Pogona vitticeps

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Pogona vitticeps
Pogona vitticeps
Tassonomia
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Sottordine: Sauria
Infraordine: Iguania
Famiglia: Agamidae
Sottofamiglia: Amphibolurinae
Genere: Pogona
Specie: Pogona vitticeps
Caratteristiche
Drago Barbuto è il nome comune dato ad un gruppo di lucertole australiane del genere Pogona. Ciò
deriva dalla loro abitudine di gonfiare la loro gola quando sono arrabbiate o eccitate: le spine, erette,
hanno l'apparenza di una "barba". Vi sono sette specie che compongono il genere. L'animale più comune
è Pogona vitticeps.
Le Pogona vitticeps sono native della parte centrale dell'Australia e sono fondamentalmente terrestri, il
loro habitat naturale è il deserto. Il loro colore varia da un marrone opaco o grigio paglierino e giallo o
rosso-arancio. Raggiungono una lunghezza di 40/60centimetri e la loro alimentazione onnivora si basa
sulla frutta, fiori, foglie, insetti e altre piccole lucertole e animali. Durante i periodi difficili, le Pogona
vitticeps scavano nel terreno o cercano un nascondiglio per estivare (periodo caldo) o brumare (periodo
freddo).
Come i draghi barbuti si avvicinano alla dimensione adulta, le loro differenze sessuali diventano più
evidenti, teste molto più ampie e una grande barba nera per i maschi.
I maschi compiono dei movimenti ritualizzati con la testa detti head bobbing, mentre la femmina, in
risposta al maschio. restituirà una serie di movimenti head bobbing più lenti. Entrambi i sessi , nei
confronti dei loro congeneri dominanti, muovono in aria in lenta rotazione un braccio.
Le Pogona vitticeps hanno un carattere dolce e sembrano tollerare l'interazione con gli esseri umani. I
maschi tendono ad essere più grandi delle femmine. Attive durante le ore diurne, si trovano spesso
arroccate su alti punti in zone rocciose, su recinzioni e tronchi d'albero di dimensioni simili.
In cattività possono vivere anche 10 anni.
Il terrario
Le Pogona vitticeps sono grandi lucertole e richiedono una discreta quantità di spazio. Un unico adulto
può essere ospitato in un terrario di mezzo metro quadrato, spazio da molti ritenuto indispensabile.
Rettile diurno, Pogona vitticeps ha bisogno di una buona fonte di luce UV "full-spectrum" che fornisca la
giusta quantità di raggi UVA e UVB (ad esempio una compatta UVB 7.0). La luce UV deve essere lasciata
accesa circa 14 ore al giorno per simulare le condizioni estive, 10 ore per la primavera e l'autunno e 8
ore per l'inverno. È necessaria anche, qualora non si utilizzino lampade a ioduri metallici, una lampada
come fonte di calore per creare una zona basking. L'area di basking deve raggiungere almeno i 45°C. Un
buon modo per fornire questo è con un ramo di un albero inclinato o una pila di rocce che dà più di un
livello e permettere alla Pogona di salire verso la fonte di calore (senza essere in grado di toccarla).
Questo permette al drago di scegliere la temperatura più gradita. Si consiglia di utilizzare una lampada
in ceramica, termostatata, per le ore notturne, ed impostarla su 24°C. È anche fondamentale fornire
un luogo fresco (22/25°C) nel terrario dove l'animale possa termoregolarsi a piacimento. Il modo
migliore per fornire ciò è di posizionare la lampada basking ad una estremità del terrario. Questo
dovrebbe fornire un gradiente di temperatura vario ed adeguato alle sue esigenze.
Come substrato, la sabbia fine è eccellente per gli adulti. È facile da pulire, a buon mercato e fa tanto
deserto. Per i baby ed i subadulti è meglio usare la carta di giornale: anche se i draghi barbuti sembrano
abbastanza immuni da costipazioni, c'è sempre una possibilità remota ed è meglio aspettare fino a
quando il drago è grande abbastanza per liberarsi in sicurezza da piccole quantità di sabbia, che possono
essere accidentalmente ingerite mentre mangia. Alcuni allevatori utilizzano pellet di erba medica
(granuli per coniglio) come substrato, in quanto è digeribile. Pur non essendo molto bello da guardare
come substrato, è più facile da pulire e abbastanza sicuro.
Alimentazione degli adulti
La dieta di un drago barbuto adulto dovrebbe essere costituita dall'85% di verdure e 15% di proteine.
Verdure come radicchio rosso, scarola, fagiolini, verdure miste (surgelati), carote e frutta varia. Non
somministrare spinaci (ad alto contenuto di acido ossalico) o lattuga iceberg (nessun valore nutritivo).
Evitare di cavoli.
Fornire le proteine sotto forma di grilli, blatte, kaimani , latterini, ecc, due volte alla settimana , incluso
un supplemento di calcio (con vitamina D3 e senza fosforo). L'aggiunta di calcio dovrebbe essere fatta
più spesso per le femmine da riproduzione. Gli integratori vitaminici dovrebbe essere date ogni una
/due settimane. I topi pinky non sono raccomandati in quanto sono molto ingrassanti per i maschi, ma
dopo la deposizione aiutano le femmine a rimettersi in carne e a reintegrare il calcio impiegato per le
uova. Poiché Pogona vitticeps è sensibile alla tossicità della vitamina A , ma contemporaneamente ne
soffre in caso di carenza ,è bene utilizzare integratori a base di Betacarotene che è un noto precursore di
detta vitamina.
I Draghi barbuti dovrebbero sempre avere un aspetto "grassoccio" . Se il vostro è sottile, aumentare la
quantità di cibo dato. Se il vostro è grasso e mostra grandi depositi di grasso (noduli) intorno alle spalle
anteriori o trascina il ventre quando cammina, diminuire sul cibo. Il peso è più facile da tenere sotto
controllo variando l'assunzione di proteine.
Tenere presente che raramente bevono istintivamente da una ciotola: per farli bere e sufficiente
spruzzare acqua sulle pareti del terrario e loro si fermeranno a bere.
Si può anche mettere l'animale in un paio di cm di acqua tiepida: se spruzzarti sulla testa e sul dorso
inizieranno a bere.
Allevamento dei piccoli
I piccoli così definiti hanno meno di 8 settimane, o più brevemente hanno un peso inferiore ai 15
grammi. In questa fase iniziale, i draghi sono abbastanza fragili e richiedono cure extra. Questa fase NON
è raccomandata per i principianti ed è meglio lasciarla gestire ad allevatori esperti. Sono definiti giovani
gli individui che pesano da 15 a 200 grammi. Oltre i 200 g sono considerati sub-adulti o adulti.
I piccoli possono essere alloggiati in un contenitore più piccolo, ma il criterio di allestimento deve essere
il medesimo utilizzato per gli adulti , ad eccezione del substrato che dovrà essere sostituito
quotidianamente (carta di giornale). Anche loro hanno bisogno di un mucchio di sassi o di un ramo
inclinato atto a fornire diversi livelli di temperatura sotto la lampada basking. Altresì indispensabile, in
questa fase della crescita, una lampada UVB che consente la sintesi della vitamina D3 e la formazione
delle ossa. Un contenitore di acqua bassa deve essere posto nel terrario, ma a questa età il drago
dovrebbe essere spruzzato con acqua ogni giorno. Spruzzare una nebbia sottile sulla testa fino a quando
non smettere di bere. Assicurarsi che il terrario si asciughi nel giro di un'ora, altrimenti cambiare il
giornale.
Il terrario dovrà essere grande, ma non troppo e in misura tale che i piccoli sino in grado di catturare
agevolmente le loro prede.
L'alimento proteico più adatto per i piccoli sono i grilli: questi, non più grandi della distanza fra gli occhi
degli animali, dovranno essere preventivamente spolverati con calcio addizionato di vitamina D3. Le
tarme della farina sono troppo ricche di chitina e pertanto nelle prime fasi di vita non andrebbero
somministrate, a meno che non siano bianche, cioè che abbiano fatto la muta di recente.
Le verdure, le medesime utilizzate per gli adulti, dovranno essere adeguatamente tagliate.
Determinazione del sesso
Se si vogliono tenere due o più animali, oltre a disporre di uno spazio adeguato, è necessario conoscerne
il sesso. Non è opportuno tenere due maschi in quanto combatteranno ed uno verrà sicuramente
sottomesso.
Due femmine, pur creando una gerarchia di dominanza, non creeranno problemi particolari.
Con maschio e femmina si avranno inevitabilmente le uova e a questo punsi è obbligati a gettarle o a
favorirne lo sviluppo; pertanto se non si vuole iniziare un allevamento e si vogliono due animali da
tenere insieme, meglio prendere due femmine e non si avranno tutti quei problemi correlati
all’accoppiamento, allo sviluppo delle uova e alla deposizione ( che a volte non avviene e causa la morte
dell'animale per distocia).
Il riconoscimento del sesso è relativamente facile sugli adulti : tenendo gli animali in mano con la coda
verticale bisogna guardare alla base della coda, vicino alla cloaca. Nel maschio saranno visibili i
rigonfiamenti delle due sacche degli emipeni, mentre nella femmina osserveremo un rigonfiamento
centrale. Inoltre sulla parte inferiore delle cosce del maschio è ben visibili l'arco formati dai pori
femorali.
il maschio
la femmina
Testo e foto: Alberto Rastrelli
Herpetomania.it