Viaggio nella Valle del Tempo. Potrebbe sembrare l`evocativo titolo

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Viaggio nella Valle del Tempo. Potrebbe sembrare l`evocativo titolo
V
iaggio nella Valle del Tempo.
Potrebbe sembrare l’evocativo
titolo di un film di fantascienza, invece è quello che proponiamo in questo
numero di Filò alla scoperta di originali
e radicate tradizioni friulane. Più in particolare ci troviamo in Carnia, nella Val
Pesarina, a cui è stato attribuito il suggestivo nomignolo di "Valle del Tempo"
per l’antica tradizione di produzione di
orologi, nata alla fine del Seicento dagli
abili artigiani locali, e quindi portata avanti
in maniera industriale dal 1725 e fino ai
giorni nostri dalla ditta Solari.
In questo angolo di Alpi, dominato dalle
Dolomiti Pesarine, la natura è ancora incontaminata, da scoprire durante
escursioni a piedi o in bicicletta di
ogni livello. Una sosta al Rifugio Fratelli
Degasperi – l’unico della vallata – permette di partire per alcune belle vie di
arrampicata. La “Via delle Malghe” è
invece un itinerario su mulattiere che
collega in quota le malghe nei comuni
di Prato Carnico, Ovaro e Sauris. Un
ambiente naturale pulito non può che
generare prodotti genuini, ecco quindi che spiccano i fagioli, di una varietà
pregiata e coltivata solo a livello familiare,
una prelibatezza quindi di gustosa rarità.
E proprio a queste due peculiarità della
Val Pesarina è dedicata la festa che anima Pesariis - località nel comune di Prato
Carnico - per il secondo fine settimana
di settembre: “Arlois e Fasois”, orologi
e fagioli, appunto!
A P rato C arnico
un settembre di gusto e cultura
L’occasione è il rientro in paese delle mandrie dai pascoli di alta quota, una festa che coinvolge tutti gli abitanti e i
numerosi ospiti che ogni anno raggiungono la Val Pesarina
e che quest’anno è in programma sabato 13 e domenica
14 settembre, mentre un’allegra anteprima è l’esibizione di
sabato 6 settembre con l’Orchestra Casadei, l’unica originale
direttamente dalla Romagna.
Sabato 13 settembre, dalle 15.00, è possibile partecipare
alle visite guidate al Museo dell’Orologio - 300 anni di
storia di un accessorio ormai irrinunciabile - e al Percorso
dell’Orologeria Monumentale, con i suoi 18 orologi negli
scorsi più belli delle frazioni di Prato Carnico. Dalle 18.00, in
Piazzetta della Canonica, apertura dei chioschi per degustazioni e cena in compagnia e alle 21.00, la serata danzante con musica folk. La giornata di domenica è animata dal
mercatino dell’artigianato, dal Corpo Bandistico Val di
Gorto che si esibisce nelle vie di Pesariis, e, per i più piccoli,
è attivo il gigante scivolo gonfiabile. Alle 11.30 aprono i
chioschi per degustare i fagioli in numerose preparazioni: in umido, con il cotechino, nel minestrone, ma anche
come arricchimento della crostata o come gusto di gelato!
Alle 12.30 (su prenotazione), presso la Casa della Pesa, è in
programma il Laboratorio del Gusto con l’abbinamento tra
fagioli e vini locali. Chiude la festa un pomeriggio in musica
con il Gruppo Edelweiss. La festa è anche l’occasione per
visitare le borgate della Val Pesarina, che oltre ai percorsi
dedicati all’orologeria, presentano diversi punti di interesse come il Piccolo Museo Storico delle Macchine per la
Fotografia e la Cinematografia, la Casa della Pesa - un
tempo la sede della dogana tra gli stati austriaci e la repubblica veneta - la Casa del Popolo, il Mulino del Sostasio,
risalente al 1910 e ancora funzionante, e le numerose chiesette custodi di importanti altari lignei e pregevoli affreschi.
E chi non riuscisse a visitare la Val Pesarina in questo ricco
autunno, può farlo in inverno, quando la neve copre boschi
e pascoli e il Centro Fondo Pian di Casa diventa il terreno
di allenamento e di prova per gli appassionati
fondisti con possibilità
di noleggio attrezzatura,
Ufficio Turistico di Prato Carnico
spogliatoi, box sciolinaFrazione Pieria - Prato Carnico (UD)
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e bar ristorante.
di Fabrizio Casagrande
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www.prolocovalpesarina.it
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Il sapore della vita di un tempo
a Casa Bruseschi
Una vista a Pesariis si completa con la vista a Casa
Bruseschi, il museo etnografico della casa carnica, ricavato in un’antica residenza, dal XVII secolo al 1963 proprietà
della famiglia Bruseschi, che lasciò l’edificio in eredità alla
parrocchia locale. All’interno dello spazio espositivo aperto
al pubblico si può oggi compiere un viaggio nel tempo nella
vita quotidiana della Carnia.
Gli arredi, gli utensili e i libri, gli accessori, i tessuti ricamati e
ancora i documenti del notaio Giovanni Battista Bruseschi
permettono di respirare la vita che si svolgeva all’interno
della casa. Tra i pezzi più pregevoli: il prezioso servizio da
cucina della ditta Galvani, un armadio risalente al 1741 e
l’angolo per la preghiera.