Un anno di zapping

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Un anno di zapping
Osservatorio Media del Moige
Movimento Italiano Genitori
a cura di
Elisabetta Scala
Palmira Di Marco
Francesco La Rosa
un anno
di zapping
guida critica family friendly
ai programmi televisivi
STAGIONE TELEVISIVA - 2015/2016
prefazione di
On. Antono Martusciello
indice
Prefazione
7
Marida Caterini
Introduzione
9
Maria Rita Munizzi, Elisabetta Scala
Legenda dei simboli
11
Schede di analisi critica dei programmi
13
Indice dei programmi
323
Glossario dei termini tecnici
335
Note professionali degli autori
337
5
prefazione
Una stagione televisiva molto controversa punteggiata,
troppo frequentemente, da imbarazzanti cadute di stile.
Palinsesti costruiti per catturare la curiosità del pubblico facendo leva su istinti degradanti ma ritenuti forieri di
audience e quindi appetibili agli investitori pubblicitari. La
tv mostra un sensibile e progressivo deterioramento dei
valori etici, meno attenta al rispetto per i telespettatori e,
soprattutto, per i minori.
Fortunatamente, uno spiraglio esiste. E la speranza che
si possa invertire il trend, fidando in un piccolo schermo
a misura di famiglia, diventa visibile come un faro nella
nebbia.
Un anno di zapping ha, da sempre, il compito di analizzare i palinsesti individuando i meriti e la qualità dei programmi, delle fiction, degli spot pubblicitari, dei talk show,
dell’informazione e dell’intrattenimento in tutti i settori.
Un lavoro lungo un anno, mai fazioso, attento e gratificante, pronto a indicare la strada giusta per un’inversione di tendenza verso una tv propositiva per un pubblico
trasversale. Un lavoro che conosco da vicino nel quale io
stessa sono stata impegnata lo scorso anno.
La famiglia è la maggior fruitrice del piccolo schermo sia
nelle forma convenzionale, ancora in grado di riunire tutti dinanzi al vecchio caro elettrodomestico, sia nella sua
evoluzione resa possibile dalle nuove tecnologie. Siamo
alla tv 2.0 accessibile sui devices e quindi ancor più a
portata di touch screen, soprattutto da parte delle new
generation. Ed è a loro, in particolare, che si deve rispetto e attenzione. Significa non proporre in prima serata,
o nella fascia protetta più in generale, programmi grossolani che sconfinano nel grand guignol e nel voyeurismo sessuale. Significa avere un approccio comunicativo
all’insegna di valori formativi in grado di stimolare anche
le capacità creative dei giovani telespettatori . Significa
proporre occasioni di discussione e di scambio di opinioni
all’insegna di una dialettica costruttiva che contribuisca
a formare nel telespettatore una propria opinione. Valori
che, in genere, non sono presenti nei talk show che, troppo spesso, trasformano gli studi televisivi in veri ring dove
il combattimento viene aizzato da un linguaggio sguaiato
che non rifugge da insulti personali.
La trash tv trova la propria esaltazione anche nell’intrattenimento. Un genere che rincorre il facile ascolto e per
raggiungerlo non esita ad utilizzare espedienti estremamente discutibili. Un esempio al negativo lo ha offerto
l’ultima edizione de L’isola dei famosi che, per fame di
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audience, ha fatto della nudità dei concorrenti, l’inopportuno punto di forza. Al contrario, Rai1 ha mostrato come
ancora sia possibile realizzare uno show elegante, sobrio,
con atmosfere leggere ma valide dal punto di vista della
cultura musicale. E’ il caso di “Sogno e son desto” tre ottime edizioni con protagonista Massimo Ranieri.
Un discorso a parte merita la fiction. Il racconto televisivo
ha una funzione di estrema importanza. Serve a conservare la memoria del passato e a riflettere su tematiche
attuali che coinvolgono spesso l’intera famiglia. Rai 1 ci ha
provato con risultati certamente migliori rispetto a Canale
5 che, quest’anno, ha proposto prodotti impostati su un’analisi confusa e disarticolata dei valori etici fondamentali.
Notevole l’attenzione dedicata da Un anno di zapping alla
comunicazione pubblicitaria. Oggi lo spot è divenuto un
palcoscenico per star del mondo dello spettacolo e non
solo. Con Clooney e Banderas, con Valerio Scanu, Carlo
Conti e Fiorello, lo spot fa sempre più tendenza, è amato
dai giovani, può diventare anche un tormentone e condizionarne persino il linguaggio. E’ necessario che contenga
un messaggio positivo che sia in sintonia con il pubblico al
quale è destinato. Il lavoro del Moige, nel rispetto dei valori
che da sempre ne connotano l’operato, ha individuato i
migliori inserzionisti in grado di andare oltre la mera comunicazione commerciale per offrire uno stimolo alla riflessione e ai processi educativi.
Infine, ai bambini ed agli adolescenti, le categorie più fragili e indifese, per le quali spesso la tv è solo una cattiva
maestra, si deve il massimo rispetto. In quest’ottica, Un
anno di zapping rende un servigio utilissimo a famiglie ed
educatori individuando i programmi utili per la crescita e
la formazione dei giovani.
Nell’impegno di Un anno di zapping la famiglia resta sempre al centro delle attenzioni. Ed è a tutte le famiglie italiane che il volume è dedicato, con l’augurio che possa rappresentare un sicuro punto di riferimento.
MARIDA CATERINI
Giornalista, Critico tv
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introduzione
Ogni stagione televisiva porta con se conferme, novità,
sorprese, positive o negative, e una continua evoluzione
nell’offerta e nella struttura dei canali.
“Un anno di zapping” punta a cogliere e rappresentare ogni volta tutto questo in una selezione di 300 programmi, comprensivi anche di un buon campione di
spot, la più rappresentativa possibile dell’anno televisivo, seguendo anche le mode del momento (ad esempio
i talent, i reality e i programmi di cucina), ma sempre
nell’ottica di una visione familiare. Ossia: quale scelta ha
a disposizione una famiglia che si riunisce davanti alla
tv? Che possibilità hanno bambini e ragazzi minorenni
di trovare programmi adatti alla loro età? Come viene
rappresentata la famiglia attraverso i vari generi televisivi? Che modelli e che messaggi offrono i programmi più seguiti e gli spot ai nostri figli? Sono educativi o
sono diseducativi? Riescono a offrire un intrattenimento sano?
“Un anno di zapping”, attualmente l’unica guida critica
alla programmazione televisiva italiana per famiglie,
cerca, per il nono anno, di dare una risposta a tali domande per orientarle nella scelta.
I programmi e gli spot sono quelli trasmessi dall’estate
2015 e fino a conclusione della stagione televisiva in fascia protetta (7:00-22:30) selezionati anche grazie alle
numerose segnalazioni pervenute al nostro Osservatorio Media, tramite il numero verde 800.93.70.70, il sito
www.moige.it e le nostre pagine Facebook e Twitter. Ma
non solo: l’Osservatorio ha usato inoltre come criterio
di selezione anche il livello di ascolti, la significatività del
programma stesso, l’impatto sui giovani e l’opportunità di far conoscere qualche prodotto di valore seppur
meno noto.
Punti fermi della nuova edizione restano la suddivisione
in 4 categorie e i criteri-guida nel giudizio. Abbiamo premiato “Fiction, serie tv e soap opera” distintesi per una
rappresentazione della realtà veritiera, per la presentazione di modelli positivi, per la valorizzazione dei legami
familiari e di un’affettività autentica. Nell’ampia fascia
dell’ “Intrattenimento, cultura, docu-fiction e reality” abbiamo selezionato le trasmissioni più stimolanti capaci
di offrire un intrattenimento positivo, divertente e adatto a grandi e bambini, ma anche informazione e cultura
in modo accattivante, innovativo e retto. Le eccellenze
della “Tv per bambini e ragazzi” si contraddistinguono,
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invece, per l’uso di un linguaggio adatto all’età dei piccoli
telespettatori, che riesce a far coesistere la fantasia, le
qualità umane e in alcuni casi intenti didattici. Abbiamo
riconosciuto, infine, ad alcuni “Spot” la capacità di unire
la finalità commerciale all’ironia, la bellezza, l’eleganza e
il valore del messaggio veicolato.
La guida non si rivolge, però, solo a genitori e figli, per
orientarsi nella giungla della tv digitale e satellitare,
ma anche ai direttori di rete, agli addetti ai lavori e ai
pubblicitari, come occasione di riflessione per migliorare l’offerta televisiva tenendo conto della famiglia e di
ciascuno dei suoi componenti come soggetto telespettatore. L’analisi di questo volume dimostra ancora una
volta che, seppur permangono cadute di stile, talvolta
pesanti, volgarità e prodotti di bassa qualità, sono presenti però nel panorama televisivo programmi di ottimo
livello per contenuti e produzione, o comunque capaci di
stimolare una visione critica e una riflessione personale
e familiare. La speranza e la sfida che le famiglie lanciano alla tv di domani è quella di essere sempre più una tv
degna di “premio”!
Ai premi Moige si aggiungono quest’anno dei premi speciali; il primo promosso dalla Polizia di Stato con la quale
il Moige da anni collabora su iniziative volte alla tutela dei
minori: il premio vuole dar merito all’impegno di questi
programmi che contribuiscono a diffondere una cultura
della sicurezza riguardo al web e all’ambiente stradale.
Si aggiungo inoltre i premi promossi dalla F.I.G.C. - Lega
Nazionale Dilettanti e dalla Federazione Italiana Cuochi,
volti a valorizzare la programmazione televisiva dedicata alla promozione di una vita sana attraverso la pratica
sportiva e la corretta alimentazione.
MARIA RITA MUNIZZI
Presidente Nazionale Moige
ELISABETTA SCALA
Responsabile Osservatorio Media Moige
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legenda dei simboli
PREMIO MOIGE
È la classificazione più alta, indica un programma qualitativamente significativo, da vedere con tutta la famiglia, e
in grado di offrire buone potenzialità educative. Il simbolo
premia lo sforzo riuscito di una televisione che sa conciliare
con gli obiettivi di share qualità del prodotto, necessità di
intrattenimento, toni e contenuti adatti alla visione familiare.
STELLA
Programma positivo, che abbina contenuti validi e interessanti a una buona forma tecnica, adeguata alle caratteristiche del genere televisivo a cui appartiene il programma.
FACCETTA SORRIDENTE
Programma qualitativamente buono, senza elementi trash
o contenuti inappropriati.
FACCETTA MEDIA
Programma non meritevole di una particolare segnalazione positiva, ma neanche di un giudizio negativo.
FACCETTA TRISTE
Programma di qualità piuttosto scadente, con elementi di
criticità.
BIDONCINO DEL TRASH
Programma di scarsa qualità, che si nutre del gossip e
dello scandalo, o tende a trattare con leggerezza temi sociali importanti, spettacolarizzando il dolore umano e non
risparmiando volgarità gratuita, ecc., irrispettoso dell’intelligenza, del buon gusto e delle sensibilità degli spettatori e
soprattutto dei minori.
PREMIO POLIZIA DI STATO - sezione Polizia Stradale
Programma di alta qualità che si distingue per una specifica attenzione alla sicurezza in strada di adulti e minori,
offrendo messaggi adeguati e perfettamente in linea con
le buone prassi e norme di sicurezza stradale.
PREMIO POLIZIA DI STATO - sezione Polizia Postale
e delle Comunicazioni
Programma di alta qualità che si connota per il trattare la
tematica della sicurezza in rete di minori e adulti, offrendo
ampi spunti di riflessione e validi suggerimenti per aiutare
nella corretta navigazione in internet ed evitare le numerose insidie della rete.
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PREMIO FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI
Programma di alta qualità che si contraddistingue per
trattare la tematica sportiva con toni delicati e pacati che
offrono stimoli positivi ed educativi alle famiglie sui valori
veicolati dallo sport.
PREMIO FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI
Programma di alta qualità che si distingue per una grande attenzione alla cultura del cibo e alle biodiversità
alimentari, condito da maestria nella comunicazione e
grande coinvolgimento degli spettatori.
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Schede di analisi critica
dei programmi
FICTION
SERIE TV
SOAP OPERA
A.D. - La Bibbia continua
La serie, sequel de “La Bibbia” trasmessa
da History channel, ha raccontato i fatti successivi alla morte e resurrezione di
Gesù. La storia è stata costruita sulla base
del Nuovo Testamento, rimasto però sullo
sfondo della narrazione. I personaggi sono
stati presentati nelle loro vicende esteriori
e umane, ma non nell’interiorità e spiritualità; sono mancate le riflessioni sui comportamenti e su ciò che ha spinto i primi
cristiani a un’adesione totale al messaggio
del Nazareno e dato fondamento al loro
operato. Pur comprendendo e apprezzando il tentativo di rendere moderni e accattivanti gli avvenimenti narrati dal Testo
Sacro senza stravolgerli e immaginando
quello che esso non narra, si è riscontrato però il limite di molte serie americane
del genere: tanto spettacolo, ricostruzioni
delle scene e dei costumi molto accurate,
un buon cast, una trama avvincente che
ha tenuto alta l’attenzione dall’inizio alla
fine, ma molta violenza e sangue, rappresentazioni di combattimento e fustigazioni
iperrealistiche, scene di sesso eccessive,
non adatte certamente ai più piccoli e decisamente fuori luogo rispetto al tema che
avrebbe dovuto essere centrale.
Appena accennata, poi, la dimensione del
sacro - arricchita da qualche scena di accadimenti straordinari apparsi come una
sorta di dimensione magica e fantastica
piuttosto che miracolosa - , così come l’approfondimento morale, la valorizzazione
dei personaggi e un’analisi più specifica
sugli avvenimenti.
Rete: Canale 5
Genere: Serie tv
Produzione: United
Artists Media Group,
LightWorkers Media
Regia: Ciaran Donnelly,
Tony Mitchell, Brian Kelly
e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Roma Downey, Mark
Burnett, Simon Block,
Ben Newman, Tom
Grieves e AA. VV.
Interpreti principali:
Adam Levy, Richard
Coyle, Vincent Regan
In onda: dal 21 febbraio
al 13 marzo 2016, la
domenica, alle ore 21:10
Durata: 12x45’
Ascolti medi: 2.366.000
telespettatori; 10,1%
share
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Anna & Yusef
Un amore senza confini
Rete: Rai 1 Genere: Miniserie
Produzione: Rai Fiction,
Italian International Film
Regia: Cinzia TH Torrini
Autori/Sceneggiatori:
Paola Lucisano, Maura
Nuccetelli, Nicola Cometti, Urbano Lione, Cinzia
TH Torrini
Interpreti principali:
Adel Bencherif, Vanessa
Incontrada, Elettra Rossiello
In onda: lunedì 7 e martedì 8 settembre 2015,
alle ore 21:15
Durata: 2x1h45’
Ascolti medi: 4.469.500
telespettatori; 19,31%
share
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Un’intensa storia d’amore lega i protagonisti della storia, Anna e Yusef, che vivono a
Trento e sono genitori della piccola Nadira.
Lei è fisioterapista, lui ingegnere civile. La
loro esistenza scorre serenamente fino a
quando Yusef non è costretto, per un errore giudiziario, a tornare in Tunisia, sua terra
natale. Tutti i progetti, lavorativi e familiari,
saltano e l’uomo, con la sua compagna,
tenta in tutti i modi di dimostrare la sua innocenza, rischiando anche la vita.
La miniserie, girata in Italia e in Tunisia, colloca una storia inventata in un contesto reale, quello della Primavera Araba, nel 2011.
In quell’anno molti paesi del Nord Africa e
del Medio Oriente furono scossi da una
serie di sommosse, che portarono anche
alla destituzione di alcuni regimi. Queste
vicende stravolgono la vita dei personaggi
e sono presentate ai telespettatori anche
tramite immagini reali.
La fiction lascia spazio anche al problema dell’immigrazione, con scene intense
che sottolineano il dramma dei clandestini, spesso costretti a viaggiare su navi di
fortuna per allontanarsi dalle miserie dei
loro paesi. La componente di impegno sociale è evidente soprattutto nel rapporto
tra Anna e Yusef. I due sono un esempio
di integrazione tra culture diverse, senza
pregiudizi, quelli che invece nutrono parte
delle reciproche famiglie e dei loro conoscenti. L’invito a superarli è necessario per
vivere in un mondo migliore: come detto
nel finale, le differenze devono creare valori e non conflitti.
Baciato dal sole
Elio Sorrentino è un aspirante showman.
Partecipa ad un talent, che non vince per
esplicito volere del direttore generale della
tv che lo trasmette. Una scelta misteriosa,
chiarita nel corso delle puntate, quando si
scopre che l’uomo è il padre naturale. Il protagonista infatti è stato adottato ed il suo
tarlo è ritrovare la vera madre; ciò procura in lui inquietudine e rabbia, che arrivano
alle estreme conseguenze. Il successo ottenuto con un suo show svanisce presto ed
Elio, complice un amore sbagliato, imbocca
il tunnel della droga, da cui esce dopo un
faticoso percorso. Una strada affrontata con il sostegno dei suoi colleghi e amici,
mentre i genitori adottivi restano sullo sfondo, come avulsi dalla sua vita, di cui sanno
poco, anche per volere del ragazzo. Tornano soltanto quando questi è in fin di vita per
un overdose, ma ciò che appare strano è il
non cercare di comprendere a fondo il malessere del figlio, di cui prendono coscienza
piuttosto tardi. Un errore che, se trasposto
nella vita reale, sarebbe molto grave per
un padre e una madre. Peggio fa il perfido
e spietato Michele Ruben, il vero papà del
giovane. Non solo è il colpevole della morte della mamma di Elio, che ha stuprato e
poi ucciso in passato, ma il suo arrivismo
lo porta, senza successo, a voler ricucire i
rapporti con il figlio solo per il proprio tornaconto e non per affetto. La fiction si conclude con un lieto fine, ma lascia perplessi
sul piano del rapporto tra genitori e figli, che
appare pressoché assente e sottovalutato
dalla sceneggiatura.
Rete: Rai 1 Genere: Serie Tv
Produzione: Rai Fiction,
Pepito Produzioni
Regia: Antonello Grimaldi
Autori/Sceneggiatori:
Maria Grazia Saccà,
Alberto Taraglio,
Riccardo Mazza, Valerio
D’Annunzio, Camilla
Costanzo, Alessandro
Sermoneta
Interpreti principali:
Guglielmo Scilla, Barbora
Bobulova, Giuseppe
Zeno
In onda: dal 22 febbraio
al 22 marzo 2016, il
martedì e un lunedì, alle
ore 21:20
Durata: 6x1h35’
Ascolti medi: 3.658.700
telespettatori; 14,35%
share
19
Call the Midwife
Prima e seconda stagione
Rete: LA5
Genere: Serie tv
Produzione: Neal Street
Production, BBC
Regia: Philippa
Lowthorpe, Jamie Payne
Autori/Sceneggiatori:
Heidi Thomas, Jack
Williams, Esther Wilson,
Harriet Warner.
Interpreti principali:
Jessica Raine, Jenny
Agutter, Pam Ferris
In onda: dal 6 marzo
al 24 aprile 2016, la
domenica, alle ore 21:10
Durata: 16x1h
Ascolti medi: n.p.
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Questo period drama, ambientato tra gli
anni Cinquanta e Sessanta, è incentrato sulle vicende di un gruppo di levatrici dell’East
End londinese che hanno scelto di lavorare
in uno dei quartieri più difficili della città e che
adempiono la loro missione con passione e
dedizione, accompagnate sempre dalle suore, come si usava all’epoca. È un interessante
affresco sul dopoguerra in Inghilterra e sulla
vita nei Docklands, nel porto di Londra, dove
a quei tempi regnava l’assoluta povertà. Le
vicende sono raccontate dal punto di vista
dell’ultima arrivata al convento Nonnatus
House, l’infermiera Jenny Lee, che affronta
ogni nuova situazione con la consapevolezza che bisogna sempre sperare perché non
c’è vita senza speranza. Colpisce lo standard
produttivo molto alto e l’ottima recitazione
degli attori coinvolti: Vanessa Redgrave, una
delle più grandi interpreti shakespeariane
del Novecento, è la voce narrante della protagonista in età matura che conclude ogni
episodio con un commento sulle vicende appena raccontate, ognuna delle quali aiuta il
telespettatore a comprendere meglio gli altri
e il senso della vita. Storie di madri in difficoltà, alle quali può capitare di non avere cibo
da dare ai loro figli e sentirsi inadeguate, o di
non accettare di aver partorito un bambino
con una malformazione fisica e di sentirsi in
colpa. Storie di donne coraggiose che con
competenza e forza d’animo assistono altre
donne nel momento più delicato e meraviglioso della loro vita. Storie che si risolvono
sempre al meglio, grazie all’amore e alla gioia della maternità.
Come fai sbagli
Gli Spinelli e i Piccardo sono due famiglie vicine di casa ma agli antipodi, come impostazione e metodi educativi. Walter e Valeria
Spinelli sono convinti che i figli vadano cresciuti nella massima libertà, senza regole, lasciandoli affermare secondo i loro desideri e
la loro volontà di autodeterminazione fin da
piccoli. Valeria, in particolare, adotta questo
metodo in reazione alla rigida educazione
impartitale dalla madre. Hanno un bambino di nove anni, che spesso dà loro lezioni
di saggezza, e Valeria ha una figlia adolescente, (nata da un precedente matrimonio
con un uomo inaffidabile, che con la ragazza
ha un rapporto alla pari e deresponsabilizzato), bravissima a sfruttare i sensi di colpa
della madre a suo vantaggio. Paolo e Laura
Piccardo pensano che i figli abbiano bisogno di regole ferree e disciplina. Ne hanno
tre - un primogenito maschio, centro delle
loro attenzioni e aspettative, e due femmine che si sentono per questo trascurate -,
che iniziano a mettere in discussione le certezze di entrambi. L’idea di affrontare il dilemma educativo genitoriale è interessante
e dà buone occasioni di riflessione. Il problema cruciale per un padre e una madre
è sempre quello di trovare un equilibrio tra
la necessità di trasmettere principi di vita e
di rispettare la libertà dei figli sperando che,
nonostante gli inevitabili sbagli, sappiano
trovare la loro strada. Le posizioni descritte
sono state accentuate e stereotipate, tanto
da rendere i modelli familiari piuttosto finti,
quasi delle macchiette, discostati dalla realtà, ma utili per il dibattito in famiglia.
Rete: Rai 1
Genere: Serie tv
Produzione: Rai Fiction,
PayperMoon Italia,
Elephant Italia
Regia: Riccardo Donna,
Tiziana Aristarco
Autori/Sceneggiatori:
Doriana Leondeff, Gloria
Malatesta, Michele
Pellegrini, Francesca
Manieri, Serena Cervoni,
Andrea Garello
Interpreti principali:
Enrico Ianniello, Caterina
Guzzanti, Daniele Pecci,
Francesca Inaudi
In onda: dal 20 marzo
al 24 aprile 2016, la
domenica, alle ore 21:20
Durata: 12x50’
Ascolti medi: 3.436.000
telespettatori; 14,25%
share
21
Criminal Minds
Decima Stagione
Rete: Rai 2
Genere: Serie tv
Produzione: The Mark
Gordon Company, CBS
Television Studios, ABC
Studios
Regia: Glenn Kershaw,
Matthew Gray Gubler,
Karen Gaviola e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Jeff Davis, Erica Messer,
Janine Sherman Barrois,
Sharon Lee Watson,
Breen Frazier e AA.VV.
Interpreti principali:
Joe Mantegna, Thomas
Gibson, Jennifer Love
Hewitt
In onda: dal 16
settembre al 9 dicembre
2015, il mercoledì, alle
ore 21:15
Durata: 23x45’
Ascolti medi: 1.776.250
telespettatori; 6,77%
share
22
Criminal Minds racconta le vicende
dell’ormai nota squadra speciale dell’FBI
che studia gli omicidi più efferati per individuare il profilo psicologico o psichiatrico
di assassini seriali e mentalmente instabili, con l’intento di comprenderne i comportamenti. La decima stagione si è aperta
con un nuovo arrivo nella squadra, rappresentato da Kate Callahan, un’ex agente sotto copertura dell’FBI , che utilizza un
nuovo approccio, cercando di socializzare con il sospettato. La serie, ovviamente
adatta ad un pubblico adulto per i temi
trattati, ma anche per le immagini che diventano sempre più cruente, ha il merito
di portare lo spettatore a riflettere sugli
aspetti più oscuri della psiche umana.
Gli agenti speciali cercano di ricostruire
la situazione personale, familiare, sociale
che ha portato una persona alla malattia mentale fino a condurla al comportamento criminale, mai giustificato, ma di
cui si cerca di individuarne i motivi.
L’obiettivo è arrivare, attraverso tali ricostruzioni, a catturare il criminale prima che compia altri atti violenti, ma non
manca comunque lo spazio alla riflessione sulle conseguenze che le azioni compiute possono avere sulle persone che ci
circondano, specialmente su un bambino
o un giovane in fase di formazione e strutturazione di sé con fragilità emotive o psicologiche. A predisporre e poi a condurre
all’analisi sono funzionali le massime che
aprono e chiudono le puntate.
Deutschland 83
La fiction è nata da un’idea di Jörg Winger, che si è ispirato alla sua esperienza
durante il servizio militare come segnalatore radio. Siamo nell’autunno del 1983, in
piena guerra fredda. Un giovane soldato
della Germania dell’Est, Moritz Stamm,
viene inviato come agente segreto nell’Ovest per spiare i piani della NATO. Il ragazzo all’inizio non vorrebbe andare ed
è quasi costretto ad accettare l’incarico,
con la promessa che lo stato avrebbe ricollocato la madre ai primi posti della graduatoria per un trapianto di reni. Si tratta
di una storia di spionaggio, ben raccontata, capace di provocare un tuffo al cuore
a quanti ricordano con nostalgia gli anni
Ottanta. L’atmosfera di quel periodo è
stata ben ricostruita anche dal punto di
vista musicale, con il pop a farla da padrone: hanno fatto da sfondo alle vicende
note canzoni dei Duran Duran, di Phil Collins, degli Eurythmics, di Stevie Wonder, di
David Bowie e altri. Fedele anche la descrizione del mondo occidentale di quegli
anni, che Moritz non conosce, con i suoi
supermercati ricchi di prodotti di ogni genere, le magliette di marca e soprattutto
“gli hamburger”.
Molto diversa dalle altre spy story, Deutschland 83 ha saputo alternare momenti
di tensione con sequenze di azione mozzafiato a situazioni di umorismo ricercato,
che hanno mostrato una grande accuratezza nell’utilizzo dei dettagli dell’epoca.
Interessante il dilemma ideologico e umano del protagonista.
Rete: Sky Atlantic
Genere: Serie tv
Produzione: RTL, UFA
Fiction
Regia: Edward Berger,
Samira Radsi
Autori/Sceneggiatori:
Anna Winger, Jörg
Winger, Steve Bailie,
Ralph Martin, Andrea
Willson
Interpreti principali:
Jonas Nay, Ulrich
Noethen, Maria Schrader
In onda: dal 2 al 23
dicembre 2015, il
mercoledì, alle ore 21:10
Durata: 8x45’
Ascolti medi: n.p.
23
Don Matteo 10
Rete: Rai 1
Genere: Serie tv
Produzione: Lux Vide, Rai
Fiction
Regia: Jan Maria
Michelini, Daniela
Borsese, Monica Vullo
Autori/Sceneggiatori:
Enrico Oldoini,
Alessandro Bencivenni,
Domenico Saverni,
Alessandro Jacchia,
Alessandra Caneva
Interpreti principali:
Terence Hill, Nino
Frassica, Simone
Montedoro
In onda: dal 7 gennaio al
14 aprile 2016, il giovedì,
alle ore 21:20
Durata: 26x55’
Ascolti medi: 7.353.900
telespettatori; 29,35%
share
24
La serie è ormai un vero e proprio fenomeno da studiare. Piace agli italiani più di
quasi tutti gli altri programmi, tanto che
non c’è concorrenza che tenga, neanche
quando vengono trasmesse puntate in
replica. Ma qual è il segreto? Innanzitutto il carisma di Terence Hill, che non viene
scalfito dal passare degli anni. Poi, le sue
indiscusse qualità di attore e una certa
coerenza che lo spettatore sicuramente
coglie tra il personaggio televisivo e l’uomo Hill, mai sopra le righe, discreto, rispettoso e rispettabile. Una sua dichiarazione
fatta, raramente, fuori dal personaggio,
viene ascoltata con rispetto da adulti, ragazzi e bambini. L’altro aspetto importante è quella distinzione chiara e netta tra
bene e male, tra giusto e sbagliato, che
emerge ad ogni storia narrata e che Don
Matteo aiuta a far maturare nel protagonista di ogni episodio non con l’imposizione o il giudizio, bensì con la comprensione
e uno sguardo accogliente.
La semplicità (che non è superficialità) e
ripetitività delle trame, evidenzia quindi
un elemento da non sottovalutare. Ormai,
in molte storie raccontate dalle fiction, il
confine tra giusto e sbagliato non è più
così netto: al contrario il male viene proposto in maniera confusa, “banale”, se non
addirittura attraente con l’esaltazione di
eroi negativi. Dunque il telespettatore ha
forse bisogno ogni tanto di rilassare corpo
e spirito con storie limpide, rasserenanti,
fruibili con tutta la famiglia e che portino
piccoli o grandi insegnamenti di vita.
È arrivata la felicità
Le vite di Angelica e Orlando si incontrano
prima del matrimonio di lei. Con il futuro
sposo sta organizzando la ristrutturazione
della loro nuova villa e chiede a Orlando, architetto, di occuparsene. Inizia un rapporto
d’amicizia, poi d’amore, che tra mille peripezie coinvolge le reciproche famiglie, dando
vita a una trama dove tutti cercano di raggiungere la felicità. Il percorso per ottenerla,
però, è accidentato e spesso le pieghe prese dalle vicende fanno riflettere.
I protagonisti stabilizzano il loro legame a
fatica: lei lascia il fidanzato sull’altare; lui, padre non sempre presente con i figli, si dedica
al rapporto con la nuova partner dopo aver
rinunciato definitivamente a tornare con la
moglie, ricomparsa dopo averlo abbandonato senza troppi patemi. I loro figli entrano
in contatto con conseguenze anche sentimentali: Umberto, primogenito di Orlando,
si innamora di Laura, una delle figlie gemelle di Angelica. L’altra, Bea, maliziosamente
lo seduce creando scompiglio tra loro. Lo
scoccare della passione, poi, manda all’aria
rapporti consolidati, come quello tra Pietro
e Cristiana. Pur se è indubbio che il genere
fiction si basa anche su colpi di scena e situazioni assurde, tuttavia questa serie rappresenta con poco realismo le dinamiche
familiari, lanciando anche messaggi poco
educativi sul fronte dei rapporti sentimentali
specialmente degli adolescenti. Si avverte
poi una rappresentazione non proprio equilibrata della famiglia tradizionale, rappresentata come meno stabile emotivamente
rispetto a quella omogenitoriale.
Rete: Rai 1 Genere: Serie tv
Produzione: Rai Fiction,
Publispei
Regia: Riccardo Milani,
Francesco Vicario
Autori/Sceneggiatori:
Stefano Bises, Ivan
Cotroneo, Monica
Rametta
Interpreti principali:
Claudio Santamaria,
Claudia Pandolfi,
Alessandro Roja
In onda: dall’8 ottobre
al 17 dicembre 2015, il
giovedì e un martedì, alle
ore 21:20
Durata: 24x50’
Ascolti medi: 4.132.300
telespettatori; 16,7%
share
25
Fuoco amico - TF45
Eroe per amore
Rete: Canale 5
Genere: Serie tv
Produzione: RTI, RB
Produzioni
Regia: Beniamino
Catena
Autori/Sceneggiatori:
Beniamino Catena,
Giovanni Robbiano,
Nicoletta Polledro,
Kristoph Tassin,
Sandrone Dazieri
Interpreti principali:
Raoul Bova, Megan
Montaner, Andrea
Sartoretti
In onda: dal 30 marzo
all’11 maggio 2016, il
mercoledì e un martedì,
alle ore 21:20
Durata: 8x1h30’
Ascolti medi: 3.104.000
telespettatori; 12,63 %
share
26
Il capitano della Task Force 45 Enea De
Santis è in missione in Afghanistan dove
tenta di scoprire la verità sulla morte di
suo padre Romeo, ucciso mentre si trovava come medico volontario proprio in quei
territori. Viene coinvolto con i suoi uomini
in una losca storia in cui non si comprende
più da che parte sia il nemico, se provenga dal mondo afghano o dagli stessi servizi segreti italiani.
Il ritmo è serrato, la trama è piuttosto
avvincente e tiene in sospeso il pubblico
sugli esiti delle vicende, anche se il cattivo
viene svelato presto ed è facile indovinare
il suo complice. Decisamente troppe, poi,
anche le morti. La storia lascia, però, nello spettatore un senso di angoscia: il solo
pensiero che nelle file italiane, tra coloro
che dovrebbero garantire la sicurezza e la
pace, possa esserci qualche uomo venduto al denaro e capace di compiere atti
di tortura su un prigioniero lascia sconcertati. C’è da augurarsi che sia tutto solo
fiction.
Enea, interpretato da un ottimo Raoul
Bova, è però un eroe del bene, che riesce
con il proprio operato, la fedeltà allo Stato, alla verità e alla giustizia e con la sua
umanità a far emergere valori positivi. La
sua storia d’amore con la giovane volontaria afghana Samira, come anche altre
vicende sentimentali accennate nella fiction, risulta tuttavia poco approfondita
e un po’ frettolosa negli esiti e nei risvolti
che comporta.
Grand Hotel
Un lussuoso albergo nelle Dolomiti è il teatro nel quale, nel 1905, si svolgono le vicende che ruotano attorno agli Alibrandi.
La famiglia è proprietaria del “Grand Hotel
Paradiso”, esclusivo rifugio per molti aristocratici del tempo.
Dietro la patina della ricchezza, evidenziata dal lusso nel quale vive la gran parte dei
personaggi, si nascondono pericolosi segreti, che coinvolgono anche la servitù. È lì
che troviamo Pietro, alla disperata ricerca
della sorella, scomparsa nel nulla. Il giovane
sarà aiutato da Adele, figlia della malvagia
proprietaria e di cui si innamorerà, nonostante debba sposare il perfido direttore
dell’albergo.
Nel corso delle puntate, unite da un filo
conduttore rappresentato da un misterioso serial killer di giovani donne, si scoprono a poco a poco le miserie umane di una
famiglia che è tale solo per la condivisione
dello stesso cognome. Anche tra consanguinei, l’affetto è soppiantato dall’interesse
personale, in nome del quale non si esita a
mettere in atto raggiri e bugie, come celare un aborto o mentire per far incarcerare il
proprio figlio.Pietro e Adele sono tra i pochi
personaggi realmente sinceri, portatori di
ideali come la lealtà e la verità, per cui lottano anche a costo della vita. L’amore paradossalmente stona alla luce del contesto
in cui vivono. E il fatto che il loro rapporto
si interrompa bruscamente, oltre a offrire
spunto per la seconda stagione, sembra
dimostrare che i buoni sentimenti non riescono sempre a trionfare.
Rete: Rai 1 Genere: Serie tv
Produzione: Rai Fiction,
Beta Film, Cattleya
Regia: Luca Ribuoli
Autori/Sceneggiatori:
Isabella Aguilar, Daniela
Bortignoni, Peter
Exacoustos
Interpreti principali:
Valentina Bellè, Eugenio
Franceschini, Andrea
Bosca
In onda: dal 1 settembre
al 22 settembre 2015,
il martedì o il mercoledì,
alle ore 21:20
Durata: 6x1h45’
Ascolti medi: 3.528.300
telespettatori; 15,59%
share
27
Homeland
Quinta stagione
Rete: Fox
Genere: Serie tv
Produzione: Teakwood
Lane Productions, Cherry Pie Productions, Keshet Broadcasting, Fox
21, Showtime Networks
Regia: Lesli Linka Glatter,
Keith Gordon, John Coles
e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Gideon Raff, Howard
Gordon, Alex Gansa,
Chip Johannessen, Ted
Mann e AA. VV.
Interpreti principali:
Claire Danes, Mandy Patinkin, Rupert Friend
In onda: da 30 ottobre
2015 al 15 gennaio 2016,
il venerdì, alle ore 21:00
Durata: 12x55’
Ascolti medi: n.p.
28
Nella quarta stagione la protagonista Carrie Mathison, magistralmente interpretata
da Claire Danes, glaciale agente della CIA,
con gravi disturbi bipolari, aveva preso la
decisione di tenere la figlia frutto dell’amore con il sergente Brody, ucciso dai terroristi
islamici. Il rapporto incostante con la maternità, dato dalla sua malattia e dal rancore
per esser stata abbandonata dalla madre
quando era adolescente, trova ora una stabilità fatta di odori, tempi e immagini di una
vita familiare lontana dallo spionaggio e con
un uomo buono come compagno e padre
putativo di sua figlia. Purtroppo la vita precedente riemerge e Carrie si trova a dover scegliere tra il bene proprio e quello del
mondo, avendo il dono raro di vedere al di
là delle cose ciò che può accadere. Tra bene
e male, le decisioni vengono prese in una
continua zona grigia, fatta di morale spesso relativizzata, tanto da mostrare scene
mostruosamente crudeli, ma a ben vedere
le uniche scelte nette tra la vita e la morte
finiscono per privilegiare sempre la prima.
La famiglia della sorella rimane un punto
stabile per la protagonista, soprattutto nella
scelta di tornare alla CIA, e l’allontanamento
forzato dalla figlia rinsalda l’amore materno.
Nel dipanarsi delle puntate, la rete di sentimenti ed estremismi religiosi porta il pubblico in un’esperienza di tensione tragicamente aderente alla realtà del nostro tempo.
Esordisce un tema nuovo: la ricerca di Dio,
fatta di dialoghi stentati e una luce che non
tarda a mostrarsi. Ma la scelta di seguirla,
quella, è nelle mani dell’uomo.
House of Cards
Gli intrighi del potere - Quarta stagione
Per la trama e la straordinarietà dei protagonisti la serie riesce sempre più a catapultare il pubblico in una realtà tanto distante
come quella del governo degli Usa. Ci si ritrova a parteggiare per un uomo crudele ed
egoista, che con arguzia è capace di scalare
la vetta del potere mondiale quanto di far
breccia nel cuore dello spettatore, in lotta tra la riluttanza verso il comportamento
ignobile dei personaggi e l’inspiegabile voglia di tifare per loro. Nella quarta stagione,
nello spettatore è cresciuto ancor di più il
desiderio che a governare ci fosse qualcuno in grado di mettere al primo posto la
determinazione piuttosto che i valori inalienabili dell’essere umano. Dunque, è meglio
donare un organo a un brav’uomo qualsiasi o privilegiare un presidente? Scendere
a patti con la Russia o difendere la verità?
Fermare i comandanti di una potente cellula terroristica o decidere di non accendere i
riflettori su una guerra mondiale difficile da
gestire? Eliminare o no chi minaccia il cammino? “House of Cards” è una lotta continua
con la suadente bellezza del male che fagocita tutti, anche un magistrato integerrimo
o un brillante padre di famiglia. Un romanzo
esemplare sull’universale fascino del potere, interpretato da un uomo dalla sessualità
non definita, mediocre nel fisico e nelle origini, trasfigurato dalla sete di gloria, degno
della statuaria bellezza di sua moglie. Una
coppia unita nell’arrivismo e nell’egoismo,
sterile, assassina, lucida e potentissima nella sua unione. Serie da vedere per ricordarsi
cosa bisogna temere e mai sfidare!
Rete: Sky Atlantic
Genere: Serie tv
Produzione: Media
Rights Capital, Panic
Pictures (II), Trigger
Street Productions
Regia: Tucker Gates,
Robin Wright, Tom
Shankland e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Beau Willimon, Melissa
James Gibson,
Frank Pugliese, John
Mankiewicz e AA. VV.
Interpreti principali:
Kevin Spacey, Robin
Wright, Michael Kelly
In onda: dal 9 marzo
al 20 aprile 2016, il
mercoledì, alle ore 21:10
Durata: 13x55’
Ascolti medi: 129.130
telespettatori; n.p.
29
I Griffin
Rete: Fox, Italia 1
Genere: Sitcom animata
Produzione: 20th Century Fox Television, Fuzzy
Door Productions, Fox
Television Animation
Regia: Peter Shin, James
Purdum, Dominic Bianchi
e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Seth MacFarlane, David
Zuckerman, Alex Borstein, Teresa Hsiao, Steve Callaghan e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 249x21’
Ascolti medi: n.p.
30
Giunto alla tredicesima stagione, il cartone
viene anche riproposto in più appuntamenti
quotidiani con puntate delle serie precedenti. Nulla è cambiato: rimangono fedeli i fans
storici, permangono le criticità di contenuti
e immagini che lo definiscono un prodotto
riservato a un pubblico adulto, sebbene l’orario di trasmissione, spesso pomeridiano,
lo renda pericolosamente alla portata di
bambini e ragazzini.
I Griffin, che dovrebbero rappresentare lo
stereotipo della famiglia della classe media americana, conservatrice e fedele alle
tradizioni, in realtà deridono e ridicolizzano
profondamente tale modello. Attraverso
volgarità di ogni genere, violenza (che rischia
di essere sottovalutata e assorbita inconsapevolmente dallo spettatore trattandosi di
un cartoon) e scene di cattivo gusto, si ride,
in modo sarcastico e sprezzante, di tutto: del
dolore, della morte, del sesso, della maternità e paternità, della religione, dell’amore.
Nell’ultima stagione, i Griffin hanno incontrato i Simpson. Il confronto tra le due famiglie
(pur se fatto in una sola puntata trasmessa
in fascia protetta) porta a un’interessante
riflessione, un’analisi che sottolinea le fondamentali differenze. Al di là dell’evidenziare da entrambe le parti i difetti e i limiti
dei protagonisti, nei Griffin mancano totalmente valori cui far riferimento, anche solo
per sottolinearne le mancanze, nei rapporti
familiari e nelle scelte educative. Nel cartone ideato da MacFarlane bene e male sono
un tutt’uno indifferenziato, che fa emergere
solo un cinismo spietato senza speranza.
I misteri di Laura
Dotata di un formidabile intuito, Laura è un
commissario di polizia che puntualmente
riesce a trovare il colpevole degli omicidi su
cui investiga. La protagonista, come molte
donne, deve alternarsi tra un lavoro che
ama, ma che le ruba molte energie, e la famiglia. Ha tre figli ed è reduce dalla separazione dal marito, che lavora con lei e che
l’ha tradita proprio con una sua collega.
Nella sua vita irrompe Matteo, un agente
simpatico, ma dai modi un po’ rozzi e dichiarato dongiovanni. Nonostante le diversità caratteriali, lavorare gomito a gomito li
porta pian piano a innamorarsi, non senza
difficoltà. Nella quotidianità di Laura resta
infatti costante la presenza dell’ex coniuge,
che da un lato continua a frequentare l’amante ma poi, anche per il bene dei propri
figli, prova a riconquistarla. Nel corso della
storia, la donna si sentirà combattuta su
come impostare la sua vita sentimentale
futura: tornare con il marito oppure iniziare una relazione con l’aitante collega?
Opterà per la seconda scelta, dopo aver
fatto chiarezza in se stessa e aver avuto
l’approvazione della primogenita Allegra,
all’inizio restia alla nuova unione perché
speranzosa di vedere il papà e la mamma
riconciliarsi. Da questo punto di vista, la
serie ha mostrato ancora una volta come
la disgregazione dell’unità familiare ricada
sul benessere psichico dei figli che puntualmente pagano l’instabilità sentimentale dei genitori, complice anche una serie
di comportamenti non corretti da parte di
chi dovrebbe invece proteggerli.
Rete: Canale 5
Genere: Serie tv
Produzione: RTI,
Casanova Multimedia
Regia: Alberto Ferrari
Autori/Sceneggiatori:
Valentina Capecci, Carlo
Mazzotta, Uski Audino,
Riccardo Mazza
Interpreti principali:
Carlotta Natoli, Daniele
Pecci, Gianmarco
Tognazzi
In onda: dal 27 ottobre
al 7 dicembre 2015, il
martedì o il lunedì, alle
ore 21:10
Durata: 8x1h25’
Ascolti medi: 2.866.800
telespettatori; 11,47%
share
31
I Simpson
Ventiseiesima stagione
Rete: Italia 1
Genere: Sitcom animata
Produzione: Gracie Films, 20th Century Fox
Television, Film Roman
Regia: Bob Anderson,
Mark Kirkland, Steven
Dean Moore e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Matt Groening, James L.
Brooks, Sam Simon, Joel
H. Coen, Chuck Sheetz e
AA. VV.
In onda: dal 21 settembre al 16 ottobre 2015,
dal lunedì al venerdì, alle
ore 14:00
Durata: 20x25’
Ascolti medi: 1.399.800
telespettatori; 8,72%
share
32
La storia della famiglia dalla pelle gialla ha
scritto il suo ventiseiesimo capitolo. Nuovi
episodi, che in alcuni casi hanno reso centrali personaggi più secondari.
I Simpson sono sempre caratterizzati in
modo ben definito: Homer, con i suoi vizi e
le costanti mancanze nel ruolo di genitore, dovute ad un’immaturità caratteriale
mai superata; Marge, il baricentro della
famiglia che supplisce spesso il marito nei
suoi doveri con i figli; Bart, che alterna guai
a momenti di ravvedimento senza però
crescere definitivamente; Lisa, tenace e
passionaria, con idee e sensibilità decisamente dissonanti con la sua età. Caratteri
diversi e che per questo faticano a trovare
un’unità, intraprendendo strade non sempre sicure.
Sono stati affrontati argomenti attuali, ad
esempio i danni per l’ambiente legati allo
sversamento di rifiuti tossici nel sottosuolo,
ma anche questioni sociali. Tra queste c’è
il bullismo, tema che, come molti di quelli
trattati, sarebbe stato necessario affrontare in una maniera più opportuna.
In un episodio, per risolvere il problema,
viene approvata una legge che dà pieni
poteri alla polizia. Fioccano così gli arresti,
di grandi e piccoli. Gli adulti, dopo un periodo di riabilitazione, vengono riaccolti da
eroi, mentre la sorte dei più giovani non è
indagata a dovere. Un ex bullo non può
essere visto come un mito per il suo ravvedimento: è semplicemente un uomo che
ha capito il suo errore, ma non per questo
deve diventare un idolo delle folle.
Il giovane Montalbano
Seconda stagione
Il giovane Montalbano è il prequel della fortunata serie tratta dai romanzi di Camilleri
che ha come protagonista Zingaretti. Il commissario è interpretato da Michele Riondino,
nei panni del protagonista, più giovane, ribelle e fuori dagli schemi rispetto alla versione adulta.
Pur se a volte va oltre le regole, lo fa in nome
del senso di giustizia, rischiando anche la
propria incolumità. È un uomo impulsivo
e innamorato, tuttavia spesso sacrifica la
sua relazione con la storica fidanzata Livia,
legame già complicato a causa della lontananza. La donna infatti vive a Genova ed è
presa dai preparativi di un matrimonio che
viene sempre rimandato a causa del lavoro
del partner. Lei, però, è comprensiva e ragionevole e sa superare i momenti di crisi,
come una vera compagna dovrebbe saper
fare. Il punto di forza di Montalbano è il suo
intuito geniale, ma nei nuovi episodi vengono evidenziate anche le sue debolezze di
uomo, i risvolti psicologici e a volte le insicurezze. Insomma, un commissario più umano, che riesce per questo a far affezionare di
più il pubblico. Alcuni personaggi acquistano
spessore e non sono delle macchiette che
mostrano soltanto il loro lato comico con
battute o strafalcioni. Ad esempio, il simpatico Catarella si trova addirittura ad essere
un aiuto determinante per la risoluzione dei
casi e non solo un centralinista poco intelligente. La squadra di Montalbano è composta da colleghi seri, ma soprattutto da amici
leali e collaborativi che rendono ogni impresa una sfida possibile.
Rete: Rai 1
Genere: Serie tv
Produzione: Rai Fiction,
Palomar
Regia: Gianluca Maria
Tavarelli
Autori/Sceneggiatori:
Andrea Camilleri,
Francesco Bruni,
Salvatore De Mola,
Leonardo Marini
Interpreti principali:
Michele Riondino,
Alessio Vassallo, Sarah
Felberbaum
In onda: dal 14
settembre al 19 ottobre
2015, il lunedì, alle ore
21:20
Durata: 6x1h40’
Ascolti medi: 5.435.200
telespettatori; 22,14%
share
33
Il paradiso delle signore
Rete: Rai 1
Genere: Serie tv
Produzione: Rai Fiction,
Aurora tv
Regia: Monica Vullo
Autori/Sceneggiatori:
Franco Bernini, Fabrizio
Cestaro, Viola Rispoli,
Debora Alessi, Luca
Biglione e AA. VV.
Interpreti principali:
Giuseppe Zeno, Giusy
Buscemi, Alessandro
Tersigni
In onda: dall’8 dicembre
2015 al 26 gennaio
2016, il lunedì o il
martedì, alle ore 21:20
Durata: 20x50’
Ascolti medi: 5.442.000
telespettatori; 21,31%
share
34
La serie riproduce (seppur come sfondo)
la Milano degli anni ‘50 tramite le vicende
che ruotano intorno a un grande magazzino, il Paradiso delle Signore, simbolo del
rapido cambiamento economico e sociale del dopoguerra. Ci sono la televisione, il
registratore, le macchine sportive, esperti di pubblicità che rivoluzionano il modo di
vendere, donne che vogliono emanciparsi
attraverso il lavoro. Perno del racconto è la
bella Teresa, fuggita dal Sud per non sposare un uomo imposto dalla famiglia. Con
la sua semplicità, limpidezza, femminilità fa
innamorare perdutamente di sé due uomini:
il proprietario del grande magazzino, Pietro,
e il responsabile della pubblicità, Vittorio. Il
primo nasconde dei misteri che lo costringono ad allontanarsi da lei, seppur ricambiato nel sentimento. Il secondo appare più
vero e disposto a cambiare la sua vita, fino
a quel momento libera e senza legami stabili, grazie all’amore profondo che prova per
la ragazza. Tra intrighi, colpi di scena, macchinazioni organizzate dai cattivi di turno, intrecci amorosi degni di una soap, emergono
un paio di temi che “salvano” la serie dando
qualche contenuto: la maternità - il legame madre-figlio è un amore incancellabile
che rinnova il dolore per l’abbandono della
propria creatura, che porta a recuperare
un rapporto coniugale dopo un momento di
crisi, che dà la forza per accogliere un figlio
anche nella situazione più disperata - e l’amore per una donna, capace, grazie al valore di lei, di far cambiare vita e mettere in
gioco tutto: potere, ambizioni, libertà.
Il sindaco pescatore
Il 5 settembre 2010 un agguato pose fine
tragicamente all’esistenza di Angelo Vassallo, primo cittadino del comune di Pollica,
in provincia di Salerno; un delitto di cui finora, purtroppo, non sono stati individuati gli
esecutori materiali né i mandanti. Il film tv
ha voluto raccontare gli ultimi quindici anni
di vita, privata e pubblica, del “sindaco pescatore”, così soprannominato poiché Vassallo, prima di candidarsi, aveva dedicato
la sua professione al mare; quello stesso
mare che nel corso dei suoi tre mandati ha
contribuito a far diventare uno tra i più puliti
d’Italia, rendendo Pollica uno dei gioielli della Campania.
Nei panni del politico cilentano, Sergio Castellitto, che ha dato vita ad un’interpretazione intensa, grazie anche ad una sceneggiatura ben realizzata che ne ha esaltato le
doti recitative. Il ritratto dipinto dal film tv rispecchia la reale personalità di Vassallo, un
uomo che ha sempre considerato l’onestà,
l’amore per il lavoro, il rispetto della legge e
dell’ambiente capisaldi della sua esistenza,
tradotti anche nel suo mandato da amministratore pubblico: princìpi di vita profondi,
portati avanti fino alla fine, senza esitazioni.
Un prodotto televisivo di ottima qualità che,
senza retorica, la stessa che il “sindaco pescatore” non aveva, ha raccontato al grande pubblico (che ha gradito molto il film tv,
visto il successo di ascolti) le vicende di un
protagonista della storia contemporanea
italiana, esempio di rettitudine e di umanità, doti non sempre riscontrabili nella classe
politica attuale.
Rete: Rai 1 Genere: Film tv
Produzione: Rai Fiction,
Solaris Media
Regia: Maurizio Zaccaro
Autori/Sceneggiatori:
Carlo Lucarelli,
Giampiero Rigosi,
Giancarlo Planta,
Salvatore Basile,
Guglielmo Ariè e AA. VV.
Interpreti principali:
Sergio Castellitto, Anna
Ferruzzo, Fabrizio Contri
In onda: lunedì 8
febbraio 2016, alle ore
21:20
Durata: 1h44’
Ascolti medi: 7.033.000
telespettatori; 27,54%
share
35
Il Trono di Spade
Reti: Sky Atlantic, Rai 4
Genere: Serie tv
Produzione: HBO,
Television 360, Grok!
Studio, Generator
Entertainment, Bighead
Littlehead
Regia: Alan Taylor, David
Nutter, Alex Graves e RR.
VV.
Autori/Sceneggiatori:
David Benioff, D. B.
Weiss, George R. R.
Martin, Bryan Cogman,
Dave Hill e AA. VV.
Interpreti principali:
Peter Dinklage, Lena
Headey, Emilia Clarke
In onda: in replica
durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 50x55’
Ascolti medi: n.p.
36
La serie, una delle più complesse e di successo dell’intero panorama mondiale, ha
attirato e continua a ricevere vasti consensi da parte della critica e del pubblico.
Ambientata in un mondo fantasioso costituito principalmente dal continente Occidentale (Westeros) e da quello Orientale (Essos), vede susseguirsi personaggi di
ogni sorta a cui è bene non affezionarsi
troppo. Tutto ruota attorno al Trono di
Spade dei Sette Regni, per l’appunto.
Potenti famiglie si scontrano e si alleano
come in una “House of Cards” ambientata
in un non luogo di un tempo lontano.
Recitazione, trama e qualità delle ambientazioni sono di altissimo livello. Tuttavia sembra eccessivo e ridondante l’uso
frequente di scene di sesso e di violenza delle quali, sinceramente, si potrebbe
fare a meno: la storia, gli intrighi, la tensione del racconto e i colpi di scena sono
in grado di tenere lo spettatore incollato
allo schermo e impaziente di seguire la
puntata successiva senza ricorrere a tali
mezzi, che rischiano in alcuni casi di produrre l’effetto opposto. Questo preclude,
chiaramente, la possibilità di mostrarlo ad
un pubblico minorenne. Il Trono di Spade
ha debuttato in Italia l’11 novembre 2011 e
ancora, all’arrivo della sesta stagione, non
mostra segni di decadimento, anzi, diventa sempre più appassionante anche alla
luce del mistero che ha chiuso la quinta
serie: che fine avrà fatto Jon Snow?
Io non mi arrendo
Protagonista della miniserie è Marco Giordano, un personaggio ispirato alla storia
di Roberto Mancini, il poliziotto che scoprì
il traffico illegale di rifiuti tossici in Campania, nei luoghi poi soprannominati la “Terra
dei fuochi”, morto due anni fa a causa di un
tumore contratto proprio per l’esposizione
a quei rifiuti. Giordana/Mancini è uomo di
valore umano e civile che, quando scopre
il losco traffico e le gravi conseguenze che
comporta sulla salute degli abitanti di quelle zone, non esita a impegnarsi nell’indagine a costo della stessa vita. Così, quando
l’inchiesta, inspiegabilmente archiviata per
anni, si riapre grazie a un giovane magistrato, lui, ormai malato, si mette di nuovo
a disposizione insieme ai suoi collaboratori,
pronti a sostenerlo per amore di giustizia
e per la stima nei suoi confronti. A fianco
di Giordano una moglie forte e coraggiosa
quanto lui, ben cosciente dei rischi e delle
condizioni del marito, ma che lo supporta
in modo straordinario, aiutando anche la
figlia a capire il valore di ciò che sta facendo
il padre. Beppe Fiorello ha definito Roberto Mancini un “uomo con uno straordinario
senso civile e una totale devozione nei confronti degli altri. Non un eroe, ma un servitore dello Stato”. Il rispetto che l’attore ha
per lui si è colto nella credibilità con cui ha
interpretato il personaggio Giordano, nell’umanità e la drammaticità della recitazione.
Toccanti al termine del film le immagini vere
del funerale di Mancini: la figlia, insieme alla
moglie, ha appreso e trasmette la lezione di
coraggio ereditata dal padre.
Rete: Rai 1
Genere: Miniserie
Produzione: Rai Fiction,
Picomedia
Regia: Enzo Monteleone
Autori/Sceneggiatori:
Jean Ludwigg,
Marco Videtta, Enzo
Monteleone, Giuseppe
Fiorello, Monica
Dobrowolska
Interpreti principali:
Giuseppe Fiorello,
Massimo Popolizio, Elena
Tchepeleva
In onda: lunedì 15 e
martedì 16 febbraio
2016, alle ore 21:20
Durata: 2x1h40’
Ascolti medi: 7.304.000
telespettatori; 27,95 %
share
37
Joséphine, ange gardien
Rete: LA7
Genere: Serie tv
Produzione: DEMD
Productions, TF1
Regia: Jean-Marc
Seban, Philippe Monnier,
Pascal Heylbroeck e
RR.VV.
Autori/Sceneggiatori:
Laurent Chouchan,
Philippe Niang, Michel
Lengliney, Lorraine Lévy,
Emmanuelle Choppin e
AA.VV.
Interpreti principali:
Mimie Mathy, Karin
Swenson, Guy Amram
In onda: durante tutta la
stagione, il sabato, alle
ore 21:10 e la domenica,
alle ore 16:00
Durata: 76x1h40’
Ascolti medi: n.p.
38
Joséphine Delamarre è la protagonista di
questa serie televisiva francese che ha avuto
molto successo nel paese d’origine. La simpatica signora bionda, molto astuta e affetta da nanismo, in realtà è un angelo custode
che appare laddove ce n’è bisogno, in aiuto
dei più deboli e incompresi. A volte le capita di usare un po’ di “magia”, riuscendo con
un semplice schiocco delle dita a comparire o scomparire in vari luoghi senza essere
vista, per origliare qualche discorso o per
seguire qualcuno. Questo è forse l’unico neo
del suo agire, ma sono piccoli stratagemmi
che si lasciano perdonare anche perché lei
stessa cerca di non abusarne, riconoscendo
che in qualche caso possono sembrare un
po’ scorretti. È molto più coinvolgente, invece,
soprattutto quando, per prendersi cura dei
suoi “assistiti”, ricorre alla propria capacità
di persuasione e introspezione e all’intuito,
piuttosto che ad espedienti che ricordano le
streghette. Il suo compito è dare una mano
a chi deve affrontare un problema: una volta
superato l’ostacolo, la missione di Joséphine
è compiuta e può dileguarsi senza lasciare
alcuna traccia del suo passaggio. Le situazioni che si trova ad affrontare sono le più
disparate, ogni volta deve ricoprire un ruolo
diverso e interpretare un nuovo personaggio, a seconda del contesto in cui si trovano
le persone da aiutare. Le armi più importanti
da lei adoperate sono un acuta e brillante
intelligenza e la capacità di adattamento. La
diversità fisica non crea alcun disagio a lei
né tanto meno agli altri: anche questa è una
nota su cui riflettere!
L’ispettore Coliandro
Quinta stagione
Dopo anni di assenza dai palinsesti, è tornata la serie ideata da Carlo Lucarelli. Coliandro, ispettore alla questura di Bologna,
non è cambiato: è un poliziotto maldestro,
che in un modo o nell’altro combina qualche guaio e per questo viene punito dai superiori (che non lo stimano), con incarichi di
ufficio che non gradisce affatto. Eppure, il
protagonista si ritrova sempre coinvolto in
casi piuttosto complicati e pericolosi, che
contribuisce a risolvere rischiando anche la
vita. Le soddisfazioni per lui, però, sono davvero poche: anche quando porta a termine
una missione non riceve mai gli apprezzamenti che meriterebbe, proprio per la scarsa considerazione nutrita dai capi nei suoi
confronti. L’ispettore, che simpaticamente si
atteggia a duro ma che ha paura anche di
fare le analisi del sangue, è sfortunato pure
in amore: in ogni episodio corteggia una
donna diversa, fondamentale per gli sviluppi della storia, ma alla fine i suoi tentativi
non hanno buon esito.
Coliandro è molto simpatico, lontano dallo
stereotipo del poliziotto eroe e sicuro di sé:
le sue debolezze e i suoi pasticci lo rendono
più umano e ciò rappresenta un’eccezione
per le fiction a tema poliziesco. Le storie
risultano ben scritte ed in grado di catturare l’attenzione del pubblico grazie anche
ad un’ottima regia. Dispiace, però, notare
il ricorso ad un linguaggio marcatamente
infarcito di volgarità e parolacce, elemento
che fa perdere alla serie punti in termine di
qualità.
Rete: Rai 2 Genere: Serie tv
Produzione: Rai Fiction,
Velafilm
Regia: Manetti Bros.
Autori/Sceneggiatori:
Carlo Lucarelli,
Giampiero Rigosi,
Manetti Bros., Paolo
Baravelli, Giancarlo
Donatini e AA. VV.
Interpreti principali:
Giampaolo Morelli, Paolo
Sassanelli, Giuseppe
Soleri
In onda: dal 15 gennaio
al 26 febbraio 2016, il
venerdì, alle ore 21:15
Durata: 6x1h40’
Ascolti medi: 2.912.500
telespettatori; 11,19%
share
39
L’onore e il rispetto
Parte quarta
Rete: Canale 5
Genere: Serie tv
Produzione: Rti, Ares film
Regia: Luigi Parisi,
Alessio Inturri
Autori/Sceneggiatori:
Teodosio Losito, Luigi
Montefiori, Manuela
Romano
Interpreti principali:
Gabriel Garko, Francesco
Testi, Laura Torrisi
In onda: dal 1° settembre
al 6 ottobre 2015, il
martedì e un venerdì,
alle ore 21:10
Durata: 6x1h40’
Ascolti medi: 3.796.160
telespettatori; 16,59%
share
40
Il quarto capitolo della serie trasmessa
da Canale 5, con Gabriel Garko di nuovo
nei panni del mafioso Tonio Fortebracci,
ha seguìto la scia di quanto già visto nelle stagioni passate. Nuovi personaggi si
sono affiancati ai volti noti, contribuendo
a rappresentare il mondo di Cosa Nostra
spesso nei suoi aspetti più crudi. Si è così
potuto assistere, ancora e in prima serata, a scene di violenza, con delitti efferati e
conseguente spargimento di sangue.
I valori espressi dal titolo della serie e declinati nella prospettiva mafiosa, come
sempre, non risparmiano nessuno, e a
farne le spese puntualmente sono in particolare due entità: la famiglia e la giustizia. Si pensi al protagonista: Tonio è
determinato a cambiare vita per amore
della figlia, l’unico affetto rimastogli dopo
la morte, per omicidio, dei suoi parenti più
stretti. È un padre amorevole, ma quando
la figlia viene rapita, per lui non c’è altra
strada che rinunciare ai buoni propositi,
come fa presagire anche il finale aperto,
dove la sua nuova famiglia viene quasi decimata da un agguato. Da quanto
emerge, pare dunque che al male non ci
sia rimedio, se non facendo altro male. E
così, anche la giustizia finisce per perdere
di fronte al nemico mafioso, divorata dalla
collusione che regna al suo interno e che
le impedisce, di fatto, di seguire il suo corso. Sembra non esserci alcuna speranza
per la legalità, come dimostra la morte
del personaggio del commissario Rolla,
simbolo della lotta contro la cupola.
La vita secondo Jim
La sitcom ha vissuto otto stagioni e si è conclusa nel 2009, ma le repliche continuano
ad andare in onda con successo ogni anno.
Il fulcro della storia, come da titolo, è Jim e
la sua visione della vita. Un’esistenza che
non può prescindere dalla sua famiglia, a
partire dalla moglie Cheryl, di cui è innamoratissimo, dai figli e dai cognati Andy, suo
più caro amico e complice di “marachelle”,
e Dana, con cui ha continui battibecchi e
piccoli screzi. Jim non è un uomo modello, è
pieno di difetti - ironicamente evidenziati -, è
immaturo, egocentrico, ipocrita e irresponsabile. Guai a chi gli impedisce di coltivare le
sue passioni: il cibo, le partite di football, la
sua band. Eppure, sembra che l’amore per
la moglie e i doveri verso i suoi cari riescano a fargli superare, suo malgrado, i limiti
che ha. Dirige un’azienda di costruzioni, ha
un buon rapporto con i dipendenti, riesce
a mantenere ottimamente la famiglia a cui
non sembra mancar niente sotto l’aspetto
economico: ha una bella casa e la moglie è
casalinga. Il suo punto di forza è proprio la
consorte, in gamba, di buon senso, con una
giusta dose di pazienza e tanto amore per
il marito: a lei Jim piace così com’è, con tutti
i difetti. L’amore e la fiducia quasi ingenua
di Cheryl per lui lo mettono ogni volta spalle al muro, costringendolo a correggersi, a
riparare ai danni combinati, a dire la verità,
perché a lei non riesce proprio a mentire.
Tranne qualche piccola caduta di stile, una
buona occasione per la famiglia per sorridere riflettendo sul rapporto marito-moglie
e su quelli familiari in generale.
Reti: Fox, Italia 1
Genere: Sitcom
Produzione: Newman/
Stark, Suzanne Bukinik
Entertainment, Brad
Grey Television,
Touchstone Television
Regia: Philip Charles
MacKenzie, James
Belushi, Mark Cendrowski
e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Tracy Newman,
Jonathan Stark, David
Feeney, John D. Beck,
Ron Hart e AA.VV.
Interpreti principali:
James Belushi, Courtney
Thorne-Smith, Larry Joe
Campbell
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 182x30’
Ascolti medi: n.p.
41
Le nozze di Laura
Rete: Rai 1
Genere: Film tv
Produzione: Rai Fiction,
Duea Film
Regia: Pupi Avati
Autori/Sceneggiatori:
Pupi Avati, Tommaso
Avati, Cesare Bastelli,
Charlie Owens,
Francesco Pezzulli
Interpreti principali:
Marta Iagatti, Valentino
Agunu, Alessandro
Sperduti
In onda: lunedì 7
dicembre 2015, alle ore
21:20
Durata: 1h40’
Ascolti medi: 4.284.000
telespettatori: 17,48%
share
42
Laura è una ragazza calabrese, figlia di un
produttore di agrumi. Semplice e ingenua,
superando tanti problemi trova l’uomo della
sua vita, Karimu, un immigrato africano studente di medicina e alle dipendenze di suo
padre come bracciante. Il percorso per l’amore è complesso e si snoda su due piste:
la storia narrata e il messaggio simbolico
che essa rappresenta. La ragazza seguirà
la strada della semplicità, eliminando rigide
sovrastrutture imposte dai genitori (specialmente dal padre), superando l’inganno
di chi ha approfittato di lei abbandonandola incinta; accogliendo “l’amore” che cresce
dentro di sé a tutti i costi, rischiando di perdere pure Karimu; scoprendo l’animo nobile
del ragazzo, tale forse anche per le sue origini di principe africano, con un senso dell’onore, della famiglia, del valore della vita e
del matrimonio; accogliendo il messaggio
del cugino, lui solo capace, proprio perché
intellettualmente limitato, di comprendere
e comunicare l’Amore, insieme alla madre,
la zia Maria, che lo aiuta e asseconda nella
sua “follia” cogliendo la profondità dei suoi
intenti, come solo una mamma è in grado
di fare. Tutto ciò renderà possibile il miracolo finale invocato dal cugino, il banchetto di
nozze, con l’accettazione da parte di Karimu
anche della vita che Laura porta in grembo;
un atto di umiltà che lo legherà per sempre
a lei, nella condivisione dell’intera comunità che di fronte all’Amore metterà da parte
ogni pregiudizio. Un film impegnativo che
apre agli spettatori molti spunti di riflessione e approfondimento.
Le regole del delitto perfetto
Seconda stagione
Il legal drama americano è tornato su Fox
per la seconda stagione. Al centro delle vicende raccontate, il personaggio di Annalise Keating, penalista e docente universitaria, alle prese con la risoluzione di casi a
lei affidati insieme al suo staff di studenti/
collaboratori.
La protagonista non è apparsa come un
modello di integrità morale. Sul lavoro è
apprezzata, anche temuta, e il suo obiettivo
è sempre evitare che i suoi assistiti vengano condannati. Per farlo, però, non esita a
ricorrere anche a metodi che con la legge
hanno ben poco a che fare, con la connivenza dei suoi assistenti. Tra questi, nessuno è un esempio di rettitudine morale, chi
per arrivismo, chi per malvagità; ne è una
dimostrazione uno dei fili conduttori della
storia, l’indagine sull’omicidio della fidanzata di uno di loro, uccisa da una delle più
strette collaboratrici dell’avvocato. In più,
sul fronte sentimentale, adotta comportamenti equivoci: ha una relazione con un poliziotto, che spesso l’aiuta nel lavoro; poi, intraprende una storia omosessuale con una
sua vecchia amica. È dunque una donna
controversa, ambigua, senza progettualità
familiare, che spesso tende a sfruttare i legami affettivi per il suo tornaconto. Pur se
di rilievo per sceneggiatura e regia, la serie
non è apparsa adeguata ad un pubblico
familiare: i confini tra bene e male non sono
stati delineati, ma anzi spesso travalicati,
così come hanno suscitato perplessità le
dinamiche affettive, spesso contraddistinte
da una certa promiscuità.
Rete: Fox Genere: Serie tv
Produzione:
ShondaLand, Nowalk
Entertainment, ABC
Studios
Regia: Bill D’Elia, Mike
Listo, Stephen Williams e
RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Peter Nowalk, Erika
Green Swafford, Joe
Fazzio, Angela Robinson,
Sarah L. Thompson e
AA. VV.
Interpreti principali:
Viola Davis, Billy Brown,
Alfred Enoch
In onda: dal 20 gennaio
al 20 aprile 2016, il
mercoledì, alle ore 21:00
Durata: 15x43’
Ascolti medi: 198.200
telespettatori; n.p. share
43
Lea
Rete: Rai 1
Genere: Film tv
Produzione: Rai Fiction,
Bibi Film TV
Regia: Marco Tullio
Giordana
Autori/Sceneggiatori:
Monica Zapelli, Marco
Tullio Giordana
Interpreti principali:
Vanessa Scalera, Linda
Caridi, Alessio Praticò
In onda: mercoledì 18
novembre 2015, alle ore
21:20
Durata: 1h32’
Ascolti medi: 4.170.000
telespettatori; 16,24%
share
44
Il film racconta la storia di Lea Garofalo, che
cresciuta nell’ambiente della ‘ndrangheta
crotonese, decide di ribellarsi alla vita che
il suo uomo e il fratello, entrambi malavitosi, vogliono imporle. Per garantire un futuro diverso alla figlia Denise si allontana dal
compagno, si rivolge alla Polizia e diventa
testimone di giustizia. Da quel momento
rischia la vita e viene spostata con la figlia
da un luogo all’altro senza una fissa dimora, perché sotto programma di protezione.
Una tutela, purtroppo, da cui viene privata
ad intermittenza fin quando, rimasta senza
alcun sostegno, neanche quello del fratello
ucciso dai suoi stessi compari, si trova a dover chiedere aiuto per il mantenimento agli
studi della figlia proprio al compagno, Carlo Cosco. Dopo l’incontro con lui scompare,
nel novembre 2009. I resti del suo corpo
vengono rinvenuti nel 2012. Denise, ancora
minorenne, capisce subito cosa è successo
e decide di collaborare anche lei con le forze dell’ordine, riuscendo a far condannare
il padre. E anche a lei questo costa caro:
tutt’oggi vive sotto protezione, grazie all’associazione Libera che già aveva sostenuto
la mamma nella scelta di affrancarsi da un
ambiente in cui non si riconosceva.
Lo stile asciutto e sobrio con il quale Giordana racconta i fatti, che non indulge a
sentimentalismi, nemmeno nei momenti
più drammatici, evidenzia la forza morale della protagonista, trasmessa con l’esempio e il sacrificio estremo alla figlia,
rendendola capace di seguire coraggiosamente la strada da lei intrapresa.
Limbo
Manuela Paris è un maresciallo dell’esercito, tornata nella sua città natale dopo
essere stata a lungo in ospedale per un
attentato in Afghanistan, dove era in missione al comando di un plotone. Alcuni dei
suoi uomini sono morti e le ferite più difficili da cicatrizzare sono nella sua mente:
il ricordo di quei momenti terribili per lei è
un incubo.
Vive in una situazione di sospensione, tra
un passato doloroso e un futuro incerto.
Un limbo, dunque, lo stesso in cui si trova
il misterioso Mattia, con cui intreccia una
tormentata relazione. Solo in un secondo
tempo si scoprirà che l’uomo è un medico,
messo sotto protezione perché testimone oculare di un omicidio. Entrambi sono
personaggi positivi, capaci di non perdersi
d’animo pur lottando contro i fantasmi interiori che li tormentano. Insieme percorrono la strada di uscita dal guado, spesso scontrandosi per i loro caratteri forti. A
supportarli, però, non ci sono le rispettive
famiglie. Dopo l’episodio in cui è stato suo
malgrado coinvolto, Mattia è stato abbandonato dalla moglie che ha portato con sé
il figlio; Manuela vive con i genitori ed una
sorella, ma la vicinanza è soltanto fisica,
poiché nessuno di loro riesce e sembra
nemmeno provare ad aiutarla a ristabilire
il suo equilibrio psichico. Latitano quindi gli
affetti più cari, che in casi del genere rappresentano abitualmente l’ancora di salvezza a cui aggrapparsi per ricominciare a
vivere. Qui invece ciò non accade, e i protagonisti sono costretti a farcela da soli.
Rete: Rai 1 Genere: Film tv
Produzione: Rai Fiction,
Fandango Tv
Regia: Lucio Pellegrini
Autori/Sceneggiatori:
Melania Mazzucco, Laura
Paolucci, Francesco
Piccolo
Interpreti principali:
Kasia Smutniak, Adriano
Giannini, Filippo Nigro
In onda: mercoledì 2
dicembre 2015, alle ore
21:20
Durata: 1h40’
Ascolti medi: 4.039.000
telespettatori; 16,78%
share
45
Luisa Spagnoli
Rete: Rai 1
Genere: Miniserie
Produzione: Rai Fiction,
Moviheart
Regia: Lodovico
Gasparini
Autori/Sceneggiatori:
Franco Bernini, Gloria
Malatesta
Interpreti principali:
Luisa Ranieri, Vinicio
Marchioni, Massimo
Dapporto
In onda: lunedì 1° e
martedì 2 febbraio 2016,
alle ore 21:20
Durata: 2x110’
Ascolti medi: 7.392.500
telespettatori; 28,23%
share
46
La miniserie racconta la storia di una pioniera dell’imprenditoria italiana, nota ancora oggi nel mondo per aver fondato la Perugina (con il “Bacio”) e la casa di moda che
porta il suo nome. Attraverso la narrazione
si delinea la sua personalità ed emerge il
suo impegno per dare dignità a tante donne che fino ad allora ancora dipendevano
economicamente e socialmente dal “sesso
forte”. La guerra ha reso necessario il lavoro femminile in sostituzione degli uomini
richiamati al fronte e lei, da donna, ha saputo valorizzare questa potenzialità sociale
senza snaturarla, permettendo di conciliare
la professione con la cura dei figli, preoccupandosi anche della formazione culturale
delle dipendenti. La relazione della Spagnoli col giovane Buitoni è narrata con delicatezza, senza toni aspri ma anche senza
compiacimenti: si racconta lo scandalo, la
sofferenza causata al marito e ai figli, la sua
coscienza del dolore causato, evitando giudizi su Luisa come persona, ma rimanendo
chiara ed espressa da tutti - a partire dai
figli e dalla cognata - la disapprovazione.
Molto lucida e, in qualche maniera, anche
affettuosa l’analisi di Francesco Buitoni, padre del suo amante, uno straordinario Massimo Dapporto, che le prospetta le conseguenze delle sue scelte. Manca un certo
approfondimento delle tematiche trattate,
che risultano più narrate che spiegate, ma
nel complesso emergono dalla figura della
protagonista qualità specificamente femminili, capaci di arricchire il mondo del lavoro e la società, attributi che hanno lasciato
un segno alle generazioni successive.
Malala
Le emittenti, trasmettendo in esclusiva questo lungometraggio, hanno permesso a un
ampio pubblico di conoscere in maniera più
approfondita la storia della studentessa pakistana Malala Yousafzai, la più giovane premio Nobel (nel 2014) della storia.
Il docu-film riesce benissimo nell’intento
di mostrare come i gesti straordinari da lei
compiuti nell’affermare il diritto all’uguaglianza e soprattutto all’istruzione per bambine e ragazze musulmane - opere che
l’hanno portata a subire un attentato da
parte dei talebani - si inseriscono in un contesto di assoluta normalità. Come tanti coetanei va a scuola, a volte fatica nello studio,
litiga con i fratelli, si diverte vedendo un film.
Parallelamente le capita però di incontrare i
grandi della Terra, di tenere conferenze sul
tema della libertà e del diritto allo studio per
tutti, di dare speranza a giovani perseguitati.
Malala è un esempio di coraggio e senso di
indipendenza, frutto di una speciale sensibilità e maturità ma anche dell’educazione
ricevuta, soprattutto dal papà insegnante,
che le ha dato l’esempio rischiando lui per
primo la vita per aver affermato e vissuto
principi di libertà in un ambiente sociale e
religioso non emancipato. La giovane, in seguito all’attentato, è dovuta fuggire dal Pakistan con la famiglia, ma non ha smesso di far
sentire la sua voce parlando ai suoi coetanei
in tutto il mondo: “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il
mondo” ha detto all’ONU nel 2013, trasmettendo un bellissimo messaggio di speranza
per un futuro migliore, fatto di libertà.
Reti: NatGeo People,
National Geographic
Channel, FoxLife
Genere: Docu-film
Produzione:
Imagenation Abu Dhabi
FZ, Parkes+MacDonald
Image Nation,
Partecipant Media
Regia: Davis
Guggenheim
Autori/Sceneggiatori:
Davis Guggenheim
Interpreti principali:
Malala Yousafzai,
Ziauddin Yousafzai, Toor
Pekai Yousafzai
In onda: martedì 8
marzo 2016, alle ore
21:00
Durata: 1h27’
Ascolti medi: 128.600
telespettatori; share n.p.
47
Masters of Sex
Seconda stagione
Rete: Sky Atlantic
Genere: Serie tv
Produzione: Round
Two Productions, Sony
Pictures Television,
Timberman-Beverly
Productions
Regia: Michael Apted,
Micheal Engler, Jeremy
Webb e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Michelle Ashford,
Thomas Maier, David
Flebotte, Amy Lippman,
Steven Levenson e AA.
VV.
Interpreti principali:
Michael Sheen, Lizzy
Caplan, Caitlin Fitzgerald
In onda: dal 5 agosto
al 7 ottobre 2015, il
mercoledì, alle ore 21:10
Durata: 12x1h
Ascolti medi: n.p.
48
Seconda stagione per una serie controversa
e osannata da pubblico e critica. L’atmosfera rarefatta anni ‘60 cattura lo sguardo e
la mente per la pulizia del racconto: alberghi, uffici e ospedali ben organizzati, medici
dai camici inamidati e donne eleganti. Le
immagini di famiglia dei protagonisti si contrappongono nettamente. Quella di William
sembra perfetta: madre casalinga, padre
medico, casa e figli bellissimi. Tuttavia, nasconde le maggiori tragedie, con violenze
paterne subite dal capofamiglia e intense relazioni extraconiugali come uniche fonti di felicità personale. La famiglia di Virginia, donna
spregiudicata, divisa faticosamente tra carriera e affetti con due matrimoni alle spalle
e due bambini, mostra gli aspetti più sani di
cura per i figli e un’apertura verso una famiglia allargata “ante litteram”. Grande protagonista è la fede nella conoscenza scientifica! La ricerca sulla fisiologia della sessualità
umana fatta dai protagonisti (lui ginecologo,
lei psicologa) racchiude interrogativi affascinanti, come l’impossibilità di definire il sesso
su un piano meramente razionale/scientifico
senza coinvolgere sentimenti, relazioni, credo e vissuto personale. La narrazione ruota intorno alla relazione amorosa tra i due
personaggi principali, condita dalla missione
“salvifica” di risolvere i problemi degli americani sotto le lenzuola. La scene erotiche,
però, sono frequenti, una ogni cinque minuti,
e la libertà sessuale pare l’unica via per raggiungere la piena realizzazione umana. Che
sia stato solo un modo per trasmettere un
porno mascherato da romanzo?
Modern Family
La serie, girata con la tecnica del falso documentario, descrive una famiglia decisamente fuori dagli schemi, sintesi di tutte le
tipologie reperibili, anche le meno comuni,
nella società attuale americana. Il capofamiglia, Jay, ha due figli grandi, è divorziato e
risposato con una donna colombiana, Gloria, molto più giovane di lui (e della sua prima
figlia), a sua volta con un matrimonio finito
alle spalle e un figlio adolescente. La primogenita, Claire, ha marito e tre figli. Il secondogenito, Mitchell, omosessuale, adotta con
il compagno una bimba vietnamita. La serie
è ben girata, ha ottimi attori, è divertente e
accattivante, ingredienti per piacere al pubblico. Infatti è molto seguita.
La famiglia rappresentata è “politically correct”, ma, a ben vedere, problematica in tutti
i suoi aspetti. Jay si sta rendendo conto, con
questa “seconda vita”, di tutti i gravi errori commessi con i figli (carenti anche di una
presenza materna), che infatti ne pagano le
conseguenze: sono fortemente insicuri e con
un rapporto complesso e irrisolto col padre.
Claire ha difficoltà a trovare un equilibrio, è
stressata ed iperprotettiva con un marito
che fa del suo meglio, ma è scombinato e
immaturo. Mitchell trascina le sue insicurezze
in casa, sul lavoro, nel ruolo di padre e il compagno, brav’uomo, ma emotivo ed egocentrico, non è di grande aiuto. Gloria sembra
dare un apporto positivo alla famiglia, ma ha
una passionalità e un’emotività spesso fuori
controllo. In questo clima confuso che caratterizza la vita dei personaggi adulti, a volte i
contributi di buon senso arrivano dai figli.
Reti: Fox, FoxComedy
Genere: Serie tv
Produzione: Levitan/
Lloyd, 20th Century
Fox Television, Steven
Levitan Productions,
Picador Productions
Regia: Gail Mancuso,
Michael Alan Spiller,
Jason Winer e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Steven Levitan,
Christopher Lloyd, Paul
Corrigan, Brad Walsh,
Jeffrey Richman e AA.
VV.
Interpreti principali: Ed
O’Neill, Sofia Vergara,
Jesse Tyler Ferguson
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni e
in vari orari
Durata: 168x22’
Ascolti medi: n.p.
49
New Girl
Rete: FoxComedy
Genere: Serie tv
Produzione: Elizabeth
Meriwether Pictures,
American Nitwits,
Chernin Entertainment,
20th Century Fox
Television
Regia: Elisabeth
Meriwether, Trent
O’Donnel, Jake Kasdan e
RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Elisabeth Meriwether,
Sophia Lear, Noah
Garfinkel, Rebecca
Addelman, Kim
Rosenstock e AA. VV.
Interpreti principali:
Zooey Deschanel, Jake
Johnson, Max Greenfield
In onda: durante tutta la
stagione, il lunedì, in vari
orari
Durata: 116x20’
Ascolti medi: n.p.
50
Come per altre serie attualmente in voga tra
i giovani, anche di “New Girl” vengono trasmesse a ripetizione in varie ore del giorno
più stagioni contemporaneamente, fino a
giungere alla quinta. Anche in questa fiction,
come per altre di genere simile, si susseguono gli episodi ma non cambia la sostanza.
Il racconto ruota intorno alla protagonista
Jess, giovane maestra di scuola che dopo
una delusione amorosa è andata a vivere
con tre ragazzi: Nick, barista ex studente di
legge un po’ scorbutico, Schmidt, esperto
di marketing donnaiolo e narciso, Winston,
ex cestista e speaker radiofonico. In un secondo momento si aggiunge Cece, modella
e cara amica di Jess, poi fidanzata e futura
moglie di Schmidt. Jess sconvolge la vita dei
coinquilini con le sue maniere stravaganti, un
modo di pensare e di agire sempre alternativo, il “vizio” di dire ciò che pensa causando
spesso situazioni imbarazzanti, la tendenza
a combinare guai e mettere tutti in situazioni paradossali, ma soprattutto col suo gran
cuore e la capacità di preoccuparsi degli altri.
Nasce così una profonda amicizia e i ragazzi
si aiutano a vicenda nelle difficoltà della vita.
L’apporto femminile certamente cambia
molto le abitudini dei tre e il loro rapporto si
rafforza. Aldilà di questi aspetti positivi che
emergono dagli episodi, il limite della serie è
lo scadere continuamente in conversazioni
volgari, situazioni ambigue e un approccio al
sesso fin troppo disinibito, spesso totalmente slegato da un contesto d’amore. In definitiva, qualche buona risata, storie divertenti,
ma ben pochi valori.
Non è stato mio figlio
Stefania Sandrelli interpreta Anna Geraldi, una donna rimasta vedova che porta
avanti con i suoi tre figli l’azienda di famiglia,
un famoso pastificio in una cittadina di provincia. I personaggi che ruotano loro intorno
sono diversi e spesso hanno una caratterizzazione ambigua: tutti hanno qualcosa da
nascondere e sono in molti a volere la rovina dei Geraldi. Il primo è Giovanni, fratello
del defunto, un uomo intrigante e sempre
a caccia di nuovi affari, che sembra essere
molto vicino ai nipoti e alla cognata ma in
realtà nasconde più di qualche segreto. Il
family drama spazia tra il poliziesco e il noir,
perché la vicenda si sviluppa da un misterioso omicidio di una ragazza, il cui colpevole sembra essere proprio il figlio maggiore
di Anna, Andrea Geraldi, interpretato da
Gabriel Garko. Si tratta, in sostanza, della
solita stanca storia della famiglia apparentemente felice ma attraversata da tensioni
mai risolte, incomprensioni e invidie. Il susseguirsi di colpi di scena e scottanti rivelazioni, una sovrabbondanza di accadimenti
non bastano a movimentare questo plot
che appare poco strutturato. Le rivelazioni
sui tradimenti passati del marito defunto di
Anna sono piuttosto banali e scontate, tipiche di uno scadente feuilleton. Tra locali
a luci rosse, ricatti, donne arroganti e arriviste, uomini assetati di vendetta e padri
che fuggono dalle proprie responsabilità, la
storia termina con un altro colpo di scena,
la morte della ballerina Nunzia, uccisa per
salvare il suo amato Andrea. Il lieto fine è
quindi rimandato ad un probabile sequel.
Rete: Canale 5
Genere: Serie tv
Produzione: RTI, Ares
Film
Regia: Alessio Inturri,
Luigi Parisi
Autori/Sceneggiatori:
Teodosio Losito, Luigi
Montefiori, Antonio
Cosentino, Emanuela Del
Monaco, Laura Sabatino
Interpreti principali:
Stefania Sandrelli,
Gabriel Garko, Adua Del
Vesco
In onda: dal 15 marzo al
24 aprile 2016, il martedì
o il mercoledì o la
domenica, alle ore 21:15
Durata: 8x1h20’
Ascolti medi: 2.960.750
spettatori, 11,89% share
51
Non uccidere
Rete: Rai 3 Genere: Serie tv
Produzione: Rai Fiction,
FremantleMedia Italia
Regia: Giuseppe
Gagliardi
Autori/Sceneggiatori:
Claudio Corbucci, Peppe
Fiore, Stefano Grasso,
Francesco Cioce, Viola
Rispoli e AA. VV.
Interpreti principali:
Miriam Leone, Thomas
Trabacchi, Monica
Guerritore
In onda: dall’11
settembre al 16 ottobre
2015, il venerdì, alle ore
21:05, e dal 9 gennaio
al 22 febbraio 2016, il
sabato e un lunedì, alle
ore 21:05
Durata: 12x1h30’
Ascolti medi: 1.051.800
telespettatori; 4,32%
share
52
Rispetto alle fiction thriller-poliziesche, quella
trasmessa da Rai 3 ha rappresentato una
novità significativa: ritmo narrativo lento, poche scene di azione, atmosfere scure, dialoghi spesso asciutti e una caratterizzazione
dei personaggi molto approfondita. Si pensi
alla protagonista, l’ispettrice di Polizia Valeria
Ferro: caparbia nell’indagare a fondo per risolvere i casi su cui investiga, fragile però nel
contesto familiare. La sua sofferenza è dovuta alla violenta morte del padre, quando
lei era ancora una bambina. Un crimine di
cui la madre è stata ritenuta responsabile:
nei suoi confronti, la donna nutre un forte
rancore, che con molta fatica lenirà durante le puntate, attraverso un complesso percorso che le farà scoprire anche dure verità,
nascoste nelle pieghe di segreti che mostrano come anche tra i suoi affetti la sincerità
sia stata più volte messa da parte. Questo
aspetto rappresenta l’elemento fondamentale della storie, anche quelle dei casi di puntata: quando i rapporti tra i membri di una
famiglia non sono trasparenti, è facile che
scaturiscano rancori, gelosie, odi, che sfociano anche in atti violenti. La serie ha avuto il
merito di evidenziare questa criticità, anche
con durezza, dimostrando di non distaccarsi dalla realtà vera, in cui episodi del genere accadono purtroppo con una frequenza
crescente. Il finale aperto però, pur se confezionato per un possibile sequel, ha lasciato
spazio ancora a misteri, dando la sensazione che a volte sembri quasi preferibile tenere nascosta la verità piuttosto che svelarla.
Si sconsiglia la visione ai minori di 14 anni.
Provaci ancora Prof! 6
Nella sesta stagione la “Prof” Camilla Baudino, oltre ai problemi dei suoi studenti e
ai casi gialli in cui viene coinvolta, deve far
fronte alle difficoltà della vita privata, con il
marito Renzo che ha messo incinta la sua
ex Carmen. Camilla lo caccia di casa, ma si
consola presto tra le braccia del vicequestore Berardi: dopo anni di corrisposta ma
contenuta attrazione la passione divampa.
Renzo cerca di riconquistare la moglie e si
creano situazioni paradossali di ménage a
3 (ad esempio quando la protagonista, in
ospedale, nel delirio chiama alternativamente l’amante e il marito), se non a 4 (con
Carmen, con la quale Camilla pare avere
un rapporto quasi di amicizia). Al pubblico,
dunque, arrivano messaggi confusi riguardo alla sfera affettiva ed educativa. Si vorrebbe far passare come normali e socialmente accettabili relazioni al limite della
bigamia, con un amante dal quale rifugiarsi
e un marito da cui non ci si vuole separare,
che a sua volta sta con l’ex incinta ma vuole riconquistare la moglie. A scuola la “Prof”,
punto di riferimento dei ragazzi, è pronta
al compromesso, non denunciando il preside che ha danneggiato una macchina ed
è scappato, in cambio dell’annullamento di
una sanzione disciplinare per due colleghi
rei di comportamenti non consoni al loro
ruolo. Lo stesso Berardi non è sempre coerente con la sua funzione. Troppi esempi
disorientanti da parte di figure che dovrebbero rappresentare modelli di lealtà e giustizia, che dimostrano come la serie non sia
più adeguata ad una visione familiare.
Rete: Rai 1
Genere: Serie tv
Produzione: Rai Fiction,
Endemol Italia
Regia: Enrico Oldoini,
Francesca Marra
Autori/Sceneggiatori:
Margherita Oggero, Dido
Castelli, Cecilia Calvi,
Anna Samueli, Roberta
Colombo e AA. VV.
Interpreti principali:
Veronica Pivetti, Enzo
Decaro, Paolo Conticini
In onda: dal 10
settembre al 18 ottobre
2015, il giovedì, la
domenica e un martedì,
alle ore 21:20
Durata: 8x1h40’
Ascolti medi: 5.162.400
telespettatori; 21,22%
share
53
Quantico
Rete: Fox
Genere: Serie tv
Produzione: ABC
Studios, The Mark
Gordon Company,
Random Acts
Entertainment
Regia: Jennifer
Chambers Lynch, David
McWhirter, Stephen Kay
e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Joshua Safran, Logan
Slakter, Beth Schacter,
Justin Brenneman, Jake
Coburn e AA. VV.
Interpreti principali:
Priyanka Chopra,
Josh Hopkins, Jake
McLaughlin
In onda: dal 18
novembre 2015 al 6
gennaio 2016 e dal 27
aprile a fine stagione, il
mercoledì, alle ore 21:00
Durata: 22x43’
Ascolti medi: 355.400
telespettatori; n.p. share
54
Serie avvincente con una protagonista affascinante, bella anche dopo estenuanti
allenamenti o giorni di fuga. Una trama fitta
giocata attorno alla possibilità, strisciante e
inquietante, che dietro a ciascuno possa nascondersi un traditore. Un gruppo di brillanti
reclute dell’FBI è alle prese con una faticosissima formazione nella base di Quantico
in Virginia: persone di ogni ceto, che rappresentano l’eterogeneità della giovane società
statunitense di oggi. Vi è la donna islamica
credente e osservante e quella emancipata, la ragazza americana ricca, sensibile e
intelligente, il marine infiltrato nella Cia, il “figlio di papà” che ha da insegnare a tutti in
quanto a capacità e morale, l’omosessuale
palestrato e fedele, la giovane acqua e sapone che in realtà cela un mistero: un panorama di umanità brillante e imprevedibile
in grado di rendere lecita l’ansia e il sospetto
che ognuno sia capace di occultare segreti
enormi, come addirittura quello di essere un
terrorista. Una regia complessa racconta in
contemporanea il passato e il presente attraverso continui flashback. I temi dello spionaggio e del terrorismo, tuttavia, sembrano
narrati in modo alquanto superficiale e in vari
momenti la sceneggiatura non soddisfa appieno l’efficacia della veridicità del racconto.
La prima serie ha ottenuto un buon successo
e ce ne sarà una seconda. Nel complesso, si
tratta di un minestrone di sentimenti, intrighi
amorosi, esaltazione della fisicità e drammi
familiari in cui argomenti di grande attualità, come ad esempio la sicurezza mondiale,
sembrano fare solo da sfondo.
Questo è il mio paese
Anna, che vive da tempo a Roma, felicemente sposata con tre figli, torna nel paese
natale Calura per sostituire l’amica Emilia,
malata di tumore, nel ruolo di sindaco. Subito si scontra con i gravi problemi del luogo,
legati alla malavita, con una conseguente crisi familiare. Nel lavoro è integerrima,
pronta a mettere a rischio l’incolumità propria e dei suoi cari, non aperta a compromessi, ma non è così nel privato. Fa le sue
scelte da sola, senza condividerle col marito, cosa che, in un clima di totale mancanza
di dialogo e sincerità di coppia, finisce per
dividerli. Emerge così la debolezza di lui, che
cade nelle braccia di una collega, ma anche
la fragilità di lei, che reagisce tradendolo a
sua volta con Corrado, una vecchia fiamma. Questi, pur con le sue contraddizioni legate al dover sopravvivere in un ambiente
impregnato di mentalità mafiosa, ha una
nobiltà d’animo espressa nell’amore per
Anna fino all’estremo, ma ciò sarà ulteriore
causa della crisi affettiva della donna. Anna
porterà un cambiamento in paese, cercando di salvare con fatica il rapporto con i figli
ma sacrificando del tutto quello col marito.
Il messaggio trasmesso è che l’impegno
pubblico di una donna è inconciliabile con
quello di moglie e madre e che per realizzarsi in un ambito si debba sacrificare l’altro. Ciò vanifica gli insegnamenti sul valore
dell’onestà e della legalità, mortificando la
capacità di tante donne che, pur tra mille
difficoltà, riescono ad abbinare famiglia e
impegno civile, trovando nell’una la forza di
portare avanti l’altro.
Rete: Rai 1
Genere: Serie tv
Produzione: Rai Fiction,
Cross Productions
Regia: Michele Soavi
Autori/Sceneggiatori:
Sandro Petraglia, Elena
Bucaccio, Valia Santella,
Vincenzo Lauria, Filippo
Gravino e AA.VV.
Interpreti principali:
Violante Placido,
Francesco Montanari,
Fausto Maria Sciarappa
In onda: dal 9 al 30
novembre 2015, il lunedì
o il martedì, alle ore
21:20
Durata: 6x1h40’
Ascolti medi: 5.078.000
telespettatori; 20,37%
share
55
Scandal
Quinta stagione
Rete: FoxLife
Genere: Serie tv
Produzione:
ShondaLand, ABC
Studios
Regia: Tom Verica, Tony
Goldwyn, Jann Turner e
RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Shonda Rhimes, Heather
Mitchell, Matt Byrne,
Mark Fish, Zahir McGee e
AA. VV.
Interpreti principali:
Kerry Washington, Katie
Lowes, Guillermo Diaz
In onda: dall’11 febbraio
al 7 marzo 2016, il lunedì,
alle ore 21:00 e dal 24
maggio a fine stagione, il
martedì, alle ore 21:00
Durata: 21x43’
Ascolti medi: 118.700
telespettatori; n.p. share
56
Come sta avvenendo nella realtà, anche
la quinta stagione del drama americano
si incentra principalmente sulle elezioni. La
protagonista è sempre lei, Olivia Pope, avvocatessa che ha in Washington il centro
nevralgico delle sue attività.
Il personaggio, anche quest’anno, ha mantenuto sostanzialmente intatte le caratteristiche note già dalla prima serie: è una
donna dal carattere forte, che sul lavoro
non si fa troppi scrupoli per ottenere ciò
che vuole, né ha successivi ripensamenti.
La sua carriera è legata a doppio filo alla
politica, vista anche la lunga e tormentata
storia d’amore avuta con il Presidente degli Stati Uniti, dipinto come un uomo solo
all’apparenza fedele alla moglie e rispettoso della famiglia.
Tesse trame, ordisce intrighi, resta un personaggio ambiguo anche nelle relazioni
sentimentali e familiari. Ne è una prova il
rapporto che ha con il padre, dove il tornaconto personale viene, vicendevolmente,
ritenuto spesso prioritario rispetto all’affetto reciproco. Pur riuscendo a raccontare
con una certa durezza le oscure manovre
della politica, la fiction (che si concluderà
al termine di questa stagione televisiva) è
sconsigliata ad una visione familiare proprio per i comportamenti eticamente scorretti dei protagonisti. L’arrivismo sembra
rappresentare il denominatore comune
alla base delle azioni dei personaggi, pur
nelle loro diversità caratteriali, e non appare chiara una condanna a quanto essi
compiono spesso in modo riprovevole.
Snooze
Ogni benedetta mattina
Ogni giorno, prima di sistemarsi per andare al lavoro, Debora apre il frigorifero per
preparare la colazione. Una telecamera,
all’interno dell’elettrodomestico, la inquadra frontalmente e ne segue i puntuali soliloqui, che nascono da riflessioni mattiniere
o dal pensiero a ciò che dovrà fare durante
la giornata. La protagonista, sposata e con
un figlio, immagina cosa potrebbe accaderle da lì alle ore successive, creando con la
mente situazioni quasi sempre paradossali, scaturenti anche da una forte (e alla fine
comica) ansia con cui tende ad approcciarcisi. Debora Villa è molto brava nel ruolo,
aiutata da un’espressività e da una mimica
facciale che ben caratterizzano il suo personaggio: una donna vicina ai cinquant’anni, che ama la sua famiglia (tranne la suocera), con l’hobby del pilates e con poche
ma fidate amiche. I “film mentali” proseguono fin quando è lei stessa a rassicurarsi,
comprendendo che alla fine “l’unico modo
per essere felici è star bene dentro”, una
massima che ripete in modi diversi e che
rappresenta anche un valido consiglio per
i telespettatori. Le preoccupazioni si affievoliscono e, non a caso, a fine giornata la
donna è molto più tranquilla perché non si
è verificato nulla di quanto ha immaginato.
La sitcom è nata anche con l’intento di
pubblicizzare un noto marchio di yogurt di
cui la Villa è testimonial: ciò ha permesso
allo stesso tempo di veicolare messaggi significativi per la salute, come la necessità
di mangiare sano e di tenersi in forma per
vivere bene.
Rete: Italia 1
Genere: Sitcom
Produzione: RTI,
Bananas
Regia: Elia Castangia
Autori/Sceneggiatori:
Lorenzo De Marinis,
Giovanna Donini,
Gianmarco Pozzoli
Interpreti principali:
Debora Villa, Giacomo
Valdameri, Gianmarco
Pozzoli
In onda: dal 22 febbraio
al 18 marzo 2016, dal
lunedì al venerdì, alle ore
18:20
Durata: 20x5’
Ascolti medi: n.p.
57
Sotto copertura
Rete: Rai 1 Genere: Miniserie
Produzione: Rai Fiction,
Lux Vide
Regia: Giulio
Manfredonia
Autori/Sceneggiatori:
Francesco Arlanch,
Salvatore Basile,
Umberto Gnoli, Maura
Nuccetelli
Interpreti principali:
Claudio Gioè, Guido
Caprino, Dalila
Pasquariello
In onda: lunedì 2 e
martedì 3 novembre
2015, alle ore 21:20
Durata: 2x1h40’
Ascolti medi: 5.989.500
telespettatori; 22,95%
share
58
Fare tv di qualità significa anche combattere e condannare, con gli strumenti del racconto audiovisivo, mali endemici della storia
italiana, come la criminalità organizzata.
Questo l’intento della miniserie, ricostruzione del percorso che ha portato, nel 2010,
alla cattura del boss latitante della camorra
Antonio Iovine. Protagonista un integerrimo
commissario, personaggio ispirato alla figura di Vittorio Pisani, al tempo capo della
squadra mobile di Napoli e guida dell’operazione che portò all’arresto del criminale.
Il funzionario di polizia e la sua squadra di
collaboratori credono fermamente nella
giustizia e in suo nome concentrano gran
parte delle loro energie. Non per questo
sono dei supereroi, anzi, la loro umanità
fuoriesce in modo particolare nei rapporti
con la famiglia, indispensabile sostegno per
affrontare i momenti più duri.
La miniserie vuole essere un inno alla speranza per i cittadini onesti. Per questo va
ammirata la scelta di girare proprio a Casal di Principe, territorio martoriato dalla
camorra, ma non bollato a prescindere
come “luogo del demonio”. Anche l’inserimento della componente sentimentale
può ricollegarsi alla voglia di riscatto di un
popolo, spesso etichettato a priori come
connivente con la malavita. La metamorfosi della giovane Anna, che prima è al servizio del boss e poi si innamora dell’onesto
Emilio, ne è la testimonianza e al tempo
stesso un esempio, pur romanzato, per i
giovani, affinché capiscano su quali valori
basare la propria vita.
Squadra Antimafia 7
Il fulcro intorno al quale si muove la settima stagione è il vicequestore della Duomo
Domenico Calcaterra. Il suo rapimento da
parte dei Maglio rende necessaria l’entrata in scena di un nuovo capo, Davide Tempofosco. Ma la questione destabilizzante è
l’insorgere di problemi mentali che rendono
lo storico protagonista, in alcuni momenti,
una sorta di automa senza coscienza delle proprie azioni. Prosegue la commistione
tra operatori di giustizia e mafiosi: il vicequestore Colombo alle prese con la sorella
mafiosa, De Silva tra servizi segreti e il suo
braccio malavitoso Crisalide. La serie tecnicamente è ben realizzata, con ottimi attori, ritmi incalzanti e una trama avvincente,
tanto da fidelizzare lo spettatore puntata
dopo puntata. Ma, ancor più che nelle precedenti stagioni, è piena di scene di violenza, crudeltà e morti cruente. Basti pensare alle scene di tortura, da bollino rosso e
non giallo, come invece il programma viene
classificato. Davvero troppo. La cosa che
più amareggia lo spettatore, specialmente
chi ha seguito l’intera “saga” affezionandosi al personaggio di Calcaterra, è la parabola discendente del vicequestore, che da
eroe che combatte il male, seppur non rispettando sempre le regole, diventa freddo
assassino, fino a dover essere ricoverato
come malato mentale, sopraffatto da ciò
che lui stesso ha combattuto. Il confine tra i
buoni e i cattivi, sempre più labile e confuso,
salta del tutto, lasciando una sorta di stordimento e un esempio decisamente negativo a tanti giovani appassionati della serie.
Rete: Canale 5
Genere: Serie tv
Produzione: Taodue
Regia: Kristoph Tassin,
Samad Zarmandili
Autori/Sceneggiatori:
Pietro Valsecchi,
Sandrone Dazieri, Valter
Lupo, Giorgio Nerone
Interpreti principali:
Marco Bocci, Giovanni
Scifoni, Daniela Marra
In onda: dal 9 settembre
all’11 novembre 2015, il
giovedì o il mercoledì e
un lunedì, alle ore 21:10
Durata: 10x1h40’
Ascolti medi: 3.825.110
telespettatori; 16,16%
share
59
Suits
Quinta stagione
Rete: Premium Stories
Genere: Serie tv
Produzione: Hypnotic,
Universal Cable
Productions
Regia: Anton Cropper,
Micheal Smith, Silver
Tree e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Aaron Korsh, Rick
Muirragui, Chris Downey,
Genevieve Sparling,
Nora Zuckerman e AA.
VV.
Interpreti principali:
Gabriel Macht, Patrick J.
Adams, Gina Torres
In onda: dal 1° febbraio
al 2 maggio 2016, il
lunedì, alle ore 21:15
Durata: 16x40’
Ascolti medi: n.p.
60
Harvey Specter e Jessica Pearson sono
a capo di uno studio legale a New York. Si
tratta di professionisti di alto calibro, spregiudicati, che non sbagliano una mossa
centrando gli obiettivi che vogliono raggiungere. Dal punto di vista relazionale,
non può dirsi la stessa cosa. Anche in questa serie si è visto come la loro vita si sia
prevalentemente concentrata sul lavoro,
senza sentire il bisogno di creare una famiglia, intento da cui, ad esempio, Harvey rifugge perché preferisce rimanere da solo,
coltivando i suoi hobby, tra cui anche il gioco d’azzardo. Diretta conseguenza è la generale fugacità dei rapporti sentimentali,
oltre a quelli interpersonali, basati spesso
sull’interesse.
Nell’ultima stagione è venuto a galla il segreto che ha fatto da filo conduttore di
tutta la storia. Riguarda uno dei collaboratori dell’ufficio, Mike Ross, assunto perché
dotato di una memoria eccezionale che lo
aiuta a districarsi alla perfezione nei meandri della legge, ma sprovvisto di laurea.
Il suo esercizio abusivo della professione, di
cui Specter è a conoscenza fin da subito e
che ha cercato sempre di nascondere, viene scoperto con inevitabili ricadute penali.
Si tratta di un aspetto che fa riflettere e
che ha portato negli anni a trasmettere un
messaggio paradossale: il rispetto della
legge viene infranto proprio da chi è tenuto ad osservarne le regole in modo ferreo.
Un messaggio poco educativo e che non
permette di ascrivere la serie nel novero
dei prodotti televisivi a misura di famiglia.
Tango per la libertà
La miniserie è ispirata ad un libro scritto da
Enrico Calamai, ex vice console italiano in
Argentina al tempo della dittatura militare
che riuscì a far espatriare molti oppositori del regime, salvando così le loro vite. Il
protagonista dell’opera diretta da Alberto
Negrin è il diplomatico italiano Marco Ferreri, un uomo che ama il suo lavoro, molto
sensibile ai problemi della gente che a lui si
rivolge dopo il colpo di stato di Videla.
Reduce da un’esperienza tormentata in
Cile, conosce proprio la sera della destituzione della presidente Peron la famosa
cantante di tango Anna Ribeiro. Sarà l’inizio di un percorso che lo porterà ad innamorarsi della donna, sentimento però
osteggiato dalle crudeli persecuzioni operate dai militari, che se la prendono anche
con lei, rapendola. Ferreri, andando contro
i diretti superiori e correndo seri rischi per
la sua vita, le tenterà tutte per ritrovarla,
aiutando anche molti italiani a sfuggire alle
persecuzioni in atto.
La miniserie affronta, a tratti anche con
una certa durezza, fatti realmente accaduti, in particolar modo la tragedia dei “voli
della morte” e dei desaparecidos, cui l’opera è dedicata. La componente sentimentale però sembra avere il sopravvento, con
il classico canovaccio dell’amore ostacolato dagli eventi e da personaggi negativi. In
questo modo la realtà storica funge prevalentemente da contesto storico e sociale
di una storia d’amore e non viene indagata
a fondo in tutta la sua complessità, che pur
si intravede.
Rete: Rai 1
Genere: Miniserie
Produzione: Rai Fiction,
Compagnia Leone
Cinematografica
Regia: Alberto Negrin
Autori/Sceneggiatori:
Francesco
Scardamaglia, Nicola
Lusuardi, Salvatore
Basile, Alberto Negrin,
Andrea Porporati e
AA.VV.
Interpreti principali:
Alessandro Preziosi,
Rocío Muñoz Morales,
Giorgio Marchesi
In onda: martedì 12 e
mercoledì 13 gennaio
2016, alle ore 21:20
Durata: 2x1h35’
Ascolti medi: 4.979.500
telespettatori; 19,1%
share
61
Teen Wolf
Quinta stagione
Rete: Fox
Genere: Serie tv
Produzione: MGM
Television, MTV
Regia: Russell Mulcahy,
Tim Andrew, Bronwen
Hughes e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Jeff Davis, Angela L.
Harvey, Eric Wallace, Will
Wallace, Ian Stokes e
AA. VV.
Interpreti principali:
Tyler Posey, Dylan
O’Brien, Holland Roden
In onda: dal 2 febbraio
al 14 giugno 2016, il
martedì, alle ore 21:00
Durata: 20x40’
Ascolti medi: n.p.
62
Il fantasy si inserisce nella scia delle serie
per ragazzi nate all’indomani di Twilight e
animate da esseri fantastici semi-umani quali vampiri, zombie ed in questo caso
licantropi. Il protagonista Scott, divenuto
lupo mannaro in seguito al morso di un
altro ragazzo-lupo, scopre un mondo parallelo a quello umano, abitato da banshee, giaguari e coyoti mannari e altro. Qui
è in corso una lotta per la sopravvivenza e
l’affermazione del più forte, dei lupi alpha
per dominare un branco e avere la meglio
sugli altri. Lo scontro si esplica durante le
puntate con un filone giallo: Scott e i suoi
amici più cari devono venire a capo di inspiegabili omicidi e sparizioni, comprendere
fenomeni sconosciuti e salvarsi dalle insidie
di nemici provenienti da altri branchi e altre
categorie di esseri. L’amicizia è il filone che li
unisce e li aiuta a superare i momenti difficili, insieme ai rapporti familiari, almeno fino
alla quinta stagione. Qui si è evidenziato un
forte cambiamento: la vena horror ha preso il sopravvento sull’avventura e sul giallo, le immagini sono diventate sempre più
cruente e spaventose. È sembrato perduto
anche il valore dell’amicizia, i legami più forti si sono incrinati e dubbi e bugie si sono
insinuati nelle relazioni tra i ragazzi. Nella
sfera affettiva dei protagonisti, fatti salvi i
legami familiari, si è avvertita solo una gran
confusione. In definitiva, la storia è stata
ben costruita per tenere l’attenzione viva
e catturare lo spettatore, curioso di sapere
l’epilogo delle vicende, ma i contenuti sono
stati ben pochi.
The Big Bang Theory
Nona stagione
Col passare delle stagioni il fulcro del racconto non è cambiato: quattro giovani scienziati
- Leonard, Sheldon, Raj e Howard - amici tra
loro, si trovano quotidianamente a scontrarsi con le proprie abilità intellettive e razionali
elevatissime, da cervelloni, e l’incapacità e
inadeguatezza nelle relazioni umane, specialmente quelle affettive. Il tempo è passato e ormai si sono creati e stabilizzati dei
rapporti sentimentali, specialmente quello
tra Leonard e Penny (una ragazza semplice
di estrazione e di cultura, istintiva, ma con un
gran cuore e tanto senso pratico, quello che
manca ai protagonisti), convolati a nozze. I
giovani qualcosa sull’amore l’hanno imparata, ma sono ancora molto impacciati e goffi,
specialmente Sheldon. Continuano a fare
errori madornali nei rapporti tra loro - sono
amici ma non sempre sanno dimostrarlo -,
con il mondo esterno e soprattutto con le
loro fidanzate, ma si impegnano, cercano di
imparare dai loro sbagli, finalmente provano
a mettersi in gioco: l’amore li sta cambiando. La riflessione dunque per lo spettatore è
questa: che cosa si può definire come intelligenza? Solo quella razionale, fredda, calcolatrice e a volte quasi spietata umanamente,
rivolta a risolvere astrusi problemi matematici o anche quella emotiva, affettiva, capace
di comprendere gli altri e di trovare soluzioni alle piccole questioni quotidiane? Il tema
della commedia è interessante, ma a causa
della presenza nei dialoghi di argomenti e
termini volgari o comunque non consoni ai
più piccoli, se ne consiglia la visione a partire
da un pubblico adolescente.
Rete: Premium Joi
Genere: Sitcom
Produzione: Warner
Bros. Television, Chuck
Lorre Productions
Regia: Mark Cendrowski,
Nikki Lorre
Autori/Sceneggiatori:
Chuck Lorre, Bill Prady,
Steven Molaro, Steve
Holland, Jim Reynolds,
Eric Kaplan e AA. VV.
Interpreti principali:
Johnny Galecki, Jim
Parsons, Simon Helberg
In onda: dal 19 gennaio
al 28 giugno 2016, il
martedì, alle ore 21:15
Durata: 24x22’
Ascolti medi: n.p.
63
The Flash
Seconda stagione
Rete: Italia 1
Genere: Serie tv
Produzione: Berlandi
Productions, DC
Entertainment, Warner
Bros. Television
Regia: Ralph Hemecker,
Jesse Warn, John F.
Showalter e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Greg Berlanti, Geoff
Johns, Andrew
Kreisberg, Grainne
Godfree, Brooke Roberts
Interpreti principali:
Grant Gustin, Danielle
Panabaker, Candice
Patton,
In onda: dall’11 gennaio
al 10 giugno 2016 , un
lunedì e il venerdì, alle
ore 21:10
Durata: 23x43’
Ascolti medi: 1.469.500
spettatori; 5,34% share
64
Nata dall’omonimo fumetto, la serie ha
raccontato le avventure di Barry Allen, giovane detective della polizia scientifica che
a causa di un incidente ha passato nove
mesi in coma per poi svegliarsi e scoprire di
aver acquisito il potere della super velocità.
Il protagonista è cresciuto senza genitori,
la madre è stata uccisa quando lui aveva
solo undici anni e il papà è stato ingiustamente accusato del suo omicidio. Del ragazzo si è preso cura il detective Joe West,
che gli ha trasmesso la passione per la
giustizia e la caparbietà nella risoluzione
dei casi più difficili e in apparenza inspiegabili. Barry/Flash ha due fedeli aiutanti:
Caitlin Snow, un’esperta di biogenetica, e
Cisco Ramon, ricercatori conosciuti all’interno degli STAR Labs, gestiti dal dottor
Harrison Wells. Grazie ai suoi superpoteri,
Barry diventa una sorta di angelo guardiano della comunità e, come ogni supereroe
che si rispetti, ha un suo antagonista che
è la sua stessa nemesi, ossia un antiflash,
con cui dà luogo ad uno scontro dai mille
colpi di scena. Il protagonista è il classico
bravo ragazzo che si adopera per gli altri e
cerca di proteggerli da ogni evento o notizia negativa. I suoi sentimenti sono umani,
è generoso, altruista e soprattutto onesto
anche con nemici e malintenzionati. Mette
a rischio la sua vita perché lui stesso non
conosce i limiti dei suoi poteri e questo crea
una giusta suspense. La serie si è rivelata
avvincente, adatta ad adulti e ragazzi, ha
visto sempre la vittoria del bene contro il
male ed ha insegnato il valore della lealtà.
The Good Wife
Quinta stagione
Fox Life ha proposto la replica della quinta
stagione della serie. La protagonista è Alicia, moglie del procuratore di Stato della
contea di Cook Peter Florrick, incarcerato
in seguito ad uno scandalo sessuale. Per
riuscire a far fronte alle spese lei decide
di tornare, dopo quindici anni, a lavorare
come avvocato, professione abbandonata
in seguito al matrimonio. Intelligente, bella, moralmente integra, rimane affianco
al marito, che ritiene innocente, anche se
fedifrago, finché non verrà scagionato. Nel
lavoro è ancora in gamba e sembra che
l’essersi dedicata alla famiglia non l’abbia
depauperata dei suoi talenti, ma le abbia
dato una marcia in più: commette qualche
ingenuità, ma è più brava dei suoi colleghi.
Nella quinta serie è di nuovo impegnata
ad affrontare, con il senso morale che la
contraddistingue, il tribunale, l’ambiente
competitivo, ma anche le difficoltà causate da un marito ingombrante, diventato
nel frattempo governatore. In lei vi è la ricerca continua di una coerenza di vita tra
sfera privata e professionale: anche per
questo decide di accettare la proposta di
aprire uno studio con un socio di cui si fida
e con cui è in sintonia, abbandonando situazioni createsi nell’ambiente lavorativo
che non le danno serenità. I suoi valori e
le sue convinzioni la portano ad affrontare
cause con risvolti etici importanti, con una
profondità che dà sempre allo spettatore
spunti di riflessione interessanti su temi di
stretta attualità, come la pena di morte e
la surrogazione di maternità.
Rete: FoxLife
Genere: Serie tv
Produzione: CBS
Television Studios, Scott
Free Productions, King
Size Productions e
produzioni varie
Regia: Robert King,
Michael Zinberg, Brooke
Kennedy e RR.VV.
Autori/Sceneggiatori:
Michelle King, Robert
King, Ted Humphrey,
Keith Eisner, Leonard
Dick e AA. VV.
Interpreti principali:
Julianna Margulies, Matt
Czuchry, Archie Panjabi
In onda: dal 16 luglio al
24 settembre 2015, il
giovedì, alle ore 21:00
Durata: 22x45’
Ascolti medi: n.p.
65
The Walking Dead
Sesta stagione
Rete: Fox
Genere: Serie tv
Produzione: AMC
Studios, Circle of
Confusion, Valhalla
Motion Pictures e
produzioni varie
Regia: Greg Nicotero,
Jennifer Lynch, Michael
Slovis e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Scott M. Gimple,
Matthew Negrete, Seth
Hoffman, Angela Kang,
Corey Reed e AA. VV.
Interpreti principali:
Andrew Lincoln, Norman
Reedus, Lauren Cohan
In onda: dal 12 ottobre al
30 novembre 2015 e dal
15 febbraio al 4 aprile
2016, il lunedì, alle ore
21:00
Durata: 16x45’
Ascolti medi: 257.300
telespettatori ; n.p. share
66
Dopo sei stagioni, ormai è chiaro: gli
zombie sono solo il contorno. Quello che
conta realmente nella storia sono le relazioni umane, le dinamiche di leadership
all’interno del gruppo. Se il pubblico ha
premiato e continua a premiare questa
serie dal 2010 è perché gli sceneggiatori
riescono a tenerlo sul filo fino alla fine. Sì,
è vero, a volte ci sono rallentamenti della
narrazione che possono risultare fastidiosi, ma sono soltanto il preludio al colpo di
scena. Non solo, senza scadere nell’ovvio
o nel didascalico, anche questa stagione
ha posto allo spettatore domande di senso e questioni antropologiche importanti: veramente ogni vita è degna? Perché
continuare a sperare, mettendo al mondo
un figlio, quando la morte ti circonda? È
ancora possibile la redenzione in un contesto in cui vige la logica dell’homo homini
lupus? Ci si può ancora affezionare agli
altri, si può avere un legame affettivo o
questo espone troppo al rischio della sofferenza?
Rick Grimes e il suo gruppo sono i veri uomini che camminano, costretti a scegliere
ogni giorno il bene o il male, indecisi tra
il desiderio di ritrovare una casa in cui finalmente riposarsi o continuare a vagare senza una meta. Il capitolo numero sei
della saga si è chiuso con un colpo di scena che metterà a dura prova la capacità
di attesa degli appassionati. Chiaramente, alla luce delle scene anche molto violente, il programma non è assolutamente
adatto ai bambini.
The Whispers
Una forza misteriosa, individuata come aliena, incomincia a prendere potere sulla Terra
servendosi dei bambini. Il caso viene seguito
dall’agente FBI Claire Bennigan, psicologa
infantile consultata dall’ufficio per il comportamento anomalo di alcuni piccoli. Anche suo figlio, audioleso, è coinvolto. Questa
misteriosa entità agisce in maniera subdola:
entra in contatto con i bambini, attraverso
la mente, presentandosi come l’amico invisibile Drill, parla con loro sussurrando (strategia di comunicazione cui si ricollega il titolo
della serie), li convince a “divertirsi” con lui
inducendoli a fare giochi che si concludono
a danno dei propri genitori o comunque degli adulti. Le piccole vittime non si rendono
conto di fare male a qualcuno finché ormai
è tardi. Drill si insinua nelle loro menti, manipolandole; sceglie i più fragili e, facendo leva
sulle loro debolezze, sulle carenze familiari,
evidenziando le incoerenze e le mancanze
dei genitori, li porta dalla sua parte per ottenere i suoi scopi. Il tema dell’adescamento
dei più piccoli fa riflettere: quanti nella vita
reale usano mezzi psicologici e persuasivi per conquistare la loro fiducia? Si pensi
alla pedofilia come il caso più grave, ma c’è
anche una manipolazione più subdola che
può insinuarsi nel mondo dei bambini e degli
adolescenti attraverso specifici programmi
introdotti nei luoghi educativi (ad esempio i
regimi totalitaristi che usano le scuole come
mezzo di addestramento ideologico) o tramite Internet. A noi genitori spetta il compito
di vigilare. Per il tema trattato il programma
è sconsigliato ai bambini.
Rete: Fox
Genere: Serie tv
Produzione: ClicketyClack Productions,
Amblin Television, ABC
Studios
Regia: Charles Beeson,
Kenneth Fink, P.J. Pesce
e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Soo Hugh, Daniel C.
Connolly, Michael Gunn,
Zack Estrin, Holly Harold
e AA. VV.
Interpreti principali: Lily
Rabe, Barry Sloane, Milo
Ventimiglia
In onda: dall’8 settembre
al 3 novembre 2015, il
martedì, alle ore 21:00 o
alle ore 21:50
Durata: 13x42’
Ascolti medi: 191.250
telespettatori; n.p. share
67
True Detective
Seconda stagione
Rete: Sky Atlantic
Genere: Serie tv
Produzione: Anonymous
Content, Passenger
Regia: Justin Lin, Janus
Metz, Jeremy Podeswa e
RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Nic Pizzolatto, Scott
Lasser
Interpreti principali:
Colin Farrell, Taylor
Kitsch, Rachel McAdams
In onda: dal 29 giugno al
17 agosto 2015, il lunedì,
alle ore 21:10
Durata: 8x1h
Ascolti medi: n.p.
68
Gli episodi della seconda serie si sono incentrati sulla vicenda dell’omicidio di un
importante politico nella città immaginaria di Vinci, appartenente alla Contea di
Los Angeles.
Se è stata davvero molto bella la prima
stagione, ambientata in Louisiana e con
una grande interpretazione di Matthew
McConaughey e Woody Harrelson e la
sapiente regia di Cary Joji Fukunaga, si
aspettavano grandi cose anche dalla
seconda, ma la sensazione è che lo sceneggiatore, Nick Pizzolatto (coadiuvato
da Scott Lasser), abbia voluto strafare:
troppo lenta la narrazione e cervellotica
la trama. Per cercare di capire il susseguirsi degli eventi è stato necessario, in
alcune puntate, tornare indietro. Commovente l’interpretazione di Colin Farrell,
molto credibile nei panni di un padre-detective incapace di convivere con il dilemma di suo figlio, nato dopo una violenza
subita della moglie. Le vicende, però, non
sono riuscite ad appassionare ed anche
i grandi attori coinvolti (tra i quali Taylor
Kitsch, Rachel McAdams e Vince Vaughn)
non sono stati in grado di far decollare la
storia.
Il finale, l’episodio migliore della stagione,
è stato sin troppo pessimistico. In conclusione, True Detective si è confermato anche nel suo secondo capitolo un prodotto di grande qualità, ma in questo caso
un po’ troppo elitario, poco accessibile al
grande pubblico. In più, il confronto con la
prima serie è apparso impietoso.
Tut
Il destino di un faraone
Nelle tre puntate della miniserie è stata ripercorsa la breve vita del sovrano egizio,
morto ad appena 18 anni.
La storia inizia quando il padre Akhenaton
sta per morire a causa di un potente veleno.
Il trono, quindi, aspetta lui, bambino timoroso e certo non in grado di ricoprire un ruolo
così importante. Sposa la sorella e il regno
viene guidato, praticamente in sua vece,
dal Gran Visir Ay, interpretato da Ben Kingsley, autore di un’interpretazione all’altezza
della sua fama.
Con il passare del tempo, Tutankhamon
prende consapevolezza delle sue capacità e diventa un sovrano carismatico. Non
mancano i nemici, con cui si innescano battaglie presentate con scene tanto lunghe
quanto spettacolari. Si esagera però con
dettagli cruenti, tra spargimenti di sangue e
corpi dilaniati dai colpi delle armi dell’epoca.
Gli avversari sono anche tra le mura amiche. È qui che la ricostruzione storica lascia
un po’ il passo ad un duello tra fazioni opposte, con un tocco di romanzo che si nota
anche nei rapporti fra i personaggi, tra cui
nessuno sembra spiccare quanto a moralità. Tanti gli intrighi e le trappole tese per
sovvertire l’ordine pur di soddisfare una generale sete di potere. Anche sotto l’aspetto
dei sentimenti, i protagonisti si comportano
discutibilmente. I rapporti d’amore che si
sviluppano sono in prevalenza extraconiugali, come d’abitudine a quei tempi, un tratto reso però ancor più evidente con l’indugiare su scene che lasciano davvero poco
spazio ad altre interpretazioni.
Rete: NOVE
Genere: Miniserie
Produzione: Muse
Entertainment
Enterprises
Regia: David Von Ancken
Autori/Sceneggiatori:
Brad Bredeweg,
Peter Paige, Michael
Vickerman
Interpreti principali: Ben
Kingsley, Avan Jogia,
Sibylla Deen
In onda: dal 5 al 13
novembre 2015, un
giovedì e il venerdì, alle
ore 21:15
Durata: 3x1h30’
Ascolti medi: 395.000
telespettatori; 1,5% share
69
Tutti insieme
all’improvviso
Rete: Canale 5
Genere: Serie tv
Produzione: Rti,
Picomedia
Regia: Francesco
Pavolini
Autori/Sceneggiatori:
Federico Favot, Valerio
Cilio, Simona Giordano,
Tommaso Triolo
Interpreti principali:
Giorgio Panariello,
Lorenza Indovina, Lucia
Ocone
In onda: dal 15 gennaio
al 17 febbraio 2016, il
venerdì o la domenica
o il mercoledì, alle ore
21:10
Durata: 16x50’
Ascolti medi: 2.699.000
telespettatori; 11,39%
share
70
La vita di Walter, veterinario da anni in Africa, cambia alla morte del fratello Filippo.
Per volontà del defunto, il medico torna in
Italia per occuparsi dei suoi parenti. Ritrova la cognata Annamaria, che ha tre figli di
età diverse. Di uno di loro, Paolo, scoprirà
di essere il padre durante la storia. Il protagonista, ormai con abitudini e stili di vita
differenti da quelli dei parenti, si sacrifica
con affetto per ricompattare la famiglia,
addolorata per la grave perdita. Col medesimo spirito prende in gestione la clinica
dove lavorava il fratello, che svolgeva il suo
stesso mestiere. I suoi sforzi, però, non riescono a premiarlo in toto. Da un lato, i nipoti
trovano in Walter un punto di riferimento
con cui condividere e provare a superare i
loro problemi, dall’altro però alcune situazioni restano incompiute e fanno riflettere.
Il rapporto con il figlio non riesce a stabilizzarsi, data anche l’improvvisa partenza del
giovane al termine della fiction. Si avverte,
poi, una discutibile confusione affettiva in
alcune circostanze: si pensi al caso della nipote Sara, che decide di passare una notte d’amore con un ragazzo pur avvertendo
dentro di sé un interesse sentimentale nei
confronti di un’amica. Il fatto che poi la ragazza resti incinta e decida di crescere da
sola il proprio figlio, di fatto privandolo di un
padre, contribuisce a delineare un modello
comportamentale non esemplare. Questi
aspetti destano perplessità e compromettono il nobile intento della serie di affrontare
anche argomenti attuali, tra cui ad esempio
il bullismo.
Tutto può succedere
Mamma e papà, quattro fratelli, figli, nipoti,
cognati: i Ferraro, una famiglia “imperfetta”,
sono i protagonisti della serie. Ognuno ha
difetti, debolezze, fragilità, ma la forza degli affetti e il legame familiare vanno oltre
e ciascuno è pronto a perdonare, comprendere, aiutare. Se uno crolla gli altri lo
sostengono, anche se si tratta dei genitori,
senza giudicare ma col coraggio di dire la
verità. L’amore - materno, paterno, fraterno, filiale, coniugale, parentale, declinato in
tutte le forme in cui si esplica all’interno di
una famiglia - è la molla che rende migliore
e aiuta a crescere, superando i propri errori
e limiti. Così Carlo scopre di voler essere un
buon genitore perché: “Non so cosa sarei
diventato senza mio padre”. Giulia, donna in
carriera, vuole essere una mamma presente e migliorare il rapporto col marito. Sara,
“incasinata” e insicura, con due figli adolescenti che soffrono l’abbandono paterno, è
pronta a rinunciare a tutto per il loro bene.
Alessandro, il “saggio” a cui tutti si appoggiano, non si tira mai indietro sebbene anche lui abbia fragilità e problemi: il figlio ha
la sindrome di Asperger e la quotidianità
familiare non è semplice; ma il rapporto che
ha col ragazzo - papà Ettore lo definisce “un
eroe” per la pazienza e l’amore con cui lo
segue - insieme alla moglie e alla famiglia,
è una lezione sull’handicap e sulla ricchezza
che portano i figli, anche quelli un po’ “speciali”. Per la complessità di problematiche
affrontate, specialmente della sfera affettiva, si consiglia la visione a partire da preadolescenti con la presenza dei genitori.
Rete: Rai 1
Genere: Serie tv
Produzione:, Rai Fiction,
Cattleya
Regia: Lucio Pellegrini,
Alessandro Angelini,
Alessandro Casale
Autori/Sceneggiatori:
Filippo Gravino, Guido
Iuculano, Michele
Pellegrini
Interpreti principali:
Pietro Sermonti, Maya
Sansa, Ana Caterina
Morariu
In onda: dal 27 dicembre
2015 al 13 marzo 2016,
la domenica e un
martedì, alle ore 21:30
Durata: 13x1h40’
Ascolti medi: 3.593.000
telespettatori; 15,66%
share
71
Un posto al sole
Rete: Rai 3 Genere: Soap opera
Produzione: Rai Fiction,
FremantleMedia Italia,
Direzione di produzione
tv Rai centro di
produzione di Napoli
Regia: Alberto Bader,
Gerardo Gallo, Stefano
Amatucci e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
AA. VV.
Interpreti principali:
Patrizio Rispo, Luisa
Amatucci, Riccardo
Polizzy Carbonelli
In onda: dal 24 agosto
2015 e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 20.35
Durata: 25’
Ascolti medi: 2.215.400
telespettatori; 8,22%
share
72
Per la soap opera il 2016 è un anno speciale: è stato tagliato il traguardo delle 4500
puntate e il 21 ottobre festeggerà il ventesimo compleanno. Un prodotto che continua
a macinare ascolti, nonostante la forte concorrenza, nella stessa fascia oraria, di altre
reti. Il gradimento del pubblico può essere
spiegato dal fatto che il teleromanzo ha
un’aderenza molto forte alla realtà quotidiana.
I personaggi, come i telespettatori, devono gestire la vita di tutti i giorni, tra famiglia, lavoro, amici. Le dinamiche affettive
ed interpersonali sono approfondite, come
il rapporto genitori-figli: ci sono conflitti, incomprensioni, condivisioni di momenti belli
e duri. Inoltre, le vicende non sono slegate
dal contesto in cui si svolgono. Napoli viene raccontata così com’è, nei suoi aspetti
migliori, ma anche in quelli più problematici: la disoccupazione, la malavita. L’attenzione nei confronti di questa piaga è stata
sempre costante in questi anni e la soap ha
lanciato dei messaggi importanti sul fronte
dell’impegno civile. Gli intrecci tipici del genere soap, però, portano ad una frequente
esasperazione di situazioni, riscontrata anche in questa stagione: passioni morbose,
intrighi e legami affettivi che in talune circostanze si indeboliscono di fronte all’interesse personale, non fornendo in questo senso
un modello adeguato per i telespettatori.
Senza questi eccessi, la soap potrebbe avvicinarsi ai canoni di una tv family-friendly:
un monito che è anche un augurio per i suoi
primi vent’anni.
Una pallottola nel cuore
2
L’enigma irrisolto nella prima stagione
quest’anno viene svelato: dopo non poche difficoltà il protagonista della serie,
il giornalista Bruno Palmieri, scopre i responsabili del suo tentato omicidio, avvenuto trent’anni prima. L’evento ha lasciato
il segno dentro di lui, poiché la pallottola
esplosa per ucciderlo gli è rimasta conficcata nel cuore. Questa sua particolare
“compagna di vita” comincia a farsi sentire pericolosamente, causandogli malori
che gli impongono, nonostante le paure e
le ritrosie, di operarsi.
Non è questo l’unico “peso dal cuore” che
si toglie: rivela alla giovane collega Maddalena di essere suo padre, riuscendo
con dolcezza e calore a stabilire gradualmente un rapporto sereno con la ritrovata figlia. Per tutti Palmieri è un punto di
riferimento, un uomo amorevole, affettuoso, con una morale integerrima che lo
contraddistingue anche sul lavoro. I suoi
sono sì dei colpi giornalistici, poiché riesce
a far luce su casi di cronaca nera datati, ma nascono dal desiderio di trovare la
verità e sancire la vittoria della giustizia e
non dall’ossessione dello scoop da ottenere a tutti costi. È questo l’approccio che
usa costantemente, soprattutto quando
ad essere coinvolti sono i minori come accaduto anche in alcune puntate. La serie
è riuscita a regalare anche bei momenti
di unità familiare e confezionare spazi di
alleggerimento, soprattutto grazie al duo
Proietti-Marzocca, protagonisti di simpatici scambi di battute.
Rete: Rai 1
Genere: Serie tv
Produzione: Rai Fiction,
Compagnia Leone
Cinematografica
Regia: Luca Manfredi
Autori/Sceneggiatori:
Francesco
Scardamaglia, Nicola
Lusuardi, Salvatore
Basile, Francesco
Arlanch, Luca Manfredi,
Gigi Proietti
Interpreti principali:
Gigi Proietti, Francesca
Inaudi, Licia Maglietta
In onda: dal 5 al 26
aprile 2016, il martedì,
alle ore 21:20
Durata: 4x1h40’
Ascolti medi: 5.735.250
telespettatori; 23,05%
share
73
Wayward Pines
Rete: Fox
Genere: Serie tv
Produzione: Blinding
Edge Pictures, De Line
Pictures, Storyland, FX
Productions
Regia: Zal Batmanglij,
Tim Hunter, James Foley
e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Chad Hodge, Blake
Crouch, Matt Duffer,
Ross Duffer, Rob Fresco
e AA. VV.
Interpreti principali:
Matt Dillon, Toby Jones,
Melissa Leo
In onda: in replica in
autunno, giorni vari, orari
vari
Durata: 10x45’
Ascolti medi: n.p.
74
Protagonista della storia l’agente segreto
Ethan Burke che si ritrova, con moglie e figlio, misteriosamente intrappolato in una
strano posto, Wayward Pines, dalla quale
non si può scappare. Dopo pericolose vicende Ethan scopre che si trovano in un
lontano futuro, scelti e salvati da una catastrofe mondiale dallo scienziato David
Pilcher con l’aiuto della sorella Pam. David, pensando di fare il bene dell’umanità,
si è arrogato il diritto/onere di decidere chi
salvare, chi far vivere nella cittadina e che
regole dare perché gli uomini possano riprodursi e garantirsi un futuro sulla Terra.
Le regole vanno rispettate a ogni costo,
pena la morte. A Wayward Pines non esiste libertà: per garantire ordine, pace e funzionamento del sistema viene tutto deciso
dall’alto, dallo scienziato “dittatore illuminato”, tanto certo di essere un benefattore da
perdere il senso del limite: la sorella prova a
fermarlo, ma David non risparmia neanche
lei. Il racconto ha stimolato molte domande: è lecito togliere la libertà all’uomo se si
agisce “per il suo bene”? O nel momento
stesso in cui questa viene eliminata si sta
già facendo del male, seppur per un buon
fine? Come insegnare, in una società in cui
convivono buoni e cattivi, persone con visioni diverse della vita, il rispetto delle regole
per un’esistenza civile e pacifica? È giusto
imporlo con la forza, al prezzo della vita
stessa, o con l’indottrinamento dei giovani
nella scuola? La fiction, consigliata a partire
da un pubblico adolescente, ha affrontato,
quindi, temi di grande attualità.
INTRATTENIMENTO
CULTURA
DOCU-FICTION
REALITY
90° Minuto
La storica rubrica Rai dedicata agli highlights del campionato di calcio di Serie
A quest’anno si è presentata ai telespettatori con la piacevole novità della doppia conduzione, affidata a Paola Ferrari
e Marco Mazzocchi. In studio con loro,
come opinionista, il giornalista Gianpaolo Ormezzano e a turno noti allenatori o
giornalisti. In questo modo, il programma
nato nel 1970 ha assunto la fisionomia di
un talk show sportivo. I dibattiti sviluppati a margine degli eventi sui campi sono
sempre stati all’insegna del rispetto delle
opinioni altrui e dai toni moderati.
Quest’ultimo aspetto è cruciale, soprattutto per l’enorme impatto mediatico
che il calcio ha attualmente. In tal senso,
la responsabilità dei giornalisti sportivi è
diventata maggiore, specialmente per
coloro che lavorano in televisione e sono
facilmente riconoscibili dal pubblico. Il loro
intento deve essere quello di fornire un
resoconto degli eventi equilibrato, senza
diventare protagonisti o peggio ancora “tifosi” (come in alcune occasioni e in
altri contesti accade) a loro volta. Il programma è riuscito ad offrire un racconto del calcio obiettivo e allo stesso tempo
brillante, grazie all’affiatamento tra i suoi
conduttori, che con simpatia si sono divertiti anche a stuzzicarsi reciprocamente
in alcuni frangenti. Allo stesso tempo, si è
sempre tenuto a ribadire l’importanza dei
valori che il football dovrebbe trasmettere: la lealtà, il rispetto per l’avversario, sia
che si vinca sia che si perda.
Rete: Rai 2
Genere: Rubrica di
approfondimento
sportivo
Produzione: Rai
Regia: Marco Spoletini
Curatore: Enrico Testa
Conduttori: Paola
Ferrari, Marco Mazzocchi
In onda: dal 13
settembre 2015 al
15 maggio 2016, la
domenica, alle ore 17:10
Durata: 36x2h25’
Ascolti medi: 1.620.600
telespettatori; 9,31%
share
77
A conti fatti
La parola a voi
Rete: Rai 1
Genere: Informazione,
intrattenimento
Produzione: Rai
Regia: Alessandra De
Sanctis
Autori: Angelo Raffaele
Amelio, Giovanna
Ciorciolini, Giuseppe
Giunta, Lillo Iacolino,
Elisa Isoardi e AA. VV.
Conduttrice: Elisa Isoardi
In onda: dal 7 settembre
2015 e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 11:10
Durata: 40’
Ascolti medi: 859.120
telespettatori; 13,86%
share
78
Il programma si è rivolto ai telespettatori in qualità di consumatori e ha offerto,
grazie all’aiuto di professionisti ed esperti
del settore, informazioni e consigli utili alla
vita quotidiana delle famiglie. Elisa Isoardi, col suo sorriso, i modi garbati e l’ausilio
degli ospiti, ha accompagnato il pubblico
muovendosi in vari settori: dalle tradizioni
italiane nell’enogastronomia alla conoscenza dei cibi, dai prodotti del Belpaese
e il loro costo alla sicurezza a tavola, fornendo suggerimenti per un acquisto consapevole e per l’adozione di sani stili di vita,
anche nell’alimentazione. E ancora: novità
dal mercato del cibo, le nuove mode, le iniziative dei produttori nostrani per il riconoscimento e la protezione del made in Italy,
indicazioni per il risparmio energetico. La
trasmissione, però, ha trattato anche altri
argomenti, considerando tutto ciò che influenza la quotidianità e le abitudini delle
gente comune o che intorno al tema del
consumo può acquisire un valore sociale.
Si è parlato delle possibilità di riabilitazione
dei carcerati attraverso il lavoro, delle difficoltà di vita dei pensionati, dei rapporti tra
condomini con raccomandazioni per una
pacifica convivenza. Il confronto tra uomo
e donna è stato effettuato sotto diversi
aspetti: differenze di relazione, modalità
di lavorare, rispetto reciproco, violenze. Risalto è stato dato anche al rapporto con
le nuove tecnologie, con indicazioni per un
corretto uso della rete e riflessioni sui rischi
che possono incontrare i minori, ma anche
gli adulti.
Affari tuoi
Ogni anno il gioco che occupa la fascia
dell’access prime time su Rai 1 apporta dei
piccoli cambiamenti al regolamento per
rendere più movimentata la partita. Anche
nell’ultima edizione ci sono state delle novità: il pacco “Sgambetto” e l’attivazione degli
“Special”, “Specialone” e “Tilt” a seguito di un
filotto di scatole di scarso valore economico.
Il ritmo della trasmissione, però, è rimasto
elevato a prescindere dagli aggiornamenti
del gioco, grazie in particolar modo all’operato del conduttore. Flavio Insinna ha uno
stile coinvolgente, crea empatia con chi gioca e anche con gli altri concorrenti chiamati
ad aprire i pacchi. Anche quest’anno, l’artista romano ha saputo formare con tutti
i partecipanti una piccola comunità affiatata all’insegna dell’allegria e serenità, infondendo tranquillità e supporto morale ai
concorrenti in ogni momento della partita.
Il conduttore è anche molto apprezzato dai
bambini, che infatti gli hanno scritto numerose lettere, da lui mostrate durante le puntate. Nei loro confronti è sempre affettuoso,
cimentandosi anche in buffi travestimenti e
balletti per divertirli. Questa è una conferma di come il programma riesca di anno in
anno a raggiungere sempre più un pubblico
familiare, di ogni età. L’unico neo è il meccanismo del gioco, dove la preparazione
culturale del singolo non conta, mentre è la
sorte a decidere tutto. Un modo di vincere
(o perdere) un po’ troppo semplice, che tra
l’altro comporta, inevitabilmente, scelte azzardate nel tentativo di portare a casa un
premio in denaro.
Rete: Rai 1
Genere: Game show
Produzione: Rai,
Endemol Italia
Regia: Stefano Mignucci
Autori: Marco Perrone,
Nicoletta Berardi, Franco
Bertini, Fausto Enni,
Sonia Mastellone e AA.
VV.
Conduttore: Flavio
Insinna
In onda: dal 7 settembre
2015 e durante tutta la
stagione, tutti i giorni,
alle ore 20:40
Durata: 35’
Ascolti medi: 4.923.600
telespettatori; 18,94%
share
79
Alessandro Borghese
4 Ristoranti
Reti: Sky Uno
Genere: Reality show
Produzione: Sky Uno,
Magnolia
Regia: Gianni Monfredini
Autori: Nicola Lorenzi,
Monia Palazzo, Cristina
Limon, Alessandro
Borghese
Conduttore: Alessandro
Borghese
In onda: dal 10
novembre al 15
dicembre 2015 e dal 12
gennaio al 2 febbraio
2016, il martedì, alle ore
21:10
Durata: 10x50’
Ascolti medi: 391.000
telespettatori; n.p. share
80
La seconda stagione del programma, guidato dal simpatico e professionale chef
Alessandro Borghese, si conferma con le
stesse modalità: il conduttore attraversa
l’Italia per scovare i ristoranti più originali e di qualità, mostrando allo spettatore
splendidi luoghi e tanti modi diversi di interpretare, tra tradizione e innovazione, la
nostra cultura gastronomica.
In ogni puntata quattro imprenditori
del settore di uno stesso territorio, scelti questa volta per categorie omogenee
(ristorante con vista mare, con cucina
sperimentale, gestito da marito e moglie,
vegetariano/vegano, pizzeria), si sfidano
confrontandosi su quattro punti fondamentali per il successo di un locale: il servizio, il conto, il menù, la location. Ognuno
è chiamato a esprimere più sinceramente
possibile il proprio giudizio sugli altri tre
attraverso la degustazione di una cena.
Ma se anche ci fosse qualche “strategia”
da parte dei partecipanti nel dare il proprio voto, ci pensa Borghese a rimettere le
cose in ordine. Sono proprio i suoi giudizi
e i suoi commenti, fatti durante lo svolgimento del programma, il valore aggiunto
perché, sempre con il sorriso e mettendo
in gioco la grande esperienza nel settore,
riesce ogni volta a valorizzare la passione
dei protagonisti, l’impegno che mettono
nel loro lavoro, la conoscenza delle materie prime e delle tradizioni locali, la cura
dei dettagli.
Alta infedeltà 2 e 3
1000 modi per TRADIRE
Nelle nuove puntate, il canovaccio del programma non è cambiato. Al centro della
docu-fiction c’è la storia di alcune coppie,
che hanno rotto la loro unione a causa di
un tradimento dell’una o dell’altra parte, o
anche di entrambe. Si prende spunto da
casi reali, ricostruiti con l’impiego di attori che interpretano i protagonisti della vicenda. Con le loro parole, il telespettatore
viene a conoscenza di tutti i momenti che
hanno portato la coppia alla fine, quasi
sempre burrascosa, del loro rapporto.
Il bilancio che si trae dall’ampia rassegna
di storie raccontate è piuttosto negativo. Molte volte si arriva al tradimento per
problemi risolvibili con il dialogo. In sua
assenza, cadere in tentazione diventa
facile. L’adultero spesso non si ravvede
per quanto fatto e spiega il suo comportamento con motivazioni ingiustificabili,
come per esempio la scarsa attenzione
da parte del partner o il calo del desiderio
sessuale. Il risultato non è solo la rottura
del rapporto, ma soprattutto l’instaurarsi di un clima di instabilità che si riversa,
quando ci sono, sui figli, vittime innocenti
di errori commessi da chi dovrebbe dar
loro esempio di integrità morale e responsabilità. Sull’altro fronte, quello del tradito,
impera l’astio e la sete di vendetta, palpabile anche nel linguaggio, che diventa
aggressivo e in alcuni casi volgare. I messaggi che arrivano, dunque, a chi guarda
il programma, sono tutt’altro che positivi e
molto distanti dall’idea di una tv a misura
di famiglia.
Rete: Real Time
Genere: Docu-fiction
Produzione: Stand by
me
Regia: Jovica Nonkovic,
Bernardo Nuti
Autori: Annalisa Giaccari,
Coralla Ciccolini, Stefania
Colletta, Anna Agata
Evangelisti, Francesco
Talamo e AA. VV.
Interpreti principali:
Interpreti vari
In onda: dal 14
settembre al 7 novembre
2015 e dal 14 marzo al
20 maggio 2016, dal
lunedì al venerdì, alle ore
20:10
Durata: 90x30’
Ascolti medi: 507.200
telespettatori; 1,92%
share
81
Anthony Bourdain
Cucine segrete
Rete: laeffe
Genere: Cooking docufiction
Produzione: Zero Point
Zero Production Inc.
Regia: Tom Vitale,
Sally Freeman, Toby
Oppenheimer e RR. VV.
Autore: Anthony
Bourdain
Conduttore: Anthony
Bourdain
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 54x40’
Ascolti medi: n.p.
82
Anthony Bourdain, l’autore di “Kitchen
Confidential”, l’indimenticabile libro-viaggio
verista nelle cucine americane, in questo
programma attraversa realtà spesso sconosciute di alcuni paesi del mondo, con un
occhio alle ricette più nascoste e ai piatti
dimenticati, ma soprattutto con l’intenzione di raccontare uno spaccato della vita
quotidiana di quartieri non avvezzi all’onore delle cronache. È così che lo ritroviamo,
ad esempio, in Libia. Bourdain, accompagnato da uno dei combattenti della guerra civile che portò alla fine di Gheddafi,
nell’ultima città-rifugio del dittatore, dove
fra carri armati e residui bellici è stato costruito un museo della rivoluzione, con cimeli che testimoniano lo sfarzo dell’ex Colonnello, foto dei martiri e resti delle armi
improvvisate con cui i ribelli combatterono
spesso il regime. Il viaggio è una scusa per
raccontare, da vero affabulatore, cosa è
rimasto nei giovani dopo la rivoluzione.
Bourdain finisce in un Kentucky Fried Chicken e uno dei ragazzi che hanno combattuto contro Gheddafi gli confessa di averlo
fatto anche per poter avere la libertà di
frequentare posti come quello. In Colombia, lo stesso meccanismo viene utilizzato
per raccontare la vita in una delle zone più
povere e controllate dai trafficanti di droga, fra una partita a tejo e una parillada
di carne. Il conduttore ha sicuramente un
approccio corretto, anche se non sempre
possiede gli strumenti di analisi propri di un
giornalista che affronta temi come quelli
presentati ai telespettatori.
Appuntamenti da incubo
La docu-fiction di Realtime ricostruisce in
maniera fedele e decisamente realistica
le storie vere di persone che hanno visto
trasformarsi un appuntamento, una cena
romantica, il principio di una relazione affettiva in un incubo. I racconti terrificanti
dei protagonisti vengono ricostruiti nei più
piccoli e macabri dettagli, le scene sono
girate con degli attori riproducendo fedelmente i luoghi e le circostanze. Il risultato è
la realizzazione di mini film dell’orrore, che
passano candidamente in fascia protetta,
potenzialmente alla portata dei bambini,
ancor più esposti a causa del periodo di
vacanza.
Difficile comprendere lo scopo di un simile
programma, dato che non vi è alcun tipo
di approfondimento psicologico, bensì la
semplice descrizione del possibile profilo
psico-patologico dell’aggressore. Si parla
solo di come il tentativo di costruire una
relazione d’amore si possa trasformare
in lotta contro la morte, e di come l’attaccamento disperato alla vita possa essere stato per le vittime l’ancora di salvezza
per scampare alla terribile situazione.
Cosa rimane allo spettatore? Solo una
profonda amarezza e la consapevolezza
di essere totalmente indifesi di fronte alla
pazzia e alla crudeltà dell’uomo. Una visione negativa e disperante che non lascia scampo, se si è abbastanza forti dal
reggere fino alla fine alle immagini agghiaccianti che passano sullo schermo!
Rete: Real Time
Genere: Docu-fiction
Produzione: Sharp
Entertainment for
Investigation Discovery
Regia: Beth Spitalny,
Isaac Lefevre
Autori: Caton Clark,
Lisa Shreve, Tyler Walk,
Ralph Avellino, Eric
Bruggerman, Mario
Lathan e AA. VV.
Interpreti principali:
Interpreti vari
In onda: in replica
durante la stagione, vari
giorni e vari orari
Durata: 22’
Ascolti medi: n.p.
83
Atlante
Rete: Marcopolo Genere: Documentario
Produzione: Sitcom
Regia: n.p.
Autrice: Tamara
Pastorelli
Conduttore: Corrado
Ruggeri
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 30’
Ascolti medi: n.p.
84
Il programma di Corrado Ruggeri ha regalato ai telespettatori l’opportunità di
viaggiare ogni giorno intorno al mondo,
in appena mezz’ora. La struttura del format ha previsto un’alternanza di blocchi
di parlato e servizi, che ne hanno dato ritmo e una buona intensità. Set di ogni appuntamento un’elegante biblioteca, dove
il conduttore ha presentato gli argomenti
spostandosi all’interno di una stanza ampia, tra statue, antichi mappamondi e un
grande tavolo al centro, su cui erano sistemati degli atlanti geografici.
Ruggeri è riuscito a conferire alla trasmissione un’impronta personale, grazie
anche al suo ruolo di giornalista e soprattutto di autore di numerosi libri, in cui ha
raccontato i viaggi compiuti durante la
sua vita. Ha sì descritto le mete protagoniste di ogni puntata, ma senza scendere
troppo nel dettaglio, lasciando che fossero i servizi a dare al telespettatore tutte le
notizie storiche, culturali e relative ad usi,
costumi e tradizioni.
Il conduttore è voluto andare oltre l’intento divulgativo e documentaristico,
condividendo con il pubblico le emozioni
percepite durante i viaggi fatti nei luoghi
raccontati dal programma. I ricordi, le curiosità e gli aneddoti hanno inquadrato le
bellezze del mondo da una punto di vista
soggettivo e per questo coinvolgente. Tale
scelta comunicativa è da apprezzare, poiché ha offerto l’occasione di conoscere
culture diverse da prospettive complementari, aumentandone l’appeal.
Attenti al lupo
Pensioni, sanità, tasse, gestione dei risparmi: sono solo alcuni dei temi trattati
dalla trasmissione, fatta per e, in un certo
senso, dai telespettatori.
Le puntate, infatti, sono state confezionate prendendo spunto dalle numerose
segnalazioni arrivate alla redazione sotto
forma di missive, una delle quali canonicamente letta in apertura. Da qui l’occasione per focalizzarsi su tematiche di stretto
interesse per il pubblico a casa, con servizi a intervallare le interviste in studio ad
esponenti di associazioni di consumatori,
sindacalisti, giornalisti, accademici e rappresentanti della pubblica amministrazione; personalità, dunque, qualificate per
dare giusti suggerimenti e soluzioni agli
ascoltatori, sia per tutelare i loro interessi
ed evitare spiacevoli sorprese o truffe, sia
per guidarli nelle scelte quotidiane, a cominciare da quelle alimentari. Grazie anche ad una conduzione garbata e precisa,
tutto è stato all’insegna della chiarezza
nell’esposizione, attributo necessario per
un programma che ha avuto nell’aiuto,
nella difesa e nel supporto al consumatore i suoi obiettivi quotidiani da raggiungere. La struttura snella, dettata anche dalla
intelligente brevità del format, permette
di definirlo come una finestra quotidiana
a tutela dei telespettatori, ai quali è stata
offerta la possibilità di ricevere notizie e
informazioni utili anche a renderli più attenti nelle loro scelte e ad indirizzarli nella
direzione di comportamenti socialmente
più adeguati e consapevoli.
Rete: Tv2000
Genere: Attualità
Produzione: Rete Blu
Regia: Edoardo
Pacchiarotti, Paolo
Ferrazza
Autori: Dario Quarta,
Giuseppe Caporaso
Conduttore: Giuseppe
Caporaso
In onda: dal 29
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, dal martedì al
venerdì, alle ore 19:00
Durata: 30’
Ascolti medi: n.p.
85
Avanti un altro!
Quinta edizione
Rete: Canale 5
Genere: Quiz
Produzione: RTI,
Endemol
Regia: Stefano Vicario
Autori: Stefano Santucci,
Paolo Bonolis, Sergio
Rubino, Marco Salvati,
Stefano Jurgens e AA.
VV.
Conduttore: Paolo
Bonolis
In onda: dal 21
settembre 2015 al 3
gennaio 2016, tutti i
giorni, alle ore 18:45
Durata: 101x50’
Ascolti medi: 3.414.000
telespettatori; 17,34%
share
86
Che Paolo Bonolis sia un fuoriclasse televisivo è noto. Il suo stile, fatto di improvvisazione, verve e ricorso ad un eloquio
tanto forbito quanto coinvolgente lo rende uno dei conduttori più bravi in circolazione. Tutto ciò ben si evidenzia nel quiz
che presenta su Canale 5 dal 2011.
Il programma è un piccolo varietà più che
un canonico gioco a premi. C’è musica,
con Luca Laurenti che suona e canta, c’è
comicità con quest’ultimo e i componenti
del “minimondo” che danno ritmo alla trasmissione creando con il suo conduttore
frequenti sketch. Ciò potrebbe bastare a
rendere “Avanti un altro!” un programma adeguato ad un pubblico trasversale.
Eppure, anche e specialmente in questa
edizione, le cadute di stile sono state frequenti. A cominciare dal suo stesso presentatore, che in diverse occasioni ha fatto
uso di parolacce e doppi sensi, nemmeno
troppo velati, in particolare durante gli interventi degli strambi personaggi che nello
svolgersi del gioco porgevano domande ai
concorrenti. La volgarità non deve costituire un artificio per far ridere il pubblico e
fidelizzarlo, anzi, ricorrendone abitualmente il rischio è di allontanare i telespettatori, specialmente le famiglie che a quell’ora
si rilassano davanti alla tv in attesa della
cena. Il rammarico maggiore è per Bonolis, asso del piccolo schermo. In passato
ha entusiasmato gli italiani con i suoi guizzi
ironici, ma sempre garbati, peccato che da
un po’ di tempo abbia scelto di eccedere,
cosa di cui non ha affatto bisogno.
Bake off Italia
Dolci in forno
La terza edizione del programma, alla ricerca del nuovo talento della pasticceria, ha
raccontato, come le precedenti, l’avventura di sedici persone comuni verso l’obiettivo
finale: la pubblicazione di un libro di ricette
per il vincitore.
Nonostante l’ambito premio sia stato ad
appannaggio di uno solo, tutti hanno compiuto un percorso che li ha resi non solo più
abili tra i fornelli, ma anche più sicuri nel gestire e superare quelle insicurezze che trasparivano dall’approccio alla preparazione
di un dolce.
In tal senso, rilevante è stato il contributo
della conduttrice e dei giudici. Benedetta
Parodi ha saputo supportare e pungolare
i concorrenti con equilibrio, esortandoli a
dare il meglio. Ernst Knam e Clelia D’Onofrio
hanno fatto lo stesso ma da una prospettiva diversa, derivante dal loro ruolo. Quando hanno commentato negativamente i
dolci preparati dagli aspiranti pasticceri, lo
hanno fatto per invogliarli ad impegnarsi
di più, perché consci delle loro capacità. Le
critiche, mai umilianti, sono state sempre
all’insegna del rispetto verso i concorrenti e
la loro sensibilità. Un aspetto che merita di
essere sottolineato è l’altruismo mostrato
dai partecipanti. Durante le prove, è capitato spesso di vederli aiutarsi e consigliarsi
a vicenda, mettendo in secondo piano l’individualismo. Pur se in corsa per lo stesso
obiettivo, tra loro sono nati legami sinceri.
Un bel messaggio per il pubblico, per cui
è stato confezionato un prodotto delicato,
per il palato e per la mente.
Rete: Real Time
Genere: Talent show
Produzione: Magnolia
Regia: Giuseppe Bianchi
Autori: Peppi Nocera,
Monia Palazzo, Valentina
Massouda
Conduttrice: Benedetta
Parodi
In onda: dal 4 settembre
al 20 novembre 2015, il
venerdì, alle ore 21:10
Durata: 12x1h
Ascolti medi: 908.000
telespettatori; 3,48%
share
87
Ballando con le stelle
Undicesima edizione
Rete: Rai 1
Genere: Talent show
Produzione: Rai, Ballandi
Multimedia
Regia: Danilo Di Santo
Autori: Milly Carlucci,
Giancarlo De Andreis,
Luca Alcini, Maddalena
De Panfilis, Lucia Leotta
e AA. VV.
Conduttrice: Milly
Carlucci
In onda: dal 20 febbraio
al 23 aprile 2016, il
sabato, alle ore 21:10
Durata: 10x3h
Ascolti medi: 3.969.000
telespettatori; 19,9%
share
88
Immancabile la sfida tra “Stelle” inesperte
nel ballo, impegnate in gara insieme ad insegnanti bravissimi e poliedrici. Nella sezione “Ballando con te”, invece, si sono esibite
persone comuni mostrando il loro talento
in vari tipi di danza. Ingrediente fondamentale per la riuscita del format è stata Milly
Carlucci, col suo stile impeccabile, elegante senza eccessi, sempre positiva, pronta a
sedare le polemiche quando hanno superato la misura e a valorizzare e incoraggiare
i concorrenti con grande rispetto per tutti.
Altro elemento cardine Paolo Belli, con la
sua ironia, la presenza discreta e la straordinaria Big Band che ha suonato live decine
di brani in modo sempre nuovo e coinvolgente. Unico appunto: l’eccesso di qualche
giudice, a volte troppo pungente o irrispettoso, a cui il pubblico affezionato al programma e a un clima di competizione vivace, ma corretta, non è stato abituato. Ma
cosa rende speciale e tanto amato il programma ogni anno? Senz’altro il fatto che il
ballo, mettendo alla prova il concorrente in
un ambito per lui nuovo, lo costringe a togliersi la maschera e a tirar fuori la sua parte più “vera”. Si scopre, così, che qualcuno
è meno simpatico o sicuro di sé di quanto
sembra, o magari il contrario. Ed ecco che,
in quest’edizione, sono emerse l’allegria
contagiosa e la capacità di amare di Nicole
Orlando, l’umiltà e la forza di volontà di Rita
Pavone, la fragilità e la sensibilità profonda
di Asia Argento. Il pubblico riconosce sempre e premia, insieme alle doti artistiche,
anche e forse soprattutto quelle umane.
Boss in incognito
Terza edizione
Il programma quest’anno ha presentato
due novità. La prima è l’avvicendamento
in conduzione con Flavio Insinna al posto
di Costantino Della Gherardesca. Un compito non facile per il timoniere di “Affari
tuoi”, che però ha saputo dare un’impronta
personale alla trasmissione. Nei suoi brevi
interventi, Insinna ha svolto un ruolo principalmente di narratore, trattando con
affabilità e calore il manager in incognito
di turno, quando ha avuto l’opportunità di
relazionarsi con lui.
La seconda novità è legata alla necessità
di giustificare la presenza delle telecamere
nell’azienda: per non destare sospetti, ai
dipendenti veniva spiegato che la loro impresa era coinvolta in un reality show sul
lavoro, con un concorrente alla ricerca di
un impiego da dover mettere alla prova in
varie mansioni. Ciò non ha inficiato la qualità del programma. Non è stato intaccato
l’intento di far cimentare il capo di un’azienda in incarichi anche faticosi. Pertanto,
l’imprenditore sotto mentite spoglie ha potuto sperimentare sulla sua pelle la realtà
quotidiana dei suoi dipendenti, eliminando
il divario con loro e conoscendone la vita
al di fuori del contesto lavorativo. L’annullamento, pur temporaneo, delle gerarchie
ha permesso al boss di scoprire e talvolta
commuoversi di fronte a storie di persone
umili e dalla profonda sensibilità, un’occasione importante anche per lui per capire
come il capitale umano di un’azienda sia
una componente determinante per il suo
successo e per il suo prestigio.
Rete: Rai 2
Genere: Docu-reality
Produzione: Rai 2,
Endemol Italia
Regia: Giorgio Romano
Autori: Cristiana Farina,
Yuri Grandone, Claudio
Moretti, Luca Pellegrino
Conduttore: Flavio
Insinna
In onda: dal 21 dicembre
2015 all’8 febbraio 2016,
il lunedì, alle ore 21:15
Durata: 8x1h35’
Ascolti medi: 2.300.400
telespettatori; 8,55%
share
89
Caduta libera
Rete: Canale 5
Genere: Quiz
Produzione: Endemol
Regia: Giancarlo Giovalli
Autori: Alvise Borghi,
Riccardo Di Stefano,
Davide Cottini, Stefania
De Finis, Guglielmo
Fiamma e AA.VV.
Conduttore: Gerry Scotti
In onda: dal 4 gennaio
2016 e durante tutta la
stagione, tutti i giorni,
alle ore 18:45
Durata: 50’
Ascolti medi: 3.970.700
telespettatori; 20,35%
share
90
Il gioco, alla sua seconda edizione, prevede la presenza di un concorrente con dieci
sfidanti, tutti posizionati sopra una botola
pronta ad aprirsi in caso di risposta errata. A turno il giocatore sceglie uno sfidante
e i due si devono cimentare, alternandosi,
nella risposta a una serie di domande poste dal conduttore completando delle parole di cui compaiono su un monitor solo
alcune lettere. Se il primo viene sconfitto,
l’avversario prende il suo posto e prosegue la gara. Il concorrente rimasto al termine del gioco affronta l’ultima prova, i
dieci passi: dieci domande, rispondendo
alle quali può arricchire il montepremi.
I quesiti posti sono di cultura generale, dunque le soluzioni sono alla portata
di tutti gli spettatori, grandi e piccoli, che
possono divertirsi da casa, magari con un
“aiutino” familiare, a indovinare la risposta
insieme a chi gioca in studio: questo è l’aspetto che rende il programma più coinvolgente e avvincente. Infatti, chi comincia a seguire una puntata non smette fino
alla fine sia per vedere chi sarà il vincitore
sia per mettersi alla prova sulle proprie
capacità.
Gerry Scotti è come sempre un ottimo
padrone di casa e un garbato intrattenitore: riesce a mettere i partecipanti a loro
agio sdrammatizzando con qualche battuta, specialmente nel momento di tensione che precede l’apertura della botola,
con l’equilibrio giusto tra ironia e rispetto
per il concorrente, rallegra l’atmosfera e
coinvolge anche lo spettatore da casa.
Callas
Oltre ad essere un omaggio alla nota soprano, lo spettacolo trasmesso da Rai 1 ha
un significato più profondo, essendo l’ultimo scritto da Dario Fo insieme alla moglie
Franca Rame, scomparsa nel 2013. Sul
palco, ad affiancare il premio Nobel per
la letteratura del 1997, un’intensa Paola
Cortellesi.
La coppia di artisti ha raffigurato una
Maria Callas intima e non “Divina”, portandone in scena le emozioni ed i suoi tormenti interiori. Gli esordi come cantante,
gli amori con Giovanni Battista Meneghini
e quello più noto con Aristotele Onassis
sono stati descritti ai telespettatori con un
racconto in prima persona, grazie all’attrice romana che ha ben recitato un testo
molto complesso. Fondamentale il ruolo
di Dario Fo, che ha interpretato le figure
maschili che hanno contraddistinto la vita
dell’artista, dando l’ennesima prova di
grande freschezza interpretativa, immutata a dispetto degli anni che passano.
La sinergia creata tra i due attori, nonostante le differenze dal punto di vista
anagrafico e dei percorsi professionali,
è stato l’elemento più sorprendente. Entrambi hanno mantenuto i loro stili di recitazione, riuscendo ad offrire un contributo
personale che non ha inficiato la qualità
del testo teatrale, un piccolo gioiello. Dispiace soltanto che l’opera, trasmessa
con coraggio in prima serata, non sia stata apprezzata dal grande pubblico, visti
gli ascolti piuttosto bassi.
Rete: Rai 1
Genere: Teatro
Produzione: Rai 1, Rai
Cultura, C.T.F.R.
Regia: Felice Cappa
Autori: Dario Fo, Franca
Rame
Interpreti principali:
Dario Fo, Paola Cortellesi
In onda: venerdì 4
dicembre 2015, alle ore
21:20
Durata: 2h10’
Ascolti medi: 1.822.000
telespettatori; 7,82%
share
91
Capitani coraggiosi
Rete: Rai 1
Genere: Concerto
Produzione: Ballandi
Multimedia, F&P Group
Regia: Duccio
Forzano
Autori: Claudio Baglioni,
Gianni Morandi, Giorgio
Cappozzo, Duccio
Forzano, Gianmarco
Mazzi e AA. VV.
Interpreti principali:
Claudio Baglioni, Gianni
Morandi
In onda: martedì 6 e
mercoledì 7 ottobre
2015, alle ore 21:20
Durata: 2x2h20’
Ascolti medi: 4.820.500
telespettatori; 21,01%
share
92
Claudio Baglioni e Gianni Morandi hanno
unito temporaneamente le loro carriere
per un progetto, “Capitani coraggiosi”, che
li ha visti affiancati sul palco allestito all’interno del Campo centrale del tennis del
Foro Italico a Roma. Rai 1 ha trasmesso
in diretta gli ultimi concerti dei due artisti.
La musica è stata la protagonista principale, ma lo spettacolo ha regalato spazi di intrattenimento anche con volti del
piccolo schermo, come Luciana Litizzetto
e Fabio Fazio. Due concerti-evento, in cui
gli italiani hanno potuto riascoltare i più
grandi successi dei cantanti protagonisti,
bravi anche ad intrattenere. Sicuramente il target di riferimento dello show era
il pubblico adulto, ma, data la messa in
onda in prima serata, anche i più giovani
hanno potuto apprezzare e farsi conquistare da brani che fanno parte della cultura musicale del nostro Paese.
L’elemento più significativo, che i due interpreti hanno sempre tenuto a sottolineare, è indissolubilmente legato al titolo
dello show, “Capitani coraggiosi”. A questo profilo corrispondono tutti coloro che
nella vita non si abbattono di fronte agli
ostacoli, che considerano l’onestà, il rispetto per la dignità altrui, il sacrificio e la
solidarietà pilastri fondamentali della loro
esistenza. Veicolare valori così profondi in
prime time è sempre lodevole, se poi la
musica aiuta ad amplificare la loro portata, allora il risultato non può che essere un
prodotto di alto livello, dimostrato anche
dal successo di ascolti.
Casa Alice
Nel corso del programma, ogni giorno
Franca Rizzi e lo chef Daniele Persegani
hanno intrattenuto con simpatia appassionati di cucina, mamme e anche papà
alla ricerca di un menù nuovo da offrire in
famiglia, così come chi è già bravino tra i
fornelli e chi vorrebbe migliorarsi. Il format
negli anni è diventato un punto di riferimento per chiunque ami la cucina, voglia
perfezionare le proprie abilità e allungare
la lista personale di ricette. Queste, infatti,
sono risultate sfiziose, ogni volta diverse e
facili da replicare a casa perché illustrate
passaggio dopo passaggio. C’è stata una
grande attenzione alle materie prime con
prodotti di stagione e genuini di cui sono
stati presentati con accuratezza le qualità
e l’utilizzo.
In ogni puntata Persegani ha mostrato un
menù completo con l’aiuto di Franca Rizzi:
i due hanno movimentato l’atmosfera con
brio e ironia, tra battute, repliche e divertenti siparietti.
La trasmissione si è arricchita anche della
presenza di ospiti, invitati per presentare i
prodotti del loro territorio insieme alle tradizioni culinarie e ai piatti regionali. Hanno partecipato allo show anche noti food
blogger e la pasticcera Giulia Steffanina.
I menù sempre nuovi, l’ambiente allegro
e gioviale di una cucina casalinga, l’intervento di interessanti ospiti sono stati gli
“ingredienti” di un programma ben riuscito, dove la noia non ha mai fatto capolino
e c’è sempre stato da imparare.
Rete: Alice
Genere: Cooking show
Produzione: LT
Multimedia
Regia: Giovanni Coi
Autori: AA. VV.
Conduttori: Franca Rizzi,
Daniele Persegani
In onda: dal 19 ottobre
2015 al 12 febbraio
2016, tutti i giorni, alle
ore 18:30
Durata: 1h’
Ascolti medi: n.p.
93
Cattivissimi amici
Rete: DMAX
Genere: Comedy show
Produzione: NorthSouth
Productions
Regia: Peter Fowkes,
Mark Roden, P. J.
Morrison e RR. VV.
Autori: Brian Quinn,
James Murray, Joseph
Gatto, Salvatore
Vulcano, Julia Young e
AA. VV.
Interpreti principali:
Brian Quinn, James
Murray, Joseph Gatto,
Salvatore Vulcano
In onda: dal 15 febbraio
2016 e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, in vari orari
Durata: 115x22’
Ascolti medi: n.p.
94
Brian Quinn, James Murray, Joseph Gatto e Salvatore Vulcano compongono il
gruppo comico The Tenderloins. Prima di
tutto, però, sono amici, come si è inteso
dimostrare nello show di cui sono stati i
protagonisti principali. Nel format, importato dagli Usa, i quattro hanno dovuto
compiere scherzi ai danni di persone comuni in giro per gli States, principalmente
a New York. Le burle sono state oggetto di
sfide tra loro. Definita la beffa da realizzare, a rotazione ognuno di essi, seguito da
una telecamera nascosta, doveva compierla seguendo rigorosamente le indicazioni dettate dagli altri tre, onde evitare
una penitenza finale per il meno capace.
Ciò ha facilmente dato luogo a situazioni
paradossali, se non grottesche, con l’intento di suscitare le risate dei telespettatori. Tali “zingarate”, però, sono apparse
eccessive in molte circostanze, sia per i
trattamenti riservati ai malcapitati di turno, talvolta anche offesi per “esigenze di
copione”, sia per i marcati atteggiamenti
derisori tra gli stessi protagonisti, contrassegnati da un linguaggio spesso scurrile.
Si pensi, ad esempio, alle punizioni di fine
puntata: il perdente di giornata, in alcune
occasioni, è stato obbligato anche a compiere azioni disgustose, come il rovistare
tra la spazzatura o tra le feci di animali,
tra lo sghignazzamento generale degli altri tre e le imprecazioni. Un modo di fare
comicità, dunque, decisamente sopra le
righe, che in definiva lascia perplessi anche sulla sua utilità.
Che tempo che fa
Anche quest’anno la trasmissione si è
“sdoppiata”: le differenze tra il sabato, con
“Che fuori tempo che fa”, e la domenica,
però, sono aumentate. Il primo dei due appuntamenti settimanali è diventato un talk
show informale, moderato dal conduttore.
Ribadita, dunque, la volontà di puntare, almeno per il sabato, verso l’intrattenimento:
in ogni puntata si sono alternati, seduti intorno ad un lungo tavolo, volti dello sport,
del cinema, della tv, della musica, gran parte dei quali intervenuta per promuovere gli
ultimi lavori artistici e/o editoriali. Il clima è
stato disteso e il ritmo gradevole, elementi
che hanno confezionato uno show divertente, grazie anche alle incursioni di Fabio
Volo e in particolare di Nino Frassica, che
hanno dato il giusto tocco di garbata ironia
al format.
Il tradizionale appuntamento domenicale ha confermato l’impostazione nota, con
le interviste del conduttore a figure di rilievo dell’attualità, tra cui esponenti politici
o della cultura, e allo stesso tempo a star
della musica o del cinema internazionale;
colloqui curati e approfonditi, che hanno
denotato un lavoro autoriale di alto livello.
Sul finire di ogni puntata, l’abituale analisi
di Luciana Littizzetto delle notizie della settimana, di fatto l’unica pecca dello show. La
comica, pur se arguta, è stata esagerata
nel linguaggio, tra l’abituale ricorso a termini volgari e riferimenti sessuali più o meno
espliciti, che hanno finito per stonare con gli
obiettivi dei suoi interventi, spesso critici nei
confronti della classe dirigente italiana.
Rete: Rai 3
Genere: Talk show,
attualità
Produzione: Endemol
Italia
Regia: Duccio Forzano
Autori: Fabio Fazio,
Marco Posani, Massimo
Martelli, Pietro Galeotti,
Massimo Gramellini e
AA. VV.
Conduttore: Fabio Fazio
In onda: dal 26
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, il sabato e la
domenica, alle ore 20:10
Durata: 1h25’
Ascolti medi: 2.830.250
telespettatori; 10,89%
share
95
Chi guida meglio?
Rete: LA7
Genere: Tutorial game
Produzione:
Comparameglio.it
Regia: Riccardo Recchia
Autori: Georgia Roseano,
Federico Maffioli,
Alessandro Nebuloni,
Peo Nascinben, Gianni
Ramacciotti e AA. VV.
Conduttrice: Federica
Bertoni
In onda: dal 17 ottobre
al 19 dicembre 2015, il
sabato o la domenica,
alle ore 12:50
Durata:10x30’
Ascolti medi: n.p.
96
Il tutorial game, dedicato al tema della sicurezza alla guida, è una novità nel panorama
televisivo italiano. Sulla pista dell’autodromo di Vallelunga si sfidano due concorrenti
completamente diversi tra loro: mariti contro mogli, figli contro genitori, fratelli contro
sorelle, professionisti di settori differenti, personaggi famosi. I giudici della sfida
sono la conduttrice Federica Torti e il pilota
Gian Maria Gabbiani con l’aiuto di due tutor, esperti del settore. Scopo della gara
è proclamare non il pilota più veloce, ma il
più bravo nel mettere in atto una guida sicura; la finalità del programma è educare
gli automobilisti a conoscere i rischi che si
corrono al volante e a ridurli con condotte
corrette e consapevoli. Attraverso una serie
di tutorial vengono mostrate situazioni comuni nella guida quotidiana. La presenza di
concorrenti è un’occasione per spiegare ai
telespettatori cosa fare e non fare rispetto a traiettorie, manovre, frenate, curve,
ma anche cosa dice il codice stradale. Fa
riflettere il fatto che i “duellanti” si sentano
spesso dei buoni guidatori, ma vengano poi
smentiti dai fatti, scoprendo quanti errori
compiono al volante. Probabilmente il senso di sicurezza rispetto alle proprie capacità
al volante è spesso uno degli elementi determinanti nell’aumentare il rischio di compiere qualche “sciocchezza” sulla strada.
Ben venga, dunque, un programma che ricorda a tutti gli automobilisti che c’è sempre
da imparare, esortandoli ad adottare comportamenti virtuosi alla guida e ad usare
molta prudenza.
Ciao Darwin 7
La Resurrezione
Sei anni: tanti ne sono passati dall’ultima
edizione del programma, motivo che ha
spinto gli autori ad inserire il sottotitolo “La
resurrezione” per quello che dovrebbe essere il capitolo finale di una storia iniziata nel
1998. Il format ha mantenuto il suo impianto, mettendo a confronto in ogni puntata
due opposte tipologie umane, chiamate a
superare sfide di varia natura per vedere
chi fosse la più resistente, in un’applicazione moderna della teoria dell’evoluzione
darwiniana. L’idea del confronto goliardico
tra categorie diverse è originale, peccato
però che si sia nettamente esagerato, confezionando uno show all’insegna del trash.
Il limite del buon gusto è stato spesso oltrepassato, a partire dalle note “prove di
coraggio”, che hanno oscillato tra il ribrezzo
e una certa dose di rischio per l’incolumità
dei protagonisti. Il conduttore ha sacrificato
le sue indubbie capacità di showman, ricorrendo a volte ad un linguaggio inadeguato
per una prima serata, con parolacce bippate e doppi sensi nemmeno troppo velati,
portando all’eccesso il suo atteggiamento
irriverente e canzonatorio nei confronti dei
concorrenti, che pure si sono prestati alle
prese in giro e ad essere trattati sostanzialmente come fenomeni da baraccone. Il
fatto che il programma abbia da sempre
puntato sul valorizzare la fisicità, soprattutto femminile, non può essere inoltre un alibi
per giustificare le eccessive inquadrature, di
“lati a e b”, anche in fascia protetta, un ulteriore elemento che ha fatto aumentare il
tasso di volgarità dello spettacolo.
Rete: Canale 5
Genere: Varietà
Produzione: Rti, SDL
2005, Arcobaleno Tre
Regia: Roberto Cenci
Autori: Sergio Rubino,
Marco Salvati, Federico
Moccia, Nicola Brunialti,
Barbara De Simone e
AA. VV.
Conduttore: Paolo
Bonolis
In onda: dal 18 marzo
al 6 maggio 2016, il
venerdì, alle ore 21:10
Durata: 8x2h30’
Ascolti medi: 5.394.000
telespettatori; 26,86%
share
97
Close Up
Rete: Paramount
Channel
Genere: Intrattenimento
Produzione: Zap
Entertainment,
Hollywood 1-2-3, Prime
Entertainment Group
Regia: Scott Van Beever,
Martin Saint Charles
Autori: Martin Saint
Charles, Gail Torr, J.D.
Disalvatore, Ray Greene,
Pedro Fonseca, John
Price e AA. VV.
Conduttore: n.p.
In onda: dal 27 febbraio
2016 e durante tutta la
stagione, tutti i giorni, in
vari orari
Durata: 25’
Ascolti medi: n.p.
98
Il termine “close up” nel linguaggio audiovisivo italiano equivale al primo piano, cioè
un’inquadratura di un volto dall’altezza
delle spalle. È proprio ai cultori dell’universo cinematografico che questo programma si rivolge, raccontando in ogni
appuntamento la storia, la carriera e la filmografia delle più grandi star di Hollywood come: Leonardo DiCaprio, Kevin Costner, Russel Crowe, Kevin Spacey, Gwyneth
Paltrow, Matt Damon, Kate Winslet e tanti
altri. Non mancano i gossip e aneddoti vari che possono incuriosire anche un
pubblico più generalista e più interessato
al glamour. Tutte le puntate godono della
preziosa collaborazione dei protagonisti
che si concedono in lunghe interviste e ripercorrono volentieri la loro storia artistica,
anche attraverso le pellicole meno note ai
più, come quelle dei loro esordi.
Una rubrica molto curata, che offre informazioni interessanti per scoprire il magico mondo delle star e per capire meglio
le loro interpretazioni e il difficile mestiere
dell’attore, che vede dietro tanto successo
anche molto sacrificio e dedizione. Particolarmente piacevoli le parti che mostrano
momenti di backstage dei film realizzati.
Paramount Channel è un canale televisivo visibile in Italia in chiaro dal 27 febbraio
2016, che offre film e serie tv provenienti
dal ricco catalogo Paramount Pictures e
dalle library di altre celebri case di produzione: un arricchimento notevole, quindi, per i fruitori della tv amanti del grande
schermo.
Colorado
Nato da un’idea di Diego Abatantuono,
“Colorado” negli anni ha subito delle trasformazioni: da uno stile di cabaret all’americana a una modalità più nostrana,
con una successione di brevi sketch introdotti da uno o più presentatori che fanno
da trait d’union tra le esibizioni. La novità
della stagione autunnale è l’arrivo come
conduttori dei simpatici Luca e Paolo, non
subito a loro agio.
I comici sono stati ridotti a una trentina
per dare maggiore spazio alle performance, forse anche troppo: alcune risultano piuttosto lunghe. Le scenette in sala
sono inframezzate anche in quest’edizione da qualcuna registrata in esterna.
Molto bravi i musicisti che accompagnano
le esibizioni suonando dal vivo.
Il programma ha il merito di dare spazio a
comici di buon livello, alcuni già affermati
e altri meno noti, per i quali la vetrina televisiva rappresenta l’opportunità di farsi
conoscere e aver un trampolino di lancio.
Nel complesso, la trasmissione non sarebbe male, se non fosse lasciato eccessivo spazio anche a una comicità volgare
e maschilista che per strappare la risata
usa la facile scorciatoia di battute grossolane e la solita immagine della donna
tutta curve, scollature e ovviamente “oca”.
Rete: Italia 1
Genere: Cabaret
Produzione: Colorado
Film, 3Zero2Tv
Regia: Lele Biscussi
Autori: Dario Viola, Fabio
Alisei, Raffaele Bruscella,
Daniele Ceva, Martino
Clericetti e AA. VV.
Conduttori: Luca Bizzarri,
Paolo Kessisoglu
In onda: dal 14 ottobre
al 16 dicembre 2015, il
mercoledì o il martedì,
alle ore 21:10
Durata: 9x2h30’
Ascolti medi: 1.511.900
telespettatori; 7,11%
share
99
Come funziona
l’Universo
Rete: Focus
Genere: Documentario
Produzione: Pioneer
Productions
Regia: Mark Bridge,
Adam Warner, Peter
Chinn e RR. VV.
Autori: AA. VV.
Conduttore: n.p.
In onda: dal 23
novembre 2015 all’11
gennaio 2016, il lunedì,
alle ore 21:15
Durata: 8x45’
Ascolti medi: n.p.
100
Presentare argomenti complessi come
quelli legati al mondo, anzi all’universo,
all’astronomia non è un’impresa facile.
Tuttavia il programma, alla quarta stagione, riesce a farlo in maniera efficace.
Ogni puntata rappresenta un viaggio nei
meandri infiniti del cosmo, di cui si cerca
di svelare i segreti e il suo funzionamento
attraverso vari strumenti. Elemento essenziale è la computer grafica, che serve
a ricostruire verosimilmente i fenomeni
più significativi che hanno caratterizzato la vita dello e nello spazio. In questo
modo, i telespettatori hanno l’opportunità di capire bene anche complessi fenomeni chimici e fisici che hanno dato luogo all’attuale composizione dell’universo,
almeno quello conosciuto. Il montaggio
piuttosto serrato e coinvolgente fa il resto,
rendendo più spettacolare quanto proposto, senza però perdere di vista lo scopo
divulgativo. Arricchiscono il programma
anche gli interventi di esperti della materia, che con un linguaggio accessibile ad
un pubblico generalista permettono di
avvicinarsi ed affascinarsi ad una branca
della scienza attraente proprio per la sua
componente misteriosa. La scelta di far
intervenire studiosi giovani non è frutto
del caso: il loro modo di presentare gli argomenti trattati è accattivante, per nulla
cattedratico e per questo maggiormente
in grado di attrarre un pubblico di ragazzi,
abituati a studiare l’astronomia prevalentemente sui libri di scuola. Un’idea senza
dubbio da apprezzare.
Coppie che uccidono
Storie impropriamente chiamate d’amore
che hanno preso una deriva pericolosa,
fino a portare giovani coppie di uomini e
donne, all’apparenza innamorate, a commettere atti criminali efferati. Vicende
terribili, realmente accadute, raccontate
attraverso delle ricostruzioni con attori,
ma anche con interviste e testimonianze.
I vari omicidi, con i relativi processi, vengono descritti attraverso tutti gli elementi
che li hanno contraddistinti. Le sentenze molte volte conducono all’ergastolo e
questo già basta a rendere l’idea della
gravità dei fatti riportati. Si tratta di relazioni squilibrate, spesso accompagnate
da atti di stalking e che in genere contengono questioni legate all’uso di droghe
o alla contesa di eredità di capitali importanti. La narratrice usa un linguaggio
molto crudo e diretto, non risparmiando
la descrizione di ogni minimo dettaglio.
Al di là del goffo tentativo di imitare il genere poliziesco-investigativo, il filo narrativo sembra voler indagare piuttosto
sui rapporti malati applicando un psicologia spicciola e fornendo motivazioni e
interpretazioni sugli accadimenti spesso
svianti e addirittura pericolose. In ogni
caso, anche se all’inizio e dopo ogni interruzione pubblicitaria compare il messaggio “Questo programma non è adatto agli
spettatori più piccoli”, la collocazione mattutina non è assolutamente opportuna
vista la crudeltà delle immagini.
Rete: TV8
Genere: Docu-fiction
Produzione: n.p
Regia: n.p.
Autori: n.p.
In onda: durante tutta
la stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 10:00
Durata: 50’
Ascolti medi: n.p.
101
CortoReale
Rete: Rai Storia
Genere: Cultura
Produzione: Rai Cultura,
Rai Storia
Regia: n.p.
Autori: Giuseppe
Giannotti, Giuliana
Mancini, Davide Savelli,
Enrico Salvatori, Marco
Bertozzi
Conduttore: Marco
Bertozzi
In onda: in replica
durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 27x1h
Ascolti medi: n.p.
102
Il programma ha illustrato un lato poco conosciuto e troppo trascurato del nostro cinema: la realizzazione di documentari-cortometraggi, prodotti tra gli anni Quaranta
e Ottanta. Il cosiddetto “cinema del reale”
ha raccontato l’Italia dal punto di vista dei
giovani autori che hanno descritto con le
immagini la ricostruzione del periodo post
bellico. In ogni puntata sono stati trasmessi
filmati spesso inediti per la televisione, ma
che hanno costituito una parte cruciale
dell’evoluzione del linguaggio audiovisivo.
Dopo la visione, il conduttore ha ricostruito
il periodo storico che questi hanno documentato e in cui si sono inseriti, fornendo
una rilettura critica alla luce dei recenti studi
sulla cinematografia che stanno rivalutando tali esperimenti. L’intento è stato quello
di ricostruire la complessità di una storia
sia filmica che antropologica, evidenziando
i legami fra forme produttive e valori estetici
di opere spesso sottostimate. Pellicole normalmente trascurate dalle storie del cinema ma che, in realtà, furono una palestra
per i migliori registi italiani, da Michelangelo
Antonioni a Luciano Emmer, da Citto Maselli a Valerio Zurlini, da Vittorio De Seta a
Cecilia Mangini, sino a Gianfranco Mingozzi
o Giuseppe Ferrara. Marco Bertozzi, regista,
docente di cinema documentario e sperimentale all’Università IUAV di Venezia e
documentarista, è autore tra le altre cose
del saggio “Storia del documentario italiano”, pubblicato da Marsilio nel 2008, che ha
rappresentato la prima sistematica indagine storica su questo tipo di cinema.
Crozza nel paese
delle meraviglie
La politica, l’economia, la società, lo spettacolo: Maurizio Crozza anche in questa
stagione ha raccontato alla sua maniera
l’Italia. Il comico, in uno show tanto breve
nella durata quanto ricco nella qualità
complessiva, ha disegnato il quadro del
nostro Paese, evidenziandone gli aspetti
più critici e grotteschi. Nel corso degli anni,
Crozza ha offerto al pubblico una satira
del mondo politico mai scontata, confermando anche in questa edizione gli elevati standard raggiunti nelle precedenti. Le
parodie messe in scena sono nate da un
lavoro accurato, riscontrabile nella creatività dei testi degli sketch, fatti di battute
esilaranti e paradossali, accompagnate in
più di un’occasione da musica e ballo.
L’obiettivo di un comico che si interessa dell’attualità politica non si esaurisce
soltanto nel far ridere il pubblico, ma anche nell’indurlo a riflettere. Verso questa
direzione si sono indirizzati i monologhi
proposti in ogni puntata, nei quali spesso la satira ha lasciato spazio alla critica
dei mali dell’Italia, su cui Crozza non ha risparmiato commenti severi per svegliare
le coscienze dei telespettatori e per pungolare soprattutto i governanti.
Il linguaggio, in generale non sempre impeccabile, resta l’elemento che stona
con il resto. Nel suo stile rientra il ricorso
a termini volgari, in senso esclamativo o
per rafforzare i concetti espressi. Eppure,
quanto ad incisività e chiarezza, Crozza
non è carente: per questo potrebbe fare
senza dubbio a meno di qualche volgarità.
Rete: LA7
Genere: Varietà
Produzione: ITV Movie
Regia: Massimo Fusi
Autori: Maurizio
Crozza, Andrea Zalone,
Francesco Freyrie,
Vittorio Grattarola,
Alessandro Robecchi e
AA. VV.
Conduttore: Maurizio
Crozza
In onda: dal 2 ottobre
all’11 dicembre 2015 e
dal 26 febbraio al 13
maggio, il venerdì, alle
ore 21:10
Durata: 31x1h10’
Ascolti medi: 1.869.400
telespettatori; 7,03%
share
103
Cucine da incubo Italia
Quarta stagione
Rete: NOVE
Genere: Reality show
Produzione: Endemol
Italia
Regia: Angelo Poli
Autori: Luca Colocucci,
Barbara Ferrando,
Marco Soprano
Conduttore: Antonino
Cannavacciuolo
In onda: dal 27 marzo
al 29 maggio 2016, la
domenica, alle ore 21.15
Durata: 10x50’
Ascolti medi: 604.300
telespettatori; 2,13%
share
104
L’amatissimo chef pluristellato Cannavacciuolo riparte in soccorso dei ristoratori in
difficoltà. Il suo metodo è sempre lo stesso:
prima osserva la presentazione del locale,
il servizio, la qualità dei piatti, lo stato (anche igienico) della cucina, il comportamento
dello staff e poi senza mezzi termini mette
tutti spalle al muro rilevando gli errori che
commettono. Spesso la prima reazione è di
orgoglio, se non di diffidenza, presunzione e
rifiuto. Ma i modi energici, la pazienza e la
passione che il protagonista mette in ogni
situazione, l’interessamento sentito per le
persone che ha davanti, alla fine sciolgono
anche i più ostinati. A questo punto Cannavacciuolo può lavorare per ricostruire
insegnando il rispetto per i ruoli, ricucendo
rapporti familiari incrinati, trasmettendo
l’amore per la buona cucina fatta di ingredienti buoni e genuini, di cura per i dettagli,
di bellezza nella presentazione dei piatti. Lo
chef regala anche una sua ricetta al cuoco
di turno e al pubblico a casa, spiegandola
in ogni passaggio. Infine, affianca lo staff in
una cena di rilancio del locale per far mettere in pratica la lezione offerta e motivare
tutti. Cannavacciuolo se ne va lasciando
un insegnamento di buona ristorazione e
buona cucina, ma anche di vita e una bella
iniezione di ottimismo: ricominciare si può,
sempre! Regole, disciplina e rispetto insieme a passione e amore sembrano essere
gli ingredienti fondamentali tra i fornelli e
per la vita di ognuno, insieme alla forza dei
legami affettivi e familiari che lo chef di Vico
Equense non tralascia mai di valorizzare.
Dentro i fatti
con le tue domande
Una rubrica di analisi dei fatti di attualità
con esperti in studio e tanti approfondimenti corredati da collegamenti in esterno, interviste a opinionisti e aggiornamenti
in tempo reale quando la cronaca diventa
predominante, come nel caso delle stragi
di Parigi e Bruxelles e della lotta al terrorismo - eventi che, specialmente in quei
giorni, hanno monopolizzato l’agenda di
tutti i programmi di informazione.
Alla trasmissione va il plauso per aver saputo esporre gli avvenimenti in modo semplice e chiaro e per la possibilità data al pubblico di interagire tramite il web, utilizzando
su Twitter l’hashtag #FattieDomande. La
bella e preparata Federica De Sanctis ha
mostrato tutta la sua professionalità in più
occasioni, in particolare quando si è trovata
a dover gestire gravi episodi. Nella puntata
sul caso del rapinatore ucciso da un pensionato a Vaprio d’Adda, ad esempio, l’eurodeputato Buonanno, collegato con lo studio, ha esibito una pistola costringendo la
presentatrice ad intervenire, invitando più
volte l’onorevole a mettere via la rivoltella.
Un comportamento immediatamente condannato in modo deciso con l’interruzione
del collegamento. Il sindaco di Borgosesia
ha poi spiegato che l’arma era scarica e che
la sua voleva essere solo una provocazione
e che in televisione si vedono scene peggiori. È giusto dare spazio a tutti i punti di vista,
ma gli interlocutori devono per primi rispettare le regole e la sensibilità degli spettatori.
Ai conduttori il dovere e il merito di farle rispettare.
Rete: Sky TG24
Genere: Informazione
Produzione: Sky Italia
Regia: Daniele Fioretti,
Gabriele Filippini, Luca
Dibisceglia
Autori: Federica de
Sanctis, Giovanna Lio e
la redazione di Sky TG24
Conduttrice: Federica de
Sanctis
In onda: durante tutta
la stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 10:00
Durata: 2h’
Ascolti medi: n.p.
105
Domenica In
Rete: Rai 1
Genere: Intrattenimento,
attualità
Produzione: Rai
Regia: Fabrizio Guttuso
Alaimo, Alessandra
Rinaldi
Autori: Maurizio
Costanzo, Paola Perego,
Gianfranco Scancarello,
Rossella Rizzi, Salvo
Sottile e AA. VV.
Conduttori: Paola
Perego, Salvo Sottile
In onda: dal 27
settembre 2015 al
15 maggio 2016, la
domenica, alle ore 16:35
Durata: 32x2h
Ascolti medi: 2.238.000
telespettatori; 14,16%
share
106
Con l’arrivo di Maurizio Costanzo come capo-progetto, la trasmissione ha acquistato
la fisionomia di un talk show. Non a caso, al
centro della scenografia sono stati installati due tavoli semicircolari, inframezzati da
due sediolini, occupati dai conduttori. Un
arredo che anche in tv significa confronto,
dialogo, dibattito. Il programma, infatti, si
è caratterizzato proprio per questo aspetto, trattando anche tematiche relative alla
vita familiare: il rapporto di coppia e i suoi
problemi, i figli e le difficoltà nel crescerli,
i sentimenti e molto altro, con l’ausilio di
personaggi dello spettacolo e dello psicoterapeuta Morelli. Se ne è parlato all’insegna della cordialità e anche con la giusta
autoironia da parte degli ospiti. L’impressione, però, è che a volte il dibattito sia
ricaduto in concetti stereotipati, faticando ad arrivare ad una conclusione davvero significativa. C’è stato spazio anche
per la cronaca, affidato principalmente al
giornalista Salvo Sottile, da quest’anno in
conduzione con Paola Perego al posto di
Pino Insegno. Spesso l’attenzione si è focalizzata sulla “nera”, scelta apparsa quasi un
tentativo di adeguamento alla concorrenza Mediaset. In una realtà televisiva in cui
c’è sovrabbondanza di approfondimenti
di tematiche del genere, proporle anche
nel tradizionale contenitore di Rai 1 non
era necessario. Per questo è da ritenere
apprezzabile la decisione del dg di viale
Mazzini, Campo Dall’Orto, di eliminare tale
spazio nella trasmissione a partire dalla
seconda metà di marzo.
Dribbling
In ogni puntata della trasmissione condotta da Simona Rolandi, lo sport viene inquadrato da diverse angolature.
Si parla degli eventi accaduti durante la
settimana e di quelli in programma per
i giorni successivi, a cominciare dal week-end calcistico. I servizi proposti mirano
però anche a raccontare piccole storie di
sport, che spesso inducono chi guarda a
riflettere. Il football è la disciplina su cui si
focalizza maggiormente l’attenzione ed il
programma ne parla mettendone in evidenza i pregi così come i lati meno positivi.
Si vanno a ricercare anche i suoi aspetti
“sociali” e “romantici”, mostrando tramite
esempi concreti come il calcio sia ancora,
specialmente in piccoli contesti provinciali,
potente motore di solidarietà e di valori come la lealtà, l’altruismo, lo spirito di
collaborazione e di squadra. Del pallone
si guarda anche l’altra faccia, provando
con delle brevi inchieste a far chiarezza
sui suoi mali endemici tra cui il doping, le
scommesse, la corruzione. Dribbling però
è tanto altro sport, tra interviste a campioni del presente e del passato che raccontano le emozioni legate alla loro professione, ed approfondimenti dedicati in
particolare alle vicende di atleti e squadre
italiani. Particolarmente divertente la rubrica “Scusi, chi ha fatto palo?”. Si tratta di
una carrellata di video curiosi che la rete
ha reso virali, uno spazio che la conduttrice spesso definisce “il buono, il bello e il
dolce dello sport” e che va a concludere il
programma.
Rete: Rai 2
Genere: Rubrica di
approfondimento
sportivo
Produzione: Rai
Regia: Annarita Cardinali
Curatore: Gigi Cavone
Conduttrice: Simona
Rolandi
In onda: dal 12
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, il sabato, alle
ore 13:25
Durata: 25’
Ascolti medi: 1.280.300
telespettatori; 6,94%
share
107
E poi c’è Cattelan
Rete: Sky Uno
Genere: Talk show
Produzione: Sky Uno
Regia: Luigi Antonini
Autori: Alessandro
Cattelan, Piero Guerrera,
Luca Monarca, Ugo
Ripamonti, Matteo B.
Bianchi, Federico Giunta
Conduttore: Alessandro
Cattelan
In onda: dal 28 gennaio
al 2 giugno 2016, il
giovedì, dal 17 marzo alle
ore 22:10 ein replica, vari
giorni, vari orari
Durata: 19x55’
Ascolti medi: 120.000
telespettatori; n.p. share
108
Il programma, alla terza edizione, pensato
per una seconda serata, si è poi spostato
andando in onda in un orario di tv “per tutti”.
È uno show alla Letterman, anche se il taglio dato dal conduttore con la sua personalità lo ha reso diverso e originale rispetto
al modello americano. “Il divertimento fine
a se stesso è il nostro obiettivo” ha dichiarato Cattelan, e in effetti così è stato: quasi
un’ora in totale relax per lo spettatore tra
un sorriso, una matta risata, la curiosità di
conoscere meglio un personaggio molto o
poco noto di spettacolo, sport, musica e altro. Diversi gli ingredienti utilizzati: interviste
simpatiche e inusuali, giochi fantasiosi, se
non strani o quasi folli - quelli classici sono
stati stravolti e reinterpretati -, situazioni “nonsense”, sempre in compagnia della
meravigliosa musica live degli Street Clerks, straordinari nell’improvvisazione. Fulcro
dello show è stato il conduttore, eclettico,
versatile, di una simpatia contagiosa, capace di scherzare, prendere e prendersi in
giro senza mancare di rispetto, di mettere a proprio agio e coinvolgere ogni ospite, dal più timido al più incontenibile, non
perdendo il filo. Il linguaggio, la scelta degli
invitati e qualche battutina a doppio senso
suggeriscono che il target più indicato sia
quello a partire dagli adolescenti, sebbene
il programma sia amato pure dagli ultraquarantenni. Apprezzabilissima la scelta in
questa edizione di offrire agli ospiti solo bibite analcoliche, vista appunto la presenza
di tanti minorenni fans fedeli di Cattelan e
della trasmissione.
Easy Driver
Le conduttrici, alla guida di due automobili
diverse, percorrono le strade del Belpaese
attraverso itinerari che alla fine della puntata si incrociano. In questa sorta di “test
drive on the road” si scoprono paesaggi
mozzafiato, apprendendo news e curiosità sulle regioni o province attraversate
e al contempo informazioni, commenti e
valutazioni sui modelli di auto scelte per
affrontare un determinato percorso, che
può essere una strada di montagna, un
parco naturale o un borgo medievale.
Mentre la Gatto e la Morise illustrano
le bellezze dei luoghi, uno speaker fuori
campo spiega le caratteristiche tecniche
del motore e dei consumi delle vetture, di
cui viene mostrato l’allestimento interno,
i dispositivi di sicurezza, gli equipaggiamenti di serie e le prestazioni. I diversi pit
stop lungo il tragitto servono anche per
approfittare di soste culinarie, che valorizzano i prodotti tipici dei posti attraversati.
L’offerta viene arricchita da una piccola
ma importante rubrica curata dalla Polizia stradale, in cui si forniscono utili consigli e raccomandazioni per un corretto
comportamento alla guida e si evidenziano le pericolosità di alcune abitudini o le
criticità delle diverse condizioni climatiche,
ricordando che ogni piccola distrazione
potrebbe essere fatale. Un programma
utile sicuramente per gli appassionati di
motori, ma con una formula che può attirare diversi pubblici grazie alla varietà dei
contenuti, che si è ampliata nel corso dei
sedici anni di trasmissione.
Rete: Rai 1
Genere: Informazione,
intrattenimento Produzione: Rai
Regia: Raffaele Maiolino
Autori: Paolo Menghini,
Susanna Baccetti,
Vincenza Berti,
Domenico Schiavello
Conduttrici: Veronica
Gatto, Roberta Morise
In onda: dal 7 febbraio
2016 e durante tutta la
stagione, la domenica,
alle ore 10:00
Durata: 26x25’
Ascolti medi: n.p.
109
Eccezionale Veramente
Rete: LA7
Genere: Talent show
Produzione: Colorado
Film
Regia: Arcadio Cavalli
Autori: Federico
Andreotti, Giovanni
Bognetti, Daniele Ceva,
Gabriele Cirilli, Antonio
De Luca e AA. VV.
Conduttore: Gabriele
Cirilli
In onda: dal 17 marzo al
2 giugno 2016, il giovedì,
alle ore 21:10
Durata: 12x2h40’
Ascolti medi: 677.400
telespettatori; 3,06%
share
110
Gli aspiranti comici si sono esibiti in una
performance di tre minuti, a volte parsi
infiniti, davanti ad una giuria formata da
Diego Abatantuono, Selvaggia Lucarelli e
Paolo Ruffini, cui ogni volta si è aggiunto un
ospite d’eccezione, di solito un volto noto
del cinema o della tv. La parte più interessante dello show è stata quando i quattro
hanno regalato delle chicche motivando il
loro verdetto sui concorrenti: chi ritenuto di
talento, chi bravo a trovare una chiave efficace nella difficile arte del far ridere. Molti, invece, hanno capito di aver semplicemente sbagliato mestiere. Apprezzabile il
tentativo di fermare e bocciare la volgarità
gratuita, sempre più presente nella comicità, tranello in cui spesso a cadere è stata
la televisione, ma non il cabaret; ai giurati
è stato infatti consentito di interrompere
un’esibizione se lo ritenevano opportuno.
A parte il carisma di Abatantuono, però, i
commenti di Ruffini e della Lucarelli sono
stati superflui e spesso forzati, quasi a riempire un vuoto creatosi di frequente
quando i concorrenti lasciavano spiazzata
la platea. Il vincitore della sfida finale, ritenuto il volto nuovo della comicità italiana,
ha vinto un contratto con la Colorado Film
del valore di 100.000 euro. In definitiva, visto lo sforzo profuso, ci si aspettava di più.
Anche il conduttore si è mostrato molte
volte ridondante nel presentare i protagonisti. Le quasi tre ore di programma sono
trascorse, spesso invano, aspettando e
sperando in qualcuno capace di strappare
almeno una risata vera.
Eco della Storia
L’attuale fisionomia della politica e della società è fortemente collegata a quanto accaduto in passato. La trasmissione di Gianni
Riotta ha voluto dimostrare proprio questo
principio, rammentando ai telespettatori
che tra ieri ed oggi c’è un legame inscindibile. Ogni puntata ha raccontato momenti
clou della storia italiana ed internazionale,
focalizzandosi su eventi e protagonisti che
hanno segnato l’evolversi dei tempi. Sono
stati realizzati approfondimenti su personaggi politici, religiosi, della cultura, alta e
più popolare. La rilettura della storia è stata effettuata anche in un’ottica sociologica,
per capire come i mutamenti nelle abitudini,
nel costume e nel linguaggio abbiano influito nel definire il contesto in cui vive oggi
la collettività. Per analizzare gli argomenti
nel modo più completo possibile, Riotta ha
ospitato in studio esperti dei diversi settori,
che hanno dato anche un commento critico a quanto proposto. Oltre alle interviste
in studio, ha avuto un ruolo fondamentale
l’immenso patrimonio delle teche Rai, da
cui sono stati prelevati filmati che hanno
spiegato ancor più efficacemente i topic
di ogni appuntamento. Questa sinergia ha
permesso al pubblico di ricevere in dono un
cospicuo bagaglio di notizie, ma soprattutto l’opportunità di arricchirsi culturalmente.
Apprezzabile la scelta dell’emittente di trasmettere, in un giorno e in un orario in cui la
concorrenza è forte, il programma, formativo anche per i ragazzi per avere un’esaustiva visione d’insieme della storia contemporanea e non solo.
Rete: Rai Storia
Genere:
Approfondimento storico
Produzione: Rai
Regia: Nicoletta Nesler,
Elisabetta Pierelli
Autori: Fabrizio Marini,
Ilaria Dessi, Claudia
Giammatteo
Conduttore: Gianni
Riotta
In onda: dal 15
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, il sabato, alle
ore 21:30
Durata: 1h
Ascolti medi: n.p.
111
Elisir
Rete: Rai 3
Genere: Informazione
medica
Produzione: Rai
Regia: Daniela Donato
Autori: Michele Mirabella, Isabella Angius, Luigi
Pompili, Vera Carbonetti,
Giovanni Laccetti, Elisabetta Marino e AA. VV.
Conduttori: Michele Mirabella, Virginie Vassart
In onda: dal 14 settembre 2015 e durante tutta
la stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 11:00
Durata: 50’
Ascolti medi: 439.600
telespettatori; 7,42%
share
112
Nella sigla di apertura di questa rubrica
di medicina, divenuta ormai un appuntamento fisso della mattina in Rai, c’è l’acqua, simbolo di vita e purezza. I conduttori
ogni volta hanno dato il buongiorno ai loro
fedeli telespettatori chiamandoli “amiche
e amici” e instaurando così da subito un
tono confidenziale. Michele Mirabella, che
è stato attore e regista teatrale prima di
approdare alla televisione, ha utilizzato la
sua esperienza istrionica e la grande capacità comunicativa interpretando il ruolo dell’amico anche con il pubblico che ha
chiamato da casa per porre le domande
agli specialisti in studio, cercando di fare
in modo che le persone non avessero timore di manifestare i loro disturbi o dubbi,
perché uno dei punti fondamentali dell’informazione è il corretto dialogo tra medico
e paziente. Il linguaggio adottato è stato
semplice e colloquiale e ogni tanto battutine sempre misurate hanno reso la conversazione più piacevole. Questo ha permesso di alleggerire, con un po’ di ottimismo,
la gravità di alcuni malesseri oggetto delle
diverse puntate, visto che spesso si è dibattuto su patologie serie o rare, ma anche di progressi nella ricerca scientifica. Il
programma ha affrontato anche altri argomenti: le diete per perdere qualche chilo
in più, come ripulire la propria abitazione
liberandola da muffe e acari o come adottare un corretto stile di vita, consapevoli
del fatto che la grande conquista dei giorni
nostri è quella di invecchiare bene, ma che
non voler invecchiare è un male.
Festival di Sanremo
2016
Il secondo Festival della gestione Conti è
stato un autentico successo. Bissare gli ottimi risultati, non soltanto di ascolti, del 2015,
non era facile. Il pubblico ha gradito molto
lo show, che si è mantenuto su standard
qualitativi elevati e degni di uno spettacolo
così importante nella storia della tv italiana.
Non ci sono stati stravolgimenti nella struttura, scelta quanto mai giusta: la musica è
stato il fulcro della trasmissione, con un cast
di artisti variegato sia nell’età che nei generi
e la partecipazione di star italiane ed internazionali come ospiti. Figura cruciale, ma
non per protagonismo, il conduttore: Carlo
Conti è giunto ad una maturità artistica e
professionale che gli ha permesso di portare avanti una kermesse impegnativa con
sobrietà, simpatia e signorilità. Un Festival
con una carica ironica maggiore rispetto
allo scorso anno, grazie alle divertenti imitazioni di Virginia Raffaele di alcune delle
donne più note dello spettacolo. Non solo
intrattenimento, però, ma anche significative occasioni di riflessione: si pensi al commovente intervento del musicista Ezio Bosso, affetto da sclerosi laterale amiotrofica.
Le sue parole, colme di coraggio ed amore
per la vita, hanno trasmesso al pubblico un
messaggio profondo, uno spunto per capire
l’importanza anche degli aspetti più semplici dell’esistenza quotidiana. Un programma
senza dubbio family friendly, come simboleggiato anche dal brano vincitore, “Un
giorno mi dirai” degli Stadio, pezzo intenso e
delicato che racconta il rapporto tra un padre e sua figlia.
Rete: Rai 1
Genere: Intrattenimento
Produzione: Rai
Regia: Maurizio Pagnussat
Autori: Carlo Conti, Ivana Sabatini, Emanuele
Giovannini, Leopoldo
Siano, Riccardo Cassini e
AA. VV.
Conduttori: Carlo Conti
con Gabriel Garko, Virginia Raffaele, Madalina
Ghenea
In onda: da martedì 9 a
sabato 13 febbraio 2016,
alle ore 20:30
Durata: 5x3h40’
Ascolti medi: 10.746.200
telespettatori; 49,52%
share
113
Fuori Quadro
Rete: Rai 3
Genere: Cultura
Produzione: Athena
Produzioni
Regia: Domenico De Orsi
Autori: Achille Bonito
Oliva, Cecilia Casorati,
Paola Marino,
Alessandro Buccini
Conduttori: Achille
Bonito Oliva, Marta
Perego
In onda: dal 14 giugno
al 1° novembre 2015, la
domenica, alle ore 13:25
Durata: 21x30’
Ascolti medi: 254.400
telespettatori; 1,6% share
114
Avvicinare le persone all’arte contemporanea è uno dei compiti più autorevoli che
può svolgere una tv pubblica, soprattutto se
chi accompagna i telespettatori in un simile
viaggio alla scoperta delle opere apparentemente più impenetrabili è un critico del livello
di Bonito Oliva che, con linguaggio semplice
e affabile, ha proposto ogni volta un tema
nuovo, spiegando come è stato sviluppato
dai vari artisti. Con servizi filmati e interviste
a personalità internazionali sono state analizzate numerose opere, anche contestualizzandole storicamente. Presenti all’interno
del programma, poi, pure delle rubriche; tra
queste, una dal titolo “Arti e Mestieri”, a cura
della giornalista Marta Perego, dedicata alle
figure professionali legate al mondo dell’arte
come il restauratore o l’editore, ma anche il
blogger e il collezionista. Scelta più che azzeccata, poiché ha evidenziato come la produzione artistica rappresenti qualcosa di
concreto anche dal punto di vista della creazione di posti di lavoro. Nella rubrica “Il tallone di Achille”, una ragazza ripeteva una frase
criptica detta dal critico durante la puntata,
chiedendone spiegazione. Il programma è
stato un piacevole appuntamento settimanale che, dato l’orario di trasmissione, ha
dimostrato di non voler rivolgersi solo ad un
pubblico di nicchia, ma anche - perché no?
- di poter allietare la domenica di una normale famiglia, offrendo spunti di discussione
e suscitando nuovi interessi, perché in fondo, come sostenuto proprio dal conduttore:
“L’arte intercetta la vita. E, per tutto questo,
è la domenica della vita”.
Geo
Un ottimo contenitore pomeridiano di informazione, cultura e divulgazione scientifica
accessibile a tutti, che può essere guardato insieme da genitori e ragazzi. È ricco di
curiosità, di attualità e di qualunque argomento ruoti intorno al tema della natura,
nella sua accezione più ampia possibile.
Tutte le rubriche sono molto curate e soddisfano interessi di vario tipo. Si comincia
con lo spazio natura, dove ogni giorno il
fotografo Emanuele Biggi fa conoscere da
vicino un animale comune o raro. Tocca poi
al biologo Francesco Petretti mostrare un
filmato che spiega situazioni di vita quotidiane relative al rapporto tra uomo e natura. Nelle storie di Geo, invece, la Sagramola
ospita in studio dei giovani che hanno scelto di intraprendere una professione legata
all’agricoltura o che hanno avviato start up
nei settori dell’ambiente e del territorio. Si
tratta di un appuntamento che offre esempi di storie di eccellenza che costituiscono
una realtà molto positiva delle nuove generazioni del nostro paese, dove non esistono solo cervelli in fuga. Grazie all’intervento
di nutrizionisti ed eco chef, ospiti in studio,
viene dato spazio anche alla cucina e alla
corretta alimentazione. Non mancano collegamenti esterni e inchieste per affrontare
il tema delle emergenze ambientali o fatti
di cronaca. Completano l’offerta numerosi
documentari internazionali per tutti i gusti.
Nei lunghi pomeriggi invernali, tra un compito e l’altro, accendere il televisore può
rappresentare un momento di svago molto
costruttivo per i ragazzi.
Rete: Rai 3
Genere: Divulgazione
scientifica Produzione: Rai
Regia: Michelangelo
Pepe
Autori: Marco Castellazzi,
Rosario Cutolo, Caterina
Manganella, Vittorio
Papi, Sveva Sagramola e
AA. VV.
Conduttori: Sveva
Sagramola, Emanuele
Biggi
In onda: dal 14
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 15:50
Durata: 2h45’
Ascolti medi: 1.232.500
telespettatori; 9,55%
share
115
Grande Fratello
Quattordicesima edizione
Rete: Canale 5
Genere: Reality show
Produzione: Endemol
Italia
Regia: Sergio Colabona
Autori: Andrea
Palazzo, Fausto Enni,
Omar Bouriki, Lorenzo
Campagnari, Emiliano
Ereddia e AA. VV.
Conduttrice: Alessia
Marcuzzi
In onda: dal 24
settembre al 10
dicembre 2015, il giovedì,
alle ore 21:15
Durata: 12x3h
Ascolti medi: 3.523.000
telespettatori; 19% share
116
Il GF 14 è stato “everywhere”, un’edizione
sempre più interattiva, una vera e propria
invasione di canali e piattaforme, con una
social room riportata in studio per fornire
un costante contatto con il pubblico del web
durante la diretta del giovedì sera.
Anche quest’anno ha partecipato una concorrente transgender e per una settimana
è stata ospitata in casa una coppia di coniugi nati entrambi con sesso diverso.
Curiosare tra problematiche complesse è
ormai una costante del programma, che
da diverse edizioni sembra prevalentemente voler andare a stuzzicare gli aspetti
più voyeuristici del pubblico, piuttosto che
cercare pieghe sociologiche nelle storie dei
protagonisti. Un’altra novità sulla quale si è
puntato quest’anno è stata la presenza di
un non udente, nei cui confronti tutti hanno
mostrato solidarietà, ma che poi è stato il
primo eliminato dal gioco.
Gli inquilini della casa più spiata d’Italia si
sono rivelati sempre più personaggi e sempre meno persone. Nonostante gli stravolgimenti in corso escogitati dagli autori, il reality da tempo è ormai stanco e ripetitivo, i
concorrenti interpretano un ruolo cercando
di assecondare i desideri di un pubblico che,
da ex spettatori, conoscono benissimo. Purtroppo, però, non trattandosi di attori talentuosi, appaiono il più delle volte stucchevoli.
I commenti degli opinionisti in studio più che
un’analisi sociologica hanno rappresentato
una critica vuota dei comportamenti di giovani, messi sotto pressione dal giudizio mediatico e da quello dell’audience.
I grandi della
letteratura italiana
Gli autori che hanno scritto la storia della letteratura italiana sono stati i protagonisti della trasmissione condotta da
Edoardo Camurri. Un lungo viaggio nel
tempo, dal 1300 con Dante Alighieri fino
a metà del 1900 con Pier Paolo Pasolini.
Nelle venti puntate, il conduttore ha contestualizzato e raccontato le vicende della
vita dei letterati italiani non nel classico
studio, ma nei luoghi più significativi per
i personaggi presentati: la casa natale,
una città in cui vissero, particolari luoghi
di ispirazione. Per ogni autore, si è partiti
dalle opere più note per comprenderne la
poetica, le concezioni politico-filosofiche e
cercando di capire quale sia stato il suo
lascito alle generazioni successive. Particolarmente indovinata la decisione di
spezzare il racconto con le letture di brani
da parte dell’attrice Licia Maglietta, scelta
che ha dato l’opportunità ai telespettatori
di entrare a diretto contatto con i capolavori della letteratura italiana. Ad aumentare il tasso qualitativo del programma
hanno poi contribuito anche gli interventi
di esperti (spesso docenti universitari e
critici), che nei confronti del pubblico hanno rivestito l’importante ruolo di guida per
interpretare il pensiero degli autori trattati. Si è attinto inoltre alle Teche Rai per
trasmettere spezzoni di programmi del
passato cui presero parte noti studiosi,
riprova ulteriore della determinazione da
parte degli autori a realizzare un prodotto ricco di contenuti. Una missione senza
dubbio compiuta.
Rete: Rai 5
Genere: Cultura
Produzione: Rai Cultura
Regia: Daniela Mazzoli,
Sabrina Salvatorelli,
Claudio Del Signore
Autori: Edoardo
Camurri, Errico
Buonanno, Michele
De Mieri, Tommaso
Giartosio, Angela
Taraborrelli
Conduttore: Edoardo
Camurri
In onda: dal 9 novembre
2015 al 28 marzo 2016,
il lunedì, alle ore 21:15
Durata: 20x50’
Ascolti medi: n.p.
117
Il Tempo e la Storia
Rete: Rai 3
Genere: Approfondimento storico
Produzione: Rai
Regia: Elisabetta Pierelli
Autori: Massimo
Bernardini, Alessandra
Bisegna, Francesco
Cirafici, Cristoforo Gorno,
Gianluca Miligi e AA. VV.
Conduttore: Massimo
Bernardini
In onda: dal 5 ottobre
2015 e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 13:10
Durata: 50’
Ascolti medi: 680.000
telespettatori; 3,7%
share
118
Già noto al pubblico televisivo per la conduzione del programma “Tv Talk”, Massimo
Bernardini porta avanti per il terzo anno
consecutivo questo importante progetto
di approfondimento storico per fornire al
grande pubblico le conoscenze utili ad interpretare il nostro tempo.
Si affrontano i temi cruciali dell’umanità
analizzando fatti della storia medievale,
moderna e contemporanea. Grazie alla
presenza in studio di storici di portata internazionale come Giovanni Sabbatucci,
Ernesto Galli Della Loggia, Lucio Villari,
Franco Cardini e tanti altri che offrono il
loro apporto nella ricostruzione delle vicende, o semplicemente alla loro consulenza nella redazione delle puntate, si offre una visione più ampia possibile nella
lettura del passato da un punto di vista
non solo eurocentrico.
È lodevole l’idea di proporre questo format non soltanto sul canale tematico Rai
Storia, ma anche sulla terza rete, nel tentativo di intercettare anche un pubblico
più generalista e non necessariamente
solo gli appassionati di storia. Il linguaggio
è semplice e non solo per addetti ai lavori,
si fa uso di interviste a studiosi stranieri o
a testimoni, e di immagini o filmati di repertorio provenienti da diversi archivi. In
un’epoca come quella attuale, è quasi un
dovere morale fornire a tutti gli strumenti
per comprendere la complessità delle situazioni che si vivono, perché hanno sempre radici molto lontane.
Il boss delle torte
Così apre ogni puntata il protagonista del
programma: “Ogni settimana sforniamo
torte di ogni tipo. Questo è il mio staff: la
mia famiglia”.
Per la sesta stagione Buddy Valastro, il pasticcere più famoso degli Usa e italo-americano affascina i telespettatori con la realizzazione di torte fantastiche, vere e proprie
opere d’arte, per ogni occasione: celebrazioni pubbliche come eventi privati, tra cui
anniversari, matrimoni, comunioni. L’elemento centrale della sua attività è proprio
la famiglia: con lui lavorano le sorelle, i cognati, i cugini. Qui si manifesta tutta la sua
“italianità”: i parenti costituiscono il punto
di riferimento affettivo e professionale del
“boss”. Valastro non perde occasione per ricordare quanto ami la moglie, ma è evidente anche il bellissimo rapporto con le sorelle
e i relativi consorti. Certo non è facile lavorare con loro: ci vuole tanta pazienza per
superare le incomprensioni, saper convivere gomito a gomito, ritrovare la pace dopo
qualche litigio. Il segreto delle sue torte sta
dunque molto nell’ambiente familiare e nella collaborazione di tutti nel suo laboratorio,
ma anche nell’estro artistico, nella creatività, nella capacità di pensare in grande e
insieme nella cura dei dettagli più piccoli e
all’apparenza insignificanti, nell’abilità tecnica, nello studio continuo di nuovi materiali.
La summa della sua filosofia lavorativa sta
tutta in queste parole: “Questo è il genere
di cose che mi insegnava mio padre: avere
cura dei clienti, farsi in quattro per loro. Voglio che sappiano che ci tengo”.
Rete: Real Time
Genere: Docu-reality
Produzione: High Noon
Entertainment
Regia: Nick Briscoe e
RR.VV.
Autori: n.p.
Interprete principale:
Buddy Valastro
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni e
in vari orari
Durata: 175x30’
Ascolti medi: n.p.
119
Il cuoco vagabondo
Rete: laeffe
Genere: Docu-cooking
show
Produzione: Canal+,
Planète, Radio Télévision
Belge Francophone
Regia: Olivier Corre,
Robin Kaiser, PierreLouis Lacombe e AA.VV.
Autori: Frédéric
Chesneau, Stéphane
Carrel, Timothée
Janssen, Olivia Chiche,
Jean-François Julian e
AA.VV.
Conduttore: Frédéric
Chesneau
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 30x50’
Ascolti medi: n.p.
120
Sette anni di viaggi, trenta Paesi esplorati,
assaggiando i piatti più strani e complicati, dalle strade alle campagne più sperdute: Frédéric Chesneau, il “Cuoco Vagabondo”, in questo programma racconta le
sue avventure non solo di assaggiatore,
ma, naturalmente, di chef occidentale che
si cimenta in modi di cucinare e prodotti
se non sconosciuti, (siamo pur sempre in
un mondo di cucine globalizzate) quantomeno inusuali sopra al proprio tagliere.
Eccolo così, ad esempio, alle prese con la
preparazione di un vero curry, fatto con
curcuma, coriandolo fresco, peperoncino
ed altre spezie, con alcune contadine dello
Sri Lanka, che per tagliare l’aglio tengono
il coltello con i piedi. Immagini bellissime,
con il cuoco che, a volte un po’ goffamente, si cala anima e grembiule in situazioni
non proprio facilissime da gestire. Immagini che stridono con altre (per il quale il
programma ha ricevuto critiche da alcune
associazioni animaliste) nelle quali non si
fa mistero sulla sorte di bianchi porcellini
d’India e rane in alcuni paesi del Sudamerica, la cui uccisione viene mostrata, al
di là di alcuni fotogrammi sfocati, in tutta la sua crudezza. In generale, la parte
documentaria descrive anche questi particolari. Di positivo, resta il racconto della generosità di tutti coloro che lo hanno
accolto e nutrito, aperto le porte delle loro
case e condiviso con lui segreti e tradizioni
della loro cucina. Persone spesso povere,
ma estremamente ricche di una virtù meravigliosa: l’accoglienza.
Il mondo segreto
dei bambini
Il documentario è realizzato attraverso l’osservazione, con telecamere nascoste, di
bambini di quattro e cinque anni durante le
attività in un asilo. A commentare e spiegare i loro comportamenti ci sono degli scienziati esperti dell’infanzia. Basta guardare
per comprendere che là dove non ci sono
forzature esterne si evidenziano chiaramente differenze comportamentali dovute
a età, attitudini e sesso. A quattro anni le
femminucce sono più avanti nello sviluppo
del linguaggio e nella consapevolezza emotiva rispetto ai maschietti, perché hanno
attitudine alla relazione e capacità empatiche maggiori; nei giochi sono più attente
a regole, che i maschi ignorano perché a
loro interessa vincere. I piccoli tendono a
raggrupparsi in base al sesso, si esercitano a comprendere e dominare le emozioni, usano un “oggetto transizionale” come
aiuto per ridurre l’ansia finché, grazie alla
socializzazione, scoprono di poterne fare a
meno. Se a quattro anni si è più concentrati su se stessi, a cinque si ha più consapevolezza delle dinamiche di gruppo: “Sei più
bravo a fare le cose che devi fare” dice una
bimba, ossia si ha una maggiore coscienza
delle proprie capacità. Anche qui le femmine rispettano le regole più dei maschi, che
le violano se condividono la responsabilità col gruppo. Le bugie rappresentano un
esercizio di capacità cognitiva più che una
consapevole volontà di mentire. Osservare
il mondo dei bambini è un’esperienza straordinaria, anche se farlo di nascosto sembra violare in qualche modo la loro intimità.
Rete: Real Time
Genere: Documentario
Produzione: Rdf
Television, Wellcome
Trust
Regia: n.p.
Autori: n.p.
Conduttore/Narratore:
Toby Jones
In onda: dal 14 gennaio,
il giovedì, alle ore 21:10
Durata: 8x48’
Ascolti medi: n.p.
121
Il più grande pasticcere
2
Rete: Rai 2
Genere: Talent show
Produzione: Rai 2, Toro
Media
Regia: Piergiorgio Camilli
Autori: Pasquale
Romano, Clarita Ialongo,
Ermanno Labianca,
Noa Paolotto, Giorgia
Sonnino, Andrea Teodori
In onda: dal 27 ottobre
al 2 dicembre 2015, il
martedì e un mercoledì,
alle ore 21:15
Durata: 6x2h20’
Ascolti medi: 1.659.800
telespettatori; 7,06%
share
122
I giudici Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo,
Roberto Rinaldini, accompagnati dall’ospite di eccezione Iginio Massari, stavolta sono
stati lasciati soli a svolgere il loro ruolo, ma
non sono sembrati molto felici per questo. La
novità della seconda edizione infatti è stata
l’assenza della conduttrice, con soltanto una
voce fuori campo a riepilogare i fatti accaduti e gli stati d’animo dei trenta concorrenti.
I ragazzi coinvolti hanno dimostrato passione e idee chiare, valorizzando l’importanza di
un mestiere che richiede tecnica e rispetto
della tradizione. È sempre un esempio positivo vedere dei giovani lottare per i propri
sogni, che non sono necessariamente solo le
luci della ribalta. Non sono mancati momenti
di forte tensione, anche provocati dalle valutazioni dei severi giudici, che ormai sembra
debbano per forza ricoprire il ruolo dei cattivi
in tutti i talent show culinari. Anche se il format non ha presentato grandi variazioni rispetto alla prima stagione, tranne la durata
maggiore che ha semplicemente “allungato
il brodo”, si è cercato un maggiore coinvolgimento del pubblico attraverso la narrazione del percorso umano e professionale dei
concorrenti; sono state date informazioni
sulla loro vita personale non funzionali alla
competizione, ma di certo utili a far affezionare i telespettatori, che infatti sono aumentati nel corso delle puntate. Tutto sommato,
“Il più grande pasticcere” è un programma
che si guarda volentieri in famiglia, anche
con i più piccoli che imparano a riconoscere
la differenza tra un prodotto industriale ed
uno di pasticceria artigianale.
Il re dello street food
Il fulcro dello show è Ishai Golan, che in
ventiquattro ore deve ingurgitare ogni tipo
di cibo da strada presente nella città del
mondo in cui arriva. Grazie all’aiuto di guide
locali, spesso il compito gli riesce più facile
e ciò risulta interessante da un punto di vista documentaristico. Il protagonista della
trasmissione è anche un blogger molto seguito, una star dei social network. Dal ceviche di pesce di Lima alla pizza francese con
cipolle e acciughe, dalla pita con l’hummus
e mille altri ingredienti scelti nei negozi di
alimentari in Israele alle più semplici salsicce di Praga, Golan mostra la più verace
sensibilità gastronomica di ogni paese. L’idea è buona, anche se il conduttore si limita
spesso ad una interazione piuttosto superficiale con le culture del luogo. Insomma,
il cibo da strada è cultura, non c’è dubbio,
ma dovrebbe anche essere una porta di
accesso verso ciò che si vive dietro le porte
delle case. C’è poi un tormentone al quale
Golan non riesce proprio a sottrarsi: vuole
provare lui stesso a cucinare lo street food,
anche quando non si tratta solo di mettere
un hamburger su una piastra o friggere dei
pesciolini. Tuttavia, tirare la pasta o preparare, per fare un esempio, del sushi, non è
proprio un gioco da ragazzi. Improvvisarsi
nel ruolo dello “street chef” potrebbe anche
esser preso come una mancanza di rispetto
verso un cibo, quello da strada, che spesso
porta alta la bandiera della tradizione gastronomica di un paese. Almeno, però, è da
apprezzare il coraggio di Golan nell’assaggiare tutto ciò che gli viene offerto.
Rete: laeffe
Genere: Docu-cooking
show
Produzione: Kayenta
Production, Anna
Productions, Voyage Inc.
Regia: Sara Baitel
Autori: n.p.
Conduttore: Ishai Golan
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 25x25’
Ascolti medi: n.p.
123
In 1/2 ora
Rete: Rai 3
Genere: Informazione
Produzione: Rai
Regia: David Marcotulli
Autori: Lucia Annunziata,
Luca Marcenaro,
Stefania Baldolini, Sara
Bianchi, Alessandro De
Angelis e AA. VV.
Conduttrice: Lucia
Annunziata
In onda: dal 20
Settembre 2015
e durante tutta la
stagione, la domenica,
alle ore 14:30
Durata: 30’
Ascolti medi: 1.022.600
telespettatori; 5,75%
share
124
Una formula semplice e uno studio minimalista con pochi fronzoli, si va dritti al punto:
un’intervista di trenta minuti con i protagonisti dell’attualità, per lo più parlamentari o
ministri ma anche importanti imprenditori,
amministratori delegati di aziende pubbliche o private, o ancora semplici cittadini.
Da sottolineare la puntata del 7 febbraio, dal titolo “Il piccolo Principe”, dedicata a
Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso
in Egitto. La trasmissione si è aperta con
un collegamento in esterna, in cui un’insegnante delle scuole medie del giovane
ha letto la parte del piccolo aviatore che
si perdeva nel deserto (contenuta nel celebre libro di Saint-Exupery), ruolo che lei
stessa aveva assegnato al ragazzo in una
recita scolastica. La conduttrice ha saputo
affrontare una questione delicata e dolorosa con discrezione ma con determinazione,
intervistando l’ambasciatore italiano al Cairo Maurizio Massari e chiedendo con forza
la verità. L’Annunziata non risparmia agli
ospiti le domande più spinose e sa frenare
l’arroganza e la mancanza di rispetto che a
volte mostrano, pretendendo, soprattutto
dai politici, risposte e non giri di parole. Sul
fondo dello schermo, un timer segna il passare dei minuti. Il talk show, basato di solito
su un confronto a due ma che può anche
prevedere un dibattito tra più ospiti, soprattutto in periodi elettorali, evita, dato anche il
tempo ridotto, che ci si parli addosso o che
si tergiversi troppo come spesso accade in
programmi simili, che devono riempire uno
spazio in palinsesto molto più ampio.
Ingegneria impossibile
Il progresso e la tecnologia hanno aiutato
l’uomo a realizzare costruzioni di cui egli
stesso a volte si stupisce: treni e aerei superveloci, grattacieli altissimi, ponti e navi
imponenti. Su di esse è stato confezionato un programma molto interessante, durante il quale sono state ripercorse tutte
le tappe che hanno condotto alla realizzazione di queste opere maestose.
Per garantire ai telespettatori la più ampia comprensione degli argomenti trattati, si è rivelato fondamentale l’apporto
di esperti del settore. Essi si sono soffermati in modo particolare sui procedimenti
tecnici che hanno permesso di mettere a
punto le opere presentate. Per renderli accessibili al pubblico, cui comunque è
stata richiesta una buona dose di concentrazione per comprenderli, hanno optato per un linguaggio chiaro corroborato
da spiegazioni effettuate anche con piccoli esperimenti.
Dei capolavori ingegneristici attuali, poi,
ne sono stati illustrati i precedenti storici:
in questa maniera si è voluto ricordare il
ruolo determinante di importanti personalità della scienza, spesso sconosciute al
grande pubblico. I telespettatori sono così
entrati in contatto con un settore della conoscenza complesso e allo stesso tempo
affascinante. Soprattutto, però, hanno
potuto prendere consapevolezza delle
potenzialità creative della mente umana,
che unite allo studio e al sacrificio possono permettere il raggiungimento di vette
all’apparenza inaccessibili.
Rete: Focus
Genere: Cultura
Produzione: Twofour
Rights, Yesterday
Regia: Matt Grosch, Greg
Lander Williams, Tom
Weller e RR. VV.
Autori: AA. VV.
Conduttore: n.p.
In onda: dal 18 marzo al
22 aprile 2016, il venerdì,
alle ore 21:15
Durata: 6x44’
Ascolti medi: n.p.
125
Italia Segreta
Rete: Marcopolo
Genere: Documentario
Produzione: Sitcom
Regia: Francesco Lofino
Autori: Valeria Castrucci
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 48’
Ascolti medi: n.p.
126
“Italia Segreta” è un programma che conduce lo spettatore in un viaggio attraverso
il Belpaese alla scoperta di luoghi splendidi e sconosciuti, castelli e monumenti che
hanno resistito al logorio del tempo e che
sono la testimonianza di parti della storia
italiana meno nota, misteri nascosti, arte
e bellezza, cultura, tradizioni del passato,
spesso inseriti in angoli di paradiso.
È possibile, così, ritrovarsi nelle stanze
della meravigliosa Villa Rufolo a Ravello
o nel suggestivo castello di Carini, vicino
a Palermo, noto per una triste vicenda
ad esso legata, o a sentire il respiro del
fantasma del castello di Fosdinovo in Toscana. E, con la scusa di intrighi, racconti
avvincenti e leggende, lo spettatore viene
trascinato in luoghi di cui non conosceva
neanche l’esistenza, alla scoperta di paesini sperduti, paesaggi incantati, con la
curiosità di andare di persona a ritrovare
i posti raccontati e mostrati dalle telecamere.
Una trasmissione che ricorda agli italiani
quanto ci sia ancora da scoprire della loro
terra - di cui bisogna conoscere le radici
culturali storiche e artistiche - e quanto
sia bello sentirsi fieri di vivere in un Paese che ha tanto da dare e da insegnare, e
che li invita a far conoscere e amare tutto
questo alle nuove generazioni.
Italia: Viaggio
nella bellezza
Sacra di San Michele in Val di Susa, simbolo del Piemonte; i Castelli del Senese con
le sue città fortificate; Alba Fucens, uno dei
più antichi centri della colonizzazione latina,
rimasta sepolta per tanti secoli e riscoperta solo nel 1949; la Basilica di Santa Caterina di Alessandria a Galatina con i suoi
ricchissimi cicli di affreschi; le stazioni della
metropolitana di Napoli; e poi ancora Milano e Matera, città molto diverse tra loro ma
accomunate da due grandi eventi internazionali.
Sono solo alcuni dei luoghi descritti da
questo ambizioso programma, giunto
quest’anno alla sua seconda edizione, che
tutti dovrebbero vedere e rivedere per
prendere coscienza del privilegio di vivere
in una terra così ricca e straordinariamente
varia, che ha visto il susseguirsi di epoche
e civiltà che hanno lasciato in eredità tesori
preziosi da custodire e valorizzare. Obiettivo
della trasmissione è promuovere le bellezze artistiche di luoghi spesso meno noti alla
maggioranza delle persone e, come rammentano i titoli di testa, sottolineare come
l’Italia sia terra delle meraviglie e culla di civiltà, ricca di arte, storia e cultura patrimonio dell’umanità. I documentari sono stati
girati in alta definizione e pensati anche per
una distribuzione internazionale del prodotto, con l’intento di mostrarlo anche ad
un pubblico straniero. Tutti sono stati realizzati con il coinvolgimento di grandi esperti
e la consulenza scientifica di noti docenti di
storia dell’arte e di archeologia provenienti
dalle più prestigiose università italiane.
Rete: Rai Storia
Genere: Cultura
Produzione: Rai Cultura
in collaborazione con il
Ministero per i Beni e le
Attività Culturali
Regia: RR. VV.
Autori: Eugenio Farioli
Vecchioli, Davide Savelli
e AA. VV.
In onda: durante tutta
la stagione, il lunedì, alle
ore 22:00
Durata: 50’
Ascolti medi: n.p.
127
Italia’s Got Talent
Reti: Sky 1, TV8
Genere: Talent show
Produzione:
FremantleMedia Italia
Regia: Cristiano
D’Alisera, Alessio Muzi
Autori: Michele Astori,
Valdo Gamberutti,
Amato Pennasilico,
Marco Terenzi, Arrigo
Benedetti e AA. VV.
Conduttrice: Lodovica
Comello
In onda: dal 16 marzo
al 13 maggio 2016, il
mercoledì e un venerdì,
alle ore 21:15
Durata: 10x2h
Ascolti medi: 1.815.000
telespettatori; 6,93%
share
128
Il programma ha mostrato un’impostazione
più asciutta, con un buon ritmo, un montaggio ben studiato nell’equilibrio tra immagini e musica, un’ottima regia. Confermata
la giuria (Bisio, Zilli, Matano, Littizzetto), nuova invece la conduttrice: Lodovica Comello. Rispetto alla materna e dolce Vanessa
Incontrada, lei ha, data la giovane età, uno
spirito frizzante e brioso che ben si è sposato col clima del talent; ciò le ha consentito di
assolvere bene al suo compito, facendo talora anche da motivatrice e sostenitrice dei
protagonisti. Come già con X Factor, Sky dà
spazio ai giovani ed è senz’altro una scelta
da apprezzare. Nessuna novità di rilievo, se
non quelle portate dall’originalità dei concorrenti, sempre ben introdotti con un finestra sulla loro vita per aiutare lo spettatore
a empatizzare con loro e a comprenderne
meglio le performance. Qualche doppio
senso, qualche esibizione al limite del trash, ma si è trattato di eccezioni. Lo show è
riuscito anche stavolta a divertire, stupire,
commuovere senza superare il limite del
buon gusto, senza strafare, senza manie di
protagonismo. Il merito va indubbiamente
anche ai giudici che si sono messi al servizio del format: ognuno con la sua personalità, con le caratteristiche e le competenze
che gli sono proprie, non togliendo spazio
e attenzione ai concorrenti. Hanno offerto
critiche sensate e motivate, non offendendo mai i partecipanti anche dopo esibizioni
inaccettabili, lasciandosi coinvolgere umanamente ed emotivamente quando la situazione lo ha richiesto.
Italiani
Da Saragat a Troisi, da Nenni a Pio XII, non
dimenticando scrittori come Fruttero e Pivano: sono solo alcuni dei personaggi cui sono
state dedicate le nuove puntate del programma di Rai Storia. Sessanta minuti per
ripercorrere le loro vite, che hanno lasciato
un segno importante nella cultura e nella
società italiana, alle quali hanno contribuito
a dare lustro anche all’estero.
La trasmissione si compone principalmente di filmati, noti e non, che permettono di
raccontare i momenti più significativi dell’esistenza dei protagonisti di ogni appuntamento. Fondamentale in tal senso è anche
il ricorso all’immenso patrimonio delle teche
Rai, che rappresenta una risorsa determinante per la realizzazione del format. Tramite le immagini, d’epoca o recenti, il telespettatore può ascoltare e vedere il personaggio
su cui la puntata è incentrata, conoscendone direttamente pensieri e azioni. Non solo,
però: si dà voce ai familiari, conoscenti o a chi
ha lavorato con loro, dando spazio anche a
esperti che aiutano a comporre un ritratto
dei protagonisti da un punto di vista critico.
Il conduttore Paolo Mieli interviene quanto
basta, per introdurre la puntata e fornire un
suo commento alla fine, lasciando che siano le immagini a parlare ai telespettatori. Ne
fuoriesce un programma ben strutturato e
che permette anche di raccontare l’Italia del
passato prossimo e remoto, contesti con cui
il pubblico riesce a entrare in contatto attraverso una modalità descrittiva esaustiva, coniugando approfondimento storico e
chiarezza espositiva.
Rete: Rai Storia
Genere: Documentario
Produzione: Rai
Regia: RR. VV.
Autori: AA. VV.
Conduttore: Paolo Mieli
In onda: dal 6 ottobre
2015 e durante tutta la
stagione, il martedì, alle
ore 21:30
Durata: 1h
Ascolti medi: n.p.
129
Jamie Oliver Ricette a 5
euro - Prima stagione
Rete: laeffe
Genere: Cooking show
Produzione: Fresh One
Productions
Regia: Mike Matthews
Autori: AA.VV.
Conduttore: Jamie
Olivier
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 12x1h
Ascolti medi: n.p.
130
Uno degli chef più amati al mondo (che
pesca a mani basse, com’è giusto, dalla
cucina italiana), Jamie Oliver, si butta a
capofitto in un programma a metà fra il
gastronomico e l’educativo. A testa bassa sui fornelli, per permettere al pubblico
a casa di ripetere le sue ricette, il cuoco
spiega come riciclare ed evitare gli sprechi, creando dai cosiddetti “scarti” piatti
meravigliosi. Per farlo, innanzitutto occorrono dei piccoli accorgimenti: se possibile
tenere in casa dei vasetti con gli odori più
comuni, come basilico, rosmarino e timo.
Nel frigo, quando si fa la spesa, “posteggiare” dietro i prodotti nuovi i più vecchi,
in modo da avere sempre in primo piano
quelli con la data di scadenza più vicina. E
poi via alla fantasia, in una materia dove
(è inutile dirlo) gli italiani sono sicuramente
gli spettatori più competenti. Ecco che l’agnello della domenica rimasto nella teglia
diventa, sfilacciato e condito con spezie
orientali, cous cous e yogurt, il ripieno di
involtini di pasta fillo un piatto rigenerato
dal sicuro appeal. Allo stesso modo il pane
raffermo, tostato e spezzettato, è uno degli ingredienti principali della “panzanella”,
ricetta amatissima anche dagli americani.
Jamie non si risparmia nell’utilizzo di verdure, come suo solito, e grazie a un vero e
proprio team di esperti di sicurezza degli
alimenti (si tratta pur sempre di avanzi e
l’utilizzo va fatto in tempi utili), di budget,
di valori nutrizionali e di mercati, regala ai
telespettatori un programma educativo
per tutti, bambini compresi.
Jamie Oliver Super Food
Super Food è il programma del celebre
chef Jamie Oliver, in cui si mette a fuoco
il binomio cibo-salute nella maniera più
completa. Il protagonista viaggia nei posti
della Terra dove si vive mediamente più a
lungo: dalle isole della Grecia alla giungla
del Costa Rica, fino alle città del Giappone, svela i segreti della cucina sana, con
un grande utilizzo di frutta e verdura e un
apporto equilibrato di proteine e carboidrati. Così, nelle sue creazioni, abbastanza
facili e riproducibili da tutti, il maiale si unisce con carote, broccoli e salsa alla mela.
L’hummus orientale (fatto di ceci, salsa di
sesamo e limone) diventa il pinzimonio di
sedani e ravanelli. In generale, la carne è
sempre bilanciata da una quantità almeno uguale, se non superiore di verdura e la
dose dei carboidrati è controllata. L’utilizzo
copioso di alghe da parte dei giapponesi,
così come il famoso tabulè libanese, dove
prezzemolo e limone creano una vera e
propria esplosione di vitamine, sono solo
alcuni degli accorgimenti di Oliver per dimostrare come sapore e salute vadano
assolutamente d’accordo. Cromaticamente le sue pietanze, accostando sempre a
carne o riso o altro, i colori sgargianti degli
ortaggi e della frutta, invogliano gli spettatori a mangiare sano. Non mancano anche
qui delle accortezze: pure le verdure bisogna saperle cucinare ed a volte Jamie si
aiuta con salse, naturalmente fatte in casa.
In buona sostanza, lo chef aiuta il pubblico
a casa a non dimenticare mai che metà del
piatto dev’essere di colore verde.
Rete: laeffe
Genere: Docu-cooking
show
Produzione: Fresh One
Productions
Regia: Martha Delap
Autori: AA.VV.
Conduttore: Jamie
Oliver
In onda: da lunedì 21 a
venerdì 25 e lunedì 28
dicembre 2015, alle ore
20:00
Durata: 6x1h
Ascolti medi: n.p.
131
Junior Bake Off Italia
Rete: Real Time, K2,
Frisbee
Genere: Talent show
Produzione: Magnolia
Regia: Giuseppe Bianchi
Autori: Nadia Forini,
Peppi Nocera, Monia
Palazzo
Conduttrice: Benedetta
Parodi
In onda: dal 27
novembre al 18
dicembre 2015, il
venerdì, alle ore 21:10
Durata: 4x1h
Ascolti medi: 937.000
telespettatori; 3,5%
share
132
In seguito al successo del “programma-madre”, Magnolia ha realizzato anche una versione junior del talent show
dedicato al mondo della pasticceria. Così,
i protagonisti sono stati dieci bambini
compresi tra gli otto e i dodici anni. Come i
colleghi più grandi, ogni settimana i piccoli
sono stati chiamati a mettersi alla prova
con ricette gradualmente più complesse,
sia da soli che in coppia, in alcuni casi aiutati anche da ospiti.
L’atmosfera rassicurante, sia per la location che per il garbo della conduttrice e dei
giudici, ha permesso ai bambini di partecipare al talent considerandolo principalmente un’occasione per divertirsi e stringere nuove amicizie. Allo stesso tempo, per
i piccoli partecipanti la trasmissione ha costituito un’ottima opportunità di crescita.
Per realizzare al meglio le ricette assegnate, infatti, hanno dovuto mettere in campo
concentrazione, organizzazione, responsabilità, mixandole con una buona dose
di creatività, ingrediente necessario per
fare la differenza. Nel programma è stato evidente, fin dall’inizio, l’intento di creare un clima di familiarità, data soprattutto
l’età dei protagonisti. Un obiettivo centrato
in pieno e che ha permesso di limitare al
minimo la competizione tra i giovanissimi
concorrenti, che non a caso in tante occasioni si sono aiutati vicendevolmente per
riuscire a cucinare quanto richiesto, rassicurati con dolcezza da Benedetta Parodi e
anche da Clelia D’Onofrio ed Ernst Knam
nei momenti di difficoltà ai fornelli.
L’Anno che Verrà
Non male sarebbe stato il programma, che
da vari anni fa compagnia agli italiani nella
notte di San Silvestro e li traghetta dal vecchio al nuovo anno, se non fosse stato per
qualche inaccettabile errore! Amadeus si è
confermato ottimo presentatore e intrattenitore. Disinvolto e a proprio agio anche Papaleo, a cui sicuramente ha giovato l’aria di
casa. Ospiti gradevoli e anche di rilievo. Tanta
bella musica, con Venditti, Malika Ayane, Masini, Michielin, Urban Strangers, Renga, Noemi, Poul Young, Arbore con l’Orchestra Italiana, i bravissimi protagonisti di “Tale e Quale
show”, tutto dal vivo grazie ai trenta professori dell’orchestra Rai. A fare, da spettacolare cornice i sassi di Matera e, grazie alle suggestive riprese e l’accurata presentazione
storica e culturale di Silvia Salemi, viene proprio voglia di andarli a visitare. Peccato che
tanta cura non sia stata messa nel verificare
l’orario e che la mezzanotte su Rai 1 sia scattata con un minuto d’anticipo circa rispetto
al resto d’Italia. E peccato che l’attenzione sia
mancata anche nel controllare e selezionare gli sms inviati dal pubblico e fatti passare
in sovrimpressione: poco male se qualcuno
che ancora non aveva visto Star Wars abbia
scoperto in anticipo il finale, ma assai grave che sia potuta passare una bestemmia
a offendere tutti coloro che credono in Dio
proprio nei primi momenti dell’anno, mentre
magari a Lui affidavano le aspettative per il
2016 appena giunto. Una caduta grave, che
ha affossato un programma che avrebbe
meritato altro giudizio per l’impegno profuso
da tutto lo staff.
Rete: Rai 1
Genere: Varietà
Produzione: Rai, Regione
Basilicata
Regia: Maurizio
Pagnussat
Autori: Emanuele
Giovannini, Leopoldo
Siano, Walter Santillo,
Giovanni Trevisan,
Gianluca Pecchini
Conduttori: Amadeus,
Rocco Papaleo
In onda: giovedì 31
dicembre 2015, alle ore
21:00
Durata: 5h10’
Ascolti medi: 5.565.000
telespettatori; 31,45%
share
133
L’Arena
Rete: Rai 1
Genere: Talk show
Produzione: Rai
Regia: Giovanni
Caccamo
Autori: Anna Maria De
Nittis, Massimo Giletti,
Manuela Ferri, Emanuela
Imparato, Francesco
Maimone e AA. VV.
Conduttore: Massimo
Giletti
In onda: dal 20
settembre 2015 al
15 maggio 2016, la
domenica, alle ore 14:00
Durata: 33x2h10’
Ascolti medi: 3.255.200
telespettatori; 19,08%
share
134
Rispetto alle scorse edizioni, il programma
non ha mostrato novità. La struttura è rimasta quella conosciuta: talk sull’attualità
e soprattutto sui problemi che affliggono il
nostro Paese, e una parte più leggera, con
interviste a vip. Una composizione che risulta opportuna: è importante far conoscere
all’audience le tante storture del sistema
pubblico e sociale. Proporre questi temi nel
primo pomeriggio domenicale, in cui gran
parte degli italiani è a casa, è una scelta
mirata a raggiungere la più ampia platea
di telespettatori e stimolarne il pensiero critico. Allo stesso tempo, proprio per il giorno
e l’orario di messa in onda, l’offerta di contenuti meno impegnativi è anche un modo
per permettere al medesimo pubblico di
trascorrere il post-pranzo davanti alla tv in
modo più rilassato. Gli aspetti meno convincenti del format sono stati, data anche
la sostanziale immutabilità, quelli riscontrati
anche in passato. In particolar modo, nella
parte dedicata al dibattito sull’attualità, si
è spesso riscontrata una tendenza ad aumentare i toni, con discussioni accese tra i
presenti. Giletti, anche perché molto sensibile alle tematiche trattate (si pensi alla
questione dei vitalizi ai parlamentari o dei
“furbetti del cartellino”), ha tenuto alta la vis
polemica del programma, perdendo spesso di vista il ruolo di mediatore tra le diverse
voci. Ciò ha finito per creare confusione: è
questo il rischio che il programma deve eliminare negli anni a venire, per scongiurare
il pericolo di vanificare il lodevole intento di
denuncia che da sempre lo caratterizza.
L’Eredità
Due cambiamenti hanno caratterizzato il quiz: uno studio e un gioco nuovi. Via
il “bivio”, ecco il “triello”: da quest’anno a
contendersi l’accesso alla nota “ghigliottina” sono stati tre e non più due concorrenti, come previsto dal regolamento fino
all’anno scorso. Una soluzione interessante che ha reso lo show ritmicamente
più intenso e coinvolgente, mettendo ogni
sera alla prova i concorrenti di turno, chiamati ad essere ancor più attenti a dare la
risposta giusta onde evitare di dare vantaggi agli avversari.
Il format si è confermato un prodotto di
qualità, costituendo un esempio di intrattenimento divertente e garbato, piacevole
compagnia per gli italiani nell’ora che precede la cena. Il successo di un programma passa inevitabilmente per chi lo conduce e “L’eredità” è un esempio lampante.
Carlo Conti e Fabrizio Frizzi, conduttori a
turno, con signorilità e simpatia hanno
guidato il quiz mettendo sempre al centro
degli eventi i partecipanti. Con affabilità,
si sono divertiti a scherzare con loro sui
pregi, sui difetti, sugli hobby, anche quelli
più bizzarri, senza però mai metterli in ridicolo. I giochi sono risultati adatti ad un
pubblico trasversale, stimolando l’intuito e il ragionamento, oltre a mettere alla
prova le conoscenze di cultura generale
di ognuno. Un quotidiano ed utile allenamento anche per i telespettatori, che
hanno potuto godere di una trasmissione
che da sempre ha fatto della creazione di
un clima familiare un suo must.
Rete: Rai 1
Genere: Quiz
Produzione: Magnolia
Regia: Sabrina Busiello
Autori: Carlo Conti, Mario D’Amico, Emanuele
Giovannini, Antonio Miglietta, Umberto Sebastiano, Leopoldo Siano
Conduttori: Carlo Conti,
Fabrizio Frizzi
In onda: dal 21 settembre 2015 al 29 maggio
2016, tutti i giorni, alle
ore 18:50
Durata: 1h
Ascolti medi: 4.947.500
telespettatori; 24,28%
share
135
L’Isola dei Famosi
Rete: Canale 5
Genere: Reality show
Produzione: Magnolia
Regia: Roberto Cenci
Autori: Paola Papa, Celeste Laudisio, Peppi Nocera, Lorenzo Campagnari, Claudio Centimeri
e AA. VV.
Conduttrice: Alessia
Marcuzzi
In onda: dal 9 marzo al
2 maggio 2016, un mercoledì e il lunedì, alle ore
21:10
Durata: 9x3h’
Ascolti medi: 4.241.000
telespettatori; 22,2%
share
136
L’aspetto, in teoria, più interessante di
quest’edizione era la partecipazione come
concorrente di Simona Ventura, a lungo
al timone del programma. Si è deciso di
puntare molto su di lei, per il suo carattere forte e diretto, che inevitabilmente l’ha
portata ad entrare in contrasto più volte
con i compagni di avventura. Neanche lei
ha però salvato il format dalla ripetitività,
che si è provato ad arginare senza risultati significativi. Le liti anche quest’anno
non sono mancate, esacerbate dalle difficoltà di sostentamento causate dal contesto selvaggio in cui i “naufraghi per scelta” hanno soggiornato. I battibecchi sono
sfociati in più di un’occasione in alterchi, in
particolar modo tra le concorrenti, tra accuse, ripicche e insinuazioni con parolacce
annesse. Il fondo si è toccato nella puntata
del 4 aprile, tra violente e volgari lotte nel
fango e una pericolosa prova di immunità in apnea, dove in studio si è temuto per
l’incolumità della concorrente Mercedesz
Henger. Rispetto alla precedente edizione,
si è puntato ancor di più sull’espediente
della nudità, cui sono stati costretti alcuni
partecipanti per esigenze di gioco, per sollecitare il pubblico e destarne la curiosità
morbosa. Deleterie, seppur prevedibili, le
conseguenze, visti i nudi integrali (seppur
fugaci) a cui i telespettatori, potenzialmente anche i più piccoli, hanno assistito durante alcune puntate. Se si voleva, dunque,
ridare nuova linfa al programma, si sono
scelte le soluzioni sbagliate, relegandolo
ancor di più ad esempio di tv spazzatura.
L’erba dei vicini
Beppe Severgnini ha ideato e condotto
quello da lui stesso definito “un gioco di
società televisivo”, mettendo ogni settimana a confronto l’Italia con alcuni stati
europei e di altri continenti. L’obiettivo era
scoprire se il Belpaese o l’avversario di
turno fosse più bravo o “meno peggiore”
sotto molteplici aspetti: la qualità della
vita, il lavoro, la scuola, il turismo, la musica, la cucina ed altri ancora.
La trasmissione ha così provato a superare i pregiudizi (positivi e negativi) che
tendono a manifestarsi quando si raffrontano abitudini ed usi del paese di
appartenenza con quelle di un altro straniero. Il modo per farlo è stato originale:
far votare il pubblico in studio e a casa
prima e dopo aver trattato i singoli argomenti oggetto di paragone, compiuto tramite servizi, interventi di comici e di ospiti
dell’una e dell’altra “squadra” ed anche
con l’ausilio di cartoni animati. Tutto ciò
per provare a far cambiare idea agli italiani. L’intento non sempre è stato centrato, a dimostrazione di come sia difficile
scalfire preconcetti sedimentati nel tempo, ma il tentativo è da apprezzare. Alla
platea in studio e in ascolto è stata data
l’opportunità di scoprire con un linguaggio
semplice gli elementi che caratterizzano
la vita di società spesso opposte a quella
italiana, suscitando anche riflessioni sulle differenze dal punto di vista politico ed
economico che hanno spesso dimostrato
come l’Italia abbia molto da imparare dai
paesi che la circondano.
Rete: Rai 3
Genere: Attualità
Produzione: Ruvido Produzioni
Regia: Andrea Soldani
Autori: Beppe Severgnini, Casimiro Lieto, Angelo
Ferrari, Ilenia Ferrari,
Piero Passaniti, Federico
Taddia
Conduttore: Beppe Severgnini
In onda: dal 9 novembre
al 14 dicembre 2015, il
lunedì, alle ore 21:05 e
dal 25 marzo al 28 aprile 2016, il venerdì o il giovedì, alle ore 21:05
Durata: 12x1h50’
Ascolti medi: 981.000
telespettatori; 3,85%
share
137
L’isola di Adamo ed Eva
Alle origini dell’amore
Rete: NOVE
Genere: Dating show
Produzione: Endemol
Regia: Alessio Muzi
Autori: Caterina Gaia,
Mauro Sucato, Francesco D’Uva
Conduttrice: Vladimir
Luxuria
In onda: dal 7 ottobre al
9 dicembre 2015, il mercoledì, alle ore 21:10
Durata: 10x50’
Ascolti medi: 600.000
telespettatori; 1,3% share
138
Già trasmesso in altri paesi europei, è arrivata la versione italiana di questo dating
show presentato come “un incredibile esperimento televisivo per trovare il vero amore nella sua forma più pura”. Lo schema è
semplice: un uomo ed una donna si incontrano per la prima volta su un’isola deserta
completamente nudi, rappresentando contemporanei Adamo ed Eva in un paradiso
terrestre. Su di loro si sa poco, ciò che conta
è che entrambi cercano l’anima gemella.
Rompe l’equilibrio l’arrivo di un terzo incomodo, che può essere un altro lui o un’altra
lei; a quel punto, l’Adamo o l’Eva di turno dovrà scegliere tra le due o i due pretendenti. Tra una scena e l’altra della vita sull’isola
dove si cerca di fare colpo sul probabile partner, ecco i commenti di Vladimir Luxuria che
riassume e argomenta, a volte con ironia, gli
stati d’animo e le reazioni dei concorrenti.
Nonostante la nudità sia presentata come
il tentativo di togliere tutte le sovrastrutture
che influenzano il giudizio che ci si può fare
su chi ci si trova davanti, in realtà è solo un
modo per attirare audience facendo leva
sul voyeurismo più becero. I più curiosi, però,
sono rimasti delusi perché le parti intime
sono state censurate e infatti gli ascolti sono
stati più bassi dopo il boom dell’esordio. C’è
poi un altro aspetto: la prima cosa che i telespettatori apprendono dei protagonisti è
la loro professione. È il lavoro la vera sovrastruttura e ciò permette a chi guarda di assegnare in ogni caso ai concorrenti un posto
preciso nella società. Tutti i discorsi sulla nudità dell’animo, dunque, sono pura ipocrisia.
La Gabbia
Questo talk show di approfondimento politico ha delle caratteristiche peculiari rispetto ad altri programmi del genere: gli
ospiti devono essere pronti fin da subito
a essere messi sotto pressione e a non
rilassarsi, non gli è permesso neanche di
star seduti. Così come i comuni cittadini sono ingabbiati da istituzioni politiche,
sociali e psicologiche, anche loro sono
simbolicamente rinchiusi con il conduttore in una gabbia e devono essere pronti a
domande e richieste di chiarimenti, senza
sconti per nessuno.
È ovvio, come registrato anche quest’anno, che la situazione non rilassata, i quesiti
pungenti e incalzanti, la presenza di ospiti
con visioni diametralmente opposte e la
scelta di argomenti “caldi” portino spesso
ad alzare i toni della discussione e a finire
allo scontro. Il talk show è pur sempre uno
“show”. Comunque, al di là di certi eccessi
e di qualche mancanza di oggettività da
parte di Paragone, i temi trattati nel corso di questa edizione si sono rivelati attuali e di interesse comune. Il ritmo vivace
della trasmissione ha fugato la possibilità
di annoiarsi, tutti gli ospiti sono riusciti ad
avere spazio e nel complesso gli ascoltatori hanno avuto la possibilità di farsi un’idea.
Importante il contributo del pubblico, intervenuto esprimendo il suo parere e mostrandosi in accordo o in disaccordo con i
partecipanti ai dibattiti: in un certo senso
ha rappresentato lo spettatore, interpretandone gli stati d’animo e i punti di vista.
Rete: LA7
Genere: Talk show
Produzione: LA7
Regia: Rinaldo Gaspari
Autori: Gianluigi
Paragone, Francesco
Borgonovo, Stefania
Cioce, Alessandro
Montanari
Conduttore: Gianluigi
Paragone
In onda: dal 9 settembre
2015 e durante tutta la
stagione, il mercoledì,
alle ore 21:10
Durata: 3h
Ascolti medi: 684.000
telespettatori; 3,37%
share
139
La prova del cuoco
Rete: Rai 1
Genere: Cooking show
Produzione: Rai 1,
Endemol
Regia: Simonetta Tavanti
Autori: Fabrizio
Zaccaretti, Giuseppe
Bosin, Antonella Clerici,
Dario Tajetta, Anna
Pagliano e AA. VV.
Conduttrice: Antonella
Clerici
In onda: dal 7 settembre
2015 e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
sabato, alle ore 12:00
Durata: 1h15’
Ascolti medi: 1.935.300
telespettatori; 16,33%
share
140
La conduttrice ha sempre dichiarato di voler
fare una tv sobria e tranquilla ed effettivamente sembra riuscirci, almeno nella fascia
oraria pre-pranzo, ormai da sedici anni.
Quest’appuntamento fisso, che si vanta di
essere stato il primo a sdoganare le ricette
sul piccolo schermo, in realtà dimentica che
già agli albori della televisione italiana, addirittura nel 1956, un intellettuale dell’epoca
come Mario Soldati faceva qualcosa dello
stesso genere, cercando di rendere con le
parole i colori della cucina tradizionale. Negli anni lo show ha visto piccoli cambiamenti
nella struttura, ma sostanzialmente è rimasto sempre uguale a se stesso, mantenendo invariata soprattutto la gara che vede
coinvolti chef professionisti e concorrenti
normali. Ai piatti nostrani si intervallano
escursioni nella cucina etnica, ma sempre
mantenendo il focus su quella italiana e sulle varietà regionali che sono parte integrante dell’identità del Belpaese. La semplicità è
probabilmente la chiave vincente. Nel vasto
panorama di cooking show e addirittura di
canali tematici in cui si propongono ricette
per tutti i gusti e tutti gli orientamenti culturali, “La prova del cuoco” rappresenta un
approdo quasi rassicurante per gli amanti
della cucina che ritrovano volti ormai noti tra
gli chef, che non appaiono mai spocchiosi e
presuntuosi come spesso accade quando
alcuni diventano vere e proprie star. Mantenere una media di ascolti dignitosa in tale
panorama dimostra la qualità dell’offerta
e la sfida sembra essere stata superata a
pieni voti anche per questa stagione.
La strada dei miracoli
La spiritualità e la fede sono stati i pilastri del programma, che quest’anno ha
aumentato il numero di puntate rispetto
alla prima edizione. Durante la trasmissione sono stati analizzati gli eventi più significativi della storia della Chiesa che da
sempre hanno suscitato interrogativi ed a
cui sono legati eventi miracolosi. Tra questi, le apparizioni mariane a Lourdes, Medjugorje e Fatima, solo per citarne alcuni.
Allo stesso tempo si è dato spazio maggiore anche a tematiche della più stretta
attualità, focalizzando inoltre l’attenzione
sui protagonisti più importanti del cattolicesimo. I fatti sono stati ricostruiti con
rigore metodologico, fondamentale per
presentare argomenti così delicati ai telespettatori, cui si è andato incontro proponendoli con un linguaggio chiaro.
L’elemento che ha impreziosito il format è
stato il ricorso a testimonianze di persone
comuni che, a loro dire, sono state dirette
protagoniste di miracoli o fatti inspiegabili
dalla scienza. Nel raccontare le loro storie, la conduttrice è stata equilibrata nel
presentarle senza l’intento di convincere il
pubblico a crederci, ma stimolandone la
riflessione critica.
Un elemento, quest’ultimo, alla base dei
dibattiti in studio tra opinionisti appartenenti al mondo cattolico, credenti e non.
Nei confronti tra gli ospiti in qualche occasione i toni si sono un po’alzati, rischiando di disorientare il telespettatore: l’unico
neo per una trasmissione ricca di contenuti e curata nel porgerli al pubblico.
Rete: Rete 4
Genere: Talk show, informazione
Produzione: Videotime
Regia: Rinaldo Gaspari
Autori: Enrico Parodi,
Adriano Bonfanti, Fabio
Marchese Ragona, Monica Arcadio, Alessandro
Bontempi e AA. VV.
Conduttrice: Safiria Leccese
In onda: dal 13 ottobre
al 15 dicembre 2015, il
martedì, e dal 19 gennaio al 24 marzo 2016, il
martedì e un giovedì, alle
ore 21:10
Durata: 20x2h40’
Ascolti medi: 1.012.000
telespettatori; 4,93%
share
141
Laura & Paola
Rete: Rai 1
Genere: Varietà
Produzione: Ballandi
Multimedia, F&P Group
Regia: Cristiano D’Alisera
Autori: Paola Cortellesi,
Laura Pausini, Furio Andreotti, Gianluigi Attorre,
Paolo Biamonte e AA.
VV.
Conduttrici: Laura Pausini, Paola Cortellesi
In onda: dal 1° al 15 aprile 2016, il venerdì, alle
ore 21:20
Durata: 3x2h20’
Ascolti medi: 4.971.000
telespettatori; 21,4%
share
142
L’inedita coppia Pausini - Cortellesi ha realizzato un varietà molto gradevole, mostrando come a volte sperimentare, anche
per la tv pubblica, sia la ricetta migliore per
portare novità e qualità. Il programma ha
evidenziato le capacità artistiche delle protagoniste, diverse ma complementari. Se di
Paola Cortellesi se ne conosceva la bravura nella recitazione e nell’intrattenimento,
lo stesso non poteva dirsi della cantante
romagnola. Laura Pausini ha invece dimostrato di possedere una sorprendente abilità nella conduzione, condita dalla giusta
dose di spontaneità e di autoironia. Fondamentale per la resa complessiva dello show
il grande affiatamento che si è creato tra
loro. Proprio per questo gli sketch, i siparietti, gli scambi di battute sono stati brillanti e
divertenti, così come gli ampi spazi musicali in cui hanno spesso omaggiato in modo
originale artisti italiani ed internazionali.
Nutrito il parterre di ospiti con i quali hanno interagito, anche se quasi tutti hanno
partecipato per fini promozionali, neanche
troppo velati. Oltre ad una componente di
puro intrattenimento, si è dato spazio anche
a tematiche di stretta attualità. Ciò grazie ai
monologhi recitati da Paola Cortellesi, che
ha dato ulteriore prova di essere un’attrice
a tutto tondo, capace sia di far ridere sia di
emozionare il pubblico. I suoi interventi hanno permesso di accendere i riflettori su problematiche sociali rilevanti, seppur a volte i
punti di vista espressi abbiano rischiato di
travalicare il confine tra la riflessione critica
e la strumentalizzazione ideologica.
Le Iene Show
Qualche novità per il programma di Italia 1.
Alla conduzione, spiega Ilary Blasi, ecco “un
trio”: Teo Mammucari, lei e il bimbo di cui è in
attesa! Poi il Trio Medusa, che li accompagna
con la voce fuori campo al posto della Gialappa’s, trasferitasi alla Rai. A gennaio l’avvicendamento con cinque nuovi presentatori:
Miriam Leone, Fabio Volo, Geppi Cucciari, Pif
e Nadia Toffa. Per il resto, cambiano i personaggi dei vari siparietti ma non il format,
sempre fedele a se stesso: i servizi si susseguono tra una battuta e l’altra dei conduttori e l’alternarsi di argomenti dal forte impatto emotivo e sociale con altri più leggeri
per strappare qualche risata. Nessuno viene
risparmiato nell’intento di denunciare o di
mettere in ridicolo. E forse è proprio qui il “limite” del programma: il non avere un senso
del “limite”, il non sapersi fermare di fronte a
quel confine invalicabile che dovrebbe essere il rispetto delle persone e della loro parte
più profonda, le convinzioni morali e religiose che non possono mai essere messe alla
berlina. Dunque non fanno poi tanto ridere
filmati volti a deridere uomini che ricoprono
un ruolo istituzionale o religioso, né personaggi come il Sergente Hartman, che aggredisce le persone coprendole di improperi
e volgarità. Un vero peccato, perché i servizi di denuncia, che ormai quasi solo questo
programma ha il coraggio di fare, sono di
grande utilità sociale, portando a smascherare truffe ai danni di tanti cittadini, con una
particolare attenzione alla tutela della salute e alla protezione di quelle fasce più deboli
che non hanno voce.
Rete: Italia 1
Genere: Intrattenimento,
attualità
Produzione: RTI
Regia: Antonio Monti
Autori: Filippo Casaccia,
Max Ferrigno, Riccardo
Festinese, Alessandro
Frigo, Lorenzo Maiello e
AA. VV.
Conduttori: Conduttori
vari
In onda: dal 27 settembre al 7 dicembre 2015,
la domenica o il lunedì
e dal 24 gennaio al 5
maggio 2016, il martedì
o il giovedì o la domenica, alle ore 21:25
Durata: 43x2h’
Ascolti medi: 2.178.250
telespettatori; 10,57%
143
Linea Bianca
Rete: Rai 1
Genere: Cultura
Produzione: Rai
Regia: Roberto Valdata,
Eleonora Niccoli, Alessandro Ingargiola e RR.
VV.
Autori: Massimiliano Ossini, Luciano Bossi, Andrea Pasquini
Conduttore: Massimiliano Ossini, Alessandra
Del Castello
In onda: dal 26 dicembre 2015 al 26 marzo, il
sabato, alle ore 14:00
Durata: 13x50’
Ascolti medi: 2.041.000
telespettatori; 11,5%
share
144
Torna per la seconda edizione consecutiva, dopo una pausa lunga oltre dieci anni,
il programma che, sulla scia dei “fratelli” Linea Blu e Linea Verde, porta i telespettatori
a conoscere le bellezze paesaggistiche italiane, in questo caso quelle montane, ancor
più affascinanti perché imbiancate nella
stagione invernale. Migliaia di piste innevate
vengono mostrate, e in parte percorse, dai
presentatori e dalle loro guide. Vette incantate, “scorci di suggestiva bellezza” tolgono letteralmente il fiato. Linea Bianca però
mostra anche l’arte, la cultura e le tradizioni
delle zone di montagna, i segni della storia
che questi luoghi conservano. E ancora: informazioni gastronomiche, nozioni culinarie e di educazione alimentare sulla base
dei prodotti locali; flora e fauna con la loro
biodiversità; informazioni sugli sport che si
possono praticare, anche quelli meno noti.
Uno spazio è dedicato alla sicurezza: come
vivere la montagna evitando i rischi e godendo a pieno di tutte le possibilità che
essa offre. Un programma affascinante,
insomma, per chi è appassionato e per chi
ancora non lo è (magari i più giovani), perché possa scoprire una parte così preziosa
del nostro Paese. Il ritmo giusto, la splendida fotografia, l’ottimo lavoro di autori e
regia, insieme alle capacità di Massimiliano
Ossini, perfettamente a suo agio nell’ambiente montano, e Alessandra Del Castello,
quest’anno più sciolta e naturale nel ruolo
di conduttrice, raggiungono l’obiettivo di far
innamorare lo spettatore dei luoghi presentati in tutti i loro aspetti.
Made in Sud
Tra conferme e novità, l’intento del programma è rimasto lo stesso: valorizzare su
scala nazionale la comicità meridionale. La
sproporzione sul piano della provenienza
geografica dei cabarettisti, però, si è avvertita anche quest’anno: quasi tutti erano
napoletani. In questo modo non si è data
al pubblico l’opportunità di conoscere le
diversità interregionali nell’intrattenimento,
nonostante la folta pattuglia di personaggi
in scena. Proprio l’abbondanza di protagonisti lasciava sperare in una buona varietà
nei contenuti, che invece non si è avvertita
come avrebbe dovuto.
Molte delle situazioni comiche inscenate
sono state ripetitive, sia nella riproposizione
di luoghi comuni legati alla cultura del Sud,
sia nel racconto ironico di situazioni quotidiane o familiari. Di conseguenza gli sketch
e i siparietti, anche con i conduttori, sono
spesso risultati scontati. La risata è sì scappata, ma sempre con la consapevolezza di
aver ascoltato già in passato la battuta o il
gioco di parole pronunciato. A volte, poi, si
è assistito ad un umorismo eccessivo, con
allusioni di natura sessuale e anche l’utilizzo
di parolacce. Ricorrere a questi strumenti è
ormai di prassi per molti programmi del genere; di certo non è educativo, ma rischioso
per il pubblico giovane, specialmente perché questo tende ad adottare nel proprio
linguaggio le “frasi-tormentone” dei suoi
comici preferiti. Avrebbe dato più qualità
al programma la giusta dose di satira politica, terreno tuttavia battuto soltanto da
pochissimi artisti.
Rete: Rai 2
Genere: Cabaret
Produzione: Rai, Tunnel
Produzioni
Regia: Sergio Colabona
Autori: Nando Mormone, Paolo Mariconda,
Riccardo Cassini, Mirko
Setaro, Francesco Albanese e AA. VV.
Conduttori: Gigi e Ross,
Fatima Trotta, Elisabetta
Gregoraci
In onda: dal 23 febbraio
al 30 maggio 2016, il
martedì, in vari giorni,
alle ore 21:20
Durata: 14x2h40’
Ascolti medi: 1.906.400
telespettatori; 8,93%
share
145
Mamma Sei 2 Much!
Seconda stagione
Rete: Real Time
Genere: Docu-reality
Produzione: Endemol
Italia
Regia: Angelo Vitale
Autori: Francesco D’Uva,
Valentina Morganti
Conduttrice: Carla Gozzi
In onda: dal 5 marzo
2016 e durante tutta la
stagione, il sabato, alle
ore 13:20
Durata: 25’
Ascolti medi: n.p.
146
Dal look si può capire molto di una persona, e
quando vi sono degli eccessi dietro al modo
di vestire si può nascondere altro: insicurezza, problemi irrisolti, difficoltà ad accettarsi,
ad accettare il tempo che passa o di essere
“troppo giovani”. Quando poi si tratta di una
madre e di una figlia, dietro l’aspetto estetico
si può scoprire anche molto del loro rapporto. Ad esempio, se la prima fa “la ragazzina”,
la seconda ricopre la parte della “donna matura”, se l’una è eccentrica l’altra è dimessa.
E il gioco dei ruoli si rispecchia nella scelta
dell’outfit. Carla Gozzi coglie e svela tutto
ciò, facendone prendere consapevolezza
alle protagoniste. Così, può incontrare una
mamma che non vuole crescere, non accetta i suoi anni né il ruolo che ha, vuole stare
al centro dell’attenzione e che non si rende conto di imbarazzare la figlia, di toglierle
spazio. Quest’ultima può reagire nascondendosi, anche attraverso un look minimalista e anonimo. La conduttrice, con dolcezza
e buone maniere, ma anche con molta fermezza e sincerità, smaschera queste donne,
senza mai mancar loro di rispetto, persino in
situazioni decisamente eccessive. Le mette
di fronte alla realtà. Rispettando ruoli, gusti,
personalità ed età delle sue ospiti, le valorizza educandole al buon gusto nel vestire e nel
trucco, con l’aiuto del makeup artist Giorgio
Forgani. In casi come quelli presentati dal
programma, iniziando a lavorare sul look
si può provare a riportare un equilibrio nei
rapporti affettivi, come simboleggiato dal significativo abbraccio tra mamma e figlia alla
fine di ogni puntata.
MasterChef Italia
Quinta stagione
Nel talent alcuni cuochi amatoriali si scontrano e vengono eliminati attraverso varie
prove, atte a testare di ognuno conoscenze tecniche, creatività, capacità di lavorare in squadra e di guidare una “brigata”. A
esaminarli un quartetto di tutto rispetto: il
manager della ristorazione Bastianich e i
cuochi pluri-stellati Barbieri, Cracco e, da
questa stagione, Cannavacciuolo. Tramite gare, interviste, domande dei giudici, lo
spettatore conosce tanti aspetti dei concorrenti: non solo le abilità ai fornelli, ma anche
gusti, attitudini, aspettative, sogni, difficoltà,
fragilità. Così la cucina diventa un’occasione
di riscatto - magari dopo un fallimento o un
abbandono -, di cura per la salute - anche
rispetto a disturbi alimentari -, di integrazione e fusione tra diverse culture, un’opportunità di “sporcarsi le mani”, di dimostrare qualcosa a se stessi o agli altri, di ricerca
dell’armonia e dell’equilibrio - perché la cucina è anche un arte e una filosofia - , una
chance di uscire dalla routine della vita. La
gara, inoltre, mette alla prova i concorrenti
nel reagire a situazioni di stress e nel lavorare in collaborazione con altri, non sempre
affini. I quattro giudici, prima di emettere il
loro verdetto, incoraggiano, spronano, consigliano, rimproverano, ma soprattutto osservano: da esperti del mestiere sanno che
è proprio nei piccoli dettagli e negli aspetti
in apparenza irrilevanti che si scova il cuoco
di alto livello. Certo, a volte eccedono un po’
nei modi di fornire i giudizi, ma offrono comunque importanti lezioni di vita e di cucina
per concorrente e spettatore.
Rete: Sky Uno
Genere: Talent show
Produzione: Sky Uno,
Magnolia
Regia: Umberto Spinazzola
Autori: Paola Costa,
Nicola Lo Russo, Luca
Busso, Romina Ronchi,
Daniele Baroni e AA. VV.
Conduttori/Giudici: Joe
Bastianich, Bruno Barbieri, Carlo Cracco, Antonino Cannavacciuolo
In onda: dal 17 dicembre
2016 al 3 marzo 2016, il
giovedì, alle ore 21:10
Durata: 24x50’
Ascolti medi: 1.191.250
telespettatori; 4,17%
share
147
Maurizio Costanzo Show
Ventinovesima stagione
Rete: Rete 4
Genere: Talk show
Produzione: Fascino PGT
Regia: Valentino Tocco
Autori: Maurizio Costanzo, Pierluigi Diaco
Conduttore: Maurizio
Costanzo
In onda: dal 15 novembre al 6 dicembre 2015,
la domenica, alle ore
21:15
Durata: 4x2h10’
Ascolti medi: 946.250
telespettatori; 4,17%
share
148
Talk show italiano per eccellenza, la trasmissione di Maurizio Costanzo è stata
nuovamente proposta in prime time dopo
la messa in onda nella primavera 2015.
Ampio, come da tradizione, il parterre di
ospiti: personaggi dello spettacolo, dello
sport, della politica e della società hanno
interagito tra loro e con il conduttore romano. Le tematiche affrontate dai partecipanti sono state inframezzate da momenti di intrattenimento, garantiti dalla
presenza di cantanti e comici, che hanno
preso spunto dagli argomenti trattati per
confezionare piccoli sketch. La famiglia ha
rappresentato un topic principe: grazie agli
aneddoti raccontati dagli ospiti, si è parlato
delle dinamiche affettive che la governano
e anche dei rapporti tra genitori e figli. Peccato però che in alcune circostanze non sia
stata ribadita l’importanza e la necessità
della figura femminile e di quella maschile
come guide fondamentali per l’educazione
e la crescita dei ragazzi. L’attualità politica
e la concentrazione su temi come la mafia,
da sempre combattuta da Costanzo, hanno reso il programma non una semplice
chiacchierata tra vip. Tuttavia, si potevano
evitare presenze che in studio hanno stonato, a cominciare da quella di un circense
(già apparso a “Tu sì que vales”), che non
ha esitato a dar luogo ad una performance di dubbio gusto. Mangiare una lampadina, oltre ad un’azione pericolosa, poteva anche spaventare i bambini all’ascolto
spingendoli ad una pericolosa emulazione.
Melaverde
Far scoprire ai telespettatori le tante potenzialità del settore primario italiano è un
obiettivo che anche quest’anno il programma ha centrato in pieno. Un appuntamento settimanale con l’agricoltura, la pesca,
l’enogastronomia del Belpaese raccontato
da due conduttori diversi tra loro per stili e
comunicativa, ma che hanno entrambi nel
garbo il loro tratto distintivo.
Ellen Hidding, nei suoi incontri con i protagonisti delle realtà produttive di tutt’Italia,
cerca di stabilire subito empatia. Nelle interviste, la conduttrice olandese ha uno
stile coinvolgente, frutto anche delle sue
esperienze precedenti in programmi di intrattenimento leggero.
Edoardo Raspelli ha un approccio più analitico, derivante dal suo ruolo di giornalista
ed esperto del settore, specialmente quello gastronomico. Anche lui però, con ironia e simpatia, riesce a dare un’impronta
personale agli argomenti che tratta, rendendoli facilmente fruibili agli spettatori. Il
made in Italy, specialmente quello a tavola,
è un marchio riconosciuto in tutto il mondo
e Melaverde ha il merito di contribuire ad
esportarlo. La trasmissione riesce a farlo permettendo a chi la guarda di capire
come le eccellenze della terra, del mare e
del territorio italiani arrivino sulle tavole,
raccontandone tutto il ciclo di lavorazione, spiegato da chi ogni giorno lo segue
con cura ed amore. Un’ottima occasione,
dunque, per mostrare anche la bellezza di
professioni manuali, da sempre una risorsa principale per la nostra economia.
Rete: Canale 5
Genere: Intrattenimento,
cultura
Produzione: La Sfinge,
Videotime
Regia: Giancarlo Valenti
Autori: Giacomo Tiraboschi, Rudy Galoppini,
Luca Liberati
Conduttori: Edoardo Raspelli, Ellen Hidding
In onda: dal 20 settembre 2015 e durante tutta
la stagione, la domenica,
alle ore 12:00
Durata: 50’
Ascolti medi: 1.811.000
telespettatori; 13,23%
share
149
Memex
Rete: Rai Scuola
Genere: Divulgazione
scientifica
Produzione: Rai Cultura
Regia: Piccio Raffanini
Autori: Tommaso Franchini, Francesco Linguiti
Conduttori: Silvia Bencivelli, Massimo Temporelli ed altri esperti della
scienza
In onda: dal 26 ottobre
2015 e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 21:00
Durata: 1h30’
Ascolti medi: n.p.
150
Il programma è dedicato alla scienza nelle sue diverse declinazioni, con una visione verso il mondo che verrà. Nella prima
parte viene illustrato un tema, declinato in
vari appuntamenti durante la settimana,
con l’aiuto dei massimi esperti italiani: si
va dall’energia alla robotica, dalle neuroscienze all’universo, dai materiali tecnologici al clima, alle frontiere della medicina e
a tanto altro. Le spiegazioni sono arricchite
con un vero e proprio tour nei luoghi di ricerca più avanzati dell’Italia, con la raccolta
di testimonianze sul campo. Infine Memex
porta il sapere negli spazi di divulgazione,
tra cui piazze, teatri, scuole, affinché possa
incontrare la gente comune e arricchirla di
conoscenze con spettacoli, documentari e
approfondimenti. Il punto di forza del programma è l’impegno che gli esperti - “la
scienza raccontata dai protagonisti” recita
il sottotitolo - adoperano per rendere argomenti complessi, di non facile approccio
se non si ha una preparazione specifica,
comprensibili a tutti. Si ricorre ad esempi,
immagini, esperimenti e un linguaggio semplice, raccontando la storia dei grandi della
scienza e illustrando le scoperte nell’officina delle idee. Degne di nota la puntata di
Memex Doc realizzata in occasione della VI
Giornata mondiale della Consapevolezza
dell’Autismo, celebrata il 2 aprile. Il tema è
stato affrontato a partire dai passi avanti
fatti nella diagnosi e nella cura dello spettro
autistico, focalizzandosi sulle difficoltà vissute dalle famiglie rispetto anche alle carenze di supporto da parte delle istituzioni.
Miss Italia 2015
La 76esima edizione sarà probabilmente
ricordata per la gaffe compiuta sul finire della serata da Alice Sabatini, che di lì
a poco sarebbe diventata Miss Italia. La
giovane, quando le è stato chiesto in quale epoca avrebbe preferito vivere, ha risposto: “Nel 1942, per vedere realmente
la II guerra mondiale, la volevo vivere, ma
tanto sono donna e il militare non l’avrei
fatto, sarei stata a casa con la paura”. Se
l’affermazione è figlia di un approccio superficiale al quesito o dell’emozione del
momento che le ha fatto esprimere il suo
reale pensiero in modo imbarazzante, non
si sa. Di certo non un bel biglietto da visita per lei, anche alla luce del prestigioso
ruolo che rivestirà fino al prossimo anno,
dove, sì, conta molto la bellezza, ma anche la preparazione. Lo show Miss Italia
2015 è stata un’occasione che poteva essere sfruttata meglio. I meriti ci sono: uno
spettacolo gradevole, in cui come ogni
anno è stata celebrata l’eccellenza della
tradizione italiana a livello internazionale, soprattutto nella moda. Si è parlato di
valori importanti: determinazione, coraggio, perseveranza nel seguire fino in fondo
una scelta. Pochi però gli esempi concreti. Solo en passant si è affrontato il caso
di Alham El Brinis, miss nata in Italia da
una famiglia marocchina e musulmana,
minacciata sul web da esponenti islamici
per la sua intenzione di prendere parte al
concorso. Sarebbe stato giusto dare più
spazio a questa vicenda, una reale testimonianza di coraggio e di integrazione.
Rete: LA7
Genere: Concorso di bellezza
Produzione: Miren, LA7,
Magnolia
Regia: Celeste Laudisio
Autori: Simona Ventura,
Celeste Laudisio, Irene
Ghergo, Magda Geronimo, Amato Pennasilico e
AA. VV.
Conduttrice: Simona
Ventura
In onda: domenica 20
settembre 2015, alle ore
21:10
Durata: 3h25’
Ascolti medi: 857.000
telespettatori; 5,12%
share
151
Mistero Adventure
Rete: Italia 1
Genere: Adventure show
Produzione: Quadrio TV
Regia: Arcadio Cavalli
Autori: AA. VV.
Conduttori: Elenoire
Casalegno, Daniele Bossari, Laura Torrisi, Fabio
Troiano
In onda: dal 14 dicembre
2015 al 4 gennaio 2016,
il lunedì, alle ore 21:10
Durata: 4x3h10’
Ascolti medi: 1.295.500
telespettatori; 6,23%
share
152
Da anni il format vorrebbe rappresentare un tentativo alternativo di divulgazione
scientifico-culturale. “Mistero Adventure”
però è un programma di intrattenimento,
dove spesso si cade nella suggestione.
Quest’anno sono state confezionate puntate a tema, alla scoperta dei misteri di
Perù, Spagna, Israele e Turchia. Che la
trasmissione però non sia stata all’altezza del paragone con i più prestigiosi programmi del settore lo si è evinto in primis
dalla scelta dei suoi inviati-conduttori,
tutti personaggi legati più all’intrattenimento leggero che alla divulgazione e
dunque meno specializzati su contenuti
che si discostano molto dalle loro abituali
professioni.
A lasciar molto a desiderare è stata la
modalità di presentazione degli argomenti: sono stati trasmessi servizi con ricostruzioni e descrizioni in qualche modo
interessanti, ma hanno rappresentato
solo una minima parte di un programma
dove gli interrogativi, dai toni spesso tendenziosi, si sono susseguiti a ripetizione. In
questo modo il pubblico non è stato realmente informato, ma piuttosto spaventato. Si pensi alle tante teorie del sedicente
Adam Kadmon, convinto di continui e costanti complotti da parte degli Illuminati
per conquistare il mondo. Soprattutto di
questi tempi, il pubblico a casa non ha bisogno di ricevere informazioni che possano creare inutili allarmismi, soprattutto se
poi queste si basano su elementi non resi
certi da prove inattaccabili.
Monte Bianco
Sfida verticale
Tutti gli appassionati di montagna attendevano questo nuovo adventure game, ma le
riprese suggestive e la location straordinaria non sono bastate a compensare i troppi
sconti fatti ai concorrenti, (che per esigenze
di copione hanno usufruito di un elicottero
sempre a loro disposizione) ma soprattutto
a perdonare la superficialità con la quale
a volte si sono affrontate prove impegnative addirittura non rispettando le istruzioni delle guide specializzate. Queste ultime
hanno dispensato consigli e insegnato tecniche preziose, rendendo questa avventura
un’occasione per trasmettere attraverso
la tv l’amore per l’alpinismo e il rispetto per
l’ambiente, ma dall’altro lato il Club Alpino
Italiano ha giudicato folle questa operazione che ha trasformato la montagna in un
palcoscenico ed ha sempre fatto vincere le
cordate più veloci. In contesti del genere, al
primo posto dovrebbe esserci la sicurezza
e non la velocità e lo spirito di competizione.La funzione della presentatrice a volte
è sembrata superflua, la simpatica Balivo
era schiacciata dalla presenza dell’alpinista Simone Moro, che aveva delle nozioni
tecniche da comunicare, e dalla voce fuori
campo cui era delegato il racconto, ma in
questo modo è mancata la tensione narrativa che avrebbe potuto dare personalità
al programma. Si spera che questo reality
sia riuscito in uno scopo: avvicinare molti giovani all’alpinismo, uno sport sano che
richiede competenze, tanto allenamento e
spirito di sacrificio, con la consapevolezza
che conquistare la vetta ha un valore che
va ben oltre la popolarità televisiva.
Rete: Rai 2
Genere: Adventure
Game, Reality show
Produzione: Rai, Magnolia
Regia: Fabio Calvi
Autori: Leopoldo Gasparotto, Paola Papa, Agata
Gambuzza, Sonia Soldera, Cecilia Tanturri, Paolo
Mosca
Conduttori: Caterina
Balivo, Simone Moro
In onda: dal 9 novembre
al 7 dicembre 2015, il lunedì, alle ore 21:15
Durata: 5x2h5’
Ascolti medi: 1.267.800
telespettatori; 5,18%
share
153
Nel mezzo del cammin
Rete: Tv2000
Genere: Cultura
Produzione: Centocanti
Regia: Nicola
Abbatangelo
Autore: Franco Nembrini
Conduttore: Franco
Nembrini
In onda: dal 7 dicembre
2015 e durante tutta la
stagione, il lunedì, alle
ore 21:00
Durata: 34x1h
Ascolti medi: n.p.
154
“Il mio sogno è rendere leggibile la Divina
Commedia per il popolo”, ha detto durante
una puntata Franco Nembrini, conduttore
del programma, docente d’italiano nelle
scuole e soprattutto esperto divulgatore
delle opere di Dante Alighieri. Si può dire
con sicurezza che quanto da lui immaginato si sia realizzato. Lo studioso, nell’arco
dell’intera trasmissione, ha letto, spiegato e
commentato gran parte dei canti del noto
poema, introdotto nei primi appuntamenti
da un’accurata analisi della Vita Nova.
Per riuscire nel complicato intento e far
apprezzare al pubblico la bellezza dell’opera, Nembrini ha adottato uno stile caratterizzato dalla chiarezza: la lettura dei
canti è stata accompagnata da approfondite spiegazioni ed esegesi, rendendo
meno faticoso per i telespettatori lo sforzo
cognitivo necessario per capire a fondo i
concetti espressi dal testo. In particolare, il
divulgatore bergamasco ha avuto il merito di evidenziare l’attualità del messaggio
dantesco, rapportandolo a quanto accade
oggi, con esempi tratti dal contesto quotidiano e anche dalle sue esperienze di vita.
A dispetto del suo ruolo di docente, l’atteggiamento del conduttore non è stato
affatto professorale: il pubblico in studio e
a casa ha potuto notare la grande preparazione culturale che lo contraddistingue,
mai però ostentata o autocelebrata. Al
contrario, la semplicità espositiva ha sottolineato ancor di più il suo grande amore
nei confronti della materia, che ha voluto
trasmettere anche agli “alunni televisivi”.
Origins: invenzioni
nella storia
Qual è stato il processo che ha portato
alla creazione degli oggetti utilizzati ogni
giorno? Il programma nasce con l’obiettivo di rispondere a questo interrogativo. In
ogni episodio, una voce narrante ricostruisce la storia delle invenzioni più importanti del secolo appena trascorso: il frigorifero, il forno, la calcolatrice e tante altre.
Non solo oggetti, però: in alcune occasioni
l’attenzione si sofferma anche sull’evoluzione di mestieri e branche della scienza
e della medicina. Il prodotto realizzato
dalla Bellum Entertainment è facilmente
fruibile dai telespettatori, che in venti minuti possono venire a conoscenza di tante notizie e curiosità legate all’invenzione
di cui si parla. Il programma rappresenta
quindi un tentativo di divulgazione “in pillole”, contraddistinto dall’utilizzo di un registro linguistico accattivante e dal ricorso
ad immagini del passato e del presente,
corroborate da ricostruzioni grafiche che
servono a dare le coordinate storico-geografiche necessarie al pubblico per entrare in contatto con la materia trattata.
D’altro canto, la breve durata del format
espone ad una possibile controindicazione. La corposa mole di informazioni, dovuta alla scelta di ripercorrere ogni volta
la storia di ben tre invenzioni, può risultare eccessiva per chi guarda, in virtù della
breve durata del singolo episodio. Condensare tante notizie in poco tempo può
indurlo a ricordare poco di quanto visto,
rischiando di intontirlo e non di arricchirlo
davvero culturalmente.
Rete: Focus
Genere: Intrattenimento
Produzione: Bellum Entertainment
Regia: n.p.
Autori: Kimba Henderson, Jeremy Thacker,
Patricia Dade
Conduttore: n.p.
In onda: durante tutta la
stagione, il mercoledì, in
vari orari
Durata: 56x22’
Ascolti medi: n.p.
155
Panariello sotto l’albero
Rete: Rai 1
Genere: Varietà
Produzione: Rai, Ballandi
Multimedia, F&P Group
Regia: Cristian Biondani
Autori: Giorgio Panariello, Giampiero Solari,
Mario Audino, Riccardo
Cassini, Walter Santillo e
AA. VV.
Conduttore: Giorgio Panariello
In onda: martedì 22 e
mercoledì 23 dicembre
2015, alle ore 21:20
Durata: 2x2h40’
Ascolti medi: 5.474.000
telespettatori; 26,31%
share
156
Giorgio Panariello è tornato su Rai 1 con
un varietà a tema natalizio. Lo show ha
confermato le sue qualità come showman ed ha mostrato i progressi anche nel
canto, nel ballo e nei contenuti proposti
all’interno dei monologhi. Gli elementi fondamentali del varietà non sono mancati:
macchiette, sketch e duetti con gli ospiti e
le riflessioni sull’attualità compiute con il
filtro della comicità.
Data la messa in onda in prossimità del
Natale, l’attore e regista toscano ha commentato ironicamente i vizi e i le abitudini
degli italiani nel periodo delle festività, ma
non solo. Con il suo stile Panariello ha affrontato, seppur non andando sempre a
fondo, temi come la violenza sulle donne e
sui bambini, l’anoressia, la disoccupazione, l’abbandono degli anziani, non disdegnando anche la satira politica. In alcuni
casi, è stato importante il contributo degli
ospiti in studio per trattarli in maniera originale. Se questo è senza dubbio un titolo
di merito per il programma, dato anche
l’orario e il periodo di messa in onda, in cui
tradizionalmente le famiglie si riuniscono
anche per trascorrere insieme qualche
ora davanti alla tv, qualche nota stonata
c’è. Ad esempio, il siparietto sul sadomaso con Claudia Gerini o l’imitazione di Suor
Cristina Scuccia non sono apparse scelte
felici (seppur non trasmesse in fascia protetta) ed hanno costituito gli elementi che
hanno abbassato, anche se per poco, la
qualità di uno show sostanzialmente ben
fatto.
Pane amore e fantasia
Sara Papa, maestra di cucina, guida i telespettatori alla scoperta dei segreti del
pane, “il cibo più importante del mondo” e
alimento centrale della tradizione italiana.
Si scopre quante varietà se ne possono
produrre, variabili per regione e ingredienti,
usando diversi tipi di farine e di cereali: con
sale o senza sale, con latte, olio oppure no e
addirittura col miele.
Arrivare alla lievitazione perfetta, poi, è
proprio un arte: è importante conoscerne i
segreti, partendo dai vari tipi di lievito e dai
tempi e i modi per ottenerla, per decidere
quali usare in base al risultato che si vuole raggiungere. Insomma, uno dei cibi più
semplici e comuni nasconde in realtà una
complessità di conoscenze e tradizioni che
rendono la sua preparazione una vera e
propria arte da trasmettere, insegnare,
coltivare, come mestiere ma anche per la
cucina casalinga. Il pane ha bisogno di tempo, quello che spesso manca nella frenesia
della vita moderna: in questo caso conoscere bene il prodotto è comunque importante per saper scegliere cosa comprare,
rispettando i criteri alla base di un alimentazione corretta e gli eventuali problemi di
salute dei consumatori (celiachia, intolleranze, difficoltà digestive). Sara Papa, illustrando le sue ricette, spiega anche questo:
perché scegliere alcuni ingredienti o alcuni
tipi di pane piuttosto che altri. È importante
ricordare che dietro a certi prodotti, come
quello in questione, c’è molto più che il semplice sostentamento alimentare: c’è cultura,
storia, tradizione, passione.
Rete: Alice
Genere: Cooking show
Produzione: LT Multimedia
Regia: Giovanni Coi
Autori: Giampaolo Trombetti
Conduttrici: Sara Papa,
Patrizia Rossetti
In onda: durante tutta
la stagione, tutti i giorni,
alle ore 10:30 e 17:30
Durata: 30’
Ascolti medi: n.p.
157
Pane quotidiano
Rete: Rai 3
Genere: Cultura
Produzione: Rai
Regia: Fabrizio Borelli
Autori: Carlo D’Amicis,
Concita De Gregorio,
Vladimiro Polchi
Conduttrice: Concita De
Gregorio
In onda: dal 14 settembre 2015 e durante tutta
la stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 12:45
Durata: 25’
Ascolti medi: 793.000
telespettatori; 5,4% share
158
Il pane quotidiano nel programma condotto
dalla giornalista e scrittrice Concita De Gregorio è rappresentato dal libro, un accostamento forte che mette la lettura al centro
sottolineandone la necessità soprattutto
per i giovani. Ogni giorno viene ospitato
uno scrittore, ma il pubblico è altrettanto
importante poiché è formato da studenti
provenienti da istituti scolastici superiori che
hanno letto in precedenza l’opera presentata in studio. Posizionandosi in una fascia
oraria che corrisponde in genere all’ora di
pranzo, il programma ricorda che esiste
anche un nutrimento dell’anima e offre
una valida alternativa alle attività culinarie
proposte nello stesso orario da altre reti.
Le tematiche affrontate sono presentate
anche attraverso una selezione accurata di
documenti: brani tratti da film, immagini di
repertorio selezionate da Rai Teche, servizi
di telegiornali. Questo lavoro di ricerca da
parte della redazione è la prova della volontà di affrontare la complessità del presente da più punti di vista possibili. Il coinvolgimento delle scuole è messo in risalto
in ogni puntata, i ragazzi vengono invitati
ad intervenire ponendo domande e manifestando le proprie opinioni, diventando
protagonisti di un dibattito che si vivacizza
grazie al loro apporto. Nonostante gli ascolti deludenti delle due edizioni precedenti, il
programma è rimasto coraggiosamente in
palinsesto, scelta apprezzabile e rispettosa
di quella piccola porzione di telespettatori
che pensa che il piacere della lettura possa
passare anche attraverso la tv.
Pechino Express
Il Nuovo Mondo
La quarta edizione del reality si è spostata
in America Latina e le coppie in gara hanno
attraversato l’Ecuador e il Perù per poi approdare in Brasile, contendendosi la finale
a Rio de Janeiro. I sudamericani si sono
dimostrati generosi, aprendo le loro modeste case e descrivendo i loro usi e costumi;
i viaggiatori sono stati discreti, rispettosi e
grati perché la buona riuscita di ogni prova
richiedeva sempre la collaborazione della
gente del posto, dai passaggi in auto all’ospitalità per trascorrere la notte. Grazie alle
didascalie in sovraimpressione, il pubblico da casa è stato istruito sulla storia e le
tradizioni dei variegati paesaggi che hanno
fatto da sfondo alle tante prove. Tra queste,
si sarebbe volentieri fatto a meno di assistere a quella in cui si chiedeva alle coppie
di attraversare l’ultima parte del deserto completamente nude. Tra l’altro, l’unica
concorrente che si è rifiutata è stata, ovviamente, penalizzata. Il montaggio è stato
sempre emozionante, riuscendo a creare la
giusta suspense, ma la regia si è soffermata
forse troppo sulle liti all’interno delle coppie
nei momenti di tensione, scadendo a volte
nella ricerca del pettegolezzo. Accusarsi l’un
l’altro quando si fallisce in una prova è una
reazione abbastanza comprensibile, ma
è esempio di buon gusto non dare troppa
visibilità agli insulti e al linguaggio pesante,
non sempre coperto adeguatamente. Nel
complesso, il format è stato ben confezionato ed è da apprezzare la scelta di destinare i premi vinti a delle Onlus operanti nei
paesi coinvolti.
Rete: Rai 2
Genere: Adventure
game, reality show
Produzione: Rai,
Magnolia
Regia: Federico
Albanese, Angelo Poli
Autori: Cristiano Rinaldi,
Cristina Limon, Roberto
Petrucci, Paolo Quilici,
Alessandra Alessio
Conduttore: Costantino
Della Gherardesca
In onda: dal 7 settembre
al 2 novembre 2015, il
lunedì ed un mercoledì,
alle ore 21:15
Durata: 10x2h10’
Ascolti medi: 2.338.500
telespettatori; 9,87%
share
159
Pequeños Gigantes
Rete: Canale 5
Genere: Talent show
Produzione: Fascino
PGT, Endemol Italia
Regia: Paolo Carcano,
Andrea Vicario, Luigi Antonini
Autori: Totò Coppolino,
Fausto Enni, Simonpietro
Giudice, Yuri Grandone,
Martina Marino, Max Novaresi
Conduttrice: Belén Rodríguez
In onda: dal 19 febbraio
all’11 marzo 2016, il venerdì, alle ore 21:10
Durata: 4x2h30’
Ascolti medi: 3.902.250
telespettatori; 18,28%
share
160
Il nuovo talent ha avuto come protagonisti “pequeños” tra i quattro e i dodici anni.
I piccoli sono stati divisi in cinque squadre
che, capitanate da un adulto - Stefano De
Martino, Kledi Kadiu, Attilio Fontana, Rudy
Zerbi, Maurizio Zamboni -, si sono sfidate a
vicenda: un bambino a turno si esibiva mostrando il proprio talento in canto, danza,
magia, intrattenimento o altro. Il programma è stato garbato e i giudici, come la conduttrice, sono stati teneri e affettuosi con i
concorrenti, alcuni dei quali hanno espresso
indubbie capacità artistiche; un’atmosfera
allegra, tuttavia molte sono le perplessità
riscontrate.
Alcune esibizioni, per modi, ambientazione e gestualità, sono parse scimmiottare
comportamenti da adulti. Le scenette fuori
onda hanno ricordato quelle di “Chi ha incastrato Peter Pan”, che ridicolizzavano i
bambini a loro insaputa: in questo caso gli
scherzi hanno avuto durata più breve, sono
stati meno pesanti e alla fine è stato spiegato tutto ai bimbi, ma è rimasta quell’idea
del “prendersi gioco” di loro ridendo di certe
goffaggini e ingenuità che invece rappresentano un tesoro di quell’età. I “pequeños”
erano decisamente troppo piccoli per essere protagonisti consapevoli e non rischiare
di essere macchiette utilizzate per il divertimento degli adulti. È sempre difficile trovare
un equilibrio tra la libera espressione dei più
piccoli, il rispetto che è dovuto loro e l’attirare lo spettatore adulto che può sorridere ed
intenerirsi di fronte alla loro semplicità, senza rischiare di spettacolarizzare l’infanzia.
Pomeriggio Cinque
Il programma ha confermato la sua tipica impostazione: molta cronaca, attualità, spettacolo e gossip. I delitti e le relative
indagini hanno avuto ancora uno spazio
considerevole, e a lasciare perplessi è stato il modo in cui sono stati presentati. Le
ricostruzioni dei fatti di “nera” sono state
effettuate col fine di rendere televisivamente accattivanti episodi invece tragici. Dal
racconto si è sfociato nel sensazionalismo:
frequenti i servizi ad effetto, di cui si è costantemente voluto sottolineare il carattere
esclusivo, giornalisticamente criticabili perché hanno dato agli eventi una fisionomia
fictional. L’approccio a questi temi ha lasciato molto a desiderare, soprattutto per
l’insistenza e la morbosità con cui spesso si
è cercato di fornire ai telespettatori quanti più dettagli possibili per catturare la loro
attenzione, dietro il paravento del dovere
di cronaca. Con grande semplicità, poi, si è
passati a questioni frivole, con derive trash
inaccettabili per l’orario di messa in onda.
Non ha fatto eccezione, in tal senso, “Domenica Live”, versione festiva del programma, dove si è anche assistito alla creazione
di “mini soap-opera” che hanno riguardato
volti noti alle prese con problemi familiari
e/o economici, dando anche spazio a discutibili personaggi. Tra questi, il dietologo-farmacista Alberico Lemme, che ha affermato, con presuntuosa e pericolosa sicurezza,
di far dimagrire le persone con diete prive di
frutta e verdura e addirittura di curare gravi
patologie, anche tumorali, solo con la somministrazione di diete alimentari.
Rete: Canale 5
Genere: Intrattenimento,
attualità
Produzione: Videonews
Regia: Giovanni Barbaro
Autori: Barbara D’Urso,
Giuseppe Rolleri, Barbara Calabresi, Domenico
Di Berardino, Cristina
Nutrizio e AA. VV.
Conduttrice: Barbara
D’Urso
In onda: dal 31 agosto
2015 al 10 giugno 2016,
dal lunedì al venerdì, alle
ore 16:55
Durata: 1h5’
Ascolti medi: 1.845.850
telespettatori; 14,9%
share
161
Posso dormire da voi?
Rete: laeffe
Genere: Documentario
Produzione: Bonne Pioche, Centre National
de la Cinématographie,
Voyage
Regia: Antoine de Maximy, Juliette Haubois,
Frédéric Krettly e RR.VV.
Autore: Antoine de Maximy
Conduttore: Antoine de
Maximy
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 21x50’
Ascolti medi: n.p.
162
Antoine de Maximy è un giornalista che,
armato di microcamere (fra cui una selfie-camera), gira per il mondo chiedendo
ospitalità alle persone per strada, perfetti
sconosciuti che hanno la fortuna (o sfortuna a seconda dei punti di vista) di incontrarlo. In ventuno puntate, bisogna dirlo,
c’è un elemento che più degli altri si staglia con forza: la faccia tosta del protagonista, che a volte si espone a scene quantomeno imbarazzanti, e sono solo quelle
che il telespettatore può vedere, figurarsi
quelle tagliate! Non tutti infatti, come ampiamente prevedibile, si rivelano felici di
ospitare uno sconosciuto a casa propria,
pur se armato di telecamere e giornalista-documentarista abbastanza credibile. Cosa vuole dimostrare il programma?
Che nel mondo bisogna essere aperti al
prossimo? Senza dubbio, però soprattutto bisogna essere aperti allo scambio con
l’altro. L’integrazione di valori fra civiltà e
il dialogo sono sicuramente il sale della pace, ma l’impressione purtroppo che
si ricava da questo viaggio è più quella
dell’imbarazzo del giornalista nel chiedere
di dormire a casa delle persone alle quali
regala solo le proprie chiacchiere che altro. Nulla contro il protagonista, ma il format purtroppo non sembra indovinato.
Si passa il tempo a chiedersi chi sarà lo
sventurato ad ospitare de Maximy, e se si
può salvare qualcosa è forse la bellissima ricchezza insita nel cuore delle povere
case dove il reporter si trova ad alloggiare. Non poco, ma troppo poco.
PresaDiretta
Il programma di approfondimento, alla
quattordicesima edizione, vanta l’esperienza di una squadra di giornalisti affiatata e
con uno stile riconoscibile dalla serietà delle
inchieste. Una menzione speciale quest’anno va data alla puntata del 10 gennaio, in
cui è stato trattato un tema molto delicato
e purtroppo ancora ricco di controversie:
le vaccinazioni. Ci si è chiesti perché molte
persone nei paesi benestanti continuano
a non immunizzare i propri figli e chi sono
coloro che si oppongono a tali trattamenti.
L’inchiesta ha tentato di smontare le numerose tesi che mettono in relazione autismo
e vaccini. Le associazioni che in Italia fanno campagna contro la profilassi sono così
tante che il Ministro della Salute Lorenzin ha
sentito il bisogno di rendere pubblico il primo
vaccino obbligatorio dei suoi gemelli. In tutta Europa, però, c’è un trend preoccupante
perché la copertura vaccinale non sale, anzi
addirittura diminuisce, e a fare questa scelta non sono i poveri, bensì le persone istruite
e con reddito maggiore. Attraverso interviste a medici, direttori di aziende sanitarie ed
esperti del settore, si è appreso che vaccinare serve anche a proteggere quella fetta
di popolazione composta da bambini che
non possono usufruire di queste procedure
per motivi diversi, quali malattie del sistema immunitario o chemioterapie. Questa è
la vera televisione di servizio che segue dei
casi specifici, offre una visione completa di
rischi e benefici e guida il pubblico verso una
scelta consapevole, mettendolo in guardia
da informazioni scorrette o parziali.
Rete: Rai 3
Genere: Informazione
Produzione: Rai
Regia: Andrea
Bevilacqua
Autori: Riccardo Iacona,
Maria Cristina De Ritis
Conduttore: Riccardo
Iacona
In onda: dal 13
settembre al 4 ottobre
2015 e dal 10 gennaio
al 20 marzo 2016, la
domenica, alle ore 21:45
Durata: 15x1h25’
Ascolti medi: 1.384.000
telespettatori; 5,88%
share
163
Prove d’orchestra
Rete: Rai 5
Genere: Cultura musicale
Produzione: Rai Cultura
Regia: n.p.
Autori: AA. VV.
Interprete principale:
Riccardo Muti
In onda: dal 21 ottobre al
9 dicembre 2015, il mercoledì, alle ore 21:15
Durata: 8x1h40’
Ascolti medi: n.p.
164
Come si mette in scena un’opera o una
sinfonia? Grazie a Riccardo Muti, gli italiani hanno potuto capirlo meglio. Il direttore
d’orchestra napoletano e l’Orchestra Giovanile Cherubini, da lui stesso fondata, sono
stati i protagonisti del programma, alla seconda edizione.
In ogni puntata è stata trasmessa una
parte delle prove di un’opera teatrale o di
un concerto sinfonico, con la presenza del
pubblico in sala. Muti ha costituito il punto di
riferimento per tutti, dando consigli e dritte ai giovani orchestrali ed anche agli attori
su come cantare o interpretare una scena,
senza mai ostentare superiorità.
Ciò che ha fatto la differenza è stato il suo
ruolo di “tutor” per gli spettatori che assistevano alle prove in teatro. In diversi momenti, queste venivano fermate dal Maestro
per spiegare trama, dettagli e curiosità su
quanto stava preparando. Il tutto condito
da una buona dose di umorismo, creando
empatia con il pubblico attraverso un linguaggio scevro da tecnicismi. Porgere agli
spettatori, soprattutto a quelli a casa, la
musica con questo approccio, è un’idea vincente. Unendo l’intento didattico con un’ottima comunicativa, Riccardo Muti ha offerto
al grande pubblico capolavori della musica
sinfonica e dell’operetta con originalità, trasmettendo la passione per il suo lavoro anche ai suoi talentuosi professori d’orchestra
e creando anche un’ottima occasione per i
telespettatori più giovani per innamorarsi di
un genere tanto nobile quanto, purtroppo,
poco valorizzato.
Quasi quasi… Rischiatutto
Prova pulsante
L’atteso ritorno avverrà ad ottobre, ma i
telespettatori hanno potuto assaggiare
il nuovo “Rischiatutto” di Fabio Fazio grazie ad una breve striscia quotidiana, nella
quale sono stati trasmessi i provini degli
aspiranti concorrenti, e alle due serate su
Rai 1 a fine aprile. L’idea di far affezionare,
poco alla volta, il pubblico allo show che
riprende quello originale di Mike Bongiorno è giusta, avvalorata dalla buona qualità che ha contraddistinto le tappe di avvicinamento al programma vero e proprio.
Le selezioni si sono svolte in due sedi storiche della Rai: la sala degli Arazzi di viale
Mazzini a Roma e l’auditorium del centro
di produzione di corso Sempione a Milano.
Arredati a tema, con foto storiche ed un
cartonato dell’indimenticabile Mike, hanno ospitato i potenziali partecipanti. Essi
si sono sottoposti alle complesse domande di Ludovico Peregrini, il famoso “Signor
no”, che ha testato la loro generale preparazione; poi, spazio agli esperti (tra cui
volti noti del giornalismo, della cultura e
della televisione), chiamati ad esaminare
i provinati a seconda delle materie da loro
scelte. Potenzialmente, il quiz può diventare un prodotto family-friendly perché
in grado di trasmettere conoscenze utili,
essendo basato esclusivamente sul patrimonio culturale del singolo concorrente.
C’è, dunque, l’opportunità di fare del buon
servizio pubblico anche intrattenendo:
spetta ora al conduttore e alla squadra di
autori riuscire nell’intento, e le prospettive
sembrano davvero incoraggianti.
Rete: Rai 3
Genere: Quiz
Produzione: Rai
Regia: Duccio Forzano
Autori: Fabio Fazio,
Claudia Carusi, Pietro
Galeotti, Arnaldo Greco,
Veronica Oliva, Ludovico
Peregrini
Conduttori: Fabio Fazio,
Ludovico Peregrini
In onda: dal 15 febbraio
al 15 aprile 2016, dal
lunedì al venerdì, alle ore
20:30 e la domenica,
alle ore 21:45
Durata: 50x10’
Ascolti medi: 2.250.920
telespettatori; 8,41%
share
165
Quelli che il calcio
Rete: Rai 2
Genere: Intrattenimento
Produzione: Rai
Regia: Fabio Calvi
Autori: Massimo Venier,
Stefano Andreoli,
Giovanni Benincasa,
Marcello Colombo,
Maurizio Giambroni e
AA. VV.
Conduttore: Nicola
Savino
In onda: dal 13
settembre 2015 al
15 maggio 2016, la
domenica, alle ore 13:45
Durata: 31x2h50’
Ascolti medi: 1.421.100
telespettatori; 8,95%
share
166
Anche quest’anno “Quelli che il calcio” si è
confermata una trasmissione in grado di
far compagnia al pubblico in modo frizzante. Ciò grazie a numerosi fattori, in primis l’adeguato mix tra calcio e comicità. Lo
sport più amato dagli italiani è stato reso
concretamente popolare, con la presenza in studio di ospiti che ne hanno parlato
con la giusta ironia, senza farlo assurgere
a “religione”. Determinante anche il ritorno
dei collegamenti in diretta con gli inviati dagli stadi, elemento che ha reso più intenso
il contatto con gli eventi calcistici della domenica. L’ingresso della Gialappa’s Band si
è rivelata una scelta giusta: gli interventi del
trio Santin-Taranto-Gherarducci, tra sfottò
e battute fulminanti tipiche del loro stile, ha
dato maggiore ritmo al format rispetto agli
anni passati. Le spassose parodie di personaggi del calcio e dello spettacolo da parte
di Ubaldo Pantani, Lucia Ocone e Max Giusti hanno fatto il resto, rappresentando dei
gradevoli intermezzi tra un collegamento e
l’altro. Dal canto suo, Nicola Savino è riuscito a farsi cucire addosso un programma
adeguato alle sue corde. La conduzione è
stata fresca, coinvolgente e ben amalgamata con il parterre di ospiti in studio, con
i quali ha interagito ricorrendo ad un linguaggio semplice, in grado di attirare i telespettatori; allo stesso tempo ha interpretato con autoironia il ruolo di spalla dei vari
comici alternatisi in puntata. Tutto ciò ha
dato l’opportunità agli italiani in ascolto di
vivere la domenica calcistica in modo piacevole ed originale.
Reazione a Catena
Per la nona stagione il preserale di Rai 1
è stato uno dei successi dell’estate. Due
squadre, composte da tre persone ciascuna, devono mettere alla prova le loro capacità linguistiche, d’intuito, di intesa (come
recita il sottotitolo “L’Intesa vincente”), affrontando una serie di giochi basati sulle
parole: analogie, collegamenti ipertestuali,
catene, modi di dire.
Dall’altra parte dello schermo, la famiglia
al completo è la “terza squadra”: grandi e
piccoli, genitori e figli, nonni e nipoti, tutti
sono impegnati a cercare di dare la risposta esatta insieme ai concorrenti. Uno stimolo a conoscere meglio e a utilizzare la lingua italiana nella sua ricchezza di vocaboli,
a usare la logica e l’orecchio musicale. Un
programma non banale che ha il merito di
mettere al centro “la parola” dandole la dovuta importanza, questione non secondaria in un’epoca in cui si è sempre più abituati
a utilizzare una comunicazione veloce e sintetica, con abbreviazioni, inglesismi e “faccine”. Sicuramente un esercizio utile per i più
giovani, ma non solo. Insomma, sessanta
minuti di divertimento sano e intelligente,
nell’orario giusto, prima della cena, e con un
conduttore, Amadeus, che si conferma per
la simpatia, il rispetto e la cordialità con cui
tratta i concorrenti e la capacità di trasmettere buonumore col suo sorriso contagioso.
Il programma si è concluso con lo speciale
serale “Reazione a catena extra”, trasmesso il 20 settembre 2015, che ha messo a
confronto le quattro squadre che meglio si
sono distinte nelle ultime edizioni.
Rete: Rai 1
Genere: Game show
Produzione: Rai, Toro
Produzioni
Regia: Jocelyn Hattab
Autori: Tonino Quinti,
Stefano Santucci,
Francesco Ricchi
Conduttore: Amadeus
In onda: dal 31 maggio al
20 settembre 2015, tutti
i giorni, alle ore 18:50
Durata: 112x1h
Ascolti medi: 2.850.000
telespettatori; 23,30%
share
167
Scala Mercalli
Rete: Rai 3
Genere: Attualità,
divulgazione scientifica
Produzione: Rai
Regia: Claudio Del
Signore
Autori: Luca Mercalli,
Stefano Di Gioacchino,
Elisabetta Marino, Fabio
Mancini, Mariella Salvi e
AA. VV.
Conduttore: Luca
Mercalli
In onda: dal 27 febbraio
al 2 aprile 2016, il
sabato, alle ore 21:45
Durata: 6x1h50’
Ascolti medi: 1.047.800
telespettatori; 4,79%
share
168
Il filo conduttore di questo programma interessante è stato la sostenibilità ambientale e i problemi che i cambiamenti climatici stanno arrecando al pianeta. Sebbene
i temi e i fatti di cronaca riportati come
esempi abbiano destato preoccupazione,
il tono della trasmissione non è stato mai
catastrofista. Si è cercato invece di mostrare le possibili soluzioni, supportate da studi
scientifici ed opinioni di esperti internazionali, che hanno offerto la speranza che un
futuro migliore non sia solo una bella utopia.
Nella prima puntata si è fatto riferimento
all’enciclica “ Laudato si ’’ di Papa Francesco,
pubblicata lo scorso giugno e dedicata alla
crisi ambientale, ma anche alla Conferenza sul clima ONU tenutasi a Parigi sempre
nel 2015, un anno importante e, si spera, di
svolta. In studio, nella prestigiosa sede della FAO a Roma, gli ospiti hanno spiegato in
modo comprensibile questioni riguardanti
le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile
e i nuovi modelli di sviluppo economico. Al
termine di ogni puntata, un focus sul riciclo
virtuoso dei rifiuti, a cura di Roberto Cavallo,
ha mostrato come ciò che si getta via ogni
giorno, se correttamente differenziato, può
trasformarsi in prodotti utili e posti di lavoro.
I telespettatori, quindi, hanno ricevuto uno
stimolo in più per diventare consumatori attenti e consapevoli. Questo bell’esempio di
divulgazione scientifica ha aiutato anche a
conoscere il ciclo del cibo che arriva sulle tavole degli italiani che, sommersi da innumerevoli programmi di cucina, sembrano non
preoccuparsi più delle materie prime.
Sereno Variabile
Un programma da Guinness dei primati.
Già, perché Sereno Variabile, in onda su
Rai 2 dal 1977, nel 2015 è stato inserito nel
noto libro dei record per essere il programma di viaggi più longevo nella storia della
tv mondiale.
Se una trasmissione mantiene inalterato il suo gradimento presso il pubblico
nonostante il passare degli anni e la crescente concorrenza, i motivi ci saranno.
Senza dubbio il suo conduttore, Osvaldo
Bevilacqua, ha un ruolo determinante. In
quasi quarant’anni di presenza costante
in video, il giornalista è riuscito a diventare
un volto familiare per gli italiani attraverso
la sua gentilezza, nei modi e nei toni. Ne è
testimonianza la sintonia che riesce a creare ogni volta che incontra ed intervista gli
abitanti dei luoghi che raggiunge nei suoi
viaggi per l’Italia. Un’empatia che crea
senza eccessi, ma con semplicità e garbo.
Le località raggiunte dalle telecamere
del programma vengono descritte sotto molteplici aspetti. Questo rappresenta
un’ulteriore punto di forza: non solo c’è la
contestualizzazione storica e culturale, ma
i telespettatori possono scoprire notizie e
curiosità legate alle tradizioni, ai costumi,
all’arte, all’enogastronomia ed al folklore,
avendo così un quadro completo su ciò che
stanno vedendo. È sempre affascinante
conoscere luoghi non sempre noti al grande pubblico e la trasmissione permette
proprio questo, contribuendo a valorizzare
le bellezze del nostro Paese e a stimolare il
turismo con preziosi suggerimenti.
Rete: Rai 2
Genere: Viaggi
Produzione: Rai
Regia: Francesco
Pogliani, Massimo
F. Frittelli, Gabriella
Squillace e RR. VV.
Autori: Osvaldo
Bevilacqua, Giuseppe
Gennaro, Francesco
Pogliani, Davide Fiorani,
Valeria Botta e AA. VV.
Conduttore: Osvaldo
Bevilacqua
In onda: dal 12
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, il sabato, alle
ore 17:10
Durata: 1h
Ascolti medi: 1.081.150
telespettatori; 8,27%
share
169
Siamo Noi
Rete: Tv2000
Genere: Talk show,
attualità
Produzione: Rete Blu
Regia: Giuseppe
Bartolomei
Autori: Dario Quarta,
Valeria Aloisio, Elena Di
Dio, Francesca Mancini,
Eugenia Scotti
Conduttori: Gabriella
Facondo, Massimiliano
Niccoli
In onda: dal 28
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 15:20
Durata: 2h
Ascolti medi: n.p.
170
L’impressione avuta al termine di ogni
puntata del talk show è di aver assistito ad un dibattito realmente costruttivo,
caratteristica che pochi programmi dello
stesso genere presentano. I confronti tra
gli ospiti sono stati all’insegna della calma, senza nessuno che abbia voluto prevaricare sugli altri ed alzare i toni, rispettando soprattutto il telespettatore.
Il programma ha approfondito a dovere le
notizie di attualità interna ed internazionale, soffermandosi poi in maniera dettagliata su questioni di grande interesse
collettivo, tra cui il lavoro con le sue criticità, la povertà, la disabilità, l’immigrazione, la sostenibilità ambientale; tutto ciò
attraverso l’ausilio di autorevoli protagonisti sociali e di persone che hanno avuto
esperienze più o meno dirette. Particolarmente meritevoli le puntate dedicate
a temi delicati come il bullismo, il gioco
d’azzardo e la sicurezza sulle strade, che
spesso coinvolgono, purtroppo in negativo, i giovani. La trasmissione è riuscita
a focalizzarsi sugli argomenti affrontati
partendo dagli aspetti più critici e arrivando a offrire soluzioni e chiavi di lettura
in un’ottica propositiva. Si è dunque voluto
lanciare un messaggio di speranza per il
futuro e lo si è fatto anche raccontando
le tante storie di persone che stanno cercando, con le proprie opere, di migliorare
concretamente la vita delle loro comunità,
promuovendo valori sani come la solidarietà e il sostegno ai più deboli e a chi vive
in situazioni di difficoltà.
Signori del vino
Sono passati molti anni da quando Mario Soldati, a partire dal 1969, pubblicò i
volumi “Vino al vino”, in cui raccontò i suoi
tre viaggi attraverso tutta l’Italia in cerca
dei vini genuini da gustare nel luogo in cui
sono nati. In questo lungo lasso di tempo,
si è acquisita la consapevolezza che la ricca varietà dei vini italiani racconta le storie
dei territori in cui quelle vigne sono state
coltivate. Si è addirittura arrivati ad avere
una proposta di legge che prevede l’insegnamento della storia del vino nella scuola
dell’obbligo, perché la nostra cultura è legata anche alla geografia dei vitigni.
Nel corso del programma, i conduttori
hanno incontrato molte di quelle persone
che hanno contribuito allo sviluppo del settore, che vede un crescente coinvolgimento anche delle donne.
Il viaggio è iniziato dalla Toscana: la jeep
rossa l’ha attraversata fino a giungere
nella zona del Chianti. Si è parlato di tradizione ma anche di innovazione, eccellenze
e sperimentazioni. Dopo la scoperta delle
varie regioni, la puntata finale è stata incentrata sul Vinitaly di Verona. Qui si è concluso questo straordinario Grand Tour alla
scoperta di una civiltà autentica, legata
alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei
suoi prodotti più sinceri, frutto di un meraviglioso equilibrio tra cultura e natura. Un
format eccellente, che ha raccontato storie vere fatte di passione, sacrifici e lavoro
silenzioso, piccole e grandi realtà di viticultori che contribuiscono in modo determinante alla crescita del nostro paese.
Rete: Rai 2
Genere: Intrattenimento,
cultura Produzione: Rai 2 in
collaborazione con il
Ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e
Forestali
Regia: Luca Nannini
Autori: Marcello Masi,
Rocco Tolfa, Roberto
Rabachino, Elena Russo
Conduttori: Marcello
Masi, Rocco Tolfa
In onda: dal 2 gennaio al
16 aprile 2016, il sabato,
alle ore 18:05
Durata: 11x25’
Ascolti medi: n.p.
171
Sogno e son desto 3
Rete: Rai 1
Genere: Varietà
Produzione: Rai 1,
Ballandi Multimedia
Regia: Celeste Laudisio
Autori: Gualtiero Peirce,
Massimo Ranieri,
Massimo Cinque, Celeste
Laudisio, Simone Di
Rosa, Tullia Brunetto e
Paola Pezzolla
Conduttore: Massimo
Ranieri
In onda: dal 16 gennaio
al 6 febbraio 2016, il
sabato, alle ore 21:10
Durata: 4x2h30’
Ascolti medi: 3.442.000
telespettatori; 14,7%
share
172
Con sobrietà ed eleganza, attributi rari
nella tv attuale, Massimo Ranieri ha riattualizzato il varietà classico su Rai 1. Quattro puntate caratterizzate da tanta musica, principale ma non unico ingrediente.
L’artista ha interpretato classici del repertorio napoletano, facendo riscoprire al
pubblico, specialmente quello più giovane, brani anche poco noti con il suo stile
coinvolgente, lo stesso con cui ha messo in
scena macchiette storiche del teatro partenopeo. Ampio lo spazio per la musica
italiana che ha fatto successo nel mondo,
in particolare quella degli anni Sessanta,
Settanta ed Ottanta, riproposta tramite
il contributo di tanti ospiti e di Nina Zilli e
Morgan, compagni di viaggio per questa
nuova edizione dello show. Il carisma e il
garbo mostrati da Ranieri hanno permesso di comporre un programma brillante
e dinamico, pienamente adatto per un
pubblico familiare, messo nelle condizioni di assistere ad una trasmissione dove
non sono mancati gli spunti di riflessione
sull’attualità e i rimandi alla cultura. Ciò è
stato possibile tramite gli interventi di figure rilevanti del settore come lo scrittore
Antonio Pennacchi, ma anche attraverso
lo stesso conduttore, che in ogni puntata ha interpretato poesie o brani di autori
della storia della letteratura italiana ed
internazionale. Il rispetto per il pubblico è
stato dimostrato anche nelle coreografie:
mai volgari e sempre ben curate, testimonianza di un programma scritto e preparato con dovizia.
Soul
Mezz’ora di interviste a personalità della
politica, della cultura, dell’imprenditoria,
dello sport, dello spettacolo e della religione: questo è “Soul”, il programma scritto e
condotto dalla giornalista Monica Mondo.
Un format semplice sotto l’aspetto del linguaggio televisivo, con le telecamere puntate esclusivamente sulla giornalista e il
suo interlocutore in primo piano, per rendere l’intervistato ancor di più il fulcro della
trasmissione.
Tale scelta espressiva non si è tradotta,
però, nel disegnare, attraverso le domande poste dalla conduttrice, un ritratto celebrativo dell’ospite di turno. Nessun intento
agiografico, dunque, anzi: nei trenta minuti
di colloquio “a tu per tu”, la Mondo ha posto dei quesiti miranti a conoscere in modo
approfondito il carattere e i modi di pensare degli interlocutori cercando, in ossequio
al titolo del programma, di andare a fondo alla loro anima. Nel rispondere, hanno
condiviso opinioni, sensazioni, dubbi, paure, facendo anche un bilancio esistenziale
e professionale. Il tentativo, riuscito, di conoscere meglio gli intervistati non è stato
effettuato con l’arma dell’invadenza, ma
nel rispetto della sensibilità e della loro privacy. A seconda degli ospiti sono state poi
toccate tematiche di stretta attualità interna ed internazionale, come ad esempio
l’annosa questione dei migranti. Il risultato
finale è stato un prodotto di ottima fattura,
ben scritto e condotto, essenziale nell’estetica ma non per questo meno accurato
di altri trasmissioni simili.
Rete: Tv2000
Genere: Attualità
Produzione: Rete Blu
Regia: n.p.
Autori: Monica Mondo,
Cecilia Pronti, Giulia
Stefani
Conduttrice: Monica
Mondo
In onda: dal 26
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, il sabato e la
domenica, alle ore 20:30
Durata: 30’
Ascolti medi: n.p.
173
FACC
Squadre da incubo
Rete: TV8
Genere: Docu-reality
Produzione:
FremantleMedia
Regia: Alessandro Tresa
Autori: Francesco
Carabelli, Andrea De
Falco, Paolo Ghisoni,
Riccardo Lupoli, Gianluca
Vialli e AA. VV.
Interpreti principali:
Gianluca Vialli, Lorenzo
Amoruso
In onda: dal 18 febbraio
al 31 marzo 2016, il
giovedì, alle ore 21:15
Durata: 7x1h
Ascolti medi: 364.500
telespettatori; 1,32%
share
174
Due campioni del calcio degli anni ’90 chiamati a risollevare le sorti di squadre dilettantistiche disastrate: questo il difficile compito per Gianluca Vialli e Lorenzo Amoruso.
Nelle sette puntate, gli ex giocatori hanno
viaggiato per l’Italia entrando in contatto
con diverse realtà amatoriali, tutte relegate nei bassifondi delle classifiche dei tornei
di appartenenza. Per provare a scuotere
l’ambiente, i coach hanno avuto sette giorni
per lavorare sul campo e anche fuori. Amoruso si è occupato dell’aspetto tecnico-tattico, sottoponendo i giocatori ad allenamenti intensi e strigliandoli spesso in modo
rude (anche troppo) per spingerli a dare il
massimo, agendo allo stesso tempo sulla
componente mentale. Vialli si è dedicato
ad un lavoro riorganizzativo, interfacciandosi con le diverse dirigenze per provare a
cambiare o a migliorare il modus operandi
e l’immagine. Occasione per verificare i progressi, la partita domenicale: qualche volta
si è vinto, altre no, ma ciò che i coach hanno
sempre ritenuto prioritario è l’inculcare nei
giocatori e nei dirigenti valori come lo spirito
di sacrificio, il rispetto delle regole, la determinazione nel perseguire un intento. Cambiare la fisionomia di una società in appena
una settimana era impresa obiettivamente
ardua ed infatti questo esiguo arco temporale ha costituito un aspetto poco realistico nell’economia del programma. L’idea
alla sua base è però meritevole, perché ha
portato alla riscoperta del calcio nei suoi
aspetti più genuini, ormai persi nel football
mediatico di oggi.
Stasera tutto è possibile
Inserito nel più ampio progetto di rinnovamento di Rai 2, “Stasera tutto è possibile”,
comedy show condotto da Amadeus, si
è rivelato una piacevolissima sorpresa di
questa stagione televisiva.
Protagonisti di ogni puntata otto personaggi famosi, chiamati a cimentarsi in spassose prove di ballo, canto, mimo, recitazione,
sfidando anche la forza di gravità come nel
caso del set inclinato, una stanza con una
pendenza di 22,5° dove mettere in scena
un numero comico.
Il programma è stato in grado di miscelare
nella giusta misura i caratteri distintivi del
quiz e del talent show, senza però prevedere alcuna posta in palio o giuria da convincere. L’intento, condiviso dai partecipanti, è
stato quello di divertirsi in compagnia come
una comitiva di amici affiatati, cercando di
trasmettere al pubblico la stessa allegria
regnante in studio. E la trasmissione ci è riuscita in pieno, grazie ad una discreta originalità nei numeri proposti e soprattutto
tramite le improvvisazioni degli invitati, comici in testa. Grande merito del successo è
da attribuire ad Amadeus, conduttore preciso e brillante spalla durante le divertenti
prove a cui sono stati sottoposti gli ospiti. La
sua signorilità, unita ad una simpatia mai
esuberante, ha evidentemente pagato. Il
risultato finale è stato un programma che
ha regalato spensieratezza e tante risate ai
telespettatori, dimostrando come il mettersi in gioco e l’autoironia siano valori importanti e che anche il pubblico può cogliere e
fare propri.
Rete: Rai 2
Genere: Comedy show
Produzione: Rai,
Endemol Italia
Regia: Cristiano D’Alisera
Autori: Stefano Santucci,
Paolo Mariconda, Marco
Pantaleo, Stefano
Sarcinelli, Gian Luca
Belardi e AA. VV.
Conduttore: Amadeus
In onda: dall’8 settembre
al 20 ottobre 2015, il
martedì, alle ore 21:15
Durata: 6x2h20’
Ascolti medi: 2.308.000
telespettatori; 9,98%
share
175
Storie maledette
Rete: Rai 3
Genere: Attualità
Produzione: Rai
Regia: Fabio Vannini
Autori: Franca Leosini,
Vania Colasanti,
Riccardo Lacchè,
Federica Usai
Conduttrice: Franca
Leosini
In onda: dal 21 gennaio
al 4 febbraio 2016, il
giovedì, alle ore 21:05
Durata: 3x1h50’
Ascolti medi: 1.340.000
telespettatori; 4,93%
share
176
Se un programma è ben preparato e contraddistinto da un’attività di ricerca approfondita, merita di essere proposto al grande pubblico. È quanto accaduto allo storico
format ideato e condotto da Franca Leosini, quest’anno trasmesso in prime time
in tre occasioni. Quasi due ore di interviste
a personaggi conosciuti a causa di crimini
commessi in passato e per i quali stanno
pagando con la reclusione. I colloqui con
la conduttrice si sono svolti all’interno delle carceri dove attualmente sono detenuti.
Come dovrebbe accadere ogni qualvolta ci
si misura con fatti che hanno sconvolto per
sempre le vite di molte persone, i confronti
sono stati improntati al più rigoroso rispetto
dell’etica e della deontologia giornalistica:
massima attenzione alle carte processuali, obiettività nell’ascolto e nel commento
alle parole dell’interlocutore, ma allo stesso tempo incisività nel cercare di capire a
fondo le loro verità. Il tutto cesellato dallo
stile unico della Leosini, che ha coniugato la
chiarezza espositiva con il suo tipico ricorso
ad un linguaggio ricercato. La giornalista è
riuscita bene ad entrare anche nella psicologia degli intervistati, scoprendone aspetti
meno conosciuti della loro vita. Dall’alto della sua lunga esperienza, la conduttrice non
è caduta nella facile tentazione di spettacolarizzare vicende così tragiche né ha sfruttato l’opportunità per creare processi mediatici, mettendo a punto un prodotto che
rappresenta da anni un esempio di un’informazione corretta senza straripamenti
nel sensazionalismo.
Strinarte
Lo storico dell’arte Claudio Strinati, ex Soprintendente del Polo Museale di Roma, ha
proposto un ciclo di dieci puntate, firmate
da Rai Cultura in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il
Restauro, in cui ha presentato altrettante
opere del nostro patrimonio culturale, compiendo un lavoro semiotico e filologico. Da
attento divulgatore, ha avuto accesso a diversi laboratori per incontrare restauratori di
fama internazionale, raccogliendo informazioni scientifiche sulle tecniche produttive e
conservative di un’opera, dalla scultura alla
pittura, dal mosaico all’affresco, commentandole con osservazioni puntuali. Il tono dei
dialoghi con gli ospiti o esperti cui ha chiesto
opinioni è stato confidenziale; scelta non casuale, poiché lo stesso Strinati ha sostenuto
che la conversazione sia uno dei piaceri della vita, soprattutto quando si parla di arte.
Oltre all’analisi delle opere, lo storico ne ha
raccontato anche le vicende, spesso avventurose e controverse, ponendosi non come
un professore in cattedra ma, con estrema
umiltà, come un accompagnatore capace di stupirsi insieme al pubblico di fronte a
tanta bellezza e varietà, anche perché frequentemente si è parlato di capolavori su
cui c’è ancora molto da scoprire e capire. Si
è passati dal Trionfo della Morte a Palermo
alle opere di Masaccio e Piero della Francesca, da Tibaldi ai Tiepolo, cercando sempre
nuovi spunti di osservazione, fino ad arrivare
al problema dei problemi: cos’è il bello? Una
risposta difficile, che il programma ha provato a dare con grande qualità.
Rete: Rai 5
Genere: Cultura
Produzione: Rai Cultura
in collaborazione con
l’Istituto Superiore per
la Conservazione ed il
Restauro
Regia: Enzo Sferra
Autore: Claudio Strinati
Conduttore: Claudio
Strinati
In onda: dal 13 gennaio
al 23 marzo 2016, il
mercoledì, alle ore 21:15
Durata: 10x45’
Ascolti medi: n.p.
177
Tagadà
Rete: LA7
Genere: Talk show,
informazione
Produzione: LA7
Regia: Sergio
Lombardino
Autori: Marco Ferrante,
Tiziana Panella, Gabriella
D’Angelo, Daniela
Grandi, Filippo Mancini,
Ivan Mazzoletti
Conduttrice: Tiziana
Panella
In onda: dal 26 ottobre
2015 e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 14:20
Durata: 1h40’
Ascolti medi: 259.100
telespettatori; 1,96%
share
178
L’emittente ha provato un tentativo coraggioso: collocare un talk show dedicato principalmente all’attualità politica ed
economica in una fascia oraria piuttosto
inedita per un format del genere, il pomeriggio. I risultati, in termini di ascolti,
non sono stati incoraggianti, data anche
la concorrenza di contenitori dai toni più
leggeri di altre emittenti.
Tagadà, però, si è rivelato un buon programma, sempre attento a seguire gli
sviluppi e le vicende della politica, cercando di fornirne un quadro esaustivo con la
presenza in studio non solo di esponenti
dei diversi partiti, ma anche, tra gli altri,
di imprenditori e giornalisti. I dibattiti sono
stati moderati bene dalla conduttrice,
abile a dare pari voce agli ospiti e a gestire anche con fermezza i loro interventi,
specialmente quando i toni rischiavano di
alzarsi. Sono stati offerti ai telespettatori anche momenti di alleggerimento, con
brevi interviste a personaggi dello spettacolo. Colpisce un aspetto in particolare:
i servizi mandati in onda tra un blocco di
talk e l’altro. Nella maggior parte dei casi,
i protagonisti sono stati persone comuni,
che con le loro testimonianze di vita quotidiana sono riusciti ad accendere i riflettori
sui problemi e sulle criticità del sistema
Italia e nei quali buona parte del pubblico ha potuto riconoscersi. Una scelta meritevole, che ha avuto anche lo scopo di
pungolare il mondo politico affinché si attivasse per garantire il bene e il benessere
comune, senza distinzioni sociali.
Take Me Out
Esci con me
Lo show, versione italiana di un format australiano, ha reso protagoniste trenta ragazze single. In ogni puntata, chiamati uno
alla volta dal conduttore Gabriele Corsi, dei
giovani dovevano riuscire a strappar loro un
appuntamento. Per farlo, avevano a disposizione tre step: l’arrivo in studio, ballando
sulle note di una musica ritmata; un rapido
filmato in cui raccontavano la loro vita, tra
lavoro e hobby; una breve esibizione, alternata anche ad una clip dove amici o parenti
ne descrivevano soprattutto i difetti. Al termine, il giovane era chiamato a scegliere
la ragazza più adeguata ai suoi gusti tra
quelle che mostravano interesse nei suoi
confronti. Il programma ha reso l’impatto
visivo il principale metro di giudizio, criterio di scelta spesso fallace: nei successivi
“esterne”, in cui la potenziale coppia si è incontrata in un albergo per conoscersi, il feeling in molti casi non è scattato a seguito
di diversità caratteriali e comportamentali.
Non è bastato e non poteva bastare, d’altronde, proporre assaggi della psicologia
dei protagonisti, da entrambe le parti, per
mostrarli in toto. Nonostante il conduttore
stesso abbia definito la trasmissione “un
gioco”, essa ha finito per trasmettere il messaggio per cui, in un’eventuale relazione, la
componente fisica e l’apparenza hanno la
priorità, dando anche un’immagine piuttosto frivola della donna, che non è affatto la
fotografia della categoria femminile. Discutibile, infine, l’orario di messa in onda: sarebbe stato più opportuno trasmettere lo
show in seconda serata.
Rete: Real Time Genere: Dating show
Produzione:
FremantleMedia Italia
Regia: Caterina Pollini
Autori: Celeste Laudisio,
Federica Riva, Giovanni
Todescan, Antonio
Vicaretti, Svevo Tognalini
Conduttore: Gabriele
Corsi
In onda: dal 4 gennaio
al 26 febbraio 2016, dal
lunedì al venerdì, alle ore
20:10
Durata: 40x45’
Ascolti medi: 502.150
telespettatori; 1,87%
share
179
Tale e Quale Show
Rete: Rai 1
Genere: Varietà
Produzione: Rai,
Endemol Italia
Regia: Maurizio
Pagnussat
Autori: Carlo Conti, Ivana
Sabatini, Emanuele
Giovannini, Leopoldo
Siano, Mario D’Amico,
Andrea Lo Vecchio
Conduttore: Carlo Conti
In onda: dall’11
settembre al 20
novembre 2015, il
venerdì e un mercoledì,
alle ore 21:20
Durata: 11x2h25’
Ascolti medi: 5.147.273
telespettatori; 23,44%
share
180
Impegno, studio e allegria. Questi gli elementi che da sempre contraddistinguono
il programma condotto da Carlo Conti, alla
quinta edizione. Anche quest’anno sono
stati 12 i vip protagonisti, chiamati ad imitare, nella voce e nei movimenti, i più noti
cantanti della scena italiana ed internazionale. Un compito tutt’altro che facile, poiché per realizzare un’ottima performance
bisogna studiare nel dettaglio il personaggio assegnato. Si prova a centrare l’obiettivo con l’ausilio di coach esperti, che in
settimana sostengono i concorrenti, ma
è fondamentale anche l’apporto di truccatori e costumisti, chiamati ad un lavoro intenso per confezionare un’imitazione
perfetta dal punto di vista estetico. Tutto
è avvenuto in un clima disteso, dove la
preparazione e il divertimento si sono uniti
dando vita ad un varietà gradevole, a cui
hanno contribuito tutti, non solo i vip alle
prese con le canzoni da interpretare. Carlo
Conti si è confermato un brillante padrone
di casa, in grado di rendere sempre vivace lo show con la sua simpatia. Prezioso
il ruolo svolto dalla giuria: oltre a dare un
commento autorevole alle performance,
Loretta Goggi, Claudio Lippi e la new entry
Gigi Proietti (che ha sostituito Christian De
Sica), hanno dimostrato grande sensibilità,
commuovendosi spesso in seguito ad esibizioni particolarmente ben realizzate. In
questo modo, il programma è riuscito ad
intrattenere il pubblico e a trasmettergli
emozioni positive, rendendolo parte integrante del suo meccanismo.
Tanto vale
Dall’adventure show con “Pechino Express”
al quiz: un salto da un genere all’altro per
Costantino Della Gherardesca. Seppur
gli ascolti, dati anche il giorno e l’orario di
messa in onda, non siano stati alti, per il
conduttore toscano la prima esperienza al
timone di un game show può dirsi superata. Lo stile ironico che lo contraddistingue ha dato ritmo ad un gioco che, rispetto a quelli trasmessi dalla concorrenza, si
è contraddistinto per un ritmo più lento e
compassato.
Protagonisti in ogni puntata una coppia di
amici, fidanzati o parenti chiamati a dare
un valore a dieci oggetti, da un minimo di
cinquanta ad un massimo di quarantamila
euro. L’intento ovviamente era indovinare
il valore del pezzo più costoso per portare
a casa il bottino più ricco. Per vincere, dunque, i fattori chiave erano il ragionamento e
in modo particolare la collaborazione all’interno della coppia di giocatori. Un affiatamento che il conduttore ha provveduto a
tenere alto soprattutto nei momenti di difficoltà o di indecisione, stemperando anche
i piccoli battibecchi tra i concorrenti e trasformandoli in simpatici siparietti, cercando
di creare empatia con loro. Attraverso il gioco, inoltre, si sono date anche piccole pillole
di cultura grazie alla presenza di Gianluca
Gaudio. L’esperto d’arte, nel momento in
cui i giocatori sceglievano un determinato
oggetto, ne dava con semplicità tutte le informazioni che lo riguardavano, ricostruendone brevemente la storia, soprattutto per
quelli di più antica creazione.
Rete: NOVE
Genere: Quiz
Produzione: Magnolia
Regia: Giuseppe Bianchi
Autori: Paola Costa,
Costantino della
Gherardesca, Nicola
Lo Russo, Alessandra
Tomaselli
Conduttore: Costantino
della Gherardesca
In onda: dal 6 dicembre
2015 al 24 gennaio
2016, la domenica, alle
ore 21:15
Durata: 8x55’
Ascolti medi: 207.000
telespettatori; 1,7% share
181
Techetechetè
Con tutti i sentimenti
Rete: Rai 1
Genere: Intrattenimento
Produzione: Rai
Curatrice: Carla Roselli
Autori: Elisabetta
Barduagni, Daniela
Cannone, Valentina
Cotone, Christian
Calabrese, Giulio
Calcinari e AA. VV.
In onda: dal 7 giugno al
5 settembre 2015, tutti i
giorni, alle ore 20:35
Durata: 84x40’
Ascolti medi: 3.759.600
telespettatori; 19,02%
share
182
A partire dalla tarda primavera e fino a
quasi tutta l’estate 2015, nell’access prime time di Rai 1 una finestra di un’ora si
è spalancata sulle preziose Teche di viale
Mazzini. Il programma, alla quarta edizione, ha offerto come sempre uno spaccato
non solo dello spettacolo, ma anche politico-culturale della nostra storia, vissuta
attraverso lo schermo televisivo “con tutti
i sentimenti”, come recitato dal sottotitolo.
A differenza dello scorso anno, in ogni
puntata un narratore, di solito un volto
noto del piccolo schermo, ha guidato il
pubblico attraverso tre tematiche, fino a
scoprire l’ospite d’onore, svelato solo alla
fine, subito prima delle note di una canzone opportunamente “techetechizzata”.
Tra i narratori scelti quest’anno Gigi Proietti, Franco Di Mare, Fabrizio Frizzi, Lando
Buzzanca, Amanda Lear, Milly Carlucci e
tanti altri.
Grazie al programma, ogni anno i telespettatori possono condividere in famiglia
ricordi ed esperienze intergenerazionali:
dal confronto tra ieri e oggi si scopre che
i beniamini dell’infanzia di genitori e nonni hanno trasmesso qualcosa agli attuali
protagonisti del mondo dello spettacolo.
Si svelano così le radici culturali del Bel
paese, anche grazie a quell’italica ironia
che da sempre è servita per commentare
avvenimenti storici, politici e di costume.
“Techetechetè” costituisce pertanto un
tesoro prezioso, che la Rai ha il dovere di
condividere e valorizzare.
Teo in the Box
La versione italiana del format “Host in
the box” ha visto Teo Teocoli in una veste diversa dal solito. In ogni puntata, il
comico è stato spedito, all’interno di una
grande scatola di legno, in luoghi diversi.
Un docu-reality nato con l’intento di rendere accessibili ai telespettatori, tramite
il personaggio noto, contesti sociali poco
conosciuti.
La scatola, dunque, può essere vista in
senso metaforico: chiudersi al suo interno
può rappresentare la voglia dell’uomo di
allontanarsi dalla vita di tutti i giorni per
provare a migliorarsi, aprendosi a nuovi
orizzonti, proprio come avviene per il contenitore di legno ogni volta che arriva ad
una destinazione diversa. Una soluzione
che lasciava presagire anche la volontà di
conoscere universi sociali non facili, come
infatti accaduto in una puntata, quando
Teocoli si è trovato all’interno del carcere
di Rebibbia, entrando in contatto con la
vita quotidiana dei detenuti. Negli altri appuntamenti le situazioni vissute sono state più leggere e all’insegna della curiosità,
rese divertenti dalla verve dello showman.
Se da un lato l’intento del programma è
apprezzabile, dall’altro la stessa struttura
ne ha reso difficile la realizzazione. Il protagonista ogni volta ha conosciuto molte
persone, ma a causa della fugacità causata dalla struttura stessa del format, ha
trascorso con loro un tempo poco significativo per condividerne appieno emozioni
e sentimenti e per trasferirli anche ai telespettatori.
Rete: Rai 3
Genere: Docu-reality
Produzione: Endemol
Italia
Regia: Alberto Di
Pasquale
Autori: Cristina
Mastropietro, Giovanni
Filippetto, Marco Posani,
Francesca Di Giuseppe,
Paolo Palmarocchi
Interprete principale:
Teo Teocoli
In onda: dal 28
novembre al 19
dicembre 2015, il sabato,
alle ore 21:45
Durata: 4x1h
Ascolti medi: 1.002.750
telespettatori; 4,45%
share
183
Tg2 Eat Parade
Rete: Rai 2
Genere: Informazione
enogastronomica Produzione: Rai 2
Regia: n.p.
Curatore: Marcello Masi
Autore: Bruno
Gambacorta
In onda: durante tutta la
stagione, il venerdì, alle
ore 13.30
Durata: 10’
Ascolti medi: 1.700.000
telespettatori; share n.p.
184
Sulle note dei Rolling Stones, la sigla di
questa rubrica di approfondimento introduce il pubblico nel mondo dell’alimentazione attraverso la preparazione di piatti
di cui vengono illustrati nel dettaglio ingredienti e provenienza, dando rilevanza, in
questo modo, alla tradizione agricola e culinaria di un determinato territorio.
Si parla dunque di un’agricoltura che preserva e valorizza il paesaggio, un aspetto
che il giornalismo enogastronomico ha il
compito e dovere di sottolineare. Si citano
i presidi slow food e si abbina sempre un
vino al piatto appena preparato, sempre
proveniente dalla zona oggetto della puntata. La voce fuori campo di Bruno Gambacorta introduce le varie interviste e i
luoghi menzionati dagli chef, permettendo
al pubblico di scoprirli anche dal punto di
vista storico-culturale. Ogni volta si suggeriscono anche dei libri che trattano tematiche riguardanti cibo e alimentazione,
sia italiani che internazionali. Si segnalano
gli eventi enogastronomici della settimana:
sagre o fiere, ma anche mostre, campionati con gare di cucina, conferenze sulla
dieta mediterranea, appuntamenti in fattorie didattiche e cantine aperte. L’elenco
comprende tutta l’Italia ed è sempre molto lungo, a riprova del fervore che esiste
intorno a queste tematiche. In chiusura,
nella cosiddetta “contro copertina”, si presenta la ricetta di un dessert per finire in
dolcezza. Una rubrica molto essenziale,
ma ricca di consigli utili per chi vuole mangiare e bere bene e in modo sano.
The Voice of Italy
Quarta stagione
Il talent è la versione italiana di un format
olandese che, rispetto ad altri programmi
del genere, ha una interessante peculiarità: nella prima delle quattro fasi di gara i
concorrenti si esibiscono senza essere visti
dai giudici/coach che dovranno selezionarli.
Così questi ultimi sono costretti a concentrarsi unicamente sulla voce e sull’effetto
che l’esecuzione canora offre a livello empatico ed emotivo, oltre che ovviamente
sulle capacità tecniche, interpretative e sul
colore vocale. In questo caso può determinare la scelta non ciò che si vede, come accade di solito, ma ciò che “non si vede”, che
si immagina o si intuisce. Il risultato è che
spesso i coach immaginano il concorrente
diverso da quello che è, a volte sbagliando
clamorosamente l’età o addirittura il sesso. Più che dire semplicemente che essi
non subiscono influenze date dalla fisicità,
dall’età e dal sesso è corretto dire che ve ne
sono di altri tipi. Tutto ciò rende il programma molto interessante e originale, soprattutto nella prima fase. La gara prosegue
con: sfide a tre, interpretando uno stesso
brano, a due, su canzoni differenti e infine
una parte live in cui viene decretato il vincitore. I coach di quest’anno sono stati ben
scelti, per trovare le simpatie di un pubblico
che abbraccia differenti età e gusti musicali, contribuendo allo show, oltre che con la
propria competenza ed esperienza, anche
con la propria personalità. Lo spettacolo è
stato piacevole, nelle divergenze o nelle critiche non ci sono stati mai scontri polemici:
dote sempre più rara nei talent show.
Rete: Rai 2
Genere: Talent show
Produzione: Talpa Italia
Regia: Cristian Biondani,
Piergiorgio Camilli
Autori: Pasquale
Romano, Sergio Iapino,
Clarita Ialongo, Luca
Parenti, Luca Tiberio e
AA. VV.
Conduttore: Federico
Russo
In onda: dal 24 febbraio
al 25 maggio 2016, il
mercoledì, alle ore 21:15
Durata: 14x2h30’
Ascolti medi: 2.367.200
telespettatori; 10,65%
share
185
The cooking show
Il mondo in un piatto
Rete: Rai 3
Genere: Cooking show,
divulgazione scientifica Produzione: Rai
Regia: Barbara Silvello
Autori: Andrea Boin,
Raffaele Bruscella, Lisa
Casali
Conduttrice: Lisa Casali
In onda: dal 5 settembre
al 1° novembre 2015, in
vari giorni ed in vari orari
Durata: 85x1h
Ascolti medi: n.p.
186
La Rai per Expo è la struttura creata da viale Mazzini per raccontare agli italiani i temi
di Expo Milano 2015. Nel programma, trasmesso proprio dal cuore del Media Centre
di Expo, in ogni puntata quattro grandi chef,
individuati fra i più interessanti professionisti del panorama gastronomico italiano e
internazionale, si sono incontrati per preparare le diverse portate del menù del giorno.
Ogni coppia di chef, di nazionalità diversa,
attraverso la realizzazione del proprio piatto, ha affrontato un tema relativo al mondo della cucina e della sostenibilità usando
principalmente ingredienti poveri. Nella rubrica “Non si butta via niente”, la conduttrice
ha mostrato come valorizzare al massimo
un ortaggio o un frutto utilizzandolo in tutte le sue parti. Lisa Casali è già conosciuta
per il suo impegno per la diffusione della
cultura dell’alimentazione sostenibile come
food blogger ed ha presentato in passato
alcune rubriche di approfondimento in diversi programmi. Nel guidare questo nuovo
format, si è rivelata una perfetta padrona
di casa, dimostrando competenza e curiosità per tutto ciò che ha riguardato tematiche legate all’ambiente. La trasmissione ha
proposto un modo nuovo di mangiare, più
consapevole sia dal punto di vista dei benefici per la salute sia rispetto al consumo
di risorse naturali. “The cooking show” ha
rappresentato una finestra aperta sulle innovazioni scientifiche in campo alimentare,
permettendo a chi non ha potuto visitare
Expo di farsi un’idea di cosa si è parlato a
Milano e nel mondo.
Ti lascio una canzone
Dopo un anno di pausa, è tornato su Rai 1
il talent show condotto da Antonella Clerici. Due le principali novità: il torneo “Big”,
in onda dopo mezzanotte, cui hanno preso
parte alcuni ragazzi (ora maggiorenni) delle passate edizioni, in lizza per vincere un
contratto discografico. Rinnovata la giuria
con le new entry Lorella Cuccarini e Chiara
Galiazzo al fianco dei confermati Fabrizio
Frizzi e Massimiliano Pani.
I piccoli talenti della musica, provenienti
da tutta Italia, sono rimasti i protagonisti
principali del programma. Hanno fatto sì
parte di una gara, ma ciò che si è voluto
evidenziare è che a vincerla non fossero
loro, quanto i brani presentati, affinché a
trionfare fosse sempre e comunque la musica. In questo modo, lo show è riuscito a
non creare alcun tipo di competizione o rivalità tra i giovani cantanti, stimolando anzi
la nascita di rapporti di forte amicizia e instaurando un clima di divertimento consono alla loro età. Un particolare plauso per
il successo del programma va alla conduttrice. Con dolcezza ed affabilità, Antonella
Clerici ha fatto sentire tutti i ragazzi membri di una grande famiglia, supportandoli
e partecipando spesso a divertenti sketch
con la giusta dose di autoironia. Sulla stessa lunghezza d’onda anche i giudici: i loro
commenti sono stati all’insegna della moderazione e del rispetto della sensibilità dei
protagonisti dello show, che hanno potuto
apprendere non solo autorevoli suggerimenti tecnici, ma anche preziosi insegnamenti di vita.
Rete: Rai 1
Genere: Talent show
Produzione: Rai, Ballandi
Multimedia
Regia: Stefano Vicario
Autori: Antonella Clerici,
Dario Baudini, Matteo
Catalano, Leonardo
De Amicis, Simone Di
Rosa, Chicco Sfondrini,
Francesco Valitutti
Conduttrice: Antonella
Clerici
In onda: dal 12
settembre al 28
novembre 2015, il
sabato, alle ore 21:10
Durata: 11x3h
Ascolti medi: 3.542.182
telespettatori; 16,6%
share
187
Toni Servillo a teatro
Ritratto di un attore da Oscar
Rete: Rai 5
Genere: Teatro
Produzione: Rai Cultura
Regia: Toni Servillo,
Paolo Sorrentino
Autori: AA. VV.
Interpreti principali: Toni
Servillo ed attori vari
In onda: dal 7 novembre
al 12 dicembre 2015, il
sabato, alle ore 21:15
Durata: 6x1h40’
Ascolti medi: n.p.
188
Sei appuntamenti per intraprendere un
viaggio nella storia del teatro, da quello settecentesco di Pierre De Marivaux,
passando per Eduardo De Filippo, fino
alla contemporaneità. A fare da guida ai
telespettatori Toni Servillo, protagonista
de “La grande bellezza”, film vincitore nel
2014 del premio Oscar per il miglior film
straniero. L’attore napoletano è però nato
artisticamente in teatro, come testimonia
gran parte della sua carriera, vissuta sul
palcoscenico come interprete ma anche
come regista. Non a caso, infatti, il programma ha rappresentato anche un percorso nella lunga carriera di Servillo, attraverso cui poter ammirare le sue qualità
di artista versatile, capace di interpretare
i ruoli più disparati, dai più comici a quelli
più drammatici. L’esperimento messo in
campo da Rai 5 si è rivelato interessante:
raccontare il teatro in tv non è una cosa
semplice ed è condivisibile la scelta, adottata in ogni puntata, di far spiegare allo
stesso Servillo i contenuti dell’opera di lì a
poco proposta. In questo modo i telespettatori sono stati subito messi nelle condizioni di entrare facilmente in contatto con
lo spettacolo grazie al suo protagonista
principale. Soprattutto, però, il pubblico
da casa ha avuto l’opportunità di rivedere,
o - come gran parte di quello più giovane
- assaporare per la prima volta alcune tra
le opere più note del teatro italiano ed internazionale, entrando in contatto con un
mondo spesso lontano dai loro interessi e
dalla loro dieta mediale.
Torto o ragione?
Il verdetto finale
La formula dell’aula di un tribunale con
tanto di giudice, avvocati e giuria popolare continua ad appassionare il pubblico
del pomeriggio, che dopo aver ascoltato
le storie dei due contendenti e le testimonianze, si schiera dalla parte dell’uno
o dell’altro. I telespettatori apprendono
anche l’opinione degli ospiti in studio, in
genere dei personaggi famosi chiamati a
dare una valutazione della vicenda trattata in ogni puntata. E così, con temi più
o meno leggeri, si affrontano numerose
questioni che possono riguardare l’affitto
di una casa, il pagamento di una prestazione, un torto subito o addirittura l’affido
di un minore. Tutto viene coordinato con
eleganza ed equilibrio dalla conduttrice,
che tende a rimanere imparziale ma molto comprensiva delle diverse istanze contribuendo a mantenere il confronto sempre pacato e mai gridato. I due litiganti
sono interpretati da attori che mettono in
scena le varie controversie e anche se le
storie sono frutto della fantasia, è interessante aspettare il verdetto finale del vero
giudice, che motiva sempre la sua scelta spiegando in modo semplice e chiaro
delle piccole ma preziose nozioni di giurisprudenza non sempre scontate. È possibile anche ascoltare i ragionamenti della
giuria popolare che si riunisce in un’altra
stanza e discute sui fatti riportati.
Insomma, anche se il format è ormai visto
e rivisto, il programma è stato ampliato e
costituisce una valida alternativa per la
fascia oraria in cui si posiziona.
Rete: Rai 1
Genere: Legal show
Produzione: Rai,
Endemol
Regia: Giuseppe Sciacca
Autori: Fausto Enni,
Ernesto Marra, Deborah
Chiappini, Egidio
Forastiere, Danila
Lostumbo e AA. VV.
Conduttrice: Monica
Leofreddi
In onda: dal 14
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 15:00
Durata: 1h20’
Ascolti medi: 1.686.440
telespettatori; 13,84%
share
189
Tú sí que vales
Rete: Canale 5
Genere: Talent show
Produzione: Fascino
PGT, Endemol Italia
Regia: Andrea Vicario,
Paolo Carcano
Autori: Barbara Cappi,
Walter Corda, Mauro
Monaco, Giona Peduzzi,
Francesca Picozza
Conduttori: Bélen
Rodríguez, Francesco
Sole
In onda: dal 12
settembre al 28
novembre 2015, il
sabato, alle ore 21:10
Durata:11x2h50’
Ascolti medi: 4.395.090
telespettatori; 22,37%
share
190
Nella seconda edizione italiana del talent, il pubblico ha ritrovato i giudici Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Gerry Scotti,
Mara Venier a capo della giuria popolare
e Francesco Sole e Belen Rodriguez come
conduttori. In ogni puntata i concorrenti
hanno avuto circa due minuti di tempo
per dimostrare di avere un talento speciale e meritare il parere positivo “Tú sí
que vales”. Purtroppo anche quest’anno
si sono ripresentate le criticità emerse in
passato: a performance con artisti di alto
livello e indubbia originalità o a momenti
di commozione autentica, si sono alternate e sono state considerate “valenti” persone che hanno offerto spettacoli di dubbio gusto. È il caso della puntata del 19
settembre in cui, dopo la toccante esibizione di un papà che ha cantato al posto
della figlia perduta da poco (col suo dolore pacato e la sua testimonianza di amore
paterno), ecco salire sul palco un “autolesionista” in grado di sollevare oggetti e
persone con ganci infilati nella carne. Tra
l’altro, l’uomo ha sostenuto candidamente
che non gli dispiace affatto provare dolore. Preoccupa l’orrore che tale visione può
aver causato in un bambino, o la possibile
istigazione all’autolesionismo rispetto a
un fenomeno, purtroppo sempre più diffuso tra gli adolescenti, detto cutting. Allo
stesso modo inquieta il rischio di possibile
emulazione di esibizioni simili, che hanno
offuscato la bellezza e il valore di numeri
emozionanti, creativi e di alto valore artistico che pure il programma ha proposto.
Tv Talk
Tv Talk è l’unico programma che analizza
tutto ciò che avviene sul piccolo schermo. Ogni settimana la trasmissione dà
spazio a voci diverse. Ci sono i volti noti,
chiamati a dare un commento su quanto
da loro proposto, dando il punto di vista
di chi concretamente si mette all’opera
nella realizzazione di un prodotto televisivo. Il dibattito è arricchito anche grazie
alla presenza di giornalisti: la loro critica è
necessaria per un’analisi che tenga conto degli elementi positivi e negativi di ciò
che viene trasmesso. La televisione però
è anche materia di studio nelle università: ecco quindi la presenza del professor
Giorgio Simonelli, finalizzata a dare una
spiegazione accademica e sociologica
dell’offerta televisiva italiana, con analisi miranti a creare anche dei parallelismi
con le produzioni estere. L’elemento più
interessante della trasmissione è però la
presenza in studio di giovani commentatori, gli “analisti televisivi”, che rivolgono
domande agli ospiti e si confrontano con
loro. In un’epoca in cui si sente dire spesso che la televisione ha necessità di rinnovarsi, le opinioni dei giovani assumono
un’importanza maggiore, rappresentando uno stimolo in più per gli addetti ai lavori che così possono capire con chiarezza
il pensiero di una fascia di pubblico determinante in ottica ascolti. A beneficiare di
questa composizione variegata del programma è il pubblico a casa, che può così
farsi un’idea completa di quanto vede in
tv, conoscendone meglio le dinamiche.
Rete: Rai 3
Genere: Talk show
Produzione: Rai Cultura
Regia: Anna Tinti
Autori: Massimo
Bernardini, Furio
Andreotti, Sebastiano
Pucciarelli, Mirco Cucina,
Alessandro Clemente
Conduttori: Massimo
Bernardini, Cinzia
Bancone, Sebastiano
Pucciarelli
In onda: dal 26
settembre 2015 al 30
aprile 2016, il sabato,
alle ore 14:55
Durata: 29x1h30’
Ascolti medi: 980.000
telespettatori; 6,74%
share
191
Unomattina
Storie Vere
Rete: Rai 1
Genere: Informazione,
intrattenimento
Produzione: Rai
Regia: Paola Baccini
Autori: Eleonora Daniele,
Gian Marco Di Gennaro,
Carlotta Ercolino,
Antonio Manetta, Alessia
Sodano, Vilma Tiberi
Conduttrice: Eleonora
Daniele
In onda: dal 7 settembre
2015 e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 10:00
Durata: 1h
Ascolti medi: 1.200.000
telespettatori; 20% share
192
La sezione finale di Unomattina ha spaziato
dalla cronaca a temi di natura sociale e impegno civile, trattando anche argomenti più
leggeri, di costume e intrattenimento.
Il filo conduttore è stato il racconto di storie
vere narrate da persone comuni, che hanno spiegato come hanno risolto piccole o
grandi difficoltà affacciatesi nella loro vita,
ritrovato la serenità e come si possono aiutare altri che affrontano analoghi problemi.
L’aspetto interessante di quest’edizione è
stato l’aver lasciato meno spazio a fatti di
cronaca cupi e tristi - di cui si è continuato
comunque a dare aggiornamenti quotidiani senza soffermarsi troppo su dettagli che
travalicassero la notizia e scadessero nel
morboso o lo scandalistico - a vantaggio
di storie capaci di dare risposte concrete
e aprire alla speranza, facendo conoscere
persone e vicende straordinariamente ordinarie. Un tema ripreso più volte è stato
quello della sicurezza in Internet, affrontato con l’ausilio di esperti che hanno dato ad
adulti e minori consigli e criteri di utilizzo del
web, sotto vari aspetti: dal fenomeno del
cyberbullismo al reperimento della droga
attraverso la rete, dal gioco d’azzardo online al furto di identità, dai giochi di ruolo al
commercio di armi e altro. Speciale merito
per i servizi dedicati al tema in occasione
dell’anniversario della connessione a Internet dell’Italia. Vista l’importanza e l’attualità dell’argomento, è doveroso sottolineare
che il programma ha offerto un vero servizio pubblico dando informazioni, suggerimenti e risposte agli spettatori.
Unti e bisunti
Il cibo da strada non è prerogativa solo
italiana. Lo sa pure Chef Rubio, che nella
nuova stagione ha anche varcato i confini
nazionali, alla scoperta di specialità spagnole, tedesche e francesi. Questa una
delle novità del format, da quest’anno
contraddistinto dalla presenza di un filo
conduttore tra i singoli episodi: la ricerca
di un misterioso personaggio, che all’inizio
distrugge la cucina dello chef spingendolo, con degli indizi, a spostarsi in giro per lo
Stivale e all’estero. Tutto ciò ha mirato a
stuzzicare la curiosità del telespettatore,
stimolandolo a seguire il programma per
smascherare l’oscuro “nemico”. Allo stesso tempo, è stato il pretesto per giustificare i viaggi del cuoco, che ha permesso
al pubblico di conoscere i cibi più popolari
d’Italia e non, familiarizzando con gli abitanti dei luoghi visitati con la sua spontaneità romanesca. Certamente le pietanze
preparate non sono tra le più leggere, ma
rientrano comunque nella tradizione culinaria italiana, la più verace, dalla storia
non meno importante di quella elitaria.
Chef Rubio è riuscito a portarla in auge
utilizzando il linguaggio televisivo con intelligenza, come dimostrato anche dalla consueta sfida finale al cuoco locale,
creando suspense e concentrando tutta
l’attenzione sul piatto da cucinare. “Unti
e bisunti” rappresenta, dunque, un nuovo modo di fare tv per veicolare contenuti
culturali, un esperimento che anche le generaliste dovrebbero valutare nell’ottica
di rinnovamento della loro offerta.
Rete: DMAX
Genere: Cooking docufiction
Produzione: Discovery
Italia, Pesci Combattenti
Regia: Riccardo
Mastropietro, Michele
Imperio
Autori: Cristiana
Mastropietro, Serena
Castana, Riccardo
Mastropietro,
Fausto Massa, Paolo
Palmarocchi
Conduttore: Gabriele
Rubini, in arte Chef
Rubio
In onda: dall’8 settembre
al 3 novembre 2015, il
martedì, alle ore 21:10
Durata: 10x45’
Ascolti medi: 509.000
telespettatori; 2% share
193
Uomini e Donne
Rete: Canale 5
Genere: Dating show
Produzione: RTI, Fascino
PGT
Regia: Laura Basile,
Paolo Carcano
Autori: Maria De
Filippi, Alberto Silvestri,
Vanessa Collini
Conduttrice: Maria De
Filippi
In onda: dal 14
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 14:45
Durata: 1h5’
Ascolti medi: 2.712.800
telespettatori; 21,32%
share
194
Chiacchiere, equivoci, liti. Si potrebbe dire
che le discussioni sono il sale dell’amore,
ma nel dating show di Canale 5 sono ordinaria amministrazione. Lo schema non
è mutato rispetto alle precedenti edizioni:
sono cambiati gli interpreti, ma il canovaccio, a prescindere dall’età, è sempre
uguale. Nel programma si cerca l’anima
gemella con il corteggiamento ad un o una
“tronista”, cui spetterà (se vuole) la scelta
finale tra i tanti spasimanti in studio. Per
arrivare alla decisione bisogna conoscersi: ecco allora i confronti durante la puntata e le note “esterne”, in cui la potenziale
coppia parla, si scontra e a volte si bacia,
tutto ovviamente seguito delle telecamere.
Momenti fugaci di intimità, spesso infranta
dalle discussioni in studio, che si accendono per futili motivi, innescate anche dagli
opinionisti che tatticamente si lasciano andare a commenti provocatori e taglienti.
Un sentimento così profondo come l’amore ha bisogno di tempo, ma soprattutto
di privacy. Nel caso del programma condotto da Maria De Filippi, la sfera privata
non esiste e tutte le emozioni, vere o finte
che siano, vengono spiattellate in pubblica
piazza. Si arriva così all’estremo, con una
certa volgarità mostrata non solo dal linguaggio, ma anche dagli atteggiamenti. Il
pubblico, specialmente quello più giovane,
osserva così una visione distorta dell’amore, puntualmente messo in secondo
piano soprattutto dalla voglia di apparire
dei partecipanti, stereotipati nei comportamenti e nel look.
Voyager
Ogni puntata del programma è un’avventura, tra storia, miti e misteri di un luogo,
che Roberto Giacobbo descrive con uno
stile molto personale. Il conduttore fa da
guida ai telespettatori e prova ad attirarne l’attenzione con un linguaggio accattivante e chiaro. Le descrizioni e le ricostruzioni da lui operate, grazie anche all’ausilio
di esperti, si basano su un mix di riferimenti storici ed attenzione alle leggende
del posto raggiunto dalle telecamere. Il
modo in cui queste ultime operano è dinamico, poiché seguono il presentatore in
tutti i suoi spostamenti, anche nei luoghi
più impraticabili. Le inquadrature a volte
sono volutamente “sporche” per far entrare appieno il pubblico nei segreti delle
città raccontati dalla trasmissione. D’altronde, “Voyager” vuole andare “ai confini
della conoscenza” e ciò spiega il ricorso a
questo particolare codice audiovisivo, che
permette di confezionare un format in
grado di fare una sorta di “intrattenimento divulgativo”.
L’intento di avvicinarsi al poco noto si manifesta sia nel mostrare posti mai raggiunti dalle telecamere, ma anche nel provare
a risolvere enigmi legati a specifici eventi
storici. L’alone di mistero però tende a rimanere, lasciando aperta la porta a nuove interpretazioni. Inevitabile che ciò sia
fatto per fidelizzare gli spettatori a casa,
ma allo stesso tempo i contenuti proposti
sono confezionati in modo tale da suscitare la loro curiosità e la voglia di allargare i loro orizzonti culturali.
Rete: Rai 2
Genere: Intrattenimento
Produzione: Rai
Regia: Cristina Bordin,
Filippo De Masi,
Emanuela Pesando,
Sergio Spanu
Autori: Roberto
Giacobbo, Valeria
Botta, Davide Fiorani,
Massimo Fraticelli, Marco
Zamparelli
Conduttore: Roberto
Giacobbo
In onda: dal 4 al 24
dicembre 2015, il giovedì
e un venerdì, alle ore
21:10
Durata: 4x2h20’
Ascolti medi: 1.441.000
telespettatori; 6,65%
share
195
X Factor
Nona stagione
Rete: Sky Uno
Genere: Talent show
Produzione:
FremantleMedia Italia
Regia: Lele Biscussi
Autori: Steve Kelly,
Andrea De Cristofaro,
Bruno Pasini, Matteo
Lena, Livia Draghi e AA.
VV.
Conduttore: Alessandro
Cattelan
In onda: dal 10
settembre al 10
dicembre 2015, il giovedì,
alle ore 21:10
Durata: 14x3h
Ascolti medi: 940.000
telespettatori; 3,89%
share
196
Il talent, format ideato da Simon Cowell, è
giunto alla nona edizione senza perdere il
fascino sul pubblico né le qualità positive.
Rispetto ad altri programmi analoghi, da
sempre qui non si cerca né si stimola l’antagonismo tra concorrenti; al contrario vi è
una competizione sana in un clima di amicizia e aiuto reciproco. Protagonisti sono
la musica, di cui si evidenziano anche gli
aspetti culturali e storici, e i ragazzi con le
loro capacità e la loro passione per il canto. Quest’anno più che in passato anche il
clima tra i giudici – Fedez, Elio, Mika e Skin
- è stato positivo, allegro ma anche di contrasto, pur senza eccessivi protagonismi a
scapito dei partecipanti. Al timone ancora
una volta un bravissimo Cattelan che, oltre a portare avanti in maniera professionalmente impeccabile la conduzione, l’ha
arricchita con le sue doti di simpatia, ironia
e umanità nel rapporto con i concorrenti e
nella condivisione dei loro “destini”. Immancabile Tommassini, che col suo tocco artistico ha valorizzato ogni singola esibizione.
Il livello dei partecipanti si è confermato
molto alto, come la professionalità e la dedizione profuse dai giudici per preparare le
esibizioni dei loro ragazzi, fattori che hanno
consentito di assistere a performance coinvolgenti e originali: questo sicuramente è il
motivo per cui il programma, oltre ad avere
un enorme seguito nei telespettatori giovani, da sempre dediti a coltivare la musica tra
i loro interessi, ha selezionato un pubblico di
appassionati di musica di tutte le età, rendendosi fruibile per una visione genitori-figli.
TV PER BAMBINI
E RAGAZZI
58° Zecchino d’Oro
Lo storico concorso canoro dedicato ai più
piccoli è tornato con due nuovi padroni di
casa, Cristel Carrisi e Flavio Montrucchio, e
con dodici brani inediti. Quest’anno il pubblico ha avuto l’opportunità di conoscere i
giovani concorrenti ancora meglio, grazie a
delle brevi clip di presentazione, in cui sono
comparsi anche i membri delle loro famiglie per descriverne il carattere e le abitudini.
I brani proposti sono stati caratterizzati da
una buona varietà nei generi e negli argomenti trattati, trasmettendo messaggi positivi e di speranza per un mondo migliore,
all’insegna della pace.
Quest’anno, il filo conduttore della kermesse è stato “Tutti i colori dell’uguaglianza”,
tema affrontato anche grazie all’apporto
di Vincenzo Spatafora, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Attraverso la musica,
la lettura di fiabe, la presenza in studio di
ospiti, si è voluto ribadire a più riprese l’importanza del rispetto delle diversità quale
valore fondamentale per una società civile. L’intento dello show è stato quello di far
passare un concetto chiaro e facilmente
comprensibile dal giovane pubblico cui lo
“Zecchino” da sempre si rivolge: si è tutti
uguali perché ognuno è diverso dall’altro.
Perciò, non devono e non possono esistere discriminazioni di alcun tipo, né per
la razza, né per la provenienza culturale o
sociale. Mai come oggi, lanciare un appello così importante risulta cruciale ed è un
bene che lo recepiscano anche i bambini,
essendo loro gli uomini del futuro.
Rete: Rai 1
Genere: Concorso
canoro per bambini
Produzione: Rai,
Antoniano di Bologna
Regia: Igor Skofic Autori: Mauro
Caporiccio, Giovanna
Ciorciolini, Fabrizio
Palaferri, Angela
Senatore
Conduttori: Cristel
Carrisi, Flavio
Montrucchio
In onda: da martedì 17
novembre a sabato 21
novembre 2015, alle ore
17:00
Durata: 4x1h30’ e
1x2h30’
Ascolti medi: 2.004.600
telespettatori; 13,93%
share
199
Adventure Time
Rete: Boing
Genere: Serie animata
Produzione: Frederator
Studios, Cartoon
Network Studios,
Cartoon Network
Regia: Larry Leichliter,
Elizabeth Ito, Nate Cash
e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Pendleton Ward, Kent
Osborne, Adam Muto,
Patrick McHale, Jack
Pendarvis e AA. VV.
In onda: durante tutta
la stagione, tutti i giorni,
alle ore 20:00
Durata: 176x11’
Ascolti medi: n.p.
200
Le avventure si svolgono in un continente
immaginario dal nome “Terra di Ooo”, in
uno scenario post apocalittico che si intravede già nella sigla iniziale, quando vengono mostrati alberi spogli e terreni bruciati, con bombe e missili nucleari inesplosi
sparsi un po’ ovunque. In alcuni episodi,
poi, si intuisce che il pianeta Terra è stato in
gran parte distrutto.
Il protagonista delle storie è Finn l’avventuriero, un ragazzo di dodici anni che è l’unico essere umano in questo strano posto.
Il suo migliore amico è un cane dai poteri
magici, di nome Jake, che può ingrandirsi
o rimpicciolirsi, ma anche trasformarsi in
qualsiasi cosa gli chieda il suo padroncino. I due passano le giornate ad aiutare
chi è in difficoltà. Questo cartone, però, è
in realtà una favola per grandi; la trama
può apparire spesso sconnessa agli occhi
di un bambino che ignora e può non comprendere cosa si cela dietro la cosiddetta
“Grande Guerra dei funghi”, che allude ovviamente ad un conflitto nucleare che alla
Terra non lascerebbe scampo. La città in
cui vivono è fatta di zucchero e abitata da
tortine parlanti, le storie sembrano non
seguire necessariamente un filo logico, ma
solo quello che può essere il flusso della
fantasia di un bambino. Forse il messaggio
che il creatore del cartoon ha voluto comunicare è proprio questo: in un mondo quasi
del tutto distrutto dalla violenza dell’uomo,
probabilmente l’unico rifugio possibile è
proprio il mondo della fantasia dei bambini, dove tutto può ricominciare.
Alex & Co.
Seconda stagione
I ragazzi del Melsher Institute sono alle prese con un nuovo anno scolastico e Alex, il
protagonista, che dovrebbe trasferirsi in
America con la famiglia a causa del lavoro
del padre, sta escogitando col fratello Joe
un piano per non abbandonare amici e progetti musicali. I coniugi Leoni sono molto uniti e la scelta è quella di seguire la carriera del
marito. I piani, però, vengono stravolti da un
malore della mamma, che scopre di essere
incinta. La scelta della famiglia immediatamente ricade sulla tutela della nuova vita,
seppur ancora in stato embrionale: questo
è l’unico elemento capace di mettere senza
ombra di dubbio in secondo piano i progetti
lavorativi oltreoceano.
Le vicende che si dipanano dalla permanenza in Italia dei Leoni rientrano in un quotidiano purtroppo “tipico” delle serie per ragazzi, in cui i grandi sono incerti o prepotenti,
i giovani adulti rampanti, ma ogni tanto leali
(come ad esempio Joe, che in questa stagione sarà aiutato dal fratello minore a fidanzarsi con Lara), i ragazzi alle prese con la
scoperta delle proprie emozioni e aspirazioni, non senza conflitti, talvolta esasperati, tra
loro e con gli adulti, genitori compresi. Permane una latente ricerca del rispetto di valori come la lealtà e l’amicizia e, non ultimo,
dei legami familiari. Alex riuscirà a coronare
il suo sogno di vincere il talent cui partecipa
con la sua band, non prima però di aver visto la sorellina appena nata. Se poi resterà
con la sua fidanzata non si sa: forse lei si
accorgerà di cercare altro nella vita ma, del
resto, anche questa è adolescenza.
Rete: Disney Channel
Genere: Serie tv
Produzione: The Walt
Disney Company Italia,
3Zero2
Regia: Claudio Norza
Autori/Sceneggiatori:
Marina Efron Versiglia,
Benjamín Herranz, Maria
Carmen López-Areal
Garcia, Costanza Novick,
Ángela Obón
Interpreti: Leonardo
Cecchi, Eleonora
Gaggero, Beatrice
Vendramin
In onda: dal 27
settembre al 29
novembre 2015, la
domenica, alle ore 19:20
Durata: 18x22’
Ascolti medi: n.p.
201
Alvin!!! E i Chipmunks
Rete: K2
Genere: Serie animata
Produzione:
Bagdasarian
Productions, OuiDo!
Productions
Regia: Janice Karman
Autori/Sceneggiatori:
Janice Karman, Peter
H. Saisselin, Michael
Bagdasarian, Reid
Harrison, Vanessa
Bagdasarian e AA. VV.
In onda: durante tutta
la stagione, dal lunedì al
venerdì, in vari orari
Durata: 66x34’
Ascolti medi: n.p.
202
La serie arriva dopo il successo del primo
film “Alvin Superstar”, uscito in Italia nel
2008, e dei due sequel basati sulla storia
di tre simpaticissimi scoiattolini dalla voce
incredibile, inventati nel 1958 da Ross Bagdasarian e già protagonisti di diversi libri
per ragazzi.
Alvin, Theodore e Simon sono tre fratelli che
viaggiano per tutto il mondo come famose
rockstar, ma continuano a frequentare la
scuola come tutti gli adolescenti, non sono
né viziati né privilegiati ed il loro strepitoso
successo non ha cambiato le loro abitudini.
Le loro migliori amiche sono Brittany, Jeanette ed Eleanore, chiamate le Chippetes,
anch’esse tre scoiattoline cantanti, con cui
condividono concerti e tempo libero.
Il loro manager e papà adottivo, Dave,
scrive per i piccoli cantanti i brani di successo, ma soprattutto cerca di tenere a
bada i loro turbolenti caratteri e di gestire i concerti durante i quali i tre roditori ne
combinano di tutti i colori. Dave è sempre
pronto a rimproverare Alvin che è il trascinatore del gruppo grazie al suo travolgente entusiasmo, ma anche un vero combinaguai. Simon è il più maturo e intelligente
e ricopre un po’ il ruolo del saggio, mentre
Theodore è il più timido e ingenuo ma anche il più generoso. Insieme sono un po’
pasticcioni, ma sempre solidali tra loro e
leali verso gli altri. Gli episodi sono divertenti e affrontano, con la giusta dose di
umorismo, temi importanti come il bullismo a scuola, l’importanza delle regole, la
capacità di superare le proprie paure.
Big Time Rush
Big Time Rush è il nome di un complesso
formato da quattro amici che dal Minnesota si sono trasferiti a Los Angeles dopo il
loro strepitoso successo come boy band di
musica pop. Tutti gli episodi sono ambientati nell’hotel “Palm Woods”, dove vivono, e
nella scuola speciale per artisti vip che frequentano. Si occupano di loro il produttore
e la sua assistente che rivestono un po’ il
ruolo di “genitori” e con i quali ovviamente
entrano spesso in conflitto.
Kendall è il leader del gruppo, anche se i
quattro sanno relazionarsi alla pari senza
troppe invidie o desiderio di prevalere l’uno
sull’altro. Alla fine si rivelano sempre buoni
amici che sanno supportarsi ed aiutarsi. Il
vero punto forte di questa serie è la musica originale: la band funziona, le canzoni
sono orecchiabili e ballabili, ma quando si
seguono i personaggi le storie appaiono
vuote e scontate. La recitazione è sempre
esageratamente sopra le righe, ogni azione è sottolineata in modo ridondante dagli
effetti sonori. La gag del direttore dell’albergo che minaccia continuamente di
sfrattare i protagonisti perché non rispettano le regole viene troppo sfruttata fino a
non risultare più divertente, ma semplicemente ripetitiva. I telespettatori seguono i
vari flirt e infatuazioni sempre nei confronti
di ragazze che cantano, ballano o recitano.
Insomma, la serie ha ben poco da raccontare e il suo unico scopo è quello di riproporre i successi musicali di quattro ragazzi
che sono diventati delle star.
Rete: Rai Gulp
Genere: Sitcom
Produzione: Jack
Mackie Pictures, Sony
Music Entertainment,
Nickelodeon Network
Regia: Savage Steve
Holland, Jonathan
Judge, Stewart Schill e
RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Scott Fellows, Jed
Spingarn, Mark Fellows,
Keith Wagner, Lazar
Saric e AA. VV.
Interpreti principali:
Logan Henderson,
James Maslow, Carlos
Pena Jr., Kendall
Schmidt
In onda: durante tutta
la stagione, tutti i giorni,
alle ore 14:25
Durata: 75x23’
Ascolti medi: n.p.
203
Calimero
Rete: Rai YoYo
Genere: Serie animata
Produzione: Rai Fiction,
Studio Campedelli,
Calidra, Gaumont
Animation, TF1, Disney
Junior
Regia: William Renaud
Autori/sceneggiatori:
Anne Ricaud, Johanna
Crawczyk, Teddy J.
Stehly, Benjamin Le
Bars, Baptiste Grosfilley
e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, tutti i giorni, in
vari orari
Durata: 104x11’
Ascolti medi: n.p.
204
Calimero è un pulcino tutto nero, noto al
pubblico già negli anni Sessanta quando
comparve nella trasmissione “Carosello”,
divenendo da subito un’icona della storia
della televisione italiana. La società Mira
Lanza infatti, per pubblicizzare il suo detersivo Ava, raccontò nei suoi spot la storia di questo sfortunato animaletto (nato
dalla fantasia dei fratelli Pagot), caduto
nella fuliggine sporcandosi completamente le piume, motivo per il quale sua madre
non l’aveva riconosciuto. Da questo primo
crudele incidente sarebbero scaturite una
serie di disavventure per il piccolo ma coraggioso pulcino, chiamato a far fronte da
solo a tutte le difficoltà della vita.
Nella serie televisiva realizzata in 3D trasmessa da Rai YoYo, Calimero vive invece
felice e sereno nella piccola città di fantasia Belladagio con i suoi due amorevoli
genitori, la sua dolce fidanzata Priscilla e i
suoi migliori amici Valeriano e Piero. Il tenero protagonista è un personaggio molto positivo, è generoso e sempre pronto
ad aiutare chi è in difficoltà, riportando
il sorriso a tutti. Lo sentiamo spesso ripetere la frase “È un’ingiustizia però!” la
quale, anche se pronunciata con un tono
lamentoso, nasconde una grande determinazione a battersi per ciò che lui ritiene
giusto. Grazie al suo esempio, i giovanissimi telespettatori possono imparare a non
scoraggiarsi e ad essere solidali con gli
altri, ma soprattutto quanto siano importanti le buone intenzioni.
Camp Lakebottom
Tre ragazzini salgono su un autobus, pronti
a trascorrere le vacanze in un campo estivo. A causa di un perfido scherzo di un altro
coetaneo (che sarà il loro nemico durante la tutta la serie), si ritrovano però in un
posto tutt’altro che rassicurante. È Camp
Lakebottom, dove niente è come dovrebbe essere. Un posto praticamente deserto,
dove tra i pochi vivono uno zombie ed una
cuoca che prepara piatti disgustosi; in più,
l’acqua del lago è putrida, infestata da un
mostro marino.
Il cartoon è contraddistinto da situazioni
assurde, in un contesto anche igienicamente degradato. Di certo i protagonisti non
sono degli esempi da seguire, basti pensare a Squirt, un ragazzino che non si lava
e che addirittura in un episodio ammette di
non cambiare mai gli slip. Ai ragazzini piace
fare il bagno nelle acque melmose e pian
piano finiscono per affezionarsi al campo
dove fortuitamente sono capitati. Vanno
fieri delle loro avventure, vissute con una
certa dose di irresponsabilità nonostante
i costanti pericoli cui vanno incontro, viste
le numerose creature malefiche che incontrano. Anche le modalità di racconto sono
discutibili: tanti i colpi di scena, con stacchi
di montaggio improvvisi che possono facilmente spaventare i piccoli all’ascolto per
le improvvise comparsate di mostri, come
ragni giganti o insetti vari. Di educativo, insomma, non c’è nulla: un cartone, dunque,
vivamente da sconsigliare ai bambini perché non ha da insegnar loro proprio niente.
Rete: K2
Genere: Serie animata
Produzione: 9 Story
Media Group
Regia: Phil Lafrance,
Jamie LeClaire
Autori/Sceneggiatori:
Eric Jacobson, Betsy
McGowen, Shelley
Hoffman, Robert
Pincombe, Laurie Elliott
e AA.VV.
In onda: durante la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 52x11’
Ascolti medi: n.p.
205
Clarence
Rete: Cartoon Network
Genere: Serie animata
Produzione: Cartoon
Network Studios
Regia: Raymie Muzquiz,
Nelson Boles, David
Ochs e RR.VV.
Autori/Sceneggiatori:
Skyler Page, Spencer
Rothbell, Mark Banker,
Tony Infante, Nelson
Boles, Patrick Harpin e
AA.VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 51x11’
Ascolti medi: n.p.
206
Clarence è un ragazzino di nove anni, un po’
cicciottello e poco intelligente, ma spensierato e anche generoso. La serie ruota attorno alle sue avventure quotidiane insieme ai suoi due amici più cari, Sumo e Jeff.
Vive con la madre Mary e il suo compagno
Chad, un tipo un po’ confusionario che non
si sa bene che lavoro faccia.
I tre ragazzini si divertono molto insieme
in modo veramente semplice, anche se a
volte delle azioni che possono sembrare
innocenti, come rubare buoni sconto al supermercato o trovare espedienti per giocare ai videogames in una sala da giochi
senza inserire il gettone, possono portare i
bambini ad imitare questi comportamenti
“simpatici”, ma in ogni caso scorretti.
Clarence è un golosone e mangia qualsiasi
cosa, persino i resti della pizza lasciati sui
piatti di una festa di compleanno appena
finita. Tuttavia, se il suo ingurgitare di tutto, da un lato, può far sorridere, dall’altro
è necessario considerare che presentare
un personaggio che si alimenta in maniera
smodata ed è in sovrappeso non è propriamente un buon esempio da fornire ai
più piccoli. I maggiori problemi di Clarence
sono rappresentati da Belson, un bambino ricco e viziato che si diverte a prenderlo
in giro, forse invidioso del fatto che il protagonista, sia simpatico a tutti con la sua
spontaneità e semplicità. Il lato positivo di
questa serie sta nell’insegnare ai bambini che per divertirsi ed essere felici basta
avere dei buoni amici e tanta fantasia.
Curioso come George
George è una simpatica scimmietta, che
vive insieme al suo padrone Ted, “l’uomo
con il cappello giallo”. Passa le giornate
sempre in movimento, alla continua ricerca
di novità. Le sue azioni ed intenzioni sono
descritte da una voce fuori campo, poiché
George si esprime solamente emettendo
dei versi. Nonostante ciò, capisce e si fa
comprendere bene da chi lo circonda.
L’impegno lo spinge a mettersi alla prova in
ogni campo. Per questo, spesso si cimenta in imprese più o meno complesse con
le sue sole forze, guidato dall’intuito e da
un po di incoscienza. Così, quando sta per
combinare qualche pasticcio o non riesce
a centrare il suo obiettivo, accorrono Ted e
gli amici per aiutarlo. Sono loro a dargli i
giusti consigli e a fornirgli insegnamenti di
natura pratica, in particolar modo relativi
a fenomeni fisici e scientifici. La scimmietta
può far dunque tesoro di queste indicazioni e acquisire un bagaglio di conoscenze
significativo.
George altro non è che la metafora di un
bimbo. Come quest’ultimo, è attirato dagli
oggetti che vede intorno a lui, vuole conoscere sempre cose nuove, ma ha necessità
di una guida che lo educhi. Il cartone, quindi, tramite le vicende raccontate, ribadisce
l’importanza degli adulti e per estensione
dei genitori come pilastri fondamentali per
la crescita e l’educazione di un bambino.
Inoltre, riesce a spiegare con un linguaggio
semplice concetti complessi, che possono
essere così agevolmente compresi dai piccoli telespettatori sintonizzati.
Rete: Frisbee
Genere: Serie animata
Produzione: Imagine
Entertainment, Universal
Animation Studios,
WGBH Boston
Regia: Frank Marino,
Scott Heming, Dean
Criswell e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Joe Fallon, Craig Miller,
Raye Lankford, Cusi
Cram, Bruce Akijama e
AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 80x20’
Ascolti medi: n.p.
207
Dance Academy
Rete: Boing
Genere: Serie tv
Produzione: Werner Film
Productions
Regia: Ian Watson, Ian
Gilmour, Daniel Nettheim
e RR.VV.
Autori/Sceneggiatori:
Samantha Strauss,
Joanna Werner, Liz
Doran, Greg Waters,
David Hannam e AA.VV.
Interpreti principali:
Xenia Goodwin,
Dena Kaplan, Jordan
Rodrigues
In onda: dal 12 ottobre
2015 al 15 gennaio 2016,
dal lunedì al venerdì, alle
ore 14:10
Durata: 70x25’
Ascolti medi: n.p.
208
La protagonista della serie televisiva di
origine australiana è Tara Webster, una
ragazza che sogna di diventare una ballerina professionista e infatti frequenta
l’Accademia Nazionale di Danza di Sydney, dove sono ambientati tutti gli episodi.
I corsi sono molto duri e selettivi.
Tara è cresciuta in una fattoria ed è una
persona ambiziosa, ma di buoni principi.
Invece Abigail, la sua compagna di corso,
è una perfezionista, competitiva, severa
con sé stessa ma spesso anche molto
scorretta con gli altri. Tra loro c’è anche un
ragazzo dotato di grande talento, Christian, che ha alle spalle delle storie di piccola delinquenza giovanile ma che riesce
ad integrarsi nel gruppo e trovare nella
danza un mezzo di riscatto sociale. Ogni
episodio inizia e si conclude con una riflessione in voice over della protagonista, che
in fondo riesce sempre a trovare la parte buona nelle persone che incrocia nelle
sue giornate, fatte di allenamento, tanto
impegno e innocenti storie d’amore ricche
di gioie e delusioni che aiutano a crescere.
La serie è sicuramente dedicata agli appassionati di ballo, ma la danza può essere anche semplicemente un espediente
per dimostrare che con il lavoro e l’impegno tutti possono realizzare i propri sogni
o almeno provarci. L’amicizia è un valore
importante, perché condividendo paure e
insicurezze si diventa più forti e gli amici
sono la vera ricchezza. Tara, infatti, riesce
a rimanere nella scuola proprio grazie al
loro aiuto.
Daniel Tiger
Il tigrotto protagonista del cartone animato
è a tutti gli effetti simile ad un bambino: curioso, creativo, pasticcione e un po’ capriccioso. Con la mamma, il papà e la sorellina
vive in un paesino immaginario, trascorrendo le sue giornate anche insieme agli amici,
sia umani che animaletti antropomorfizzati
e parlanti.
L’originalità del delizioso cartoon sta nel
fatto che Tiger spesso chiami direttamente in causa i piccoli telespettatori, target di
riferimento della serie. Lo fa in maniera affettuosa, considerandoli suoi amici ed invogliandoli a tuffarsi con lui nei giochi inventati
con i coetanei e nelle avventure immaginarie che intraprende nella sua mente. È un
buon modo per stimolare l’ingegno e la curiosità dei bambini, cui il tigrotto pone anche
semplici domande per sondarne gusti e interessi. Si tratta, ovviamente, di un dialogo
fittizio, ma allo stesso tempo questa strategia comunicativa è adeguata per non mantenere il giovanissimo pubblico all’ascolto in
uno stato di passività. Messaggi educativi
vengono trasmessi in maniera costante
tramite la presenza degli attenti genitori
del piccolo felino, che partecipano ai suoi
giochi ma allo stesso tempo lo correggono
quando esagera e sbaglia. Per farlo, cantano anche motivetti orecchiabili, ripetuti più
volte, memorizzabili con facilità dal figlio e,
di conseguenza, anche da chi guarda. Elementi, questi, che sommati definiscono il
cartoon come un prodotto perfettamente
a misura di famiglia, divertente e istruttivo
allo stesso tempo.
Rete: Cartoonito
Genere: Serie animata
Produzione: 9 Story
Media Group, Fred
Rogers Company, Out of
the Blue Enterprises
Regia: Vadim Kapridov,
Demetrius Wren,
Nathalie Toriel
Autori/Sceneggiatori:
Angela Santomero,
Becky Friedman,
Fred Rogers, Jennifer
Hamburg, Sheila
Dinsmore e AA.VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 65x11’
Ascolti medi: n.p.
209
Detective Conan
Rete: Super!
Genere: Serie animata
Produzione: TMS
Entertainment
Regia: Kenji Kodama,
Masahito Yoshioka,
Yasuichirô Yamamoto e
RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Gōshō Aoyama,
Jun’ichi Miyashita, Kanji
Kashiwabara, Toshiki
Inoue, Yūichi Higurashi e
AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni,
alle ore 17:30 o alle ore
18:40
Durata: 755x23’
Ascolti medi: n.p.
210
Detective Conan è la versione televisiva del
manga pubblicato in Giappone dal 1994,
tuttora prodotto e considerato uno dei fumetti più importanti e seguiti soprattutto
per l’originalità del genere giallo.
Il protagonista, un bambino di circa sette
anni, sogna di diventare come Sherlock Holmes ed ha un incredibile intuito nelle indagini. La sua storia in realtà è molto complessa:
non si tratta, infatti, di un ragazzino, ma di
un liceale che un giorno assiste ad un omicidio riuscendo in poche ore a smascherare
il colpevole; degli uomini di un’organizzazione criminale, nell’intento di eliminare questo
scomodo testimone, gli somministrano una
sostanza che però, invece di ucciderlo, lo fa
tornare piccolo. Shinichi (questo il suo vero
nome) decide di non svelare a nessuno la
sua vera identità e la cambia, rifugiandosi
a casa dell’amica Ran e di suo padre Kogoro Mori, detective di seconda categoria che
diventerà uno dei più stimati grazie all’aiuto
di Conan. I casi affrontati negli episodi sono
quasi sempre omicidi e spesso anche abbastanza crudeli. La parte delle indagini è
sicuramente la più interessante e stimolante per i ragazzi perché seguono il filo logico ricostruendo gli eventi. In realtà, però, si
tratta di una serie poliziesca adatta ad un
pubblico più maturo e il fatto che ci sia, almeno nelle sembianze, un bambino molto
intelligente come protagonista può confondere i piccoli telespettatori, invogliati a seguire le avventure di questo giovanissimo
investigatore. La collocazione pomeridiana
quindi non è sicuramente adatta.
Doraemon
È il cartone animato più seguito di sempre, da quando, nel 1969, venne creato da
Fujiko F. Fujio. Un successo, quello del “gatto
spaziale” Doraemon, che nel 2014 ha dato
vita anche a quella che ormai sembra essere una naturale evoluzione dei personaggi amati dai bambini in tv, cioè il film in 3D.
Purtroppo non tutto è pienamente convincente in questa pur ben confezionata
opera che ormai punta ai cinquant’anni di
carriera. Le vicende ruotano attorno al gatto robot Doraemon e ai cosiddetti “ciuschi”, i
marchingegni che estrae dal suo marsupio
(eliche che si mettono in testa per volare,
amuleti dell’amore, macchine del tempo)
per trarre d’impaccio Nobita, il suo padroncino di dieci anni, dalle situazioni più assurde
nelle quali si caccia continuamente. Attorno
a loro il mondo dei compagni di scuola e
di giochi del ragazzino, come i bulli Gian e
Suneo e l’amichetta Shizuka, o il bravissimo
Dekisugi. Il problema è che, in omaggio alla
formula del “tormentone” di sicuro successo fra i piccoli, cioè il ripetersi di situazioni
tali e quali, il pigrissimo Nobita non conosce nessun tipo di evoluzione apprezzabile,
non imparando mai dai suoi errori, e nella
vita reale i ciuschi riparatori non ci sono! Gli
spunti positivi sono la critica al bullismo, la
bontà che traspare dal piccolo Nobita, la
figura positiva di Shizuka. Il problema vero
però è che il ragazzino riesce sempre a farla franca. Insomma, non per riesumare la
letteratura per bambini, ma se un giorno lui
incontrasse Pinocchio, forse potrebbe imparare qualcosa in più.
Rete: Boing
Genere: Serie animata
Produzione: Asatsu,
Fujiko Productions, ShinEi Animation, Shogakukan, TV Asahi
Regia: Ayumu
Watanabe
Autori/Sceneggiatori:
Fujiko F. Fujio
In onda: durante tutta la
stagione, il martedì, alle
ore 20:00
Durata: 174x23’
Ascolti medi: n.p.
211
Dottoressa Peluche
Reti: Disney Junior, Rai
YoYo
Genere: Serie animata
Produzione: Brown Bag
Films, Disney Junior
Regia: Norton Virgien,
Dan Nosella, Saul
Blinkoff e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Chris Nee, Sascha
Paladino, Noelle Wright,
Kent Redeker, Kerri Grant
e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 92x11’
Ascolti medi: n.p.
212
Dottie, la bimba di sei anni protagonista della serie, ha spiccate capacità di prendersi
cura degli altri e di preoccuparsi della loro
buona salute: le esplica nel rapporto con
giocattoli e animali di peluche che, tramite
uno speciale e magico stetoscopio, prendono vita e interagiscono con lei. Grazie al
fantasioso escamotage, Dottie - o meglio
la Dottoressa Peluche - trasmette ai piccoli
spettatori tanti insegnamenti importanti di
primo soccorso e buone abitudini da adottare nel quotidiano. Anche il tema della sicurezza in auto è stato ampiamente trattato
con una puntata dedicata: un tassista (ovviamente giocattolo) spaventa i passeggeri
con una guida disattenta - ogni occasione
è buona per distrarsi e perdere il controllo
della situazione - senza uso di cinture e molto pericolosa. Nessuno, quindi, vuol più salire sul suo taxi e questo lo rattrista; Dottie,
allora, gli spiega che deve cambiare modo
di guidare se intende avere ancora clienti e
soprattutto se vuole trasportarli senza pericoli. Il tassista impara la lezione: comincia
a far metter le cinture, a porre attenzione
nella salita e discesa dei passeggeri e nel
muoversi sulla strada, guardando a destra
e sinistra, e, al sopraggiungere di nuove distrazioni, dopo un attimo di esitazione si riprende subito e mette in pratica gli insegnamenti ricevuti. I bambini piccoli apprendono
corretti stili di vita e norme di sicurezza in
maniera molto più immediata e istintiva se
presentati, come in questo caso, attraverso
un mezzo divertente e accattivante come
può essere un cartoon.
Dr. Dimensionpants
Prima stagione
Il protagonista della serie animata è un
bambino dai capelli rossi, Kyle Lipton, che
possiede un paio di pantaloni molto speciali. Ogni volta che li indossa può trasformarsi in un Panta-Kid, un supereroe in grado di viaggiare da una dimensione all’altra.
Ha una sorellina prodigio che si chiama
Amanda e due genitori molto affabili. Il
suo migliore amico è lo strano unicorno
parlante Philip che, pur non sembrando
molto serio nell’aspetto (ha una criniera
variopinta e un’espressione non troppo intelligente e spesso è molto goffo), in realtà
è il suo consigliere nonché custode, poiché
fa parte di un antico ordine di unicorni ed
è incaricato di proteggere i panta-eroi affinché usino i loro poteri in modo consono.
Una sorta, quindi, di guida spirituale che
accompagna il ragazzino nelle missioni
speciali così come nelle piccole difficoltà
quotidiane.
Sia Kyle che sua sorella, con la quale è
molto solidale, amano giocare con i videogiochi e sono spesso su Internet e sui social
network, come dimostra il fatto che Amanda abbia un blog. Anche se il protagonista
deve mantenere nascosta la sua identità
quando cerca di rivelare il suo segreto per
vantarsi con qualcuno, alla fine nessuno
gli crede. Kyle si imbatte in mille avventure
durante le quali deve combattere contro
nemici interdimensionali e alla fine riesce
sempre nella sua missione, anche se non
è ben chiaro il vero scopo delle sue scorribande. Situazioni folli e personaggi ambigui che hanno ben poco da raccontare.
Rete: Boing
Genere: Serie animata
Produzione: DHX Media
Regia: Jon Izen,
Thom Mckenna, Brent
Bouchard
Autori/Sceneggiatori:
Brad Peyton, Josh
Saltzman, Shawn Kalb,
Emer Connon, Alan
Resnick e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 26x12’
Ascolti medi: n.p.
213
Due Fantagenitori
Rete: Frisbee,
Nickelodeon
Genere: Serie animata
Produzione: Nickelodeon
Animation Studios,
Frederator Studios
Regia: Gary Conrad,
Butch Hartman, Ken
Bruce e RR.VV.
Autori/Sceneggiatori:
Butch Hartman, Steve
Marmel, Kevin Sullivan,
Jack C. Thomas, Scott
Fellows e AA.VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 243x11’
Ascolti medi: n.p.
214
Timmy è un bambino di dieci anni, con genitori assenti e una perfida babysitter, caratteristiche che lo rendono “idoneo” ad
avere due fantagenitori, Cosmo e Wanda,
creature magiche assegnate solo a bimbi
che ne hanno bisogno e in grado di esaudire qualunque desiderio, purché non vietato
dal “Regolamento”. Un’estrema negatività
circonda Timmy. Il padre stravagante e la
madre narcisista inventano mille scuse pur
di lasciarlo in balia della babysitter per avere
più tempo per sé stessi. La bambinaia, Vicky,
lo odia e si diverte a torturarlo, ma quando lui lo racconta ai genitori questi non gli
credono. Il maestro Crocker, suo principale antagonista, è antipatico e cattivo, gode
nel mettere insufficienze agli alunni e cerca
sempre di dimostrare l’esistenza di Cosmo
e Wanda. Poi c’è la bimba di cui Timmy è innamorato, che lo tratta malissimo, ed infine
il bullo. A salvare il protagonista con qualche
insegnamento positivo sono i fantagenitori,
come avviene in ogni puntata. Ma anche le
due creature magiche non convincono fino
in fondo, non riuscendo a rappresentare
un riferimento pedagogico, né tantomeno
affettivo. Cosmo è un bonaccione, simile al
vero padre di Timmy; è lui che ha partorito il
piccolo Poof perché nel mondo magico sono
i maschi (altra stranezza) ad avere le gravidanze. Wanda è pronta a rimediare ai guai
del protagonista e del consorte, ma non ha
slanci di amore nei confronti del bambino.
Insomma, un “pasticciaccio” che può causare dal punto di vista educativo disorientamento e insicurezza nel piccolo spettatore.
Ever After High
Sulla scia del successo delle Monster High
anche questa serie ha sviluppato una linea
di bambole alla moda. Invece di una scuola
per mostri, stavolta la Ever After High è un
istituto frequentato da figli di personaggi
di fiabe e favole e tutti gli studenti devono
promettere di seguire il destino dei propri
genitori. Il copione si ripete più o meno con
lo stesso meccanismo, anche se per fortuna in questo caso il contesto è un mondo
incantevole e colorato. Tra i protagonisti ci
sono Apple White, figlia di Biancaneve, Briar
Beauty, la figlia della bella addormentata,
C.A. Cupid, figlia adottiva di Eros, ma anche Ashlynn Ella, la figlia di Cenerentola,
che gestisce un negozio di scarpe dentro
la scuola, oppure Cedar Wood, figlia di Pinocchio, che essendo fatta di legno sogna
di diventare una ragazza normale. Gli autori
di queste storie sembrano essersi divertiti a continuare le favole, immaginare cosa
avrebbero fatto Pinocchio o Cenerentola
dopo la parola Fine, un esercizio di immaginazione molto costruttivo che stimola la
fantasia dei bambini.
Nella scuola ci sono però anche alcuni discendenti “ribelli”, che non vogliono seguire
affatto, a volte anche giustamente, le orme
dei propri genitori. Ad esempio c’è Raven
Queen, figlia della Regina Cattiva, che lancia degli incantesimi capaci di fare solo del
male, pur se usati con buone intenzioni, oppure Madeline Hatter, figlia del Cappellaio
Matto. Questi ultimi si battono per la libertà
di ognuno di scegliere il proprio destino: è
giusto o no seguire sempre i genitori?
Rete: Super!
Genere: Serie animata
Produzione: Mattel
Entertainment
Production
Regia: W. Scott Forbes,
Brandon James Scott
Autori/Sceneggiatori:
Bart Jennet, Audu
Paden, Ira Singerman,
George Doty IV
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 69x8’
Ascolti medi: n.p.
215
Floopaloo
Rete: Frisbee
Genere: Serie animata
Produzione: Xilam,
France Télévisions,
A Plus Image 2,
Castelrosso, Rai Fiction,
Teletoon+
Regia: Hugo Gittard,
Jean Cayrol
Autori/Sceneggiatori:
Marc du Pontavice,
Sebastien Guérout, Maël
Le Mée, Raphaelle Río,
Julíette Turner e AA.VV.
In onda: dal 22 febbraio
2016 e durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 18:25
Durata: 104x13’
Ascolti medi: n.p.
216
I protagonisti della serie sono i cugini Lisa e
Matias, che trascorrono insieme le vacanze
in un campo estivo nella Valle delle Sorprese, luogo dai magici paesaggi e dalla natura favolosa, dove essi fanno molte scoperte.
Il tempo della non scuola è un momento
molto importante nello sviluppo psicologico
dei bambini: le vacanze estive possono essere un’occasione di crescita fondamentale, soprattutto se si conoscono posti nuovi e
si ha l’opportunità di divertirsi con i coetanei,
distanti dalle mete più frequentate dal turismo di massa.
In realtà, il luogo più bello e interessante da
esplorare è la fantasia dei bambini, pertanto trovare dei momenti per darle libero sfogo è essenziale. Questo, forse, per loro è più
facile farlo quando sono lontani dagli occhi
degli adulti: solo allora possono trovare un
mondo sorprendente, con esseri incredibili come Floopaloo, una sorta di creatura
mitica che si suppone abbia il potere di realizzare i sogni. Il pubblico di riferimento è
quello tra i sei e nove anni, ma il cartoon attrae e incuriosisce anche i bimbi più piccoli
per le ambientazioni fantastiche, la grafica
semplice e divertente e le bellissime musiche originali di Vincent Artaud, il compositore del pluripremiato film muto The Artist. È
interessante segnalare che Lisa porta sempre con sé un diario segreto, mentre Matias
ha un cellulare che però usa in modo intelligente: scatta le foto e le pubblica sul suo
blog, dove racconta tutte le sue avventure.
Due forme diverse, ma comunque utili per
abituare i ragazzi alla narrazione.
Giust’in tempo
Giustino è un bimbo che ogni giorno, a seconda delle situazioni che sta vivendo nel
presente, si ritrova in epoche del passato
o luoghi geograficamente lontani. Questi
spostamenti sono l’occasione per piccoli
insegnamenti di vita: da un lato per avere
qualche nozione su periodi storici distanti
nel tempo, stili di vita diversi, mezzi utilizzati; dall’altro per conoscere altri paesi, i
costumi dei loro abitanti, le abitudini, le
usanze, gli animali che ci vivono con le caratteristiche peculiari, diversi modi di giocare e tanto altro.
Ad accompagnarlo in queste avventure
spazio-temporali ci sono Ciuffetto, un pupazzo di argilla che ha la capacità di cambiare forma e Olivia, la loro amica che li
accoglie nel luogo in cui si ritrovano e che
è sempre di grande utilità nel fornire consigli o nozioni storiche e geografiche. I due
compagni aiutano Giustino a svolgere il
compito per cui si sono ritrovati in un determinato luogo e che sarà fondamentale, al rientro a casa – che avviene quando
i genitori lo richiamano – per risolvere il
problema che gli si era presentato nella
vita reale.
In una maniera semplice e adatta al target del programma, telespettatori dai 3
ai 6 anni, i bambini possono esercitarsi
sul concetto di tempo e spazio (test molto
utile a quest’età), imparare piccole nozioni
di storia, di geografia ed essere stimolati a dare risposta a piccoli problemi della
quotidianità.
Rete: Cartoonito
Genere: Serie animata
Produzione: Bell
Broadcast and New
Media Fund, Guru
Animation Studio, Guru
Development
Regia: Harold Harris,
Dee Shipley
Autori: Bruce Robb,
Frank Falcone, Mary
Bredyn , Brandon James
Scott e AA.VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni e
in vari orari
Durata: 52x10’
Ascolti medi: n.p.
217
Gulp Cinema e Teatro
Rete: Rai Gulp
Genere: Intrattenimento
culturale per ragazzi
Produzione: Rai Ragazzi
Regia: Angelo Caserio
Autori: Monica Setta,
Marcello Villella
Conduttori: Simone Lijoi,
Chiara Di Giacomo
In onda: dall’11 ottobre
2015 e durante tutta la
stagione, la domenica,
alle ore 18:30
Durata: 23’
Ascolti medi: n.p.
218
Con una modalità moderna e tecnologica,
interattiva, il programma parla di due media decisamente tradizionali nel loro modo
di fare intrattenimento e cultura: il cinema
e il teatro.
Al pubblico giovane vengono illustrati gli ultimi spettacoli in uscita nelle sale e sui palcoscenici teatrali. Le recensioni, i consigli, le
valutazioni positive o negative, “informazioni, giudizi e pareri” sono dati dai ragazzi
stessi. Questo aspetto è molto importante, perché da un lato i commenti espressi
sono più comprensibili e vicini agli spettatori, dall’altro sono per i giovani uno stimolo a vivere queste tipologie di spettacoli
sviluppando uno spirito critico, cercando di
farsi una propria idea su ciò che si vede, affinché siano protagonisti della fruizione di
film e rappresentazioni sul palcoscenico, e
non osservatori passivi. Una nota di merito particolare va data allo spazio dedicato
al teatro, non perché sia più importante
del cinema, ma perché meno frequentato
dai giovani, e forse anche meno popolare:
troppo poco se ne parla con loro, quando
invece ha delle modalità espressive e comunicative diverse e complementari rispetto al messaggio filmico, capaci di esprimere
emozioni, sentimenti e valori attraverso altri
canali, veicolati da un contatto diretto e reale con l’attore, senza il filtro dello schermo.
Dunque ben venga se questo programma
riuscirà nell’intento di rendere gli spettatori consumatori più consapevoli dei prodotti
cinematografici e più assidui frequentatori
di teatri.
Gulp Magic
Torna per la terza stagione il programma
che mette al centro una delle grandi passioni di bambini e ragazzi: la magia, col
suo fascino dato dall’equilibrio tra il trucco
che c’è, ma non si deve vedere (specialmente per chi vuole apprendere l’arte), e
il voler credere, o far finta di credere, che
si tratti di azioni veramente “magiche”, per
chi da spettatore segue incantato le evoluzioni dei numeri proposti.
Perfetto per esprimere i due aspetti di
quest’arte è il conduttore Raul Cremona,
abile prestigiatore e comico, accompagnato dal simpatico illusionista Edoardo
Pecar e dal comico Gianluca Beretta.
Sempre presenti in trasmissione i giovanissimi allievi del Club Arte Magica di Milano, ma anche tanti ospiti noti in campo
nazionale e internazionale per le loro capacità di maghi.
Attraverso alcuni video del programma
“Cartoon Magic” vengono spiegati dei piccoli trucchi di illusionismo che gli spettatori
possono apprendere, per poi provare a riproporli in compagnia degli amici. Inoltre,
viene presentata anche la magia spettacolare di grandi illusioni realizzate per la
trasmissione “Master of magic”.
Dalle esibizioni si comprende che per diventare un bravo mago è importante non
solo acquisire tecnica e manualità e imparare un po’ di chimica, ma anche sviluppare buone doti di intrattenitore, coltivare
la simpatia, avere sempre rispetto per il
pubblico e capacità di coinvolgerlo.
Rete: Rai Gulp
Genere: Intrattenimento
per ragazzi
Produzione: Rai
Regia: Tiziana Pellerano
Autori: Raul Cremona,
Edoardo Pecar, Toni
Mazzara
Conduttore: Raul
Cremona
In onda: dal 21 dicembre
2015 al 29 gennaio
2016, dal lunedì al
venerdì, alle ore 18:25
Durata: 30x20’
Ascolti medi: n.p.
219
Gulp Music
Rete: Rai Gulp
Genere: Intrattenimento
musicale per ragazzi
Produzione: Rai Ragazzi
Regia: Angelo Caserio
Autori: Marcello Villella
Conduttrice: Gaia
Ranieri
In onda: dal 6 settembre
2015 e durante tutta la
stagione, il sabato, alle
ore 12:05
Durata: 25’
Ascolti medi: n.p.
220
Da sempre la musica è una presenza importante nella vita dei ragazzi: può essere insieme un veicolo per comunicare ma
anche per trasmettere messaggi importanti. Questo spiega il successo del programma, “il magazine musicale interattivo
dei ragazzi per ragazzi!”.
“Gulp Music la tv del Web”, recita la presentatrice: infatti le caratteristiche principali del format sono la contaminazione
tra piccolo schermo e rete, e l’interattività, modalità necessaria se si vuole coinvolgere i giovani, visto che amano essere
protagonisti nella fruizione dei media. Attraverso i siti web dedicati vengono individuati i video più amati, le clip musicali più
richieste, le foto e i filmati realizzati dai ragazzi durante i concerti. I giovani telespettatori possono richiedere attraverso la
webcam i videoclip da mandare in onda e
sono accontentati.
In ogni appuntamento, inoltre, sono intervistati artisti affermati o emergenti, coinvolti anche attivamente nel programma,
rispondendo alle domande dei ragazzi
inviate dalla rete e parlando del loro lavoro. Gulp Music prosegue la sua vita,
ovviamente, anche in rete con il proprio
sito ufficiale e la relativa pagina Facebook, strumenti attraverso i quali continua a
comunicare con i giovani tra una puntata
e l’altra.
H2O
Emma, Cleo e Rikki sono tre amiche sedicenni che, dopo una gita, restano bloccate
sull’isola di Mako, poiché il loro motoscafo
finisce il carburante. Sono costrette a dormire lì, in una notte di luna piena durante la
quale, a loro insaputa, acquisiscono poteri
magici collegati all’acqua. La prima cosa
che scoprono dopo il ritorno a casa è che
tutte le volte in cui vengono a contatto con
l’acqua si trasformano in sirene, per poi
tornare normali solo quando si asciugano.
Decidono di tenere segreto il possesso di
questa virtù magica, ma le loro esistenze
si complicano, come se le vite degli adolescenti non fossero già di per sé complicate.
Così, pur vivendo sulla costa australiana,
sono costrette a rinunciare a molte cose:
ad esempio, non possono fare il bagno
davanti ad altre persone né partecipare
a feste in piscina, perché un solo schizzo
d’acqua le trasforma. Una di loro è anche
costretta a dire addio alle gare di nuoto.
La serie racconta avventure divertenti ed
è dedicata a tutti gli appassionati del mondo marino e dei misteri dell’oceano; torna
a far vivere il mito delle sirene, una leggenda che ha animato la fantasia di migliaia
di scrittori di ogni epoca e che continua ad
affascinare generazioni di tutte le età. Le
vicende ruotano attorno a situazioni reali e
fantastiche, le tre amiche usano i loro poteri per salvare le creature del mare dalla
violenza dell’uomo, ma anche per risolvere
piccole beghe quotidiane. Ne viene fuori
una bella storia di amicizia, in cui complicità fa sempre rima con solidarietà.
Rete: Super!
Genere: Serie tv
Produzione: Film
Finance, Jonathan M.
Shiff Productions
Regia: Colin Budds,
Jeffrey Walker
Autori/Sceneggiatori:
Jonathan M. Shiff,
Anthony Morris, Sam
Carroll, Max Dann, Philip
Dalkin e AA.VV.
Interpreti principali:
Cariba Heine, Phoebe
Tonkin, Claire Holt
In onda: dal 22 febbraio
2016 e durante il resto
della stagione, dal lunedì
al venerdì, in vari orari
Durata: 78x22’
Ascolti medi: n.p.
221
Heidi
Rete: Rai YoYo Genere: Serie animata
Produzione: Planetgo,
Rai Fiction, Studio
100 Animation, Heidi
Productions PTY LTD,
TF1, ZDF, Nine Network
Lagardère Thématiques
for TiJi
Regia: Jerome
Mouscadet
Autori/Sceneggiatori:
Christel Gonnard, Thierry
Gaudin, Laurent Auclair,
Nicolas Verpilleux, Jean
Philippe Robin e AA.VV.
In onda: dal 10 ottobre al
17 novembre 2015, tutti i
giorni, alle ore 11:25
Durata: 39x21’
Ascolti medi: n.p.
222
Il romanzo di Johanna Spyri, pubblicato nel 1880, torna di nuovo sotto forma
di cartoon, stavolta in 3D. Con la protagonista, ritroviamo il nonno, la zia Dete,
gli amici Peter e Clara e la signorina Rottermeier. Heidi è una bambina cresciuta senza la mamma e il papà. Quando la
zia, che si è presa cura di lei dopo la morte
dei genitori, trova lavoro a Francoforte, la
porta dal nonno, un uomo scontroso che
vive sulle Alpi Svizzere. Lì la bimba impara
le abitudini non semplici della vita di montagna, addolcendo l’animo dell’anziano
parente e conquistando tutti con la sua
bontà. Le vicende del racconto la portano
anche a raggiungere la zia in città, e pure
lì fa breccia nel cuore della famiglia Seseman, esponente dell’alta borghesia tedesca. Nonostante le mancanze affettive ed
una famiglia poco unita, dati i contrasti tra
la zia e il nonno, la piccola affronta la vita
con gioia, mostrando ottimismo in ciò che
fa e fiducia nelle persone che conosce, infondendo speranza a chi, come la piccola
Clara che all’inizio non cammina, è meno
fortunata di lei. Il suo animo nobile rende migliori coloro che entrano in contatto con lei, soprattutto i personaggi adulti,
che tendono a tenere sopiti valori come la
sensibilità e l’altruismo, quando dovrebbero essere loro a trasmetterli ai più piccoli.
Heidi è quindi il punto di riferimento da cui
ognuno, a modo proprio, prende esempio.
Un ruolo sì importante, ma un po’ troppo
impegnativo per una bambina, in fondo
anche lei alla ricerca di certezze.
Henry Danger
Captain Man è un supereroe il cui vero
nome è Ray Manchester. Da piccolo Ray
ha accidentalmente rotto un’invenzione
di suo padre, che era uno scienziato, e da
quel giorno è diventato indistruttibile. Non
sente il dolore e vuole sfruttare questo
potere per combattere contro il crimine,
ma per svolgere il suo difficile compito ha
bisogno di un aiutante. Sceglierà Henry,
un ragazzino di 13 anni che, rispondendo
ad un annuncio, si ritrova a svolgere questo “lavoro” dopo la scuola ad una condizione: non dovrà rivelare a nessuno il
segreto di Ray. Il suo nome da supereroe
sarà Kid Danger ed avrà un travestimento
simile al suo capo. I due insieme dovranno mantenere la pace in città e prevedere
ogni possibile motivo di conflitto.
Henry fa molta fatica a gestire la sua
doppia vita tra scuola e famiglia, e spesso
le situazioni che si creano sono davvero
esilaranti. Nonostante le difficoltà, però,
non vuole rinunciare al suo lavoro perché
si diverte tantissimo ad usare gli stravaganti gadget a sua disposizione (come
una super gomma da masticare capace
di trasformarlo), ma soprattutto perché
vuole contribuire a salvare il mondo.
Ogni ragazzo ha sognato almeno una volta di essere un supereroe e di poter usare
delle armi magiche per risolvere problemi e aiutare gli altri. Lo scopo di tutti gli
episodi, senza troppe pretese, è quello di
raggiungere un effetto comico e di divertire i giovani telespettatori, il tutto condito
con buoni sentimenti.
Rete: Super!
Genere: Sitcom
Produzione: Nickelodeon
Network
Regia: Steve Hoefer,
Russ Reinsel, Adam
Weissman e RR.VV.
Autori/Sceneggiatori:
Dana Olsen, Dan
Schneider, David Malkoff,
Christopher J. Nowak,
Jake Farrow e AA.VV.
Interpreti principali:
Jace Norman, Cooper
Barnes, Riele Downs
In onda: dal 14
novembre al 5 dicembre
2015, tutti i giorni, alle
ore 19:25
Durata: 26x22’
Ascolti medi: n.p.
223
I Thunderman
Rete: Nick Junior
Genere: Serie Animata
Produzione: Nelvana,
Silver Lining Production
Regia: AA.VV.
Autore: Rosemary Wells
In onda: da lunedì 1
settembre a martedì 30
dicembre, tutti i giorni,
alle 09,00 e alle 21,00
Durata: 24’
Ascolti medi: n.p.
224
I Thunderman sono un’allegra e divertente
famiglia composta da due genitori e quattro figli di cui due gemelli di 16 anni, Phoebe
e Max, Billy di 10 anni e la più piccola Nora
che ha solo 8 anni. Vivere una vita normale
è per loro la sfida più difficile, ognuno è dotato di un superpotere che deve custodire
gelosamente per non farlo scoprire. Il padre Hank è quello che fa più fatica in questo compito e spesso si mette in situazioni
imbarazzanti. Anche se sono dei supereroi,
affrontano le difficoltà di essere genitori,
figli, adolescenti e i loro poteri soprannaturali spesso si rivelano d’intralcio.
Le storie ruotano soprattutto attorno alle
vicende dei due gemelli, che frequentano
la stessa scuola e condividono praticamente tutto pur essendo diversi. Lei è una
studentessa modello, mentre il fratello
si comporta sempre in modo scorretto e
vuole a tutti i costi fare la parte del cattivo,
facendo brutti scherzi alla sorella e usando
i suoi poteri per cambiare i voti sulla pagella. Ai due viene spesso affidato il compito
di occuparsi dei fratelli più piccoli, impegno
che adempiono con molta insofferenza.
Allo stesso modo mal sopportano i genitori, che li trattano come fossero bambini.
Riecheggiano in questa sitcom le importanti e fortunate note del capolavoro di
animazione “Gli Incredibili” (Disney-Pixar),
ma risulta un po’ “annacquata” la splendida visione d’insieme e i messaggi positivi
sulla capacità della famiglia di far fronte
alle difficoltà restando uniti.
iCarly
Carly è una ragazza di 15 anni, dolce e fantasiosa. I suoi due migliori amici sono Sam,
una ragazza molto aggressiva, testarda e
ribelle che si comporta come un maschiaccio, e Freddie, appassionato di tecnologia e
costantemente preso in giro da Sam. I tre
ragazzi frequentano la stessa scuola e insieme hanno inventato un web show molto
popolare, dal titolo “iCarly”, nel quale le due
ragazze fanno le conduttrici e Freddie cura
la parte tecnica.
Se è apprezzabile la creatività, l’ironia e la
dimestichezza con la tecnologia di questi
adolescenti, bisogna però dire che l’idea del
loro programma nasce da un piccolo incidente tutt’altro che educativo. Un giorno
Sam e Carly appendono in classe un collage
con la testa della loro professoressa su un
corpo di rinoceronte; quest’ultima le scopre
e le punisce, facendole lavorare durante il
weekend, con l’incarico di gestire le audizioni per il talent show della scuola. Mentre
svolgono il loro compito, le due si divertono
a prendere in giro la loro docente per il suo
seno. Accidentalmente, Freddie le riprende
e il video finisce sul web. Molti ragazzi della
scuola lo guardano e si complimentano con
le ragazze per la loro comicità, esortandole
a continuare. Visto il successo ottenuto, le
due decidono di creare un programma nello stesso stile. La pubblicazione di materiale
video in rete all’insaputa di chi viene ripreso,
è un tema molto delicato; i giovani spettatori potrebbero cercare di imitare i personaggi della serie, senza essere consapevoli
di commettere un reato.
Rete: Super!
Genere: Sitcom
Produzione: Schneider’s
Bakery, Nickelodeon
Production
Regia: Steve Hoefer,
Adam Weissman, Russ
Reinsel,
Autori/Sceneggiatori:
Dan Schneider, Jake
Farrow, Ethan Banville,
Matt Fleckenstein,
Arthur Gradstein
Interpreti principali:
Miranda Cosgrove,
Jennette McCurdy,
Nathan Kress
In onda: durante tutta la
stagione, tutti i giorni, in
vari orari
Durata: 109x22’
Ascolti medi: n.p.
225
Io sono Franky
Rete: Boing
Genere: Serie tv
Produzione: TeleVideo
S. A.
Regia: William Barragán
Autori/Sceneggiatori:
Marcela Citterio,
Mauricio Guerra,
Marisa Milanesio,
Claudia Morales, Julieta
Steinberg
Interpreti principali:
María Gabriela de Faria,
Martín Barba, Eduardo
Perez
In onda: dal 1° febbraio
al 22 aprile 2016, dal
lunedì al venerdì, alle ore
13:50
Durata: 60x45’
Ascolti medi: n.p.
226
La protagonista di questa nuova serie colombiana è un’adolescente un po’ speciale: Franky è infatti una ragazza androide,
creata per confondersi con gli altri esseri
umani. Nessuno sa del suo segreto a parte
la famiglia e la sua migliore amica Delfina.
Anche Christian, il fidanzato, non sospetta
nulla e spesso deve subire alcuni suoi strani
comportamenti come accade, ad esempio,
quando la giovane mangia un pasticcino
offertole dalla madre di lui: il dolce le rovina
il circuito della memoria, facendole dimenticare completamente il ragazzo.
Il punto debole della protagonista, che ha
un cervello potentissimo, è proprio il rapporto con gli altri e la gestione dei sentimenti, qualcosa di veramente difficile, se
non impossibile da elaborare e programmare. I compagni di classe inoltre la considerano un po’ strana, così la sua diversità
e la necessità di nascondere la vera natura
aggiungono altri ostacoli a quelli già noti a
tutti gli adolescenti che frequentano il college e che cercano di inserirsi in un gruppo di
coetanei. La creatrice di Franky è Sofía, una
scienziata in carriera ma anche una mamma molto amorevole, che ha un’altra figlia
di undici anni. La donna cerca di controllare
tutta la vita della ragazza attraverso il computer e la revisione continua dei suoi circuiti
e dei piccoli guasti, però a volte le cose le
sfuggono di mano, visti gli infiniti imprevisti cui una teenager può andare incontro.
La serie mette in evidenza la complessità
dell’animo umano e fa riflettere sul ruolo dei
genitori “programmatori”.
Jake e i pirati dell’Isola
che non c’è
Il protagonista della serie animata, Jake,
è un giovane pirata che, insieme alla sua
ciurma di fedelissimi amici - Izzy, Cubby
e il pappagallo parlante Skully - cerca di
conquistare nuovi tesori. A mettere loro
i bastoni fra le ruote, però, c’è Capitan
Uncino, con il fedele Spugna e il suo equipaggio. Jake tuttavia, grazie all’aiuto dei
suoi, alla spada regalatagli da Peter Pan,
a una mappa che li aiuta a orientarsi e a
un po’ di polvere magica, riesce sempre a
sfuggire all’acerrimo nemico.
Le avventure sono in realtà un escamotage per stimolare i bimbi all’ascolto a
sciogliere “un dilemma corsaro”. Nello
specifico, si tratta di piccoli quesiti, la cui
risoluzione permette a chi guarda il cartoon di acquisire nuove semplici conoscenze
e di mettere in gioco le proprie capacità di
“problem solving” sotto la guida dal protagonista. Quando il “dilemma” viene risolto,
Jake, insieme allo spettatore, guadagna
dei dobloni d’oro. Elemento fondamentale
per arrivare al superamento delle incognite e per affrontare ogni situazione sono il
lavoro di squadra e l’aiuto degli amici. E
da ogni avventura si può imparare una
piccola lezione di vita.
Rete: Rai YoYo
Genere: Serie animata
Produzione: Disney
Television Animation
Regia: Howy Parkins,
Jeff Gordon, Mickey
Corcoran, Don Gillies
Autori/Sceneggiatori:
Mark Drop, Brian
Swenlin, Don Gillies, Mark
Seidenberg, Thomas
Hart e AA.VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 137x15’
Ascolti medi: n.p.
227
Kate & Mim-Mim
Rete: Cartoonito
Genere: Serie animata
Produzione: DHX
Media, Nerd Corps
Entertainment
Regia: Sebastian Brodin,
Clint Butler, James
Corrigall e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Julie Stewart, Scott
Stewart, Sheila
Dinsmore, Diana Moore,
J.D. Smith e AA. VV.
In onda: dal 2 novembre
2015 all’8 gennaio 2016,
dal lunedì al venerdì, alle
ore 13:00
Durata: 50x10’
Ascolti medi: n.p.
228
Kate è una bambina di 5 anni curiosa e
allegra che vive con i suoi genitori, ma appena questi si allontanano, lei prende per
le zampe il suo tenero coniglietto peluche
e recita la formula magica: “Facciamo un
giro giro tondo e andiam nel nostro mondo”. L’animaletto, di colore viola, prende
vita diventando dieci volte più grande e
insieme si ritrovano nel magico mondo di
Mimiloo, dove vivono tante avventure fantastiche che aiutano Kate a trovare la soluzione ad un problema che ha incontrato
nella vita reale.
È sempre la bimba ad incoraggiare il suo
cucciolo a fare nuove esperienze, mentre
lui all’inizio sembra un po’ restio. Le storie
sono semplici e insegnano ai bambini che
conoscere ed esplorare luoghi nuovi alla
fine riserva belle sorprese, che la curiosità
è lo strumento più utile per la crescita e di
non aver paura delle novità, da affrontare
con entusiasmo.
I due ideatori del cartoon sono marito e
moglie e si sono ispirati alla loro figlia per
creare la piccola protagonista che, come
tutti i bambini della sua età, adora viaggiare con la fantasia e inventare degli
amici immaginari.
La sigla iniziale può essere cantata dai
genitori leggendo il testo che appare in
sovraimpressione in stile karaoke, un piccolo accorgimento che li aiuta a condividere la visione con i propri piccoli.
Kick Chiapposky
Aspirante stuntman
Ogni bambino ha un sogno nel cassetto: diventare un pompiere, un calciatore, magari
un astronauta. Clarence “Kick” Chiapposky
invece vuole fare lo stuntman. Ha 13 anni ed
è basso di statura, ma questo non gli impedisce di inseguire il suo obiettivo. Ogni giorno, armato di tuta e casco, dà vita a spericolate avventure con l’impacciato Gunther,
suo migliore amico.
Lo svolgersi degli avvenimenti segue un
ritmo spesso forsennato, che non permette subito al telespettatore di comprendere quello che sta succedendo. Inoltre, ciò
che accade a Kick è piuttosto improbabile
per un ragazzino. È vero che si tratta di un
cartone animato, regno per eccellenza della fantasia, ma risulta impossibile pensare
anche per assurdo che un bambino possa fare salti fino al cielo o schiantarsi senza riportare nemmeno un graffio. Inoltre, il
contesto sociale e familiare in cui vive non è
dei migliori. Ad esempio, Kick e Gunther frequentano un negozio di alimentari dove lavora Wade, un ragazzo scapestrato e combinaguai, per loro un grande amico, ma di
certo non un ottimo modello a cui ispirarsi.
Peggio ancora la famiglia. I genitori sono
evanescenti e si interessano ben poco di
quanto fa il figlio, al punto tale da non conoscere affatto la reale “attività” di Kick, lasciato sostanzialmente in balìa di se stesso.
Non stupisce, dunque, che il mito del bambino sia uno stuntman il cui motto è “Vivi
fino a farti male”, un messaggio decisamente sbagliato da trasmettere ai bambini
che guardano il cartoon.
Rete: K2, Disney XD
Genere: Serie animata
Produzione: Chris Savino
Productions, Walt Disney
Television Animation,
Disney XD Original
Productions, Mercury
Filmworks
Regia: Chris Savino,
Sherm Cohen, Clay
Morrow
Autori/Sceneggiatori:
Sandro Corsaro, Derek
Dressler, Patrick Andrew
O’Connor, David Shane,
Eric Rivera e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 52x22’
Ascolti medi: n.p.
229
L’Albero Azzurro
Rete: Rai YoYo
Genere: Intrattenimento
per bambini
Produzione: Rai
Regia: Pierluigi Pantini
Autori: Daniela
Attilini, Silvia Barbieri,
Oreste Castagna, Titty
Cercelletta
Conduttori: Laura
Carusino, Oreste
Castagna, Paolo
Carenzo, Emanuele
Buganza
In onda: dal 23
novembre 2015 e
durante tutta la
stagione, dal lunedì al
venerdì, alle ore 8:30
Durata: 15’
Ascolti medi: n.p.
230
Rinnovato nella forma, ma non nella sostanza, torna lo storico programma di
produzione Rai che ha come protagonista
Dodò, un uccello un po’ speciale che vive in
un albero azzurro e che, come i bambini, è
curioso, vivace, ingenuo e insieme capriccioso, piagnucolone e rompiscatole. Con
gli amici Laura e Gipo vive in ogni puntata
un’esperienza diversa che lo porta a scoprire cose nuove, ad affrontare le proprie
paure, a crescere ogni giorno un pochino. I
tempi, il tono della voce, il linguaggio semplice ma corretto nella forma (niente “bambinese”), sono adeguati ai ritmi cognitivi dei
bambini all’ascolto. Le canzoni insegnano
nuove parole, proverbi, piccole lezioni di vita,
e insieme educano l’orecchio alla musica.
La “Scatolina Sbadiglia Parole” suggerisce
le parole chiave della puntata da cui parte
l’insegnamento. Così Dodò e i giovanissimi
telespettatori imparano la ricetta della famiglia perfetta: “Come sono belle le famiglie
e le mamme e pure i papà”. E poi tutti possono fare qualcosa perché la pace diventi
una necessità, “dichiarando pace alla guerra con attacchi di speranza, bombe d’amore e lotte di abbracci e urla di parole buone”.
E ancora, c’è da imparare sulla sicurezza in
casa e sull’importanza di aver paura: “La
paura fa bene, avere paura ti protegge, la
paura salva, mette in guardia”. Ai bimbi viene anche insegnato che bisogna pensare
con la propria testa, e come fare a non sentirsi soli e insieme non isolare gli altri, tutte
pillole che li aiutano a crescere e superare i
piccoli ostacoli col sorriso.
La Melevisione
La Melevisione, gioiellino storico della produzione Rai per bambini, attualmente in
onda in replica, rischia di non avere una
prosecuzione. Sarebbe un vero peccato,
perché il programma continua a parlare
ai bambini di oggi come a quelli di ieri, con
un linguaggio più consono alla loro età (la
fascia 3-7 anni è il target di riferimento)
rispetto a quello di tanti programmi più
moderni e tecnologicamente avanzati.
Non che si voglia negare l’uso della tecnologia, grazie alla quale si possono confezionare ottimi prodotti per l’infanzia, ma i
più piccoli hanno ancora bisogno di persone vere, in carne e ossa, che spieghino con una forma espressiva adeguata
e molto corretta - si usano “addirittura”
i congiuntivi - le piccole cose della loro
vita. Hanno bisogno del teatro, da sempre un ottimo veicolo di comunicazione e
di educazione da non abbandonare, così
come di fiabe e di personaggi fantastici
che animino la loro immaginazione; hanno bisogno di filastrocche che insegnino
i giusti comportamenti e le massime di
buon senso; hanno bisogno di imparare
a cantare e di apprendere con il gioco,
stimolando la manualità e insieme la creatività. Soprattutto è fondamentale che
qualcuno spieghi loro concetti importanti
come l’amicizia, la giustizia, la legalità, la
malattia, la paura ed altri ancora in maniera adeguata alla loro età e nel rispetto della loro intelligenza. Tutto questo è la
Melevisione.
Rete: Rai YoYo
Genere: Intrattenimento
per bambini
Produzione: Rai YoYo
Regia: Pierluigi Pantini
Autori: Daniela Attilini,
Janna Carioli, Mela
Cecchi, Lorenza Cingoli,
Luisa Mattia e AA.VV.
In onda: dal 20
settembre 2015
e durante tutta la
stagione, il sabato e la
domenica, alle ore 8:40
Durata: 75x12’
Ascolti medi: n.p.
231
La casa nella prateria
Rete: Rai 3
Genere: Serie tv
Produzione: Ed Friendly
Productions, NBC
Regia: Michael Landon,
William F. Claxton, Maury
Dexter e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Blanche Hanalis, Laura
Ingalls Wilder, Michael
Landon, Don Balluck,
John T. Dugan e AA. VV.
Interpreti principali:
Melissa Gilbert, Michael
Landon, Karen Grassle
In onda: da giovedì 6
agosto 2015 e durante
tutta la stagione, dal
lunedì al venerdì, alle ore
15:15
Durata: 204x45’
Ascolti medi: 450.650
telespettatori; 3,99%
share
232
Non tutte le repliche sono uguali. Alcune
più di altre hanno il diritto di essere viste
e riviste da vecchie e nuove generazioni. È
il caso della splendida serie “La casa nella
prateria”, una delle più amate di sempre,
che il pubblico ha potuto apprezzare ancora una volta grazie a Rai 3. Le vicende
della famiglia Ingalls vengono raccontate
attraverso la narrazione della secondogenita Laura, trasferitasi in una fattoria a
Walnut Grove, un paesino del Minnesota.
La vita è dura, le avversità, le difficoltà
materiali e fisiche da attraversare quotidianamente e nello scorrere degli anni
sono tante, ma quello che caratterizza
gli Ingalls è la forza del legame fra i loro
componenti.
L’aspetto che rende così interessante la
serie e ancora capace di dire qualcosa
alle nuove generazioni è la profondità con
cui vengono descritti i rapporti familiari e sociali: anche se il contesto storico e
culturale della narrazione è così lontano
dal nostro mondo, i sentimenti, gli aspetti psicologici e affettivi sono veri, ci si può
rispecchiare, si riceve un insegnamento o
perlomeno uno spunto su cui riflettere.
C’è la dimensione corale - il rapporto con
la comunità circostante, le amicizie, gli
scontri - , quella familiare - tutti insieme
affrontano le difficoltà e le gioie della vita
quotidiana - e c’è la dimensione personale - sono ben delineati i rapporti padre-figlia, madre-figlia, marito-moglie, l’amore.
Le nuove avventure
di Peter Pan
Il cartoon prende spunto dal noto romanzo
di J.M. Barrie. Stessi protagonisti e stessa
Isola che non c’è, in cui si svolgono le fantastiche avventure, ma non un’altra versione
della storia di Peter Pan, bensì brevi episodi
che, partendo e concludendosi sempre nella
stanza di Wendy e dei fratelli John e Michael, vogliono trasmettere ogni volta un piccolo insegnamento: una lezione per crescere
un po’, a differenza di quanto vorrebbe fare
Peter che desidera rimanere per sempre
bambino. I battibecchi tra lui e Wendy sono
lo specchio del conflitto interno di ogni bimbo tra la spinta a maturare, imparando anche ad assumersi piccole responsabilità, e la
voglia di restare sempre piccolo. In fondo, i
due protagonisti hanno da insegnare qualcosa l’uno all’altro: Wendy rischia di essere
troppo adulta, di fare da “mammina” ai suoi
fratelli dimenticando di essere una sorella
e sottovalutando l’importanza del divertimento, della leggerezza che aiuta a superare le difficoltà, del valore del gioco; dal canto
suo Peter, per paura di crescere, vorrebbe
mettere a tacere il senso di responsabilità
che sente nei confronti dei suoi amici e dei
bambini sperduti, per i quali è un importante riferimento, e che alla fine invece prevale:
tira fuori coraggio, consapevolezza e determinazione per uscire dai guai e capire che,
forse, Wendy qualche ragione ce l’ha. Una
serie piacevole, divertente e ben realizzata
con la tecnica 3D che rende i personaggi
graficamente più reali anche se espressivamente più freddi. Dal 21 dicembre l’emittente ha trasmesso la seconda stagione.
Rete: DeA Kids
Genere: Serie animata
Produzione: DQ
Entertainment, Metod
Animation, ZDF
Enterprises, ZDF Tivì
Regia: Augusto
Zanovello
Autori/Sceneggiatori:
Clélia Constantine, Hervé
Benedetti, Nicolas Robin,
Guillaume Mautalent,
Sebastien Oursel
In onda: durante tutta la
stagione, tutti i giorni, in
vari orari
Durata: 26x22’
Ascolti medi: n.p.
233
Life Bites
Pillole di vita
Rete: Disney Channel
Genere: Sitcom
Produzione: Disney
Channel Italia
Regia: Gianluca Brezza
Autori/Sceneggiatori:
Giovanni Zola, Lucia
Minati
Interpreti principali:
Luca Solesin, Valentina
Colombo, Beatrice
Agazzi
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 545x6’
Ascolti medi: n.p.
234
La versione italiana della sitcom - di cui
sono state realizzate edizioni anche in
Francia, Spagna e in Gran Bretagna - è
composta da sette stagioni che attualmente sono trasmesse in replica sul canale tematico Disney e risultano sempre
molto gradite al pubblico.
La protagonista della serie è una “normale” famiglia composta da mamma, papà,
due sorelle e un fratello, con una zia, degli
amici, una casa (carina, accogliente, colorata) e i luoghi abituali di ritrovo in cui
sono ambientate le vicende della storia.
Poco più di cinque minuti di sane risate a
episodio, garantite da situazioni rese paradossali, ma che racchiudono in fondo
un pizzico di verità o che potrebbero essere anche un modo per leggere la realtà
familiare di tutti i giorni trovando un lato
fantasticamente ironico in ciò che accade:
il ruolo di mamma e papà, il rapporto tra
fratelli, le complicità, le feste, la rottura di
un elettrodomestico, gli amori adolescenziali, gli infortuni.
Il segreto della riuscita della sitcom, in
fondo, è proprio questo: a ognuno piacerebbe riuscire quotidianamente a vedere
il lato buffo delle cose, mettendo in gioco
anche la fantasia, sapendo ridere dei guai
che capitano, dei piccoli e grandi disguidi,
delle situazioni in cui ci si viene a trovare, piuttosto che deprimersi o arrabbiarsi,
potendo condividere tutto ciò con i propri
familiari ed amici.
Little Charmers
Nel magico mondo di Charmeville, Hazel,
Posie e Lavender scoprono i loro fantastici poteri anche se in realtà stanno ancora
imparando ad usarli bene. Forti della loro
amicizia, le tre ragazze vivono tante divertenti avventure. Hazel è la più buona e
comprensiva e si dà sempre da fare per
gli altri; Lavender è quella più brillante e
piena di energia e si occupa di preparare
le pozioni magiche, riuscendo sempre a
trovare le dosi e gli ingredienti giusti; Posie
è la più stravagante, adora ballare e usa i
poteri in ogni occasione.
Il cartone canadese, tutto al femminile e
molto amato dalle bambine, è ambientato in una terra abitata da unicorni, gnomi,
orchi e tante altre creature fatate e mitologiche, dove la ricchezza più grande è
l’amicizia; le tre protagoniste infatti cantano: “Sentirai felicità se degli amici ti fiderai” e in questo modo viene valorizzato
e incentivato il lavoro di squadra. Anche
se le maghette non sono perfette, sono
sempre mosse da buoni sentimenti e
sanno chiedere scusa quando riconoscono di aver sbagliato e combinato qualche
pasticcio.
Le piccole telespettatrici apprendono che
il vero segreto di ogni magia è saper credere nelle proprie capacità e che bisogna
chiedere aiuto agli altri quando le difficoltà sembrano troppo grandi per essere affrontate da sole.
Rete: Frisbee
Genere: Serie animata
Produzione: Atomic
Cartoons, Spin Master
Studios
Regia: Jason Groh
Autori/Sceneggiatori:
John May, Brian
Hartigan, Suzanne Bolch,
Michael Stokes, Aaron
Barnett e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 47x22’
Ascolti medi: n.p.
235
Littlest Pet Shop
Rete: Frisbee
Genere: Serie animata
Produzione: DHX Media,
Hasbro Studios
Regia: Joel Dickie, Dallas
Parker, Steven Garcia
Autori/Sceneggiatori:
Tim Cahill, Julie
McNally Cahill, Roger
Eschbacher, Guy Toubes,
Adam Beechen e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 104x22’
Ascolti medi: n.p.
236
La serie basa le sue avventure sui personaggi inventati dalla Hasbro, dei cuccioli di
animali molto popolari tra i bambini, che
vivono a Downtown City. Protagonista è
Blythe Baxter, una ragazzina che, a causa
di un piccolo incidente, scopre di riuscire a
parlare con tutte le bestiole che sono nel
negozio al piano terra del palazzo dove abita. Il suo papà è un pilota di aerei, lavoro che
lo porta a stare spesso lontano da casa.
Blythe ha una passione per la moda, infatti le piace molto disegnare abiti e vorrebbe
diventare una stilista. Si diverte a far provare i capi che disegna alla cagnolina Zoe,
dal pelo viola e fucsia e molto vanitosa. Ci
sono tanti altri personaggi: un riccio dal pelo
arancione, un panda, una scimmia, una coniglietta e addirittura un geco, perché tutte
le specie devono essere rispettate e non
solo i gattini o i cagnolini graziosi. L’amore sempre ricambiato di Blythe per questi
amici tenerissimi e speciali, con cui passa le
giornate, e le cure che riserva loro appassionano grandi e piccini. Accudire un animale è una cosa seria, che gratifica ma che
richiede molto impegno e dedizione. Doti,
queste, profuse anche per accudire i piccoli
cuccioli parlanti del cartoon, che non sono
considerati dei giocattoli da poter accantonare quando non si ha più voglia di utilizzarli.
I bambini all’ascolto, in questo modo, apprendono che gli animali hanno dei sentimenti, possono provare gioia o tristezza
proprio come loro e per questo sono più
motivati a rispettarli.
Lo straordinario mondo
di Gumball
Il protagonista di questa serie animata è
Gumball, un gatto blu che appartiene ad
una famiglia solo apparentemente poco
tradizionale, composta da una mamma
gatta, un papà e una sorellina coniglio. La
madre si da molto da fare, quasi iperattiva e molto protettiva; il padre è uno scansafatiche molto pigro e irresponsabile; la
sorellina invece, come capita spesso, è la
più matura e intelligente della casa. A loro
si aggiunge un fratello adottivo: un pesce
rosso a cui sono cresciute le gambe, chiaro
esempio di umanizzazione dell’animale domestico che diventa membro effettivo della famiglia e a cui i grandi spesso rivolgono
più attenzioni. La loro vita si svolge a Elmore, una cittadina immaginaria dove tutti
sembrano conoscersi e in cui ogni animale
o oggetto può animarsi. Tra i personaggi ci
sono infatti: Nuvola, Nocciolina, Palloncino,
Fiore, Banana Joe e così via. Gumball è
preso dalla sua normale ma mai monotona vita da dodicenne, con tutti i problemi
che comporta: l’andare a scuola, il relazionarsi con i compagni, la difficoltà di esprimere i propri sentimenti, l’impegno a non
far arrabbiare i genitori per non prendere
punizioni. Una realtà strampalata, messa in
risalto soprattutto da personaggi stranissimi e situazioni assurde, ma in fondo molto
vicina alla quotidianità di ogni ragazzo e a
quella che a noi può sembrare normalità.
Anche se spesso Gumball si comporta in
maniera stupida, è molto allegro, curioso e
sempre ottimista, capace di vedere la parte migliore di ogni situazione.
Rete: Boing
Genere: Serie animata
Produzione: Cartoon
Network Development
Studio Europe in
associazione con Studio
Soi e Boulder Media,
Cartoon Network
Studios, Dandelion
Studios
Regia: Mic Graves,
Richard Overall
Autori/Sceneggiatori:
Ben Bocquelet, Jon
Foster, James Lamont,
Mic Graves, Nathan
Auerbach e AA. VV.
In onda: durante tutta
la stagione, dal lunedì al
venerdì, in vari orari
Durata: 196x20’
Ascolti medi: n.p.
237
LoliRock
Rete: Super!
Genere: Serie animata
Produzione: Marathon
Media, Vida Spark
Productions
Regia: Jean-Louis
Vandestoc
Autori/Sceneggiatori:
Madellaine Paxson,
Daniel Bryan Franklin,
Rhonda Smiley, Robin
Stein, James Hereth e
AA. VV.
In onda: dal 14 novembre
2015 e durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 26x22’
Ascolti medi: n.p.
238
Iris ha quindici anni e vive a Sunny Bay,
adora cantare ed ha un gruppo rock insieme alle sue amiche Talia e Auriana. La prima è la più seria e intelligente, la seconda è
più giocherellona e sognatrice. Quando Iris
canta, però, accadono eventi strani, come
ad esempio la perdita di voce proprio prima
di un concerto e altri inconvenienti simili.
In realtà Talia e Auriana sono le principesse
di due regni magici e la protagonista scopre grazie a loro di essere la principessa di
Ephédia, un reame conquistato dal perfido Gramorr che riesce a resistere soltanto
perché gli zaffiri della corona reale, in precedenza, sono stati dispersi sulla Terra prima che finissero in mani sbagliate. Insieme
alle amiche, Iris si trasforma per combattere contro gli aiutanti del suo antagonista,
mentre migliora i suoi poteri per trovare i
preziosi gioielli della corona regale di Ephédia. La serie mette insieme la passione per la
musica e la lotta contro il male e tutto ciò
che si oppone alla realizzazione dei propri
sogni. Le tre ragazze sono corrette e solidali
tra loro, sempre pronte ad aiutare gli amici
in difficoltà; quando cantano non entrano
mai in competizione e si divertono dedicandosi alla loro passione, che richiede studio e
impegno, ma che offre tante soddisfazioni.
Il lieto fine è sempre garantito anche nelle
situazioni più complicate. “Su le mani, il cielo
puoi toccare!” cantano con le loro bellissime
voci le LoliRock ai numerosi fans durante i
concerti, incitando i teenagers a sognare e
a combattere per ciò che desiderano.
Looped
È sempre lunedì
Luc e Theo hanno 12 anni, amici per la pelle
con due caratteri diversi, ma complementari. Il primo è imprevedibile e combina
sempre guai. Il secondo, all’apparenza,
è più posato e vuole diventare un esploratore. Quando si tratta di divertirsi nelle
avventure più disparate, si sbizzarriscono
coinvolgendo anche altri personaggi, coetanei e non. Il cartoon, di cui finora è stata realizzata una sola stagione, si basa su
una sorta di incantesimo. Per colpa di una
scatola di cereali radioattiva, i protagonisti
restano bloccati in un loop temporale. La
conseguenza di questo strano fenomeno è
che la loro settimana è fatta solo dal lunedì. Ogni giorno inizia e finisce allo stesso modo, ma viene trascorso sempre in
maniera diversa a seconda delle strambe
esperienze che vivono, a causa delle quali
si trovano a volte a correre dei pericoli.
La serie animata ha il merito di mostrare
che, anche in situazioni irreali come quelle
raccontate, il valore dell’amicizia sia fondamentale. Pare, però, che di crescere i protagonisti non ne abbiano proprio voglia.
Lottano fino all’ultimo per non rompere il
misterioso loop, che prolungherebbe in un
tempo indefinito i loro divertimenti. Sembrano riuscirci, ma alla fine arriva il fatidico
martedì. Il nuovo giorno è la metafora della
maturazione personale, passaggio da cui
Theo e specialmente Luc sono spaventati.
Si rischia perciò di trasmettere un’idea errata: la crescita è soprattutto un’occasione
per migliorare se stessi, da non affrontare
con paura.
Rete: K2
Genere: Serie animata
Produzione: DHX Media,
Neptoon Studios
Regia: Todd Kauffman,
Mark Thornton
Autori/Sceneggiatori:
Todd Kauffman, Mark
Thornton, Craig Martin,
Evan Thaler Hickey, Kyle
Hart e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 26x23’
Ascolti medi: n.p.
239
Milo
Rete: Rai Scuola
Genere: Serie animata
Produzione: Gertie,
Les Film de la Perrine,
Carrere Group, France
5, Rai Fiction, Tooncan
Production XVII Inc.
Regia: Bruno Desraisses
Autori/Sceneggiatori:
Gabriella Giandelli,
Violaine DonadelloSzapary, Mireille
Pertusot, Philippe Poirier,
Fabrizio Ostani e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 104x5’
Ascolti medi: n.p.
240
La serie animata è inserita in versione inglese nel format “Il Divertinglese”, rivolto
a bambini della scuola primaria e ideato
per favorire l’apprendimento della lingua
d’Oltremanica fin dalla tenera età, utilizzando strumenti giocosi e divertenti per i
più piccoli, come indicato dal titolo stesso
del programma. Il protagonista, Milo, è un
simpatico coniglietto che vive in un comune contesto familiare e sociale, quello in
cui si può rispecchiare qualsiasi bambino.
Con un linguaggio semplice, parole scandite (un pochino enfatizzate), termini facili
da imparare, anche perché riguardano la
quotidianità, e attraverso le storie narrate
si trasmettono agli spettatori piccoli insegnamenti, messaggi educativi basilari e
per nulla banali. Milo vive le sue esperienze accompagnato da mamma e papà,
George e Vanessa, che lo sostengono, gli
spiegano le cose e gli danno la sicurezza
di cui ha bisogno. Tra i personaggi, ci sono
anche i nonni, che va a trovare in campagna - luogo in cui c’è molto da imparare - ,
la sua più cara amica Judith e i compagni
di scuola.
Seguendo la trama del racconto, il piccolo
spettatore si ritrova in maniera spontanea ed empatica ad imparare l’inglese e
la buona educazione, qualche norma di
sicurezza, l’importanza del valore dell’amicizia, a conoscere e rispettare la natura
e a capire come affrontare le difficoltà e le
paure. Il cartoon si configura come un ottimo prodotto, in grado di coniugare bene
intrattenimento ed apprendimento.
Monster High
Monster High è un liceo frequentato esclusivamente da creature mostruose o figli di
mostri provenienti da fiabe, opere letterarie
o figure mitologiche. Tra i protagonisti c’è infatti Frankie Stein che è la figlia del Mostro
di Frankenstein, Draculaura, cioè la figlia di
Dracula, ma anche Deuce Gorgon, l’affascinante figlio di Medusa, e poi ancora discendenti di spettri, zombie e demoni. Il motto di
questa scuola immaginaria è: “Ogni mostro
con tutti i suoi difetti è il benvenuto” e questo è uno degli aspetti positivi della serie,
perché nessuno si sente diverso o soffre
per i propri difetti fisici. Si tratta, quindi, di
una scuola inclusiva ma allo stesso tempo
esclusiva, poiché non ci sono studenti “normali” che in questo caso sarebbero i diversi,
ma solo veri e propri figli d’arte più o meno
famosi. In realtà si tratta semplicemente di
un’operazione commerciale, vista anche la
mole del merchandising che ne segue, fatto
di bamboline molto fashion sempre truccatissime, con tacchi alti e capelli colorati,
ma soprattutto di articoli di cancelleria e
borse per la scuola. Una moda che ha molto successo soprattutto tra le ragazzine in
età preadolescenziale e anche più piccole,
la stessa che ha reso la festa di Halloween
una ricorrenza ormai imperdibile per tutti
i bambini e spesso anche per gli adulti. La
preside di Monster High è la figlia del Cavaliere Senza Testa, ed è lei stessa ad ammettere che a volte il suo capo e il suo corpo si
trovano in posti completamente opposti, ed
anche questa caratteristica lascia piuttosto
perplessi.
Rete: Boing
Genere: Serie animata
Produzione: Mattel
Entertainment, WildBrain
Animation Studios
Regia: Audu Paden, Eric
Radomski
Autori/Sceneggiatori:
Anne D. Bernstein, Audu
Paden, Lauren Rose, Ira
Singerman
In onda: durante tutta la
stagione, tutti i giorni, in
vari orari
Durata: 170x22’
Ascolti medi: n.p.
241
Mucca e Pollo
Rete: Boing
Genere: Serie animata
Produzione: Cartoon
Network, HannaBarbera Productions,
New Line Television,
Warner Bros. Television
Regia: David Feiss,
Robert Alvarez, Robin
Steele e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
David Feiss, Micheal
Ryan, Bill Burnett,
Richard Pursel, Steve
Marmel e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni e
in vari orari
Durata: 52x22’
Ascolti medi: n.p.
242
Mucca e Pollo sono due insoliti fratelli antropomorfi con genitori umani, di cui però
si vedono sempre solo le gambe e si sentono le loro voci gentili e affabili. Mucca è
la più piccola, frequenta le elementari e
adora giocare con le bambole, Pollo è il
maggiore, che vuole sembrare protettivo
ma che in realtà è molto debole e subisce
sempre le angherie degli altri.
Anche se è una famiglia completamente
spiegabile solo con l’infinita fantasia dei
bambini, i protagonisti si vogliono molto
bene, sono sempre solidali e i loro genitori si dimostrano costantemente presenti,
amorevoli e comprensivi.
Gli episodi sono abbastanza divertenti, ma
non raccontano delle vere e proprie storie,
limitandosi semplicemente a mettere in
scena le quotidiane e stravaganti avventure dei due fratelli. Uno dei personaggi più
ambigui è Il Rosso, uno strano essere che
vorrebbe dare fastidio a Mucca, ma che
viene sempre allontanato. Rappresenta
una sorta di grosso diavolo rosso che cerca
in ogni occasione di truffare gli altri e si diverte a picchiare Pollo senza avere un vero
motivo. Per fortuna, però, ogni disastro
che combina si risolve vedendolo sconfitto
e neutralizzato dai protagonisti. La serie è
ricca di situazioni senza senso e a volte del
tutto incomprensibili, come ad esempio la
scelta di non far vedere mai il volto dei genitori. Addirittura, in una puntata, i figli trovano i busti di mamma e papà e sembra
quasi che si tratti veramente di semplici
gambe parlanti.
New Art Attack
Il fortunato programma che ha portato tanti bambini a cimentarsi in attività
manuali, creative ed artistiche utilizzando carta, forbici, colori, materiali di riciclo
e tanta colla vinilica (col terrore e insieme
la gioia di tanti genitori) è ripartito con un
nuovo format. Al timone sempre il bravissimo Giovanni Muciaccia, noto al grande
pubblico non solo per la sua conduzione
pacata ma coinvolgente, ma anche per
la famosa imitazione messa in scena da
Fiorello.
Tra le new entry c’è Vincent Van Cocco, che
sostituisce Capo, una simpatica palma di
cocco che dà al programma, con i suoi interventi, maggior spazio a temi ecologici
come il rispetto per l’ambiente, il risparmio
energetico, la descrizione di aspetti naturalistici ma anche scientifici degli attacchi
d’arte. Altra novità è l’ingresso nel cast di
Alexiev Gandman in sostituzione di Neil
Buchanan, che mostra ai telespettatori
i suoi “attacchi dall’alto”. Grazie a questa
trasmissione, i più piccoli imparano a realizzare oggetti per giocare, per ordinare
o personalizzare la cameretta e per dare
sfogo alla creatività. Tutto ciò è importante per i bambini, perché lo sviluppo della
manualità, del senso artistico, l’attenzione
alla natura e ai suoi particolari sono un
patrimonio fondamentale per la formazione della personalità, utile qualsiasi sia
il mestiere che si svolgerà da adulti. Non a
caso, il conduttore ricorda: “Non c’è bisogno di essere dei grandi artisti per compiere delle opere d’arte!”.
Rete: Rai YoYo
Genere: Intrattenimento
per ragazzi
Produzione: The Walt
Disney Company Italia,
3zero2 Tv
Regia: Dudy Weyland,
Alejandro Mac Donald
Autori: Natalia Califano,
Diego Fleischer, Ezequiel
Iturriza
Conduttore: Giovanni
Muciaccia
In onda: dal 20
settembre 2015 e
duarante tutta la
stagione, il sabato e la
domenica, alle ore 8:15
Durata: 26x30’
Ascolti medi: n.p.
243
Nicky, Ricky, Dicky &
Dawn
Rete: Super!
Genere: Sitcom
Produzione: Nickelodeon
Productions
Regia: Eric Dean
Seaton, Trevor Kirschner,
Shannon Flynn e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Michael Feldman, Matt
Fleckenstein, Andrew
Hill Newman, Natalie
Barbrie, Tim Brenner e
AA. VV.
Interpreti principali:
Mace Coronel, Aidan
Gallagher, Lizzy Greene,
Casey Simpson
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 46x25’
Ascolti medi: n.p.
244
I protagonisti di questa serie sono quattro
simpatici fratelli gemelli: tre ragazzini e una
sorellina molto diversi tra loro che condividono tutto, compresa la scuola dove vivono le principali esperienze e disavventure.
Hanno modi diversi di approcciarsi agli
altri e di affrontare le difficoltà della vita
da studenti, ma lo spirito che li guida è
rappresentato da quello che chiamano “il
codice dei gemelli”, che non deve essere
mai infranto e che consiste nel fare tutto il possibile per aiutare chi è in difficoltà. Questo codice comportamentale che i
quattro fratelli si sono dati li lega molto e
li porta ad essere sempre altruisti. Inoltre,
la consapevolezza di avere costantemente
qualcuno dalla propria parte fornisce loro
sicurezza in se stessi e una forza maggiore
nel superare le debolezze dei ragazzi della
loro età. Dawn a volte sembra infastidita
dalla presenza degli altri tre e li considera
un po’ infantili, ma in realtà nutre per i suoi
fratelli un sentimento di amore profondo a
volte anche protettivo, proprio come ci si
aspetta dall’unica figura femminile. Ricky
è un piccolo saggio, il più studioso di tutti,
al contrario di Dicky che invece cerca sempre delle scappatoie rispetto agli impegni
scolastici e si crede il più bello. Nicky adora
fare il comico e far sorridere gli altri. I quattro litigano frequentemente tra loro ma riescono sempre a fare squadra e per questo sono anche molto autonomi, riescono
quasi sempre a cavarsela da soli senza
dover fare ricorso a genitori spesso impegnati a fare altro.
Ninjago
Masters of Spinjitzu
Il mondo di Ninjago fu creato dal primo
Maestro Spinjitzu, ricorrendo alla Falce
dei Terremoti, ai Nunchaku del Fulmine,
alle Shuriken del Ghiaccio e alla Spada del
Drago del Fuoco. Per difenderle dal nemico Lord Garmadon, le armi passarono nelle mani di quattro maestri ninja: Kai, Maestro del Fuoco, Jay, Maestro del Fulmine,
Cole, Maestro della Terra, e Zane, Maestro
del Ghiaccio. Il cartone è tratto dall’omonima serie della Lego. Alla base dello scontro tra forze del bene e forze del male c’è
quello tra luce e tenebre. Nelle varie stagioni si aggiungono numerosissimi personaggi, buoni e cattivi, tra cui anche un altro
ninja di nome Lloyd, inizialmente antagonista perché unico figlio di Lord Garmadon,
ma che presto si unisce alle forze del bene.
Le storie sono abbastanza complesse, ma
soprattutto i maschietti riescono a seguirle
con interesse e partecipazione immedesimandosi nei vari ninja e reinterpretandoli nei giochi di fantasia con gli amichetti.
Oltre ad essere un modo intelligente per
pubblicizzare il prodotto della Lego ( finalità commerciale che è anche il limite della
serie), le varie puntate offrono degli spunti
interessanti per stimolare la creatività dei
bambini, che sarebbero in grado di scrivere centinaia di sceneggiature per ulteriori
episodi e avventure. Dopo la visione, infatti, i più piccoli sono invogliati a comprare
nuovi pezzi della nota marca di mattoncini
componibili, ma vogliono anche smontare
e rimontare quelli che hanno già per inventare nuove storie.
Rete: Boing
Genere: Serie animata
Produzione: Wil Film,
LEGO
Regia: Peter Hausner,
Michael Helmuth
Hansen, Trylle Vilstrup
Autori/Sceneggiatori:
Dan Hageman, Kevin
Hageman, Joel Thomas,
Tim Ainley, Samuel
Thomas Johnson e AA.
VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 64x22’
Ascolti medi: n.p.
245
Oggy e i maledetti
scarafaggi
Rete: K2
Genere: Serie animata
Produzione: Cartoon
Network Studios,
France 3, Gaumont
International, Saban
International, Xilam
Regia: Olivier Jean
Marie, Charles Vaucelle,
Julien Thompson
Autori/Sceneggiatori:
Jean-Yves Raimbaud,
Olivier Jean Marie,
Nicolas Gallet, Michel
Gaudelette, Hugo
Gittard e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 156x8’
Ascolti medi: n.p.
246
Protagonista del cartone animato è Oggy,
un gattone azzurro che passa il suo tempo, insieme all’amico Jack, a difendersi e
soprattutto a proteggere il suo frigorifero
dall’attacco di tre scarafaggi che infestano la sua casa. Gli insetti puntualmente
glielo svuotano e, non paghi, si divertono
a perseguitarlo in ogni modo.
Quello che proprio non va in una serie dedicata ai bambini è l’atteggiamento dei
tre antagonisti: il volersi svagare in maniera sbagliata, facendo soffrire il povero Oggy, senza neanche un motivo, per il
puro gusto di vederlo nei guai.
Non è certamente educativo, in tempi in
cui il bullismo è un fenomeno in crescita,
insinuare nei più piccoli, seppur ridendo e
con una certa leggerezza, l’idea che ci si
possa divertire facendo del male agli altri. I bambini, specialmente quelli in tenera
età, non hanno la capacità degli adulti di
cogliere il lato ironico di uno sketch, non
riescono a distinguere finzione e realtà e
imparano per imitazione.
Perciò, fruendo quotidianamente di simili cartoni, è da valutare il rischio da parte dei piccoli spettatori di replicare comportamenti non consoni o di accettarli, se
compiuti da altri, senza reagire.
Ricette a colori
Il programma, ideato per l’Expo e riproposto anche dopo la fine dell’evento, si è strutturato su una formula mista, tra “live action”
e “animazione” con la presenza delle simpatiche Winx, per avvicinare i più piccoli al
tema della sana alimentazione.
In modo semplice e attraente il noto chef
Alessandro Circiello e la dolcissima Carolina hanno spiegato ai bambini, e non solo
a loro, come realizzare ricette semplici e
genuine. Nel presentarle, hanno dato indicazioni sugli ingredienti utilizzati e suggerimenti per un corretto nutrimento.
Lo chef ha giocato molto con i colori ed invogliato a divertirsi cucinando. Infatti, perché i più piccoli siano educati al mangiare
sano è importante che contribuiscano alla
preparazione dei piatti e che questi, oltre a
essere buoni, siano anche belli e vari. Nella
cucina sono coinvolti tutti i sensi, ma i colori
dei cibi danno anche molte indicazioni sulle
sostanze che li compongono e gli effetti che
hanno sull’organismo, pertanto è fondamentale conoscerli. Insomma, per nutrirsi
in modo sano bisogna essere preparati e
“mettersi in gioco”: ed ecco che le Winx hanno dato una mano! Ognuna di loro è stata
collegata a un gruppo alimentare diverso
in base al proprio colore: Flora con frutta e
verdura, Bloom con i legumi, Tecna con i latticini, Stella con pasta e riso, Musa con carni
e uova, Aisha con pesce e acqua. Molto utile
per bambini e genitori anche il sito correlato al programma (www.cucinaconraigulp.
rai.it), dove è possibile trovare facili ricette e
consigli di educazione alimentare.
Rete: Rai Gulp
Genere: Cooking show
per bambini e ragazzi
Produzione: Rai Gulp,
Rai Expo, Rai Fiction,
Rainbow
Regia: Andrea De Filippi
Autrice: Marta Saviane
Conduttori: Carolina Rey,
Alessandro Circiello
In onda: durante tutta la
stagione, tutti i giorni, in
vari orari
Durata: 50x4/8’
Ascolti medi: n.p.
247
Sabrina
Rete: Frisbee
Genere: Serie animata
Produzione: Buena
Vista Television,
DIC Entertainment,
Hartbreak Films e
produzioni varie
Regia: Peter Ferk, Scott
Heming, Karen Hyden e
RR.VV.
Autori/Sceneggiatori:
Savage Steve Holland,
Kat Likkel, John Hoberg,
Dennis Haley, Gary
Apple e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 65x22’
Ascolti medi: n.p.
248
Sabrina è una ragazzina di 12 anni che ha
una caratteristica particolare: è una streghetta. Infatti, avendo avuto una mamma
umana e un papà stregone, ha ereditato
da quest’ultimo la capacità di compiere
magie. Non è ancora molto brava nell’usare le sue straordinarie capacità e per
questo combina un sacco di guai.
Vive con le zie Hilda e Zelda, streghe anche loro, che la guidano sia nella vita reale che nella dimensione magica. Suoi
inseparabili amici sono Chloé e Harvey e
il gatto Salem, che in realtà è un mago
trasformato per punizione e che spesso
è per lei anche un buon consigliere nelle
scelte.
Le avventure che la protagonista vive
sono legate al mondo dell’adolescenza: le
difficoltà con la scuola, i rapporti con i coetanei, le insicurezze. Impacciata nel risolvere i suoi problemi, come lo sono spesso
i ragazzi di quell’età, tenta di prendere la
scorciatoia della magia, ma questa non
risulta essere mai una buona idea, anzi
spesso complica le cose. Deve quindi imparare a usare il buon senso, a fare la
scelta giusta, a prendersi le sue responsabilità. Un cartone divertente, con storie
semplici e buoni esempi per i piccoli spettatori.
Sam & Cat
Sam è la coprotagonista della già famosa
serie televisiva “iCarly”, che si trasferisce a
Los Angeles dove incontra Cat, una ragazza completamente diversa da lei ma che
diventa la sua migliore amica e sua coinquilina. Anche quest’ultima è un personaggio
già conosciuto al pubblico grazie ad un’altra
serie tv, dal titolo “Victorious”.
Si tratta quindi di una sorta di doppio sequel, un’operazione commerciale poco
originale ma di sicuro successo, dove le
ragazze interpretano gli stessi ruoli con le
medesime caratteristiche, una ribelle e
aggressiva, l’altra svampita e romantica.
Le due decidono di lavorare insieme come
babysitter ma dimostrano poca responsabilità in questo delicato lavoro. Negli episodi
hanno a che fare con le storie dei malcapitati bambini che vengono affidati loro. Sam
si arrabbia sempre, a volte anche con reazioni esagerate, ma spesso è lei che ha più
senso pratico e trova le soluzioni, mentre
Cat cade sempre dalle nuvole, si spaventa per un nonnulla e non sa prendere una
decisione. Attraverso il loro servizio di babysitting incontrano i tipi più strampalati, addirittura in una puntata un uomo porta loro
una bambola affinché se ne occupino, lasciando anche una lista di raccomandazioni
estremamente dettagliata. A parte questi
casi estremi, i genitori che si rivolgono a loro
sono quasi sempre delle persone irresponsabili, il cui unico interesse sembra essere
quello di sbarazzarsi dei loro figli per qualche ora. Fortunatamente spesso i bambini
sono molto più saggi degli adulti.
Rete: Super!
Genere: Sitcom
Produzione: Nickelodeon
Production, Schneider’s
Bakery
Regia: Steve Hoefer,
Adam Weissman, Russ
Reinsel e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Dan Schneider, David
Malkoff, Christopher J.
Nowak, Warren Bell,
Jake Farrow e AA. VV.
Interpreti principali:
Jennette McCurdy,
Ariana Grande, Cameron
Ocasio
In onda: durante tutta la
stagione, tutti i giorni, in
vari orari
Durata: 35x22’
Ascolti medi: n.p.
249
Sam il pompiere
Rete: Cartoonito
Genere: Serie animata
Produzione: HIT
Entertainment, Siriol
Productions
Regia: Michael Lay, Siria
Manias, Douglas Poor
Days e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori­:
Dave Gingell, Dave
Jones, Rob Lee, Simon
Nicholson, Tim Bain e AA.
VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 162x10’
Ascolti medi: n.p.
250
La serie animata, nata dall’idea di due ex
pompieri del Kent, è tornata da qualche
anno su Cartoonito in una nuova versione
con la tecnica della grafica tridimensionale.
Il protagonista, Sam, è un diligente e
assennato pompiere della città di Pontypandy che, insieme a una squadra con
cui lavora in perfetta sintonia, si impegna
a garantire l’incolumità dei cittadini.
Ogni storia raccontata, con un linguaggio
simpatico e accattivante per i bambini,
è l’occasione per insegnare qualche piccola norma di sicurezza da utilizzare ogni
giorno: dall’attenzione al fuoco o alle prese elettriche, alla gestione di un animale
domestico, ai rischi della vita quotidiana
dovuti a volte alla distrazione, e tanti altri
utili suggerimenti.
A complicare le cose c’è un ragazzino un
po’ pestifero, Norman, che combina un
sacco di pasticci, magari cercando scorciatoie rispetto ai piccoli incarichi che gli
vengono assegnati, e che rappresenta ciò
che non bisogna fare per non finire guai.
In molti paesi del mondo il personaggio di
Sam è diventato un vero e proprio simbolo della sicurezza, tanto da essere scelto come testimonial per campagne sulla
prevenzione degli incendi.
Shaun, vita da pecora
Il contesto in cui si svolgono le vicende del
cartone è una fattoria. È gestita da un
uomo, dal nome sconosciuto, con pochi
capelli rossi e gli occhiali “a fondo di bottiglia” per la forte miopia di cui soffre. È forse
per questo che non si accorge di quanto
combinano gli animali che vivono nella sua
piccola tenuta, in particolare il gregge di
pecore, capitanato da Shaun. L’ovino, insieme ai suoi simili, trascorre le giornate
all’insegna del divertimento, seminando
puntualmente scompiglio nella tranquilla
fattoria per le sue idee e trovate bizzarre. A
farne le spese è, spesso, il cane Bitzer: è lui
l’incaricato dal padrone al controllo delle
pecorelle, un compito cui non è in grado di
assolvere facilmente per la loro eccessiva
vivacità. A volte, poi, si fa coinvolgere nelle
loro avventure, ma riesce, anche con l’aiuto
di Shaun, a scongiurare ogni guaio e a non
farsi scoprire dal contadino. Le storie sono
originali ed i personaggi ben caratterizzati, nonostante la totale assenza di dialoghi
che caratterizza la serie. Il fatto che però
esse si sviluppino da una sostanziale infrazione delle regole della piccola comunità
contadina, peraltro provate a far rispettare con fatica da un cane e non dal fattore,
totalmente avulso dalla loro vita, può far
passare un messaggio errato. I bambini
all’ascolto, trasferendo tutto ciò nella loro
realtà quotidiana, possono esseri indotti
a ritenere che l’inosservanza delle buone
norme di comportamento possa essere
divertente: un concetto, però, di gran lunga sbagliato.
Rete: Rai YoYo
Genere: Serie animata
Produzione: Aardman
Animations, EU
Media Plus Program,
Westdeutscher
Rundfunk, Yleisradio
Regia: Richard Starzak,
Christopher Sadler, Jay
Grace e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Richard Starzak, David
Fine, Alison Snowden,
Rob Dudley, Lee
Pressman e AA. VV.
In onda: durante la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 130x7’
Ascolti medi: n.p.
251
Smallville
Rete: Italia 1
Genere: Serie tv
Produzione: Warner
Bros, Tollin, Robbins
Productions, DC Comics,
Smallville Films e
produzioni varie
Regia: Glen Winter, Tom
Welling, Mike Rohl e RR.
VV.
Autori/Sceneggiatori:
Alfred Gough, Miles
Millar, Joe Shuster, Jerry
Siegel, Brian Wayne
Peterson e AA. VV.
Interpreti principali: Tom
Welling, Allison Mack,
Michael Rosenbaum
In onda: dal 22 giugno
al 4 settembre 2015, dal
lunedì al venerdì, alle ore
10:25
Durata: 55x42’ Ascolti medi: 138.000
telespettatori; 3,15%
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252
La serie tv racconta le avventure del giovane Clark Kent (futuro Superman) nella
cittadina di Smallville durante il periodo in
cui scopre i suoi poteri (imparando a controllarli) e la sua provenienza: 10 stagioni
che raccontano gli anni della giovinezza,
dal liceo fino al lavoro di giornalista. In particolare, dalla quinta stagione Clark è alle
prese con le sue origini kryptoniane, l’entrata nel mondo professionale con le sue
difficoltà, l’incontro con forze sovrumane
che lo mettono duramente alla prova. Viene descritto il lato umano del supereroe:
ha molte insicurezze e paure nonostante
i suoi poteri. Sente il dovere di usarli per
aiutare gli altri, ma è consapevole di non
riuscirci da solo, di avere bisogno dei suoi
amici e, come ogni giovane, cerca il suo posto nel mondo. La sua forza sono i valori
che i genitori putativi gli hanno trasmesso, grazie ai quali deve imparare a fare le
scelte giuste di fronte a prove ardue. Temi
come il valore della vita, dell’amicizia, della
verità, della giustizia, del confine tra il bene
e il male nelle azioni e nell’animo umano
sono trattati con il linguaggio simbolico
che una serie fantastica permette di usare, con tutti gli ingredienti che la rendono
attraente per un pubblico giovane. Questo
è forse il punto forte del drama: la possibilità di parlare ai giovani di argomenti alti,
di ideali e paure che sentono nell’animo, di
confrontarsi con esse e magari di trovare
delle risposte per i propri comportamenti e
le scelte di vita, o comunque di porsi delle
domande.
Sofia la Principessa
Sofia ha otto anni, vive con la mamma e
l’aiuta nel suo lavoro di ciabattina. Tutto
per lei cambia quando la madre e il sovrano di Incantia, luogo immaginario in
cui si svolge la storia, si innamorano e
convolano a nozze. Entrambe, dunque, si
trasferiscono nel sontuoso palazzo reale
e la bambina è chiamata ad imparare le
formali regole della nobiltà, facendo non
poca fatica. Con il passare del tempo, tuttavia, Sofia riesce a familiarizzare con il
nuovo ambiente anche grazie al supporto
di preziosi aiutanti che conosce nelle sue
esperienze a palazzo e fuori.
Seppur la protagonista del cartone abbia
acquisito il titolo di principessa sostanzialmente per caso, nell’animo, invece,
nobile lo è per davvero. Nelle avventure
raccontate dalla serie, dimostra sempre
una grande sensibilità verso gli altri, che
aiuta e supporta costantemente. Rischia
di cacciarsi nei guai a causa dell’ingenuità
tipica della sua età, ma allo stesso tempo
affronta gli ostacoli che le si materializzano davanti con positività.
Per i destinatari del cartoon, i messaggi
positivi confezionati sono tanti. Le azioni
dei protagonisti sono improntate all’onestà, all’equità, alla saggezza, valori che
sono fondamentali per lo sviluppo di una
società che vuole definirsi civile. È bene
farli propri sin dalla più tenera età e per
questo la serie animata, realizzata dalla Disney, costituisce un ottimo aiuto per
i genitori che vogliono insegnarli ai loro
bambini.
Reti: Disney Junior, Rai
YoYo Genere: Serie animata
Produzione: Disney
Television Animation
Regia: Jamie Mitchell,
Larry Leichliter, Mircea
Mantta
Autori/Sceneggiatori:
Craig Gerber, Erica
Rothschild, Laurie Israel,
Rachel Ruderman,
Michael G. Stern e AA.
VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 53x22’
Ascolti medi: n.p.
253
Sonic Boom
Rete: K2
Genere: Serie animata
Produzione: OuiDO!
Productions, Sega of
America
Regia: Natalys Raut
Sieuzac
Autori/Sceneggiatori:
Reid Harrison, Alan
Denton, Greg Hahn,
Doug Lieblich, Romain
van Liemt e AA.VV.
In onda: dal 9 novembre
2015 al 24 febbraio
2016, tutti i giorni, in vari
orari
Durata: 52x22’
Ascolti medi: n.p.
254
La serie, nata dall’omonimo videogioco,
narra le avventure di Sonic, un porcospino
con una grande cresta blu, dotato di una
velocità supersonica, ma anche di spirito
avventuroso ed eroico. È sempre pronto a
lottare per salvare il mondo con i fidati amici
Tails, Knuckles, Amy e Sticks; con loro si trova
a dover superare numerose prove, impiegando tutte le energie per combattere contro le ingiustizie. A Bygone Island, dove essi
vivono, ci sono i boschi ombrosi, i giardini del
piacere, il lago del rischio e molti altri luoghi
fantastici; tutti però presentano delle insidie
e per questo devono applicare una serie di
tecniche di sopravvivenza per poterli attraversare ed uscirne incolumi. I temi ambientali sono una costante delle diverse avventure: il villaggio dove abitano i protagonisti
è spesso messo in pericolo da abusi edilizi
e dalla mancanza di rispetto per la natura
da parte degli altri abitanti, ma soprattutto del loro acerrimo nemico, lo spietato Dr.
Eggman. Questi, un uomo molto grosso dai
lunghi baffi, è un genio della meccatronica,
esperto in ingegneria dell’automazione, che
non a caso ha due robot come assistenti.
In un episodio, dal titolo “Televisione spazzatura”, Knuckles vuole fare il conduttore
televisivo, ma il suo desiderio di successo
in realtà lo mette in ridicolo, poiché la sua
emittente è un puro contenitore di sponsorizzazioni con l’unico scopo di pubblicizzare
qualunque cosa; una critica, dunque, agli
eccessi della tv commerciale, che offre un
ottimo spunto di riflessione ai piccoli telespettatori.
SpongeBob
Se vi chiedete chi può aver inventato la
spugna più amata dai bambini, ebbene, è
stato un biologo, Stephen Hillenburg. Grazie a lui esiste SpongeBob e Bikini Bottom,
la cittadina strampalata e sempre pronta
al divertimento, in fondo all’Oceano Pacifico. Il migliore amico del protagonista è
una stella marina, Patrick, sempre di buonumore come lui; suo compagno di avventure è anche l’acido Squiddi, un calamaro
che lavora con lui nel bizzarro Krusty Krab,
un fast food sottomarino dove il piatto più
ricercato (anche in maniera ossessiva) dai
clienti è il panino Krabby Patty. Padrone
del locale è lo spilorcio Mr Krabs, un granchio che ha come figlia adottiva una balenottera con i capelli biondi, Perla.
Con tutta la stima per il lavoro di fantasia
e l’idea originale, occorre dire che si resta nel campo dell’ “assurdo più assurdo”,
che sconfina troppo spesso nella comicità demenziale. I caratteri dei personaggi
non hanno niente da invidiare a quelli dei
Simpson per cinismo e menefreghismo,
con l’unica eccezione di SpongeBob che
però, proprio per il suo carattere debole,
finisce quasi sempre per assecondare chi
fa la voce più grossa. Anche le sue buone
intenzioni rischiano di naufragare (è proprio il caso di dirlo) in un mondo sottomarino dove la catastrofe è sempre in agguato, fra una popolazione di pesci, molluschi
e plancton vari, sempre pronta a salire sul
carro del vincitore e “influencers” tali per il
ruolo che ricoprono e non certo per il magnetismo che sanno esercitare.
Rete: Super!
Genere: Serie animata
Produzione: United
Plankton Pictures,
Nickelodeon Animation
Studios
Regia: Paul Tibbitt, Walt
Dohrn, Aaron Springer e
RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Stephen Hillenburg,
Derek Drymon, Nick
Jennings, Tim Hill, Casey
Alexander e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, tutti i giorni, in
vari orari
Durata: 241x23’
Ascolti medi: n.p.
255
Steven Universe
Rete: Boing
Genere: Serie animata
Produzione: Cartoon
Network Studios
Regia: Ian JonesQuartey, Joseph D.
Johnston, Kat Morris,
Phil Rynda
Autori/Sceneggiatori:
Matt Burnett, Ben Levin,
Rebecca Sugar, Ian
Jones-Quartey, Kat
Morris e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 104x23’
Ascolti medi: n.p.
256
L’autrice è la stessa della serie animata
“Adventure Time”, con la quale condivide
l’interesse per la fantascienza e la vita fuori
dal pianeta Terra. Il protagonista è un ragazzino grassottello di circa dodici anni nel
cui ombelico è comodamente incastonata
una gemma che gli conferisce un potere
alieno, ereditato da una mamma che non
ha mai conosciuto. Steven è quindi metà
extraterrestre e metà umano. Con lui ci
sono le Crystal Gems, un gruppo di aliene formato da Garnet, Ametista e Perla,
tre figure femminili che hanno il compito di
difendere la Terra dai mostri cattivi e che
appartengono ad una grande civiltà intergalattica e ultramillenaria. Le tre possiedono vari poteri magici, ma solo due di loro
vivono nello spazio mentre Ametista, come
Steven, è nata sul nostro pianeta nel “Giardino d’infanzia”, un posto un tempo adibito
alla creazione di altre Gems. Questi quattro
personaggi sono gli unici della loro specie
ad essere rimasti sulla Terra, per la precisione a Beach City, una città immaginaria
dove Steven vive in un antico tempio sulla spiaggia cercando con fatica di gestire i
suoi poteri magici e dando vita a delle gag
molto buffe e divertenti. La forza di questa
storia sta proprio nella continua e naturale
commistione tra mondo reale e fantastico o
fantascientifico, ma forse la natura di questi
umanoidi senza sesso e il loro potere della
fusione, cioè la capacità delle Gems di unire
i loro corpi e identità per formare una nuova
e più potente personalità, possono generare un po’ di confusione.
Super Wings
I Super Wings sono degli aeroplanini che
hanno il compito di recapitare dei pacchi
a bambini in tutto il mondo. Nell’assolvere il loro compito, in realtà, aiutano anche i
piccoli a risolvere un problema o ad esaudire un desiderio. I continui spostamenti dei protagonisti offrono ai giovanissimi
spettatori la possibilità di viaggiare in vari
paesi e continenti, conoscendo culture e
tradizioni diverse. Alla fine, poi, ci si rende
conto che in realtà i bambini di ogni parte
del globo condividono gli stessi sogni e in
fondo si assomigliano molto. Il personaggio principale è Jett, che vive in un simpatico aeroporto insieme ai suoi amici Dizzy,
l’unica elicotterina rosa, che è la più previdente e porta sempre con sé il suo kit di
salvataggio, Jerome e Donnie. Le missioni
sono organizzate da Jimbo, il controllore di
volo che gestisce e coordina le partenze e
le consegne da fare. I quattro aeroplanini
hanno anche la capacità di trasformarsi in
robot per poter far fronte ad ogni eventuale difficoltà, poiché le avventure che intraprendono a volte diventano anche un po’
pericolose, anche se alla fine tutto si risolve sempre per il meglio. Aiutare gli altri facendo un ottimo gioco di squadra è la più
grande abilità dei simpatici velivoli. Dopo il
loro intervento ogni bambino è più felice,
il pianeta Terra appare una sfera intorno
alla quale i quattro amici volano senza
difficoltà. La loro solidarietà non conosce
ostacoli né confini e il privilegiato punto di
vista che hanno fa sembrare il mondo un
posto più piccolo e più accogliente.
Rete: Cartoonito
Genere: Serie animata
Produzione: FunnyFlux
Entertainment, Little
Airplane Productions
Regia: Josh Selig
Autori/Sceneggiatori:
Anne D. Bernstein,
Pammy Salmon, Ross
Wade, Josh Selig
In onda: dal 22 febbraio
al 31 maggio 2016, dal
lunedì al venerdì, alle ore
20:00
Durata: 52x11’
Ascolti medi: n.p.
257
Supernoobs
Rete: Boing
Genere: Serie animata
Produzione: DHX Media
Regia: Rob Boutilier, Tim
Stuby
Autori/Sceneggiatori:
Scott Fellows, Keith
Wagner, Ethan Banville,
John Derevlany, Mark
Fellows e AA.VV.
In onda: dall’11 gennaio
2016 e durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 24x12’
Ascolti medi: n.p.
258
Gli episodi di questa serie animata canadese raccontano le avventure di quattro amici
che frequentano la scuola media e che devono salvare il mondo da un virus che vuole
distruggere la Terra. Sono stati arruolati per
puro caso da Mem e Zen, due alieni un po’
goffi che hanno donato loro dei superpoteri.
Ma Kevin, Tyler, Shope e Roach, come spesso accade in questo tipo di schema narrativo ben consolidato, sono assolutamente
impreparati per il loro compito.
La cattiva gestione dei poteri crea situazioni esilaranti e a volte anche molto creative,
i momenti di comicità sono tanti anche se
non sono molto originali, come ad esempio
quando vengono usati per neutralizzare il
bullo di turno che vuole fare il prepotente.
Shope è l’unica ragazza del gruppo ed anche la più giudiziosa, il suo potere le permette di sfruttare le forze naturali come l’acqua
e l’elettricità; Kevin è il più irresponsabile tra
i quattro ed ha la facoltà di trasformarsi in
qualsiasi animale; Roach è il più brillante e
può volare, Tyler invece può teletrasportarsi
e leggere nella mente degli altri. Nella loro
vita quotidiana i mali dell’universo incontrano i problemi dell’adolescenza e a volte
i secondi sembrano addirittura più insormontabili, tanto da richiedere l’uso di poteri sovrannaturali. Alla fine i nostri “eroi per
caso” riescono sempre a superare tutte le
difficoltà, piccole e grandi, grazie alla loro
lealtà e solidarietà, ricordando ai telespettatori che l’amicizia e l’aiuto reciproco sono
dei valori preziosi e irrinunciabili.
The Drakers
Il sogno dei dodicenni Chris e Fabri si realizza per caso all’improvviso. Sono dei piloti in erba e il loro obiettivo è far parte del
prestigioso team Dreakers per disputare il
campionato di Formula X nella categoria
kids. A causa della misteriosa sparizione
dei driver titolari, la squadra li ingaggia.
Così, inizia per i ragazzini un complesso
percorso di ambientamento nel mondo
dell’automobilismo, affrontato con tenacia e spirito di sacrificio. I risultati arrivano,
ma le sfide non finiscono: sono chiamati
anche a risolvere il caso della scomparsa dei due colleghi, imbattendosi in nemici
senza scrupoli.
Il cartoon è nato dalla collaborazione tra
Mondo TV e la Ferrari. I riferimenti alla
scuderia italiana sono evidenti: le Drakers sono rosse e la loro sede è proprio
a Maranello. Come le Formula 1, raggiungono velocità elevate, ma rispetto ai veri
bolidi, le loro sono ancor più tecnologiche.
La differenza sostanziale è un’altra: le
auto sono guidate a distanza, all’interno
di una capsula. Pertanto, l’incolumità dei
giovani piloti non è messa a repentaglio.
Una scelta evidentemente fatta a tutela
della sicurezza: sarebbe stato inopportuno, specie per i telespettatori più piccoli,
mostrare due ragazzini che sfrecciano a
350 all’ora. Il coraggio, la lealtà, l’abilità,
il gioco di squadra e l’umiltà sono valori
fondamentali nello sport. Il merito principale dei creatori della serie è stato quello
di basare su questi ideali le azioni dei protagonisti, campioni in pista e fuori.
Rete: K2
Genere: Serie animata
Produzione: Mondo TV,
Ferrari
Regia: Orlando Corradi
Autori/Sceneggiatori:
Fabio Di Ranno, Valeria
Giasi
In onda: dall’8 al 28
settembre, dal martedì
al venerdì, alle ore 19:55,
e dal 9 al 30 novembre
2015, dal lunedì al
giovedì, alle ore 17:10
Durata: 26x23’
Ascolti medi: n.p.
259
The Flintstones
Gli antenati
Rete: Italia 1
Genere: Serie animata
Produzione: HannaBarbera Productions,
Screen Gems Television
Regia: Joseph Barbera,
William Hanna
Autori: Joseph Barbera,
William Hanna, Warren
Foster, Michael Maltese,
Arthur Phillips e AA.VV.
In onda: dal 2 gennaio
2016 e durante tutta la
stagione, il sabato e la
domenica, alle ore 7:50
Durata: 166x30’
Ascolti medi: n.p.
260
Grazie a Italia 1 anche le nuove generazioni possono conoscere l’esilarante cartone
animato nato negli anni ‘60 dalla fantasia
di Hanna & Barbera. Il cartone non risulta per niente datato e continua a divertire
piccoli e grandi come al suo esordio.
Nell’età della pietra, in cui vive il protagonista Fred Flintstone con la famiglia e
gli amici, è riprodotto con ironia il mondo
moderno, fantasiosamente riadattato
all’ambientazione preistorica: automobili
a propulsione “pedestre”, dinosauri come
animali domestici, pterodattili come aeroplani, animali preistorici di vario genere
come elettrodomestici e quant’altro.
I temi delle puntate sono legati alla vita
familiare: il rapporto di Fred con la moglie
Wilma, che adora, con la figlia, gli amici e
vicini di casa Barney, Betty e il loro bimbo.
Fred parte per le sue avventure al grido
di battaglia “Yabba-dabba-doo!” e combina sempre tanti guai - sembra un Jim
della serie tv “La vita secondo Jim” ante-litteram -: è un omone impacciato che
cerca di aggirare impegni familiari e altro
per dar spazio al proprio hobby, il bowling,
nel quale è un vero artista che danza sulla punta dei piedi; ma alla fine è sempre
pentito di aver ingannato la moglie, le rinnova il suo amore incondizionato e cerca
in tutti i modi di farsi perdonare. Nonostante la sua goffaggine e le sue ipocrisie
è un brav’uomo, un buon marito, un buon
padre, un buon amico.
Tickety Toc
Tickety è un pendolo a cucù, una sorta di
sveglia animata situata all’interno di un
negozio di orologi, che insegna ai bambini
a contare le ore e il tempo che passa e
quindi a saperlo gestire affrontando varie
situazioni.
Dietro gli ingranaggi di Tickety si nasconde
una magnifica città fatta di case di legno e
alberi realizzati con gomitoli di lana, dove
vivono felici due gemelli Tommy e Tilly, che
hanno un compito molto importante: ogni
ora devono far suonare il cucù! I fratellini
affrontano il loro impegno con entusiasmo e positività. Tommy è un bambino
che ama l’avventura ed è molto pratico, è
sempre lui a prendere l’iniziativa per il superamento delle difficoltà e degli imprevisti che capitano loro e che mettono puntualmente a rischio lo scoccare delle ore.
Ma la sicurezza di Tommy spesso supera
le sue abilità e il risultato è molto comico.
La sorellina, Tilly, è invece molto emotiva e
la continua corsa contro il tempo la preoccupa molto, ma grazie alla collaborazione
e al sostegno degli abitanti della città si
risolve sempre tutto per il meglio. Il lavoro di squadra e la solidarietà sono le armi
vincenti, le cose funzionano bene in una
comunità quando si ha l’apporto di tutti.
Un’altra raccomandazione per i bambini è
riscontrabile già nella sigla: “Non importa
ciò che fanno, sempre il tempo troveranno
per tornare ad esser pronti o il cucù non
suonerà, ma fatto ciò, si gioca un po’ ” :
insomma, prima il dovere e poi il piacere.
Rete: Frisbee
Genere: Serie animata
Produzione: Zodiak
Media Group, FunnyFlux
Entertainment
Regia: Gil Hoon Jung
Autori/Sceneggiatori:
Gil Hoon Jung, Laura
Beuamont, Dave
Ingham, Paul Larson,
Allan Neuwirth e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni e
in vari orari
Durata: 39x11’
Ascolti medi: n.p.
261
Tree Fu Tom
Rete: Cartoonito
Genere: Serie animata
Produzione: Fremantle
Media, CBeebies, BlueZoo Productions
Regia: Adam Shaw,
Kitty Taylor, Dermot
Canterbury
Autori/Sceneggiatori:
Daniel Bays, Douglas
Wood, John Loy,
Ian Carney, Andrew
Emerson e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni e
in vari orari
Durata: 52x22’
Ascolti medi: n.p.
262
La serie racconta le avventure del piccolo
Tom e dei suoi magici poteri che gli consentono di arrivare nel segreto minimondo di
Treepolis, una cittadina abitata da piccole
creature che si trova all’interno di un albero. Qui incontra Twigs, simpatico coleottero
rinoceronte che diventerà il suo assistente,
Zig Zoo il ranocchio-inventore, l’armadillo
Squirtum, la farfalla Ariela e Treetog, lo spirito dell’albero, con i quali cerca di mandare
a monte i terribili piani dei due fratellini funghi cattivi e sleali: Puffy e Stink.
I piccoli telespettatori devono aiutare il protagonista nelle sue imprese compiendo
dei movimenti, su indicazioni molto precise
fornite dallo stesso Tom, che lo aiutano a
realizzare gli incantesimi. I bambini così si
muovono davanti al televisore imitando il
loro eroe e la visione non è più sedentaria.
Anche se in chiave molto fantastica, la vegetazione è la vera protagonista delle storie
e Tom, grazie all’aiuto dei suoi amici, scopre
molti segreti della vita del bosco. Alla fine di
ogni puntata il personaggio principale della
storia si trasforma in un bambino in carne ed ossa di otto anni e saluta il pubblico
strizzando l’occhiolino. Si torna alla realtà
dopo aver esplorato il mondo della fantasia
grazie anche alla sequenza dei movimenti
che sono stati studiati dagli esperti di disprassia, patologia che dà problemi nella
coordinazione dei movimenti e che rende i
bambini che ne sono affetti molto goffi agli
occhi di chi li guarda. L’amicizia e la solidarietà sono la chiave di tutto, con l’aiuto degli
altri si superano tutte le difficoltà.
Turbo FAST
La chiocciola che viveva nell’orto e sognava di diventare un pilota automobilistico
nel film d’animazione “Turbo”, uscito nelle
sale italiane nel 2013, è la protagonista
di questa nuova serie della DreamWorks.
Ora è un campione affermato che ha vinto la 500 Miglia di Indianapolis e risiede in
una città dove c’è un autodromo per tutte
le lumache. Tutti i suoi sogni quindi sembrano essersi realizzati. Le avventure ruotano intorno alle numerose sfide che ogni
giorno deve affrontare con nuovi personaggi. Le gare, spericolate, sono anche
l’occasione per stringere nuove amicizie,
frutto di confronti sempre leali.
La storia della lumaca che vince le corse sembra ispirarsi alla favola di Esopo. In
questo caso, però, Turbo è una chiocciola
rapidissima, ma la morale che si evince da
questa serie e dalle vicende raccontate, in
fondo, è la stessa: chi si crede più forte degli
altri, alla fine rischia di essere battuto. Anche se il tema della velocità non dovrebbe
essere esaltato, in questo caso il contesto
della gara e la non verosimiglianza della
situazione lo rendono piacevole e per certi
versi anche educativo per i bambini. Un po’
di sana competizione, se applicata con correttezza, aiuta a dare il meglio di sé senza
presunzione. Se una lumaca è riuscita a realizzare il suo sogno più incredibile, nessuno deve rinunciare al suo, ma è chiamato a
credere nelle proprie potenzialità, ricordando allo stesso tempo che nulla si può concretizzare senza l’aiuto di veri amici che al
bisogno sanno fare squadra.
Rete: Super!
Genere: Serie animata
Produzione:
DreamWorks Animation
Television, Titmouse
Regia: Anthony Chun,
Phil Allora, Anthony Lioi e
RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Madison Bateman, Devin
Bunje, Sam Cherington,
Nick Stanton, Eric
Trueheart e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, tutti i giorni, in
vari orari
Durata: 26x23’
Ascolti medi: n.p.
263
Tutti pazzi per Re Julien
Rete: Super!
Genere: Serie animata
Produzione:
DreamWorks Animation
Television, Bardel
Entertainment
Regia: Christo
Stamboliev, James
Wootton, Matt Engstrom
e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Michael Ryan, Mitch
Watson, Sharon Flynn,
Elliott Owen, Benjamin
Lapides e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 26x22’
Ascolti medi: n.p.
264
Il protagonista della serie è Re Julien, un
lemure che vive sull’isola di Madagascar, le
cui avventure riguardano la sua vita prima
dei film “Madagascar” e “I pinguini di Madagascar”. È un sovrano un po’ pazzerello
e molto scatenato, ogni occasione per lui è
buona per fare festa e ballare. Adora offrire
il mango a tutti i lemuri della sua colonia e
costruisce le cose con i rifiuti. I suoi aiutanti,
conosciuti solo marginalmente sul grande
schermo, sono Maurice e Mortino. Quest’ultimo è dolcissimo, ha due occhioni che ispirano tenerezza ed è molto fedele e affezionato al suo re, tanto da volerlo abbracciare
continuamente.
La sigla dell’edizione italiana è stata scritta e cantata da Roberto Facchinetti e piace tantissimo a grandi e piccini; è allegra e
travolgente, tanto da far saltare i bambini
insieme ai lemuri. Il cantante inoltre introduce ogni episodio con alcuni consigli e informazioni. Il protagonista è molto attento al
gradimento che riscuote tra i suoi sudditi e
sapere che arriva solo al 99% lo angoscia
molto. I più maligni si chiedono dove trovi
il tempo di fare il re tra una festa e l’altra,
ma riesce ad assolvere al suo compito con
la collaborazione e la solidarietà del popolo.
Nella coloratissima giungla ci sono anche
tanti pericoli e Julien ha la responsabilità
di prendersi cura dei suoi sudditi, perché la
vita non è solo divertimento, ma anche doveri. In definitiva, ciò che si impara seguendo i piccoli protagonisti è che a volte un po’
di leggerezza e allegria può aiutare ad affrontare le difficoltà con più serenità.
Ultimate Spider-Man
“Grandi poteri, grandi responsabilità”: anche se all’inizio il supereroe più famoso del
mondo non ha ancora piena consapevolezza dei suoi poteri, questo è il suo motto, e
gli piace ripeterselo ogni volta che il problema da affrontare sembra troppo difficile.
Peter Parker, il timido ragazzo secchione, è
già l’Uomo Ragno da un anno e nel corso
della storia pian piano migliora le sue abilità. In tutte le sue avventure rocambolesche cerca sempre di cavarsela da solo e
di non coinvolgere troppe persone, affinché
nessuno si faccia male. Si preoccupa soprattutto di salvaguardare i suoi amici da
potenziali pericoli e nemici mostruosi, mettendo le sue capacità al servizio dell’umanità. All’inizio di ogni episodio, il protagonista si rivolge ai telespettatori spiegando la
situazione o facendo delle considerazioni e
torna a farlo più volte, anche nel bel mezzo
di una operazione delicata. Questo sfondamento della quarta parete crea una sorta
di filo diretto con i piccoli fans, rendendo il
personaggio più vicino e familiare. Nell’affascinante scenografia offerta dalla bellezza
di New York, la sua lotta contro il crimine
e contro il terribile Dottor Octopus è sempre condotta con lealtà e guidata da buoni
sentimenti. Non mancano momenti di ilarità che sollevano lo spirito dall’angoscia del
male, poiché Spider-Man è spesso ironico e
si prende anche un po’ in giro. Ciò permette
di rappresentarlo come un supereroe sempre positivo, che non delude gli appassionati e che continua a conquistare anche le
nuove generazioni.
Rete: Rai Gulp
Genere: Serie animata
Produzione: Film Roman
Productions, Marvel
Animation
Regia: Alex Soto, Philip
Pignotti, Roy Burdine e
RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Stan Lee, Steve Ditko,
Brian Michael Bendis,
Joe Casey, Joe Kelly e
AA. VV.
In onda: dal 22 febbraio
2016 e durante tutta la
stagione, tutti i giorni,
alle ore 15:55
Durata: 78x22’
Ascolti medi: n.p.
265
Uncle Grandpa
Rete: Boing
Genere: Serie animata
Produzione: Cartoon
Network Studios, Rough
Draft Studios
Regia: Audie Harrison,
Casey Alexander, Nick
Cross e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Peter Browngardt,
Casey Alexander, Audie
Harrison, Dave Tennant,
Kelsy Abbott e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, il sabato, alle
ore 8:40
Durata: 75x11’
Ascolti medi: n.p.
266
Il protagonista è uno strano personaggio
che è allo stesso tempo zio e nonno di tutti,
va in giro per il mondo a bordo di un camper
ed apparentemente sembra voler risolvere
i problemi dei bambini dispensando consigli. In realtà, nonostante le probabili buone
intenzioni, i suoi interventi non fanno che
peggiorare le cose. L’uomo appare ridicolo
anche nell’abbigliamento: indossa delle vistose bretelle, un cappello con un’elica sulla
punta e ha dei lunghi e improbabili baffi. I
suoi presunti poteri e il marsupio parlante
da cui tira fuori ogni cosa non sembrano
avere un obiettivo educativo né una utilità
specifica.
Gli episodi raccontano storie assurde nelle
quali, il più delle volte, è proprio Uncle Grandpa a creare i problemi, come quando deve
aiutare una bambina a superare la paura
del buio ma con la sua immaginazione crea
dei mostri ancora peggiori; oppure quando aiuta una ragazza che deve prendere
la patente facendola esercitare nella guida
del suo camper e insieme si ritrovano a dover subire un rocambolesco inseguimento
da parte di un bambino assetato di distruzione. Gli amici di Uncle Grandpa sono Mr.
Gus, un dinosauro molto forte che gli fa da
guardia del corpo; Pizza Steve, un pezzo di
pizza animato che indossa un paio di occhiali scuri e si atteggia raccontando bugie
sul suo conto; Tigre Volante Gigante, il suo
animale domestico. Tutto l’insieme appare come un inutile susseguirsi di situazioni
strampalate e paradossali che suscitano
solo una sciocca ilarità nei ragazzini.
Victorious
La protagonista di questa serie è Tori Vega,
un’aspirante cantante che frequenta la
Hollywood Arts, una scuola di arti dello
spettacolo di Los Angeles. Nell’accademia
è amata perché è carina e sempre gentile con tutti, anche se l’ambiente è molto
competitivo, soprattutto tra le ragazze. Non
mancano infatti scorrettezze di vario genere, spesso messe in atto per ricoprire dei
ruoli nei vari spettacoli che vengono allestiti.
Tori ha diversi amici a cui tiene molto e con
i quali si dimostra leale e disponibile. Una
volta, per donare il sangue al timido Robbie,
rischia addirittura di perdere il ruolo da protagonista in uno spettacolo; un gesto altruista di cui approfitta Jade, una delle ragazze più popolari della scuola ma anche la più
scontrosa e diffidente. Quest’ultima assume spesso degli atteggiamenti prepotenti,
ma di lei si sa che il suo brutto carattere è
probabilmente dovuto al cattivo rapporto
con un padre che non approva la sua scelta
di studiare canto e recitazione. Il professore
più amato da tutti è Erwin Sikowitz che, con
i suoi metodi apparentemente bizzarri ma
molto efficaci, insegna l’arte del recitare con
passione, ma soprattutto aiuta i ragazzi con
consigli che rappresentano la parte più importante e costruttiva del loro percorso di
crescita. Alla fine di ogni episodio, tra varie
peripezie a volte fin troppo strampalate, gli
studenti imparano sempre qualcosa di positivo sul rapporto con gli altri, su che cosa
conta veramente in una persona e ricevono
tante lezioni di vita che non si possono trovare sui libri.
Rete: Super!
Genere: Sitcom
Produzione: Nickelodeon
Productions, Schneider’s
Bakery, Sony Music
Entertainment
Regia: Steve Hoefer,
Adam Weissman, Russ
Reinsel e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Dan Schneider, Matt
Fleckenstein, Jake
Farrow, David Malkoff,
Warren Bell e AA. VV.
Interpreti principali:
Victoria Justice, Leon
Thomas III, Matt Bennett
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 60x23’
Ascolti medi: n.p.
267
Vita da giungla:
alla riscossa!
Rete: Rai YoYo
Genere: Serie animata
Produzione: TAT
productions, Master
Films
Regia: David Alaux
Autori/Sceneggiatori:
Jean-François Tosti,
David Alaux, Éric Tosti,
Julien Fournet
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 52x22’
Ascolti medi: n.p.
268
Questa serie francese racconta le avventure di un gruppo di animali che vive nella
giungla e si impegna per proteggere le altre specie lì presenti da vari pericoli. Il leader indiscusso della squadra è il pinguino
Maurice, che è stato allevato da una tigre
da cui ha ereditato sicuramente il coraggio e la propensione al combattimento.
Anche lui ha un figlio adottivo di nome
Junior, un pesce rosso, ma che crede,
come anche il padre, di essere una tigre.
Insieme ai loro stravaganti amici devono
combattere contro le iene, un gruppo di
cattivissimi criceti e soprattutto contro
Capitan Cahouete, uno uistitì dai pennacchi bianchi che vorrebbe diventare il
nuovo protettore della giungla, ma che in
realtà pensa solo ai suoi interessi.
Ogni personaggio rompe gli schemi a cui
sono abituati i bambini sul carattere degli
animali, e se un pipistrello può avere paura del buio, una lontra di fiume può essere
diabolica, un rospo può essere agile e veloce, un gorilla ingenuo e un pesce molto
forte. Insomma, nessuno è come sembra,
a cominciare da Maurice che ama disegnarsi sul corpo delle strisce arancioni e si
fa chiamare Grande Guerriero Tigre, perché i figli crescono imitando i comportamenti dei genitori. Anche se un po’ goffi e
strampalati, in ogni caso i piccoli eroi non
si tirano indietro davanti alle ingiustizie e
riescono sempre a portare a buon fine la
loro missione. Vincono sempre la solidarietà, l’altruismo, il lavoro di squadra e l’amore per la giustizia.
Wander
Wander è uno strano personaggio con il
pelo arancione simile ad una volpe ma senza naso. Viaggia nello spazio a cavallo di un
bizzarro essere parlante con la cresta rossa
e il corpo azzurro di nome Sylvia, con cui si
sposta da un pianeta all’altro per aiutare
le creature che incontra ad essere felici e a
vivere libere. La sua missione è di regalare sorrisi a tutti grazie anche all’aiuto di un
grande cappello verde, che indossa sempre
perché gli conferisce poteri non ben definiti. La strana coppia insieme può superare
tutte le difficoltà, sostenendosi a vicenda e
insegnando ai piccoli spettatori che in ogni
gara bisogna essere in competizione con
se stessi e non con gli altri e che anche un
brutto carattere si può controllare dando il
meglio di sé.
Nei continui viaggi intergalattici Wander e
Sylvia devono sempre scontrarsi con Lord
Hater che, con l’aiuto dell’esercito dei malefici Watchdogs, suoi fedeli e crudeli servitori,
cerca di ostacolarli in ogni modo. Il piccolo
eroe affronta ogni ostacolo con spirito positivo e ottimismo, ripetendo sempre il suo
motto “aiutare non fa mai male” e non perdendo mai occasione per fare ogni minima
buona azione, anche se alcuni a volte si approfittano di lui.
Alla fine, tutti gli sforzi e le rinunce di Wander
vengono ricompensati: il cartone insegna
dunque che pensare prima agli altri non è
mai controproducente. Anche se l’ambientazione delle vicende narrate è fantascientifica, ciò non vuol dire che le persone altruiste vivano solo in un’altra dimensione.
Reti: Disney XD, K2
Genere: Serie animata
Produzione: Disney
Television Animation
Regia: Craig McCracken,
Dave Thomas, Eddie
Trigueros e RR. VV.
Autori/Sceneggiatori:
Craig McCracken, Ben
Joseph, Francisco
Angones, Amy Higgins,
Lauren Faust e AA. VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni ed
in vari orari
Durata: 79x22’
Ascolti medi: n.p.
269
Zack e Quack
Rete: Frisbee
Genere: Serie animata
Produzione: High1
Entertainment, Zodiak
Media
Regia: Gili Dolev, Ehud
Landsberg, Liz Whitaker
e RR.VV.
Autori/Sceneggiatori:
Gili Dolev, Yvette Kaplan,
Robert Vargas, Ashley
Mendoza, Sascha
Paladino e AA.VV.
In onda: durante tutta la
stagione, in vari giorni e
in vari orari
Durata: 52x20’
Ascolti medi: n.p.
270
Zack è un simpatico bambino di 7 anni
che vive in un libro pop-up insieme al suo
inseparabile amico Quack, un’anatra azzurra.
Il protagonista vive meravigliose avventure accompagnato dai suoi amici: oltre a
Quack c’è Kira, la vicina di casa afroamericana, la rana toro Belly Up, il riccio Fluffy,
gli scoiattoli volanti Skip e Hop.
Ognuno dei personaggi ha un carattere
specifico e arricchisce la storia con il suo
modo di essere. Quack è vivace e curiosa,
ma anche molto impulsiva e Zack deve rimediare ai guai che ogni tanto combina.
Belly Up sa tante cose, forse “troppe” e
interviene spesso in modo saccente, ma
viene rimesso al suo posto dagli amici.
Fluffy è il prudente del gruppo. Skip e Hop
sono due sorelle molto in sintonia quando compiono le loro acrobazie in aria, ma
sulla terra sono spesso un po’ impacciate.
E infine Kira, che mostra ai piccoli spettatori quante cose belle si possono fare con
la carta tagliando. incollando, colorando,
costruendo.
L’amicizia è il collante del gruppo e il filo
conduttore delle avventure raccontate:
grazie all’aiuto di tutti e al contributo che
ognuno può dare con le sue capacità e
specificità Zack riesce a risolvere ogni situazione.
SPOT
Acqua Ferrarelle
Vivi effervescente
Nello spot, firmato dal regista Pucho Mentasti, la caratteristica principale dell’acqua Ferrarelle, la sua effervescenza naturale, e la ricchezza dei sali minerali che
essa contiene diventano caratteristiche
con cui vivere la vita.
Cosa vuol dire nello specifico “vivere effervescente”? Le immagini lo spiegano in
maniera più che adeguata: significa crescere in modo sano, nutrendosi bene fin
da piccoli, correndo all’aria aperta, respirando la bellezza della natura, dell’amore, mettendo al mondo dei figli, vedendoli
crescere per poi lasciarli andare, ritrovandosi come coppia, riscoprendosi in un
abbraccio e nel piacere di stare insieme,
sempre, anche col passare degli anni, con
la stessa intensità del primo giorno.
Insomma, “anche la vita ha bisogno di vitalità”, e quella effervescente della natura
è rappresentata dai bambini che crescono, si amano e, una volta divenuti adulti,
generano altri piccoli, che seguiranno lo
stesso percorso naturale ed affettivo dei
loro genitori.
Un percorso in cui la bellezza della vita si
rigenera di continuo, e ciò non solo biologicamente attraverso l’amore tra un uomo
e una donna, ma anche sotto l’aspetto
emotivo e relazionale, in un ciclo continuo,
“effervescente”, proprio come quello che
contraddistingue l’elemento base della
vita di ogni essere umano: l’acqua.
Genere: Spot
Produzione: Think
Cattleya
Agenzia: Havas
Worldwide
Committente: Ferrarelle
Durata: 30’’
273
Air Action Vigorsol
Koala a letto
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: n.p.
Committente: Perfetti
Van Melle Group B.V.
Durata: 30’’
274
Il nuovo spot della nota gomma da masticare, seguendo il filone del mostrare
“stranezze” per colpire l’attenzione dello
spettatore, ha questa volta superato il limite.
Nelle immagini della pubblicità, c’è un marito che torna a casa dalla moglie con un
mazzo di fiori. Dopo aver rinvenuto capi di
abbigliamento femminile sparsi per l’appartamento, comincia a preoccuparsi,
apre la porta della stanza e trova la moglie a letto sorpresa di vederlo. Ad esserlo
ancor di più, però, è lui, quando dal bagno
esce avvolto in un asciugamano l’amante:
non un uomo, bensì un koala! Dopo l’iniziale imbarazzo della moglie colta in flagrante, il marito si allontana sconsolato,
mentre la porta della camera da letto si
richiude tra le risate della donna.
Di fronte alle immagini, la reazione dello
spettatore non è certo di ilarità, come forse ingenuamente si voleva ottenere, ma di
disgusto! Lo spot risulta pertanto volgare
e offensivo della dignità femminile, laddove lascia intendere anche la sola eventualità che vi possa essere un rapporto
sessuale tra una donna e un animale.
Air France
France is in the air
Air France torna on air con uno spot altamente evocativo. Girato, prodotto e distribuito molto prima dei tragici accadimenti
di Parigi del novembre 2015, “France is in
the Air” sembra far risaltare ancor più il
contrasto fra lo spumeggiante stile di vita
della Ville Lumière e lo stato di paura da
cui la nazione transalpina cerca di uscire,
anche ridando fiato e coraggio al turismo.
Non fosse per questo, sono però l’estetica
e la grande attenzione al dettaglio artistico che rendono lo spot ben riuscito. Nello
stesso tempo il contenuto, pur non strettamente collegato alla natura del prodotto, non perde di vista l’obiettivo, cioè la
promozione della compagnia aerea.
Venendo proprio al contenuto, a susseguirsi, in un ricostruito e decisamente allargato interno di un aereo, sono le coreografie che mostrano su lunghe altalene,
in ordine sparso, due giovani innamorati
francesi vestiti come la tradizione meglio
non potrebbe dipingere, con tanto di maglia a righe orizzontali per lui e capelli corti per lei; fotomodelle “urbane” alle prese
con esercizi ginnici; eleganti ragazze che
gustano un aperitivo scambiandosi finger
food da vere trapeziste; un corpo di ballo
di piccole ballerine da Opéra. Tutto viene
coronato da un bacio fra gli innamorati.
Oltre che le principali emittenti tv, coinvolti
nella campagna pubblicitaria anche cinema, internet e social network. La musica
riprende le note del famoso brano “Warm
in winter” del duo americano Glass Candy.
Genere: Spot
Produzione: Iconoclast
Agenzia: BETC
Committente: Air France
Durata: 30’’
275
Alessi
Genere: Spot
Produzione: Spider
Agenzia: Lorenzo Marini
Group
Committente: Alessi
Durata: 30’’
276
È chiaro che si tratta solo di un litigio ironico, di certo colpisce l’attenzione come tutte le liti in televisione e non passa inosservato, ma vedere degli utensili da cucina
usati come oggetti per offendere, proprio
quelli che molti hanno ricevuto in regalo il
giorno del matrimonio, fa un certo effetto.
Sulla qualità e lo stile di Alessi non si può
dire nulla, ma lo stesso non può dirsi per
chi ha pensato di promuovere il marchio
scherzando sulla violenza domestica. Gli
oggetti sono in primo piano, non compaiono persone, si sentono solo delle voci
urlanti di una coppia mentre sottopiatti,
apribottiglie, caffettiere e teiere volano
da una parte all’altra sullo sfondo di una
casa vuota.
Nonostante il tentativo originale di far vedere gli oggetti fuori dal loro utilizzo reale
e mostrare una scena di vita quotidiana
non stereotipata, l’effetto finale può diventare irritante e forse per qualcuno anche molto triste.
Arancia Rosaria
In un mercato sempre più globalizzato in
cui è importante sapere l’origine dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole, l’azienda siciliana produttrice di agrumi ha
scelto come testimonial l’attrice Katia Greco, proveniente dalla stessa regione. L’intento era dare risalto alla provenienza di
queste due eccellenze del territorio, ma di
fatto è stata accostata l’idea della donna sia ad un frutto sia ad un prodotto da
commercializzare.
Si vede la protagonista passeggiare con
un cesto di arance e incontrare un giovane mentre fa jogging. Questi afferma che
Rosaria gli dà energia mentre apprezza la
bellezza della donna; un ragazzino dice che
profuma di buono e un altro uomo viene
addirittura distratto dal suo appuntamento amoroso esclamando: “Rosaria, ti sbuccerei tutta!”. Alla fine la donna assaggia
un’arancia e rivolgendosi ai telespettatori
in accento siciliano dice: “Piacere, Rosaria!”.
L’allusione è fin troppo scontata e alla fine,
se non si fosse ancora capito, viene confermata dall’attrice stessa. Il tutto viene
evidenziato dalla piacevole canzone in sottofondo che ovviamente fa riferimento ad
una donna che porta lo stesso nome del
frutto reclamizzato. Anche se la narrazione
avviene in chiave simpatica, non cambia lo
stereotipo tipico delle pubblicità sessiste
che considerano la donna come oggetto
che appaga i desideri dell’uomo. Possibile che ancora nel ventunesimo secolo le
agenzie pubblicitarie siano ferme all’anno
zero della comunicazione?
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: Roncaglia &
Wijkander
Committente: O.P.
Rosaria
Durata: 30’’
277
Autorità Garante per l’Infanzia
e l’Adolescenza - La diversità è
una ricchezza
Genere: Spot
Produzione: Palomar
Agenzia: n.p.
Committente: Autorità
Garante per l’Infanzia e
l’Adolescenza
Durata: 30”
278
Il 20 novembre 2015 è stata celebrata la
Giornata internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza per ricordare l’approvazione, nel 1989, della Convenzione
ONU sui diritti dell’infanzia da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Per
questa importante occasione, l’Autorità
Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza ha
promosso una campagna di comunicazione sociale incentrata sul tema della diversità. I testimonial che si sono fatti portatori
di questo messaggio sono stati alcuni dei
protagonisti della serie “Braccialetti Rossi”.
Davide, Tony, Nina e Chicco siedono su un
pattino in spiaggia e osservano un gruppo
di coetanei al quale vorrebbero unirsi, ma
questi non li vogliono conoscere perché li
considerano diversi. La ragazza allora mostra ai suoi amici un libricino che, sfogliato
velocemente, crea l’effetto del movimento
di un fiore che sboccia, fenomeno che non si
verificherebbe se ogni pagina del libro non
fosse diversa. La diversità è una ricchezza
e con questa consapevolezza i quattro ragazzi si rincuorano e sorridono. Lo spot ha
come target soprattutto gli adolescenti, che
attraversano l’età in cui è più difficile accettarsi e di conseguenza accettare il diverso
da sé, tendendo ad emarginare i più deboli
e i non omologati. Riconoscere e apprezzare la propria unicità significa comprendere
che si è tutti diversi, ma tutti uguali davanti
ai diritti fondamentali dell’esistenza. Contrastare l’intolleranza nelle giovani generazioni è di certo il gesto più utile per risolvere
grandi e piccoli conflitti.
Barilla
Ragù classico
Ci ritroviamo ancora sul camion del fedele
autista Marcello, ormai noto al pubblico
grazie all’interpretazione di Pierfrancesco
Favino. Stavolta è in veste di genitore, al
quale arriva la telefonata della sua bambina, Giulia, che gli annuncia che a casa lo
aspetta un ottimo ragù, fingendo di averlo cucinato da sola.
Su richiesta del papà, la piccola elenca
con disinvoltura tutti gli ingredienti genuini utilizzati, che prontamente legge sulla
scatola del prodotto pubblicizzato. Quando arriva a casa, ovviamente, l’affascinante camionista è orgoglioso di lei e apprezza commosso il pasto assaporando
una cena riservata solo a loro due.
A tavola non c’è la classica famiglia, ma si
riscopre un momento privilegiato in cui si
cerca un rapporto più diretto tra padre e
figlia. Ogni bambina, in fondo, è un po’ innamorata del proprio papà e cercare per
una volta di prendersi cura di lui, sostituendosi alla mamma nella preparazione
del pasto, la emoziona e le riempie il cuore
di gioia.
Anche se Marcello non crede alla bugia
raccontata dalla piccola, sta al gioco per
compiacerla. Entrambi si gustano questo
momento di piccola finzione e complicità,
cercando di non rompere l’incantesimo.
Genere: Spot
Produzione: Brw
Filmland Milano
Agenzia: J. Walter
Thompson
Committente: Barilla
Durata: 30’’
279
Caffè Borbone
Degno di un re!
Genere: Spot
Produzione: L’Aromatika
Agenzia: TILE
Storytellers,
Digitalcomoedia
Committente:
L’Aromatika
Durata: 30’’
280
Chi vuole assaporare il gusto del caffè, in
cialda o in capsula, dell’azienda napoletana, deve sapere che “è degno di un re”. Il
giudizio non viene da un esperto del settore, ma proprio da un sovrano. Già, perché lo spot, ambientato nella Napoli del
1770, ha come protagonista Ferdinando I
di Borbone, all’epoca diciannovenne.
La pubblicità è un delizioso cartone tridimensionale, che riproduce fedelmente
gli esterni del Palazzo Reale partenopeo.
Dalla facciata, con una zoomata, la storia
ci porta all’interno dei lunghi corridoi della Reggia. Qui, quattro membri della corte spiano, dal buco della serratura, cosa
accade dietro una porta. Ed arriviamo in
cucina, dove si sta svolgendo una scena
divertente. Il sovrano sta bevendo un caffè preparato con una macchinetta dell’azienda che porta il suo stesso cognome,
sotto gli occhi stupefatti di una domestica,
che cerca di capire cosa sia quello strano
apparecchio. Ferdinando, però, è più intento a gustare il caffè e si chiede, in dialetto napoletano, se nel nuovo millennio ci
sarà qualcuno capace di farne uno buono
come quello che sta sorseggiando.
Lo spot è divertente ed originale e può far
sorridere anche chi, come i bambini, non
è il consumatore ideale dei prodotti pubblicizzati. La forza della réclame sta nella spontaneità dei suoi protagonisti, soprattutto il re, molto più popolare rispetto
alla sua carica. Di fronte ad una bevanda
semplice, dunque, non ci sono distinzioni
di ceto: il caffè è davvero democratico.
Calvin Klein CK2
Otto giovani sono i protagonisti dello spot,
che pubblicizza il nuovo profumo della griffe.
Due fidanzati si trovano in una località marina e, dall’altezza considerevole di un tetto
di una palazzina, decidono di tuffarsi senza
pensare ai rischi per la loro incolumità.
Un’altra coppia, durante un falò notturno, si bacia appassionatamente lasciando
presagire una fine ancor più intensa della
serata. Due amiche scelgono di divertirsi
sollevando le loro magliette dall’alto di un
cavalcavia, con l’obiettivo di attirare l’attenzione degli automobilisti, non considerando
però il pericolo di poterli distrarre e di causare incidenti. Anche l’ultima coppia di protagonisti (due amici, o forse qualcosa di più)
resta a petto nudo, salendo poi su una moto
per iniziare un viaggio di cui lo spettatore
non può conoscere la destinazione finale.
Con ogni probabilità, la réclame intende celebrare la voglia giovanile di oltrepassare le
consuetudini sociali, senza distinzioni anche
nei rapporti tra i sessi. Non a caso, il profumo della nota azienda è destinato sia ai
ragazzi che alle ragazze.
Sembra, però, alla luce di quanto mostrato, che il desiderio di sentirsi liberi si debba
manifestare per forza con azioni eccessive,
che possono essere pericolosamente emulate da chi guarda, come se l’esagerazione
sia l’unico modo per esprimersi. Il concetto
risulta stereotipato e rende poco onore alle
generazioni più giovani, che, di certo, per
emanciparsi, non scelgono sempre la via
della ribellione.
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: n.p.
Committente: Calvin
Klein Inc.
Durata: 30’’
281
Carrefour
Genere: Spot
Produzione: Black
Mamba
Agenzia: Essense
Committente: Carrefour
Durata: 15’’
282
Si avvicina il Natale e ovviamente i principali interlocutori della nota catena sono
i più piccoli. Così, l’ipermercato diventa
un posto in cui tutti i desideri si avverano. La scena si apre con un bambino ed
una bambina che si ritrovano all’interno
del reparto giocattoli, dove un dipendente con abiti da elfo natalizio li esorta ad
esprimere dei desideri. Tutto quello che
chiedono si avvera e i giocattoli si materializzano direttamente nelle loro mani; i
due entrano immediatamente in competizione e cominciano una sfida a chi chiede di più. Tutto molto bello, se non fosse
che la bambina ad un certo punto pretende che il suo rivale sparisca e subito viene
accontentata.
Il gioco apparentemente innocente di due
bambini che non si accontentano mai degenera fino a diventare crudele: è evidente lo stupore dei presenti, ma non si vede
nessun segno di pentimento da parte
della responsabile dell’accaduto. Lo spot
si chiude con la frase: “Negli ipermercati Carrefour avveriamo i desideri di tutti”.
La ragazzina viziata che è infastidita dal
bambino più piccolo, solo perché invidiosa
di non essere l’unica a poter chiedere tutto, è un pessimo esempio che va contro
quello che dovrebbe essere lo spirito del
Natale. È bello ricevere dei regali, soprattutto i giocattoli quando questi possono
essere condivisi, ma non tutti i desideri
possono e devono essere esauditi.
Cirio Cuore Italiano
Lo spot, diretto da Ferzan Ozpetek, si apre
con papà e figlio che dalla cucina si dirigono con la pasta al pomodoro appena preparata verso una tavolata affollata da figli,
genitori, nonni, nipoti, zii, cugini: la famiglia
riunita al completo, come nella migliore tradizione del nostro Paese.
Il cibo è occasione di confronto, discussioni
pacifiche (cipolla sì, cipolla no!), ricordi dell’infanzia, è il “profumo della propria famiglia”
che scende fin giù dalle scale. Si spegne addirittura il telefonino di fronte a una tavolata
così, ci si scambia sguardi e gesti d’affetto:
nipote e nonno si fanno l’occhiolino, fratelli e
cognati si scambiano sorrisi. La gioia è tangibile e raggiunge il culmine nell’abbraccio
tenerissimo tra marito e moglie che incrociano i loro sguardi, con un applauso di sottofondo che è un po’ per la pizza e un po’ per
loro. I bambini guardano e imparano cos’è
l’amore, lo dimostra la bimba che sul finale disegna un cuore, il “cuore italiano”, quel
cuore che è la famiglia. La casa sullo sfondo
è curata, colorata, accogliente e familiare, ci
si sente “a casa propria”.
Tutto è perfettamente ricostruito per rappresentare una scena di vita familiare tipica
della nostra tradizione culturale e culinaria.
“Perché per noi italiani mangiare non è mai
solo mangiare”, sottolinea il claim, ma è soprattutto il momento in cui la famiglia si riunisce - la domenica, o per una ricorrenza, o
anche senza un motivo preciso - per la gioia
di stare insieme, di raccontarsi la settimana,
di condividere la vita con le persone care.
Genere: Spot
Produzione: Filmgood
Agenzia: McCann
Committente: Cirio Conserve Italia
Durata: 30’’
283
Citröen C3
Genere: Spot
Produzione: Carnibird
Agenzia: Les Gaulois
Committente: PSA
Peugeot Citröen
Durata: 30’’
284
Protagonista dello spot è una ragazza, che
nel giorno del matrimonio esprime la sua
emozione prima al padre e poi allo sposo,
cui confida: “Giulio, è il secondo giorno più
bello della mia vita!”, provocando lo sconcerto di tutti. Le immagini vanno a 48 ore
prima, quando sta comprando la sua C3 e
la guarda incantata mentre il concessionario le illustra gli accessori: “E poi c’è il parabrezza, il touch screen…”. È sottinteso che sia
stato quello il giorno più bello della sua vita!
Bene, chi è sposato può affermare che in
effetti il giorno del matrimonio può non essere il più importante della propria esistenza perché ce ne sono tanti altri indimenticabili: la nascita dei figli, le nozze d’oro (per
chi ci arriva), una guarigione insperata; momenti banali per altri, ma profondamente
significativi per la coppia: la ritrovata serenità dopo un periodo difficile, le gioie grandi
che danno i figli che crescono. Insomma, a
pensarci bene, se ognuno ricorda i momenti
più intensi della sua vita, li lega in qualche
maniera alla sfera familiare o a una condivisione con i propri cari, ma mai a una componente solo individuale e materiale. Come
può un oggetto di consumo riempire la vita
più di una persona? Come può una gioia
essere piena se non è condivisa?
In un mondo in cui il consumismo sfrenato
(a volte addirittura patologico) è un problema serio e un ostacolo nell’educazione dei
giovani, è davvero il caso di trasmettere loro
il messaggio che la conquista di un oggetto
costoso possa dare una risposta esaustiva
alla loro ricerca di felicità?
Confetture Santa Rosa
Nella magnifica cornice di Civita di Bagnoregio, in un antico borgo medievale
sospeso tra i calanchi dove il tempo sembra essersi fermato, un ragazzo e una
ragazza, a spasso per vicoli e stradine,
scovano una giovane signora nel giardino
della sua casa mentre raccoglie dei frutti
da un albero. La donna viene nuovamente inquadrata poco dopo, intenta a mescolare qualcosa in una pentola: ella, in
realtà, gestisce un piccolo negozio, dove
vengono accompagnati anche altri due
turisti da una guida che promette loro di
portarli in “un posto speciale”. Ad attenderli c’è una vasta gamma di confetture,
che dunque potranno acquistare.
Il noto marchio punta sul volto rassicurante della ragazza acqua e sapone, sui
sapori semplici e antichi e sulla lavorazione artigianale. È noto, però, che il prodotto reclamizzato è diventato nel tempo
sempre più industriale, e il consumatore
attento avverte che questa rappresentazione bucolica stona un po’ troppo con la
realtà delle cose.
A testimonianza di questa evoluzione,
basti pensare al cambio di claim: non più
“frutta fresca a pezzettoni”, ora è “tanta
frutta a pezzettoni”. Bisogna avere coerenza anche nel marketing e non rischiare di trasmettere messaggi fuorvianti
che possono rivelarsi controproducenti,
soprattutto perché i potenziali acquirenti
non amano essere presi in giro.
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: n.p.
Committente: Valsoia
Durata: 30’’
285
Danone Activia
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: n.p.
Committente: Danone
Durata: 30’’
286
Finalmente nello spot dello yogurt con il bifidus attivo non si vedono più pance gonfie
come un palloncino che poi sorridono quando vengono riempite di latte fermentato o
frigoriferi pieni di vasetti per fare la prova
“soddisfatti o rimborsati”. In questa nuova
campagna pubblicitaria si fa riferimento ad
un benessere che riguarda corpo e mente.
Il claim della réclame infatti è “Sentirsi bene
inizia da dentro”, ma stavolta con un significato più ampio. Una modella, che indossa
un costume di un colore verde intenso per
richiamare quello della confezione dello yogurt, si tuffa in una piscina. Un’inquadratura
dal basso riprende lei, che nuota, mentre un
quartetto d’archi, in apnea, sta suonando
una magnifica composizione di Vivaldi. L’immersione in acqua e la musica rappresentano una ricetta per il benessere interiore:
la donna, appena finita la nuotata, degusta
uno yogurt Activia con lo sguardo perso nel
vuoto e la mente piena di pensieri positivi,
come si può immaginare dalla sua espressione serena con un sorriso appena accennato. Una voce suggerisce: “Il modo migliore per prenderti cura di te è partire da ciò
che ti fa star bene dentro”; in questo modo
lo spot esorta chi guarda ad occuparsi dei
propri piaceri cominciando dalle cose che
ama fare. L’idea dell’orchestra nell’acqua è
molto originale e rilassante. La pubblicità,
quindi, sembra puntare principalmente alla
necessità di raggiungere l’equilibrio psicofisico, perché stare bene con se stessi aiuta
anche l’organismo a reagire meglio alle piccole difficoltà quotidiane.
Dash
50 anni accanto a voi
Per cinquant’anni Dash ha accompagnato
gli italiani come mostrato dallo spot, guidato dalle parole di un brano di Toni Dallara.
“Amor resterò vicino a te per tutta la vita” è
la promessa dei giovani sposi che trasportano la confezione del prodotto appena acquistato sull’unico mezzo a disposizione, una
vespa. L’amore prosegue accanto ai bambini che crescono: mamma e figlia giocano felici insieme tirando fuori i giocattoli dal fustino (quanti li conservavano così: un’opera di
riciclo ante litteram!). Quest’ultimo era utile
per tanto altro, anche come base per una tv,
quella condivisa da tutto il condominio per
esultare insieme per le vittorie della Nazionale. Il detersivo, poi, può aiutare a cancellare i segni di un primo amore finito, insieme
al gesto di una madre che consola la figlia
adolescente dal cuore infranto, mentre la
canzone prosegue dicendo “perché sei tu
che dai speranza al mio domani”, a sottolineare che i figli sono proprio questa speranza. Ad un certo punto bisogna lasciarli
andare, ma quanto è difficile: “perché io tremo quando un poco t’allontani”; ed ecco un
bel ragazzone salutare la mamma distante
con un selfie, mostrandole che ha imparato
a far la lavatrice e si ricorda di lei. “Tra i colori
della vostra storia c’è un po’ del nostro bianco” recita il claim e ognuno pensa ai ricordi
di piccoli gesti quotidiani che caratterizzano
la vita di una famiglia, come l’amore di due
sposi o la crescita dei figli: c’è qualcosa, ancora oggi, quando si vorrebbe far credere
alle nuove generazioni che nulla è per sempre, che invece è “per tutta la vita”!
Genere: Spot
Produzione: Casta Diva
Pictures
Agenzia: Saatchi &
Saatchi Milano
Committente: Procter &
Gamble
Durata: 50’’
287
Desigual
#cosavedi
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: n.p.
Committente: Desigual
Durata: 40’’
288
Spot totalmente innovativo per un brand
d’abbigliamento: la splendida modella
Winnie Harlow sfila con i vestiti della linea
Desigual sfoggiando la sua vitiligine, senza nasconderla. E parla chiaro a tutti, ma
specialmente alle giovani, a quelle che non
si piacciono, che non hanno autostima, che
non si accettano così come sono o non sono
accettate dagli altri, forse prese in giro per
qualche “diversità” o “diseguaglianza”. Winnie sa bene di che si tratta, perché da bambina è stata vittima di bullismo. A tutte loro
dice: “Guardami: cosa vedi? Ti piace? O non
ti piace? Fermati! Guardami: non c’è nessuno come me, sono unica, sono insostituibile!
Guardati: non c’è nessuno come te, sei unica, sei insostituibile! Pensa! Non lasciare che
nessuno decida quello che la bellezza significa per te!”. Un messaggio che acquista forza e credibilità grazie all’esempio della modella che si presenta così com’è, sorridente,
sicura di sé, femminile, bella.
Parafrasando il nome della marca, ognuno è diseguale, ed è lì la ricchezza umana,
l’apporto unico e insostituibile che può dare
ciascuno alla vita. E ciò che gli altri considerano difetti, può persino diventare un
punto di forza. Questo è un insegnamento
soprattutto per i ragazzi, da tenere sempre
a mente, non permettendo a nessuno di far
loro pensare il contrario.
Complimenti alla Desigual che, in controtendenza rispetto a tante marche che si
presentano ai giovani inneggiando alla
trasgressione, lancia loro un messaggio
positivo.
EasyJet
Come volano 20 anni
Il titolo dello spot riassume il concetto: la
compagnia aerea ha festeggiato nel 2015
venti anni di attività, compleanno ricordato
anche con la scelta del brano di sottofondo,
“Disco 2000”, uscito anch’esso nel 1995.
L’importante traguardo tagliato dall’azienda viene celebrato con le immagini di
altrettanti anni di vita di una famiglia (che
con i prezzi low-cost fissati dalla compagnia
aerea può permettersi di viaggiare senza
spendere troppo), ripresa a bordo di una
ruota panoramica. Il telespettatore assiste
all’incontro tra un uomo e una donna, al loro
innamoramento e alla nascita di una bimba. I due genitori accompagnano la figlia
nella crescita: l’unità familiare è ben rappresentata dalla ruota, che simbolicamente gira come lo scorrere degli anni, e dai tre
posti uniti e inseparabili perché sospesi insieme. La figlia è protetta dalla mamma e
dal papà, occupando il posto al centro sulla
ruota, in volo e nella famiglia. Arriva però
il momento anche per lei di distaccarsi e
prendere la sua strada: i genitori si ritrovano soli e si riscoprono come coppia, mentre
la figlia, divenuta ragazza, occupa un altro
posto da sola. Non per molto però, poiché si
avvia anche lei a formare un nuovo legame
d’amore con un ragazzo che prende posto
al suo fianco. Vent’anni di attività, quindi,
come metafora di vita, il tempo per una famiglia di nascere, crescere e lanciare i figli
verso il mondo e una nuova nascita. Questo
evidentemente si augura, e non poteva farlo in modo migliore, la compagnia aerea per
il prossimo ventennio.
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: VCCP London
Committente: EasyJet
Durata: 40’’
289
Emmentaler DOP
Genere: Spot
Produzione: the
BigMama
Agenzia: Leo Burnett
Svizzera
Committente:
Emmentaler Switzerland
Consortium Emmentaler
AOC
Durata: 20’’
290
Il celebre formaggio svizzero che ha
come testimonial Michelle Hunziker vuole
rivolgersi ad un consumatore più attento
e consapevole dell’importanza delle
giuste scelte. La nota conduttrice stavolta
non sfoggia le sue forme scegliendo
abiti davanti allo specchio, ma riveste un
ruolo più divertente e spiritoso. “I Corti di
Michelle”, che sono andati in onda dalla
fine di novembre in tv ma anche sul web,
sono quattro filmati in cui si mettono
in evidenza le qualità del formaggio, la
sua provenienza e la tracciabilità delle
materie prime.
La Hunziker spiega infatti che il latte con
cui è fatto il formaggio coi buchi è preso
da mucche svizzere che mangiano solo
erba e fieno, mostra il codice su ogni fetta
col quale si può risalire al casaro che l’ha
fatto e soprattutto assaggia e gusta il
prodotto di tanta attenzione e sapienza.
Con allegria si danno informazioni utili
che motivano a comprare solo l’originale
svizzero visto che si tratta del formaggio
più imitato al mondo. Anche la testimonial
sembra avere un suo doppione: in uno dei
corti compare anche una presunta sosia,
che però viene mandata via dalla Michelle
originale perché senza “bollino”.
L’alimentazione è una cosa importante
e la scelta del noto marchio svizzero
di puntare sulla qualità anche nella
comunicazione è giusta ed opportuna.
Findus
Bastoncini
Il Capitan Findus ormai è un personaggio classico entrato nell’immaginario dei
bambini da più di trent’anni e un’icona
della storia della pubblicità. Nel nuovo
spot è interpretato da un attore più giovane e informale, non più l’anziano signore con la barba bianca e il cappello da
marinaio che offriva un vassoio dei croccanti bastoncini di pesce appena sfornati
a bordo del suo peschereccio.
Il nostromo adesso è su una barca a
vela mentre insegna a fare i nodi ad una
ciurma di ragazzini. Da uno di loro i telespettatori apprendono ciò che gli “allievi” hanno appena imparato, e cioè che è
vero che ci sono moltissimi tipi di nodi ma
in fondo ne esistono solo due, “quelli fatti bene e quelli fatti male”, proprio come i
famosi bastoncini di pesce, che dopo tanti anni sul mercato hanno avuto diverse
imitazioni. Il claim dello spot recita infatti:
“Solo il meglio per i capitani di domani”.
Un messaggio semplice e diretto, rivolto ai
piccoli e a quei genitori che, grazie anche
alla storia del signore con i baffi raffigurato sulla scatola che può fornire uno spunto
utile per creare sempre nuove avventure,
sono riusciti ad introdurre nella dieta dei
propri figli il pesce, prezioso alimento utile
per la loro crescita. Le immagini mostrano bambini che si divertono ad ascoltare il
loro maestro, imparano nuove cose, condividono il pasto con i coetanei e vivono il
mare in modo sostenibile.
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: Havas
Worldwide
Committente: Findus
Durata: 30’’
291
Finish
Genere: Spot
Produzione: Riff Raff
Films
Agenzia:
Wieden+Kennedy
Committente: Reckitt
Benckiser
Durata: 30’’
292
Nel nuovo spot del prodotto per lavastoviglie si mette in evidenza il fatto che la
vita dell’uomo è scandita da momenti e
occasioni che prevedono l’utilizzo di piatti.
Suggestive inquadrature mostrano il moltiplicarsi di stoviglie sporche che volteggiano nell’aria. Una voce maschile ripete
fuoricampo la parola “piatti”, accostandola in modo dissacrante alle fasi più importanti dell’esistenza. Effettivamente ci si
rende conto che questi oggetti sono sempre presenti: in una semplice colazione, un
compleanno o un matrimonio, ma anche
in un divorzio, in una notte insonne passata a lavorare e addirittura in un funerale.
Il comune denominatore è rappresentato
sempre dai piatti che poi qualcuno dovrà
lavare, e ci penserà Finish, mentre si potrà
continuare a gustare pietanze, bevande e
caffè, ma anche i momenti più significativi
della vita, senza pensare al dopo.
Il taglio ironico sembra mostrare il punto
di vista della lavastoviglie che guarda la
gente vivere mentre a lei arrivano solo i
piatti. Questo originale spot dimostra
che, quando c’è un’idea buona, non servono volti noti a fare da testimonial, ma è
il prodotto stesso che può raccontare la
sua utilità senza necessariamente elencare tutte le sue caratteristiche tecniche
e i componenti chimici o i principi attivi che
lo compongono, spesso un inutile elenco
di nomi sconosciuti alla maggior parte
delle persone.
Galbani
Mozzarella Santa Lucia
L’ottava puntata della storia di Carlotta,
la protagonista della campagna pubblicitaria televisiva della mozzarella Galbani,
vede la ragazza impegnata ancora con i
suoi amici musicisti. I giovani suonano tutti
insieme nel suo appartamento, ubicato in
un condominio; l’anziana vicina del piano
di sotto, però, non apprezza il loro divertimento, considerandolo anzi un gran baccano difficilmente sopportabile. A questo
punto nella vita reale si sarebbe potuto
immaginare uno scontro tra condòmini,
come avviene di frequente, ma anche a
quello tra due generazioni, della serie: “Voi
adulti non comprendete le nostre esigenze
e la nostra musica” contro “Voi giovani non
avete nessun rispetto per gli altri, questa
non è musica, ma rumore!”.
Carlotta, invece, percorre un’altra via, “creativa”: farcendo la mozzarella reclamizzata, riesce a trovare un punto di incontro, un
elemento di condivisione tra generazioni
opposte, fattore che rende possibile anche
l’inizio di una convivenza serena. Punto di
partenza, perché no, un buon pasto, il momento migliore per far nascere nuove amicizie. Si può immaginare un prosieguo: una
giovane che impara un po’ di moderazione
e rispetto per gli altri, un’anziana che trova compagnia, allegria e anche un aiuto, in
caso di necessità, nella vicina di casa.
Lo spot ricorda ai telespettatori che c’è
sempre un modo, un mezzo, magari anche
un alimento semplice come una mozzarella, per superare un ostacolo e mettere tutti
d’accordo.
Genere: Spot
Produzione: The Family
Agenzia: Ogilvy & Mather
Advertising
Committente: Galbani
Durata: 20’’
293
Gentilini
Impossibile non fare il bis
Genere: Spot
Produzione: The Shift
Agenzia: Gruppo Mirus /
Studio Più
Committente: Gentilini
Durata: 30’’
294
Il classico biscotto romano per eccellenza,
nato da un piccolo laboratorio artigianale
della famiglia Gentilini (che ha appena festeggiato i suoi 125 anni di attività) affermatasi negli anni a livello internazionale nel
settore dolciario, ha deciso di conquistare
i consumatori più piccoli con una canzone
in rima in stile rap che è diventata un tormentone a tavola durante la colazione.
Anche se nel corso della sua storia l’azienda ha diversificato molto la sua offerta, lo
spot è affidato ai tre formati di biscotti più
comuni. Questi si sono trasformati in una
band, formata da Diego l’Osvego, Betta
la Fetta Perfetta e Nino il Novellino che ti
chiede se sei connesso col mattino, utilizzando un gergo riconoscibile da subito.
Si trovano su una tavola apparecchiata
e con una divertente animazione ballano
e cantano. Una forma di comunicazione
giovane, accattivante e innovativa per un
prodotto che ha puntato tanto sulla tradizione. Anche la gestualità dei protagonisti
durante la loro piccola coreografia riproduce perfettamente quella usata da molti adolescenti che adorano il rap e che si
divertono molto ad inventare testi in rima.
La colazione è un pasto assai importante,
soprattutto per i ragazzi in età scolare, ed
è giusto che venga consumata in allegria,
davanti ad una bella tavola imbandita, per
affrontare al meglio la giornata. In fondo,
i tre piccoli amici propongono al pubblico
semplicemente di consumare latte e biscotti, seguendo il ritmo giusto e magari
facendo il bis.
Italy. The Extraordinary
Commonplace
I creativi dell’agenzia pubblicitaria hanno
pensato di sfruttare i luoghi comuni che
contraddistinguono il popolo italiano per
tirar fuori un prodotto che li sfatasse. È
nato con questa idea il video, e poi spot
istituzionale del governo, “Italy the Extraordinary Commonplace”, presentato
a Davos nel corso del World Economic
Forum del 20 gennaio 2015, che confuta gli stereotipi sull’Italia, raccontando
una realtà di eccellenza tecnologica che
spesso non viene valorizzata. Così, con un
sapiente gioco di inquadrature che fanno
presumere una realtà ma ne nascondono un’altra, le mani sporche di bianco di
quello che dovrebbe essere un pizzaiolo
(luogo comune di come ci vedono all’estero) appartengono in realtà - e lo si capisce
quando l’inquadratura si allarga - ad un
architetto che sta terminando un plastico:
una sovraimpressione ricorda come l’Italia sia leader nella costruzione delle più
grandi infrastrutture, con 1000 progetti
in 90 Paesi del mondo. Giocando con la
stessa modalità, compaiono ad esempio
le “fanatiche dei party” che in realtà sono
delle ricercatrici farmaceutiche o il “gesticolatore” che rappresenta l’industria della
meccanica e automazione. Il video, a cura
del Ministero dello Sviluppo Economico e
ICE, vuole generare nuova consapevolezza sul nostro Paese sul suo reale posizionamento nel mondo, per stimolare la
crescita del Made in Italy all’estero e aumentare gli investimenti stranieri in Italia.
Genere: Spot
Produzione: Akita Film
Agenzia: Leo Burnett
Italia
Committente:
Ministero dello
Sviluppo Economico
e ICE – Agenzia per la
promozione all’estero e
l’internazionalizzazione
delle imprese italiane
Durata: 2’55’’
295
Kinder a colazione
Anche questo è amore
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: Providence
Italy
Committente: Ferrero.
Durata: 30’’
296
Un papà deve raggiungere il figlio a scuola per una festa in maschera. L’auto, però,
si guasta e pur di non fare tardi le prova
tutte. Trova un taxi, ma l’autista, vedendolo
travestito da supereroe, lo evita perplesso
e tira dritto. Lui non molla, corre per la città
e sale su un autobus: anche qui è guardato
in modo strano dai passeggeri. Finalmente, dopo tanta fatica, arriva a destinazione.
Non appena lo vede, il suo bambino, che
ha lo stesso costume del padre, gli sorride
e corre ad abbracciarlo, mentre alla scena
assiste anche la moglie dell’uomo.
Il senso dello spot è spiegato dal suo claim:
“Anche questo è amore”. Dare il meglio di
sé significa fare di tutto per regalare alla
propria famiglia la felicità, che sta anche
in un sorriso, senza dar peso a cosa possa
pensare la gente. Il papà non si cura degli
sguardi interrogativi di chi lo circonda, ma
è concentrato solo su un obiettivo: arrivare
in tempo per vivere un momento di gioia
insieme ai suoi cari.
A rendere poi la pubblicità più vicina al consumatore è la normalità dei protagonisti:
come il personaggio principale, chiunque
può incorrere in imprevisti che rischiano di
rovinare la giornata, risolvibili però senza
andare nel panico, ma con un pizzico di ingegno e di fantasia. E così, quando il problema si supera, capita di sentirsi un po’
“supereroi del quotidiano”, proprio come il
papà della pubblicità, che non a caso sul
petto ha stampata l’iniziale del suo nome e
non il simbolo di Batman o magari dell’Uomo Ragno.
Kinder cereali
Il mondo con gli occhi di una mamma
“Abbiamo chiesto ad una mamma di filmare la sua giornata”: così si apre lo spot,
ideato da Ivan Cotroneo. Da lì lo spettatore
può seguire tutto quello che accade ad una
donna grazie ad una piccola fotocamera,
sistemata sul suo petto. Il pubblico, dunque,
osserva ciò che accade alla protagonista
da un suo particolare punto di vista. Si inizia
in cucina, dove sta preparando la colazione
per tutti, poi sveglia i figli, li sistema per la
scuola, li saluta mentre escono col papà che
dimentica le chiavi e torna indietro; ovviamente lei ha già pensato a tutto ed è pronta a passargliele, lui poi la ringrazia con un
bacio. La donna scappa di corsa al lavoro,
senza interruzioni perché non si può perdere
tempo; bisogna finir presto per tornare dai
figli, pranzo al volo e via, di nuovo con i ragazzi al parco dopo la scuola. Un attimo di
riposo sulla panchina e arriva anche il papà.
Tutto mentre lo spot recita: “Quando guardi il mondo con gli occhi di una mamma, ti
viene spontaneo dirle ‘Posso aiutarti, mamma?’”, domanda scherzosamente rivoltale dal marito. A lei basta una pausa, una
merenda veloce ed è pronta a ripartire! Lo
spot rende bene la vita intensa e frenetica di
una donna che si deve organizzare tra famiglia e professione senza un attimo di sosta.
Quell’allegria che regna nonostante le corse
da un’attività all’altra, quei sorrisi ricevuti per
le sue attenzioni, poi ricambiati, danno l’idea
allo spettatore che, anche se nella vita vera
è difficile riuscire a mantenere sempre il sorriso sulle labbra, però valga la pena provarci
e valga la pena “essere una mamma”.
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: Providence Gruppo Havas Italia
Committente: Ferrero
Durata: 30’’
297
Lavazza A Modo Mio
2015 - Astronauti
Genere: Spot
Produzione: Filmmaster
Agenzia: Armando Testa
Committente: Luigi
Lavazza
Durata: 40’’
298
In Paradiso a volte può fare la sua comparsa anche un’astronave. Nello spot della
nota marca di caffè, Enrico Brignano e Tullio Solenghi (che interpreta San Pietro), ne
scovano una all’apparenza abbandonata.
L’attore romano la esplora e al suo interno
trova una macchina capace di preparare
un espresso a regola d’arte. Mentre i due
sorseggiano il caffè seduti ad un tavolino,
arrivano due astronauti, alla ricerca del
loro mezzo di trasporto. Brignano, però,
dice di non averlo visto, coinvolgendo nella
bugia anche Solenghi, inizialmente incline
a dir loro la verità. In questo modo potranno continuare a gustare (e preparare in futuro) il loro espresso senza problemi.
Oltre a consigliare l’acquisto della gamma
di macchine per il caffè “A Modo Mio”, destinate ad un uso domestico, la pubblicità vuole celebrare un evento importante
accaduto nel 2015. Anche gli astronauti,
quelli veri, hanno potuto gustare un caffè
tutto italiano. Nella Stazione Spaziale Internazionale è stata installata la macchina
ISSpresso, frutto del lavoro compiuto da
Lavazza ed Argotec, azienda ingegneristica aerospaziale torinese. L’apparecchio, a
capsule, è in grado di preparare un espresso come quelli che si bevono abitualmente
sulla Terra. Lo spot ha, pertanto, l’intento di
valorizzare le capacità dell’ingegno italiano
nel realizzare prodotti di altissima qualità
ed è, indirettamente, un omaggio ad un’altra eccellenza del nostro Paese, Samantha
Cristoforetti, prima astronauta italiana ad
andare nello spazio.
leBebè Gioielli
Fiera di essere mamma
Lo spot di leBebè rappresenta un inno
alla maternità. Le immagini e la voce della
pubblicità comunicano con grande forza
espressiva tutto quello che c’è da dire sulla bellezza di esser mamme.
“Credevo che la notte fosse fatta per ballare”, afferma una madre che accarezza
con immensa tenerezza il suo figlioletto,
che evidentemente la tiene sveglia nel
pieno della notte, cosa che non le pesa
affatto. “Credevo che con qualche chilo in
più non mi sarei mai piaciuta”, confida a se
stessa una splendida donna che si guarda allo specchio, compiaciuta per aver
scoperto un altro tipo di bellezza femminile, quella di chi porta in grembo una vita,
acquistando nuove armoniche rotondità.
“Credevo che non avrei baciato mai un altro uomo” dice una giovane mamma che
coccola il suo piccolo e lo guarda giocare
intenerita, con uno sguardo che spiega
tutto il suo amore.
“Adesso so di aver fatto qualcosa di grande e sono fiera di me” è, infine, il pensiero
di una madre che accarezza il suo bebè
circondata dalla famiglia, il marito e una
figlia più grandicella. Cosa c’è di più grande a questo mondo che donare la vita e di
cos’altro potrebbe essere così orgogliosa
una donna che ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione di questo miracolo? Giustamente lo spot dell’azienda,
che propone la sua linea di gioielli, lo ricorda ai telespettatori con il suo claim:
“Fiera di essere mamma”.
Genere: Spot
Produzione: EFCEuropean Film
Communication
Agenzia: n.p.
Committente:
Lucebianca
Durata: 30’’
299
Leroy Merlin
Bagno
Genere: Spot
Produzione: Think
Cattleya
Agenzia: Publicis Italy
Committente: Leroy
Merlin Italia
Durata: 30’’
300
Leroy Merlin è luogo per acquisti non solo
riservato al mondo femminile, ma anche a
quello maschile che infatti è protagonista
di un originale messaggio pubblicitario
della nota catena.
“È più di un bagno se fatto da te” recita
il claim dello spot e in effetti c’è una storia raccontata dalle immagini, quella di un
padre e di suo figlio adolescente.
Per lui è arrivato il momento di crescere
e non mancano le prime difficoltà: il giovane prova a farsi la barba, ma l’impresa è piuttosto ardua per chi non sa bene
come maneggiare un rasoio. Si riempie
di tagli, lascia il lavandino impiastricciato,
ma sembra vergognarsi di chiedere aiuto al genitore. Il papà, tuttavia, coglie il
disagio del figlio e, senza farglielo pesare
e senza proferire discorsi che potrebbero
metterlo in imbarazzo, come spesso avviene tra “uomini”, trova una soluzione che
fa al caso di entrambi: monta un bagno
con doppio specchio - lui sì, si fa spiegare
come fare -, dove il ragazzo può imparare
a radersi imitando il padre con semplicità.
La pubblicità porta sul teleschermo il tipico esempio del dialogo padre-figlio non
sempre fatto di parole, ma spesso costruito su piccoli gesti quotidiani attraverso i
quali un genitore accompagna il suo ragazzo a diventare “uomo”.
Levi’s - Women’s Denim
Collection “Firsts”
Lo spot descrive la giornata di due amiche che sperimentano nuove esperienze
dal momento in cui indossano il nuovo
jeans. Tutto avviene come fosse la prima
volta: la prima impressione di fronte allo
specchio, i primi errori, le prime vittorie, le
prime perdite, le prime mosse, i primi giri,
i primi baci, i primi amori e, infine, la prima
luce dell’alba.
Cosa non convince? L’aria un po’ svampita e di strana euforia che accompagna
le due ragazze: sembra quasi che vivano
ogni singolo momento descritto con una
certa superficialità e inconsapevolezza,
facendo perdere, così, valore all’atto che
compiono, anche quando si parla di amore.
Il gioco di scoprirsi il seno sul cavalcavia,
poi, rientra tra i “primi errori” - e ci mancherebbe altro, vista la pericolosità (al di
là dello squallore) che un gesto del genere
può rappresentare per gli automobilisti -,
ma le scritte a video sono smentite dalle
immagini: le ragazze si divertono, dunque
il messaggio che arriva allo spettatore,
specialmente se giovane, è “sarà sbagliato ma è una divertente trasgressione”.
Genere: Spot
Produzione: MJZ
Agenzia: FCB, The
House Worldwide
Committente: Levi
Strauss & Co.
Durata: 1’10’’
301
Levissima
Everyday Climbers
Genere: Spot
Produzione: The Family
Agenzia: Ogilvy & Mather
Advertising
Committente: Nestlé
Durata: 30’’
302
Lo spot è dedicato agli “scalatori di ogni
giorno”, esemplificati dai suoi protagonisti: un alpinista, una giovane ginnasta ed
un uomo che vuole riconquistare la sua
donna. Conducono stili di vita molto diversi, ma c’è qualcosa che li accomuna:
raggiungere un obiettivo. Che sia la cima
di una montagna, un bel risultato in una
gara o il recupero del rapporto con la persona amata, per centrarlo bisogna dare il
meglio di sé. Questo comporta costanza
e spirito di sacrificio, doti che quotidianamente ognuno deve mettere in campo per
ambire a tagliare i traguardi più importanti, sia nel lavoro che nella vita privata.
Come mostrato dallo spot, infatti, da un
lato ci sono i due sportivi, che si danno da
fare per svolgere al meglio la loro professione, tra allenamenti costanti e massima
cura nei movimenti del corpo. Dall’altro, c’è
un uomo che vuole raggiungere una vetta
legata alla sua sfera affettiva, non meno
irta di ostacoli, di quelle reali. In questo
caso, le energie a cui attingere sono diverse, non fisiche, bensì mentali e anche creative, come dimostra il gesto di consegnare
alla compagna un anello inusuale, realizzato con un ago di pino, pur di dimostrarle
tutto il suo amore.
Il messaggio che dunque la pubblicità tiene principalmente a veicolare, mettendo
quasi sullo sfondo l’intento commerciale, è
che l’impegno e la costanza sono gli elementi necessari per scalare le montagne
della vita e al contempo tra le qualità che
rendono un uomo eticamente migliore.
Lufthansa - Sempre
ospiti, mai solo passeggeri
Con il payoff “Sempre ospiti, mai solo passeggeri”, Lufthansa questa volta mette da
parte i messaggi centrati sull’efficienza e
sull’affidabilità tedesche per concentrarsi
su un tono più “caldo” ed emozionale e comunicare il concetto di “sentirsi a proprio
agio a bordo”: il punto di vista non è più
quello della compagnia, ma del passeggero. Risulta molto ben pensata in tal senso la
protagonista dello spot, una bambina che
va a prendere l’aereo insieme al papà: in lei
si vede riassunta questa nuova scelta stilistica. La piccola, mentre è ancora sul taxi,
dice al padre, guardando un aereo dal finestrino: “La spinta è creata dalla propulsione.
È questione di fisica”. Nelle mani ha un blocco da disegno dove lei stessa ha disegnato
un aereo. In aeroporto, a una passeggera
qualunque si rivolge improvvisamente dicendo: “L’aerodinamica di un aereo è questione di fisica”. Ma è proprio arrivati sull’aereo che avviene la metamorfosi di quella
che starebbe per diventare una bambina
un po’ troppo saccente. Rimbocca le coperte al suo bambolotto di pezza, sussurrandogli: “E quanti si sentono a proprio agio
a bordo?”. La hostess Lufthansa allora dolcemente, quasi sottovoce, dice chinandosi
verso di lei: “Questo….è questione di chimica”, cioè dipende dalla sintonia emotiva che
si riesce a creare con il passeggero. In buona sostanza, si può apprezzare l’equilibrio
nella costruzione del personaggio della piccola protagonista, alla quale non mancano
spigliatezza, arguzia, ma anche la tenerezza tipica di una bambina della sua età.
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: Kolle Rebbe
Committente: Lufthansa
Durata: 30’’
303
Ma che sei scemo? Il fumo fammale!
Campagna di comunicazione
contro il tabagismo 2015
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: n.p.
Committente: Ministero
della Salute
Durata: 30’’
304
Per informare gli italiani sui rischi del
fumo, il Ministero della Salute ha promosso una campagna di sensibilizzazione
crossmediale, diffusa in tv, radio e sui social network, denominata “Ma che sei scemo? Il fumo fammale!”. Un titolo spiritoso,
attributo che contraddistingue anche il
testimonial dell’iniziativa, Nino Frassica.
L’attore siciliano ha messo la sua ironia e
la sua comicità surreale al servizio di un
tema delicato, contribuendo a comunicare con semplicità contenuti importanti ad
un pubblico trasversale. Con il ricorso al
tormentone “Ma che sei scemo?”, la campagna ha voluto mettere in guardia i fumatori sui danni per la salute derivanti dal
consumo di sigarette e sulle possibili conseguenze di questa abitudine anche su
chi li circonda. Per la televisione sono stati
realizzati quattro spot, in cui la tematica
è stata affrontata mettendo in luce alcune tra le principali criticità, come il fumo
passivo e quello in gravidanza. Non solo
le conseguenze del tabagismo, però, ma
anche la condanna di comportamenti che
possono mettere a repentaglio l’incolumità individuale e collettiva. Si è data ampia
attenzione alla sicurezza stradale. Molto
ben riuscito lo spot in cui Frassica rimprovera due giovani, uno perché fuma e l’altro perché non ha indossato il casco mentre guidava lo scooter. In questo modo, in
soli trenta secondi si è riuscito a lanciare due appelli fondamentali per la tutela
della salute di tutti, accendendo i riflettori
su questioni di importanza cruciale.
Melinda
La mela è un prodotto tipico della nostra
agricoltura. È presente sulle tavole di milioni
di italiani, ma può essere consumata anche in momenti diversi dai pasti. Fa parte,
insomma, della nostra quotidianità. Lo spot
mette in evidenza tutto questo, mostrando
anche come il target di riferimento sia trasversale, senza distinzioni d’età.
Tra i protagonisti della pubblicità, ci sono
due giovani fidanzati intenti a fotografarsi,
addentando il frutto sullo sfondo della laguna veneziana. La mela, però, è prelibata anche per le coppie più attempate. Una
donna di mezza età sta innaffiando il giardino mentre mangia una Melinda. Il pomo è
talmente squisito da farla distrarre irrimediabilmente: incappa in un incidente comico, inzuppando d’acqua il marito che stava
leggendo il giornale in tutta tranquillità.
Mangiare può essere un modo per creare empatia e lo spot tiene a sottolinearlo,
come nel caso dell’uomo che mentre è al
lavoro regala ad una collega la mela con
l’immancabile bollino. La frutta è soprattutto un alimento con cui i bambini devono familiarizzare per una crescita sana ed equilibrata. Melinda dimostra di tenere molto a
questo aspetto, com’è possibile notare in un
momento specifico dello spot: una famiglia
è a tavola e il papà gioca con i figli “animando” la mela, che si trasforma nella testa di
un simpatico pupazzo. Questo può essere
uno spunto utile per il pubblico a casa per
invitare i più piccoli a mangiare la frutta,
cibo che di solito non è tra i loro preferiti.
Genere: Spot
Produzione: Filmmaster
Agenzia: Cernuto
Pizzigoni & Partners
Committente: Melinda
Durata: 30’’
305
Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo
Cultura, cibo per la mente
Genere: Spot
Produzione: Ministero
dei Beni e delle
Attività Culturali e del
Turismo, Direzione
Generale Cinema,
Centro Sperimentale di
Cinematografia
Agenzia: n.p.
Committente: Ministero
dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo
Durata: 60’’
306
Nella cornice di una splendida sala affrescata del Palazzo Farnese di Caprarola (Viterbo), un testimonial d’eccezione,
l’attore Giancarlo Giannini, presenta le
meraviglie italiane come se illustrasse il
menù di un ristorante di alta classe.
Con voce e modi eleganti e affascinanti - di sottofondo ad aiutare l’atmosfera
“La gazza ladra” di Rossini - ci ricorda che
abbiamo a disposizione una scelta molto
ampia: archivi e biblioteche, arte in generale, siti archeologici, beni storici e antropologici, cinema, spettacolo dal vivo e circense, patrimonio paesaggistico. Un ricco
capitale culturale e naturale che rende
l’Italia unica di fronte al mondo, ma che,
soprattutto, deve ricordare a noi italiani
in quale Paese meraviglioso viviamo, che
abbiamo il dovere di conoscere, custodire
e amare. E ci rammenta, grazie anche allo
slogan “Italia: il cibo per la mente è in tavola”, che per crescere e mantenersi sani
è importante alimentare in maniera corretta ed equilibrata non solo il corpo ma
anche l’intelletto.
Il nostro paese ci offre ampia e salutare scelta sia per l’uno che per l’altra: un
messaggio importante che il Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
ha voluto lanciare in occasione di Expo
Milano 2015.
Nuova BMW Serie 1
“Cosa c’è di nuovo?”, si chiede la voce di un
uomo fuori campo nei primissimi fotogrammi dello spot della BMW, dove appare un’aquila. La domanda è ovviamente retorica
perché le novità sono tante: una maniera
diversa di vivere e di condividere le cose più
importanti come l’amore, l’amicizia, la libertà, la bellezza e in generale la propria vita,
e il modo per gustarsi fino in fondo queste
emozioni sembra essere quello di guidare
una BMW, a bordo della quale si possono
vivere momenti unici e insostituibili.
Ormai l’automobile rappresenta lo specchio della personalità di chi la possiede e
gli spot tendono sempre più a sottolineare
questo aspetto piuttosto che le caratteristiche tecniche di quello che, in fondo, è un
prodotto industriale destinato ad uno scopo preciso. Appaiono un po’ forzate e forse
pericolose le immagini adrenaliniche che
mostrano il nuovo modo di condividere le
notti. Si vedono dei giovani mascherati che
vanno o tornano da una festa e che ballano
dentro l’autovettura mentre attraversa una
metropoli notturna, non si intravedono cinture e non si fa alcun accenno alla sicurezza. Come sottofondo si sente un brano di un
gruppo molto famoso in Germania: i Suns
of Thyme, autori di una musica con ascendenze psichedeliche. Il claim “Vivila fino in
fondo”, dopo queste ultime inquadrature,
suona un po’ stonato. Nella scena finale si
vede tornare l’aquila, simbolo di libertà, ma
quella individuale finisce dove inizia quella
degli altri, soprattutto quando si guida.
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: n.p.
Committente: BMW
Durata: 30’’
307
Nuova DS 3
Genere: Spot
Produzione: Standard
Agenzia: Publicis la
Maison
Committente: DS
Durata: 30’’
308
Lo spot della nuova DS 3 rompe gli schemi e riesce a superare in maniera del tutto
originale e positiva i luoghi comuni su donne e motori, spesso rappresentati dalle
pubblicità con la “bellona” di turno cui viene
paragonata l’auto con le sue prestazioni.
In questo caso la protagonista è la straordinaria 94enne Iris Apfel, icona di stile e
della moda, inconfondibile con i suoi grandi occhiali e l’eccentrica bigiotteria. Mentre
è al volante dell’auto della casa francese,
afferma con chiarezza: “Una volta qualcuno mi ha detto: non sei bella e non lo sarai
mai. Ma non importa, tu hai stile!“.
Dunque non conta l’apparenza, ma la sostanza! La bellezza fisica, di per sé, non dice
nulla sul valore effettivo di una persona.
Per una volta un paragone rivoluzionato e
rivoluzionario tra donne e automobili: come
la nota stilista colpisce a primo impatto per
la sua originalità attraverso le eccentriche
caratteristiche e i modi attraenti e pieni di
energia, esprimendo però una personalità
profonda e uno stile vero, così la nuova DS
3 ha una qualità e un valore che vanno oltre la prima impressione, seppur positiva,
che si può avere. Non a caso il claim afferma: “Driven by stile”. Lo spot ha il merito di
ricordare (o far conoscere) al grande pubblico un’icona del nostro tempo che con la
sua vita ha lasciato una traccia significativa andando controcorrente, portando “sostanza” nella società dell’apparenza in cui
è vissuta attraverso due secoli, contraddistinti da frenetici cambiamenti.
Nuova Ford C-MAX
Particolarmente indovinato lo spot della rinnovata monovolume. Un dolcissimo bimbo
sta per ricevere un regalo: la mamma gli copre gli occhi, mentre il papà evidentemente
lo sta nascondendo. Appena li riapre, parte
alla ricerca frenetica: dentro casa, fuori, ma
niente! In più, la macchina è chiusa e il bambino non trova nulla nemmeno sotto la scocca. Il piccolo a questo punto si dirige verso il
retro della vettura, e, come per magia, basta
un tocco col piedino e il portellone si apre da
solo. Le immagini inquadrano il suo sguardo
meravigliato, prima per l’inaspettata e semplice apertura del portabagagli e poi per la
visione di uno splendido pupazzo di peluche, il suo regalo. In sottofondo la simpatica
canzone disneyana tratta da “Il libro della
giungla”, motivetto che rallegra l’atmosfera
dando un tono di allegria e di gioco. Lo spot
comunica alla perfezione un messaggio ben
preciso: dotare un’auto di una tecnologia
avanzata non fine a se stessa, ma pensata per rendere una macchina più funzionale
per tutta la famiglia, sia ai grandi sia ai piccini. Se è facile per un bambino, sarà ancora
più semplice per i genitori aprire il bagagliaio avendo, magari, le mani occupate. Anche
la sicurezza è salva: la macchina non può
essere aperta da chiunque, non a caso gli
sportelli anteriori sono chiusi. Il portellone si
apre solo perché c’è il papà, vicino al bimbo,
provvisto di “smart key”, che i sensori dell’auto riconoscono. Tecnologia e sicurezza, dunque, al servizio di genitori e figli, elementi che
rendono family-friendly la réclame dell’azienda automobilistica americana.
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: Blue Hive
Committente: Ford
Durata: 30’’
309
Opel OnStar
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: Scholz &
Friends
Committente: Adam
Opel GmbH
Durata: 30’’
310
È difficile chiedere ai ragazzi di essere diplomatici, soprattutto in certe situazioni. Forse
è per questo che la casa automobilistica tedesca, per il lancio del nuovo spot “Opel OnStar”, il servizio di connettività ed assistenza
personale, ha scelto di affidarsi proprio ad
un giovanissimo nel ruolo di protagonista.
La scena si apre di fronte al garage di un
quarantenne ben vestito, vicino a quella
che sembra una berlina di lusso. Appoggiato alla palizzata c’è il figlio del suo vicino di
casa, che esclama: “Che bella macchina!”.
“Eh già”, risponde l’uomo soddisfatto. Cominciano le domande del ragazzino: “Ce
l’ha il wi-fi?”. Preso un po’ in contropiede,
l’uomo tentenna: “N…No”. Poi: “Si può comandare con l’App?”. L’interrogato, in evidente difficoltà, non risponde, nemmeno
al quesito successivo: “E se fa un incidente
chiama aiuto da sola?”. L’ultima domanda
è: “Ma non poteva comprarsi una Opel?”.
L’opera demolitoria della berlina di lusso
è portata a compimento. L’obiettivo dello
spot, promuovere una tecnologia che l’azienda rende disponibile su tutta la gamma,
quindi alla portata di tutti, sembra centrato.
Arriva il papà del ragazzino, ovviamente un
modello alla Brad Pitt, che sale con lui sulla
Opel sorridendo e sfrecciando via. In voice
off vengono elencate tutte le caratteristiche
tecniche del nuovo servizio di connettività
della casa automobilistica. Tutto sommato
una pubblicità ironica, che fotografa bene
la naturale abitudine alla tecnologia dei nativi digitali, senza offendere nessuno.
Oreo
Pieno di immaginazione
Il claim della campagna è “pieno di immaginazione”: si parla di Oreo, il biscotto che
apre la mente e porta alla riscoperta della meraviglia di stupirsi e di giocare nella vita di tutti i giorni, qualunque sia l’età.
Per realizzare la versione italiana dello
spot sono stati scelti degli interpreti unici
nel loro genere: Elio e Le Storie Tese. La
band, che ha fatto della voglia di divertire,
dell’ironia e dell’immaginazione uno stile
inimitabile, ha dato vita a un jingle memorabile e spassoso, in perfetta armonia con
il prodotto, gustoso ed in grado di fornire un’iniezione di energia positiva. Il testo
della canzone, infatti, esorta il consumatore a mangiarlo: “Apriti alla sua magia e
la tua mente volerà”.
La pubblicità inizia con la domanda: “Ti sei
mai chiesto perché un Oreo è così speciale?”. Ecco allora un giovane, seduto sul
divano al fianco di una ragazza che sta
leggendo una rivista, prendere il biscotto
ripieno e separare le due parti, gesto che
adorano fare soprattutto i bambini per
leccare la crema al latte che si trova all’interno. Da questo momento parte un’animazione che mostra un mondo fantastico, abitato da strani personaggi intenti a
costruire un’altissima torre di biscotti che
si trova al centro di una sorta di giostra,
il tutto racchiuso tra i due strati di cioccolato. Mangiare un Oreo è quindi come
tornare un po’ bambini, un gesto che può
appagare un istante di golosità ma anche
un bisogno di distrazione e relax, sia per
gli adulti che per i più piccoli.
Genere: Spot
Produzione: The Story
Lab
Agenzia: FCB Milan
Committente: Mondelez
Italia
Durata: 20” e 30’’
311
Oro Saiwa
60 anni
Genere: Spot
Produzione: K48
Agenzia: Havas
Worldwide Milan
Committente: Mondelez
Italia
Durata: 20”
312
Oro Saiwa ha festeggiato i suoi sessant’anni con una campagna promozionale che comprende formati da 45 secondi
pianificati per il cinema e il web, e uno spot
televisivo. L’idea creativa celebra la colazione, che unisce gli italiani attraverso una
grande festa che si svolge in un momento
particolare della giornata: il risveglio. Un
piccolo borgo si desta e si prepara a una
colazione speciale: una dopo l’altra, mamme con bambini, signore anziane aiutate
da ragazzi, persone di tutti i tipi escono di
casa in pigiama, chi con una caffettiera
in mano, chi con un pacco di biscotti Oro
Saiwa, chi con una sedia. Tutti sorridono,
mentre in sottofondo il ritmo allegro e incalzante della polka di Strauss fa da colonna sonora. Pian piano i vicoli della cittadina
si riempiono di persone di ogni età, che si
dirigono nella piazza principale per partecipare ad un’enorme colazione, allestita su
delle tavolate che ricordano tanto le sagre
di paese. Un’inquadratura dall’alto, alla
fine, mostra che i lunghi banchi sono disposti in modo da formare il numero sessanta.
Lo spot è stato girato nel comune di Vasto,
in Abruzzo, con il coinvolgimento di buona
parte della popolazione, cosa che ha permesso alla pubblicità di risultare autentica
nel raccontare l’italianità, promuovendo un
biscotto ma anche un certo modo di stare
insieme tipico delle città di provincia dove
tutti si conoscono e dove capita spesso,
soprattutto nella bella stagione, di condividere momenti di vita quotidiana in allegria.
Paco Rabanne
Olympea
Come il profumo Invictus era stato dedicato agli uomini, o meglio al maschio
atletico e scolpito che vince sempre nello sport e con le donne, così Olympea è
stato realizzato per le donne, o meglio per
una moderna Cleopatra, regina e dea insieme a cui nessun uomo resiste, ma che
piuttosto imbarazza “il sesso forte” con la
sua bellezza travolgente. Peccato che tutto questo nel nuovo spot di Paco Rabanne, diretto da Alexandre Courtès, avvenga con il solito concentrato di stereotipi di
genere: fisici maschili scolpiti e ben “oliati”,
corpi femminili fin troppo filiformi (quasi
anoressici), ma generosamente mostrati
attraverso mini abiti con vistose scollature.
L’ambientazione è poi un miscuglio di mito
e storia accostati con un criterio incomprensibile: la bellissima protagonista, la
modella brasiliana Luma Grothe, approda a bordo di una moderna auto sportiva
all’Olimpo, il regno degli dei immortali. Ma
Cleopatra, la storica regina egizia, non era
una dea, bensì una donna, affascinante sì
ma mortale vista la sua fine. Perché dunque viene fatta passare, in questo caso,
per una dea? A che pro? Al di là dell’indubbia bellezza fisica mostrata dalle immagini, che messaggio riesce realmente a
trasmettere lo spot? Rimane molta perplessità.
Genere: Spot
Produzione: Les
Télécréateurs
Agenzia: Mazarine
Committente: Paco
Rabanne
Durata: 30’’
313
Paneangeli - Lievito di
birra Mastro Fornaio
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: n.p.
Committente: Cameo
Durata: 20’’
314
Una famiglia come tante, composta da
madre, padre e due figli (un bambino e
una bambina) è la protagonista dello spot.
La scena si svolge in cucina, visto anche il
tipo di prodotto reclamizzato. La mamma
decide di fare una pizza e così prende nella
credenza il lievito di birra della Paneangeli. Poi propone ai bambini di aiutarla nella
preparazione e loro accettano entusiasti,
iniziando ad impastare tutti insieme. Il risultato finale è una pizza margherita, che anche il papà, apparso in un secondo tempo
perché presumibilmente ancora al lavoro,
è pronto a gustare con serenità insieme ai
suoi cari.
La pubblicità coglie uno dei momenti di
condivisione più belli nella vita di una famiglia, il cucinare insieme, un’attività che può
essere utile a rafforzare i legami tra i suoi
componenti. Genitori e figli possono trarre
grandi benefici da questo particolare modo
di trascorrere il tempo libero, quando gli impegni lavorativi e scolastici lo concedono.
Per i più piccoli, aiutare mamma e papà a
preparare la pasta o magari ad impastare
la pizza rappresenta soprattutto un gioco,
da cui possono imparare molto dal punto di
vista educativo. I genitori, infatti, hanno l’opportunità di sfruttare quest’occasione per
insegnare ai ragazzi a rapportarsi correttamente con il cibo e la sua preparazione,
mettendosi in gioco a loro volta. Non c’è nulla di più efficace che imparare divertendosi
e in tal senso lo spot è un incentivo a seguire
questo consiglio con maggiore frequenza.
Panini
Calciatori 2015-2016
La pubblicità inizia con il profilo di un
uomo su un fondo nero che commenta
quasi terrorizzato: “Stanno arrivando, e
arriveranno in centinaia, forse a migliaia,
vogliono una cosa sola da noi…”. Parole
che creano suspense, perché non si capisce subito a cosa ci si sta riferendo né
dove vanno tutti quei ragazzini che corrono al rallenty scappando da ogni dove,
mentre la musica in crescendo enfatizza i
loro movimenti. Solo alla fine si scopre che
a parlare era l’edicolante e lo si trova intento a distribuire l’album per la raccolta
delle figurine dei calciatori a bambini pieni
di entusiasmo.
La qualità della bellissima fotografia, con
colori caldi tendenti al seppia, evoca immagini di epoche passate e anche i costumi hanno un sapore antico. In effetti,
quest’hobby non ha tempo, basti pensare
che quella pubblicata dalla Panini è la cinquantacinquesima edizione della raccolta. Questo è il motivo per cui i destinatari
della réclame evidentemente non sono
solo i più piccoli, ma anche e soprattutto
i loro papà, che spesso acconsentono alle
richieste dei figli per tornare a coltivare
una passione mai del tutto accantonata.
I ricordi degli adulti riaffiorano alla mente aiutati dall’ambientazione dello spot,
girato a New York, e dalle scenografie, e
l’idea di poter condividere di nuovo l’emozione di questo rito appare come un’ottima occasione per passare del tempo con
i propri bambini e con i loro amichetti attraverso lo scambio delle figurine.
Genere: Spot
Produzione: Basement
Agenzia: M&C Saatchi
Italia
Committente: Panini
Durata: 30’’
315
Patatine San Carlo
1936 Antica Ricetta
Genere: Spot
Produzione: Movie Magic
Agenzia: JWT
Committente: San Carlo
Gruppo Alimentare
Durata: 30’’
316
Per celebrare gli ottant’anni di storia, la San
Carlo ha realizzato una particolare tipologia
di patatine, preparata con la ricetta originale del 1936. In quell’anno inizia anche
il mini viaggio nel tempo raccontato dallo
spot, diretto da Giuseppe Tornatore. Due
innamorati si stanno salutando in stazione
a Milano: lei sta per partire e, quando il capotreno fischia, prende il sacchetto di patatine che il fidanzato stava mangiando. Il
ragazzo è un po’spiazzato dalla mossa della
dolce metà e il convoglio si avvia.
Passano gli anni e quel giovane diventa
prima un uomo maturo e poi un anziano
canuto, rimanendo sempre sullo stesso
binario. Ed arriviamo ad oggi: da un treno
ad alta velocità scende una ragazza, che
sta mangiando le patatine pubblicizzate. Il
vecchietto le si avvicina e con il sorriso sulle
labbra gliele ruba, rendendole immaginariamente pan per focaccia a distanza di ottant’anni. Chi si aspetta che un uomo avesse dedicato tutta la sua vita ad attendere
la donna amata, resta deluso: il suo obiettivo era solo recuperare quanto sottrattogli.
Insomma, non vale in questo caso l’“omnia
vincit amor” di virgiliana memoria. Anzi, il
sentimento è soppiantato dalla voglia di
soddisfare un semplice piacere personale,
attraverso il cibo, dai connotati decisamente meno poetici. Pertanto, stride ancor di
più il sottofondo musicale dello spot, “Tornerai”, brano del 1937 cantato da Aldo Visconti che racconta il desiderio di un uomo
di rivedere la donna di cui è innamorato e
che vive lontano da lui.
Plasmon
Accanto alle mamme
Lo spot racconta la vita di una donna, vista
prima e dopo l’arrivo di un bimbo e sembra
sottolineare quanto possa cambiare: quello
che lei faceva in precedenza acquista un
senso, si direbbe viene completato, da
quello che fa successivamente.
Così la protagonista racconta: “Prima
ballavo di notte, ora anche di giorno.
Prima pensavo solo ai miniabiti, ora
anche agli abiti mini. Prima mi svegliavo
all’alba per correre, ora all’alba corro da
lei. Prima avevo un unico amore, ora ne
ho due. Prima ero una donna, ora sono
anche una mamma!”. E in quell’ “anche”,
accompagnato da un bel sorriso, c’è la
spiegazione di tutto quello che è accaduto:
una maturazione, un completamento, un
“di più”.
È luogo comune pensare che l’arrivo di
un bimbo con i cambiamenti e le indubbie
rinunce che comporta possa togliere
qualcosa, specialmente a una donna:
che lei possa in qualche maniera perdere
parte della sua femminilità e della sua
personalità. Pochi però sottolineano la
ricchezza di questa esperienza unica che
cambia la vita, ovviamente in meglio.
Genere: Spot
Produzione: K48
Agenzia: Alkemy
Committente: Plasmon The Kraft Heinz Company
Durata: 45’’
317
Poltronesofà
Gli artigiani della qualità
Genere: Spot
Produzione: Pierrot e La
Rosa
Agenzia: Leagas
Delaney Italia
Committente:
poltronesofà
Durata: 30’’
318
Andrea, Irene: la nuova campagna pubblicitaria della nota marca di divani mette
al centro dell’attenzione non personaggi famosi, ma gente comune che spiega come quotidianamente svolge la sua
professione di artigiano per realizzare un
sofà, preparando il prototipo, curando i
dettagli, tutte cose che le macchine non
possono fare. Dunque, la differenza nel
creare un prodotto di qualità non la fanno
tanto tecnologie avanzate e attrezzature
autosufficienti, bensì il lavoro appassionato e attento ai dettagli dell’artigiano. La
qualità in un’epoca industrialmente avanzata è ancora dovuta all’arte di quelle
persone che svolgono con passione il loro
mestiere, tramandandosi l’esperienza da
una generazione all’altra: “È una passione
che mi ha passato mio padre”, “Ho cominciato ad appassionarmi al taglio e al cucito insieme a mia nonna”, dicono.
Un messaggio interessante da trasmettere alle nuove generazioni: chissà che
una risposta alla crisi attuale e alla mancanza di posti di lavoro non possa darla
il recupero di quel lavoro artigiano, fatto
di passione, capacità manuale, senso artistico, apporto personale e unico di chi
nel lavoro, citando lo spot, “mette tutto se
stesso”?
Seat Leon TDI
Una simpatica famigliola parte per un
lungo viaggio. La mamma promette al figlio: “Appena ci fermiamo al distributore
prendiamo un bel gelato!”. Il bimbo esulta,
ma con l’inizio del percorso in automobile
comincia anche l’attesa sempre crescente del poveretto. Infatti, lui non sa che la
nuova Seat Leon TDI ha dei consumi così
bassi che percorre più di 1200 km con un
pieno. Così passano una, cinque, dieci
ore prima dell’agognata sosta. Il bimbo,
ormai spazientito, scarica la sua rabbia
prendendo a calci l’auto.
Lo spot ha due elementi di forte criticità:
il primo riguarda le necessità del bambino, che avrebbe diritto a fare una pausa,
sgranchirsi le gambine, andare alla toilette già dopo un paio d’ore, tre al massimo.
La seconda riguarda le norme di sicurezza
in auto, che consigliano una sosta o l’alternarsi alla guida dell’autovettura ogni
due-tre ore; per chi fa l’autista di mestiere
vi è addirittura un obbligo di pausa di minimo 45 minuti ogni quattro-cinque ore.
Dunque uno spot che vuole far sorridere,
ma che in realtà rattrista e lancia un messaggio fortemente diseducativo, al quale
non si può che rispondere esortando le
mamme e i papà a non seguire l’esempio
dei genitori dello spot. Mentre si viaggia
tutti insieme, a guidare le loro azioni non
devono essere le esigenze dell’auto, ma
quelle dei bambini.
Genere: Spot
Produzione: Lola
Agenzia: Lola
Committente: Seat
Durata: 20’’
319
Sofficini Findus
Concorso “Crea il tuo sofficino e vinci!”
Genere: Spot
Produzione: n.p.
Agenzia: Havas
Worldwide Milan
Committente: Findus
Durata: 20’’
320
Carletto è un simpatico camaleonte con la
passione per la cucina, ormai noto come
testimonial del prodotto a marchio Findus.
È di nuovo protagonista di uno spot per il
lancio del concorso “Crea il tuo Sofficino
e vinci”, in cui è alle prese con una grande
varietà di ingredienti tra cui scegliere per
creare il suo sofficino ideale.
È molto eccitato ed esaltato dall’idea ed
alla fine della réclame grida con tutta la
voce che ha in gola: “Si può fare!”. Tra i tanti ingredienti colorati a sua disposizione, la
maggior parte è rappresentata da vari tipi
di verdura, cibo spesso non molto amato
dai più piccoli, ma che presentato in una
forma di grafica animata risulta più accattivante. I bambini sono invogliati all’idea di
poter scegliere il ripieno di un piatto a loro
dedicato, soprattutto perché adorano pasticciare in cucina. Il concorso può dar spazio alla loro fantasia e spingerli ad essere
consumatori non più passivi, ma in qualche modo protagonisti. In palio ci sono dei
set da chef composti da guanti da cucina e
grembiuli con l’immagine di Carletto e delle
frasi divertenti, ma anche la possibilità che
il sofficino inventato possa essere commercializzato davvero. I concorrenti hanno
inoltre l’opportunità di personalizzare la
scatola del prodotto con il loro colore preferito. Una bella trovata promozionale e un
bel lavoro creativo, per il quale i bambini
chiederanno aiuto ai più grandi: l’iniziativa,
quindi, fornisce un’occasione di collaborazione tra figli e genitori, che saranno inevitabilmente coinvolti.
Suzuki VITARA
Goal
La Suzuki Vitara rossa percorre una strada che attraversa il parco di ippocastani
e tigli che porta alla seicentesca Villa d’Agliè, situata sulla collina di Torino. Nel giardino dell’elegante residenza, intanto, alcuni ragazzini stanno giocando a pallone
e come spesso accade, con un tiro troppo
lungo, colpiscono il cofano dell’automobile
che arriva proprio in quel momento. Dalla
vettura scendono quattro persone: sono
i calciatori del Torino Glik, Peres, Immobile e Moretti, tutti sorridenti e abbastanza
divertiti. Il loro allenatore Giampiero Ventura, già presente sul posto, li vede e li
rimbrotta così: “Quante volte vi ho detto di
non giocare a pallone?”. I quattro giocatori rispondono in coro: “Mai!”
A tutti i ragazzini è capitato di combinare qualche guaio tirando un calcio ad una
palla e questo spot sdrammatizza un piccolo inconveniente, mettendo al centro
una frase tipica dei genitori che spesso
si arrabbiano nel vedere trasformato in
un campo da calcio qualsiasi spazio all’aperto e a volte anche al chiuso. Gli atleti
sono elegantissimi e simpatici e sorridono
perché forse si riconoscono in quanto si è
appena verificato, ripensando a quando
erano più piccoli e non potevano resistere
al giocare in ogni situazione, con spontaneità e allegria, senza pensare alle possibili conseguenze.
Una bella immagine di sportivi che non
si danno troppe arie e non si prendono
troppo sul serio, mister compreso. Perché
in fondo il calcio è pur sempre un gioco.
Genere: Spot
Produzione: FargoFilm
Agenzia: Clicking ADV
Committente: Suzuki
Italia
Durata: 30’’
321
Vivin C
Genere: Spot
Produzione: EG+
Worldwide
Agenzia: TBWA\
Worldhealth
Committente: Menarini
Durata: 30’’
322
Molto simpatica e per niente banale la
pubblicità delle compresse effervescenti contro la febbre e i sintomi influenzali
commissionata dalla Menarini.
“Vivin C sa che esistono due tipi di influenza”, sostiene lo spot, un messaggio
che fa capire come tra uomo e donna ci
siano due modi differenti di affrontare lo
stesso problema fisico. Basta osservare:
lei cerca, nonostante i disturbi, di lavorare
al computer, lui guarda terrorizzato il termometro per capire se la febbre è salita;
per lei l’influenza è un fastidioso inconveniente, per lui un male insopportabile e
ingestibile.
Ironizzando sul modo talvolta opposto
che uomo e donna hanno di affrontare una medesima situazione, in realtà si
evidenzia la sostanziale differenza che c’è
tra maschio e femmina: non si tratta affatto di stereotipi culturali, ma di diversa
struttura fisica, psicologica, mentale, neuronale, come rilevato anche dai più recenti studi scientifici.
Questo comporta, di conseguenza, un
dissimile approccio a tutte le esperienze
della vita, anche le più comuni (come l’influenza), evidenziando in qualche caso, e
qui lo spot fa sorridere il telespettatore,
che il “sesso debole” (questo sì che è uno
stereotipo) non lo è poi così tanto!
indice dei programmi
FICTION, SERIE TV E SOAP OPERA
A.D. - La Bibbia continua...................................................................................... 17
Anna & Yusef : un amore senza confini...........................................................18
Baciato dal sole........................................................................................................19
Call the Midwife - Prima e Seconda Stagione............................................20
Come fai sbagli..........................................................................................................21
Criminal Minds - Decima Stagione..................................................................22
Deutschland 83.......................................................................................................23
Don Matteo 10.........................................................................................................24
È arrivata la felicità................................................................................................25
Fuoco amico - TF45 - Eroe per amore..........................................................26
Grand hotel................................................................................................................ 27
Homeland - Quinta stagione.............................................................................28
House of Cards - Gli intrighi del potere - Quarta stagione...................29
I Griffin..........................................................................................................................30
I misteri di Laura....................................................................................................... 31
I Simpson - Ventiseiesima stagione................................................................32
Il giovane Montalbano - Seconda stagione ................................................33
Il paradiso delle signore.......................................................................................34
Il sindaco Pescatore...............................................................................................35
Il Trono di Spade......................................................................................................36
Io non mi arrendo.................................................................................................... 37
Josephine, ange gardien.....................................................................................38
L’ispettore Coliandro - Quinta stagione........................................................39
L’onore e il rispetto parte quarta.....................................................................40
La vita secondo Jim................................................................................................ 41
Le nozze di Laura....................................................................................................42
Le regole del delitto perfetto - Seconda stagione...................................43
Lea................................................................................................................................. 44
Limbo............................................................................................................................ 45
323
indice dei programmi
Luisa Spagnoli..........................................................................................................46
Malala.......................................................................................................................... 47
Masters of Sex - Seconda stagione................................................................48
Modern Family..........................................................................................................49
New Girl.......................................................................................................................50
Non è stato mio figlio.............................................................................................. 51
Non uccidere.............................................................................................................52
Provaci ancora prof! 6..........................................................................................53
Quantico...................................................................................................................... 54
Questo è il mio paese............................................................................................55
Scandal - Quinta stagione..................................................................................56
Snooze - Ogni benedetta mattina................................................................... 57
Sotto copertura.......................................................................................................58
Squadra antimafia 7..............................................................................................59
Suits - Quinta stagione.........................................................................................60
Tango per la libertà.................................................................................................61
Teen Wolf - Quinta stagione...............................................................................62
The Big Bang Theory - Nona stagione...........................................................63
The Flash - Seconda stagione...........................................................................64
The Good Wife - Quinta Stagione....................................................................65
The Walking Dead - Sesta stagione................................................................66
The Whispers............................................................................................................ 67
True Detective - Seconda stagione.................................................................68
Tut - Il destino di un faraone..............................................................................69
Tutti insieme all’improvviso................................................................................. 70
Tutto può succedere............................................................................................... 71
Un posto al sole....................................................................................................... 72
Una pallottola nel cuore 2................................................................................... 73
Wayward Pines.........................................................................................................74
324
indice dei programmi
INTRATTENIMENTO , CULTURA, DOCU-FICTION, REALITY
90° minuto..................................................................................................................77
A conti fatti - La parola a voi............................................................................. 78
Affari tuoi ................................................................................................................... 79
Alessandro Borghese 4 Ristoranti .................................................................80
Alta infedeltà 2 e 3 - 1000 modi per TRADIRE ..........................................81
Anthony Bourdain Cucine segrete ..................................................................82
Appuntamenti da incubo ....................................................................................83
Atlante ........................................................................................................................84
Attenti al lupo ..........................................................................................................85
Avanti un altro! - Quinta edizione ...................................................................86
Bake off Italia - Dolci in forno............................................................................ 87
Ballando con le stelle - Undicesima edizione .............................................88
Boss in incognito - Terza edizione ...................................................................89
Caduta libera ...........................................................................................................90
Callas ............................................................................................................................91
Capitani coraggiosi ................................................................................................92
Casa Alice ..................................................................................................................93
Cattivissimi amici ....................................................................................................94
Che tempo che fa ...................................................................................................95
Chi guida meglio?...................................................................................................96
Ciao Darwin 7 - La Resurrezione ..................................................................... 97
Close Up .....................................................................................................................98
Colorado ....................................................................................................................99
Come funziona l’ Universo ................................................................................100
Coppie che uccidono ............................................................................................ 101
CortoReale .............................................................................................................. 102
Crozza nel paese delle meraviglie................................................................. 103
Cucine da incubo Italia - Quarta stagione ................................................ 104
Dentro i fatti con le tue domande ................................................................. 105
325
indice dei programmi
Domenica In.............................................................................................................106
Dribbling.................................................................................................................... 107
E poi c’è Cattelan..................................................................................................108
Easy Driver...............................................................................................................109
Eccezionale Veramente....................................................................................... 110
Eco della Storia........................................................................................................ 111
Elisir.............................................................................................................................. 112
Festival di Sanremo 2016................................................................................... 113
Fuori Quadro............................................................................................................ 114
Geo............................................................................................................................... 115
Grande fratello - Quattordicesima edizione.............................................. 116
I grandi della letteratura italiana.....................................................................117
Il Tempo e la Storia................................................................................................ 118
Il boss delle torte.................................................................................................... 119
Il cuoco vagabondo.............................................................................................. 120
Il mondo segreto dei bambini........................................................................... 121
Il più grande pasticcere 2.................................................................................. 122
Il re dello street food............................................................................................ 123
In 1/2 ora................................................................................................................... 124
Ingegneria impossibile........................................................................................ 125
Italia Segreta.......................................................................................................... 126
Italia: Viaggio nella bellezza...............................................................................127
Italia’s Got Talent...................................................................................................128
Italiani......................................................................................................................... 129
Jamie Oliver Ricette a 5 euro - Prima stagione...................................... 130
Jamie Oliver Super Food.................................................................................... 131
Junoir Bake Off Italia.......................................................................................... 132
L’anno che Verrà.................................................................................................... 133
L’Arena....................................................................................................................... 134
L’Eredità.................................................................................................................... 135
326
indice dei programmi
L’Isola dei Famosi.................................................................................................. 136
L’erba dei vicini........................................................................................................137
L’isola di Adamo ed Eva - Alle origini dell’amore.....................................138
La Gabbia................................................................................................................. 139
La prova del cuoco............................................................................................... 140
La strada dei miracolI.......................................................................................... 141
Laura & Paola......................................................................................................... 142
Le Iene Show........................................................................................................... 143
Linea Bianca............................................................................................................ 144
Made in Sud............................................................................................................. 145
Mamma Sei 2 Much! - Seconda stagione.................................................. 146
MasterChef Italia - Quinta stagione..............................................................147
Maurizio Costanzo Show - Ventinovesima stagione.............................. 148
Melaverde................................................................................................................. 149
Memex........................................................................................................................ 150
Miss Italia 2015....................................................................................................... 151
Mistero Adventure................................................................................................ 152
Monte Bianco - Sfida verticale........................................................................ 153
Nel mezzo del Cammin....................................................................................... 154
Origins: invenzioni nella storia......................................................................... 155
Panariello sotto l’albero..................................................................................... 156
Pane amore e fantasia........................................................................................157
Pane quotidiano.................................................................................................... 158
Pechino Express - Il Nuovo Mondo................................................................ 159
Pequeños Gigantes..............................................................................................160
Pomeriggio Cinque................................................................................................ 161
Posso dormire da voi?........................................................................................ 162
PresaDiretta............................................................................................................ 163
Prove d’orchestra.................................................................................................. 164
Quasi quasi… Rischiatutto - Prova pulsante.............................................. 165
327
indice dei programmi
Quelli che il calcio .................................................................................................166
Reazione a catena ............................................................................................... 167
Scala Mercalli .........................................................................................................168
Sereno Variabile ...................................................................................................169
Siamo noi ................................................................................................................. 170
Signori del vino ........................................................................................................171
Sogno e son desto 3 ............................................................................................172
Soul .............................................................................................................................173
Squadre da incubo ...............................................................................................174
Stasera tutto è possibile ....................................................................................175
Storie maledette................................................................................................... 176
Strinarte .................................................................................................................... 177
Tagadà ...................................................................................................................... 178
Take me out - Esci con me ................................................................................ 179
Tale e Quale Show ...............................................................................................180
Tanto vale ................................................................................................................. 181
Techetechetè - Con tutti i sentimenti...........................................................182
Teo in the Box .........................................................................................................183
Tg2 Eat Parade ..................................................................................................... 184
The Voice of Italy - Quarta stagione ............................................................ 185
The cooking show - Il mondo in un piatto ..................................................186
Ti lascio una canzone .......................................................................................... 187
Toni Servillo a teatro. Ritratto di un attore da Oscar ...........................188
Torto o ragione? Il verdetto finale .................................................................189
Tù sì que vales ........................................................................................................190
Tv Talk ......................................................................................................................... 191
Unomattina - Storie Vere .................................................................................192
Unti e bisunti........................................................................................................... 193
Uomini e Donne ..................................................................................................... 194
Voyager .................................................................................................................... 195
328
indice dei programmi
X Factor - Nona edizione...................................................................................196
TV PER BAMBINI E RAGAZZI
58° Zecchino d’Oro...............................................................................................199
Adventure Time.....................................................................................................200
Alex & Co. - Seconda stagione........................................................................ 201
Alvin!!! E i Chipmunks..........................................................................................202
Big Time Rush.........................................................................................................203
Calimero...................................................................................................................204
Camp Lakebottom...............................................................................................205
Clarence...................................................................................................................206
Curioso come George......................................................................................... 207
Dance Academy....................................................................................................208
Daniel Tiger.............................................................................................................209
Detective Conan.................................................................................................... 210
Doraemon................................................................................................................. 211
Dottoressa Peluche.............................................................................................. 212
Dr. Dimensionpants - Prima stagione.......................................................... 213
Due Fantagenitori................................................................................................. 214
Ever After High....................................................................................................... 215
Floopaloo.................................................................................................................. 216
Giust’in tempo..........................................................................................................217
Gulp Cinema e Teatro..........................................................................................218
Gulp Magic...............................................................................................................219
Gulp Music...............................................................................................................220
H20............................................................................................................................. 221
Heidi...........................................................................................................................222
Henry Danger........................................................................................................223
I Thunderman......................................................................................................... 224
iCarly..........................................................................................................................225
329
indice dei programmi
Io sono Franky.......................................................................................................226
Jake e i pirati dell’Isola che non c’è.............................................................. 227
Kate & Mim - Mim.................................................................................................228
Kick Chiapposky - Aspirante Stuntman......................................................229
L’Albero Azzurro....................................................................................................230
La Melevisione........................................................................................................ 231
La casa nella prateria........................................................................................232
Le nuove avventure di Peter Pan.................................................................. 233
Life Bites - Pillole di vita.................................................................................... 234
Little Charmers..................................................................................................... 235
Littlest Pet Shop...................................................................................................236
Lo straordinario mondo di Gumball............................................................. 237
LoliRock.....................................................................................................................238
Looped è sempre lunedì....................................................................................239
Milo............................................................................................................................. 240
Monster High........................................................................................................... 241
Mucca e Pollo......................................................................................................... 242
New Art Attack...................................................................................................... 243
Nicky, Ricky, Dicky & Dawn................................................................................ 244
Ninjago - Masters of Spinjitzu......................................................................... 245
Oggy e i maledetti scarafaggi........................................................................ 246
Ricette a colori........................................................................................................247
Sabrina.....................................................................................................................248
Sam&Cat................................................................................................................. 249
Sam il pompiere....................................................................................................250
Shaun, vita da pecora......................................................................................... 251
Smallville..................................................................................................................252
Sofia la principessa............................................................................................. 253
Sonic Boom............................................................................................................. 254
SpongeBob............................................................................................................. 255
330
indice dei programmi
Steven Universe....................................................................................................256
Super Wings........................................................................................................... 257
Supernoobs............................................................................................................258
The Drakers.............................................................................................................259
The Flintstones - Gli antenati..........................................................................260
Tickety Toc................................................................................................................. 261
Tree Fu Tom.............................................................................................................262
Turbo FAST..............................................................................................................263
Tutti pazzi per Re Julien....................................................................................264
Ultimate Spider-Man..........................................................................................265
Uncla Grandpa......................................................................................................266
Victorious................................................................................................................. 267
Vita da giungla: alla riscossa!.........................................................................268
Wander.....................................................................................................................269
Zack e Quack.......................................................................................................... 270
SPOT
Acqua Ferrarelle - Vivi effervescente......................................................... 273
Air Action Vigorsol - Koala a letto..................................................................274
Air France - France is in the air...................................................................... 275
Alessi......................................................................................................................... 276
Arancia Rosaria.....................................................................................................277
Autorità Garante per l’infanzia e l’Adolescenza - La diversità
è una richezza........................................................................................................ 278
Barilla - Ragù Classico....................................................................................... 279
Caffé Borbone - Degno di un re!...................................................................280
Calvin Klein CK2.....................................................................................................281
Carrefour.................................................................................................................282
Cirio - Cuore italiano...........................................................................................283
Citroen C3...............................................................................................................284
331
indice dei programmi
Confetture Santa Rosa......................................................................................285
Danone Activia......................................................................................................286
Dash - 50 anni accanto a voi.......................................................................... 287
Desigual - #cosavedi..........................................................................................288
EasyJet - Come volano 20 anni....................................................................289
Emmentaler DOP.................................................................................................290
Findus - Bastoncini...............................................................................................291
Finish..........................................................................................................................292
Galbani - Mozzarella Santa Lucia.................................................................293
Gentilini - Impossibile non fare il bis.............................................................294
Italy - The Extraordinary Commonplace....................................................295
Kinder a colazione - Anche questo è amore.............................................296
Kinder cereali - Il mondo con gli occhi di una mamma........................ 297
Lavazza A modo mio 2015 - Astronauti.....................................................298
leBebè Gioielli - Fiera di essere mamma..................................................299
Leroy Merlin - Bagno..........................................................................................300
Levi’s - Women’s Denim Collection “Firsts”................................................ 301
Levissima - Everyday Climbers......................................................................302
Lufthansa - sempre ospiti, mai solo passeggeri....................................303
Ma che sei scemo? Il fumo fammale! - Campagna di comunicazione
contro il tabagismo 2015.................................................................................. 304
Melinda.....................................................................................................................305
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Cultura,
cibo per la mente.................................................................................................306
Nuova BMW Serie 1............................................................................................. 307
Nuova DS 3.............................................................................................................308
Nuova Ford C-MAX.............................................................................................309
Opel onStar............................................................................................................. 310
Oreo - Pieno di immaginazione........................................................................ 311
Oro Saiwa - 60 anni............................................................................................ 312
332
indice dei programmi
Paco Rabanne - Olympea................................................................................. 313
Paneangeli - Lievito di birra Mastro Fornaio............................................ 314
Panini - Calciatori 2015-2016......................................................................... 315
Patatine San Carlo 1936 Antica Ricetta..................................................... 316
Plasmon - accanto alle mamme.....................................................................317
Poltronesofà - Gli artigiani della qualità.....................................................318
Seat Leon TDI......................................................................................................... 319
Sofficini Findus - Concorso “Crea il tuo sofficino e vinci!”....................320
Suzuki VITARA - Goal.......................................................................................... 321
Vivin C.......................................................................................................................322
333
glossario dei termini tecnici
ANIME (contrazione da animation):
termine con cui vengono chiamati i cartoni animati giapponesi. Nascono per
la televisione e ricoprono una estrema varietà di generi, mirati a tutte le
diverse fasce di pubblico. In concreto,
alcuni sono pensati specificamente per
un pubblico adulto, diversamente da
quanto di solito avviene in Europa.
ACCESS PRIME TIME: fascia preserale,
corrispondente alle 20-20.30, immediatamente precedente il prime time.
ADVENTURE GAME: reality d’avventura in cui i concorrenti si sfidano in
prove di resistenza in luoghi impervi,
immersi in una natura selvaggia.
ALL NEWS: canale tv la cui programmazione è completamente dedicata
all’informazione.
CLAIM: la principale promessa fatta ai
consumatori nel corso di una campagna pubblicitaria.
COMEDY: genere televisivo basato sulla commedia.
CONCEPT: l’idea originaria alla base di
un film, di una serie o di un programma.
CONTENITORE TV: lungo programma
televisivo, quasi sempre con conduttore, che può contenere all’interno anche
altri programmi (esempio “Unomattina”).
COOKING SHOW: genere televisivo
che mostra la preparazione di pietanze
in uno studio televisivo adibito a cucina.
mazione televisiva che copre la mattina e il pomeriggio, fino all’access prime
time.
DOCU-FICTION: programma che coniuga il genere fiction e il documentario
con ricostruzioni filmate.
DOCU-REALITY: programma che accomuna contenuti informativi e scene
di vita quotidiana.
FACTUAL: programma televisivo che
racconta vari aspetti della realtà quotidiana senza spettacolarizzazione.
FANTASY: è la definizione di un genere
i cui elementi dominanti sono il mito, il
soprannaturale, l’immaginazione, l’allegoria, la metafora, il simbolo e il surreale.
FLASHBACK: tecnica narrativa che interrompe il presente della narrazione
per introdurvi scene o sequenze avvenute in un tempo ad esso anteriore.
.
LATE-SHOW: è un modello di talk show
statunitense che prevede un conduttore che intervista uno o più ospiti singolarmente per serata riguardo la loro
carriera, con modi ironici e conviviali.
Prevede inoltre degli intermezzi con
sketch comici.
LEGAL DRAMA: serie tv a carattere
giudiziario i cui protagonisti sono team
di legali che usano le loro competenze
per risolvere casi più o meno insidiosi.
MINISERIE: fiction costruita da un numero limitato di puntate.
CRIMES DRAMA: è l’equivalente americano del genere poliziesco italiano.
ONE MAN SHOW: spettacolo con un
unico protagonista principale.
DAY TIME: la fascia oraria di program-
PERIOD DRAMA: Serie tv di ambien335
glossario dei termini tecnici
tazione storica, che non mette la
“veridicità” degli eventi raccontati
al centro della trama, ma è invece caratterizzata principalmente
dalla ricostruzione dell’ambientazione, dei costumi tipici e del materiale di scena dell’epoca rappresentata.
PRIME TIME: è la fascia oraria di
programmazione televisiva più
pregiata e competitiva del palinsesto, cui corrisponde il più vasto
bacino d’ascolto. Va dalle 20.30
alle 22.30.
SHARE: il rapporto percentuale
gli spettatori di un determinato
programma e il totale di coloro
che guardano la tv in quello stesso momento. Tra gli indici di rilevazione dell’ascolto televisivo è
una delle variabili più importanti:
insieme al numero degli spettatori (audience), infatti, determina
il successo o l’insuccesso di una
trasmissione.
SITCOM: abbreviazione di situation-comedy (commedia di situazione). È una serie a episodi
di breve durata, incentrarta su
situazioni umoristiche relative alla
vita di coppia e/o alle relazioni interpersonali. Girata in interni, basata su un cast di personaggi fissi
e ben riconoscibili, è caratterizzata
da un ritmo narrativo serrato e da
una comicità scoppiettante. Tratto
tipico è l’inserimento di applausi e
risate registrate, che simulano un
contatto diretto con il pubblico.
SOAP OPERA: genere tv di origine
statunitense, nato sulla spinta di
esigenze strettamente commer336
ciali. La soap articola il racconto
in un numero pressoché infinito
di puntate ed è caratterizzata da
una notevole lentezza narrativa,
dalla prevalenza di interni, dalla
centralità delle tematiche sentimentali relative alla coppia.
STORYLINE: è la linea narrativa,
ovvero l’insieme degli eventi che
coinvolgono gli stessi personaggi.
Può trattarsi del plot centrale di
una storia o di un sub-plot (storie
parallele o secondarie).
TALENT SHOW: varietà basato
sulla competizione di concorrenti
che eccellono in una particolare
abilità (canto, danza, etc.).
TALK SHOW: programma televisivo di stampo giornalistico basato su interviste e conversazioni di
varia natura tra un conduttore e
gli ospiti.
TV DEL DOLORE: genere televisivo presente soprattutto in contenitori e talk show nei quali si punta
l’attenzione su fatti dolorosi per
suscitare forti emozioni nel pubblico.
TV MOVIE: film prodotto e realizzato appositamente per la diffusione televisiva.
VOICE OVER: detta anche voice
off, è una voce fuori campo che
commenta le immagini che scorrono sullo schermo. Può essere
la voce di un personaggio non inquadrato o i pensieri di un personaggio in scena.
note professionali degli autori
ELISABETTA SCALA
Pedagogista ed esperta di media e minori è ormai da 18 anni impegnata
nella direzione dell’Osservatorio Media del Moige. In qualità di Responsabile dell’Osservatorio coordina le attività di monitoraggio degli esperti sui
programmi televisivi, di analisi delle segnalazioni degli utenti e i contatti
con le autorità competenti. Per l’Osservatorio segue anche gli altri media, quali cinema, internet, telefonia mobile; tutto nell’ottica della tutela
dei minori e delle famiglie. Esperta di media-educazione, di psicopedagogia dello sviluppo umano dall’infanzia all’adolescenza e di educazione
familiare, e avendo approfondito il tema della trasmissione multimediale
dei messaggi e dei modelli sociali, coniuga tutto questo nell’analisi dei programmi televisivi. Per il Moige è anche Vicepresidente. Dal 2011 è membro
del CNU – Consiglio Nazionale degli Utenti, organo consultivo per la tutela
degli utenti presso l’AGCOM.
PALMIRA DI MARCO
Dottoressa di ricerca in italianistica con indirizzo in storia del cinema italiano, si è occupata di documentari e inchieste televisive nell’Italia degli
anni ‘50 e ‘60. La tesi di dottorato dal titolo “Un ritratto in movimento,
l’Italia vista da Mario Soldati.”, ha vinto il premio letterario “Mario Soldati” nel 2014 consegnato a Torino dal Centro di Ricerca “Mario Pannunzio”.
Ha conseguito un Master di II livello in Ideazione, Management e Marketing degli eventi culturali diretto dal professor Alberto Abruzzese presso
la facoltà di Sociologia dell’Università di Roma “La Sapienza” nel 2003 e
si è occupata di marketing e comunicazione in ambito cinematografico
per Istituto Luce, Teodora Film e Bolero Film. Ha insegnato Linguaggio
audiovisivo presso l’ Istituto di Stato per la Cinematografia e Televisione
“Roberto Rossellini” di Roma. È abilitata all’insegnamento delle materie
letterarie e attualmente è insegnante di ruolo nella scuola secondaria di
primo grado.
FRANCESCO LA ROSA
Nasce a Napoli, da papà partenopeo e mamma ciociara, ma cresce a San
Giorgio a Cremano, la città di uno dei suoi miti: Massimo Troisi. Dopo la
maturità classica si iscrive e conclude il corso di laurea triennale in Scienze
della comunicazione all’Università di Salerno. Poi si sposta a Roma per
laurearsi, nel 2013, in Editoria multimediale e nuove professioni dell’informazione all’Università La Sapienza. Ama l’azzurro del mare e del Napoli
ma la sua vera passione è la tv, un amore che sboccia definitivamente durante l’avventura a Radio Sapienza, la webradio del primo ateneo romano. Qui idea, scrive e conduce format sul mondo della televisione e dello
spettacolo, oltre a collaborare alla realizzazione di trasmissioni sportive. È
giornalista pubblicista. Attualmente lavora in una media research company e scrive di tv per la testata on-line www.maridacaterini.it.
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Finito di stampare nel mese di giugno 2016
2007
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