Più fiducia, più vendite E il mercato auto riparte
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Più fiducia, più vendite E il mercato auto riparte
10 L’ECO DI BERGAMO VENERDÌ 8 GENNAIO 2016 Economia Dieci mesi tutti in recupero E a dicembre più 19,4% Da marzo mercato dell’auto bergamasco sempre in risalita. A dicembre quasi 2 mila immatricolazioni: più 19,4%. Fiat si conferma primo marchio [email protected] www.ecodibergamo.it/economia/section/ Più fiducia, più vendite E il mercato auto riparte La risalita del mercato dell’auto in provincia I dati del 2015 mese per mese 2015 2014 2.561 2.546 Immatricolazioni. Da Lancia a Fiat, a Seat e Opel: crescita in doppia cifra Il caso emissioni non tocca Volkswagen: immatricolazioni su del 6,5% 2.120 2.384 2.080 2.197 ANDREA IANNOTTA In Borsa la quotazione del titolo Ferrari ieri ha risentito dell’andamento generale del listino, negativo non solo in Italia. Ma a livello di vendite il marchio va a gonfie vele: l’anno scorso nella Bergamasca sette vetture del Cavallino rampante sono finite nei box di facoltosi proprietari, contro l’unica che era stata venduta nel 2014. Anche la Lamborghini è passata da uno a tre bolidi consegnati. Ma senza arrivare a questi estremi di nicchia, in un mercato di lusso riservato a pochi, tutto il comparto dell’auto nel 2015 ha finalmente cominciato a risalire la china: negli scorsi 12 mesi infatti sono state immatricolate a Bergamo e provincia 26.800 vetture, contro le 23.315 del 2014, con un incremento quasi del 15%, poco meno di quanto messo a segno dal mercato nazionale, passato nel frattempo da 1,369 a 1,583 milioni di automobili vendute (più 15,7%). Si tratta del miglior risultato degli ultimi quattro anni. Nel solo mese di dicembre 2015 nella nostra provincia sono state immatricolate 1.997 vetture contro le 1.673 dello stesso mese del 2014 (più 19,4%, contro il dato nazionale del 18,4%). Su base annua troviamo in testa la Fiat, con 3.526 automezzi venduti (274 nel solo mese di dicembre) con un incremento del 19,4% rispetto al 2014 e una quota di mercato che ora raggiunge il 13,16% (era del 12,67%). La piazza d’onore va anche quest’anno alla Volkswagen, con 2.590 mezzi venduti contro i 2.432 del 2014, con un aumento del 6,5%. Sempre sul podio, ma al terzo posto, la Opel con 2.001 autovetture immatricolate (più 13,1% sulle 1.770 unità dell’anno precedente). Anche Abarth sugli scudi A livello di gruppi, Fca ha visto il marchio Lancia passare da 1.066 a 1.367 i mezzi immatricolati (con un più 28,2%) e l’Alfa Romeo salire da 467 a 488 (più 4,5%) le auto nuove uscite dalle concessionarie. Buona anche la performance della Abarth (da 44 a 76 unità, che valgono un più 72,7%). Per il gruppo Volkswagen, le Audi hanno sfondato quota mille (1.020, per la precisione, contro le 977 del 2014, più 4,4%), Seat è cresciuta del 53,8% (da 223 a 343 automezzi) e Skoda è aumentata del 18,1% (da 238 a 281 unità). Sot- 1 Le vetture in circolazione hanno un’anzianità media superiore ai nove anni 1 Gli operatori auspicano interventi del governo per favorire il ricambio «Ecologica e pratica» L’assessore Zenoni sceglie l’auto a metano Forse qualcuno se la ricorda ancora la vecchia pubblicità. Quella con gli atleti della squadra giamaicana di bob che piegavano all’unisono la testa sul mezzo furgonato come se stessero affrontando i pendii ghiacciati di Calgary dove qualche tempo prima avevano partecipato alle olimpiadi invernali. Erano gli inizi dello scorso N5a105OF9rZeIAu+9/CzzjXVGrVSzCToCJge6zQJQvE= decennio e la Fiat li aveva scelti come testimonial di una vettura – la Doblò – che si inseriva in un segmento, quello dei cosiddetti multispazio, decisamente innovativo. A distanza di tre lustri, in tempi di smog alle stelle e targhe alterne, il modello sembrerebbe aver conservato, oltre a una discreta quota di mercato, anche un certo appeal in tema di mobili- to il podio troviamo il marchio Ford, che con 1.867 vetture ha incrementato del 16,5% (1.603 nel 2014) le vendite nella Bergamasca, seguito da Renault. La marca francese ha messo a segno un incremento del 9,9% (da 1.492 a 1.640 unità). Successivamente abbiamo la già vista Lancia, che precede la giapponese Toyota, una delle poche con segno negativo, anche se lieve (1.302 vetture consegnate nel 2015, contro le 1.310 dell’anno prima, meno 0,6%). Ultima sopra le mille vetture immatricolate la Peugeot, che con consegne passate da 980 a 1.137 unità guadagna il 16%. «Ormai siamo in una fase di decisa ripresa – spiega Gianemilio Brusa, amministratore della Bonaldi Motori – e il 2015 ha consolidato l’incremento nelle vendite che nel 2014 si era timidamente affacciato. Dal settembre scorso, poi, la linea di tendenza si è stabilizzata oltre il 15%. La fase di riconquista di una parte di quanto è andato perso negli anni scorsi è dovuta essenzialmente alla necessità di dover sostituire un parco auto invecchiato oltre misura (le auto in circolazione hanno un’anzianità media superiore ai nove anni), alla ritrovata fiducia nei consumatori, collegata ad una ripresa economica che comincia ad affiorare, oltre che alla presentazione di nuovi modelli e l’adozione di politiche di promozione mai viste prima». La vicenda che ha colpito il tà alternativa. La controprova? Quella che arriva dall’assessore del Comune di Bergamo Stefano Zenoni che proprio di mobilità si occupa e che recentemente ha affiancato una Doblò bianca a metano alla sua bicicletta pieghevole. «A dire il vero – precisa l’assessore – dietro non c’è solo una scelta ecologica, ma anche molto pratica visto e considerato che da qualche mese sono diventato papà e che quindi in famiglia serviva un mezzo più capace rispetto a quello con cui giravo prima». Insomma, esattamente ciò che capita a tanti: cambiano le esigenze e, giocoforza, cambia anche l’auto. Risultato: vettura più spaziosa e pure ecologica. La scelta è così caduta sulla gruppo Volkswagen la scorsa estate negli Usa, in merito alle emissioni di gas di scarico superiori a quanto dichiarato in sede di omologazione, non ha scalfito «la fiducia dei consumatori bergamaschi – precisa Brusa – che hanno invece confermato l’attenzione al marchio (con una crescita delle vendite in provincia del 6,5%): siamo rimasti piacevolmente sorpresi anche noi da questa conferma e dalle attestazioni ricevute. La vicenda non ha avuto ripercussioni sulle vendite e del resto la casa madre è intervenuta subito a chiarire e rassicurare i clienti». Per il 2016, poi, Brusa è ottimista: «Nei primi mesi di quest’anno penso che verrà confermato il trend di crescita, sopra il 10%. La fiducia dei consumatori continua». 2.170 2.187 2.184 2.092 1.922 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno La top ten per marche 3.526 2.954 2.432 2.590 1.770 Fiat Volkswagen 2.001 1.867 1.640 1.603 1.492 Opel Ford Renault Andamento ultimi 10 anni Attese positive Esprime soddisfazione per come è andato il mercato dell’auto nel 2015 anche Mirco Moioli, presidente dei concessionari dell’Ascom provinciale : «L’andamento è stato positivo sotto tutti i punti di vista, è ripresa la corsa all’acquisto dell’auto. Ora ci attendiamo una conferma dal 2016. Probabilmente le case automobilistiche replicheranno gli incentivi alla rottamazione, visti anche i picchi di polveri sottili rilevati in questi ultimi tempi. Ed è sperabile che anche il governo intervenga per facilitare così la sostituzione di un parco auto circolante obsoleto». 2.458 50 44.357 39.250 40 38.561 40.365 37.746 30 20 2005 2006 2007 2008 2009 FONTE: Elaborazioni Centro Studi e Statistiche Unrae - Metodo Unrae ©RIPRODUZIONE RISERVATA Fiat Doblò. «Di auto elettriche o ibride con le stesse caratteristiche non ne esistevano – aggiunge l’assessore di Palafrizzoni – senza contare che questo genere di alimentazione in Italia è, a mio avviso, ancora poco utilizzabile se non si intende acquistare anche un secondo mezzo». Già perché tra le altre cose, le auto sono anche un bell’investimento. E una può bastare e pure avanzare. «È inutile negarlo – conclude Stefano Zenoni – nella decisione ha influito ovviamente anche l’aspetto economico». Quasi un’altra pubblicità: Fiat Doblò, più spaziosa, meno inquinante e pure più risparmiosa. E. Fa. L’assessore Zenoni a Palazzo Frizzoni con il Doblò a metano ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’ECO DI BERGAMO 11 VENERDÌ 8 GENNAIO 2016 Recuperati tre anni di caduta Il 2015 ha chiuso in provincia con 26.800 auto immatricolate, con una crescita del 14,9% rispetto all’anno precedente: sono state vendute circa 3.500 auto in più. In questo modo, il mercato bergamasco è tornato sopra i livelli del 2012. Siamo però ancora lontani dai record sopra quota 40 mila. Lo scarto dalle oltre 44 mila vetture del 2007 è meno 39,5% e dalle quasi 38 mila di dieci anni prima è meno 29% +14,9% Lancia Y la più gettonata Le richieste salite del 35% 2.430 2.410 2.389 2.278 1.997 Sul podio. Ne sono state vendute 1.346. Seguono a ruota la Panda e la Golf Boom del suv Jeep Renegade (Fca). Il diesel resta leader ma la benzina cresce 2.145 1.929 1.933 1.147 1.938 1.673 945 luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre 2015 2014 1.367 1.310 1.302 1.066 980 1.137 977 1.020 Lancia Toyota Peugeot Audi 876 957 Mercedes Var. % 15/14 14,9 Var. % 15/05 -29 36.644 31.205 26.800 24.176 2010 2011 2012 22.441 2013 23.315 2014 2015 Va alla Lancia Y, per il secondo anno consecutivo, l’Oscar dell’auto più venduta nella Bergamasca, con 1.346 pezzi piazzati (+35,7% sui 992 del 2014), seguita dalla Fiat Panda (1.127 vetture immatricolate, +28,7% sulle 876 dell’anno prima). A ruota la Volkswagen Golf (1.037 unità, +17,2% sulle 885 dei dodici mesi precedenti) e la Polo, vettura sempre della casa tedesca: 927 i mezzi consegnati (+11,7% sugli 830 del 2014). Seguono Renault Clio (910 unità, +5,9%), Ford Fiesta (840, + 9,2%), Fiat Punto (818, +9,2%), Toyota Yaris (676, uguale al 2014), Opel Mokka (645, + 15%) e Opel Corsa (621, +31,3%). Tra le principali performance di crescita troviamo poi la Mini (440 unità, +22,2%), la Renault Captur (403 unità vendute, + 22,2%), Smart Fortwo (370, + 89,7%), Kia Sportage (368, + 33,8%), Alfa Romeo Giulietta (323, +18,8%). Da record l’exploit della Jeep Renegade: presentata nel 2014, il suv del gruppo Fca è passato da 27 a 262 vetture consegnate (+870%). La «cugina» Fiat 500X, le cui vendite sono iniziate a gennaio 2015, ha messo a segno 393 unità vendute. In flessione, invece, Nissan Qashqai (scesa da 429 a 386 pezzi, -10%), Fiat 500L (da 456 a 389 vetture immatricolate, -14,7%), la rumena Dacia Sandero (324 unità contro 366, -11,5%), la Mercedes Classe A (scesa da 326 a 279 vetture consegnate, -14,4%), la Toyota Auris (passata da 256 a 218, -14,8%) e la Hyundai IX35 (da 301 a 228 unità -24,3%). Nella nostra provincia, le au- Le più amate dai bergamaschi 2015 Immatricolazioni di autovetture e fuoristrada nella provincia di Bergamo 1.346 992 Lancia Ypsilon 1.127 876 Fiat Panda 1.037 885 927 830 Volkswagen Golf Polo Renault Clio % 47,2 2015* 11.014 12.484 % 46,6 Benzina 8.658 37,1 10.929 40,8 Gpl 2.211 9,5 2.000 7,5 Metano 731 3,1 706 2,6 Ibrida 676 2,9 667 2,5 25 0,1 14 0,1 23.315 100,0 26.800 100,0 Alimentazione Diesel 2014 910 859 Elettrica Totale 840 769 818 749 676 676 Ford Fiesta Fiat Punto Toyota Yaris 645 561 Opel Mokka 2014 621 473 Opel Corsa var. % 2015/2014 13,3 26,2 -9,5 -3,4 -1,3 -44,0 14,9 FONTE: Elaborazioni Centro Studi e Statistiche UNRAE - Metodo UNRAE Il punto Classifica modelli Scambi di posizioni Su e giù sul podio Risalgono Panda e Polo L’anno scorso il podio dei modelli più amati dai bergamaschi era composto da Lancia Ypsilon al primo posto, Volkswagen Golf al secondo e Fiat Panda al terzo. Quest’anno Ypsilon è sempre prima, seguita da Panda e Golf. La Volkswagen riguadagna una posizione, però, con la Polo che dal quinto posto del 2014 risale al quarto quest’anno, superando la Renault Clio che torna quinta. to diesel conservano la palma delle più vendute (12.484 contro le 11.014 del 2014, + 13,3%, ma con una diminuzione della quota di mercato dal 47,2 al 46,6%), seguite dalle vetture a benzina (10.929 unità consegnate l’anno scorso, contro le 8.658 del 2014, con un incremento del 26,2%, e una quota di mercato salita dal 37,1 al 40,8%). A fronte di questa crescita, c’è da rilevare invece la «retromarcia» innescate da automezzi con alimentazione a gas gpl (scesi da 2.211 a 2.000, -9,5%), gas metano (da 731 a 706, -3,4%) e ibrida (da 676 a 667, -1,3%). Significativo il crollo delle elettriche, passate da 25 a 14 unità immatrico- «Non solo produttori di sistemi di ricarica In Scame convinti fruitori di auto elettriche» late (-44%), andamento sicuramente influenzato ancora dall’idea che questa sia l’auto del futuro, ma per ora con scarsa autonomia e disponibilità di colonnine di ricarica. Con molta probabilità, poi, sugli orientamenti dei consumatori ha influito l’andamento del prezzo dei carburanti (benzina e gasolio). Dunque, l’inversione di tendenza nelle vendite evidenziata con la risalita dell’anno scorso (23.315 le auto consegnate nel 2014, dopo il peggiore degli ultimi dieci anni, il 2013, con 22.441 immatricolazioni) è stata ampiamente confermata con le 26.800 vetture del 2015. A. I. scorso sono state vendute in Norvegia 30 mila auto elettriche (con una popolazione di cinque milioni di abitanti), contro le duemila dell’Italia (60 milioni di abitanti)». Politica e cultura ecologica In azienda ne hanno sei di auto elettriche, segno che ci credono alla Scame Parre. Anche perché producono i sistemi di ricarica per veicoli elettrici. «Utilizziamo le auto elettriche da circa tre anni – precisa Stefano Scainelli, amministratore delegato dell’azienda seriana – e nel nostro parco automezzi abbiamo 4 utilitarie (2 Nissan e 2 Renault), un automezzo commerciale reanult Kangoo e una utilitaria N5a105OF9rZeIAu+9/CzzuUwAKO8egj1CMSttZaSPBY= Twizy. Personalmente, per i miei spostamenti utilizzo quasi esclusivamente un’auto elettrica, anche perché con un’autonomia complessiva di 160 chilometri riesco comunque a coprire quasi il 100% delle necessità dei miei viaggi. Solo per percorsi più lunghi mi servo di altre vetture». La mobilità sostenibile è un vero pallino per la Scame, che produce per il settore connettori per veicoli elettrici, quadri, colonnine e stazioni per la ricarica e componenti per automezzi a propulsione elettrica, nel quadro di un vasto progetto di sostenibilità energetica. Il deficit italiano «Purtroppo il fenomeno non è ancora molto sviluppato in Italia – prosegue Stefano Scainelli – soprattutto perché il principale costruttore, la Fiat, non ha creduto in questo settore dell’auto. In Francia, invece (ma il discorso vale anche per Germania e per la Gran Bretagna, per restare a Paesi di dimensioni vicine a quelle dell’Italia), il numero delle auto elettriche in circolazione è decisamente superiore. Il rapporto è di una vettura contro le dieci che circolano in Francia. Senza contare poi alcuni Paesi, come l’Olanda e la Norvegia, dove il fenomeno è ancora più diffuso. Colpisce, ad esempio, la situazione del Paese scandinavo, che è anche produttore di petrolio: l’anno Sicuramente l’attenzione che questi Paesi hanno verso le energie alternative, anche per quanto riguarda i mezzi di trasporto, e la cultura ecologica influiscono in maniera decisiva sulle scelte politiche. E paradossalmente «noi abbiamo in Italia una forte rete di vendita – conclude l’amministratore delegato di Scame – a fronte di un mercato ridotto». A. I. Colonnina Scame per la ricarica ©RIPRODUZIONE RISERVATA