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DOCUMENTO DI CLASSE
classe V B
indirizzo AGROAMBIENTALE a.s. 2012/13
Sommario
Prefazione
Presentazione dell'Istituto
Profilo professionale
Obiettivi del corso
A. Capacità Personali
B. Competenze culturali
C. Competenze Professionali
Elenco alunni
Componenti del Consiglio di Classe
Storia della classe: Prospetto flusso docenti
Relazione del Consiglio di Classe
Obiettivi trasversali
Attività integrative svolte
Alternanza Scuola Lavoro
Criteri di valutazione adottati dal Collegio dei Docenti
Griglia descrittori della valutazione di profitto
Relazioni e Programmi conclusivi delle singole discipline: elenco e ordine delle
programmazioni
- DIRITTO E LEGISLAZIONE
- ECOLOGIA APPLICATA
- ECONOMIA AGRARIA
- ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI
- EDUCAZIONE FISICA
- ITALIANO
- STORIA
- LINGUA INGLESE
- MATEMATICA
- RELIGIONE
- TECNICHE DELLE PRODUZIONI, TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI
APPENDICE 1: Griglie di valutazione dell'esame di Stato
Prima prova scritta
Seconda prova scritta
Terza prova scritta
Colloquio orale
APPENDICE 2: Simulazione prove d'esame e verifiche assegnate nella prove di simulazione
Composizione del Consiglio di Classe
Elaborati finali degli alunni: argomenti trattati
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Prefazione
Il Documento di Classe è stato inteso dal Consiglio di Classe come una sorta di “diario di bordo”
dell’iter formativo realizzato.
Esplicita le scelte culturali e didattiche operate dai docenti, i tempi, i modi, i luoghi di realizzazione
del percorso formativo e, quindi, i criteri e le modalità di verifica adottate sia per valicare il percorso
stesso che per misurare i livelli di performance dei nostri allievi.
Inoltre la programmazione di ogni singola disciplina si è basata:
•
Sull’individuazione di obiettivi formativi, in cui le conoscenze sono state considerate come il
mezzo attraverso cui conseguire il possesso e la padronanza di competenze anche trasversali;
•
Sulla metodologia didattica più congeniale per tradurre a livello operativo le conoscenze
acquisite.
Di seguito sono esplicitati i criteri e le modalità di verifica e valutazione che il Consiglio di Classe ha
adottato durante l’iter formativo, viste soprattutto nella funzione di correzione e recupero delle
difficoltà, nonché di monitoraggio del proprio operato.
Infine è stato intendimento del Consiglio di Classe registrare nel Documento anche gli ostacoli, gli
errori e i ripensamenti che un percorso formativo necessariamente implica, nonché la reale
situazione di apprendimento e di formazione dei nostri allievi.
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Presentazione dell'Istituto
L’ Istituto IPAAATA “G. MEDICI” nasce come Istituto Professionale per l’Agricoltura negli anni’50 e,
fin da subito, si radica nel territorio della Bassa Veronese in cui il settore agricolo è ancora settore
trainante nell’economia del territorio, dinamico ed aperto alle sfide che il fenomeno della
globalizzazione oggigiorno impone.
L’indirizzo agro–ambientale ha sempre quindi cercato di rispondere alle esigenze del settore
primario contribuendo alla formazione di professionalità ricche ed approfondite nel settore
dell’agricoltura, nella territorialità locale e nazionale, della tutela dell’ambiente e delle
trasformazioni agro–industriali.
In seguito, grazie alla lungimiranza del gruppo dirigente, l’Istituto ha ampliato, a partire dal 2003, la
propria offerta formativa con l’istituzione del corso di studi di Tecnico dei Servizi di ristorazione per
rispondere ad una esigenza sempre più avvertita nel territorio di figure professionali in grado di
operare in un settore come quello della ristorazione e della ricettività alberghiera in rapida
trasformazione e diversificazione.
Infine, a seguito della ristrutturazione della rete scolastica secondaria superiore nel distretto di
Legnago, l’Istituto ha assorbito anche il corso di Tecnico della Gestione Aziendale e dei Servizi
Turistici, due corsi fondamentali per rispondere alle richieste di un tessuto economico come quello
della Bassa Veronese fatto di un reticolo di piccole e medie imprese ma con alta vocazione
all’esportazione e ad un settore come quello turistico strategico nell’economia di una regione come il
Veneto ad alta vocazione turistica.
Nel 2009 l’Istituto è stato intitolato all’Onorevole Giuseppe Medici, Docente di Economia Agraria e
più volte Ministro della Repubblica, responsabile di bonifiche ed interventi significativi sul nostro
Territorio, nel settore economico e della produzione tipica.
Vorremmo anche sottolineare il fatto che il Medici è un istituto professionale e che cosa, per noi,
oggi significhi formare all’acquisizione di una professionalità.
Le due dimensioni di base che la scuola oggi è chiamata a sviluppare sono: una solida cultura
generale e una spiccata attitudine al lavoro, come stabilisce il Libro bianco della Commissione
Europea.
La sfida a cui si è chiamati è quella che la scuola sappia fornire accanto ad una solida cultura
generale che si declina nel saper cogliere il significato delle cose e nello sviluppare la capacità di
valutare e decidere anche e non da ultima una spiccata attitudine al lavoro.
L’Istituto professionale in quest’ottica, quindi, deve assicurare un buon equilibrio fra acquisizione
delle conoscenze e competenze metodologiche, deve sviluppare conoscenze tecniche che
garantiscano a tutti di identificarsi nel modo migliore possibile con un mestiere o una occupazione,
deve sviluppare competenze di tipo relazionale come la capacità di cooperare, di lavorare in gruppo,
la ricerca della qualità in classe, nei laboratori, nei contesti di vita e lavoro allargati.
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Profilo professionale indirizzo agrario
L’indirizzo agroambientale offre una preparazione tecnico–scientifico–pratica rivolta al settore
agrario, agroindustriale ed ambientale.
Il corso di studi costruisce professionalità complete nel settore dell’agricoltura, con particolare
attenzione alla tutela dell’ambiente, al settore delle produzioni vegetali e delle trasformazioni
agroindustriali.
I settori sono quelli delle produzioni vegetali, animali, delle trasformazioni agroalimentari–casearie,
viticolo–enologiche–della protezione ambientale e del territorio.
Dopo un biennio comune, al terzo anno si consegue la qualifica di Operatore agroambientale.
L’Operatore agroambientale sa:
•
•
operare in tutti i contesti agricolo – produttivi;
sa organizzare i processi produttivi dell’agricoltura sostenibile, conosce le problematiche
fondamentali dell’organizzazione della produzione;
• collabora nell’esecuzione di interventi per risanare situazioni di degrado e contrasto agli
squilibri ambientali.
Al termine del terzo anno lo studente può entrare nel mondo del lavoro e partecipare a concorsi
presso Enti, aziende private o statali. Coloro che invece proseguono gli studi per altri due anni
conseguono il diploma statale di Agrotecnico valido a tutti gli effetti per l’iscrizione all’Albo
professionale e per l’Abilitazione o per il proseguo degli studi presso l’Università.
Obiettivi del corso
A. Capacità Personali.
• ha consapevolezza della propria identità fondata sul riconoscimento dei doveri e dei diritti di
cittadinanza attiva;
• sa sviluppare una corretta relazione con gli altri in contesti diversi rispettando i ruoli;
• sa esprimere e sostenere un’opinione personale in confronto costruttivo con opinioni
diverse;
• sa organizzare il proprio lavoro;
• sa valutare il proprio operato e ricercare il percorso per migliorarlo;
• sa orientarsi nel mercato del lavoro;
• sa rispettare le norme in materia di tutela della salute, sicurezza e prevenzione del rischio.
B. Competenze culturali.
B1 Asse Linguistico Comunicativo.
• Sa usare la lingua quale strumento del pensiero e della comunicazione rispettando i vincoli
dettati dalle convenzioni e dai contesti relazionali;
• Sa interpretare e produrre messaggi scritti di varia complessità, riconoscendo e rispettando le
finalità comunicative;
• Sa analizzare, sintetizzare, codificare e relazionare, riconoscendo argomento, destinatario e
scopo;
• Sa valutare le caratteristiche dei codici espressivi, verbali e non.
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B2 Asse Storico – Socio – Economico.
•
•
•
•
sa analizzare, contestualizzare ed interpretare documenti, testi e fonti, allo scopo di gestire
processi intenzionali ed operativi;
sa relazionare circa fenomeni, processi e sistemi, con coerenza;
sa confrontare e valutare fenomeni, processi e sistemi in conformità a criteri, dati e/o scelti;
sa problematizzare fenomeni, processi e sistemi cogliendone la complessità tecnica e la
specificità del linguaggio.
B3 Asse Scientifico – Matematico.
•
•
Sa rappresentare matematicamente fatti e situazioni utilizzando i modelli più funzionali
dell’analisi;
Sa cogliere gli elementi che caratterizzano un problema ed individuare la strategia risolutiva.
C. Competenze Professionali.
Si connota pertanto una figura professionale in grado di operare scelte, con competenze differenziate
che sono:
•
•
•
•
attuare un’agricoltura che rispetti l’ambiente, in conformità agli indirizzi dell’Unione
Europea;
effettuare scelte che mirino a migliorare la qualità dei prodotti e valorizzare la tipicità delle
produzioni della zona in cui opera;
fornire assistenza alle aziende e alle imprese dei vari settori agricoli;
essere capace di operare nel settore agro – industriale in qualità di tecnico di processo e
tecnico di controllo di qualità.
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Elenco alunni
1
Agostini Filippo
2
Arzenton Lortenzo
3
Baschirotto Riccardo
4
Gastaldi Elia
5
Gironda Nicolò
6
Guidi Diego
7
Lupato Paride
8
Mantovani Mirko
9
Mirandola Davide
10
Pasqualini Chiara
11
Saretto Andrea
12
Scarpato Matteo
13
Tempo Mattia
14
Zanetti Denis
15
Zanuso Riccardo
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Componenti del Consiglio di Classe
Docenti
Materia di Insegnamento
Italiano
Ore settimanali
4
Berardo Elena
Storia
2
Bonomo Gian Pietro
Economia agraria
3
Tecniche delle Produzioni,
trasformazione e valorizzazione dei
prodotti
Tecniche delle Produzioni,
trasformazione e valorizzazione dei
prodotti
4
Economia dei Mercati Agricoli
2
Molonaroli Lauro
Diritto e Legislazione
3
Rania
Educazione fisica
2
Richelli Osvaldo
Religione cattolica
1
Rinaldi Valter
Matematica
3
Tarocco Cristina
Ecologia applicata
3
Tecchio
Lingua inglese
3
Villani Giuseppe (ITP)
Economia agraria
2
Guarise Mirco (ITP)
Marchetti Claudio
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Storia della classe
Continuità e flusso dei docenti
Continuità didattica
Nel corso dei tre anni di qualifica vi è stata parziale continuità per italiano, storia, matematica,
mentre nei due anni conclusivi post qualifica vi è stata continuità per educazione fisica, diritto,
ecologia applicata, economia agraria, religione e tecniche delle produzioni.
Flusso docenti
Disciplina
Inglese
Italiano
Matematica
Storia
Prima
a.s. 2008-09
Seconda
a.s. 2009-10
Terza
a.s. 2010-11
Quarta
a.s. 2011-12
Dalla Villa
Bonomo M.
Zanetti
Bonomo M.
Dalla Villa
Zanon
Guastalli
Martini
Quinta
a.s. 201213
Tecchio
Berardo
Mantovanelli
Mantovanelli/Bertola
Rinaldi
Rinaldi
Rinaldi
Bonomo M.
Bonomo M.
Bonomo M.
Martini
Berardo
Bonomo Villani
Molinaroli
Molinaroli
Tarocco
Tarocco
Marchetti
Bonomo
Colpani
Buonincontro
Bonomo Villani
Rania
Richelli
Richelli
Richelli
Tomasi
Massagrande
Marchetti
Bonomo Ma.
Marchetti
Guarise
Salemi - Villani
Contabilità
Diritto ed
Economia
Disegno
Ecologia
agraria
Ecologia
applicata
Economia
agraria
Ed. fisica
Esercitazioni
di ecologia
Fisica
Baldo
Franco
Nucera
Marchetti
Massagrande
Mutto
Olivieri
Nalin
Magalini
Furgoni
Ferrari
Ramarro
Genio rurale
Principi di
agricoltura
Principi di
chimica
Religione
cattolica
Scienze della
terra
Sostegno
Tecniche
delle
produzioni
Tecnologia
chimica
Ducange
Massagrande
Nucera
Ramarro
Argenta
Nalin
Saggioro
Argenta - Ramarro
Frattini
Frattini
Mantovani
Mantovani
Nucera
Morin
Bonomo
G.P. - Villani
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Relazione del Consiglio di Classe
La classe è composta da 15 allievi di cui 14 maschi e 1 femmina. Un allievo, che ripeteva per la prima
volta la classe quinta, non ha mai partecipato all’attività scolastica, mentre due allievi hanno
interrotto la frequenza tra il mese di dicembre e il mese di febbraio. Uno dei due ripeteva per la
prima volta la classe quinta mentre l’altro aveva avuto, fino all’interruzione della frequenza, un
percorso scolastico regolare, seppure con delle difficoltà. Gli allievi provengono in prevalenza dalle
zone limitrofe di Legnago.
La maggior parte degli allievi ha estrazione rurale e/o la famiglia esercita professioni inerenti al
settore agrario, e sono attivi nei settori della produzione o dei servizi. Nel complesso la classe è
unita, e nel corso dell’intero anno scolastico ha avuto, in generale, un comportamento corretto nei
confronti dei docenti. Anche le relazioni interclasse hanno evidenziato atteggiamenti educati e
corretti.
Gli esiti del processo di apprendimento hanno espresso un rendimento parzialmente diversificato.
Alcuni allievi hanno sempre espresso un impegno costante con risultati positivi o molto positivi, con
performance omogenee nelle varie materie. Altri studenti, a fronte di impegno non costante, hanno
avuto risultati complessivamente sufficienti o più che sufficienti, mentre un numero limitato di
allievi invece ha prodotto risultati non sempre idonei per modesta motivazione allo studio e/o per
modesto lavoro domestico.
Due allievi presentano diagnosi DSA; nel corso dell’anno le performance complessive di entrambi
hanno espresso risultati positivi.
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Obiettivi trasversali
Gli obiettivi formativi e didattici sono stati finalizzati alla crescita culturale e sociale degli allievi ed a
far acquisire dagli stessi la capacità di cogliere, fare proprie, elaborare ed applicare le conoscenze
ricevute durante il corso di studi.
Il Consiglio di Classe, nell’ambito degli incontri convocati all’inizio dell’anno scolastico per la
programmazione, ha considerato come indispensabile il raggiungimento dei seguenti obiettivi
generali educativi e formativi :
•
Acquisizione di un metodo di studio efficace e sviluppo delle capacità operative e
organizzative
•
Capacità di comunicare le proprie idee con chiarezza e con ordine logico
•
Capacità di comprendere e usare il linguaggio specifico delle singole discipline
•
Saper assumere ruoli e svolgerli con responsabilità
•
Potenziare l’interesse per la lettura e stimolare la curiosità culturale
Il Consiglio di Classe ha poi fissato i seguenti obiettivi trasversali :
•
Capacità di analisi e sintesi
•
Capacità di operare collegamenti e confronti all’interno di una disciplina e tra discipline
diverse
•
Progressiva acquisizione di autonomia di giudizio
Ogni insegnante, nel proprio Piano di Lavoro presentato all’inizio dell’anno scolastico, ha proposto
gli obiettivi didattici, le modalità ed i tempi necessari per il loro raggiungimento.
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Attività integrative svolte
Nel corso dell’anno scolastico sono state svolte le seguenti attività integrative alle quali hanno
partecipato l’intera classe o gruppi significativi di alunni:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Visita guidata al Vittoriale - Gardone Riviera
Visita guidata al ghetto ebraico di Venezia
Visita alla Sinagoga di Venezia
Visita presso la cantina sociale del gruppo Collis, a Merlara (PD).
Visita presso la cantina privata Bertani, a Colognola ai Colli (VR)
Visita presso l’oleificio Redoro, a Mezzane di Sotto (VR)
Visita presso il caseificio della Coop. Agricola Veneta La Mucca Verde, a Urbana (PD)
Visita presso le aziende zootecniche AlmaBusa - vacche da latte -, Baschirotto – bovini da
ingrasso e suini.
Attività di orientamento: incontro con esperti del settore produttivo e partecipazione a Job &
orienta, Verona
Partecipazione alla fiera di settore EIMA di Bologna
Partecipazione al progetto Ente-Utente
Partecipazione al progetto Socialmat
Progetto “sicurezza” in collaborazione con lo SPISAL
Progetto sulla “legalità” con partecipazione finale alla giornata in carcere a Montorio
(VR)
Partecipazione all’evento "Fair play - Segni, parole, immagini per la legalità", presso
l'Auditorium della Gran Guardia di Verona.
Attività di primo soccorso: Rianimazione cardio-polmonare
Partecipazione al premio letterario dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e
Dalmazia “Tenzella”
Il viaggio di istruzione ha avuto come meta Barcellona.
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Alternanza Scuola Lavoro (ASL)
La classe quinta, a integrazione delle attività curricolari, per la soppressione del Progetto 92, ha
completato il proprio percorso scolastico con attività che si sono svolte in un arco di tempo di 132
ore, suddivise tra la classe quarta e la classe quinta.
Tutti gli allievi della classe hanno svolto le attività proposte; la maggior parte ha svolto attività per
un tempo superiore alle 132 ore previste. Tutti gli allievi hanno comunque svolto attività per un
tempo superiore al 70% del monte ore, a eccezione di un allievo che non ha completato il percorso.
Un alunno ripetente aveva frequentato l’ASL e il corso FSE nell’anno precedente.
Le attività si sono svolte in due fasi distinte.
Nel corso della prima fase gli allievi sono stati coinvolti in un progetto in collaborazione con il
Consorzio di Bonifica Pianura Veronese, operando direttamente e affiancati da figure tecniche del
Consorzio stesso. La classe a settimane alterne ha realizzato impianti boschivi e siepi riparie nei
pressi delle confluenze di corsi d’acqua nella zona di Santa Teresa in Valle nel Comune di Cerea. Gli
allievi prima di recarsi nei cantieri hanno seguito anche un corso di sicurezza di 3 ore con il RSPP del
Consorzio. Inoltre nel corso del biennio gli allievi hanno frequentato un corso di 12 ore per l’uso dei
carrelli elevatori con esame finale e rilascio di certificazione a cura di figura tecnica abilitata e un
corso di 2 ore sul corretto utilizzo della motosega con una figura tecnica responsabile della sicurezza
della Stihl e Viking Italia.
La seconda fase di ASL è stata svolta presso aziende convenzionate con l’Istituto G. Medici. Questa
attività è stata svolta nel mese di giugno del 2012, con l’obiettivo di avvicinare e introdurre gli allievi
nel mondo del lavoro. Pertanto sono state individuate aziende le cui attività fossero affini agli ambiti
di interesse dei singoli alunni. Questa fase è stata anticipata da tre interventi preparatori, di tre ore
ciascuno, a cui hanno partecipato tre esperti del settore, i cui interventi hanno riguardato le “norme
sul lavoro” e la “sicurezza in ambiente di lavoro”. Il prof. Ducange, responsabile dell’ASL nell’Istituto,
ha curato invece l’organizzazione del progetto individuale.
A conclusione del lavoro gli allievi hanno svolto un ultimo percorso di 9 ore nel corso del quale
hanno seguito un corso di potatura di piante ornamentali a cura di un tecnico della Scuola Agraria
del Parco di Monza, inoltre hanno prodotto un elaborato finale valutato e hanno fatto un test finale
di feedback.
Ogni allievo è stato oggetto di valutazione aziendale.
Il progetto complessivo è stato coordinato dal docente Matteo Ducange.
Le acquisizioni raggiunte sono state:
• Conoscenza delle regole del mercato del lavoro
• Capacità di organizzare il lavoro nel rispetto delle norme vigenti
• Capacità di gestire le esigenze lavorative del personale in un’azienda
• Saper prevenire il fattore di rischio infortunio, migliorando la sicurezza sul lavoro
• Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari tipici
• Conoscenza del territorio da un punto di vista storico e geografico
• Saper individuare le potenzialità dell’uso delle bioenergie nel settore agrario
• Saper gestire i prodotti alimentari per gli animali domestici
• Acquisizione della certificazione per l’uso di carrelli elevatori
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Criteri di valutazione adottati dal Collegio dei Docenti
(Secondo quanto previsto dal POF)
Il Consiglio di Classe ha adottato i criteri generali di valutazione presenti nel POF ed elaborati
tenendo presenti le caratteristiche prevalentemente professionali dell’Istituto.
GRIGLIA DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE DI PROFITTO
VOTO
1
2
3
4
5
6
7
DESCRIZIONE
L’allievo dimostra un rifiuto totale ad eseguire le prove richieste e rifiuta il
dialogo educativo, non porta il materiale scolastico, non partecipa alle attività
proposte.
Non ha conoscenze delle attrezzature dei laboratori, non rispetta le norme
igieniche e di sicurezza.
L’allievo dimostra un rifiuto ripetuto e persistente ad eseguire le prove richieste
e rifiuta quasi sempre il dialogo, porta saltuariamente il materiale scolastico,
non partecipa alle attività proposte.
Ha conoscenze quasi nulle delle attrezzature dei laboratori, non rispetta le
norme igieniche e di sicurezza
L’allievo risponde in modo errato a quasi tutte le domande proposte sia dal
punto di vista formale che del contenuto, anche alle verifiche comunque
strutturate. Scarso lo svolgimento dei compiti in classe e nullo a casa, dal punto
di vista operativo non conosce gli argomenti.
Ha scarso rispetto delle norme igieniche e di sicurezza, non ha conoscenza delle
tecniche proprie delle materie professionalizzanti.
L’allievo ha conoscenze lacunose e frammentarie, non comprende gli aspetti
fondamentali della disciplina, l’esposizione è scorretta e saltuario è lo
svolgimento dei compiti a casa. Risulta scorretta la preparazione dei manufatti
pratici, non corretto l’uso del materiale occorrente.
L’ordine e il rispetto delle norme igieniche e di sicurezza nei laboratori sono
sporadici.
L’allievo ha una conoscenza parziale di contenuti basilari ed una comprensione
superficiale degli stessi. L’esposizione è incerta. Svolge i compiti in classe ed in
parte anche a casa. Dal punto di vista operativo ha acquisito parzialmente le
abilità richieste e riesce ad utilizzare in modo quasi corretto il materiale
occorrente per la realizzazione di manufatti.
Ha conoscenza e rispetta quasi sempre le norme igieniche e di sicurezza.
L’allievo ha conoscenza degli elementi fondamentali della disciplina e
comprensione essenziale dei contenuti.
Svolge quasi sempre i compiti a casa e sempre quelli in classe. L’esposizione è
schematica ed elementare, per lo più corretta, seppure con lievi imprecisioni nel
lessico tecnico.
Conosce le norme igieniche e di sicurezza e le rispetta. Sa utilizzare in modo
sufficiente il materiale occorrente per la preparazione di manufatti e sa
presentarli in modo accettabile.
L’allievo conosce e comprende correttamente gli argomenti trattati.
L’esposizione dello studente è coerente e lo stesso padroneggia i nuclei
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fondamentali dei vari argomenti. La conoscenza delle attrezzature dei laboratori
e del loro utilizzo è adeguata.
Le norme igieniche e di sicurezza sono costantemente rispettate. L’utilizzo del
materiale occorrente per la preparazione dei manufatti è consapevole ed
adeguato. La presentazione dei manufatti è scolastica ma tecnicamente corretta.
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L’allievo conosce e comprende in modo approfondito gli argomenti trattati.
L’esposizione è coerente, sicura e pressoché autonoma. La conoscenza delle
attrezzature dei laboratori e del loro utilizzo è approfondita.
Le norme igieniche e di sicurezza sono costantemente rispettate con
accuratezza . L’utilizzo del materiale occorrente per la preparazione dei
manufatti è corretto e pertinente. La presentazione dei manufatti è
tecnicamente corretta con apporti personali.
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L’allievo non solo conosce e comprende in modo approfondito gli argomenti
trattati ma è capace di fare interagire in vari contesti le tecniche e le abilità
apprese. L’esposizione è coerente,sicura, autonoma, e personale. Lo studio è
autonomo, l’impegno assiduo. L’esposizione è rigorosa con capacità critica di
analisi e sintesi. La conoscenza delle attrezzature dei laboratori e del loro
utilizzo è approfondita e costante.
Le norme igieniche e di sicurezza sono sempre rispettate con accuratezza e
precisione. L’utilizzo del materiale occorrente per la preparazione dei manufatti
è corretto e pertinente. La presentazione dei manufatti è tecnicamente corretta
con apporti personali ed originali.
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L’allievo non solo conosce e comprende in modo approfondito gli argomenti
trattati ed è capace di fare interagire in vari contesti le tecniche e le abilità
apprese, ma ha padronanza totale delle conoscenze acquisite con capacità di
applicarle anche in situazioni nuove e impreviste. Vi è piena padronanza
dell’esposizione che è sicura, approfondita, autonoma, critica e personale. Lo
studio è autonomo e approfondito, l’impegno assiduo. La conoscenza delle
attrezzature dei laboratori e del loro utilizzo è approfondita, costante e sicura
Le norme igieniche e di sicurezza sono sempre rispettate con accuratezza e
precisione e con individuazione di ogni situazione di rischio. L’utilizzo del
materiale occorrente per la preparazione dei manufatti è corretto,pertinente,
autonomo e originale. La presentazione dei manufatti è eccellente con apporti
personali, originalità ed estro.
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Le programmazioni sono riportate nel seguente ordine di materia:
Materia
Docenti
DIRITTO E LEGISLAZIONE
Molinaroli Lauro
ECOLOGIA APPLICATA
Tarocco Cristina
ECONOMIA AGRARIA
ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI
Bonomo Gianpietro
Villani Giuseppe (ITP)
Marchetti Claudio
EDUCAZIONE FISICA
Rania Alessandro
ITALIANO + STORIA
Berardo Elena
LINGUA INGLESE
Tecchio Donata Alessandra
MATEMATICA
Rinaldi Valter
RELIGIONE
Richelli Osvaldo
TECNICHE DELLE PRODUZIONI,
Marchetti Claudio
Bonomo Marco (ITP)
TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI
PRODOTTI
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Docente: Molinaroli Lauro
Materia: Diritto
Classe : V B
Indirizzo: Agrario
a.s. 2012/13
RELAZIONE FINALE
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
La classe, che ha avuto lo stesso docente per il biennio conclusivo, ha partecipato alle lezioni manifestando
un certo interesse, pur con un livello di concentrazione in classe non sempre adeguato. Il limitato numero di
studenti ha comunque consentito di raggiungere gli obiettivi didattici prefissati. Il rendimento, in
considerazione dell’impegno degli studenti nella preparazione delle verifiche, è stato complessivamente
discreto, con punte di eccellenza.
IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I
SEGUENTI OBIETTIVI
Obiettivi minimi didattici:
Conoscenza degli aspetti basilari dei principali aspetti trattati, utilizzo basilare e limitato del linguaggio
tecnico, applicazione in contesti concreti della normativa agraria
Contenuti strutturali minimi:
Conoscenza della figura del coltivatore diretto e dell’imprenditore agricolo professionale, dell’istituto
dell’impresa familiare, delle principali tipologie di società, degli aspetti basilari della tematica dei contratti
agrari, della legislazione speciale in agricoltura ) la prelazione agraria, la PAC)
METODOLOGIE
Esposizione sintetica e schematica dei contenuti, appunti dalle lezioni riferimento a casi professionali reali
MATERIALI DIDATTICI:
Principalmente esposizione alla lavagna (o LIM), utilizzo del testo a chiarimento e supporto delle
spiegazioni alla lavagna, utilizzo fonti dirette.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Orali e scritte anche in occasione delle simulazioni di terza prova
Legnago, 2 maggio 2013
Il Docente
________________________________
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013
Prof. Molinaroli Lauro
CLASSE: ____V____
A.S. 2012/13
MATERIA: Diritto e legislazione.
SEZ. ___B_____
indirizzo
X AGRO-AMBIENTALE
Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico:
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’
MODULO I
Titolo
Tempi
Argomenti
L’IMPRESA E L’AZIENDA
Settembre-Ottobre
Impresa e azienda. Piccolo Imprenditore. Patti di famiglia, Impresa familiare.
Cessione dell’azienda. Segni distintivi dell’impresa
Verifiche orali e scritte
Tipologia delle
verifiche
Standard
Conoscenza basilare degli aspetti sopra citati, con utilizzo, seppure limitato, di
minimi di
linguaggio tecnico
apprendimento
conoscenza e
abilità
MODULO II
Titolo
Tempi
Argomenti
LE SOCIETA’
Novembre
Società di persone e capitali: differenza. Individuazione delle varie tipologie sociali.
Consorzi e cooperative.
Orali e scritte a risposta singola
Tipologia delle
verifiche
Standard
Conoscenza basilare delle tipologie sociali, alla luce di una valutazione della scelta
minimi di
del tipo di società in relazione all’attività agricola da svolgersi in concreto
apprendimento
conoscenza e
abilità
MODULO III
Titolo
Tempi
Argomenti
L’IMPRENDITORE AGRICOLO
Dicembre-Gennaio
Requisiti impresa agricola- Imprenditore agricolo, coltivatore diretto, imprenditore
agricolo professionale, agriturismo
Orali e scritte a risposta singola
Tipologia delle
verifiche
Standard
Conoscenza della figura dell’imprenditore agricolo, delle attività agricole previste
minimi di
dalla legge, con particolare riguardo alla figura dell’imprenditore agricolo
apprendimento professionale e utilizzo elementare del linguaggio giuridico
conoscenza e
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 17
abilità
Note
MODULO IV
Titolo
I CONTRATTI AGRARI
Febbraio
Elementi costitutivi del fondo, I contratti di affitto, i contratti associativi; la soccida
Orali e scritte a risposta singola
Tempi
Argomenti
Tipologia delle
verifiche
Standard
Conoscenza basilare dei principi in materia di contratti agrari, saper utilizzare le
minimi di
nozioni teoriche in ambito applicativo concreto
apprendimento
conoscenza e
abilità
Note
MODULO V
Titolo
Tempi
Argomenti
LA LEGISLAZIONE SPECIALE IN AGRICOLTURA
Marzo, Aprile, inizio maggio
Cenni sul rapporto di lavoro in agricoltura e sulla previdenza., Espropriazione.
Prelazione agraria. Tripartizione dei tributi. Cenni sulla legislazione tributaria, La
PAC.
Orali e scritte a risposta singola
Tipologia delle
verifiche
Standard
Conoscenza dei principi basilari degli argomenti sopra esposti, con utilizzo
minimi di
elementare del linguaggio giuridico.
apprendimento
conoscenza e
abilità
Note
Legnago, 2 maggio 2013
I rappresentanti degli studenti
IL DOCENTE
______________________________________
Prof.______________________
______________________________________
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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Docente: Tarocco Cristina
Materia: Ecologia applicata
Classe : V B
Indirizzo: Agrario
a.s. 2012/13
RELAZIONE FINALE
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
La classe, dal punto di vista disciplinare, non presenta alcun problema. In generale i ragazzi sono ben
scolarizzati ed hanno un comportamento corretto sia nei confronti dei compagni sia verso
l’insegnante.
Il gruppo può essere suddiviso in due fasce di livello:
-
la I° è rappresentata da ragazzi dotati di discrete capacità di apprendimento, che hanno seguito e
partecipato attivamente agli argomenti trattati e quindi hanno raggiunto gli obiettivi stabiliti;
- la II° è costituita da alunni che sono più lenti nel capire ed apprendere i concetti formulati,
perciò le loro conoscenze sono appena o non del tutto sufficienti.
Gli allievi hanno dimostrato comunque, un discreto impegno ed interesse.
METODOLOGIE
Il programma è stato presentato mediante lezioni frontali ma con il coinvolgimento degli alunni, dando largo
spazio alla discussione in classe per attirare e ravvivare l’interesse dei ragazzi ed abituarli alla conversazione
e all’organizzazione del pensiero.
Nella trattazione degli argomenti si è generalmente utilizzato il libro di testo, cercando di evidenziare i
concetti fondamentali di ogni tema, le applicazioni ed i possibili collegamenti con situazioni note.
MATERIALI DIDATTICI
Il testo adottato è ECOLOGIA APPLICATA vol.I e II di Ferrari, Marcon, Menta - Calderini edagricole
Si sono utilizzati, inoltre, fotocopie e volumi dell’Informatore Agrario. Si sono effettuate visite guidate nel
frutteto dell’istituto.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E VALUTAZIONE
Il raggiungimento degli obiettivi è stato valutato mediante verifiche orali e prove oggettive
semistrutturate. Le verifiche orali sono state effettuate per stimolare gli alunni a migliorare la
capacità di argomentare in modo coerente, fluido e corretto, utilizzando un’adeguata terminologia
specifica.
La valutazione è stata comprensiva di tutti gli aspetti forniti dagli allievi, si è infatti tenuto conto dei
livelli di partenza, del grado di preparazione raggiunto, della capacità di assimilazione, della volontà
e dell’impegno di ognuno.
Nella valutazione sono stati considerati i seguenti indicatori:
- Conoscenza e comprensione dei contenuti
- Capacità di confrontare e collegare i contenuti
- Capacità di applicare i contenuti
- Capacità di esporre in modo chiaro e completo
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 19
PROGRAMMA FINALE
A.S. 2012/13
MATERIA ECOLOGIA APPLICATA
Prof. TAROCCO CRISTINA
CLASSE: QUINTA
SEZ. B
indirizzo
X AGRO-AMBIENTALE
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’
MODULO I
STRATEGIE DI DIFESA ATTUABILI NEL QUADRO
DELL’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
Titolo
Fitoiatria
Argomenti
-Obiettivi della difesa fitosanitaria
-Mezzi e metodologie di lotta ai parassiti delle piante
-Interventi di tipo agronomico
-Interventi con mezzi fisici e meccanici
-Interventi con mezzi legislativi
-Interventi con mezzi biologici
-Interventi con mezzi biotecnologici
-Interventi con mezzi chimici
-Conoscere il significato di fitoiatria
-Conoscere gli obiettivi e l’evoluzione della fitoiatria
-Conoscere e comprendere i mezzi e le metodologie di lotta contro i
parassiti delle piante
-Conoscere e saper individuare i principali mezzi di intervento
utilizzabili in fitoiatria
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Titolo
Prodotti fitosanitari
Argomenti
-I principali fitofarmaci
-Composizione e principali caratteristiche dei fitofarmaci
-Classificazione dei prodotti fitosanitari
-Norme pratiche relative all’acquisto, alla conservazione e all’uso dei
fitofarmaci
-Macchine per la distribuzione dei fitofarmaci e principali tecniche
di intervento
-Conoscere il significato e l’evoluzione dei fitofarmaci
-Conoscere i principali tipi di prodotti fitosanitari
-Conoscere e comprendere la composizione di un fitofarmaco
-Conoscere le principali caratteristiche dei fitofarmaci
-Conoscere la classificazione dei prodotti fitosanitari
-Conoscere le norme comportamentali da adottare nella pratica
fitoiatrica
-Conoscere le caratteristiche essenziali che devono avere le
macchine per la distribuzione dei fitofarmaci
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 20
Titolo
Lotta guidata ed integrata
Argomenti
-Lotta guidata
-Lotta integrata
-Danni dovuti ai fitofarmaci
-Fitofarmaci nel sistema suolo- acqua- atmosfera
-Conoscere e comprendere il concetto di lotta guidata
-Conoscere il significato di soglia di intervento e soglia economica di
danno
-Conoscere e comprendere il significato di lotta integrata
-Conoscere i danni dovuti ai fitofarmaci
-Conoscere e comprendere come i fitofarmaci fluiscono nel sistema
suolo- acqua- atmosfera
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
MODULO II
ANALISI DEL QUADRO FITOPATOLOGICO DELLE PRINCIPALI
COLTURE
Titolo
Frumento Orzo Riso Mais Soia Barbabietola
Argomenti
Studio dei più importanti e più frequenti parassiti che colpiscono i
cereali, la bietola,la soia in particolare:
- Funghi: Oidio dei cereali e della bietola, Mal del piede dei
cereali, Segale cornuta, Ruggini dei cereali: nera,bruna e gialla,
Septoriosi, Brusone del riso, Elmintosporiosi del mais, Fusariosi,
Marciume carbonioso, Sclerotinia
- Virus: Nanismo dell’orzo, Rizomania della bietola, Maculatura
batterica
- Insetti: Afidi dei cereali, Piralide, Diabrotica del mais, Nottue,
Elateridi
- Acari: Ragnetto rosso comune
- Nematodi: Nematode del riso, Nematodi a cisti della bietola
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
-Conoscere i principali agenti di malattia
-Conoscere i principali agenti di danno
-Conoscere i loro cicli vitali e come colpiscono la pianta
Titolo
La Vite
Argomenti
Studio dei più importanti e più frequenti parassiti che colpiscono
la Vite, in particolare:
- Funghi: Peronospora, Oidio, Muffa grigia, Mal dell’esca
- Virus: Tumore batterico del colletto e delle radici
- Insetti: Tignola, Tignoletta, Cicaline, Fillossera
- Acari: Ragnetto rosso dei frutteti e della vite
- Fitoplasma: Flavescenza dorata
- Nematodi Galligeni
-Conoscere i principali agenti di malattia
-Conoscere i principali agenti di danno
-Conoscere i loro cicli vitali e come colpiscono la pianta
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 21
Titolo
Il Melo e il Pero
Argomenti
Studio dei più importanti e più frequenti parassiti che colpiscono il
Melo e il Pero, in particolare:
- Funghi: Marciume del colletto,Maculatura bruna,
Ticchiolatura, Oidio, Cancro delle Pomacee.
- Insetti: Carpocapsa, Cocciniglia di S. Josè, Ricamatori
(Pandemis, Archips, Eulia), Rodilegno rosso e giallo, Afidi
grigio,verde, lanigero, Psilla, Oplocampa.
- Batteri: Colpo del fuoco batterico
- Acari: Ragnetto rosso
- Nematodi Galligeni
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
-Conoscere i principali agenti di malattia
-Conoscere i principali agenti di danno
-Conoscere i loro cicli vitali e come colpiscono la pianta
Titolo
Il Pesco
Argomenti
Studio dei più importanti e più frequenti parassiti che colpiscono il
Pesco
- Funghi: Bolla, Oidio, Monilie, Corineo.
- Insetti: Tignole( Cydia e Anarsia),Afide verde, bruno, farinoso,
Cocciniglia bianca, Rodilegno rosso e giallo
- Acari: Ragnetto rosso dei frutteti
- Virus: Sharka
- Nematodi Galligeni
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
-Conoscere i principali agenti di malattia
-Conoscere i principali agenti di danno
-Conoscere i loro cicli vitali e come colpiscono la pianta
Legnago, 4 maggio 2013
I rappresentanti degli studenti
______________________________________
IL DOCENTE
Prof.___________________________
______________________________________
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 22
Docenti: G. Bonomo e G. Villani
Materia: Economia Agraria
Classe: 5 B
Indirizzo: Agrotecnico
a.s. 2012/13
RELAZIONE FINALE
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
La classe è composta da 15 allievi tra cui una sola femmina. Due allievi sono certificati DSA che
peraltro sia per la lievità della loro disabilità, sia per il loro impegno e sia per gli interventi messi in
atto dalle rispettive famiglie e dalla scuola, stanno ottenendo risultati positivi e comparabili con il
resto della classe. La maggior parte degli allievi proviene da zone limitrofe ed è di estrazione agricola
nel senso che una buona parte delle famiglie degli studenti si occupa di agricoltura in qualità di
produttori o di fornitori di servizi agricoli. Ciò ha reso l’attività di insegnamento/apprendimento
abbastanza interessante dal momento che la parte teorica poteva immediatamente collegarsi con il
vissuto quotidiano. In considerazione di ciò l’interesse è stato complessivamente abbastanza buono
almeno nella maggioranza della classe. Come è normale ci sono allievi che per impegno e risultati si
distinguono, allievi che nonostante l’impegno faticano a raggiungere apprendimenti proporzionati e
allievi che sono limitati soprattutto da una modesta motivazione. Dal punto di vista
comportamentale è stata una classe sempre rispettosa del ruolo del docente e non si sono mai dovuti
prendere provvedimenti disciplinari. Anche durante il viaggio di istruzione a Barcellona e durante gli
incontri con docenti esterni il comportamento è stato molto soddisfacente.
IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I
SEGUENTI OBIETTIVI:
•
Obiettivi minimi didattici:
La classe conosce lo schema del Bilancio del Tornaconto, del Prodotto Netto, del Reddito Netto, del
Reddito da Lavoro, del Reddito di Capitale. Sa impostare e risolvere alcuni bilanci parziali come il
Costo di produzione, e il Conto Colturale Analitico per le colture più semplici ma più importanti
della zona e sa risolvere per analogia casi anche diversi. Ha appreso la strategia di elaborazione per
affrontare le scelte aziendali più comuni e più frequenti nelle aziende agricole del territorio per
quanto riguarda l’economia delle macchine, delle colture erbacee e arboree, degli allevamenti
zootecnici e in parte anche dei miglioramenti fondiari.
•
Contenuti strutturali minimi:
Problemi di pianificazione ovvero analisi dei problemi relativi alle scelte da operare in azienda. I vari
aspetti del Bilancio dell’azienda agraria: il bilancio del Tornaconto, del Prodotto Netto, del Reddito
Netto, del Reddito di Lavoro, del Reddito di Capitale. I bilanci Parziali: Costo di Produzione di un
prodotto aziendale (erbaceo, arboreo, zootecnico), Costo di Trasformazione, Valore di
Trasformazione, Prezzo di Trasformazione (uva in vino), Conto Colturale Analitico, Costo di
Esercizio di una macchina, Giudizio di convenienza di un miglioramento fondiario.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 23
METODOLOGIE:
Lezione frontale con breve descrizione teorica dell’argomento da svolgere,
partecipazione degli allievi alla ricerca di collegamenti, analogie, inferenze;
proposta/esame di casi pratici,
soluzione guidata di problemi,
esercitazioni individuali su casi pratici e applicativi.
MATERIALI DIDATTICI:
Libro di testo,
materiale prodotto dal docente e elaborato/illustrato facendo uso della LIM.
Materiale tratto da ricerche in internet da siti istituzionali e professionali.
TIPOLOGIA DELLE PROVE di VERIFICA UTILIZZATE:
Colloquio orale,
verifica scritta prevalentemente a risposta aperta, (es, 3 quesiti con numero determinato di righe),
Verifica scritta con soluzione di problemi,
controllo dell’apprendimento attraverso richiesta di intervento dal posto.
Legnago, 04/05/2013
I docenti
G. Bonomo, G. Villani
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 24
PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013
Proff. G. Bonomo e G. Villani
CLASSE: 5°
SEZ. B
A.S. 2012/13
MATERIA: Economia Agraria
indirizzo
x
AGRO-AMBIENTALE
Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico:
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E
STANDARD MINIMI di APPRENDIMENTO CONOSCENZA e ABILITA’
MODULO I
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendimen
to
conoscenza e
abilità
Note
MODULO II
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO III
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
LA GESTIONE IMPRENDITORIALE
L’economia delle scelte, parametro delle scelte, classificazione delle scelte,
l’allievo ha compreso che la gestione dell’azienda agraria consiste in scelte
continue (di breve e di lungo periodo) e che tali scelte vanno operate dopo aver
acquisito le opportune informazioni tecnico/economiche. Solo dopo aver
opportunamente elaborato tali informazioni secondo schemi adeguati,
l’imprenditore puro o concreto potrà ridurre gli errori e ottenere gli obiettivi
prefissati mettendo in campo le strategie più opportune e coerenti (es.
massimizzazione del profitto, del Prodotto Netto o del Reddito Netto o altro).
L’allievo sa che per operare scelte economicamente valide deve individuare uno o
più parametri adatti su cui basarsi.
L’allievo sa individuare l’obiettivo, sa individuare le alternative e confrontarle, sa
individuare i limiti tecnico/agronomici e economico/strutturali dell’azienda.
L’argomento, considerato il periodo di inizio anno, è stato affrontato cercando di
semplificare le problematiche della gestione aziendale per renderle concettualmente
accessibili alla maggior parte della classe.
BILANCIO DEL TORNACONTO (OVVERO IL BILANCIO DELL’IMPRENDITORE PURO)
La parte attiva e la parte passiva del bilancio generale dell’azienda
L’allievo conosce il significato del bilancio del tornaconto, sa impostare il
bilancio generale del tornaconto dell’azienda determinando le singole voci
del bilancio stesso. Sa rilevare in azienda le informazioni che servono per la
stesura del bilancio in oggetto. Sa confrontare i dati rilevati e quelli ottenuti
con dati statistici (es. con i dati dell’INEA (istituto nazionale di economia
agraria)
Recupero di conoscenze e abilità dal programma di cl. 4°. I dati INEA sono
stati consultati sul sito ufficiale dell’INEA.
IL BILANCIO DEL PRODOTTO NETTO
Struttura/schema e significato del Prodotto Netto in una azienda agricola
L’allievo sa impostare il bilancio del Prodotto Netto e sa calcolare il valore del
Prodotto Netto in una azienda agricola, sa attribuire il senso del Prodotto
Netto nel contesto dell’analisi economica di una realtà produttiva.
Sono stati svolti alcuni semplici esercizi di calcolo del Prodotto Netto.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 25
MODULO IV
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO V
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO VI
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO VII
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
IL BILANCIO DEL REDDITO NETTO (OVVERO IL BILANCIO DELL’IMPRENDITORE CONCRETO)
Struttura/schema e significato del Reddito Netto in una azienda agricola a
seconda della forma di conduzione (a seconda cioè dei fattori produttivi
apportati dall’imprenditore concreto).
L’allievo sa impostare il bilancio del Reddito Netto a seconda del tipo di
conduzione aziendale e sa calcolare il risultato finale del bilancio, in
particolare per l’impresa più diffusa nel territorio cioè per l’impresa diretto
coltivatrice. Sa raccogliere ed elaborare i dati essenziali. Sa attribuire il
significato economico al dato ottenuto tenendo conto del tipo di impresa. (il
Reddito Netto può essere il parametro di riferimento per decidere la
convenienza di una scelta).
Sono stati svolti alcuni esercizi di calcolo del Reddito Netto in una azienda
simulata.
IL BILANCIO DEL REDDITO FONDIARIO, DEL REDDITO DI LAVORO, DEL REDDITO DI CAPITALE
Struttura/schema dei diversi tipi di bilancio.
L’allievo sa impostare, raccogliere i dati e eseguire i calcoli necessari per
determinare il Reddito Fondiario, il Reddito di Lavoro, il Reddito di Capitale
e sa eseguire il confronto con altri tipi di investimenti alternativi. Sa eseguire
il calcolo della Fruttuosità del Capitale Aziendale e conosce il significato di
tale indice.
Sono stati svolti alcuni semplici esercizi in una azienda simulata.
IL BILANCIO DEL COSTO DI PRODUZIONE
Struttura/schema del costo di produzione di una unità di prodotto aziendale
da porre in confronto con il prezzo di mercato.
L’allievo sa individuare le voci di costo e sa determinarne con sufficiente
approssimazione il valore di modo che il risultato ottenuto possa essere
utilizzato in pratica per operare confronti con i prezzi di mercato e verificare
se tutti i fattori di produzione sono stati adeguatamente compensati. Sa
affrontare i casi più semplici (azienda che produce un solo bene) ma sa anche
orientarsi in casi più complessi (azienda che produce più beni nello stesso
periodo), dove è necessario disaggregare le spese di carattere generale.
Sono stati svolti alcuni esercizi sul costo di produzione di cereali, frutta,
carne e latte. In particolare è stato svolto un esercizio di calcolo di costo di
produzione del latte nella azienda “Almabusa” di Nogara(Vr) dove in data 5
aprile è stata fatta una uscita didattica in collaborazione con l’insegnante di
“Tecniche di Produzione”.
L BILANCIO DEL CONTO COLTURALE ANALITICO
Struttura/schema del Conto Colturale analitico
L’allievo conosce il significato del Conto Colturale quale strumento per
determinare ricavi, i costi di produzione e quindi redditi di singoli settori
dell’azienda e delle singole colture riferite a ettaro. Sa distinguere i costi
colturali (specifici della coltura) e i costi generali (che riguardano l’azienda
nel suo complesso) e sa reperire i dati per la loro determinazione
Sono stati svolti alcuni conti colturali: mais, grano, vite.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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MODULO VIII
Titolo
IL BILANCIO DEL COSTO DI TRASFORMAZIONE, DEL VALORE DI TRASFORMAZIONE, DEL PREZZO DI
TRASFORMAZIONE
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO IX
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO X
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
Struttura/schema del costo di trasformazione, del valore di trasformazione,
del prezzo di trasformazione in particolare dell’uva in vino
L’allievo sa impostare il calcolo del costo di trasformazione dell’uva, sa
determinare il valore di trasformazione dell’uva e sa calcolare il prezzo di
trasformazione dell’uva in vino al fine di individuare la scelta economica più
opportuna (vendere l’uva a prezzi di mercato o trasformarla in vino
sostenendone i costi)
Come esercitazione guidata è stato svolto il tema di Maturità del giugno 2012.
La trasformazione dei foraggi in carne e latte, del latte in formaggi è stata
solo accennata per analogia ma non è stata ad oggi direttamente affrontata
per mancanza di tempo.
ECONOMIA DELLE MACCHINE
Cenni di storia della meccanizzazione dal dopoguerra ad oggi. Il costo di
esercizio di una macchina a ora e ad ettaro, i costi fissi e i costi variabili,
giudizio di convenienza riguardo l’acquisto di una macchina o ricorso al
contoterzista.
L’allievo sa individuare le voci di costo di esercizio di una macchina e sa
calcolarne l’importo giungendo al costo di esercizio orario. Sa inoltre
calcolare il costo di esercizio ad ettaro conoscendo la capacità di lavoro della
macchina stessa e sa procedere a un giudizio di convenienza riguardo
all’alternativa del noleggio o dell’acquisto in società con altri imprenditori
agricoli.
Svolti alcuni esercizi sul costo di esercizio di trattrice con o senza macchina
operatrice, di mietitrebbia, di vendemmiatrice.
ECONOMIA DEGLI ALLEVAMENTI
Calcolo dell’Utile Lordo di Stalla, la rimonta interna e esterna negli
allevamenti bovini da latte, costo di produzione del latte vaccino, costo di
produzione della carne del vitellone da ingrasso. Il costo di una razione per
vacca da latte con produzione data: esempio.
L’allievo conosce il significato economico e sa impostare l’ULS, conosce il
significato e la differenza tra rimonta interna e esterna in un allevamento da
latte, sa impostare il calcolo del costo di produzione del latte vaccino e del
vitellone da ingrasso e avendo a disposizione i dati sa determinare i relativi
valori di costo
Relativamente all’allevamento bovino da latte è stata svolta una esercitazione
con dati reali rilevati presso l’azienda “Almabusa” di Nogara (Vr). Sul costo di
produzione del vitellone è stata svolta una esercitazione esemplificativa.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 27
MODULO XI
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
ECONOMIA DEI MIGLIORAMENTI FONDIARI
Definizione di miglioramento fondiario, determinazione del costo di un
miglioramento fondiario, giudizio di convenienza del miglioramento
fondiario in termini di reddito e di capitale (o di valore)
Saper individuare un miglioramento fondiario, saper impostare il costo
riferito all’ultimo anno individuando costi diretti e indiretti (mancati
redditi), saper impostare un giudizio di convenienza in termini di reddito e
di capitale (o di valore).
Ad oggi il modulo non è del tutto completato.
Legnago, 04/05/2013
I rappresentanti degli studenti
I DOCENTI
______________________________________
Prof.___________________________
______________________________________
Prof.___________________________
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 28
Materia: Economia dei Mercati Agricoli
Docente: Marchetti Claudio
Classe: 5°B
Indirizzo: Agrotecnico
a.s. 2012/13
RELAZIONE FINALE
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
La classe ha seguito con interesse e attenzione le lezioni svolte ed ha risposto in modo positivo alle
sollecitazioni didattiche manifestando interesse nei confronti degli argomenti trattati.
Il rendimento della classe è stato diversificato con la maggior parte degli allievi, che per l’impegno e
l’interesse, hanno ottenuto risultati positivi nell’intero anno scolastico. Altri studenti, a fronte di un
impegno meno costante, hanno avuto risultati complessivi sufficienti. Per alcuni allievi il risultato
scolastico è stato influenzato anche da una ridotta capacità espressiva e linguistica, con riflessi
nell’esposizione scritta e orale.
Nel complesso la classe è unita e nel corso dell’intero anno scolastico ha avuto in generale un
comportamento corretto nei confronti del docente. In egual modo le relazioni interclasse sono state
improntate a un comportamento educato e corretto.
IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I
SEGUENTI OBIETTIVI:
• Obiettivi minimi didattici:
Gli allievi hanno sufficiente conoscenza della funzione del mercato, delle dinamiche della domanda e
della offerta e delle specificità del mercato dei prodotti agricoli rispetto alla maggior parte delle
produzioni non agricole. Conoscono la composizione del il prezzo. Sanno capire i caratteri e gli
effetti di un mercato di libera concorrenza e di un regime di oligopolio o di monopolio. La classe ha
compreso i vantaggi che derivano per l’offerta dei contratti di produzione e dell’ integrazione
verticale e orizzontale e dei vantaggi che derivano dalle forme organizzative e associative, con
l’obiettivo di superare le criticità in sede contrattuale della piccola azienda agricola. Gli allievi hanno
conosciuto la funzione e l’organizzazione della cooperazione in agricoltura e, nell’ambito delle
tecniche commerciali, sono stati apprese semplici nozioni relativamente al marketing.
• Contenuti strutturali minimi:
Conoscere il concetto di mercato, domanda e offerta, prezzo di equilibrio, il mercato perfetto e il
mercato dei prodotti agricoli. Conoscere e saper valutare le opportunità offerte dai contratti di
integrazione per tipologia di prodotto. Conoscere e valutare la convenienza delle forme
organizzative e associative in agricoltura, in primis cooperative agricole e OP (organizzazioni di
produttori). Conoscere il significato moderno di marketing e le modalità più semplici di
realizzazione di un piano di marketing.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 29
METODOLOGIE:
Lezione frontale con illustrazione dell’argomento, lettura, analisi e commento del testo.
Proposta/esame di casi pratici, soluzione guidata di problemi, esercitazioni individuali su casi pratici
e applicativi,
Incontri con operatori professionali esterni (es. dott. Gobbi della Unipeg)
MATERIALI DIDATTICI:
Libro di testo (Economia dei Mercati Agricoli. Pisanti R. Ed agricole).
materiale prodotto dal docente e elaborato/illustrato facendo uso della LIM.
Materiale tratto da ricerche in internet da siti istituzionali e professionali.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Colloquio orale, verifica scritta prevalentemente a risposta aperta, (es, 3 quesiti con numero
determinato di righe), controllo dell’apprendimento attraverso richiesta di intervento dal posto.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
La valutazione è sempre stata conforme alle griglie di Dipartimento approvate dal Collegio Docenti,
allegate al P.O.F.
Legnago, 04/05/2013
Il Docente
Claudio Marchetti
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 30
PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013
MATERIA: Economia dei Mercati
Prof. Marchetti Claudio
CLASSE: 5°
SEZ. B
A.S. 2012/13
indirizzo
AGRO-AMBIENTALE
Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico:
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’
MODULO I
Note
IL MERCATO
Concetto di mercato
La domanda e l’offerta
Il prezzo di equilibrio
Il mercato perfetto
Caratteristiche dei mercati agricoli
Conoscere il concetto di mercato, i soggetti che lo compongono e le
leggi della domanda e dell’offerta. Conoscere le caratteristiche dei
mercati agricoli.
Sa riconoscere le curve di domanda e offerta
Sa individuare il prezzo di equilibrio
Sa costruire una curva di domanda e di offerta in base ai prezzi e alle
quantità del bene domandato e del bene offerto
È in grado di comprendere i tipi di regimi di mercato
Saper comprendere quali sono le anomalie dell’offerta dei prodotti
agricoli rispetto all’andamento dell’offerta di altri prodotti non agricoli
Le lezioni si sono svolte con l’utilizzo del testo in adozione
MODULO II
Titolo
L’INTEGRAZIONE E L’ECONOMIA CONTRATTUALE
Titolo
Argomenti
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Argomenti
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Note
La posizione dell’agricoltore sul mercato
I contratti di produzione
Il concetto di integrazione: verticale ed orizzontale
Conoscere la posizione dell’agricoltore sul mercato, i contratti di
produzione e il significato di integrazione.
Sa distinguere le principali organizzazioni professionali agricole
Sa distinguere le caratteristiche dei diversi tipi di associazioni di
produttori e di cooperative
Sa distinguere tra una forma di integrazione verticale e orizzontale.
Sa che un operatore che opera sul mercato in modo individuale ha un
poter contrattuale inferiore rispetto all’offerta aggregata.
Sa comprendere l’evoluzione del potere contrattuale del produttore
agricolo passando da una forma di offerta singola ad aggregata
Le lezioni si sono svolte con l’utilizzo del testo in adozione
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MODULO III
Titolo
Argomenti
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Note
FORME ORGANIZZATIVE E ASSOCIATIVE IN AGRICOLTURA
Il ruolo e le funzioni delle organizzazioni professionali
Le associazioni dei produttori :compiti e obblighi per i produttori
associati
Marketing boards, marketing agreements
Le cooperative: requisiti, costituzione, organizzazione giuridica, regime
di responsabilità dei soci.
Conoscere le organizzazioni professionali agricole e le funzioni da loro
svolte. Conoscere le associazioni dei produttori e le funzioni svolte
Conoscere la funzione, la struttura e il funzionamento delle
cooperative.
Sa distinguere le principali organizzazioni professionali agricole
Saper comprendere quali sono le principali finalità delle organizzazioni
professionali agricole
Saper comprendere quali sono le funzioni svolte dalle associazioni di
produttori e dalle cooperative
Saper comprendere le caratteristiche dei diversi tipi di cooperative
Le lezioni si sono svolte con l’utilizzo del testo in adozione, inoltre la
classe ha partecipato a un incontro con un consigliere del Consiglio di
Amministrazione di UNIPEG e ha visitato lo stabilimento di una
cooperativa di trasformazione di latte in formaggio.
MODULO IV
Titolo
Argomenti
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Note
IL MARKETING
Il concetto di Marketing: nozioni preliminari
Il nuovo concetto di Marketing
Gli strumenti del Marketing
La pianificazione di marketing: obiettivi e strategia aziendale
Sa elencare i punti fondamentali della tecnica del marketing
Saper comprendere la funzione del marketing per una ditta di
produzione.
Sa elencare i punti fondamentali della tecnica del marketing
Saper comprendere attraverso quale processo si sviluppa il marketing.
Le lezioni si sono svolte con l’utilizzo del testo in adozione e con la
lettura di un articolo sul marketing sociale.
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MODULO IV
Titolo
Argomenti
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Note
IL COMMERCIO DEI PRODOTTI AGRICOLI E
AGROINDUSTRIALI
Figure operanti nei settori del commercio dei prodotti agricoli
La Grande Distribuzione Organizzata
Mercati all’ingrosso
Conoscere le figure operanti nei settori del commercio dei prodotti
agricoli.
Conoscere i principali canali di vendita dei prodotti agricoli
Sa riconoscere i diversi tipi di operatori commerciali
Sa impostare un programma di vendita di un prodotto agricolo secondo
i modelli distributivi più moderni e convenienti oggi in agricoltura
Le lezioni si sono svolte con l’utilizzo del testo in adozione.
Alla data del 4 maggio il modulo è stato svolto parzialmente con la
trattazione dell’argomento sottolineato in Argomenti.
Legnago, 4 maggio 2013
I rappresentanti degli studenti
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IL DOCENTE
Prof.___________________________
______________________________________
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Docente: Rania Alessandro
Classe: 5°B
a.s. 2012/13
Materia: Educazione Fisica
Indirizzo: Agrotecnico
RELAZIONE FINALE DI EDUCAZIONE FISICA CLASSE 5B
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE:
La classe 5^B è formata in maniera omogenea da alunni che hanno raggiunto un’ottima preparazione
psico- fisica. Seri, responsabili, dotati di entusiasmo per lo sport e costanti nel lavoro hanno seguito,
lungo il corso dell’anno scolastico, l’intero dialogo educativo. Hanno, inoltre, maturato un buon
affinamento tecnico e sul piano della collaborazione hanno mostrato la loro piena disponibilità.
IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I
SEGUENTI OBIETTIVI:
• Obiettivi minimi didattici:
-saper eseguire semplici esercizi sul piano coordinativo
-saper sostenere un allenamento di potenziamento fisiologico a bassa intensità
-saper conoscere ed applicare un metodo di lavoro per lo sviluppo di capacità condizionali
-saper apprendere con sufficiente controllo gli elementi fondamentali delle attività sportive praticate
-mantenere un comportamento sociale adeguato relativamente alle norme igienico sanitarie e alla
pratica sportiva (correttezza, rispetto dei compagni e delle regole del gioco, collaborazione e
impegno)
- saper riconoscere i traumi ricorrenti nelle attività sportive praticate
- saper intervenire nei casi di traumi, durante l’attività sportiva, nel rispetto delle regole del Primo
Soccorso
• Contenuti strutturali minimi:
-Attività ed esercizi a corpo libero e a carico naturale di mobilità articolare, stretching e tonificazione
generale
-Attività ed esercizi con piccoli attrezzi e ai grandi attrezzi
-Esercitazioni finalizzate al miglioramento delle capacità condizionali
-Conoscenza e pratica di giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, pallabase, tennis tavolo e
badminton
-Conoscenza e pratica di una o più discipline dell’atletica leggera: getto del peso, salto in alto, lancio
del vortex, corsa veloce
-Teoria:- - Teoria relativa all’attività pratica svolta
- Lo sport durante il fascismo
- Traumatologia e Primo Soccorso: Corso di RCP (Rianimazione Cardio-Polmonare)
- Regolamenti dei giochi sportivi praticati
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
-formative con controllo in itinere del processo educativo e di apprendimento (osservazione diretta e
sistematica durante la lezione)
- sommative con controllo dei risultati ottenuti nelle singole attività (test, prove pratiche,
questionari, prove strutturate e semi-strutturate, ricerche e approfondimenti individuali e/o di
gruppo, colloqui)
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PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013
MATERIA: Educazione fisica
Prof. Rania Alessandro
CLASSE: 5°
SEZ. B
A.S. 2012/13
indirizzo
AGRO-AMBIENTALE
Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico:
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’
MODULO I
Titolo
Argomenti
Tipologia
delle verifiche
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO II
Titolo
Argomenti
Tipologia
delle verifiche
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO III
Titolo
Argomenti
Tipologia
delle verifiche
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
TEST DI INGRESSO: CAPACITÀ CONDIZIONALI
Forza dei muscoli addominali e dorsali; Mobilità del rachide e delle spalle;
Resistenza
Test oggettivi
Conoscere le finalità dei test di ingresso
Conoscere le modalità di esecuzione dei test
Saper eseguire con sufficiente controllo motorio i test di ingresso
LA GINNASTICA ADDOMINALE
Esercizi a corpo libero con le tre tecniche. Conoscenza anatomia e fisiologia
dei muscoli addominali e conoscenza del metodo di allenamento
Test oggettivi
Conoscere i nomi e le funzioni dei muscoli addominali
Conoscere le regole della ginnastica addominale
Saper eseguire con sufficiente autonomia e controllo esercizi di ginnastica
addominale
GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA
Pallavolo, Calcio a 5, Pallatamburello, Badminton, Pallabase, Pallamano,
Pallacanestro
Osservazione sistematica. Test oggettivi relativi ai fondamentali individuali.
Valutazione dei progressi effettivamente raggiunti in base alle capacità
potenziali e ai livelli di partenza. Verifica orale. Verifica scritta (Risposta
multipla).
Conoscere e applicare abbastanza correttamente le regole e i fondamentali di
un gioco sportivo e di una specialità individuale a scelta.
Essere in grado di eseguire, pur con qualche imprecisione, il gesto di un
gioco sportivo di squadra o di una specialità individuale in modo efficace.
Note
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MODULO IV
Titolo
Argomenti
Tipologia
delle verifiche
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO V
Titolo
Argomenti
Tipologia
delle verifiche
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
LO SPORT DURANTE IL FASCISMO
Video “Sport e fascismo”
Scritta (domande con risposte aperte)
Conoscere i concetti fondamentali del rapporto Sport e fascismo
Saper esporre con sufficiente padronanza e chiarezza i contenuti appresi
SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE CON LE FUNICELLE
Esercizi con le funicelle, singolarmente, a coppie, in gruppo, sul posto, in
spostamento
Test oggettivo
Conoscere la sequenza corretta dei gesti per saltare la funicella
Saper eseguire semplici esercizi sul piano coordinativo, sul posto
Migliorare la propria prestazione motoria
Note
MODULO VI
Titolo
Argomenti
Tipologia
delle verifiche
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
ATLETICA LEGGERA
Getto del Peso; Salto in alto; Lancio del Vortex; Corsa veloce;
Test oggettivi. Osservazione della qualità del gesto (miglioramenti)
Conoscere le fasi dei vari gesti atletici
Conoscere le regole delle gare
Saper eseguire nell’atletica leggera, con sufficiente controllo dei gesti, salti,
lanci, corse
Migliorare la propria prestazione motoria
Note
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MODULO VII
Titolo
TRAUMATOLOGIA E PRIMO SOCCORSO
Argomenti
Studio dei traumi ricorrenti durante le attività sportive e Primo Soccorso.
RCP (Rianimazione Cardio-Polmonare)
Tipologia
Scritta (domande a risposta multipla)
delle verifiche Prova pratica con il manichino
Standard
Saper riconoscere i traumi elementari ricorrenti nelle attività sportive; saper
intervenire in maniera semplice nei casi di primo soccorso. Conoscenza della
minimi di
apprendiment metodologia GAS.
o conoscenza
e abilità
Note
Gli alunni hanno partecipato al corso di Rianimazione cardio-polmonare
superandolo con successo.
Legnago, 04/05/2013
I rappresentanti degli studenti
______________________________________
IL DOCENTE
Prof.___________________________
______________________________________
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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Docente: Berardo Elena
Classe: 5°B
a.s. 2012/13
Materia: Italiano
Indirizzo: Agrotecnico
Programmi e relazioni conclusive delle singole discipline
RELAZIONE FINALE
La classe, non molto numerosa, ha risposto in modo positivo alle diverse attività curricolari,
dimostrando discreto interesse e partecipazione. Nonostante la particolare vivacità di alcuni alunni,
ha sempre rispettato le regole della convivenza civile e quindi non si sono evidenziati particolari
problemi di comportamento.
Nella classe si presentano diversi livelli di apprendimento: alcuni alunni hanno lavorato con serietà e
senso di responsabilità, dimostrando di saper collegare tra loro gli argomenti studiati, migliorando il
metodo di studio e ampliando le proprie conoscenze; altri, con discrete abilità, hanno seguito le
attività con sufficiente impegno ed interesse, ma lo studio risulta ancora poco critico e autonomo;
qualche studente, invece, ha seguito in modo poco proficuo in classe e, applicandosi saltuariamente
nella rielaborazione domestica, ha raggiunto con difficoltà gli obiettivi minimi previsti dalla
programmazione.
Per quanto riguarda la letteratura italiana, di ogni autore sono state fornite le coordinate storiche, le
notizie biografiche, l’ideologia e la poetica. L’analisi dei testi è stata condotta a livello più
contenutistico e tematico che formale.
Per quanto riguarda la lingua, gli studenti si sono esercitati sulle diverse tipologie di produzione
scritta previste dall’esame di Stato. La maggior parte di loro è in grado di svolgere testi
complessivamente chiari e lineari, nonostante diffuse imprecisioni lessicali, ortografiche e
sintattiche. Altri, invece, dimostrano ancora una certa difficoltà di organizzazione del testo,
rielaborazione critica dei documenti e correttezza della forma.
Rispetto alla programmazione iniziale di entrambe le discipline, per limiti di tempo e per dare modo
a tutti di raggiungere gli obiettivi minimi, alcuni argomenti sono stati trattati in maniera più
sintetica.
IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I
SEGUENTI OBIETTIVI:
•
Obiettivi minimi didattici:
Gli alunni di 5^B
- conoscono il clima storico-culturale del Novecento e i movimenti letterari che in esso
nascono e si evolvono,
- analizzano e con qualche difficoltà interpretano i testi letterari,
- conoscono la biografia e il percorso letterario degli autori considerati, la poetica e i temi
ricorrenti,
- operano semplici collegamenti tra testi dello stesso autore e di autori diversi,
- espongono in modo abbastanza chiaro e ordinato i contenuti studiati,
- svolgono, con sufficiente chiarezza, le varie tipologie di testo previste dall'Esame di Stato.
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METODOLOGIE
Nel corso dell’anno il metodo di lavoro prevalentemente usato nello svolgimento del programma è
stata la lezione frontale, seguita da momenti di approfondimento e discussione, con domande
finalizzate a sollecitare l’attenzione, il confronto e il personale giudizio critico, per abituare gli alunni
al colloquio d’esame.
MATERIALI DIDATTICI
E' stato utilizzato il libro di testo in adozione, Magri – Vittorini: Impronte vol. 1 e vol. 2 , Paravia,
integrato da materiale fotocopiato, predisposto dall’insegnante, anche per l’attività di scrittura.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA:
Sono state effettuate verifiche in itinere con due diverse metodologie: scritta (analisi di testi in prosa
e in versi, saggio breve e articolo di giornale, temi di ordine generale, prove semistrutturate,
domande aperte) ed orale. In particolare si è svolta una simulazione della prima prova d’esame.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
La valutazione è sempre stata conforme alle griglie di Dipartimento approvate dal Collegio Docenti,
allegate al P.O.F. e al presente Documento di classe.
RECUPERO
Come deciso in sede di Consiglio di classe si è proceduto al recupero in itinere e al corso di
recupero.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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Docente: Berardo Elena
Classe: 5°B
a.s. 2012/13
Materia: Italiano
Indirizzo: Agrotecnico
Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico:
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’
Primo modulo: Storico-culturale
Titolo
Il Decadentismo tra il Simbolismo di Pascoli e l’Estetismo di
D’Annunzio
Argomenti teorici
Il contesto culturale: l'età dell'imperialismo;
Le caratteristiche del decadentismo europeo;
Le caratteristiche del decadentismo in Italia;
Le caratteristiche fondamentali della poetica simbolista;
GIOVANNI PASCOLI: la vita, la poetica del fanciullino, lo
sperimentalismo stilistico.
Lettura,analisi e commento dei seguenti testi:
• da“Il fanciullino”: passi I,III,X,XI
• da“Myricae”: Temporale, Il lampo, Lavandare, XAgosto
• da“I canti di Castelvecchio”: Il gelsomino notturno
GABRIELE D'ANNUNZIO:la vita,la poetica, il superuomo, la filosofia
del dandy.
Lettura,analisi e commento dei seguenti testi:
- da “Terra vergine”: Dalfino
- da“Il piacere”: Libro I,cap.II La filosofia del dandy
- da“Alcyone”: La pioggia nel pineto, La sera fiesolana
Secondo modulo : Opera
Titolo
Argomenti
teorici
Il fu Mattia Pascal – La coscienza di Zeno: la crisi dell’io e la
disgregazione del reale
Le caratteristiche del romanzo del '900;
Il romanzo in Italia;
Luigi Pirandello: la sperimentazione nel recupero della dimensione
narrativa;
Italo Svevo: il romanzo come avventura della coscienza.
LUIGI PIRANDELLO: la biografia; la visione del mondo; la poetica.
• Lettura, analisi e commento dei seguenti testi:
• da “L’umorismo”: Il contrasto vita/forma, Il sentimento del contrario
• Il romanzo Il fu Mattia Pascal: la trama e la struttura; i temi; lo stile.
• Lettura, analisi e commento dei testi:
• I primi due capitoli le premesse
• Una nuova identità per Mattia
• Adriano Meis non esiste: crolla la finzione
• Mattia-Adriano, un'ombra d'uomo
• La conclusione
ITALO SVEVO:la biografia; la poetica.
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La coscienza di Zeno: il significato dell’opera nel percorso poetico di
Svevo; i contenuti e la struttura;
Lettura, analisi e commento dei testi:
• La doppia introduzione: la“Prefazione” e il“Preambolo”
• Il vizio del fumo:il sintomo della malattia
• Lo schiaffo del padre morente
• La moglie Augusta
• La conclusione del romanzo
Terzo modulo:Tema
Titolo
Argomenti
teorici
L’uomo e la guerra
Le linee generali della cultura italiana: la cultura italiana negli anni del
fascismo e della guerra;
GIUSEPPE UNGARETTI: la vita e le opere, le linee fondamentali della
poetica.
Lettura, analisi e commento dei seguenti testi:
• da “Il porto sepolto”: I fiumi, Veglia, Fratelli
• da “Naufragi”: Allegria di naufragi
• da “Girovago”: Soldati
• da “Il dolore”: Non gridate più
SALVATORE QUASIMODO: dall'Ermetismo alla poetica dell'impegno.
Lettura, analisi e commento dei seguenti testi:
• da “Acque e terre”: Ed è subito sera
• da “Giorno per giorno”: Alle fronde dei salici
FUTURISMO ITALIANO E RUSSO a confronto
Lettura, analisi e commento dei seguenti testi:
• Filippo Tommaso Marinetti, Il manifesto del futurismo,
Bombardamento
• Vladimir Majakovskij, La guerra è dichiarata
UMBERTO SABA: la vita, la poetica, il Canzoniere.
Lettura, analisi e commento dei seguenti testi:
• da “Trieste e una donna”: Il poeta
• da “1944”: Teatro degli Artigianelli
Quarto modulo: Autore
Titolo
Argomenti
teorici
(da finire entro il 15
maggio)
EUGENIO MONTALE
La vita;
La visione del mondo e i temi delle prime tre raccolte;
I caratteri della poesia nelle prime tre raccolte e la tecnica del “correlativo
oggettivo”;
Lettura, analisi e commento dei seguenti testi:
da “Ossi di seppia”:
• Non chiederci la parola,
• Spesso il male di vivere ho incontrato
da “La bufera e altro”: La primavera hitleriana
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 41
Quinto modulo: Educazione linguistica
Titolo
Argomenti
teorici
Guida alla scrittura
•
Analisi delle tracce dell’Esame di Stato degli anni precedenti e
svolgimento di alcune di esse;
•
il saggio breve, l’articolo di giornale: caratteristiche, utilizzazione dei
documenti;
•
analisi e commento di un testo letterario in prosa o in versi;
•
il tema storico;
•
il tema di ordine generale;
•
struttura della tesina d’Esame.
Rappresentanti degli studenti
_____________________________
____________________________
L’insegnante
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04/05/2013
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 42
Materia: Storia
Indirizzo: Agrotecnico
Docente: Berardo Elena
Classe: 5°B
a.s. 2012/13
Programmi e relazioni conclusive delle singole discipline
RELAZIONE FINALE
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
Vedi relazione per Italiano
IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I
SEGUENTI OBIETTIVI:
•
-
Obiettivi minimi didattici:
conoscono dal punto di vista storico, politico ed economico gli avvenimenti più importanti
del Novecento avvenuti in Italia, in Europa e nel mondo;
sanno ricostruire, seppur in modo semplice, le dinamiche causa-effetto di un determinato
avvenimento storico o di una serie di avvenimenti.
METODOLOGIE
Nel corso dell’anno il metodo di lavoro prevalentemente usato nello svolgimento del programma è
stata la lezione frontale dell’insegnante, seguita da momenti di approfondimento e discussione, con
domande finalizzate a sollecitare l’attenzione, il confronto delle interpretazioni e il personale
giudizio critico, per abituare gli alunni al colloquio d’esame.
MATERIALI DIDATTICI
Si è utilizzato il libro di testo in adozione, Magri – Vittorini: Impronte vol. 1 e vol. 2 , Paravia,
integrato da materiale fotocopiato, predisposto dall’insegnante. Sono stati utili anche alcuni
documentari per approfondire gli argomenti studiati (DVD su Mussolini, Hitler e Stalin).
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Sono state effettuate verifiche formative in itinere con due diverse metodologie: scritta (prove
strutturate o semistrutturate, domande aperte) ed orale. In particolare si è effettuata una
simulazione della terza prova d’esame.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
La valutazione è sempre stata conforme alle griglie di Dipartimento approvate dal Collegio Docenti,
allegate al P.O.F. e al presente Documento di classe.
RECUPERO
Come deciso in sede di consiglio di classe si è proceduto al recupero in itinere.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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Docente: Berardo Elena
Classe: 5°B
a.s. 2012/13
Materia: Storia
Indirizzo: Agrotecnico
Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico:
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’
Primo modulo: L'età dell'imperialismo
Argomenti teorici
Cap. 17
GLI STATI NAZIONE E L’IMPERIALISMO vol 1 p. 248
I caratteri distintivi dell’imperialismo; Un fenomeno complesso: economia,
politica, società e ideologie; Stati
nazione e nazionalismo; Caratteri
ideologici del nazionalismo.
Secondo modulo: Cause ed eventi della prima guerra mondiale
Argomenti teorici
Cap. 22
L’EUROPA AGLI INIZI DEL NOVECENTO vol. 2
La belle époque e le sue contraddizioni; Le masse sulla scena politica; Le
“crisi di fine secolo”; Conflitti
in campo coloniale; Blocchi di alleanze
contrapposte; L’ “altra” Europa senza stati nazionali; L’instabilità regionale
dei Balcani; Conflitti e aspirazioni nazionali; La “polveriera balcanica”.
Cap. 23
L’ITALIA NELL’ETA’ GIOLITTIANA
Il liberismo progressista di Giolitti; Conflitto sociale e neutralità dello stato;
Il riformismo giolittiano: successi e limiti; Il “neotrasformismo” giolittiano;
Giolitti e i socialisti; Giolitti e i cattolici; La diffusione del nazionalismo; La
conquista della Libia; Le elezioni del 1913; La crisi del sistema politico
giolittiano.
Cap. 24
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Una guerra europea; Conflitti egemonici e crisi degli equilibri; L’aggressività
della Germania Guglielmina; Instabilità regionali; La corsa agli armamenti;
Un clima ideologico bellicista; Luglio 1914: lo scoppio del conflitto;
L’intervento italiano; La guerra in trincea; Il 1916 sul fronte occidentale; Il
fronte italiano; Il cruciale 1917; La crisi degli eserciti; Il fronte interno;
L’intervento degli Stati Uniti; La fine del conflitto; Il significato storico e le
eredità della guerra; I “Quattordici punti” wilsoniani e la loro problematica
attuazione; La conferenza di pace di Parigi; L’Europa dopo la prima guerra
mondiale (sistemazione geo-politica).
Terzo modulo: Il primo dopoguerra e l'età dei totalitarismi
Argomenti teorici
Cap. 25
LA RIVOLUZIONE RUSSA E LA NASCITA DELL’UNIONE
SOVIETICA
Le radici della rivoluzione; Perché crollò l’autocrazia russa; La rivoluzione
di febbraio; La “svolta” dei bolscevichi; La crisi del governo provvisorio; La
rivoluzione di ottobre; I primi decenni del governo bolscevico; La pace di
Brest-Litovsk; La controrivoluzione; La guerra civile e la vittoria dell’Armata
rossa; La nascita dell’Urss; Il comunismo di guerra.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 44
Cap. 26
L’ECONOMIA NEGLI ANNI VENTI E LA CRISI DEL 1929
Una fase di sviluppo economico; Il boom economico statunitense degli anni
venti; La debolezza della domanda; La crisi agricola; Speculazioni e
guadagni facili; L’euforia della borsa; Il crollo del 1929; Il crollo delle
banche; La recessione dell’economia; La dimensione internazionale della
crisi; Riduzione dei commerci e protezionismo.
Cap. 27
IL FASCISMO
Una difficile situazione economica; Lotte sociali e conquiste sindacali;
Disagio e mobilitazione dei ceti
medi; La questione fiumana; Le
elezioni del 1919 e la nascita del Partito popolare; Le divisioni all’interno dei
movimenti popolari; L’occupazione delle fabbriche; La nascita del fascismo;
Lo squadrismo; Mussolini:violenza e legalità; Il “suicidio” dei liberali; La
nascita del Partito fascista; Le divisioni del movimento socialista; La marcia
su Roma e il primo governo Mussolini; I fattori del successo fascista; Verso
la dittatura; Le leggi “fascistissime” del 1925-1926; La nuova legge elettorale
plebiscitaria; Partito e stato; Dai sindacati alle corporazioni; Autoritarismo e
consenso; Le organizzazioni di massa; I patti lateranensi; Stato ed
economia; Agricoltura e industrie; La politica coloniale negli anni venti; Le
ragioni dell’impresa d’Etiopia; La conquista dell’Etiopia e le sue
conseguenze; Il totalitarismo fascista; Le leggi razziali.
Cap. 28
IL NAZISMO
Austria: un’instabile democrazia; Il fallimento della democrazia in
Ungheria; La repubblica tedesca; Le divisioni nel movimento socialista; Le
formazioni paramilitari; La “settimana di sangue” del gennaio 1919; Violenza
e nazionalismo; Una società disgregata; L’inflazione galoppante; La
stabilizzazione economica; La crisi del 1929 si abbatte sulla Germania;
Hitler e il partito nazionalsocialista; Il fallito colpo di stato del 1923;
L’ideologia nazionalsocialista; Le radici dell’ideologia hitleriana; Un “sogno”
per una società in crisi; La forza del Partito nazista; Razzismo,
antisemitismo, antibolscevismo; La crisi di Weimar;
L’ascesa
elettorale di Hitler; La conquista del potere; La costruzione della dittatura;
Il potere del Fuhrer; Come governava Hitler; Le forme della violenza
nazista; L’ “operazione eutanasia”; La persecuzione contro gli ebrei;
La politica economica: piena occupazione e consenso; L’economia di
guerra.
Cap. 29
LO STALINISMO
L'Unione Sovietica dopo la guerra civile; L'isolamento del nuovo gruppo
dirigente bolscevico; La Nuova politica economica; L'ascesa di Stalin; Il
partito e Stalin; La crisi del 1927 e la collettivizzazione forzata; Lo sterminio
dei kulaki; Industrializzazione e pianificazione integrale; Il “Grande
Terrore” del 1936-38.
Cap. 30
L’ALTERNATIVA DEMOCRATICA: IL NEW DEAL
AMERICANO
Gli anni venti negli Stati Uniti; La crisi del 1929 e il New Deal; Una nuova
politica economica; Le principali misure del New Deal.
Quarto modulo: La seconda guerra mondiale
Argomenti teorici
Cap. 32
L’EUROPA VERSO LA GUERRA
Il fallimento dell’ordine post-bellico; Regimi autoritari nell’Europa centroorientale; La Cecoslovacchia e l’Austria; La guerra civile spagnola e il
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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fascismo iberico; La vittoria di Franco; Un conflitto di significato
internazionale; L’Asse Roma-Berlino-Tokio; L’espansionismo hitleriano;
Monaco, punto di non ritorno; Il patto russo-tedesco e lo scoppio del
conflitto.
Cap. 33
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La guerra lampo tedesca e la spartizione della Polonia; Il crollo della
Francia; La “battaglia d’Inghilterra”, primo insuccesso per Hitler; L’Italia in
guerra; Il fallimento della “guerra parallela”; La campagna d’Africa;
L’invasione dell’Urss; L’avanzata tedesca e la resistenza sovietica; L’entrata
in guerra degli Stati Uniti; La svolta di Stalingrado; Le ragioni del successo
sovietico; L’intervento degli Stati Uniti nel nord Africa; La caduta
del
fascismo; Lo sbarco in Normandia; La resa senza condizioni della Germania.
Cap. 34
IL NUOVO ORDINE NAZISTA E LA SHOAH
Il nuovo ordine nazista; Il saccheggio dell'Europa; Il sistema
concentrazionario nazista; Il lager; La distruzione degli ebrei d'Europa; La
Shoah e il processo di Norimberga; L’8 settembre 1943 e l’avvio della
Resistenza in Italia; Le “tre guerre” della Resistenza; Il Cln e le sue
componenti; L’Italia divisa; Il regno del Sud; La
questione istituzionale
e la svolta di Salerno; L’occupazione tedesca; Il governo collaborazionista di
Salò; La
Resistenza nell’Italia settentrionale; Le brigate partigiane; La
guerra antipartigiana e le stragi; I rapporti con gli Alleati; Insurrezione e
liberazione.
Cap. 35 BIPOLARISMO E DECOLONIZZAZIONE: IL NUOVO ORDINE
MONDIALE
Est/Ovest, Nord/Sud: i nuovi assi del mondo; Est/Ovest: dall’alleanza alla
“guerra fredda”; La logica dei blocchi; La decolonizzazione, un nuovo volto
del mondo; La guerra destabilizza l’ordine mondiale; La decolonizzazione
nel quadro bipolare; Modi e caratteristiche della colonizzazione.
Quinto modulo: Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri (in sintesi)
Argomenti teorici
(da finire entro il 15
maggio)
CAP. 36 ECONOMIA E SOCIETA'
Una crescita spettacolare; il piano Marshall; Welfare State.
CAP. 38 IL LUNGO DOPOGUERRA
La guerra fredda e l’equilibrio del terrore: un lungo periodo di tensioni
internazionali.
CAP. 44
IL CROLLO DELL'URSS
Il crollo dell’Urss e del muro di Berlino, nonché la fine del lungo
dopoguerra.
CAP. 46
L'ITALIA REPUBBLICANA
La scelta repubblicana e l'età del centrismo; il miracolo economico e il
centro- sinistra.
Rappresentanti degli studenti
_____________________________
_____________________________
L’insegnante
____________________________
Legnago, 04/05/2013
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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Docente: Donata Alessandra Tecchio
Materia: Inglese
Classe: 5B
Indirizzo: Agro-ambientale
a.s. 2012/13
RELAZIONE FINALE
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
La classe 5 B è una classe di 15 studenti, 14 maschi e una femmina. Nel corso dell’anno scolastico, due
studenti si sono ritirati, lasciando così la classe a 13 elementi. Il numero esiguo degli studenti ha fatto
sì che in classe si sia creata una bella atmosfera, fatta di momenti di studio alternata a momenti di
discussione sui vari argomenti presi in esame. Due studenti presentano diagnosi DSA, ma
frequentano comunque attivamente la vita della classe. Conoscendo le difficoltà di chi soffre di
questo disturbo con le lingue straniere, é stato chiesto loro se volessero essere esonerati da attività di
lettura ad alta voce e interrogazioni orali in classe (per evitare inutili imbarazzi e fatica), ma i due
ragazzi hanno voluto mettersi in gioco e prendere parte alle lezioni come tutti gli altri.
Nonostante alcune lacune pregresse presentate da una parte della classe, l’anno si è concluso con un
impegno abbastanza buono, in alcuni casi ottimo. Il livello raggiunto delle conoscenze, abilità e
capacità è comunque modesto, tenendo però conto che quello che i ragazzi sono riusciti a ottenere
in inglese (purtroppo i programmi privilegiano la microlingua, e i testi presentano brani abbastanza
complessi non tenendo conto dei livelli di partenza di un istituto professionale) nella maggior parte
dei casi è frutto di una applicazione costante e continua.
Gli studenti in grado di esprimersi in autonomia non sono molti, ma considerato anche il livello di
partenza, si sono osservati dei buoni progressi. Gli obiettivi minimi sono stati in genere raggiunti,
anche se una parte della classe presenta ancora qualche difficoltà nella produzione autonoma, sia
scritta che orale.
IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I
SEGUENTI OBIETTIVI:
• Obiettivi minimi didattici:
Conoscenza delle nozioni di base della lingua inglese. Sapersi esprimere con sufficiente autonomia e
comprendere domande sia di carattere generale che relative agli argomenti presi in esame,
rispondendo in modo semplice e conciso, ma con forma e pronuncia sufficientemente corrette.
• Contenuti strutturali minimi:
Sapersi orientare nella comprensione di testi in lingua inglese relativi al settore agro-ambientale,
identificando le informazioni richieste e dei contenuti essenziali dei brani in questione.
Conoscenza del lessico specifico del settore agro-ambientale.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 47
METODOLOGIE:
Le lezioni sono state fondamentalmente frontali, seguendo i testi, sia per la grammatica e la
comunicazione che per la microlingua. Sono stati forniti comunque spunti, riflessioni e osservazioni
che potessero collegare la lingua appresa dai testi con la vita reale. Si è cercato di far parlare gli
studenti e spronarli ad esprimersi in autonomia, ma la mancanza di tempo e le gravi lacune
pregresse hanno impedito un approccio più sistematico all’aspetto pratico-comunicativo.
MATERIALI DIDATTICI:
Libri di testo: Grammatica: New Horizons 2 – Oxford University Press –autori Radley e Simonetti
Microlingua: New Challenges in agriculture - Edagricole – autori Taylor-Barbieri
Schemi e riassunti per semplificare brani dalla costruzione troppo difficile. File audio dal cd del testo
e tratti dal sito www.spotlightradio.com per l’attività di ascolto e comprensione.
Fotocopie di esercizi integrativi e di alcuni articoli
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Verifiche scritte: Quesiti a risposta singola. Composizioni scritte di carattere personale.
Verifiche orali: contenuti, pronuncia e traduzione.
Legnago, 4 maggio 2013
Il Docente
__________________________
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PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013
Prof.ssa Donata Alessandra Tecchio
CLASSE: V
SEZ. B
A.S. 2012/13
MATERIA Inglese
indirizzo
AGRO-AMBIENTALE
Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico:
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’
MODULO I
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendimen
to
conoscenza e
abilità
Note
MODULO II
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO III
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
GRAMMAR REVISION (SETTEMBRE)
Strutture verbali di base della grammatica inglese
Essere in grado di utilizzare le più semplici strutture della lingua inglese, in modo
da poter produrre frasi in autonomia, che abbiano un senso logico e con una
pronuncia abbastanza corretta. Deve comprendere semplici comandi e domande e
saper rispondere
Modulo di ripasso generale.
AGRICULTURE AND THE SOIL (OTTOBRE- DICEMBRE)
Agriculture and organic farming ;Soil composition and its management, Soil
profile, Soil texture and structure, Rotation.
Sapersi orientare nella comprensione e rielaborazione del testo, per
identificare le informazioni più importanti e metterle in relazione con le
proprie conoscenze sulla composizione del terreno
Agriculture and organic farming sono argomenti già trattati lo scorso anno,
che gli studenti ripassano autonomamente.
FROM SIMPLE PAST TO PASSIVE (GENNAIO – MARZO)
Simple Past, Present perfet, Used to, Past continuous, passive
Saper riportare fatti e avvenimenti accaduti nel passato, sia remoto che
prossimo. Saper usare il passivo. Sapere inoltre comprendere e rispondere a
semplici domande sui testi alla fine delle Unit.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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MODULO IV
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO V
Titolo
Argomenti
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Note
MODULO VI
Titolo
Argomenti
SOIL FERTILILTY (FEBBRAIO –MARZO)
Soil tillage, Manure and fertilizers, Chemical syntethic fertilizers, water
pollution caused by sewage and organic animal manure.
Sapersi orientare nella comprensione e rielaborazione del testo, per
identificare le informazioni più importanti e metterle in relazione con le
proprie conoscenze sul coltivazione del suolo e uso/abuso di fertilizzanti.
THE PLANT (MARZO-APRILE)
The life of plants; life cycle of a biennial plant-perennial plant; parts of the
plant (root , stem and shoot system); process of photosynthesis; the
importance of plants; plants and the environment.
Sapersi orientare nella comprensione e rielaborazione del testo, per
identificare le informazioni più importanti e metterle in relazione con le
proprie conoscenze sulla struttura della pianta.
FOOD WE CAN TRUST (APRILE-MAGGIO)
Standard
minimi di
apprendiment
o conoscenza
e abilità
Consumers’ concerns about food; genetic engineering; processing organic
fruit and vegetables; from wine to table (oil, wine, *dairy products)
Sapersi orientare nella comprensione e rielaborazione del testo, per
identificare le informazioni più importanti e metterle in relazione con le
proprie conoscenze su OGM e cibi biologici, e sui principali prodotti
alimentari. Saper ascoltare e comprendere discorsi inerenti il programma ed
esprimere un’opinione personale.
Note
*Da completare
Legnago, 4 maggio 2013
I rappresentanti degli studenti
______________________________________
IL DOCENTE
Prof.___________________________
______________________________________
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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Docente: _Rinaldi Valter
Classe: 5 B
a.s. 2012/13
Materia: Matematica
Indirizzo: Agrotecnico
RELAZIONE FINALE
PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE
La classe, formata da un esiguo numero di allievi, si presenta eterogenea nell’atteggiamento,
nell’impegno e nell’interesse mostrati per la materia. Se alcuni alunni hanno dimostrato
partecipazione e impegno costanti nel tempo, raggiungendo buoni risultati anche in termini di
profitto, altri si sono dimostrati scostanti, impegnandosi solo in occasione delle verifiche
programmate.
Il programma è stato svolto sostanzialmente secondo quanto preventivato adeguandolo, nei modi e
nei tempi, alle esigenze della classe.
Nel biennio post qualifica l’apprendimento della Matematica è finalizzato al consolidamento degli
obiettivi previsti dal curricolo triennale. Si è cercato quindi di ampliare ed approfondire le
conoscenze acquisite; affinare le capacità di analisi e di sintesi, perfezionare la precisione del
linguaggio e la coerenza argomentativa.
Fondamentale nel programma dell’ultimo anno è lo studio di funzione. L’argomento è stato
affrontato per gradi limitando lo studio completo alle funzioni razionali intere e fratte e,
limitatamente alla determinazione del dominio, a semplici funzioni irrazionali, esponenziali e
logaritmiche.
Il programma svolto è stato caratterizzato da numerosi momenti di revisione dei concetti e di
esercitazione pratiche al fine di consentire una più adeguata comprensione e assimilazione degli
stessi.
Questo lavoro ha avuto modesti effetti poiché diversi alunni hanno lacune pregresse che unite ad
una mancanza di agilità nel calcolo algebrico e formalizzato hanno rallentato il processo di
apprendimento. Ancora stentata e poco corretta la produzione scritta di parte della classe, anche
quando è semplicemente richiesta l’applicazione delle procedure di calcolo proposte in situazioni
note. La preparazione di alcuni alunni è dunque frutto di uno studio mnemonico, di un’applicazione
meccanica dei procedimenti risolutivi e di una scarsa propensione alla rielaborazione personale.
Il libro di testo è stato scarsamente utilizzato in quanto è stato necessario spesso semplificare e
distillare i concetti, riassumere e schematizzare. A tal fine sono stati dettati numerosi appunti e
svolta in classe la quasi totalità degli esercizi assegnati per casa.
Dopo gli scrutini del primo trimestre sono stati attivati interventi di recupero per gli alunni che
presentavano una valutazione non positiva.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento al documento di classe.
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Pagina 51
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
VERIFICA FORMATIVA
Correzione periodica degli esercizi assegnati per casa, effettuazione sistematica di domande “al posto”,
controllo saltuario dei quaderni, esercitazioni a gruppi.
STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA
Strumento principale per la verifica scritta è stato il compito in classe su argomenti svolti in un arco
determinato di tempo.
Le verifiche orali hanno avuto lo scopo di valutare il corretto uso del linguaggio specifico della materia,
l'utilizzo consapevole delle tecniche di calcolo studiate e il livello di comprensione e conoscenza raggiunto.
Alla fine del quadrimestre e successivamente alla fine dell’anno la valutazione è stata formulata sulla base
dei risultati rilevati periodicamente, in relazione ai progressi fatti e in considerazione della partecipazione e
dell’impegno mostrati dall’alunno a scuola e a casa.
In particolare per la valutazione delle simulazioni di terza prova d’esame, per la parte relativa alla
matematica, è stata utilizzata la griglia di valutazione utilizzata per la valutazione della terza prova d’esame,
allegata al presente documento.
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PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013
MATERIA: Matematica
Prof. Rinaldi Valter
CLASSE: 5
A.S. 2012/13
SEZ. B
indirizzo
X AGRO-AMBIENTALE
Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico:
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’
TESTO IN ADOZIONE: DODERO - BARONCINI - MANFREDI -- FORMAZIONE ALL'ANALISI -- GHISETTI & CORVI EDITORI
MODULO I
Titolo
RIPASSO DI ARGOMENTI SVOLTI NEL CORSO DEI PRECEDENTI ANNI
SCOLASTICI
• Disequazioni di I e II grado – disequazioni fratte
• Grafico e caratteristiche delle funzioni y = log a x e y = a x
Standard minimi Lo studente deve saper:
risolvere le disequazioni di secondo grado con il metodo grafico;
di
risolvere disequazioni fratte;
apprendimento
risolvere semplici equazioni esponenziali e logaritmiche
conoscenza e
risolvere semplici disequazioni esponenziali e logaritmiche
abilità
Scritto e orale
Tipologia delle
verifiche
Si è cercato di individuare gli argomenti e i procedimenti risolutivi nei quali gli
Note
alunni incontravano le maggiori difficoltà.
Nel caso delle equazioni e disequazioni sia esponenziali che logaritmiche il
ripasso si è limitato ai casi più semplici in previsione della trattazione di funzioni
esponenziali e logaritmiche di tipo y = a A( x ) e y = log a A( x )
Nel corso dei precedenti anni scolastici non sono state affrontate le disequazioni
in valore assoluto
Argomenti
MODULO II
Titolo
Argomenti
Tipologia delle
verifiche
FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE
• Rappresentazione degli intervalli: limitati, illimitati a destra, illimitati a
sinistra
• Definizione d funzione reale di variabile reale; dominio e codominio
• Definizione di funzione crescente e funzione decrescente, non crescente e non
decrescente
• Definizione di funzione pari, dispari, né pari né dispari
• Classificazione delle funzioni: razionali, irrazionali, esponenziali e
logaritmiche
• Ricerca del campo di esistenza di una funzione – Intersezioni della funzione
con gli assi cartesiani - Ricerca degli intervalli di positività e negatività di
una funzione
• Rappresentazione grafica dei risultati ottenuti.
Scritto e orale
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Pagina 53
Standard minimi
di
apprendimento
conoscenza e
abilità
Lo studente deve saper riconoscere e classificare le funzioni al fine di
determinarne l’insieme di definizione.
Saper determinare il dominio e intersezione con gli assi cartesiani di semplici
funzioni e riportare su piano cartesiano i risultati ottenuti compresi gli intervalli
di positività e negatività.
Note
Nello studio della funzione non sono state utilizzate le definizioni di funzione
pari e dispari e quindi le relative simmetrie in quanto, per lo studente, tale
procedimento finiva per generare più difficoltà che reali vantaggi in termini di
semplificazione del calcolo.
Per semplici funzioni s’intende irrazionali con un unico radicale, logaritmiche ed
esponenziali del tipo indicato dalla nota del modulo I
MODULO III
Titolo
Argomenti
I LIMITI
• Limite di una funzione: un approccio intuitivo – Limite di una funzione in un
punto – Limite di una funzione ad infinito – Limite destro e sinistro di una
funzione in un punto
• Valori di alcuni limiti fondamentali:
lim x n lim a x lim log+ a x lim log a x lim k
x →∞ ;
x →∞ ;
x →0
x → +∞
;
; x →∞
• Teoremi sui limiti: unicità, somma algebrica, prodotto e quoziente
• Forme indeterminate ∞ / ∞ ; 0 / 0 ; 0 ⋅ ∞ ; ∞ − ∞
•
Calcolo di alcuni limiti che si presentano in forma indeterminata:
(
lim a 0 x + a1 x
x →∞
Tipologia delle
verifiche
Standard minimi
di
apprendimento
conoscenza e
abilità
Note
n
n −1
+ ... + a n −1 x + a n
)
lim
;
x →∞
a 0 x n + a1 x n −1 + ... + a n −1 x + a n
b0 x m + b1 x m −1 + ... + bm −1 x + bm
Scritto e orale
Lo studente deve saper illustrare, anche con l’aiuto di semplici esempi, il
significato e l’importanza del concetto di limite di una funzione; saper
riconoscere il comportamento al limite di una funzione in un punto e ad infinto
osservandone il grafico sul piano cartesiano; conoscere il valore di alcuni limiti
fondamentali; conoscere ed enunciare i teoremi su i limiti e riconoscere le
principali forme indeterminate.
Deve saper inoltre risolvere le forme indeterminate: limite per x che tende ad
infinito di un polinomio e di un quoziente tra polinomi.
Si è insistito più sull’aspetto intuitivo del concetto di limite rispetto alla sua
rigorosa trattazione matematica, del resto senza l’utilizzo delle disequazioni in
valore assoluto ciò era impraticabile. I teoremi sui limiti sono stati presentati e
illustrati nella loro importanza ma non sono stati dimostrati. Gli esercizi affrontati
sul calcolo dei limiti si basano sull’applicazione dei teoremi e sulla conoscenza
del valore dei limiti di alcune funzioni fondamentali. Si è inoltre insistito sulla
risoluzione delle forme indeterminate indicate in previsione della determinazione
degli asintoti delle funzioni razionali.
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Pagina 54
MODULO IV
Titolo
Argomenti
Tipologia delle
verifiche
Standard minimi
di
apprendimento
conoscenza e
abilità
Note
CONTINUITÀ DELLE FUNZIONI
• Funzioni continue in un punto; teoremi sulla continuità della somma
algebrica, prodotto e quoziente di funzioni continue.
• Funzioni continue in un intervallo
• Punti di discontinuità: classificazione e riconoscimento
• Asintoti verticali e orizzontali di funzioni razionali intere e fratte
Scritto e orale
Lo studente deve saper, utilizzando i teoremi sulla continuità, dove semplici
funzioni sono continue con particolare riferimento alle funzioni razionali intere e
fratte; classificare i punti di discontinuità e saperli individuare nel grafico di una
funzione. Infine lo studente deve saper determinare gli asintoti verticali,
orizzontali di una funzione e rappresentarli graficamente.
Della continuità in un punto è stata data la sola definizione e degli esempi di
funzione continue come: f ( x) = k ; f ( x) = x ; f ( x) = a ; f ( x) = log x (con x > 0) .
Utilizzando i teoremi sulla continuità si è posto poi l’accento in particolare sulla
continuità delle funzioni razionali..
n
x
MODULO V
Titolo
Argomenti
Tipologia delle
verifiche
Standard minimi
di
apprendimento
conoscenza e
abilità
Note
DERIVATA DI UNA FUNZIONE
• Rapporto incrementale e suo significato geometrico
• Definizione di derivata di una funzione e suo significato geometrico
• Derivata di alcune funzioni elementari
• Teoremi sul calcolo delle derivate: prodotto di una costante per una funzione
derivabile, somma algebrica di funzioni derivabili, prodotto e quoziente di
funzioni derivabili.
Scritto e orale
Lo studente deve:
conoscere il significato geometrico di rapporto incrementale di una funzione;
conoscere il significato geometrico di derivata di una funzione in un punto;
saper calcolare la derivata di semplici funzioni utilizzando i teoremi studiati.
•
•
•
Non avendo svolto argomenti di goniometria ci si è limitati ad indicare la
derivata nel punto x0 come il coefficiente angolare della retta tangente alla
curva nel punto di ascissa x0
Le funzioni elementari di cui sopra sono: f (x ) = k ; f (x ) = x ; f (x ) = x ;
f (x ) = e x ; f (x ) = ln x
Non sono state affrontate: la derivata della funzione inversa e della funzione
composta
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Pagina 55
MODULO VI
Titolo
Argomenti
Tipologia delle
verifiche
Standard minimi
di
apprendimento
conoscenza e
abilità
Note
ESAME DI FUNZIONI ANALITICHE CON IL CALCOLO DIFFERENZIALE
• Funzioni crescenti e decrescenti
• Massimi e minimi assoluti e relativi di una funzione
• Punti stazionari
• Determinazione degli intervalli nei quali una funzione è crescente o
decrescente
• Rappresentazione grafica di semplici funzioni (grafico ipotetico)
Scritto e orale
Lo studente deve:
conoscere il significato di massimo e minimo assoluto e relativo;
saper determinare gli intervalli nei quali una semplice funzione risulta crescente
e/o decrescente, saper determinare con lo studio del segno della derivata prima gli
eventuali punti di massimo e minimo relativo; saper rappresentare graficamente
(qualitativamente) semplici funzioni razionali intere e fratte.
Questi argomenti saranno svolti nel mese di maggio, conseguentemente non
si tratta di programma svolto ma di un’ ipotesi di lavoro che salvo imprevisti
dovrebbe essere realizzata.
Legnago, 4 maggio 2013
I rappresentanti degli studenti
______________________________________
IL DOCENTE
Prof.___________________________
______________________________________
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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Anno scolastico 2012-2013
RELAZIONE FINALE del docente Osvaldo Richelli
Materia: Religione Cattolica
Classe 5B
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZA:
Gli alunni conoscono:
-
il problema religioso (dall’esperienza personale alle religioni).
La storia ed il pensiero teologico della Chiesa Cattolica.
Il ruolo delle religioni nelle cause dei conflitti e nella convivenza pacifica.
COMPETENZE/CAPACITA’:
La classe è stata stimolata ad una partecipazione attiva affinché le lezioni potessero essere più
coinvolgenti ed interessanti. I risultati infatti si hanno quando ci si rivolge direttamente ad ogni
alunno e lo si fa interagire. Si rileva allora ricchezza di sensibilità, interpretazioni e capacità di
approfondimento.
Gli argomenti trattati sono stati vari: alcuni più vicini all’esperienza di giovani in crescita o
di attualità, altri più di conoscenza e cultura. E gli alunni, mantenendo costantemente un
atteggiamento educato, hanno mostrato discrete abilità nell’esprimere i contenuti e nel
personalizzare i significati.
Il profitto medio riscontrato è buono.
ORGANIZZAZIONE DEI
APPROFONDIMENTI
CONTENUTI
DISCIPLINARI
E TEMPI
DI
REALIZZAZIONE - EVENTUALI
Gli argomenti trattati nel corso dell’anno scolastico sono i seguenti:
- Il problema etico e l’agire morale
- La ricerca scientifica interpella l’etica
- Come nascono e come si trasmettono le norme morali
- Come si diventa soggetti morali
- Alcuni concetti fondamentali della morale
- I valori tra coscienza e costume sociale
- Punti d’arrivo per una morale dal volto umano
- Origine ed evoluzione della morale biblico-cristiana
- La relazione di coppia
- Le tavole della Legge antica e il comandamento nuovo di Gesù
- Il progetto morale cristiano
- Dall’alleanza alla conversione mediante il primato dell’amore
- Religione e morale: quale rapporto?
- Il comandamento dell’amore interpretato in prospettiva psicologica, politica e religiosa
- Confronti con la storia del pensiero etico: edonismo, relativismo, utilitarismo,
pragmatismo, determinismo
- L’etica della vita ed il suo rispetto
- Problemi etici posti dalla ricerca biologica e medica
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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- Rispetto della dignità di ogni persona umana; dal “diverso” per cultura, per fede politica o religiosa
- Ecologia e religioni
- L’etica delle relazioni
METODOLOGIE
Come metodologia si è usato il principio di correlazione (continuo rimando tra esperienza e
contenuti) perché utile al raggiungimento delle finalità della scuola. Si sono svolte lezioni frontali a
commento di fatti di attualità in cui sono intervenuti principalmente gli alunni.
MATERIALI DIDATTICI
Di solito le lezioni sono state introdotte da articoli di giornale, riveste o filmati. Si è fatto uso di
lavagna luminosa e di video.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Le verifiche sono state orali valutando l’interesse e la partecipazione attiva, la capacità critica e il
cammino di crescita.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE
La verifica è continua durante tutta l’ora. L’alunno è valutato per il suo interesse e partecipazione
attiva, per la pertinenza e capacità critica dei suoi interventi e per il cammino di miglioramento
percorso. Ad inizio lezione è data l’opportunità ad alcuni alunni di riesprimere in modo personale il
contenuto delle lezioni precedenti con eventuali rielaborazioni personali. Alla fine del quadrimestre,
in classe con gli alunni si verifica il lavoro svolto, la loro personale partecipazione ed impegno
profuso.
Legnago, 04/05/2013
I rappresentanti degli studenti
______________________________________
IL DOCENTE
Prof.___________________________
______________________________________
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
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Docenti: MARCHETTI CLAUDIO - BONOMO MARCO Materia: TECNICHE DELLE
PRODUZIONI, TRASFORMAZIONI E VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI
AGROALIMENTARI
Classe: 5 SEZ A
Indirizzo: _ AGRO-AMBIENTALE
a.s. 2012/13
RELAZIONE FINALE
La maggior parte dei componenti della classe ha seguito con interesse e attenzione le lezioni svolte,
dedicandosi con discreto interesse anche alle attività pratiche. La classe ha risposto in modo positivo
alle sollecitazioni didattiche evidenziando interesse nei confronti degli argomenti trattati.
Il rendimento della classe è stato nel complesso diversificato: alcuni allievi, per impegno costante,
hanno ottenuto risultati positivi nell’intero anno scolastico con performance omogenee, che sono
state anche di stimolo per una buona parte della classe. Altri studenti, a fronte anch’essi di impegno
costante, hanno avuto risultati complessivi sufficienti mentre un numero limitato di allievi, pur
dimostrando in qualche occasione discrete potenzialità, ha prodotto risultati spesso insufficienti o
per modesta motivazione o per modesto impegno domestico. Per alcuni allievi il risultato scolastico
è stato influenzato anche da una ridotta capacità espressiva e linguistica, con riflessi nell’esposizione
scritta e orale.
Nel complesso la classe è unita e nel corso dell’intero anno scolastico ha avuto in generale un
comportamento corretto nei confronti del docente. In egual modo le relazioni interclasse sono state
improntate a un comportamento vivace ma educato e corretto.
IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I
SEGUENTI OBIETTIVI:
• Obiettivi minimi didattici:
Gli allievi hanno sufficiente conoscenza dei principali processi di trasformazione svolti all’interno
dell’azienda agricola. Conoscono le principali varietà di uva locali e internazionali, il processo di
fermentazione, le metodiche di vinificazione in bianco e rosso, sapendo individuare il momento
ottimale della raccolta. Sanno utilizzare i prodotti da impiegare in fase pre-fermentativa, e le
attrezzature per la pigiadiraspatura e la pressatura.
Conoscono la composizione dell’oliva, i processi di oleificazione, sanno compiere una corretta
raccolta e gestione del prodotto dalla raccolta alla consegna dell’oliva in oleificio, e sanno distinguere
le diverse fasi del processo di oleificazione.
Sanno gestire le fasi di conservazione del latte in azienda dalla mungitura alla consegna al
trasportatore e sanno applicare le corrette prassi igienico-sanitarie all’interno della stalla e dei locali
di mungitura. Sanno impostare il processo di caseificazione di un formaggio a pasta cruda
Conoscono le principali razze da latte, i principali alimenti utilizzati per la razione alimentare e i
fabbisogni nutrizionali dei componenti di una stalla da latte.
Sanno impostare una semplice razione alimentare e gestire correttamente le deiezioni zootecniche
aziendali.
• Contenuti strutturali minimi:
Impostazione di un processo di trasformazione partendo da un prodotto fresco idoneo utilizzando
apposita impiantistica per la trasformazione garantendo idonei standard qualitativi da un punto di
vista igienico-sanitario, nutrizionale e organolettico. Tutto ciò per l’uva in vino, l’oliva in olio, il latte
in formaggio e foraggi, fieni e concentrati in latte.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 59
METODOLOGIE:
Le lezioni sono state prevalentemente di tipo frontale utilizzando materiale presentato con l’ausilio
della lavagna interattiva multimediale, presente in aula. Gli alunni hanno potuto disporre dei file
prodotti dal docente.
La classe ha visitato per ogni ambito di trasformazione trattato una o più unità produttive del
territorio: due cantine, un oleificio, un caseificio, tre allevamenti (bovine da latte, bovini da ingrasso
e suini in svezzamento).
In Istituto è stata fatta attività pratica di vinificazione e caseificazione con il coinvolgimento diretto,
partendo da uva aziendale e latte di stalle limitrofe.
È stato utilizzato il laboratorio di chimica per analisi di mosto, vino, olio.
MATERIALI DIDATTICI:
Materiale prodotto dal docente presentato con ausilio della LIM.
Libro di testo (Tecniche agroalimentari. Vezzosi C. Ed. Edagricole)
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Colloquio orale, verifica scritta con sviluppo di una relazione partendo da una traccia data,
controllo dell’apprendimento attraverso richiesta di intervento dal posto.
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Pagina 60
PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013
A.S. 2012/13
Proff. MARCHETTI CLAUDIO - MARCO BONOMO (ITP)
MATERIA: TECNICHE DELLE PRODUZIONI, TRASFORMAZIONI E VALORIZZAZIONE DELLE
PRODUZIONI AGROALIMENTARI
CLASSE: 5
SEZ. A
indirizzo
X AGRO-AMBIENTALE
Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico:
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’
MODULO I
Titolo
Argomenti
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Note
INDUSTRIE ENOLOGICHE
•
Composizione dell’acino d’uva: buccia, polpa, vinacciolo,
sostanze odorose e sostanze coloranti.
• Fasi di maturazione e raccolta dell’uva
• Fermentazione alcolica e fermentazione malolattica
• Vinificazione in bianco: dall’ammostamento al
confezionamento
• Vinificazione in rosso: dall’ammostamento al
confezionamento
• Trattamenti di illimpidimento e stabilizzazione dei vini:
chiarificazione, centrifugazione, filtrazione
• Affinamento
• Vinificazioni speciali: metodo classico, metodo charmat,
macerazione carbonica
• Determinazione analitica dei principali parametri chimici:
zuccheri, acidità totale, pH, grado alcolico.
Conoscere la composizione del grappolo, il processo di fermentazione,
le metodiche di vinificazione in bianco e rosso.
Individuare il momento ottimale della raccolta, fare una corretta
raccolta del prodotto, utilizzare i prodotti da impiegare in fase prefermentativa, utilizzare le attrezzature per la pigiadiraspatura e la
pressatura, realizzare il processo di fermentazione.
Le lezioni sono state svolte utilizzando prevalentemente materiale
presentato con l’ausilio della lavagna interattiva multimediale. Gli alunni
hanno potuto disporre dei file prodotti dal docente. La classe ha svolto
attività di vendemmia nel vigneto aziendale, ha compiuto l’intero ciclo
di vinificazione in bianco e rosso nei locali dell’Istituto delle uve
aziendali - dall’ammostamento all’imbottigliamento -, ha fatto attività di
laboratorio di chimica. Sono state visitate una cantina associata
(Merlara) e una privata (ditta Bertani)
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 61
MODULO II
Titolo
Argomenti
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Note
MODULO III
Titolo
Argomenti
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
INDUSTRIA OLEARIA
•
•
•
•
Composizione dell’oliva
Maturazione dell’oliva
Tipi di raccolta
Tecnologie di estrazione dell’olio: sistema a ciclo discontinuo
o tradizionale, sistema a ciclo continuo e continuo per
percolazione
• Utilizzo dei sottoprodotti – acque di vegetazione e sanse
• Qualità e classificazione dell’olio
• Conservazione e confezionamento dell’olio
• Determinazione analitica dell’acidità libera
Conoscere la composizione dell’oliva, i processi di oleificazione
discontinuo e continuo, la classificazione degli oli.
Saper individuare il momento ottimale della raccolta dell’oliva,
compiere una corretta raccolta e gestione del prodotto dalla raccolta
alla consegna dell’oliva in oleificio, distinguere le diverse fasi del
processo di oleificazione, classificare un olio in base ai parametri chimici
ottenuti, come previsto dalla legge.
Le lezioni sono state svolte utilizzando prevalentemente materiale
presentato con l’ausilio della lavagna interattiva multimediale. Gli alunni
hanno potuto disporre dei file prodotti dal docente.
La classe ha svolto attività di laboratorio di chimica determinando
l’acidità libera. È stata fatta una visita presso un frantoio che utilizza il
metodo di estrazione discontinuo tradizionale, in una fase di
lavorazione con l’impianto in funzione (Redoro, Grezzana, Vr)
INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA
•
•
Proprietà chimico-fisico-microbiologiche del latte
Tipi di latte: intero, scremato, parzialmente scremato, in
polvere
• Conservazione del latte: catena del freddo, pastorizzazione,
sterilizzazione
• Raccolta, trasporto, pulizia del latte
• Processo e tecnica di caseificazione: dalla pastorizzazione alla
conservazione. Produzione di un formaggio a pasta cruda,
semicotta e cotta.
• Produzione di panna e burro
• Legislazione relativa al latte
Conoscere le caratteristiche principali del latte e il processo di
caseificazione.
Saper gestire le fasi di conservazione del latte in azienda dalla
mungitura alla consegna al trasportatore e saper applicare le corrette
prassi igienico-sanitarie all’interno della stalla e dei locali di mungitura e
stoccaggio del latte per avere un prodotto idoneo alla vendita e alla
trasformazione.
Saper impiegare le giuste dosi dei prodotti per il processo di
caseificazione.
Sa intervenire per migliorare i parametri igienico-sanitari del latte che
derivano da cattiva gestione della fase di mungitura e conservazione del
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Note
MODULO IV
Titolo
Argomenti
Standard minimi di
apprendimento
conoscenza e abilità
Note
latte.
Sa impostare il processo di caseificazione di un formaggio a pasta cruda.
Le lezioni sono state svolte utilizzando prevalentemente materiale
presentato con l’ausilio della lavagna interattiva multimediale. Gli
alunni hanno potuto disporre dei file prodotti dal docente.
La classe ha svolto attività di caseificazione nei locali dell’Istituto, La
classe ha svolto attività di caseificazione nei locali dell’Istituto,
producendo un formaggio a pasta cruda. È stato visitato un caseificio di
una società cooperativa, durante le fasi di caseificazione (Coop.
Agricola Veneta, Caseificio La Mucca Verde, Urbana, Pd) .
ZOOTECNIA
•
•
•
Apparati gastrodigerenti dei monogastrici e dei poligastrici
Principali razze da latte
Principi nutrizionali. Energia e Proteina Grezza: fabbisogni
giornalieri per mantenimento, produzione, gestazione.
• Composizione del gruppo stalla: vacche in lattazione e
asciutta, manze, manzette e vitelle
• Impostazione di una razione alimentare
• Gestione delle deiezioni zootecniche
• Piano colturale annuale dell’azienda zootecnica da latte
Conoscere le principali razze da latte, i principali alimenti utilizzati per la
razione alimentare, i fabbisogni nutrizionali.
Sa impostare una semplice razione alimentare, sa gestire correttamente
le deiezioni aziendali, sa impostare un semplice piano colturale in base
ai fabbisogni alimentari degli animali allevati.
Le lezioni sono state svolte utilizzando prevalentemente materiale
presentato con l’ausilio della lavagna interattiva multimediale. Gli
alunni hanno potuto disporre dei file prodotti dal docente.
La classe ha visitato un allevamento di vacche da latte (azienda Alma
Busa, Bogara), un allevamento di bovini da ingrasso e un allevamentosvezzamento di suini (azienda Baschirotto).
Legnago, 4 maggio 2013
I rappresentanti degli studenti
______________________________________
I DOCENTI
Proff.___________________________
______________________________________
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 63
Appendice 1: Griglie di valutazione
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELL’ESAME DI STATO
Prima prova scritta
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTI
Max. 15
Adeguatezza
•
•
•
•
•
Caratteristiche
del contenuto
Organizzazione
del testo
•
•
•
•
•
•
•
•
Lessico e stile
Correttezza
ortografica e
morfosintattica
•
•
•
•
Aderenza alla consegna
Pertinenza all’argomento proposto
Efficacia complessiva del testo
Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo
testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale ...)
Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento,
rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche
delle diverse tipologie e dei materiali forniti
Comprensione ed interpretazione del testo proposto
Significatività e originalità degli elementi informativi, delle
idee e delle interpretazioni
Articolazione chiara e ordinata del testo
Equilibrio tra le parti
Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni
Proprietà e ricchezza lessicale
Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al
destinatario, ecc.
Correttezza ortografica
Coesione testuale (uso corretto dei connettivi strutturali,
ecc.)
Correttezza morfosintattica
Punteggiatura
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
TOTALE PUNTI
Livello di sufficienza:
1. sostanziale rispetto della maggior parte delle consegne
2. conoscenza essenziale, semplice ma corretta
3. percorso complessivo chiaro e lineare, anche se non tutti i passaggi sono sufficientemente
spiegati
4. qualche errore; alcune imprecisioni lessicali, ortografiche, sintattiche
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Pagina 64
TIPOLOGIA B- ARTICOLO DI GIORNALE O SAGGIO BREVE
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTI
Max. 15
Adeguatezza
•
•
•
•
•
Caratteristiche
del contenuto
•
•
Organizzazione
del testo
•
•
•
•
•
•
Lessico e stile
Correttezza
ortografica e
morfosintattica
•
•
•
•
Aderenza alla consegna
Pertinenza all’argomento proposto
Efficacia complessiva del testo
Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo
testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale ...)
Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento,
rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche
delle diverse tipologie e dei materiali forniti
Comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente
ed efficace; capacità di argomentazione
Significatività e originalità degli elementi informativi, delle
idee e delle interpretazioni
Articolazione chiara e ordinata del testo
Equilibrio tra le parti
Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni
1
2
3
1
2
3
1
2
3
Proprietà e ricchezza lessicale
Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al
destinatario, ecc.
Correttezza ortografica
Coesione testuale (uso corretto dei connettivi strutturali,
ecc.)
Correttezza morfosintattica
Punteggiatura
1
1
2
2
3
3
TOTALE PUNTI
Livello di sufficienza:
1. sostanziale rispetto della maggior parte delle consegne
2. conoscenza essenziale, semplice ma corretta
3. percorso complessivo chiaro e lineare, anche se non tutti i passaggi sono sufficientemente
spiegati
4. qualche errore; alcune imprecisioni lessicali, ortografiche, sintattiche
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 65
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
PUNTI
INDICATORI
Adeguatezza
Caratteristiche
del contenuto
DESCRITTORI
•
•
•
Aderenza alla consegna
Pertinenza all’argomento proposto
Efficacia complessiva del testo
•
Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento,
rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche
delle diverse tipologie e dei materiali forniti
Coerente esposizione delle conoscenze in proprio
possesso; capacità di contestualizzazione e di eventuale
argomentazione
Significatività e originalità degli elementi informativi, delle
idee e delle interpretazioni
•
•
Organizzazione
del testo
•
•
•
•
Articolazione chiara e ordinata del testo
Equilibrio tra le parti
Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni
•
•
Proprietà e ricchezza lessicale
Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al
destinatario, ecc.
Lessico e stile
•
•
Correttezza
ortografica e
morfosintattica
•
•
Correttezza ortografica
Coesione testuale (uso corretto dei connettivi strutturali,
ecc.)
Correttezza morfosintattica
Punteggiatura
Max. 15
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
1
2
2
3
3
TOTALE PUNTI
Livello di sufficienza:
1. sostanziale rispetto della maggior parte delle consegne
2. conoscenza essenziale, semplice ma corretta
3. percorso complessivo chiaro e lineare, anche se non tutti i passaggi sono sufficientemente
spiegati
4. qualche errore; alcune imprecisioni lessicali, ortografiche, sintattiche
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Pagina 66
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTI
Max. 15
Adeguatezza
•
•
•
•
•
Caratteristiche
del contenuto
•
•
Organizzazione
del testo
•
•
•
•
Articolazione chiara e ordinata del testo
Equilibrio tra le parti
Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni
•
•
Proprietà e ricchezza lessicale
Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al
destinatario, ecc.
Lessico e stile
•
•
Correttezza
ortografica e
morfosintattica
Aderenza alla consegna
Pertinenza all’argomento proposto
Efficacia complessiva del testo
Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo
testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale ...)
Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento,
rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche
delle diverse tipologie e dei materiali forniti
Coerente esposizione delle conoscenze in proprio
possesso; capacità di contestualizzazione e di eventuale
argomentazione
Significatività e originalità degli elementi informativi, delle
idee e delle interpretazioni
•
•
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
Correttezza ortografica
Coesione testuale (uso corretto dei connettivi strutturali,
ecc.)
Correttezza morfosintattica
Punteggiatura
1
2
2
3
3
TOTALE PUNTI
Livello di sufficienza:
1. sostanziale rispetto della maggior parte delle consegne
2. conoscenza essenziale, semplice ma corretta
3. percorso complessivo chiaro e lineare, anche se non tutti i passaggi sono sufficientemente
spiegati
4. qualche errore; alcune imprecisioni lessicali, ortografiche, sintattiche
Legnago, ..................................................
I Commissari
...............................................................
...............................................................
...............................................................
...............................................................
...............................................................
Il Presidente
.....................................
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 67
CRITERI DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA A
Gravemente insufficiente L’analisi testuale non è aderente alle consegne. La comprensione è generica e in
parte erronea. Approfondimento non significativo, povero, generico e impreciso. Esposizione spesso
disordinata, incoerente e approssimativa. Lessico spesso inappropriato e povero. Acquisizione carente di
norme d'uso della lingua scritta (errori gravi e diffusi).
Insufficiente L’analisi testuale è superficiale e non completa. La comprensione è parziale e generica.
Approfondimento schematico e superficiale. Esposizione schematica e complessivamente poco chiara.
Lessico incerto e non sempre appropriato. Norme d’uso acquisite ma non sempre rispettate (errori gravi
limitati/lievi, ma vari).
Sufficiente Analisi testuale corretta, ma limitata agli aspetti principali. Comprensione sostanzialmente
corretta. Approfondimento corretto ma limitato agli aspetti essenziali. Esposizione sostanzialmente ordinata
e corretta. Lessico elementare ma complessivamente corretto. Norme d'uso acquisite e rispettate (errori
occasionali e poco significativi).
Discreto Analisi testuale ordinata, anche se meccanica; qualche punto non del tutto compreso e/o preciso.
Comprensione corretta e ordinata, anche se con qualche imprecisione. Approfondimento discretamente
ampio e preciso. Esposizione ordinata; chiara e coerente. Linguaggio corretto e appropriato.
Buono Analisi testuale corretta, chiara e articolata. Comprensione completa e circostanziata.
Approfondimento preciso e articolato anche se poco personale. Linguaggio appropriato e sicuro Esposizione
fluida e coesa.
Ottimo Analisi ampia e approfondita con contributi personali in tutti i punti richiesti. Comprensione
avvenuta con chiarezza, precisione e rigore. Approfondimento ampio, con contributi critici, ricco di
riferimenti culturali (storico-letterari, scientifici, artistici ..) preciso e originale. Esposizione scorrevole,
coesa ed efficace, condotta con ampia proprietà lessicale.
TIPOLOGIA B
Gravemente insufficiente Il testo non è aderente alle consegne. I documenti sono utilizzati in modo molto
limitato. Il contenuto è estremamente povero e inadeguato. L’argomentare è poco pertinente. Esposizione
spesso disordinata e incoerente. Registro linguistico spesso inappropriato. Acquisizione carente di norme
d'uso della lingua scritta (errori gravi e diffusi).
Insufficiente Le consegne sono parzialmente rispettate. Il contenuto elementare e superficiale. Utilizzo dei
documenti parziale e non del tutto significativo. L’argomentare non sempre è pertinente. L’esposizione è
schematica, poco coesa e complessivamente poco chiara. Registro linguistico non sempre rispettato. Norme
d'uso acquisite, ma non sempre rispettate (errori gravi limitati/lievi, ma vari).
Sufficiente Le consegne sono rispettate e il contenuto è pertinente. I documenti sono utilizzati in modo
essenziale e corretto e l’esposizione è ordinata. Il registro linguistico sostanzialmente rispettato. Le norme
d'uso acquisite e rispettate (errori occasionali e poco significativi).
Discreto Le consegne sono efficacemente elaborate. I documenti sono utilizzati in modo appropriato e
significativo. L’argomentare è corretto e ordinato, l’esposizione ordinata e chiara. Gli apporti critici adeguati
e coerenti. Registro linguistico adeguato. Forma corretta.
Buono L’elaborazione delle consegne è ampia e articolata. L’ argomentare corretto e articolato,
l’esposizione fluida e coesa. Gli apporti critici sono appropriati e articolati. Registro linguistico appropriato e
sicuro.
Ottimo L’elaborazione del testo è molto articolata ed approfondita . L’argomentare è articolato e preciso,
l’esposizione scorrevole, coesa. Gli apporti critici sono frequenti e originali. Il registro linguistico è accurato
e l’uso del lessico appropriato.
TIPOLOGIA C / D
Per entrambe queste due tipologie vale appieno quanto già espresso per la tipologia B, con la differenza che
aderenza alle consegne si riferisce esclusivamente alla traccia proposta e scompare la voce relativa alla
comprensione e all’utilizzo dei documenti dati. Particolare risalto assume poi la capacità argomentativa.
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 68
SECONDA PROVA SCRITTA
MATERIA: TECNICHE DELLE PRODUZIONE TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI
PRODOTTI
Indicatori/Descrittori
Punti 1
Punti 2
Punti 3
Punti 4
Pertinenza della
traccia e
organizzazione della
trattazione
Inadeguata alle
richieste.
Trattazione
evasiva e/o non
corrispondente
alle consegne
Sostanzialmente
corretta anche se
la trattazione è
semplice e
superficiale
Adeguata
trattazione
elaborata in
modo ordinato e
logico
Tutti gli aspetti
della trattazione
sono stati
sviluppati
correttamente ed
efficacemente
Utilizzo del linguaggio
tecnico-scientifico
Errato e/o del
tutto inadeguato
Sufficiente, anche
se con qualche
errore e/o
lacunosa
Discreto. Utilizza
correttamente e
in modo semplice
il linguaggio
tecnico
Specifica
correttamente i
termini tecnici
Conoscenza e
competenza tecnica
dell’argomento
Insufficiente e
lacunosa
Sufficiente, anche
se con qualche
errore e/o
lacunosa
Discrete.
Conosce e
sviluppa le linee
essenziali delle
argomentazioni
Argomentazione
corretta ed
esauriente
Approfondimento
analitico e originalità
nella rielaborazione
Esprime qualche
riflessione critica
personale
Apporta discreti
approfondimenti
critici
Esprime le
conoscenze
tecniche in modo
appropriato con
idonea capacità
di sintesi e in
modo originale
------------------------
VOTO ………../15
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 69
TERZA PROVA SCRITTA (QUESITI RISPOSTA SINGOLA)
MATERIA: STORIA
Quesito
Materia
1
Conoscenza
dei contenuti
voto
1-8
Quesito
Materia
2
Conoscenza
dei contenuti
Materia
3
Conoscenza
dei contenuti
1-8
voto
1-4
voto
1-8
Quesito
Aderenza alla
traccia
Aderenza alla
traccia
Aderenza alla
traccia
voto
1-3
voto
1-4
voto
Correttezza e
uso di lessico
specifico
Correttezza e
uso di lessico
specifico
Voto
1-3
voto
1-4
Correttezza e
uso di lessico
specifico
voto
1-3
Totale punteggio prova/45 _______________ :3 = punteggio prova/15 ________________
Indicatori
1
2
3
4
5
6
7
8
Conoscenza dei contenuti
Il candidato non conosce l’argomento
Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi
Conoscenze lacunose, linguaggio inadeguato
Conoscenze parziali, linguaggio improprio
Conosce i dati essenziali degli argomenti
Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale
Conoscenze articolate e approfondite; buona capacità di sintesi
Conoscenze ampie, articolate e capacità critica
Indicatori
1
2
3
4
Aderenza alla traccia
Il candidato ha risposto in modo non attinente alla traccia
Ha risposto in modo comprensibile
Ha risposto in maniera discreta
Ha risposto in modo appropriato e approfondito
Indicatori
1
2
3
Correttezza e uso del lessico specifico
La terminologia tecnica non è corretta
Il candidato usa una terminologia tecnica nel complesso adeguata
Il candidato usa la terminologia tecnica in modo appropriato
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 70
TERZA PROVA
MATERIA: MATEMATICA
Descrittori
sintetici
Descrittori analitici
OTTIMO
Prova completa nei contenuti, articolata e ben
organizzata con padronanza dei metodi e del
linguaggio specifico
Prova aderente alla traccia, sviluppata in
modo articolato con impostazione corretta e
qualche imprecisione
Prova attinente alla traccia, svolgimento
discretamente articolato, conclusioni
linguaggio accettabili
Prova aderente alla traccia con contenuto
essenziale e imprecisioni non determinanti
Aderenza alla traccia ma con svolgimento
incompleto, presenza di errori o d omissioni,
modesta conoscenza delle procedure e del
linguaggio specifico
Prova non conforme alla traccia, largamente
incompleta, carenze nella conoscenza dei
procedimenti essenziali per lo svolgimento
del quesito
Prova non svolta o largamente errata,
consegna completamente disattesa
TOTALE PUNTI
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
NULLO
Punti/15
1°quesito
2°quesito
3°quesito
15
13-14
11-12
10
7-8-9
4-5-6
1-2-3
VOTO = TOTALE/3
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 71
TERZA PROVA
MATERIA: LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
Punti in
15esimi
Grav.Insuffic. Insufficiente Sufficiente
Risponde
alle
Non riesce a Risponde fino Risponde a
alla metà delle più della
rispondere
alle consegne consegne
metà delle
se non in
consegne
misura
minima
consegne
1-5
Conoscenza Nessuna o
minima
dei concetti conoscenza
dei concetti
Capacità
espositiva
6-9
10 -11
Discreto
Buono
Ottimo
12 -13
14
15
Risponde
Risponde a
quasi
tutte le
completament consegne
e alle
consegne
Conoscenza Conoscenza Conoscenza di Conoscenza Conoscenza
solo di alcuni della
quasi tutti i
di tutti i
approfondita
concetti
maggioranz concetti
concetti
dei concetti
a dei
concetti
Capacità nulla Capacità in
Capacità in Capacità
Capacità
o minima
misura limitata misura
discretamente articolata
sufficiente appropriata
Terminologia Assenza
d'uso di
terminologia
specifica
Risponde
completament
e ed in modo
approfondito
Terminologia
molto
approssimativ
a e a volte
impropria
La maggior Quasi sempre
parte della corretta e
trattazione è appropriata
corretta e
solo
raramente
impropria
Corretta ed
appropriata
in quasi
tutte le
circostanze
Capacità
appropriata
con
collegamenti
trasversali
Corretta ed
appropriata in
tutte le
circostanze
Valutazione totale
Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago
Pagina 72
TERZA PROVA
MATERIA: DISCIPLINE GIURIDICHE
DESCRITTORI Gravemente
insufficiente
INDICATORI
1-6
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
7-9
10
11-13
15
Conoscenze
Conoscenze
nulle o
gravemente
lacunose
Conoscenze
frammentarie
talvolta non
del tutto
pertinenti
Competenze
Testo non
comprensibile
Capacità
Non rielabora
Conoscenze
talvolta
parziali e
superficiali
Valutazione
Conoscenze
complete e
abbastanza
approfondite
Conoscenze
complete con
approfondiment
o autonomo
Testo in parte Testo
comprensibile semplice e
comprensibile
in tutte le sue
parti
Testo
comprensibile
e chiaro
Testo ben
articolato,
corretto e con
terminologia
adeguata
Rielabora solo Utilizza
in modo
suffcientemen
parziale
te le
competenze e
conoscenze
acquisite
Rielaborazion
e personale
senza spunti
originali
Rielaborazione
personale e
articolata
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Pagina 73
TERZA PROVA
MATERIE:
- ECONOMIA DEI MERCATI
- ECONOMIA AGRARIA
DESCRITTORI
Gravemente
insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
INDICATORI
1-6
7-9
10
11-13
15
Conoscenze
Conoscenze
assenti o molto
lacunose
Competenze
Testo
Testo
incomprensibile parzialmente
comprensibile
Testo
Testo
semplice e
comprensibile
comprensibile e chiaro
nelle sue parti
Testo ben
articolato,
corretto con
terminologia
adeguata
Capacità
Non rielabora
Utilizza in
modo
sufficiente le
competenze e
le conoscenze
acquisite
Rielaborazion
e personale e
articolata
Conoscenze
Conoscenze
frammentarie
parziali e
spesso non del superficiali
tutto pertinenti
Rielabora in
modo parziale
Conoscenze
complete e
abbastanza
approfondite
Rielabora in
modo
personale
senza spunti
originali
Valutazione
Conoscenze
complete e
approfondite
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Pagina 74
TERZA PROVA
GENERALE
DESCRITTORI
PUNTEGGIO
PERFORMANCE
INDICATORE 1
PERFORMANCE
INDICATORE 2
PERFORMANCE
INDICATORE 3
da 1 a 15
da 1 a 15
da 1 a 15
1) Uso linguaggio specifico
2 ) Elaborazione dell’argomento
3 ) Pertinenza dei contenuti
Punteggio totale
:3
1 – Sufficienza = 10 trattazione nelle linee generali rispondente alle richieste
2 – Sufficienza = 10 esposizione chiara anche se non terminologicamente
appropriata
3 – Sufficienza = 10 qualche osservazione personale
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Pagina 75
Griglia di valutazione del COLLOQUIO DELL’ESAME DI STATO
GENERALE
CANDIDATO:
GIUDIZIO
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Punti
(1-11)
Rifiuto a rispondere; mancanza
delle conoscenze basilari
disciplinari
INSUFFICIENTE (12-19)
Insicurezza ed errori ripetuti; uso
del lessico scorretto; esposizione
nel complesso non chiara
SUFFICIENTE (20 )
Errori non determinanti;
esposizione schematica, ma
corretta
PIU’ CHE SUFFICIENTE (21-
Esposizione corretta, ma
semplice; assenza di errori
determinanti; conoscenze più che
sufficienti degli argomenti.
24)
BUONO (25-27)
Correttezza espressiva;
conoscenze basilari degli
argomenti esposti
OTTIMO (28-29)
Capacità di collegamento e
pluridisciplinari; sicurezza
nell'esporre
ECCELLENTE (30)
Esposizione sicura ed
approfondita; capacità critiche e di
giudizio elaborate e approfondite
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Pagina 76
GRIGLIA DI VALUTAZIONE della PROVA ORALE
ITALIANO E STORIA
Classi 1^- 2^- 3^- 4^- 5^
INDICATORI
negativo
1
1. CONOSCENZE:
conoscenza specifica degli
argomenti e livello di
approfondimento
2. CAPACITA’/COMPETENZE:
Capacità di analisi e sintesi, di
giudizio critico e
argomentazione, di
correlazione/contestualizzazione
e trattazione pluri o
interdisciplinare
3. ESPRESSIONE /
ESPOSIZIONE:
correttezza e proprietà
linguistica; chiarezza ed
efficacia espositiva
PUNTEGGIO LIVELLI
carenze fondamentali e/o
pregresse:
preparazione scorretta,
lacunosa/frammentaria
notevole difficoltà nell’
acquisizione ed
elaborazione dei contenuti
essenziali e/o degli aspetti
significativi
scarsamente
corretta/appropriata;
stentata e confusa
<3
LIVELLI, PUNTEGGIO, DESCRITTORI
scarso/insufficiente
sufficiente
discreto/buono
1.5
2
2.5
conoscenza incompleta,
imprecisa,
superficiale/generica
preparazione essenziale,
semplice ma corretta,
prevalentemente
mnemonica/nozionistica
rielaborazione limitata
per analisi/sintesi/giudizio,
difficoltà di correlazione;
metodo di studio
inadeguato
rielaborazione accettabile
se guidata,
semplice ma pertinente,
con qualche spunto
personale;
metodo abbastanza ordinato
incerta e imprecisa;
poco coerente e lineare
4-5
semplice ma corretta;
lineare
conoscenza/comprensione
abbastanza articolata e
ampia,
completa e precisa
approfondimento autonomo,
esauriente e specifico,
organico
oggettivo e critico
rielaborazione con spunti
personali,
abbastanza precisa e
completa,
organica e valida:
interesse e metodo positivi
trattazione critica e originale,
con efficaci collegamenti;
metodo sistematico/rigoroso,
partecipazione coinvolgente
abbastanza appropriata,
sicura;
sciolta, organica
6
7 -8
LIVELLO DI SUFFICIENZA
1.
2.
3.
distinto/ottimo
3
espressione/esposizione semplice ma abbastanza corretta, chiara e lineare
preparazione essenziale, anche se prevalentemente mnemonica/nozionistica
rielaborazione accettabile se guidata, semplice ma pertinente
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Pagina 77
efficace e specifica;
piacevole ed espressiva
>9
Appendice 2: Simulazione prove d'esame e verifiche assegnate nella terza prova
Si riportano tipo di simulazione, materie e data delle simulazioni d’esame
Tipo simulazione
Materie
Data
Terza prova
15.12.2012
Seconda prova
Ecologia applicata, Economia agraria,
Matematica, Storia
Economia agraria, Diritto, Inglese,
Matematica
Tecniche delle pr., trasf., Val.
Prima prova
Lingua italiana
20.03.2013
Terza prova
14.03.2013
27.03.2013
Simulazione della PRIMA prova d’esame
La simulazione della prima prova di lingua italiana è stata effettuata il 20 marzo 2013, in
contemporanea con le altre classi quinte dell’Istituto, somministrando agli studenti il fascicolo della
prova ministeriale dell’Esame di Stato 2011-2012.
Simulazione della SECONDA prova d’esame
La simulazione della seconda prova di Tecniche delle Produzioni, Trasformazione e
Valorizzazione dei Prodotti è stata effettuata il 27 marzo 2013.
Agli studenti è stata somministrata la seguente prova.
Nel corso degli ultimi anni la condizione di mercato del settore primario è molto cambiata sia per
l’allargamento e la globalizzazione dei mercati e sia per il sopravvento di alcuni soggetti delle filiere dei
prodotti agroalimentari.
Per affrontare con risultati positivi la nuova condizione di mercato l’azienda agricola deve compiere scelte
che possano valorizzare la propria capacità produttiva per ottenere produzioni che spesso sono di elevata o
elevatissima qualità.
Una scelta che può dare risultati positivi è l’inserimento in azienda di impiantistiche per la trasformazione
delle proprie produzioni aziendali, partendo dall’uva per ottenere vino, dal latte per ottenere prodotti
caseari, dagli animali allevati per ottenere insaccati, ecc.
Per fare ciò è tuttavia necessario fare determinati interventi di tipo strutturale, impiantistico, tecnologico e
anche organizzativo all’interno dell’azienda.
Sulla base delle sopra esposte considerazioni, il candidato prospetti un intervento di sviluppo aziendale
rivolto all’inserimento, in un’azienda da lui scelta, di un processo di trasformazione di una materia prima
ottenuta dall’azienda stessa.
Il candidato descriva quindi dettagliatamente le caratteristiche generali dell’azienda, descriva l’attività
svolta, le produzioni ottenute, l’organizzazione aziendale presente prima dell’intervento.
Al termine della descrizione, il candidato dettagli le motivazioni imprenditoriali della scelta di inserire il
processo di trasformazione ipotizzato; indichi gli interventi e gli acquisti necessari per poter compiere la
trasformazione, e gli sbocchi commerciali del prodotto trasformato.
Al termine descriva in modo dettagliato il processo di trasformazione, e indichi quali sono a parer suo i punti
critici del processo e le azioni che devono essere messe in atto per limitare i rischi di ottenere prodotti non
conformi agli standard qualitativi previsti.
Durata della prova 4 ore.
È consentito l’uso del solo dizionario.
Non è consentito consegnare prima che siano passate 3 ore.
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Simulazione della TERZA prova d’esame
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate più simulazioni di terza prova, che hanno
interessato le materie dell’ultimo anno, ad esclusione di quelle scelte per l’Esame di Stato.
In particolare gli allievi si sono esercitati nelle discipline sotto riportate, le più adatte a
rappresentare la professionalità degli studenti e le più vicine alle caratteristiche della scuola.
In tutte le simulazioni è stata utilizzata la tipologia B, con 3 quesiti per materia, quattro
materie assegnate, corrispondenti a 12 quesiti complessivi a risposta singola.
Le prove sono state valutate in quindicesimi. Per lo svolgimento della prova sono stati concessi
150 minuti.
Prima simulazione (15 dicembre 2012)
Discipline interessate
•
•
•
•
ECOLOGIA APPLICATA
ECONOMIA AGRARIA
MATEMATICA
STORIA
Testi delle simulazioni
Ecologia applicata
A ) Spiega il significato dei seguenti termini: periodo di carenza, limite di tolleranza, NOEL,
tempo di rientro, persistenza, tempo di semi-vita
B) Quali sono i fattori da considerare per una buona riuscita del trattamento fitoiatrico
C) Agrofarmaci nel sistema suolo-acqua-atmosfera.
Movimento degli agrofarmaci nell’ecosistema e principali vie di degradazione.
Economia agraria
1. Aspetti comuni e aspetti distintivi tra il Bilancio Economico Complessivo dell’azienda agraria e i
Bilanci Parziali, con particolare riferimento all’utilità per l’imprenditore degli uni e degli altri e
alle difficoltà di calcolo.
2. La trasformazione dei prodotti agricoli può aumentare il valore degli stessi. Con quali strumenti
si può calcolare la convenienza economica di tale trasformazione? Imposta sinteticamente un
esempio.
3. Quale è l’utilità di conoscere il Costo di Produzione di un determinato prodotto aziendale? Come
si imposta il suo calcolo? Che differenza c’è con il Conto Colturale Analitico?
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Matematica
Rispondere ai seguenti quesiti: (utilizzare anche il retro della fotocopia)
Rispondere ai seguenti quesiti: (utilizzare anche il retro della fotocopia)
1)
Definizione di funzione reale di variabile reale
2)
Dopo aver accennato alla classificazione delle funzioni soffermarsi in particolare sulle funzioni
trascendenti indicando come si determina il dominio di quest’ultime.
3)
Determinare dominio, zeri, intersezione asse y e segno della seguente funzione. Rappresentare
graficamente i risultati ottenuti.
y=
6 − 3x
x − x −12
2
Storia
1.
Per quali ragioni il 1917 fu un anno di svolta nel primo conflitto mondiale?
2.
Riporta le cause e le conseguenze del crollo della Borsa di Wall Street nel 1929.
3.
Illustra le fasi della Rivoluzione russa ed elenca i primi provvedimenti del governo
rivoluzionario bolscevico.
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Seconda simulazione (14 marzo 2013)
Discipline interessate
•
•
•
•
ECONOMIA AGRARIA
DIRITTO
INGLESE
MATEMATICA
Testi delle simulazioni
Economia agraria
1) Da una analisi dei costi aziendali, il titolare-imprenditore agricolo professionale (Impresa diretto
coltivatrice senza salariati) osserva che il costo di produzione del latte nella sua azienda è di 0,41
euro/kg mentre il prezzo di vendita è di 0,38 euro/kg.
Di fronte a tale situazione, quali considerazioni gestionali deve fare l’imprenditore in oggetto?
2) Analizza i problemi di scelta relativi alla meccanizzazione dell’azienda agricola.
In alternativa: Calcola il costo di gestione orario di una trattrice che ha un costo a nuovo di euro
37.590, un valore di recupero del 10% del valore a nuovo, una durata presunta di 15 anni e un utilizzo
di 650 ore/anno. Il costo assicurativo è di 225 euro/anno ( R. C. e multirischi). Il consumo medio di
carburante è stimato in 11 kg/ora e il cambio dell’olio lubrificante di 9 kg viene effettuato ogni 400
ore. Il prezzo del carburante è di 0,9 euro/kg e quello dell’olio lubrificante è di 18 euro/kg. Si
consideri un tasso di interesse del 3,5% e un prezzo della manodopera di 11,2 euro/ora.
3) In una azienda frutticola dove si producono pere, la produzione è di 41,499 ton. Il prezzo di
vendita è di 0,37 euro/kg . Considerato che i costi parziali sono Sv = 1286, Q = 5428, Imposte = 1129,
Salari = 4865, Stipendi = 715, Interessi = 928, Bf = 1712 calcola: A) il costo unitario di produzione. B) il
Tornaconto. C) calcola anche se e di quanto è eventualmente necessario aumentare la produzione
per raggiungere il pareggio di bilancio. D) calcola di quanto bisognerebbe modificare il prezzo di
vendita, senza aumentare la produzione, per avere un Tornaconto uguale a zero e compensare
adeguatamente tutti i fattori produttivi.
Diritto
1) Quali sono i caratteri fondamentali di una società semplice;
2) Quali sono i contratti agrari di tipo associativo;
3) In cosa consiste la tutela assicurata dalla previdenza sociale?
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Pagina 81
Inglese
1. Talk about the advantages and the disadvantages of the chemical fertilizers
2. What is sewage and why is polluted water harmful?
3. Describe the life cycle of plants
Answer the following questions using no more than 8 lines for each question.
Matematica
1. Definire, anche con linguaggio matematicamente non rigoroso, il limite di una funzione nel
caso indicato e illustrarlo con un esempio.
lim f (x ) = +∞
x → x0
2. Relativamente ai teoremi sui limiti, enunciare il teorema della somma.
3. Determinare il valore dei seguenti limiti utilizzando gli opportuni teoremi e risolvendo le
forme indeterminate
x +8
5
2
lim + 2
lim (−2x + 3x + 3x −1)
x → −2 x − 4
x → −∞
lim+
x→0
5
log 1 x
3
x
lim+ (3 + log 3 x )
x→0
2 x 5 + 3x 3
4
x → −∞ 2 x + 4
lim
2x 2 − x
lim
3
x → −∞ 5x − 4
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Pagina 82
Consiglio di Classe
Docenti
Materia di Insegnamento
Firma
Italiano
Berardo Elena
Storia
Bonomo Gian Pietro
Guarise Mirco (ITP)
Marchetti Claudio
Economia agraria
Tecniche delle Produzioni,
trasformazione e
valorizzazione dei prodotti
Tecniche delle Produzioni,
trasformazione e
valorizzazione dei prodotti
Economia dei Mercati Agricoli
Tecchio Donata
Lingua inglese
Rinaldi Valter
Matematica
Molinaroli Lauro
Diritto e Legislazione
Rania Alessandro
Educazione fisica
Richelli Osvaldo
Religione cattolica
Tarocco Cristina
Ecologia applicata
Villani Giuseppe (ITP)
Economia agraria
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ELABORATI FINALI INDIVIDUALI PRESENTATI DAGLI ALLIEVI ALL’ESAME DI STATO
Allievo
Titolo dell’elaborato
Agostini Filippo
Le cooperative agricole
Baschirotto Riccardo
Il pomodoro da industria: tecnica di coltivazione
Gastaldi Elia
L’agriturismo
Gironda Nicolò
Il fungo prataiolo: tecnica di coltivazione
Lupato Paride
Vini naturali, tra sostenibilità e segmentazione di
marketing
Mantovani Mirko
L’allevamento del cavallo
Mirandola Davide
Tecniche di allevamento del tacchino pesante
Pasqualini Chiara
Confronto tra agricoltura convenzionale e
agricoltura sostenibile
Saretto Andrea
Realizzazione e gestione di un nuovo impianto
frutticolo
Scarpato Matteo
La filiera della carne bovina dall’allevamento alla
tavola
Tempo Mattia
Il biodiesel
Zanuso Riccardo
Il biogas di origine agricola: una fonte di energia
rinnovabile
Rappresentanti degli studenti
_____________________________
_____________________________
Il Dirigente Scolastico
_______________________________
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