Chiudi - Comune di Piacenza
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Delibera n°15 28/04/2016 CONSIGLIO COMUNALE DI PIACENZA Convocazione ◘ prima □ seconda □ d'urgenza Sessione Ora convocazione: ◘ pubblica Seduta □ segreta ◘ solita sala delle riunioni □ altra sede Luogo della convocazione …................. OGGETTO: APPROVAZIONE - IMMEDIATA ESEGUIBILITA' - DELLE TARIFFE IUC - TARI PER L' ANNO 2016. Ufficio Proponente : COMDORB1 - U.O. Tributi Con l’osservanza delle formalità prescritte dalla vigente legge sull’ordinamento delle autonomie locali vennero per oggi VENTOTTO APRILE DUEMILASEDICI convocati i componenti di questo Consiglio comunale nelle persone dei Signori : (come da avviso del 22,04,2016 prot. gen. n. 35133) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Bisagni Miriam Botti Giovanni Bricchi Michele Carella Lucia Castagnetti Giovanni Ceccarelli Gianluca Colla Roberto Colosimo Marco 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. Curtoni Rino 17. Dosi Paolo 18. Ferrari Claudio 19. Fiazza Christian 20. Foti Tommaso 21. Gabbiani Andrea 22. Garetti Paolo 23. Girometta Maria Lucia 24. Opizzi Erika Pallavicini Carlo Perrucci Stefano Polledri Massimo Ponzini Sandra Putzu Filiberto Quagliaroli Mirta Raggi Samuele 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. Rapacioli Laura Reggiani Annalia Rocchi Lucia Rossi Manuel Sichel Federico Tagliaferri Andrea Tarquini Barbara Tassi Marco Zucconi Guglielmo Alle ore 16:44 ha inizio la trattazione dell’argomento in oggetto. Risultano assenti i Sigg. : BISAGNI MIRIAM, COLLA ROBERTO, FOTI TOMMASO, PALLAVICINI CARLO, PUTZU FILIBERTO. Assiste il Dott. VINCENZO FILIPPINI SEGRETARIO GENERALE. Presiede il Signor CHRISTIAN FIAZZA nella sua qualità di PRESIDENTE. Delibera n° 15/2016 copia informatica per consultazione CONSIGLIO COMUNALE DI PIACENZA Oggetto: APPROVAZIONE DELLE TARIFFE IUC - TARI PER L' ANNO 2016. IMMEDIATA ESEGUIBILITA' Risultano presenti n. 28 consiglieri – Risultano inoltre presenti gli assessori: Bisotti, Buscarini, Cisini, Cugini, Gazzola; IL PRESIDENTE invita l’Assessore Gazzola a riferire in ordine alla presente deliberazione proposta della Giunta Comunale. LA GIUNTA COMUNALE Visti: - l'art. 1, comma 169, della Legge n. 296/2006 ai sensi del quale il termine per approvare le aliquote e le tariffe comunali degli enti locali è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione; - il Decreto del Ministero dell'Interno del 1/03/2016 a norma del quale il termine per l'approvazione del bilancio di previsione per l'anno 2016 è differito al 30 aprile 2016; - l'articolo 1, comma 639, della Legge n. 147 del 2013 che ha istituito, a decorrere dal 1° gennaio 2014, l'imposta unica comunale (IUC), che si compone dell'imposta municipale propria (IMU), del tributo sui servizi indivisibili (TASI) e della tassa sui rifiuti (TARI); - l'art. 1, comma 651, della Legge n. 147/2013 che stabilisce che il Comune, nella commisurazione della tariffa, tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al D.P.R. n. 158/99; Delibera n° 15/2016 copia informatica per consultazione CONSIGLIO COMUNALE DI PIACENZA - l'art. 1, comma 654, della Legge n. 147/2013 secondo il quale la tassa sui rifiuti deve assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati; - l'art. 1, comma 683, della Legge n. 147/2013 secondo il quale il Consiglio Comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della Tari in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal Consiglio Comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia; - l'art. 34 della Legge Regionale Emilia Romagna n. 19/2012, che prevede la costituzione presso ATERSIR (Agenzia Territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi Idrici e Rifiuti) di un fondo straordinario a copertura dei danni economico-finanziari causati dagli eventi sismici del maggio 2012, imputando ai Comuni dell'intero territorio regionale l'importo pro quota e disponendo di inserire tale quota all'interno dei costi comuni dei Piani Finanziari; - il “Regolamento di prima applicazione della gestione del fondo d'ambito di incentivazione alla prevenzione e riduzione dei rifiuti”, approvato con Deliberazione del Consiglio d'Ambito n. 16 del 07/04/2016, con il quale vengono definiti i criteri per l'attivazione del fondo a decorrere dall'anno 2016, stabilendo l'inserimento nei piani economico-finanziari dei vari Comuni sia della quota di finanziamento del fondo, sia dell'incentivo da riconoscere ai Comuni per il sostegno alla trasformazione dei servizi orientati al miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti; Visto il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Dirigente del Servizio Entrate (all. B) ai sensi dell'art. 49, comma 1, D.Lgs. n. 267/2000; Visto il parere favorevole in ordine alla regolarità contabile espresso dal Responsabile dell'U.O. Bilancio - Direzione Operativa Risorse ai sensi dell'art. 49, comma 1, D.Lgs. n. 267/2000 (all. C); Visto il Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani anno 2016, redatto da ATERSIR sulla base dei costi esposti dalla società IREN AMBIENTE SPA, gestore del servizio rifiuti urbani per il Comune di Piacenza, allegato al presente atto (all. A); Dato atto che, a seguito delle normative regionali sopra indicate, il costo del servizio di gestione dei rifiuti risultante dal Piano Finanziario (all. A) comprende alcune voci che vanno ad aumentare i costi esposti dal gestore quali : - il fondo solidaristico sisma maggio 2012 di cui all’art. 34 della Legge Regionale n. Delibera n° 15/2016 copia informatica per consultazione CONSIGLIO COMUNALE DI PIACENZA 19/2012 per un importo pari ad € 46.652,26; - la quota di finanziamento del fondo d'ambito di incentivazione posta a carico del Comune di cui alla Legge Regionale n. 16 del 5 ottobre 2015 pari ad € 190.715,09; mentre alcune voci vanno a ridurre i costi, quali: - l'incentivo riconosciuto ai sensi della Deliberazione del Consiglio d'Ambito n. 16 del 07/04/2016 per un importo pari ad € 104.550,87; - il contributo che verrà erogato dalla Regione a fronte dell'omogeneizzazione territoriale dei costi di smaltimento dei rifiuti per un importo pari ad € 345.880,85; Dato atto che il Consiglio Locale di Atersir in data 22 aprile 2016 ha espresso, ai sensi dell'art.7, comma 5 lett. c) della l. r. 23/2011, parere favorevole in merito alla proposta di piano finanziario di cui all'all. A) e che lo stesso è in attesa di approvazione da parte del Consiglio d'Ambito ATERSIR, già convocato a tal fine per il giorno 26 aprile 2016; Che, nelle more dell'approvazione dei Piani Finanziari da parte di ATERSIR ed al fine di rispettare il termine di legge del 30 aprile per l'approvazione delle tariffe comunali, è necessario avviare la procedura per l'approvazione delle tariffe TARI 2016 sulla base degli importi contenuti nel Piano Finanziario di cui all'all. A e per il quale il Consiglio d'Ambito Locale ha espresso parere favorevole, fatte salve le eventuali modifiche che si rendessero necessarie in relazione alle decisioni di ATERSIR; Considerato che: 1) al totale dei costi risultanti dal Piano Finanziario di cui all'allegato A) occorre aggiungere le seguenti voci, come risulta dal Quadro Economico, di cui all'allegato D: a) l'IVA al 10% sui costi del gestore del servizio rifiuti; b) il corrispettivo del servizio di gestione del tributo TARI riguardante la gestione dell'utenza e le altre attività di gestione ordinaria del tributo compresa la predisposizione, stampa ed invio degli avvisi nonché dei solleciti di pagamento, servizio di front e back office, gestione delle banche dati, registrazione dei pagamenti, creazione del file per la predisposizione degli accertamenti; c) il corrispettivo dell'attività di controllo ed emissione degli avvisi di accertamento TARI 2016 riguardanti sia gli omessi/parziali pagamenti sia le utenze non dichiarate; d) gli importi derivanti dall'applicazione delle riduzioni ed agevolazioni previste nel Delibera n° 15/2016 copia informatica per consultazione CONSIGLIO COMUNALE DI PIACENZA regolamento della TARI; e) l'importo dell'insoluto, derivante dai crediti TARI 2016 che si prevede di non incassare una volta esperite tutte le procedure di riscossione previste per legge (ordinaria, invio dei solleciti, accertamento, riscossione coattiva), calcolato sulla base dell'andamento degli importi non incassati relativi alla tassa sui rifiuti negli scorsi anni; 2) dal totale dei costi di cui al precedente punto 1) occorre dedurre le seguenti voci, come risulta dal Quadro Economico, di cui all'allegato D: a) il contributo ministeriale previsto per il servizio di gestione dei rifiuti delle istituzioni scolastiche (in quanto incassato dal Comune); d) le entrate effettivamente riscosse nell'anno 2016 a seguito dell'attività di recupero evasione (art. 10, comma 5, del regolamento comunale TARI e le linee guida per la redazione del piano finanziario e per l'elaborazione delle tariffe predisposte Ministero dell’economia e delle finanze nel 2013); b) l'importo della TARI relativa agli immobili comunali. Considerato inoltre che: - per la determinazione delle tariffe TARI anno 2016 sono stati utilizzati le categorie di utenze ed i coefficienti Ka-Kb-Kc-Kd, di cui al D.P.R. n. 158/99, in vigore dall'anno 2005 per la tariffa rifiuti ed approvati dal Consiglio Comunale con delibera n. 250 del 13.12.2004; - a seguito dei controlli delle utenze domestiche ed in particolare l'introduzione della procedura che integra il procedimento di dichiarazione TARI con quello di cambio di residenza, si è registrato un incremento della superficie complessiva di tale tipologia di circa 90.000 mq; inoltre, in relazione all'attività di controllo e di ricerca dell'evasione totale per le utenze non domestiche, si è registrato un incremento delle superfici complessivamente di circa 21.000 mq; Ritenuto necessario predisporre i prospetti delle tariffe TARI per le utenze domestiche (all. E) e non domestiche (all. F) determinati sulla base del Quadro Economico sopra indicato e delle banche dati dei contribuenti e finalizzati ad assicurare la copertura integrale dei costi del servizio per l'anno 2016, in conformità a quanto previsto dall'art. 1, comma 654, della Legge n. 147/2013; Dato atto che le previsioni di entrata e di spesa contenute negli schemi di bilancio 2016Delibera n° 15/2016 copia informatica per consultazione CONSIGLIO COMUNALE DI PIACENZA 2018 saranno coerenti con l'applicazione delle tariffe TARI individuate dal presente atto; Ritenuto di approvare le tariffe TARI sopra indicate; A voti unanimi espressi nelle forme di legge; propone al Consiglio Comunale 1) di dare atto del Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani anno 2016, redatto da ATERSIR sulla base dei costi esposti dalla società IREN AMBIENTE SPA allegato (All. A); 2) di approvare, per l’anno 2016, le tariffe della Tassa sui Rifiuti (TARI), così come risultano indicate, per le utenze domestiche nei prospetti di cui all'Allegato E) e per le utenze non domestiche nei prospetti di cui all'allegato F), parti integranti e sostanziali del presente atto, elaborate a copertura integrale dei costi del servizio come risultano individuati nel Quadro Economico (all. D); 3) di dare atto che –conformemente a quanto previsto all’art. 27, comma 6, del “Regolamento Comunale per la Disciplina della Tassa sui Rifiuti IUC-TARI”, approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 19 del 12/05/2014 e successivamente modificato con delibere di Consiglio Comunale n. 28 del 10/07/2014, n. 15 del 20/07/2015 e n. 6 del 22/02/2016 – la seconda rata TARI 2016, da versare a saldo con scadenza 31 ottobre 2016, è determinata in base alle tariffe di cui al punto 2), con eventuale conguaglio che si rendesse necessario in relazione al versamento della prima rata; 4) di dare atto che le tariffe di cui al punto 2) hanno effetto dal 1° gennaio 2016 ; 5) di dare atto che la presente deliberazione sarà inviata al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento delle Finanze, entro il termine di cui all’art. 52, comma 2, del D.Lgs. n. 446/97, e comunque entro trenta giorni dalla data di scadenza del termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione. Il parere dei Revisori dei Conti risulta dall’allegato G; Per le ragioni dell'urgenza, su motivata richiesta del Sindaco, non è stato acquisito il parere della Commissione consiliare competente ai sensi dell'art. 30, comma 8, del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale. inoltre la Giunta Comunale propone Delibera n° 15/2016 copia informatica per consultazione CONSIGLIO COMUNALE DI PIACENZA di dichiarare all'unanimità il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134 - 4°comma - D.Lgs. n. 267/2000, stante l’urgenza di avviare tutte le attività necessarie a dare applicazione alle tariffe approvate. Dopo l’illustrazione dibattito. dell’Assessore Gazzola, il Presidente dichiara aperto il VEDASI VERBALE ALLEGATO Nel corso del dibattito escono i consiglieri: Polledri, Tagliaferri, Tassi; entrano i consiglieri: Colla, Putzu; PRESENTI IN AULA N. 27Non avendo nessun altro consigliere richiesta la parola, il PRESIDENTE pone in votazione il provvedimento di cui all’oggetto. Il Consiglio Comunale APPROVA con n. 18 voti favorevoli e 9 contrari. Il Presidente comunica il risultato della votazione. Il Presidente pone quindi in votazione l’IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ del provvedimento in oggetto ed il consiglio, l’APPROVA con n.18 voti favorevoli e 8 contrari. Il consigliere: Putzu, risulta presente in aula, ma non si è attivato per la votazione. Il Presidente comunica il risultato della votazione. Delibera n° 15/2016 copia informatica per consultazione Piacenza, 22/04/2016 Allegato B Oggetto: APPROVAZIONE DELLE TARIFFE IUC - TARI PER L' ANNO 2016. Ai sensi dell’art. 49, comma 1, d.lgs. n. 267/2000, si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della proposta di delibera di cui all’oggetto. Sottoscritto dal Dirigente MORSIA GIUSEPPE con firma digitale copia informatica per consultazione Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso: PRESIDENTE CHRISTIAN FIAZZA con firma digitale ◘ SEGRETARIO GENERALE VINCENZO FILIPPINI con firma digitale Dichiarata immediatamente eseguibile Si comunica l’approvazione della deliberazione all’Ufficio Proponente COMDORB1 - U.O. Tributi, ai servizi indicati in fase di redazione della proposta. retro della delibera n° 15 del 28/04/2016 copia informatica per consultazione COMUNE DI PIACENZA – COSTI DEL SERVIZIO ANNO 2016 VOCI D.P.R. 158/99 3.478.267,77 2.576.860,79 4.115.982,12 10.171.110,68 3.500.095,41 1.418.514,47 985.825,16 3.932.784,72 14.103.895,40 2.376.770,08 2.376.770,08 658.724,52 658.724,52 CSL CRT CTS AC CGIND (A) CRD CTR CONAI - CGD (B) CG (A+B) CARC CGG CCD CC Rn Amm Acc CKn Ctot 17.139.390,00 € DI CUI: COSTI FUNZIONAMENTO ATERSIR (INSERITI NEL CGG) 83.239 MENTRE DA AGGIUNGERE : Fondo incentivante (DA INSERIRE NEL CCD) Fondo solidaristico Sisma ( DA INSERIRE NEL CCD) 190.715,09 46.652,26 Premio Comuni virtuosi LFA (DA INSERIRE NEL CCD) Incentivo Comuni servizi LFB1 (DA INSERIRE NEL CCD) - 104.550,87 Contributo Regione (DA INSERIRE NEL CCD) - 345.880,85 TOTALE PIANO FINANZIARIO 2016 AL NETTO DEL CARC 16.926.325,62 € Page 1 copia informatica per consultazione ALL. A QUADRO ECONOMICO ALL. D COMUNE DI PIACENZA ANNO DI RIFERIMENTO: Costi Servizio Rifiuti 2015 2016 16.444.647,32 16.793.509,15 46.652,26 -22.115,20 - 190.715,09 190.715,09 16.513.414,78 17.030.876,50 517.461,72 1.748.895,00 1.812.521,51 63.626,51 Costo - Fondo incentivante L.R. n. 16 /2015 IVA SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI 348.861,83 68.767,46 Costo - Fondo solidaristico sisma maggio 2012 art 34 L.R. n. 19/2012 TOTALE COSTI da Prospetto Economico - Finanziario variazione COSTI GESTIONE ORDINARIA TRIBUTO TARI (CARC) - IVA COMPRESA 412.970,00 412.970,00 ,00 COSTI ATTIVITA' ACCERTAMENTO INSOLUTI TARES E TARI - IVA COMPRESA 100.000,00 100.000,00 ,00 Costo - Sconti previsti da regolamento (compostiera, distanza cassonetto, avvio al recupero, ecc.) 400.000,00 550.000,00 150.000,00 Importo insoluto 500.000,00 1.800.000,00 1.300.000,00 - -104.550,87 -104.550,87 -83.400,56 -83.540,84 -140,28 -117.724,00 -117.724,00 ,00 -100.000,00 -100.000,00 21.300.552,30 1.826.397,08 Entrata - Incentivo comuni L.R. n. 16/2015 Entrata - Contributo MIUR Scuole Statali (previsione 2015) - a dedurre Entrata - TARI immobili comunali - a dedurre Maggiori entrate derivanti da attività di accertamento TOTALE copia informatica per consultazione - € 19.474.155,22 COMUNE DI PIACENZA TARIFFE TARI ANNO 2016 UTENZE DOMESTICHE QUOTA VARIABILE Famiglie QUOTA FISSA 1 0,916587 46,242859 2 1,076990 113,828577 3 1,203021 142,285721 4 1,306137 156,514293 5 1,409253 206,314295 6 1,489454 241,885725 Page 1 copia informatica per consultazione ALL. E COMUNE DI PIACENZA ALL. F TARIFFE TARI ANNO 2016 UTENZE NON DOMESTICHE QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE TARIFFA TOTALE Euro/m2 Euro/m2 Euro/m2 Musei,biblioteche.,scuole,associazioni,luoghi culto 1,140260 0,896751 2,037011 Cinematografi e teatri 0,891476 0,956899 1,848375 Autorimesse e magazzini, distributori carburante 1,160992 1,339659 2,500651 Studi professionali 2,218323 2,400450 4,618773 Impianti sportivi 1,057332 0,820199 1,877531 Esposizioni, autosaloni 0,704888 1,153747 1,858635 Alberghi senza ristorante 2,239055 2,427790 4,666845 Case di cura e riposo 3,275655 4,100997 7,376652 Ospedali 3,275655 4,100997 7,376652 Uffici, Agenzie 2,218323 3,403828 5,622151 Banche ed istituti di credito 1,617096 5,467996 7,085092 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli 2,923211 3,157768 6,080979 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 3,006139 4,040849 7,046988 Negozi particolari quali filatelia , tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato 1,720756 1,861853 3,582609 Banchi di mercato beni durevoli 3,690295 3,986169 7,676464 Attività Artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista 3,068335 3,313606 6,381941 Attività Artigianali tipo botteghe:falegname, idraulico, fabbro, ellettricista 2,135395 2,318430 4,453825 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 2,259787 3,157768 5,417555 Attività industraili con capannoni di produzione 1,907344 2,515278 4,422622 Attività artigianali di produzione beni specifici 1,700024 1,230299 2,930323 Ristoranti, trattorie, ostererie, pizzerie, pub 11,547721 12,486169 24,033890 Mense, birrerie, amburgherie 10,055017 13,987134 24,042151 Bar, caffè, pasticceria 10,469657 11,482792 21,952449 6,219598 9,568993 15,788591 Ortofrutta , pescherie, fiori e piante,pizza al taglio 14,864840 16,064972 30,929812 Banchi di mercato genere alimentari 14,346540 15,523641 29,870181 3,047603 4,286909 7,334512 DESCRIZIONE Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari Discoteche, night club Page 1 copia informatica per consultazione copia informatica per consultazione copia informatica per consultazione RT/ VERBALE N. 15 CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA DEL 28 APRILE 2016 Oggetto: Approvazione delle tariffe IUC- TARI per l’anno 2016. – IMMEDIATA ESEGUIBILITA’*** copia informatica per consultazione RT/ VERBALE N. 15 *** Sono intervenuti: Presidente Fiazza pag. 1 Assessore Gazzola pag. 1 Consigliera Quagliaroli pag. 5 Assessore Gazzola pag. 9 Consigliera Tarquini pag. 14 Consigliera Opizzi pag. 18 Consigliere Botti pag. 19 Consigliera Girometta pag. 20 Consigliera Rapacioli pag. 21 Consigliere Garetti pag. 22 Consigliera Rocchi pag. 23 Consigliere Colosimo pag. 24 *** E’ presente in aula il presidente dei revisori dei conti, dr. Pietro Boraschi. Sono altresì presenti il dr. Giuseppe Morsia, dirigente della Direzione Operativa Risorse, e la dr.ssa Monica Savi, dirigente dell’Unità di Progetto sviluppo sistema integrato delle Entrate. *** PRESIDENTE FIAZZA Passiamo al primo punto all’ordine del giorno: approvazione delle tariffe IUC-TARI per l’anno 2016. A seguire, votazione sulla immediata eseguibilità. Illustra la proposta al Consiglio l’assessore Gazzola. Prego, Assessore. ASSESSORE GAZZOLA Grazie Presidente. Presentiamo la delibera sulle tariffe della TARI che arriva in Consiglio senza aver acquisito il preventivo parere della commissione consiliare competente per ragioni di urgenza, ai sensi dell’articolo 30, comma 8, del regolamento del Consiglio comunale. 2 copia informatica per consultazione Com’è noto, il termine per approvare le tariffe e aliquote dei tributi degli Enti locali è fissato dalla legge entro il termine di approvazione del bilancio di previsione. Un decreto del Ministero dell’Interno ha fissato questa data al 30 di aprile del 2016. Poiché l’approvazione del piano finanziario da parte di ATERSIR, che è il soggetto titolato a licenziare questo documento, era previsto per martedì scorso 26 aprile, attendere quella data non avrebbe consentito di rispettare i termini ordinari, quindi di approvare le tariffe entro la fine del mese, facendo tutti i passaggi necessari. Per questa ragione, la Giunta, venerdì scorso, il 22, nelle more dell’approvazione del piano da parte di ATERSIR, ha recepito quella che è la proposta su cui il Consiglio locale di ATERSIR, lo stesso giorno, aveva espresso parere favorevole, facendo salve quelle che potevano essere modifiche intervenute successivamente in seno di consiglio generale; modifiche che non sono peraltro intervenute. Abbiamo accelerato un po’ i tempi per riuscire a portare le tariffe entro la data prevista dalla legge. La tassa sui rifiuti, tenuto conto dei criteri determinati dal DPR 158/99, in termini di categorie di utenti, di coefficienti da applicare, deve assicurare la copertura integrale dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilabili. La tassa deve coprire integralmente il costo del servizio di raccolta, smaltimento, gestione, e deve essere conforme a quello che è il piano finanziario redatto da ATERSIR, sulla base dei costi esposti dal gestore del servizio che, come sappiamo, è IREN Ambiente SPA. IREN Ambiente ha predisposto un piano finanziario; ATERSIR lo ha approvato. Allegato alla delibera ci sono i documenti tecnici che lo riguardano. Il costo del servizio dei rifiuti vede un aumento rispetto allo scorso anno di 348.000€ legato in particolare al fatto che, lo scorso anno, ATERSIR ha preso in considerazione quantitativi teorici nella determinazione dei costi, mentre quest’anno sono stati presi in considerazione i quantitativi reali di raccolta e di smaltimento. Questo ha determinato un aumento dei quantitativi, quindi un aumento dei costi. Il quadro economico che vedete allegato alla delibera sub D illustra tutte le varie voci che compongono il quadro e vede un costo legato al fondo solidaristico del maggio 2012, introdotto con una legge regionale che, a seguito di una legge che aveva colpito i paesi dell’Emilia, aveva posto a carico dei comuni una quota in 3 copia informatica per consultazione questa sede, quota che diminuisce rispetto lo scorso anno di 22.000€, ma che è ancora pari a 46.652€. Un’altra voce di aumento è legata a una legge regionale e al regolamento che ATERSIR ha adottato per l’attuazione di questa legge, che prevede un fondo straordinario per l’incentivazione del servizio legato ai rifiuti. Un fondo che noi contribuiamo ad alimentare con 190.000€ e dal quale riceviamo, in termini di distribuzione, una quota (che costituisce un minor costo) di 104.000€. Il costo del servizio di gestione risultante dal piano finanziario prevede appunto queste voci. Al totale dei costi risultanti dal piano finanziario occorre poi aggiungere altre voci, che vediamo nel quadro economico sub D; in particolare: l’IVA al 105 sui costi della gestione del servizio, il corrispettivo del servizio di gestione, perché la gestione del tributo sappiamo non è in capo al Comune ancorché si tratti di un tributo, ma la gestione è stata affidata a IREN, posto che da circa 15-20 anni, è sempre stato IREN a gestire questo tipo di attività, che era tariffa. In questo periodo di tempo, il Comune non aveva più un servizio entrate in grado di gestire autonomamente e direttamente questo servizio (sapete qual è la situazione del personale del nostro Ente), quindi non saremmo in grado di gestire questa attività. Il servizio è stato affidato ad IREN, questo servizio che riguarda la gestione dell’utenza, l’attività di gestione ordinaria del tributo, compresa la predisposizione, la stampa, l’invio degli avvisi, i solleciti di pagamento, il servizio di fronte back office, la gestione delle banche dati, la registrazione dei pagamenti, la creazione dei file per la predisposizione degli accertamenti; cioè tutta l’attività legata alla gestione del tributo è gestita da IREN e questo ha un costo di 412.000€, che è rimasto uguale a quello dello scorso anno, non ha subito aumenti. Allo stesso modo, un corrispettivo viene corrisposto sempre a IREN per l’attività di controllo e l’emissione degli avvisi di accertamento della TARI nel 2016, ossia tutte quelle attività che riguarda gli omessi e parziali pagamenti e le utenze non dichiarate. È stato fatto un lavoro molto preciso e approfondito di ricerca di evasione. Quest’altra attività ha un costo di 100.000€, che anche questa non ha subito aumenti rispetto allo scorso anno, ma entra nel quadro economico. Vi sono poi gli importi derivanti dall’applicazione delle riduzioni delle agevolazioni previste dal regolamento della TARI, ossia gli sconti che vengono applicati nella misura di 550.000€ (qui c’è stato un aumento di 150.000 rispetto 4 copia informatica per consultazione allo scorso anno), e poi vi è la grossa partita che costituisce aumento dei costi, legata all’insoluto, ossia i crediti della TARI 2016 che, una volta esperiti tutti i tentativi di recupero, si prevede di non incassare, dopo aver svolto l’attività ordinaria, aver avviato i solleciti, aver archiviato gli avvisi di accertamento e aver svolto quella che è la riscossione coattiva. Questa attività, percentualmente, dovrebbe consentire di recuperare una parte di questo insoluto, ma ne rimane scoperta una voce consistente che va ad aumentare il costo del servizio e quest’anno l’abbiamo calcolato sulla base dell’andamento degli importi non incassati negli anni scorsi. Il quadro economico evidenzia anche delle voci che vanno portate in detrazione sui costi, in particolare il contributo ministeriale previsto per le istituzioni scolastiche, che viene incassato dal Comune: 83.000€ in meno; l’importo della TARI relativa agli immobili comunali: anche qui sono di 117.000€ che vanno portati in detrazione; e abbiamo poi le entrate effettivamente riscosse nell’anno 2016 a seguito dell’attività di recupero dell’evasione, e parliamo di 100.000€. Parliamo di evasione totale, ossia di soggetti che erano sconosciuti al servizio. Questa è una attività che abbiamo messo in campo lo scorso anno, anche sulla sollecitazione del Consiglio comunale che aveva chiesto di avviare una verifica molto puntuale di questa evasione che già presentava caratteri inquietanti lo scorso anno, e allora va evidenziato che a seguito dei controlli delle utenze domestiche, in particolare dell’introduzione di una procedura che integra il procedimento di dichiarazione della TARI con quello che è il cambio di residenza, per cui il cittadino che va a fare il cambio di residenza, contestualmente, fa anche la dichiarazione della TARI e questo consente di incrociare i dati. Sulla base di questa attività, è stato possibile incrementare la superficie complessiva della tipologia domestica nella misura di 90.000 metri quadrati che non risultavano e che abbiamo aggiunto, e quindi che consente di spalmare come base imponibile la quota della TARI. È stata fatta anche una attività di controllo e di ricerca sull’evasione totale, ossia su chi non ha mai pagato nulla, in particolare per quanto riguarda le utenze domestiche. Questa attività ha dato dei risultati significativi perché si è registrato un incremento di superfici che non erano assoggettate al tributo complessivamente di 21.000 metri quadrati, quindi da quest’anno si applica il tributo. 5 copia informatica per consultazione Detto in grandi linee quelle che sono le voci che costituiscono il quadro economico su cui viene costruita la tariffa quest’anno, si propone al Consiglio comunale di dare atto del piano finanziario che è allegato, di approvare le tariffe della tassa sui rifiuti indicati nell’allegato E e nell’allegato F, per le utenze domestiche e non domestiche; di dare atto che la seconda rata della TARI da versare a saldo con scadenza 31 ottobre, è determinata in base alle tariffe che vengono oggi licenziate, con l’eventuale conguaglio che si rendesse necessario in relazione al versamento della prima data. E ancora, di dare atto che le tariffe si applicano a decorrere dal 1° gennaio di quest’anno. Grazie. PRESIDENTE FIAZZA Grazie assessore Gazzola. La parola alla consigliera Quagliaroli. CONSIGLIERA QUAGLIAROLI (M5S) Grazie Presidente. Inizierò questa mia discussione dopo aver lungamente approfondito, aver partecipato al consiglio di ATERSIR, in cui appunto si è approvato il piano finanziario di IREN, e dopo essermi sufficientemente documentata un po’ su tutto. Mi sono scritta un po’ di appunti; cercherò di seguirli e alcune cose le dirò anche a braccio. L’Assessore ci ha appena spiegato come si compone la tariffa e noi lo abbiamo detto molte volte ed è definito dal costo del servizio, cioè dal piano finanziario che IREN presenta ad ATERSIR e che puntualmente viene votato favorevolmente anche quest’anno. Le voci sono tante e complesse, ma la cosa che più stupisce è che non vengono mai messe in discussione, così come si farebbe nei confronti di un fornitore che presenta un preventivo, e, in questo caso, andando a spulciare effettivamente un po’ tutto. Nelle voci troviamo delle componenti con delle sigle, senza una legenda, in modo che potrebbe essere molto più semplice una lettura di quello che è il piano o la sintesi del piano, l’estrema sintesi del piano. Due pagine, due. Una e poi ce n’è un’altra. Non sprechiamo troppa carta, giustamente! Due pagine del piano finanziario di IREN. Due, ripeto, per l’ennesima volta. Con queste belle cifre: CSL, CRT, CTS, AC, CGIND, CRD … Io vorrei sapere chi in questo Consiglio comunale sa di che cosa stiamo parlando! Io mi sono documentata e lo so, perché bisogna 6 copia informatica per consultazione andare a prendere il DPR che – forse qualcuno lo sa – è il decreto del Presidente della Repubblica, 158/99, dove ci sono indicate tutta la legenda delle sigle. Ma tanto qua non dobbiamo capire; dobbiamo solo approvare. Intanto vi dico: la prossima volta almeno mettete la legenda in modo che tutti possono capire senza doversi andare a prendere il DPR. Oltre ai costi della raccolta e smaltimento dei rifiuti e pulizia e lavaggio delle strade, in questo piano – chiamiamolo pure preventivo – vanno aggiunti i costi a carico del Comune, quindi la gestione da parte di IREN – come diceva giustamente l’Assessore – dell’accertamento, riscossione, contenzioso, costi generali di gestione e uso del capitale, cioè l’ammortamento. Ma non finisce qui; vanno aggiunti: i costi di funzionamento di ATERSIR, il nuovo fondo incentivante, che anche a Piacenza dobbiamo costituire, quindi dobbiamo versare alla Regione 190.000€, che paghiamo poi sulla bolletta dei rifiuti e poi ci ritorna una piccola parte in base a quanto siamo virtuosi. Ci ritornano poco più di 100.000€; 104, dice l’Assessore. Non capisco questa cifra, perché io – guardando la delibera regionale – c’è scritto 109. Mi sono spariti 5.000€. Boh! Che ci sia un errore … La delibera regionale della ripartizione del fondo c’era scritto 109, poi qui ci trovo 104… Sono 5.000€, poca roba, però non capisco la differenza. Giusto perché mi sono documentata; non sto sparando cifre a caso. Questo è un affarone: abbiamo versato 190 e incassato 100. A Parma hanno versato meno di noi e giusto perché sono veramente una città virtuosa, hanno incassato 710.000€. Così, tanto per dire! Di incentivo, proprio perché viene premiata la virtuosità. Non si capisce, però, perché questo incentivo vada ad abbassare la tariffa, anziché essere utilizzata per progetti mirati alla raccolta differenziata e alla tariffazione puntuale. Questo dovrebbe essere effettuato per i 2/3 dell’incentivo, mentre al massimo si può utilizzare solamente un terzo per abbassare la tariffa dei rifiuti. Ci chiediamo: siete sicuri di averlo messo correttamente ad abbassare completamente la tariffa dei rifiuti? Inoltre, le scontistiche, quelle che abbiamo fatto passare anche in questo Consiglio comunale, cioè quelle categorie di persone che hanno delle agevolazioni o di aziende o di imprese, vengono poi pagate da tutti e passano da 400.000€ a 550.000. In pratica noi paghiamo le scontistiche per gli altri, oltre agli insoluti. Infatti il famoso milione e 800.000€ lo paghiamo tutti; viene aggiunto e ce lo spalmiamo un po’ tutti. Paghiamo per quelli che non pagano. 7 copia informatica per consultazione Non finisce qui, perché lo ha detto prima anche l’Assessore: lo scorso anno si è sottostimata la quantità dei rifiuti che andava ad incenerire, pagando quindi una TARI inferiore al dovuto, e quest’anno questa quota che non è stata pagata va ad incrementare comunque la tariffa; il piano viene ad essere incrementato. Noi speriamo che quest’anno i rifiuti destinati all’incenerimento siano stimati correttamente e che magari vengano anche controllati, soprattutto il peso, per accertarne l’esattezza, così da non dover pagare il prossimo anno quello che è stato previsto in modo errato quest’anno. Questo è quello che ho dedotto dai documenti scarni che ci sono stati consegnati e dalla riunione a cui ho partecipato di ATERSIR. Tutte le tariffe sono in aumento perché il preventivo di IREN, cioè il piano finanziario che è stato approvato e che deve essere integralmente coperto dalla TARI, è aumentato di 2 milioni di Euro. E qua un po’ di polemica ci sta, perché tutto questo ci è stato spiegato qui in Consiglio comunale, ma in realtà non è passato in Commissione. Noi, il piano finanziario completo dei dati e dei parametri e degli obiettivi che IREN ha presentato al Comune per la sua verifica e l’approvazione, non l’abbiamo visto e ci sembra lecito chiedere quali siano gli obiettivi che si vogliono raggiungere, in che modo, con quale modalità e con che controlli. Il nostro Assessore ci ha dato due fogli, due, del piano finanziario, più altri due fogli, due, delle tariffe. E fanno quattro. Oltre alla delibera. Questo è l’integrazione al piano del Comune di Parma; 48 pagine, dove viene spiegato tutto chiaramente quello che viene fatto da IREN, compresi gli obiettivi: riduzione dei rifiuti, come si intende farla, tutto quanto. Tutto, compreso anche il fatto che si deve raggiungere una certa quota di raccolta differenziata indicata, specificata, a disposizione di tutti i consiglieri. Non è un documento riservato che io ho ottenuto per via strana; è il documento, oltre alle tariffe, oltre a quelli che sono i numeri, è il documento che il Comune di Parma mette a disposizione di tutti i consiglieri per capire, per controllare. Questo lo lascerò all’Assessore, ma soprattutto lo lascerò all’Assessore all’Ambiente, che non penso ci capisca molto di ambiente, ve lo dico chiaramente. A noi consiglieri, a Piacenza, non è dato conoscere questi dati, non è dato conoscere quali siano gli obiettivi, quale sarà la percentuale di raccolta differenziata che si intende raggiungere nel corso di quest’anno, in che modo; noi non dobbiamo saperlo. 8 copia informatica per consultazione Leggo, tra l’altro, nella convenzione per il servizio di gestione dei rifiuti urbani che gentilmente, mi è stata trasmessa, attraverso una richiesta di accesso agli atti, che esistono delle penalizzazioni che possono essere applicate in caso di non raggiungimento degli obiettivi entro i tempi e i modi previsti. Quindi ci sono anche delle penali e esistono anche degli obiettivi. Perché noi non possiamo saperli? E allora ci chiediamo: ma quali erano gli obiettivi previsti lo scorso anno? Abbiamo visto che era previsto una quota più bassa di rifiuti di incenerimento, proprio perché adesso dobbiamo pagare una integrazione, quindi gli obiettivi concordati con IREN e ATERSIR, a questo punto, non sono stati raggiunti. Se dobbiamo integrare, vuol dire che non sono stati raggiunti. Inoltre, com’ è possibile che sia aumentata la quota di raccolta differenziata se poi aumenta la quantità di rifiuto prodotto e inceneriamo di più? Ma soprattutto, con la crisi attuale e le aziende che chiudono e le famiglie che sono in difficoltà, come possiamo credere che ci sia un aumento della quantità del rifiuto? Ci sarà una spiegazione. Perché questo Consiglio non può capire e condividere gli obiettivi che vengono dati a IREN adesso, in questo Consiglio, in questo momento in cui stiamo deliberando la TARI? Perché non vengono mai applicate le penali? Perché a Parma si è arrivati al 70% di raccolta differenziata e si è ridotta la quantità di rifiuto prodotto e a Piacenza si procede a un punto all’anno? Così è stato dichiarato in ATERSIR. “L’obiettivo per Piacenza sarà circa 1 punto”. Di questo passo ci mettiamo 10 anni ad arrivare al 70! Io credo che a Parma il Comune impone a IREN: “Io pago, io decido e tu fai quello che dico io”. E controlla. Mentre a Piacenza è IREN che impone al Comune e il Comune accetta, subisce, tanto che nemmeno il Consiglio comunale può conoscere obiettivi, metodi, struttura del servizio. E se il consigliere non ha queste informazioni, va da sé, ai consiglieri è impedito svolgere il proprio ruolo di controllo, che è la nostra funzione. Come ho già detto, in ATERSIR è stato detto che l’obiettivo per Piacenza è di un punto quest’anno. È un obiettivo talmente minimo che è quasi ridicolo dirlo, neanche sperare che possa essere raggiunto. Ma così non ci sono le penali! Questo è certo. Infine, tutto il caos che si è generato per l’area vasta, che comprende Parma, Reggio e Piacenza, e la gestione dei rifiuti, è un po’ assurdo, per cui si è arrivati all’approvazione del piano in ATERSIR talmente in ritardo da costringere i comuni a fare le delibere praticamente in Consiglio comunale, senza avere 9 copia informatica per consultazione nessuna possibilità di leggere e capire da parte dei consiglieri. Noi ci chiediamo: perché non riusciamo ad abbassare le tariffe sul rifiuto che va a smaltimento all’inceneritore? Parma è costretta a pagare 130€ a tonnellata, Piacenza 119 a tonnellata; a Brescia si paga 90 a tonnellata. Ma di chi si fanno gli interessi a mantenere costi così alti? Quest’area vasta a cosa ci serve? All’istigare su dove mandare i rifiuti? A questo punto, se noi li mandiamo a Brescia, ci risparmiamo ancora di più. La modernità, il profitto, esigono il cinico ottimismo degli affari e la difesa dell’esistente, e l’esistente è IREN. Siamo sicuri che sia il migliore dei mondi possibili? Alla faccia di referendum e interesse dei cittadini! E pensare che c’è stato un tempo in cui gli attuali sindaci promettevano ai loro cittadini la tariffazione puntuale, con relativo premio per i comportamenti più virtuosi. C’è stato un tempo in cui la gestione virtuosa dei rifiuti era al primo posto di tutti i programmi elettorali; ora c’è solo il tempo per ATERSIR che si interessa più dell’equilibrio del bilancio del gestore che dell’interesse dell’ambiente e del cittadino. Tanto a pagare sono solo i cittadini. Il piano finanziario di Parma lo lascio così vedere come si struttura, com’è strutturato, ma sono convinta che voi l’abbiate, perché non esiste che voi approvate 20 milioni di euro su due fogli: sarebbe delinquenziale. Quindi ve lo lascio, così capite come si può dare corretta informazione ai consiglieri che per approvare 20 milioni di euro hanno bisogno di capire quello che fa il gestore. PRESIDENTE FIAZZA Grazie consigliera. Apprezzo il condizionale del “sarebbe” delinquenziale. Lo apprezzo e non credo sono l’unico ad apprezzarlo, soprattutto fuori da quest’aula. La discussione è aperta. Se non vi sono interventi, dichiaro chiusa la discussione con la replica dell’assessore Gazzola. Prego, Assessore. ASSESSORE GAZZOLA Qualche considerazione. Intanto non voglio fare qui un confronto tra il Comune di Piacenza e quello di Parma, perché il Comune di Parma notoriamente ha dei bilanci solidi e gode di ottima salute, per cui non mi permetterei mai di 10 copia informatica per consultazione andare a fare le pulci al Comune di Parma, che beneficia di agevolazioni e di incentivi di 700.000€ avendo una raccolta differenziata, applicando la tariffa puntuale nella misura di circa 70-71%, mentre noi siamo al 57. Questa è sicuramente una percentuale da migliorare in prospettiva, ma questa non è la sede per discutere un piano dei rifiuti o cose di questo genere. Noi applichiamo le tariffe che in base all’articolo 1, 633, legge finanziaria del 2013, il Consiglio comunale deve approvare le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio approvato da ATERSIR. Quello che ATERSIR ha approvato è esattamente quello che è allegato alla delibera in discussione. Poi se il Comune di Parma predispone documenti e altri elaborati, bravissimi a Parma; la legge non ci impone di fare considerazioni di questa natura. Aggiungerei anche che probabilmente le tariffe hanno subito degli aumenti proprio per andare a compensare dei costi che anche a Parma hanno fatto sì che fossero lievitati notevolmente i costi del servizio e che in parte vengono posti a carico degli altri territori, proprio perché le tariffe non consentirebbero di pagare integralmente il servizio di raccolta così come avviene a Parma. I costi sono molto maggiori e quella differenza viene posta a carico degli altri territori. Quindi gli strabilianti risultati di Parma li paghiamo anche noi. Lo dico solo per inciso, ma non voglio fare considerazioni su quello che fa Parma; dico quello che facciamo noi. Abbiamo avuto degli scostamenti in aumento dei costi del servizio, l’ho detto, per quanto riguarda le quantità, perché non sono aumentate le quantità perché c’è stata maggior produzione; semplicemente, lo scorso anno, era stata fatta una valutazione non sul rifiuto prodotto, ma su una quantità teorica. Quindi i rifiuti già c’erano anche l’anno scorso, non è che sono aumentati da un anno all’altro; è cambiato il modo di considerarli da parte di ATERSIR. Sono aumentati anche per garantire un miglior servizio nello svuotamento dei cassonetti, delle campane e di pulizia nelle zone adiacenti ai cassonetti e alle campane, in attesa di procedere anche qui (ma questo comporterà un investimento) all’estensione del porta a porta in tutta la città. Sappiamo che una zona (viale Dante) ancora non fa parte. Vogliamo arrivarci, e questo ci consentirà sicuramente, utilizzando anche quelle risorse previste per il miglioramento del servizio che ci vengono corrisposte, anche se non in misura pari a quanto contribuiamo, per andare a migliorare il servizio così come dice la legge regionale. 11 copia informatica per consultazione La delibera del consiglio d’ambito n. 16 del 2016 (abbiamo controllato adesso l’allegato) dice che la quota spettante a Piacenza è esattamente 104.000€ e non 109. L’abbiamo controllato un minuto fa. Non sono spariti 5.000€; è esattamente la stessa cifra che viene riportata nella delibera di ATERSIR. Questo fondo incentivante è stato istituito, è una quota aggiuntiva che viene distribuita ai comuni virtuosi o per implementare dei servizi, quindi noi li utilizzeremo per migliorare quel servizio, come ho detto. Per il 2016 noi lo utilizziamo per l’abbattimento dei costi del servizio, a fronte di quell’aumento che c’è stato per migliorare il servizio di raccolta. Vogliamo estendere anche al resto della città il porta a porta e arrivare all’applicazione, in tempi più rapidi possibili, della tariffazione puntuale. Per quanto riguarda gli sconti, sono aumentati questi sconti in virtù anche di quelle modifiche che abbiamo apportato al regolamento. Riguardano agevolazioni che vengono concesse per il compostaggio domestico, vengono concesse per i de-hors. Quando ci si lamenta del fatto che la tassa dei rifiuti è troppo alta, su queste tipologie ci sono delle agevolazioni, le abbiamo previste; non è vero che si paga esattamente come le superfici coperte. I parcheggi coperti gratuiti, le utenze non domestiche che provvedono a proprie spese all’avvio e al recupero dei rifiuti; le utenze non domestiche con superfici superiori a 10.000 metri quadrati, che conferiscono in modo differenziato una gran quantità di rifiuti. Questi sono sconti che applichiamo, e lo dico nell’interesse di tutti; non a favore di qualcuno. Grandi aziende, con superfici superiori ai 10.000 metri quadrati che smaltissero autonomamente, cosa che hanno la possibilità di fare, rifiuti speciali assimilabili per conto proprio, farebbe venir meno una grande quantità di metri quadrati su cui noi distribuiamo il carico complessivo. Noi manteniamo all’interno del servizio pubblico queste aziende e questo ci consente di distribuire il carico su una metratura superiore, e in questo modo di avere un controllo - dal punto di vista ambientale - maggiore. Questa è un’operazione che ha degli aspetti positivi. Il dato relativo ai controlli. I controlli vengono fatti in modo molto scrupoloso. Parlavo con i tecnici dei nostri uffici che non è vero che recepiscono paro paro quello che viene presentato da IREN, ma verificano. La verifica è stata fatta addirittura sugli scontrini della pesa per misurare i quantitativi di rifiuti che vengono conferiti all’inceneritore; c’è un controllo molto minuzioso di quelli che sono i conferimenti e l’attività che viene fatta. 12 copia informatica per consultazione Per quanto riguarda l’insoluto, è una cifra importante, perché 1.800.000€ sono una cifra enorme da un certo punto di vista, ma questa è la situazione. Però volevo anche dare conto di quella che è l’attività che il Comune ha messo in campo e sta svolgendo per recuperare l’insoluto, non solo di quest’anno, ma anche degli anni passati. Do qualche dato. Nel 2015 sono stati emessi tutti gli avvisi di accertamento relativi agli insoluti della TARES 2013, perché i tempi di pagamento sono lunghi; non è che il 31 dicembre- 1° gennaio è possibile fare tutte queste verifiche. A volte i pagamenti avvengono anche in tempi più diluiti. Però tutto quello che non è stato pagato nel 2013 come TARES 2013, è già stato oggetto di avvisi, solleciti, avvisi di accertamento, nella misura di 4366 avvisi di accertamento. Questa è una attività che svolge integralmente il nostro ufficio. Parliamo di 3660 utenze domestiche e 706 utenze non domestiche. Questa è la quantità di coloro che si sottraggono a quello che è l’obbligo tributario. A maggio 2016 verrà avviato a riscossione coattiva, quindi non ci fermiamo con l’avviso di accertamento. Entro questo mese verrà mandata la prima tranche messa a ruolo per la riscossione coattiva per 2560 contribuenti. Quindi è un’attività molto impegnativa e molto intensa, che però stiamo svolgendo e ha dato anche dei risultati. Sulla TARI del 2014 i contribuenti insolventi sono stati 4632, quindi siamo su questi valori ogni anno, di cui 3906 utenze domestiche, 726 non domestiche. Sono già stati emessi 3431 avvisi di accertamento; da emettere entro questo mese di maggio gli altri 1201. Entro il 31 dicembre di quest’anno verranno inviati tutti gli avvisi di accertamento relativi agli insoluti TARI 2015. Questo per dire anche del lavoro che si sta facendo per cercare di recuperare quanto più possibile, questa consistente quota di insoluto dovuta probabilmente a motivi di crisi, oltre a qualcuno che inevitabilmente fa il furbo. Per l’attività di ricerca dell’evasione totale, ho già detto che il lavoro che ha fatto l’ufficio insieme ad IREN facendo un incrocio tra le banche dati, le varie tipologie per le quali esiste una banca dati all’interno degli uffici, ha portato ad emettere 160 avvisi di accertamento per un importo di 137.000€ (parliamo di evasione totale, quindi gente che era completamente sconosciuta al gestore) di avvisi di accertamento; ne abbiamo incassati 100.136, che ha consentito di ridurre il costo introducendo questi 100.000 nel piano finanziario. 13 copia informatica per consultazione Sono in corso di elaborazione circa altri 100 accertamenti di evasione totale. L’attività è legata all’incrocio delle dichiarazioni della residenza e della TARI. Questo ha consentito di aumentare di 90.000 metri quadrati le utenze domestiche e di 21.000 metri quadrati le utenze non domestiche. Questo è un dato significativo, 1.800.000 di insoluto, che più o meno è analogo a quello che accade in tutte le altre città della nostra regione: Modena, 2.780.000€ di insoluto; Reggio Emilia 1.500.000. Siamo su valori simili, analoghi, anche nella altre realtà. Una considerazione. Comporterà un aumento, questi due milioni in più di cui si diceva che cosa comporteranno. Mediamente questo significa un aumento del 7-8% circa sulle tariffe, che è un aumento significativo. Nella legge di stabilità quest’anno è stato previsto il blocco di tutte le aliquote, tutti i tributi sono stati bloccati ai valori del 2015, quindi non è consentito ritoccare le aliquote e modificare le aliquote tributarie; non a caso, la TARI è l’unica che non è stata compresa in questo blocco, proprio perché si ha la consapevolezza che è un tributo suscettibile di variazioni anche significative, quindi non avrebbe avuto senso bloccare ai valori dello scorso anno, essendo legata a quelli che sono i consumi effettivi. Faccio una considerazione. Questi due milioni di aumento in più, è chiaro che le due cose non possono essere paragonate, ma sappiamo che le agevolazioni o comunque la soppressione delle TASI – ad esempio – per le prime abitazioni, complessivamente porterà ai piacentini un risparmio di 11 milioni di Euro; questi 11 milioni di Euro complessivi dovranno scontare questi 2 milioni di TARI. È chiaro che non possiamo fare rapporti di questa natura, ma consideriamo che le altre aliquote relative agli altri tributi, consentiranno quest’anno un risparmio significativo. Penso all’immobile (per fare un esempio) di 86 metri quadrati con un componente, che avrà un aumento di 10€ per la TARI, ma avrà un risparmio di 177€ di TASI. È chiaro che quando c’è un aumento non è mai una cosa piacevole, ma consideriamo anche che tutto assieme c’è stato una riduzione di tassazione su altre voci. Grazie. PRESIDENTE FIAZZA Grazie assessore Gazzola. Siamo in dichiarazioni di voto. 14 copia informatica per consultazione -INTERRUZIONE (LA CONSIGLIERA TARQUINI PARLA A MICROFONO SPENTO)Io ho chiesto se c’era discussione. Una volta che l’assessore replica, si chiude la discussione e si va in dichiarazione di voto. Prego, consigliera Tarquini. CONSIGLIERA TARQUINI (M5S) Grazie Presidente. Volevo fare una piccola replica rispetto a quello che è stato l’intervento dell’Assessore. Ovviamente, per non dimenticarmi, dichiaro già che voterò in modo contrario. L’intervento di Mirta è stato come sempre abbastanza deciso, però è un intervento che noi condividiamo perché vogliamo non fare polemica? Non facciamo polemica e parliamo seriamente di quello che si dovrebbe discutere in sede di discussione di TARI, perché se le tariffe della TARI sono collegate al piano finanziario è giusto che i consiglieri due domande sul piano finanziario se le facciano. Il piano finanziario per la gestione dei rifiuti, se si parla di gestione di rifiuti non si può pensare che la gestione siano due tabelle di numeri; la gestione dei rifiuti dovrebbe dare ai consiglieri, ai cittadini principalmente perché devono capire che cosa stanno pagando, ma i consiglieri, che sono quelli che rappresentano i cittadini perché sono stati da loro eletti, hanno ancora di più il dovere di capire, perché se poi un cittadino mi ferma e mi dice: “Scusa, ma io questa TARI come la pago?”. Io penso che un consigliere di Parma quando riceve un fascicolo integrativo, questo sì, sarà stato una loro iniziativa, però io credo che non ci voglia niente a capire che se un consigliere vi chiedo un piano finanziario è perché vuol capire quello di cui si sta parlando. Io posso vedere che lo spazzamento costa 100, però come viene fatto lo spazzamento? Non si sa. Ai consiglieri è dato soltanto vedere le cifre, senza nemmeno capire se queste cifre sono relative a un a servizio svolto con eccellenza oppure no. Però c’è modo di capire anche se i servizi sono svolti in un certo modo oppure no, e adesso ve lo vado un attimo a dire leggendovi due o tre cose di questo documento integrativo di Parma. L’Assessore dice che noi, attraverso la TARI, paghiamo anche la virtuosità di Parma, cioè che Parma si fa bella anche coi nostri soldi. Io non lo so, potrebbe essere e io ci credo. Però dico: lo ha deciso da sola Parma di raggiungere quegli 15 copia informatica per consultazione obiettivi? Lo ha deciso con voi? Se lo ha deciso con voi, visto che siamo in area vasta, forse avete deciso anche quando il Comune di Piacenza inizierà a fare quello che fa Parma. Va bene, oggi ti pago io; Piacenza quando inizia? Visto che Piacenza ha in previsione un punto percentuale di aumento della raccolta differenziata. Perché sennò non è che ci facciamo bella figura coi cittadini a dire: “Paghiamo per Parma”. E Parma quand’è che paga per noi? Perché Parma magari dice: “Non voglio i rifiuti di Piacenza, non voglio quegli altri …”. E allora a Parma cosa sono? I più furbi? Forse anche noi dovremmo dire: “Scusate un attimo…”. Anch’io deve essere rieletto, oltre al fatto che anch’io vivo in una città e anch’io ho il diritto, nel momento in cui faccio una difficoltosa raccolta differenziata, perché se prendi una carta e la butti in un cestino qualunque, fai molta meno fatica che differenziare la carta con la carta, il vetro col vetro. Io, se sono un cittadino, mi fermano e mi dicono: “Come paghi la TARI?”, io gli do le due tabelle e gli dico: “Ti arrangi”. Questo è quello dato sapere a me e questo è quello che è dato sapere a te. A me passerebbe la voglia di fare la raccolta differenziata! Secondo me è nell’interesse di tutti fare in modo che i consiglieri capiscano quello che stanno votando e perché lo stanno votando, perché uno il sacrificio lo fa volentieri, o anche mal volentieri, però se glielo motivano … Ma se la mia motivazione sono due tabelle, io sono allergica ai numeri; gli unici numeri che sono costretta a guardare sono quelli del bilancio … Non sono i momenti più belli della mia vita! Allora dico, facciamo uno sforzo e cerchiamo di capirci. Io ho in mano queste 48 pagine, che ovviamente non vi leggo, però è per far capire anche all’Assessore, che mi è sembrato scocciato, però le dico più o meno che cosa c’è scritto, perché quando un consigliere si trova in mano questo documento dice: “Va beh, devo pagare la TARI, devo dirlo ai miei concittadini”, e le assicuro, vorrei farla parlare tre minuti con mio padre, che tutte le volte che vado dà la colpa a Pizzarotti di tutto, però adesso mio padre lo “inchiodo” e gli faccio leggere le 48 pagine … -INTERRUZIONE – No, mio padre ce l’ha col mondo, perché ha visto tutto una serie di partiti, e adesso paga Pizzarotti, che è quello che meno ha fatto! Si chiama “Integrazione al piano finanziario di Atersir”. È sicuramente una iniziativa del Comune di Parma, ma non perché sono i più belli, ma forse perché hanno l’interesse per fare in modo che i consiglieri, che lei si provi a immaginare 16 copia informatica per consultazione un Consiglio Comunale con 20 Quagliaroli! Io non lo auguro a nessuno, perché se tutti fanno come fa lei, non passa più! Su questo piano ci sono: “I contenuti salienti del piano finanziario 2016 si possono sinteticamente elencare come segue”. Quindi non ci sono delle tabelle, ci sono delle parole. “Massimizzazione della differenziazione dei rifiuti”, la prima cosa; la seconda: “Il contenimento della produzione di rifiuti”. Quindi, un consigliere e un cittadino già capisce che l’obiettivo è la differenziazione e il contenimento dei rifiuti, cioè cerchiamo di fare meno rifiuti, cerchiamo di differenziarli il più possibile. Uno dice: se l’obiettivo del Comune è quello, io continuo a differenziare. Ma se non ti accontenti, trovi la descrizione del: “Spazzamento e servizi collaterali: centro storico”. Io non so se sentite le polemiche del centro storico di Parma che sembra una discarica. Ecco, qui c’è scritto: a che ora passano in Piazza Garibaldi, a che ora passano in via 22 Luglio, cioè ci sono gli orari, ci sono i giorni; poi ci sono le zone residenziali e periferiche. Perché se qualcuno sa a che ora passano è perché probabilmente si sveglia alle 4 del mattino e sente il furgone che spazza la strada; sennò io penso che nessuno di noi sappia a che ora passano. Poi ci sono le attività di spazzamento che saranno svolte nel 2016, interventi collaterali e integrativi; ci sono i prezzi relativi a tutti questi interventi. Io l’accetto una tabella, ma una tabella che mi dica … Poi accetto anche quella che mi avete dato voi, non posso far altro. Però non è una polemica inutile, se vogliamo farla, perché non potete dire che dobbiamo votare una tariffazione quando poi non capiamo perché stiamo pagando. Qui ti dicono quanto costa intervenire sulle discariche abusive, sugli ingombranti, sulle pulizie intorno alle campane e ai cassonetti, che immagino vengano fatte e se non vengono fatte e io sono un consigliere e me ne accorgo, vado dal mio assessore, sempre grillino, e gli dico: “Scusami, questa roba qua non doveva esser fatta?”, perché ci costa un sacco di soldi, ci costa 100.000€. Ho capito, li spendiamo e dobbiamo andare. E l’Assessore può prendere il telefono, chiamare IREN e dire: “Scusa, perché mi avete pulito sotto le campane, che era previsto a quest’ora?”. Per il 2016 si prevede una quota dal 73,5 a 75% come media annua di raccolta differenziata. Poi prevedono una raccolta procapite, che potrà attestarsi tra i 516 e i 520 chili per abitante all’anno. Noi tutti questi dati non ce li abbiamo. Io 17 copia informatica per consultazione non voglio credere che non ce li abbiate voi … Non è giusto che pensiate di farci bere questa cosa! Voi dite che non sapete perché si paga questa TARI … Io penso che l’Assessore all’Ambiente o anche l’Ufficio Tecnico preposto dirà ad IREN: “Abbiamo bisogno di spazzare in queste vie, tre volte a settimane, di pulire le campane…”. Vi metterete d’accordo, ci sarà qualcosa di scritto! Come in tutte le gare e gli appalti, ci sono degli accordi e dei servizi che vanno svolti. Noi ci aspettiamo che ai consiglieri venga dato questo. A me non sembra una cosa per far polemica, a me sembra … Magari la Quagliaroli avrà usato un brutto tono, però io non sto leggendo delle cose per cui chiedo, a casa mia, quanto rifiuto di carta fa mio padre o lo voglio sapere domani mattina col micro-cip! Diciamo ai cittadini e ai consiglieri che li rappresentano di cosa è composto un servizio di gestione rifiuti. Altrimenti si pensa soltanto che è meglio l’inceneritore, che sicuramente è più comodo, però sinceramente non mi sembra che – così dicendo – si stia convincendo e promuovendo la raccolta differenziata. Quindi non si sta pensando all’ambiente, ma nemmeno al senso civico che devono avere le persone, perché a questo punto se l’obiettivo massimo è l’incenerimento dei rifiuti, forse le persone non solo non faranno più la raccolta differenziata, ma poi cosa dicono? “Siccome questi comunque spazzan la strada, ma io perché devo buttare la carta nel cestino, anche indifferenziata, anziché in terra? Tanto io pago anche perché spazzino le strade!”. Le tasse vanno spiegate, perché quando uno paga le tasse non è contento. Come quando uno paga una multa, non è contento, però se arriva il vigile e ti spiega dove hai sbagliato, non sei contento ma stai zitto, almeno. Invece i cittadini devono stare zitti anche se non gli spiegano le cose! La raccolta differenziata a Piacenza non parte, però io non credo che non parta per colpa di Parma, e se è colpa di Parma battiamo i pugni sul tavolo. Siamo in area vasta, diciamo: “Senti Parma, ti fai bella alla faccia nostra!”. Allora, i grilini se sono belli coi soldi degli altri, facciamo che siamo belli anche noi del PD e mettiamo metà quota ciascuno. A meno che il PD non creda nella raccolta differenziata, creda solo nell’incenerimento dei rifiuti e creda che i consiglieri debbano votare senza capire quello che stanno votando realmente e senza davvero rappresentare i cittadini e i loro interessi, perché noi stiamo parlando di questo. Poi la TARI, chi di noi abita a Piacenza se la pagherà e pazienza, però, io leggendo questo, so che se pago la TARI a Piacenza la pago perché ci sono una serie di servizi che costano; mi piacerebbe sapere quanto costano e che accordi 18 copia informatica per consultazione ha preso il Comune, perché magari uno potrebbe anche dire: “Guardiamo il piano finanziario insieme”, e magari io vi dico: “Attenzione, quella strada non ha bisogno di 10 passaggi; magari ha bisogno di 2 passaggi. Li mettete anche da un’altra parte?”. Però se l’Ufficio Tecnico ha questi documenti, io credo che potrebbe valere la pena … Io non so se ce li hanno e non ce li hanno dati. Secondo me poteva essere interessante vederli, ma non soltanto per noi, penso per tutti, se uno ha voglia di vederseli. Poi se uno non ha voglia, non se li guarda. Però se vengono dati … Io non credo che sia una mossa stupida quella del Comune di Parma, perché poi più informazioni dai, da una parte, più ti salvaguardi, ma dall’altra, più ti possono fare le pulci. Certo non vi faccio le pulci io con due tabelle con dei numeri! Cosa ne so io di quanto costa uno spazzamento? Nessuno può venirvi a dire: “Costa troppo, costa poco”, e se lo fanno, lo fanno in modo populista. Il suo intervento non è stato un intervento populista. Poi possiamo dire: “Noi non vogliamo certo andare a dire a Parma…”. Intanto Parma si è presa un incentivo maggiore; grazie a noi? Che ci ringrazino. Però, forse, secondo me, loro hanno cercato, con tante polemiche, perché ce ne sono in continuazione di polemiche nei confronti della raccolta differenziata. Guai che qualcuno però vada a dire a PIzzarotti come migliorare! Sempre bene criticare, ma suggerimenti mai. Io credo che anche noi potremmo ogni tanto dare dei suggerimenti e che vengano accolti, non solo come polemica. Vuole non prenderla come polemica. Guardi, la Quagliaroli le fa il regalo, le dà il bello scritto del Comune di Parma e, se volete, lo copiate coi dati di Piacenza, perché i grillini copiano un sacco di roba, fatelo anche voi e ce lo date … Il prossimo anno? Ci siamo ancora? Non lo so, se ci siamo ce lo date il prossimo anno e vediamo quante volte spazzano Piazza Cavalli. Grazie. CONSIGLIERA OPIZZI (FRATELLI D’ITALIA) Esprimo voto contrario in quanto non condivido il presupposto che sta alla base dell’applicazione delle aliquote della TARI, cioè la metratura. A mio avviso non c’è nessuna correlazione tra la metratura dell’immobile e la produzione di rifiuti. Credo che sia sbagliato il presupposto, anche perché se si pensa (faccio un esempio banale), un bar magari ha una metratura esagerata perché è un immobile grande, però in questo periodo o negli ultimi anni, hanno sentito la crisi, perché gli 19 copia informatica per consultazione esercizi commerciali come può essere il bar, sono quelli che ne hanno risentito, in quanto uno, se non può permetterselo, una delle prime cose che toglie è andare al bar. Toglie una cosa superflua. Però deve comunque continuare a pagare la TARI in base alla metratura anche se magari non produce rifiuti perché magari non lavora. Considerato che, dalle tabelle, c’è un insoluto di 1 milione e trecento, se cominciaste a cambiare il presupposto e si andasse un po’ più incontro a far pagare l’effettiva produzione dei rifiuti, forse si arriverebbe a un maggior equilibrio. Inoltre l’Assessore dice: “Non è stato possibile aumentare le aliquote di tutte le altre imposte”, e allora qui è l’unico che ci è stato dato spazio perché è stato dato spazio ai comuni, perché comunque la TARI deve coprire l’effettivo costo di smaltimento dei rifiuti, di conseguenza ne abbiamo un po’ approfittato e l’abbiamo aumentato di 7… Approfittato nel senso che non avendo potuto alzare le aliquote da altre parti, qui non abbiamo nessun blocco e quindi sulla TARI agiamo. Non è che aumentano i costi e aumentano le aliquote. Bisognerebbe cercare di contenere i costi per non aumentare le aliquote. È completamente sbagliata l’impostazione di quello che è la tassa dei rifiuti. Grazie. CONSIGLIERE BOTTI (PDL) Inizio la mia dichiarazione di voto contraria chiedendole se il campanellino del citofono ha qualche problema, perché l’ho sentito suonare ampliamente prima della chiusura delle dichiarazioni di voto … Prima della risposta dell’Assessore! Lo ha suonato perché rispondesse l’Assessore! -INTERRUZIONE (IL PRESIDENTE PARLA A MICROFONO SPENTO)PRESIDENTE FIAZZA … perché ascoltasse le risposte. Per le presenze. CONSIGLIERE BOTTI (PDL) La ringrazio per questa risposta molto esaustiva delle verità dell’atto. Brevemente, ci troviamo tra le mani una pratica incomprensibile. Sono pienamente d’accordo che non si evince, non si capisce – da questa pratica – da cosa dipenda l’aumento dei costi del servizio e il conseguente aumento delle aliquote. Sono pienamente d’accordo sulla questione del criterio della metratura, 20 copia informatica per consultazione che non è certo quello che incide e dipende sui rifiuti che vengono prodotti. Abbiamo un aumento delle tariffe del 7-8%, che è dovuto agli insoluti e agli sconti, perché il 60% dell’aumento è dato dagli insoluti (è 1.300 su 1.800), quindi paghiamo per quelli che non pagano. Purtroppo in questo paese funziona così! Io lo insegno ai miei studenti, cioè viene l’idraulico, non ti fa la fattura; bene, a me dipendente aumentano le tasse. Il ragionamento alla fine è quello. Concretezza in quello che è il meccanismo che in questo paese è consentito. Vedo e ritengo che sia sempre lacunoso (capisco che è a latere di questa approvazione) l’incentivo alla raccolta differenziata, io, facendo la tesserina di IREN, l’anno scorso ho raggiunto lo sconto massimo del 70% perché io, tutti i sabati mattina, prendo la mia macchinina, la carico di carta, di vetro e di plastica, vado là, peso e l’anno dopo mi trovo uno sconto del 70% sulla bolletta. Pago meno, aiuto l’ambiente e almeno il sabato mattina faccio qualcosa di utile. -INTERRUZIONE (LA CONSIGLIERA QUAGLIAROLI PARLA A MICROFONO SPENTO)Capisci che però è un meccanismo assurdo! -INTERRUZIONE (LA CONSIGLIERA QUAGLIAROLI PARLA A MICROFONO SPENTO)Non andrò più in discarica e butterò tutto dentro nell’indifferenziata, perché nella zona del mio condominio purtroppo ho solo l’indifferenziato e la carta. Il mio sogno sarebbe quello che sono riusciti a fare gli australiani, che come cultura anche amministrativa sono nati un po’ dopo, qualche anno dopo il nostro paese, in cui, alla fine dell’anno, nei vari comuni, il Sindaco manda la letterina a casa al cittadino dicendogli: “Ti abbiamo chiesto tot per tutte le tasse, noi ti informiamo che il 20% delle tue tasse li abbiamo usate per i rifiuti, il 10% le abbiamo usate per i nidi, il 10% per la salute …”. Non dico che dovremmo andare a vivere in Australia, ma almeno là, passi in avanti, pur essendo partiti dopo, dal punto di vista amministrativo li hanno fatti. Qui in Italia vige sempre la regolina: “Non ti faccio la fattura, paghi meno e tu e fa lo stesso”. Arrivederci! CONSIGLIERA GIROMETTA (FORZA ITALIA) Io volevo dire che io e il collega siamo contrari, non soltanto per il piano in generale (ne hanno già parlato molto i consiglieri che mi hanno preceduto), ma soprattutto perché non c’è correlazione tra quanto paghiamo e l’aspetto della città, 21 copia informatica per consultazione che io trovo non assolutamente pulita: cassonetti pieni, qui sotto il Gotico c’è molto sporco, sarà anche per la frequentazione di determinate persone; comunque Piacenza non si presenta assolutamente pulita. Al di là di tutto il piano, di questi aumenti, di tutta questa confusione, la città è sporca. CONSIGLIERA RAPACIOLI (PARTITO DEMOCRATICO) Volevo fare un attimo di ordine. Intanto dico che ho sentito dire che l’Assessore all’Ambiente non sa niente di ambiente e lo trovo irrispettoso perché così non è. Trovo irrispettoso anche dire che il Comune non controlla e subisce solamente. Non è vero. Io adesso non sto a ripetere le cifre del piano finanziario perché le ha già bene illustrate il nostro assessore, i costi che sono stati aggiunti, le parti che sono state tolte, etc.. Mi limito a dire che anche Piacenza ha l’obiettivo di ridurre, di differenziare, di aumentare il porta a porta. Non credo che ci sia bisogno di scriverlo da qualche parte. È ovunque questa cosa; è nelle linee di mandato, è nelle intenzioni di tutti. Credo sia abbastanza palese. Poi a Parma c’è questa sperimentazione e noi stiamo guardando come va a finire, nel senso che mi sembra di ricordare che dopo 10 accessi al servizio pubblico per consegnare l’indifferenziata, si paga una cifra extra. Pertanto il rischio è che la gente butti dove può senza pagare, è molto alto. Vediamo come va questa sperimentazione prima di dire che è fantastica. Magari la è, però ci sono anche tante lamentele in questo, quindi noi vediamo come va. Torno a ripetere che questa è la delibera di approvazione delle tariffe della TARI, delle aliquote del piano finanziario, etc., non è il contratto d’appalto dove possiamo scrivere il numero delle campane, quante volte viene fatto il porta a porta. Credo sia superfluo dire questo. Tornando all’oggetto della delibera, mi limito a dire che le agevolazioni, è vero, sono un costo, però noi teniamo molto ben presente un principio di equità, quindi è vero che i costi delle agevolazioni poi vengono spartiti su altri, però è anche vero che ci vuole equità nell’applicazione delle tasse. Sono stati fatti controlli sulle utenze domestiche, c’è stato un recupero di 90.000 metri quadrati per le utenze domestiche, di 21.000 metri per le utenze non domestiche, e questo ha ridotto un po’ il costo. Meglio, ha aumentato l’entrata. Sono stati emessi 8820 avvisi di accertamento, ne verranno emessi altri 3600, che non sono propriamente 22 copia informatica per consultazione avvisi, ma sono già riscossione coattiva; quindi viene fatto tutto quello che si può fare anche per l’insoluto. È vero, c’è un aumento di circa l’8%, ma è come nelle altre città; è una cosa fisiologica. Ricordo inoltre che i nostri cittadini hanno risparmiato o meglio non hanno pagato tasse per 11 milioni di euro relativamente all’IMU e alla TASI. Questo nessuno lo dice mai, ma questo è. I dati di cui abbiamo parlato prima sono tutti accessibili, ognuno di noi può andare a controllare. Però i metri quadrati, il modo di calcolare questa tassa proviene da un DPR. Non è che ce lo possiamo inventare! C’è una norma che dice che l’entrata della TARI deve coprire il 100% del costo e ci sono delle norme per arrivare a calcolare la tariffa. Il nostro voto è favorevole. Grazie. CONSIGLIERE GARETTI (LISTA SVEGLIA) Per dichiarare il mio voto contrario per il solito principio che viene applicato in via generale: che aumentano i costi e non si va a cercare una eventuale efficienza, ma si scaricano direttamente sui cittadini. In più c’è, dal nostro punto di vista, anche una aggravante: se l’aumento delle tariffe deriva da una dichiarazione, da una constatazione di IREN che i costi sono a aumentati, questo aumento dei costi chiaramente viene riversato sui contribuenti, sui cittadini. Nessuno proverà mai dire a IREN: “Prova a essere un attimino più efficiente!”. È la stessa questione del teleriscaldamento, che nessuno ha mai capito in base a che cosa vengono considerati i prezzi di ogni caloria che IREN dà a chi è obbligato ad attaccarsi al teleriscaldamento. Aumentano i prezzi? Vogliamo ammortizzare le cose in cinque anni di meno? Ci vuole mica molto: siamo in regime di monopolio, alziamo le tariffe; non dobbiamo fare nient’altro. E qui, ancora una volta, cosa serve? Quanto è strategica effettivamente, ma per la città di Piacenza, non per chi governa Piacenza, la presenza in IREN, perché se la nostra presenza in IREN è soltanto dire: “Siamo nel consiglio di amministrazione, decidiamo, decidiamo”, poi nel primo momento in cui, per mille motivi, un servizio affidato ad IREN, IREN dice: “Spendo un po’ di più”, “ Ah beh, aumentiamo le tariffe”, benissimo. A me non è mai capitato che a un cliente, pubblico o privato che sia, dico: “Guarda che abbiamo fatto i prezzi d’offerta, sono stati fatti quando con lo – 23 copia informatica per consultazione … petrolifero, il gasolio era a 100, adesso è a 200. Io raddoppio i prezzi”. Nessun cliente mi ha mai detto: “Va bene”. Ma non ci ho neanche provato a dirlo! Qui, invece, IREN: “Faccio un po’ fatica…”. “Ah beh, aumentiamo le tariffe”. Che problemi ci sono? Vuol dire avere una presenza estremamente strategica, di peso, importante, in cui contiamo qualcosa in IREN. Se fosse vero è doppiamente grave perché non ci facciamo valere. Se non è vero, allora diciamolo chiaramente: è una necessità essere all’interno di IREN, ci stiamo, però non veniamo a dire che è importante esserci e siccome siamo dentro al consiglio di amministrazione, decidiamo vita, morte e miracoli di quello che fa IREN. Quindi non contiamo niente, come non contiamo niente in Regione, come non contiamo niente da nessuna parte e continuiamo a piangerci addosso. CONSIGLIERA ROCCHI (MODERATI) Comincio dicendo che il nostro voto sarà un voto favorevole. È un voto favorevole perché siamo in maggioranza e siamo leali a questa maggioranza anche se non siamo convinti di quello che ci è stato proposto. E non facciamo un discorso del “non siamo convinti” perché non abbiamo avuto le 48 pagine, le 20, le 30, e solo le due tabelle, ma non siamo convinti per quello che abbiamo visto e che sperimentiamo tutti i giorni. Piacenza è diventata veramente una città sporca, nonostante che qualcuno dica che non è vero! Io mi chiedo se le persone, anche quelle che sono qui dell’Amministrazione, quando passano per le strade non vedono quello che vedo io, perché non basta ad esempio in certe zone calde come via Roma o via Scalabrini, cercare di valorizzare mettendo delle strutture di carattere pubblico, la sede del PD, perché se uno ci cammina vede che la città è sporca. Secondo: il discorso della raccolta differenziata continua sicuramente, ma se l’aumento della raccolta differenziata è di 1 punto, vuol dire che non c’è stata tutta l’incentivazione che ci doveva essere, e quindi che continuiamo a fare la raccolta differenziata quelli che l’avevano incominciata all’inizio, ma che non c’è qualcuno di nuovo che la fa, quindi questo è negativo. Il nostro voto di fiducia quindi è perché siamo in maggioranza (uno) e siamo leali. Secondo: perché è un voto di fiducia all’Amministrazione per il futuro, perché si ricordino che se abbiamo dato questo voto non è perché siamo degli yes-man, ma perché abbiamo la consapevolezza e la coscienza di migliorare il loro 24 copia informatica per consultazione comportamento e la loro attività nei confronti di IREN. Questo è un messaggio che vogliamo portare. CONSIGLIERE COLOSIMO (PIACENZA VIVA) Io, la fiducia e la speranza, dopo quattro anni di amministrazione, sinceramente l’ho persa. Da consigliere civico penso di essermi sempre comportato e di aver votato soprattutto in relazione a quelli che erano i provvedimenti, ma colgo l’occasione, signor Presidente, di rifare una cosa che già avevo promesso a questo Consiglio comunale di fare durante la prossima campagna elettorale, qualora decidessi di ricandidarmi a consigliere comunale, alla presenza della stampa, di ricordare che questa Amministrazione (ed è anche per questo motivo che ho perso la fiducia), in quattro anni di Amministrazione ha aumentato del 30% le tasse. Per quello che ci stiamo attingendo oggi a votare, nello specifico è dell’8%. Questi sono dati importanti, perché magari non siete stati voi, non è stato l’assessore Gazzola, è stato lo Stato, ma voi l’avete attuata questa cosa e quindi è giusta, dal lato che rappresento, dalla mia opposizione, dire questo ai cittadini: che questa Amministrazione, in quattro anni, ha aumentato le tasse del 30%, che questa Amministrazione ha aumentato le tariffe dei rifiuti e che Piacenza rimane sempre la stessa, Piacenza rimane la città dove i bidoni, signor Presidente, dei parchi- giochi sono sempre pieni e sporchi, Piacenza rimane sempre la città che ha delle piazze sporche, Piacenza rimane sempre la città che ha dei luoghi dove i bambini dovrebbero giocare e divertirsi tranquillamente, ma che non vengono curati come dovrebbero essere. E qui mi fermo, perché il dato importante purtroppo non è tanto vedere i bidoni sporchi, pieni, dove i rifiuti ormai tracimano; il dato importante oggi è ricordare che questa Amministrazione ha aumentato del 30% le tasse in quattro anni e sta aumentando dell’8% le tariffe sui rifiuti, e che i servizi sono sempre gli stessi. Io voto contrariamente per questo, signor Presidente. Grazie. PRESIDENTE FIAZZA Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione e approvazione delle tariffe IUC-TARI per l’anno 2016. Dichiaro aperta la votazione. VOTAZIONE OMISSIS 25 copia informatica per consultazione *** PRESIDENTE FIAZZA Mettiamo ora in votazione l’immediata eseguibilità provvedimento. Votazione aperta. IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ OMISSIS ***** 26 copia informatica per consultazione del medesimo