Citologia dei liquidi cavitari

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Citologia dei liquidi cavitari
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International Congress of
the Italian Association of Companion
Animal Veterinarians
May 19 – 21 2006
Rimini, Italy
Next Congress :
62nd SCIVAC International Congress
&
25th Anniversary of the SCIVAC Foundation
May 29-31, 2009 - Rimini, Italy
Reprinted in IVIS with the permission of the Congress Organizers
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53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
This manuscript is reproduced in the IVIS website with the permission of the Congress Organizing Committee
Citologia dei liquidi cavitari: analisi dei concetti di base
Rose E. Raskin
DVM, PhD, Dipl ACVP, West Lafayette, Indiana, USA
Cos’é un versamento?
Un versamento rappresenta un aumento dell’accumulo di
fluidi all’interno di una cavità corporea rivestita da cellule
mesoteliali. Le cavità corporee sono quella addominale o
peritoneale, quella toracica o pleurica e quella pericardica.
La presenza di un versamento viene riconosciuta quando gli
animali mostrano segni clinici di malattia, attenuazione dei
toni cardiaci, ascite o dolore addominale. Questi fluidi relativamente limpidi si formano attraverso tre meccanismi:
• Elevata pressione idrostatica dall’interno dei vasi o dei
canali linfatici, riferibile ad un’ostruzione del flusso
• Bassa pressione oncotica all’interno dei vasi, dovuta ad
ipoalbuminemia che non trattiene i fluidi
• Aumento della permeabilità di membrana, derivante da
un’infiammazione
Come si raccolgono i versamenti e come
vengono elaborati i fluidi?
Il fluido peritoneale si preleva dall’animale in decubito laterale sinistro o in stazione. Dopo aver preparato chirurgicamente la sede tra l’ombelico e la vescica, si utilizza un ago da 2022 G per penetrare in addome in un punto situato un po’ lateralmente alla linea mediana. Il fluido può essere lasciato gocciolare in una provetta oppure venire aspirato utilizzando siringhe da 6 o 12 ml. Il liquido pleurico si preleva con il paziente
in stazione o seduto. Si inserisce un catetere flessibile (endovenoso) nel 7°-8° spazio intercostale dopo aver preparato chirurgicamente la parte ed aver eseguito un’infiltrazione con un
anestetico locale. Per rimuovere elevati volumi di fluidi e prevenire la fuoriuscita di aria, è possibile utilizzare una valvola a
tre vie. Il fluido contenuto nel sacco pericardico si preleva con
il paziente in sedazione ed in decubito laterale. Nella porzione
inferiore del 4° spazio intercostale si inserisce un catetere
venoso, procedendo verso il cuore fino a che non si penetra nel
pericardio. Per ognuna di queste sedi, si deve prelevare 1 ml di
fluido da porre in una provetta a tappo rosso da destinare agli
esami colturali e servirsi del resto per realizzare degli strisci
diretti su vetrini porta- o coprioggetto e poi porre la quota
restante in provette con il tappo porpora, contenenti EDTA, per
il conteggio cellulare e l’analisi proteica. Se gli strisci diretti
non possono venire allestiti immediatamente, il fluido può
essere posto in una provetta con EDTA ed esaminato più tardi.
Come vengono valutati i versamenti?
• Si rilevano il colore ed il grado di trasparenza, nonché
ogni eventuale odore apprezzabile
• Si misurano i solidi totali o le proteine mediante rifrattometria, specialmente dopo centrifugazione in una provetta da microematocrito se il fluido non è chiaro
• Il conteggio cellulare può venire effettuato con un contatore automatico, se il materiale è limpido. Altrimenti, la
maggior parte dei fluidi può venire sottoposta a conteggio
mediante emocitometro.
• Si prepara uno striscio (col metodo per schiacciamento) fra
due vetrini coprioggetto o portaoggetto per identificare i tipi
cellulari, la presenza di agenti infettivi o le neoplasie.
• I tipi cellulari che vengono riconosciuti nei versamenti
sono rappresentati da:
1. Grandi cellule mononucleati, che possono essere elementi mesoteliali o macrofagi. Dato che sono difficili da
distinguere, vengono raggruppati in una sola categoria.
Devono essere le cellule predominanti nei versamenti.
2. I neutrofili sono spesso presenti come tipo cellulare predominante negli equini, ma non nel cane e nel gatto. L’eventuale riscontro di degenerazione va registrato. Gli incrementi numerici indicano l’esistenza di un’infiammazione.
3. Le piccole cellule mononucleate sono linfociti, che in
condizioni normali sono presenti in numero limitato.
4. Gli eosinofili sono raramente presenti nei versamenti, ma,
quando ci sono, devono essere registrati separatamente.
Come vengono classificati i versamenti?
La maggior parte dei fluidi delle cavità corporee viene
distinta in trasudati, trasudati modificati o essudati sulla
base del contenuto proteico e del conteggio cellulare.
• Il trasudato ha una bassa cellularità (< 1000/µl per la maggior
parte degli animali) e un basso contenuto di proteine (< 2,5
g/dl). Generalmente si forma come conseguenza di una bassa
pressione oncotica correlata ad una grave ipoalbuminemia (<
1,0 g/dl) che si può sviluppare ad esempio da una sindrome
nefrosica. Il fluido povero di proteine può anche derivare da
ipertensione portale correlata alla filtrazione di linfa a basso
contenuto proteico dai vasi portali intestinali come conseguenza di un aumento della pressione idrostatica.
• Il trasudato modificato indica un versamento con cellularità
e contenuto proteico variabili. Spesso si forma come conseguenza di un aumento della pressione idrostatica. Le cause
comuni sono le affezioni intestinali non settiche degli equini, come il volvolo e l’insufficienza cardiaca destra.
• L’essudato è un versamento con infiammazione. I conteggi cellulari sono aumentati (> 5000/µl per la maggior parte degli animali). Spesso si ha un incremento dei livelli
proteici (> 3,0 g/dl). Dato l’incremento del numero di cellule presenti, il fluido è spesso torbido.
53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
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Classificazione dei versamenti delle cavità corporee dei piccoli animali
Colore
/torbidità
Proteine totali
(g/dl)
Peso
specifico
Leucociti
(n°/µl)
Tipo cellulare
predominante
Trasudato
Incolore/limpido
< 2,5
1.017
< 1000
Mesoteliale
Trasudato
modificato
Giallo chiaro o albicocca
/limpido o torbido
2,5 - 5,0
1.017- 1.025
500-10.000
Popolazione mista
Essudato
Albicocca o marrone
rossiccio/torbido
> 3,0
> 1.025
> 5.000
Neutrofili
non settico: non degenerati
settico: degenerati
Emorragico
Rosa o rosso/torbido
> 3,0
> 1.025
> 1.000
Eritrociti Leucociti simili al sangue
Macrofagi che mostrano eritrofagocitosi
Chiloso
Bianco/opaco
> 3,0
> 1.018
Variabile
Acuto: piccoli linfociti
Cronico: popolazione mista
Biliare
Giallo scuro o bruno
o verde/opaco
> 3,0
> 1.025
> 5.000
Popolazione mista con materiale
verde-nero o giallo fagocitato dai macrofagi
Giallo chiaro o albicocca/
limpido o torbido
2,5 – 5,0
> 1.018
500 – 10.000
Mesotelio reattivo
Cellule neoplastiche
Neoplastico
La definizione di essudato settico indica la presenza di
microrganismi visibili, solitamente batterici o micotici, nelle cellule dello striscio. Le cause comprendono ferite penetranti, rotture intestinali o enteriti micotiche.
La definizione di essudato non settico indica la mancanza
di microrganismi visibili all’interno dei neutrofili o macrofagi. Le cause possono comprendere la peritonite infettiva
felina (FIP), la fuoriuscita della bile, la peritonite da tuorlo
d’uovo e l’uroperitoneo.
Quando è possibile formulare una diagnosi specifica, per
descrivere i versamenti si utilizzano altri termini come emorragico, chiloso, biliare o neoplastico.
• Il versamento emorragico appare di colore rosso, rosa o
occasionalmente giallo. Questa categoria viene utilizzata
quando il versamento presenta tracce di sangue dovute ad
un’emorragia acuta o cronica senza che vi siano altre anomalie. Non si usa questo termine per implicare una contaminazione ematica. È comunemente associato a versamento pericardico.
L’emorragia acuta è caratterizzata da eritrociti intatti
ingolfati da macrofagi o neutrofili. In caso di sanguinamento iperacuto e contaminazione ematica si osserva la presenza di piastrine che possono rimanere intatte per circa mezz’ora dopo il prelievo. L’emorragia cronica è caratterizzata
da macrofagi ricchi di emosiderina, cellule contenenti granuli addensati di colore blu-nero che risultano positivi alla
colorazione del ferro con blu di Prussia.
• Il versamento chiloso ha un colore bianco o bianco rosato
senza alcuna trasparenza; di conseguenza viene detto opaco. Nella maggior parte dei casi è correlato alla presenza
di chilo dovuta alla rottura dei vasi linfatici del dotto toracico che può essere causata da trauma, neoplasia, infezione o reazioni idiopatiche. Il chilo è formato da chilomicroni composti da trigliceridi. La condizione può venire
diagnosticata sulla base della presenza di elevate concen-
trazioni di trigliceridi, spesso > 100 mg/dl nel liquido di
versamento. Il conteggio dei leucociti è aumentato rispetto ai trasudati, ma < 10.000/µl e le cellule predominanti
sono piccoli o medi linfociti.
• Il versamento neoplastico indica la presenza di una popolazione cellulare anormale, che mostra caratteristiche di malignità. Le comuni neoplasie da prendere in considerazione
sono: linfoma, carcinoma o mesotelioma. I conteggi cellulari e proteici possono essere simili a quelli di un trasudato
modificato o di un essudato. Per i versamenti pericardici è
stata descritta la possibilità di effettuare una distinzione sulla base del pH. I versamenti alcalini (pH ≥ 7,0 effettuando
la misurazione mediante strisce reattive per l’esame delle
urine) sono associati a neoplasie, mentre quelli con pH <
7,0 si accompagnano a lesioni benigne.
• Il versamento biliare si forma per la rottura del dotto biliare comune o la fuoriuscita del fluido dai dotti biliari
intraepatici. Il colore è giallo scuro o verde e generalmente opaco. Talvolta la bile viene detta “bianca” perché è
presente solo un materiale proteico amorfo non colorato.
È comune il riscontro di un’infiammazione con una popolazione cellulare mista.
Letture consigliate
Baker R, Lumsden JH. Colour Atlas of Cytology of the Dog and Cat:
Mosby, St. Louis; 2000
Cowell RL, Tyler RD, Meinkoth JH. Diagnostic Cytology and Hematology
of the Dog and Cat: Mosby, St. Louis; 2nd Ed. 1999
Radin MJ, Wellman ML. Interpretation of Canine and Feline Cytology:
Ralston Purina Company Clinical Handbook Series. The Gloyd
Group, Inc, Wilmington, DE; 2001
Raskin RE, Meyer DJ (eds). Atlas of Canine and Feline Cytology: WB
Saunders Co, Philadelphia; 2001
Author’s Address for correspondence:
Rose E. Raskin - Professor of Veterinary Clinical Pathology
Purdue University, West Lafayette, Indiana, USA