vivere insieme la sicurezza stradale

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vivere insieme la sicurezza stradale
COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
Edizione 2013
Allegato C
ANALISI GENERALE DELLA SICUREZZA
STRADALE
Allegato C – PROGETTO VISS
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COMUNE DI
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A. STATO ED EVOLUZIONE DELLA SICUREZZA STRADALE
A1. ASPETTI GENERALI
a) La popolazione residente e la sua evoluzione nell'ultimo quinquennio.
La proposta progettuale di intervento denominata “PROGETTO VISS2 – Edizione 2013 (Vivere
Insieme la Sicurezza Stradale” è finalizzata a proseguire le attività intraprese con la precedente
iniziativa progettuale denominata “Progetto VISS”, si inserisce nel contesto territoriale dei Comuni
di Quartu Sant'Elena, Villasimius e Maracalagonis, con particolare attenzione alla Strada
Provinciale 17.
Illustrazione 1: Collocazione geografica dei Comuni di Quartu Sant'Elena e Maracalagonis
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Il comune di Quartu Sant'Elena, con i suoi 69.182 abitanti (rilevazione al 01/01/2012 - Fonte Istat )
è il secondo comune, dopo il capoluogo sardo, più densamente popolato della provincia di Cagliari
(densità abitativa di 717,57 ab./km²).
Esso si estende su un territorio di circa 96,41 Km 2 ed è situato fra gli stagni di Cagliari e Simbrizzi,
in affaccio sul golfo omonimo. Il territorio comunale confina con quello di Cagliari e a circa 7,5 Km,
in linea d'aria dal centro urbano del comune di Quartu Sant'Elena, confina con il comune di
Maracalagonis, con i suoi 7.549 abitanti (popolazione residente al 01/01/2012. Fonte ISTAT).
Il territorio comunale di Maracalagonis è vasto 101,37 km² e con i suoi 7.549 abitanti (al
01/01/2012 – Istat) ha una densità di circa 74,47 ab./km². Esso insiste su un territorio che parte
dalla catena dei Sette Fratelli e prosegue in una parte piano collinare, ed infine sboccare al mare
nel versante orientale del golfo degli Angeli, nel tratto compreso tra "Baccu Mandara" e "Torre delle
Stelle".
Comune confinante a quello di Maracalagonis è il comune di Villasimius, che con una superficie di
57,97 km² ospita 3411 abitanti (popolazione residente al 01/01/2012 - Fonte ISTAT) con una
densità abitativa pari a 58,84 ab./km². Esso si trova al margine settentrionale di un promontorio
che si allunga sino a Capo Carbonara, nella punta sud-orientale della Sardegna.
L'analisi della consistenza demografica dei tre comuni oggetto del presente progetto, inseriti in un
contesto più ampio quale quello della provincia di Cagliari, e le relative dinamiche, è essenziale per
capire specifici fenomeni socio – economici. Infatti se è importante conoscere il numero di persone
che risiedono o sono presenti in un territorio, lo è altrettanto indagare sulla sua struttura interna e
sulle dinamiche evolutive. In generale l’evoluzione anagrafica della popolazione dipende da due
fenomeni complementari: la componente naturale ed i movimenti migratori. Le grandezze di
riferimento sono essenzialmente quattro: nascite, decessi, iscrizioni anagrafiche per trasferimento
di residenza e cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza.
Il territorio oggetto della nostra analisi si mostra particolarmente dinamico sotto il profilo
demografico nell’ultimo quinquennio. Il fenomeno si spiega per gran parte con il fatto che il
capoluogo isolano (Cagliari) è storicamente il principale centro di servizi dell’isola. In esso si
concentrano, oltre numerosi servizi alla persona ed alle imprese, le principali funzioni burocratiche
ed amministrative. Se a ciò aggiungiamo un agevole accesso dall’esterno garantito dallo scalo
portuale ed aeroportuale, ed ai collegamenti interni mediamente efficienti, il territorio cagliaritano è
risultato particolarmente attrattivo dal punto di vista residenziale.
Inoltre si registra (ormai da quasi un ventennio) una marcata tendenza all’allontanamento dalla
città di Cagliari, che privilegia dapprima i comuni di prima cintura (Quartu Sant’Elena, Quartucciu,
Selargius, Sinnai, Settimo San Pietro), quindi quelli che si collocano sui principali assi viari verso
nord e ovest (Maracalagonis, Sarroch, Capoterra, Elmas, Decimomannu, Assemini, Sestu,
Monastir, San Sperate). Tale fenomeno di redistribuzione residenziale trova spiegazione nella
segmentazione territoriale dei mercati delle abitazioni. Infatti a causa dell'innalzamento dei prezzi e
della saturazione degli spazi nel comune di Cagliari, si è assistito ad un progressivo
allontanamento dal capoluogo per privilegiare i comuni limitrofi. Si è sviluppato così un fenomeno
di pendolarità dalla provincia verso Cagliari.
Qui di seguito mostriamo graficamente l'evoluzione demografica dei Comuni di Quartu Sant'Elena,
Marcalagonis e Villasimius.
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Fig. 2: Evoluzione demografica - Comune di Quartu Sant'Elena. Fonte Istat
Fig. 3: Evoluzione demografica – A destra Comune di Maracalagonis. A sinistra Comune di Villasimius. Fonte Istat
Nello specifico l'esame dei dati della popolazione residente tra il 2001 e il 2011 evidenzia per il
Comune di Quarti Sant'Elena un tasso di incremento demografico fortemente superiore a quello
verificatosi su base regionale e provinciale. Il fenomeno della crescita demografica è il risultato di
una costante tendenza all'aumento nel periodo di osservazione, con un tasso di incremento su
base decennale mediamente pari a circa il 20%, ed è sicuramente dovuto alle ragioni sopra
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menzionate. Infatti le ragioni del declino demografico del Comune di Cagliari a favore dei comuni
limitrofi non sono imputabili al venir meno delle opportunità di ordine economico e sociale quanto
alla sua limitatezza territoriale e all'incremento dei prezzi degli immobili. I ristretti limiti territoriali del
Comune di Cagliari, non solo hanno reso impossibile un'ulteriore espansione della sua
popolazione residente, ma ne hanno favorito la riduzione, in virtù delle migliori alternative di
impiego del territorio che nel frattempo sono maturate. Ciò significa che contemporaneamente la
popolazione è venuta operando le sue scelte localizzative nei centri limitrofi al Comune di Cagliari
e su esso economicamente gravitanti, in relazione al grado di minore saturazione territoriale in essi
registrato. Il fenomeno ha riguardato principalmente i comuni di Quartu Sant'Elena, Selargius e
Assemini, ed ha interessato seriamente anche i comuni di Sestu, Settimo, Sinnai e Maracalagonis i
cui abitanti in circa 10 anni sono pressoché raddoppiati.
Fig. 4: Dinamiche della popolazione del Comune di Quartu Sant'Elena espresse in percentuale a confronto
con le variazioni della provincia di Cagliari e della regione Sardegna. Fonte: Tuttiitalia.it
b) La struttura socio-economica, evidenziando in particolare l'eventuale presenza di
oscillazioni stagionali di popolazione e traffico dovute al turismo.
I tre comuni fanno parte della provincia di Cagliari, che con i suoi 71 comuni di cui 13 Comuni
litoranei e 7 montani, rappresenta il sistema più urbanizzato della Sardegna. La collocazione
geografica è in parte sia costiera che interna.
Se poniamo l’attenzione sulla capacità di sviluppo dell’area, l’esame dei comparti produttivi riveste
particolare importanza nell'analisi territoriale. In generale gran parte delle informazioni statistiche
ufficiali hanno come unità di analisi le imprese e le unità locali. La differenza fra i due oggetti
consiste nel fatto che le prime identificano la sede legale, le altre le unità produttive. I principali dati
rilevabili sono la numerosità ed il numero di addetti, a partire dai quali è possibile costruire
un’ampia gamma di indicatori sintetici, con diversi livelli di finezza e di contenuto informativo.
Sulla base dei dati rilevati, e teniamo conto in generale della provincia di Cagliari, è possibile
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affermare che la struttura socio-economica della provincia di Cagliari si sta caratterizzando in
questi ultimi anni da uno spostamento dalle attività tipiche di una economia produttiva industriale
ad una terziarizzata avanzata, con crollo delle attività pesanti ed incremento di quelle a maggiore
valore aggiunto (alberghi e ristoranti, attività immobiliari ed informatiche).
Nello specifico riportiamo la seguente rielaborazione che registra infatti un'attività economica
principalmente legata ai servizi.
Settori di attività
econom ica
Industria in s ens o
s tretto
Costruzioni
Com m ercio
Alberghi e ris toranti
Altri s ervizi
Totale Industria
Provincia di
Cagliari
(n°)
(%)
Italia
Regione Sardegna
(n°)
(%)
(n°)
(%)
3.866
9,09%
12.670
10,55%
590.743
12,24%
5.273
12,40%
16.914
14,09%
639.278
13,25%
13.063
30,72%
37.201
30,98%
1.363.606
28,26%
2.450
5,76%
9.278
7,73%
302.628
6,27%
17.874
42,03%
44.000
36,65%
1.928.746
39,97%
120.063
100,00%
4.825.001
100,00%
42.526 100,00%
Fonte: ISTAT- Registro statistico delle imprese ASIA
Tabella 1: Unità locali delle imprese per divisione di attività economica nella provincia di Cagliari, Regione
Sardegna e in Italia. Anno 2006. Fonte ISTAT.
Inoltre è importante far notare che una componente di grande importanza nel sistema produttivo
dei tre comuni è sicuramente il turismo, soprattutto balneare, con i loro chilometri di costecon
spiagge e risorse ambientali e paesaggistiche di grande richiamo. In particolare il comune di
Quartu Sant'Elena offre ai suoi visitatori circa 26 chilometri di coste, con delle spiagge che sono
tra le più belle d'Italia, e alcune di queste, per diversi anni hanno ricevuto la bandiera blu. La più
lunga, la più frequentata ed anche la più famosa è la spiaggia del “Poetto”, che si estende fino al
territorio di Cagliari, garantendo molti servizi per i turisti, oltre a bar e ristoranti, alcuni dei quali
aperti anche in inverno. Altra località è “Margine Rosso” che si trova adiacente al Poetto; anche
questa spiaggia offre diversi servizi e punti ristoro, invece Capitana è una piccola spiaggia molto
apprezzata che gode della vicinanza di un porticciolo turistico tra i più attrezzati di tutte le coste
sarde.
Nota località turistica è anche Geremeas, una frazione del comune di Maracalagonis, dove si può
apprezzare una delle spiagge più belle ed affascinanti di tutto il litorale quartese. Essa è lunga
circa 2 chilometri e si estende in un'insenatura di sabbia dorata con alle spalle monti verdi ricoperti
di rigogliosa vegetazione. Garantisce numerosi servizi, grazie anche alla presenza di hotel e
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villaggi turistici che negli ultimi anni sono sorti copiosi in questo tratto di costa.
Infine comune rinomato dal punto di vista turistico è in particolare quello di Villasimius, che si
sviluppa in una zona costiera incantevole, comprendente la corona di spiagge dislocate lungo la
strada che parte da Cagliari verso il Sarrabus.
Si riporta quindi un grafico sulle presenze negli esercizi ricettivi della Provincia di Cagliari desunto
dai dati ISTAT sulla rilevazione del movimento dei clienti negli esercizi ricettivi relativo all'anno
2008 (ultimo aggiornamento ISTAT) da cui è evidente un incremento di arrivi e presenze stagionali
specifici del periodo estivo (Maggio – Settembre).
Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi
della Provincia di Cagliari
per Mese - Anno 2008
800.000
700.000
600.000
Arrivi (n°)
Presenze (n°)
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
gennaio
aprile
luglio
ottobre
Illustrazione 5: Numero di Arrivi e Numero di Presenze negli esercizi ricettivi della Provincia di Cagliari
relativi all'anno 2008. Fonte ISTAT.
Infine a completamento della struttura produttiva della provincia riportiamo un raffronto tra il
numero delle aziende agricole, superficie agricola e superficie agricola utilizzata nella Provincia di
Cagliari, Regione Sardegna e in Italia.
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Provincia di
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Aziende Agricole (n°)
Superficie agricola totale
(ettari)
Superficie agricola utilizzata
- SAU (ettari)
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Regione
Sarde gna
Italia
22.890
112.679
2.593
297.302,52
1.701.791,54
19.600.000
166.022
1.920.411,26
13.200.000
Tabella 2: Fonte: ISTAT- 5° censimento dell'Agricoltura 2000 -Osservatorio Economico Regione Sardegna
In passato l'economia di Quartu era basata principalmente sull'agricoltura e sulla pastorizia. Agli
inizi del Novecento a Quartu venne aperta la cantina sociale che attualmente non produce più il
vino in città ma nella sede staccata, cioè nel comune di Maracalagonis. Infatti Quartu ha avuto un
storia agricola molto importante, soprattutto per la viticoltura. Oggi, lo sviluppo tumultuoso delle
abitazioni destinate a residenza o a “seconde case” ne ha di molto ridotto la potenzialità. Inoltre
Quartu era famosa in tutto il circondario di Cagliari per la produzione di dolci sardi. A Quartu negli
ultimi decenni la tradizione di produrre i dolci in casa non è più diffusa ma sono ancora tante le
pasticcerie che producono dolci sardi. Per quasi un secolo, esattamente dal 1878 al 1985, a
Quartu venivano prodotti laterizi e tegole dalle fornaci Picci e Maxia. Fino agli anni sessanta inoltre
in città era praticata, nelle zone di Pitz'e Serra e Is Ammostus, l'estrazione di argilla bianca. A
Quartu era ed è ancora diffusa la lavorazione dell'oro con qui vengono prodotti gioielli in filigrana.
Dagli anni settanta in città sono presenti aziende per la lavorazione del legno e per la produzione
di alimenti. Negli ultimi decenni Quartu, specialmente il suo litorale, è divenuta una meta turistica e
ha conosciuto la costruzione di vari hotel, villaggi turistici e campeggi.
Tuttavia, proprio gli studi appositi ci dicono che esistono ancora le possibilità di conservare in
maniera attiva le produzioni agricole, sia all’interno di vere e proprie imprese e sia come risultato di
lavoro part-time.
Per quanto riguarda il comune di Maracalagonis le principali attività lavorative sono ancora oggi
l'agricoltura e l'allevamento e poche modeste attività commerciali. Circa 20 corse giornaliere la
collegano con il capoluogo Cagliari e con gli altri centri dell’interland. E’ ovvio quindi che gran
parte della popolazione trova maggiore occupazione verso i grandi centri, come Cagliari o la vicina
Quartu Sant’Elena.
Per quanto riguarda il comune di Villasimius, originariamente le risorse economiche erano
essenzialmente legate all'agricoltura ed alla pastorizia (non alla pesca, nonostante il mare), e dal
1875 agli anni '50 anche all'estrazione di granito. Il turismo per villeggiatura estiva inizia a partire
dagli anni '50, ma solo dopo gli anni '60 si sviluppa come attività principale, facendo del luogo uno
dei più frequentati della Sardegna e del Mediterraneo. Nel 1998 (DM del 15.09.1998, modificato
con DM del 03.08.1999 - G.U. n. 229 del 29.09.1999) nel territorio di Villasimius è stata istituita
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l'Area Marina protetta di Capo Carbonara.
Dall'analisi socio-economica emerge che la città di Cagliari sia il cuore produttivo della provincia
con conseguente pendolarismo verso il capoluogo. Quindi tale situazione, unitamente
all'incremento della popolazione nei comuni limitrofi determina un notevole flusso pendolare in
ingresso verso la città di Cagliari con un congestionamento delle vie d'accesso soprattutto nelle
ore di punta.
c) l’organizzazione territoriale.
Il territorio dove è prevista la realizzazione dell'intervento è nelle competenze dei tre Comuni di
Quartu Sant'Elena, Maracalagonis, Villasimius, i quali hanno al loro interno, una ulteriore
articolazione in frazioni.
d) La mobilità.
Il progetto VISS ha previsto una campagna dei rilievi di traffico, che è stata effettuata tra il
07/08/2012 e il 12/08/2012 esclusivamente nella SP 17 in 13 sezioni prestabilite. Le sezioni
rilevate sono state:
• Sezione 1 (SP 17 km 0,1) rilevata con le telecamere;
• Sezione 2 (SP 17 km 3) rilevata con radar recorder;
• Sezione 3 (SP 17 km 4,8) rilevata con radar recorder;
• Sezione 4 (SP 17 km 8) rilevata con radar recorder;
• Sezione 5 (SP 17 km 10,5) rilevata con le telecamere;
• Sezione 6 (SP 17 km 14,6) rilevata con radar recorder;
• Sezione 7 (SP 17 km 17) rilevata con radar recorder;
• Sezione 8 (SP 17 km 19,4) rilevata con radar recorder;
• Sezione 9 (SP 17 km 22,8) rilevata con le telecamere;
• Sezione 10 (SP 17 km 26) rilevata con radar recorder;
• Sezione 11 (SP 17 km 29,7) rilevata con radar recorder;
• Sezione 12 (SP 17 km 34) rilevata con le telecamere;
• Sezione 13 (SP 17 km 36) rilevata con radar recorder;
Sono stati ricavati per ogni ora dell’arco della giornata, le velocità medie orarie e i flussi orari dei
veicoli, questi ultimi distinti per direzione e per categoria di veicoli (leggeri e pesanti).
Nelle diverse sezioni considerate transitano mediamente 15.616 veicoli al giorno.
Nella sezione n° 2, ubicata a Quartu S. Elena in località Foxi, è stato rilevato il massimo carico
veicolare pari a 29348 vei/gg.
La sezione più scarica è risultata la n° 11, sita nei pressi della località Porto Sa Ruxi, in questa
sezione sono transitati 7527 vei/gg. Il numero medio di veicoli transitati nelle diverse sezioni è di
15616 vei/gg.
Per tutte le sezioni considerate è stato rilevato il traffico giornaliero diurno ossia il numero di veicoli
transitati dalle h 7 alle h 19; il traffico giornaliero diurno medio per le sezioni considerate è pari a
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11287 vei/12h anche in questo caso il valore massimo è stato rilevato per la sezione n°2 ed è pari
a 18038 vei/12h mentre il valore minimo è stato rilevato per la sezione n°11 pari a 5187 vei/12h.
Mediamente dalle h 7 alle h 19 transita il 72,24% dei veicoli che attraversano questa sezione
nell’arco dell’intera giornata, perché questa strada è utilizzata in prevalenza da flussi di traffico di
tipo turistico che si spostano dai centri abitati o dalle residenze estive verso le località balneari.
Nella figura n° 9 è riportato l’andamento del traffico giornaliero (24h) e del traffico giornaliero diurno
(12h) per le diverse sezioni considerate. Come si evince dalla figura, i flussi di traffico diminuiscono
rapidamente dalla sezione n° 2 (Foxi) alla sezione n° 4 (Capitana).
Fig. 6: Andamento del traffico giornaliero (24h) e del traffico giornaliero diurno per le diverse sezioni.
e) Il sistema delle infrastrutture viarie.
La morfologia del territorio influisce pesantemente sul sistema dei trasporti, ad esempio i rilievi
montuosi anche se non rilevanti, si estendono su parte del territorio, e condizionano fortemente il
sistema dei trasporti, che diventa quindi il punto nodale degli equilibri intercomunali.
Di conseguenza nell'analisi è opportuno fare riferimento a quelle che sono state da noi individuate
come le principali vie di comunicazione sarde, secondo uno schema che individua i centri urbani di
maggiore polarità.
Lo sviluppo complessivo della rete stradale regionale è di 8.454 km e la provincia di Cagliari è
servita da una fitta rete di strade statali che riportiamo qui di seguito:
 la n. 125/Orientale Sarda: lunga 354,850 km , tratto Cagliari - Palau, direttrice nord-sud,
lungo la costa est. Principali centri collegati: Cagliari, Muravera, Cardedu, Tortolì/Arbatax,
Dorgali/Cala Gonone, Orosei, S. Teodoro, Olbia, Costa Smeralda, Arzachena, Palau.
Corsie: 2 (una per senso di marcia) ;
 la n. 128/Centrale Sarda: lunga 164,494 km. Ha origine a nord di Monastir, dalla strada
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statale 131 Carlo Felice, e si dirige verso nord su un tracciato scorrevole, per la prima
parte; attraversa i centri di Senorbi, Suelli, Mandas e Serri, dove diparte la strada statale
198 di Seui e Lanusei e poi prosegue verso nord toccando Isili e Nurallao (dopo il quale
entra nella provincia di Oristano). Corsie: 2 (una per senso di marcia);
la n. 130 Iglesiente: lunga 53,020 km. Collega il capoluogo sardo con la parte sudoccidentale dell' isola. Inizia a Cagliari, dal nord della città, e scorre per i primi km in
direzione nord, passando a fianco all'Aeroporto di Cagliari-Elmas, prosegue quindi
deviando verso ovest e scorre a fianco dei seguenti centri, che sono raggiungibili tramite
uscite: Assemini, Decimomannu, Villaspeciosa, Siliqua (dopo il quale entra nella provincia
di Carbonia-Iglesias) e Domusnovas. Corsie: 4 (due per senso di marcia) ;
la n. 131 Carlo Felice: lunga 229,232 km. E' la principale arteria stradale della Sardegna,
parte da Cagliari e arriva fino a Porto Torres. Il suo tracciato è quello di una superstrada ad
alta percorrenza; nonostante ciò è classificata come strada extraurbana di seconda
categoria anche se ha due carreggiate, e pertanto il limite massimo di velocità è di 90 km/h.
Fa inoltre parte della Strada Europea E25. Ha origine nel capoluogo sardo, e si snoda
verso il nord dell'isola percorrendo la parte centro-occidentale, attraversa tuttora il centro
abitato di Villagreca (frazione di Nuraminis) ove il limite di velocità è ridotto a 50 km/h. La
SS131 possiede numerose uscite per poter arrivare nei comuni e nelle strade limitrofe al
suo tracciato: Elmas, Sestu, Assemini, Decimomannu, San Sperate, Monastir (strada
statale 128 Centrale Sarda, strada statale 130 dir Iglesiente), Nuraminis (dopo cui entra
nella provincia del Medio Campidano), Serrenti e Sanluri (uno dei capoluoghi della
provincia appena citata).
la n. 195/Sulcitana: lunga 98,590 km. Cagliari-Chia, direttrice lungo la costa ovest del Golfo
di Cagliari. Principali centri collegati: Cagliari, Nora, Pula, Chia, Punta Pinnetta. Corsie: 2
(una per senso di marcia).
la n. 391 di Elmas: lunga 0,757 km. Collega la strada statale 130 Iglesiente all'Aeroporto di
Cagliari-Elmas, rendendo più facile e scorrevole il traffico dà e per l'aeroporto stesso.
Corsie: 4 (due per senso di marcia);
la n. 554 Cagliaritana: lunga 13,634 km. La strada collega la parte nord dell'hinterland di
Cagliari, partendo dalla strada statale 131 Carlo Felice, alla parte sud-orientale, sulla costa.
Funge anche da collegamento tra le principali vie stradali che si snodano verso il nord e
l'ovest (strada statale 131 Carlo Felice, strada statale 130 Iglesiente) e la costa sudorientale dell'isola, permettendo di tagliare il centro di Cagliari e quello delle località
limitrofe. Corsie: 4 (due per senso di marcia).
La S.P. 17 (Litoranea Quartu-Villasimius): che collega Quartu a Villasimius lungo un
tracciato costiero e attraversa una serie di frazioni.
Ci sembra significativo soffermarsi sulla SS 554 che lunga circa 11 km, costituisce la rete viaria
principale della conurbazione cagliaritana. Essa è a carreggiate separate con 2 corsie per senso di
marcia ed è caratterizzata da un intenso traffico veicolare che determina delle condizioni di forte
congestione nelle 8 intersezioni regolate da impianto semaforico. Il traffico è generato non solo
dagli spostamenti che provengono o sono diretti nei comuni dell’area conurbata di Cagliari ma
anche dal traffico di attraversamento est-ovest che non ha altre alternative di percorso. Intensa è
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anche la presenza di mezzi pesanti. 1
Infine in questa analisi dobbiamo fare un'analisi particolare della SP 17, oggetto del progetto VISS,
che durante la stagione estiva è interessata da intensi traffici veicolari, anche se gran parte di esso
è ora assorbito dal nuovo tratto della nuova SS 554 (S.Isidoro-Terra Mala) recentemente aperto al
traffico. Inoltre essa è la principale strada di comunicazione per le aree residenziali localizzate tra il
Margine Rosso e Flumini di Quartu (circa 15.000 abitanti) e mediamente i tempi di spostamento
delle persone che risiedono nella fascia interna di Margine Rosso - Foxi, superano il quarto d’ora di
tempo, e considerando che circa il 70 per cento delle persone residenti si sposta giornalmente per
lavoro o studio, possiamo concludere che il flusso veicolare risulta rilevante.
La SP 17 è una strada extraurbana secondaria di tipo VI°, ad una corsia per senso di marcia. La
larghezza delle corsie è di 3 m e le banchine adiacenti sono larghe 0,50 m. Nel periodo estivo la
larghezza della carreggiata risulta ulteriormente ridotta a causa dei veicoli in sosta e questo limita il
deflusso dei veicoli.
L’andamento planimetrico del tracciato è rettilineo nel primo tratto fino a Terra Mala e
successivamente risulta sinuoso e caratterizzato dalla presenza di una serie di curve che ricalcano
l’andamento del litorale.
L’andamento altimetrico della strada è pianeggiante nel primo tratto che si snoda nel territorio di
Quartu S. Elena, in tratto successivo è caratterizzato da pendenze notevoli.
La prima parte del tracciato è caratterizzata inoltre dalla presenza di numerose intersezioni a raso
con corsie di accumulo che consentono l’accesso alle zone residenziali; la presenza delle
intersezioni influenza le condizioni del deflusso dei veicoli ed inoltre questo tratto stradale è
interessato da traffico di tipo residenziale che si aggiunge al traffico di tipo turistico che ha come
destinazione le località balneari del litorale. In questo tratto è presente una pista ciclabile che si
estende per 4,6 km nel territorio di Quartu Sant’Elena e si snoda lungo il tracciato della SP 17,
ricalcandone l’andamento altimetrico e planimetrico.
Nella seconda parte del tracciato il numero di intersezioni si riduce sensibilmente: ciò nonostante
le condizioni del deflusso risultano influenzate dall’andamento plano-altimetrico del tracciato, in
quanto il grado di tortuosità e le pendenze elevate non consentono il raggiungimento di velocità
elevate.
La pavimentazione in alcuni tratti è degradata e risultano necessari degli interventi manutentivi,
anche la segnaletica orizzontale è in parte deteriorata e risulta difficilmente visibile non
consentendo un’adeguata leggibilità del tracciato.
Per via delle ridotte distanze di visibilità garantite, il sorpasso è impedito in buona parte del
tracciato, soprattutto nel secondo tratto, condizione che risulta particolarmente gravosa d’estate
quando aumenta la presenza di mezzi circolanti, in particolare quelli pesanti.
La densità della rete statale e provinciale sarda è meno della metà di quella media nazionale, così
come si evince dalla tabella 3 2 seguente:
1 Tratto da: http://www.comune.cagliari.it/portale/it/pum_piano_urbano_mobilita.wp
2 Tratto da: http://www.ingegneri-ca.net/informazione/99/info99-b.html
Allegato C – PROGETTO VISS
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COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
Tabella 3: Densità territoriale della dotazione infrastrutturale .
Tabella 4: Dotazione infrastrutturale rispetto alla popolazione residente.
A causa della scarsissima densità abitativa (circa un terzo del valore medio nazionale per quanto
riguarda la Regione Sardegna e due terzi del valore medio nazionale per quanto la Provincia di
Cagliari, vedi Tabella 5) la situazione si inverte analizzando la dotazione infrastrutturale in rapporto
alla popolazione residente (si veda la Tab. 4) e la densità abitativa del Comune di Quartu
Sant'Elena (con un valore superiore a circa 3,6 volte quello nazionale) . Tutti gli indicatori appaiono
infatti fortemente incrementati rispetto alla media italiana se riferiti all'intera popolazione. Tale
incremento risulta di molto inferiore qualora si escludano i residenti nel capoluogo regionale. Ciò
mette in evidenza la forte polarizzazione delle residenze intorno a Cagliari a scapito di vaste aree
di territorio regionale scarsamente popolate.
Allegato C – PROGETTO VISS
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COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
Provincia di Cagliari
Quartu Sant'Elena
Maracalagonis
Villasimius
Regione Sardegna
Italia
COMUNE DI
VILLASIMIUS
Popolazione
Residente al
31/12/2009
561.080,00
71.253,00
7.470,00
3.537,00
1.672.404,00
60.340.328,00
COMUNE DI
MARACALAGONIS
Superficie
Densità
Territoriale
(ab.Kmq)
(Kmq)
4.570,00
122,77
96,28
740,06
101,62
73,51
58,35
60,62
24.089,90
69,42
301.336,00
200,24
Tabella 5: Densità della Popolazione Residente al 31/12/2009. Fonte dati ISTAT.
Per quanto concerne i flussi di traffico, gli unici dati aggiornati a noi noti sono quelli elaborati dal
comune di Cagliari per la redazione del Piano Urbano della Mobilità approvato dal Consiglio
comunale con la Deliberazione n. 47 del 28 luglio 2009. Tale piano analizza i flussi di traffico in
ingresso a Cagliari stimando un'ora di punta antimeridiana compresa tra le 7.30 e le 8.30.
In generale si evidenzia che tutte le intersezioni sugli assi principali in ingresso a Cagliari versano
in condizioni critiche durante le ore di punta. Nello specifico è analizzato l'intenso traffico che
interessa la SS 554 che va dalla SS 387 fino all'innesto con la SS 130 con flusso che si avvicinano
ai 200 veicoli/ora, quello proveniente dal fronte orientale che riversa su Viale Marconi con oltre
5000 veicoli/ora ed in particolare il movimento veicolare proveniente dal fronte occidentale che
interessa le SS 130, 131 e 195 con i suoi 6500 veicoli/ora.
Altri dati a noi noti sul pendolarismo fanno riferimento al censimento 2001(vedi Tab. 6) elaborato
dall'ISTAT ma purtroppo non includono i movimenti delle persone non residenti in provincia che
provengono quindi da province differenti per raggiungere il posto di lavoro. Comunque già sulla
base di questi dati possiamo notare che il rapporto Pendolari/abitanti sia della Provincia di Cagliari
che della Regione Sardegna è praticamente in linea con quello del resto d'Italia, e questo se
rapportato al fatto che in Sardegna il numero di infrastrutture è decisamente inferiore al resto della
penisola, ci fa concludere che è assolutamente presente un congestionamento della rete viaria
sicuramente superiore alla media in certe zone produttive sia della Regione che della provincia
stessa.
Allegato C – PROGETTO VISS
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COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
Pendolari (n°) Abitanti (n°)
Provincia di Cagliari
Maracalagonis
Quartu Sant'Elena
Villasimius
Regione Sardegna
Italia
248745
2791
33645
1164
703097
26764361
543310
6731
68040
2898
1631880
56995744
Pendolari/a
bitanti (%)
45,78%
41,46%
49,45%
40,17%
43,09%
46,96%
Tabella 6: Popolazione residente che si sposta giornalmente verso i Comuni della stessa provincia o altrove.
Tale tabella non include le persone provenienti da fuori provincia che raggiungono il territorio provinciale.
Fonte: ISTAT – Censimento 2001
L'analisi sulla corrispondenza tra struttura produttiva quartese e offerta di lavoro pone in evidenza
uno squilibrio. Infatti in un quarantennio Quartu è cresciuta smisuratamente nelle dimensioni
demografiche e nel parco abitativo, ma non ha visto aumentare l’originaria dotazione di posti di
lavoro, soprattutto nel settore dei servizi generali pubblici (grandi uffici, scuole, ospedali, ecc.) e
privati (credito, assicurazioni, ecc.). Il problema dell’allocazione dei servizi ha avuto pesanti risvolti
economici e non solo. Infatti il disagio che l’area sopporta giornalmente per un pendolarismo senza
regole e senza supporti efficaci è gravissimo. Ogni giorno circa la metà della popolazione quartese
si sposta, in larghissima parte verso Cagliari, utilizzando per l’80% un’auto privata. Il tempo di
percorrenza medio oscilla, per la sola percorrenza su strada, intorno ai 45 minuti, il che vuol dire
che non meno di un’ora e mezza di tempo viene persa, ogni giorno, soltanto per gli spostamenti.
Inoltre il vero problema per chi si sposta con l’auto propria è che di norma il viaggio avviene nelle
ore di maggiore congestione. Alla fatica della guida (di fatto, la giornata lavorativa inizia quando ci
si mette al volante) si somma lo stress per il traffico. Al costo dello spostamento su auto propria,
che è di gran lunga superiore a quello sul mezzo pubblico, si devono aggiungere i costi sociali
complessivi (ad esempio la perdita di un enorme numero di ore di lavoro e di studio) e ambientali
(l’inquinamento provocato dalle auto nelle ore di punta costituisce un problema di prima rilevanza
anche sotto l’aspetto economico), e i costi dovuti al numero di incidenti che per ovvi motivi tendono
ad aumentare in simili condizioni.
Le stesse considerazioni possono essere fatte anche per il Comune di Maracalagonis che nel
2001 ha visto il 41,46 % di pendolarismo, così come per il Comune di Villasimius con il 40,17 % di
pendolari/abitanti.
Allegato C – PROGETTO VISS
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QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
2. INCIDENTALITÀ: DATI QUANTITATIVI
2.1 Stato dell’incidentalità all’anno più recente disponibile
Nel 2011 si sono registrati in Italia 205.638 incidenti stradali con lesioni a persone, di cui il numero
dei morti è stato di 3.860, mentre quello dei feriti ammonta a 292.019. Interessante evidenziare
che nel 2011 la diminuzione del numero di morti, rispetto al 2001, risulta pari al 45,6%. Poiché
l’obiettivo fissato dall’Unione Europea nel Libro Bianco del 2001 prevedeva la riduzione della
mortalità del 50% entro il 2010, l’Italia quindi, benché sia vicina a questo traguardo, non ha ancora
raggiunto tale livello.
Gli incidenti stradali sono stati verbalizzati nel maggior numero dei casi dalla Polizia Locale
(66,6%). La Polizia Stradale e i Carabinieri hanno rilevato, rispettivamente, il 17,4% e il 15,8 degli
incidenti. Lo 0,2% è stato registrato, invece, da altri organi di rilevazione.
In Italia, tra il 2001 e il 2011, gli incidenti stradali con lesioni a persone sono passati da 263.100 a
205.638, con un calo del 21,8%; i morti sono passati da 7.096 a 3.860 (-45,6%) e i feriti da
373.286 a 292.019 (-21,8%). Nello stesso periodo si è registrata anche una costante riduzione
dell’indice di mortalità (numero di morti ogni 100 incidenti), passato da 2,70 nel 2001 a 1,88 nel
2011. La variazione percentuale annua del numero dei morti evidenzia, a partire dal 2002, una
riduzione della mortalità sempre più consistente nel tempo. Tra il 2010 e il 2011 la diminuzione del
numero dei morti è stata del 5,6%.
L’indice di mortalità relativo sempre al 2011 mostra che gli incidenti più gravi avvengono sulle
strade extraurbane, dove si registrano 4,7 decessi ogni 100 incidenti. Gli incidenti sulle strade
urbane sono meno gravi, con 1,1 morti ogni 100 incidenti. Sulle autostrade tale indice è pari a 3,1.
Tra i 2.690 conducenti deceduti a seguito di incidente stradale, i più colpiti sono individui compresi
nella fascia di età tra i 20 e i 39 anni (1.003 in totale); in particolare i giovani 20-24enni e gli adulti
tra i 35-39 anni (con picchi di mortalità rispettivamente di 263 e 275 morti). Si rileva, inoltre, rispetto
al 2010, un aumento, del 7,2% dei conducenti di biciclette morti in incidenti stradali.
La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (66,1%);
seguono i motocicli (14,0%), i ciclomotori (5,4%) e le biciclette (4,5%).
Allegato C – PROGETTO VISS
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QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
Fig. 7: INCIDENTI STRADALI, MORTI E FERITI PER PROVINCIA in valori assoluti - Anno2011.
Si riportano nella tabella 7 i dati sul numero di incidenti, morti e feriti relativi all'anno 2008.
Incidenti stradali, morti e feriti per provincia e regione - Anno 2008
Totale incidenti
PROVINCE
REGIONI
Olbia-Tempio
Sassari
N
di cui incidenti mortali
Persone inf ortunate
N
Persone inf ortunate
Morti
Feriti
Morti
Feriti
374
11
523
10
11
4
1.140
43
1.769
37
43
32
Nuoro
373
13
618
11
13
8
Oristano
436
14
686
14
14
13
Ogliastra
185
10
296
8
10
4
Medio Campidano
100
4
165
4
4
1
1.609
29
2.344
28
29
27
191
1
327
1
1
-
Cagliari
Carbonia-Iglesias
Sardegna
ITALIA
4.408
125
6.728
113
125
89
218.963
4.731
310.739
4.364
4.731
3.374
Tabella 7: Incidenti Stradali, Morti e Feriti per Provincia e Regione relativi all'anno 2008. Fonte ISTAT
Qui di seguito si riporta invece il tasso di mortalità (morti/ popolazionex100.000) e di ferimento
(feriti/ popolazione x 100.000). (Tabella 8)
Allegato C – PROGETTO VISS
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COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
Totale incidenti
PROVINCE
REGIONI
COMUNE DI
MARACALAGONIS
N
di cui incidenti mortali
Persone inf ortunate
Morti
Feriti
N
Persone inf ortunate
Morti
Feriti
Cagliari
1.609
5
419
5
29
5
Sardegna
4.408
7
403
113
7
5
Tabella 8: Tasso mortalità e ferimento. Anno 2008
Molto interessante è il dato relativo al numero di incidenti stradali, morti e feriti della sola città
capoluogo di Cagliari. Come mostra la tabella circa il 57% degl numero di incidenti stradali della
provincia di Cagliari si è verificato nel capoluogo.
Totale incidenti
CAPOLUOGHI DI PROVINCIA
N
di cui incidenti mortali
Persone inf ortunate
Morti
Feriti
N
Persone inf ortunate
Morti
Feriti
Olbia-Tempio
233
1
325
1
1
2
Sassari
739
7
1.146
6
7
6
Nuoro
166
3
259
3
3
2
Oristano
191
2
300
2
2
1
Ogliastra
55
3
90
3
3
3
Medio Campidano
28
-
43
-
-
-
Cagliari
913
12
1.284
11
12
8
Carbonia-Iglesias
129
-
226
-
-
-
Totale capoluoghi in Sardegna
TOTALE CAPOLUOGHI
2.454
28
3.673
26
28
22
105.831
1.180
144.047
1.129
1.180
710
Tabella 9: Totale incidenti, morti e feriti nei capoluoghi di Provincia. Fonte ISTAT - Anno 2008.
2.2 Evoluzione nell’ultimo decennio o quinquennio
Riportiamo qui di seguito un prospetto sugli incidenti stradali registrati in Italia nel periodo 20102011 e riportanti lesioni a persone, morti e feriti relati.
Allegato C – PROGETTO VISS
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COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
Tabella 10: Italia - Anni 2010-2011, valori assoluti e variazioni percentuali
Si riporta invece nel grafico 8 l'evoluzione dell'ultimo triennio del numero di incidenti, morti e feriti
per la provincia di Cagliari. Riportiamo solo questi ultimi tre anni perché per la provincia di Cagliari
i dati del 2006 non sono confrontabili con quelli degli anni precedenti in quanto sono cambiati i
confini amministrativi con l'istituzione delle due nuove province di Carbonia-Iglesias e Medio
Campidano.
Evoluzione n° Incidenti,
morti e feriti tra il 2006 e il 2008.
600
500
N um ero
400
Numero incidenti
Persone Morte
300
Infortunate
200
100
0
2006
2007
2008
Anni
Illustrazione 8: Evoluzione nel triennio 2006 – 2008 del numero di incidenti, morti e feriti .
Allegato C – PROGETTO VISS
pag. 19/38
COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
100
90
80
70
60
Tasso di Mortalità
Tasso di Ferimento
50
40
30
20
10
0
2006
2007
2008
Illustrazione 9: Evoluzione nel triennio 2006 – 2008 dei tassi di mortalità e di ferimento.
Allegato C – PROGETTO VISS
pag. 20/38
COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
PROVINCIA
CODICE
COMUNE DI
VILLASIMIUS
NOME STRADA
UnivCom
COMUNE DI
MARACALAGONIS
COM UNE
INC
MOR FER Inc2R IncMezziP
Cagliari
SP01501CA SP 015 - Selargius (SS 554)-Foxi (SP 017)
092037
Maracalagonis
1
0
2
0
0
Cagliari
SP01701CA SP 017 - Bivio SS 554 (Margine Rosso)-Villasimius
092037
Maracalagonis
2
0
6
1
1
Cagliari
SP01701CA SP 017 - Bivio SS 554 (Margine Rosso)-Villasimius
092051
Quartu Sant'Elena
5
0
10
0
1
Cagliari
SP02001CA SP 020 - Solanas (SP 017)-San Priamo (SS 125)
092064
San Vito
1
0
2
0
0
Cagliari
SP00801CA SP 008 - SS 554 (Monserrato)-Elmas (SS 130)
092068
Selargius
1
0
2
0
0
Cagliari
SP09301CA SP 093 - SS 554 (Selargius)-SS 387
092068
Selargius
1
0
1
0
0
Cagliari
SP00201CA SP 002 - SS 130 (Assemini)-Portoscuso
092074
Sestu
1
0
2
0
0
Cagliari
SP00401CA SP 004 - Sestu-Villasor (SP 007)
092074
Sestu
1
1
2
0
0
Cagliari
SP00801CA SP 008 - SS 554 (Monserrato)-Elmas (SS 130)
092074
Sestu
16
0
26
6
5
092074
Sestu
1
0
2
0
0
Cagliari
strada imprecisata
Cagliari
SP01201CA SP 012 - Settimo San Pietro-SS 387
092075
Settimo San Pietro
1
0
1
0
0
Cagliari
SP01501CA SP 015 - Selargius (SS 554)-Foxi (SP 017)
092075
Settimo San Pietro
7
0
8
2
0
Cagliari
SP01701CA SP 017 - Bivio SS 554 (Margine Rosso)-Villasimius
092080
Sinnai
1
0
3
0
0
Cagliari
SP08901CA SP 089 - SS 293 (Vallermosa)-SS 126
092091
Vallermosa
1
0
2
0
1
Cagliari
SP01702CA SP 017 bis - Quartu Sant'Elena-La Bussola (SP 017)
092100
Villasimius
1
0
1
0
0
Cagliari
SP02001CA SP 020 - Solanas (SP 017)-San Priamo (SS 125)
092106
Castiadas
1
0
1
1
0
Cagliari
SP00801CA SP 008 - SS 554 (Monserrato)-Elmas (SS 130)
092108
Elmas
2
0
4
0
0
Tabella 11: Dati degli incidenti per strade provinciali suddivisi per comune relativi all'anno 2008. Fonte ACI
(Automibile Club d'Italia)
Allegato C – PROGETTO VISS
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COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
Provincia
NomeStrada
Comune
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
SP 002 - SS 130 (Assemini)-Portoscuso
SP 092 - SP 002 (Pedemontana)-Macchiareddu
SP 017 bis - Quartu Sant'Elena-La Bussola (SP 017)
SP 091 - SS 195 (La Maddalena)-Capoterra
SP 018 - Villasimius-SP 097
SP 020 - Solanas (SP 017)-San Priamo (SS 125)
SP 053 - Collinas-SS 131
SP 009 - Sestu (SP 004)-SS 128
SP 008 - SS 554 (Monserrato)-Elmas (SS 130)
SP 018 - Villasimius-SP 097
SP 097 - SP 020-Capo Ferrato
SP 010 - SP 009 (Ussana)-SP 011 (Donori)
SP 029 - Suelli-Confine di Nuoro
SP 096 - SP 017 (Flumini di Quartu)-SS 125
SP 017 - Bivio SS 554 (Margine Rosso)-Villasimius
SP 004 - Sestu-Villasor (SP 007)
SP 004 - Sestu-Villasor (SP 007)
SP 008 - SS 554 (Monserrato)-Elmas (SS 130)
SP 015 - Selargius (SS 554)-Foxi (SP 017)
SP 020 - Solanas (SP 017)-San Priamo (SS 125)
SP 015 - Selargius (SS 554)-Foxi (SP 017)
SP 017 - Bivio SS 554 (Margine Rosso)-Villasimius
SP 002 - SS 130 (Assemini)-Portoscuso
SP 017 - Bivio SS 554 (Margine Rosso)-Villasimius
SP 018 - Villasimius-SP 097
SP 007 - SP 004 (Villasor)-Monastir (SS 131)
Assemini
Assemini
Cagliari
Capoterra
Castiadas
Castiadas
Esterzili
Gergei
Monserrato
Muravera
Muravera
Orroli
Orroli
Quartu sant'elena
Quartu sant'elena
San sperate
Sestu
Sestu
Settimo san pietro
Sinnai
Sinnai
Sinnai
Uta
Villasimius
Villasimius
Villasor
Inc Mor Fer
1
1
1
2
2
1
1
1
3
1
1
1
1
1
7
3
1
3
1
1
2
3
1
1
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
1
0
2
3
1
6
3
5
3
1
3
1
7
1
1
3
16
3
1
3
1
1
5
10
5
1
2
1
Tabella 12: Dati degli incidenti per strade provinciali suddivisi per comune relativi all'anno 2006. Fonte ACI
(Automobile Club d'Italia)
Qui di seguito riportiamo i dati sull'incidentalità stradale nel territorio comunale di Quartu
Sant'Elena rilevati dalla Polizia Municipale negli ultimi sei anni.
Allegato C – PROGETTO VISS
pag. 22/38
COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
Allegato C – PROGETTO VISS
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
pag. 23/38
COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
Fig. 10: Ripartizione incidenti stradali nel punti principali (Anno 2012-2011)
Allegato C – PROGETTO VISS
pag. 24/38
COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
2.4 Aspetti particolari
I dati relativi ai veicoli circolanti in Italia sono forniti dall’ACI ed il dato consolidato del parco auto
circolante è quello relativo all’anno 2008. E' importante far presente che sulla base dello storico
analizzato non si interrompe il trend che vede l’Italia trovarsi ai primi posti fra i Paesi industrializzati
per numero di veicoli circolanti in relazione alla popolazione residente. Nel 2007, infatti, il rapporto
tra popolazione e autovetture è stato pari ad 1,67 ed in lieve calo rispetto all’anno precedente, ma
nel periodo dal 1990 al 2006, tale valore è passato da 2,11 ad 1,66 a fronte di un contemporaneo
lieve incremento demografico.
Come è evidente nella tabella seguente i dati della provincia di Cagliari e della Regione Sardegna
sono in linea con quelli del resto d'Italia. Tali dati stanno ad indicare, peraltro, che è sempre
preponderante la tendenza all’utilizzo del mezzo privato da parte degli italiani ed in particolare dei
sardi.
Tipo di Veicolo
Provincia di
Cagliari
(n°)
Autobus
Autocarri Trasporto Merci
Autoveicoli Speciali /
Specifici
Autovetture
Motocarri e Quadricicli
Trasporto Merci
Motocicli
Motoveicoli e Quadricicli
Speciali / Specifici
Rimorchi e Semirimorchi
Speciali / Specifici
Rimorchi e Semirimorchi
Trattori Stradali o Motrici
Altri Veicoli
Totale Complessivo
(%)
Regione Sardegna
(n°)
(%)
Italia
(n°)
(%)
1.642
0,38%
3.256
0,26%
98.724
0,21%
38.010
8,85%
116.883
9,28%
3.944.782
8,21%
5.584
1,30%
15.532
1,23%
639.428
1,33%
332.188
77,34%
980.716
77,83%
36.371.790
75,72%
3.742
0,87%
12.914
1,02%
296.104
0,62%
41.184
9,59%
110.819
8,79%
6.118.098
12,74%
543
0,13%
2.159
0,17%
64.849
0,14%
1.091
3.861
0,25%
0,90%
2.560
10.446
0,20%
0,83%
94.890
248.222
0,20%
0,52%
1.693
0,39%
4.810
0,38%
157.807
0,33%
3
0,00%
7
0,00%
384
0,00%
429.541
100,00%
1.260.102
100,00%
48.035.078
100,00%
Tabella 13: Consistenza del parco veicoli per tipo di veicolo nella Provincia di Cagliari, Regione Sardegna e
in Italia. Fonte: ACI - Automobile Club d'Italia - Anno 2009
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3. INCIDENTALITÀ: ELEMENTI QUALITATIVI
Secondo la definizione data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, un incidente stradale è uno
scontro che avviene su una strada pubblica, che coinvolge almeno un veicolo e che può avere (ma
non necessariamente) conseguenze sulla salute di chi vi è coinvolto.
In Italia nel 2011 si sono registrati 205.638 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei
morti è stato pari a 3.860, mentre quello dei feriti ammonta a 292.019. Rispetto al 2010, è stato
perciò riscontrata una diminuzione del numero degli incidenti (-2,7%) e dei feriti (-3,5%) ed un calo
più consistente del numero dei morti (-5,6%). Nel 2011 la diminuzione del numero di morti, rispetto
al 2001, è risultata pari al 45,6%. Inoltre nel 2011 sulle strade urbane si sono verificati 157.023
incidenti, con 213.001 feriti e 1.744 morti; sulle autostrade gli incidenti sono stati 11.007, con
18.515 feriti e 338 decessi. Sulle altre strade extraurbane si sono verificati 37.608 incidenti, con
65.503 feriti e 1.778 morti. Inoltre gli incidenti più gravi sono avvenuti sulle strade extraurbane
dove nel 2011 si sono registrati 4,7 decessi ogni 100 incidenti. Gli incidenti sulle strade urbane
normalmente sono meno gravi, con 1,1 morti ogni 100 incidenti. L’indice di mortalità si mantiene
superiore alla media giornaliera (1,9 decessi ogni 100 incidenti) per tutto l’arco di tempo che va
dalle 21 alle 7 del mattino, raggiungendo il valore massimo intorno alle 5 del mattino (6,0 decessi
ogni 100 incidenti). La domenica è il giorno nel quale si registra il livello più elevato dell’indice di
mortalità (2,8 morti per 100 incidenti). Se si considera la fascia oraria notturna (compresa tra le 22
e le 6 del mattino), il livello più elevato dell’indice di mortalità è raggiunto la domenica notte (3,8
morti per 100 incidenti) e il venerdì e sabato notte (3,6 e 3,5 morti per 100 incidenti).
Altri elementi qualitativi di cui tener conto sono dati dal fatto che sempre nel 2011 la rilevazione ha
mostrato che in 7 casi su 10 (69,7%) le vittime sono i conducenti di veicoli, nel 15,3% i passeggeri
trasportati e nel 15,1% i pedoni. Inoltre tra i 2.690 conducenti deceduti a seguito di incidente
stradale, i più colpiti sono individui compresi nella fascia di età tra i 20 e i 39 anni (1.003 in totale);
in particolare i giovani 20-24enni e gli adulti tra i 35-39 anni (con picchi di mortalità rispettivamente
di 263 e 275 morti). Si rileva, inoltre, rispetto al 2010, un aumento, del 7,2% dei conducenti di
biciclette morti in incidenti stradali.
Infine la categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (66,1%);
seguono i motocicli (14,0%), i ciclomotori (5,4%) e le biciclette (4,5%).
Scendendo nel particolare e quindi nel caso specifico delle zone interessate dal progetto, i dati
puntuali sulla SP17 mostrano come questa sia una delle strade del territorio provinciale
cagliaritano con il massimo rischio. Si tenga conto che solo nel periodo 2005 - 2009 si sono
verificati nel tratto da Km 0 a Km 37 ben 389 Incidenti Stradali, con 718 Veicoli Coinvolti che
hanno comportato 448 feriti e 13 morti, per un costo sociale, calcolato secondo i parametri adottati
dal piano Nazionale della Sicurezza Stradale pari a 51,0948 Milioni di Euro ( numero di morti x
1,3940 milioni di Euro + numero di feriti x 0,0736 milioni di Euro).
Inoltre i dati sulle cause degli incidenti nella Provincia di Cagliari mostrano come sia fondamentale
intervenire sull'educazione stradale e sulla coscienza degli automobilisti. Infatti le cause connesse
con questi incidenti sono sopratutto relative a fattori di rischio legati a norme relative al codice
stradale: leggi, decreti, regole aziendali, norme di comportamento, efficacia dei controlli e delle
sanzioni; messa in atto di comportamenti di guida che influiscono sulla guida stessa: assunzione
di alcol, uso e abuso di sostanze stupefacenti, mancato rispetto del codice stradale, velocità,
distrazione, ecc.. Infatti questi fattori sono tra loro connessi e interdipendenti, ma in tutti i casi i
comportamenti umani, (l’acquisizione di una maggiore consapevolezza del pericolo e
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l’interiorizzazione delle norme stradali del relativo comportamento da mettere in atto) sono il fattore
di gran lunga prioritario su cui intervenire.
Nello specifico vediamo i dati relativi al periodo 2005-2009, riportano come nel 32% degli incidenti
non sia riportata nessuna violazione alle norme del codice della strada, ma nel 30% dei casi si
tratta di mancato controllo del veicolo – velocità non commisurata, nel 12% non rispetto della
distanza di sicurezza, 10% mancata precedenza, e siano comunque stati accertati oltre un 4% di
guida in stato di ebrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
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B. FATTORI DI RISCHIO E POSSIBILI LINEE DI SUPERAMENTO
4. INDIVIDUAZIONE DEI PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
“Ogni giorno in Italia si verificano in media 598 incidenti stradali, che provocano la morte di 13
persone e il ferimento di altre 849. Nel complesso, nel 2008 gli incidenti stradali rilevati sono stati
218.963. Essi hanno causato il decesso di 4.731 persone, mentre altre 310.739 hanno subito
lesioni di diversa gravità.
Tra il 2000 e il 2008 si è registrato un calo del 14,6% per quanto riguarda il numero di incidenti, del
13,7% per i feriti e del 33,0% per il numero di morti in incidente (nello stesso arco di tempo il parco
veicolare è cresciuto del 17,7%). Contemporaneamente si è registrata una costante riduzione della
gravità degli incidenti, evidenziata dall’indice di mortalità (numero di morti ogni 100 incidenti), che
si attesta al 2,2% nel 2008 contro il 2,8% del 2000, e dall’indice di gravità, che passa da 1,9 a 1,5
decessi ogni 100 infortunati.” Fonte ISTAT 2008
Gli incidenti stradali costituiscono un problema di assoluta priorità per la sanità pubblica per l’alto
numero di morti e di invalidità permanenti e temporanee che causano in tutto il mondo. Agli enormi
costi sociali e umani, si aggiungono anche elevati costi economici, che rendono la questione della
sicurezza stradale un argomento di enorme importanza a tutti livelli politico – sociali.
In generale il gran numero di incidenti gravi e anche mortali sono dovuti a una serie di
comportamenti scorretti, principalmente:
1. eccesso di velocità;
2. guida distratta e pericolosa;
3. mancato rispetto della precedenza o della distanza di sicurezza;
4. assunzione di alcol e sostanze stupefacenti.
Non esistono cause uniche degli incidenti stradali. Le ricerche dimostrano che essi derivano dalla
concomitanza di numerosi fattori di rischio, quali ad esempio le violazioni ai limiti di velocità, il
mancato uso delle cinture di sicurezza, la guida in stato di ebbrezza, ecc.. Questi possono essere
raggruppati in quattro categorie principali:
1. comportamento di guida e stato psicofisico del conducente. Quindi fattori umani quali:
aggressività, status sociale, uso inappropriato di bevande alcoliche e di farmaci, malattie,
deficit della vista, uso di sostanze psicotrope, stress, affaticamento, uso di telefoni cellulari
alla guida, mancato rispetto delle norme del codice della strada, cattivo uso (o totale
mancanza) dei dispositivi di sicurezza, soprattutto in ambiente urbano;
2. condizioni e sicurezza dei mezzi di trasporto;
3. circostanze esterne: strade e segnaletica, traffico, condizioni atmosferiche;
4. norme e controlli della circolazione: leggi, decreti, regole aziendali, norme di
comportamento, efficacia dei controlli e delle sanzioni
Tra i fattori di rischio legati allo stato del conducente si possono classificare quattro categorie
particolarmente rilevanti poiché possono alterare lo stato di attenzione e di concentrazione del
guidatore:
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 Alcol: è il fattore più rilevante nel caso di incidenti stradali gravi o mortali; il rischio di
incidenti aumenta, in modo esponenziale, quando la concentrazione di alcol nel sangue
raggiunge i 50 mg/100 ml. Inoltre, a parità di alcol ingerito, il rischio aumenta al diminuire
dell’età del conducente e quanto minore è la frequenza di consumo abituale di sostanze
alcoliche.
 Stupefacenti: l’assunzione di sostanze come allucinogeni, anfetamine, cannabinoidi,
cocaina, estasi, inalanti e oppiacei comporta un notevole aumento del rischio di incidente,
specialmente se accompagnata dal consumo di alcol.
 Farmaci: i medicinali che possono interferire con la guida sono numerosi e largamente
utilizzati, come per esempio sedativi, ipnotici, tranquillanti, antidepressivi, anestetici,
antistaminici, farmaci cardiovascolari, diuretici, ormoni, antidiabetici, antipertensivi. I rischi
rilevati non sono generalmente troppo elevati, ma è comunque utile che il paziente sia
messo in guardia dal medico sui possibili effetti dei farmaci che assume.
 Malattie: epilessia, diabete, malattie cardiovascolari, problemi di vista, disturbi del sonno,
problemi cognitivi possono aumentare il rischio di incidenti mortali.
Questi fattori sono tra loro correlati e interdipendenti. In tutti i casi i comportamenti umani, e quindi i
fattori socio-culturali che li influenzano (cultura della guida, consapevolezza del rischio, senso delle
regole), sono il fattore di gran lunga prioritario su cui intervenire.
Sicuramente la SP 17 è una strada dove c'è una fortissima incidenza di incidenti, anche
considerata la particolare morfologia e la notevole presenza di località e locali notturni
particolarmente frequentati lungo il suo sviluppo.
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5. POSSIBILI LINEE DI CONTRASTO DEI FATTORI DI RISCHIO
In relazione ai risultati di cui al punto precedente sono state individuate le principali linee di
intervento che potrebbero contrastare efficacemente i fattori di rischio, avendo cura di evidenziare
in che modo la proposta di intervento concorre alla realizzazione di tali linee di intervento.
Per combattere gli incidenti stradali, in accordo con l’OMS e le istituzioni sanitarie dei diversi
Paesi, riteniamo che la parola chiave sia la prevenzione.
Affinché i programmi di prevenzione possano essere efficaci è necessario innanzitutto informare
tutti gli attori coinvolti, dagli operatori sanitari alle autoscuole, dalle famiglie alle scuole, per favorire
la consapevolezza dei rischi derivanti da comportamenti sbagliati e per mettere a punto azioni
preventive coordinate e attuabili.
L’attività di prevenzione deve essere allo stesso tempo ambiziosa e realistica e deve essere
seguita da piani di azione e da specifici progetti di intervento.
In accordo con la Commissione europea individuiamo alcuni settori di intervento principali, pet
ridurre i possibili comportamenti a rischio degli utenti della strada (in particolare le violazioni ai limiti
di velocità, il mancato uso delle cinture di sicurezza, la guida in stato di ebbrezza, ecc.)
1. incoraggiare gli utenti della strada ad assumere un comportamento più responsabile
mediante l’educazione stradale, le campagne di sensibilizzazione, i corsi di guida sicura
finalizzati in particolare alla conoscenza delle regole di circolazione, alla consapevolezza
dei propri limiti, alla conoscenza delle proprie capacità di guida, ecc.;;
2. migliorare le infrastrutture stradali attraverso le tecnologie dell’informazione e della
comunicazione;
3. incentivazione di comportamenti sicuri ed il controllo e la repressione e il sanzionamento
dei comportamenti a rischio, non conformi a quanto previsto dal Codice della Strada;
4. raccolta e analisi dei dati relativi alle lesioni fisiche dovute agli incidenti stradali.
In Italia, a livello nazionale, la sicurezza stradale rientra tra gli obiettivi fondamentali sia del Piano
sanitario nazionale 2006-2008 che del Piano nazionale della prevenzione 2005-2007. Sono stati
inoltre promulgati numerosi piani regionali che istituiscono centri e osservatori sulla mobilità e il
traffico e per l’educazione stradale rivolta all’utenza, dalle scuole alle famiglie. Gli interventi di
prevenzione hanno un carattere intersettoriale proprio per la natura stessa di questo tipo di
incidenti.
Per riuscire a raggiungere questo obiettivo si vuole attivare una serie di azioni, alcune puntuali
alcune specifiche, che partono dal presupposto che bisogna aumentare il grado di consapevolezza
e coinvolgimento diretto del cittadino sul tema ed il livello di interazione delle amministrazioni con
esso, parallelamente si doteranno le amministrazioni di strumenti che le mettano sempre più in
grado di svolgere attività autonoma di analisi. Particolare attenzione sarà dedicata nel promuovere
la formazione di una cultura della sicurezza stradale presso gli studenti, i decisori e i tecnici che
possono contribuire al miglioramento della sicurezza stradale. In particolare saranno progettati e
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realizzati in forma sperimentale interventi specifici, differenziati in relazione all’età dei guidatori, alla
tipologia del mezzo (es. motocicli o auto) e all’esperienza di guida dei cittadini (es. neopatentati,
autisti professionisti).
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C. PROPOSTA E SUE MOTIVAZIONI
6. BREVE DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E DEI MOTIVI CHE HANNO CONDOTTO ALLA SUA
SCELTA
In Europa la fase del programma di sicurezza stradale 2001-2010 che è stata attuata ha fatto
crollare il numero di incidenti, di morti e di feriti, ma nonostante questi enormi progressi non tutti gli
obiettivi sono stati raggiunti. Ogni anno sono 35.000 le persone che perdono la vita sulla strada, e
1 milione e 700mila sono i feriti: il nuovo obiettivo dell'Unione Europea è quello di dimezzare questi
numeri entro il 2020. Quindi la sicurezza stradale è ancora un obiettivo da perseguire in modo
deciso. La mancanza di sicurezza stradale ha un forte impatto sociale sia in termini di vite umane
che in termini di costi sociali da sostenere.
Coerentemente con quanto indicato nel “Quadro descrittivo”, con particolare riferimento alla
collocazione della proposta rispetto allo stato della sicurezza stradale (si veda sopra la sezione A),
ai principali fattori di rischio (si veda sopra la sezione B), agli interventi in materia di sicurezza
stradale adottati nel precedente periodo (si veda la successiva sezione D), l'intervento proposto
dal Comune di Quartu Sant’Elena, in raggruppamento con i Comuni di Maracalagonis e Villasimius
ed in partenariato con il Centro di Competenza regionale ICT Sardegna, intende continuare a
perseguire gli obiettivi già individuati e portati avanti con il Progetto VISS (Vivere Insieme la
Sicurezza Stradale) il cui ambito di applicazione è il territorio dei Comuni proponenti e Partner con
particolare attenzione alla Strada Provinciale 17. Infatti tale partenariato ha partecipato al 3°
Programma di Attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale dando esecuzione
all’iniziativa progettuale denominata VISS attualmente nella fase terminale.
L’obiettivo principale di questo progetto è stato individuato nell’opportunità di sviluppare una nuova
Cultura della Sicurezza Stradale che possa essere condivisa sia dalle Istituzioni che dai Cittadini e
perseguire quindi quanto prefissato dall'Unione Europea, fondamentale è infatti agire verso gli
utenti della strada al fine di sensibilizzarli creando una cultura europea condivisa della sicurezza
stradale, sollecitando anche i decisori politici.
A tal fine sono state realizzate azioni di sensibilizzazione e di prevenzione rivolte soprattutto alle
giovani generazioni. Unitamente a queste azioni sono state attivati una serie di strumenti
tecnologici, quali piattaforme di Community e strumenti di analisi dei dati, organizzativi (Ufficio
Sicurezza Stradale) e di prevenzione e controllo anche notturno delle strade a maggior rischio di
incidentalità stradale.
In questo contesto collaborativo, i Comuni di Quartu Sant’Elena, Maracalagonis e Villasimius,
riuniti in raggruppamento ed in partenariato con il Centro di Competenza ICT Sardegna hanno
condiviso l’opportunità di partecipare al 4° e 5° Programma annuale di attuazione per proseguire
nel comune impegno sul fronte della sicurezza stradale.
La nuova iniziativa progettuale, come la precedente, si caratterizza per una soluzione
metodologica di tipo multidisciplinare.
Questa scelta deriva dal fatto che l'intervento proposto è finalizzato ad incidere in maniera
integrata sulle varie dimensioni del problema della sicurezza stradale.
Il presupposto dal quale si parte è legato al fatto che le cause degli incidenti derivano dalla
concomitanza di numerosi fattori di rischio, che possono essere ricondotti a:
• norme relative al codice stradale: leggi, decreti, regole aziendali, norme di comportamento,
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efficacia dei controlli e delle sanzioni;
• condizioni particolari dei veicoli: tipo, sistemi di sicurezza adottati;
• condizioni esterne al veicolo ed ai guidatori: strade e segnaletica, traffico, condizioni
atmosferiche;
• messa in atto di comportamenti di guida che influiscono sulla guida stessa: assunzione di
alcol, uso e abuso di sostanze stupefacenti, mancato rispetto del codice stradale, velocità,
distrazione, ecc..
Questi fattori sono tra loro connessi e interdipendenti, ma in tutti i casi i comportamenti umani,
sono il fattore di gran lunga prioritario su cui intervenire.
Per questo motivo il progetto prevede lo svolgimento di attività che saranno assolutamente in linea
con quelle presentate nel progetto VISS e di continuità, in quanto il monitoraggio delle attività
svolte ha permesso di mostrare la loro efficacia. Saranno quindi portati avanti dei seminari di
sensibilizzazione sulla sicurezza stradale nelle scuole e la campagna informativa di
sensibilizzazione, attività che rientrano pienamente nell'area di tipo educativa-formativa. Dal punto
di vista tecnologico sarà mantenuta la gestione dei sistemi di comunicazione in ambiente web
(portale, comunità facebook, canale YouTube) e la gestione ed implementazione del sistema di
telecamere conta targhe al fine di poter continuare ad effettuare l'analisi del traffico sulla SP 17.
Contemporaneamente continueranno gli interventi mirati sui giovani con scopo
informativo/preventivo e con carattere sanzionatorio/dissuasivo. Il coordinamento operativo e
strategico anche mediante l'intervento dell'Ufficio di Sicurezza Stradale con l'ausilio della Consulta
e del Centro di Monitoraggio, prevede interventi di messa in sicurezza di alcuni punti critici
individuati con il progetto VISS attraverso interventi di adeguamento di modesta entità, quali
attraversamenti pedonali rialzati, impianti di illuminazione dedicata per attraversamenti pedonali,
segnaletica luminosa e segnaletica verticale e orizzontale.
Le motivazioni di questa scelta discendono direttamente dalle considerazioni ed analisi
precedentemente fatte, creando questa cultura della Sicurezza Stradale, con interventi puntuali ed
anche individuali sulle aree di maggior pericolo, quali i presidi notturni da parte delle forze di
Polizia Locale di fronte ai locali notturni, già sperimentate con successo anche in questo ultimo
periodo.
Questo progetto sarà applicato anche al caso specifico della SP 17, che negli ultimi anni ha avuto
un pesantissimo impatto sociale in termini di morti e feriti ed in alcune aree urbane particolarmente
interessate da problematiche di incidentalità. l dati sugli incidenti di morti e feriti, in particolare
sulla SP 17 hanno, mostrano una forte valenza statistica ed un elevato costo sociale: solo nel
periodo 2005 - 2009 si sono verificati nel tratto da Km 0 a Km 37 ben 389 Incidenti Stradali, con
718 Veicoli Coinvolti che hanno comportato 448 feriti e 13 morti, per un costo sociale, calcolato
secondo i parametri adottati dal piano Nazionale della Sicurezza Stradale pari a 51,0948 Milioni di
Euro).
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D. CONTESTO TECNICO E INTERVENTI NEL PRECEDENTE TRIENNIO
7. STRUTTURE TECNICHE
Le strutture tecniche maggiormente impegnate nelle attività legate alla mobilità, rete viaria e
sicurezza stradale, nell'ambito delle amministrazioni comunali, sono tipicamente i Servizi Lavori
Pubblici per le opere ed i Servizi Polizia Municipale.
Nel caso del Comune di Quartu Sant'Elena esiste anche un ufficio Programmazione Strategica,
che si occupa del tema e un Settore Pianificazione Urbanistica che ha in carico la redazione del
Piano Urbano del Traffico. Nel dettaglio la sua Polizia Municipale, che conta un organico di 70
persone, è articolata in una serie complessa di funzioni, servizi e uffici che vengono qui descritti:
•
•
•
•
•
•
Nucleo Pronto Intervento: questo nucleo operativo specializzato svolge attività di pronto
intervento su tutto il territorio comunale. Opera prioritariamente nell'ambito della tutela della
mobilità, della sicurezza della circolazione, del controllo sulle norme di comportamento dei
conducenti e delle condizioni dei veicoli e come supporto rapido nelle gestione delle
situazioni di emergenza di qualsiasi natura. Interviene a sostegno e copertura di azioni
complesse che coinvolgono altro personale operativo, organizzando i posti di controllo sulla
strada, anche con l'impiego di apparecchiature di rilevazione per il controllo del tasso
alcoolemico (alcool test).
Contravvenzioni: Pagamento verbali CdS e Polizia Urbana e ingiunzioni. Presentazione
ricorsi, Verbali di invito, Dati patente per detrazione punti, Pratiche assicurazioni scadute,
Foto Autovelox, Pagamento verbali CdS e Polizia Urbana e ingiunzioni.
Ruoli. Ruoli emessi riferiti a verbali CdS e P.U. Sospensioni cartelle esattoriali.
Accertamenti e Notifiche. Notifiche e accertamenti – ritiro patenti Atti giudiziari.
Infortunistica Stradale. Informazioni sui sinistri rilevati dalla P.M. di Quartu Sant’Elena. Dati
della controparte. Richiesta/ritiro copia degli atti del rilevamento.
Ulteriori uffici: Protocollo e Autorizzazioni, Polizia Edilizia, Polizia Ambientale, Polizia
Annonaria.
Il progetto VISS ha previsto la creazione di un “Ufficio Sicurezza Stradale” che si esplicita
mediante l'istituzione di una “Consulta della Sicurezza Stradale” e la messa a punto di un “Centro
di Coordinamento e Monitoraggio”.
L’Ufficio della Sicurezza Stradale dei Comuni di Quartu Sant'Elena, Maracalagonis e Villasimius, è
uno degli strumenti che sono stati approntati per rispondere alle sfide poste in tema di sicurezza
stradale.
Il suo compito principale è veicolare le proposte che ad esso devono pervenire, al fine di diffondere
i principi della sicurezza stradale, incoraggiare la condivisione del processo di sviluppo del
concetto di sicurezza stradale da parte degli organismi politici, amministrativi, delle strutture
pubbliche, delle imprese e delle rappresentanze sociali.
Si tratta di gruppo di lavoro intersettoriale, gestito in collaborazione tra i Settori LL.PP. e Polizia
Locale del Comune di Quartu Sant’Elena. La direzione dell’ufficio è assunta dai dirigenti
responsabili dei settori interessati, ognuno per l’esercizio delle funzioni correlate ai profili di
disciplina di rispettiva competenza.
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Nello specifico:
•
•
L'Ufficio di Sicurezza Stradale dei Comuni di Quartu Sant'Elena, Maracalagonis e
Villasimius è stato istituito con specifica Delibera del Consiglio Comunale n. 125 del
19/12/2012 del Comune di Quartu Sant’Elena, prevedendo che lo stesso espliciti le proprie
funzioni attraverso un “Centro di Coordinamento e Monitoraggio”, di cui ha approvato le
linee guida, ed una “Consulta della Sicurezza Stradale”, di cui ha approvato il relativo
regolamento.
Il Centro di Monitoraggio (CM) è un organo prettamente tecnico, deputato allo sviluppo di
raccolta, analisi e valutazioni dei dati sull'incidentalità e di supporto all'azione di governo
della sicurezza stradale.
Il progetto VISS ha permesso di implementare i seguenti strumenti operativi del CM:
•
•
•
•
•
SITIS: Sistema Informativo Territoriale Incidenti Stradali con georeferenziazione su GIS dei
dati anonimizzati dei dati sugli incidenti, con possibilità di fare ricerche e selezioni anche
spaziali
OPENERP S.I.S.: Sistema Informativo Gestionale Incidenti Stradali che consente
l'inserimento e la gestione dei dati sugli incidenti stradali rilevati dalla Polizia Municipale, la
stampa dei verbali, la gestione degli allegati multimediali (foto, rilievi, etc...), la produzione
dei files per ISTAT, le comunicazioni obbligatorie, georeferenziazione dei dati, etc...
SISIS: Sistema Informativo Statistico Incidenti Stradali che consente le elaborazioni
statistiche sui dati a disposizione di cui sopra (ISTAT, Polizie Municipali, Polizia Stradale,
etc...) con analisi multidimensionale dei dati
SILTED: Sistema Informativo Rilevazione Targhe Elaborazione Dati che consente la
rilevazione delle targhe, attraverso telecamere specializzate, amovibili, con analisi delle
targhe e delle informazioni sui veicoli che transitano con possibilità di fare analisi sulle
tipologie di traffico (ricorrente, episodico, irregolare, etc...)
Segnala al Comune: sistema che consente la gestione delle segnalazioni e delle
risoluzioni di problematiche sulle strade e sul territorio cittadino con possibilità di
georefenziazione ed uso da PC, SmartPhone e Pad.
8. STATO DELLE CONOSCENZE SULLA SICUREZZA STRADALE
La polizia municipale è in possesso di dati generati dalle ricerche che periodicamente vengono
svolte dagli agenti sul traffico e sulle condizioni di incidentalità che vengono utilizzati a fini statistici.
In particolare l'Ufficio Infortunistica Stradale gestisce le informazioni sui sinistri rilevati dalla P.M. di
Quartu Sant’Elena e segnala eventuali problematiche collegate allo stato delle strade. Inoltre
esiste una attività di raccordo con le altre forze di polizia che operano nella rilevazione degli
incidenti stradali. Tale documentazione è a disposizione presso gli archivi degli uffici comunali.
Villasimius ha anche svolto rilevazioni specifiche sul traffico e sulle sue caratteristiche.
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I tre comuni grazie all'esplicitazione delle attività del progetto VISS sono oggi in possesso di uno
studio accurato sul traffico e sulla sicurezza stradale relativo alla SP17, oggetto del progetto.
Questo studio, che come già menzionato, si colloca all’interno del progetto VISS, si è posto come
obiettivo l’ottenimento di una serie di informazioni utili allo studio del fenomeno dell’incidentalità,
con specifico riferimento alla SP 17.
Al fine di conoscere le caratteristiche del deflusso veicolare e la domanda di trasporto su ogni
sezione stradale, è stata predisposta una campagna di rilievi di traffico, che ha coinvolto un certo
numero di sezioni monitorate in giorni “tipo” per un arco di tempo di 24 o di 72 ore.
La raccolta dei dati è stata effettuata per esigenze di progetto sulla Strada Provinciale 17 della
Provincia di Cagliari. Di seguito si riporta la mappa nella quale vengono segnalate le sezioni di
rilievo con l'identificativo numerico progressivo associato a ciascuna di esse.
Fig. 11: Sezioni di rilievo lungo la SP17
Nelle diverse sezioni considerate transitano mediamente 15616 veicoli al giorno. Nella sezione n°
2, ubicata a Quartu S. Elena in località Foxi, è stato rilevato il massimo carico veicolare pari a
29348 vei/gg.
La sezione più scarica è risultata la n° 11, sita nei pressi della località Porto Sa Ruxi, in questa
sezione sono transitati 7527 vei/gg. Il numero medio di veicoli transitati nelle diverse sezioni è di
15616 vei/gg.
Per tutte le sezioni considerate è stato rilevato il traffico giornaliero diurno ossia il numero di veicoli
transitati dalle h 7 alle h 19; il traffico giornaliero diurno medio per le sezioni considerate è pari a
11287 vei/12h anche in questo caso il valore massimo è stato rilevato per la sezione n°2 ed è pari
a 18038 vei/12h mentre il valore minimo è stato rilevato per la sezione n°11 pari a 5187 vei/12h.
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COMUNE DI
QUARTU SANT'ELENA
COMUNE DI
VILLASIMIUS
COMUNE DI
MARACALAGONIS
Mediamente dalle h 7 alle h 19 transita il 72,24% dei veicoli che attraversano questa sezione
nell’arco dell’intera giornata, perché questa strada è utilizzata in prevalenza da flussi di traffico di
tipo turistico che si spostano dai centri abitati o dalle residenze estive verso le località balneari.
L'analisi del traffico su questo tratto stradale ha permesso di comprendere meglio le dinamiche che
agiscono in quel tratto stesso specifico e come esso si relaziona con le strade e le zone circostanti.
I dati rilevati permettono di mettere in sicurezza le strade in modo da rendere consapevole
l’utente sul tipo di strada in cui si trova e sul tipo di utenti che potrebbe incontrare, indirizzarlo sul
comportamento da tenere, e dotare l’infrastruttura di dispositivi atti a limitare, per quanto possibile,
le conseguenze di eventuali errori di guida da parte degli utenti.
Si tratta di interventi che mirano principalmente alla riduzione del rischio di incidente o a limitarne
le conseguenze attraverso soluzioni quali interventi come la regolazione della circolazione alle
intersezioni stradali, il miglioramento del margine stradale, interventi di messa in sicurezza dei
cantieri stradali, la manutenzione stradale e via dicendo.
9. STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/PROGRAMMAZIONE
I tre comuni grazie all'esplicitazione delle attività del progetto VISS si sono dotati di un Centro di
Monitoraggio sulla Sicurezza Stradale che allo stato attuale detiene i seguenti dati:
• Dati analisi traffico sulla SP17 effettuata con 7 postazioni nell'estate 2012;
• Dati sugli incidenti rilevati dalla Polizia Municipale di Quartu Sant'Elena negli anni 20092011;
• Dati sugli incidenti rilevati dalla Polizia Stradale negli anni 2001-2011 nei Comuni di Quartu
Sant'Elena, Maracalagonis, Villasimius;
• Dati sugli incidenti posseduti dall'ISTAT relativi agli anni 2001-2011 nei Comuni di Quartu
Sant'Elena, Maracalagonis, Villasimius;
• Dati sulle automobili transitate nei punti di osservazione con telecamere di lettura targhe.
10. INTERVENTI NEL CAMPO DELLA SICUREZZA STRADALE
Il progetto VISS ha previsto la realizzazione di numerosi interventi nel campo della sicurezza
stradale. Tra queste iniziative menzioniamo le attività formative svolte nelle scuole (oltre 50 classi,
250 ore, 1500 bambini formati dei comuni partner, la predisposizione della campagna di
comunicazione “Non Lasciare un vuoto - Guida Responsabile, la predisposizione di materiale
informativo (Manifesti, Brochure, Video), la predisposizione e la distribuzione di materiale
informativo distribuito nella misura di circa 5.000 volantini ed affissi nei territori dei Comuni coinvolti
(Sedi comunali, esercizi commerciali, etc...), stand itinerante attrezzato ed informazione e
promozione attraverso lo Stand anche in occasione di importanti manifestazioni locali.
Inoltre di enorme valenza sociale è stato lo stand informativo del progetto VISS posto in prossimità
di discoteche e nelle piazze, ed allestito in collaborazione con la Polizia Stradale, Carabinieri, 118
e Vigili del Fuco, animato inoltre da operatori delle polizie municipali dei Comuni coinvolti e dal
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Team di Educazione e Formazione del Progetto VISS. In queste occasioni sono stati proiettati
video, esposti cartelloni, distribuito il materiale informativo, informate individualmente migliaia di
persone, ed invitata a sottoporsi all'Alcool Test.
Ultimo ma non meno importante, la realizzazione in quest'ultimo anno di conferenze stampa e
comunicati stampa e l'ideazione di un concorso a premi sulla sicurezza stradale con la
premiazione dei partecipanti vincitori.
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