Collezioni Comunali RELAZIONE TECNICA sett2015

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Collezioni Comunali RELAZIONE TECNICA sett2015
INDICE
1.
PREMESSA.......................................................................................................................2
2.
SISTEMA RIVELAZIONE INCENDI..................................................................................3
2.1
3.
Descrizione dell’intervento.............................................................................................3
SISTEMA DIFFUSIONE SONORA DI EVACUAZIONE DI EMERGENZA......................6
3.1
4.
Descrizione dell’intervento.............................................................................................6
DESCRIZIONE DELLA PIATTAFORMA PSIM................................................................8
4.1
4.2
Principali caratteristiche piattaforma PSIM.................................................................10
Principali funzionalità della piattaforma PSIM.............................................................11
5.
SERVER E CLIENT DI SUPERVISIONE........................................................................13
6.
NORME GENERALI........................................................................................................14
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
Cavi di collegamento...................................................................................................14
Canalizzazioni..............................................................................................................14
Qualità e caratteristiche dei materiali..........................................................................15
Esecuzione dei lavori...................................................................................................15
Riferimenti Normativi...................................................................................................16
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1.
PREMESSA
L’intervento di messa in sicurezza per le Collezioni d’Arte e della Torre dell’Orologio e dei locali sottotetto siti
all’interno del Palazzo D’Accursio di Bologna si rende necessario al fine di soddisfare le esigenze di sicurezza nel
rispetto delle normative vigenti.
Le aree oggetto dell’intervento sono per lo più adibite a Sale Espositive ad eccezione della Sala Farnese che viene
usualmente impiegata come Sala Convegni.
L’intervento in oggetto prevede:
la realizzazione di un sistema di Rivelazione Incendi.
la realizzazione di un sistema di diffusione sonora di evacuazione emergenza.
Di seguito si descrivono più ampiamente gli interventi previsti.
A seguito degli interventi di adeguamento dei sistemi di sicurezza installati all’interno dello stabile si ritiene inoltre di
fondamentale importanza la fornitura e la configurazione di una piattaforma di supervisione PSIM (Physical Security
Information Management) in grado di interagire, controllare e monitorare diverse tipologie di sensori, apparati e
sottosistemi funzionali impiegati nella realizzazione dei Sistemi di Sicurezza.
Nel presente intervento è inclusa la fornitura e configurazione in opera delle licenze software per la gestione ed il
controllo dei seguenti impianti:

Sistema antincendio Collezione d’Arte e relativi sottotetti e Torre dell’Orologio

Sistema EVAC Collezione d’Arte e relativi sottotetti e Torre dell’Orologio

Sistema antincendio Museo Morandi e relativi sottotetti (di futura realizzazione)

Sistema EVAC (di futura realizzazione)
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2.
SISTEMA RIVELAZIONE INCENDI
2.1
Descrizione dell’intervento
La norma UNI 9795 "Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione e di allarme incendio - Sistemi dotati di
rivelatori puntiformi e calore, punti di segnalazione manuali e targhe indicatrici evacuazione”, costituisce il principale
riferimento per la realizzazione e l'esercizio degli impianti automatici di rivelazione incendi.
Nel seguito vengono delineati i principali criteri di scelta ed installazione dei rivelatori d'incendio e degli altri
componenti dell' impianto da installare all’interno dei locali in oggetto.
L’intervento dovrà essere caratterizzato dalla fornitura in opera di rivelatori ottici di fumo ivi comprese le
canalizzazioni ed i cavi per il collegamento degli stessi alla centrale Antincendio. Al contempo, visto il contesto di
pregio delle aree dovranno essere forniti e posati dispositivi di segnalazione manuale (pulsanti) e di segnalazione
ottico-acustica (sirene) collegabili alla centrale via radio, così come normato dalla UNI9795.
Detto impianto dovrà essere controllato e gestito dalla centrale di rivelazione incendi a microprocessore a 8 loop
espandibile a 16, con una capacità totale per ciascun loop di 99 rivelatori analogici + 99 punti indirizzabili con moduli
di ingresso/uscita del tipo analogico indirizzato. La centrale dovrà essere espandibile per poter gestire gli ampliamenti
d’impianto futuri in altre aree dell’edificio come il Museo Morandi.
La visualizzazione degli eventi dovrà avvenire su display a cristalli liquidi a 16 righe per 40 colonne, integrato nella
centrale.
I comandi per la gestione dell’impianto dovranno avvenire essere mediante la tastiera ubicata sul pannello frontale
della centrale.
Oltre alle caratteristiche hardware sopra descritte, la centrale dovrà disporre di caratteristiche software quali:

Equazioni di controllo CBE (control-by-event) per attivazioni con operatori logici (And, Or, delay, ecc.).

Archivio storico di 999 eventi in memoria non volatile.

Orologio in tempo reale.

Auto-programmazione della linea con riconoscimento automatico del tipo di dispositivi collegati.

Programmazione di funzione software predefinite per i diversi dispositivi in campo.

Riconoscimento automatico di punti con lo stesso indirizzo.

Gestione degli allarmi e dei guasti.

Soglia di allarme per i sensori programmabili.

Segnalazione di necessità di pulizia dei sensori.

Segnalazione di scarsa sensibilità sensori.

Cambio automatico sensibilità giorno/notte.

Funzioni di WalkTest per zona.
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La centrale di gestione dovrà essere installata all’interno dell’attuale sala regia e dovrà essere predisposta per il
collegamento con il sistema di diffusione sonora EVAC di cui ai paragrafi seguenti attraverso schede di uscita relè.
Inoltre dovranno essere previste opportune schede per il collegamento della centrale su rete IP.
All’interno delle sale dovranno essere installati dei sensori ottici di fumo in ambiente a superficie sui soffitti. Tali
sensori dovranno essere collegati via cavo alla centrale antincendio, essendo gli stessi già serviti da canalizzazioni
esistenti all’interno dei sottotetti. Tuttavia essendo presente un unico condotto per il passaggio dei cavi all’interno dei
sottotetti, dovrà essere realizzato un nuovo cavidotto mediante tubazione in PVC al fine di posare il percorso di
andata e quello di ritorno del loop antincendio all’interno di passaggi distinti, come da normativa.
Laddove l’installazione dei sensori ottici puntiformi non viene ritenuta possibile per mancanza di canalizzazioni
esistenti o assenza dei sottotetti, come ad esempio presso la Sala Farnese, dovranno essere installate barriere
lineari di fumo a riflessione collegabili via wireless alla centrale antincendio.
In aggiunta alla rivelazione automatica dell’incendio dovranno essere installati dei pulsanti manuali di segnalazione
incendio presso le vie d’esodo completati da sirena per la segnalazione ottico/acustica d’allarme. Tali apparati non
essendo serviti da tubazioni, la realizzazione delle quali comporterebbe gravi danni alle pareti delle sale, in parte
affrescate, dovranno essere collegati alla centrale attraverso dei trasmettitori radio collegabili su loop e da installare
all’interno dei sottotetti.
La rilevazione incendio dovrà essere attuata anche all’interno delle aree sottotetto, essendo le stesse aree
classificate come ad alto carico d’incendio. La protezione dovrà essere realizzata sia con sensori ottici di fumo che
con rivelatori lineari di fumo. La segnalazione manuale dovrà essere effettuata con pulsanti a rottura vetro mentre la
segnalazione luminosa e sonora dovrà essere implementata attraverso targhe ottiche – acustiche. Tutti i dispositivi
dovranno essere cablati al loop antincendio.
L’intervento dovrà essere esteso anche ai 6 livelli della Torre dell’Orologio per i quali dovranno essere previsti i
dispositivi di rivelazione e segnalazione previsti dalla norma. All’interno della Torre è possibile impiegare sistemi via
cavo.
I locali esclusi da protezione antincendio dovranno essere gli antibagni con i relativi bagni essendo il carico d’incendio
prossimo allo zero.
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3.
SISTEMA DIFFUSIONE SONORA DI EVACUAZIONE DI EMERGENZA
3.1
Descrizione dell’intervento
Il sistema di rilevazione fumi descritto nei paragrafi precedenti dovrà essere coordinato con un sistema di diffusione
sonora di emergenza atto a diffondere messaggi parlati o preregistrati nei seguenti ambienti oggetto di intervento:

Sale espositive, Sala Convegni ed altri locali presso le Collezione d’Arte

Locali Torre dell’Orologio
Il sistema dovrà garantire le seguenti prestazioni:

Alta fedeltà

Conformità agli standard EN 54-16 ed EN 60849

Facilità di espansione

Facilità di installazione e manutenzione
L’intervento dovrà prevedere un’architettura completamente ridondata a caldo, nel rispetto delle normative vigenti, sia
per quanto riguarda le unità di controllo (controller e router) e sia per quanto riguarda gli stadi finali di amplificazione.
Un sistema di continuità elettrica a batterie dovrà garantire il funzionamento dell’intero sistema per almeno 30 minuti
in emergenza così come stabilito dalla norma EN-54-4.
Il sistema di comunicazione al pubblico e di allarme vocale dovrà essere progettato per la trasmissione di annunci e
messaggi di emergenza tramite un dispositivo facile da usare certificato per la conformità agli standard di
evacuazione EN 54-16, ISO 7240-16 e EN 60849. Il sistema dovrà essere basato su una unità centrale di controllo
che può gestire fino a 6 zone con gestore di messaggi incorporato, microfono di emergenza VV.FF. ed amplificatore
di potenza incorporato da 240 W. L'unità centrale di controllo dovrà essere espandibile fino a 60 zone tramite l'uso di
router a 6 zone. Inoltre, dovrà essere possibile interconnettere fino a 8 stazioni di chiamata con 32 tastiere, dotate di
tasti programmabili per l'instradamento dei messaggi.
Le linee di diffusori dovranno essere collegate agli amplificatori finali di potenza secondo un cablaggio ridondato A/B.
Le linee di collegamento dovranno essere realizzate con cavo audio specifico EVAC resistente al fuoco per 30 minuti.
Le due linee ridondate dovranno essere posate in vie cavo separate.
Per la tipologia dei diffusori dovranno essere privilegiati altoparlanti a cassa certificati EN 54-24 e dotati di morsetto
ceramico con fusibile. I diffusori dovranno essere installabili sulla superficie dei soffitti.
All’interno delle della Sala Farnese, dell’atrio alla Sala Farnese e della Sala Espositiva più grande delle Collezioni
d’Arte dovranno essere previsti proiettori di suono unidirezionali da installare negli angoli delle sale. Analoghi diffusori
dovranno essere installati per la diffusione di messaggi anche nei sottotetti della Collezione d’Arte.
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All’interno della Sala Regia dovrà essere predisposta una postazione microfonica di chiamata completa si tastiera di
selezione a 6 zone. Il sistema dovrà essere completato da un sistema di chiamata di emergenza con microfono “Vigili
del Fuoco” atto a diffondere messaggi in situazione di emergenza e di evacuazione.
Dal punto di vista degli amplificatori il sistema dovrà essere dimensionato con 240W di potenza aggiuntiva rispetto al
necessario, sempre in configurazione ridondata, al fine di poter effettuare ampliamenti futuri del sistema di diffusione
sonora in altre aree dell’edificio come il Museo Morandi.
Tutti gli elementi di amplificazione e controllo (controller, router, amplificatori, caricabatterie e pacchi batteria)
dovranno essere installati opportunamente cablati all’interno di un armadio rack di adeguate dimensioni che sarà
installato all’interno della sala regia.
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DESCRIZIONE DELLA PIATTAFORMA PSIM
4.
La piattaforma dovrà essere dotata di driver multiprotocollo, che consentiranno di gestire e controllare in modo
integrato diverse tipologie di sistemi:
Videosorveglianza, Antintrusione, Controllo Accessi, Rivelazione Incendi, Diffusione sonora, Building Management &
SCADA

Sistemi di videosorveglianza

Centrali e sistemi di antintrusione

Sistemi di controllo accessi

Centrali e sistemi di rilevazione incendio

Sistemi di diffusione sonora e Public Announcement

Sistemi di building automation & HVAC

Sistemi SCADA
Fermo restando che la piattaforma dovrà essere predisposta per integrare le tipologie di sistemi sopra elencati, nel
presente intervento è comunque prevista la fornitura delle seguenti licenze software :

Nr. 1 Licenza Server per gestione centrali rivelazione incendi ed EVAC

Nr. 1 Licenza per 1000 punti (sensori antincendio o diffusori EVAC)

Nr. 2 driver per integrazione centrale antincendio e del controller EVAC

Nr. 2 Licenze Client
La piattaforme è comunque predisposta attraverso la fornitura di licenze aggiuntive per la supervisione di impianti
TVCC, antintrusione, controllo accessi e SCADA.
La piattaforma dovrà permettere di comandare agevolmente i sistemi di sicurezza di differenti tipologie e dei
principali produttori presenti sul mercato, comprese le funzionalità di controllo telemetrico dei sistemi di
videosorveglianza, il controllo degli inserimenti/disinserimenti dei sistemi di antintrusione, l'apertura/chiusura dei
varchi di acceso e le interazioni con il sistema di rivelazione incendi.
Tutti i sistemi devono poter essere gestiti/controllati grazie all’interfaccia grafica unificata sia tramite comandi attivabili
dai menù a discesa sia tramite la visualizzazione sulle mappe grafiche, che dovranno essere liberamente
personalizzabili.
In linea di principio ogni azione/evento nel sistema dovrà poter attivare la verifica video dell'evento (popup) tramite
l'attivazione di una delle telecamere disponibili. Gli eventi così generati dovranno poter essere visualizzati al
momento oppure in un momento successivo interrogando l'archivio degli eventi.
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Principali caratteristiche piattaforma PSIM
4.1
La piattaforma dovrà assicurare la gestione ed il management dei seguenti elementi:

Security Management, soddisfa la necessità di raccogliere e gestire le informazioni dei sistemi di sicurezza,
di controllo accessi pedonali e veicolari e di sorveglianza per garantire la protezione delle persone, della
proprietà e dei beni, anche intellettuali.

Safety Management, soddisfa la necessità di controllo dei sistemi per la protezione antincendio e per la
diffusione sonora di emergenza, con finalità di limitare i danni a persone e cose.

Video Management, soddisfa la necessità di controllo delle aree mediante sistemi di videosorveglianza e di
videocitofonia, consentendo la visione live e la registrazione delle immagini e suoni.

Building Management, soddisfa la necessità di conduzione degli impianti HVAC e Building Automation
gestendo direttamente sia le apparecchiature di regolazione con finalità di risparmio energetico sia le
“macchine” in senso stretto.

Energy Management, soddisfa le esigenze di monitoraggio e di gestione di risparmio energetico elettrico
(es. luci, motori, ecc).

Time & Attendance, soddisfa l’esigenza di automatizzare i processi di rilevazione presenze dei dipendenti
(ovvero la classica timbratura del cartellino), controllo accessi e gestione dati in aziende di tutte le tipologie.
Le caratteristiche architetturali del software dovranno permettere l’integrazione di tutti i sistemi che utilizzano
protocolli di comunicazione sia di tipologia open standard sia di tipologia proprietari di terze parti.
Grazie alla sua architettura Server / Client di livello Enterprise, la piattaforma dovrà offrire la possibilità di gestire
server distribuiti e architetture complesse, modulari e scalabili e permettere configurazioni a partire da piccoli impianti
fino a impianti complessi in diversi ambiti d’applicazione.
4.2
Principali funzionalità della piattaforma PSIM
La piattaforma di Centralizzazione e Gestione Integrata dei Sistemi di Sicurezza dovrà rendere disponibile tutte le
seguenti funzionalità:.
 Architettura Server/Client, con possibilità di ridondanza a livello di server e numero potenzialmente illimitato di
postazioni client;
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 Centralizzazione di allarmi rilevati da sistemi e centrali di molteplici produttori con visualizzazione diretta degli
allarmi sull’interfaccia;
 Gestione dei livelli di accesso e dei diritti degli utenti in configurazione gerarchica (amministratori, operatori,
manutentori, ecc.);
 Rappresentazione grafica di tutte le informazioni centralizzate attraverso l’impiego di icone dinamiche, toolbar di
navigazione, pulsanti, animazioni, ecc;
 Disponibilità di un modulo di configurazione e un editor grafico che può essere usato direttamente da utenti con
livello di accesso “Amministratore”;
 Funzionalità di matrice virtuale: usata per posizionare e controllare il modo in cui i flussi video sono visualizzati
su singolo monitor o su videowall;
 Gestione semplice delle Telecamere PTZ sia attraverso l’interfaccia grafica che attraverso joystick compatibili;
 Scenari dei siti customizzabili: automazioni per implementazioni di azioni in risposta ad eventi rilevati dal sistema;
 Log di tutti gli eventi rilevati dal sistema e delle operazioni realizzate dagli operatori;
 Disponibilità di moduli per la compilazione di procedure operative da seguire e di report da stilare a seguito di un
determinato evento d’allarme;
 Collegamento automatico di allarmi e telecamera per attivazione popup video e posizionamento speed dome su
posizioni preimpostate (preset);
 Playback completo delle immagini registrate a bordo di DVR o NVR o Server di Registrazione;
 Sistemi di Analisi intelligente delle Immagini supportati nativamente o attraverso i sistemi Video Management
System (VMS) compatibili;
 Sistemi di lettura targhe supportati nativamente o attraverso i sistemi VMS compatibili;
 Nessuna limitazione sul numero di dispositivi collegati in contemporanea al server centrale.
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SERVER E CLIENT DI SUPERVISIONE
5.
Nell’intervento dovrà intendersi inclusa la fornitura in opera della piattaforma hardware server – client così costituita:

Nr. 1 Server rack 19", doppio Processore Intel Xeon E5640 2,66GHz, RAM 8GB, nr.02 hard disk SAS 6Gbps
300GB 15.000 giri hot-plug in configurazione RAID1, scheda controller RAID hardware, Sistema operativo
Microsoft Windows Server 2008 R2 standard edition, alimentatore ridondato, masterizzatore DVD+/-R, guide
per rack 19". Tipo PowerEdge R410 o similare.

Nr. 2 Personal computer Mini Tower, Processore Intel Core i7-3770 3,40GHz, RAM 4GB, Hard disk SATA III
da 1TB, doppio Scheda video AMD Radeon HD7470 1GB 4 uscite video totali, Masterizzatore DVD+/-RW,
Sistema operativo Windows 7 Professional 64bit, tastiera e mouse ottico USB, Monitor LED 23" Full HD
completo di barra audio. Tipo Optiplex 9010MT o similare.

Nr. 6 monitor LCD 22” (3 per ogni postazione).
La postazione operatore, attraverso l’applicativo Client, dovrà consentire di gestire la visualizzazione degli eventi,
procedure, mappe grafiche e immagini video distribuita su più monitor. In tal modo l’operatore in sala regia ha un
quadro completo e immediato dei siti che sta monitorando nonché degli strumenti di informazione (quali ad esempio
mappe grafiche con icone che cambiano aspetto) e intervento necessari (quali ad esempio procedure di risposta ad
eventi, check list delle azioni da eseguire a fronte di un evento, ecc.).
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6.
NORME GENERALI
6.1
Cavi di collegamento
Tutti i collegamenti elettrici dovranno essere realizzati a mezzo di cavi uni/multipolari del tipo, FTG10(O)M1 (CEI 2045) con conduttore flessibile, isolato in EPR G10, non propagante incendio (CEI 20-22/2) e a ridotta emissione di gas
corrosivi (CEI 20-37/2) in caso di incendio, completo di morsetti e capicorda.
Per i loop di collegamento dovrà essere utilizzato un cavo schermato tetrapolare FG7OH1R 0,6/1kV, CEI - UNEL
35755, 35756, 35757, isolamento in PVC, non propagante incendio (CEI 20-22/2) e a contenuta emissione di gas
corrosivi (CEI 20-37/2) in caso di incendio, completo di morsetti e capicorda.
6.2
Canalizzazioni
Ogni cavo dovranno essere posato su apposite passerelle, in canalette di plastica con coperchio a scatto, in
tubazioni, di sezioni opportune, in condotti verticali ed orizzontali reperiti dall’appaltatore ed approvati dal
Committente, con le appropriate separazioni tra cavi a bassissima e bassa tensione.
Ogni cavo dovrà essere contrassegnato da apposita targhetta ad intervalli non superiori a 4 metri nei tratti rettilinei ed
intervalli inferiori, ove appropriato. Un contrassegno deve esser comunque apposto ad ogni estremità.
Il canale di dorsale dovrà essere posato nei sottotetti.
Lungo la dorsale, in corrispondenza di ogni stanza, si prevederanno opportuni stacchi, realizzati mediante scatole di
derivazione o opportuni raccordi, o comunque mediante pezzi speciali, in modo da consentire una corretta discesa
dei cavi all’interno di ogni stanza.
Gli stacchi all’interno di ogni stanza, laddove necessari, dovranno essere realizzati mediante tubi rigidi serie pesante
opportunamente dimensionati, raccordati e fissati a muro mediante gli opportuni pezzi speciali.
6.3
Qualità e caratteristiche dei materiali
Ai sensi del D.M. 37/08, dovrà essere utilizzato materiale costruito a regola d'arte, recante un marchio che ne attesti
la conformità (per esempio IMQ), ovvero dovrà essere verificato che abbia ottenuto il rilascio di un attestato di
conformità da parte di uno degli organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica
Europea, oppure sia munito di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore.
I materiali non previsti nel campo di applicazione della Legge 18 ottobre 1977, n. 791 e per i quali non esistono
norme di riferimento dovranno essere comunque conformi alla Legge 1 marzo 1968, n. 186.
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Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici e speciali dovranno essere adatti all'ambiente in cui
sono installati e avranno caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute
all'umidità alle quali possono essere esposti durante l'esercizio.
Tutti i materiali e gli apparecchi dovranno essere rispondenti alle relative norme CEI e le tabelle di unificazione CEIUNEL, ove queste esistano.
Tutti gli apparecchi riporteranno dati di targa ed eventuali indicazioni d'uso utilizzando la simbologia del CEI e la
lingua Italiana.
6.4
Esecuzione dei lavori
Tutti i lavori dovranno essere eseguiti secondo le migliori regole d'arte e le prescrizioni della Direzione dei lavori, in
modo che gli impianti rispondano perfettamente a tutte le condizioni stabilite.
L'esecuzione dei lavori dovrà essere coordinata secondo le prescrizioni della Direzione dei lavori o con le esigenze
che possono sorgere dalla contemporanea esecuzione di tutte le altre opere affidate ad altre ditte.
6.5
Riferimenti Normativi
I documenti normativi (tecnici e di legge) applicati per la prevenzione incendi ed i sistemi di diffusione sonora di
evacuazione di emergenza, salvo le eccezioni previste negli stessi documenti, dovranno essere i seguenti:
UNI EN 54-1: Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio – introduzione;
UNI EN 54-2: Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Centrale di controllo e segnalazione;
UNI EN 54-3: Dispositivi sonori di allarme incendio;
UNI EN 54-4: Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio - Gruppi di Alimentazione;
UNI EN 54-5: Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d'incendio – Rivelatori di calore - Rivelatori
puntiformi con elemento statico;
UNI EN 54-6: Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d'incendio – Rivelatori di calore - Rivelatori
velocimetrici di tipo puntiforme senza elemento statico;
UNI EN 54-7: Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d'incendio –Rivelatori puntiformi di fumo Rivelatori funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce e della
ionizzazione;
UNI EN 54-8: Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d'incendio – Rivelatori di calore a soglia di
temperatura elevata;
UNI EN 54-9: Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d'incendio Prove di sensibilità su focolari tipo;
UNI EN 54-11: Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d'incendio – Punti di allarme manuali
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UNI EN 54-12: Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d'incendio – Rivelatori lineari che utilizzano un
raggio ottico luminoso
UNI EN 54-16: Apparecchiatura di controllo e segnalazione per i sistemi di allarme vocale
UNI EN 54-20: Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d'incendio – Rivelatori di fumo ad aspirazione
UNI EN 54-24: Componenti di sistemi di allarme vocale - Altoparlanti
UNI EN 54-25: Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d'incendio – Componenti che utilizzano
collegamenti radio
CEI 20-36: Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici;
CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 in CA e a 1500 Vcc;
Prescrizioni di Autorità Locali, comprese quelle dei VV.FF.;
UNI 9795: Sistemi fissi di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme incendio. Sistemi dotati di rivelatori
di fumo e calore e punti di segnalazione manuale.
UNI ISO 7240-19: Progettazione, installazione, Collaudo e manutenzione dei sistemi sonori per scopi di
emergenza
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