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PROCEDURA DI STERILIZZAZIONE
In conformità alle normativa Ministeriale, in particolare il Titolo X D.lgs. 81/2008, integrato 106/2009 e la Direttiva
2000/54/CE del 18/09/2000, la clinica Quredent ha elaborato il seguente protocollo, seguendo le indicazioni riportate
sulle Linee Guida ISPESL “Linee guida sull’attività di sterilizzazione quale protezione collettiva da agenti biologici per
l’operatore nelle strutture sanitarie”.
PROTOCOLLO di STERILIZZAZIONE della clinica dentale QUREDENT
Elaborazione luglio 2015
Redatto ai sensi del Titolo X del D.Lgs. 81/08 , succ. 106/2009 e della Direttiva 2000/54/CE
Sono state inoltre considerate tutte le indicazioni fornite dai fabbricanti dei dispositivi medici in merito al processo di
sterilizzazione, come da norma tecnica UNI EN ISO 17664:2005.
Tali procedure sono atte a minimizzare e, ove possibile, azzerare il rischio di infezioni per i lavoratori e i pazienti della
clinica.
Tutto il personale della clinica è adeguatamente formato sul protocollo di sterilizzazione, grazie a corso di formazione
interno e periodici aggiornamenti.
ELENCO ATTREZZATURE PER LA STERILIZZAZIONE E DPI
(Dispositivi di Protezione Individuale)
Apparecchiature presenti nello studio e dedicate al processo di sterilizzazione:
› Vasca ad ultrasuoni
› Vasca per la disinfezione degli strumenti
› Imbustatrice
› Autoclave
› Marcatore per la tracciabilità
DPI utilizzati durante il processo di sterilizzazione:
› Camice impermeabile
› Guanti antitaglio
› Occhiali protettivi
› Mascherina
FASI DELLA STERILIZZAZIONE
I protocolli che si considerano sono:
1. Raccolta/trasporto
2. Decontaminazione
3. Lavaggio
4. Risciacquo
5. Asciugatura
6. Controllo e manutenzione
7. Confezionamento
8. Sterilizzazione
9. Stoccaggio
10. Verifiche periodiche
1. RACCOLTA E TRASPORTO
Apparecchiature o strumenti necessari:
› Vassoio senza saldature
Ogni operatore addetto alla sterilizzazione dovrà essere munito di adeguati DPI (camice, idonee
calzature, guanti antitaglio, mascherina e occhiali protettivi) che dovranno essere mantenuti per tutto il ciclo
operativo.
È necessario prima di tutto dividere quelli che sono gli strumenti da sterilizzare da quelli monouso, quali
bisturi ed aghi. Quest’ultimi dovranno essere smaltiti negli appositi contenitori posti all’interno di ogni singolo studio.
Tutti gli strumenti da trasportare nella zona di sterilizzazione, dovranno essere racconti nell’apposito contenitore
rigido, privo di saldature.
Gli operatori dovranno prestare particolare attenzione durante il trasporto del contenitore, onde evitare eventuali
ostacoli sul percorso e il contatto con altri lavoratori o pazienti che vi transitassero.
2. DECONTAMINAZIONE
Apparecchiature o strumenti necessari:
› Vasca per la disinfezione
› Soluzione disinfettante
Gli strumenti infetti devono essere direttamente portati e depositati nell’apposita zona della sterilizzazione
(“zona sporco”).
Gli strumenti devono essere immediatamente immersi nella vasca di decontaminazione, precedentemente allestita
con l’apposito prodotto chimico e lasciati in immersione per il tempo stabilito dal fabbricante del disinfettante.
L’operatore deve quindi prendere nota dell’ora o attivare il timer.
Al termine del tempo stabilito, è necessario estrarre la vaschetta degli strumenti e depositarla nel lavandino preposto
alla fase di lavaggio.
La soluzione decontaminante dovrà essere immediatamente smaltita secondo le indicazioni fornite dal fabbricante.
3. LAVAGGIO
Apparecchiature o strumenti necessari:
› Scovolini
› Spazzole con setole morbide
› Vasca ad ultrasuoni
› Soluzione detergente per ultrasuoni
La prima fase di lavaggio consiste nella detersione degli strumenti precedentemente depositati nel
lavandino.
Per una corretta pulizia, l’operatore dovrà utilizzare tutti gli strumenti di detersione messi a disposizione, in particolare
per gli strumenti che presentano incastri, zigrinature, cavità o lumi ristretti.
La seconda fase consiste nel bagno ad ultrasuoni.
Gli strumenti lavati, dovranno essere immediatamente depositati nella vasca ad ultrasuoni,
precedentemente predisposta come da indicazioni del fabbricante.
Impostare il ciclo, come da indicazioni.
4. RISCIACQUO
Dopo la procedura di detersione manuale e ad ultrasuoni, l’operatore dovrà procedere ad un primo
risciacquo del materiale con doccia di acqua corrente e successivamente con doccia per rimuovere residui di
detergente.
5. ASCIUGATURA
Apparecchiature o strumenti necessari:
› Teli o carta
In questa fase l’operatore deve provvedere ad una adeguata asciugatura degli strumenti, utilizzando panni di carta o di
tela che non rilascino fibre.
6. CONTROLLO E MANUTENZIONE
Prima del confezionamento i materiali dovranno essere accuratamente controllati in tutte le loro parti per garantirne
l’integrità.
Gli strumenti che necessitano di manutenzione, dovranno essere lubrificati durante questa fase, con prodotti
idrosolubili.
Tutti i materiali che presentano parti deteriorate (rotture, ruggine etc.) NON devono essere avviati alla fase del
confezionamento, ma opportunamente riparati o trattati con prodotti specifici.
7. CONFEZIONAMENTO
Apparecchiature o strumenti necessari:
› Imbustatrice
› Sistema di tracciabilità
Gli strumenti devono essere ora collocati nella parte della sterilizzazione dedicata alla fase finale (“zona pulito”).
Vanno seguite le seguenti indicazioni generali:
› Controllare visivamente che il materiale da confezionare sia pulito, integro e asciutto;
› Riassemblare il materiale nel caso in cui sia stato precedentemente scomposto;
› Rimuovere qualsiasi impedimento al contatto della superficie del materiale da sterilizzare con
l’agente sterilizzante;
› Proteggere adeguatamente il materiale da inviare al confezionamento;
› Porre particolare attenzione alla strumentazione appuntita o tagliente che potrebbe danneggiare la confezione;
› Assemblare plastiche e gomme evitando distorsioni che impediscano l’azione dell’agente sterilizzante;
Confezionare i materiali sterilizzabili singolarmente o assemblabili in set mono intervento o mono
paziente.
Ogni singola confezione dovrà riportare apposita etichetta che segnali la data di sterilizzazione.
Si ricorda che le buste garantiscono il mantenimento sterile per 30 giorni. È possibile prolungare fino a 60 giorni la
sterilità con il doppio imbustamento.
8. STERILIZZAZIONE
Apparecchiature o strumenti necessari:
› Autoclave
Gli strumenti imbustati devono essere posti all’interno dell’autoclave in modo tale che ogni superficie sia direttamente
esposta all’agente sterilizzante per la temperatura e per il tempo previsti.
Il carico deve essere distribuito uniformemente, facendo attenzione che non tocchi le pareti della camera, che sia
sostenuto da apposite griglie, che non sia ammassato affinché il vapore possa circolare il più liberamente possibile.
Al termine del ciclo, controllare che non siano presenti residui di condensa che favorirebbero la
ricontaminazione dei materiali.
9. STOCCAGGIO
Gli strumenti imbustati e sterilizzati dovranno essere immagazzinati negli appositi vani degli studi, ponendo attenzione
a che le confezioni rimangano integre durante tale operazione.
10. VERIFICHE PERIODICHE
Si ricorda che i test possono variare a seconda delle indicazioni fornite dal fabbricante delle apparecchiature utilizzate
nello studio e dalla frequenza d’uso delle attrezzature.
GIORNALIERA:
› Controllo delle superfici della sterilizzazione;
› Controllo della data sulle confezioni sterilizzate e stoccate;
› Vacuum test per la tenuta del vuoto dell’autoclave;
› Test degli integratori chimici.
OGNI 15 GIORNI:
› Test di controllo vasche ad ultrasuoni.
MENSILE:
› Test di controllo sulla sigillatrice.
› Bowie Dick Test (test di penetrazione del vapore corpi porosi);
› Helix test (test penetrazione del vapore corpi cavi);
OGNI 12 MESI:
› SEE Test (test biologicodelle spore);
› Verifica del tempo programmato di ultrasuoni e autoclave con il tempo reale, tramite cronometro
(valore limite +/-5%).
OGNI APPARECCHIATURA DEVE ESSERE PERIODICAMENTE SOTTOPOSTA
A MANUTENZIONE, COME DA LIBRO MACCHINE. QUALSIASI
INTERVENTO DI MANUTENZIONE ORDINARIA O STRAORDINARIA DEVE
ESSERE ESEGUITA DA PERSONALE ABILITATO DAL COSTRUTTUTORE.