Le assicurazioni agricole come strumento per la

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Le assicurazioni agricole come strumento per la
Le assicurazioni agricole come strumento per la gestione dei rischi di produzione in Italia.
Tendenze evolutive e situazione attuale.
Simone Severini e Claudia Cupidi
Università della Tuscia di Viterbo
Convegno AGROSCENARI: agricoltori,politiche agricole e sistema della ricerca di fronte ai cambiamenti climatici.
Ancona 1-2 marzo 2012
Introduzione
L ’ agricoltura, come altre attività economiche, è esposta a rischi di varia natura.
Negli ultimi anni il rischio sia aumentato a causa di una accresciuta oscillazione
dei prezzi dei prodotti agricoli e dei cambiamenti climatici in atto ( Matthew,
2010 ) .L’ i mprenditore agricolo può organizzarsi per gestire il rischio d ’ i mpresa
attraverso diversi strumenti tra cui l’ a ssicurazione agricola. La sua importanza
sembra destinata ad aumentare considerando quanto affermato dalla Commissione Europea “ ( … ) la maggiore probabilità di eventi meteorologici estremi sempre più gravi aumenterà notevolmente il rischio di problemi alle colture ”
( C ommissione Europea, 2009 ) .
La multi rischio, partita nel 2004, evidenzia discreti incrementi percentuali ma riveste un ’
importanza marginale.
Questa evoluzione può in parte essere spiegata dall ’ e voluzione della tariffa media che
suggerisce la misura del costo assicurativo. Per la pluririschio, la tariffa è passata da un
valore oltre il 9% del 2005 ad un valore poco superiore al 7% degli ultimi due anni. La tariffa della monorischio si è ridotta oggi ad un valore di poco superiore al 4% ciò insieme ad una contrazione dei valori assicurati. La tipologia multirischio per le sue caratteristiche si traduce in risarcimenti più frequenti e maggiore variabilità dei risarcimenti stessi per le compagnie assicurative, questo incide sulla tariffa media che è quasi sempre maggiore del
10%.
Oggetti e obiettivi
Questo lavoro presenta l ’ e voluzione e l ’ attuale situazione e diffusione dell ’
assicurazione agricola in Italia. L ’ obiettivo è quello di valutare il loro contributo
alla gestione del rischio di produzione in un contesto caratterizzato dai cambiamenti climatici e il grado di diffusione e penetrazione tra le imprese agricole italiane. Infine, si intende discutere se esistono spazi per una ulteriore sviluppo delle
assicurazioni agricole e a quali condizioni ciò può avvenire.
Le assicurazioni agricole
Le assicurazioni agricole consentono di gestire il rischio di produzione trasferendolo alle compagnie assicurative. In Italia sono presenti assicurazioni: monorischio, pluririschio e multirischio.
Sono strumenti privati parzialmente sussidiati, attraverso un contributo economico al premio assicurativo.
Le assicurazioni agricole agevolate riguardano le strutture aziendali, gli allevamenti e le colture. Quest ’ ultime rappresentano la quasi totalità dei contratti.
La situazione attuale
Nonostante la forte crescita osservata, la penetrazione dei contratti assicurativi in Italia è
piuttosto limitata. Infatti con riferimento alle sole colture, ad oggi il valore assicurato rappresenta soltanto 11% del valore delle produzioni. Il dato medio nazionale nasconde una delle
maggiori criticità di questo strumento. Infatti, nel Nord Italia il peso relativo del valore delle
produzioni assicurate è del 20%; la vocazione agricola per la frutticoltura e la viticoltura ( i
cui prodotti sono quelli più assicurati, rispettivamente 25% e 19% del valore assicurato )
spiega in parte la maggiore propensione verso questo strumento. La situazione è decisamente diversa per il Centro, dove questo rapporto scende al 6,3 % e al 4,5% nel Sud.
Per le colture, esse coprono i danni derivanti da avversità atmosferiche: grandine, vento forte, gelo e brina, siccità, eccesso di pioggia, venti sciroccali, sbalzi
termici, colpo di calore, alluvione, eccesso neve.
Per le strutture ( i mpianti arborei e arbustivi, impianti antibrina, reti antigrandine,
serre e tunnel fissi in plastica, serre fisse in vetro non temperato e plastica, serre
in vetro ) ,coprono i rischi: grandine, tromba d ’ aria, eccesso di neve, vento forte,
fulmini, uragani.
Per gli allevamenti coprono i danni da mancato reddito, da abbattimento forzoso
e il conseguente costo di smaltimento delle carcasse per malattie del bestiame
quali: afta epizootica, brucellosi, pleuropolmonite, tubercolosi, leucosi enzootica,
blue tongue, BSE, carbonchio ematico.
Evoluzione
I contratti assicurativi per le colture rappresentano il 97% dei premi pagati. La zootecnia e le strutture rappresentano un ’ esigua parte del comparto assicurativo.
Dal 2005 al 2010 il valore della produzione agricola assicurato è aumentato del
24% . Nel 2011 il valore assicurato delle colture raggiunge quasi i 6 mln di euro.
Nel corso dell ’ ultimo decennio è cresciuto il peso delle assicurazioni pluri e multi
rischio. Infatti se i contratti monorischio ( grandine ) rappresentavano il 95% del
totale del valore assicurato nel 2001 e la multi rischio non era affatto presente,
oggi la situazione è notevolmente cambiata: la pluririschio è la tipologia più diffusa sul mercato coprendo il 49% del valore assicurato totale. Tuttavia ancora rimane molto importante la tradizionale assicurazione monorischio.
Conclusioni
L ’ assicurazione agricola costituisce potenzialmente un valido strumento di adattamento ai
CC. Infatti essa permette un’ a mpia copertura verso numerosi eventi avversi tra cui quelli
indotti dai C.C. L ’ assicurazione è molto diffusa nel Nord Italia, in cui sono presenti molte
aziende medio-grandi e specializzate, ma è ancora molto poco diffusa al centro e al sud.
Le tipologie che coprono più rischi ( pluri e multi rischio ) sono ancora relativamente poco
utilizzate per cui le potenzialità delle assicurazioni sono ancora poco sfruttate.
Nonostante le criticità emerse, è possibile un’ u lteriore diffusione dello strumento assicurativo : nel Centro e nel Sud Italia, per il comparto zootecnico e le strutture. Ciò sarà possibile se, attraverso la ricerca, si comprenderanno i vincoli che ostacolano l ’ uso di questo
strumento e si interverrà per rimuoverli.
La sperimentazione di nuovi prodotti assicurativi ( assicurazioni sul reddito aziendale, nuove coperture per i cali produttivi negli allevamenti dovuti a eventi meteorologici avversi, inserimento di pannelli fotovoltaici tra le strutture assicurabili ) , potrebbe incentivare la diffusione dell’ a ssicurazione .
Tuttavia rimane importante l’ i ncidenza dei costi diretti e indiretti delle polizze, elemento
che scoraggia l ’ u so di questo strumento. Appare quindi importante anche mantenere un
elevato sostegno politico al comparto.
Riferimenti bibliografici
Commissione Europea ( 2009 ) . LIBRO BIANCO. L'adattamento ai cambiamenti climatici:
verso un quadro d'azione europeo. COM ( 2009 ) 147 definitivo. Bruxelles, 1.4.2009
INEA ( 2 011 ) Prospettive della gestione del rischio in agricoltura. Riflessioni per un sistema integrato per la PAC post 2013. ISBN 9788881452217. Stesura curata da: Pontrandolfi
A. e Nizza G.. INEA. Roma. Disponibile a: www.inea.it.
Matthews A. ( 2010 ) . Perspectives on Addressing Market Instability and Income Risk for
Farmers. IIIS Discussion Paper No. 342. Dublin, April.
Razeto G. ( 2012) . I numeri della campagna 2011 I Fondi di mutualità. Presentazione
tenuta al Convegno: “ La gestione del rischio in agricoltura: le sfide della nuova PAC ” .
Aula Magna Facoltà di Agraria. Perugia, 21 Gennaio 2012.