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DOCUMENTO SUL PROGETTO DI DESEMAFORIZZAZIONE
DELL’INCROCIO TRA LA SR 342 DIR E LA SP 54
IN COMUNE DI CERNUSCO LOMBARDONE
Il sottoscritto Consigliere Comunale Giovanni Zardoni, a nome del gruppo
consiliare “Civicamente – Cittadini per Cernusco”, esprime il seguente
parere/osservazioni sul progetto di cui all’oggetto.
PREMESSE
1) Il Gruppo Consiliare “Civicamente – Cittadini per Cernusco” ritiene prima di
tutto necessaria una seria analisi di parte del progetto da parte di un
professionista incaricato dall’Amministrazione Comunale di Cernusco
Lombardone: il parere dovrebbe poi essere portato all’attenzione del Consiglio
Comunale.
Occorre una volta per tutte una seria ed approfondita valutazione da parte di
un soggetto terzo, incaricato dal Comune, che esprima un parere sulle ipotesi
possibili: fatta 100 l’attuale performance dell’incrocio, valutare un parametro di
performance per la desemaforizzazione ed una per l’adeguamento tecnologico
dei semafori stessi.
Occorre inoltre una seria valutazione dell’obiettivo del progetto: ovviamente la
Provincia ha elaborato una ipotesi che favorisce la viabilità provinciale, ma
siamo sicuri che il medesimo progetto sia migliorativo della situazione di
collegamento tra il centro ed il quartiere Oltrestatale?
Attualmente infatti sono previsti degli attraversamenti pedonali protetti da
semafori su tutti i bracci del doppio incrocio, con l’ipotesi proposta dalla
Provincia vi è un solo attraversamento protetto: il sottopasso, con tutte le
problematiche di utilizzo del caso.
2) Prioritario all’assenso al progetto deve esserci una revisione dell’Accordo di
Programma tra Provincia e Comuni di Merate e Cernusco, alla luce del fatto che
la Provincia vuole abolire il progetto della bretellina Esselunga – via Laghetto,
affinché lo stesso contenga:
a) l’approvazione contestuale della riqualificazione di via Cavalieri di
Vittorio Veneto per consentire il reale utilizzo della medesima strada
quale “bretellina per
il traffico leggero”;
b) l’approvazione contestuale della riqualificazione della rotatoria tra la
SR. 342 DIR ed il Viale Verdi di Merate, nonché di tutto il tratto di SR 342
Dir compreso tra il semaforo di Cernusco e la rotatoria predetta, con tre
corsie di transito ed una adeguata percorribilità ciclopedonale.
3) Occorre infine ben ponderare le scelte attuali perché da una situazione
modificabile in futuro ed economicamente sostenibile (quale può essere un
aggiornamento dei semafori) con l’eventuale desemaforizzazione si va nella
direzione di una scelta non reversibile ed estremamente onerosa.
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4) Data la complessità dell’argomento, che dovrà essere inoltre compenetrato
al Piano Urbano del Traffico, sarebbe opportuno un referendum consultivo con i
cittadini cernuschesi, unico vero strumento per poter raccogliere il parere di
tutti.
Nonostante le premesse piuttosto critiche, formuliamo con la presente le
nostre osservazioni puntuali alla attuale versione del progetto.
OSSERVAZIONI COMPLESSIVE
1) Prevedere la doppia corsia di attestazione su tutti i bracci delle rotatorie
previste, esclusa l’uscita da via Verdi.
2) Manca completamente una reale ed adeguata percorribilità ciclopedonale
intorno al doppio incrocio (previsti infatti perlopiù marciapiedi di soli mt. 1,50
di larghezza).
3) Manca totalmente lo studio dell’illuminazione di tutta l’opera e degli
attraversamenti pedonali.
4) Vanno previste bande sonore od altro sistema a tutela degli attraversamenti
pedonali.
5) Manca completamente la mitigazione a verde dell’opera.
ZONA SUD (fino all’incrocio tra via Spluga e via Papa Giovanni XXIII)
1) Prevedere la chiusura dell’uscita dall’area commerciale di via Spluga.
2) Prevedere l’inserimento di una barriera fisica tra le corsie per evitare
l’immissione in Via Lurani Cernuschi per chi proviene da Sud ed istituendo un
contestuale obbligo di svolta a destra per chi esce da via Lurani Cernuschi.
3) Verifica dell’uscita dal comparto del consorzio agrario (attualmente è sulla
corsia di svolta continua verso Bergamo, non va bene…)
4) Valutare l’opportunità di eliminare la corsia di svolta continua verso destra
per chi proviene da Sud: appare piuttosto ovvio che tale svolta continua fa
funzionare la rotonda, ma contemporaneamente crea un eccessivo traffico su
via Papa Giovanni rendendo impossibile l’uscita da via Cantù: eventuali colonne
a Sud della futura rotatoria sarebbero nel contesto commerciale e
favorirebbero forse l’utilizzo di via Cavalieri di Vittorio Veneto, da utilizzarsi
come bretellina.
5) Rivedere la posizione degli attraversamenti pedonali a raso in via Papa
Giovanni, ora in una posizione pericolosissima del pieno della curva.
ZONA CENTRALE E SOTTOPASSO
1) Manca l’attraversamento a raso sopra il sottopasso.
2) Prevedere l’inserimento di un “pozzo di luce” a metà sottopasso, tra le due
doppie corsie, allungando lo spartitraffico presente più a Nord anche verso
Sud.
3) Prevedere la videosorveglianza del sottopasso e la chiusura automatica
dello stesso in orari serali (come per i cancelli del cimitero).
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4) Va completamente ridisegnata la rampa di accesso da Via Lecco: anziché
disegnarla curva tenerla diritta, parallela a via Lecco, con collegamento diretto
alla percorribilità pedonale già esistente.
5) Vanno inserite delle pensiline di copertura delle rampe e delle scale del
sottopasso (come quelle realizzate all’esterno dei sottopassi ferroviari) per
impedire la formazione di ghiaccio sulle rampe e sulle scale in caso di nevicate.
6) Per consentire quanto al punto 4) ed impedire l’eliminazione dei posti auto
in via Lecco, ampliare il parcheggio nella zona a prato esistente spostando
l’accesso carrale più a Sud, al termine della percorribilità pedonale rettificata.
7) Ridisegnare completamente la geometria dell’uscita da via Lecco, inserendo
una doppia corsia.
8) Va mantenuto il divieto di accesso in via Verdi, oltre l’accesso dell’edificio
terziario.
ZONA NORD
1) Come già detto, va contestualmente prevista la completa riqualificazione di
tutto il tratto di via Spluga a Nord dell’incrocio.
2) Valutare bene l’immissione dalla via Brianza.
CONCLUSIONI
Alla luce delle osservazioni poste, va probabilmente rivisto il quadro economico
di massima, stimando ulteriori spese non indifferenti per le opere proposte in
aggiunta.
Va analizzata seriamente la cantierizzazione ed appaiono eccessivi i 450 giorni
naturali consecutivi previsti (ben 15 mesi !!!).
Allo stato attuale, il progetto presentato non è condivisibile dal Gruppo
Consiliare “Civicamente – Cittadini per Cernusco”, esprimendo
pertanto parere negativo al medesimo, nella attuale versione.
Ringraziando per l’attenzione, si porgono distinti saluti.
Cernusco Lombardone, 3 maggio 2012
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