarone in sigla “CO.A.LA.” (Giorgio Dellagiacoma) GIOVANI E LAVORO La disoccupazione cala all’11,6% (Stefano Frigo) COLLABORAZIONI La detenzione: una vera opportunità di riscatto MOVIMENTO DONNE IMPRESA Quando le emozioni segnano il rinnovo… (Flavia Angeli) CULTURA CATEGORIE 10 16 16 17 18 19 22 23 24 25 25 26 26 27 28 31 33 35 39 40 41 42 45 Sistema Artigianato COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA TRENTINO IMPRESE 52 54 Rubriche AVVISI Carta proveniente da foreste gestite responsabilmente 56 Ho contributi sufficienti per andare in pensione? Come devo fare per presentare la domanda? Quale sarà l’importo che mi spetta? Se subisco un infortunio cosa devo fare? IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI Il Patronato INAPA una risposta a tutte le tue domande inapa Il Patronato INAPA mette a tua disposizione la consulenza di medici ed avvocati Sono andato in pensione ma lavoro ancora. Pago sempre gli stessi contributi? Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione. Di cosa si tratta? Che cos’è il Pacchetto Famiglia? A chi posso rivolgermi per avere informazioni editoriale Festival. di Roberto De Laurentis S Roberto De Laurentis Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. abato 01 giugno, intorno a mezzogiorno, un artigiano della nostra Associazione fa arrivare sul mio cellulare un breve sms “..buongiorno presidente, ho letto il giornale L’Adige.. sette pagine sul Festival dell’Economia per chi chiacchiera e zero righe per chi l’economia la fa sul serio.. buon appetito, Fabrizio.” Letto e riletto il messaggio ho dovuto convenire anch’io come ci fosse molta verità in questa affermazione. Poiché, in misura ancora maggiore delle precedenti, l’ottava edizione del Festival – con le vie e le piazze di Trento per quattro giorni stracolme di gente, con il passeggio non solo locale e non solo in centro storico fino a tarda ora, con bar e ristoranti aperti a notte inoltrata in una città che abitualmente va a letto con le galline – ha dimostrato di essere, anziché un appuntamento di analisi e sintesi sul mondo dell’economia e della finanza, innanzitutto una splendida operazione di marketing territoriale. Che se, da una parte, lancia il nostro capoluogo di provincia sui giornali, sulle televisioni e sui media nazionali ed internazionali, dall’altra, aggiunge pochissimo alle nostre conoscenze sull’argomento e nulla all’assetto economico-lavorativo del Trentino. Vuoi perché, in questi ultimi anni, siamo stati letteralmente tempestati e quasi sommersi, giorno dopo giorno, da una montagna di dati: da quelli relativi all’andamento delle borse mondiali a quelli sui costi delle materie prime, da quelli relativi ai mercati del Far Est (Cina, Corea, Taiwan e via orientaleggiando) a quelli nostrani da Far West (nel senso che ognuno “spara” dove gli pare e soprattutto fa quello che gli pare.. naturalmente in nome dell’appartenenza ad un’unica Comunità Europea). Vuoi perché, in questi anni, sono spuntati come funghi gli analisti economici – in prevalenza di matrice inglese e nordamericana – in grado di pontificare solo in riferimento ai sistemi poggiati sull’internazionalizzazione, del tutto inadeguati a ragionare in termini di sistemi ridotti nella dimensione ma complessi quali il Trentino, assolutamente ignoranti (dal latino “ignoro”, non conosco) circa le competenze, le professionalità, le potenzialità che sono in grado di esprimere le nostre piccolissime/ piccole/ medie imprese italiane. Autentiche sorgenti di grande vivacità, di forte creatività, di espressiva intensità. Lontane milioni di anni-luce da quella finanza d’assalto che ha prodotto prima la Lehman Brothers, poi i subprime americani, infine l’attuale situazione mondiale. Vuoi perché, in questi anni, il Festival è andato via via appoggiandosi sempre più al contributo di vecchie cariatidi universitarie e parauniversitarie – quasi tutte dai nomi altisonanti e stranieri, ai quali è sensibile il nostro spiccato provincialismo trentino – il cui principale obiettivo sembra essere “trovare la frase giusta oppure la formula ad effetto”. Buona per i titoli di stampa ma vuota di sostanza. E dunque non dimentico nemmeno l’edizione 2008. Con i grandi analisti economici che non hanno avuto alcuna percezione della crisi in arrivo. Con i grandi esperti di finanza internazionale che hanno blaterato su “trend di crescita” ininterrotto. Con i grandi professori di sociologia che hanno tratteggiato una società destinata a vivere sempre meglio. Bontà loro. Vuoi perché, in questi anni, sono arrivati personaggi formidabili e messianici – alla Saviano, per essere chiari – che hanno scoperto come, laddove ci siano più risorse economiche, possano perfino! essere più presenti le mafie o le infiltrazioni mafiose. Muovendo, mi pare due anni fa, da Melinda per arrivare oggi all’autostrada A22 che può essere una via di transito della droga. Con i trentini ai quali, secondo Saviano, piace “pippare” o, più in chiaro, fare uso di cocaina. Con il Nuovo Ospedale Trentino (il NOT) che, con il suo costo atteso di 300 milioni di euro, può attrarre la ’ndrangheta, la camorra, la malavita in generale. Soggetti sempre sconosciuti e misteriosi che – sulla scorta di quanto il nostro ha pubblicato negli anni scorsi – vanno comunque benissimo anche per la prossima, ennesima, dura – e pertanto adeguatamente retribuita – “fatica letteraria” dello stesso Saviano. Vuoi perché, trascorse otto edizioni, non sarebbe male ripensarne la formula, la regia, i protagonisti. Senza buttare via né il marchio né la splendida operazione di marketing territoriale. Insomma un rinnovato Festival dell’Economia che – per uno di quegli scherzi in cui la nemesi storica è maestra – si celebra in una provincia italiana ed autonoma. Nella quale la componente più numerosa di lavoratori non si trova nell’artigianato, nell’industria, nel commercio, nel turismo, nell’agricoltura o in altra attività economica ma alle dipendenze dell’Ente Pubblico. Bontà sua. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 3 primo piano artingegna Artingegna: protagonisti i giovani A Rovereto, nei tre giorni dedicati ad Artingegna, circa 600 studenti delle scuole secondarie di primo grado, otto istituti superiori, 100 artigiani e 70 imprese. C irca 600 studenti delle scuole secondarie di primo grado e otto istituti superiori, 100 artigiani e 70 imprese, cinque quintali di pane e sette mostre. Sono solo alcuni dei numeri di Artingegna 2013, che si è chiusa lo scorso 12 maggio a Rovereto, un’edizione che ha visto per protagonisti proprio i giovani. «Questa è stata l’edizione che ha puntato meno sullo sfarzo, ma più sulla qualità, con meno eventi e più sobrietà – è stato il bilancio dell’Assessore provinciale all’Industria, Artigianato, Commercio e Cooperazione Alessandro Olivi –. Ma è stata anche, e soprattutto, l’Artingegna dei giovani e della formazione, con otto istituti superiori che hanno animato via Roma e centinaia di ragazzi delle medie che hanno visitato gli stand delle scuole trentine». L’Assessore provinciale Alessandro Olivi ha voluto mettere in evidenza il connubio felice, di Artingegna, fra la scuola e le imprese, ovvero: «fra il luogo dove si imparano le cose e quello dove poi le cose si debbono far bene, ovvero le nostre imprese. In questi giorni la città di Rovereto – ha concluso – è stata animata da oltre 70 imprese e da moltissimi visitatori. Artingegna ha centrato l’obiettivo di far incontrare il centro storico con gli artigiani, la città con le imprese che rappresentano il motore per lo sviluppo economico e la coesione sociale». 4 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 Sulla stessa linea anche il Presidente degli Artigiani, Roberto De Laurentis: «Artingegna sta per concludersi, per noi non è stata solamente una vetrina, ma anche un momento in cui gli artigiani si sono messi in relazione con la città e hanno mostrato cosa sanno fare, attraverso i loro prodotti». Protagonisti di Artingegna 2013, accanto agli artigiani, sono stati dunque gli studenti e i giovani: moltissimi ragazzi e ragazze hanno preso parte a questa manifestazione, hanno incontrato i Maestri Artigiani, si sono messi in gioco sperimentando e appassionandosi nell’essere artigiani. Oltre alla presenza di ben otto istituti superiori trentini che hanno dato prova in occasione di Artingegna delle proprie competenze, hanno fatto visita ai diversi stand della manifestazione tantissime classi delle scuole roveretane e di tutto il Trentino. Fortissima la presenza degli studenti delle scuole secondarie di primo grado, circa 600 nelle tre giornate di Artingegna. La mostra biennale dell’artigianato ha poi attirato numerosi visitatori, in particolare nelle giornate di sabato e domenica 11 e 12 maggio. Lungo le vie del centro, affollate, è stato possibile ammirare le creazioni degli artigiani presenti, ben 100, 30 insediati e altri 70 da tutta la provincia. Grande successo per le proposte enogastronomiche, tra primo piano artingegna cui quella dei panificatori, con cinque quintali di pane e un quintale di dolci da forno preparati nel piazzale dell’Università e distribuiti ai visitatori. Ad Artingegna tutti si sono messi al lavoro. I Maestri Artigiani e i loro colleghi hanno rivelato trucchi e tecniche del proprio lavoro attraverso i laboratori, sempre molto partecipati. E così bambini, ragazzi e tutti gli interessati hanno potuto toccare con mano la produzione artigiana, conoscerne i materiali e scoprirne le caratteristiche, e mettere a frutto quanto imparato. Il programma ha proposto inoltre sette diverse mostre, dalle culle trentine in legno alla storia dell’acconciatura, passando per le case sugli alberi, sedie e sgabelli d’epoca, l’oreficeria e la storia della Mutua Artieri. Partecipati anche gli incontri di approfondimento, legati all’attività artigianale trentina e ai saperi artigiani, ma anche gli eventi di animazione e intrattenimento, tra cui performance teatrali, installazioni artistiche, la sfilata di moda con oltre 300 spettatori e l’emozionante concerto con il jazzista roveretano Lorenzo Frizzera e molto altro ancora. La manifestazione è stata anche una festa e un’occasione di condivisione per le famiglie di Rovereto e di altre zone del Trentino. Tanti anche i turisti che hanno avuto l’occasione di conoscere la città dal punto di vista artistico e culturale, attraverso la produzione artigiana. Aperti per l’occasione i negozi del centro storico con una buona risposta e grande soddisfazione da parte della città, del mondo dell’artigianato e di tutti i soggetti coinvolti in questa edizione di Artingegna. Artingegna è un’iniziativa dell’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia Autonoma di Trento, che ne è anche il principale patrocinatore, del Comune di Rovereto, della Comunità della Vallagarina e dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese. Organizzano Trentino Sviluppo, Consorzio Rovereto InCentro e CEii Trentino. S.F. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 primo piano artingegna Sono 53 i nuovi Maestri Artigiani Sono 53 i nuovi Maestri Artigiani trentini, che hanno raggiunto la qualifica al termine dei corsi promossi dalla Provincia Autonoma di Trento. Lo scorso 10 maggio, al Museo storico italiano della Guerra di Rovereto, nell’ambito di Artingegna, la cerimonia di consegna degli attestati a 40 Maestri Artigiani posatori (16 per la pietra, 14 per la ceramica e 10 per il legno) e a 13 autoriparatori. C 6 irca 380 ore la durata media dei corsi, suddivisi per ogni categoria in tre aree – gestione aziendale, insegnamento del mestiere l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 e tecnico-professionale –, circa 200 invece i Maestri Artigiani, dopo la cerimonia di oggi, presenti in provincia. E ad Artingegna, da oggi fino a domenica nel centro storico della città, fra i protagonisti vi saranno anche i Maestri Artigiani, dai piastrellisti agli artisti del legno, dagli acconciatori ai posatori del porfido, che incontreranno gli studenti e tutti coloro che vorranno scoprire qualcosa in più sul loro operato, confrontandosi sul passato e sulle prospettive di questo settore cruciale per il nostro territorio. Alla cerimonia di premiazione, l’Assessore provinciale all’Industria, Artigianato, Commercio e Cooperazione Alessandro Olivi ha parlato di «investimento fatto sulla figura del maestro artigiano come ponte fra l’artigianato di oggi e quello del domani» e di «artigianato come mestiere per il futuro», mentre l’appena rieletto presidente degli Artigiani Roberto De Laurentis ha ricordato che nell’ultimo anno e mezzo «il mondo artigiano ha aumentato i propri collaboratori di 950 unità». primo piano Sul palco anche Gian Paolo Barison, progettista formativo dei corsi di Maestro Artigiano posatore, che ha inquadrato dal punto di vista tecnico-scientifico la categoria dei Maestri Artigiani, nonché la Direttrice dell’Enaip Maria Cristina Bridi, il Presidente di Centrofor Stefano Tomasini e Cristina Rosati per Accademia d’Impresa, a rappresentare gli istituti formativi coinvolti nel progetto. Fra il pubblico il Presidente di Trentino Sviluppo Diego Laner e il Presidente della Commissione provinciale per l’artigianato Roberto Mattarei. La città di Rovereto era rappresentata dall’Assessore all’Artigianato Giuseppe Bertolini, mentre la Comunità della Vallagarina dall’Assessore Claudio Soini. Il titolo di Maestro Artigiano è un certificato di eccellenza rilasciato dalla Provincia Autonoma di Trento e riconosciuto a quegli artigiani che possiedono determinati requisiti di età, esperienza, frequenza di corsi formativi, superamento di esami di conoscenza. L’obiettivo è quello di favorire la trasmissione della conoscenza del mestiere artigiano, affinché gli artigiani divengano veri e propri “maestri” e trasmettano il sapere tecnico del mestiere artigiano alle giovani generazioni. Attualmente sono formalmente riconosciuti in Trentino 139 Maestri Artigiani nelle categorie di acconciatore, falegname serramentista, falegname arredatore, estetista, sarto, termoidraulico, carpentiere in ferro, lattoniere. Con la cerimonia del 10 maggio è stato conferito il titolo di Maestro Artigiano a 40 posatori (16 posatori pietra, 14 posatori ceramica e 10 posatori legno) e a 13 autoriparatori; in totale in provincia vi sono quindi all’incirca 200 Maestri artingegna Artigiani. Inoltre sono attualmente in essere i corsi per il conferimento del titolo di Maestro Artigiano nelle categorie di odontotecnico, panificatore e carrozziere, mentre sono in progettazione i corsi per elettricisti, pittori edili, pasticciere e gelatiere. Altre categorie che hanno dimostrato interesse nella figura del Maestro Artigiano sono quelle di fotografi e videoperatori. E per tutelare al meglio il ruolo di Maestro Artigiano è stata istituita nei giorni scorsi dalla Giunta provinciale la prima “bottega scuola”, riferita ai lattonieri, che sarà estesa nei prossimi mesi come istituto a tutte le altre specializzazioni. La bottega scuola è la naturale evoluzione della figura del Maestro Artigiano e consente a coloro in possesso di tale titolo (dagli acconciatori ai termoidraulici, dai lattonieri con cui parte la bottega scuola alle estetiste, dai fabbri ai falegnami) di istituire nei propri laboratori una bottega scuola. Gli enti utilizzatori finali, in particolare l’Agenzia del Lavoro e il Dipartimento della Conoscenza della Provincia Autonoma di Trento, potranno poi utilizzare tali strutture al fine di avviare progetti di formazione all’interno delle botteghe stesse. Non va infine trascurata l’esperienza maturata in questi mesi da 10 Maestri Artigiani falegnami e da 10 Maestri Artigiani carpentieri in ferro nell’ambito delle “botteghe di mestiere”, un progetto del Ministero del Lavoro in corso nella nostra provincia con la collaborazione dell’Agenzia del Lavoro e dell’Associazione Artigiani, che permette a questi Maestri Artigiani di insegnare il mestiere a 10 tirocinanti, in una sorta di progetto pilota delle future botteghe scuola dei falegnami e dei fabbri del Trentino. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 7 primo piano artingegna I volti di Artingegna foto Paolo Aldi Alida Istituto di Estetica Assaporando Rosticceria Ristorante Atelier Foto Paolo Aldi Bar Due colonne Bottega d’arte Gabbana Cappelleria Bacca Casa del corredo Gelateria Cherry Colorificio Caresia Corniceria e legatoria Manfredi Falegnameria Mabboni Farmacia Soave Fior di zucca Joy style Laboratorio di tessitura Kilim La Bottega della Pasta 8 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 primo piano artingegna I PROTAGONISTI CHE HANNO VIVACIZZATO IL CENTRO DI ROVERETO Laboratorio ceramico Via della Terra Laboratorio orafo Omodeo Lazzeri Macelleria Giuliani Manifatture Alberto Carotta Pontara Luce Salone ed estetica Blu Salone Fabrizio Salone orientale Style Salone Renè Salvetti Mercerie Specialità alimentari Finarolli Stefany uomo-donna Tattoo Studio 26 Terzo Fuoco Yogurteria Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 9 associazione tessera La tessera 2013 Ritira la Tua tessera presso le sedi territoriali dell’Associazione Artigiani. RITIRA Quest’anno puoi ritirare la tessera 2013 presso la Tua sede territoriale di riferimento. CONSERVA La tessera va conservata perché, oltre ad essere un simbolo di appartenenza, nel corso dell’anno verrà ad assumere un ruolo sempre più attivo. La tessera è unica e distintiva per ogni associato! USA Per ottenere tutti i vantaggi che sono riservati agli associati, è indispensabile ritirare e avere sempre con se la tessera e utilizzarla il più possibile! Sono già presenti una serie di convenzioni e di sconti immediatamente utilizzabili, utili quotidianamente sia per l’attività lavorativa sia per la propria persona. I vantaggi aumentano di continuo: non scordarti quindi di tenerti informato visitando il nostro sito www.artigiani.tn.it Per utilizzare le convenzioni rivolgiti alla Tua sede territoriale. Guarda di seguito tutti gli sconti a cui hai diritto. I vantaggi ti aspettano... Non lasciarteli scappare! AUTOMOBILI Bimotor Bimotor Spa fornirà agli associati dell’Associazione Artigiani i veicoli commerciali e le autovetture Peugeot a condizioni decisamente vantaggiose. Ogni mese verranno adeguate le scontistiche che saranno evidenziate sul sito dell’Associazione Artigiani, www.artigiani.tn.it, nella sezione dedicata alle convenzioni. Inoltre, per tutti gli associati acquirenti un veicolo commerciale per il trasporto leggero del marchio Peugeot, presso la Concessionaria Bimotor, è riservato uno sconto immediato del 10% sull’importo complessivo degli interventi di riparazione e di manutenzione ordinaria. Diellegi La convenzione tra Associazione Artigiani di Trento e Diellegi è stata siglata per offrire agli associati la 10 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 fornitura di auto e furgoni fino a 35 quintali con la formula del noleggio a lungo termine. Il noleggio a lungo termine è uno strumento che consente a un’azienda di disporre di un parco auto, o di una singola vettura, sempre nuove e di qualunque marca e modello. Una realtà che offre tutti i vantaggi senza gli oneri e le problematiche dell’acquisto, nella gestione e manutenzione del mezzo. Il noleggio a lungo termine è un prodotto grazie al quale un’azienda o un professionista, dopo aver scelto una o più autovetture o veicoli commerciali, decidendone il colore, l’allestimento e gli optional desiderati, ne entra in possesso e la detiene per la durata stabilita contrattualmente a un canone mensile fisso per tutta la durata del contratto e comprensivo di tutti i servizi correlati, sollevando il cliente da ogni e qualsiasi altro onere e incombenza. Grazie alla convenzione, solo alle imprese associate è riservato uno sconto fino al 10% del canone mensile in funzione della tipologia del mezzo, della durata di noleggio e chilometri previsti contrattualmente, oltre ad altre variabili presenti nella tipologia di contratto. Per maggiori informazioni sono disponibili gli uffici territoriali dell’Associazione Artigiani e, in alternativa, è possibile visitare il sito http://myfleet.diellegi.com/. FIAT Group Con il 2013 aumentano ulteriormente i vantaggi per le imprese associate che decidono di acquistare un veicolo commerciale FIAT alle migliori condizioni tra quelle presenti sul mercato, con la possibilità di usufruire di opportunità esclusive. Infatti, grazie alla convenzione, le imprese associate a Confartigianato che decidono di rottamare o permutare un vecchio veicolo, potranno beneficiare di sconti aggiuntivi fino al 6% rispetto al prezzo di acquisto di un nuovo veicolo FIAT Professional. In particolare: • sconti dall’11 al 32,5% sul prezzo di listino di diversi modelli, compreso il DOBLÒ VAN, acquistabile con una riduzione del 29% in caso di rottamazione; • ottime condizioni d’acquisto per il FIORINO, uno dei veicoli maggiormente richiesti dalle imprese; • offerte imperdibili per i modelli DUCATO e SCUDO, acquistabili usufruendo di una maxi-riduzione del prezzo fino al 32,5%. associazione Ford Le condizioni agevolate si applicano anche ai modelli di recente uscita sul mercato, come la nuova Ford KA e la nuova Ford FOCUS. Alle imprese associate che acquisteranno autoveicoli presso la rete italiana dei Concessionari del Marchio Ford, verrà riconosciuta una riduzione del prezzo di listino con percentuali di sconto che variano da modello a modello. Infatti per l’acquisto del modello Ford B-Max è previsto uno sconto del 20%, mentre per la Ford C-Max la riduzione è del 26%, per arrivare a uno sconto del 28% per la Ford S-Max. Inoltre le agevolazioni riservate alle imprese associate a Confartigianato sono estese anche ai veicoli commerciali Ford. In questo caso è possibile acquistare il Transit Van, con climatizzatore incluso, beneficiando di uno sconto sul prezzo di listino pari al 37%. Toyota Motor Italia La convenzione con TOYOTA Motor Italia consente alle imprese associate e ai loro collaboratori e famigliari di acquistare le autovetture del marchio Toyota alle migliori condizioni di trattamento economico disponibili sul mercato, a loro riservate in via esclusiva. L’offerta prevede importanti riduzioni di prezzo per le diverse tipologie di autoveicoli Toyota, dalla Yaris Hybrid Sd alle versioni Land Cruiser, RAV4 e Hilux. Le percentuali di sconto applicate vanno da un massimo del 25% per l’acquisto di una Avensis diesel o benzina (senza permuta), all’11% per la Land Cruiser e la Hilux. Inoltre la Yaris Hybrid Sd è acquistabile con uno sconto del 15%. AUTONOLEGGIO ALD - Automotive Condizioni particolarmente vantaggiose per tutte le imprese associate, i loro collaboratori e familiari, i collaboratori del Sistema Confartigianato, nonché gli associati all’ANAP per il noleggio a lungo termine, per un periodo compreso tra 24 e 60 mesi, sull’intero territorio nazionale di autoveicoli delle diverse classi e veicoli commerciali. A titolo di esempio, risparmio di 73,40 euro* sul canone mensile riferito al modello Citroen Berlingo 1.6 HDI 90 cv VAN. tessera minima di 24 ore sull’intero territorio nazionale e internazionale. Europcar Tramite la convenzione è possibile noleggiare a breve termine, a partire da una durata minima di 24 ore, autovetture nelle diverse classi (dalla Fiat Panda al Volkswagen Tiguan 2.0 TDI Sport) e veicoli commerciali di differenti livelli. Le tariffe per le autovetture, in esclusiva per Confartigianato, partono da un minimo giornaliero di 27,50 euro più IVA (con chilometraggio illimitato) per la FIAT Panda. Hertz Tariffe vantaggiose per il noleggio a breve termine, a partire da una durata minima di 24 ore, di autovetture nelle diverse classi e veicoli commerciali di 10 differenti livelli, anche per il trasporto persone. L’offerta Hertz Confartigianato è riservata alle imprese associate e ai loro collaboratori e familiari, agli associati ANAP e Ancos, alle Organizzazioni Provinciali e alle Federazioni Regionali della Confartigianato e ai loro collaboratori. CARBURANTE TAMOIL • Convenzione Mycard Tamoil Corporate e Mycard Tamoil Family. Un’opportunità interessante per le imprese associate a Confartigianato, per gli associati all’ANAP e per i collaboratori delle Associazioni e Federazioni confederate e delle loro società controllate per l’acquisto di carburante per autotrazione, benzina e gasolio. • Mycard Tamoil Corporate: rivolta alle imprese associate. Riduzione di 30,00 euro/m3 rispetto al prezzo praticato dal gestore al momento del rifornimento sui carburanti (benzina, gasolio, GPL) e del 10% per l’acquisto di lubrificanti Tamoil. Pagamento con emissione di fatture. • Mycard Tamoil Family: rivolta al titolare dell’azienda associata. Carta nominativa, con un plafond di 300 euro, utilizzabile per i rifornimenti di carburante di tutta la famiglia e con il raddoppio dei punti elettronici relativi alla campagna “Tutti per uno, più si è, più si vince”. (* tariffe valide fino al 30/04/2011) Budget Vantaggi per tutte le imprese associate, i loro collaboratori e familiari, nonché i collaboratori del Sistema Confartigianato, per il noleggio a breve termine di autoveicoli delle diverse classi (dalla FIAT Panda al Citroen Jumpy) a partire da una durata CASH & CARRY C+C ITALMARKET Per tutti gli associati titolari di partiva IVA sconti del: • 10% su tutte le confezioni natalizie (pacco o cesto) dell’industria; Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 11 associazione tessera • 10% su tutte le confezioni natalizie su ordinazione (pacco o cesto) allestite con i prodotti scelti all’interno dell’assortimento; • 10% sui prodotti di cancelleria e cartoleria presenti in assortimento; • 5% sui detersivi professionali abitualmente presenti in assortimento. NB: lo sconto viene applicato su tutti i prodotti a esclusione delle offerte in corso. C+C ItalmarKet è il punto vendita all’ingrosso della rete Poli Cash & Carry ItalmarKet sito in via Luigi Brugnara a Trento. ENERGIA ELETTRICA - GAS Convenzione con Trenta S.p.A. Prezzi agevolati a tutti gli associati per l’acquisto di energia elettrica e di gas. Bonus energia per gli associati già aderenti alla convenzione 2010 e bonus gas per tutti gli aderenti alla nuova convenzione. La convenzione può essere attivata singolarmente (solo energia o solo gas) o per ambedue le forniture. Trentina Verifiche Elettriche S.r.l. Riduzione del 15% sulla verifica degli impianti elettrici (verifica messa a terra). COMPAGNIE AEREE Alitalia Per tutte le imprese iscritte a Confartigianato sono a disposizione sconti significativi sui voli nazionali, dedicati a tutti coloro che hanno necessità di spostarsi tra Roma e Milano Linate o tra le principali città italiane. Cathay Pacific È una compagnia aerea internazionale con sede a Hong Kong e opera voli di linea dal 1946. Con la Convenzione Cathay Pacific Airways Ltd. le imprese associate a Confartigianato possono usufruire di vantaggiosi sconti fino al 6% sulla tariffa di mercato sui voli dall’Italia a Hong Kong, con partenza da Roma e Milano Malpensa. A titolo di esempio, risparmio di 181,00 euro su un biglietto per Hong Kong in classe Business/D. CULTURA MART Tariffe agevolate per gli associati e i familiari per l’ingresso e le visite guidate presso il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, e la Casa d’Arte Futurista Depero. DIRITTI D’AUTORE SIAE La convenzione per il pagamento dei diritti d’autore rivolta agli associati a Confartigianato: • riduzione del 25% sulle tabelle tariffarie SIAE per la “Musica d’ambiente” trasmessa negli ambienti di lavoro non aperti al pubblico, nei negozi di vendita aperti al pubblico e nei pubblici esercizi; • riduzione del 10% sui compensi in occasione di “trattenimenti danzanti e/o concertini”. 12 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 FIERE Un team di professionisti dedicato alla progettazione e realizzazione di stand e allestimenti fieristici personalizzati. Il portafoglio dei servizi offerti comprende: • supporto all’ideazione, progettazione e realizzazione dell’allestimento, in affiancamento ad architetti e progettisti; • realizzazione interna dei materiali; • programmazione tecnico-logistica del cantiere; • organizzazione e coordinamento su scala internazionale dei cantieri e delle squadre specializzate nei montaggi; • assistenza alla compilazione delle pratiche tecnicoburocratiche legate alla partecipazione alle fiere. Alle imprese artigiane associate verrà riservato un trattamento economico di favore. FORMAZIONE UNI - SAPI Vantaggi per tutti gli associati in relazione a: • sconti sulla diffusione e sull’uso di norme tecniche; • partecipazione a gruppi di lavoro e tavoli tecnici per la formulazione di nuove norme tecniche; • formazione; • predisposizione di guide e di manuali di specifico interesse. HOTEL Accor Hotels Gruppo mondiale e leader europeo nel settore alberghiero, leader mondiale nei servizi, è presente in quasi 100 Paesi con 150.000 collaboratori. Sulla migliore ta- associazione riffa senza condizioni in tutti gli hotel della catena Accor (Sofitel, Pullman, MGallery, Novotel, Mercure, Suitehotel, Ibis, All Seasons, Etap Hotel, Formule1 e Motel 6): • sconto del 10% per gli alberghi in Italia; • sconto del 5% per gli alberghi all’estero; • accesso alle promozioni con condizioni scontate fino al 60% sulla tariffa ufficiale. AC Hotels Gruppo spagnolo di riferimento con più di 90 hotel tra Italia, Spagna e Portogallo, offre sempre il meglio ai suoi clienti attraverso un’ampia e consolidata rete di hotel caratterizzati da comfort e lusso moderno, massima qualità nel design e nei materiali impiegati, grande attenzione all’innovazione tecnologica e agli infiniti dettagli che rendono le camere comode e accoglienti. Tutte le imprese associate a Confartigianato e i loro collaboratori familiari, nonché tutti i collaboratori delle Organizzazioni Provinciali, possono usufruire delle tariffe preferenziali loro riservate: • sconto del 5% sulla migliore tariffa disponibile al momento della prenotazione. Best Western Presente in oltre 80 nazioni del mondo con più di 4000 hotel e 300.000 camere, Best Western assicura un livello omogeneo e imprescindibile di qualità delle strutture e del servizio. Tutte le imprese associate a Confartigianato e i loro collaboratori familiari, nonché tutti i collaboratori delle Organizzazioni Provinciali, possono usufruire delle tariffe preferenziali loro riservate: • sconto del 10% sulla migliore tariffa disponibile al momento della prenotazione. Space Hotel È un consorzio di alberghi indipendenti, selezionati con molto scrupolo, e adatti a ospitare soprattutto clientela d’affari. Tutte le imprese associate a Confartigianato e i loro collaboratori familiari, nonché tutti i collaboratori delle Organizzazioni Provinciali, possono usufruire delle tariffe preferenziali loro riservate. NH Hotels Si afferma sul mercato italiano come primo gruppo alberghiero con 53 strutture, combinando perfettamente l’offerta business travel con un prodotto leisure di altissimo livello. Tutte le imprese associate a Confartigianato e i loro collaboratori familiari, nonché tutti i collaboratori delle Organizzazioni Provinciali, possono usufruire delle tariffe preferenziali loro riservate: • sconto del 10% sulla migliore tariffa disponibile al momento della prenotazione. tessera Starhotels È una delle principali compagnie alberghiere italiane, presente nel panorama turistico da 25 anni con 22 alberghi, di cui 20 quattro stelle nel cuore di 12 città in Italia, un hotel de charme a Parigi e un deluxe a New York. Tutte le imprese associate a Confartigianato e i loro collaboratori familiari, nonché tutti i collaboratori delle Organizzazioni Provinciali, possono usufruire delle tariffe preferenziali loro riservate: • sconto del 5% sulla migliore tariffa disponibile al momento della prenotazione, pari a una riduzione del 40% circa rispetto alle tariffe di listino Starhotels; • priorità nelle liste d’attesa. Una Hotel e Unaway Hotel Si tratta di una catena alberghiera presente nel nostro Paese con 35 strutture per un totale di 3.221 camere e una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. Tutte le imprese associate a Confartigianato e i loro collaboratori familiari, nonché tutti i collaboratori delle Organizzazioni Provinciali, possono usufruire delle tariffe preferenziali loro riservate: • sconto del 5% sulla migliore tariffa disponibile al momento della prenotazione. Eurostars Hotels Nata nel gennaio del 2005, conta attualmente 58 hotel con ubicazione privilegiata nel centro storico delle città o in prossimità della zona industriale, principalmente orientati al cliente culturale e business. Tutte le imprese associate a Confartigianato e i loro collaboratori familiari, nonché tutti i collaboratori delle Organizzazioni Provinciali, possono usufruire delle tariffe preferenziali loro riservate. Atahotels È una catena alberghiera che vanta 22 strutture sparse su tutto il territorio nazionale incentrata sul benessere psicofisico dei suoi ospiti, realizzando facilities e servizi dedicati al relax e allo sport. Tutte le imprese associate a Confartigianato e i loro collaboratori familiari, nonché tutti i collaboratori delle Organizzazioni Provinciali, possono usufruire delle tariffe preferenziali loro riservate: • sconto dell’8% sulla migliore tariffa disponibile al momento della prenotazione. Alliance È una società italiana che rappresenta una catena di strutture presenti in Italia con 7 alberghi situati nelle maggiori città italiane. Tutte le imprese associate a Confartigianato e i loro collaboratori familiari, nonché tutti i col- Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 13 associazione tessera laboratori delle Organizzazioni Provinciali, possono usufruire delle tariffe preferenziali loro riservate: • sconto sulla migliore tariffa disponibile al momento della prenotazione. INFORMAZIONE - QUOTIDIANI L’Adige Sconti significativi sui seguenti abbonamenti al quotidiano: • abbonamenti postali; • nuovi abbonamenti edicola (con la possibilità di ritirare la propria copia presso l’edicola di fiducia); • abbonamenti web. A titolo di esempio, risparmio di 26,00 euro sull’abbonamento web e di 31,00 euro sull’abbonamento postale annuale (sette copie settimanali). Trentino Sconti significativi sull’abbonamento al quotidiano. A titolo di esempio, risparmio di 68,00 euro sull’abbonamento postale annuale (sette copie settimanali). INVESTIGAZIONI Investigazioni Montipool Nuova convenzione tra Associazione Artigiani e Istituto di Investigazioni Montipool. Tra l’Associazione Artigiani e l’Istituto di Investigazioni Montipool è stata stipulata una convenzione per fornire servizi investigativi e di recupero crediti a costi vantaggiosi per i nostri associati (sconto su tariffa oraria dal 15 al 20%). ISTITUTI DI ANALISI DI LABORATORIO Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Prezzi scontati del 30% su tutte le analisi di laboratorio batteriologiche e chimiche su campioni di alimenti di origine animale, tamponi da superfici varie e piastre a contatto. MOTOCICLI Garelli SpA La convenzione con la Nuova Garelli Spa consente di acquistare l’intera gamma dei motocicli usufruendo di uno sconto del 15% sul prezzo di vendita al pubblico. Vantaggi: la convenzione con la Nuova Garelli è rivolta alle imprese associate a Confartigianato e ai loro familiari e collaboratori, nonché agli associati ANAP 14 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 e ai collaboratori delle Associazioni e Federazioni confederate. A titolo di esempio, risparmio di 133,50 euro sull’acquisto di un Flexì 50. Piaggio Attraverso la convenzione tra Piaggio & C Spa e Confartigianato, le imprese associate possono acquistare CICLOMOTORI e MOTOCICLI nuovi PIAGGIO, serie VESPA compresa, e APRILIA usufruendo di speciali condizioni di trattamento a loro riservate in via esclusiva. Attraverso la convenzione tra Piaggio e Confartigianato, le imprese associate possono acquistare veicoli commerciali Piaggio usufruendo di speciali condizioni di trattamento a loro riservate in via esclusiva. Le condizioni agevolate sono applicate su tutta la gamma di veicoli commerciali presenti sul mercato, a prescindere dal tipo di allestimento e alimentazione. Le imprese associate che acquisteranno un veicolo commerciale presso la rete italiana dei Concessionari del Marchio Piaggio riceveranno una riduzione del prezzo di listino di importo variabile da modello a modello. A titolo esemplificativo l’acquisto del modello Piaggio Quargo prevede uno sconto di 600,00 euro, mentre per l’Ape 50 la riduzione è di 400,00 euro. Trinco La convenzione offre agli associati uno sconto del 10% sul prezzo di listino dei veicoli commerciali leggeri “Victoria-Giotti” (www.giottivictoria.it) e del 6% sulle motociclette Moto Guzzi nuove (www.motoguzzi.it). Per maggiori informazioni sono disponibili gli uffici territoriali dell’Associazione Artigiani e, in alternativa, è possibile visitare il sito www.trinco.it. Paolat Group Nuova convenzione per tutti gli associati tra Associazione Artigiani e Paolat. La convenzione offre agli associati uno sconto del: • 15% su rimorchi leggeri OMAR; • 15% sul marchio Peugeot Cycles, gamma E-Bike & Bike; • 15% sul marchio Green Spark, gamma E-Bike e ausili di mobilità; • 13% su scooters Peugeot modello E-Vivacity; • 12% su scooters Peugeot di cilindrata maggiore a 100cc; • 10% su tutti gli altri acquisti con spesa minima di 2.000 euro. POSTE Poste Italiane Confartigianato Imprese ha definito con Poste Italiane un accordo che associazione consente a tutte le imprese aderenti di acquistare a condizioni agevolate i servizi di Poste Italiane, erogati presso la rete degli Uffici Posteimpresa e presso gli oltre 14.000 sportelli di Poste Italiane. La convenzione con Poste fornisce l’opportunità alle imprese associate di beneficiare di un canale preferenziale di contatto con la rete di Poste Italiane, potendo usufruire di un’offerta esclusiva pensata per le loro esigenze. tessera di 20,00 euro sull’acquisto della tessera ACI Sistema e ACI Gold. SOFTWARE La convenzione permette agli associati di avere uno sconto del 15% sul prezzo di listino, più quattro mesi di assistenza gratuita sul software Logiplan realizzato appositamente per la pianificazione e organizzazione dei servizi aziendali. RISTORANTI TECNOLOGIA L’accordo consente a tutte le imprese aderenti di acquistare i buoni pasto Ticket Restaurant® e i Buoni Regalo Compliments® per i collaboratori alle proprie dipendenze a condizioni privilegiate: • oltre l’80% di risparmio garantito rispetto all’indennità in busta paga; • esenzione da oneri fiscali e previdenziali fino a un valore nominale del singolo buono di 5,29 euro per persona al giorno; • onere IVA al 4% interamente detraibile; • costi documentabili fiscalmente e completamente deducibili da parte delle imprese, sia ai fini IRES sia ai fini IRAP. A titolo di esempio, risparmio per l’azienda di 4,48 euro per buono rispetto all’indennità in busta paga su un importo nominale di 5,29 euro. SANITÀ Polizza spese mediche per interventi chirurgici A tutti gli associati viene assicurata la copertura di spese in caso di ricovero ospedaliero comportante almeno una notte di degenza, con intervento chirurgico reso necessario da malattia, infortunio o parto. La copertura assicurativa può essere estesa all’intero nucleo familiare con il versamento della somma di 25,00 euro annuo. PEC - Posta Elettronica Certificata Grazie alla collaborazione con Legalmail, puoi attivare una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) per la tua impresa. La PEC è lo strumento informatico che assegna a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale. Con questo strumento è possibile dialogare efficacemente con la Pubblica Amministrazione o privati, utilizzando il proprio Personal Computer, senza code o lunghe attese agli sportelli degli uffici e con notevole risparmio di tempo e denaro. Firma digitale La firma digitale (o firma elettronica) è uno strumento sempre più indispensabile nei rapporti professionali, in quanto consente di scambiare in rete documenti con piena validità legale. Per questo motivo è necessario rivolgersi ai certificatori accreditati che garantiscono l’identità dei soggetti che utilizzano la firma digitale. Per facilitare l’iter di rilascio, l’Associazione Artigiani ha recentemente ottenuto la qualifica di RAO (Registration Authority Officer) che gli consente di rilasciare direttamente alle imprese interessate i dispositivi ad un costo convenzionato, semplicemente contattando l’ufficio territoriale di riferimento dell’Associazione. TELEFONIA SOCCORSO STRADALE ACI Le tessere ACI Sistema e ACI Gold per gli associati a Confartigianato Importanti riduzioni di prezzo: • con la tessera ACI Sistema tutti gli associati sui servizi di soccorso stradale, anche con traino dell’autovettura, auto sostitutiva, servizi di assistenza alberghiera e sanitaria; • con la versione ACI Gold una copertura più ampia del soccorso stradale e un’assistenza sanitaria specialistica. I servizi di assistenza tecnica sono garantiti in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea sull’auto o moto associata (chiunque guidi l’auto associata). Risparmio Telecom Italia Soluzioni Confartigianato di Impresa Semplice per tutti gli associati Impresa Semplice è il frutto di una collaborazione tra chi rappresenta l’economia reale del Paese, Confartigianato Imprese, e chi lavora per innovare la dotazione tecnologica e infrastrutturale degli italiani, Telecom Italia. A titolo di esempio, sono a disposizione di tutti gli associati tre profili esclusivi: • soluzione base: servizi e prodotti necessari a partire, fax e stampante compresi; • soluzione completa: innovazione a portata di mouse con il pc incluso; • soluzione plus: certezza della spesa e il massimo del servizio anche in mobilità. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 15 associazione finanziamenti Fondo strategico di investimento territoriale Approvato il programma per l’utilizzo delle risorse Approvato dalla Giunta provinciale il programma di utilizzo delle risorse del Fondo strategico di sviluppo regionale. di Stefano Frigo I l Fondo regionale è stato istituito per promuovere il finanziamento di interventi strategici per lo sviluppo del territorio: per il 2013 la sua dotazione è di 500 milioni di euro, ripartiti in parti eguali fra le Province di Trento e Bolzano. Il programma a cui la Giunta ha dato il via libera è un atto necessario al fine di consentire l’impegno di queste risorse: esso indica le concessioni di credito da assegnare rispettivamente alla Provincia e alle società da essa controllate. Il programma prevede la concessione di credito a favore di Cassa del Trentino spa per il finanziamento Il mercato della casa ai minimi dal 1985. Nel 2012 persi scambi per 27 miliardi L’anno scorso sono state scambiate 448mila abitazioni, 150mila in meno rispetto al 2011. La dimensione media supera i 100 metri quadri, tengono i capoluoghi meglio delle città più piccole, ma perdono comunque quasi un quarto delle compravendite. di Stefano Frigo Anno nero il 2012 per il mercato immobiliare italiano. L’anno scorso le compravendite hanno subito un vero e proprio crollo diminuendo del 25,7% sul 2011 a quota 448.364: si tratta del peggior risultato dal 1985 quando le abitazioni compravendute erano state circa 430mila. È quanto emerge dal Rapporto immobiliare 2013 realizzato dall’Agenzia delle Entrate e dall’Abi. Nel 2012, in sostanza, si sono perse circa 150mila compravendite rispetto a due anni fa. Una forte diminuzione si registra anche per il valore di scambio complessivo, stimato in 75,4 miliardi di euro, quasi 27 miliardi in meno del 2011. 16 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 di programmi di investimento degli enti locali per complessivi euro 50.571.000, nonché la concessione di credito per euro 52.282.000 a favore di Trentino Sviluppo spa per il finanziamento di progetti di sviluppo delle imprese e del territorio. Inoltre la concessione di credito per euro 72.147.000 a favore della Provincia Autonoma di Trento per il sostegno di progetti di sviluppo delle imprese e di un fondo di rotazione per la promozione del risparmio casa dei soggetti aderenti ai fondi pensione (Progetto Risparmio casa), nonché per ulteriori progetti di sviluppo del territorio da utilizzare anche attraverso concessioni di credito alle società a partecipazione provinciale. Il programma prevede infine la concessione di credito per euro 75.000.000 a favore della Provincia per l’attivazione di strumenti finanziari previsti dall’art. 1, comma 3, della Legge Regionale 8/2012, che saranno impiegati dalla Provincia secondo la disciplina definita dalla Giunta regionale. Gli interventi saranno attivati entro l’anno 2013. Lo scorso anno le compravendite sono crollate del 22,4% rispetto al 2011 a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna e Firenze. In pratica per le grandi città il valore di scambio stimato delle abitazioni è pari a circa 19,5 miliardi di euro, con una perdita di 5,7 miliardi di euro rispetto al 2012 (-22,5%). Nel rapporto si legge che «il volume di compravendite di abitazioni in Italia, nel 2012, con la sola esclusione dei Comuni delle province di Trento e Bolzano, è stato pari a 448.364 ntn (numero transazioni normalizzate), il -25,7% rispetto al 2011 (603.176 ntn)». Il calo è stato inferiore per i capoluoghi (-24,8%) e maggiore nei comuni non capoluoghi (-26,1%). «Nel corso del 2012, inoltre, il tasso tendenziale trimestrale delle compravendite (rapporto tra i valori del ntn nei semestri omologhi) ha mostrato segni sempre negativi e crescenti a partir dal -19,5% del primo trimestre fino a raggiungere il -30,5% nell’ultimo trimestre dell’anno». Riguardo ai volumi, la vendita di abitazioni ha segnato un valore totale di 46,4 milioni di metri quadri, -25,4% rispetto al 2011, con una superficie per unità abitativa compravenduta pari a 104 metri quadri. associazione consiglio comprensoriale dell’alta valsugana Le proposte del Consiglio Comprensoriale dell’Alta Valsugana Il prossimo quadriennio di De Laurentis di Alessandro Tamanini A nome del Consiglio Comprensoriale Alta Valsugana I l 22 aprile, il Consiglio Comprensoriale dell’Associazione Artigiani della Provincia di Trento dell’Alta Valsugana si è riunito a Pergine presso la sede di Viale Dante, su convocazione del Presidente Alessandro Tamanini, con lo scopo di iniziare a delineare eventuali proposte per attività territoriali da intraprendere nel quadriennio di mandato e con il proposito di analizzare l’operato fin qui svolto e individuare quali potrebbero essere considerati punti negativi, cercando di individuare possibili azioni costruttive; quali possibili indirizzi sindacali per il mandato 2013-2016. Nel pieno rispetto di ruoli e competenze ma con il solo intento di contribuire al governo e alla gestione dell’Associazione di seguito vengono indicati per sommi capi i principali e significativi argomenti sintesi delle priorità e indirizzi evidenziati dal territorio sui punti di criticità riscontrati. Quanto sotto è stato redatto con la cosciente premessa che quanto fatto fino a ora dall’Associazione Artigiani è il frutto dell’operato di tutti quanti hanno partecipato fin qui alla vita associativa, in ogni ordine e grado e quindi in contestuale responsabilità; e con i medesimi presupposti viene sottoposto. ATTIVITÀ SINDACALE La scarsa presenza alle riunioni del rinnovo dei delegati comunali nonché a quelle relative ai rappresentanti di categoria (salvo rare eccezioni) ci ha posto l’interrogativo sul reale valore del senso di appartenenza; nonché sulla reale consapevolezza del valore – dell’efficacia – della necessità della rappresentanza. È emersa la consapevolezza che vi sia un decrescente impegno dato dalla percezione che allo stato attuale delle cose non vi sia riscontro positivo dalla partecipazione o meno alla vita associativa, in modo particolare in riferimento all’attività sindacale che la stessa ha intrapreso a difesa della categoria e/o in contrapposizione a norme e richieste burocratiche imposte e ritenute fondatamente non calibrate sulla nostra realtà. Nella sostanza non si ritengono sufficientemente efficaci in tal senso il metodo e la forma attuati. Si riconosce al mandato concluso una grande esposizione mediatica frutto di un grande impegno profuso in questo dal Presidente uscente ma non si ritiene contestualmente accresciuta la percezione tra gli associati del riscontro in termini di risultati sindacali. Si ritiene necessario porre attenzione a quanto sopra cercando di trovare e intraprendere azioni utili a invertire la tendenza evidenziata; si ritiene primaria la necessità di riavvicinare gli artigiani alla vita associativa aiutandoli a riappropriarsi delle azioni di rappresentanza a loro demandate, facendo sì che si sentano coinvolti a partire dai delegati comunali e dai rappresentanti di categoria; riportare attenzione all’organo politico principale, il Consiglio Provinciale, e cercare quanto più possibile di renderlo propositivo e non solo chiamato nella sostanza a ratificare. E contestualmente si auspica sia maggiormente incisiva l’azione sindacale sui punti di maggior trasversalità rispetto al mondo artigiano tutto; evidente l’importanza dell’impegno verso le “aziende strutturate” ma altrettanto obbligatoria deve rimanere l’attenzione verso “i piccoli artigiani”. Come ormai d’uso in altre realtà si vedrebbe utile la stesura, contestualmente ai bilanci contabili, anche del cosiddetto bilancio sociale; sia riferito alle attività di servizio ma anche e soprattutto all’attività sindacale. Interessante poi per capirne la validità potrebbe essere la richiesta di approvazione in assemblea generale, che dovrebbe dare nel contempo il valore del riscontro percepito alle varie iniziative. LA BUROCRAZIA Già in parte espresso sopra, si vuol rimarcare con forza dedicando punto specifico all’ormai insostenibile problema della burocrazia. Riteniamo obbligatorio intervenire pesantemente nelle varie sedi onde eliminare ove possibile la parte prettamente burocratica cui tante norme applicative di procedure per autorizzazioni e/o certificazioni obbligano le Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 17 associazione consiglio comprensoriale dell’alta valsugana I principali e significativi argomenti sintesi delle priorità e indirizzi evidenziati dal territorio sui punti di criticità riscontrati. attività; spesso senza fondata necessità ma quasi sempre procedure che nell’intento vogliono frenare azioni disoneste e nella reale applicazione hanno il solo risultato di bloccare onesti e consapevoli operati. Un primo passaggio su un tema che in questi giorni ritorna prepotentemente, il SISTRI, potrà anzi dovrà essere l’emblema di una diversa nuova interpretazione dell’azione sindacale. Commentando positivamente l’adesione a Rete Imprese Italia si ritiene ora possibile tutelare le piccole imprese in maniera più efficace e ponendo inderogabilmente l’obiettivo sulla riduzione delle sei giornate al mese sulle quali pesa la burocrazia. TUTELA ED ESIGIBILITÀ DEL CREDITO In particolar modo in questo momento storico pesa molto sull’andamento delle attività delle piccole imprese artigiane la scarsa tutela relativa all’esigibilità del pagamento delle prestazioni e/o cessazioni di beni effettuate. In Consiglio durante la discussione sul tema è riemersa la proposta di attivare l’Associazione nella verifica sulla possibilità di costituire a livello provinciale un data base delle aziende che contenga anche una valutazione di solvibilità delle stesse; potrebbe essere costituito su iscrizione volontaria e fornire certificazione per le imprese iscritte, da esibire a potenziali fornitori. Contestualmente si ri-evidenzia che dovrebbe essere richiesto un corretto comportamento da parte degli associati in relazione a rap- porti professionali tra gli stessi: la tessera associativa dovrebbe essere già garante; anche su questo punto si intende nuovamente porre attenzione. Sempre per rimanere in tema sarebbe auspicabile proporre a livello provinciale una fideiussione di garanzia a fronte di appalti e commesse assegnate. STUDI DI SETTORE Nonostante il difficile momento di crisi e il conclamato calo delle produzioni, non si ravvisano riscontri parametrizzati ai dati attuali in riferimento agli studi di settore. Nella sostanza se i calcoli per la congruità e la coerenza delle aziende vengono fatti in base ai parametri pre-crisi è ovvio che le aziende avranno ancora maggiori difficoltà a mantenersi corrette rispetto agli stessi; a prescindere che verificare e giustificare comporta comunque oneri. Oltre al fatto che la mancanza nel segnalare quanto sopra potrebbe generare il ragionamento che dunque gli stessi studi potrebbero essere mal calibrati e tarati in basso se facilmente raggiungibili e rispettati anche nel caso di calo della produzione; con la conseguenza, specialmente nel caso di ripresa, di ritenerli fondatamente necessari di rivalutazione verso l’alto. LIQUIDITÀ In aiuto alla carente situazione di liquidità delle aziende, oltre alla tutela dei pagamenti, sarebbe funzionale una reale IVA per cassa, e cioè al momento del reale incasso della stessa; stesso discorso per quanto riguarda la contabilizzazione dei ricavi non a emissione del documento fiscale ma a reale incasso di quanto dovuto. Anche su questo tema si ritiene doveroso reiterare la richiesta nelle sedi opportune. Imu, altra mazzata sulle imprese: +8% Parlando di Imu, la politica si è dimenticata delle imprese. È questo l’allarme lanciato dalle categorie del commercio e dell’artigianato, all’indomani dell’annunciato aumento del coefficiente moltiplicatore per determinare l’imposta. tratto da “l’Adige” del 3 maggio La politica nazionale ha sospeso il pagamento di giugno dell’imposta municipale sulla prima casa, ma nessuno si è preoccupato del machete che sta per piombare sulla testa degli imprenditori. Nel 2013, sui capannoni, come sugli alberghi e gli spazi commerciali dei grossisti – la categoria catastale “D” – si pagherà la stessa aliquota dell’anno scorso, che nella maggior parte dei comuni trentini è al 7,83 per mille, ma aumenterà la base imponibile. Niente di nuovo – l’aumento del coefficiente 18 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 moltiplicatore da 60 a 65 era previsto nel decreto Salva Italia –, ma di sicuro un’altra cattiva notizia per imprese che già faticano a rimanere a galla. Questa variazione comporterà una maggiore spesa di circa l’8% rispetto al 2012. Un maggior introito che non finirà nelle casse comunali, visto che la legge di stabilità 2013 ha cambiato le regole di riparto tra Stato e Comuni: il gettito Imu incassato sui fabbricati “D” sarà quasi interamente destinato a Roma. associazione settore edile L.P. 15 maggio 2013 n. 9 “Ulteriori interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie” Interventi a sostegno del settore edile di Marzia Albasini stata pubblicata sul Bollettino Straordinario della Provincia d.d. 15.05.2013 la L.P. 9/2013 avente a oggetto “Interventi urgenti a sostegno del sistema economico e delle famiglie”, entrata in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. I primi articoli della legge introducono strumenti di incentivazione che hanno il duplice obiettivo di rilanciare il settore edilizio e di trasferire risorse alle famiglie per la riqualificazione del patrimonio edilizio o per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa di abitazione. In riferimento a tali contributi, l’art. 1 della Legge prevede l’istituzione di un fondo destinato alla concessione di contributi in conto capitale per interventi su edifici esistenti, rivolti sia a interventi di riqualificazione di unità immobiliari destinate a diventare È prima casa del richiedente, sia a interventi sulle parti comuni proposti dai condomini. La Giunta, con la Deliberazione n. 1026 d.d. 24.05.2013, ha approvato le disposizioni di attuazione dell’articolo 1 e ha individuato i termini di presentazione delle domande di contributo che decorrono: • dal 3 giugno all’1 luglio 2013 per gli interventi sulle abitazioni principali; nonché • dal 3 giugno al 31 luglio 2013 per gli interventi su condomini e alloggi di proprietà di enti pubblici, Onlus, Enti ecclesiastici e Fondazioni. L’erogazione dei contributi spetta alla Comunità di Valle del luogo in cui è collocato l’immobile oggetto dell’intervento, e potrà riguardare interventi di: a. miglioramento energetico come definiti dalla Legge n. 296/2006; La reazione delle categorie a queste novità targate 2013 si può riassumere in un detto: piove sul bagnato. La vera mazzata era infatti già arrivata con il passaggio dall’Ici all’Imu due anni fa: la vecchia imposta sugli immobili aveva un’aliquota del 6,4 per mille. Ciò non toglie che commercianti e artigiani vogliano farsi sentire dal Governo, affinché si agisca non solo sulla prima casa, ma anche sui fabbricati produttivi. «La cosa gravissima è che l’Imu non è deducibile, ovvero ciò che paghiamo diventa componente del reddito di impresa. Una tassa sulla tassa», sintetizza Gianni Bort, presidente di Confcommercio. Dati alla mano, se un albergo medio a tre stelle con l’Ici pagava dai 5 ai 6mila euro, ora ne paga dagli 8 ai 10. Per i grossisti l’aumento è stato del 100%, mentre per il dettaglio oscilla tra l’80 e il 100%. «Per il meccanismo vergognoso della non deducibilità, in questo modo aumentano anche le imposte dirette, Irpef e Irap», sottolinea il responsabile Confcommercio. Roberto De Laurentis, Presidente dell’Associazione Artigiani del Trentino, mette in evidenza un tragico paradosso. «Il salasso dell’Imu cade in un momento difficile: i capannoni industriali sono sottoutilizzati, con impianti che lavorano a metà. Si lavora di meno e si paga di più. È vergognoso». Il presidente di Assoartigiani, di fronte alla sordità della politica nazionale, chiederebbe ai Comuni di intervenire sulle aliquote, ma la regola del decreto stabilità toglie ogni margine di manovra agli amministratori locali. «In questo momento è più deleterio “bastonare” le imprese che le famiglie», spiega l’Assessore comunale ai tributi, Fabio Condini, aggiungendo che al momento sulla questione Imu vige molta confusione normativa. A farsi da portavoce del disagio della sua categoria è Francesco Musso, titolare della ditta Tecnoplastica. Per il 2013 dovrà pagare più di 60mila euro di Imposta municipale unica, calcolata sull’attuale sede dell’azienda all’interporto e sui capannoni dismessi in via Brennero. Con un fatturato di 1,5 milioni e otto dipendenti, «praticamente stiamo lavorando per nulla». «Si parla solo della prima casa, ma come artigiano non riesco a pagare una cifra simile. A giugno dovrò fare un mutuo, che tra l’altro la banca difficilmente concede. Siamo disperati». Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 19 associazione settore edile b. manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e demolizione e ricostruzione, come individuati dall’art. 99 comma 1 della L.P. n. 1/2008, compresi gli interventi destinati all’ampliamento dell’unità immobiliare; c. riqualificazione strutturale, riqualificazione energetica quando gli interventi sono effettuati sulle parti comuni di edifici composti da più unità abitative (condomini). La distribuzione delle risorse tra le Comunità di Valle è indicata nella tabella in basso. La legge prevede in ogni caso la possibilità di ridistribuire le somme tra Comunità, qualora presso un territorio dovessero residuare risorse non utilizzate. La Delibera di Giunta sopra richiamata individua nel dettaglio quali sono gli interventi ammissibili a contributo; i requisiti di ammissione da parte dei richiedenti; i contenuti della richiesta di contributo e le modalità di presentazione della domanda; la formazione delle graduatorie e le modalità di calcolo del contributo in relazione alla tipologia di intervento e i termini entro cui devono essere iniziati e ultimati gli interventi agevolati. I dettagli sulla Delibera potranno essere rinvenuti sul nostro sito www.artigiani.tn.it nella sezione dedicata alle NEWS. È bene precisare che, nel caso in cui le risorse assegnate non siano del tutto esaurite dopo il primo bando, la Giunta potrà adottare i successivi bandi prescindendo dai requisiti richiesti in prima istanza. L’art. 2 introduce contributi in annualità della durata di dieci anni per l’incentivazione dell’acquisto e della costruzione della prima casa di abitazione. Il valore di contributo è pari a un massimo di 100.000 euro, in misura stabilita secondo criteri definiti con Deliberazione della Giunta provinciale e sarà concesso per i contratti di compravendita stipulati dall’1.03.2013. L’ammissibilità della domanda di contributo è subordinata alla residenza sul territorio provinciale da almeno due anni e dal possesso di una situazione economico-patrimoniale ICEF compresa tra un limite minimo e massimo individuato con Delibera di Giunta. Inoltre, per la costruzione della prima casa di abitazione, il contributo può essere concesso se il richiedente non è proprietario alla data 1.03.2013 di altra unità abitativa per una quota con rendita catastale superiore a quella individuata con Delibera di Giunta. I contributi sono concessi ed erogati dalle Comunità di Valle in cui sono collocati gli immobili sulla base di due distinte graduatorie – una relativa alle giovani coppie e una relativa agli altri nuclei familiari, con preferenza per i nuclei con maggior numero di figli – sulla base dell’indicatore ICEF. Con apposita Deliberazione della Giunta provinciale verranno stabiliti i criteri e modalità per l’ammissione, concessione ed erogazione del contributo e i vincoli connessi alla concessione dello stesso. L’art. 3 introduce uno strumento innovativo al fine di favorire un progetto di sviluppo del territorio provinciale rivolto agli aderenti dei fondi pensione, con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo del risparmio delle famiglie per la costruzione, l’acquisto e la realizzazione di interventi di ristrutturazione sulla prima casa di abitazione. Il fondo è gestito da istituti bancari convenzionati e finalizzato all’erogazione di mutui agevolati, finalizzati all’incentivazione del risparmio a lungo termine dei nuclei familiari. Tra le norme di particolare interesse delle imprese, nell’ottica però di una particolare attenzione nei confronti dei lavoratori, segnaliamo gli articoli che prevedono contributi e agevolazioni a favore delle imprese, in particolare nel settore dell’edilizia. In particolare: • l’art. 5 che introduce modifiche in materia di agevolazioni IRAP (per imprese in difficoltà che si impegnano a garantire i livelli occupazionali); POPOLAZIONE RESIDENTE peso 35% PATRIMONIO EDILIZIO peso 65% IMPORTO RIPARTITO Comun General de Fascia 157.000,00 499.000,00 656.000,00 Comunità Alta Valsugana e Bersntol 833.000,00 1.418.000,00 2.251.000,00 Comunità Alto Garda e Ledro 770.000,00 1.313.000,00 2.083.000,00 Comunità della Paganella Comunità della Vallagarina 77.000,00 226.000,00 303.000,00 1.406.000,00 2.148.000,00 3.554.000,00 Comunità della Valle dei Laghi 167.000,00 262.000,00 429.000,00 Comunità della Valle di Cembra 178.000,00 284.000,00 462.000,00 Comunità della Val di Non 622.000,00 1.158.000,00 1.780.000,00 Comunità della Valle di Sole 248.000,00 800.000,00 1.048.000,00 Comunità delle Giudicarie 595.000,00 1.654.000,00 2.249.000,00 Comunità di Primiero 160.000,00 535.000,00 695.000,00 Comunità Rotaliana Konigsberg 460.000,00 599.000,00 1.059.000,00 Comunità della Valle di Fiemme 315.000,00 732.000,00 1.047.000,00 Comunità Valsugana e Tesino 432.000,00 863.000,00 1.295.000,00 Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri 71.000,00 365.000,00 436.000,00 Territorio Val d'Adige 1.909.000,00 2.744.000,00 4.653.000,00 TOTALE 8.400.000,00 15.600.000,00 24.000.000,00 20 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 associazione • l’art. 6 che introduce nella L.P. n. 6/1999 il nuovo art. 34 ter1 inerente a “Disposizioni per l’utilizzo di fondi regionali per la costituzione di fondi di rotazione ad alimentazione mista per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese”, per sostenere gli investimenti e la gestione delle imprese; • e il seguente art. 7 che introduce l’art. 2 bis con “Misure per il radicamento e la salvaguardia dell’occupazione” per l’erogazione di contributi a imprese in difficoltà che mantengono i livelli occupazionali pur avendo esaurito la strumentazione degli ammortizzatori sociali. Tra le norme di particolare rilevanza, segnaliamo che l’art. 16 in tema di Riqualificazione ricettività turistica, in accoglimento di una proposta portata avanti congiuntamente dalle nostre associazioni datoriali, introduce alla L.P. 7/2002 importanti novità in ordine alla possibilità di escludere il vincolo di non frazionabilità e il divieto di divisione previsto per le strutture alberghiere. L’articolo prevede che, nel caso in cui le strutture alberghiere siano sottoposte a interventi di ristrutturazione o di demolizione e ricostruzione, è possibile escludere il vincolo di non frazionabilità e il divieto di divisione, in misura complessivamente non superiore al 25% del volume complessivo. In tali casi, gli interventi di riqualificazione devono garantire il mantenimento o il raggiungimento del livello di classifica dell’esercizio alberghiero delle “3 stelle”, oltre all’obbligo di mantenere per la porzione di edificio svincolata un vincolo di gestione integrata con l’esercizio alberghiero, pur con la possibilità di cambio di destinazione d’uso. La norma potrà essere applicata anche alle nuove realizzazioni alberghiere, con espressa previsione del Piano Regolatore Generale e nei limiti individuati dal PRG stesso. Da ultimo, evidenziamo che nella medesima legge si trovano importanti norme in tema di appalti pubblici. Segnatamente, all’art. 8 è previsto che la Provincia favorisca il partenariato pubblico-privato (P.P.P.) nella realizzazione e gestione di opere pubbliche o interventi di recupero di edifici pubblici, promuovendo la costituzione di fondi volti a finanziare progetti di riqualificazione energetica degli edi- settore edile fici pubblici, da parte di banche e altri soggetti del sistema finanziario. I rapporti tra le banche e gli altri soggetti del sistema finanziario e la Provincia sono disciplinati da una convenzione, nella quale sono stabilite, tra l’altro, le modalità di definizione dei tassi per la regolazione delle operazioni e le garanzie da richiedere ai soggetti beneficiari. Ancora in tema di appalti pubblici, l’art. 18 della nuova legge introduce modifiche all’art. 36 della L.P. n. 26/1993: • ampliando il novero dei soggetti ammessi alle gare d’appalto, introducendo la possibilità di partecipare alle gare di appalto per le imprese che aderiscono al contratto di rete, alle quali viene estesa la disciplina prevista per i raggruppamenti temporanei di impresa (ATI); • introducendo il nuovo comma 2 bis dell’art. 36 della L.P. n. 26/1993: accogliendo una nostra segnalazione, è stato chiarito quale qualificazione SOA debba possedere l’impresa per poter essere invitata a procedure di gara ristrette (su invito della Stazione appaltante), che comprendono – oltre alla categoria prevalente – lavorazioni in categoria scorporata altamente specializzate (c.d. S.I.O.S.) di importo superiore al 15% dell’importo totale di appalto. Ai sensi della normativa vigente, il concorrente privo di qualificazione SOA per tali categorie, ma qualificato per la categoria prevalente, per poter partecipare all’appalto, è tenuto a costituire ATI verticale con impresa in possesso della categoria scorporata S.I.O.S. La norma chiarisce che le Amministrazioni aggiudicarici possano invitare a tali gare non già imprese qualificate per tutte le categorie (prevalente e scorporata) individuate dalla lettera di invito, bensì imprese qualificate nella sola categoria prevalente per l’intero importo dell’appalto. Tale possibilità consente al concorrente selezionato di costituire il Raggruppamento temporaneo verticale (ATI) in fase di presentazione dell’offerta. La norma si applicherà ai lavori oggetto di bandi pubblicati o lettere di invito inviate successivamente a una data che sarà individuata da un futuro Regolamento provinciale. • La novità più significativa introduce nell’art. 36 L.P. 26/1993 la possibilità anche per gli appalti superiori a 1 milione di euro – e comunque non superiori a 2 milioni – di procedere con gara di appalto mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara (analogamente a quanto accade per gli appalti fino a 1 milione di euro, mediante selezione delle imprese e invito diretto da parte della Stazione appaltante). Anche in questo caso la norma prevede che con successivo Regolamento attuativo saranno definite le modalità di presentazione delle offerte alla gara, che verrà in ogni caso gestita per il tramite dell’Agenzia Provinciale per gli appalti e i contratti (APAC). Non mancheremo di sollecitare alla Provincia il Regolamento attuativo e di portare a conoscenza degli associati le novità introdotte. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 21 associazione area appalti Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) On-line i moduli di formazione sul sistema AVCpass dall’Autorità per la Vigilanza. di Marzia Albasini F acciamo seguito al precedente articolo sul tema pubblicato su questa rivista (febbraio 2013) per comunicare che l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici ha pubblicato sul proprio sito video formativi di spiegazione del sistema AVCpass, che introduce il nuovo servizio per la verifica on-line dei requisiti di partecipazione alle opere pubbliche, in un’ottica di semplificazione, sburocratizzazione e digitalizzazione amministrativa. Nel rinviare all’articolo sopra richiamato e ai video formativi pubblicati dall’Autorità per tutti gli approfondimenti (in particolare al secondo modulo formativo, che spiega il servizio introdotto con la Deliberazione A.V.C.P. n. 111 dd. 20.12.2012), ricordiamo brevemente che l’operatore economico (ditta concorrente) deve registrarsi al servizio (AVCPASS) al fine di accedere alla Banca dati nazionale, alla quale le Stazioni appaltanti dovranno riferirsi per acquisire la documentazione comprovante il possesso dei requisiti dei concorrenti alle gare di appalto a decorrere dall’1.07.2013 per gli appalti di importo pari o superiore a 40.000 Euro nei settori ordinari e progressivamente fino alla completa obbligatorietà per tutti gli appalti entro l’1.01.2014. Gli operatori economici inseriscono a sistema i documenti relativi alla dimostrazione del possesso dei requisiti di capacità economica finanziaria e tecnicoprofessionale che sono nella loro esclusiva disponibilità e non reperibili presso Enti certificatori. L’operatore economico potrà poi utilizzare tali documenti per tutte le successive procedure di affidamento alle quali partecipi, purché siano in corso di validità. Nella sezione Servizi del portale dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti pubblici (www.avcp.it), è stata creata una nuova pagina dedicata interamente alla formazione on-line e suddiviso in quattro moduli. Ogni modulo formativo comprende sessioni video (basate su tecnologia WBT - Web Based Training), liberamente accessibili. Ai fini della corretta ed efficace fruizione delle sessioni formative, è necessario verificare le impostazioni del pc, come descritto nel “Supporto alla corretta fruizione dei corsi in autoformazione” 22 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 disponibile all’inizio di ogni sessione e nel documento di Prerequisiti per la corretta fruizione. Il quarto modulo formativo è dedicato alle Stazioni appaltanti, mentre il secondo modulo, dedicato alla Delibera dell’Autorità di Vigilanza Contratti Pubblici n. 111/2012, descrive i vantaggi e l’utilità del sistema, oltre al principio base del sistema stesso. Gli altri due moduli utili alle imprese per la registrazione sono: 1. Registrazione e profilazione: modulo descrittivo dei passaggi necessari per la registrazione dell’utenza e per la successiva profilazione come Amministratore Operatore Economico (OE), Collaboratore Amministratore OE e Responsabile del Procedimento. Il modulo è costituito da quattro unità didattiche dedicate rispettivamente a: a) Registrazione, Attivazione e Modifica Dati: sui passi da compiere per registrarsi, autenticarsi e modificare i dati personali censiti nel sistema. b) Profilazione Amministratore OE: sui passi da compiere per profilarsi a sistema come Amministratore Operatore Economico. c) Profilazione del Collaboratore dell’Amministratore OE: sui passi da compiere per profilarsi a sistema come Collaboratore dell’Amministratore Operatore Economico. d) Profilazione del Responsabile del Procedimento: dedicata alle Stazioni appaltanti 2. AVCpass Operatore Economico: modulo rappresentativo delle funzionalità messe a disposizione dell’Operatore Economico (OE) dal sistema AVCPASS. Il modulo è costituito da tre unità didattiche: a) Cruscotto Gestione PassOE: sulle funzionalità disponibili all’interno della sezione relativa al “Cruscotto Gestione PassOE”. b) Creazione del PassOE: sulle funzionalità disponibili all’interno della sezione relativa alla “Creazione del PassOE”. c) Libreria Virtuale: sulle funzionalità messe a disposizione all’interno della “Libreria Virtuale”. associazione trentino sviluppo D2T Start Cup Al kit per la mappatura genetica il premio da 50mila euro Secondo classificato il dispositivo per stufe a pellet che produce corrente elettrica Con “RIBO-Lace” aspirano a diventare la prima azienda al mondo in grado di isolare RNA polisomale con una tecnica economica, rapida ed efficace. Questo il progetto d’impresa con il quale Massimiliano Clamer (30 anni) di Mattarello, Matteo Gaglio (22 anni) di Mori e Gabriella Viero (40 anni) di Trento, si sono aggiudicati la settima edizione D2T Start Cup, il concorso ideato da Trentino Sviluppo per scovare le migliori idee di impresa dei giovani, accompagnarle con attività di coaching e formazione e sostenerle con un premio in denaro. di Davide Modena N el pomeriggio di venerdì 24 maggio al Polo Tecnologico di Rovereto, l’ultima sfida tra i cinque progetti finalisti che hanno fatto del proprio meglio per convincere giuria e pubblico della bontà della propria idea imprenditoriale. Al team vincitore, denominato “Immagina”, va un assegno da 50mila euro con il quale far nascere, tempo un anno, la propria start-up. Secondo posto, e 10 mila euro, a Seelko, il dispositivo per stufe a pellet che converte il calore in energia elettrica. I cinque finalisti sono stati selezionati tra 20 progetti partecipanti – appartenenti ai settori Greentech, Agrofood, Biotech, Meccatronica – per un totale di 53 giovani coinvolti in un percorso formativo durato un paio di mesi durante il quale, con l’aiuto di tutor ed esperti, hanno potuto mettere a punto il proprio business plan e approfondire le principali tematiche legate al fare impresa. Una quindicina le start-up nate nelle sei precedenti edizioni, nelle quali sono stati coinvolti oltre 400 giovani dai 16 ai 36 anni. «Negli ultimi mesi sul territorio trentino stanno nascendo acceleratori importanti per le start-up – ha osservato Antonietta Tomasulo, consigliere di Trentino Sviluppo a capo della Divisione Sviluppo e Innovazione – e il Premio D2T, nato nel 2006, in questo è stato un vero e proprio precursore. È importante so- Settima edizione stenere le idee di impresa dei giovani, far sì che possano avere dei mentori in grado di consigliarli, di trasmettere loro la giusta energia, la passione. Perché i progetti, per vari motivi, possono anche fallire, non falliscono mai invece le persone». Al termine di due ore intense di competizione, dinanzi a un pubblico composto da giovani, imprenditori e potenziali investitori, la Commissione presieduta da Alfredo Maglione e Roberto De Laurentis ha emesso il proprio verdetto: vincitori della settima edizione del Premio D2T Start Cup sono Massimiliano Clamer (30 anni) di Mattarello, Matteo Gaglio (22 anni) di Mori e Gabriella Viero (40 anni) Trento. Con il loro “RIBO-Lace” aspirano a diventare la prima azienda biotech al mondo in grado di isolare RNA polisomale con una tecnica economica, rapida ed efficace. Una tecnologia in grado di rivoluzionare la purificazione di acidi nucleici, e dare importanti contributi alla diagnosi, terapia e prognosi di molte malattie. I kit pronti all’uso ideati dai tre giovani ricercatori trentini intendono anticipare le esigenze del mercato, creando innovazione e conoscenza in ambito sanitario e biologico. Il team, con specifiche competenze scientifiche, tecniche e di biotech-business, nasce nel laboratorio congiunto IBF-CNR, CIBIO e FBK (LaBSSAH). La com- Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 23 associazione trentino sviluppo pany adotterà un nuovo modello basato su un sistema integrato verticale e di crowd-science. A loro va un premio del valore di 50 mila euro quale sostegno per le spese necessarie a costituire e far partire, al massimo entro un anno, la loro start-up. Secondo classificato, e un assegno da 10mila euro, il team guidato da Nicola Loss (23 anni) di Canal San Bovo, Roberto Covi (23 anni) di Taio e Flavio Tocci (24 anni) di Milano e, che con Seelko ha presentato uno speciale dispositivo che converte calore in energia elettrica e che, abbinato alle stufe a pellet, le rende ulteriormente convenienti in quanto in grado di non consumare corrente elettrica. Al team “Immagina” è andato anche il premio speciale assegnato dalla Giuria composta da giornalisti delle principali testate locali e degli uffici stampa degli enti partner dell’iniziativa che ha avuto in Jacopo Barigazzi, già co-fondatore e caporedattore de “l’Inkiesta”, il suo portavoce. I primi due classificati potranno partecipare al Premio Nazionale dell’Innovazione “PNI Cube”, una sorta di finale nazionale tra i vincitori delle Start Cup locali. A tutti Trentino Sviluppo offrirà poi i propri servizi di sostegno all’avvio d’impresa, compresi eventualmente appositi moduli attrezzati nei BIC, gli “incubatori d’impresa”, o spazi dedicati nel “Nido d’impresa”, il servizio di preincubazione attivo presso il Polo Tecnologico di Rovereto e presso la “Greenhouse” di Progetto Manifattura. Il Concorso D2T Start Cup è promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con il Distretto Habitech, l’Università degli Studi di Trento, le Fondazioni Bruno Kessler ed Edmund Mach, Trento Rise, Progetto Manifattura e con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento. Tra i partner figurano IBAN, la rete italiana dei Business Angel, e PNI Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane. Appuntamento quindi per la prossima edizione, l’ottava, che partirà ad inizio 2014 e riserverà probabilmente qualche sorpresa nel suo svolgimento, così da renderla ancora più accattivante e capace di attrarre giovani startupper con una buona idea di impresa in testa. Rete Imprese Italia su D.L. pagamenti P.A.: il provvedimento va modificato, le imprese non vivono di illusioni e promesse Oltre al danno dei mancati pagamenti continua la beffa per le imprese che credevano e speravano in una soluzione certa del problema della soddisfazione dei loro crediti nei confronti della P.A. Il testo del decreto licenziato lo scorso 15 maggio dalla Camera dei deputati, infatti, rimane confermato nell’impianto originario, reso forse ancora più arzigogolato, e mostra, ancora una volta, più attenzione alle esigenze della burocrazia contabile piuttosto che a quelle delle migliaia di imprese creditrici del terziario di mercato, dell’artigianato e dell’impresa diffusa che sono ormai sull’orlo del collasso. Rete Imprese Italia sin dall’inizio ha denunciato l’inadeguatezza del provvedimento per le farraginose interrelazioni tra le diverse amministrazioni e l’assenza di un qualsiasi meccanismo operativo che consentisse alle imprese di ottenere in via diretta il pagamento di quanto dovuto e ha ripetutamente sollecitato tutti gli interlocutori – tecnici, politici e istituzionali – a snellire le procedure e rafforzare il meccanismo di compensazione a garanzia della reale e tempestiva soddisfazione del credito. Purtroppo, nel testo approvato, non vi è traccia di quel principio di compensazione che Rete Imprese Italia ha sempre ritenuto come una imprescindibile 24 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 clausola di salvaguardia per far ottenere alle imprese quanto dovuto indipendentemente dal pieno e omogeneo adempimento da parte delle Pubbliche Amministrazioni ai meccanismi previsti dal decreto. Rete Imprese Italia auspica, pertanto, una rapida inversione di marcia nell’iter parlamentare di conversione del decreto perché alle imprese, che non vivono di illusioni e di promesse, occorre dare risposte certe e immediate. La loro capacità di resistenza è, infatti, allo stremo: non hanno più disponibilità finanziarie e le banche stanno pressando per il rientro dalle anticipazioni delle fatture scadute. associazione istat In aprile crolla la fiducia delle imprese Le aziende vedono “nero”, ad aprile 2013 l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane scende a 74,6 da 78,5 di marzo. Un crollo che porta l’asticella al livello più basso da oltre dieci anni, ovvero da gennaio 2003, data d’inizio delle serie storiche. Lo rileva l’Istat. di Stefano Frigo I l “pessimismo” avanza nel settore manifatturiero, dei servizi di mercato e delle costruzioni; mentre nel commercio al dettaglio la fiducia migliora. In particolare, le imprese dei servizi di mercato fanno registrare il dato più basso dall’avvio della rilevazione (sempre gennaio 2003), con l’indice che passa a 68,2 da 73,6. Nel comparto peggiorano i giudizi e, meno sensibilmente, le attese sugli ordini. Inoltre, calano anche le aspettative sull’andamento dell’economia in generale. Quanto alle imprese manifatturiere, la fiducia scende da 88,6 di marzo a 87,6. Nel dettaglio, le previsioni di produzione e le valutazioni sugli ordini peggiorano. E ancora, risulta in flessione anche l’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione, che diminuisce da 79,8 di marzo a 78,2. I giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione migliorano leggermente, invece le attese sull’occupazione peggiorano. Nell’unico comparto che si salva, il commercio al dettaglio, l’indice aumenta da 75,4 di marzo a 77,4, in rialzo sia nella grande distribuzione sia, in misura più lieve, nel canale tradizionale. UE-17: GIÙ FIDUCIA IMPRESE, -1,5 PUNTI EUROZONA, ITALIA -1,9 Cala l’indicatore del sentimento economico (Esi). Secondo i dati resi noti dalla Commissione europea l’indice è sceso di 1,5 punti nell’Eurozona (a 88,6) e di 1,8 punti nella Ue a 27 (a 89,7). I cali più vistosi, nelle cinque economie più sviluppate, sono stati registrati in Germania (-2,3 punti), Francia (-2,0) e Italia (-1,9). Calano anche la fiducia dell’industria (-1,5) e dei consumatori (-1,2). In controtendenza le aspettative per gli investimenti industriali dove è atteso un aumento dell’1% nel 2013. Nel 1977 c’era più lavoro In 35 anni il tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno è raddoppiato. E in tutta Italia le persone in cerca di lavoro sono cresciute di 1,4 milioni. Ancora una volta a pagare il prezzo più alto sono i giovani. In Italia la quota di under 25 senza posto tocca il record storico assoluto, la percentuale più alta dal 1977. È questo il risultato degli ultimi anni passati sotto il segno della crisi. A mettere a confronto il 2012 con il 1977 è l’Istat. L’Istituto nazionale di statistica, nel Report che ricostruisce le serie storiche fino al 1977, colma i “vuoti” che prima rendevano comparabili i dati solo sino al 1992. Così sono stati rivisti tutti i record negativi. Ecco che il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) con il 35,3% rilevato nel 2012 segna il livello più alto mai registrato nelle serie. Insomma, tra le forze lavoro, quasi quattro giovani su dieci sono a caccia di un impiego ed erano solo due su dieci nel lontano ’77. E il dato peggiora ancora se si guarda al Sud, dove il tasso dei ragazzi in cerca di un posto è al 46,9%. D’altra parte è il Mezzogiorno a portare i segni più evidenti della crisi, basti pensare che il tasso di disoccupazione complessivo è più che raddoppiato, arrivando al 17,2%, un livello ben superiore a quello registrato per l’intero Paese (10,7%, comunque il più alto dal 1999). L’unica nota positiva riguarda la rivoluzione femminile: l’ondata di donne che si è riversata sul mercato del lavoro. La loro partecipazione negli ultimi 35 anni ha subito un’impennata. Oggi, rispetto al 1977, ci sono 3,3 milioni di lavoratrici in più, assunte soprattutto nel terziario come dipendenti. D’altra parte l’industria e l’agricoltura negli anni hanno impiegato sempre meno persone. Intanto tra i lavoratori maschi, però, l’occupazione maschile è scesa e così alla fine il tasso complessivo è risultato pari al 56,8%, cresciuto di soli 3 punti rispetto ad oltre 30 anni fa. La crescita delle lavoratrici ha contribuito alla riduzione dell’inattività, ovvero la condizione di chi non ha lavoro né lo cerca, arrivata sempre nel 2012 ai minimi. Ma la contrazione dell’area “grigia” dell’inattività, di per sé positiva, ha finito per pesare sulla disoccupazione, con i senza lavoro saliti da 1 milione 340mila a 2 milioni 744mila in 35 anni. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 25 associazione anap Aumenti per le aliquote contributive Pensioni di invalidità civile: un disegno di legge per scongiurare interpretazioni penalizzanti per gli invalidi al 100% Aumentano le aliquote contributive di artigiani e commercianti. Gli ultrasessantacinquenni pensionati possono però pagare il 50%. D a gennaio dello scorso anno la Legge 214/2011 ha previsto che le aliquote contributive di artigiani e commercianti fossero incrementate dell’1,3% e quindi, per ogni anno successivo, di un altro 0,45% fino al 2018, anno in cui dovranno pagare il 24% del proprio reddito di impresa dichiarato al fisco. In particolare, l’Inps, con circolare n. 24, ha pubblicato le aliquote 2013 dovute da artigiani e commercianti. Il 21,75% quelle degli artigiani; il 21,84% quelle dei commercianti. I commercianti e gli artigiani che abbiano già superato il 65° anno di età e siano già pensionati Inps possono peraltro versare un contributo più basso del 50%. Questo vale ovviamente per i già pensionati al 2011, perché i nuovi dovranno tener conto della nuova età pensionabile così come prevista dall’ultima riforma. Il che significa 66 anni e tre mesi per il 2013. A fronte del risparmio sul versamento, si avrà un importo minore per quanto riguarda i supplementi di pensione. L’interessato deve farne domanda e la riduzione ha effetto a decorrere dal periodo di contribuzione in corso alla data di inoltro della stessa con validità a tempo indeterminato, salvo eventuale revoca. 26 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 Si torna a parlare delle pensioni di inabilità per gli invalidi civili. Il Senatore Dario Stefano ha presentato, come primo firmatario, un disegno di legge che intende sgombrare da ogni dubbio interpretativo l’attuale giurisprudenza in materia e fissare con chiarezza il criterio che Inps dovrà adottare per la erogazione degli assegni e le pensioni di invalidità civile. Vale a dire che a suo avviso occorre ancorarle al reddito personale e non a quello familiare. Naturalmente non possiamo che essere d’accordo. Tutto nasce, com’è noto, dalla sentenza n. 4677 del 2011 della Corte di Cassazione che si è espressa stabilendo che il limite reddituale previsto per la concessione della pensione di invalidità civile agli invalidi al 100% non è solo quello personale ma anche quella dell’eventuale coniuge. Una sentenza che aveva accolto una richiesta dell’Inps, andando però nella direzione opposta ad altre numerose sentenze della stessa Consulta in cui veniva stabilito come criterio il reddito personale. «La farraginosità della normativa vigente – spiega il Senatore Stefano – è alla base di una sentenza che, sebbene non sia stata espressa a sezioni unite e pertanto può rappresentare solo un orientamento giurisprudenziale e dunque può essere motivatamente superata da altre sentenze, va letta con grande prudenza. Poiché se confermata metterebbe a rischio le pensioni di oltre 850mila persone». Finora si è tenuto conto del reddito personale, ma con la novità giurisprudenziale potrebbero essere revocati assegni e pensioni ai titolari il cui reddito personale sommato a quello del coniuge dovesse superare i limiti previsti. E come si ricorderà, il Ministro Fornero aveva già “stoppato” l’Inps che intendeva procedere all’applicazione della sentenza. Il beneficio contributivo può essere riconosciuto anche per i periodi precedenti (non anteriori al 1° gennaio 1998) solo a seguito di esplicita richiesta e a condizione che non sia già stato liquidato il supplemento di pensione. associazione I ticket sui farmaci aumentati del 40%; il numero delle badanti superiore a quello dei dipendenti di Asl e ospedali; un cittadino su due che paga di tasca propria visite ed esami. Ecco il quadro impietoso della sanità che emerge dal Rapporto Oasi 2012 Ticket sui farmaci aumentati del 40% nel 2011. Più di un cittadino su due che ormai paga di tasca propria visite ed esami sia per non fare le lunghe file nella sanità pubblica sia perché, tra ticket e superticket, spesso il privato costa addirittura meno. Ed esplosione del welfare “fai da te” con le badanti che ormai superano di gran lunga i dipendenti di Asl e ospedali, attestandosi a circa 774mila contro 646mila. È la fotografia, drammatica, scattata dal Rapporto Oasi 2012 dell’Università Bocconi, presentato dalla Fiaso (la federazione di Asl e ospedali), secondo anap il quale, di fatto, l’austerity sanitaria si sta traducendo in un taglio dei servizi e con una insoddisfazione sempre più forte da parte dei cittadini. Secondo i dati del Rapporto infatti, nel Centro-Sud oramai la maggioranza dei cittadini giudica inadeguati i servizi offerti dal nostro Ssn (53,5% al Centro e 62,2% al Sud contro una media Italia del 43,9%). E il trend è del tutto negativo, come mostra il 31,7% di assistiti che giudica peggiorati i servizi sanitari della propria regione. Un’altra discriminante nel livello di qualità percepito dagli assistiti è poi la più massiccia politica di tagli che giocoforza hanno dovuto mettere in atto le otto Regioni in piano di rientro dai deficit: il 57,8% di chi vive in Campania, Lazio, Abruzzo, Molise, Piemonte, Calabria, Puglia e Sicilia si è dichiarato insoddisfatto contro un più modesto 23,3% di “scontenti” delle altre Regioni. Una riprova dell’impatto tutt’altro che indolore delle politiche di austerity in sanità. Da notare, infine, che la spesa sanitaria italiana risulta del 21% inferiore al dato complessivo della media dell’Unione europea (nel 2009 si attestava a meno 19%). Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 associazione assicurazioni Convenzione Associazione e Leita Service Sas ANNO 2013 La società Leita Service Sas, per tutti gli associati all’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento in regola con la quota annuale, propone una serie di servizi per i quali offre uno sconto sulla parcella prevista per ogni singola prestazione pari al 25% del totale al netto degli eventuali valori bollati o diritti versati c/o enti pubblici. La nostra società è organizzata per servire i seguenti servizi: SETTORE IMMOBILIARE, ARTIGIANATO E INDUSTRIA STIME IMMOBILIARI Stime finalizzate all’emissione di finanziamenti. Stime preventive nell’ambito di concordati preventivi, procedure fallimentari, separazioni societarie, separazioni matrimoniali e problematiche relative alla gestione contabile societaria sia per privati che per il Tribunale. RAMI INDUSTRIALI Perizie tecniche su macchinari e attrezzature industriali. Perizie estimative macchinari e attrezzature industriali nell’ambito di concordati preventivi, procedure fallimentari, successioni ereditarie e separazioni societarie sia per privati che per il Tribunale. PERIZIE PREVENTIVE E POSTUME Perizie tecniche finalizzate alla valutazione di fabbricati e/o manufatti prima dell’esecuzione di interventi. RAMI ELEMENTARI Perizie tecnico/estimative su immobili finalizzate alla valutazione di danni relativi a problematiche di gestione condominiale. Consulenze tecniche d’ufficio sia per conto del Tribunale che per privati. Assistenza al cliente nei confronti delle compagnie di Assicurazione in caso di evento dannoso. 28 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 Perizie tecnico/estimative finalizzate alla valutazione di problematiche emerse in fase di contestazione lavori. Assistenza al cliente in fase di procedimento giudiziario (ATP e/o CTU). associazione assicurazioni SETTORE MOBILITY SETTORE VEICOLI SETTORE MECCANICA Perizie estimative danni veicoli derivanti da circolazione. Perizie estimative danni meccanici. Perizie estimative danni diretti con analisi e conteggio in base alle coperture assicurative. Analisi e valutazioni problematiche relative a danni meccanici. Analisi e valutazione dei materiali. Stime veicoli commerciali nell’ambito di concordati preventivi, procedure fallimentari, successioni ereditarie, separazioni societarie e problematiche varie fiscali e commerciali. Analisi e valutazioni responsabilià. Valutazioni tecnico/meccaniche su nuovo e usato nell’ambito delle garanzie fornite dalle case madri e da enti privati. SERVIZI DI AUDITING Consulenze tecniche d’ufficio sia per il Tribunale che di parte. Servizio offerto per le reti commerciali che necessitano di avere conoscenza degli standard offerti dalla propria rete al fine di migliorare il servizio. SETTORE VEICOLI INDUSTRIALI SETTORE VEICOLI INDUSTRIALI SETTORE TRASPORTI Perizie estimative danni veicoli derivanti da circolazione. Perizie estimative danni a cose trasportate. Perizie estimative danni diretti con analisi e conteggio in base alle coperture assicurative. Perizie preventive su carichi particolari. Stime veicoli industriali nell’ambito di concordati preventivi, procedure fallimentari, successioni ereditarie, separazioni societarie e problematiche varie fiscali e commerciali. Commissario avaria. Assistenza tecnica nella gestione delle problematiche relative al trasporto su gomma e rotaia. Consulenze tecniche d’ufficio sia per il Tribunale che di parte. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 29 associazione assicurazioni RICOSTRUZIONI CINEMATICHE RICOSTRUZIONI CINEMATICHE SINISTRI STRADALI Elaborazioni grafiche. Rilievi luogo. Calcoli con ausilio informatico. Consulenze tecniche d’ufficio per conto del Tribunale e per privati. La Società opera da anni come Consulente Tecnico d’Ufficio per il Tribunale di Trento nelle varie sezioni; in più collabora con Studi Legali e Commerciali, Società di Assicurazione nazionali ed estere, Enti, privati, grandi flotte, ecc. Inoltre per tutte quelle problematiche legate a quanto sopra illustrato, ma non di sua diretta competenza, la società collabora e si avvale di studi professionali e laboratori specialistici. ULTERIORI INFORMAZIONI E/O CHIARIMENTI Walter Tamanini Ufficio Assicurazioni Associazione Artigiani tel. ufficio 0461.803996 - cell. 333.7269362 [email protected] Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 associazione convegni Dalla carta al web: il nostro futuro? Molto partecipato il convegno dello scorso 20 maggio, organizzato dalla Federazione Comunicazione per focalizzare le criticità del settore e trovare nuove soluzioni. Tra interventi e approfondimenti emerge una chiave di lettura positiva: la metamorfosi delle aziende artigiane per sapersi adattare ai tempi che cambiano. di Silvia Gadotti D ove corre la comunicazione? Quale strada devono prendere le aziende artigiane del Trentino che operano in questo settore? Per cercare di dare una risposta a queste fondamentali domande la Federazione Comunicazione dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento (che riunisce al suo interno le categorie dei fotografi e videoperatori, dei grafici e del terziario di sviluppo) ha organizzato lo scorso 20 maggio, presso la Sala Duecento della sede di via Brennero, il convegno dal titolo “Dalla carta al web: il nostro futuro?”. Una “prima assoluta” in Trentino per cercare di delineare il futuro del settore grafico in forte evoluzione, che ha vissuto in maniera traumatica il passaggio “dalla carta al web”, imparando a conoscere e a utilizzare anche le nuove tecnologie dell’informazione. L’incontro ha coinvolto molte aziende del settore, colpite da una profonda trasformazione e che, in fu- Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 associazione convegni turo, rischiano di subire forti perdite in termini economici e occupazionali se non saranno pronte a trovare soluzioni efficaci. Dopo i saluti di rito da parte del Vicepresidente dell’Associazione Claudio Ropelato, sono intervenuti per focalizzare la tematica Armando Maistri, Presidente della Federazione Comunicazione dell’Associazione Artigiani di Trento e anche membro del Direttivo nazionale, Rinaldo Pellizzari, Presidente della categoria grafici di Confartigianato Nazionale, Corrado Poli, Presidente provinciale della categoria foto-cineoperatori dell’Associazione Artigiani e membro del Direttivo nazionale di Confartigianato della categoria fotografi, Maurizio Besana, Presidente nazionale di Confartigianato della categoria fotografi, e Nicola Svaizer, Presidente provinciale della categoria Terziario di Sviluppo dell’Associazione Artigiani. A questi, sono seguiti interessanti spunti di approfondimento. Amedeo Nicola, Presidente della categoria grafici di Confartigianato Lombardia, ha rilevato le criticità e le “intenzioni” pro futuro, con riStefano Tovazzi, socio dell’azienda artigiana “La Referimento a un quadro regionale molto vicino alla clame” e membro anche del Direttivo di categoria dei realtà trentina. Con la Dirigente generale dell’Agengrafici. Il suo progetto di ricerca e di “demolizione carzia del Lavoro Antonella Chiusole e con il Direttore tacea della Sloi”, corredato da moltissime fotografie, da di Ebat Adriano Chinellato si è parlato dei “vecchi” un video e da una pubblicazione, è stato già presentato e nuovi interventi a sostegno del settore e di ammorin occasione della quinta edizione di “Sintonizzando tizzatori sociali a favore delle piccole imprese. Arte e Design” presso le Distillerie Marzadro. Focus sulla ricerca con Bernardo Magnini, di FBK, «Dopo questi interventi, la consapevolezza è che che sta lavorando sul progetto sperimentale di web senei prossimi anni ci sarà un notevole calo delle realtà mantico in merito a una nuova forma “social” del roproduttive “tradizionali” del mondo della comunicamanzo manzoniano “I Promessi Sposi”, che vede già zione e di conseguenza una crisi occupazionale – ha applicazione concreta in collaborazione con alcuni concluso Armando Maistri, Presidente della Federaistituti superiori secondari della provincia di Trento. zione Comunicazione dell’Associazione Artigiani –. Non è mancato il punto di vista della scuola, con Per attutire questa caduta l’unica strategia per le noErik Gadotti e Marco Franceschini, rispettivamente stre aziende è quella della “metamorfosi”, ovvero di Direttore e Vicedirettore dell’Istituto Pavoniano Artigianelli di Trento. L’offerta scolastica, in questi anni, si è L’incontro ha coinvolto molte aziende del adattata alle mutate esigenze con settore, colpite da una profonda trasformazione nuovi progetti formativi e con il com- e che, in futuro, rischiano di subire forti perdite pletamento del ciclo di studi tramite in termini economici e occupazionali se non l’inserimento dell’Alta Formazione, senza trascurare una sempre più for- saranno pronte a trovare soluzioni efficaci. te collaborazione con le imprese artigiane di settore. Novità che da una parte portano affinare la propria capacità di adattamento per evol“freschezza” tra gli studenti e dall’altra nuova linfa al versi e re-inventarsi all’interno dello stesso settore, sistema artigiano, come ha testimoniato la giovane stando “al passo con i tempi”. Questo convegno ha diplomata, da poco entrata nel mondo del lavoro, rappresentato solamente un punto d’inizio per la diGloria Viganò. scussione, mi auguro che in futuro ci siano altri stimoNella seconda parte del convegno si è dato spazio alli per approfondire i nodi cruciali del settore». Emblele riflessioni con Marco Zeni, Direttore del settimanale matica la chiusura con la proiezione di uno spezzone diocesano “Vita Trentina”, Pierangelo Giovanetti, Didel film “Il tempo dell’uomo” (2010 - di Giuseppe De rettore del quotidiano “l’Adige”, e Paolo Curcu, PresiMattia e Nico Pasquini) che coniuga tradizione e modente dell’Associazione Editori Trentini, che hanno dernità nella straordinaria storia della stamperia Marspiegato qual è la nuova filosofia editoriale che sta alla chi di Sant’Arcangelo di Romagna, l’unica ancora al base del successo della carta stampata proiettata su mondo ad utilizzare l’antico macchinario medievale web: l’informazione innanzitutto, con il supporto inchiamato Mangano, una grande ruota calcatoria per la discutibile e vantaggioso delle nuove tecnologie. stiratura e la stampatura su tessuto. Come a dire, il Tra un intervento e l’altro non sono mancati i con“vecchio” e il “nuovo” si completano e si supportano tributi video, dei quali merita una citazione quello di a vicenda. 32 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 associazione confartigianato La crisi “brucia” gli imprenditori junior I risultati dell’Osservatorio Confartigianato sull’imprenditoria giovanile: dal 2008 al 2012 persi 331mila imprenditori sotto i 40 anni, -16%. Allarme per i giovani artigiani: dal 2008 scomparse quattro imprese al giorno. di Ufficio Stampa Confartigianato L a crisi ha falcidiato l’imprenditoria giovanile: dal 2008 al 2012, sono mancati all’appello 331mila imprenditori under 40. Alla fine dello scorso anno il bilancio è da brividi: l’Italia ha perso il 16% dei giovani capitani d’azienda rispetto a cinque anni prima. I dati emergono dall’Osservatorio sull’imprenditoria giovanile realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato e presentato alla Convention nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato organizzata a Roma il 3 e 4 maggio. Tra i giovani colpiti dalla grande recessione vi sono quelli che hanno scelto di fare impresa. Nel nostro Paese il calo dei giovani capitani d’azienda è più accentuato rispetto alla diminuzione media dell’8,9% verificatasi nell’Ue a 27. Infatti, nel confronto con gli altri maggiori Paesi europei i lavoratori indipendenti italiani under 40 mostrano un calo più intenso rispetto a quello rilevato in Germania (-9,3%) e inferiore solo a quello osservato in Spagna, dove tra il 2008 e il 2012 si sono ridotti di oltre un quarto (-27,0%). Mentre in Francia e nel Regno Unito il numero dei giovani imprenditori è addirittura aumentato (rispettivamente del 7,2% e del 3,2%). Secondo l’Osservatorio di Confartigianato, nonostante tutto, l’Italia rimane sul gradino più alto del podio europeo per numero di imprenditori e di lavoratori autonomi tra i 15 e i 39 anni: sono 1.736.400 e staccano nettamente il Regno Unito che ne conta 1.319.700, la Polonia con 1.046.100 e la Germania che si ferma a 959.100. Nel nostro Paese, quindi, il 19,2% dei giovani occupati under 40 lavora in proprio, una percentuale quasi doppia rispetto al 10,3% della media europea. Nel dettaglio la propensione a “fare impresa” dei giovani italiani è superiore all’11,5% della Spagna, al 9,7% del Regno Unito, al 7,5% della Francia, e al 5,9% della Germania. Circa il 30% dei giovani imprenditori italiani sono artigiani. I “capitani” under 40 delle piccole imprese sono infatti 576.177. E anche per loro la crisi si è fatta sentire con una diminuzione, tra il 2008 e il 2012, del 5,6%, pari a 34.425 imprenditori in meno. In pratica, negli ultimi cinque anni, la crisi ha fatto scomparire quattro giovani imprenditori artigiani al giorno. Marco Nardin, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, chiede «risposte concrete al Governo, al Parlamento, alla politica. La scomparsa di tanti giovani imprenditori è causata dalla crisi, ma anche da un sistema Paese che è ostile al fare impresa. Siamo penalizzati dall’enorme costo del lavoro, dalla burocrazia che costa 31 miliardi l’anno alle imprese, dal costo del denaro, dalla carenza delle nostre infrastrutture, da un fisco oppressivo. Dobbiamo renderci conto che in Italia, se muoiono le imprese, muore l’intero Paese». E proprio per simboleggiare l’effetto della crisi, durante la Convention dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, sono state posizionate in sala decine di sagome bianche per ricordare i giovani imprenditori vittime della recessione. «Oggi – ha detto Nardin – accanto a voi, in questa sala siedono idealmente i nostri colleghi imprenditori che non hanno potuto intervenire fisicamente alla nostra Convention. Sono i nostri colleghi che hanno dovuto chiudere l’impresa, quelli che hanno dovuto restare in azienda per non perdere un’opportunità di lavoro, quelli che non possono nemmeno permettersi un viaggio a Roma perché devono difendere il futuro delle loro famiglie e dei loro collaboratori». Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 33 associazione confartigianato Andamento imprenditori e lavoratori autonomi 15-39 anni nell’UE a 27 III trimestre del 2008, 2011 e 2012; valori in migliaia, variazioni assolute e percentuali UE A 27 AREA EURO BELGIO BULGARIA REP. CECA DANIMARCA GERMANIA ESTONIA IRLANDA GRECIA SPAGNA FRANCIA ITALIA CIPRO LETTONIA LITUANIA LUSSEMBURGO UNGHERIA MALTA PAESI BASSI AUSTRIA POLONIA PORTOGALLO ROMANIA SLOVENIA REP. SLOVACCA FINLANDIA SVEZIA REGNO UNITO Valori assoluti IV trim. 2008 IV trim. 2011 10.788,0 6.921,9 206,2 118,6 308,5 60,7 1.057,9 19,8 111,5 422,6 1.192,3 785,7 2.067,5 21,0 33,5 58,4 7,2 159,6 8,9 339,9 130,9 1.106,1 273,4 623,9 29,9 159,6 87,5 118,0 1.278,8 9.996,2 6.154,3 202,5 93,3 342,6 57,2 1.029,9 15,0 77,2 363,3 868,9 824,9 1.791,5 15,7 33,6 33,5 4,9 137,7 8,6 355,0 117,9 1.148,4 186,0 595,3 35,3 173,8 84,1 109,8 1.290,5 9.824,3 6.025,5 201,4 107,4 317,0 56,9 959,1 17,4 70,1 341,5 870,0 842,2 1.736,4 16,2 35,3 41,8 7,2 132,5 8,7 362,4 127,0 1.046,1 188,1 618,6 37,5 156,4 83,9 123,5 1.319,7 -171,9 -128,8 -1,1 14,1 -25,6 -0,3 -70,8 2,4 -7,1 -21,8 1,1 17,3 -55,1 0,5 1,7 8,3 2,3 -5,2 0,1 7,4 9,1 -102,3 2,1 23,3 2,2 -17,4 -0,2 13,7 29,2 -1,7 -2,1 -0,5 15,1 -7,5 -0,5 -6,9 16,0 -9,2 -6,0 0,1 2,1 -3,1 3,2 5,1 24,8 46,9 -3,8 1,2 2,1 7,7 -8,9 1,1 3,9 6,2 -10,0 -0,2 12,5 2,3 Lungo periodo: IV trim. 2008-IV trim. 2012 Var. ass. Var. % -963,7 -896,4 -4,8 -11,2 8,5 -3,8 -98,8 -2,4 -41,4 -81,1 -322,3 56,5 -331,1 -4,8 1,8 -16,6 0,0 -27,1 -0,2 22,5 -3,9 -60,0 -85,3 -5,3 7,6 -3,2 -3,6 5,5 40,9 -8,9 -13,0 -2,3 -9,4 2,8 -6,3 -9,3 -12,1 -37,1 -19,2 -27,0 7,2 -16,0 -22,9 5,4 -28,4 0,0 -17,0 -2,2 6,6 -3,0 -5,4 -31,2 -0,8 25,4 -2,0 -4,1 4,7 3,2 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat Paesi IMPRENDITORI E LAVORATORI AUTONOMI Ultimo anno: IV trim. 2011-IV trim. 2012 IV trim. 2012 Var. ass. Var. % Imprenditori artigiani under 40 per regione e ripartizione geografica 31 dicembre degli anni dal 2008 al 2012 - valori assoluti, variazione assoluta e percentuale 2008-2012 ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI-VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO-ALTO ADIGE UMBRIA VALLE D’AOSTA VENETO NORD-OVEST NORD-EST CENTRO MEZZOGIORNO ITALIA 34 l’Artigianato 2008 14.715 4.862 14.374 29.446 61.873 13.334 39.959 19.995 112.959 22.358 3.202 54.288 30.757 17.432 32.105 50.426 12.587 10.857 1.819 63.254 189.061 151.048 123.600 146.893 610.602 Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 2009 14.860 4.814 14.380 30.053 61.646 13.357 40.471 20.224 113.998 22.303 3.146 55.200 30.929 17.475 32.442 51.015 12.583 10.942 1.814 63.587 191.236 151.173 124.731 148.099 615.239 2010 15.547 4.714 17.107 33.157 64.130 12.561 40.888 19.433 120.094 23.083 3.232 62.590 33.176 18.004 36.318 53.523 12.265 10.838 1.816 64.923 203.933 153.879 128.332 161.255 647.399 2011 14.805 4.476 16.402 31.604 60.932 11.896 38.816 18.563 114.424 21.830 3.105 59.453 31.776 16.667 34.568 50.377 11.624 10.133 1.679 60.985 194.119 145.437 121.156 153.403 614.115 2012 13.748 4.213 15.469 29.641 56.461 10.967 37.204 17.641 107.585 20.796 2.941 55.736 30.205 15.201 32.997 46.762 11.019 9.444 1.549 56.598 182.511 135.045 114.206 144.415 576.177 Var. ass. 2008-2012 -967 -649 1.095 195 -5.412 -2.367 -2.755 -2.354 -5.374 -1.562 -261 1.448 -552 -2.231 892 -3.664 -1.568 -1.413 -270 -6.656 -6.550 -16.003 -9.394 -2.478 -34.425 Var. % 2008-2012 -6,6 -13,3 7,6 0,7 -8,7 -17,8 -6,9 -11,8 -4,8 -7,0 -8,2 2,7 -1,8 -12,8 2,8 -7,3 -12,5 -13,0 -14,8 -10,5 -3,5 -10,6 -7,6 -1,7 -5,6 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Infocamere Regione associazione consorzi Consorzio Artigiani Lavarone in sigla “CO.A.LA.” A poco più di un anno dalla sua costituzione si consolida positivamente l’attività del Consorzio CO.A.LA. di Giorgio Dellagiacoma Responsabile Area Reti di Impresa CONSORZIO ARTIGIANI LAVARONE in sigla “CO.A.LA.” Nome CONSORZIO ARTIGIANI LAVARONE in sigla “CO.A.LA.” Ubicazione Sede Legale: Lavarone - zona artigianale Via Trieste, 55d tel. e fax 0464.783664 - e-mail: [email protected] Categoria lavori edili, complementari e accessori Consorziati n. 37 Era il 21 marzo 2012 quando davanti al notaio Armando Romano e a Giorgio Dellagiacoma, responsabile dell’Area Reti di Impresa dell’Associazione Artigiani, veniva costituito il Consorzio CO.A.LA. formato da imprese artigiane, tutte aderenti all’Associazione, che operano nel settore dell’edilizia con attività diverse quali: • costruzione di edifici in muratura e in legno; • opere da pittori: imbiancatura, coibentazioni, decorazioni; • lavorazioni in cartongesso; • restauro artistico: conservazione beni culturali e belle arti; • impianti elettrici e termoidraulici; • carpenteria metallica e in legno; • • • • • • • • impermeabilizzazioni edili; opere di lattoneria; opere di falegnameria; scavi e movimento terra; trasporti; meccanica; arredi urbani e giardini; fornitura e posa di pavimenti e rivestimenti; • lavorazione e fornitura legname. Il Consorzio fu denominato CONSORZIO ARTIGIANI LAVARONE in sigla “CO.A.LA.” e univa 32 aziende sparse su tutto il territorio comunale di Lavarone con un fatturato aggregato di circa 7 milioni di euro e un numero complessivo di oltre 70 addetti. Già in fase precostitutiva le motivazioni principali che spingevano alla nascita di questo consorzio erano quelle indirizzate a offrire la possibilità, a un gruppo di piccole imprese artigiane aggregate, di: • fronteggiare la crisi del settore; • coordinare e incrementare l’attività delle imprese consorziate, anche attraverso un gruppo acquisti; • concorrere e partecipare agli appalti, pubblici e privati anche di grossa entità, distribuendoli equamente, in caso di aggiudicazione, alle aziende consorziate. «L’idea di costituire un “Consorzio” – afferma il Presidente Romano Oberbizer – era partita rivolgendo l’attenzione alle gare di appalto che stabilivano Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 35 associazione consorzi criteri di ammissione in base a requisiti tecnico-professionali non raggiungibili dalle piccole aziende come le nostre, che quindi non potevano partecipare singolarmente. In seguito più volte a livello locale si era discusso, fra gli associati artigiani del settore, per cercare di individuare quali potessero essere le soluzioni a questa realtà. A fronte della crisi economica, ancora in atto, e in previsione delle gare di appalto future, si decise di passare dalle parole ai fatti… Grazie all’impegno di alcuni associati locali e con il supporto di funzionari qualificati dell’Associazione Artigiani Cariche sociali PRESIDENTE • Romano Oberbizer VICE PRESIDENTE • Diego Dallatorre CONSIGLIERI: • Aldo Bertoldi • Claudio Caneppele • Paolo Gadotti • Giuseppe Valente REVISORI DEI CONTI EFFETTIVI: • Paolo Beber (Presidente) • Marco Carotta • Federico Rocchetti REVISORI DEI CONTI SUPPLENTI: • Maurizio Begher • Mariano Caneppele 36 l’Artigianato e Piccole Imprese della Provincia di Trento, con particolare riferimento a Giorgio Dellagiacoma, responsabile dell’Area Reti di Impresa, e Paolo Beber, responsabile territoriale del bacino dell’Alta Valsugana, sono state effettuate diverse riunioni in loco rivolte agli addetti ai lavori dell’altipiano di Lavarone per diffondere e illustrare il nostro progetto. A una di queste riunioni partecipò cortesemente anche il Vicepresidente del consorzio CEDEC ART, sig. Lucio Bortolotti, portando una preziosa testimonianza sulla realtà di un consorzio già esistente, con similari caratteristiche e strategie consortili che si volevano intraprendere». Fu quindi costituito il CONSORZIO ARTIGIANI LAVARONE in sigla “CO.A.LA.”… La sigla “CO.A.LA.” di questo “Consorzio Montano” ricorda simpaticamente in qualche modo e per analogia l’amabile orsetto marsupiale che vive principalmente nelle foreste australiane. Ma se l’indole del piccolo orso è quella di trascorrere la maggior parte del suo tempo sonnecchiando, non lo è stata sicuramente quella di questo “Consorzio di Filiera” che riunisce appunto costruttori e pittori edili, elettricisti, termoidraulici, carpenteria in ferro e legno, falegnami, scavi e movimento terra… capaci di offrire un servizio/prodotto completo (es.: costruzioni, ristrutturazioni case ed edifici con la formula “chiavi in mano”). «Nel primo anno di attività del Consorzio – continua il Presidente Romano Oberbizer – ci sono stati richiesti numerosi preventivi, così come sono stati i lavori confermati. Nello Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 specifico, per portare alcuni esempi, abbiamo ristrutturato dei bagni di un Hotel di Folgaria, eseguito la sede provvisoria per la Comunità di Valle degli Altipiani Cimbri, eseguito la sistemazione di un tetto in Loc. Perpruneri, fatti alcuni lavori per il Comune di Lavarone e fornito 10 casette richiudibili in legno per un’Agenzia Pubblicitaria. Fortunatamente anche il 2013 è iniziato positivamente; le richieste di preventivi sono sempre numerose e il valore complessivo dei cantieri, al momento aperti, supera il milione di euro, mentre le persone attualmente occupate negli stessi cantieri si aggirano attorno alla trentina, con punte anche superiori in alcuni giorni. Le pratiche burocratiche aumentano sempre più, tanto che abbiamo dovuto ricorrere all’aiuto di una segretaria che cura la parte amministrativa del Consorzio, mentre la gestione della contabilità è stata affidata tramite l’Associazione Artigiani al suo centro di assistenza fiscale “Trentino Imprese” e lo stesso “Organo di Controllo” del Consorzio, per motivi di massima trasparenza e professio- associazione consorzi ELENCO CONSORZIATI “CO.A.LA.” nalità acquisita, è stato assegnato al suo Presidente del collegio dei revisori dei conti Paolo Beber, funzionario dipendente della stessa Associazione e responsabile territoriale del bacino dell’Alta Valsugana. L’anno 2012 per il Consorzio CO.A.LA. si è concluso positivamente, con un bilancio che ha conseguito un adeguato utile d’esercizio e l’aggiunta di cinque nuovi consorziati artigiani, provenienti dalla zona di Folgaria ma anche da fuori provincia, portando così il numero complessivo della compagine consortile a 37. Per il futuro possiamo sperare che l’attività consortile continui nello stesso modo – conclude il Presidente Romano Oberbizer – anche se al momento promette bene. Abbiamo infatti già confermato un lavoro a Prà di Sopra di ristrutturazione di una casa, stiamo eseguendo dei lavori presso il Forte Belvedere, abbiamo ricevuto conferma di un lavoro di fornitura di parapetti presso la casa anziani di Lavarone “Villa Lacerotto”, e sta per iniziare un cantiere a Cappella per la demolizione e ristrutturazione di un tetto». «L’obiettivo principale del Consorzio CO.A.LA. – conferma il responsabile dell’Area Reti di Imprese Giorgio Dellagiacoma – è quindi quello di offrire la possibilità alle piccole imprese artigiane locali e limitrofe di partecipare ad appalti pubblici e privati, anche di grossa entità, distribuendoli equamente e per competenze tra le aziende consorziate. CO.A.LA. si attiverà a breve giro di tempo per l’ottenimento della Certificazione SOA, requisito indispensabile per la partecipazione a gare di appalto pubbliche di valore superiore a 150.000 euro. ALPIN MEC SNC costruzioni meccaniche ARTIGIANA COSTRUZIONI SNC edilizia - carpenteria in legno BEGHER MAURIZIO impianti elettrici BERTOLDI MAURO edilizia - carpenteria in legno BERTOLDI PAOLO edilizia - carpenteria in legno BERTOLDI PIERANDREA impianti termoidraulici CANEPPELE CLAUDIO edilizia - carpenteria in legno CANEPPELE DANIELE taglio piante CANEPPELE MARIANO edilizia - carpenteria in legno CAROTTA LUCA cartongessi CAROTTA MARCO posa pavimenti e rivestimenti CORRADI GIORGIO carpenteria metallica DALLATORRE DIEGO lattoneria - carpenteria DALLATORRE MIRCO lattoneria - carpenteria DOSSI SCAVI scavi, demolizioni e movimento terra EDIL 4 SNC edilizia - carpenteria in legno F.LLI BERTOLDI E GADOTTI SNC edilizia - carpenteria in legno FALEGNAMERIA CORRADI SNC falegnameria FIORENTINI VARNO cartongessi FOGLIA VALERIO arredi urbani e giardini GALETTI ALESSANDRO intonacatore LORENZATTI LUIGI edilizia - carpenteria in legno MELATO MASSIMO impianti termoidraulici MINETTO VALENTINO edilizia - carpenteria in legno OFFICINA LUNELLI SNC meccanica - trasporti OSELE EUGENIO montatore serramenti e porte in genere OSELE REMO posa pavimenti e rivestimenti PERPRUNER SERGIO edilizia - carpenteria in legno ROCCHETTI FEDERICO falegnameria SANTORO ANTONIO piastrellista - pavimentista SEGHERIA COST SNC lavorazione e fornitura legname SPAGNOLO MIRCO falegnameria STENGHELE F.LLI SNC meccanica - trasporti VALENTE GIUSEPPE impianti termoidraulici VOLTOLINI ANDREA lattoneria - carpenteria ZOBELE MARCO impianti elettrici ZORZI PIERANGELO intonacatore Tale attestato di qualificazione, che indica le categorie (tipologie di lavoro) e le classifiche (importo) per le quali il Consorzio è abilitato a eseguire i lavori pubblici, prevede requisiti generali quali onorabilità e affidabilità e requisiti speciali quali capacità economico-finanziaria, idoneità tecnico-organizzativa, dotazione di attrezzatura tecnica, organizzazione di personale. L’aggregazione tra più aziende ha lo scopo di mettere in comune le differenti capacità, competenze e risorse… e parallelamente condividere rischi e oneri in vista del raggiungimento di un obiettivo comune. Ci auguriamo quindi che il detto “CHI BEN COMINCIA È A METÀ DELL’OPERA” sia veritiero per il Consorzio CO.A.L.A.!». Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 37 Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 associazione giovani e lavoro La disoccupazione cala all’11,6% Senza lavoro il 37,8% dei giovani I senza lavoro sono in lieve calo, ma a un passo dalla soglia dei 3 milioni e rispetto a febbraio 2012 sono il 15,6% in più. di Stefano Frigo dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 2 milioni 971mila, diminuisce dello 0,9% rispetto a gennaio (-28mila). Il calo interessa sia la componente maschile sia quella femminile, ma su base annua la disoccupazione cresce del 15,6% (+401mila). Quanto ai giovani tra i 15 e 24 anni le 647mila persone in cerca di lavoro rappresentano il 10,7% della popolazione in questa fascia d’età, mentre il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente (-36mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,1%, in calo di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,6 punti su base annua. I senza lavoro sono in lieve calo, ma a un passo dalla soglia dei 3 milioni e rispetto a febbraio 2012 sono il 15,6% in più. Senza impiego il 10,7% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni. Gli occupati sono 22,7 milioni in crescita dello 0,2% rispetto a gennaio. Il tasso di disoccupazione cala, ma resta vicino ai massimi storici di gennaio quando era salito fino all’11,7%: a febbraio l’Istat ha rilevato una discesa fino all’11,6% che, però, fa il paio con un aumento di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2012. In discesa anche il tasso di disoccupazione giovanile (relativo alle persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni) che si è attestato al 37,8% a febbraio, in calo dello 0,8% rispetto al mese precedente ma in aumento del 3,9% rispetto al febbraio 2012: in totale sono 647mila i giovani in cerca di lavoro. Nel complesso gli occupati a febbraio sono 22 milioni 739mila, in aumento dello 0,2% rispetto a gennaio (+48mila), ma la crescita riguarda la sola componente femminile. Su base annua l’occupazione diminuisce dell’1,0% (-219mila). Il tasso di occupazione, pari al 56,4%, aumenta di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e cala di 0,5 punti rispetto a Nel dettaglio, a febbraio l’occupazione maschile è sostanzialmente stabile in termini congiunturali, mentre diminuisce del 2% su base annua. L’occupazione femminile aumenta dello 0,5% sia rispetto al mese precedente sia nei dodici mesi. Il tasso di occupazione maschile, pari al 65,9%, sale di 0,1 punti percentuali rispetto a gennaio, mentre diminuisce di 1,2 punti su base annua. Quello femminile, pari al 47,1%, cresce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti rispetto a dodici mesi prima. Rispetto a gennaio la disoccupazione diminuisce dello 0,6% per la componente maschile e dell’1,4% per quella femminile. In termini tendenziali la disoccupazione cresce sia per gli uomini (+19,1%) sia per le donne (+11,7%). Il tasso di disoccupazione maschile, pari al 10,8%, cala di 0,1 punti percentuali rispetto a gennaio, mentre aumenta di 1,7 punti nei dodici mesi; quello femminile, pari al 12,6%, diminuisce di 0,2 punti rispetto al mese precedente e aumenta di 1,1 punti rispetto a febbraio 2012. Il numero di inattivi diminuisce nel confronto congiunturale per effetto del calo sia della componente maschile (-0,1%) sia di quella femminile (-0,3%). Anche su base annua si osserva un calo dell’inattività sia tra gli uomini (-0,7%) sia tra le donne (-2,4%). Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 39 associazione collaborazioni La detenzione: una vera opportunità di riscatto Assoform - Associazione Formazione Trentina si è rivolta ai Maestri Artigiani Carpentieri in Ferro per chiedere la loro collaborazione nell’organizzazione di un corso di saldatura rivolto ai detenuti della Casa Circondariale di Trento. I Maestri Artigiani hanno colto con entusiasmo questo invito con la volontà di mettere in pratica la loro mission. Ogni Maestro si è messo a disposizione. Alcuni prestando l’attrezzatura, altri il materiale, altri l’esperienza, altri il tempo per le ore di formazione. Al progetto hanno collaborato Assoform, Maestri Artigiani Carpentieri in Ferro, IIS - Istituto Italiano della Saldatura e “Il Gabbiano” - cooperativa sociale di tipo B che da più di 25 anni lavora per offrire un’opportunità di inserimento lavorativo a persone che si trovano in stato di bisogno e di emarginazione in particolare detenuti. Il percorso formativo è stato affrontato con interesse da sei ragazzi scelti tra 85 che hanno presentato domanda di partecipazione. Il corso è stato suddiviso in una prima parte teorica sulla sicurezza sul lavoro e sulla teoria della saldatura e in una seconda parte pratica di 120 ore in una officina, organizzata e allestita dai detenuti stessi all’interno di una stanza vuota della Casa Circondariale. Il giorno dell’esame finale si viveva un clima di tensione che il certificatore dell’IIS, con competenza e sensibilità, è riuscito a trasformare mettendo a proprio agio i ragazzi. Tutti i detenuti hanno completato con successo il percorso ottenendo un certificato di saldatura. «Avendo avuto la possibilità di vivere questa esperienza in prima persona, sono riconoscente a tutti quelli che l’hanno resa possibile – commenta Gianni Gecele, Maestro Artigiano e maestro all’interno della Casa Circondariale –. Pur correndo il rischio di dimenticare qualcuno voglio ringraziare Assoform che per prima ha creduto in questo progetto, il gruppo dei Maestri Artigiani Carpentieri in Ferro che lo ha soste- 40 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 nuto, “Il Gabbiano” per aver collaborato anche condividendo l’esperienza acquisita in attività di questo tipo, gli agenti di custodia, il comandante, l’educatore di riferimento che sono sempre stati disponibili, competenti e propositivi creando le condizioni necessarie alla buona riuscita del percorso e soprattutto i ragazzi per l’entusiasmo con il quale hanno raggiunto la meta e per la voglia di ricominciare, anche attraverso la qualificazione e il lavoro, che mi hanno trasmesso. Per concludere voglio condividere solo un episodio tra i tanti che mi hanno fatto commuovere e riflettere. L’ultimo giorno, quello dell’esame finale, i detenuti che hanno partecipato al percorso formativo hanno fatto una richiesta: organizzare un altro corso di saldatura per dare l’opportunità ad altri di partecipare. È stato detto loro che la volontà e la disponibilità da parte della struttura ci sono ma che in questo periodo non vi sono i fondi. I ragazzi hanno prontamente risposto che, per quello che era possibile, sarebbero disponibili a finanziarlo di tasca loro...». associazione movimento donne impresa Quando le emozioni segnano il rinnovo… Tanti i momenti positivi nel corso dell’assemblea tenutasi lo scorso 13 maggio, che ha avuto un’ampia partecipazione di artigiane. di Flavia Angeli [Movimento Confartigianato Donne Impresa di Trento] N on c’è come il tempo che passa in fretta, giorni che si rincorrono e arriva il momento che gli incarichi a suo tempo assegnati arrivano a scadenza. Così è successo anche per il mandato del Movimento Confartigianato Donne Impresa, che raggruppa al suo interno circa 2.800 imprenditrici artigiane socie dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, fra titolari, socie e/o collaboratrici famigliari. Come nella maggior parte delle assemblee elettive si parte con i ringraziamenti della presidente uscente diretti alle componenti il Consiglio ormai scaduto, rivivendo i molti momenti positivi passati assieme, non dimenticando quei momenti difficili e particolari che hanno segnato la crescita e il rafforzamento di molte di noi. Vero è che ogni singolo momento deve essere vissuto in pienezza, cercando di trovare una lettura positiva anche laddove si sono registrate difficoltà e criticità. L’assemblea del 13 maggio 2013 ha segnato un momento davvero importante per l’Associazione e per il Movimento, con ampia partecipazione di artigiane, in buona parte arrivate per conoscere gli obiettivi del Movimento e altre attratte dalla possibilità di incominciare a farne parte in modo attivo e operativo. E tutta l’assemblea elettiva è stata caratterizzata da un susseguirsi di emozioni, coinvolgimento per quello che è stato fatto nel corso di questi anni a far data dal 2007, e quello che ancora risulta da perseguire, che potrà rappresentare la base sulla quale costruire il programma del nuovo Consiglio direttivo. Arriva così il momento della elezione diretta della nuova Presidente provinciale e accade che, non essendoci candidature, ti venga richiesta la disponibilità per fare il bis per un altro mandato. Precisiamo che non è una presidenza di “potere” ma di “facciata”, ma che comporta una certa mole di lavoro, sempre di rappresentanza all’interno delle varie istituzioni, nella partecipazione ai vari eventi sul territorio provinciale, nonché a livello nazionale per la presenza alle sedute di giunta nazionale, formazione e convention. Così, forte della motivazione che mi ha portata a operare fino ad oggi, ho accettato con un certo orgoglio di poter rappresentare per il prossimo quadriennio le imprenditrici artigiane trentine, per continuare il lavoro incominciato con l’obiettivo di portarlo a termine. Ovviamente non ci sono programmi preparati, dal momento che sarà il nuovo Consiglio direttivo a doverne condividere contenuti, motivazioni, facendo particolare attenzione alla lettura dei punti di forza e di criticità fino ad ora rilevati. È poi la volta della nomina della Vicepresidente e su suggerimento della Presidente viene votata Monica Rossi, giovane e tenace, in arrivo dalla Valle di Sole. Ma l’emozione va in crescendo quando c’è da comporre il Consiglio direttivo, poiché le prime disponibilità arrivano da visi nuovi, giovani imprenditrici dalle più svariate attività cui si aggiungono parte delle vecchie consigliere. Un regolamento variato giusto in tempo prima della fine dell’anno passato, per permettere l’election day ed evitare di organizzare almeno undici incontri sul territorio provinciale, concentrando tutto in un solo giorno, un vero esempio di democrazia da copiare per tutti. Va sottolineato che son proprio le donne che possono segnare la differenza in questo momento di pesante difficoltà economica e sociale, in quanto a energia e interesse ne hanno da vendere, basta lasciarle lavorare e partecipare, coinvolgendole fino ai vertici altrimenti carenti di questa preziosa risorsa associativa. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 41 cultura Trentino Le mostre da visitare OPPORTUNITÀ DELL’ESTATE OFFERTE IN TRENTINO di Paolo Aldi È giugno, speriamo che finalmente arrivi l’estate. Possiamo iniziare a pensare alle ferie, a riposarci, a riprenderci dalle fatiche e soprattutto dalle preoccupazioni che negli ultimi mesi non sono certamente mancate. Curiamoci il corpo e la mente: tra una gita in montagna e un bagno nei laghi possiamo ritagliare degli spazi per andare a vedere qualche bella mostra. Il nostro Trentino offre molte opportunità in giugno e per tutta l’estate. A Trento il Castello del Buonconsiglio propone la mostra Buonconsiglio in bianco e nero: scatti d’epoca raccontano il castello. È un corpus di fotografie originali dell’Ottocento fino al secondo dopoguerra del Novecento. Attaverso le fotografie del trentino Giovan Battista Unterveger, dei fratelli Alinari di Firenze e di tanti altri si possono cogliere i cambiamenti del castello stesso nel Buonconsiglio in bianco e nero corso del Novecento: da comando fronti tra autori, epoche e stili. Una mostra che per militare, caserma, carcere, residenza commissariale, essere completamente gustata va visitata in più ridurante gli anni della Grande Guerra, a Museo Naprese per evitare che il nostro sguardo alla fine sia zionale (1924) e quindi a Museo Provinciale d’Arte troppo stanco. Non è da perdere. A fianco ci sono (1974). Quindici lavori inediti di Brendan Cass sono due nuove offerte: Andata e ricordo. Souvenir de esposti invece allo Studio d’Arte Raffaelli. Il giovaVoyage e Il Mart celebra Adalberto Libera. La prine artista americano pratica una pittura veloce, di getma mette a confronto due modi diversi di viaggiare. to, libera. I paesaggi, le cose reali emergono se guarDa una parte il turismo che “scopre” luoghi esotici diamo da lontano le sue opere. I dipinti di Brendan per trasformarli in icone di consumo; dall’altra il Cass, che dà il meglio di sé nei grandi formati, divennomadismo postmoderno, che vive di non-luoghi, tano frammenti, flash di una Natura che si manifesta di spazi non qualificati. In mostra trovano spazio i nella sua essenza più intima. souvenir che si possono trovare sulle bancarelle dei A Rovereto il Mart continua a proporre la gransiti turistici più famosi e che solitamente si acquide mostra per i suoi dieci anni di vita: La magnifica stano o si regalano per conservarne la memoria e riossessione. Una mostra impegnativa con centinaia cordarsi per sempre del viaggio. Oltre alle opere dedi opere esposte, con un’inesauribile serie di raf- 42 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 cultura gli artisti contemporanei italiani ispirate a questo tema, l’esposizione propone i materiali del Touring Club, i souvenir moderni e quelli del gran tour, modellini e statuette che sono all’origine del souvenir e il documentario di Andrej Tarkovskij “Tempo di viaggio” (1983) in cui il regista attraversa l’Italia guidato dal poeta Tonino Guerra. Nell’altra mostra “Il Mart celebra Adalberto Libera” il museo ricorda l’opera dell’architetto trentino morto il 17 marzo 1963. L’esposizione si affianca alla sezione “Architettura” della mostra “La magnifica ossessione” che comprende i modelli di numerose e importanti opere di Adalberto Libera, come Villa Malaparte a Capri, il Palazzo delle Poste e il Palazzo dei Congressi di Roma. Così, le due esposizioni offrono, dai rispettivi punti di vista, una preziosa occasione di approfondimento del lavoro dell’architetto di Villa Lagarina, classe 1903, uno dei grandi protagonisti della cultura architettonica italiana del Novecento. Se ci trasferiamo a Riva del Garda troviamo Alois Beer 1900-1910. Panorami fotografici del Garda dalle collezioni del Kriegsarchiv di Vienna esposto al MAG Museo Alto Garda. Con questa mostra prosegue il progetto dedicato alla fotografia storica legata all’area gardesana e del Tirolo che questo museo persegue con tenacia da anni. A distanza di un secolo dalla sua realizzazione possiamo riscoprire questo lavoro fotografico sul Llago di Garda, antico e sistematico. Alois Beer, nato a Budapest nel 1900, a ventitré anni apre il suo studio fotografico a Vienna e in seguito un secondo a Graz. I suoi atelier erano frequentati da chi ambiva a un suo ritratto mentre crescevano i suoi impegni in campagne fotografiche di documentazione, commissionate dall’Impero. Nel 1885 fece il suo primo importante viaggio, in Grecia, al quale sarebbero seguiti quelli in Palestina ed Egitto, nord dell’Africa, Turchia, Siria, Francia, Belgio, Spagna e Italia, oltre che più brevi viaggi in varie zone dell’Impero austroungarico. Il catalogo di immagini del suo Studio giunse a proporre 20mila immagini di paesaggio, una mole impressionante per quegli anni. Immagini che egli vendeva ovunque, anche grazie a una rete di corrispondenti in tutta Europa. Il fondo fotografico di Alois Beer, conservato al Kriegsarchiv di Vienna, comprende le oltre 30mila lastre appartenenti al fotografo e presenti nel suo catalogo vendite, edito nel 1910 e integrato nel 1914. Sempre al MAG di Riva del Garda troviamo circa venti lavori di Claudio Olivieri raccolti nell’esposizione Il colore disvelato, una ricerca rigorosa attorno alle potenzialità espressive del colore e della luce, all’interno del quadro. «La pittura – dice Olivieri – non è altro che puramente, solamente visibile; è ciò che, sospendendo ogni altro versante immaginativo, introduce la distanza non mediata ma infinita, che fa dello spazio una memoria. Prima della pittura è l’impensato, il luogo completamente opaco della non-relazione». Le tele scelte, in parte provenienti dalle raccolte del Mart di Rovereto e in parte da collezioni private, sono esposte Alois Beer 1900-1910 IN TRENTINO QUESTO MESE VI CONSIGLIAMO DI VISITARE: Castello del Buonconsiglio - Trento Buonconsiglio in bianco e nero sino al 30 giugno Studio d’Arte Raffaelli - Trento Brendan Cass, Spectral Views sino al 30 settembre Mart - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea - Rovereto Andata e ricordo dal 22 giugno sino al 9 settembre Il Mart celebra Adalberto Libera dal 22 giugno sino all’8 settembre La Magnifica Ossessione sino al 6 ottobre MAG - Museo Alto Garda - Riva del Garda Alois Beer 1900-1910. Panorami fotografici del Garda dalle collezioni del Kriegsarchiv di Vienna sino al 3 novembre Claudio Olivieri, Il colore disvelato sino al 3 novembre Castello di Pergine - Pergine Valsugana Klaus Prior, Figure arcaiche sino al 3 novembre Arte Sella - Val di Sella - Borgo Valsugana Percorso Arte Natura sino al 31 dicembre Arte Sella - Spazi Rossi - Borgo Valsugana Sally Matthews, Animali/Animals sino autunno Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 43 cultura nelle tre sale della Pinacoteca destinate alle mostre temporanee, che chiudono il percorso della collezione permanente del Museo di Riva del Garda. Lasciamo il lago e andiamo al Castello di Pergine Valsugana, dove troviamo esposte oltre trenta opere di Klaus Prior, le Figure arcaiche. Sono sculture di legno collocate lungo il percorso tra le due cinta murarie e nel giardino interno, altre sono installate nella sala d’entrata. Si tratta di figure possenti, immobili, in piedi su entrambe le gambe, le braccia aderenti al corpo. Altre sono inginocchiate. Spesso sono a due, a tre, schiena contro schiena o semplicemente affiancate. Altre ancora giacciono rigide le une sopra le altre, corpi morti. Una è in equilibrio su una piccola superficie, un’altra, con la mano alzata, risponde all’appello. Ora proseguiamo per Borgo Valsugana, dove dal 28 giugno agli Spazi Rossi troviamo Sally Matthews che espone Animali/Animals presentato da Arte Sella. Una mostra di disegni e sculture sul mondo animale in dialogo con le opere che l’artista inglese realizzerà lungo il Percorso Arte Natura. «Ognuno ha le proprie ragioni – afferma l’artista nel suo sito web – per l’utilizzo di animali in arte, ma per me devo sempre tornare agli animali stessi per l’ispirazione… La loro natura di animale addomesticato o addestrato è imprevedibile e selvaggia, la loro presenza è sempre vivificante. Voglio che il mio lavoro ricordi alla gente il nostro bisogno degli animali e l’esempio che la loro natura ci offre». A questo punto visitiamo necessariamente il Percorso Arte Natura in Val di Sella che ha la sua partenza vicino al ponte della Strobela, sul torrente Moggio. Le opere si trovano lungo un sentiero forestale lungo un paio di chilometri sul versante sud del monte Armentera. È un viaggio nella natura con i suoi rumori, colori, scorci. Un percorso nel bosco tra muschi, grandi alberi, sassi e acqua. Odori lievi o intensi. Qui dal 1986 nascono, vivono e muoiono sia installazioni lungo il sentiero sia opere nascoste nel bosco. Qui arte e natura si coniugano veramente. Qui l’arte ci carica e il bosco ci riappacifica. Klaus Prior, Castello di Pergine Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 ELETTRICISTI associazione categorie Electric Skills 2013 Alla competizione, promossa dall’Associazione Artigiani e dal Direttivo degli Elettricisti, hanno partecipato 18 ragazzi delle scuole professionali del Trentino, che si sono sfidati per la realizzazione di un quadro di comando. di Jacopo Pedrotti S i è tenuta lo scorso 24 maggio, presso la sede dell’Associazione Artigiani di Trento, la premiazione dell’Electric Skills 2013, manifestazione che ha visto sfidarsi, nella realizzazione di un quadro di comando, 18 ragazzi provenienti dalle scuole professionali di tutto il Trentino. L’Associazione Artigiani, e in particolare il Direttivo degli Elettricisti, ha voluto promuovere questa competizione sia per dare un segnale di vicinanza e di attenzione verso il mondo della formazione professionale, sia per dare la possibilità ai partecipanti di cimentarsi in un test che potesse mettere alla prova la loro abilità professionale. I primi tre classificati alla competizione sono stati: • 1° Daniele Endrizzi, CFP ENAIP di Cles • 2° Stanislav Venhrynovych, CFP ENAIP di Villazzano • 3° Riccardo Stoppini, CFP ENAIP di Arco Oltre a questi ragazzi sono stati premiati anche alcuni studenti che si sono distinti, nel corso dell’anno scolastico, per la costanza e l’impegno dimostrato sia nelle attività scolastiche che in quelle extrascolastiche. I nominativi dei premiati sono: COGNOME E NOME Emel Ismaili Hongoli Felix Lomi Andrea Masiero Mirko Matuzzi Gabriele Rurak Kamil Krzysztof CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Enaip di Villazzano Enaip di Cles Enaip di Borgo Enaip di Tione G. Veronesi di Rovereto Enaip di Arco Si ringraziano Wurth e Cassa Centrale Banca per il prezioso contributo fornito alla manifestazione e senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare questo evento. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 45 associazione categorie AUTOTRASPORTATORI In Italia la benzina costa di più L’Italia resta il posto più salato per fare il pieno di benzina. Soltanto la Norvegia ci supera, per il resto paghiamo la super dal 12% al 25% in più rispetto al resto dei Paesi europei. tratto da www.automoto.it L a notizia non è certo nuova: in Italia benzina e gasolio per autotrazione costano di più rispetto agli altri Paesi europei e questo perché il carico fiscale e la quantità di accise applicati sui carburanti sono maggiori che altrove. Quella di tassare un consumo difficilmente sostituibile e al quale gli italiani a fatica rinunciano è frutto di una scelta politica. Una pratica comoda, ma che pesa sulle tasche di tutti, e che non tiene conto del fatto che il prezzo del petrolio si è da tempo assestato a un livello meno preoccupante del picco vissuto nel 2008. Non che gli altri governi non ricorrano a questa importante fonte di entrata fiscale, ma da noi lo si fa da sempre con mano ben più pesante. Quanto? Paghiamo la super da un minimo del 1213% a un massimo del 25-26% in più rispetto a Paesi 46 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 con economia del tutto paragonabile alla nostra. Tradotto in euro significa che un litro di super a 95 ottani ci costa dai 25 ai 45 centesimi di euro in più al litro. Nella peggiore delle ipotesi, peraltro più frequente di quello che si pensa, rispetto a molti altri consumatori europei noi paghiamo al distributore il conto per quattro litri ma in cambio ne riceviamo tre. Fra le nazioni europee con i prezzi più bassi ve ne sono alcune dove il reddito è inferiore alla media, e quindi la tassazione è in rapporto comunque elevata, altre dove il reddito è maggiore e quindi la convenienza è in rapporto maggiore. In Estonia il prezzo medio di un litro di verde al self service viene 1,27 euro, prezzo che sale a 1,29 euro in Polonia e Bulgaria, a 1,31 euro in Albania e Lussemburgo. Una curiosità: in Russia, la benzina viene 0,77 euro al litro. AUTOTRASPORTATORI Chi abita al nord Italia, vicino ai confini, può risparmiare e in tal caso il fisco italiano ci perde due volte. In Croazia la verde viene 1,33 euro (il 20-25% meno che a Trieste), in Austria costa 1,36, in Svizzera 1,40 e in Slovenia 1,46 euro. A Livigno, alta Valtellina, va ancora meglio: 1,10 euro. Chi abita al Nord Italia, vicino ai confini, può risparmiare e in tal caso il fisco italiano ci perde due volte. In Croazia la verde viene 1,33 euro (il 20-25% meno che a Trieste), in Austria costa 1,36, in Svizzera 1,40 e in Slovenia 1,46 euro. A Livigno, alta Valtellina, va ancora meglio: 1,10 euro. Se in Italia paghiamo mediamente 1,75 euro per un litro di verde a 95 ottani, in Germania, Francia e Gran Bretagna ci si ferma a 1,53-1,54 euro, cioè oltre 20 centesimi di euro al litro di risparmio nei nostri confronti. Chi tassa pesantemente, oltre a noi, è la Grecia (1,72 euro il prezzo medio al self service) che ha peraltro pesanti obiettivi di bilancio da raggiungere. In Olanda il prezzo è 1,77 euro e in Norvegia sale a 1,93. Ma parliamo di due nazioni dove il reddito è nettamente superiore a quello italiano e dove il sistema di trasporti pubblici e l’incentivo alla mobilità sostenibile sono superiori ai nostri. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 associazione INSTALLATORI categorie Questione fonti rinnovabili L’Associazione scrive ai Parlamentari trentini SOSTENERE LE ISTANZE DELLA CATEGORIA O norevoli Deputati e Onorevoli Senatori, l’approssimarsi della data di entrata in vigore dei nuovi sistemi di qualificazione degli installatori di impianti da fonti rinnovabili è fonte di gravissima preoccupazione per migliaia di operatori che, a causa di un dispositivo normativo “POCO CHIARO”, rischiano di essere esclusi dal mercato. Nello specifico, il Decreto Legislativo n. 28/2011, in attuazione della Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, all’articolo 15, prevede che a partire dal 1° agosto 2013 la qualifica di Responsabile Tecnico per l’attività di installatore di impianti da fonti rinnovabili sia conseguita col possesso di uno dei seguenti requisiti: • Laurea in materia tecnica specifica; • Diploma di scuola secondaria e almeno 2 anni di inserimento in azienda; • Titolo di formazione professionale e almeno 4 anni di inserimento in azienda. Incomprensibilmente non vi è alcun riferimento all’abilitazione che la normativa vigente riconosce in capo ai Responsabili Tecnici – coloro che sottoscrivono la cosiddetta “Dichiarazione di Conformità” – che hanno lavorato per almeno 3 anni in qualità di “operaio specializzato”. Esperienza professionale quest’ultima che equivale a non meno di 10 anni di attività nel settore. Peraltro è bene sgomberare subito il campo da qualsiasi equivoco, specificando che tale “SOLUZIONE”, o meglio esclusione, non trova alcun fondamento nella Direttiva 2009/28/CE e si pone, fra l’altro, in palese violazione del principio comunitario di libera concorrenza e di quello costituzionale di uguaglianza sostanziale. In pratica, qualora non venisse fatta chiarezza sull’applicazione della norma, si potrebbe configurare il caso di un Responsabile Tecnico, attualmente qualificato in base al predetto criterio, di una impresa che installa da anni pannelli solari o fotovoltaici, al quale di fatto verrebbe impedito, per la sopravvenienza della norma, di continuare a svolgere il lavoro che svolgeva prima dell’entrata in vigore dei nuovi requisiti. Ricordiamo peraltro che quando entrò in vigore la L. 46/90 (la prima norma professionale degli impiantisti), coloro che avevano i soli requisiti di esperienza professionale furono riconosciuti ex facto come abilitati all’esercizio dell’attività. In questa assurda situazione rischiano di trovarsi oltre 80.000 imprese attualmente in attività (circa 700 anche in Trentino), cui verrebbero disconosciute le abilitazioni professionali acquisite secondo le modalità stabilite dall’art. 4, lettera d) del D.M. 37/08 e verrebbe loro (comunque) negata la possibilità di qualificarsi e di continuare ad operare in uno dei pochi settori di mercato che, pur attraversando un momento di appannamento rispetto alle performance degli ultimi anni, mostra ancora potenzialità di crescita. Per tali evidenti ragioni è necessario intervenire rapidamente per evitare un nuovo caso “esodati”. Alleghiamo la mozione parlamentare promossa dalle Confederazioni dell’Artigianato che Vi chiediamo di sostenere con forza. 48 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 INSTALLATORI associazione categorie Energie rinnovabili 80mila installatori di impianti “cancellati” dalla legge, “esodati” dal 1° agosto. Mobilitazione della categoria. Da Confartigianato, Cna, Casartigiani appello al Governo e al Parlamento: «Salvate le nostre imprese». D al 1° agosto 80mila imprese di installazione impianti, con circa 200mila addetti, operanti nel settore delle energie rinnovabili (fotovoltaico, a biomasse, solare termico, pompe di calore e geotermia) non potranno più lavorare. Motivo: il Decreto legislativo n. 28 del 2011, che recepisce una direttiva europea e ha lo scopo di incentivare l’uso delle energie rinnovabili, tra i requisiti per poter installare impianti non prevede l’abi- litazione oggi riconosciuta dalla Legge 37 del 2008 per i responsabili tecnici delle imprese impiantistiche. In pratica, agli operatori in possesso del titolo di studio della scuola dell’obbligo e dell’esperienza maturata in anni di lavoro si nega sia il riconoscimento della qualificazione professionale acquisita e imposta dalla legge del 2008 per operare sugli impianti sia la possibilità di svolgere corsi di aggiornamento. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 associazione categorie Per la nuova normativa è come se non esistessero. Con il risultato che, dal prossimo 1° agosto, decine di migliaia di installatori di impianti nel settore delle fonti rinnovabili saranno tagliati fuori dal mercato. Gli Impiantisti di Confartigianato, Cna e Casartigiani si stanno battendo da tempo contro le disposizioni del decreto legislativo. Ma finora le richieste di chiarimento e di modifica sono rimaste senza risposta. Le tre Confederazioni hanno quindi organizzato lo scorso 15 maggio a Roma la mobilitazione della categoria e sollecitano l’intervento del Governo e del Parlamento per modificare una disposizione assurda che finisce per creare una nuova categoria di “esodati”. Gli Impiantisti di Confartigianato, Cna e Casartigiani si stanno battendo da tempo contro le disposizioni del decreto legislativo. INSTALLATORI «Chiediamo – sottolinea Giovanni Barzaghi, Presidente di Confartigianato Impianti – di cambiare il Decreto legislativo 28/2011 che nega agli impiantisti il diritto di lavorare. Soprattutto nell’attuale momento di crisi una norma come questa si abbatte come una mannaia sulle imprese e sui lavoratori. Tutto il contrario di quanto servirebbe sia per favorire l’occupazione sia per contribuire a sviluppare il settore delle energie rinnovabili». «Il Governo e il Parlamento garantiscano a tutti gli installatori abilitati la possibilità di continuare a svolgere la loro attività nel settore delle energie rinnovabili». È la richiesta di Carmine Battipaglia, Presidente Nazionale di CNA Installazione Impianti, per dare soluzione al problema. «Riteniamo evidente – prosegue il Presidente degli impiantisti della CNA – la lesione del principio comunitario di tutela della concorrenza che una tale disciplina comporta in riferimento al problema dell’esclusione dei Responsabili Tecnici dalla possibilità di continuare ad operare nel settore delle rinnovabili. Una simile artificiosa, drastica riduzione del numero dei concorrenti nel mercato non potrà che determinare il sorgere o il consolidarsi di posizioni dominanti. È una situazione kafkiana dai dubbi profili costituzionali, che certamente lede il principio di libera concorrenza tra imprese e che faremo di tutto per modificare». «L’assurdità – evidenzia Piero Valenzano, responsabile di Casartigiani Installazione Impianti – è che, qualora non venisse fatta chiarezza sull’applicazione della norma, si potrebbe configurare il caso di un Responsabile Tecnico di una impresa che installa da anni pannelli solari o fotovoltaici, pienamente qualificato in base ai criteri oggi definiti, al quale verrebbe impedito, per la sopravvenienza della norma, di continuare a svolgere il lavoro che svolgeva prima dell’entrata in vigore dei nuovi requisiti». 50 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 RESTAURATORI Restauratori di beni culturali? In Trentino ora c’è l’elenco È stato presentato lo scorso 9 maggio al presidente della Provincia Autonoma di Trento Alberto Pacher. associazione P categorie resentato ufficialmente al Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Alberto Pacher, l’elenco dei Restauratori di beni culturali di Confartigianato Trento, frutto di un lungo percorso che ha visto la partecipazione anche delle Soprintendenze provinciali. Fra i presenti il Presidente e la Vicepresidente di Confartigianato Restauro Trento, Roberto Borgogno [nella foto, insieme con il Presidente Pacher] e Maria Chiara Stefanini, con Guido Radoani e Veronica Costa, nonché la soprintendente per i Beni storico-artistici, librari e archeologici Laura Dal Prà. Come messo in luce dal Presidente Borgogno, l’elenco vuole essere uno strumento per valorizzare e salvaguardare gli artigiani restauratori del Trentino e la loro professionalità, a disposizione sia del mondo privato che degli enti pubblici. L’elenco, che è aperto a variazioni, è in linea con le nuove disposizioni nazionali e, attualmente, contiene poco meno di una trentina di iscritti che operano nel settore del recupero delle opere d’arte soggette a tutela. L’elenco è pubblicato sul sito www.arti giani.tn.it Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 sistema artigianato cooperativa artigiana di garanzia UTILE DI BILANCIO PER LA COOPERATIVA DI GARANZIA Bertolini: «Progetto fusione più forza alle imprese» «La crisi non vuole andarsene, ma dobbiamo guardare al futuro». Prudenza nel valutare i rischi e forti accantonamenti di R.C.C. a crisi non vuole andarsene. Le banche concedono pochi crediti e le imprese faticano a riscuotere i loro. Ma dobbiamo guardare avanti, progettare un futuro per i nostri figli e le nostre aziende. La Cooperativa di garanzia è il vostro punto di forza, l’alleato su cui potrete sempre contare». Il presidente Giuseppe Bertolini ha presentato il bilancio 2012 del confidi artigiano «con la tranquillità dei conti in ordine e la certezza di poter contare su un solido patrimonio. Un risultato ottenuto grazie alla passione e alla determinazione dei colleghi del consiglio d’amministrazione e alla dedizione di tutti i nostri collaboratori, che ci consente di resistere e di valutare con serenità il passo che da tempo stiamo valutando: la fusione con Confidimpresa». È stato un passaggio importante l’approvazione all’unanimità, venerdì 31 maggio, del bilancio del confidi artigiano: per i nuovi servizi introdotti nel 2012 e per le attività già programmate per l’anno in corso; per i conti di «L un anno difficile che si chiudono con un risultato positivo; per il numero di domande di finanziamento accolte e garantite; ma soprattutto per aver consolidato assetti patrimoniali e sviluppato capacità professionali tali da garantire le condizioni migliori per decidere se accogliere il progetto di fusione. Bertolini è stato esplicito: «Siamo pronti a valutare e chiudere la partita entro l’anno. Ritengo che sia la strada giusta per sostenere ancor meglio le nostre aziende». Il presidente Roberto De Laurentis ha confermato il sostegno dell’Associazione Artigiani: «Unire i confidi è un passo che rafforzerà il potere contrattuale del sistema produttivo verso le banche». Un orientamento caldeggiato anche dalla Provincia che, considerata la consistenza delle risorse pubbliche affidate agli enti di garanzia, preferirebbe avere un unico interlocutore. L’unità dei tre confidi è anche la naturale conclusione del percorso comune iniziato con l’iscrizione nel 2010 Conti in ordine e patrimonio solido Conti che tornano e solidità patrimoniale significano anche più servizi per le imprese. Nardelli ha ricordato le novità introdotte con i prestiti partecipativi per patrimonializzare le imprese (134 domande attive per 35,3 milioni), l’erogazione diretta di mutui (13 domande per 175 mila euro, già saliti nel primo trimestre a 500 mila), le fideiussioni commerciali per gli autotrasportatori e per la liquidazione dei crediti d’imposta, le convenzioni sottoscritte con gli istituti di credito, le complesse istruttorie per l’accesso ai contributi, oggi decisamente più selettivi, disposti dalla legge 6 e dalla legge 17. Un ventaglio di interventi reso possibile dall’assegnazione ai confidi di consistenti risorse da parte della Provincia – 3,3 milioni per l’attività ordinaria, 5 milioni per la cappatura, 1 milione per il fondo investimenti – alla quale va dato atto della sua presenza e capacità d’intervento. «Ma non un euro della dotazione pubblica» ha sottolineato il direttore «è stata spesa per il funzionamento della Cooperativa. Si sostiene da sola, con i ricavi dai servizi e dei proventi finanziari – 2,4 milioni – e con il qualificato lavoro dei collaboratori, la sua vera forza». Nardelli: «Sofferenza sotto controllo ed equilibrio dei costi». Servizi rafforzati, un risultato raggiunto grazie all’impegno del personale. «Qualcuno potrà rilevare che l’utile 2012 è inferiore a quello realizzato l’anno precedente. È vero, ma c’è una ragione: la prudenza con cui valutiamo i rischi. Lo scorso esercizio abbiamo operato 3,5 milioni di rettifiche a fronte di 6,7 milioni di sofferenze bancarie. Abbiamo inoltre deciso accantonamenti consistenti, che portano il fondo di copertura a 4,8 milioni. Con ciò abbiamo messo in sicurezza il patrimonio e garantito un’ampia operatività alla Cooperativa» ha spiegato rivolgendosi ai soci il direttore Paolo Nardelli. «È una prudenza cui ci siano sempre attenuti. Lo scorso anno i confidi italiani hanno registrato un aumento del 64,7% dei crediti deteriorati, in un’economia che non mostra inversioni di tendenza, un dato che deve far riflettere». 52 l’Artigianato Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 sistema artigianato cooperativa artigiana di garanzia «Le banche non hanno fiducia nelle piccole imprese, non ci fanno credito. Quando noi artigiani non rientriamo nei parametri costruiti sulle grandi imprese i soldi restano lì, nelle loro casse. È anche per questo che dobbiamo unirci, rafforzarci, se necessario sostituirci agli stessi istituti...». La denuncia di Roberto De Laurentis è stata proposta con la passione di sempre, ma stavolta ha trovato la risposta pacata di Ruggero Carli, ospite dell’assemblea, che ha esortato a non contrapporre imprese a banche: «Nessuno vincerebbe, tutti perderemmo». Il responsabile del credito della Federazione della cooperazione ha ricordato che nel solo 2009 le Casse Rurali hanno fornito oltre il 90% di quei 400 milioni di mutui settennali al tasso medio dell’1,5% in cui s’è sostanziata la prima manovra anticrisi della Provincia. Ha poi rammentato come il rapporto tra impieghi e raccolta delle banche cooperative trentine sia oggi del 95% con un totale di 12 miliardi di prestiti a famiglie e imprese: «Un dato che si può interpretare come si crede, ma certamente non come una stretta del credito». E lo stesso dicasi, ha aggiunto, dei soldi della Bce che sarebbero congelati negli istituti: «Macché tesaurizzati, hanno garantito la liquidità del sistema e, quando sono stati utilizzati per acquistare titoli del debito pubblico italiano, hanno salvato il paese e le imprese dalla mannaia dello spread». Punti di vista diversi, ma un confronto civile seguito con interesse dall’assemblea. Con De Laurentis che ha ribadito come «il rapporto con le banche sia freddo» e come il credito sia merce rara, cosa del resto confermata in recenti occasioni sia dal presidente della Bce Draghi, sia dal governatore della Banca d’Italia, Visco. È in tale quadro che la fusione tra confidi va nel senso di rafforzare il potere contrattuale delle imprese piccole e medie nei confronti degli istituti di credito, ha concluso il presidente dell’Associazione artigiani: «Lavoriamo assieme per quell’obiettivo, rafforziamo la casa comune». nell’elenco speciale (ex articolo 107) degli intermediari finanziari vigilati della Banca d’Italia, iscrizione che consente loro di svolgere una parziale attività di credito. Il progetto di fusione per ora coinvolge la Cooperativa artigiana e Confidimpresa, ma l’ipotesi vale anche per Cooperfidi, semmai deciderà di percorrerla. «Sono passaggi delicati, i numeri debbono tornare e sono indispensabili franchezza e fiducia» ha aggiunto Bertolini. «Per quanto ci riguarda ci siamo adoperati a rafforzare i servizi per i soci, abbiamo istituito i mutui diretti e le garanzie fideiussorie, sottoscritto importanti accordi con le Casse Rurali e Unicredit, fornito nuove garanzie fideiussorie e, soprattutto, abbiamo valutato i rischi con grande prudenza, effettuando consistenti accantonamenti. Un’impostazione che, se quest’anno ha inciso sul risultato finale, d’altra parte rafforza la nostra posizione e ci consente di guardare al futuro con una ragionevole dose di tranquillità». Fusione all’orizzonte, dunque. Ora la parola passa alle valutazioni tecniche, compito già affidato ad una società specializzata. Si peseranno attività e rischi, possibilità di ridurre i costi e opportunità di mantenere divisioni operative. La strada, tuttavia, è stata imboccata. «L’obiettivo è uno solo: dare più forza e servizi alle nostre imprese» ha concluso Bertolini. Entro l’anno la decisione. De Laurentis: «Rafforziamo la casa comune» «Tra imprese e banche deve tornare la fiducia». Carli: «Ma le Casse Rurali sono al vostro fianco». L’ATTIVITÀ IN CIFRE Nel corso del 2012 sono state presentate 581 domande di contributo a valere sulla L.p. 6 contro le 865 dell’anno precedente, segno evidente di un’economia in rallentamento. I nuovi affidamenti ammontano a 36,6 milioni con garanzie per 18,7 milioni, mentre a fine esercizio il totale degli affidamenti era di 168,7 milioni e 92,7 milioni le garanzie prestate. Le sofferenze rilevate ammontano a 11 milioni (6,6% degli affidamenti). I settori che più hanno mostrato di soffrire gli effetti della crisi sono l’edilizio, il manifatturiero e l’autotrasporto. I ricavi per servizi, in aumento, hanno raggiunto la cifra di 1,3 milioni, di cui 859 mila euro per commissioni su garanzie (che restano inferiori alla media) e 450 mila per istruttorie su leggi provinciali. La gestione del portafoglio titoli è stata positiva per 337 mila euro a cui vanno aggiunti 764 mila euro per interessi e proventi assimilati. I costi d’amministrazione sono stati 1,6 milioni. I collaboratori sono 14. Il patrimonio di vigilanza è a quota 24,4 milioni. L’utile, interamente destinato a riserva, è stato di 204 mila euro. Anno LXIV N. 6 Giugno 2013 l’Artigianato 53 TRENTINO IMPRESE I MIGLIORI SERVIZI AI MIGLIORI PREZZI CONTABILITÀ DICHIARAZIONE DEI REDDITI CONSULENZA FISCALE CONTENZIOSO TRIBUTARIO CONSULENZA AZIENDALE PER ESSERE CONTATTATI: ✂ RICHIESTA PREVENTIVO PERSONALIZZATO DEI NOSTRI SERVIZI (da restituire compilato presso gli uffici riportati alla pagina seguente o inviare fax al n. 0461.803987 o alla nostra e-mail: [email protected]) Denominazione …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Codice fiscale ………………………………………………………………………………………………………………………………… Attività esercitata ……………………………………………………………………………………………………… C.A.P. e-mail ……………………………………………………… Comune …………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… Persona da contattare tel. Via …………………………………………………………… fax ………………………………………………………………………………………………………………………………………… .................................................................. cell. ……………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Informativa ai sensi del D.Lgs. 196/2003, art. 13: I dati da Lei forniti saranno trattati esclusivamente con riferimento al procedimento per il quale ha presentato la documentazione, con supporto cartaceo e/o informatico, dal titolare TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. INVIATE I VOSTRI DATI: SENZA IMPEGNO RICEVERETE via mail LE NOSTRE INFORMATIVE PER LE NOVITÀ fiscali, scadenze, contributi pubblici e quant’altro di interesse delle imprese Data ………………………………………………………………………………………………… TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. | Via Brennero, 182 | 38121 Trento | R.I. TN c.f. p.iva 01722340229 e-mail: [email protected] | web: www.artigiani.tn.it TRENTINO IMPRESE • tutela le imprese nei confronti del fisco (CAF) • fa parte del gruppo Associazione Artigiani Trento • leader di consulenza e contabilità per le piccole imprese UFFICI DI TRENTINO IMPRESE BORGO Corso Vicenza, 47 CAVALESE Via degli Artigiani, 13 CEMBRA Via dei Rododendri, 1/2 CLES Piazza C. Battisti, 1/A FIERA Via A. 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