8° Incontro Nuove Vite Contadine
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8° Incontro Nuove Vite Contadine
8° Incontro Nuove Vite Contadine (4° anno) 14 settembre 2016 Coordinatori: Federico San Bonifacio e Antonio Tesini Partecipanti: (si aggiornano nella conoscenza reciproca) Federico San Bonifacio (Associazione Geoponika): È coordinatore del gruppo Nuove Vite Contadine, gestisce la sua azienda agricola a Villa Bartolomea e con l’aiuto di Giulia (apicoltrice): stanno convertendo l’azienda agricola in biologica. Nella sua azienda scambiano i semi e producono mais (due varietà), frumenti teneri, segale, lino (con un’ottima resa, quasi 20 quintali) e senape. Inoltre hanno anche un po’ d’orzo per l’autoconsumo. Stanno cercando di costruire una filiera per il pane, cercando collaborazioni con i forni. Antonio Tesini (Vicepresidente Mag, e Presidente Cooperativa Ca’ Magre): nella sua azienda producono ortaggi. Quest’anno, a causa del nuovo terreno e poiché non hanno fatto la falsa semina, hanno avuto problemi legati allo sviluppo di infestanti cresciute a seguito del grande caldo e dalla continua irrigazione. La portulaca è il problema principale, che copre completamente il radicchio. Barbara Fabris (laboratorio artigianale di aloe): ha pochi prodotti, ma fatti bene. Alla ricerca di una terra, aveva speranza nel foggiano con un sindaco che voleva darle gratis in concessione il terreno, il quale a causa delle continue alluvioni è diventato inutilizzabile. Ha la necessità di trovare nuovi canali di vendita, perché ha avuto un calo del 30-40%, calo che comunque non si riesce a spiegare. (Qui Loredana Aldegheri le chiede se ha mai provato a proporre i suoi prodotti nei canali dei Gas, ma Barbara dice che andrebbero contattati uno a uno). Barbara poi racconta che Forever Living, azienda americana che vende con struttura piramidale più di 200 prodotti di aloe, dà informazioni errate a livello scientifico. Infatti quest’azienda racconta in giro che Barbara produce prodotti tossici poiché contengono aloina; invece secondo gli studi medici è curativa. Adesso la Forever Living ha aperto un punto vendita a Grezzana che fa una grossa concorrenza. Barbara ormai fa pochi mercati e poche fiere perché è difficile rientrare nei costi e per di più non sono organizzate bene. Proprio per questo motivo cerca sempre di parlare, dare informazioni e spiegare il prodotto in modo che il cliente sia ben informato. Barbara spiega che bisogna insegnare alle persone a fare un consumo critico e a diventare consapevoli su ciò che si sta acquistando e mangiando. Adesso Barbara ha una stagista di scienze erboristiche e l’idea è quella di analizzare i prodotti e farne dei brevetti. Sandro Zeno Zencovich-con Leonardo Forlin (fondazione La Piletta Onlus): la fondazione si occupa di temi sociali che si sviluppano anche in iniziative di tipo agricolo. Dal precedente incontro si è paventata la possibilità di collaborare con Barbara Fabris; infatti stavano cercando un laboratorio dove fare la lavorazione delle erbe officinali. Inoltre stanno sviluppando un progetto di fitoterapia con una laureata in tecniche erboristiche, la quale in autunno vorrebbe iniziare a predisporre delle piante per delle lavorazioni in campo fitoterapico. Leonardo all’interno del progetto collabora attivamente al progetto. Anche loro, come alla Ca’ Magre, hanno il problema delle infestanti e stanno cercando persone che vogliano zappare la terra, oltre a Leonardo. Gaia Mirandola: nuova volontaria del Servizio Civile. Laura Bortolazzi (azienda agricola sociale “Il Bosco del Mantico”): la sua azienda, una fattoria sociale, è nata da tre anni e ha creato una struttura per gestire le cose da donna e da sola. A novembre del 2015 è nato suo figlio, il quale l’ha aiutata molto nelle relazioni. Sta procedendo nel percorso di fattoria sociale in collaborazione con varie cooperative, lavora con il centro terapeutico diurno di Ponton. Dal 2014 ospita due asinelli, dell’associazione Opero Silente di Villafranca, grazie ai quali è riuscita a creare un progetto di interventi assistiti con gli animali (comunemente noti come pet-therapy), seguendo le linee guida nazionali promosse dalla rete di operatori We Animal. Adesso sta sviluppando una collaborazione anche con Mirko, il quale porterà da lei un cavallo per effettuare lavori con trazione animale. Ha un ettaro e due di terreno. A livello burocratico è molto complicato e pesante seguire tutto, ma l’importante è essere seguiti bene da un buon agronomo, perché ci sono tanti piccoli cavilli. Elena Plafoni: nuova volontaria del Servizio Civile. Mariagrazia Semprebon (Agrilegal Bio): consulenza legale (bandi e contrattualistica) alle aziende agricole e vinicole, hanno uno studio a Verona e uno sul lago. I loro clienti generalmente non si sentono seguiti e tutelati dai grandi gruppi. Negli studi dell’Agrilegal ci sono i singoli professionisti con la propria partita iva. Si appoggiano ai CAA e quindi comunque offrono servizio, seguendo, però, esclusivamente la parte biologica. Sergio Ceccone (Associazione Officina Lessinia): alcune persone distillano e producono olii essenziali, lui invece cerca di fare anche altri prodotti come tisane ed erbe secche. In autunno cercherà di piantare erbe su un terreno di un suo collaboratore sopra Grezzana. Nel frattempo raccoglie erbe spontanee. Per il momento non c’è l’azienda perché bisogna trovare l’accordo tra le due parti (due partite iva). Un laboratorio è indispensabile, nel mentre sta cercando di creare prodotti che non ne necessitano. Sergio dice che negli anni ha imparato quanto il marketing sia essenziale, però lui cerca di fare qualcosa di locale che sia più personale ed è alla ricerca di nuove collaborazioni. Giulia Gambarin: aiuta Federico nell’azienda agricola, è apicoltrice. Apprezza molto questi incontri perché creano rete; infatti le era venuta l’idea di fare floricultura in acquaponica con Fabio (assente in questo incontro). Francesco Aldrighetti (Terre di Gnirega): ha un vigneto, ciliegi, olive e una cantina (con uno spaccio). Tutta l’azienda è bio. Gaetano Greco: fa parte del direttivo Mag. È in ascolto perché Mag, nella primavera 2017, vorrebbe riuscire a promuovere le sue attività, la gestione delle stesse e le sue reti nel territorio. Sta cercando di capire tutte le realtà e attività di Mag. Qui Loredana aggiunge che il progetto consiste in una rappresentazione di tutti gli associati Mag, sarebbe un’iniziativa aperta a tutti in cui tutto questo mondo di micro relazioni si mostra in un momento di sinergia reciproco. Gaetano continua dicendo che dato che le idee non sono ancora ben chiare, preferisce essere cauto su come parla dell’iniziativa. Comunque, la struttura che verrebbe messa in piedi per gestire l’esposizione dovrebbe poi essere una start-up che poi rimanga, una micro impresa a disposizione di tutti gli associati. Sono presenti: Maria Teresa Giacomazzi, Loredana Aldegheri Dopo il giro di presentazioni, Federico illustra l’ordine del giorno e dà informazioni varie. Sono a disposizione dei frumenti per le semine rurali. Inoltre stanno preparando il calendario delle giornate di scambio semi. Annuncia che domenica 18 settembre dalle 9.30 a Fumane ci sarà la festa del “Tempo Ritrovato” (associazione Terra Gentile). Si vorrebbe fare qualcosa per avere un po’ più di visibilità della rete di Nuove Vite Contadine; si vuol provare ad aggiornare la lista con prodotti e idee, si vuol far capire cosa può offrire la nuova vita contadina. Occorre ampliare il raggio della rete, dare più dati e informazioni. Bisognerà, nei prossimi incontri, decidere quanti e quali dati far conoscere. Prende parola Antonio: domenica 11/09 c’è stato l’incontro sulle resistenze contadine. Al pomeriggio c’era la presentazione del libro di Lucia Bertell “Lavoro ecoautonomo”. Poi un collegamento Skype con una realtà palestinese, una zona di esercitazione militare in cui i contadini dei villaggi resistono all’invasione ebraica in modo pacifico. Si è poi parlato del libro di Paride Allegri, un grande ecologista scomparso. Successivamente si è parlato di piccole realtà con tanta voglia di fare. Alla fine di questi interventi Antonio ha presentato il gruppo delle Nuove Vite Contadine puntando l’attenzione sul fatto che le nuove realtà devono essere coordinate e non isolate. Infine ha preso parola Maria Teresa: è bene rendere visibile questa rete! Le scelte di vita, le questioni della sostenibilità, il fatto di essere una rete e far capire che funziona. È una rete mobile e flessibile che nasce dalla voglia di esserci e fare, che non ha l’ansia della struttura organizzata. “Continuiamo a coltivarci pian piano”, conclude. Infine si sceglie la data per il 9° Incontro di Nuove Vite Contadine: mercoledì 30 novembre 2016 alle ore 16.