Scienze religiose, la proposta cresce - ISSR

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Scienze religiose, la proposta cresce - ISSR
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SABATO 6 AGOSTO 2011
il Cittadino
Chiesa
Chiesa
L’ISTITUTO PROMOSSO DALLE DIOCESI DI LODI, CREMA E CREMONA RIPRENDERÀ LE LEZIONI A PARTIRE DAL PROSSIMO 15 SETTEMBRE
Scienze religiose, la proposta cresce
Tra le novità al via un corso dedicato alla pastorale della salute
Estate,
è tempo
di svago e
...sofferenza
+GIUSEPPE
MERISI*
L
e van­
canze
estive,
ormai
cominciate
da tutti
coloro che
ne possono
fruire,
portano
serenità,
svago, e
riposo,
alla gran
parte delle
nostre fa­
miglie,
pur con
l’invito,
che viene
da più parti, a dedicare
tempo anche alla preghiera,
alla cultura, al volontaria­
to.
Ci sono però anche in tempo
di vacanze e di ferie, situa­
zioni di dolore e di sofferen­
za che toccano molti di noi
anche in queste settimane.
Penso agli ammalati che ci
sono in molte famiglie, pen­
so ai poveri e agli emargi­
nati, che si sentono tali an­
che durante l’estate.
Penso a diversi notri preti
in ospedale o in casa di cu­
ra.
Penso in particolare alla
tragedia del giovane Stefa­
no di Ospedaletto, e ai suoi
familiari. Penso alle altre
situazioni di grave dolore
di cui leggiamo sulla stam­
pa o vediamo in televisione.
Penso al nostro don Gigi,
parroco di Spino e inse­
gnante in Seminario, in gra­
ve condizione, anche se con
qualche miglioramento, al­
l’Ospedale di Verona, dopo
l’infortunio del 25 luglio. E
penso ai suoi familiari e
alla sua Comunità.
Per tutti chiediamo al Si­
gnore il dono della serenità
e della pace, pur nel dolore
e nella sofferenza.
E a tutti assicuriamo la vi­
cinanza e il ricordo nella
preghiera, convinti che il
Signore non ci lascia mai
soli e ci accompagna sem­
pre, nei giorni della gioia e
in quelli della prova.
*Vescovo di Lodi
C
i mancherebbe che adesso
non dovevano aver paura.
Ma ve li immaginate dodici
uomini, costretti dal rabbì a
prendere il largo con la barca,
mentre lui resta sulla riva a pre­
gare, e che nel bel mezzo del tra­
gitto si trovano in difficoltà, con il
vento contrario, e che per giunta
vedono arrivare un tizio che cam­
mina sulle acque, che tutto sem­
bra fuorché Gesù, anzi proprio so­
miglia a un fantasma? Ditemi voi
come si fa a non provare paura in
un fortunale del genere. Eppure
Gesù s’avvicina, e sussurra alla
sua Chiesa che voga tra i marosi
una frase che è un barattolo di fi­
ducia: “Coraggio, sono io, non ab­
biate paura!”.
Qualche volta sospetto che Gesù
abbia tirato ai suoi uno scherzo
da prete. Perché congedare la
ciurma, con il lago che è una la­
stra di cristallo, e andare a ripe­
scarla poche ore dopo, mentre so­
no nel bel mezzo di un mulinello
di difficoltà, e nessuno sa come
uscirne?
Domande in cerca di una rispo­
n La formazione e l’aggiornamen­
to dei laici e la preparazione all’in­
segnamento della religione cattoli­
ca. Questi i due obiettivi principali
dell’Istituto Superiore di Scienze
Religiose delle diocesi riunite di
Lodi, Crema e Cremona. Una sede
unica posta a metà strada per i tre
territori, nel centro di Crema, in
via Dante Alighieri 24, presso la
Fondazione Carlo Manziana;
un’occasione di scambio per gli
studenti che attraverso le materie
di studio confrontano le proprie
realtà, ma soprattutto scelgono di
formarsi in modo completo presso
un vero e proprio istituto accade­
mico collegato alla Facoltà teologi­
ca dell’Italia Settentrionale. Suddi­
viso in un primo triennio alla fine
del quale si consegue la laurea in
scienze religiose, e in un secondo
biennio specialistico per la laurea
magistrale in scienze religiose,
l’Issr ha come rettore don Pierluigi
Ferrari di Crema e come vice ret­
tori il lodigiano don Cesare Pagaz­
zi e il cremonese don Bruno Bigna­
mi. Anche i docenti provengono
dalle tre diocesi e sono ben dodici i
sacerdoti lodigiani che insegnano
materie in cui si sono specializzati
e continuano ad operare. Un esem­
pio per tutti, il corso di Diritto Ca­
nonico I tenuto da monsignor Ga­
briele Bernardelli, cancelliere ve­
scovile della diocesi di Lodi. Il cur­
riculum di studi comprende poi le­
zioni di storia della Chiesa, cate­
chetica, teologia fondamentale ma
anche teologia agiografica e orto­
L’agenda
del vescovo
Sabato 6 agosto
A Spino d’Adda, alle ore 18.00 presie­
de la Santa Messa.
Domenica 7 agosto,
XIX del Tempo Ordinario
A Cervignano d’Adda, alle ore 10.00
presiede la Santa Messa.
Sopra la sede dell’Irss; a sinistra il vice rettore lodigiano don Cesare Pagazzi
dossa, mariologia, pedagogia, e an­
cora introduzione alle letture della
Torah, del Nuovo Testamento. Dal
prossimo anno accademico sarà
poi introdotto il nuovo corso in pa­
storale della salute tenuto da don
Alberto Curioni, cappellano del­
l’Ospedale Maggiore di Lodi.
L’operatore pastorale infatti, rivol­
to verso il malato, la famiglia, i gio­
vani e la carità, è una delle specia­
lizzazioni del biennio dell’Issr, bi­
ennio che si suddivide perciò in
pastorale e didattico, con possibili­
tà di tirocini sul campo. In partico­
lare dopo la laurea presso l’Issr,
chi volesse percorrere la strada
dell’insegnamento della religione
cattolica lo potrà fare in scuole di
ogni ordine e grado. L’impegno
pratico delle lezioni, organizzate
in moduli a partire dal 15 settem­
bre, è concentrato nella frequenza
del giovedì sera, venerdì sera e sa­
bato mattina, e dello studio poi in
preparazione degli esami. Il mate­
riale didattico è a disposizione in
segreteria, quest’anno anche in
dvd. Doveroso sottolineare l’atten­
zione riservata agli studenti, dalla
stessa segreteria raggiungibile al
numero 0373/257312 e anche trami­
te il sito internet sempre aggiorna­
to cui rimandiamo per ulteriori in­
formazioni: www.issrcremacremo­
nalodi.net. Come già annunciato
sul Cittadino di sabato scorso, le
iscrizioni per il prossimo anno ac­
cademico si apriranno il 24 agosto
fino al 10 settembre.
Raffaella Bianchi
SU SOLLECITAZIONE DI PADRE LINO CICCONE L’INTENTO È DI VERIFICARE SE ESISTONO LE CONDIZIONI PER AVVIARE UNA CAUSA DI BEATIFICAZIONE
Un’indagine su Maria Lomi,
semplice testimone di fede
n Con queste poche righe vogliamo ri­
chiamare l’attenzione sulla figura di una
persona scomparsa da diversi anni (nel
2002), ma che tanti ricordano come lumi­
noso esempio di vita: Maria Lomi.
Maria Lomi, originaria di Castiglione
d’Adda, ha fatto parte della nostra comu­
nità di Somaglia per trent’anni presso la
Casa di Riposo. Molti di noi l’hanno cono­
sciuta e hanno potuto godere della sua se­
renità, della sua semplicità, della sua
grande fede nel Signore Gesù.
Maria, fin da piccola ha avuto gravi pro­
blemi di salute che l’hanno costretta a vi­
vere la quasi totalità della sua vita infer­
ma in un letto.
Nonostante ciò, sostenuta da incrollabile
fede, ha vissuto pienamente la sua vita of­
frendo quotidianamente le sue sofferenze
per il bene degli altri.
Maria non ha compiuto gesti “clamoro­
si”, ma ha vissuto giorno per giorno il
suo calvario mettendo sempre se stessa
da parte per lasciare spazio ai bisogni
delle persone che le vivevano accanto o
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che affollavano la sua stanza alla ricerca
di sostegno ed incoraggiamento. Tanti di
noi infatti hanno potuto beneficiare della
sua amicizia, sempre pronta ad accoglie­
re, ad ascoltare, a sostenere ed incorag­
giare
In questi giorni, su sollecitazione di pa­
dre Lino Ciccone, che per moltissimi an­
ni l’ha seguita spiritualmente, stiamo
raccogliendo le testimonianze di coloro
che hanno conosciuto Maria. Il materiale
verrà consegnato presso la Curia Vesco­
vile per avviare una prima indagine allo
scopo di verificare se esistono le condi­
zioni per l’avvio della causa di beatifica­
zione.
Si tratta di un passo molto importante
per cui sollecitiamo la partecipazione di
molti a questa iniziativa.
Le testimonianze scritte e altro materiale
a disposizione (fotografie, scritti, confi­
denze, episodi di vita…) vanno consegna­
ti al più presto a don Abele, parroco di So­
maglia (tel. 0377/57218) oppure a Maria
Teresa e Angelo Negri (tel. 0377/57234)
Maria Lomi con Papa Giovanni Paolo II in occasione della storica visita del Pontefice a Lodi
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Gesù ci invita a fidarci di Lui
Don Guglielmo Cazzulani
sta, che – a dire il vero – non sem­
bra poi tanto difficile trovare. Il
Vangelo di oggi ha nel suo centro
il dramma. Se non ci fosse stato
questo dramma – una difficoltà
che poi viene superata – nessuno
lo avrebbe preso sul serio: perché
la nostra vita non è così. Con que­
sto episodio del mare in burrasca,
Gesù insegna che la fede non è
una semplificazione miracolistica
della vita, ma l’accettazione di
una lotta. Così, questa tumultuo­
sa traversata dei dodici sul lago
di Tiberiade, molto richiama la
nostra condizione di poveri mor­
tali. Paura: non c’è emozione, per
quanto funesta, che meglio quali­
fichi l’umanità. Franz Kafka con­
fessa che la paura appartiene alla
sua essenza di persona, ed è pro­
babilmente la parte migliore di sé.
Preoccupazioni, ansie, angustie,
affanni: tutto questo fondo mag­
matico caratterizza stabilmente
la nostra vita. Inutile sperare che
ci vengano risparmiate traversa­
te su mari di Tiberiade in tempe­
sta. Nella vita sopraggiunge
qualche momento in cui improv­
visamente le acque non sono più
tranquille, in cui tutti i venti sof­
fiano in direzione contraria, e gli
approdi paiono irraggiungibili.
È allora che si scatena la paura.
Gli studiosi del comportamento
spiegano che vivere senza di essa
è altrettanto pericoloso quanto vi­
vere senza coraggio. La paura si
nutre d’immaginazione, cerca di
prevedere gli scenari del futuro
(m’ammalerò? avrò ancora benes­
sere economico? ci sarà un amore
per me?), e senza di essa le nostre
forze non si attiverebbero mai. E’
un meccanismo di difesa dell’io.
L’esperienza ci insegna che gli
alunni che coltivano la giusta do­
se d’ansia sono anche quelli che
arrivano più preparati all’esame.
Gli altri non si preoccupano: e
questo non è un bel segnale.
Morale: il Vangelo di oggi ci spie­
ga che essere credenti non vuol di­
re essere ebeti. Preoccupano certi
cristiani con il sorriso sempre
stampato sulle labbra e che forse
non capiscono nulla del difficile
periglio che è la vita. L’esistenza è
tessuta di prove, di tormente che
soffiano gelide, d’illusioni che
c’inchiodano, di angosce mortali
che ci fanno dubitare della nostra
stessa sopravvivenza. Gesù inse­
gna che la speranza del cristiano
non deve maturare a lato di que­
sti combattimenti, ma sempre al­
l’interno di essi.
Ma c’è anche un lato patologico
della paura. Se diamo retta agli
psicologi, mai come in questi anni
essa ha mietuto vittime. La paura
fuori controllo diventa depressio­
ne, attacco di panico, ossessione,
crisi d’ansia. Quando s’ingiganti­
sce, anziché rendere l’uomo reatti­
vo, lo paralizza. È allora che di­
venta un demone. Non ci stupia­
mo di come la grande avversaria
di Gesù, in tutto il vangelo, sia ap­
punto la paura. La vera antago­
nista della fede non è l’increduli­
tà, e nemmeno l’ateismo, ma l’an­
goscia. Con buona pace di tutti i
frequentatori di salotti televisivi,
che discettano sulla sensatezza o
meno del credere, la questione del­
la fede in Gesù si pone su un altro
piano. Non inerisce l’intelligenza,
ma le viscere. La fede è la conqui­
sta di un senso di fiducia nei con­
fronti della vita. Se fosse stata
una questione di testa, Pietro non
avrebbe annaspato, mentre cerca­
va di camminare sulle acque. In­
vece, proprio perché è questione di
pancia, anche al primo Papa può
essere rimproverata la sua fragi­
lità. Uomo di poca fede, perché hai
dubitato, perché ti sei impaurito?
Raccomando ai miei giovani di
coltivare il coraggio. Nella vita bi­
sognerebbe avere tanta forza da
non abbassare mai lo sguardo. A
loro cito una frase di Giovanni
Falcone: “I codardi muoiono mil­
le volte, i coraggiosi una volta sol­
tanto”. Lui l’ha pagata con la vi­
ta. E qualche volta ricordo ciò che
disse M.L. King in una sua vi­
brante predica: “La paura bussò
alla porta, la fede andò ad aprire,
e non vi trovò nessuno”. Gesù ci
invita a fidarci di lui.