Marzo - AUSL 12

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Marzo - AUSL 12
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Anno 14 Numero 3 · Marzo 2013 · Distribuzione Gratuita
Percorso Sanità - Periodico di informazione e documentazione dell’Azienda USL n° 12 di Viareggio - Autorizzazione del
Tribunale di Lucca n° 727/2000 del 15 - 06 - 2000 - Direttore Responsabile Stefano Pasquinucci - Stampa Coop. Nuova
Cesat (FI) Tiratura 10.260 copie - Edito da Agenzia Italia Servizi & Comunicazioni, Via C. Battisti 158 - 55049 Viareggio (LU)
- tel. 0584.961082, e-mail: [email protected] - Redazione: Agenzia Italia Servizi & Comunicazioni via C. Battisti 158 tel.
0584.961082 - 55049 Viareggio - Redazione: AUSL n° 12 di Viareggio, Via Aurelia 335 - 55043 Lido di Camaiore (LU) - U.R.P. Uff.
Relazioni con il Pubblico Ospedale “Versilia” tel. 0584.6055287 - 55043 Lido di Camaiore - email: [email protected]
Gli articoli firmati impegnano esclusivamente i rispettivi autori. I testi e le informazioni pubblicate, nonostante la cura e l’attenzione adottate, possono contenere inesattezze involontarie,
e pertanto ce ne scusiamo anticipatamente. Prodotti illustrati, consigli d’uso, indirizzi e orientamenti igienico-sanitari suggeriti e/o proposti, rappresentano una libera scelta redazionale
espressa nell’interesse dei lettori. L’Editore non assume alcuna responsabilità circa la corrispondenza di quanto pubblicato rispetto ad eventuali discordanze verificate dai lettori stessi.
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INVESTIMENTI E MIGLIORAMENTI IN AMBITO RADIOLOGICO
La direzione Aziendale
della Ausl12 di Viareggio
ha illustrato le caratteristiche di importanti miglioramenti ed investimenti che
riguardano la domanda e
l’offerta di prestazioni di
diagnostica per immagini,
in un’ottica che comprende e coinvolge sia l’Ospedale che l’intero territorio
della Versilia. La presentazione è stata fatta nel
corso di un incontro-confronto con i giornalisti al
quale hanno partecipato
anche il Dott. Claudio Vignali, responsabile della
U.O.C. Radiologia, il responsabile dei Distretti e
Capo Staff Fabio Michelotti, il direttore della Società della Salute Enrico
Salvatori ed i rappresentanti dei medici di medicina generale Daniele Spina e Bruno Salis.
Molte le novità. Innanzitutto un intervento di ammodernamento del Pronto Soccorso Radiologico
che, per una spesa di circa un milione euro, prevede la razionalizzazione
degli spazi e l’attivazione
di due sale radiologiche di
ultimissima generazione.
Un intervento che permetterà, in tempi diversi, la
dismissione delle vecchie
apparecchiature presenti da anni al Presidio Tabarracci di Viareggio dove, nel 2012, sono state
erogate circa 1600 pre-
stazioni che rappresentano
l’1% delle prestazioni totali
fornite nei dodici mesi dalla
Ausl12. A Viareggio, comunque come accade a Seravezza, rimarranno le attività
ecografiche e sarà possibile
ricevere risposte di attività
prenotate tramite CUP dagli
istituti privati convenzionati.
Un’attenzione ed un impegno particolari saranno destinati alle liste di attesa,
in alcuni casi propone attese di molti mesi a cui si cercherà di far fronte attraverso nuove modalità prescrittive. Dal primo di aprile, per
le prime visite, nelle ricette dovranno esser inseriti il
quesito diagnostico ed i codici di priorità che la regione
Toscana ha diviso in quattro sezioni: Urgente, Breve,
Differita e Programmata.
Una fase sperimentale il cui
lon retto che potrà sostituire alcuni esami dedicati ed
importanti screening. Uno
strumento che permetterà
esami meno invasivi ed una
più precisa diagnostica clinica. Dalla prossima settimana partirà, inoltre, il nuovo sistema Ris Pacs per acquisizione e trasferimento
immagini che permetterà la
creazione di una banca dati condivisibile in Area Va-
pubblicate ed aggiornate
mensilmente nel sito dell’Azienda che, per quanto riguarda le prime visite specialistiche non comportano
ad oggi particolari problemi, ma che anzi rientrano
ampiamente nei tempi fissati dalla regione Toscana.
Situazione diversa, invece,
per quanto riguarda la diagnostica strumentale che
obiettivo sarà quello di arrivare a dare risposte sempre
più precise e, soprattutto,
appropriate e che, entro fine anno, dovrebbero essere completamente informatizzate.
Altra novità, illustrata dal
Dott. Vignali, l’acquisizione
(70.000 euro circa) di una
conoscopia virtuale per lo
studio del colon e del co-
sta Nord Ovest. In pratica,
in tempo reale, una prestazione sarà visibile in Area
Vasta e viceversa permettendo, ad esempio con la
Neurochirurgia di Livorno,
condivisioni e consulenze
in tempo reale. Sono stati
acquistati anche due grandi
monitor medicali per le sale operatorie dell’Ospedale
“Versilia” per la consultazio-
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ne degli esami nel corso
delle operazioni.
Il Dott. Fabio Michelotti,
infine, ha illustrato le caratteristiche dello sviluppo e della riorganizzazione del territorio con due
principali tipi di interventi. L’Aggregrazione Funzionale e Territoriale. Saranno sei in Versilia con
ciascuna circa 25 medici di medicina generale e
medici della ex Guardia
Medica. Ognuna di queste avrà un coordinatore
e linee guida da seguire
e condividere.
L’Aggregazione di Tipo
Strutturale del tipo “Casa
della Salute”. Attualmente sono attive quelle della Croce Bianca di Querceta, di Pietrasanta e del
Tabarracci mentre, entro fine anno, dovrebbero
partire anche quelle della
Croce Verde di Forte dei
Marmi, della Misericordia di Torre del Lago e
di Massarosa. Promosse
e finanziate dalla regione Toscana coinvolgono
professionisti e diverse
professionalità, compresi
gli infermieri. Aperte sette giorni su sette per 12
ore al giorno (si prevede
di arrivare però ad una
apertura 24 ore su 24)
rappresentano una qualificata evoluzione della risposta sanitaria con tangibili miglioramenti a favore di tutti i cittadini.
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IL CENTRO DI PROCREAZIONE ASSISTITA
Anno 14 Numero 3 Marzo 2013
Recentamente si sono lette sulla stampa
e sono emerse in assemblee pubbliche notizie che inducono ad
interrogativi sulla funzionalità del Centro di
Procreazione Assistita
collocato all’interno del
Presidio Ospedaliero
“Versilia”. Trasmettere
il seme del dubbio sulle prospettive future di
tale Centro è quanto di
più deleterio ci possa
essere, sia per gli operatori sanitari che tutti giorni garantiscono
un servizio eccellente,
sia per le giovani coppie che sono in attesa di realizzare le loro
aspettative attraverso
proprio tali professionalità.
È bene ricordare che
nel 2013 cadono i 10
anni di attività del Centro di Procreazione Assistita dell’Ospedale
Versilia. Durante que-
sto decennio il Centro
ha conosciuto una crescita continua in termini di attività tecnico-scientifica e conseguentemente di visibilità nel panorama toscano e nazionale. Il
Centro rappresenta un
motivo di orgoglio per
chi ha contribuito a farlo nascere e prosperare, dal fondatore prof.
Ettore Barale che lo ha
diretto per anni ad altri due medici di grande professionalità, che
hanno ulteriormente accresciuto i valori
tecnici e organizzativi
del Centro, il Dott. A.
Gallinelli e la professoressa E. Coccia. Dopo
un periodo di proficua
permanenza nel Centro, sono ambedue rientrati nelle rispettive
realtà professionali per
loro autonoma scelta
legata a motivi di carattere strettamente
personale, nonostante (nel caso della seconda) le pressanti richiesti dell’attuale direzione di instaurare un
rapporto non più saltuario o parziale (un
giorno alla settimana)
ma stabile e completo. Dall’anno scorso la
CPA del Versilia gode
del riconoscimento da
parte della Regione
Toscana di Centro di
Riferimento Regionale per la Procreazione
Medicalmente Assistita e sempre nell’anno 2012 ha superato
l’esame di accreditamento del Centro Nazionale Trapianti. Da
sempre si interfaccia
con L’Istituto Superiore di Sanità per le sue
attività istituzionali. Per
queste ragioni, e quindi per motivi di ulteriore sviluppo, concordemente con la Regione Toscana, abbiamo
abbandonato la fase
sperimentale per iniziare una fase di completa stabilizzazione
strutturale in modo da
garantire ad un sempre maggior numero
di coppie il nostro supporto tecnico-scientifico e sanitario.
Attualmente, sono
quindi in corso colloqui
con professionisti di altre istituzioni per assicurare apporti esterni
di alto livello, leggasi il
miglior professionista
disponibile in Regione od in altre Regioni; oltre ad altre azioni
(investimenti per strumenti, materiali d’uso
e software) per potenziare la CPA in termini
di operatività all’altezza delle aspettative.
Comunque, i dati, a disposizione di tutti, dimostrano che In questi dieci anni di attività
mai interrotta, il Centro
ha dimostrato di saper
ben operare indipendentemente dalla presenza di figure esterne, grazie alla sua
pianta organica di base costituita da Medici,
Biologi, Coordinatore
Infermieristico, Collaboratori professionali
infermieri, Oss e Amministrativo ed i risultati non hanno visto deflessioni nei periodi in
cui la CPA ha operato
anche autonomamente. Dall’inizio dell’attività della CPA sono state trattate circa 7.000
coppie con la nascita
di circa 1.920 bambini.
Pertanto forti dei nostri
numeri, sentiamo il dovere di inviare alle coppie che numerose si rivolgono a noi e ai rappresentanti istituzionali
del nostro territorio, un
messaggio di rassicurazione per quel che riguarda la capacità del
Centro di erogare in
autonomia, un livello
di qualità tale da dare loro risultati di rilievo assoluto nell’ambito
toscano e nazionale.
Occorre anche chiarire che nonostante la
presenza di altri centri aziendali pubblici di
procreazione assistita
la Regione Toscana ha
riconosciuto per motivi strutturali, impiantistici e professionali il
nostro, quale Centro
di Riferimento Regionale.
Di seguito riportiamo
due dati informativi
particolarmente importanti per le coppie in
cerca di gravidanza:
- percentuale di gravidanza sul totale delle
coppie: oltre il 34%;
- percentuale di gravidanza con embrioni a
blastocisti: oltre il 50%.
NUOVO DIRETTORE SANITARIO
E RESPONSABILE STAFF
SERVIZIO PRELIEVI
A DOMICILIO
A far data dal primo marzo 2013, la dottoressa Grazia Luchini è stata nominata a tutti gli effetti
Direttore Sanitario della Asul12 di Viareggio.
Il Dott. Fabio Michelotti, invece, assume l’incarico di Responsabile Staff della Direzione Aziendale.
In Versilia il servizio di prelievo a domicilio
viene garantito da personale infermieristico dipendente o da infermieri che operano per conto di associazioni di volontariato
che hanno in convenzione tale attività. In
entrambi i casi la richiesta d’intervento è la
stessa.
La prestazione deve essere sempre attivata dal Medico di Medicina Generale il
quale, verificate le condizioni di salute del
paziente valuta l’opportunità o meno di richiedere l’intervento a domicilio qualora
non sussistano le condizioni sanitarie per
l’assistito di raggiungere il punto prelievo
più vicino.
Nella impegnativa il Medico di Medicina
Generale, insieme agli esami da effettuare,
indicherà esplicitamente “prelievo a domicilio” e solo in questo caso il personale infermieristico è autorizzato ad effettuare la
prestazione nella modalità richiesta. Successivamente é sufficiente che un familiare
o persona delegata presenti l’impegnativa
presso il centro prelievo più vicino nell’ambito del territorio del comune di residenza
per fissare l’appuntamento ed avere la prestazione. É importante ricordare che esistono 2 tipologie di prelievi domiciliari:
1- Ordinari: vengono effettuati nelle le modalità sopra indicate secondo una programmazione, pertanto l’effettuazione del
prelievo non è sempre immediata.
2- Urgenti: vengono richiesti dal Medico di
Medicina Generale in situazioni di estrema
gravità e sono rivolti ad una serie limitata
di esami. Vengono assicurati con modalità
“oggi per oggi”.
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Anno 14 Numero 3 Marzo 2013
I PROGETTI CO-FINANZIATI DALLA
CASSA DI RISPARMIO DI LUCCA
Continua il significativo sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di
Lucca a favore di progetti della Ausl12 di Viareggio. Una collaborazione
che il Presidente Arturo Lattanzi ha definito doverosa in un settore così importante per tutti qual’è quello della sanità pubblica. Una presenza per la
quale il Direttore Generale della Ausl12 Brunero Baldacchini ha espresso
parole di profonda gratitudine, nel corso di una conferenza stampa convocata per illustrare, nel dettaglio, quanto è stato fatto e quanto si sta facendo in questi ultimi anni:
Progetti della Ausl12 di Viareggio
co-finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
PROGETTO DI
RIORGANIZZAZIONE
ATTIVITÀ
PRONTO SOCCORSO
Progetto “Information Technology del paziente cardiologico – DICOM Cardiologico”
Responsabile Dott. Giancarlo Casolo
Importo concesso €. 60.000,00 su un totale di €. 133.000
Per iniziativa del Presidente della Conferenza dei Sindaci della Versilia, Ettore Nerisi è svolta ieri, presso il Centro Direzionale della
Ausl12 di Viareggio, una riunione della Conferenza dei Sindaci, per
analizzare la situazione dei servizi di emergenza e pronto soccorso dell’Ospedale Versilia, al fine di individuare le possibili azioni per
l’ulteriore miglioramento degli standard assistenziali.
Progetto “… e io avrò cura di te”
Responsabile Dott. Giorgio Pini
Importo concesso €. 60.000,00 su un totale di €. 80.000
Il progetto, collegato alla sperimentazione di un nuovo farmaco nella Sindrome di rett, si concluderà nei prossimi mesi
Il Pronto Soccorso è infatti uno snodo chiave nell’assistenza sanitaria, sia per la tipologia di utenti che vi si rivolge, sempre più numerosa e con bisogni differenziati, sia per il particolare rapporto di fiducia che i cittadini stessi ripongono in esso e che deve essere salvaguardato e per quanto possibile migliorato.
Progetto “Personalizzazione dell’assistenza nel paziente anziano: dall’intensità di cura al territorio”
Responsabile Dott.ssa Paola Lambelet
Importo concesso €.135.854,00
Presenti i vertici della Ausl ed i responsabili del servizio di emergenza e urgenza, Dott. Stefano Buzzigoli e del pronto soccorso Dott.
Sergio Milletti, sono stati evidenziati ed analizzati i buoni risultati
raggiunti, testimoniati dal rispetto dei tempi standard di attesa definiti a livello regionale, ma anche le diverse criticità esistenti, sia di
natura strutturale che organizzativa, che incidono negativamente
sulla percezione della qualità dei servizi da parte dell’utenza, nonostante l’impegno costante e l’elevata professionalità del personale
sanitario.
Anno 2011
Anno 2012
Progetto “L’eccellenza delle cure oculistiche in Versilia: il microscopio operatorio per interventi sul segmento anteriore e posteriore dell’occhio”
Responsabile Dott. Andrea Vento
Importo concesso €. 189.560,00 che copre interamente l’acquisto di un microscopio operatorio e di un biometro IOL master. La gara indetta per l’acquisto è nella sua fase conclusiva.
Anno 2013
Progetto “In sala operatoria con Qualità e Sicurezza”
Responsabile Dott. Massimo Cecchi
Convenzione da firmare per un importo di € 200,000,00 che saranno utilizzati per il totale rinnovo dei ferri chirurgici utilizzati in sala operatoria,
nell’ambito di un investimento, diluito nel tempo, pari a circa 1 milione di
euro.
Sindaci ed Azienda hanno concordato che l’obiettivo da perseguire
è garantire ai cittadini un servizio ancora più tempestivo ed appropriato, riducendo ove possibile ulteriormente i tempi di attesa e sviluppando anche iniziative di umanizzazione dell’assistenza.
Con questi propositi, l’Azienda ha assunto l’impegno di predisporre,
entro il mese di aprile, un progetto di riorganizzazione complessiva
delle attività di Pronto Soccorso e di tutti i servizi che con esso si interfacciano, i cui contenuti saranno portati al confronto con la Conferenza dei Sindaci.
Tale progetto dovrà essere reso operativo prima dell’inizio dell’estate 2013, stagione in cui l’Ospedale Versilia subisce l’ulteriore pressione derivante dalla massiccia presenza turistica.
Alcuni dati:
- circa 85.000 accessi annui;
- confronto degli accessi del primo bimestre 2012 con quelli del primo bimestre 2013. L’80% dei pazienti in codice giallo è trattato ed
eventualmente dimesso, entro 4 ore dall’accoglienza al triage.
Dati che si allineano alla media regionale e che segnano un reale
miglioramento rispetto ai periodi precedenti.
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Anno 14 Numero 3 Marzo 2013
DONAZIONE A FAVORE DELL’ALBERO DELLE BIMBE
Bella iniziativa a favore dell’Associazione “L’Albero delle Bimbe“. Tutto parte dall’interessamento di Silvia
Senesi che segnala il
Progetto Rett Versilia
nell’ambito di un concorso organizzato dal
Leo Club di San Miniato (i Leo Club sono l’associazione giovanile del Lions Clubs
International) per finanziare idee particolarmente significative
nell’ambito sanitario e
non solo.
Il progetto, quello del
Centro Rett della Versilia, diretto dal dottor
Giorgio Pini, uno dei
centri più importanti a
livello europeo, è risultato il migliore aggiudicandosi così i circa
23.000 euro che i Leo
Club di San Miniato
hanno raccolto, attraverso varie iniziative,
nell’arco di due anni.
La cifra sarà utilizzata per l’acquisto di uno
strumento che completa un neuroscopio in
dotazione del Centro
Rett e per altro materiale ludico da destinare alla Fondazione
TIAMO di Viareggio.
Donazioni che si concretizzeranno grazie
alla gestione dei fondi da parte dell’Albero delle Bimbe la cui
presidente, Maria Paola Mugnai, ne ha illustrato le caretteristiche
nel corso di un incontro con il Direttore della Ausl12 di Viareggio
Brunero Baldacchini,
alla presenza del dottor Peter Julu, neurofisiologo ugandese che
opera a Londra e che
ha rapporti di collaborazione con il centro
Rett svedese.
L’ALBERO DELLE
BIMBE
L’origine del nome è riconoducibile a questo:
nel 1999 (appena prima che venisse scoperto il gene) il Dott.
Giorgio Pini scrisse un
libro intitolato “Gli alberi delle bimbe”, che
parla di bambine e ragazze affette da varie
malattie e disturbi. L’ultimo capitolo del libro
è intitolato “Le bimbe
dell’albero” e racconta le peripezie fatte dal
protagonista per la ricostruzione dell’albero
genealogico di 4 bambine Rett che abitavano nella Toscana del
Nord. Ecco come finisce: “…sarebbe stato
possibile identificare
quel filamento di DNA
che costituisce il gene
anomalo? Era prossimo un nuovo millennio: quello della prevenzione e della terapia.”
Così un gruppetto di
genitori, parafrasando
il titolo, ha inventato il
nome dell’associazione. Nasce quindi dalla volontà dei genitori
delle bambine con sindrome di Rett, da persone di buona volontà
e dal Dott. Pini, perno
indispensabile per le
famiglie.
Lo scopo dell’associazione è far conoscere
la malattia e sensibilizzare quante
più persone possibile.
L’Associazione fa parte della fondazione
TIAMO che ha come
scopo principale la
creazione del centro
Rett a Torre del Lago.
Per le famiglie l’associazione è di fondamentale importanza perché li tiene uniti,
si confrontno e non si
sentiono soli. Un fatto
estremamente importante perché quando
una bambina si ammala, si ammala tutta la
famiglia. La sindrome
di Rett è una malattia
“vigliacca” che colpisce alle spalle. Quando hai fatto già i progetti di vita su tua figlia, arriva lei, distrugge tutto e isola le persone dal mondo.
SUCCESSO PER “CRESCO SICURO”
“Cresco sicuro!”, progetto di sicurezza e legalità nei giorni 6, 11 e
13 marzo, è giunto alla realizzazione della
fase operativa. Rivolto
agli alunni delle classi quinte della scuola
primaria e terze della scuola secondaria
di primo grado degli
Istituti comprensivi del
territorio del comune di
Camaiore si è rivelato
istruttivo e divertente
allo stesso tempo.
Le classi terze delle
scuole Michele Rosi,
Rosso di San Secondo e Pistelli, riunite nei
rispettivi auditorium,
hanno portato gli elaborati sulla sicurezza
stradale, mostrando ai
compagni i cartelloni e
presentazioni in power
point sull’importanza di
guidare, sobri, biciclette, scooter (mezzi prevalentemente utilizzati da ragazzi e ragazze) oltre, ovviamente,
auto. In precedenza
gli insegnanti avevano
partecipato ad un corso di formazione sulle
“life skills” e la critica
alla pubblicità ingannevole sull’alcol, tenuto dalla dottoressa Maria Vittoria Sturaro –
Direttore della Promozione della salute della
AUSL 12 di Viareggio
e dal dottor Emanuele Palagi, psicologo e
presidente del comitato “… non la bevo”. Il
dottor Guido Intaschi,
psichiatra e responsabile del Sert, ha trattato invece gli effetti e
la pericolosità del consumo di sostanze nel
nostro cervello, introducendo ai docenti le
scoperte scientifiche
più recenti delle neuroscienze. Successivamente i vigili della
Polizia Municipale del
Comune di Camaiore
si sono recati nelle singole classi per illustrare le conoscenze di
base per una corretta
condotta sulla strada.
Gli incontri hanno avu-
to successo e la speranza è che, informati
per tempo, gli studenti siano in grado di attuare quanto appreso
ed approfondito. Per la
giornata nazionale del
pedone si cercherà di
rivedere tutti gli allievi
di quinta elementare e
delle terze medie, probabilmente presso lo
stadio comunale, per
concludere il lavoro di
quest’anno scolastico
e rilanciare “Cresco sicuro!” per il prossimo
anno scolastico con
l’uso della Peer education.
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Anno 14 Numero 3 Marzo 2013
LA FONDAZIONE TIAMO
Stefano aveva 7 anni, era un bel bambino
intelligente, frequentava la scuola e apprendeva con facilità.
La mamma, nel frattempo era rimasta incinta e Stefano, solo
all’idea di dover dividere gli affetti con un altro marmocchio, aveva
cominciato a balbettare. Questa almeno era
l’interpretazione che
davano i medici e gli
psicologi. Questa tesi venne confermata
quando, nata Sara, la
sorellina tanto attesa,
Stefano aveva preso
ad inciampare soprattutto quando il percorso non era ben illuminato e la balbuzie peggiorava notevolmente. Iniziarono gli esami,
quelli del sangue, degli
aminoacidi, gli enzimi,
anche la TAC. La tesi
psicologica si andava
affievolendo, ma il nervosismo si era diffuso
in tutta la famiglia e gli
specialisti, in assenza
di reperti significativi,
ad eccezione dell’andatura sempre più incerta e del linguaggio
che nel frattempo era
scomparso, brancolavano nel buio. Il Prof
Gaetano Pasquinucci, pediatra illustre, era
convinto che si trattasse di una malattia “organica” (si definivano
così i quadri dovuti a
malattie genetiche o
degenerative) e si rivolse ai suoi colleghi
del Gaslini. Iniziò il periodo dei ricoveri lunghi, interminabili, in cui
si susseguivano indagini ed ipotesi diagnostiche. Il tempo passava, il quadro clinico
peggiorava, la diagnosi tardava. Il pellegrinaggio portò Stefano e
la madre fino a Milano,
all’Istituto Neurologico
“Besta”.
E se si fosse trattato
di una malattia ereditaria?
Passarano alcuni anni
dall’esordio dei sintomi alla diagnosi: Sindrome di Hallervorden
Spatz, malattia dal nome impronunciabile,
genetica e trasmissibile. Nel frattempo Stefano aveva smesso di
camminare e di parlare. Il suo aspetto appariva sempre più emaciato, la spasticità dei
muscoli diveniva più
grave. Eppure il suo
cervello continuava a
girare e la sua voglia
di comunicare non si
affievoliva. Stefano e
la madre iniziarono a
comunicare attraverso
un linguaggio di segni
e di espressioni assolutamente convenzionale e non c’era desiderio, bisogno o sofferenza di cui la madre non fosse consapevole. Si guardavano, scambiavano pochi cenni ed ecco che
la madre traduceva
“Stefano ha detto che
quando muore vuole
donare il suo cervello
all’Istituto Neurologico
Besta, perché possano studiare la sua malattia ed essere di aiuto ad altri”. Gli astanti
restavano ammutoliti
ed increduli. Sara cominciò ad essere tenuta sotto osservazione: anche lei bella, intelligente, capricciosa
a volte come le bimbe
della sua età, permalosa, ma incredibilmente
allegra e felice. Passarono altri 6 anni. Anche
in Sara si palesarono
segni di incoordinazione motoria, vale a dire che i movimenti non
erano più così fluidi,
esteticamente belli, atletici, ma rigidi, incerti,
tozzi.
Questa volta non fu
difficile arrivare una
diagnosi. La TAC al
cervello dimostrò una
lesione nelle aree sottocorticali del cervello, una lesione inconfondibile che i radiologi chiamano “segno
dell’occhio di tigre”,
per l’accumulo di ferro, quella stessa che
era stata trovata anche nelle lastre di Stefano. La madre non
ha mai voluto l’aiuto di
nessuno nella gestione casalinga quotidiana dei bimbi, solo degli
amici dell’associazione che aveva creato,
l’ALDEI (associazione
lotta alle distonie evolutive infantili) ma non
ha fatto mai mancare
nulla alle sue creature,
nemmeno la maglietta
della squadra preferita
da Stefano né un indimenticabile viaggio a
EuroDisneyland, desiderato da Sara.
La malattia di Hallervorde-Spatz è una
condizione rara che
spesso resta per anni senza una diagnosi. Qualcuno potrebbe chiedere: “Ma se
la malattia è incurabile ed inesorabile (i due
ragazzi morino a 21
anni il primo, a 18 la
seconda) a che sarebbe servita la diagnosi?
La diagnosi non è uno
sfizio del medico, un
‘esibizione di bravura,
è invece una necessità
perché consente di conoscere la storia naturale di quella malattia,
permette di confrontare la tua malattia con
quella di altri, di proporre una terapia efficace ed infine, di prevenire che altri bambini nascano con la stessa grave disabilità ed
una vita breve. Così è
stato anche per un’altra famiglia versiliese
in cui i figli affetti sono addirittura 4: è questo il caso della sindrome dell’X fragile, che
determina un ritardo
mentale importante e
spesso gravi problemi
comportamentali. Recentemente una donna, gravemente scoliotica, che vive in carrozzina sin dall’infanzia,
che non comunica con
le parole e che non è in
grado di tenere un oggetto tra le mani strette
a pugno e stremate da
un continuo, incessante movimento a mo’ di
lavaggio ha avuto la
sua prima diagnosi a
50 anni. Da bambina
era bella, si sviluppava
bene, a un anno stava
in piedi e camminava
da sola, poi l’arresto
dello sviluppo, poi la
regressione delle abilità acquisiste: camminare, stare in piedi,
comunicare con qualche parola e la perdita dell’uso delle mani.
La comparsa dell’epilessia fino alla totale
dipendenza dall’adulto
per ogni azione della
sua vita. Il rancore sordo era rivolto contro
le ostetriche che avevano condotto male il
parto, contro i dottori
che non avevano riconosciuto i segni di una
paralisi cerebrale. Tutto questo per 50 anni
quando finalmente è
arrivata la diagnosi di
malattia genetica rara: la sindrome di Rett,
una delle 6000 malattie rare oggi conosciute. Ognuna di queste
è rara perché ha una
frequenza inferiore a 1
caso su 2000 nati, altre sono ancora più rare, come la Rett (1 caso su 10000 nate) ed
infine altre ancora di
cui i casi conosciuti al
mondo si contano sulla
punta delle dita.
Malattie rare e malattie non diagnosticate interessano molte
famiglie. Molto spesso dietro malattie che
determinano un ritardo mentale grave o un
comportamento autistico si nascondono
sindromi rare non diagnosticate.
Le famiglie come i medici ed i bambini si sentono soli ed impotenti, sopravviene la depressione e una rabbia
senza nome che non
riconosce un bersaglio
preciso ma si diffonde
a raggera contro tutto il
mondo. Perché proprio
a me? La rabbia che
non trova sbocco finisce per rivolgersi contro di sé, fino a trovare
il colpevole: noi stessi.
A volte invece la rabbia
diventa energia, forza
e lucidità che qualcuno mette a disposizione di altri, come Stefano che dona se stesso
alla scienza o sua madre che fonda un’associazione finalizzata
alla ricerca e contribuisce alla scopera del
gene avvenuta poi nel
1996. La mamma dei
quattro ragazzi è Presidente dell’associazione SuXfragile. Le
famiglie delle bambine
e donne Rett fondano
l’associazione “l’albero
delle bimbe”. Dal tentativo di metter insieme le forze di ogni piccola associazione nasce l’idea della costituzione di una Fondazione di tutte le associazioni che lo vogliano e
che si propongano la
costruzione di una rete, di lavorare insieme,
di essere di riferimento
per altre persone sole,
di costruire una alleanza del bambino con la
famiglia, con gli specialisti sanitari ed i servizi del territorio locale,
come di centri internazionali. Occorre che la
solitudine di ogni famiglia diventi amore ed
a questo si ispira il nome della Fondazione:
T.I.A.M.O.
A cura di Giorgio Pini
INFORMAZIONE E FORMAZIONE
In occasione delle celebrazioni per la Festa della donna la Promozione della Salute dell’Azienda U.S.L. 12 di Viareggio ha voluto fare il punto sul
percorso di informazione e formazione, organizzato presso il Liceo classico G. Carducci di Viareggio dal titolo “Non siamo sole. La violenza di genere: conoscere, prevenire, aiutare, difendersi”. Iniziato il 25 novembre 2012 con la premiazione del concorso per la creazione di un logo, è impostato secondo la metodologia della peer education. In precedenza gli studenti hanno partecipato ad alcuni incontri di formazione e visitato il centro
antiviolenza L’una per l’altra della la Casa delle Donne di Viareggio. Mercoledì 6 marzo si è svolto un seminario progettuale con due gruppi di lavoro. Uno si è occupato di redigere una presentazione di slides sul fenomeno da utilizzare con le altre classi della scuola, l’altro si è occupato dello
Storyboard di alcuni spot per diffondere tra i giovani la consapevolezza della prevenzione del fenomeno in modo immediato e creativo.
Maria Vittoria Sturaro
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Anno 14 Numero 3 Marzo 2013
DEFIBRILLATORI A SOCIETÀ SPORTIVE
L’Associazione Concessionari Stabilimenti Balneari di
Marina di Pietrasanta ha
consegnato due defibrillatori
alle società sportive Versilia
Basket e PietrasantaMarina.
Il passaggio di consegna dei
preziosi defibrillatori cardiaci
di primo soccorso è avvenuto quando il Presidente
dell’Associazione Concessionari Stabilimenti Balneari,
Massimo Ronzi ed alcuni
componenti del Consiglio Direttivo hanno ricevuto presso la sede di Pietrasanta della BCC Credito Cooperativo della Versilia i rappresentati della ASD Versilia Basket
2002, capitanati dal Vicepresidente Andrea Cosci, e della USD Pietrasanta Marina
1911, presieduta da Carlo Maria Fabrizio Ciaponi. Un’iniziativa fortemente voluta
dall’Associazione Balneari ed in particolare dal Dottor Daniele Taccola, che si è concretizzata grazie alla BCC Credito Cooperativo della Versilia, fondamentale sostenitrice della campagna a favore della sicurezza negli stabilimenti balneari, nelle scuole e,
ora, nelle palestre del territorio.
SICUREZZA STRADALE A SCUOLA
Nell’ambito dei mondiali di ciclismo, che a settembre
2013 si terranno in Toscana, la Regione si è attivata
con il progetto “I tutor della salute” sul tema della sicurezza stradale sia in bicicletta che in auto. Da pochi giorni sono stati svolti i primi appuntamenti dalla
promozione della salute, relativi al progetto, con gli
alunni delle scuole materne della Tenuta, Darsena,
Piagentini e la IV A Lambruschini tutte appartenenti
all’Istituto Comprensivo Darsena. In classe, oltre agli
operatori dell’Azienda Usl erano presenti i Tutori della Salute, due studenti dell’Istituto Carlo Piaggia che,
alternandosi e con il supporto di diapositive e dei caschetti, hanno animato il percorso d’apprendimento.
I Tutor, in tutto 14 (2 del liceo scientifico Barsanti e
Matteucci) hanno ricevuto precedentemente 9 ore di
formazione dal personale del 118. I bambini e le
bambine dell’Istituto Comprensivo hanno partecipato
con grande interesse all’illustrazione e con grande
gioia alle attività manuali che i Tutor di Peer Education hanno realizzato. A metà maggio tutti i bambini,
partecipanti che in totale saranno 400, appartenenti
agli Istituti comprensivi Darsena e Centro Migliarina,
riceveranno in regalo un casco per la bicicletta.
IL QUARANTENNALE
DELL’AIDO
Caro Presidente Associazione AIDO, è per me un
piacere e un onore unirmi ai festeggiamenti per il
quarantennale dell’Associazione Italiana Donatori di
Organi e tessuti. L’impegno dei volontari dell’Aido,
nato ben prima della formalizzazione dell’attuale sistema trapianti italiano, si è da sempre distinto per
sostenere un dialogo chiaro, puntuale e mai retorico
con i cittadini su un tema così delicato come la donazione di organi. Un’Associazioneche, con encomiabile lungimiranza, ha saputo lavorare con le Istituzioni per la diffusione della cultura della donazione e per richiamare la pubblica attenzione sull’importanza di esprimere la propria volontà. L’amicizia
e la collaborazione che lega l’AIDO al Centro Nazionale Trapianti sin dalla sua istituzione nel 1999 ha
contribuito negli anni a raggiungere quel grado di
eccellenza del nostro sistema riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale. Se siamo riusciti
a scalare le vette dell’Europa è anche grazie alla dedizione dei volontari dell’AIDO,alla loro passione nel
raccogliere le adesioni alla donazione e al loro coinvolgimento nelle attività di informazione promosse
dal Ministero della Salute. La cornice celebrativa del
vostro anniversario è, per questo motivo, l’occasione per far arrivare a te e a tutti i volontari i miei ringraziamenti per aver saputo interpretare al meglio
quel “patto” tra le Istituzioni e la società civile indicato nella legge del 1 aprile 1999.
Una collaborazione che, sono sicuro, sarà in grado
di farci superare al meglio tutte le sfide che ci attenderanno nei prossimi anni. Con la consapevolezza
che il nostro sistema può contare su un valido alleato per incentivare nella società italiana, a diversi livelli, il valore della cultura della solidarietà sociale.
Rinnovando i miei migliori auguri per il traguardo
raggiunto oggi, invio a te a tutti i volontari un caloroso ringraziamento.
Alessandro Nanni Costa
Direttore del Centro Nazionale Trapianti
Questa foto, realizzata da Rossana Ruberti, dipendente della Ausl12 di Viareggio, ha vinto il
concorso nazionale “Il volo di Pegaso”, organizzato dall’Istituto Superiore della Sanità sul tema
dell’attesa. Il concorso, nato per sostenere la ricerca delle malattie rare, è giunto alla sua quin
ta edizione. L’opera, intitolata “Fermo immagine, in oblio tra malattia e libertà... l’attesa”, intende rappresentare l’autismo per sensibilizzare la società rispetto a questa terribile situazione.
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Anno 14 Numero 3 Marzo 2013
ACCORDO TRIENNALE TRA AUSL12
E FONDAZIONE SAN CAMILLO
ACCORDO TRIENNALE CON
L’ISTITUTO BARBANTINI
Un importante accordo è stato firmato tra la Ausl12 di Viareggio e la
Fondazione San Camillo di Forte
dei Marmi.
La collaborazione è stata ufficializzata alla presenza del Direttore
Generale della Ausl12 Brunero
Baldacchini, del Direttore Amministrativo Paolo Torrico, del Direttore
Sanitario Grazia Luchini e dall’Amministratore Delegato della Fondazione San Camillo Giancarlo Ruscitti. Due
le deliberazioni firmate. Una riguardante i ricoveri; chirurgia programmata in
regime di ricovero, Day Surgery ed ambulatoriale e prestazioni di specialistica
ambulatoriale correllate, riabilitazione (escluso disabilità neuropsichiche), Codice 56, ex articolo 26, residenziale e semiresidenziale, ambulatoriale e domiciliare.
Cure sub-acute e altre forme di assistenza sanitaria in setting alternativi al ricovero ospedaliero. L’altra, invece, incentrata sulle prestazioni specialistiche
ambulatoriali (ortopedia, oculistica, diagnostica) che avranno entrambe una
durata triennale. Un positivo risultato che arriva alla fine di un percorso iniziato dalla Regione Toscana e che coinvolge anche le altre Aziende che fanno
parte dell’Area Vasta Nord Ovest.
Nonostante un abbattimento delle risorse (12% in meno per i ricoveri, 9% in
meno per le prestazioni ambulatoriali, rispetto al 2011) che risente delle difficoltà economiche che stanno condizionando la nostra nazione, al San Camillo saranno corrisposti 16 milioni annui che rappresenteranno per la Fondazione una significativa sicurezza per le attività della struttura e per la garanzia dei
posti di lavoro.
Una collaborazione qualificata e qualificante che tiene conto delle trasformazioni del sistema sanitario, con lo spostamento di tante attività dall’ospedale
al territorio. Una sinergia sempre più stretta che si pone, inoltre, l’obiettivo di
limitare le “fughe” dei pazienti fuori Regione e di fornire servizi sempre più
adeguati alle trasformazioni dei bisogni della popolazione ed alle richieste dei
cittadini. Il tutto in un clima di ampia collaborazione e condivisione di strategie
sanitarie.
Dopo l’accordo triennale siglato con l’Istituto di Cura San Camillo di Forte dei
Marmi, la Ausl12 di Viareggio ha firmato un contratto di collaborazione con l’istituto Barbantini di Viareggio. Anche in questo caso l’accordo avrà una validità di tre anni, per un importo di circa 2.660.000 euro annui che riguarderanno due convenzioni; una ambulatoriale per prestazioni specialistiche ed una
collegata ai ricoveri che tengono conto dell’abbattimento delle risorse deciso
dalla Regione, pari al 12% per i ricoveri ed al 9% per le prestazioni ambulatoriali. A questo risultato si è giunti attraverso un percorso attivato dalla Regione
ed in virtù della volontà di valorizzare il rapporto con gli istituti privati, ritenuto
di grande valore nel contesto del Servizio Sanitario Regionale. Con l’Istituto
Barbantini si è lavorato per trovare un punto di equilibrio al fine di ottimizzare
le risorse, salvaguardando al tempo stesso la qualità dei servizi offferti. L’Istituto passerà, quindi, dal ricovero per acuti a quello per cure intermedie, con i
pazienti che saranno presi in carico per due settimane al termine delle quali
farà seguito o il reinserimento nelle proprie case, o la presa in carico da parte
dai servizi territoriali. Dei 56 posti letto disponibili, 20 saranno destinati alla riabilitazione codice 56 ed ai malati di Sla e 18 alle cure intermedie, mentre gli
altri, fuori convenzione, resteranno a pagamento, ma con tariffe agevolate.
Diversificate le modalità di accesso. I pazienti potranno arrivare dall’Area Medica dell’Ospedale Versilia, direttamente dal Pronto Soccorso, oppure potranno accedere su indicazione del Medico di Famiglia. In questo modo non ci saranno ripercussioni sul territorio, ma anzi, attraverso questa collaborazione, i
percorsi potranno risultare chiari, agevoli e trasparenti con risposte sanitarie
sempre più adeguate ed appropriate. Alla firma ufficiale delle convenzioni
hanno preso parte il Direttore Generale della Ausl12 di
Viareggio Brunero Baldacchini, il Direttore Amministrativo Paolo Torrico, il Direttore
Sanitario Grazia Luchini e,
per l’Istituto Barbantini Anna
Chirconi Direttore Sanitario,
il Dottor Claudio Altamura e
la collaboratrice Rosa De
Fazio.
PRESTIGIOSO INTERVENTO DEL DOTTOR MASSIMO CECCHI
Nell’ambito della proficua e qualificata collaborazione in atto tra l’Azienda Ospedaliera Pisana e la Ausl12
di Viareggio, il dottor Massimo Cecchi (nella foto), responsabile dell’Area Chirurgica della Ausl12, ha compiuto, presso il Dipartimento Cardiotoracico di Cisanello, un’operazione robotizzata per asportare un tumore dal un rene di un paziente di 54 anni, praticando un foro di soli due centimetri.
Si tratta del primo caso a livello europeo, reso possibile dall’utilizzo di un nuovissimo strumento manovrato attraverso sei pedali e due joystick e gestito seguendo le varie fasi dell’operazione, durata 90 minuti, su
di un monitor 3D.
Un intervento che ha permesso al paziente di essere dimesso dopo due soli giorni di degenza.
PREMIATI I VINCITORI DI “ESTEMPORANEA DI CARNEVALE”
Una serata divertente, con uno scopo benefico. All’hotel Caesar di Lido di Camaiore si è svolta la seconda edizione di “Sotto la maschera”, un’apericena a favore dell’associazione onlus “Piccole Stelle”, che si occupa della neonatologia all’Ospedale Versilia. É stata anche l’occasione per
decretare i vincitori della prima “Estemporanea di Carnevale”, il concorso di fotografia digitale che il gruppo “f8” ha voluto riproporre sulla scia di
quello che fu il circolo de “I Vageri”. Carlo Bertacca, giovane pediatra viareggino, ha così coinvolto il suo gruppo fotografico in questo appuntamento. Dopo l’omaggio alla memoria di Umberto Nave, uno dei fondatori dei Vageri, alla figlia e alla moglie, si è dato il via alle premiazioni. Più di tremilaseicento scatti visionati per la difficile scelta. Gianfranco Barsella, Giuliano Giorgetti, Adolfo Favilla, Alessandro Fontana e Angelo Dionigi Fornaciari hanno infine deciso: per i carri allegorici, primo classificato Franco Bertuccelli, secondo classificato Eugenio Neri, terzo posto per Lorenzo
Simonini. Per la sezione volti e maschere, al primo posto e al terzo Paolo Guidi, al secondo Alberto Caselli; per i gruppi folkloristici, primo premio per Indiara Di Benedetto, secondo per Fabrizio Catarsi, terzo per Lorenzo Bianchi. Grande ed inaspettata sorpresa sono state le foto dei
tre piccoli partecipanti: Paolo Canova, Nicole Della Ghelfa e Giovanni Maria Guidi. Vere e proprie “istantanee” che rappresentato perfettamente il Carnevale di Viareggio, per questa ragione
il gruppo f8 ha deciso di premiare tutti e tre i bambini. La serata è stata poi arricchita dalla proiezione di un video con le migliori immagini del concorso e dall’anteprima di una proiezione curata dal Gruppo f8, che sarà proposta al pubblico durante la premiazione del Carnevale 2013.
L’associazione Piccole Stelle vuole ringraziare i numerosi partecipanti e coloro che hanno contribuito alla serata donando gratuitamente i prodotti alimentari, dalla Toscopesce, al salumificio
Tomei, ai gadget offerti dalla farmacia di Lido di Camaiore di Liliana Lardù, e dalla signora Laura Benedetti, a Gianfranco Giugni, titolare dell’hotel Caesar che con grande generosità mette
a disposizione la sua struttura. Il ricavato della serata servirà all’acquisto di un monitor per misurare le funzioni cerebrali del neonato prematuro.
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Anno 14 Numero 3 Marzo 2013
IL SISTEMA DISABILITÀ IN VERSILIA AL
TEMPO DELLA CRISI
In un’affollata sala Barsanti, alla Croce verde
di Viareggio, nell’ambito dell’attività dell’OSSERVATORIO DELLE
POLITICHE SOCIO
S A N I TA R I E D E L L A
VERSILIA, il presidente dell’A.P.S. Il te.t.to...
per noi ONLUS, prof.
Angelo Puccinelli, ha
esposto il punto di vista
delle famiglie sul tema
“IL SISTEMA DISABILITÀ IN VERSILIA AL
TEMPO DELLA CRISI
- CHI SIAMO - QUANTI SIAMO - CHI SOSTIENE CHI - CHE
FARE!?
Presenti numerosi rappresentanti istituzionali
e delle associazioni.
Gli assessori al sociale
dei comuni di Massarosa e Seravezza, il direttore della Società
della Salute, il dirigente
d e l l ’ U . F. D i s a b i l i t à
dell’Ausl 12 di Viareggio, il candidato a sindaco del comune di
Viareggio Avv. Betti, la
senatrice Granaiola, la
dottoressa Garuglieri e
numerosi familiari e
operatori socio sanitari.
Il relatore ha esordito
affermando che, a suo
parere, in Versilia non
c’è famiglia che non sia
coinvolta in vicende di
sofferenza sociale, sanitaria e economica, o
nelle tre contemporaneamente.
Le vicende delle famiglie della disabilità dimostrano che è possibile sopportare quasi
ogni cosa, anche per
tuttala vita. Ma non è
più possibile sopportare l’inganno delle belle
parole che il benefattore distribuisce con munifica generosità, soprattutto in campagna
elettorale.
I familiari devono divenire consapevoli di chi
sono e di quanti sono,
devono assumere la
responsabilità delle
scelte che gli competono e rivendicare la loro
funzione sociale affermando la loro dignità di
cittadini.
Dal Profilo di Salute
della Versilia è stato rilevato che alla fine del
2010: 2.248 persone
con handicap erano
conosciute dalla
Ausl12 (stimiamo che
oggi siano almeno
3162); 1.089 il 48% sono persone con handicap grave (attualmente, si stima che siano
1532). 1.716 il 76%
erano maggiorenni;
1.682 il 98% dei maggiorenni vivono in famiglia, soltanto 305 di loro, pari al 13,60% del
totale ricevono un servizio. 1.411 il 72% dei
maggiorenni non hanno alcuno aiuto pubblico. 1.209 il 54% del totale hanno un età fra
40-60 anni, se ne deduce che non meno di
2.500 genitori sono in
età fra 60 - 80 anni e
oltre, molti dei quali sono malati e invalidi essi
stessi. A fronte di tanto
bisogno primario, dopo
aver affermato che
“non ci sono domande
inevase”, l’Azienda ha
deciso il taglio del 60%
delle ore del servizio di
Assistenza Sociale
nelle aree salute mentale e disabilità. Le assistenti sociali sono la
porta di accesso ai servizi essenziali per
9.000 famiglie (3000
disbilità - 6000 S.M.)
conosciute dalla Ausl
12.
Dal 1° gennaio 2013
mediamente ogni
Azienda Sanitaria è
passata da 36 a 14 ore
settimanali. Si sono già
formate liste di attesa
che vanno oltre il mese. Ci domandiamo:
sarà più difficile ricevere sostegno? Considerati i tagli, quale sarà la
risposta dell’Azienda?
Per i servizi del durante e dopo di noi in Versilia a fronte delle 1209
famiglie con genitori
già vecchi e invalidi le
Comunità Alloggio Protette sommano 34 posti già tutti occupati. I 7
Centri Diurni per Disabili sono saturi e ospitano 111 utenti pari al
7% dei 1.532 aventi diritto. Nell’89 gli ospiti
erano 64, in 23 anni c’è
stato un incremento di
47 posti, 2 posti l’anno,
a fronte di una crescita
dei disabili dal 1998 di
3.162 unità, 226 disabili l’anno. Nel suo intervento, l’assessore al
sociale Simona Barsotti, dopo aver sindacato
l’attuazione dei tagli in
modo lineare, ha proposto il metodo del
confronto aperto e partecipato per ricercare
le risposte possibili ai
bisogni delle famiglie.
La signora Roberta
Lombardi, assessore
al sociale del comune
di Seravezza, ha concordato richiamando
l’importanza del coinvolgimento delle associazioni di volontariato.
L’avvocato Leonardo
Betti si è impegnato, in
caso di vittoria, a non
tagliare le risorse per il
sociale ed ha sottolineato la necessità di fare
squadra. La senatrice
Manuela Granaiola ha
richiamato l’attenzione
sulle cooperative sociali, sollecitandole a
coordinarsi fra loro.
Significativa la testimonianza della signora
Alessandra Gai che ha
sottolineato la particolare posizione dei fratelli e delle sorelle delle
persone disabili che,
dopo la morte dei genitori, si trovano improvvisamente a farsi carico del congiunto con
tutte le problematiche
che questo stato comporta. Per non parlare
del repentino cambiamento sul fronte del lavoro, famiglia, tempo libero. Un genitore, il signor Fabrizio Barattini,
ha ricordato la necessità di costituire un coordinamento versiliese
delle associazioni per
promuovere una programmazione condivisa basata sui bisogni.
Nelle conclusioni il presidente della Croce
Verde Milziade Caprili
ha ribadito che l’incontro è da considerare l’inizio di un lavoro permanente che dovremo
insieme rendere efficace e produttivo.
ASSISTENZA PSICOLOGICA A DOMICILIO PER MALATI DI TUMORE
Al via l’importante servizio di sostegno psicologico domiciliare rivolto ai pazienti oncologici e ai
loro familiari. La Croce Verde di Pietrasanta, in
sinergia con la Ausl12 di Viareggio e la Società
della Salute, con il contributo della Banca del
Monte di Lucca, ha reso possibile l’attivazione di
un servizio di sostegno psicologico domiciliare
che mirerà alla promozione e allo sviluppo della
salute psicologica in pazienti oncologici che, a
causa della malattia, non possono spostarsi
agevolmente e sono dunque impossibilitati ad
usufruire dell’assistenza ambulatoriale.
Uno psicologo, formato nell’ambito psiconcologico, si recherà a casa dei pazienti e potrà garantire interventi di counseling, psicoterapia-breve e terapie di rilassamento psico-fisico senza
alcun onere per il malato e la sua famiglia. Il
cancro è una malattia carica di forti valenze psicologiche che mette a dura prova chi ne è colpito e la sua famiglia, ha un forte impatto sulle esistenze delle persone ed è nota l’importanza di
poter usufruire di un sostegno psicologico nelle
varie fasi della malattia oncologica in un’ottica di
continuità assistenziale integrata e globale.
Questo servizio, in sinergia con i servizi già attivi, contribuirà a garantire i più elevati standard di
assistenza e cura ai malati di tumore della nostra zona.
L’attivazione del percorso d’assistenza avverrà
in situazioni specifiche, su richiesta degli interessati e su indicazione delle figure professionali competenti che hanno in carico il paziente,
chiamando direttamente al numero della Croce
Verde di Pietrasanta 348.1543244.
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Anno 14 Numero 3 Marzo 2013
CENTRO DI TERAPIA FAMILIARE U.O.C. PSICOLOGIA, AUSL 12
Il modello sistemico-relazionale è un “orientamento teorico-pratico che ispirandosi come riferimento
concettuale alla teoria dei sistemi, centra essenzialmente il proprio interesse sui sistemi interpersonali, facendo dell’interazione tra le persone il momento privilegiato dell’analisi dell’intervento” (L. Cancrini e C. La Rosa, “Il vaso di Pandora”, Carocci Ed.).
Nell’ottica sistemico-relazionale quindi la famiglia
viene considerata un sistema; questo comporta che
ogni membro familiare viene considerato in connessione con gli altri e che al cambiamento di un elemento consegue il cambiamento degli altri elementi del sistema familiare. In questa ottica ogni azione
è la reazione ad un’altra azione in una complessità
di influenze reciproche. In questo approccio i sintomi e il disagio del singolo individuo costituiscono il
risultato dell’intersecarsi complesso tra esperienza
soggettiva, qualità delle relazioni interpersonali più
significative e capacità cognitive di autovalutazione
della propria situazione. I concetti di base derivano
dalla teoria generale dei sistemi e dalla cibernetica: ad esempio, tra molti altri, quello di sistema e di
causalità circolare. Nel modello elaborato da Salvador Minuchin (1974) e adottato dagli psicoterapeuti
familiari, la famiglia può essere descritta come una
struttura nella quale sono rintracciabili sottosistemi
(quello coniugale, quello genitoriale, quello dei figli,
quello dei fratelli, quello dei nonni, etc) demarcati
da confini generazionali e gerarchici. I confini sono
l’espressione delle regole familiari che definiscono
il ruolo di ognuno, l’invisibile insieme di aspettative che determina il comportamento di ogni membro
all’interno del sistema stesso. Nel corso del tempo
la famiglia si trova ad affrontare una serie di eventi e
trasformazioni che possono essere piacevoli, spiacevoli, attesi o improvvisi a cui fare fronte. Secondo
J. Haley (1973) quando una famiglia non riesce ad
effettuare il cambiamento e si blocca in una certa
tappa del ciclo vitale, interrompendone l’evoluzione,
nascono i sintomi a carico di uno o più membri della famiglia. L’obiettivo della psicoterapia familiare è
allora quello di riattivare una crescita della famiglia,
che si evidenzia con il passaggio alla fase successiva di ciclo vitale, mobilitando le risorse degli individui o della famiglia come gruppo, al fine di facilitare
il processo di riappropriazione delle proprie competenze, facilitando il distacco dal contesto terapeutico. Il terapeuta rappresenta il catalizzatore del sistema famiglia e, favorendo l’espressione della sua
complessità, innesca il processo di cambiamento
con la conseguente evoluzione.
IL CICLO VITALE
Il periodo del corteggiamento
È il periodo in cui si passa dall’adolescenza all’età
adulta. Il giovane deve apprendere delle competenze relazionali e utilizzarle nella sua vita sociale, lasciando la base sicura offerta dalla famiglia per affrontare esperienze di studio, lavorative, sentimentali, che comportano un distacco fisico o emotivo dai
familiari. Questo processo di distacco è chiamato
individuazione; inizia nell’adolescenza e si conclude con il distacco fisico e/o emotivo della persona
dalla famiglia.
Il matrimonio e le sue conseguenze
Il matrimonio è innanzitutto un rito e segna, come
molti altri riti, il passaggio da una condizione a un’altra. La nuova coppia, all’inizio della sua vita matrimoniale, dovrà negoziare un considerevole numero
di regole relazionali, che non vengono discusse, ma
semplicemente agite. Nel mettere in atto il processo
di accomodamento reciproco, ognuno dei membri
della coppia cercherà di imporre al partner i modelli
di comportamento appresi nella propria famiglia d’origine. Questo produrrà tensioni, ma gradualmente
la coppia giungerà a creare un proprio stile familiare
condiviso da entrambi. Un altro compito molto importante sarà quello di stabilire una giusta distanza
emotiva dalle famiglie d’origine, costruendo un nuovo tipo di rapporto con i genitori, i fratelli e i parenti
acquisiti, allo scopo di avere uno spazio in cui sperimentare la propria autonomia di persone adulte.
Nascita ed educazione dei figli
La nascita di un figlio, soprattutto del primogenito,
produce nel sistema familiare innumerevoli cambiamenti; nasce infatti il sottosistema genitoriale accanto a quello coniugale già esistente, mentre nelle
famiglie d’origine dei neo-genitori si creano i ruoli di
nonni e di zii. Molti accordi stabiliti nel primo periodo del matrimonio devono essere rivisti e subiscono
cambiamenti. Con la nascita di un bambino si passa
dallo stato di figli a quello di genitori, con un’ulteriore maturazione psicologica della coppia genitoriale;
tuttavia in questo periodo problemi pratici ed organizzativi fanno sì che la giovane coppia sia piuttosto
coinvolta con le rispettive famiglie d’origine, ciò che
può provocare ingerenze da parte degli altri nell’educazione del figlio. La stessa educazione della
prole può essere causa di conflitto tra i genitori, i
quali possono avere stili educativi differenti.
Le difficoltà del periodo centrale del matrimonio
Uno dei periodi critici del periodo centrale del matrimonio è l’ingresso dei figli a scuola, per due ragioni:
1) perché attraverso il comportamento del figlio i
genitori possono per la prima volta sentirsi valutati
sull’educazione impartita;
2) perché l’uscita dalla famiglia con la frequenza
scolastica del figlio diventa anche un momento in
cui i genitori ritrovano un proprio spazio di coppia e
si riconfrontano.
In questo periodo del ciclo vitale della famiglia non
ci sono cambiamenti nella composizione del nucleo,
ciò che cambia è la crescita dei figli che progressivamente si svincolano dalle figure genitoriali alla ricerca di una propria autonomia.
coraggiamento dei genitori attraverso messaggi di
stima e di fiducia, comunicando al figlio che è pronto per farcela. In alcune culture esistono riti di iniziazione che sanciscono il passaggio dell’individuo
dall’adolescenza all’età adulta. Da noi il processo
è molto lungo: inizia intorno alla maggiore età e, a
causa delle difficoltà nell’ambito lavorativo legate
all’attuale congiuntura socio-economica, può protrarsi fino ai quaranta anni. Spesso in questa fase il
matrimonio entra in una crisi che progressivamente
si dissolve, mano a mano che i due coniugi risolvono i loro conflitti e trovano un nuovo modo di essere
coppia, permettendo al figlio di avere il proprio partner e la propria professione.
Il pensionamento e la vecchiaia
Il pensionamento produce dei cambiamenti nella struttura familiare dal momento che la persona,
concludendo la sua vita lavorativa, si ritrova a vivere la più rilevante parte del tempo in famiglia. Dal
momento che si conclude la vita lavorativa dell’individuo, il periodo del pensionamento è spesso connotato da tristezza, sentimenti depressivi, senso di
inutilità legato alla mancanza di produttività. La modalità terapeutica, conseguente ai riferimenti teorici descritti, vede tutta la famiglia coinvolta, con pari
dignità dei suoi membri e partecipe nella ricerca di
risorse e cambiamento. Alle famiglie viene indicato
tale percorso terapeutico quando lo specialista, che
effettua l’intervento sul disagio manifesto, coglie la
presenza di modalità comunicative disfunzionali e/o
un blocco evolutivo del sistema famiglia o di uno dei
suoi membri.
Il Centro di Terapia Familiare ASL12, U.O.C. di Psicologia, è attivo dal 1985 e, attualmente, ha sede
presso il Presidio Distrettuale di Forte dei Marmi
in via Giglioli n° 42, è aperto il martedì e mercoledì
mattina. É un centro pubblico di secondo livello cui
è possibile accedere tramite invio di uno specialista (psicologo, psichiatra o neuropsichiatra infantile). La prenotazione dell’intervento avviene attraverso la compilazione di una scheda telefonica ogni
mercoledì mattina dalle 9 alle12. É necessaria l’impegnativa del medico curante, a nome del capofamiglia, per: “8 sedute di Psicoterapia Familiare”, ed
il pagamento di un ticket di 38 euro più la quota ricetta. É richiesta la presenza di tutta la famiglia, e
di eventuali conviventi, tranne per la prescrizione di
terapia di coppia. I primi tre colloqui sono utilizzati
per effettuare la diagnosi relazionale e concordare
un contratto terapeutico. Gli incontri hanno cadenza quindicinale o mensile. La metodologia utilizza
tecniche di registrazione e le terapie sono condotte
con supervisione diretta attraverso lo specchio unidirezionale. Vengono effettuati follow-up a distanza
di 3-6 mesi.
L’emancipazione dei genitori dai figli
Lo svincolo dei figli dalla famiglia necessita dell’in-
Dott.ssa Mannini Mila
Dott.ssa Rosi Rossana
Dott.ssa Tonarelli Marilena
IL RUOLO DEI CAREGIVERS NEL PROCESSO DI CURA DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
Prendersi cura del Paziente affetto da tumore non significa solo mettere al “centro” del nostro processo il Paziente stesso.
Significa anche prendersi cura dell’intero nucleo familiare. Infatti, la famiglia rappresenta il principale sostegno al Paziente
Oncologico, divenendo quindi uno dei soggetti protagonisti del processo di cura del Paziente Oncologico. Anche la Legge
38 del 2010, che contiene le nuove disposizioni che garantiscono l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da
parte del Paziente affetto da neoplasia, già a partire dall’Art. 1 (Finalità) recita “le strutture sanitarie che erogano cure palliative e terapia del dolore assicurano un programma di cura individuale per il malato e per la sua famiglia, nel rispetto dei
seguenti principi fondamentali:
a) tutela della dignità e dell’autonomia del malato, senza alcuna discriminazione;
b) tutela e promozione della qualità della vita fino al suo termine;
c) adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia”.
Come si può capire, è necessario e doveroso offrire al Paziente affetto da tumore tutto il nostro appoggio, sia scientifico che
umano, ma, nel contempo, non possiamo e non dobbiamo scordarci di chi si prende cura del Paziente, il Caregiver, appunto. Per questi motivi, il Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale Versilia, ed in particlare il Dott. Domenico Amoroso, primario dell’UOC di Oncologia Medica e la Dott.ssa Barbara Buralli, Psico-Oncologa, della Sezione Provinciale Lucchese della
LILT, in collaborazione con la sezione Provinciale Lucchese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, e l’Istituto Toscano Tumori, ha realizzato un opuscolo proprio dedicato ai Caregivers. Grazie alle illustrazioni di Sergio Staino, vengono
dati alcuni consigli a chi si occupa del Malato Oncologico, perché non si senta solo e perché possa trovare i giusti stimoli e
le giuste motivazioni nel sostegno al Malato affetto da neoplasia. Il volume, gratuito, è a disposizione di chiunque e si può
trovare sia presso il Day Hospital di Oncologia Medica che l’Accoglienza dell’Istituto Toscano Tumori. Inoltre, è scaricabile
dal sito della sezione provinciale lucchese della LILT, all’indirizzo www.legatumorilucca.it/pubblicazioni
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Anno 14 Numero 3 Marzo 2013
A tutto il personale medico
ed infermieristico del
reparto di Rianimazione
dell’Ospedale Versilia
Ho deciso di scrivervi queste poche righe,
perché nella vita di ognuno di noi succedono tante cose brutte che spesso quelle belle
passano inosservate. Da questa esperienza
condivisa con voi ho imparato che si deve
gioire imparando a dare peso alle cose belle
per non dare mai nienente per scontato. C’è
un libro che spesso mi piace rileggere, per il
grande rispetto che nutro di fronte ai
bambini/e, le persone con le quali mi trovo
quotidianamente a vivere e di cui mi prendo
cura; questo libro è “Il Piccolo Principe”.
Mi piace citare una frase che dice “Ecco il
mio segreto, è molto semplice: non si vede
bene che col cuore. L’essenziale è invisibile
agli occhi”. “L’essenziale” nei tre giorni che
ho trascorso con voi, anzi dal momento in cui
ho riaperto gli occhi sono state le persone
che con grande professionalità si sono prese
cura di me, non solo dal punto di vista medico, ma anche dal punio di vista umano.
Mi avete incoraggiato, dato la forza di andare
avanti, avete parlato con i miei cari sempre
in modo chiaro e professionale, vi siete presi
cura di me, proprio come faccio io con i miei
bimbi/e. Io mi sono sentita un po’ come loro,
mi sono affidata a voi e gradualmente mi sono rialzata riacquistando la mia autonomia.
“L’essenziale” è stata quella marcia in più
che ognuno di voi si impegna a spendere
nel suo lavoro. Quando una persona sceglie di lavorare con delle persone che stanno tanto male deve possedere delle doti in
più soprattutto umane, relazionali oltre che
professionali che vi assicuro non è facile trovare. Tutto questo è cio che ho potuto “vedere bene col cuore” e per questo vi esprimo il
mio grazie. So che è poca cosa in confronto
a ciò che voi mi avete regalato, ma ci tenevo
a metterlo per scritto e farvelo avere proprio
per sottolineare il vostro impegno e le vostre
competenze e soprattutto per non dimenticare. Continuate sempre cosi, intanto vi mando
un grande abbiaccio con affetto ed immensa
gratitudine.
GRAZIE AL DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE
ED ALLA DOTTORESSA CECCHI
Il Signor Giuseppe Di Meglio ringrazia il Dipartimento di Riabilitazione (Direttore Dott. Federico Posteraro) e nello specifico la Dottoressa Giuliana Cecchi - Logopedista. “Sono stato operato all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore nel dicembre 2012 di tiroidectomia totale per morbo di Basedow,
riportando paresi della corda vocale
destra.
Sono cantante professionista con
repertorio jazz e dopo l’intervento
ho avuto la sgradevole sensazione
che il mio strumento vocale si fosse
definitivamente rotto ed ero costretto a ricorrere a parlare al registro di
falsetto e la mia voce usciva con un
timbro povero di armoniche e molto
debole in intensità. Ho avuto un’approccio molto scettico alla terapia
logopedica, anche perché secondo
i medici poteva essere un’opzione.
Insieme alla Logopedista ho ristabilito il coordinamento dei muscoli
della respirazione, l’uso degli organi risuonatori ed eseguito esercizi
per l’attacco vocale e di variazione
dell’intensità e dell’altezza tonale.
Dopo un breve ciclo di sedute logopediche ho riacquistato la mia voce, anche cantata, ricca di armonici,
con un suono pieno e nella sua originaria estensione. Sarebbe necessario informare e far conoscere questo Servizio che l’ASL12 Viareggio
e che il personale sanitario in genere fosse al corrente dell’importanza
che ha la voce soprattutto per chi la
nella foto Liana Cecchi
usa come a livello professionale.
IL RINGRAZIAMENTO DI MANLIO CANCOGNI
“Dichiaro convinto e imparziale che l’assistenza offerta ai malati dal personale sanitario
dell’Ospedale Versilia è superiore a ogni elogio: ottima, non si può desiderare di meglio”
Manlio Cancogni
Maestra Monica
LETTERA DI RINGRAZIAMENTO
Poche parole, ma necessarie per esprimere tutto il mio ringraziamento all’Ospedale
Versilia, con particolare riferimento ai reparti di Oncologia, Ginecologia ed Urologia, a partire dai primari Dott. Cima, Dott.
Cecchi, Dott. Ianni, Dott. Amoroso, Dott.
ssa Donati, al loro staff, per passare agli
anestesisti e a tutto il personale medico, infermieri e volontari, presente nei reparti. Al
di là della indiscussa professionalità, mi fa
enorme piacere sottolineare la disponibilità
e la gentilezza con cui mi avete trattato fin
dall’inizio della mia “avventura” (chiamiamola così…). Sono felice di essere a casa
ora, ma non dimenticherò mai lo splendido
servizio che mi avete reso.
Un particolare saluto al Dott. Stefani e al
Dott. Simonelli.
Un caro saluto, al quale si uniscono mio
marito ed i miei figli.
Giuliana Puccinelli
la vignetta di Andrea Vassalle
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Anno 14 Numero 3 Marzo 2013
Azienda U.S.L. 12 Versilia
Via Aurelia 335, 55043 Lido
di Camaiore (Lu)
C.F. P.I. 00523180461
* Centrale operativa Versilia
Soccorso tel. 118
* Centralino Azienda U.S.L.
tel. 0584/6051
* Centro unificato prenotazioni (C.U.P.) tel. 840011550
* U . R . P. ( U f f i c i o Re lazioni con il Pubblico)
tel. 0584/6055287, tel.
0584/6055288, tel. 0584/
6059421 Numero verde tel.
800297211
* Portineria Direzione Aziendale Villa Pergher
tel. 0584/6059517
fax 0584/67646
* Direzione Aziendale
Segreteria del Direttore Generale, Direttore Sanitario,
Direttore Amministrativo,
Direttore Servizi Sociali,
Responsabile Staff. tel.
0584/6059515
* Coordinatore Sociale
Segreteria tel. 0584/6059647
Assicurazione qualità tel.
0584/6059571
Promozione della Salute
tel. 0584/6059860
Formazione
tel. 0584/6059252
tel. 0584/6059234
tel. 0584/6059237
tel. 0584/6059240
tel. 0584/6059212
Medico competente ex
D.L.626 tel. 0584/6055360
* Portineria Ospedale Versilia tel. 0584/6055347, fax.
0584/6055282
* Stanza Mortuaria tel. 0584
- 6055553 fino alle ore 24.00
oppure 0584 - 6055532 dalle
ore 22.00
fax 0584/6059501
Economato
tel. 0584/6059489
fax. 0584/6059493
Patrimonio
tel. 0584/6059467
Ragioneria tel. 0584/6059473
fax. 0584/6059468
* Controlli di gestione, tel.
0584/6059464
Numeri utili
Reparto 1 Caposala
tel. 0584/6058623
fax. 0584/6058762
Stazione infermieri 1
tel. 0584/6058630
Reparto 2 Caposala
tel. 0584/6058608
Stazione infermieri 2
tel. 0584/6058615
Ambulatorio Urocolonstomizzati
tel. 0584/6058723
* Sistema informativo e tecnologie Informatiche tel. 0584/6059426,
tel. 0584/6059428 tel.
0584/6059567
* Day Hospital Chirurgico
Stazione infermieri
tel. 0584/6058725, Capo sala
tel. 0584/6058726
* Gestione del personale
Concorsi tel. 0584/6059475
Gestione economica tel.
0584/6059451
Gestione previdenziale tel.
0584/6059454
Politiche incentivanti tel.
0584/6059521
Re l a z i o n i s i n d a c a l i t e l .
0584/6059477
Rilevazione e controllo orario
tel. 0584/6059438
Stato giuridico e matricolare
tel. 0584/6059481
* C.O.R.D. (Centro Oncologico
di Riferimento Dipartimentale) tel. 0584/6058673, fax.
0584/6058696
Unità cure palliative
tel. 0584/6058698
Coordinamento donazioni e
trapianti tel. 0584/6059400
* Nuove opere e manutenzione
immobili
tel. 0584/6059432
tel. 0584/6059433
* Tecnologie sanitarie e servizio
prevenzione protezione
Ufficio tecnico
tel. 0584/6059662
fax. 0584/6059431
Servizio prevenzione e protezione tel. 0584/6059445, tel.
0584/6059444
* Analisi chimico-cliniche, Segreteria tel. 0584/6055356, tel.
0584/6055331, 0584/6055332
* Anatomia patologica, Segreteria tel. 0584/6055525, tel.
0584/6055526
* Anestesia e rianimazione,
Caposala tel. 0584/6055272
* Senologia, riferimento infermieristico
tel. 0584/6058618
* Dermatologia, segreteria tel.
0584/6058661,
Caposala tel. 0584/6058665
* Diabetologia, segreteria tel.
0584/6059631
* Direzione sanitaria ospedaliera, segreteria 0584/6059582
tel. 0584/6059583
Ufficio Rilascio Cartelle Cliniche, tel. 0584/6055286 solo per
informazioni
Sabato chiuso
* Emergenza-pronto soccorsoaccettazione, Caposala tel.
0584/6055260
fax. 0584/6055268
Stazione infermieri tel.
0584/6055370
* Farmaceutica, ufficio al pubblico tel. 0584/6059410, fax.
0584/6059420
Farmacia fax. 0584/6055515,
Laboratorio farmaceutico
fax. 0584/6055509
* Vigili giurati (Securitas)
tel. 0584/6055623
* Terapia del dolore
tel. 0584/6057171
* Cappella - Parroco
tel. 0584/6059781
* Assistenza infermieristica
ospedaliera
tel. 0584/6059414
fax. 0584/6059413
* Formazione,
tel. 0584.6059275,
0584.6059252, 0584.6059233,
0584.6059234, 0584.6059237,
0584.6059240
fax 0584.6059230
* Assistenza sociale, portineria sede Via Comparini
Viareggio tel. 0584/385920,
fax. 0584/385931, U.O. Strutture assistenza sociale tel.
0584/6059228 - 0584/6059209
- 0584/6059235 - fax
0584/6059245
* Gastroenterologia e
Endoscopia Digestiva
Degenza tel. 0584.6058732,
Week Hospital tel. 0584.6058729
Day Hospital tel. 0584.6055226
Ambulatorio tel. 0584.6058712
Endoscopia Digestiva
tel.0584.6059604
* Cardiologia, Stazione infermieri tel. 0584/6059721
* Hospice, Caposala tel.
0584/6058701, stazione infermieri tel. 0584/6058700
*Progetti Informatici di
Area Vasta
tel. 0584/6059557
* Affari generali e legali
0584/6059646
Legale e contratti
tel. 0584/6059504,
tel. 0584/6059562,
fax. 0584/6059641
Convenzioni uniche nazionali
tel. 0584/6059642
Protocollo tel. 0584/6059652
- 0584/6059651
fax. 0584/6059650
Auditorium Ospedale Versilia
tel. 0584/6059592
Biblioteca tel.
0584/6059591
* Amministrazione contabile
e patrimoniale
Acquisti tel. 0584/6059459,
* Centro trasfusionale-Immunoematologia, reception tel.
0584/6055275
fax. 0584/6055367
* Chirurgia generale
Sala operatoria, Caposala tel.
0584/6055296
tel. 0584/6055297
* Medicina generale 1, Caposala
tel. 0584/6058748, stazione
infermieri tel. 0584/6058743,
tel. 0584/6058744
Day hospital, Caposala tel.
0584/6058761, accettazione
tel. 0584/6058754
* Medicina generale 2, Caposala
tel. 0584/6058736, stazione
infermieri tel. 0584/6058731,
tel. 0584/6058732
* Medico Competente tel.
0584/6059553
* Nefrologia, Caposala tel.
0584/6058650, stazione infermieri tel. 0584/6058652
Dialisi Caposala tel. 0584/
6059596
reception tel. 0584/6059492
* Neurologia, accettazione tel.
0584/6059539, 0584/6059543
* Neuropsichiatria infantile,
segreteria Tabarracci Viareggio
tel. 0584/6059236, ambulatorio
ospedale tel. 0584/6059528
* Oculistica, Caposala tel.
0584/6059739, stazione infermieri tel. 0584/6059737, tel.
0584/6059743
* Oncologia medica
Degenza: stazione infermieri
tel. 0584/6058677
Day Hospital: stazione infermieri tel. 0584/6058753
* Ortopedia,
segreteria 0584/6059704, Caposala tel. 0584/6059703, stazione
infermieri tel. 0584/6059701,
Day hospital stazione infermieri
tel. 0584/6059706
* Ostetricia e ginecologia
Sala parto accettazione tel.
0584/6055337
Ostetricia Caposala tel.
0584/6059753
stazione infermieri tel.
0584/6059754
Ginecologia Caposala tel.
0584/6059733
stazione infermieri tel.
0584/6059729
* Otorinolaringoiatria, Caposala
tel. 0584/6058654, stazione
infermieri tel. 0584/6058659
* Pediatria, Caposala tel.
0584/6059764, stazione infermieri tel. 0584/6059767,
accettazione U.T.I.N. tel.
0584/6059756, Pronto soccorso
pediatrico tel. 0584/6059768
* Poliambulatorio 1
tel. 0584/6059602
* Poliambulatorio 2
tel. 0584/6059554
* Preospedalizzazione
tel. 0584/6055335
fax 0584/6055389
* Psichiatria,
segreteria tel. 0584/6055239,
fax. 0584/6055237, stazione
infermieri tel. 0584/6055242
* Psicologia, tel. 0584/6055358,
ambulatorio ospedale tel.
0584/6059551
Tabarracci Viareggio tel.
0584/6059342
Forte dei Marmi tel. 0584/85342
* Radiologia, segreteria - accet-
tazione tel. 0584/6055216 - tel.
0584/6055217
* Riabilitazione-Recupero e rieducazione funzionale, segreteria tel. 0584/6059744 stazione
infermieri tel. 0584/6059747,
Centro ausili tel. 0584/6055306
* Riabilitazione funzionale Ospedale Versilia tel.
0584/6055307, Tabarracci
Viareggio tel. 0584/6059206,
Seravezza tel. 0584/6056705
* Urologia, stazione infermieri
tel. 0584/6058646
Dipartimento Prevenzione Sede
Pietrasanta - Presidio “P. Lucchesi”, via Martiri di S. Anna 12
- Segreteria tel. 0584/60589112-3-0 - fax 0584/6058864
* Igiene degli alimenti e della
nutrizione fax 0584/6058864
* Igiene e sanità pubblica fax
0584/6058864
* Sanità Pubblica Veterinaria
fax 0854/6058926
* Nuovi Insediamenti Produttivi (N.I.P.), segreteria tel.
0584/6058879
* Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro fax
0584/6058929, Numero verde
800/235303
Sede Viareggio
Presidio “G. Tabarracci”
via Antonio Fratti 530
Portineria tel. 0584.6059211
* Medicina legale, segreteria tel. 0584/6059351 - fax
0584/6059355
*Medicina dello sport, Segreteria tel. 0584/6059326 - fax
0584/6059325
Unità funzionali territoriali
* Attività consultoriali
Consultorio adolescenti Lido
di Camaiore tel. 0584/67876
Consultorio familiare Viareggio
Terminetto tel. 0584/30829
Consultorio familiare Lido di
Camaiore tel. 0584/67876
Consultorio familiare Querceta
tel. 0584/742194
Consultorio Nutrizionale
Tabarracci Viareggio
tel. 0584/6059339
* Disabilità, segreteria tel.
0584/385902
* Inclusione Sociale tel.
0584/385905
* Salute mentale adulti, segreteria tel. 0584/6055239
Centro salute mentale Camaiore tel. 0584/987712
Centro salute mentale Pietrasanta tel. 0584/738572
Centro salute mentale Viareggio
tel. 0584/385925
* Salute mentale infanzia
adolescenza, segreteria tel.
0584/6059236, fax. 0584/46202
* Sert (dipendenze, tossico dipendenze ed alcolismo) Viareggio tel.
0584/6056620 - fax.
0584/46202
Centro Anti Fumo
tel. 0584/6056620
Distretto
Pietrasanta
tel. 0584/6058817
tel. 0584/6058818
tel. 0584/6058821
fax. 0584/6058822
Arni tel. 0584/789088
Forte dei Marmi
tel. 0584/83873
fax. 0584/83896
Querceta
tel. 0584/742194
tel. 0584/768395
fax. 0584/743333
Ponte Stazzemese
tel. 0584/770023
ore 8 - 13 dal lunedì al sabato
Camaiore
tel. 0584/6056413
tel. 0584/6056419
fax. 0584/6056420
Camaiore portineria
tel. 0584/6056400
Lido di Camaiore
tel. 0584/619108
Assistente Sociale
tel. 0584/617419
Consultorio
tel. 0584/67876
Massarosa
Ufficio Vaccinazioni tel.
0584/938234
Sportello Farmaceutico
tel. 0584/93020
Assistente Sociale
tel. 0584/939768
fax 0584/938346
Centro Diurno
Stiava tel. 0584/92540
Tabarracci Viareggio
Portineria
tel. 0584/6059211
Segreteria
tel. 0584-6059222
fax 0584-6059225
Formazione
fax. 0584/6059230
tel. 0584/6059233
tel. 0584/6059244
Radiologia
tel.0584/6059250
Segreteria
tel. 0584/ 6059216
fax 0584/6059254
Viareggio Terminetto
tel. 0584/437532
Torre del Lago
tel. 0584/340463
Nota: per ragioni tecniche l’elenco dei numeri
telefonici potrà essere
soggetto ad alcune successive variazioni, sarà
nostra cura provvedere
tempestivamente agli
aggiornamenti necessari;
inoltre saremo grati a tutti
coloro che ci segnaleranno
inesattezze.
* Comunicazione Multimediale tel. 0584/6059783