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DOCUMENTO DI CLASSE classe V B indirizzo AGROAMBIENTALE a.s. 2012/13 Sommario Prefazione Presentazione dell'Istituto Profilo professionale Obiettivi del corso A. Capacità Personali B. Competenze culturali C. Competenze Professionali Elenco alunni Componenti del Consiglio di Classe Storia della classe: Prospetto flusso docenti Relazione del Consiglio di Classe Obiettivi trasversali Attività integrative svolte Alternanza Scuola Lavoro Criteri di valutazione adottati dal Collegio dei Docenti Griglia descrittori della valutazione di profitto Relazioni e Programmi conclusivi delle singole discipline: elenco e ordine delle programmazioni - DIRITTO E LEGISLAZIONE - ECOLOGIA APPLICATA - ECONOMIA AGRARIA - ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI - EDUCAZIONE FISICA - ITALIANO - STORIA - LINGUA INGLESE - MATEMATICA - RELIGIONE - TECNICHE DELLE PRODUZIONI, TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI APPENDICE 1: Griglie di valutazione dell'esame di Stato Prima prova scritta Seconda prova scritta Terza prova scritta Colloquio orale APPENDICE 2: Simulazione prove d'esame e verifiche assegnate nella prove di simulazione Composizione del Consiglio di Classe Elaborati finali degli alunni: argomenti trattati Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago 2 3 4 4 4 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 19 23 29 34 38 43 47 51 57 59 64 64 69 70 76 78 83 84 Pagina 1 Prefazione Il Documento di Classe è stato inteso dal Consiglio di Classe come una sorta di “diario di bordo” dell’iter formativo realizzato. Esplicita le scelte culturali e didattiche operate dai docenti, i tempi, i modi, i luoghi di realizzazione del percorso formativo e, quindi, i criteri e le modalità di verifica adottate sia per valicare il percorso stesso che per misurare i livelli di performance dei nostri allievi. Inoltre la programmazione di ogni singola disciplina si è basata: • Sull’individuazione di obiettivi formativi, in cui le conoscenze sono state considerate come il mezzo attraverso cui conseguire il possesso e la padronanza di competenze anche trasversali; • Sulla metodologia didattica più congeniale per tradurre a livello operativo le conoscenze acquisite. Di seguito sono esplicitati i criteri e le modalità di verifica e valutazione che il Consiglio di Classe ha adottato durante l’iter formativo, viste soprattutto nella funzione di correzione e recupero delle difficoltà, nonché di monitoraggio del proprio operato. Infine è stato intendimento del Consiglio di Classe registrare nel Documento anche gli ostacoli, gli errori e i ripensamenti che un percorso formativo necessariamente implica, nonché la reale situazione di apprendimento e di formazione dei nostri allievi. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 2 Presentazione dell'Istituto L’ Istituto IPAAATA “G. MEDICI” nasce come Istituto Professionale per l’Agricoltura negli anni’50 e, fin da subito, si radica nel territorio della Bassa Veronese in cui il settore agricolo è ancora settore trainante nell’economia del territorio, dinamico ed aperto alle sfide che il fenomeno della globalizzazione oggigiorno impone. L’indirizzo agro–ambientale ha sempre quindi cercato di rispondere alle esigenze del settore primario contribuendo alla formazione di professionalità ricche ed approfondite nel settore dell’agricoltura, nella territorialità locale e nazionale, della tutela dell’ambiente e delle trasformazioni agro–industriali. In seguito, grazie alla lungimiranza del gruppo dirigente, l’Istituto ha ampliato, a partire dal 2003, la propria offerta formativa con l’istituzione del corso di studi di Tecnico dei Servizi di ristorazione per rispondere ad una esigenza sempre più avvertita nel territorio di figure professionali in grado di operare in un settore come quello della ristorazione e della ricettività alberghiera in rapida trasformazione e diversificazione. Infine, a seguito della ristrutturazione della rete scolastica secondaria superiore nel distretto di Legnago, l’Istituto ha assorbito anche il corso di Tecnico della Gestione Aziendale e dei Servizi Turistici, due corsi fondamentali per rispondere alle richieste di un tessuto economico come quello della Bassa Veronese fatto di un reticolo di piccole e medie imprese ma con alta vocazione all’esportazione e ad un settore come quello turistico strategico nell’economia di una regione come il Veneto ad alta vocazione turistica. Nel 2009 l’Istituto è stato intitolato all’Onorevole Giuseppe Medici, Docente di Economia Agraria e più volte Ministro della Repubblica, responsabile di bonifiche ed interventi significativi sul nostro Territorio, nel settore economico e della produzione tipica. Vorremmo anche sottolineare il fatto che il Medici è un istituto professionale e che cosa, per noi, oggi significhi formare all’acquisizione di una professionalità. Le due dimensioni di base che la scuola oggi è chiamata a sviluppare sono: una solida cultura generale e una spiccata attitudine al lavoro, come stabilisce il Libro bianco della Commissione Europea. La sfida a cui si è chiamati è quella che la scuola sappia fornire accanto ad una solida cultura generale che si declina nel saper cogliere il significato delle cose e nello sviluppare la capacità di valutare e decidere anche e non da ultima una spiccata attitudine al lavoro. L’Istituto professionale in quest’ottica, quindi, deve assicurare un buon equilibrio fra acquisizione delle conoscenze e competenze metodologiche, deve sviluppare conoscenze tecniche che garantiscano a tutti di identificarsi nel modo migliore possibile con un mestiere o una occupazione, deve sviluppare competenze di tipo relazionale come la capacità di cooperare, di lavorare in gruppo, la ricerca della qualità in classe, nei laboratori, nei contesti di vita e lavoro allargati. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 3 Profilo professionale indirizzo agrario L’indirizzo agroambientale offre una preparazione tecnico–scientifico–pratica rivolta al settore agrario, agroindustriale ed ambientale. Il corso di studi costruisce professionalità complete nel settore dell’agricoltura, con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente, al settore delle produzioni vegetali e delle trasformazioni agroindustriali. I settori sono quelli delle produzioni vegetali, animali, delle trasformazioni agroalimentari–casearie, viticolo–enologiche–della protezione ambientale e del territorio. Dopo un biennio comune, al terzo anno si consegue la qualifica di Operatore agroambientale. L’Operatore agroambientale sa: • • operare in tutti i contesti agricolo – produttivi; sa organizzare i processi produttivi dell’agricoltura sostenibile, conosce le problematiche fondamentali dell’organizzazione della produzione; • collabora nell’esecuzione di interventi per risanare situazioni di degrado e contrasto agli squilibri ambientali. Al termine del terzo anno lo studente può entrare nel mondo del lavoro e partecipare a concorsi presso Enti, aziende private o statali. Coloro che invece proseguono gli studi per altri due anni conseguono il diploma statale di Agrotecnico valido a tutti gli effetti per l’iscrizione all’Albo professionale e per l’Abilitazione o per il proseguo degli studi presso l’Università. Obiettivi del corso A. Capacità Personali. • ha consapevolezza della propria identità fondata sul riconoscimento dei doveri e dei diritti di cittadinanza attiva; • sa sviluppare una corretta relazione con gli altri in contesti diversi rispettando i ruoli; • sa esprimere e sostenere un’opinione personale in confronto costruttivo con opinioni diverse; • sa organizzare il proprio lavoro; • sa valutare il proprio operato e ricercare il percorso per migliorarlo; • sa orientarsi nel mercato del lavoro; • sa rispettare le norme in materia di tutela della salute, sicurezza e prevenzione del rischio. B. Competenze culturali. B1 Asse Linguistico Comunicativo. • Sa usare la lingua quale strumento del pensiero e della comunicazione rispettando i vincoli dettati dalle convenzioni e dai contesti relazionali; • Sa interpretare e produrre messaggi scritti di varia complessità, riconoscendo e rispettando le finalità comunicative; • Sa analizzare, sintetizzare, codificare e relazionare, riconoscendo argomento, destinatario e scopo; • Sa valutare le caratteristiche dei codici espressivi, verbali e non. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 4 B2 Asse Storico – Socio – Economico. • • • • sa analizzare, contestualizzare ed interpretare documenti, testi e fonti, allo scopo di gestire processi intenzionali ed operativi; sa relazionare circa fenomeni, processi e sistemi, con coerenza; sa confrontare e valutare fenomeni, processi e sistemi in conformità a criteri, dati e/o scelti; sa problematizzare fenomeni, processi e sistemi cogliendone la complessità tecnica e la specificità del linguaggio. B3 Asse Scientifico – Matematico. • • Sa rappresentare matematicamente fatti e situazioni utilizzando i modelli più funzionali dell’analisi; Sa cogliere gli elementi che caratterizzano un problema ed individuare la strategia risolutiva. C. Competenze Professionali. Si connota pertanto una figura professionale in grado di operare scelte, con competenze differenziate che sono: • • • • attuare un’agricoltura che rispetti l’ambiente, in conformità agli indirizzi dell’Unione Europea; effettuare scelte che mirino a migliorare la qualità dei prodotti e valorizzare la tipicità delle produzioni della zona in cui opera; fornire assistenza alle aziende e alle imprese dei vari settori agricoli; essere capace di operare nel settore agro – industriale in qualità di tecnico di processo e tecnico di controllo di qualità. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 5 Elenco alunni 1 Agostini Filippo 2 Arzenton Lortenzo 3 Baschirotto Riccardo 4 Gastaldi Elia 5 Gironda Nicolò 6 Guidi Diego 7 Lupato Paride 8 Mantovani Mirko 9 Mirandola Davide 10 Pasqualini Chiara 11 Saretto Andrea 12 Scarpato Matteo 13 Tempo Mattia 14 Zanetti Denis 15 Zanuso Riccardo Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 6 Componenti del Consiglio di Classe Docenti Materia di Insegnamento Italiano Ore settimanali 4 Berardo Elena Storia 2 Bonomo Gian Pietro Economia agraria 3 Tecniche delle Produzioni, trasformazione e valorizzazione dei prodotti Tecniche delle Produzioni, trasformazione e valorizzazione dei prodotti 4 Economia dei Mercati Agricoli 2 Molonaroli Lauro Diritto e Legislazione 3 Rania Educazione fisica 2 Richelli Osvaldo Religione cattolica 1 Rinaldi Valter Matematica 3 Tarocco Cristina Ecologia applicata 3 Tecchio Lingua inglese 3 Villani Giuseppe (ITP) Economia agraria 2 Guarise Mirco (ITP) Marchetti Claudio Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago 2 Pagina 7 Storia della classe Continuità e flusso dei docenti Continuità didattica Nel corso dei tre anni di qualifica vi è stata parziale continuità per italiano, storia, matematica, mentre nei due anni conclusivi post qualifica vi è stata continuità per educazione fisica, diritto, ecologia applicata, economia agraria, religione e tecniche delle produzioni. Flusso docenti Disciplina Inglese Italiano Matematica Storia Prima a.s. 2008-09 Seconda a.s. 2009-10 Terza a.s. 2010-11 Quarta a.s. 2011-12 Dalla Villa Bonomo M. Zanetti Bonomo M. Dalla Villa Zanon Guastalli Martini Quinta a.s. 201213 Tecchio Berardo Mantovanelli Mantovanelli/Bertola Rinaldi Rinaldi Rinaldi Bonomo M. Bonomo M. Bonomo M. Martini Berardo Bonomo Villani Molinaroli Molinaroli Tarocco Tarocco Marchetti Bonomo Colpani Buonincontro Bonomo Villani Rania Richelli Richelli Richelli Tomasi Massagrande Marchetti Bonomo Ma. Marchetti Guarise Salemi - Villani Contabilità Diritto ed Economia Disegno Ecologia agraria Ecologia applicata Economia agraria Ed. fisica Esercitazioni di ecologia Fisica Baldo Franco Nucera Marchetti Massagrande Mutto Olivieri Nalin Magalini Furgoni Ferrari Ramarro Genio rurale Principi di agricoltura Principi di chimica Religione cattolica Scienze della terra Sostegno Tecniche delle produzioni Tecnologia chimica Ducange Massagrande Nucera Ramarro Argenta Nalin Saggioro Argenta - Ramarro Frattini Frattini Mantovani Mantovani Nucera Morin Bonomo G.P. - Villani Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 8 Relazione del Consiglio di Classe La classe è composta da 15 allievi di cui 14 maschi e 1 femmina. Un allievo, che ripeteva per la prima volta la classe quinta, non ha mai partecipato all’attività scolastica, mentre due allievi hanno interrotto la frequenza tra il mese di dicembre e il mese di febbraio. Uno dei due ripeteva per la prima volta la classe quinta mentre l’altro aveva avuto, fino all’interruzione della frequenza, un percorso scolastico regolare, seppure con delle difficoltà. Gli allievi provengono in prevalenza dalle zone limitrofe di Legnago. La maggior parte degli allievi ha estrazione rurale e/o la famiglia esercita professioni inerenti al settore agrario, e sono attivi nei settori della produzione o dei servizi. Nel complesso la classe è unita, e nel corso dell’intero anno scolastico ha avuto, in generale, un comportamento corretto nei confronti dei docenti. Anche le relazioni interclasse hanno evidenziato atteggiamenti educati e corretti. Gli esiti del processo di apprendimento hanno espresso un rendimento parzialmente diversificato. Alcuni allievi hanno sempre espresso un impegno costante con risultati positivi o molto positivi, con performance omogenee nelle varie materie. Altri studenti, a fronte di impegno non costante, hanno avuto risultati complessivamente sufficienti o più che sufficienti, mentre un numero limitato di allievi invece ha prodotto risultati non sempre idonei per modesta motivazione allo studio e/o per modesto lavoro domestico. Due allievi presentano diagnosi DSA; nel corso dell’anno le performance complessive di entrambi hanno espresso risultati positivi. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 9 Obiettivi trasversali Gli obiettivi formativi e didattici sono stati finalizzati alla crescita culturale e sociale degli allievi ed a far acquisire dagli stessi la capacità di cogliere, fare proprie, elaborare ed applicare le conoscenze ricevute durante il corso di studi. Il Consiglio di Classe, nell’ambito degli incontri convocati all’inizio dell’anno scolastico per la programmazione, ha considerato come indispensabile il raggiungimento dei seguenti obiettivi generali educativi e formativi : • Acquisizione di un metodo di studio efficace e sviluppo delle capacità operative e organizzative • Capacità di comunicare le proprie idee con chiarezza e con ordine logico • Capacità di comprendere e usare il linguaggio specifico delle singole discipline • Saper assumere ruoli e svolgerli con responsabilità • Potenziare l’interesse per la lettura e stimolare la curiosità culturale Il Consiglio di Classe ha poi fissato i seguenti obiettivi trasversali : • Capacità di analisi e sintesi • Capacità di operare collegamenti e confronti all’interno di una disciplina e tra discipline diverse • Progressiva acquisizione di autonomia di giudizio Ogni insegnante, nel proprio Piano di Lavoro presentato all’inizio dell’anno scolastico, ha proposto gli obiettivi didattici, le modalità ed i tempi necessari per il loro raggiungimento. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 10 Attività integrative svolte Nel corso dell’anno scolastico sono state svolte le seguenti attività integrative alle quali hanno partecipato l’intera classe o gruppi significativi di alunni: • • • • • • • • • • • • • • • • • Visita guidata al Vittoriale - Gardone Riviera Visita guidata al ghetto ebraico di Venezia Visita alla Sinagoga di Venezia Visita presso la cantina sociale del gruppo Collis, a Merlara (PD). Visita presso la cantina privata Bertani, a Colognola ai Colli (VR) Visita presso l’oleificio Redoro, a Mezzane di Sotto (VR) Visita presso il caseificio della Coop. Agricola Veneta La Mucca Verde, a Urbana (PD) Visita presso le aziende zootecniche AlmaBusa - vacche da latte -, Baschirotto – bovini da ingrasso e suini. Attività di orientamento: incontro con esperti del settore produttivo e partecipazione a Job & orienta, Verona Partecipazione alla fiera di settore EIMA di Bologna Partecipazione al progetto Ente-Utente Partecipazione al progetto Socialmat Progetto “sicurezza” in collaborazione con lo SPISAL Progetto sulla “legalità” con partecipazione finale alla giornata in carcere a Montorio (VR) Partecipazione all’evento "Fair play - Segni, parole, immagini per la legalità", presso l'Auditorium della Gran Guardia di Verona. Attività di primo soccorso: Rianimazione cardio-polmonare Partecipazione al premio letterario dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia “Tenzella” Il viaggio di istruzione ha avuto come meta Barcellona. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 11 Alternanza Scuola Lavoro (ASL) La classe quinta, a integrazione delle attività curricolari, per la soppressione del Progetto 92, ha completato il proprio percorso scolastico con attività che si sono svolte in un arco di tempo di 132 ore, suddivise tra la classe quarta e la classe quinta. Tutti gli allievi della classe hanno svolto le attività proposte; la maggior parte ha svolto attività per un tempo superiore alle 132 ore previste. Tutti gli allievi hanno comunque svolto attività per un tempo superiore al 70% del monte ore, a eccezione di un allievo che non ha completato il percorso. Un alunno ripetente aveva frequentato l’ASL e il corso FSE nell’anno precedente. Le attività si sono svolte in due fasi distinte. Nel corso della prima fase gli allievi sono stati coinvolti in un progetto in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Pianura Veronese, operando direttamente e affiancati da figure tecniche del Consorzio stesso. La classe a settimane alterne ha realizzato impianti boschivi e siepi riparie nei pressi delle confluenze di corsi d’acqua nella zona di Santa Teresa in Valle nel Comune di Cerea. Gli allievi prima di recarsi nei cantieri hanno seguito anche un corso di sicurezza di 3 ore con il RSPP del Consorzio. Inoltre nel corso del biennio gli allievi hanno frequentato un corso di 12 ore per l’uso dei carrelli elevatori con esame finale e rilascio di certificazione a cura di figura tecnica abilitata e un corso di 2 ore sul corretto utilizzo della motosega con una figura tecnica responsabile della sicurezza della Stihl e Viking Italia. La seconda fase di ASL è stata svolta presso aziende convenzionate con l’Istituto G. Medici. Questa attività è stata svolta nel mese di giugno del 2012, con l’obiettivo di avvicinare e introdurre gli allievi nel mondo del lavoro. Pertanto sono state individuate aziende le cui attività fossero affini agli ambiti di interesse dei singoli alunni. Questa fase è stata anticipata da tre interventi preparatori, di tre ore ciascuno, a cui hanno partecipato tre esperti del settore, i cui interventi hanno riguardato le “norme sul lavoro” e la “sicurezza in ambiente di lavoro”. Il prof. Ducange, responsabile dell’ASL nell’Istituto, ha curato invece l’organizzazione del progetto individuale. A conclusione del lavoro gli allievi hanno svolto un ultimo percorso di 9 ore nel corso del quale hanno seguito un corso di potatura di piante ornamentali a cura di un tecnico della Scuola Agraria del Parco di Monza, inoltre hanno prodotto un elaborato finale valutato e hanno fatto un test finale di feedback. Ogni allievo è stato oggetto di valutazione aziendale. Il progetto complessivo è stato coordinato dal docente Matteo Ducange. Le acquisizioni raggiunte sono state: • Conoscenza delle regole del mercato del lavoro • Capacità di organizzare il lavoro nel rispetto delle norme vigenti • Capacità di gestire le esigenze lavorative del personale in un’azienda • Saper prevenire il fattore di rischio infortunio, migliorando la sicurezza sul lavoro • Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari tipici • Conoscenza del territorio da un punto di vista storico e geografico • Saper individuare le potenzialità dell’uso delle bioenergie nel settore agrario • Saper gestire i prodotti alimentari per gli animali domestici • Acquisizione della certificazione per l’uso di carrelli elevatori Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 12 Criteri di valutazione adottati dal Collegio dei Docenti (Secondo quanto previsto dal POF) Il Consiglio di Classe ha adottato i criteri generali di valutazione presenti nel POF ed elaborati tenendo presenti le caratteristiche prevalentemente professionali dell’Istituto. GRIGLIA DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE DI PROFITTO VOTO 1 2 3 4 5 6 7 DESCRIZIONE L’allievo dimostra un rifiuto totale ad eseguire le prove richieste e rifiuta il dialogo educativo, non porta il materiale scolastico, non partecipa alle attività proposte. Non ha conoscenze delle attrezzature dei laboratori, non rispetta le norme igieniche e di sicurezza. L’allievo dimostra un rifiuto ripetuto e persistente ad eseguire le prove richieste e rifiuta quasi sempre il dialogo, porta saltuariamente il materiale scolastico, non partecipa alle attività proposte. Ha conoscenze quasi nulle delle attrezzature dei laboratori, non rispetta le norme igieniche e di sicurezza L’allievo risponde in modo errato a quasi tutte le domande proposte sia dal punto di vista formale che del contenuto, anche alle verifiche comunque strutturate. Scarso lo svolgimento dei compiti in classe e nullo a casa, dal punto di vista operativo non conosce gli argomenti. Ha scarso rispetto delle norme igieniche e di sicurezza, non ha conoscenza delle tecniche proprie delle materie professionalizzanti. L’allievo ha conoscenze lacunose e frammentarie, non comprende gli aspetti fondamentali della disciplina, l’esposizione è scorretta e saltuario è lo svolgimento dei compiti a casa. Risulta scorretta la preparazione dei manufatti pratici, non corretto l’uso del materiale occorrente. L’ordine e il rispetto delle norme igieniche e di sicurezza nei laboratori sono sporadici. L’allievo ha una conoscenza parziale di contenuti basilari ed una comprensione superficiale degli stessi. L’esposizione è incerta. Svolge i compiti in classe ed in parte anche a casa. Dal punto di vista operativo ha acquisito parzialmente le abilità richieste e riesce ad utilizzare in modo quasi corretto il materiale occorrente per la realizzazione di manufatti. Ha conoscenza e rispetta quasi sempre le norme igieniche e di sicurezza. L’allievo ha conoscenza degli elementi fondamentali della disciplina e comprensione essenziale dei contenuti. Svolge quasi sempre i compiti a casa e sempre quelli in classe. L’esposizione è schematica ed elementare, per lo più corretta, seppure con lievi imprecisioni nel lessico tecnico. Conosce le norme igieniche e di sicurezza e le rispetta. Sa utilizzare in modo sufficiente il materiale occorrente per la preparazione di manufatti e sa presentarli in modo accettabile. L’allievo conosce e comprende correttamente gli argomenti trattati. L’esposizione dello studente è coerente e lo stesso padroneggia i nuclei Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 13 fondamentali dei vari argomenti. La conoscenza delle attrezzature dei laboratori e del loro utilizzo è adeguata. Le norme igieniche e di sicurezza sono costantemente rispettate. L’utilizzo del materiale occorrente per la preparazione dei manufatti è consapevole ed adeguato. La presentazione dei manufatti è scolastica ma tecnicamente corretta. 8 L’allievo conosce e comprende in modo approfondito gli argomenti trattati. L’esposizione è coerente, sicura e pressoché autonoma. La conoscenza delle attrezzature dei laboratori e del loro utilizzo è approfondita. Le norme igieniche e di sicurezza sono costantemente rispettate con accuratezza . L’utilizzo del materiale occorrente per la preparazione dei manufatti è corretto e pertinente. La presentazione dei manufatti è tecnicamente corretta con apporti personali. 9 L’allievo non solo conosce e comprende in modo approfondito gli argomenti trattati ma è capace di fare interagire in vari contesti le tecniche e le abilità apprese. L’esposizione è coerente,sicura, autonoma, e personale. Lo studio è autonomo, l’impegno assiduo. L’esposizione è rigorosa con capacità critica di analisi e sintesi. La conoscenza delle attrezzature dei laboratori e del loro utilizzo è approfondita e costante. Le norme igieniche e di sicurezza sono sempre rispettate con accuratezza e precisione. L’utilizzo del materiale occorrente per la preparazione dei manufatti è corretto e pertinente. La presentazione dei manufatti è tecnicamente corretta con apporti personali ed originali. 10 L’allievo non solo conosce e comprende in modo approfondito gli argomenti trattati ed è capace di fare interagire in vari contesti le tecniche e le abilità apprese, ma ha padronanza totale delle conoscenze acquisite con capacità di applicarle anche in situazioni nuove e impreviste. Vi è piena padronanza dell’esposizione che è sicura, approfondita, autonoma, critica e personale. Lo studio è autonomo e approfondito, l’impegno assiduo. La conoscenza delle attrezzature dei laboratori e del loro utilizzo è approfondita, costante e sicura Le norme igieniche e di sicurezza sono sempre rispettate con accuratezza e precisione e con individuazione di ogni situazione di rischio. L’utilizzo del materiale occorrente per la preparazione dei manufatti è corretto,pertinente, autonomo e originale. La presentazione dei manufatti è eccellente con apporti personali, originalità ed estro. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 14 Le programmazioni sono riportate nel seguente ordine di materia: Materia Docenti DIRITTO E LEGISLAZIONE Molinaroli Lauro ECOLOGIA APPLICATA Tarocco Cristina ECONOMIA AGRARIA ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI Bonomo Gianpietro Villani Giuseppe (ITP) Marchetti Claudio EDUCAZIONE FISICA Rania Alessandro ITALIANO + STORIA Berardo Elena LINGUA INGLESE Tecchio Donata Alessandra MATEMATICA Rinaldi Valter RELIGIONE Richelli Osvaldo TECNICHE DELLE PRODUZIONI, Marchetti Claudio Bonomo Marco (ITP) TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 15 Docente: Molinaroli Lauro Materia: Diritto Classe : V B Indirizzo: Agrario a.s. 2012/13 RELAZIONE FINALE PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE La classe, che ha avuto lo stesso docente per il biennio conclusivo, ha partecipato alle lezioni manifestando un certo interesse, pur con un livello di concentrazione in classe non sempre adeguato. Il limitato numero di studenti ha comunque consentito di raggiungere gli obiettivi didattici prefissati. Il rendimento, in considerazione dell’impegno degli studenti nella preparazione delle verifiche, è stato complessivamente discreto, con punte di eccellenza. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI Obiettivi minimi didattici: Conoscenza degli aspetti basilari dei principali aspetti trattati, utilizzo basilare e limitato del linguaggio tecnico, applicazione in contesti concreti della normativa agraria Contenuti strutturali minimi: Conoscenza della figura del coltivatore diretto e dell’imprenditore agricolo professionale, dell’istituto dell’impresa familiare, delle principali tipologie di società, degli aspetti basilari della tematica dei contratti agrari, della legislazione speciale in agricoltura ) la prelazione agraria, la PAC) METODOLOGIE Esposizione sintetica e schematica dei contenuti, appunti dalle lezioni riferimento a casi professionali reali MATERIALI DIDATTICI: Principalmente esposizione alla lavagna (o LIM), utilizzo del testo a chiarimento e supporto delle spiegazioni alla lavagna, utilizzo fonti dirette. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Orali e scritte anche in occasione delle simulazioni di terza prova Legnago, 2 maggio 2013 Il Docente ________________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 16 PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013 Prof. Molinaroli Lauro CLASSE: ____V____ A.S. 2012/13 MATERIA: Diritto e legislazione. SEZ. ___B_____ indirizzo X AGRO-AMBIENTALE Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico: CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’ MODULO I Titolo Tempi Argomenti L’IMPRESA E L’AZIENDA Settembre-Ottobre Impresa e azienda. Piccolo Imprenditore. Patti di famiglia, Impresa familiare. Cessione dell’azienda. Segni distintivi dell’impresa Verifiche orali e scritte Tipologia delle verifiche Standard Conoscenza basilare degli aspetti sopra citati, con utilizzo, seppure limitato, di minimi di linguaggio tecnico apprendimento conoscenza e abilità MODULO II Titolo Tempi Argomenti LE SOCIETA’ Novembre Società di persone e capitali: differenza. Individuazione delle varie tipologie sociali. Consorzi e cooperative. Orali e scritte a risposta singola Tipologia delle verifiche Standard Conoscenza basilare delle tipologie sociali, alla luce di una valutazione della scelta minimi di del tipo di società in relazione all’attività agricola da svolgersi in concreto apprendimento conoscenza e abilità MODULO III Titolo Tempi Argomenti L’IMPRENDITORE AGRICOLO Dicembre-Gennaio Requisiti impresa agricola- Imprenditore agricolo, coltivatore diretto, imprenditore agricolo professionale, agriturismo Orali e scritte a risposta singola Tipologia delle verifiche Standard Conoscenza della figura dell’imprenditore agricolo, delle attività agricole previste minimi di dalla legge, con particolare riguardo alla figura dell’imprenditore agricolo apprendimento professionale e utilizzo elementare del linguaggio giuridico conoscenza e Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 17 abilità Note MODULO IV Titolo I CONTRATTI AGRARI Febbraio Elementi costitutivi del fondo, I contratti di affitto, i contratti associativi; la soccida Orali e scritte a risposta singola Tempi Argomenti Tipologia delle verifiche Standard Conoscenza basilare dei principi in materia di contratti agrari, saper utilizzare le minimi di nozioni teoriche in ambito applicativo concreto apprendimento conoscenza e abilità Note MODULO V Titolo Tempi Argomenti LA LEGISLAZIONE SPECIALE IN AGRICOLTURA Marzo, Aprile, inizio maggio Cenni sul rapporto di lavoro in agricoltura e sulla previdenza., Espropriazione. Prelazione agraria. Tripartizione dei tributi. Cenni sulla legislazione tributaria, La PAC. Orali e scritte a risposta singola Tipologia delle verifiche Standard Conoscenza dei principi basilari degli argomenti sopra esposti, con utilizzo minimi di elementare del linguaggio giuridico. apprendimento conoscenza e abilità Note Legnago, 2 maggio 2013 I rappresentanti degli studenti IL DOCENTE ______________________________________ Prof.______________________ ______________________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 18 Docente: Tarocco Cristina Materia: Ecologia applicata Classe : V B Indirizzo: Agrario a.s. 2012/13 RELAZIONE FINALE PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE La classe, dal punto di vista disciplinare, non presenta alcun problema. In generale i ragazzi sono ben scolarizzati ed hanno un comportamento corretto sia nei confronti dei compagni sia verso l’insegnante. Il gruppo può essere suddiviso in due fasce di livello: - la I° è rappresentata da ragazzi dotati di discrete capacità di apprendimento, che hanno seguito e partecipato attivamente agli argomenti trattati e quindi hanno raggiunto gli obiettivi stabiliti; - la II° è costituita da alunni che sono più lenti nel capire ed apprendere i concetti formulati, perciò le loro conoscenze sono appena o non del tutto sufficienti. Gli allievi hanno dimostrato comunque, un discreto impegno ed interesse. METODOLOGIE Il programma è stato presentato mediante lezioni frontali ma con il coinvolgimento degli alunni, dando largo spazio alla discussione in classe per attirare e ravvivare l’interesse dei ragazzi ed abituarli alla conversazione e all’organizzazione del pensiero. Nella trattazione degli argomenti si è generalmente utilizzato il libro di testo, cercando di evidenziare i concetti fondamentali di ogni tema, le applicazioni ed i possibili collegamenti con situazioni note. MATERIALI DIDATTICI Il testo adottato è ECOLOGIA APPLICATA vol.I e II di Ferrari, Marcon, Menta - Calderini edagricole Si sono utilizzati, inoltre, fotocopie e volumi dell’Informatore Agrario. Si sono effettuate visite guidate nel frutteto dell’istituto. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E VALUTAZIONE Il raggiungimento degli obiettivi è stato valutato mediante verifiche orali e prove oggettive semistrutturate. Le verifiche orali sono state effettuate per stimolare gli alunni a migliorare la capacità di argomentare in modo coerente, fluido e corretto, utilizzando un’adeguata terminologia specifica. La valutazione è stata comprensiva di tutti gli aspetti forniti dagli allievi, si è infatti tenuto conto dei livelli di partenza, del grado di preparazione raggiunto, della capacità di assimilazione, della volontà e dell’impegno di ognuno. Nella valutazione sono stati considerati i seguenti indicatori: - Conoscenza e comprensione dei contenuti - Capacità di confrontare e collegare i contenuti - Capacità di applicare i contenuti - Capacità di esporre in modo chiaro e completo Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 19 PROGRAMMA FINALE A.S. 2012/13 MATERIA ECOLOGIA APPLICATA Prof. TAROCCO CRISTINA CLASSE: QUINTA SEZ. B indirizzo X AGRO-AMBIENTALE CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’ MODULO I STRATEGIE DI DIFESA ATTUABILI NEL QUADRO DELL’AGRICOLTURA SOSTENIBILE Titolo Fitoiatria Argomenti -Obiettivi della difesa fitosanitaria -Mezzi e metodologie di lotta ai parassiti delle piante -Interventi di tipo agronomico -Interventi con mezzi fisici e meccanici -Interventi con mezzi legislativi -Interventi con mezzi biologici -Interventi con mezzi biotecnologici -Interventi con mezzi chimici -Conoscere il significato di fitoiatria -Conoscere gli obiettivi e l’evoluzione della fitoiatria -Conoscere e comprendere i mezzi e le metodologie di lotta contro i parassiti delle piante -Conoscere e saper individuare i principali mezzi di intervento utilizzabili in fitoiatria Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Titolo Prodotti fitosanitari Argomenti -I principali fitofarmaci -Composizione e principali caratteristiche dei fitofarmaci -Classificazione dei prodotti fitosanitari -Norme pratiche relative all’acquisto, alla conservazione e all’uso dei fitofarmaci -Macchine per la distribuzione dei fitofarmaci e principali tecniche di intervento -Conoscere il significato e l’evoluzione dei fitofarmaci -Conoscere i principali tipi di prodotti fitosanitari -Conoscere e comprendere la composizione di un fitofarmaco -Conoscere le principali caratteristiche dei fitofarmaci -Conoscere la classificazione dei prodotti fitosanitari -Conoscere le norme comportamentali da adottare nella pratica fitoiatrica -Conoscere le caratteristiche essenziali che devono avere le macchine per la distribuzione dei fitofarmaci Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 20 Titolo Lotta guidata ed integrata Argomenti -Lotta guidata -Lotta integrata -Danni dovuti ai fitofarmaci -Fitofarmaci nel sistema suolo- acqua- atmosfera -Conoscere e comprendere il concetto di lotta guidata -Conoscere il significato di soglia di intervento e soglia economica di danno -Conoscere e comprendere il significato di lotta integrata -Conoscere i danni dovuti ai fitofarmaci -Conoscere e comprendere come i fitofarmaci fluiscono nel sistema suolo- acqua- atmosfera Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità MODULO II ANALISI DEL QUADRO FITOPATOLOGICO DELLE PRINCIPALI COLTURE Titolo Frumento Orzo Riso Mais Soia Barbabietola Argomenti Studio dei più importanti e più frequenti parassiti che colpiscono i cereali, la bietola,la soia in particolare: - Funghi: Oidio dei cereali e della bietola, Mal del piede dei cereali, Segale cornuta, Ruggini dei cereali: nera,bruna e gialla, Septoriosi, Brusone del riso, Elmintosporiosi del mais, Fusariosi, Marciume carbonioso, Sclerotinia - Virus: Nanismo dell’orzo, Rizomania della bietola, Maculatura batterica - Insetti: Afidi dei cereali, Piralide, Diabrotica del mais, Nottue, Elateridi - Acari: Ragnetto rosso comune - Nematodi: Nematode del riso, Nematodi a cisti della bietola Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità -Conoscere i principali agenti di malattia -Conoscere i principali agenti di danno -Conoscere i loro cicli vitali e come colpiscono la pianta Titolo La Vite Argomenti Studio dei più importanti e più frequenti parassiti che colpiscono la Vite, in particolare: - Funghi: Peronospora, Oidio, Muffa grigia, Mal dell’esca - Virus: Tumore batterico del colletto e delle radici - Insetti: Tignola, Tignoletta, Cicaline, Fillossera - Acari: Ragnetto rosso dei frutteti e della vite - Fitoplasma: Flavescenza dorata - Nematodi Galligeni -Conoscere i principali agenti di malattia -Conoscere i principali agenti di danno -Conoscere i loro cicli vitali e come colpiscono la pianta Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 21 Titolo Il Melo e il Pero Argomenti Studio dei più importanti e più frequenti parassiti che colpiscono il Melo e il Pero, in particolare: - Funghi: Marciume del colletto,Maculatura bruna, Ticchiolatura, Oidio, Cancro delle Pomacee. - Insetti: Carpocapsa, Cocciniglia di S. Josè, Ricamatori (Pandemis, Archips, Eulia), Rodilegno rosso e giallo, Afidi grigio,verde, lanigero, Psilla, Oplocampa. - Batteri: Colpo del fuoco batterico - Acari: Ragnetto rosso - Nematodi Galligeni Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità -Conoscere i principali agenti di malattia -Conoscere i principali agenti di danno -Conoscere i loro cicli vitali e come colpiscono la pianta Titolo Il Pesco Argomenti Studio dei più importanti e più frequenti parassiti che colpiscono il Pesco - Funghi: Bolla, Oidio, Monilie, Corineo. - Insetti: Tignole( Cydia e Anarsia),Afide verde, bruno, farinoso, Cocciniglia bianca, Rodilegno rosso e giallo - Acari: Ragnetto rosso dei frutteti - Virus: Sharka - Nematodi Galligeni Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità -Conoscere i principali agenti di malattia -Conoscere i principali agenti di danno -Conoscere i loro cicli vitali e come colpiscono la pianta Legnago, 4 maggio 2013 I rappresentanti degli studenti ______________________________________ IL DOCENTE Prof.___________________________ ______________________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 22 Docenti: G. Bonomo e G. Villani Materia: Economia Agraria Classe: 5 B Indirizzo: Agrotecnico a.s. 2012/13 RELAZIONE FINALE PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE La classe è composta da 15 allievi tra cui una sola femmina. Due allievi sono certificati DSA che peraltro sia per la lievità della loro disabilità, sia per il loro impegno e sia per gli interventi messi in atto dalle rispettive famiglie e dalla scuola, stanno ottenendo risultati positivi e comparabili con il resto della classe. La maggior parte degli allievi proviene da zone limitrofe ed è di estrazione agricola nel senso che una buona parte delle famiglie degli studenti si occupa di agricoltura in qualità di produttori o di fornitori di servizi agricoli. Ciò ha reso l’attività di insegnamento/apprendimento abbastanza interessante dal momento che la parte teorica poteva immediatamente collegarsi con il vissuto quotidiano. In considerazione di ciò l’interesse è stato complessivamente abbastanza buono almeno nella maggioranza della classe. Come è normale ci sono allievi che per impegno e risultati si distinguono, allievi che nonostante l’impegno faticano a raggiungere apprendimenti proporzionati e allievi che sono limitati soprattutto da una modesta motivazione. Dal punto di vista comportamentale è stata una classe sempre rispettosa del ruolo del docente e non si sono mai dovuti prendere provvedimenti disciplinari. Anche durante il viaggio di istruzione a Barcellona e durante gli incontri con docenti esterni il comportamento è stato molto soddisfacente. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI: • Obiettivi minimi didattici: La classe conosce lo schema del Bilancio del Tornaconto, del Prodotto Netto, del Reddito Netto, del Reddito da Lavoro, del Reddito di Capitale. Sa impostare e risolvere alcuni bilanci parziali come il Costo di produzione, e il Conto Colturale Analitico per le colture più semplici ma più importanti della zona e sa risolvere per analogia casi anche diversi. Ha appreso la strategia di elaborazione per affrontare le scelte aziendali più comuni e più frequenti nelle aziende agricole del territorio per quanto riguarda l’economia delle macchine, delle colture erbacee e arboree, degli allevamenti zootecnici e in parte anche dei miglioramenti fondiari. • Contenuti strutturali minimi: Problemi di pianificazione ovvero analisi dei problemi relativi alle scelte da operare in azienda. I vari aspetti del Bilancio dell’azienda agraria: il bilancio del Tornaconto, del Prodotto Netto, del Reddito Netto, del Reddito di Lavoro, del Reddito di Capitale. I bilanci Parziali: Costo di Produzione di un prodotto aziendale (erbaceo, arboreo, zootecnico), Costo di Trasformazione, Valore di Trasformazione, Prezzo di Trasformazione (uva in vino), Conto Colturale Analitico, Costo di Esercizio di una macchina, Giudizio di convenienza di un miglioramento fondiario. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 23 METODOLOGIE: Lezione frontale con breve descrizione teorica dell’argomento da svolgere, partecipazione degli allievi alla ricerca di collegamenti, analogie, inferenze; proposta/esame di casi pratici, soluzione guidata di problemi, esercitazioni individuali su casi pratici e applicativi. MATERIALI DIDATTICI: Libro di testo, materiale prodotto dal docente e elaborato/illustrato facendo uso della LIM. Materiale tratto da ricerche in internet da siti istituzionali e professionali. TIPOLOGIA DELLE PROVE di VERIFICA UTILIZZATE: Colloquio orale, verifica scritta prevalentemente a risposta aperta, (es, 3 quesiti con numero determinato di righe), Verifica scritta con soluzione di problemi, controllo dell’apprendimento attraverso richiesta di intervento dal posto. Legnago, 04/05/2013 I docenti G. Bonomo, G. Villani Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 24 PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013 Proff. G. Bonomo e G. Villani CLASSE: 5° SEZ. B A.S. 2012/13 MATERIA: Economia Agraria indirizzo x AGRO-AMBIENTALE Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico: CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E STANDARD MINIMI di APPRENDIMENTO CONOSCENZA e ABILITA’ MODULO I Titolo Argomenti Standard minimi di apprendimen to conoscenza e abilità Note MODULO II Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO III Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note LA GESTIONE IMPRENDITORIALE L’economia delle scelte, parametro delle scelte, classificazione delle scelte, l’allievo ha compreso che la gestione dell’azienda agraria consiste in scelte continue (di breve e di lungo periodo) e che tali scelte vanno operate dopo aver acquisito le opportune informazioni tecnico/economiche. Solo dopo aver opportunamente elaborato tali informazioni secondo schemi adeguati, l’imprenditore puro o concreto potrà ridurre gli errori e ottenere gli obiettivi prefissati mettendo in campo le strategie più opportune e coerenti (es. massimizzazione del profitto, del Prodotto Netto o del Reddito Netto o altro). L’allievo sa che per operare scelte economicamente valide deve individuare uno o più parametri adatti su cui basarsi. L’allievo sa individuare l’obiettivo, sa individuare le alternative e confrontarle, sa individuare i limiti tecnico/agronomici e economico/strutturali dell’azienda. L’argomento, considerato il periodo di inizio anno, è stato affrontato cercando di semplificare le problematiche della gestione aziendale per renderle concettualmente accessibili alla maggior parte della classe. BILANCIO DEL TORNACONTO (OVVERO IL BILANCIO DELL’IMPRENDITORE PURO) La parte attiva e la parte passiva del bilancio generale dell’azienda L’allievo conosce il significato del bilancio del tornaconto, sa impostare il bilancio generale del tornaconto dell’azienda determinando le singole voci del bilancio stesso. Sa rilevare in azienda le informazioni che servono per la stesura del bilancio in oggetto. Sa confrontare i dati rilevati e quelli ottenuti con dati statistici (es. con i dati dell’INEA (istituto nazionale di economia agraria) Recupero di conoscenze e abilità dal programma di cl. 4°. I dati INEA sono stati consultati sul sito ufficiale dell’INEA. IL BILANCIO DEL PRODOTTO NETTO Struttura/schema e significato del Prodotto Netto in una azienda agricola L’allievo sa impostare il bilancio del Prodotto Netto e sa calcolare il valore del Prodotto Netto in una azienda agricola, sa attribuire il senso del Prodotto Netto nel contesto dell’analisi economica di una realtà produttiva. Sono stati svolti alcuni semplici esercizi di calcolo del Prodotto Netto. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 25 MODULO IV Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO V Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO VI Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO VII Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note IL BILANCIO DEL REDDITO NETTO (OVVERO IL BILANCIO DELL’IMPRENDITORE CONCRETO) Struttura/schema e significato del Reddito Netto in una azienda agricola a seconda della forma di conduzione (a seconda cioè dei fattori produttivi apportati dall’imprenditore concreto). L’allievo sa impostare il bilancio del Reddito Netto a seconda del tipo di conduzione aziendale e sa calcolare il risultato finale del bilancio, in particolare per l’impresa più diffusa nel territorio cioè per l’impresa diretto coltivatrice. Sa raccogliere ed elaborare i dati essenziali. Sa attribuire il significato economico al dato ottenuto tenendo conto del tipo di impresa. (il Reddito Netto può essere il parametro di riferimento per decidere la convenienza di una scelta). Sono stati svolti alcuni esercizi di calcolo del Reddito Netto in una azienda simulata. IL BILANCIO DEL REDDITO FONDIARIO, DEL REDDITO DI LAVORO, DEL REDDITO DI CAPITALE Struttura/schema dei diversi tipi di bilancio. L’allievo sa impostare, raccogliere i dati e eseguire i calcoli necessari per determinare il Reddito Fondiario, il Reddito di Lavoro, il Reddito di Capitale e sa eseguire il confronto con altri tipi di investimenti alternativi. Sa eseguire il calcolo della Fruttuosità del Capitale Aziendale e conosce il significato di tale indice. Sono stati svolti alcuni semplici esercizi in una azienda simulata. IL BILANCIO DEL COSTO DI PRODUZIONE Struttura/schema del costo di produzione di una unità di prodotto aziendale da porre in confronto con il prezzo di mercato. L’allievo sa individuare le voci di costo e sa determinarne con sufficiente approssimazione il valore di modo che il risultato ottenuto possa essere utilizzato in pratica per operare confronti con i prezzi di mercato e verificare se tutti i fattori di produzione sono stati adeguatamente compensati. Sa affrontare i casi più semplici (azienda che produce un solo bene) ma sa anche orientarsi in casi più complessi (azienda che produce più beni nello stesso periodo), dove è necessario disaggregare le spese di carattere generale. Sono stati svolti alcuni esercizi sul costo di produzione di cereali, frutta, carne e latte. In particolare è stato svolto un esercizio di calcolo di costo di produzione del latte nella azienda “Almabusa” di Nogara(Vr) dove in data 5 aprile è stata fatta una uscita didattica in collaborazione con l’insegnante di “Tecniche di Produzione”. L BILANCIO DEL CONTO COLTURALE ANALITICO Struttura/schema del Conto Colturale analitico L’allievo conosce il significato del Conto Colturale quale strumento per determinare ricavi, i costi di produzione e quindi redditi di singoli settori dell’azienda e delle singole colture riferite a ettaro. Sa distinguere i costi colturali (specifici della coltura) e i costi generali (che riguardano l’azienda nel suo complesso) e sa reperire i dati per la loro determinazione Sono stati svolti alcuni conti colturali: mais, grano, vite. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 26 MODULO VIII Titolo IL BILANCIO DEL COSTO DI TRASFORMAZIONE, DEL VALORE DI TRASFORMAZIONE, DEL PREZZO DI TRASFORMAZIONE Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO IX Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO X Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note Struttura/schema del costo di trasformazione, del valore di trasformazione, del prezzo di trasformazione in particolare dell’uva in vino L’allievo sa impostare il calcolo del costo di trasformazione dell’uva, sa determinare il valore di trasformazione dell’uva e sa calcolare il prezzo di trasformazione dell’uva in vino al fine di individuare la scelta economica più opportuna (vendere l’uva a prezzi di mercato o trasformarla in vino sostenendone i costi) Come esercitazione guidata è stato svolto il tema di Maturità del giugno 2012. La trasformazione dei foraggi in carne e latte, del latte in formaggi è stata solo accennata per analogia ma non è stata ad oggi direttamente affrontata per mancanza di tempo. ECONOMIA DELLE MACCHINE Cenni di storia della meccanizzazione dal dopoguerra ad oggi. Il costo di esercizio di una macchina a ora e ad ettaro, i costi fissi e i costi variabili, giudizio di convenienza riguardo l’acquisto di una macchina o ricorso al contoterzista. L’allievo sa individuare le voci di costo di esercizio di una macchina e sa calcolarne l’importo giungendo al costo di esercizio orario. Sa inoltre calcolare il costo di esercizio ad ettaro conoscendo la capacità di lavoro della macchina stessa e sa procedere a un giudizio di convenienza riguardo all’alternativa del noleggio o dell’acquisto in società con altri imprenditori agricoli. Svolti alcuni esercizi sul costo di esercizio di trattrice con o senza macchina operatrice, di mietitrebbia, di vendemmiatrice. ECONOMIA DEGLI ALLEVAMENTI Calcolo dell’Utile Lordo di Stalla, la rimonta interna e esterna negli allevamenti bovini da latte, costo di produzione del latte vaccino, costo di produzione della carne del vitellone da ingrasso. Il costo di una razione per vacca da latte con produzione data: esempio. L’allievo conosce il significato economico e sa impostare l’ULS, conosce il significato e la differenza tra rimonta interna e esterna in un allevamento da latte, sa impostare il calcolo del costo di produzione del latte vaccino e del vitellone da ingrasso e avendo a disposizione i dati sa determinare i relativi valori di costo Relativamente all’allevamento bovino da latte è stata svolta una esercitazione con dati reali rilevati presso l’azienda “Almabusa” di Nogara (Vr). Sul costo di produzione del vitellone è stata svolta una esercitazione esemplificativa. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 27 MODULO XI Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note ECONOMIA DEI MIGLIORAMENTI FONDIARI Definizione di miglioramento fondiario, determinazione del costo di un miglioramento fondiario, giudizio di convenienza del miglioramento fondiario in termini di reddito e di capitale (o di valore) Saper individuare un miglioramento fondiario, saper impostare il costo riferito all’ultimo anno individuando costi diretti e indiretti (mancati redditi), saper impostare un giudizio di convenienza in termini di reddito e di capitale (o di valore). Ad oggi il modulo non è del tutto completato. Legnago, 04/05/2013 I rappresentanti degli studenti I DOCENTI ______________________________________ Prof.___________________________ ______________________________________ Prof.___________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 28 Materia: Economia dei Mercati Agricoli Docente: Marchetti Claudio Classe: 5°B Indirizzo: Agrotecnico a.s. 2012/13 RELAZIONE FINALE PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE La classe ha seguito con interesse e attenzione le lezioni svolte ed ha risposto in modo positivo alle sollecitazioni didattiche manifestando interesse nei confronti degli argomenti trattati. Il rendimento della classe è stato diversificato con la maggior parte degli allievi, che per l’impegno e l’interesse, hanno ottenuto risultati positivi nell’intero anno scolastico. Altri studenti, a fronte di un impegno meno costante, hanno avuto risultati complessivi sufficienti. Per alcuni allievi il risultato scolastico è stato influenzato anche da una ridotta capacità espressiva e linguistica, con riflessi nell’esposizione scritta e orale. Nel complesso la classe è unita e nel corso dell’intero anno scolastico ha avuto in generale un comportamento corretto nei confronti del docente. In egual modo le relazioni interclasse sono state improntate a un comportamento educato e corretto. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI: • Obiettivi minimi didattici: Gli allievi hanno sufficiente conoscenza della funzione del mercato, delle dinamiche della domanda e della offerta e delle specificità del mercato dei prodotti agricoli rispetto alla maggior parte delle produzioni non agricole. Conoscono la composizione del il prezzo. Sanno capire i caratteri e gli effetti di un mercato di libera concorrenza e di un regime di oligopolio o di monopolio. La classe ha compreso i vantaggi che derivano per l’offerta dei contratti di produzione e dell’ integrazione verticale e orizzontale e dei vantaggi che derivano dalle forme organizzative e associative, con l’obiettivo di superare le criticità in sede contrattuale della piccola azienda agricola. Gli allievi hanno conosciuto la funzione e l’organizzazione della cooperazione in agricoltura e, nell’ambito delle tecniche commerciali, sono stati apprese semplici nozioni relativamente al marketing. • Contenuti strutturali minimi: Conoscere il concetto di mercato, domanda e offerta, prezzo di equilibrio, il mercato perfetto e il mercato dei prodotti agricoli. Conoscere e saper valutare le opportunità offerte dai contratti di integrazione per tipologia di prodotto. Conoscere e valutare la convenienza delle forme organizzative e associative in agricoltura, in primis cooperative agricole e OP (organizzazioni di produttori). Conoscere il significato moderno di marketing e le modalità più semplici di realizzazione di un piano di marketing. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 29 METODOLOGIE: Lezione frontale con illustrazione dell’argomento, lettura, analisi e commento del testo. Proposta/esame di casi pratici, soluzione guidata di problemi, esercitazioni individuali su casi pratici e applicativi, Incontri con operatori professionali esterni (es. dott. Gobbi della Unipeg) MATERIALI DIDATTICI: Libro di testo (Economia dei Mercati Agricoli. Pisanti R. Ed agricole). materiale prodotto dal docente e elaborato/illustrato facendo uso della LIM. Materiale tratto da ricerche in internet da siti istituzionali e professionali. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Colloquio orale, verifica scritta prevalentemente a risposta aperta, (es, 3 quesiti con numero determinato di righe), controllo dell’apprendimento attraverso richiesta di intervento dal posto. GRIGLIA DI VALUTAZIONE La valutazione è sempre stata conforme alle griglie di Dipartimento approvate dal Collegio Docenti, allegate al P.O.F. Legnago, 04/05/2013 Il Docente Claudio Marchetti Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 30 PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013 MATERIA: Economia dei Mercati Prof. Marchetti Claudio CLASSE: 5° SEZ. B A.S. 2012/13 indirizzo AGRO-AMBIENTALE Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico: CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’ MODULO I Note IL MERCATO Concetto di mercato La domanda e l’offerta Il prezzo di equilibrio Il mercato perfetto Caratteristiche dei mercati agricoli Conoscere il concetto di mercato, i soggetti che lo compongono e le leggi della domanda e dell’offerta. Conoscere le caratteristiche dei mercati agricoli. Sa riconoscere le curve di domanda e offerta Sa individuare il prezzo di equilibrio Sa costruire una curva di domanda e di offerta in base ai prezzi e alle quantità del bene domandato e del bene offerto È in grado di comprendere i tipi di regimi di mercato Saper comprendere quali sono le anomalie dell’offerta dei prodotti agricoli rispetto all’andamento dell’offerta di altri prodotti non agricoli Le lezioni si sono svolte con l’utilizzo del testo in adozione MODULO II Titolo L’INTEGRAZIONE E L’ECONOMIA CONTRATTUALE Titolo Argomenti Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Argomenti Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note La posizione dell’agricoltore sul mercato I contratti di produzione Il concetto di integrazione: verticale ed orizzontale Conoscere la posizione dell’agricoltore sul mercato, i contratti di produzione e il significato di integrazione. Sa distinguere le principali organizzazioni professionali agricole Sa distinguere le caratteristiche dei diversi tipi di associazioni di produttori e di cooperative Sa distinguere tra una forma di integrazione verticale e orizzontale. Sa che un operatore che opera sul mercato in modo individuale ha un poter contrattuale inferiore rispetto all’offerta aggregata. Sa comprendere l’evoluzione del potere contrattuale del produttore agricolo passando da una forma di offerta singola ad aggregata Le lezioni si sono svolte con l’utilizzo del testo in adozione Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 31 MODULO III Titolo Argomenti Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note FORME ORGANIZZATIVE E ASSOCIATIVE IN AGRICOLTURA Il ruolo e le funzioni delle organizzazioni professionali Le associazioni dei produttori :compiti e obblighi per i produttori associati Marketing boards, marketing agreements Le cooperative: requisiti, costituzione, organizzazione giuridica, regime di responsabilità dei soci. Conoscere le organizzazioni professionali agricole e le funzioni da loro svolte. Conoscere le associazioni dei produttori e le funzioni svolte Conoscere la funzione, la struttura e il funzionamento delle cooperative. Sa distinguere le principali organizzazioni professionali agricole Saper comprendere quali sono le principali finalità delle organizzazioni professionali agricole Saper comprendere quali sono le funzioni svolte dalle associazioni di produttori e dalle cooperative Saper comprendere le caratteristiche dei diversi tipi di cooperative Le lezioni si sono svolte con l’utilizzo del testo in adozione, inoltre la classe ha partecipato a un incontro con un consigliere del Consiglio di Amministrazione di UNIPEG e ha visitato lo stabilimento di una cooperativa di trasformazione di latte in formaggio. MODULO IV Titolo Argomenti Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note IL MARKETING Il concetto di Marketing: nozioni preliminari Il nuovo concetto di Marketing Gli strumenti del Marketing La pianificazione di marketing: obiettivi e strategia aziendale Sa elencare i punti fondamentali della tecnica del marketing Saper comprendere la funzione del marketing per una ditta di produzione. Sa elencare i punti fondamentali della tecnica del marketing Saper comprendere attraverso quale processo si sviluppa il marketing. Le lezioni si sono svolte con l’utilizzo del testo in adozione e con la lettura di un articolo sul marketing sociale. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 32 MODULO IV Titolo Argomenti Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note IL COMMERCIO DEI PRODOTTI AGRICOLI E AGROINDUSTRIALI Figure operanti nei settori del commercio dei prodotti agricoli La Grande Distribuzione Organizzata Mercati all’ingrosso Conoscere le figure operanti nei settori del commercio dei prodotti agricoli. Conoscere i principali canali di vendita dei prodotti agricoli Sa riconoscere i diversi tipi di operatori commerciali Sa impostare un programma di vendita di un prodotto agricolo secondo i modelli distributivi più moderni e convenienti oggi in agricoltura Le lezioni si sono svolte con l’utilizzo del testo in adozione. Alla data del 4 maggio il modulo è stato svolto parzialmente con la trattazione dell’argomento sottolineato in Argomenti. Legnago, 4 maggio 2013 I rappresentanti degli studenti ______________________________________ IL DOCENTE Prof.___________________________ ______________________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 33 Docente: Rania Alessandro Classe: 5°B a.s. 2012/13 Materia: Educazione Fisica Indirizzo: Agrotecnico RELAZIONE FINALE DI EDUCAZIONE FISICA CLASSE 5B PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE: La classe 5^B è formata in maniera omogenea da alunni che hanno raggiunto un’ottima preparazione psico- fisica. Seri, responsabili, dotati di entusiasmo per lo sport e costanti nel lavoro hanno seguito, lungo il corso dell’anno scolastico, l’intero dialogo educativo. Hanno, inoltre, maturato un buon affinamento tecnico e sul piano della collaborazione hanno mostrato la loro piena disponibilità. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI: • Obiettivi minimi didattici: -saper eseguire semplici esercizi sul piano coordinativo -saper sostenere un allenamento di potenziamento fisiologico a bassa intensità -saper conoscere ed applicare un metodo di lavoro per lo sviluppo di capacità condizionali -saper apprendere con sufficiente controllo gli elementi fondamentali delle attività sportive praticate -mantenere un comportamento sociale adeguato relativamente alle norme igienico sanitarie e alla pratica sportiva (correttezza, rispetto dei compagni e delle regole del gioco, collaborazione e impegno) - saper riconoscere i traumi ricorrenti nelle attività sportive praticate - saper intervenire nei casi di traumi, durante l’attività sportiva, nel rispetto delle regole del Primo Soccorso • Contenuti strutturali minimi: -Attività ed esercizi a corpo libero e a carico naturale di mobilità articolare, stretching e tonificazione generale -Attività ed esercizi con piccoli attrezzi e ai grandi attrezzi -Esercitazioni finalizzate al miglioramento delle capacità condizionali -Conoscenza e pratica di giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, pallabase, tennis tavolo e badminton -Conoscenza e pratica di una o più discipline dell’atletica leggera: getto del peso, salto in alto, lancio del vortex, corsa veloce -Teoria:- - Teoria relativa all’attività pratica svolta - Lo sport durante il fascismo - Traumatologia e Primo Soccorso: Corso di RCP (Rianimazione Cardio-Polmonare) - Regolamenti dei giochi sportivi praticati TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: -formative con controllo in itinere del processo educativo e di apprendimento (osservazione diretta e sistematica durante la lezione) - sommative con controllo dei risultati ottenuti nelle singole attività (test, prove pratiche, questionari, prove strutturate e semi-strutturate, ricerche e approfondimenti individuali e/o di gruppo, colloqui) Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 34 PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013 MATERIA: Educazione fisica Prof. Rania Alessandro CLASSE: 5° SEZ. B A.S. 2012/13 indirizzo AGRO-AMBIENTALE Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico: CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’ MODULO I Titolo Argomenti Tipologia delle verifiche Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO II Titolo Argomenti Tipologia delle verifiche Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO III Titolo Argomenti Tipologia delle verifiche Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità TEST DI INGRESSO: CAPACITÀ CONDIZIONALI Forza dei muscoli addominali e dorsali; Mobilità del rachide e delle spalle; Resistenza Test oggettivi Conoscere le finalità dei test di ingresso Conoscere le modalità di esecuzione dei test Saper eseguire con sufficiente controllo motorio i test di ingresso LA GINNASTICA ADDOMINALE Esercizi a corpo libero con le tre tecniche. Conoscenza anatomia e fisiologia dei muscoli addominali e conoscenza del metodo di allenamento Test oggettivi Conoscere i nomi e le funzioni dei muscoli addominali Conoscere le regole della ginnastica addominale Saper eseguire con sufficiente autonomia e controllo esercizi di ginnastica addominale GIOCHI SPORTIVI DI SQUADRA Pallavolo, Calcio a 5, Pallatamburello, Badminton, Pallabase, Pallamano, Pallacanestro Osservazione sistematica. Test oggettivi relativi ai fondamentali individuali. Valutazione dei progressi effettivamente raggiunti in base alle capacità potenziali e ai livelli di partenza. Verifica orale. Verifica scritta (Risposta multipla). Conoscere e applicare abbastanza correttamente le regole e i fondamentali di un gioco sportivo e di una specialità individuale a scelta. Essere in grado di eseguire, pur con qualche imprecisione, il gesto di un gioco sportivo di squadra o di una specialità individuale in modo efficace. Note Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 35 MODULO IV Titolo Argomenti Tipologia delle verifiche Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO V Titolo Argomenti Tipologia delle verifiche Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità LO SPORT DURANTE IL FASCISMO Video “Sport e fascismo” Scritta (domande con risposte aperte) Conoscere i concetti fondamentali del rapporto Sport e fascismo Saper esporre con sufficiente padronanza e chiarezza i contenuti appresi SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE CON LE FUNICELLE Esercizi con le funicelle, singolarmente, a coppie, in gruppo, sul posto, in spostamento Test oggettivo Conoscere la sequenza corretta dei gesti per saltare la funicella Saper eseguire semplici esercizi sul piano coordinativo, sul posto Migliorare la propria prestazione motoria Note MODULO VI Titolo Argomenti Tipologia delle verifiche Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità ATLETICA LEGGERA Getto del Peso; Salto in alto; Lancio del Vortex; Corsa veloce; Test oggettivi. Osservazione della qualità del gesto (miglioramenti) Conoscere le fasi dei vari gesti atletici Conoscere le regole delle gare Saper eseguire nell’atletica leggera, con sufficiente controllo dei gesti, salti, lanci, corse Migliorare la propria prestazione motoria Note Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 36 MODULO VII Titolo TRAUMATOLOGIA E PRIMO SOCCORSO Argomenti Studio dei traumi ricorrenti durante le attività sportive e Primo Soccorso. RCP (Rianimazione Cardio-Polmonare) Tipologia Scritta (domande a risposta multipla) delle verifiche Prova pratica con il manichino Standard Saper riconoscere i traumi elementari ricorrenti nelle attività sportive; saper intervenire in maniera semplice nei casi di primo soccorso. Conoscenza della minimi di apprendiment metodologia GAS. o conoscenza e abilità Note Gli alunni hanno partecipato al corso di Rianimazione cardio-polmonare superandolo con successo. Legnago, 04/05/2013 I rappresentanti degli studenti ______________________________________ IL DOCENTE Prof.___________________________ ______________________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 37 Docente: Berardo Elena Classe: 5°B a.s. 2012/13 Materia: Italiano Indirizzo: Agrotecnico Programmi e relazioni conclusive delle singole discipline RELAZIONE FINALE La classe, non molto numerosa, ha risposto in modo positivo alle diverse attività curricolari, dimostrando discreto interesse e partecipazione. Nonostante la particolare vivacità di alcuni alunni, ha sempre rispettato le regole della convivenza civile e quindi non si sono evidenziati particolari problemi di comportamento. Nella classe si presentano diversi livelli di apprendimento: alcuni alunni hanno lavorato con serietà e senso di responsabilità, dimostrando di saper collegare tra loro gli argomenti studiati, migliorando il metodo di studio e ampliando le proprie conoscenze; altri, con discrete abilità, hanno seguito le attività con sufficiente impegno ed interesse, ma lo studio risulta ancora poco critico e autonomo; qualche studente, invece, ha seguito in modo poco proficuo in classe e, applicandosi saltuariamente nella rielaborazione domestica, ha raggiunto con difficoltà gli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Per quanto riguarda la letteratura italiana, di ogni autore sono state fornite le coordinate storiche, le notizie biografiche, l’ideologia e la poetica. L’analisi dei testi è stata condotta a livello più contenutistico e tematico che formale. Per quanto riguarda la lingua, gli studenti si sono esercitati sulle diverse tipologie di produzione scritta previste dall’esame di Stato. La maggior parte di loro è in grado di svolgere testi complessivamente chiari e lineari, nonostante diffuse imprecisioni lessicali, ortografiche e sintattiche. Altri, invece, dimostrano ancora una certa difficoltà di organizzazione del testo, rielaborazione critica dei documenti e correttezza della forma. Rispetto alla programmazione iniziale di entrambe le discipline, per limiti di tempo e per dare modo a tutti di raggiungere gli obiettivi minimi, alcuni argomenti sono stati trattati in maniera più sintetica. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI: • Obiettivi minimi didattici: Gli alunni di 5^B - conoscono il clima storico-culturale del Novecento e i movimenti letterari che in esso nascono e si evolvono, - analizzano e con qualche difficoltà interpretano i testi letterari, - conoscono la biografia e il percorso letterario degli autori considerati, la poetica e i temi ricorrenti, - operano semplici collegamenti tra testi dello stesso autore e di autori diversi, - espongono in modo abbastanza chiaro e ordinato i contenuti studiati, - svolgono, con sufficiente chiarezza, le varie tipologie di testo previste dall'Esame di Stato. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 38 METODOLOGIE Nel corso dell’anno il metodo di lavoro prevalentemente usato nello svolgimento del programma è stata la lezione frontale, seguita da momenti di approfondimento e discussione, con domande finalizzate a sollecitare l’attenzione, il confronto e il personale giudizio critico, per abituare gli alunni al colloquio d’esame. MATERIALI DIDATTICI E' stato utilizzato il libro di testo in adozione, Magri – Vittorini: Impronte vol. 1 e vol. 2 , Paravia, integrato da materiale fotocopiato, predisposto dall’insegnante, anche per l’attività di scrittura. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA: Sono state effettuate verifiche in itinere con due diverse metodologie: scritta (analisi di testi in prosa e in versi, saggio breve e articolo di giornale, temi di ordine generale, prove semistrutturate, domande aperte) ed orale. In particolare si è svolta una simulazione della prima prova d’esame. GRIGLIA DI VALUTAZIONE La valutazione è sempre stata conforme alle griglie di Dipartimento approvate dal Collegio Docenti, allegate al P.O.F. e al presente Documento di classe. RECUPERO Come deciso in sede di Consiglio di classe si è proceduto al recupero in itinere e al corso di recupero. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 39 Docente: Berardo Elena Classe: 5°B a.s. 2012/13 Materia: Italiano Indirizzo: Agrotecnico Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico: CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’ Primo modulo: Storico-culturale Titolo Il Decadentismo tra il Simbolismo di Pascoli e l’Estetismo di D’Annunzio Argomenti teorici Il contesto culturale: l'età dell'imperialismo; Le caratteristiche del decadentismo europeo; Le caratteristiche del decadentismo in Italia; Le caratteristiche fondamentali della poetica simbolista; GIOVANNI PASCOLI: la vita, la poetica del fanciullino, lo sperimentalismo stilistico. Lettura,analisi e commento dei seguenti testi: • da“Il fanciullino”: passi I,III,X,XI • da“Myricae”: Temporale, Il lampo, Lavandare, XAgosto • da“I canti di Castelvecchio”: Il gelsomino notturno GABRIELE D'ANNUNZIO:la vita,la poetica, il superuomo, la filosofia del dandy. Lettura,analisi e commento dei seguenti testi: - da “Terra vergine”: Dalfino - da“Il piacere”: Libro I,cap.II La filosofia del dandy - da“Alcyone”: La pioggia nel pineto, La sera fiesolana Secondo modulo : Opera Titolo Argomenti teorici Il fu Mattia Pascal – La coscienza di Zeno: la crisi dell’io e la disgregazione del reale Le caratteristiche del romanzo del '900; Il romanzo in Italia; Luigi Pirandello: la sperimentazione nel recupero della dimensione narrativa; Italo Svevo: il romanzo come avventura della coscienza. LUIGI PIRANDELLO: la biografia; la visione del mondo; la poetica. • Lettura, analisi e commento dei seguenti testi: • da “L’umorismo”: Il contrasto vita/forma, Il sentimento del contrario • Il romanzo Il fu Mattia Pascal: la trama e la struttura; i temi; lo stile. • Lettura, analisi e commento dei testi: • I primi due capitoli le premesse • Una nuova identità per Mattia • Adriano Meis non esiste: crolla la finzione • Mattia-Adriano, un'ombra d'uomo • La conclusione ITALO SVEVO:la biografia; la poetica. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 40 La coscienza di Zeno: il significato dell’opera nel percorso poetico di Svevo; i contenuti e la struttura; Lettura, analisi e commento dei testi: • La doppia introduzione: la“Prefazione” e il“Preambolo” • Il vizio del fumo:il sintomo della malattia • Lo schiaffo del padre morente • La moglie Augusta • La conclusione del romanzo Terzo modulo:Tema Titolo Argomenti teorici L’uomo e la guerra Le linee generali della cultura italiana: la cultura italiana negli anni del fascismo e della guerra; GIUSEPPE UNGARETTI: la vita e le opere, le linee fondamentali della poetica. Lettura, analisi e commento dei seguenti testi: • da “Il porto sepolto”: I fiumi, Veglia, Fratelli • da “Naufragi”: Allegria di naufragi • da “Girovago”: Soldati • da “Il dolore”: Non gridate più SALVATORE QUASIMODO: dall'Ermetismo alla poetica dell'impegno. Lettura, analisi e commento dei seguenti testi: • da “Acque e terre”: Ed è subito sera • da “Giorno per giorno”: Alle fronde dei salici FUTURISMO ITALIANO E RUSSO a confronto Lettura, analisi e commento dei seguenti testi: • Filippo Tommaso Marinetti, Il manifesto del futurismo, Bombardamento • Vladimir Majakovskij, La guerra è dichiarata UMBERTO SABA: la vita, la poetica, il Canzoniere. Lettura, analisi e commento dei seguenti testi: • da “Trieste e una donna”: Il poeta • da “1944”: Teatro degli Artigianelli Quarto modulo: Autore Titolo Argomenti teorici (da finire entro il 15 maggio) EUGENIO MONTALE La vita; La visione del mondo e i temi delle prime tre raccolte; I caratteri della poesia nelle prime tre raccolte e la tecnica del “correlativo oggettivo”; Lettura, analisi e commento dei seguenti testi: da “Ossi di seppia”: • Non chiederci la parola, • Spesso il male di vivere ho incontrato da “La bufera e altro”: La primavera hitleriana Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 41 Quinto modulo: Educazione linguistica Titolo Argomenti teorici Guida alla scrittura • Analisi delle tracce dell’Esame di Stato degli anni precedenti e svolgimento di alcune di esse; • il saggio breve, l’articolo di giornale: caratteristiche, utilizzazione dei documenti; • analisi e commento di un testo letterario in prosa o in versi; • il tema storico; • il tema di ordine generale; • struttura della tesina d’Esame. Rappresentanti degli studenti _____________________________ ____________________________ L’insegnante _______________________________ 04/05/2013 Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 42 Materia: Storia Indirizzo: Agrotecnico Docente: Berardo Elena Classe: 5°B a.s. 2012/13 Programmi e relazioni conclusive delle singole discipline RELAZIONE FINALE PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE Vedi relazione per Italiano IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI: • - Obiettivi minimi didattici: conoscono dal punto di vista storico, politico ed economico gli avvenimenti più importanti del Novecento avvenuti in Italia, in Europa e nel mondo; sanno ricostruire, seppur in modo semplice, le dinamiche causa-effetto di un determinato avvenimento storico o di una serie di avvenimenti. METODOLOGIE Nel corso dell’anno il metodo di lavoro prevalentemente usato nello svolgimento del programma è stata la lezione frontale dell’insegnante, seguita da momenti di approfondimento e discussione, con domande finalizzate a sollecitare l’attenzione, il confronto delle interpretazioni e il personale giudizio critico, per abituare gli alunni al colloquio d’esame. MATERIALI DIDATTICI Si è utilizzato il libro di testo in adozione, Magri – Vittorini: Impronte vol. 1 e vol. 2 , Paravia, integrato da materiale fotocopiato, predisposto dall’insegnante. Sono stati utili anche alcuni documentari per approfondire gli argomenti studiati (DVD su Mussolini, Hitler e Stalin). TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Sono state effettuate verifiche formative in itinere con due diverse metodologie: scritta (prove strutturate o semistrutturate, domande aperte) ed orale. In particolare si è effettuata una simulazione della terza prova d’esame. GRIGLIA DI VALUTAZIONE La valutazione è sempre stata conforme alle griglie di Dipartimento approvate dal Collegio Docenti, allegate al P.O.F. e al presente Documento di classe. RECUPERO Come deciso in sede di consiglio di classe si è proceduto al recupero in itinere. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 43 Docente: Berardo Elena Classe: 5°B a.s. 2012/13 Materia: Storia Indirizzo: Agrotecnico Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico: CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’ Primo modulo: L'età dell'imperialismo Argomenti teorici Cap. 17 GLI STATI NAZIONE E L’IMPERIALISMO vol 1 p. 248 I caratteri distintivi dell’imperialismo; Un fenomeno complesso: economia, politica, società e ideologie; Stati nazione e nazionalismo; Caratteri ideologici del nazionalismo. Secondo modulo: Cause ed eventi della prima guerra mondiale Argomenti teorici Cap. 22 L’EUROPA AGLI INIZI DEL NOVECENTO vol. 2 La belle époque e le sue contraddizioni; Le masse sulla scena politica; Le “crisi di fine secolo”; Conflitti in campo coloniale; Blocchi di alleanze contrapposte; L’ “altra” Europa senza stati nazionali; L’instabilità regionale dei Balcani; Conflitti e aspirazioni nazionali; La “polveriera balcanica”. Cap. 23 L’ITALIA NELL’ETA’ GIOLITTIANA Il liberismo progressista di Giolitti; Conflitto sociale e neutralità dello stato; Il riformismo giolittiano: successi e limiti; Il “neotrasformismo” giolittiano; Giolitti e i socialisti; Giolitti e i cattolici; La diffusione del nazionalismo; La conquista della Libia; Le elezioni del 1913; La crisi del sistema politico giolittiano. Cap. 24 LA PRIMA GUERRA MONDIALE Una guerra europea; Conflitti egemonici e crisi degli equilibri; L’aggressività della Germania Guglielmina; Instabilità regionali; La corsa agli armamenti; Un clima ideologico bellicista; Luglio 1914: lo scoppio del conflitto; L’intervento italiano; La guerra in trincea; Il 1916 sul fronte occidentale; Il fronte italiano; Il cruciale 1917; La crisi degli eserciti; Il fronte interno; L’intervento degli Stati Uniti; La fine del conflitto; Il significato storico e le eredità della guerra; I “Quattordici punti” wilsoniani e la loro problematica attuazione; La conferenza di pace di Parigi; L’Europa dopo la prima guerra mondiale (sistemazione geo-politica). Terzo modulo: Il primo dopoguerra e l'età dei totalitarismi Argomenti teorici Cap. 25 LA RIVOLUZIONE RUSSA E LA NASCITA DELL’UNIONE SOVIETICA Le radici della rivoluzione; Perché crollò l’autocrazia russa; La rivoluzione di febbraio; La “svolta” dei bolscevichi; La crisi del governo provvisorio; La rivoluzione di ottobre; I primi decenni del governo bolscevico; La pace di Brest-Litovsk; La controrivoluzione; La guerra civile e la vittoria dell’Armata rossa; La nascita dell’Urss; Il comunismo di guerra. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 44 Cap. 26 L’ECONOMIA NEGLI ANNI VENTI E LA CRISI DEL 1929 Una fase di sviluppo economico; Il boom economico statunitense degli anni venti; La debolezza della domanda; La crisi agricola; Speculazioni e guadagni facili; L’euforia della borsa; Il crollo del 1929; Il crollo delle banche; La recessione dell’economia; La dimensione internazionale della crisi; Riduzione dei commerci e protezionismo. Cap. 27 IL FASCISMO Una difficile situazione economica; Lotte sociali e conquiste sindacali; Disagio e mobilitazione dei ceti medi; La questione fiumana; Le elezioni del 1919 e la nascita del Partito popolare; Le divisioni all’interno dei movimenti popolari; L’occupazione delle fabbriche; La nascita del fascismo; Lo squadrismo; Mussolini:violenza e legalità; Il “suicidio” dei liberali; La nascita del Partito fascista; Le divisioni del movimento socialista; La marcia su Roma e il primo governo Mussolini; I fattori del successo fascista; Verso la dittatura; Le leggi “fascistissime” del 1925-1926; La nuova legge elettorale plebiscitaria; Partito e stato; Dai sindacati alle corporazioni; Autoritarismo e consenso; Le organizzazioni di massa; I patti lateranensi; Stato ed economia; Agricoltura e industrie; La politica coloniale negli anni venti; Le ragioni dell’impresa d’Etiopia; La conquista dell’Etiopia e le sue conseguenze; Il totalitarismo fascista; Le leggi razziali. Cap. 28 IL NAZISMO Austria: un’instabile democrazia; Il fallimento della democrazia in Ungheria; La repubblica tedesca; Le divisioni nel movimento socialista; Le formazioni paramilitari; La “settimana di sangue” del gennaio 1919; Violenza e nazionalismo; Una società disgregata; L’inflazione galoppante; La stabilizzazione economica; La crisi del 1929 si abbatte sulla Germania; Hitler e il partito nazionalsocialista; Il fallito colpo di stato del 1923; L’ideologia nazionalsocialista; Le radici dell’ideologia hitleriana; Un “sogno” per una società in crisi; La forza del Partito nazista; Razzismo, antisemitismo, antibolscevismo; La crisi di Weimar; L’ascesa elettorale di Hitler; La conquista del potere; La costruzione della dittatura; Il potere del Fuhrer; Come governava Hitler; Le forme della violenza nazista; L’ “operazione eutanasia”; La persecuzione contro gli ebrei; La politica economica: piena occupazione e consenso; L’economia di guerra. Cap. 29 LO STALINISMO L'Unione Sovietica dopo la guerra civile; L'isolamento del nuovo gruppo dirigente bolscevico; La Nuova politica economica; L'ascesa di Stalin; Il partito e Stalin; La crisi del 1927 e la collettivizzazione forzata; Lo sterminio dei kulaki; Industrializzazione e pianificazione integrale; Il “Grande Terrore” del 1936-38. Cap. 30 L’ALTERNATIVA DEMOCRATICA: IL NEW DEAL AMERICANO Gli anni venti negli Stati Uniti; La crisi del 1929 e il New Deal; Una nuova politica economica; Le principali misure del New Deal. Quarto modulo: La seconda guerra mondiale Argomenti teorici Cap. 32 L’EUROPA VERSO LA GUERRA Il fallimento dell’ordine post-bellico; Regimi autoritari nell’Europa centroorientale; La Cecoslovacchia e l’Austria; La guerra civile spagnola e il Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 45 fascismo iberico; La vittoria di Franco; Un conflitto di significato internazionale; L’Asse Roma-Berlino-Tokio; L’espansionismo hitleriano; Monaco, punto di non ritorno; Il patto russo-tedesco e lo scoppio del conflitto. Cap. 33 LA SECONDA GUERRA MONDIALE La guerra lampo tedesca e la spartizione della Polonia; Il crollo della Francia; La “battaglia d’Inghilterra”, primo insuccesso per Hitler; L’Italia in guerra; Il fallimento della “guerra parallela”; La campagna d’Africa; L’invasione dell’Urss; L’avanzata tedesca e la resistenza sovietica; L’entrata in guerra degli Stati Uniti; La svolta di Stalingrado; Le ragioni del successo sovietico; L’intervento degli Stati Uniti nel nord Africa; La caduta del fascismo; Lo sbarco in Normandia; La resa senza condizioni della Germania. Cap. 34 IL NUOVO ORDINE NAZISTA E LA SHOAH Il nuovo ordine nazista; Il saccheggio dell'Europa; Il sistema concentrazionario nazista; Il lager; La distruzione degli ebrei d'Europa; La Shoah e il processo di Norimberga; L’8 settembre 1943 e l’avvio della Resistenza in Italia; Le “tre guerre” della Resistenza; Il Cln e le sue componenti; L’Italia divisa; Il regno del Sud; La questione istituzionale e la svolta di Salerno; L’occupazione tedesca; Il governo collaborazionista di Salò; La Resistenza nell’Italia settentrionale; Le brigate partigiane; La guerra antipartigiana e le stragi; I rapporti con gli Alleati; Insurrezione e liberazione. Cap. 35 BIPOLARISMO E DECOLONIZZAZIONE: IL NUOVO ORDINE MONDIALE Est/Ovest, Nord/Sud: i nuovi assi del mondo; Est/Ovest: dall’alleanza alla “guerra fredda”; La logica dei blocchi; La decolonizzazione, un nuovo volto del mondo; La guerra destabilizza l’ordine mondiale; La decolonizzazione nel quadro bipolare; Modi e caratteristiche della colonizzazione. Quinto modulo: Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri (in sintesi) Argomenti teorici (da finire entro il 15 maggio) CAP. 36 ECONOMIA E SOCIETA' Una crescita spettacolare; il piano Marshall; Welfare State. CAP. 38 IL LUNGO DOPOGUERRA La guerra fredda e l’equilibrio del terrore: un lungo periodo di tensioni internazionali. CAP. 44 IL CROLLO DELL'URSS Il crollo dell’Urss e del muro di Berlino, nonché la fine del lungo dopoguerra. CAP. 46 L'ITALIA REPUBBLICANA La scelta repubblicana e l'età del centrismo; il miracolo economico e il centro- sinistra. Rappresentanti degli studenti _____________________________ _____________________________ L’insegnante ____________________________ Legnago, 04/05/2013 Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 46 Docente: Donata Alessandra Tecchio Materia: Inglese Classe: 5B Indirizzo: Agro-ambientale a.s. 2012/13 RELAZIONE FINALE PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE La classe 5 B è una classe di 15 studenti, 14 maschi e una femmina. Nel corso dell’anno scolastico, due studenti si sono ritirati, lasciando così la classe a 13 elementi. Il numero esiguo degli studenti ha fatto sì che in classe si sia creata una bella atmosfera, fatta di momenti di studio alternata a momenti di discussione sui vari argomenti presi in esame. Due studenti presentano diagnosi DSA, ma frequentano comunque attivamente la vita della classe. Conoscendo le difficoltà di chi soffre di questo disturbo con le lingue straniere, é stato chiesto loro se volessero essere esonerati da attività di lettura ad alta voce e interrogazioni orali in classe (per evitare inutili imbarazzi e fatica), ma i due ragazzi hanno voluto mettersi in gioco e prendere parte alle lezioni come tutti gli altri. Nonostante alcune lacune pregresse presentate da una parte della classe, l’anno si è concluso con un impegno abbastanza buono, in alcuni casi ottimo. Il livello raggiunto delle conoscenze, abilità e capacità è comunque modesto, tenendo però conto che quello che i ragazzi sono riusciti a ottenere in inglese (purtroppo i programmi privilegiano la microlingua, e i testi presentano brani abbastanza complessi non tenendo conto dei livelli di partenza di un istituto professionale) nella maggior parte dei casi è frutto di una applicazione costante e continua. Gli studenti in grado di esprimersi in autonomia non sono molti, ma considerato anche il livello di partenza, si sono osservati dei buoni progressi. Gli obiettivi minimi sono stati in genere raggiunti, anche se una parte della classe presenta ancora qualche difficoltà nella produzione autonoma, sia scritta che orale. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI: • Obiettivi minimi didattici: Conoscenza delle nozioni di base della lingua inglese. Sapersi esprimere con sufficiente autonomia e comprendere domande sia di carattere generale che relative agli argomenti presi in esame, rispondendo in modo semplice e conciso, ma con forma e pronuncia sufficientemente corrette. • Contenuti strutturali minimi: Sapersi orientare nella comprensione di testi in lingua inglese relativi al settore agro-ambientale, identificando le informazioni richieste e dei contenuti essenziali dei brani in questione. Conoscenza del lessico specifico del settore agro-ambientale. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 47 METODOLOGIE: Le lezioni sono state fondamentalmente frontali, seguendo i testi, sia per la grammatica e la comunicazione che per la microlingua. Sono stati forniti comunque spunti, riflessioni e osservazioni che potessero collegare la lingua appresa dai testi con la vita reale. Si è cercato di far parlare gli studenti e spronarli ad esprimersi in autonomia, ma la mancanza di tempo e le gravi lacune pregresse hanno impedito un approccio più sistematico all’aspetto pratico-comunicativo. MATERIALI DIDATTICI: Libri di testo: Grammatica: New Horizons 2 – Oxford University Press –autori Radley e Simonetti Microlingua: New Challenges in agriculture - Edagricole – autori Taylor-Barbieri Schemi e riassunti per semplificare brani dalla costruzione troppo difficile. File audio dal cd del testo e tratti dal sito www.spotlightradio.com per l’attività di ascolto e comprensione. Fotocopie di esercizi integrativi e di alcuni articoli TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Verifiche scritte: Quesiti a risposta singola. Composizioni scritte di carattere personale. Verifiche orali: contenuti, pronuncia e traduzione. Legnago, 4 maggio 2013 Il Docente __________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 48 PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013 Prof.ssa Donata Alessandra Tecchio CLASSE: V SEZ. B A.S. 2012/13 MATERIA Inglese indirizzo AGRO-AMBIENTALE Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico: CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’ MODULO I Titolo Argomenti Standard minimi di apprendimen to conoscenza e abilità Note MODULO II Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO III Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note GRAMMAR REVISION (SETTEMBRE) Strutture verbali di base della grammatica inglese Essere in grado di utilizzare le più semplici strutture della lingua inglese, in modo da poter produrre frasi in autonomia, che abbiano un senso logico e con una pronuncia abbastanza corretta. Deve comprendere semplici comandi e domande e saper rispondere Modulo di ripasso generale. AGRICULTURE AND THE SOIL (OTTOBRE- DICEMBRE) Agriculture and organic farming ;Soil composition and its management, Soil profile, Soil texture and structure, Rotation. Sapersi orientare nella comprensione e rielaborazione del testo, per identificare le informazioni più importanti e metterle in relazione con le proprie conoscenze sulla composizione del terreno Agriculture and organic farming sono argomenti già trattati lo scorso anno, che gli studenti ripassano autonomamente. FROM SIMPLE PAST TO PASSIVE (GENNAIO – MARZO) Simple Past, Present perfet, Used to, Past continuous, passive Saper riportare fatti e avvenimenti accaduti nel passato, sia remoto che prossimo. Saper usare il passivo. Sapere inoltre comprendere e rispondere a semplici domande sui testi alla fine delle Unit. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 49 MODULO IV Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO V Titolo Argomenti Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Note MODULO VI Titolo Argomenti SOIL FERTILILTY (FEBBRAIO –MARZO) Soil tillage, Manure and fertilizers, Chemical syntethic fertilizers, water pollution caused by sewage and organic animal manure. Sapersi orientare nella comprensione e rielaborazione del testo, per identificare le informazioni più importanti e metterle in relazione con le proprie conoscenze sul coltivazione del suolo e uso/abuso di fertilizzanti. THE PLANT (MARZO-APRILE) The life of plants; life cycle of a biennial plant-perennial plant; parts of the plant (root , stem and shoot system); process of photosynthesis; the importance of plants; plants and the environment. Sapersi orientare nella comprensione e rielaborazione del testo, per identificare le informazioni più importanti e metterle in relazione con le proprie conoscenze sulla struttura della pianta. FOOD WE CAN TRUST (APRILE-MAGGIO) Standard minimi di apprendiment o conoscenza e abilità Consumers’ concerns about food; genetic engineering; processing organic fruit and vegetables; from wine to table (oil, wine, *dairy products) Sapersi orientare nella comprensione e rielaborazione del testo, per identificare le informazioni più importanti e metterle in relazione con le proprie conoscenze su OGM e cibi biologici, e sui principali prodotti alimentari. Saper ascoltare e comprendere discorsi inerenti il programma ed esprimere un’opinione personale. Note *Da completare Legnago, 4 maggio 2013 I rappresentanti degli studenti ______________________________________ IL DOCENTE Prof.___________________________ ______________________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 50 Docente: _Rinaldi Valter Classe: 5 B a.s. 2012/13 Materia: Matematica Indirizzo: Agrotecnico RELAZIONE FINALE PROFILO SINTETICO DELLA CLASSE La classe, formata da un esiguo numero di allievi, si presenta eterogenea nell’atteggiamento, nell’impegno e nell’interesse mostrati per la materia. Se alcuni alunni hanno dimostrato partecipazione e impegno costanti nel tempo, raggiungendo buoni risultati anche in termini di profitto, altri si sono dimostrati scostanti, impegnandosi solo in occasione delle verifiche programmate. Il programma è stato svolto sostanzialmente secondo quanto preventivato adeguandolo, nei modi e nei tempi, alle esigenze della classe. Nel biennio post qualifica l’apprendimento della Matematica è finalizzato al consolidamento degli obiettivi previsti dal curricolo triennale. Si è cercato quindi di ampliare ed approfondire le conoscenze acquisite; affinare le capacità di analisi e di sintesi, perfezionare la precisione del linguaggio e la coerenza argomentativa. Fondamentale nel programma dell’ultimo anno è lo studio di funzione. L’argomento è stato affrontato per gradi limitando lo studio completo alle funzioni razionali intere e fratte e, limitatamente alla determinazione del dominio, a semplici funzioni irrazionali, esponenziali e logaritmiche. Il programma svolto è stato caratterizzato da numerosi momenti di revisione dei concetti e di esercitazione pratiche al fine di consentire una più adeguata comprensione e assimilazione degli stessi. Questo lavoro ha avuto modesti effetti poiché diversi alunni hanno lacune pregresse che unite ad una mancanza di agilità nel calcolo algebrico e formalizzato hanno rallentato il processo di apprendimento. Ancora stentata e poco corretta la produzione scritta di parte della classe, anche quando è semplicemente richiesta l’applicazione delle procedure di calcolo proposte in situazioni note. La preparazione di alcuni alunni è dunque frutto di uno studio mnemonico, di un’applicazione meccanica dei procedimenti risolutivi e di una scarsa propensione alla rielaborazione personale. Il libro di testo è stato scarsamente utilizzato in quanto è stato necessario spesso semplificare e distillare i concetti, riassumere e schematizzare. A tal fine sono stati dettati numerosi appunti e svolta in classe la quasi totalità degli esercizi assegnati per casa. Dopo gli scrutini del primo trimestre sono stati attivati interventi di recupero per gli alunni che presentavano una valutazione non positiva. Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento al documento di classe. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 51 TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: VERIFICA FORMATIVA Correzione periodica degli esercizi assegnati per casa, effettuazione sistematica di domande “al posto”, controllo saltuario dei quaderni, esercitazioni a gruppi. STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Strumento principale per la verifica scritta è stato il compito in classe su argomenti svolti in un arco determinato di tempo. Le verifiche orali hanno avuto lo scopo di valutare il corretto uso del linguaggio specifico della materia, l'utilizzo consapevole delle tecniche di calcolo studiate e il livello di comprensione e conoscenza raggiunto. Alla fine del quadrimestre e successivamente alla fine dell’anno la valutazione è stata formulata sulla base dei risultati rilevati periodicamente, in relazione ai progressi fatti e in considerazione della partecipazione e dell’impegno mostrati dall’alunno a scuola e a casa. In particolare per la valutazione delle simulazioni di terza prova d’esame, per la parte relativa alla matematica, è stata utilizzata la griglia di valutazione utilizzata per la valutazione della terza prova d’esame, allegata al presente documento. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 52 PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013 MATERIA: Matematica Prof. Rinaldi Valter CLASSE: 5 A.S. 2012/13 SEZ. B indirizzo X AGRO-AMBIENTALE Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico: CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’ TESTO IN ADOZIONE: DODERO - BARONCINI - MANFREDI -- FORMAZIONE ALL'ANALISI -- GHISETTI & CORVI EDITORI MODULO I Titolo RIPASSO DI ARGOMENTI SVOLTI NEL CORSO DEI PRECEDENTI ANNI SCOLASTICI • Disequazioni di I e II grado – disequazioni fratte • Grafico e caratteristiche delle funzioni y = log a x e y = a x Standard minimi Lo studente deve saper: risolvere le disequazioni di secondo grado con il metodo grafico; di risolvere disequazioni fratte; apprendimento risolvere semplici equazioni esponenziali e logaritmiche conoscenza e risolvere semplici disequazioni esponenziali e logaritmiche abilità Scritto e orale Tipologia delle verifiche Si è cercato di individuare gli argomenti e i procedimenti risolutivi nei quali gli Note alunni incontravano le maggiori difficoltà. Nel caso delle equazioni e disequazioni sia esponenziali che logaritmiche il ripasso si è limitato ai casi più semplici in previsione della trattazione di funzioni esponenziali e logaritmiche di tipo y = a A( x ) e y = log a A( x ) Nel corso dei precedenti anni scolastici non sono state affrontate le disequazioni in valore assoluto Argomenti MODULO II Titolo Argomenti Tipologia delle verifiche FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE • Rappresentazione degli intervalli: limitati, illimitati a destra, illimitati a sinistra • Definizione d funzione reale di variabile reale; dominio e codominio • Definizione di funzione crescente e funzione decrescente, non crescente e non decrescente • Definizione di funzione pari, dispari, né pari né dispari • Classificazione delle funzioni: razionali, irrazionali, esponenziali e logaritmiche • Ricerca del campo di esistenza di una funzione – Intersezioni della funzione con gli assi cartesiani - Ricerca degli intervalli di positività e negatività di una funzione • Rappresentazione grafica dei risultati ottenuti. Scritto e orale Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 53 Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Lo studente deve saper riconoscere e classificare le funzioni al fine di determinarne l’insieme di definizione. Saper determinare il dominio e intersezione con gli assi cartesiani di semplici funzioni e riportare su piano cartesiano i risultati ottenuti compresi gli intervalli di positività e negatività. Note Nello studio della funzione non sono state utilizzate le definizioni di funzione pari e dispari e quindi le relative simmetrie in quanto, per lo studente, tale procedimento finiva per generare più difficoltà che reali vantaggi in termini di semplificazione del calcolo. Per semplici funzioni s’intende irrazionali con un unico radicale, logaritmiche ed esponenziali del tipo indicato dalla nota del modulo I MODULO III Titolo Argomenti I LIMITI • Limite di una funzione: un approccio intuitivo – Limite di una funzione in un punto – Limite di una funzione ad infinito – Limite destro e sinistro di una funzione in un punto • Valori di alcuni limiti fondamentali: lim x n lim a x lim log+ a x lim log a x lim k x →∞ ; x →∞ ; x →0 x → +∞ ; ; x →∞ • Teoremi sui limiti: unicità, somma algebrica, prodotto e quoziente • Forme indeterminate ∞ / ∞ ; 0 / 0 ; 0 ⋅ ∞ ; ∞ − ∞ • Calcolo di alcuni limiti che si presentano in forma indeterminata: ( lim a 0 x + a1 x x →∞ Tipologia delle verifiche Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note n n −1 + ... + a n −1 x + a n ) lim ; x →∞ a 0 x n + a1 x n −1 + ... + a n −1 x + a n b0 x m + b1 x m −1 + ... + bm −1 x + bm Scritto e orale Lo studente deve saper illustrare, anche con l’aiuto di semplici esempi, il significato e l’importanza del concetto di limite di una funzione; saper riconoscere il comportamento al limite di una funzione in un punto e ad infinto osservandone il grafico sul piano cartesiano; conoscere il valore di alcuni limiti fondamentali; conoscere ed enunciare i teoremi su i limiti e riconoscere le principali forme indeterminate. Deve saper inoltre risolvere le forme indeterminate: limite per x che tende ad infinito di un polinomio e di un quoziente tra polinomi. Si è insistito più sull’aspetto intuitivo del concetto di limite rispetto alla sua rigorosa trattazione matematica, del resto senza l’utilizzo delle disequazioni in valore assoluto ciò era impraticabile. I teoremi sui limiti sono stati presentati e illustrati nella loro importanza ma non sono stati dimostrati. Gli esercizi affrontati sul calcolo dei limiti si basano sull’applicazione dei teoremi e sulla conoscenza del valore dei limiti di alcune funzioni fondamentali. Si è inoltre insistito sulla risoluzione delle forme indeterminate indicate in previsione della determinazione degli asintoti delle funzioni razionali. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 54 MODULO IV Titolo Argomenti Tipologia delle verifiche Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note CONTINUITÀ DELLE FUNZIONI • Funzioni continue in un punto; teoremi sulla continuità della somma algebrica, prodotto e quoziente di funzioni continue. • Funzioni continue in un intervallo • Punti di discontinuità: classificazione e riconoscimento • Asintoti verticali e orizzontali di funzioni razionali intere e fratte Scritto e orale Lo studente deve saper, utilizzando i teoremi sulla continuità, dove semplici funzioni sono continue con particolare riferimento alle funzioni razionali intere e fratte; classificare i punti di discontinuità e saperli individuare nel grafico di una funzione. Infine lo studente deve saper determinare gli asintoti verticali, orizzontali di una funzione e rappresentarli graficamente. Della continuità in un punto è stata data la sola definizione e degli esempi di funzione continue come: f ( x) = k ; f ( x) = x ; f ( x) = a ; f ( x) = log x (con x > 0) . Utilizzando i teoremi sulla continuità si è posto poi l’accento in particolare sulla continuità delle funzioni razionali.. n x MODULO V Titolo Argomenti Tipologia delle verifiche Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note DERIVATA DI UNA FUNZIONE • Rapporto incrementale e suo significato geometrico • Definizione di derivata di una funzione e suo significato geometrico • Derivata di alcune funzioni elementari • Teoremi sul calcolo delle derivate: prodotto di una costante per una funzione derivabile, somma algebrica di funzioni derivabili, prodotto e quoziente di funzioni derivabili. Scritto e orale Lo studente deve: conoscere il significato geometrico di rapporto incrementale di una funzione; conoscere il significato geometrico di derivata di una funzione in un punto; saper calcolare la derivata di semplici funzioni utilizzando i teoremi studiati. • • • Non avendo svolto argomenti di goniometria ci si è limitati ad indicare la derivata nel punto x0 come il coefficiente angolare della retta tangente alla curva nel punto di ascissa x0 Le funzioni elementari di cui sopra sono: f (x ) = k ; f (x ) = x ; f (x ) = x ; f (x ) = e x ; f (x ) = ln x Non sono state affrontate: la derivata della funzione inversa e della funzione composta Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 55 MODULO VI Titolo Argomenti Tipologia delle verifiche Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note ESAME DI FUNZIONI ANALITICHE CON IL CALCOLO DIFFERENZIALE • Funzioni crescenti e decrescenti • Massimi e minimi assoluti e relativi di una funzione • Punti stazionari • Determinazione degli intervalli nei quali una funzione è crescente o decrescente • Rappresentazione grafica di semplici funzioni (grafico ipotetico) Scritto e orale Lo studente deve: conoscere il significato di massimo e minimo assoluto e relativo; saper determinare gli intervalli nei quali una semplice funzione risulta crescente e/o decrescente, saper determinare con lo studio del segno della derivata prima gli eventuali punti di massimo e minimo relativo; saper rappresentare graficamente (qualitativamente) semplici funzioni razionali intere e fratte. Questi argomenti saranno svolti nel mese di maggio, conseguentemente non si tratta di programma svolto ma di un’ ipotesi di lavoro che salvo imprevisti dovrebbe essere realizzata. Legnago, 4 maggio 2013 I rappresentanti degli studenti ______________________________________ IL DOCENTE Prof.___________________________ ______________________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 56 Anno scolastico 2012-2013 RELAZIONE FINALE del docente Osvaldo Richelli Materia: Religione Cattolica Classe 5B In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZA: Gli alunni conoscono: - il problema religioso (dall’esperienza personale alle religioni). La storia ed il pensiero teologico della Chiesa Cattolica. Il ruolo delle religioni nelle cause dei conflitti e nella convivenza pacifica. COMPETENZE/CAPACITA’: La classe è stata stimolata ad una partecipazione attiva affinché le lezioni potessero essere più coinvolgenti ed interessanti. I risultati infatti si hanno quando ci si rivolge direttamente ad ogni alunno e lo si fa interagire. Si rileva allora ricchezza di sensibilità, interpretazioni e capacità di approfondimento. Gli argomenti trattati sono stati vari: alcuni più vicini all’esperienza di giovani in crescita o di attualità, altri più di conoscenza e cultura. E gli alunni, mantenendo costantemente un atteggiamento educato, hanno mostrato discrete abilità nell’esprimere i contenuti e nel personalizzare i significati. Il profitto medio riscontrato è buono. ORGANIZZAZIONE DEI APPROFONDIMENTI CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE - EVENTUALI Gli argomenti trattati nel corso dell’anno scolastico sono i seguenti: - Il problema etico e l’agire morale - La ricerca scientifica interpella l’etica - Come nascono e come si trasmettono le norme morali - Come si diventa soggetti morali - Alcuni concetti fondamentali della morale - I valori tra coscienza e costume sociale - Punti d’arrivo per una morale dal volto umano - Origine ed evoluzione della morale biblico-cristiana - La relazione di coppia - Le tavole della Legge antica e il comandamento nuovo di Gesù - Il progetto morale cristiano - Dall’alleanza alla conversione mediante il primato dell’amore - Religione e morale: quale rapporto? - Il comandamento dell’amore interpretato in prospettiva psicologica, politica e religiosa - Confronti con la storia del pensiero etico: edonismo, relativismo, utilitarismo, pragmatismo, determinismo - L’etica della vita ed il suo rispetto - Problemi etici posti dalla ricerca biologica e medica Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 57 - Rispetto della dignità di ogni persona umana; dal “diverso” per cultura, per fede politica o religiosa - Ecologia e religioni - L’etica delle relazioni METODOLOGIE Come metodologia si è usato il principio di correlazione (continuo rimando tra esperienza e contenuti) perché utile al raggiungimento delle finalità della scuola. Si sono svolte lezioni frontali a commento di fatti di attualità in cui sono intervenuti principalmente gli alunni. MATERIALI DIDATTICI Di solito le lezioni sono state introdotte da articoli di giornale, riveste o filmati. Si è fatto uso di lavagna luminosa e di video. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Le verifiche sono state orali valutando l’interesse e la partecipazione attiva, la capacità critica e il cammino di crescita. CRITERI PER LA VALUTAZIONE La verifica è continua durante tutta l’ora. L’alunno è valutato per il suo interesse e partecipazione attiva, per la pertinenza e capacità critica dei suoi interventi e per il cammino di miglioramento percorso. Ad inizio lezione è data l’opportunità ad alcuni alunni di riesprimere in modo personale il contenuto delle lezioni precedenti con eventuali rielaborazioni personali. Alla fine del quadrimestre, in classe con gli alunni si verifica il lavoro svolto, la loro personale partecipazione ed impegno profuso. Legnago, 04/05/2013 I rappresentanti degli studenti ______________________________________ IL DOCENTE Prof.___________________________ ______________________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 58 Docenti: MARCHETTI CLAUDIO - BONOMO MARCO Materia: TECNICHE DELLE PRODUZIONI, TRASFORMAZIONI E VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI Classe: 5 SEZ A Indirizzo: _ AGRO-AMBIENTALE a.s. 2012/13 RELAZIONE FINALE La maggior parte dei componenti della classe ha seguito con interesse e attenzione le lezioni svolte, dedicandosi con discreto interesse anche alle attività pratiche. La classe ha risposto in modo positivo alle sollecitazioni didattiche evidenziando interesse nei confronti degli argomenti trattati. Il rendimento della classe è stato nel complesso diversificato: alcuni allievi, per impegno costante, hanno ottenuto risultati positivi nell’intero anno scolastico con performance omogenee, che sono state anche di stimolo per una buona parte della classe. Altri studenti, a fronte anch’essi di impegno costante, hanno avuto risultati complessivi sufficienti mentre un numero limitato di allievi, pur dimostrando in qualche occasione discrete potenzialità, ha prodotto risultati spesso insufficienti o per modesta motivazione o per modesto impegno domestico. Per alcuni allievi il risultato scolastico è stato influenzato anche da una ridotta capacità espressiva e linguistica, con riflessi nell’esposizione scritta e orale. Nel complesso la classe è unita e nel corso dell’intero anno scolastico ha avuto in generale un comportamento corretto nei confronti del docente. In egual modo le relazioni interclasse sono state improntate a un comportamento vivace ma educato e corretto. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI: • Obiettivi minimi didattici: Gli allievi hanno sufficiente conoscenza dei principali processi di trasformazione svolti all’interno dell’azienda agricola. Conoscono le principali varietà di uva locali e internazionali, il processo di fermentazione, le metodiche di vinificazione in bianco e rosso, sapendo individuare il momento ottimale della raccolta. Sanno utilizzare i prodotti da impiegare in fase pre-fermentativa, e le attrezzature per la pigiadiraspatura e la pressatura. Conoscono la composizione dell’oliva, i processi di oleificazione, sanno compiere una corretta raccolta e gestione del prodotto dalla raccolta alla consegna dell’oliva in oleificio, e sanno distinguere le diverse fasi del processo di oleificazione. Sanno gestire le fasi di conservazione del latte in azienda dalla mungitura alla consegna al trasportatore e sanno applicare le corrette prassi igienico-sanitarie all’interno della stalla e dei locali di mungitura. Sanno impostare il processo di caseificazione di un formaggio a pasta cruda Conoscono le principali razze da latte, i principali alimenti utilizzati per la razione alimentare e i fabbisogni nutrizionali dei componenti di una stalla da latte. Sanno impostare una semplice razione alimentare e gestire correttamente le deiezioni zootecniche aziendali. • Contenuti strutturali minimi: Impostazione di un processo di trasformazione partendo da un prodotto fresco idoneo utilizzando apposita impiantistica per la trasformazione garantendo idonei standard qualitativi da un punto di vista igienico-sanitario, nutrizionale e organolettico. Tutto ciò per l’uva in vino, l’oliva in olio, il latte in formaggio e foraggi, fieni e concentrati in latte. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 59 METODOLOGIE: Le lezioni sono state prevalentemente di tipo frontale utilizzando materiale presentato con l’ausilio della lavagna interattiva multimediale, presente in aula. Gli alunni hanno potuto disporre dei file prodotti dal docente. La classe ha visitato per ogni ambito di trasformazione trattato una o più unità produttive del territorio: due cantine, un oleificio, un caseificio, tre allevamenti (bovine da latte, bovini da ingrasso e suini in svezzamento). In Istituto è stata fatta attività pratica di vinificazione e caseificazione con il coinvolgimento diretto, partendo da uva aziendale e latte di stalle limitrofe. È stato utilizzato il laboratorio di chimica per analisi di mosto, vino, olio. MATERIALI DIDATTICI: Materiale prodotto dal docente presentato con ausilio della LIM. Libro di testo (Tecniche agroalimentari. Vezzosi C. Ed. Edagricole) TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Colloquio orale, verifica scritta con sviluppo di una relazione partendo da una traccia data, controllo dell’apprendimento attraverso richiesta di intervento dal posto. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 60 PROGRAMMA FINALE AL 04/05/2013 A.S. 2012/13 Proff. MARCHETTI CLAUDIO - MARCO BONOMO (ITP) MATERIA: TECNICHE DELLE PRODUZIONI, TRASFORMAZIONI E VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI CLASSE: 5 SEZ. A indirizzo X AGRO-AMBIENTALE Il docente dichiara di aver effettivamente svolto nel corrente anno scolastico: CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZA E ABILITA’ MODULO I Titolo Argomenti Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note INDUSTRIE ENOLOGICHE • Composizione dell’acino d’uva: buccia, polpa, vinacciolo, sostanze odorose e sostanze coloranti. • Fasi di maturazione e raccolta dell’uva • Fermentazione alcolica e fermentazione malolattica • Vinificazione in bianco: dall’ammostamento al confezionamento • Vinificazione in rosso: dall’ammostamento al confezionamento • Trattamenti di illimpidimento e stabilizzazione dei vini: chiarificazione, centrifugazione, filtrazione • Affinamento • Vinificazioni speciali: metodo classico, metodo charmat, macerazione carbonica • Determinazione analitica dei principali parametri chimici: zuccheri, acidità totale, pH, grado alcolico. Conoscere la composizione del grappolo, il processo di fermentazione, le metodiche di vinificazione in bianco e rosso. Individuare il momento ottimale della raccolta, fare una corretta raccolta del prodotto, utilizzare i prodotti da impiegare in fase prefermentativa, utilizzare le attrezzature per la pigiadiraspatura e la pressatura, realizzare il processo di fermentazione. Le lezioni sono state svolte utilizzando prevalentemente materiale presentato con l’ausilio della lavagna interattiva multimediale. Gli alunni hanno potuto disporre dei file prodotti dal docente. La classe ha svolto attività di vendemmia nel vigneto aziendale, ha compiuto l’intero ciclo di vinificazione in bianco e rosso nei locali dell’Istituto delle uve aziendali - dall’ammostamento all’imbottigliamento -, ha fatto attività di laboratorio di chimica. Sono state visitate una cantina associata (Merlara) e una privata (ditta Bertani) Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 61 MODULO II Titolo Argomenti Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note MODULO III Titolo Argomenti Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità INDUSTRIA OLEARIA • • • • Composizione dell’oliva Maturazione dell’oliva Tipi di raccolta Tecnologie di estrazione dell’olio: sistema a ciclo discontinuo o tradizionale, sistema a ciclo continuo e continuo per percolazione • Utilizzo dei sottoprodotti – acque di vegetazione e sanse • Qualità e classificazione dell’olio • Conservazione e confezionamento dell’olio • Determinazione analitica dell’acidità libera Conoscere la composizione dell’oliva, i processi di oleificazione discontinuo e continuo, la classificazione degli oli. Saper individuare il momento ottimale della raccolta dell’oliva, compiere una corretta raccolta e gestione del prodotto dalla raccolta alla consegna dell’oliva in oleificio, distinguere le diverse fasi del processo di oleificazione, classificare un olio in base ai parametri chimici ottenuti, come previsto dalla legge. Le lezioni sono state svolte utilizzando prevalentemente materiale presentato con l’ausilio della lavagna interattiva multimediale. Gli alunni hanno potuto disporre dei file prodotti dal docente. La classe ha svolto attività di laboratorio di chimica determinando l’acidità libera. È stata fatta una visita presso un frantoio che utilizza il metodo di estrazione discontinuo tradizionale, in una fase di lavorazione con l’impianto in funzione (Redoro, Grezzana, Vr) INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA • • Proprietà chimico-fisico-microbiologiche del latte Tipi di latte: intero, scremato, parzialmente scremato, in polvere • Conservazione del latte: catena del freddo, pastorizzazione, sterilizzazione • Raccolta, trasporto, pulizia del latte • Processo e tecnica di caseificazione: dalla pastorizzazione alla conservazione. Produzione di un formaggio a pasta cruda, semicotta e cotta. • Produzione di panna e burro • Legislazione relativa al latte Conoscere le caratteristiche principali del latte e il processo di caseificazione. Saper gestire le fasi di conservazione del latte in azienda dalla mungitura alla consegna al trasportatore e saper applicare le corrette prassi igienico-sanitarie all’interno della stalla e dei locali di mungitura e stoccaggio del latte per avere un prodotto idoneo alla vendita e alla trasformazione. Saper impiegare le giuste dosi dei prodotti per il processo di caseificazione. Sa intervenire per migliorare i parametri igienico-sanitari del latte che derivano da cattiva gestione della fase di mungitura e conservazione del Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 62 Note MODULO IV Titolo Argomenti Standard minimi di apprendimento conoscenza e abilità Note latte. Sa impostare il processo di caseificazione di un formaggio a pasta cruda. Le lezioni sono state svolte utilizzando prevalentemente materiale presentato con l’ausilio della lavagna interattiva multimediale. Gli alunni hanno potuto disporre dei file prodotti dal docente. La classe ha svolto attività di caseificazione nei locali dell’Istituto, La classe ha svolto attività di caseificazione nei locali dell’Istituto, producendo un formaggio a pasta cruda. È stato visitato un caseificio di una società cooperativa, durante le fasi di caseificazione (Coop. Agricola Veneta, Caseificio La Mucca Verde, Urbana, Pd) . ZOOTECNIA • • • Apparati gastrodigerenti dei monogastrici e dei poligastrici Principali razze da latte Principi nutrizionali. Energia e Proteina Grezza: fabbisogni giornalieri per mantenimento, produzione, gestazione. • Composizione del gruppo stalla: vacche in lattazione e asciutta, manze, manzette e vitelle • Impostazione di una razione alimentare • Gestione delle deiezioni zootecniche • Piano colturale annuale dell’azienda zootecnica da latte Conoscere le principali razze da latte, i principali alimenti utilizzati per la razione alimentare, i fabbisogni nutrizionali. Sa impostare una semplice razione alimentare, sa gestire correttamente le deiezioni aziendali, sa impostare un semplice piano colturale in base ai fabbisogni alimentari degli animali allevati. Le lezioni sono state svolte utilizzando prevalentemente materiale presentato con l’ausilio della lavagna interattiva multimediale. Gli alunni hanno potuto disporre dei file prodotti dal docente. La classe ha visitato un allevamento di vacche da latte (azienda Alma Busa, Bogara), un allevamento di bovini da ingrasso e un allevamentosvezzamento di suini (azienda Baschirotto). Legnago, 4 maggio 2013 I rappresentanti degli studenti ______________________________________ I DOCENTI Proff.___________________________ ______________________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 63 Appendice 1: Griglie di valutazione GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELL’ESAME DI STATO Prima prova scritta TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Max. 15 Adeguatezza • • • • • Caratteristiche del contenuto Organizzazione del testo • • • • • • • • Lessico e stile Correttezza ortografica e morfosintattica • • • • Aderenza alla consegna Pertinenza all’argomento proposto Efficacia complessiva del testo Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale ...) Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti Comprensione ed interpretazione del testo proposto Significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni Articolazione chiara e ordinata del testo Equilibrio tra le parti Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni Proprietà e ricchezza lessicale Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario, ecc. Correttezza ortografica Coesione testuale (uso corretto dei connettivi strutturali, ecc.) Correttezza morfosintattica Punteggiatura 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 TOTALE PUNTI Livello di sufficienza: 1. sostanziale rispetto della maggior parte delle consegne 2. conoscenza essenziale, semplice ma corretta 3. percorso complessivo chiaro e lineare, anche se non tutti i passaggi sono sufficientemente spiegati 4. qualche errore; alcune imprecisioni lessicali, ortografiche, sintattiche Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 64 TIPOLOGIA B- ARTICOLO DI GIORNALE O SAGGIO BREVE INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Max. 15 Adeguatezza • • • • • Caratteristiche del contenuto • • Organizzazione del testo • • • • • • Lessico e stile Correttezza ortografica e morfosintattica • • • • Aderenza alla consegna Pertinenza all’argomento proposto Efficacia complessiva del testo Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale ...) Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti Comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; capacità di argomentazione Significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni Articolazione chiara e ordinata del testo Equilibrio tra le parti Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni 1 2 3 1 2 3 1 2 3 Proprietà e ricchezza lessicale Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario, ecc. Correttezza ortografica Coesione testuale (uso corretto dei connettivi strutturali, ecc.) Correttezza morfosintattica Punteggiatura 1 1 2 2 3 3 TOTALE PUNTI Livello di sufficienza: 1. sostanziale rispetto della maggior parte delle consegne 2. conoscenza essenziale, semplice ma corretta 3. percorso complessivo chiaro e lineare, anche se non tutti i passaggi sono sufficientemente spiegati 4. qualche errore; alcune imprecisioni lessicali, ortografiche, sintattiche Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 65 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO PUNTI INDICATORI Adeguatezza Caratteristiche del contenuto DESCRITTORI • • • Aderenza alla consegna Pertinenza all’argomento proposto Efficacia complessiva del testo • Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti Coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di eventuale argomentazione Significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni • • Organizzazione del testo • • • • Articolazione chiara e ordinata del testo Equilibrio tra le parti Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni • • Proprietà e ricchezza lessicale Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario, ecc. Lessico e stile • • Correttezza ortografica e morfosintattica • • Correttezza ortografica Coesione testuale (uso corretto dei connettivi strutturali, ecc.) Correttezza morfosintattica Punteggiatura Max. 15 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 1 2 2 3 3 TOTALE PUNTI Livello di sufficienza: 1. sostanziale rispetto della maggior parte delle consegne 2. conoscenza essenziale, semplice ma corretta 3. percorso complessivo chiaro e lineare, anche se non tutti i passaggi sono sufficientemente spiegati 4. qualche errore; alcune imprecisioni lessicali, ortografiche, sintattiche Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 66 TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Max. 15 Adeguatezza • • • • • Caratteristiche del contenuto • • Organizzazione del testo • • • • Articolazione chiara e ordinata del testo Equilibrio tra le parti Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni • • Proprietà e ricchezza lessicale Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario, ecc. Lessico e stile • • Correttezza ortografica e morfosintattica Aderenza alla consegna Pertinenza all’argomento proposto Efficacia complessiva del testo Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale ...) Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti Coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di eventuale argomentazione Significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni • • 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 Correttezza ortografica Coesione testuale (uso corretto dei connettivi strutturali, ecc.) Correttezza morfosintattica Punteggiatura 1 2 2 3 3 TOTALE PUNTI Livello di sufficienza: 1. sostanziale rispetto della maggior parte delle consegne 2. conoscenza essenziale, semplice ma corretta 3. percorso complessivo chiaro e lineare, anche se non tutti i passaggi sono sufficientemente spiegati 4. qualche errore; alcune imprecisioni lessicali, ortografiche, sintattiche Legnago, .................................................. I Commissari ............................................................... ............................................................... ............................................................... ............................................................... ............................................................... Il Presidente ..................................... Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 67 CRITERI DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA A Gravemente insufficiente L’analisi testuale non è aderente alle consegne. La comprensione è generica e in parte erronea. Approfondimento non significativo, povero, generico e impreciso. Esposizione spesso disordinata, incoerente e approssimativa. Lessico spesso inappropriato e povero. Acquisizione carente di norme d'uso della lingua scritta (errori gravi e diffusi). Insufficiente L’analisi testuale è superficiale e non completa. La comprensione è parziale e generica. Approfondimento schematico e superficiale. Esposizione schematica e complessivamente poco chiara. Lessico incerto e non sempre appropriato. Norme d’uso acquisite ma non sempre rispettate (errori gravi limitati/lievi, ma vari). Sufficiente Analisi testuale corretta, ma limitata agli aspetti principali. Comprensione sostanzialmente corretta. Approfondimento corretto ma limitato agli aspetti essenziali. Esposizione sostanzialmente ordinata e corretta. Lessico elementare ma complessivamente corretto. Norme d'uso acquisite e rispettate (errori occasionali e poco significativi). Discreto Analisi testuale ordinata, anche se meccanica; qualche punto non del tutto compreso e/o preciso. Comprensione corretta e ordinata, anche se con qualche imprecisione. Approfondimento discretamente ampio e preciso. Esposizione ordinata; chiara e coerente. Linguaggio corretto e appropriato. Buono Analisi testuale corretta, chiara e articolata. Comprensione completa e circostanziata. Approfondimento preciso e articolato anche se poco personale. Linguaggio appropriato e sicuro Esposizione fluida e coesa. Ottimo Analisi ampia e approfondita con contributi personali in tutti i punti richiesti. Comprensione avvenuta con chiarezza, precisione e rigore. Approfondimento ampio, con contributi critici, ricco di riferimenti culturali (storico-letterari, scientifici, artistici ..) preciso e originale. Esposizione scorrevole, coesa ed efficace, condotta con ampia proprietà lessicale. TIPOLOGIA B Gravemente insufficiente Il testo non è aderente alle consegne. I documenti sono utilizzati in modo molto limitato. Il contenuto è estremamente povero e inadeguato. L’argomentare è poco pertinente. Esposizione spesso disordinata e incoerente. Registro linguistico spesso inappropriato. Acquisizione carente di norme d'uso della lingua scritta (errori gravi e diffusi). Insufficiente Le consegne sono parzialmente rispettate. Il contenuto elementare e superficiale. Utilizzo dei documenti parziale e non del tutto significativo. L’argomentare non sempre è pertinente. L’esposizione è schematica, poco coesa e complessivamente poco chiara. Registro linguistico non sempre rispettato. Norme d'uso acquisite, ma non sempre rispettate (errori gravi limitati/lievi, ma vari). Sufficiente Le consegne sono rispettate e il contenuto è pertinente. I documenti sono utilizzati in modo essenziale e corretto e l’esposizione è ordinata. Il registro linguistico sostanzialmente rispettato. Le norme d'uso acquisite e rispettate (errori occasionali e poco significativi). Discreto Le consegne sono efficacemente elaborate. I documenti sono utilizzati in modo appropriato e significativo. L’argomentare è corretto e ordinato, l’esposizione ordinata e chiara. Gli apporti critici adeguati e coerenti. Registro linguistico adeguato. Forma corretta. Buono L’elaborazione delle consegne è ampia e articolata. L’ argomentare corretto e articolato, l’esposizione fluida e coesa. Gli apporti critici sono appropriati e articolati. Registro linguistico appropriato e sicuro. Ottimo L’elaborazione del testo è molto articolata ed approfondita . L’argomentare è articolato e preciso, l’esposizione scorrevole, coesa. Gli apporti critici sono frequenti e originali. Il registro linguistico è accurato e l’uso del lessico appropriato. TIPOLOGIA C / D Per entrambe queste due tipologie vale appieno quanto già espresso per la tipologia B, con la differenza che aderenza alle consegne si riferisce esclusivamente alla traccia proposta e scompare la voce relativa alla comprensione e all’utilizzo dei documenti dati. Particolare risalto assume poi la capacità argomentativa. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 68 SECONDA PROVA SCRITTA MATERIA: TECNICHE DELLE PRODUZIONE TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI Indicatori/Descrittori Punti 1 Punti 2 Punti 3 Punti 4 Pertinenza della traccia e organizzazione della trattazione Inadeguata alle richieste. Trattazione evasiva e/o non corrispondente alle consegne Sostanzialmente corretta anche se la trattazione è semplice e superficiale Adeguata trattazione elaborata in modo ordinato e logico Tutti gli aspetti della trattazione sono stati sviluppati correttamente ed efficacemente Utilizzo del linguaggio tecnico-scientifico Errato e/o del tutto inadeguato Sufficiente, anche se con qualche errore e/o lacunosa Discreto. Utilizza correttamente e in modo semplice il linguaggio tecnico Specifica correttamente i termini tecnici Conoscenza e competenza tecnica dell’argomento Insufficiente e lacunosa Sufficiente, anche se con qualche errore e/o lacunosa Discrete. Conosce e sviluppa le linee essenziali delle argomentazioni Argomentazione corretta ed esauriente Approfondimento analitico e originalità nella rielaborazione Esprime qualche riflessione critica personale Apporta discreti approfondimenti critici Esprime le conoscenze tecniche in modo appropriato con idonea capacità di sintesi e in modo originale ------------------------ VOTO ………../15 Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 69 TERZA PROVA SCRITTA (QUESITI RISPOSTA SINGOLA) MATERIA: STORIA Quesito Materia 1 Conoscenza dei contenuti voto 1-8 Quesito Materia 2 Conoscenza dei contenuti Materia 3 Conoscenza dei contenuti 1-8 voto 1-4 voto 1-8 Quesito Aderenza alla traccia Aderenza alla traccia Aderenza alla traccia voto 1-3 voto 1-4 voto Correttezza e uso di lessico specifico Correttezza e uso di lessico specifico Voto 1-3 voto 1-4 Correttezza e uso di lessico specifico voto 1-3 Totale punteggio prova/45 _______________ :3 = punteggio prova/15 ________________ Indicatori 1 2 3 4 5 6 7 8 Conoscenza dei contenuti Il candidato non conosce l’argomento Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi Conoscenze lacunose, linguaggio inadeguato Conoscenze parziali, linguaggio improprio Conosce i dati essenziali degli argomenti Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale Conoscenze articolate e approfondite; buona capacità di sintesi Conoscenze ampie, articolate e capacità critica Indicatori 1 2 3 4 Aderenza alla traccia Il candidato ha risposto in modo non attinente alla traccia Ha risposto in modo comprensibile Ha risposto in maniera discreta Ha risposto in modo appropriato e approfondito Indicatori 1 2 3 Correttezza e uso del lessico specifico La terminologia tecnica non è corretta Il candidato usa una terminologia tecnica nel complesso adeguata Il candidato usa la terminologia tecnica in modo appropriato Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 70 TERZA PROVA MATERIA: MATEMATICA Descrittori sintetici Descrittori analitici OTTIMO Prova completa nei contenuti, articolata e ben organizzata con padronanza dei metodi e del linguaggio specifico Prova aderente alla traccia, sviluppata in modo articolato con impostazione corretta e qualche imprecisione Prova attinente alla traccia, svolgimento discretamente articolato, conclusioni linguaggio accettabili Prova aderente alla traccia con contenuto essenziale e imprecisioni non determinanti Aderenza alla traccia ma con svolgimento incompleto, presenza di errori o d omissioni, modesta conoscenza delle procedure e del linguaggio specifico Prova non conforme alla traccia, largamente incompleta, carenze nella conoscenza dei procedimenti essenziali per lo svolgimento del quesito Prova non svolta o largamente errata, consegna completamente disattesa TOTALE PUNTI BUONO DISCRETO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE GRAVEMENTE INSUFFICIENTE NULLO Punti/15 1°quesito 2°quesito 3°quesito 15 13-14 11-12 10 7-8-9 4-5-6 1-2-3 VOTO = TOTALE/3 Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 71 TERZA PROVA MATERIA: LINGUA E CIVILTA’ INGLESE Punti in 15esimi Grav.Insuffic. Insufficiente Sufficiente Risponde alle Non riesce a Risponde fino Risponde a alla metà delle più della rispondere alle consegne consegne metà delle se non in consegne misura minima consegne 1-5 Conoscenza Nessuna o minima dei concetti conoscenza dei concetti Capacità espositiva 6-9 10 -11 Discreto Buono Ottimo 12 -13 14 15 Risponde Risponde a quasi tutte le completament consegne e alle consegne Conoscenza Conoscenza Conoscenza di Conoscenza Conoscenza solo di alcuni della quasi tutti i di tutti i approfondita concetti maggioranz concetti concetti dei concetti a dei concetti Capacità nulla Capacità in Capacità in Capacità Capacità o minima misura limitata misura discretamente articolata sufficiente appropriata Terminologia Assenza d'uso di terminologia specifica Risponde completament e ed in modo approfondito Terminologia molto approssimativ a e a volte impropria La maggior Quasi sempre parte della corretta e trattazione è appropriata corretta e solo raramente impropria Corretta ed appropriata in quasi tutte le circostanze Capacità appropriata con collegamenti trasversali Corretta ed appropriata in tutte le circostanze Valutazione totale Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 72 TERZA PROVA MATERIA: DISCIPLINE GIURIDICHE DESCRITTORI Gravemente insufficiente INDICATORI 1-6 Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 7-9 10 11-13 15 Conoscenze Conoscenze nulle o gravemente lacunose Conoscenze frammentarie talvolta non del tutto pertinenti Competenze Testo non comprensibile Capacità Non rielabora Conoscenze talvolta parziali e superficiali Valutazione Conoscenze complete e abbastanza approfondite Conoscenze complete con approfondiment o autonomo Testo in parte Testo comprensibile semplice e comprensibile in tutte le sue parti Testo comprensibile e chiaro Testo ben articolato, corretto e con terminologia adeguata Rielabora solo Utilizza in modo suffcientemen parziale te le competenze e conoscenze acquisite Rielaborazion e personale senza spunti originali Rielaborazione personale e articolata Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 73 TERZA PROVA MATERIE: - ECONOMIA DEI MERCATI - ECONOMIA AGRARIA DESCRITTORI Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo INDICATORI 1-6 7-9 10 11-13 15 Conoscenze Conoscenze assenti o molto lacunose Competenze Testo Testo incomprensibile parzialmente comprensibile Testo Testo semplice e comprensibile comprensibile e chiaro nelle sue parti Testo ben articolato, corretto con terminologia adeguata Capacità Non rielabora Utilizza in modo sufficiente le competenze e le conoscenze acquisite Rielaborazion e personale e articolata Conoscenze Conoscenze frammentarie parziali e spesso non del superficiali tutto pertinenti Rielabora in modo parziale Conoscenze complete e abbastanza approfondite Rielabora in modo personale senza spunti originali Valutazione Conoscenze complete e approfondite Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 74 TERZA PROVA GENERALE DESCRITTORI PUNTEGGIO PERFORMANCE INDICATORE 1 PERFORMANCE INDICATORE 2 PERFORMANCE INDICATORE 3 da 1 a 15 da 1 a 15 da 1 a 15 1) Uso linguaggio specifico 2 ) Elaborazione dell’argomento 3 ) Pertinenza dei contenuti Punteggio totale :3 1 – Sufficienza = 10 trattazione nelle linee generali rispondente alle richieste 2 – Sufficienza = 10 esposizione chiara anche se non terminologicamente appropriata 3 – Sufficienza = 10 qualche osservazione personale Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 75 Griglia di valutazione del COLLOQUIO DELL’ESAME DI STATO GENERALE CANDIDATO: GIUDIZIO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Punti (1-11) Rifiuto a rispondere; mancanza delle conoscenze basilari disciplinari INSUFFICIENTE (12-19) Insicurezza ed errori ripetuti; uso del lessico scorretto; esposizione nel complesso non chiara SUFFICIENTE (20 ) Errori non determinanti; esposizione schematica, ma corretta PIU’ CHE SUFFICIENTE (21- Esposizione corretta, ma semplice; assenza di errori determinanti; conoscenze più che sufficienti degli argomenti. 24) BUONO (25-27) Correttezza espressiva; conoscenze basilari degli argomenti esposti OTTIMO (28-29) Capacità di collegamento e pluridisciplinari; sicurezza nell'esporre ECCELLENTE (30) Esposizione sicura ed approfondita; capacità critiche e di giudizio elaborate e approfondite Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 76 GRIGLIA DI VALUTAZIONE della PROVA ORALE ITALIANO E STORIA Classi 1^- 2^- 3^- 4^- 5^ INDICATORI negativo 1 1. CONOSCENZE: conoscenza specifica degli argomenti e livello di approfondimento 2. CAPACITA’/COMPETENZE: Capacità di analisi e sintesi, di giudizio critico e argomentazione, di correlazione/contestualizzazione e trattazione pluri o interdisciplinare 3. ESPRESSIONE / ESPOSIZIONE: correttezza e proprietà linguistica; chiarezza ed efficacia espositiva PUNTEGGIO LIVELLI carenze fondamentali e/o pregresse: preparazione scorretta, lacunosa/frammentaria notevole difficoltà nell’ acquisizione ed elaborazione dei contenuti essenziali e/o degli aspetti significativi scarsamente corretta/appropriata; stentata e confusa <3 LIVELLI, PUNTEGGIO, DESCRITTORI scarso/insufficiente sufficiente discreto/buono 1.5 2 2.5 conoscenza incompleta, imprecisa, superficiale/generica preparazione essenziale, semplice ma corretta, prevalentemente mnemonica/nozionistica rielaborazione limitata per analisi/sintesi/giudizio, difficoltà di correlazione; metodo di studio inadeguato rielaborazione accettabile se guidata, semplice ma pertinente, con qualche spunto personale; metodo abbastanza ordinato incerta e imprecisa; poco coerente e lineare 4-5 semplice ma corretta; lineare conoscenza/comprensione abbastanza articolata e ampia, completa e precisa approfondimento autonomo, esauriente e specifico, organico oggettivo e critico rielaborazione con spunti personali, abbastanza precisa e completa, organica e valida: interesse e metodo positivi trattazione critica e originale, con efficaci collegamenti; metodo sistematico/rigoroso, partecipazione coinvolgente abbastanza appropriata, sicura; sciolta, organica 6 7 -8 LIVELLO DI SUFFICIENZA 1. 2. 3. distinto/ottimo 3 espressione/esposizione semplice ma abbastanza corretta, chiara e lineare preparazione essenziale, anche se prevalentemente mnemonica/nozionistica rielaborazione accettabile se guidata, semplice ma pertinente Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 77 efficace e specifica; piacevole ed espressiva >9 Appendice 2: Simulazione prove d'esame e verifiche assegnate nella terza prova Si riportano tipo di simulazione, materie e data delle simulazioni d’esame Tipo simulazione Materie Data Terza prova 15.12.2012 Seconda prova Ecologia applicata, Economia agraria, Matematica, Storia Economia agraria, Diritto, Inglese, Matematica Tecniche delle pr., trasf., Val. Prima prova Lingua italiana 20.03.2013 Terza prova 14.03.2013 27.03.2013 Simulazione della PRIMA prova d’esame La simulazione della prima prova di lingua italiana è stata effettuata il 20 marzo 2013, in contemporanea con le altre classi quinte dell’Istituto, somministrando agli studenti il fascicolo della prova ministeriale dell’Esame di Stato 2011-2012. Simulazione della SECONDA prova d’esame La simulazione della seconda prova di Tecniche delle Produzioni, Trasformazione e Valorizzazione dei Prodotti è stata effettuata il 27 marzo 2013. Agli studenti è stata somministrata la seguente prova. Nel corso degli ultimi anni la condizione di mercato del settore primario è molto cambiata sia per l’allargamento e la globalizzazione dei mercati e sia per il sopravvento di alcuni soggetti delle filiere dei prodotti agroalimentari. Per affrontare con risultati positivi la nuova condizione di mercato l’azienda agricola deve compiere scelte che possano valorizzare la propria capacità produttiva per ottenere produzioni che spesso sono di elevata o elevatissima qualità. Una scelta che può dare risultati positivi è l’inserimento in azienda di impiantistiche per la trasformazione delle proprie produzioni aziendali, partendo dall’uva per ottenere vino, dal latte per ottenere prodotti caseari, dagli animali allevati per ottenere insaccati, ecc. Per fare ciò è tuttavia necessario fare determinati interventi di tipo strutturale, impiantistico, tecnologico e anche organizzativo all’interno dell’azienda. Sulla base delle sopra esposte considerazioni, il candidato prospetti un intervento di sviluppo aziendale rivolto all’inserimento, in un’azienda da lui scelta, di un processo di trasformazione di una materia prima ottenuta dall’azienda stessa. Il candidato descriva quindi dettagliatamente le caratteristiche generali dell’azienda, descriva l’attività svolta, le produzioni ottenute, l’organizzazione aziendale presente prima dell’intervento. Al termine della descrizione, il candidato dettagli le motivazioni imprenditoriali della scelta di inserire il processo di trasformazione ipotizzato; indichi gli interventi e gli acquisti necessari per poter compiere la trasformazione, e gli sbocchi commerciali del prodotto trasformato. Al termine descriva in modo dettagliato il processo di trasformazione, e indichi quali sono a parer suo i punti critici del processo e le azioni che devono essere messe in atto per limitare i rischi di ottenere prodotti non conformi agli standard qualitativi previsti. Durata della prova 4 ore. È consentito l’uso del solo dizionario. Non è consentito consegnare prima che siano passate 3 ore. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 78 Simulazione della TERZA prova d’esame Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate più simulazioni di terza prova, che hanno interessato le materie dell’ultimo anno, ad esclusione di quelle scelte per l’Esame di Stato. In particolare gli allievi si sono esercitati nelle discipline sotto riportate, le più adatte a rappresentare la professionalità degli studenti e le più vicine alle caratteristiche della scuola. In tutte le simulazioni è stata utilizzata la tipologia B, con 3 quesiti per materia, quattro materie assegnate, corrispondenti a 12 quesiti complessivi a risposta singola. Le prove sono state valutate in quindicesimi. Per lo svolgimento della prova sono stati concessi 150 minuti. Prima simulazione (15 dicembre 2012) Discipline interessate • • • • ECOLOGIA APPLICATA ECONOMIA AGRARIA MATEMATICA STORIA Testi delle simulazioni Ecologia applicata A ) Spiega il significato dei seguenti termini: periodo di carenza, limite di tolleranza, NOEL, tempo di rientro, persistenza, tempo di semi-vita B) Quali sono i fattori da considerare per una buona riuscita del trattamento fitoiatrico C) Agrofarmaci nel sistema suolo-acqua-atmosfera. Movimento degli agrofarmaci nell’ecosistema e principali vie di degradazione. Economia agraria 1. Aspetti comuni e aspetti distintivi tra il Bilancio Economico Complessivo dell’azienda agraria e i Bilanci Parziali, con particolare riferimento all’utilità per l’imprenditore degli uni e degli altri e alle difficoltà di calcolo. 2. La trasformazione dei prodotti agricoli può aumentare il valore degli stessi. Con quali strumenti si può calcolare la convenienza economica di tale trasformazione? Imposta sinteticamente un esempio. 3. Quale è l’utilità di conoscere il Costo di Produzione di un determinato prodotto aziendale? Come si imposta il suo calcolo? Che differenza c’è con il Conto Colturale Analitico? Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 79 Matematica Rispondere ai seguenti quesiti: (utilizzare anche il retro della fotocopia) Rispondere ai seguenti quesiti: (utilizzare anche il retro della fotocopia) 1) Definizione di funzione reale di variabile reale 2) Dopo aver accennato alla classificazione delle funzioni soffermarsi in particolare sulle funzioni trascendenti indicando come si determina il dominio di quest’ultime. 3) Determinare dominio, zeri, intersezione asse y e segno della seguente funzione. Rappresentare graficamente i risultati ottenuti. y= 6 − 3x x − x −12 2 Storia 1. Per quali ragioni il 1917 fu un anno di svolta nel primo conflitto mondiale? 2. Riporta le cause e le conseguenze del crollo della Borsa di Wall Street nel 1929. 3. Illustra le fasi della Rivoluzione russa ed elenca i primi provvedimenti del governo rivoluzionario bolscevico. Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 80 Seconda simulazione (14 marzo 2013) Discipline interessate • • • • ECONOMIA AGRARIA DIRITTO INGLESE MATEMATICA Testi delle simulazioni Economia agraria 1) Da una analisi dei costi aziendali, il titolare-imprenditore agricolo professionale (Impresa diretto coltivatrice senza salariati) osserva che il costo di produzione del latte nella sua azienda è di 0,41 euro/kg mentre il prezzo di vendita è di 0,38 euro/kg. Di fronte a tale situazione, quali considerazioni gestionali deve fare l’imprenditore in oggetto? 2) Analizza i problemi di scelta relativi alla meccanizzazione dell’azienda agricola. In alternativa: Calcola il costo di gestione orario di una trattrice che ha un costo a nuovo di euro 37.590, un valore di recupero del 10% del valore a nuovo, una durata presunta di 15 anni e un utilizzo di 650 ore/anno. Il costo assicurativo è di 225 euro/anno ( R. C. e multirischi). Il consumo medio di carburante è stimato in 11 kg/ora e il cambio dell’olio lubrificante di 9 kg viene effettuato ogni 400 ore. Il prezzo del carburante è di 0,9 euro/kg e quello dell’olio lubrificante è di 18 euro/kg. Si consideri un tasso di interesse del 3,5% e un prezzo della manodopera di 11,2 euro/ora. 3) In una azienda frutticola dove si producono pere, la produzione è di 41,499 ton. Il prezzo di vendita è di 0,37 euro/kg . Considerato che i costi parziali sono Sv = 1286, Q = 5428, Imposte = 1129, Salari = 4865, Stipendi = 715, Interessi = 928, Bf = 1712 calcola: A) il costo unitario di produzione. B) il Tornaconto. C) calcola anche se e di quanto è eventualmente necessario aumentare la produzione per raggiungere il pareggio di bilancio. D) calcola di quanto bisognerebbe modificare il prezzo di vendita, senza aumentare la produzione, per avere un Tornaconto uguale a zero e compensare adeguatamente tutti i fattori produttivi. Diritto 1) Quali sono i caratteri fondamentali di una società semplice; 2) Quali sono i contratti agrari di tipo associativo; 3) In cosa consiste la tutela assicurata dalla previdenza sociale? Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 81 Inglese 1. Talk about the advantages and the disadvantages of the chemical fertilizers 2. What is sewage and why is polluted water harmful? 3. Describe the life cycle of plants Answer the following questions using no more than 8 lines for each question. Matematica 1. Definire, anche con linguaggio matematicamente non rigoroso, il limite di una funzione nel caso indicato e illustrarlo con un esempio. lim f (x ) = +∞ x → x0 2. Relativamente ai teoremi sui limiti, enunciare il teorema della somma. 3. Determinare il valore dei seguenti limiti utilizzando gli opportuni teoremi e risolvendo le forme indeterminate x +8 5 2 lim + 2 lim (−2x + 3x + 3x −1) x → −2 x − 4 x → −∞ lim+ x→0 5 log 1 x 3 x lim+ (3 + log 3 x ) x→0 2 x 5 + 3x 3 4 x → −∞ 2 x + 4 lim 2x 2 − x lim 3 x → −∞ 5x − 4 Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 82 Consiglio di Classe Docenti Materia di Insegnamento Firma Italiano Berardo Elena Storia Bonomo Gian Pietro Guarise Mirco (ITP) Marchetti Claudio Economia agraria Tecniche delle Produzioni, trasformazione e valorizzazione dei prodotti Tecniche delle Produzioni, trasformazione e valorizzazione dei prodotti Economia dei Mercati Agricoli Tecchio Donata Lingua inglese Rinaldi Valter Matematica Molinaroli Lauro Diritto e Legislazione Rania Alessandro Educazione fisica Richelli Osvaldo Religione cattolica Tarocco Cristina Ecologia applicata Villani Giuseppe (ITP) Economia agraria Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 83 ELABORATI FINALI INDIVIDUALI PRESENTATI DAGLI ALLIEVI ALL’ESAME DI STATO Allievo Titolo dell’elaborato Agostini Filippo Le cooperative agricole Baschirotto Riccardo Il pomodoro da industria: tecnica di coltivazione Gastaldi Elia L’agriturismo Gironda Nicolò Il fungo prataiolo: tecnica di coltivazione Lupato Paride Vini naturali, tra sostenibilità e segmentazione di marketing Mantovani Mirko L’allevamento del cavallo Mirandola Davide Tecniche di allevamento del tacchino pesante Pasqualini Chiara Confronto tra agricoltura convenzionale e agricoltura sostenibile Saretto Andrea Realizzazione e gestione di un nuovo impianto frutticolo Scarpato Matteo La filiera della carne bovina dall’allevamento alla tavola Tempo Mattia Il biodiesel Zanuso Riccardo Il biogas di origine agricola: una fonte di energia rinnovabile Rappresentanti degli studenti _____________________________ _____________________________ Il Dirigente Scolastico _______________________________ Istituto Professionale G.Medici a.s.2012-13 Legnago Pagina 84