Escursione 08-06
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Escursione 08-06
Avvicinamento: Dal parcheggio del campo di rugby di Monigo, si Domenica 18 Maggio 2008 VAL DI NON PARCO NOVELLA - SAN ROMEDIO Proposta da: Gandin Albino Tel. 0422.899678 Partenza: Domenica 18 Maggio 2008 ore 6.30 dal Piazzale della palestra di Dosson ore 6,45 dal Parcheggio dello stadio del rugby a Monigo Rientro previsto: ore 20.30 Difficoltà: E/T E per il parco Novella (percorso con guida del parco nella forra del torrente Novella). T per il percorso Museo Retico - San Romedio. Sentiero in cengia ben protetto da balaustra in legno. Lunghezza: 8,5 km (3,5 + 5 km) Dislivello: 300 m (150 + 150 m) Quota massima: 752 m (Dambel) 732 m (San Romedio) Tempi: 4,5 ore (2,5 + 2 ore) Equipaggiamento: Completo da montagna con scarponi leggeri impermeabili, pile, giacca a vento, berretto, crema solare e casco (anche da bicicletta). Pranzo al sacco. (San Romedio è dotato di chiosco di ristoro). Cartografia: Kompass n° 95 Costi: Chiamata soccorso alpino: tel.118 Pullman 12,00 € - Ingresso/guida Parco Novella 6,00 € imbocca la SS Feltrina che si segue fino a Feltre. Si prosegue per Primolano - Trento. Dopo la galleria di Arsiè si svolta a dx in direzione Trento e si prosegue sulla Valsugana sino al casello di Trento Nord dove si prende l’autostrada A22 in direzione Bolzano, fino a Mezzocorona. Si svolta a dx per Cles - Madonna di Campiglio. A Dermulo si svolta a dx per Sanzeno - Mendola. Dopo il museo dei Reti si svolta a sx per Casez - Dambel. Ci si ferma in piazza a Dambel dove inizia la nostra escursione. Il Parco Fluviale Novella: Fra le spettacolari forre della Val di Non, rese accessibili dal lavoro dell’uomo, si è aggiunto nel 2005 il Parco Fluviale Novella, sintesi ineguagliabile di tutte le straordinarie caratteristiche proposte da questo territorio. Dopo un “viaggio” nel cuore della roccia, questo itinerario si affaccia su uno scenario che, per i colori e formazioni delle ampie pareti del canyon tra i paesi di Dambel, Cloz e Romallo, ricorda il Gran Canyon americano. Il Rio Novella in milioni di anni, ha costruito un capolavoro che oggi è possibile visitare grazie a un’importante opera che consente a chiunque di camminare, “sospeso a mezz’aria” nella forra, in uno scenario che lascia senza fiato dall’emozione. Escursione: Dalla piazza Dante nel centro di Dambel , dopo il ritrovo con la guida dell’Associazione Parco Fluviale Novella, che ci metterà a disposizione anche l’attrezzatura necessaria, (vale a dire il casco e la mantella impermeabile), si scende per una stradina asfaltata fino agli antichi mulini di Cloz, oltrepassando l’opera di presa della Centrale Idroelettrica di Pozzena, da cui ha inizio il sentiero attrezzato nel canyon. La prima parte dell’itinerario, che nel suo complesso si distende per circa tre chilometri e mezzo, si inserisce in un paesaggio ampio e soleggiato, salendo lungo il fianco sinistro orografico del canyon, svelando scenari spettacolari: fasce di rocce rosse, gialle, grigie e bianche danno l’illusione di trovarsi in un set cinematografico ambientato nel West americano. Si raggiunge una radura con panchine, luogo ideale per una piccola sosta, da dove volgendo lo sguardo sulla destra si gode della vista di una bella cascata. Poi, costeggiando le coltivazioni di mele al limitare del bosco si arriva all’imbocco della forra scendendo a qualche metro dal torrente, e si inizia il percorso su mensole e passerelle metalliche, solidamente ancorate alla roccia, all’interno della forra che conduce in un mondo ipogeo buio e sinistro, scavato da canyon profondi centinaia di metri. Da questo punto, per precauzione è bene che i minori (specialmente se piccoli) vengano tenuti saldamente per mano o legati in conserta dai genitori o da chi ne fa le veci. A mezza costa si percorre l’abisso che si insinua nel sottosuolo, alla scoperta dei capolavori creati da infiniti miliardi di gocce d’acqua: salti, cascate, passaggi e cunicoli larghi poche decine di centimetri, volte che paiono disegnate da un enorme compasso, accompagnati dall’incessante rimbombo dell’elemento liquido che precipita verso valle. Si prosegue per circa seicento metri nello stretto passaggio e un’occhiata in alto poco prima dell’uscita dalla forra, svela il Ponte di Pozzena (di importanza storica), dove nel 1276 il Principe Vescovo di Trento Enrico II e Mainardo II Conte del Tirolo, stipularono un compromesso di pace. Appena usciti dalla forra si trova la piccola centrale idroelettrica di Pozzena. Ultimi metri in passerella e poi si sale verso il Dos de’ Marsili, dove, prima della scalinata metallica, si trova una vecchia calcara. Ancora qualche passo avvolti dalla fragranza del bosco in cui è possibile ammirare la flora e la microfauna tipica dell’ambiente alpino per poi spuntare ai piedi del romantico eremo di San Biagio a monte dell’abitato di Romallo, dopo aver oltrepassato un ponte alto circa 80 metri. Qui troveremo ad attenderci il pullman che in pochi minuti ci condurrà presso il museo Retico poco più a nord di Sanzeno, per la pausa pranzo prevista in una vicina area di sosta con panchine. Dopo la pausa iniziamo la seconda parte dell’escursione: dal museo Retico al Santuario di San Romedio. Il percorso è stato realizzato sul tracciato di un canale irriguo scavato nella roccia a metà ‘800. Si tratta di circa due chilometri e mezzo di sentiero, di cui circa 500 m in roccia e oltre 300 su passerella; un robusto parapetto in legno chiude la cengia artificiale e rende sicuro il cammino. L’attenzione va posta solo al “tetto” roccioso, che in qualche punto è un po’ basso; si consiglia pertanto di riparare la testa con un caschetto (può andar bene anche uno da ciclista o pattinaggio). Percorrere questo itinerario è veramente suggestivo, poiché si ha l’impressione di essere “dentro la roccia”, soprattutto quando ci si inoltra tra le strette pareti che caratterizzano l’ultima parte del canyon prima di arrivare al santuario. Alcuni scorci visti da questo “tunnel” aperto sullo strapiombo, spesso alto poco più di un metro e mezzo, sono veramente incantevoli. Il percorso termina nei pressi dell’8A stazione della via Crucis; l’ultimo tratto quindi è caratterizzato da una discesa su gradini in legno che si congiungono con la strada asfaltata. Ancora qualche minuto, e si raggiunge il parcheggio del Santuario, (qui tra l’altro si trova un fornito chiosco con bibite e panini), da dove dopo aver attraversando il ponte sul Rio San Romedio, si prosegue lungo la scalinata esterna fino all’ingresso. Dopo la visita al Santuario (di cui parliamo diffusamente nell’allegato Escursionando con…La Soldanella), e un’adeguata sosta nell’attiguo parco, si ritorna per lo stesso percorso al museo Retico di Sanzeno dove troveremo ad attenderci il pullman per il rientro. Cartina: Scala 1:50.000 Prossima escursione: Domenica 01 Giugno 2008 COSTA VEDORCIA – RIFUGIO TITA BARBA Proposta da: Martignago Daniele / tel. 347.5040872 Presentazione: Giovedì 29 Maggio 2008 ore 21,00