Porto i saluti del sindaco, e gli auguri di buon lavoro. Abbiamo

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Porto i saluti del sindaco, e gli auguri di buon lavoro. Abbiamo
RELAZIONE TAVOLO ANTEVERTO DI GUASTALLA DEL 15/5/06
PRESENTI
ENTI LOCALI
PROVINCIA
DI
EMILIA
SERVIZIO LAVORO E
CITTAD.
CENTRO PER L'IMPIEGO
REGGIO
DIRITTI
SERVIZIO FORMAZIONE PROF.LE
UFF. CONSIGLIERE DI PARITÀ
COMUNE GUALTIERI
COMUNE GUASTALLA
ASS. DATORIALI
ENTI PUBBLICI
ASS. SINDACALI
CNA - ECIPAR
CCIAA
FIOM-CGIL
ENTI FORMAZIONE
CISL
CFP BASSA REGGIANA
EUROPE DIRECT
DI
GIANLUCA FERRARI - ASSESSORE
AL LAVORO E FORM. PROF.LE
DOMENICO
SAVASTANO
DIRIGENTE
GIORGIA LUSETTI – RESPONSABILE
CPI
ARMANDO
SACCHETTI
DIRIGENTE
NATALIA
MARAMOTTI
–
CONSIGLIERA DI PARITÀ
FRANCESCO VILLANI - VICE
SINDACO
STEFANO COSTANZI – ASSESSORE
ALLA FORMAZIONE
ALDO AVOSANI
ELENA BURANI
MARCO BEGNOZZI
GINA SOLIANI
MARCO MESSORI
MICHELE DEL FABBRO
MARIO MAZZEI
GENNY LEONI
CARLA CAVALLINI
STEFANO COSTANZI – ASSESSORE ALLA FORMAZIONE DEL COMUNE DI GUASTALLA
Porto i saluti del sindaco, e gli auguri di buon lavoro. Abbiamo apprezzato i
progetti della Provincia, come il rinnovamento dei locali del CPI e questa iniziativa
AnteVerto, in questo periodo di profondi cambiamenti del mercato del lavoro.
GIORGIA LUSETTI – RESPONSABILE CPI
(si veda anche il materiale distribuito ai partecipanti e disponibile sul sito
http://www.provincia.re.it/page.asp?IDCategoria=701&IDSezione=4081&ID=88
663)
Notiamo un prevalenza femminile dei due terzi negli iscritti alle liste dei
disoccupati, di cui il 14% iscritti alle liste di mobilità, con percentuali simili per
quanto riguarda la distribuzione di genere.
DOMENICO SAVASTANO – DIRIGENTE SERVIZIO LAVORO E DIRITTI DI CITTADINANZA
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Sottolineo le specificità di Guastalla: il numero dei disoccupati aumenta meno che
nel resto della provincia; troviamo una forte percentuale di stranieri; c’è anche una
maggiore dinamicità del mercato del lavoro, con un aumento degli avviamenti; per
quanto riguarda le donne sono purtroppo la maggioranza anche fra le cessazioni;
anche qui c’è una difficoltà ad uscire dalla mobilità, visto che solo 36 su 265 hanno
dato disponibilità per la preselezione.
ARMANDO SACCHETTI – DIRIGENTE SERVIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE
(si veda anche il materiale distribuito ai partecipanti e disponibile sul sito)
Questo è il terzo distretto della Provincia per l’erogazione di fondi europei per la
formazione. Anche qui abbiamo attivato i meccanismi della formazione
permanente, soprattutto per adulti, per occupati. Anche per l’alternanza scuolalavoro per gli studenti ci siamo focalizzati sugli studenti dell’istituto professionale.
Abbiamo anche il dato delle azioni partite nell’ultimo quadrimestre. Le attività
formative partono generalmente in autunno, non c’è stata invece particolare
richiesta di interventi just-in-time.
Sarebbe invece interessante, soprattutto per gli adulti, attivare strumenti che non
seguano necessariamente il tradizionale calendario scolastico, e sentire in merito il
parere dei rappresentanti degli enti di formazione.
CCIAA - ELENA BURANI
(si veda anche il materiale distribuito ai partecipanti e disponibile sul sito)
Si ravvisa nel distretto una certa staticità imprenditoriale, con una certa importanza
del settore industriale, in particolare metalmeccanico.
Per quanto riguarda gli stranieri, se la percentuale dei residenti è superiore alla
media provinciale, quella degli imprenditori stranieri è in linea.
Per quanto riguarda le donne, notiamo che sono l’aspetto più dinamico
dell’imprenditoria, perché sono in crescita sensibile le imprese femminili, in
controtendenza con la staticità del quadro generale, e anche al di sopra della media
provinciale. Una possibile interpretazione è che di fronte ai problemi occupazionali
ci si orienti all’autoimpiego.
Aumentano però le imprese di capitale. Sul complesso delle tipologie aziendali, si
muove qualcosa di più nel settore della moda, a scapito di altri settori.
CARLA CAVALLINI - EUROPE DIRECT
Ovviamente il discorso sulla distribuzione dei fondi di coesione UE del periodo
2007-2013 è ancora in movimento, essendo a tutt’oggi in discussione in
Finanziaria. La situazione ci sarà più chiara verso metà gennaio.
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Ricordiamo che per quanto riguarda il nostro servizio di orientamento ricordo che
esistono comunque risorse per l’accesso alle quali è possibile dialogare
direttamente con Bruxelles.
Questo vale ovviamente anche per il discorso formativo, dato che è riconosciuta a
livello europeo l’importanza della formazione permanente, che vede un apposito
programma europeo, con pacchetti già operativi.
Abbiamo una ricerca della Fondazione Europea per il lavoro, uscita da pochi
giorni, che ci dice che in Europa gli italiani sono i meno soddisfatti del lavoro, a
causa dell’eccessivo stress.
Siamo invece sesti nella graduatoria della percentuale di lavoratori atipici, che da
noi sono circa il 25%, più un 15% di autonomi.
GINA SOLIANI – FIOM CGIL
C’è un problema di espulsione dei lavoratori dal processo produttivo, in particolare
delle donne. Non è un caso che la CCIAA ci abbia detto che devono “arrangiarsi”
con attività in proprio, che derivano proprio da questi processi di esclusione e
espulsione.
Un problema che si fa fatica a gestire è anche la condizione dei lavoratori stranieri.
Ci dobbiamo chiedere perché le aziende di moda crescono e la lavoratrici donne
vengono espulse: è chiara la funzione dei laboratori cinesi, e forse anche delle
“spinte” a mettersi in proprio.
Un altro problema che solleviamo è la collocazione, e ricollocazione, dei disabili.
Ma la questione principale è che anche qui non si riesce ad interagire con le
controparti per capire di che cosa abbiano bisogno le aziende: anche oggi, dove
sono le associazioni datoriali?
MICHELE DEL FABBRO – CISL
Sarebbe interessante fare circolare più dati, ad esempio sui flussi migratori, per
agevolare il lavoro complessivo e arrivare a dare delle risposte.
Abbiamo dal punto di vista imprenditoriale una stagnazione, e non è escluso il
rischio di qualche crisi pesante, anche per l’estensione delle produzioni a
tecnologie e qualificazione non altissime.
L’altra questione, come si diceva, è delle donne, in particolare le over 40 escluse
dal mercato del lavoro e con pochi titoli spendibili.
Anche per me l’assenza delle imprese, in questo tavolo, è un problema.
MARIO MAZZEI – CFP BASSA REGGIANA
Spesso purtroppo sono le aziende a esercitare poca richiesta di interventi formativi,
per non distogliere forze dalla produzione. C’è a volte più disponibilità che arriva
direttamente dai lavoratori, anche stranieri, sui quali insistiamo sulla necessità di
riqualificarsi, tanto che alcuni hanno anche pagato di propria iniziativa questa
formazione a mercato.
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La nostra utenza è ormai composta quasi al 50% dagli stranieri medesimi, dei
quali è quindi chiara la presa di coscienza del valore della formazione.
ALDO AVOSANI – ECIPAR
Oggi la CNA ha partecipato tramite noi invece che tramite la proprietà. La
supposta renitenza della parte datoriale verrà chiarita anche col tempo, è necessario
anche fare mente locale sulle diverse situazioni. Non c’è nessuna resistenza
preconcetta ma la volontà di vedere bene le risorse, le necessità, le intenzioni degli
altri attori, nell’ambito degli impegni che ci sono.
NATALIA MARAMOTTI – CONSIGLIERA DI PARITÀ
Sono intanto soddisfatta che sia già presente l’ottica di genere in questo dibattito
senza che debba intervenire per prima la consigliera di parità. Si sono viste le
difficoltà nell’occupazione femminile, e quella della piccola imprenditoria è una
risposta sull’”arrangiarsi”, ma non basta.
Anche il comitato per l’imprenditoria femminile non è sufficientemente attivo e
propositivo.
Ci sono anche gli strumenti finanziari previsti dall’art. 9 della legge 53, ma in
Provincia siamo indietro con i progetti per progetti di riorganizzazione aziendale.
FRANCESCO VILLANI – COMUNE DI GUALTIERI
C’è un problema anche con l’immigrazione interna. Molte donne “imprenditrici”
possono essere prestanome per piccole aziende, soprattutto edili, non sempre in
regola.
ASSESSORE - GIANLUCA FERRARI
Questo rilievo degli enti locali ci dà l’opportunità di sottolineare come nella nostra
Provincia esista una vera e propria economia parallela, sulla quale ci sono storiche
insufficienze dell’attività ispettiva, e la nostra scommessa in questo momento è
proprio il coinvolgimento degli enti locali, sia con i corsi per il controllo dei
cantieri edili privati, sia con il protocollo contro il lavoro nero negli appalti
pubblici.
L’ente locale può agire con le segnalazioni, ma anche lavorando su fattori culturali:
è aumentata la tolleranza nei confronti delle irregolarità, mentre ci dovrebbe essere
isolamento sociale nei confronti di tali fenomeni.
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