Araldica.Ampliamento.VVF.Relazione.AGG.10

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Araldica.Ampliamento.VVF.Relazione.AGG.10
STUDIO
SACPEIC
PIERGUIDO DRAGO
INGEGNE
INGEGNERE
RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO
relativa alla richiesta di Permesso Costruire per AMPLIAMENTO STABILIMENTO ENOLOGICO
PRODUTTIVO
AGRICOLO
MEDIANTE
LA
REALIZZAZIONE
DI
NUOVO
FABBRICATO
DESTINATO A DEPOSITO PRODOTTO FINITO, in Castel Boglione (AT), via P. Laudano n° 2.
Riferimento pratica V.V.F. n.108758
Attività soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco n° 70.2.C
ELABORATI AGGIORNATI PER LA FASE DI PUBBLICAZIONE
∗∗∗∗∗∗∗∗∗∗∗∗∗∗∗∗∗∗
La società Araldica Castelvero s.c.a., svolge le attività di “raccolta, vinificazione, imbottigliamento e
stoccaggio vino in vasche e bottiglie” ed è in possesso del C.P.I. n° 7513 del 09/08/2013 per l’attività
70.2.C che comprende anche la attività 34.1.B, 74.3.C, 49.2.B.
Nel corso degli anni l’ARALDICA CASTELVERO s.c.a., ha notevolmente incrementato la propria attività,
maturando conseguentemente l’esigenza di allestire nuovi spazi legati alla produzione, nel dettaglio un
nuovo deposito del prodotto finito, individuando l’area limitrofa al deposito esistente come la più idonea
alla sua realizzazione.
L’area interessata dall’intervento è posta nel concentrico del comune di Castel Boglione, di estensione mq
21144, a cui si accede tramite la strada comunale denominata P. Laudano, risulta destinata dal vigente
P.R.G.C. ad “area per insediamenti produttivi agricoli”. Per buona parte è occupata dallo stabilimento
enologico, mentre la restante è attualmente utilizzata come piazzale di manovra e verde privato; una
ulteriore quota di lotto costituisce parte del versante collinare limitrofo, sistemato a verde con essenze
arbustive di carattere spontaneo e di scarso valore.
Il nuovo capannone in progetto avrà struttura metallica prefabbricata e dimensioni pari a 30 x
70,20 m, con un’altezza in gronda di 14,35 m.
STUDIO TECNICO SPECIALIZZATO DI PROGETTAZIONE
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E INGEGNERISTI
INGEGNERISTICA
CONSULENZA TECNICO AMMINISTRATIVA - STRUTTURALE - PREVENZIONE IN
INCENDI
sede: 14100 ASTI, viale alla Vittoria n° 60 – tel 0141530135, fax 0141352818, e mail: [email protected]
c. f. DRG PGD 59M20 A479W – p. I.V.A. 009 015 000 58
Esso verrà realizzato adiacente al deposito esistente ed avrà dimensioni, tinte e finiture analoghe
a quest’ultimo, nonché allo stabilimento nella sua complessità; l’area esterna di pertinenza verrà
sistemata parte a piazzale di manovra e parte a verde privato.
Le attività 34.1.B, 74.3.C, 49.2.B del D.P.R. 151/2011 non essendo interessate dall’intervento
di ampliamento, rimangono invariate.
Nella presente relazione viene analizzato il nuovo ampliamento nel contesto dell’attività esistente.
Non verranno descritte le attività che rimangono invariate, deposito di carta e cartone, impianto
per la produzione di calore, generatore di correte elettrica, le cui caratteristiche sono già state
descritte nell’esame progetto dopo il quale è stato richiesto il C.P.I.
DATI GENERALI
Proprietà:
ARALDICA CASTELVERO s.c.a.
Sede:
Castel Boglione (AT), via P. Laudano n° 2
Sede operativa:
Castel Boglione (AT), via P. Laudano n° 2
Attività lavorativa:
Cantina vinicola con conservazione vino in serbatoi,
imbottigliamento, e deposito prodotto finito
Telefono:
0141/763100
Precedenti Autorizzazioni
C.P.I. n° 7513 del 09/08/2013 - n° pratica 108758
Personale dipendente:
n° 33 operai, n° 28 impiegati
DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO
L’attività svolta nello stabilimento riguarda lo stoccaggio di vino in vasche e serbatoi, il
conseguente imbottigliamento con apposite linee automatizzate ed infine lo stoccaggio e la
spedizione del prodotto finito in bottiglie.
Tali fasi lavorative si inseriscono nel ciclo produttivo generale della “Araldica Castelvero”, che
può essere così sintetizzato:
-
RITIRO UVE E LORO PIGIATURA
-
FERMENTAZIONE IN APPOSITE VASCHE D’ACCIAIO
-
SEPARAZIONE VINACCE, VINACCIOLI E FECCIA DA INVIARE ALLE DISTILLERIE
-
VINIFICAZIONE CON FILTRI E DECANTER
-
STOCCAGGIO VINO IN VASCHE DI ACCIAIO O IN BOTTI DI LEGNO
-
IMBOTTIGLIAMENTO VINO CON LINEE AUTOMATICHE
-
STOCCAGGIO E SPEDIZIONE PRODOTTO FINITO
UBICAZIONE E DATI METRICI GENERALI
I capannoni sono facilmente raggiungibili dalla strada comunale P. Laudano, che dal concentrico
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raggiunge il Cimitero.
L’ingresso al cortile antistante è garantito tramite ampio passo carraio, protetto da cancello in
ferro; la viabilità interna all’azienda è scorrevole grazie agli spazi pavimentati in asfalto destinati
a strade interne, aree di manovra e parcheggio.
Lo stabilimento è ubicato su di un’area di mq 21.144 indicata al Catasto Terreni al Foglio 12
mappali n° 14, 398, 352, 354.
I dati metrici corrispondenti al capannone sono:
-
Area coperta esistente:
7768 mq
-
Area coperta in progetto
2106 mq
-
Passaggi e piazzali di manovra:
4670 mq circa
-
Piani entro terra o seminterrati:
n° 1
-
Piani fuori terra:
n° 2
-
Superficie totale sviluppata in ambienti chiusi con il nuovo ampliamento:
-
Volume totale:
54410 mc circa
-
Comparti antincendio:
n° 5
11605 mq circa
COMPARTI ANTINCENDIO
Nello stabilimento si possono ipotizzare i seguenti compartimenti:
compartimento 1: Piano terreno, porzione del piano primo occupata dal laboratorio di analisi,
piano seminterrato dell’immobile principiale;
compartimento 2: porzione del piano primo, occupata dal deposito cartoni, del capannone B;
compartimento 3: palazzina uffici;
compartimento 4: centrale termica;
compartimento 5: gruppo elettrogeno.
Il nuovo ampliamento, magazzino prodotto finito, verrà a far parte del compartimento 1.
INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO
Lo stabilimento suddiviso in vari capannoni, ha una centrale termica, un gruppo elettrogeno
funzionante a gasolio e 2 montacarichi.
Gli impianti tecnologici presenti, e più precisamente l’impianto elettrico di alimentazione,
illuminazione, illuminazione di sicurezza e messa a terra, l’impianto di riscaldamento, l’impianto
idrico antincendio risultano essere conformi alla L. 37/2008, ed essere dotati di tutti i dispositivi
atti a garantire la sicurezza dell’uso, in modo da non essere causa d’innesco d’incendio; le
macchine utensili sono installate secondo i dettami C.E., dotate di tutti i dispositivi di protezione
conformi alla L. 626/94 e L. 37/2008 e s.m. e i..
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Non sono previste lavorazioni né fonti di calore o fiamme libere che possano causare innesco o
propagazione di incendio.
All’interno del complesso non sono presenti aree a rischio specifico né vengono utilizzate
sostanze combustibili, infiammabili o esplodenti.
I materiali depositati, oltre al vino, risultano essere, cartone, materiale da imballo, nel deposito
cartoni, mentre all’esterno sono posizionati degli armadietti atti a contenere piccole quantità di
gas tecnici necessari durante i processi di analisi del laboratorio.
Le strutture sono calcolate e costruite con caratteristiche di resistenza al fuoco determinate in
base al carico d’incendio effettivamente presente.
I macchinari fissi presenti in azienda sono la linea di imbottigliamento, posizionata nel capannone
B, il gruppo elettrogeno e i macchinari per la refrigerazione, collegati alle vasche tramite apposite
tubazioni, posizionati in apposito fabbricato per servizi.
I macchinari mobili sono vari carrelli elettrici per la movimentazione del prodotto all’interno dello
stabilimento.
Nei locali per le lavorazioni non è prevista la presenza di pubblico, non sono presenti lavoratori
con di limitata mobilità, udito e vista.
VALUTAZIONE QUALITATIVA DEL RISCHIO
In base allegato I del D.P.R. 01/08/2011 n° 151, l’attività di cui si tratta, la n° 70 codice
sottoclasse 2, corrisponde a locali adibiti a depositi di superficie lorda superiore a 1000 mq con
quantitativi di merci e materiali combustibili superiori complessivamente a 5.000 kg, viene
classificata appartenente alla Categoria C.
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COMPARTIMENTO 1
IMBOTTIGLIAMENTO - STOCCAGGIO VINO
Il
compartimento
1
occupa
la
maggior
parte
dell’immobile
utilizzato
dalla
ARALDICA
CASTELVERO ed è formato da un locale serbatoi e autoclavi, da un locale ospitante la linea
d’imbottigliamento, da una porzione del piano primo ad uso laboratorio enologico, da magazzini
per carico-scarico merci e deposito prodotto finito, al piano terra e al piano seminterrato, e locali
di servizio. I locali risultano collegati tra di loro tramite ampie aperture, necessarie per la
movimentazione delle merci, comunque i rischi d’incendio di ogni locale sono simili e compatibili.
L’intervento in progetto riguarda la costruzione di un deposito prodotto finito, imbottigliato
e confezionato, che andrà ad ampliare il magazzino prodotto finito del piano terra e sarà
ricompreso nel Compartimento 1.
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE LOCALI ESISTENTI
La struttura principale dei capannoni esistenti è in acciaio con tipologia a portale monolitico a
sezione piena, incernierato alla base, verniciato con una mano di antiruggine, previa sabbiatura,
e ulteriore mano di smalto di colore grigio ad alto limite elastico.
Le pareti perimetrali sono formate da intelaiatura di facciata realizzata con profili in acciaio
zincato a forma di C e di Z sagomati a freddo e pannelli coibentati in acciaio preverniciato
composti da lato interno realizzato in lamiera grecata verniciata con primer epossidico,
isolamento termico interno in poliuretano espanso, lato esterno in lamiera grecata verniciata con
primer epossidico; la copertura è realizzata con pannelli coibentati in acciaio preverniciato uguali
a quelli delle pareti, con inseriti lucernari in policarbonato a tenuta stagna a prova di grandine e di
irraggiamento solare.
Le pareti interne sono realizzate in pannelli metallici autoportanti con fissaggio nascosto composti
da lato interno-esterno realizzato in lamiera piana verniciata con primer epossidico e isolamento
termico interno in poliuretano espanso
I serramenti esterni sono in metallo zincato preverniciato con primer epossidico, mentre i portoni
di collegamento interno sono in poliestere spalmato in p.v.c. resistente alla fiamma, di classe 2.
Le strutture portanti in profili di acciaio (travi e pilastri) del magazzino al piano seminterrato del
capannone E sono state trattate con applicazione di pittura intumescente monocomponente stufex
R 504 AMONN FIRE SRL in modo da ottenere una resistenza REI 90.
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE AMPLIAMENTO
In adiacenza al deposito prodotto finito verrà realizzato l’ampliamento con la costruzione di un
capannone in struttura metallica composto da:
-
pilastri in putrelle d’acciaio HEA e controventature in acciaio trattato con applicazione di
pittura intumescente monocomponente stufex R 504
AMONN FIRE SRL con caratteristiche
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antincendio REI 90;
-
travi reticolari portanti la copertura in acciaio protette con controsoffittatura antincendio REI 90
con sovrastanti arcarecci in acciaio zincato e pannelli metallici isolati autoportanti con
fissaggio nascosto, composti da lato interno in lamiera piana in acciaio verniciato con primer
epossidico, isolamento termico interno in poliuretano espanso e lato esterno realizzato in
lamiera grecata verniciata con primer epossidico;
-
pareti esterne realizzate in pannelli metallici isolati autoportanti con fissaggio nascosto,
composti da lato interno in lamiera piana in acciaio verniciato con primer epossidico,
isolamento termico interno in poliuretano espanso e lato esterno realizzato in lamiera grecata
verniciata con primer epossidico;
-
serramenti esterni in metallo zincato preverniciato con primer epossidico, portoni ubicati nella
zona di carico e di separazione con il deposito esistente in poliestere spalmato in p.v.c.
resistente alla fiamma, di classe 2.
Il nuovo capannone sarà utilizzato per l’immagazzinamento del vino imbottigliato e confezionato
in cartoni da 6 o 12 bottiglie, composto in pallet collocati su appositi scaffali. Le dimensioni in
pianta saranno di 70,20x30,00 m con altezza utile interna di m 12,00. Sarà presente, nella parte
terminale del capannone un zona di carico e scarico merci tramite 4 pedane automatiche.
Il nuovo capannone sarà collegato al magazzino esistente con un portone e una porta.
Non sarà presente impianto di riscaldamento, ma solo impianto di raffrescamento alimentato dalla
centrale frigorifera esistente.
Per quanto riguarda l’aerazione, saranno presenti 7 finestre di dimensioni 6,00x1,80, m 4 finestre
di dimensioni 2,60x1,80 m, 8 finestre di dimensioni 3,90x1,80 m, 4 portoni di dimensioni
2,40x2,45, per complessivi 176,54 mq corrispondenti ad 1/11 della superficie in pianta.
SISTEMI DI VIE DI USCITA
Tenuto conto del numero degli operai addetti e del tipo di lavoro da svolgere, il massimo affollamento
ipotizzabile nel nuovo capannone può essere di 5 persone.
Complessivamente saranno dislocate n° 2 uscite di sicurezza, di larghezza 120 cm, per un totale di 4
moduli, per cui la capacità di sfollamento sarà pari a: 4 x 50 = 200 persone, più che sufficiente a garantire
lo sfollamento.
Le porte saranno agevolmente apribili dall'interno, nel senso d’uscita, dotate di maniglione antipanico.
I sistemi di via d’uscita sono stati dimensionati in base al DM 10/03/1998 allegato III punto 3.3, che
stabilisce, in caso di aree a rischio d’incendio medio, un tempo massimo di evacuazione di 3 minuti e un
percorso, opportunamente segnalato di lunghezza compresa tra i 30 e i 45 m e con distanze dai punti in
cui non si ha la disponibilità di due uscite, inferiore a 30 m
Le uscite di sicurezza saranno chiaramente indicate tramite segnaletica conforme alla normativa vigente;
tutte la vie di uscita saranno adeguatamente illuminate per consentire la loro percorribilità in sicurezza fino
in luogo sicuro; nel caso di interruzione di alimentazione di energia elettrica, è previsto un sistema di
illuminazione di sicurezza con inserimento automatico tale da garantire il funzionamento per almeno 30
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minuti.
Lungo le vie di uscita sarà vietato il deposito dei materiali che possano costituire pericoli potenziali di
incendio o di ostruzione delle medesime.
CALCOLO DEL CARICO D’INCENDIO
il valore del carico d’incendio specifico di progetto (qfd) per il nuovo magazzino prodotto finito in progetto,
viene determinato secondo la seguente relazione:
(qfd)= δqi x δq2 x δn x qf
dove:
δqi = fattore che tiene conto del rischio d’incendio in relazione alla dimensione del compartimento; nel caso
in esame essendo la superficie in pianta lorda del compartimento >10.000 mq si assume pari a 2,00.
δq2 = fattore che tiene conto del rischio d’incendio in relazione al tipo di attività svolta nel compartimento;
nel caso si assume pari a 1,00 in quanto l’attività insediata presenta un moderato rischio di incendio in
termini di probabilità d’innesco, velocità di propagazione e possibilità di controllo d’incendio, pertanto si
può assimilare ad una classe di rischio II.
δn = fattore che tiene conto delle differenti misure di protezione. Nell’attività in oggetto le misure adottate
saranno:
- dalla Squadra aziendale dedicata alla lotta antincendio (δn 5 = 0,90)
- Rete idrica antincendio interna ed esterna (δn 7 = 0,80)
- Accessibilità ai mezzi di soccorso dei VVFF (δn 9 = 0,90)
qf = è il valore nominale del carico d’incendio specifico da determinarsi secondo la formula:
Σgi x Hi x mi x ψi
qf =_____________________________
A
Dove :
gi= massa del materiale combustibile
Hi = potere calorifico del materiale combustibile
mi = fattore di partecipazione alla combustione del materiale combustibile
ψi = fattore di limitazione alla combustione del materiale combustibile
A = Superficie in pianta lorda del compartimento
In particolare si determina:
gi = trattasi di deposito prodotto imbottigliato disposto in scatole di cartone su pallet in legno:
Cartone
= 250 q.li = 25.000 Kg
Pallet in legno
= 250 q.li = 25.000 Kg
Cantine, conservazione del vino
= …2106 mq
Hi = Si utilizzano i seguenti poteri calorifici:
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Cartone =
17 Mj/Kg
Pallet in legno =
17 Mj/Kg
Cantine, conservazione del vino =
20 Mj/mq
mi = il fattore di partecipazione alla combustione del materiale si assume pari a 1.
ψi = non essendoci fattori di limitazione alla combustione del materiale combustibile, in quanto per la
maggior parte il materiale sarà stoccato sciolto o con imballaggi di cartoni, con carico d’incendio simile a
quello del contenuto si assume pari a 1.
A = La Superficie in pianta lorda del compartimento è pari a mq 2.106
(25.000 x 17) + (25.000 x 17) + (2106 x 20) x 1 x 1
qf = ________________________________________________ = 423,61Mj/m2
2.106
Ai sensi del D.M. 29/03/2007, il valore del carico d’incendio specifico di progetto (qfd), sarà:
(qfd)= δqi x δq2 x δn x qf
(qfd)= 2,00 x 1,00 x 0,90 x 0,80 x 0,90 x 423,61 = 549,00 Mj/m2
Il compartimento in oggetto avrà pertanto un carico specifico di progetto pari a 549,00 Mj/m2
RICHIESTE DI PRESTAZIONE
La prestazione da richiedere all’edificio in oggetto, in funzione degli obiettivi di sicurezza sarà:
LIVELLO III = Mantenimento dei requisiti di resistenza al fuoco per un periodo congruo con la
gestione dell’emergenza
Le classi di resistenza al fuoco per garantire il livello III, in funzione del carico d’incendio specifico di
progetto (qfd) = 549,00 Mj/m2
=
sarà pari a 45 (CARICHI D’INCENDIO INFERIORE A 600 Mj/m2) come
indicato nella tabella 4 di cui all’allegato dl D.M. 29/03/2007.
L’edificio appartiene, in base al D.M. 29/03/2007, alla classe REI 45.
Le strutture portanti e le strutture di separazione da realizzare, pari a REI 90, risulteranno conformi con
l’attività svolta.
ATTREZZATURE MOBILI DI ESTINZIONE
Nel nuovo capannone saranno dislocati, in posizioni facilmente accessibili e visibili, 11 estintori portatili a
polvere da Kg 6 del tipo 34A e 144B, periodicamente controllati da personale esperto. Gli agenti
estinguenti sono compatibili con le sostanze e le lavorazioni.
La quantità è stata dimensionata considerando di distribuire un estintore ogni 200 mq (rischio medio) di
superficie quindi:
mq 2.106/200 = 10,53 < 11 estintori in progetto.
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CARATTERISTICHE GENERALI
IMPIANTI FISSI DI ESTINZIONE
I cinque compartimenti esistenti e il nuovo magazzino in progetto saranno provvisti di rete idrica
antincendio centralizzata con le seguenti caratteristiche:
-
Alimentazione da pompa elettrica di caratteristiche: portata 12 l/s, prevalenza 7 bar, potenza 15 Cv –
22 A, con doppia alimentazione da quadro generale, con linea esclusiva, da gruppo elettrogeno, con
linea prioritaria rispetto ad ogni altra utenza; la pompa pesca in una serie di vasche di cemento armato,
n° 8 vasche da 25 mc ognuna, alimentate da pozzo artesiano, che garantiscono una riserva idrica
superiore a 30 minuti. La rete idrica è protetta contro il gelo.
-
Dal locale pompe antincendio partono due tubazioni da 3” che formano due anelli chiusi, uno per i
capannoni A-B-C-D e Servizi, l’altro per il capannone E, che alimentano 16 bocche da incendio, parte a
colonna soprassuolo o sottosuolo (quelli esterni ai fabbricati) e parte a muro (quelli interni), con attacco
UNI 45, con cassette a muro contenenti 25 mt di tubazione flessibile di tipo omologato e lancia.
-
Le caratteristiche idrauliche dell'impianto sono tali da garantire al bocchello della lancia, con metà degli
idranti aperti, una portata di 150 l/m ed una pressione di 3 Kg/cmq.
SEGNALETICA DI SICUREZZA
In tutto il complesso sono applicate le vigenti disposizioni sulla segnaletica di sicurezza ai sensi del D.P.R.
14.08.1996 n° 493, apponendo i seguenti cartelli.
1) segnali di divieto:
- vietato fumare o usare fiamme libere.
2) segnali di avvertimento, di prescrizione, di salvataggio, di informazione:
- divieto di spegnere con acqua: affisso sui quadri elettrici;
- estintore; idrante; uscita di sicurezza;
- interruttore generale di corrente.
Il nuovo capannone sarà dotato di segnaletica di sicurezza di medesime caratteristiche.
IMPIANTI ELETTRICI
Gli impianti elettrici, le apparecchiature e gli impianti di messa a terra esistenti sono stati realizzati in
conformità a quanto stabilito dalla Legge n. 186 del 01.03.1968 e dalla L. 46/90, ed in conformità alle
norme del Comitato Elettronico Italiano, quelli di nuova esecuzione saranno realizzati anche in conformità
a quanto stabilito dal D.M. 37/2008.
In particolare:
-
Gli impianti elettrici sono realizzati in base ai criteri indicati dalle norme C.E.I. 64/2 e 64/8. In particolare
le linee di alimentazione sono dotate di interruttore generale magnetotermico e differenziale,
manovrabile sotto carico, installato in posizione segnalata.
-
È posizionato, all’esterno in posizione segnalata, interruttore generale di emergenza atto a porre fuori
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tensione tutto l’impianto elettrico dell’attività.
-
Il quadro elettrico è formato da una serie di interruttori magnetotermici disposti in modo da sezionare
singolarmente le apparecchiature. A monte del sezionamento delle linee, interruttori differenziali aventi
soglia di intervento non superiore a 300 mA proteggono le linee medesime da eventuali dispersioni.
L’impianto elettrico derivato dal quadro elettrico generale alimenta le seguenti utenze:
-
-
blindo sbarre forza motrice;
-
dorsali prese;
-
sottoquadro uffici e laboratorio;
-
servizi-spogliatoio-magazzino;
-
illuminazione capannone;
-
illuminazione esterna;
-
impianto di riscaldamento.
Le linee elettriche sono realizzate con cavi non propaganti l'incendio installati in canaline stagne tali da
offrire una protezione IP 55; le connessioni sono racchiuse in apposite scatole aventi caratteristiche
Ex.
-
La protezione contro le tensioni di contatto è ottenuta con il collegamento al sistema di terra di tutte le
masse metalliche che, in caso di guasto, possono essere pericolose, e con il montaggio di interruttori
differenziali. Tutte le parti metalliche dello stabilimento saranno collegate ai dispersori di terra tramite
treccia di rame avente sezione pari a 35 mmq, imbullonata alle strutture medesime e facilmente
accessibile e visibile.
-
Il sistema disperdente è costituito da una rete magliata, costituita da corda di rame nudo di diametro 35
mmq (∅ di ciascun filo 1,8 mm) interrata.
Il nodo di terra da introdurre è ispezionabile e permettere la misura della resistenza di terra; come
conduttore di terra si utilizza conduttore in rame nudo sez. 35mm² (∅ ciascun filo 1,8 mm): al nodo di
terra sono connessi i collegamenti equipotenziali delle masse estranee presenti.
La resistenza dell’impianto di terra, a seguito di una misura effettuata in corso d’opera, è risultata: RT =
2 Ω e risulta pertanto coordinato con le protezioni differenziali previste.
-
Per la protezione contro le cariche elettrostatiche sono verificate le condizioni di equipotenzialità delle
parti metalliche.
-
L’impianto di illuminazione è costituito da plafoniere a lampade fluorescenti, montate in scatole stagne
in modo da offrire un grado di protezione IP55, a soffitto, con accensioni separate, alimentate da blindo
luce .
L’impianto di illuminazione risulta adeguato alle prescrizioni normative vigenti (Norma UNI 10380) e
presenta i seguenti valori di illuminamento medi sul piano di lavoro:
-
reparti lavorazione: 300 lux;
-
depositi: 150 lux;
-
uffici e laboratorio: 500lux.
Il nuovo capannone sarà dotato di impianto elettrico di medesime caratteristiche.
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ILLUNIMAZIONE DI SICUREZZA
I luoghi di lavoro, le vie e le uscite di emergenza sono dotati di illuminazione di sicurezza di
intensità sufficiente a garantire un livello di illuminazione di 5 lux fino all’uscita su luogo sicuro,
con inserimento automatico in caso di interruzione dell’energia elettrica ed alimentazione
autonoma in grado di garantire una durata superiore a 30 minuti.
Il nuovo capannone sarà dotato di illuminazione di sicurezza di medesime caratteristiche.
NOTE
Per quanto riguarda la disposizione e le caratteristiche del fabbricato si rimanda agli elaborati
grafici allegati alla presente relazione.
Asti, 17 ottobre 2016
Il Progettista
Ing. Pierguido DRAGO
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