Ecco il ciclone Bianchi Come vola la farfalla azzurra

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Ecco il ciclone Bianchi Come vola la farfalla azzurra
LUNEDÌ 17 DICEMBRE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
#
NUOTO MONDIALI IN VASCA CORTA
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI
ISTANBUL
Parla a manetta e nuota
come una farfalla. Ilaria Bianchi è fulminante, è irruenta, è
ciclonica. Così in un anno ha
ribaltato il mondo: dal quasi
nulla al quasi tutto, con l’intermezzo fondamentale di un pesante quinto posto olimpico
che le apre scenari suggestivi
in vista dei Giochi di Rio, dove
avrà 26 anni. Da una medaglietta europea in vasca corta a
Stettino ha concluso ieri il percorso di crescita invernale sbalordendo ancora una volta se
stessa e consolidando il primo
posto nel ranking stagionale
dei 100 farfalla, passato da
56"40 a 56"13. Di record in record italiano: e sono quattro
da ottobre. Chiamatela
miss-progresso continuo.
Margini Cento metri tutti d’un
fiato, permettendosi persino
un passaggio a metà gara lungo e perciò lento, addirittura
quarta (26"76), giusto per mettersi fibrillazione ulteriore
(«Avevo pensato a un 26" basso»): e poi frequenze alte e poderose, come quando accelera
per gli altri suoi sorpassi preferiti, da pilota in auto. Una progressione nei secondi cinquanta metri da 29"37 per lasciare
la concorrenza abbondantemente dietro: 45 centesimi inflitti alla cinese Liu Zige, che
non è certo l’ultima della classe, 53 all’esperta britannica
Jemma Lowe, e un arrivederci
alla promettente sedicenne
candese Noemi Thomas, a 79
centesimi, mentre Silvia Di Pietro, ai 50 transiterà quinta e al
tocco sarà settima in 58"14.
«Ho vinto io? Per la prima volta ho sentito pensato e ripensato la gara. Ma non è
che hanno smesso tutti
di nuotare...?» fa ironica prima di ammettere seriamente che questo
trionfo è la sintesi di un perfezionamento tecnico, di
un consolidamento
che l’ha portata a raggiungere a questo picco:
Donna d’oro
Ecco il ciclone Bianchi
Come vola la farfalla azzurra
La bolognese, a Istanbul, vince i 100 con il quarto record italiano: 56"13
Appassionata d’auto, è la prima italiana iridata: «Crescerò ancora in estate»
Viva l’Emilia Romagna
Le 3 medaglie individuali sono targate Emilia
Romagna: Fabio Scozzoli vive a San Martino in
Villafranca (Forlì) e si allena a Imola; Ilaria
Bianchi vive a Castel San Pietro e si allena a
Bologna; Gregorio Paltrinieri è di Carpi (Mo),
anche se si allena da un anno ad Ostia
Q
Chi vince a
farfalla non
può che
avere un
tatuaggio
in tema...:
ecco quello
che Ilaria
Bianchi si è
fatta
disegnare sul
fianco sinistro
INSIDE
«E poi ho un allenatore che
vuole vincere prima di me, mi
trasmette questa voglia di vincere, come fai a non sostenerlo? Io mi fido di lui, faccio quello che mi dice, mi butto in acqua e viene tutto così facile». A
Fabrizio Bastelli l’ha segnalata
la mamma Rita, che lavora in
un autogrill e la mandò in piscina piccola perché non voleva
che annegasse al mare, e che la
segue sempre, anche qui. La
specialissima mentore non po-
IL MEDAGLIERE
PAESE
1. Usa
2. Cina
3. Ungheria
4. Danimarca
5. Russia
6. ITALIA
7. Germania
8. Giappone
9. Lituania
10. Australia
11. Gran Bretagna
12. Sudafrica
13. Spagna
14. Brasile
15. Nuova Zelanda
15. Polonia
17. Bielorussia
17. Norvergia
17. Ucraina
20. Slovenia
20. Giamaica
teva perdersi la finale mondiale della figlia accanto ai genitori di Arianna Barbieri, la dorsista gemella del nuoto anche se
Ilaria ha davvero 2 fratelli e
una sorella, e un fidanzato, Nickols, che per regalo le ha ha
fatto trovare i fanali led della
Golf di cui va matta.
Orgoglio Solo tre azzurre aveva-
no raccolto medaglie e nessuna delle tre neanche d’oro ai
Mondiali in vasca corta, tradi-
zionalmente ostici per noi:
cioè Federica Pellegrini, Alessia Filippi e Francesca Segat.
«Tutto questo mi rende orgogliosa, c’è un’altra donna che
si fa valere nel mondo». Iaia,
come la chiamano gli intimi, è
arrivata «seconda» in questa
rassegna dopo 19 anni di attesa d’oro, solo dietro Fabio Scozzoli, col quale nel 2010 condivideva le corsie ad Imola. Ora
il delfino che parla a manetta
fissa il traguardo in vasca lun-
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ga: «A Barcellona vorrei scendere sotto i 57", ci proverò anche in estate a far bene, non solo in inverno». Una stella che
passa per ora inosservata: «E’
raro che mi riconoscano anche
a Bologna». E poi racconta che
«non ho ancora fatto l’esame
per diventare geometra, non
disegno male in educazione
tecnica, mangio come un bue,
mi piace la carbonara». E vola
come una farfalla...
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LE ALTRE GARE PER L’EMILIANO UN’IMPORTANTE CONFERMA
la guida
Paltrinieri 1500 d’argento
Glaesner lo infila alla fine
«Non so cambiare ritmo»
RISULTATI (25 m). Finali.
UOMINI. 50 sl: 1. Morozov (Usa)
45"65; 2. D’Orsogna (Aus) 46"80, 3. Lagunov (Rus) 46"81; 4. DOTTO 46"84
(22"32, s. 46"83); 5. Grevers (Usa)
47"05.
1500 sl: 1. Glaesner (Dan) 14’30"01; 2.
PALTRINIERI 14’31"13; 3. Joensen
(F.Oer) 14’36"93; 4. Sawrymowicz
(Pol) 14’38"29; 5. levings (Aus)
14’40"05; 12. DETTI 14’49"29.
200 dorso: 1. Kawecki (Pol) 1’48"48; 2.
Lochte (Usa) 1’48"50, 3. Murphy (Usa)
1’48"86; 11. LAUGENI 1'52"94; 16. LESTINGI 1'53"84.
50 rana: 1. Hetland (Nor) 26"30; 2. Dugojic (Slo) 26"32; 3. F. Manaudou (Fra)
26"33; 4. Gomes (Bra) 26"50; 5. Zorzi
(Saf) 26"64.
200 farf.: 1. Kaneda (Giap) 1’51"01; 2.
Cseh (Ung) 1’51"86; 3. Skvortsov (Rus)
1’52"33; 4. Kobori (Giap) 1’53"14; 5. Verlinden (Ola) 1’53"49.
100 mx: 1. Lochte (Usa) 51"21, 2. To
(Aus) 51"38; 3. Bovell (Tri) 51"66.
4x100 mx: 1. Usa 3’21"03; 2. Russia
3’22"86; 3. Australia 3’24"77; 4. Brasile 3’25"73; squal. ITALIA (cambio anticipato Orsi 0.04, Di Tora 52"36, Pesce
58"14, Rivolta 51"60; batt. 3’28"52: Di
Tora 51"78, Pesce 58"89, Rivolta
50"92, Orsi 46"93, record italiano,
prec. 3’29"25 Ispra del 2009).
DONNE 50 sl: 1. Herasimenia (Bie)
23"64; 2. Halsall (Gb) 23"87; 3. Ottesen (Dan) 24"00; 4. Steffen (Ger)
24"00; 5. Guehrer (Aus) 24"36.
200 sl: 1. Schmitt (Usa) 1’53"59; 2. Hosszu (Usa) 1’54"31; 3. Costa (Spa)
1’54"45; 4. Bainbridge (Aus) 1’54"66;
5. Popova (Rus) 1’54"68. (bat.: 18. MIZZAU 1’57"89 p.; 24. CARLI 1’58"81).
50 dorso: 1. Zhao Jing (Cina) 25"95; 2.
Smoliga (Usa) 26"13; 3. Urbanczyk
(Pol) 26"50.
200 rana: 1. Pedersen (Dan) 2’16"08
(r.cam., ed europeo, prec. 2’16"66 del
2009); 2. Sogar (Usa) 2’16"93; 3. Watanabe (Giap) 2’19"39.
100 farf.: 1. BIANCHI 56"13 (rec. italiano, prec. 56"40 del 26/11 a Chartres,
pas. 26"76); 2. Liu Zige (Cina) 56"58; 3.
Lowe (Gb) 56"66; 4. Thomas (Can, ’96)
56"92; 5. Donahue (Usa) 57"00.
Dotto 4˚ nei 100 sl:
«Ma da qui posso
ripartire». Show
Lochte. E l’Arena
veste gli Usa
ISTANBUL
Sessanta vasche dopo,
Gregorio Paltrinieri pesca solo
l’argento, a 1"12 dal danese
Mads Glaesner e davanti a Pal
Joensen che viene dalle Isole
Far Oer, e lo racconta in un sorriso, prima che in un rimpianto, testimoniato da un record
personale (14’27"78) che stride al cospetto del crono di ieri
(14’31"13). Ma le cifre non
spiegano mai abbastanza: perché la prestazione di questo diciottenne d’oro europeo in entrambe le vasche nei 1500,
non è stata gravata da errori
tattici, da crisi in mezzo (quasi
sempre ai 1200), ma è stata solo la conferma di quanto ha
sempre ammesso: «Mi manca
lo sprint e non so cambiare rit-
mo». Per cui quando Greg ha
preso la testa agli 800
(7’42"12) ha provato a staccare il danese, la cui reazione è
stata attaccarsi al carrarmato
modenese e aspettarlo negli ultimi cinquanta metri per infilzarlo. «Mi ha aiutato l’italiano
a resistere, a spingere, a tenere
sino alla fine: Paltrinieri è un
gran talento e farà strada, si rifarà». L’azzurro ha provato a
divincolarsi da Glaesner, ma il
suo vantaggio nella terza parte
di gara si è via via ridotto
(12’06"49 contro 12’06"81 ai
1200) sino a un centesimo ai
1350. Insomma, quando la
stanchezza ha cominciato a farsi sentire nelle gambe e le braccia non bastavano più, è mancato a Paltrinieri quello scatto
di testa per prendersi l’oro.
«Pensavo a un tempo migliore,
ma da quando sono arrivato a
Istanbul, compresa l’alimentazione, le sensazioni non erano
delle migliori, ho fatto 14’27"
sotto carico, qualcosa non è andato per il verso giusto, ma sono contento per l’argento, ora
sono vicecampione del mondo
e posso pensare in grande per i
Mondiali in vasca lunga. No,
non sono cambiato dopo Londra, è solo aumentata la fatica
per conciliare studio, nuoto e
palestra, non riesco a fare molti doppi e quest’anno avrò gli
esami. Ma voglio di più».
Rimpianto Non ditelo a Luca
Dotto e al suo tecnico Claudio
Rossetto, dopo il 4˚ posto nei
100 sl per 3 centesimi dal russo Lagunov, sul podio con l’australiano mezzo italiano Tommaso D’Orsogna (46"80) e sull’imprendibile russo Morozov
da 45"65 (a metà sotto il mondiale in 21"48). «E l’argento è
a 4...meglio che sia successo
qui che non a Barcellona», prova a consolarsi il velocista che
ammette di aver dilapidato
quei centesimi preziosi nell’ultima virata: «Mi sono dovuto
allungare, peccato: ma quest’altra esperienza mi è stata
utile. E poi ero arrivato con la
febbre qui, e me torno con un
argento in staffetta e un podio
sfiorato nei 100 sl, non esco sicuramente come a Londra, meglio deluso che frustrato. E mi
sento sicuramente rafforzato
Gregorio Paltrinieri, 18 anni, argento iridato dopo l’oro europeo REUTERS
da quest’esperienza».
Arena americana Ryan Lochte
raggiunge le 30 medaglie globali ai Mondiali: ha fatto un filotto con 6 ori, un argento (clamorosa la sconfitta nei 200
dorso) e un bronzo (a delfino).
Ha regalato spettacolo e medaglie, ha offerto gioia. Imbattibile, in questo, leader della nazionale Usa, che annuncia la
rottura dello storico rapporto
tecnico con la Speedo per legarsi all’Arena, brand italiano,
per ben 8 anni.
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s.a.
Luca Dotto, 22 anni LAPRESSE