Informazioni per persone con Bronchite Cronica Ostruttiva ed i loro

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Informazioni per persone con Bronchite Cronica Ostruttiva ed i loro
Informazioni per persone con
Bronchite Cronica Ostruttiva
ed i loro familiari ed assistenti
Febbraio 2004
NICE (National Institute for Clinical Excellence - MidCity Place - 71 High Holborn - London WC1V 6NA - w w w . n i c e . o r g . u k
ISBN: 1-84257-544-9
Published by the National Institute for Clinical Excellence - February 2004 - Printed by Abba Litho Ltd, London
© National Institute for Clinical Excellence, February 2004. All rights reserved. This material may be freely reproduced for
educational and not-for-profit purposes within the NHS. No reproduction by or for commercial organisations is allowed without
the express written permission of the National Institute for Clinical Excellence.
(1)
Caratteristiche di queste linee guida
Queste informazioni descrivono la guida che l'Istituto Nazionale per Eccellenza Clinica
(abbreviato in NICE) ha pubblicato per il NHS (Sistema Sanitario Nazionale) riguardante
la gestione della broncopneumopatia cronica ostruttiva (solitamente abbreviata in COPD)
negli adulti in comunità e negli ospedali.
Esse si basano sulle Linee Guida n° 12 della NICE intitolate “Broncopneumopatia Cronica
Ostruttiva: gestione della malattia polmonare cronica ostruttiva negli adulti nelle cure
primarie e secondarie” che sono, a loro volta, un orientamento clinico prodotto dal NICE
per i medici, infermieri ed per coloro che lavorano nel NHS in Inghilterra e nel Galles.
Anche se queste informazioni sono state scritte principalmente per persone con COPD,
possono essere anche utili per i familiari dei pazienti, per coloro che gestiscono le
persone affette da COPD e per chiunque possa essere interessato alla COPD o alle cure
mediche in generale.
Linee Guida Cliniche
Le linee guida cliniche sono raccomandazioni al fine di eseguire una buona pratica clinica.
Le raccomandazioni NICE sono costruite da gruppi di sanitari e scienziati, rappresentanti
non medici con esperienza e conoscenza della patologia in discussione. I gruppi studiano
l'evidenza disponibile riguardante il miglior metodo per trattare o gestire la patologia e
forniscono raccomandazioni basate su questa evidenza scientifica.
Cosa riguardano le raccomandazioni
Le linee guida cliniche NICE possono riguardare singole aree o una loro combinazione di
diagnosi, terapie, strategie, self-help (automedicazione). Le aree ricoperte da una linea
guida dipendono dall’argomento scelto e vengono esposte, all’inizio dei lavori, in un
documento definito scopo.
Le raccomandazioni NICE della COPD coprono l’intero spettro di cure che dovrebbe essere
disponibile nel NHS per gli adulti con COPD.
Esse includono il modo di eseguire la diagnosi e come dovrebbero essere prestati i
trattamenti nei diversi stadi di malattia. Le informazioni che seguono vi informano delle
linee guida NICE riguardanti la COPD. Non tentano di spiegare la COPD o i suoi
trattamenti nel dettaglio. NHS Direct è un punto iniziale per conoscere informazioni su
alcune delle condizioni mediche che si possono manifestare, come la bronchite.
Per specifiche informazioni di trattamento contatta il tuo medico o infermiere o altro
personale sanitario a seconda della necessità.
In che modo le Linee Guida sono usate nel NHS
In generale, gli operatori sanitari del NHS seguono gli orientamenti clinici del NICE. Potrà
accadere che queste raccomandazioni non saranno adatte ad alcuni pazienti a causa delle
loro specifiche condizioni mediche o alle loro condizioni generali di salute o a una
combinazione di quest’ultime.
Se pensate che il trattamento o le cure che ricevete non corrispondono al trattamento e
cure descritte nelle pagine seguenti, dovreste parlarne con il vostro medico, infermiere o
qualsiasi altro personale sanitario che segue la vostra malattia.
Se volete leggere le altre versioni di queste linee guida
Esistono quattro versioni di queste linee guida:
• la presente
• la linea guida NICE, Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva : gestione delle cure
primarie e secondarie della malattia polmonare cronica ostruttiva negli adulti
• la guida rapida che è un sommario delle principali raccomandazioni delle linee
guida NICE utile per i medici di famiglia e la loro pratica clinica; la NICE ne ha
spedito copie ai medici e ad altri professionisti sanitari che lavorano nel NHS
• la versione integrale, che contiene tutti i dettagli delle raccomandazioni così come
furono sviluppati e le informazioni riguardo alle evidenze su cui esse si basano.
Tutte le versioni sono disponibili sul sito Web NICE (www.nice.org.uk).
(2)
Broncopneumopatia cronica ostruttiva
La Broncopneumopatia cronica ostruttiva (abbreviata in COPD) è il nome dato ad una
condizione clinica in cui il soggetto presenta difficoltà in ed espiratorie a causa di un
danno prodotto da molto tempo ai suoi polmoni.
Nella COPD, le vie aeree sono ostruite parzialmente, e gli alveoli possono
danneggiati. (Le vie aeree sono i condotti attraverso i quali l'ossigeno
carbonica vengono trasportati rispettivamente dentro e fuori l’organismo, gli
le terminazioni delle vie aere in cui l’ossigeno passa dall'aria nel sangue,
carbonica dal sangue verso l’aria).
essere stati
e l’anidride
alveoli sono
e l’anidride
Le cause dell’ostruzione includono un aumento di secrezione di muco nelle vie aeree le
cui pareti risulteranno ispessite con conseguente ostruzione.
Nella COPD, s’intende per enfisema un danno al tessuto polmonare che compromette la
capacità degli alveoli a trasferire l’aria nell’organismo rendendo le vie aeree flaccide e
collassanti. Il danno inizia con l’infiammazione delle vie aeree che costituisce la risposta
dell’organismo ad una sostanza tossica (nella maggior parte dei casi il fumo di sigaretta)
di solito inalata per un lungo periodo di tempo. Se l'infiammazione persiste per molto
tempo, si avviano dei danni irreversibili. I trattamenti della COPD possono aiutare il
paziente a respirare più facilmente ma non possono ripararne il danno.
Messaggi chiave per Lei e per i professionisti sanitari
L'orientamento che NICE ha pubblicato per il NHS contiene diverse specifiche
raccomandazioni sul tipo di cura che un paziente affetto da COPD dovrebbe ricevere dalla
NHS, esse sono descritte nelle pagine seguenti. Alcune raccomandazioni presenti nella
linea guida sono note come “cure prioritarie”. Esse sono particolarmente importanti e
dovrebbero essere messe in atto come priorità.
AZIONI PRIORITARIE
- Come diagnosticare la COPD
Il vostro medico dovrebbe pensare alla COPD come una possibile diagnosi se avete
superato i 5 anni di età, se siete o siete stati fumatori e se riferite:
•
•
•
•
la comparsa di affanno salendo le scale o durante qualsiasi altro esercizio fisico,
la presenza di tosse persistente da molto tempo, o
la presenza di tosse con emissione di espettorato, o
la presenza di importante oppressione toracica e sibili respiratori durante la
stagione fredda.
Il vostro medico dovrebbe esaminare la vostra funzionalità polmonare usando uno
strumento chiamato spirometro.
Tutti i medici, infermieri e altri professionisti sanitari che curano persone con COPD
dovrebbero avere a disposizione uno spirometro o dovrebbero avere facile accesso alle
strutture capaci di eseguire la spirometria.
Se la eseguono loro stessi, dovrebbero aver ricevuto un valido e moderno addestramento
ad eseguirla ed essere in grado di interpretarne i risultati.
- Smettere di fumare
E’ molto importante smettere di fumare se siete fumatori con COPD. Il vostro dottore o
infermiera dovrebbero incoraggiarvi e aiutarvi in questo compito, non ha rilievo la vostra
età e da quanto tempo fumiate.
- Inalatori
Se avete il fiato corto durante l’esercizio fisico, o avete delle limitazioni nella vostra
attività, vi dovrebbe essere prescritto, un tipo di medicine chiamati broncodilatatori per
via inalatoria (vedi oltre).
Parlando in generale dei broncodilatatori diremo che alcuni hanno un effetto breve
mentre altri un effetto più lungo. I primi sono chiamati broncodilatatori ad azione “shortacting” i secondi “long-acting”.
(3)
Se i problemi respiratori persistono nonostante l’uso del broncodilatatore inalatorio shortacting, vi dovrebbe essere prescritto un broncodilatatore inalatorio long-acting.
Se la vostra COPD è “molto grave” e avete avuto bisogno, per migliorare, in almeno 2
episodi in un anno dell’uso di antibiotici e steroidi, vi dovrebbe essere prescritto anche un
steroide inalatorio. (Per COPD “molto grave” s’intende un FEV1 pari o inferiore al 50% del
valore teorico, vedi pagina .... per chiarimenti).
- La Riabilitazione Polmonare
La Riabilitazione polmonare punta ad aiutare le persone che soffrono di COPD (e coloro
che soffrono da lungo tempo di altri problemi respiratori) affinché abbiano per quanto
possibile una vita normale.
Essa comporta un programma di esercizio e discussioni con professionisti sanitari ed altri
pazienti per aiutarvi a capire cos'è la COPD e come trattarla.
Se la riabilitazione polmonare dovesse giovarvi, vi dovrebbe essere offerto un
programma specificamente disegnato per voi.
- La ventilazione non-invasiva
La ventilazione polmonare non-invasiva (abbreviata in NIV ) è un metodo per aiutare una
persona a respirare artificialmente quando la sua respirazione è peggiorata a causa di un
brutto attacco (questo stato è chiamato “esacerbazione”, si veda di seguito).
Il soggetto porta una maschera che copre il naso (o più comunemente, una maschera
facciale che copre sia il naso che la bocca); questa è connessa ad una piccola macchina
che spinge aria attraverso la maschera nei polmoni del paziente.
La NIV dovrebbe essere usata in coloro che, in corso di COPD particolarmente ostinata,
non riescono ad ossigenare sufficientemente il loro sangue contenente troppa anidride
carbonica nonostante siano state prescritte le medicine corrette.
Il termine medico per indicare questo stato è insufficienza ventilatoria ipercapnica.
In caso di NIV, il sistema organizzativo dovrebbe essere gestito da una squadra di
professionisti sanitari addestrati e con esperienza. In caso di peggioramento dei sintomi,
dovrebbe essere programmato un chiaro piano di terapia.
- Gestione delle riacutizzazioni
Durante una esacerbazione (riacutizzazione), la COPD si aggrava per diversi giorni; per
prevenirle vi dovrebbero essere offerte le vaccinazioni antinfluenzale o quella contro
un'altra infezione chiamata infezione da pneumococco.
Il vostro medico dovrebbe anche tentare di ridurre il numero di esacerbazioni
prescrivendovi uno steroide inalatorio ed un broncodilatatore long-acting nel caso in cui
la vostra COPD sia piuttosto aggressiva e soffriate di due o più esacerbazioni l’anno.
In caso di persistenti esacerbazioni, il vostro medico o infermiera dovrebbero aiutarvi a
renderli meno aggressivi:
•
insegnandovi cosa fare al primo segnale di un esacerbazione
•
consigliandovi di iniziare terapia con steroidi a compresse ed antibiotici non
appena avvertiate i sintomi di un esacerbazione
•
usando la NIV in caso ne abbiate bisogno
•
offrendo l’assistenza domiciliare (hospital-at-home) o uno schema di dimissione
protetta se è possibile (vedi pagina ... per un chiarimento).
- Accesso ad una squadra di esperti
Le vostre cure dovrebbe essere offerte da una squadra di specialisti esperti nei diversi
campi di cure e assistenza necessaria, assicurandovi il corretto trattamento e la giusta
durata .
(4)
Diagnosticare la BPCO
Il vostro medico dovrebbe pensare alla BPCO come diagnosi possibile se siete oltre i 35
anni di età, siete o siete stati fumatori e voi:
•
•
•
•
riscontrate che avete il respiro corto dopo aver salito le scale, fate esercizio o fate
qualunque tipo di sforzo o
avete una tosse che è durata per un lungo periodo di tempo, o
spesso espellete tossendo espettorato (il termine medico che indica catarro) dai
vostri polmoni, o
avete un qualche dolore toracico o fischi quando fa freddo
Se la COPD è una possibilità vi dovrebbe essere chiesto se:
•
•
•
•
•
•
•
avete perso peso recentemente
avete avuto difficoltà nel fare uno sforzo durante un’attività fisica
avete espulso un po’ di sangue tossendo
vi siete svegliati di notte
avete avuto caviglie gonfie e/o dolori al torace
vi sentite particolarmente stanchi
avete lavorato con sostanze chimiche che potrebbero aver avuto effetti sul respiro
Il vostro medico dovrebbe anche chiedervi che cosa vi fa venire il respiro corto (affanno)
e come è influenzata la vostra vita quotidiana e dovrebbe usare questa informazione per
fornirvi un grado del vostro affanno usando una scala che va da 1 a 5.
Qualche volta i sintomi della BPCO e dell’asma sono simili, ma è importante essere sicuri
quale malattia ha una persona poiché i trattamenti non sono gli stessi.
Alcune delle domande e dei test servono per aiutare il vostro medico a decidere se voi
avete la BPCO o l’asma (vedi pag. ...).
Riconoscere precocemente la BPCO
Per cercare di identificare precocemente la BPCO, i medici e gli infermieri che lavorano
negli studi di medicina generale o negli ambulatori di comunità dovrebbero usare uno
spirometro per controllare quelle persone che:
•
•
•
Hanno più di 35 anni e
Sono attualmente o sono stati fumatori e
Hanno avuto la tosse da un lungo periodo di tempo
Questo tipo di controllo dovrebbe anche essere considerato per quelli che hanno una
bronchite (infiammazione delle vie aeree) da molto tempo.
Uno spirometro è una parte della strumentazione usata per misurare quanto stanno
funzionando i polmoni.
Controllare quanto funzionano i vostri polmoni
Mentre cerca di arrivare ad una diagnosi, il vostro medico dovrebbe controllare quanto
funzionano i vostri polmoni con uno strumento che si chiama spirometro.
Tutti i medici, gli infermieri ed altri sanitari che hanno a che fare con persone con BPCO
dovrebbero avere la strumentazione adeguata per questo o dovrebbero avere accesso
alle strutture dove può essere effettuata. Se lo eseguono da soli, dovrebbero avere un
addestramento aggiornato per fare il test e dovrebbero comprenderne i risultati.
FEV1 e FVC
Lo spirometro è usato per misurare due valori importanti, la FEV1 e la FVC.
FEV sta per “Volume Espiratorio Forzato (Forced Expiratory Volume)” e La FEV1 è la
massima quantità di aria che una persona può espellere dai propri polmoni in un
secondo. Se un individuo ha la BPCO, la FEV1 è minore di quella determinata dalla sua
età sesso ed altre caratteristiche.
FVC è l’abbreviazione di “Capacità Vitale Forzata (Forced Vital Capacity). Questa è la
quantità totale di aria che un individuo può espellere dai propri polmoni.
(5)
La FEV1 e la FVC sono misure importanti per un individuo con COPD poiché possono
mostrare quanto siano malati propri polmoni.
Si dice che una persona ha un flusso d’aria ostruito (come avviene nella COPD) se il suo
FEV1 è minore dell’80% di quello che ci si aspetterebbe in base alla sua età, altezza e
sesso e se la sua FEV1 divisa per la sua FVC è minore di 0.7.
Altri test per la diagnosi
Il vostro medico dovrebbe richiedere una radiografia del torace per escludere altre cause
dei vostri sintomi. Un test del sangue (emocromo) mostrerà se i vostri sintomi sono
dovuti ad un’ anemia. Dovrebbe essere calcolato anche l’indice di massa corporea (IMC;
questo metterà in relazione il vostro peso corporeo con la vostra altezza).
Possono essere necessari ulteriori esami
In alcune circostanze possono essere necessari altri test descritti qui sotto, i cui risultati
aiuteranno il medico e voi a pianificare il trattamento.
1. Ulteriori test respiratori se il vostro medico non è ancora sicuro se à asma o
BPCO. Vi verrà fornito uno strumento che si chiama “misuratore del picco di
flusso”, che misura quanto potete espirare velocemente e potrà esservi richiesto
di prendere le misurazioni varie volte al giorno per diversi giorni.
2. Un esame del sangue per l’alfa-1 anti tripsina se siete giovani per avere i
sintomi di BPCO (sotto i 40 anni), se non avete mai fumato o fumato molto o se
altri membri della vostra famiglia hanno presentato deficit di alfa-1 anti tripsina.
L’alfa-1 anti tripsina è un enzima che aiuta a proteggere i polmoni contro il
danneggiamento da agenti come il fumo di sigaretta. Se si riscontra che avete un
deficit di alfa-1 anti tripsina, vi si dovrebbe offrire la possibilità di andare in un
centro con uno staff specializzato nella cura di individui con questa condizione
cosicché possiate parlare delle cure e dei supporti disponibili.
3. Un test del respiro per misurare la vostra TLCO (fattore di trasporto del
monossido di carbonio; transfer factor for carbon monoxide), se i vostri sintomi
sembrano peggiori di quanto dovrebbero essere in base ai risultati dei test
spirometrici. Il fattore di trasporto del monossido di carbonio è un modo di
determinare la capacità dei polmoni di trasferire ossigeno al circolo sanguigno.
4. Una TC del torace se i vostri sintomi sembrano peggiori di quanto dovrebbero
essere in base ai dati spirometrici o se qualcosa è emerso dalla vostra radiografia
del torace o se potete aver bisogno di un intervento chirurgico perché, per
esempio, i trattamenti non stanno funzionando bene come ci si aspettava. (TC sta
per tomografia computerizzata, che è un modo di vedere i tessuti corporei).
5. Un ECG (elettrocardiogramma), un ecocardiogramma (che usa gli ultrasuoni) o
entrambi per controllare il vostro cuore per segni che possono essere determinati
dalla BPCO.
6. Pulsi-Ossimetria, se il vostro respiro è molto compromesso o se ci sono segni
che il vostro cuore è coinvolto. Questa serve per vedere se voi avete bisogno di
ossigeno supplementare. Un ossimetro misura quanto ossigeno c’è nel sangue.
7. Un esame dell’espettorato se producete molto espettorato verde o marrone,
per vedere se c’è un’infezione.
Distinguere fra BPCO ed asma
I medici di solito possono dire se una persona ha la COPD o l’asma facendo delle
domande o esaminandola.
Un fumatore (o ex-fumatore) oltre i 35 anni, che ha tosse persistente ed espelle tossendo
espettorato ed ha affanno che non varia molto da un giorno all’altro probabilmente ha
una COPD.
Se l’affanno è variabile, o la persona si sveglia spesso di notte sentendosi ansimante, più
probabilmente ha l’asma.
(6)
Talora sono necessari altri test (vedi pag. ...). Se voi avete già fatto alcuni di questi test
e il vostro medico non è ancora sicuro se avete l’asma, la BPCO o entrambe, può provare
un test di reversibilità.
Con il test di reversibilità il medico dà al paziente una medicina per vedere se può
migliorare il funzionamento dei polmoni. Il test può essere fatto con broncodilatatori
inalatori, compresse a base di cortisonici od entrambi.
Se la condizione va molto meglio ed il vostro respiro migliora fino a quasi il valore
normale con il trattamento, è più verosimile che sia l’asma a spiegare i vostri sintomi.
Scoprire il vostro grado di compromissione
Se la vostra FEV1 è fra il 50 e l’80% di quella prevista, voi avete una ostruzione lieve del
flusso aereo; se è fra il 30 ed il 49% di quella prevista, avete un’ostruzione moderata e
se è sotto il 30% di quella prevista l’ostruzione è grave.
Ma la COPD causa differenti problemi per individui diversi e alcune persone con una
ostruzione delle vie aeree considerata lieve possono essere gravemente disabilitate.
Il vostro medico dovrebbe capire quanto grave sia la COPD dai risultati dei vostri test,
quanto influenzi la vostra vita quotidiana, quanto spesso avete attacchi gravi e
diversamente quanto spesso state bene.
Una volta che la diagnosticata la COPD
Una volta che vi è stata diagnosticata la BPCO, il vostro medico o l’infermiere
dovrebbero:
•
•
•
•
•
•
•
•
Evidenziare che avete la BPCO nella vostra cartella ed includere i risultati dei
vostri iniziali studi spirometrici
Aiutarvi a cercare di smettere di fumare
Registrare gli effetti delle diverse medicine che provate per la vostra BPCO
Usare uno spirometro per controllare ad intervalli come stanno funzionando i
vostri polmoni
Controllare ad intervalli che voi stiate usando appropriatamente i vostri inalatori
Controllare se necessitate di vedere uno specialista o un altro sanitario per un
aiuto ed un consiglio
Controllare se necessitate di riabilitazione polmonare
Registrare ogni cambiamento nel vostro peso.
Individui con COPD lieve o moderata
Se la vostra COPD è lieve o moderata, dovreste vedere qualcuno per un controllo almeno
una volta all’anno.
Individui con COPD grave
Se la vostra COPD è grave ma non sembra peggiorare, probabilmente non avete bisogno
di controlli regolari ospedalieri. Dovreste vedere il vostro medico di medicina generale o
l’infermiere almeno due volte all’anno. Essi dovrebbero controllare come stanno
funzionando le medicine che prendete per la COPD.
Si dovrebbe anche fare attenzione al fatto se siete depressi o ansiosi, se state mangiando
appropriatamente o se necessitate di aiuto da altre strutture, quali servizi sociali o
terapia occupazionale, e se necessitate di ossigeno a lungo termine.
Si dovrebbe predisporre localmente la possibilità di avere rapidamente un controllo in
ospedale, qualora ne aveste bisogno.
Se voi avete una COPD grave e state seguendo un trattamento specialistico come la
ventilazione non-invasiva (vedi pag. ....), dovreste avere appuntamenti regolari con uno
specialista.
Consultare uno specialista
Talora è necessario per una persona affetta da COPD vedere uno specialista; può essere
questo il modo per ottenere il miglior tipo di trattamento per le vostre particolari
condizioni. Oppure può darsi che il vostro medico non sia abbastanza sicuro della
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diagnosi. Potete anche vedere uno specialista ospedaliero per chiedere una seconda
opinione circa la vostra diagnosi.
Se avete avuto un appuntamento ospedaliero, non sempre vi sarà possibile vedere un
medico specialista in problemi respiratori.
Potreste vedere un altro sanitario come un infermiere o un fisioterapista che lavora con il
medico e che si specializza nell’aiutare le persone con difficoltà respiratorie.
Conoscere la COPD
La squadra che si prende cura di voi dovrebbe istruirvi circa la vostra condizione e su
come aiutare voi stessi. necessiterete di diverse informazioni in vari momenti mentre
avete la BPCO e la squadra che vi cura dovrebbe prendere in considerazione questo fatto.
Se voi avete una COPD moderata o grave dovreste essere informati circa la ventilazione
non invasiva (vedi pag. ....) e su i suoi limiti e benefici cosicché se questa sarà mai
necessaria in futuro voi capirete cosa comporta.
Gestire il rischio di un attacco grave (un’esacerbazione)
Uno o più membri della squadra che si occupa della vostra salute dovrebbe offrirvi
consigli su cosa fare se pensate che sta iniziando un’esacerbazione (vedi pag. ....). Ciò
dovrebbe includere il tenere a casa le medicine di cui potete avere bisogno e il sapere chi
chiamare se i vostri sintomi non migliorano rapidamente.
Quando la COPD è stabile
Si dice che la vostra COPD è stabile se i vostri sintomi sono più o meno gli stessi di
giorno in giorno.
Smettere di fumare
Smettere di fumare è molto importante se
indipendentemente da quanto tempo siate fumatori.
siete
un
fumatore
con
COPD,
Il vostro medico o l’infermiere dovrebbero realmente incoraggiarvi ed aiutarvi a fare
questo, qualunque sia la vostra età. Dovrebbero chiedervi quante sigarette fumate al
giorno e scriverlo nella vostra cartella.
Se avete difficoltà a smettere il vostro medico o l’infermiere dovrebbero esaminare con
voi la possibilità di provare uno dei programmi di “interruzione del fumo” che ora sono
disponibili (come le medicine o i cerotti, insieme ai sostegni extra per aiutarvi ad usarli
con successo), sebbene ci possano essere motivi per cui alcune possibilità possano non
essere adatte a voi.
Se cercate di smettere di fumare senza risultato, il vostro medico o l’infermiere
normalmente non vi incoraggeranno a riprovarci prima di avere aspettato almeno 6 mesi.
Questo dovrebbe darvi tempo a ricostruire le motivazioni a riuscire. Potete essere
incoraggiati a riprovare subito se ci sono ragioni per cui un altro tentativo possa avere
maggior successo.
Farmaci
Ci sono diversi tipi di farmaci che possono alleviare i sintomi della COPD. La decisione di
quali usare dipende da quanto sia severa, da quanto sia disturbante per la vita quotidiana
e dagli effetti collaterali dei farmaci. Talvolta avrete la necessità di provare parecchi
farmaci differenti o combinazioni di farmaci per trovare il trattamento migliore.
Broncodilatatori per inalazione
Nella COPD le vie aeree possono cominciare a restringersi perché i muscoli disposti a
strati intorno ad esse si restringono (“si contraggono”).
Un tipo di farmaci, chiamati broncodilatatori può ridurre questo effetto restrittivo,
rilassando tali muscoli. Parlando in generale, alcuni broncodilatatori hanno un effetto
breve e veloce, mentre altri l'hanno più duraturo.
Questi sono talvolta chiamati “broncodilatatori a breve durata” e “broncodilatatori a lunga
durata”.
(8)
Se la COPD vi provoca affanno e limita la vostra attività, dovrebbero esservi prescritti
broncodilatatori a beve durata da usare per inalazione.
Quando il vostro medico o la vostra infermiera valutano il risultato della terapia,
dovrebbero osservare:
•
quanto avete utilizzato l'inalatore
•
cosa siete in grado di fare da quando avete a disposizione un inalatore, rispetto a
quanto potevate fare prima
•
quanto velocemente la terapia inalante aiuta il vostro respiro
•
i vostri risultati ai test spirometrici
Se vi capita di avere ancora problemi, dovrebbero esservi proposti o broncodilatatori a
lunga durata di azione, o una associazione di due tipi differenti di broncodilatatori a breve
azione, chiamati beta-agonisti e anticolinergici.
Come per altri aspetti del vostro trattamento, dovreste essere coinvolti nelle decisioni
riguardo quale opzione terapeutica provare e ciò includerà l'esame col vostro dottore dei
farmaci che avete utilizzato in precedenza, i possibili effetti collaterali ed il costo delle
varie medicine.
Teofillina
La teofillina è un broncodilatatore in compresse e non per inalazione. Dovrebbe esservi
proposta solo dopo che avete tentato sia con broncodilatatori inalatori a breve effetto che
a lungo effetto.
Ciò è dovuto al fatto che se c'è troppa teofillina nel corpo di una persona o se
costui/costei sta assumendo alcuni altri tipi di medicine, possono insorgere dei problemi.
Potreste anche tentare l'uso della teofillina se non foste in grado di utilizzare gli inalatori
(farmaci per inalazione). Una persona che sta assumendo teofillina dovrebbe avere test
ematici normali.
Se provate la teofillina, il vostro dottore o la vostra infermiera, dovrebbero verificare:
•
•
•
quanto avete utilizzato la teofillina
cosa siete in grado di fare da quando la utilizzate, rispetto a quanto potevate fare
in precedenza
i vostri risultati ai test spirometrici
I medici dovrebbero essere particolarmente prudenti quanto utilizzano la teofillina nelle
persone più anziane, perché il loro fisico metabolizza i farmaci con ritmi più lenti ed essi
possono assumere altri farmaci con maggiore probabilità. Se a costoro fossero prescritti
antibiotici conosciuti come macrolidi o fluorochinoloni, la dose di teofillina dovrebbe
essere ridotta.
Ciò dovrebbe essere attuato qualora il vostro dottore prescrivesse qualsiasi altro tipo di
medicina in grado di causare problemi se assunta assieme a teofillina.
Steroidi
Steroidi inalatori
Se la COPD è mal controllata e se in un periodo di 12 mesi si sono verificati due o più
episodi in cui avete dovuto assumere antibiotici o compresse di steroidi, vi dovrebbe
essere proposta anche una terapia con steroidi per inalazione (la COPD è mal controlla
quando in media il FEV1 è pari al 50% o meno del teorico – a pagina 15 la spiegazione).
La COPD non è una patologia per ci è autorizzato l'uso di steroidi inalatori, ma il medico
può prescriverli una volta che abbia valutato con voi i possibili benefici ed effetti
collaterali.
Se usate steroidi inalatori a lungo o ad alte dosi, c'è il rischio di sviluppare effetti
collaterali come l'osteoporosi (quando le ossa cominciano a indebolirsi e si fratturano con
più facilità).
Il vostro medico dovrebbe essere consapevole di questi rischi, che di norma sono
abbastanza lievi, e dovrebbe stare attento agli effetti collaterali. Il vostro medico
dovrebbe esporvi i rischi per aiutarvi a prendere una decisione riguardo l'uso di steroidi
inalatori.
(9)
Steroidi in compresse
In generale non si dovrebbe mantenere un trattamento con steroidi in compresse per
lunghi periodi.
Tuttavia alcuni individui che soffrono di COPD severa ed a cui sono state prescritte
compresse di steroidi per aiutarli durante una esacerbazione, potrebbe avere bisogno di
proseguire il trattamento.
Se vi sono stati prescritti steroidi in compresse, dovreste assumere la dose più leggera
possibile.
Esiste il rischio di effetti collaterali con un trattamento steroideo a lungo termine.
Se siete sottoposti a trattamento con steroidi per un lungo periodo, dovreste essere
controllati riguardo ai segni relativi ad effetti collaterali, inclusa l'osteoporosi, ed
assumere una terapia preventiva se necessaria.
Le persone di 65 anni ed oltre che abbiano assunto corticosteroidi per un lungo periodo
dovrebbero assere sottoposte a trattamento preventivo per l'osteoporosi come logica
conseguenza, a meno che non sussistano validi motivi per cui non possano assumerlo.
Farmaci per l'espettorato
Se tossendo espellete del muco dai polmoni (questa è chiamata “tosse produttiva”) il
vostro medico dovrebbe prendere in considerazione un tentativo terapeutico con farmaci
conosciuti come mucolitici.
Se ciò ha successo e riduce la vostra tosse e la quantità di espettorato da voi espulso con
la tosse, voi dovreste proseguire il trattamento.
Se continuate a produrre una quantità eccessiva di espettorato, un fisioterapista
dovrebbe mostrarvi come si usa una maschera speciale e come respirare per tentare di
ridurre l'espettorato.
Farmaci ed accessori che non dovrebbero essere usati
Alcuni farmaci e accessori NON dovrebbero, in genere, essere utilizzati perché è
dimostrato che non funzionano in pazienti con COPD stabile e non esiste alcuno studio
che giustifichi il loro uso. Essi sono:
•
farmaci per la tosse (chiamati farmaci anti-tussigeni)
•
antibiotici prescritti per
un'infezione in corso)
•
supplementi di alfa-tocoferolo e beta-carotene (che sono un tipo di terapia
antiossidante)
•
trattamento di reintegrazione di alfa-1 anti tripsina nelle persone che hanno un
deficit della medesima
PREVENIRE
infezioni
(piuttosto
che
combattere
Associazione di farmaci
Alcune associazioni di farmaci sembrano essere particolarmente utili nella COPD, quando
un singolo farmaco non funziona bene da solo. L'efficacia di una associazione andrebbe
monitorata come un singolo farmaco.
Nel caso i vostri sintomi non migliorino in quattro settimane dall'inizio dell'assunzione di
una associazione di medicine, il vostro medico dovrebbe avvisarvi di interrompere il
trattamento.
Inalatori ed altri strumenti
Inalatori (strumenti per l'inalazione)
dovrebbe esservi prescritto un inalatore solo dopo che l'abbiate provato ed il vostro
medico o infermiera sia sicuro che siete in grado di utilizzarlo correttamente.
Se non siete in grado di capire come funziona un determinato tipo, potreste essere in
grado di utilizzarne un altro. La maggior parte delle persone può apprendere come si usa
uno strumento per inalazione, eccetto coloro che sono affetti da una grave condizione
(10)
clinica di tipo Alzheimer.
Di tanto intanto il vostro medico o la vostra infermiera potranno verificare se state
usando correttamente il vostro inalatore. Se necessario, potranno mostravi ancora le
corrette modalità d'uso.
Il vostro medico potrebbe aver bisogno di adeguare la dose dei vostri farmaci in base al
modo con cui utilizzate l'inalatore.
Distanziatori
I distanziatori si attaccano agli inalatori. Con un distanziatore l'utente don deve
coordinare lo spruzzo col respiro. Se avete bisogno di un distanziatore, dovrebbe esservi
consegnato il modello adatto al vostro inalatore.
Quando utilizzate il distanziatore, dovete attivare una sola volta l'inalatore e poi
inspirare. Ripetete l'operazione se necessario. I distanziatori funzionano solo se inspirate
ed espirate normalmente e se effettuate un singolo atto respiratorio.
Lavate il vostro distanziatore con acqua, gettate il liquido e lasciatelo normalmente
asciutto. Tuttavia non fate ciò più di una volta al mese e non asciugatelo con un
asciugamano, altrimenti aumenterà troppo l'energia statica e non funzionerà bene come
dovrebbe. Pulite il boccaglio prima di usarlo.
Nebulizzatori
I nebulizzatori sono uno strumento che trasforma un liquido contenuto nelle medicine in
un aerosol che può essere inspirato. Con questo mezzo può essere assunta una dose
maggiore di farmaci.
Il vostro medico dovrebbe prendere in considerazione di provare un nebulizzatore se
state usando un inalatore a mano ma siete ancora affetti da difficoltà respiratorie. Prima
di prescrivervi l'uso del nebulizzatore il medico dovrebbe vedere se siete capaci ad usarlo
o se chi vi assiste può aiutarvi.
Di norma dovreste essere in grado di scegliere se volete un nebulizzatore con maschera
facciale o boccaglio (anche se esistono boccagli per diversi tipi di farmaci). Se vi è stato
prescritto un nebulizzatore, dovreste avere accesso all'equipaggiamento completo, al
servizio, alle informazioni ed al supporto tecnico.
Il vostro medico dovrebbe verificare se la terapia con nebulizzatore giova alla vostra
difficoltà respiratoria o aumenta la vostra capacità di svolgere le comuni attività o
l'esercizio fisico. In caso contrario dovrebbe suggerirvi di interrompere il trattamento.
Ossigeno
Il vostro medico dovrebbe verificare se è necessario un apporto extra di ossigeno nel
caso in cui:
•
•
•
•
•
•
avete una ostruzione severa delle vie respiratorie, OPPURE
se è presente un aumento dei globuli rossi (“policitemia”), OPPURE
è presente tumefazione agli arti inferiori, OPPURE
la vostra pelle ha un colorito bluastro per la mancanza di ossigeno, OPPURE
la pressione nella vena giugulare è aumentata, OPPURE
la percentuale di O2 nel sangue è bassa (espressa come saturazione inferiore a 92%)
Anche se avete una ostruzione moderata delle vie aeree, il vostro medico dovrebbe
prendere in considerazione se è necessario un apporto extra di ossigeno.
Per vedere se avete bisogno di un apporto extra di ossigeno, dovrebbero essere misurati
i valori ematici di ossigeno e anidride carbonica. Ciò dovrebbe avvenire in due occasioni
ad almeno tre settimane di distanza. Se i risultati mostrano che non siete in grado di
inspirare normalmente abbastanza ossigeno (vedi tabella successiva), vi dovrebbe essere
dato ossigeno extra.
Se avete necessità di un supplemento fisso di ossigeno a domicilio per lunghi periodi,
dovrebbe esservi fornito un concentratore di ossigeno. Si tratta di un macchinario che
purifica l'ossigeno della stanza e provvede ad una sua integrazione continua. Si attacca
alla presa di corrente e fornisce ossigeno nella vostra stanza attraverso un cannello
(11)
fissato alla zoccolo della parete.
Se fumate mentre utilizzate l'ossigeno extra, dovete essere informati che ciò può causare
un incendio o un'esplosione.
Per ottenere un beneficio dal trattamento con ossigeno, dovreste respirarlo per almeno
15 ore al giorno.
Una volta sottoposti a questo trattamento con ossigeno a lungo termine, dovreste avere
regolari controlli almeno una volta all'anno da parte di qualche familiare in proposito. Il
controllo dovrebbe includere la pulsi-Ossimetria.
Tabella: quando deve essere somministrato ossigeno extra
• Quando decide se una persona necessita di ossigeno extra, il personale sanitario
determina un parametro chiamato PaO2, che è un termine medico che significa
“pressione parziale di ossigeno nel sangue arterioso” ed fornisce informazioni su
quanto ossigeno è stato trasferito dai polmoni al sangue.
• Una PaO2 inferiore a 7,3 kPa indica che ossigeno extra è necessario per aumentare
la quantità che una persona può inspirare.
• Ossigeno extra è anche necessario per persone con una PaO2 tra 7,3 kPa e 8 kPa se
hanno un aumento dei globuli rossi dovuto a problemi con l'ossigeno (il nome
medico è “policitemia secondaria”) o hanno bassi livelli di ossigeno notturni o se
presentano edemi agli arti inferiori.
Ossigeno ambulatoriale
Il trattamento con Ossigeno ambulatoriale avviene quando utilizzate un erogatore di
ossigeno con cui potete andare in giro. Può esservi prescritto nel caso in cui abbiate
comunque bisogno di ossigeno-terapia e desideriate proseguirla quando siete lontani da
casa.
Bisogna anche considerare se il vostro ossigeno ematico si riduce nel corso dell'attività
fisica, se ci sono prove che l'ossigeno vi è di giovamento nel corso di attività fisica e/o
per l'affanno e se siete stati motivati ad usarlo.
In generale non dovrebbe essere proposto se un individuo ha una PaO2 oltre i 7,3 kPa e
l'ossigeno ematico non si riduce nel corso di attività fisica. (Vedere “quando l'ossigeno
extra dovrebbe essere somministrato” per un spiegazione riguardo la PaO2).
Prima di ottenere una prescrizione di questo tipo di terapia, dovreste sottoporvi alla
valutazione da parte di uno specialista. Il tipo di equipaggiamento disponibile se
effettuate un trattamento ambulatoriale con ossigeno dipende da quanto tempo lo
utilizzate nell'arco della giornata e da quanto ossigeno vi è necessario (vedi tabella
successiva).
Trattamento con piccole dosi di ossigeno
Il trattamento con ossigeno per brevi periodi (utilizzando le bombole) è un'opzione solo
nel caso in cui gli altri trattamenti hanno fallito l'aiuto per l'affanno severo. Se effettuate
questo tentativo terapeutico, dovete proseguirlo solo se migliora l'affanno.
Durata dell'uso
Tipo di equipaggiamento
Meno di 90 minuti
Bombole piccole
Da 90 minuti a 4 ore
Bombole piccole con dispositivo per
conservare l'ossigeno
Più di quattro ore
Ossigeno liquido
Più di 30 minuti, con andamento del
flusso maggiore di 2 litri al minuto
Ossigeno liquido
(12)
Riabilitazione polmonare
Se la COPD vi limita in quello che potete fare col trattamento migliore in atto, dovrebbe
esservi proposto un programma di riabilitazione polmonare a meno che non siate in
grado di camminare, abbiate angina instabile, quindi a rischio, o abbiate avuto un
attacco di recente.
La riabilitazione polmonare è un programma di cura ed attività coordinati da diversi
specialisti, che lavorano in equipe, e aiutano a vivere una vita normale il più possibile e
ad aumentare l'autosufficienza. Il programma dovrebbe essere personalizzato con la
vostra completa partecipazione.
Dovrebbe includere esercizi uniti all’informazione, diete e soluzioni alternative sul COPT e
le sessioni dovrebbero essere tenute in tempi e luoghi a voi idonei e non dovreste
aspettare troppo ad iniziare il programma.
A volte potrebbe essere difficile od impegnativo, ma per la buona riuscita del programma
di riabilitazione polmonare è necessario il vostro impegno a collaborare il più possibile
con l’équipe di specialisti.
Ventilazione non invasiva
La ventilazione non invasiva (NIV) è un metodo d’aiuto per persone che respirano
artificialmente. Le persone indossano una maschera che copre il naso (o meno
comunemente il facciale che copre naso e bocca). E’ connesso ad un piccolo macchinario
che spinge l’aria attraverso la maschera nei polmoni dell'individuo.
Se avete un problema cronico ad assimilare ossigeno nel sangue ed una grande
concentrazione di CO2 ed avete avuto bisogno d’aiuto con la respirazione (ventilazione) in
passato, dovreste essere inviati in un centro specializzato per un consulto e per verificare
la necessità del trattamento (NIV). Contemporaneamente se avete problemi dovuti ad un
trattamento con ossigeno a lungo termine, dovreste essere inviato dallo specialista per
decidere la NIV.
Prevenire infezioni polmonari
- Vaccinazioni
Vi si dovrebbe offrire una vaccinazione contro lo pneumococco (questa infezione batterica
può causare polmonite o altre malattie). Dovreste essere sottoposti a vaccinazione
antinfluenzale annuale.
- Farmaci antinfluenzali
Se si sta sviluppando l’influenza dovete farvi visitare da un medico il prima possibile.
Dovreste assumere un medicinale chiamato zanamivir od oseltamivir affinché l’influenza
non evolva.
Se vi viene prescritto lo zanamivir il tuo medico dovrebbe informarvi della possibilità che
può provocare broncospasmo e dovreste tenere a portata di mano un broncodilatatore
nel corso della terapia con questo farmaco.
Cuore polmonare
E’ una condizione che si verifica in conseguenza di un problema polmonare come il COPD.
Se sussistono sintomi di problemi cardiaci, come edemi delle caviglie, la diagnosi è cuore
polmonare. Il tuo medico dovrebbe assicurarsi che gli edemi non abbiano altre cause.
Se hai un cuore polmonare, il vostro medico dovrebbe verificare la necessità di terapia di
ossigeno a lungo termine. L’edema dovrebbe essere controllato utilizzando un diuretico.
Alcuni farmaci non sono raccomandati per il trattamento del cuore polmonare in soggetti
con COPD (sebbene si possa verificare la possibilità di prescrivere medicinali per trattare
altre affezioni in soggetti col COPD): sono i farmaci ACE-inibitori, calcio-antagonisti, alfabloccanti e la digossina.
(13)
Chirurgia polmonare
Qualche persona per specifiche condizioni potrebbe necessitare di un intervento
chirurgico polmonare.
Pazienti con FEV1 inferiore al 50% e che hanno un voluminoso inserto d’aria (detto
“BOLLA”) nel polmone, dovrebbero consultare uno specialista per valutare la possibilità di
rimuovere chirurgicamente la bolla (BOLLECTOMIA).
L’intervento non viene preso in considerazione se i polmoni sono danneggiati e non è
possibile per coloro i quali hanno una COPD severa; questi devono essere trattati
farmacologicamente e riabilitati (vedi pag. ....). Deve essere lo specialista a valutare la
possibilità di rimuovere una parte di polmone.
L’intervento non è possibile se i polmoni sono danneggiati e per esempio se:
• la FEV1 è inferiore del 20% del previsto
• se il tasso di diossido di carbonio nel sangue è elevato
• se c’è enfisema in altre parti del polmone
• se la TLCO è più bassa del 20% del previsto
Il trapianto polmonare è un’opzione riservata a coloro i quali hanno una severa COPD che
non risponde alla terapia e che non possono compiere gli atti quotidiani della vita.
Il trapianto non è sempre possibile, dipende dalle condizioni individuali e generali del
paziente e dalla presenza di strutture necessarie ad assisterli.
Ansia e depressione
La COPD è una forma morbosa cronica ed in alcuni soggetti può causare ansia o
depressione. Gli operatori che trattano soggetti affetti da COPD devono riconoscere
questi sintomi. Se una persona affetta da COPD è ansiosa o depressa, deve essere
trattata con farmaci di supporto alla pari di soggetti non affetti da questa malattia.
Controllo della dieta
Il vostro BMI deve essere verificato (vedi pag. ...): se è alto o basso o comunque non
adeguato devete essere avvisati ed informati sulla dieta da seguire. Se avete un BMI
basso dovete assumere una supplemento alimentare ed essere incoraggiati ad esercizi
che vi facciano aumentare di peso.
Svolgere le normali attività
Dovrebbe esservi chiesto regolarmente quanto agevolmente riusciate a svolgere l'attività
quotidiana e quando inizi l'affanno nel corso della medesima. Per questo possono esservi
proposti ulteriori supporti d’aiuto (speciali adattatori, o tecniche di facile esecuzione). Se
trovate difficoltà a svolgere gli atti quotidiani della vita dovreste rivolgervi ai servizi
sociali perché possano aiutarvi.
Condizioni particolari
- Viaggi in aereo
Se siete in trattamento con ossigeno a lungo termine e dovete viaggiare in aereo, il
vostro medico o l’infermiere dovrebbero verificare se fornirvi il consenso in base alle
raccomandazioni della società di pneumologia britannica. Lo stesso vale per coloro i quali
hanno una FEV1 inferiore al 50%.
Se la COPD è causata da una bolla il medico o l’infermiere devono considerare la
possibilità di rischio di pneumotorace nel corso del volo. Il pneumotorace si genera
quando l’aria dai polmoni passa nel torace e va a premere sui polmoni stessi generando
difficoltà di respirazione.
- Immersioni
Non sono raccomandate in soggetti affetti da COPD.
- Interventi chirurgici
Nel caso di intervento chirurgico per problemi non inerenti la COPD, la decisione se
potete essere sottoposti ad intervento chirurgico spetta all’anestesista ed al chirurgo.
(14)
Ciò dipenderà da una serie di fattori, in cui includere la gravità della COPD, le condizioni
generali di salute ed il tipo di intervento. Se l’intervento chirurgico non ha carattere
d’urgenza il vostro medico deve assicurarsi che la COPD sia trattata il meglio possibile
compresa anche la riabilitazione polmonare (vedi pag. ....).
Trattamento delle riacutizzazioni
Alcuni soggetti affetti da COPD possono avere degli attacchi con sintomi particolarmente
violenti. Questi sono chiamati esacerbazioni (o riacutizzazioni).
Le persone hanno un aumento dell’affanno, iniziano ad avere tosse, producono catarro di
colore e consistenza diversa dal normale. In questo caso la terapia deve essere
aggiustata e il paziente dovrà prendere altri farmaci per risolvere la riacutizzazione.
Auto-assistenza
Se voi, il tuo medico o l’infermiere pensate che possa
riacutizzazione, bisogna intervenire subito al primo sintomo.
essere
presente
una
Dovete essere rapidi nell'individuare individuare i sintomi di riacutizzazione. L’intervento
prevede:
•
iniziare ad assumere compresse di cortisone se ritenete che si stia sviluppando
una riacutizzazione, se aumenta il catarro o se l’affanno aumenta ed interferisce
con le normali attività.
•
iniziare ad assumere antibiotici se il catarro diventa di colore verde o marrone.
Per alleviare i sintomi usate anche i broncodilatatori e nel corso di una riacutizzazione è
buona norma restare in casa.
Se non ottenete miglioramento da queste cure dovete avvisare il vostro medico o
l’infermiere.
Decidere quando è necessario un ricovero
Qualcuno in caso di riacutizzazione potrebbe necessitare di un ricovero in ospedale.
La decisione di un ricovero in ospedale dipende dalla severità della riacutizzazione, dal
paziente e dalle patologie da cui è affetto, dal personale che lo assiste e dalla possibilità
che questi hanno di garantire l’assistenza al domicilio del paziente.
A volte qualcuno preferisce essere trattato in casa dopo essere stato valutato o dopo
breve permanenza in ospedale.
Questo tipo di schema si chiama “ospedale in casa” oppure “dimissione assistita” e
coinvolge figure professionali con esperienza nell’assistenza a persone affette da COPD.
I medici devono individuare circostanze o preferenze personali
l’organizzazione e le risorse disponibili quando prendono la decisione.
del
paziente,
Analisi
- In casa
Se siete a casa ed avete una riacutizzazione violenta, il medico o l’infermiere devono
misurare il livello di ossigeno nel sangue utilizzando l’ossimetro .
Non è di norma necessario inviare l’espettorato per analizzarlo.
In ospedale
Se siete ricoverati in ospedale per una riacutizzazione dovete:
•
eseguire una radiografia del torace
•
controllare l’ossigeno e gli altri gas nel sangue
•
effettuare un ECG per controllare il cuore (anche per verificare se ci sono altre
cause per i tuoi sintomi).
•
sottoporvi ad analisi del sangue
•
eseguire un’analisi dell’espettorato se il suo colore è verde o marrone.
•
in caso di terapia con ossigeno, prendere nota dei livelli di ossigeno nel sangue.
•
se avete assunto teofillina, quando siete in ospedale è necessario verificare che
non ci sia stato accumulo nel tuo corpo.
(15)
Trattamento
Un aumento dell'affanno è comune durante le riacutizzazioni. Di norma il trattamento
consiste nell'incrementare l'uso di broncodilatatori a breve durata secondo le necessità
della persona. Questi potrebbero essere somministrati utilizzando un nebulizzatore se,
per esempio, è necessaria una dose elevata o probabilmente trovate difficoltà nell'usare
un inalatore.
Nel caso utilizziate un nebulizzatore in ospedale, dovreste cambiarlo di nuovo con un
inalatore appena la situazione migliora perché ciò potrebbe favorire una vostra
dimissione più rapida.
Se avete necessità contemporaneamente
somministrato per via nasale.
di
ossigeno,
questo
potrebbe
esservi
- Steroidi
Se non ci sono valide
ragioni che controindichino il loro uso, dovreste ricevere
compresse di steroidi quando entrate in ospedale per una riacutizzazione della
broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Se non siete entrati in ospedale, ma il vostro affanno e talmente aumentato che
interferisce con la vostre normali attività quotidiane, dovreste parlarne col vostro medico
al più presto possibile. Egli dovrebbe pensare a prescrivervi compresse di steroidi (a
meno che non vi siano serie controindicazioni).
Il ciclo di terapia con steroidi dovrebbe durare almeno 2 settimane . Voi dovreste essere
avvertiti sugli effetti di cicli ripetuti di terapie con steroidi e dovreste essere istruiti su
perché, quando e come sospenderli.
Se avete bisogno di cicli frequenti di terapia con compresse di steroidi perché avete molte
riacutizzazioni, il vostro medico dovrebbe prendere in considerazione l’idea di un
trattamento preventivo dell’osteoporosi. L’osteoporosi può essere un effetto collaterale
importante di trattamenti prolungati con steroidi.
- Antibiotici
Se il vostro espettorato è diventato verde o marrone durante l'esacerbazione, vi
dovrebbero essere prescritti antibiotici (il cambiamento di colore è un segno di infezione).
D’altra parte non dovreste ricevere antibiotici se non avete una radiografia del torace che
mostra i segni di un’infezione, o non avete segni che facciano pensare ad una polmonite.
- Teofillina
Se state assumendo un broncodilatatore da un nebulizzatore e non migliora il vostro
affanno, il vostro dottore potrebbe somministrarle la teofillina direttamente in vena. Se
ciò accade, i livelli di teofillina nel sangue vanno controllati entro 24 ore dalla sua
somministrazione e successivamente ad intervalli che il team di assistenza domiciliare
riterrà opportuno.
- Doxapram
Doxapram è un farmaco che può aiutare a stimolare il respiro. Va usato soltanto quando
non è disponibile una ventilazione non – invasiva o non sia adattabile ad un singolo
individuo.
Doxapram è spesso usato quando una persona non sta respirando abbastanza bene da
avere sufficiente ossigeno nel sangue ed una sufficiente rimozione di anidride carbonica
dal sangue (condizione chiamata “insufficienza respiratoria ).
- Ossigeno
Tutti i professionisti che trattano esacerbazioni di COPD dovrebbero avere un pulsi
ossimetro disponibile. Questo strumento indica quanto ossigeno c’è nel sangue di una
persona.
Durante l'esacerbazione, la quantità di ossigeno nel sangue (la percentuale con cui il
sangue nelle arterie è saturato di ossigeno) dovrebbe essere mantenuto sopra il 90 %
usando ossigeno extra, se necessario.
(16)
Se la vostra saturazione in ossigeno non è conosciuta, dovreste ricevere ossigeno extra
se avete affanno durante una riacutizzazione.
Prima che l’ambulanza arrivi e durante il trasporto in ospedale non dovrebbero
somministrarvi troppo ossigeno e l’ammontare di ossigeno che vi è fornito dovrebbe
essere controllato in modo tale da mantenere la vostra saturazione in ossigeno tra il 90%
ed il 93% .
Quando siete in una situazione tale da poter misurare i gas nel sangue con un prelievo
(per esempio quando avete raggiunto l’ospedale) ciò dovrebbe essere fatto e la miscela
di gas che voi respirate dovrebbe essere conosciuta.
Questo test dovrebbe essere ripetuto con regolarità per controllare gli effetti del
trattamento.
- Ventilazione non invasiva
La ventilazione non invasiva dovrebbe essere usata per le persone che, durante una
riacutizzazione, non riescono ad introdurre una sufficiente quantità di ossigeno nel loro
sangue ed hanno troppa anidride carbonica nonostante la corretta terapia medica. Il
termine medico per quello che accade è Insufficienza ventilatoria ipercapnica.
Se avete la disponibilità di fare ventilazione non invasiva, dovrebbe esservi
somministrata in un posto specificatamente organizzato e da personale specificatamente
preparato ed esperto.
Deve esserci un preciso piano prestabilito nel caso di un vostro peggioramento.
- Terapia intensiva e rianimazione
Se le vostre condizioni generali si aggravano molto durante l'esacerbazione, dovreste
essere ricoverati in una unità di terapia intensiva e potrebbe essere necessario
connettervi ad un apparecchio di ventilazione per aiutarvi a respirare.
La decisione su quando farlo dipende da vari fattori: il vostro FEV 1 , il vostro BMI, se
avete bisogno di ossigeno anche quando siete in condizioni stabili e se avete altre
malattie.
- Espellere il catarro
Se avete problemi a espellere il catarro, il fisioterapista potrebbe aiutarvi usando una
maschera che aiuta ad espellerlo (maschera a pressione espiratoria positiva ).
Guarigione
La guarigione da una riacutizzazione dovrebbe essere monitorata dallo staff medico che
dovrebbe controllare i vostri sintomi ed il vostro respiro con regolarità.
Se avete difficoltà respiratorie (quando i vostri polmoni non lavorano sufficientemente
bene da fornire sufficiente ossigeno al sangue ), perché c’è qualcosa che non va, i gas nel
sangue dovrebbero essere monitorati o usando un pulsi-ossimetro (vedi pagina ...) o con
esami di laboratorio.
Prima di tornare a casa dall'ospedale
Prima di tornare a casa, i vostri polmoni dovrebbero essere controllati usando uno
spirometro e dovreste tornare ad assumere ila dose migliore di broncodilatatore per voi.
Se avete avuto una insufficienza respiratoria durante l'esacerbazione, gli esami del
sangue riguardanti i gas respiratori o la pulsi-ossimetria devono essere soddisfacenti
prima che torniate a casa.
Prima di tornare a casa voi e la vostra famiglia dovreste essere informati su tutto quello
che dovrete fare ed avere istruzioni precise su come prendere le medicine.
Prima di lasciare l’ ospedale dovrebbero essere fatti tutti i preparativi per la gestione dei
controlli successivi e per tutti gli aiuti extra di cui potrete aver bisogno a casa.
Se voi, la vostra famiglia e il vostro medico curante aveste qualche dubbio sulla
possibilità di potersi gestire bene una volta lasciato l’ospedale, dovreste avere una
valutazione formale su quale aiuto potete avere.
(17)
Terapia Palliativa
Se la COPD di un individuo è ad uno stadio avanzato tale che nessun altro trattamento
può dare ulteriori benefici, costui potrebbe avere la necessità di un tipo di cura chiamata
“ palliativa” che aiuta a controllare l’ affanno ed a sentirsi un po’ meglio.
Anche antidepressivi, tranquillanti e ossigeno possono essere usati se sono ritenuti
necessari.
A questo stadio, una persona,i familiari o comunque chi si occupa di lei dovrebbero avere
la possibilità di contattare professionisti sanitari e non, specializzati nelle cure palliative e
che compongono la cosiddetta “Equipe di cure palliative” e dovrebbero avere accesso a
tutti i servizi offerti da questa equipe, compresi i servizi ospedalieri.
31 marzo 2006
Traduzione a cura di :
•
Ugo Montanari
(MMG ASL RmD)
Gruppo di revisione:
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(18)
Lamberto Bertucci
Armando Cancelli
Giuseppe Donato
Claudio Esposito
Ugo Montanari
Meri Nannucci
Olga Nardo
Antonio Scorletti
Sandro Senzameno
Massimo Sperandio
(MMG ASL RmD)
(Coordinatore)
(MMG ASL RmF)
(MMG ASL RmD)
(MMG ASL RmD)
(Medico dei Servizi)
(MMG ASL RmD)
(PLS ASL RmD)
(MMG ASL RmD)
(MMG ASL RmD)