al prefetto tronca

Transcript

al prefetto tronca
FPC - Funzioni Pubbliche Centrali
DIPARTIMENTO MINISTERI – PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – SICUREZZA
CISAL
Prot.142/15
Roma, 4 novembre 2015
Al Prefetto Francesco Paolo Tronca
Commissario di Roma Capitale
Illustrissimo Signor Prefetto,
cogliamo l’occasione per porgerLe un saluto di benvenuto e per augurarLe un buon
lavoro, consapevoli del duro compito che L’attende.
Il Suo arrivo a Palazzo Senatorio ha segnato, da un lato, la fine di una lunga e penosa
vicenda, che ha visto la Capitale d’Italia trascinata ad uno dei livelli più bassi della sua storia
recente, mentre dall’altro speriamo vivamente che possa coincidere con l’inizio di una
stagione nuova.
Crediamo che sicuramente Lei avrà già delineato un elenco delle priorità da
affrontare, ma qui ci permettiamo di segnalarne alcune.
Sicuramente l’eccezionalità dell’evento che tra un mese porrà Roma al centro
dell’attenzione del mondo, e cioè il Giubileo, impone un’attenzione straordinaria in termini
di sicurezza, ordine, decoro, efficienza: Roma infatti ha bisogno di riconquistarsi
un’immagine, di fronte al Paese e al mondo intero, degna di una moderna Capitale europea.
Ma crediamo anche che gli interventi dovranno avere un carattere strutturale,
dovranno tendere cioè a risolvere via via in modo permanente le mille disfunzioni che
affliggono Roma, per garantire a tutti i suoi cittadini un significativo innalzamento del livello
della qualità della vita.
Sicuramente un problema centrale è quello della sicurezza, soprattutto nelle
periferie, dove troppo spesso non esiste un adeguato controllo del territorio da parte delle
Forze dell’ordine, insufficienti e mal equipaggiate, e interi quartieri sono in mano alla
delinquenza comune ed alla criminalità, il cui modus operandi spesso raggiunge livelli di
violenza sulla persona particolarmente odiosi ed efferati.
Un altro punctum dolens riguarda la pulizia ed il decoro della città: i recenti scandali
legati all’Azienda Municipalizzata Ambiente (AMA) hanno rivelato probabilmente quali sono
state la cause della carenza di un servizio che rende oggi Roma estremamente sporca, con
intere zone, anche in pieno centro storico, fortemente degradate: se poi ci si sposta nelle
periferie, il quadro diventa desolante, laddove l’abbandono e la desolazione sono scenari
sempre più frequenti e diffusi.
Un’altra croce per i Romani e per i milioni di turisti che la visitano ogni anno, è la
situazione dei trasporti e del traffico: ancora oggi Roma ha una rete di trasporto su ferro
(sotterranea e di superficie) lontanissima dagli standard delle altre Capitali europee, mentre
il trasporto su gomma è caratterizzato da vetture spesso inadeguate, sporche, insicure, che
passano con una frequenza irregolare e comunque largamente insufficiente a soddisfare le
esigenze quotidiane della popolazione, mentre nella estrema periferia il servizio pubblico è
praticamente inesistente.
CISAL – Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori
Via Torino 95 – 00184 Roma - Tel. 06/3211627 - Fax 06/3212521
www.cisal-fpc.it e-mail: [email protected] 347/0662930
FPC - Funzioni Pubbliche Centrali
DIPARTIMENTO MINISTERI – PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – SICUREZZA
CISAL
E se le recenti vicende che hanno coinvolto l’ATAC, l’azienda di trasporto pubblico
comunale, possono aiutare a comprendere le cause di tanto disastro, il risultato di questa
cronica inadeguatezza è sotto gli occhi di tutti: tantissimi, troppi cittadini si servono del
mezzo privato, congestionando e inquinando l’intera città, dove il traffico, a partire dal
famigerato GRA fino al centro storico, la fa da padrone tutti i giorni dell’anno, con
l’esclusione forse di un paio di settimane ad agosto.
Traffico pesante, insostenibile per una città le cui strade assomigliano sempre più
spesso a dei crateri lunari a causa di buche e voragini che hanno causato nel tempo incidenti
persino mortali, quando dentro di queste sono capitati degli sfortunati motociclisti.
Potremo continuare a lungo, Signor Prefetto, e parlare delle scuole spesso fatiscenti
ed insicure per i nostri bambini, dei pronto soccorso affollati come campi profughi del terzo
mondo, dell’illuminazione stradale insufficiente, delle scritte che deturpano i muri, i mezzi
pubblici, perfino i monumenti, della sosta selvaggia, delle barriere architettoniche per i
disabili, delle deiezioni canine sui marciapiedi,…ma siamo sicuri che l’annoieremmo.
La verità è che a Roma bisogna cambiare la cultura, a cominciare da quella di una
classe politica e dirigente che ha spadroneggiato, pensando solo a lucrare e a sistemare
parenti ed amici: a giorni inizierà il processo denominato Mafia Capitale, speriamo che serva
a ristabilire un po’ d’ordine e non soltanto a riempire i giornali e ad ispirare fiction televisive.
Ma deve cambiare, contemporaneamente, anche la cultura di una città che si è
troppo spesso abituata a questi mali, imparando a conviverci con una sorta di secolare
rassegnazione che, se per un po’ può anche essere una forza ed una risorsa, nel tempo però
rassomiglia sempre di più ad una più o meno inconsapevole complicità.
Cosa possiamo chiederLe Signor Prefetto?
Da dove cominciare?
Sinceramente, crediamo che ci sia solamente l’imbarazzo della scelta!
Le chiediamo allora di agire con forza, con coraggio, con immediatezza, perché il
malato è molto grave, e sciroppi e pannicelli caldi non servirebbero, occorre intervenire con
il bisturi, non in senso giustizialista o sommario, beninteso, ma nel senso di andare fino in
fondo per recidere il male, annidato praticamente ovunque.
Questo dovrà servire a creare le precondizioni per un futuro diverso, per trasformare
Roma in una vera ed autentica Capitale Europea del terzo Millennio, con servizi efficienti,
dove la vita possa essere più facile e più serena per tutti i suoi cittadini, non soltanto per
quei turisti che vi trascorrono magari tre giorni nella vita e di ritorno a casa, a Tokyo come a
Sidney, raccontano come sarebbe bello viverci per sempre.
Crediamo che se vi trascorressero tre mesi, e non da turisti, forse cambierebbero
idea: anzi, ne siamo certi.
Il Segretario Generale
Paola Saraceni
CISAL – Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori
Via Torino 95 – 00184 Roma - Tel. 06/3211627 - Fax 06/3212521
www.cisal-fpc.it e-mail: [email protected] 347/0662930