Storia del Club 1949-2009 - Rotary Club Reggio Emilia

Transcript

Storia del Club 1949-2009 - Rotary Club Reggio Emilia
a cura di
Gino Badini
con la collaborazione di
Cesare Bellentani
scritti di
Giuseppe Albertini, Paolo Ampollini, Gian Paolo Barazzoni,
Vittorio Corradi, Ferdinando Del Sante, Francesco Fornaciari,
Camillo Galaverni, Alberto Lasagni, Franco Mazza, Vitaliano Nizzoli,
Lauro Sacchetti, Luigi Zarotti
Le fotografie riprodotte sono per la quasi totalità dei rtn
Paolo Paderni, Cesare Bellentani, Luigi Zarotti e Stefano Rossi
Rotary Club Reggio Emilia
1949-2009
Sessant’anni fra cronaca e storia
Profilo dei primi cinquant’anni
Iniziative del Club nell’ambito dell’azione
profes­sionale, internazionale e di pubblico interesse
Anno di fondazione: 16 gennaio 1949 (Club padrino: Milano)
Data di consegna della «Carta»: marzo 1949
Soci al momento della fondazione: 33
Club contatto: con scambi di visite, Blois (Francia), Budapest-Sasad (Ungheria), Casablanca (Marocco).
Club Padrino: RC di Guastalla (1957), RC Val Secchia (1996), RC Brescello Tre Ducati
(2002), RC Terra di Matilde (2007); inoltre: Rotaract Club Reggio Emilia (1974) e Interact Club Reggio Emilia (2004).
Attività
-Ristampa dell’opera di Gasparo Scaruffi L’Alitinonfo.
-Convegno sul barone Franchetti: storia personale, sociale e musicale.
-Convegno di studi storici sulle mura di Reggio.
-Tavola rotonda sul tema La diga di Vetto.
-Quinto centenario della nascita di Antonio Allegri. Lettura della tragedia romantica Il
Correggio (Teatro Asioli di Correggio).
-Visita alle aziende reggiane.
-Ospitalità a borsisti statunitensi.
-Iniziative dedicate alla cultura, alla sanità, all’attività giornalistica, all’approfondimento
di termini giuridici, all’etica negli affari e nelle professioni.
-Restauro e rimessa in ripristino del chiostro e della chiesa reggiana di Santo Stefano.
-Incontri sui problemi della nostra realtà locale e nell’attuazione del corso di laurea in
ingegneria gestionale.
-Forum distrettuale su Arte e Scienza, linguaggio a confronto.
-Incontro di studio sulla camera arbitrale con la Camera di Commercio industria, agricoltura e artigianato di Reggio Emilia.
-Convegno Airc sul tema La ricerca sul cancro alle soglie del Duemila, con la partecipazione di Umberto Veronesi.
-Partecipazione con il RC di Blois per la costruzione di due pozzi e di una casa di maternità a Keran (Burkina Faso).
-Congresso sulle nuove prospettive economiche del Sudafrica.
-Borse di studio per giovani laureati.
-Incontri sul Polo universitario reggiano.
-Concorso di borsa di studio per il perfezionamento in ingegneria economico-gestionale.
-Seminario sulla Rotary Foundation.
-Assistenza per l’assegnazione delle borse di studio della Rotary Foundation.
-Partecipazioni alle manifestazioni sul IV centenario della Ghiara e sul millenario della
basilica di San Prospero.
-Tavola rotonda Donazione organi e trapianto.
-Convegno con Ifoa: Investire in formazione per costruire il futuro.
Riconoscimenti
da parte della rotary foundation inerenti al
Club
PHF - Paul Harris Fellow
209 (128 PHF e 81 pietre: il 74% dei riconoscimenti sono stati
assegnati nel decennio 1998-2008)
Benefattori della Rotary Foundation
33 (21 rotariani e 12 esterni)
GRD (Major Donors) *
3 (Luigi Zarotti e Marina Melloni, Camillo Galaverni
e Annarosa Guarnaschelli, Alberto Lasagni e Maura Manghi)**
*Un socio onorario del Club, Bruno Ghigi, è GRD al massimo
livello e, come disposizione testamentaria (Bequest Society), al quarto
livello.
**Nell’Annuario internazionale del GRD vengono riportati anche i
nomi e cognomi delle consorti.
Presidenti del Club
1949-50 Sandro Cucchi
1950-51 Giovanni Recordati
1951-53 Antonio Biancheri
1953-55 Aldo Bacchi Andreoli
1955-57 Dino Pampari
1957-59 Guido Furlani
1959-61 Sandro Cucchi
1961-63 Sergio Finzi
1963-65 Cesare Bossi
1965-67 Aldo Lardinelli
1967-69 Antonio Grandi
1969-71 Guido Franzini
1971-73 Paolo Del Monte
1973-75 Paolo Fornaciari
1975-77 Alcide Spaggiari
1977-79 Emilio Bernabei
1979-81 Severo Peri
1981-83 Luigi Slanzi
1983-85 Paolo Del Monte
1985-86 Amedeo Magnani
1986-87 Giovanni Bertolani
1987-88 Cesare Corradini
1988-89 Giovanni Manenti
1989-90 Carlo Visconti
1990-91 Paolo Paderni
1991-92 Corrado Spaggiari
1992-93 Romeo Antonio Galaverni
1993-94 Franco Boni
1994-95 Gino Badini
1995-96 Franco Mazza*
1996-97 Rodolfo Bellentani
1997-98 Luigi Slanzi
1998-99 Franco Gobbi
1999-00 Vitaliano Nizzoli
2000-01 Vittorio Corradi
2001-02 Francesco Fornaciari
2002-03 Giuseppe Albertini
2002-04 Gian Paolo Barazzoni
2004-05 Ferdinando Del Sante
2005-06 Alberto Lasagni
2006-07 Camillo Galaverni
2007-08 Lauro Sacchetti
2008-09 Paolo Ampollini
2009-10 Marco Masini (eletto)
2010-11 Gianni Boeri (incoming)
* Governatore del Distretto 2070 nell’anno rotariano 2001-02
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Saluto del Presidente
Sessant’anni e non dimostrarli
Paolo Ampollini
presidente 2008-2009
Perito industriale.
Agente Procuratore di importante Compagnia di Assicurazioni
dal 1968.
Mi accingo a scrivere un breve saluto introduttivo con un po’, anzi con molto, “pudore”
e preoccupazione. Non riesco a considerare “normale” il fatto che sia io chiamato ad assolvere a questo compito.
Il mio primo pensiero va ai Past President che mi hanno preceduto e anche per loro svolgo questo mio breve intervento.
Sessant’anni e non dimostrarli!
Il nostro Club all’età di sessant’anni è attivo e vitale come un giovanotto.
Lo spirito e il dettato rotariano non consentono incertezze e quando si fa riferimento al
“Servire il prossimo” non si può invecchiare perché la necessità del servire, forse cambia
aspetto, ma non si esaurisce mai. Negli anni il Rotary cambia e si adegua, nell’organizzazione, nel modo di comunicare e anche nel modo di trattare i problemi emergenti.
Ciò che non cambia è lo spirito rotariano che resta vivamente e modernamente radicato
nell’amicizia tra i propri membri che si riverbera inevitabilmente nelle azioni al servizio degli
interessi generali delle comunità nelle quali vivono ed operano i rotariani di tutto il mondo.
Grazie alla autorevolezza ed all’impegno degli uomini che ne hanno fatto e ne fanno parte
e che ne hanno tenuto le redini negli anni, il nostro Club è diventato e si è mantenuto un
punto di riferimento qualificato ed ascoltato sia dalle Istituzioni che dalle organizzazioni
culturali, sociali ed economiche locali.
Il nostro Distretto è riconosciuto come il più grande del pianeta ed il nostro Club oltre
ad essere uno dei più antichi è anche uno dei più numerosi. Come si può non essere orgogliosi di farne parte.
Tutti noi, cari amici rotariani, dobbiamo andarne fieri ed impegnarci costantemente per
ottenere al nostro Club sempre maggiori e più prestigiosi successi nella nostra attività
sociale.
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Mi piace qui ricordare una curiosa coincidenza.
Il motto dell’anno in cui abbiamo festeggiato il Cinquantenario era “Vivi il tuo sogno
rotariano”, che è stato completato dal Governatore di allora, Umberto Ardito, con “Trasforma questo sogno in realtà con entusiasmo”.
Il motto del nostro anno, il sessantesimo, “Concretizza i sogni” e ancora meglio in Inglese, “Make Dreams Real” è praticamente lo stesso di allora.
Ma forse questa non è una semplice coincidenza perché ogni rotariano che opera nell’interesse generale con spirito di servizio è anche un sognatore.
Trasformare questi sogni in realtà deve essere il nostro impegno quotidiano.
Viva il Rotary e viva il Club di Reggio Emilia.
Anche se a me, giustamente, non sono state fatte le domande proposte ai past president,
ritengo doveroso evidenziare alcuni momenti salienti del mio scorcio di annata rotariana.
Tralascio le magnifiche occasioni di incontri “interni” che abbiamo vissuto assieme e che
meriterebbero però di essere ricordati nell’ambito dell’attività del Club tendente a rinsaldare sempre più lo spirito ed il senso di appartenenza.
Abbiamo avuto uno splendido, e per certi versi sorprendente, incontro con Giampaolo
Pansa e Adele Grisendi. Oltre ai noti argomenti trattati nei libri di Pansa che, specialmente
nella nostra zona, suscitano ricordi dolorosi e fortissime passioni, abbiamo avuto modo,
grazie anche alla presenza della sua compagna Adele Grisendi di entrare, con leggerezza e
discrezione nell’intimità del loro rapporto umano oltre che professionale. Ne è uscita una
serata molto interessante e in linea con lo spirito di servizio che caratterizza il Rotary.
Abbiamo organizzato un incontro con la stampa reggiana e con il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Del Boca in una serata in cui si è liberamente discusso dei
“mali” e delle “virtù” del giornalismo italiano.
Nella stessa giornata è stato presentato il libro “Grande guerra piccoli generali” dello stesso Del Boca e allestita, a ricordo del 90° anniversario di Vittorio Veneto, una interessante
mostra di cimeli della “Grande Guerra”.
Voglio anche ricordare una serata all’insegna della bontà, dell’altruismo e della solidarietà
che abbiamo trascorso ai Cappuccini con la meravigliosa Sig.ra Nasi in una atmosfera
densa di emozioni e di buoni sentimenti.
Questi sono stati, per ora, i personaggi che hanno maggiormente interessato il mio anno;
altri ce ne saranno nel prosieguo dell’annata infatti abbiamo in programma almeno tre
“eventi” che interesseranno la vita cittadina in campi di grandissimo interesse locale e
nazionale.
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1 12 settembre 2008. Mostra
sulla Grande Guerra
2 Lorenzo Del Boca e Paolo
Ampollini
3 Presentazione del volume di
Pansa
4 Premio della Bontà 2008 alla
Signora Claudia Nasi
5-6 Università degli Studi, 5
marzo 2009. Il Prorettore
Luigi Grasselli riceve il
distintivo di socio onorario.
Sotto. Consegna del
premio Lombardini ad un
neolaureato
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1 Incontro “Casa Peri”, 5 settembre 2008
2 Brevini parla della sua azienda
3 L’iniziativa Mus-E per le scuole
reggiane
4 Cena degli auguri 2008 con la
presenza di Antonella Spaggiari
5 Labaretto a Sergio Vaiani
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Frammenti (disordinati) di un anno
di “governatorato”
Franco Mazza
governatore 2001-2002 del Distretto 2070
Avvocato libero professionista; consigliere della Sede Reggiana della Banca d’Italia; delegato dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme per Reggio Emilia; presidente di fondazione
onlus.
In quest’anno rotariano 2008/09 ricorre il 60° anno di vita del Rotary Club “Reggio
Emilia” e, come d’uso e di convenienza, è il momento di un “resumé” generale degli
accadimenti (che si ritengono più significativi e rilevanti) verificatisi negli ultimi anni,
ovviamente nell’ambito del nostro Rotary, ma che inevitabilmente hanno coinvolto anche
chi e quanti ne sono stati compartecipi dall’esterno.
Archiviato il cinquantenario (1989-99), che, per molti versi, credo possa considerarsi
l’anno della svolta e della crescita del nostro club, sia nei confronti della nostra Comunità
sia nei confronti del nostro Distretto, sia nei confronti della Internazionalità Rotariana
e non, pare che, in questi ultimi 10 anni di vita rotariana reggiana, possano annoverarsi
- fra i tanti - altri due momenti importanti per il nostro club e che oggi mette conto di
ricordare. Il primo in assoluto (e anche il più recente) è il centenario (2005-06) del “Rotary International” (come è ampiamente noto, il Rotary è stato fondato da Paul Harris
nel 1905) che ha impegnato il nostro Club in una vera e propria kermesse di eventi, quali
mai si era potuto registrare in passato e che ci ha posto all’evidenza e alla considerazione di
tutti, il secondo, a mio parere meno (localmente) importante, ma, tutto sommato, piuttosto interessante,se non altro perché ha costituito un “quid novi” per il nostro Club e,
in qualche modo, ci ha collocati al centro del Distretto 2070 (per chi non lo sa, il Rotary
Club “Reggio Emilia” fa parte del Distretto 2070, che è composto da Emilia-Romagna,
Repubblica di San Marino e Toscana) e non solo; nel febbraio 2001, nella Assemblea
Internazionale di Los Angeles, lo scrivente è stato eletto Governatore Distrettuale e così
“Reggio Emilia” ha espresso, per la prima volta, nella sua cinquantennale storia, il Governatore del Distretto. Quindi, oggi, il Curatore di questo libro di ricordi rotariani degli
ultimi anni, vale a dire dal 1998/09 al 2008/09, (il caro amico Gino Badini) mi chiede
di scrivere qualcosa su questa mia esperienza, ritenendo, bontà sua, che possa interessa-
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re ancora a qualcuno; gliene sono comunque assai grato, anche se penso che i più (nel
Rotary) già mi abbiano sentito riferirne e ne sappiano abbastanza, ma forse qualcuno mi
accredita di qualche residuo interesse e allora mi accingo a raccontare, a questi quattro
lettori di buona volontà, quanto mi è rimasto nella memoria di quel turbinoso periodo
della mia vita (e della vita di mia moglie, che mi ha sempre accompagnato e seguito in
ogni momento di questa esperienza, invero discretamente affaticante!). Ho definito questo mio (pardon, nostro) segmento di vita “turbinoso”, ma devo aggiungere anche “lungo
e faticoso”, pur se, alla fine, assai “gratificante” sul piano umano, soprattutto.
“Lungo e faticoso” ho detto, perché se è vero che il Governatore entra in carica il 1 luglio
dell’anno di sua pertinenza, è anche vero che, prima di allora, costui ha già svolto un lungo “apprendistato” (circa un anno), nel quale ha avuto modo di prendere contatto in presa
diretta con il Distretto, con tutti i Rotary Club che ne fanno parte, con i Distretti Italiani
(che sono 10), con gli altri Governatori nel Mondo (che sono 530), con la Dirigenza del
Rotary International ..., in una parola, con una gran parte del Pianeta/Terra (posto che il
Rotary, in allora e ora, era ed è presente in 168 Paesi). Senza dire poi che, dopo la cessazione della carica annuale, cioè dopo il 30 giugno dell’anno successivo, vi è ancora una sorta
di inerzia, fortunatamente decrescente, ma che dura ancora un anno circa.
In buona sostanza, quindi, l’impegno, complessivo, sia pure con intensità diversa, ha
una durata di circa 3 anni, nell’ambito dei quali il Governatore deve visitare più volte i
Rotary Club del suo Distretto (2070), deve partecipare ad eventi internazionali (tra cui,
l’Assemblea negli U.S.A. il Congresso Mondiale in luoghi sempre diversi,che sono obbligatori), deve rapportarsi con gli altri Distretti che fatto parte della Sua zona mondiale
(l’Italia è inserita nella zona 12, che comprende l’Europa, gran parte dell’Africa e del
Medio Oriente). Nel mio caso, ad esempio, nell’anno 2001/02 ho (abbiamo) percorso in
macchina circa 100.000 Km, in aereo alcune, (molte) decine di migliaia di Km, ho (abbiamo) incontrato gli oltre 6.000 soci rotariani del Distretto 2070 visitando i 93 Rotary
Club di appartenenza, ho (abbiamo) passato a casa, in pratica, soltanto qualche sabato e
qualche domenica; tutto il resto era ... Rotary.
Ergo è di facile comprensione che questo impegno è stato per me (e per Cicci, che, come
ho già detto, ne ha condiviso ogni momento ufficiale e ufficioso, fatti salvi pochi incontri,
il cui protocollo non ne prevedeva la presenza) piuttosto intenso e complicato, soprattutto per chi, come me (noi), era (e siamo rimasti) intimamente provinciale, legato quasi
fisicamente alla propria terra, alle proprie consuetudini, alle proprie tradizioni.
E, con questa osservazione, ho così concluso le considerazioni di segno meno positivo, perché, e mi affretto a dirlo!, tutta la restante parte della mia (e nostra) esperienza rotariana
è stata di segno fortemente positivo e gratificante.
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2
1 Tavolo della Presidenza al
Congresso Distrettuale di Modena
2 Anna Maria Artoni e Oscar
Zannoni al Congresso di Modena
3 Atrio della sede del Congresso
di Modena
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In primo luogo, perché abbiamo toccato con mano e vissuto quella che forse è la più
importante connotazione del Rotary: la “sua internazionalità”, che lo fa essere titolare di
un seggio permanente all’Onu, che gli ha consentito di essere il più accreditato fondatore
dell’Unesco, che lo vede presente in tutto il Mondo con rapporti privilegiati con i governi
e le popolazioni dell’intero Pianeta/Terra, che lo vede, in continuo, protagonista di iniziative culturali, umanitarie, solidaristiche, di pace!!! a favore dell’umanità, senza distinzione
di razza, di sesso, di credo politico, di religione.
Già nell’Assemblea annuale del Rotary in Los Angeles (quella, nella quale è stata formalizzata la mia nomina a Governatore, peraltro già avviata e votata ben prima in sede
distrettuale), è stato veramente schoccante per un convinto provinciale, come io sono,
non soltanto, l’apprendere i principi rotariani e studiare Rotary in profondità (qualcosa
sapevo, avevo fatto altre esperienze locali) avendo come docenti i massimi esponenti del
“Rotary International” ma, soprattutto, vivere per quasi due settimana in un bagno di
totale internazionalità, che vedeva la presenza di 530 Governatori, in rappresentanza di
tutti i Distretti di tutto il Mondo e, in particolare, gli interventi qualificati del Segretario
Generale dell’ONU, del Presidente degli Stati Uniti, dei Presidenti di Unicef, di Fao, di
Oms che, con accenti di forte partecipazione, esprimevano credito, rispetto, riconoscenza
per cosa, a loro dire, il “Rotary International” significava nel mondo e per quanto aveva fatto e stava facendo per ovviare alle necessità, sempre più gravi ed impellenti, della
Umanità, povera, bisognosa e dolente. Ricordo, come in un flash luminoso, le parole di
Kofi Hannan, allora Segretario Generale dell’Onu, che, con toni commossi, avendo al
suo fianco la Presidente norvegese dell’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità) ringraziava il Rotary per l’ormai ventennale aiuto umanitario, diretto alla eliminazione delle
gravi malattie infettive dell’Infanzia nel Mondo (prima fra tutte la poliomelite), “senza
il quale ogni sforzo, pur encomiabile, di tutte le organizzazioni governative, non
governative, umanitarie del Pianeta sarebbe stato vano” e terminava il suo intervento
con un “Grazie, grazie Rotary!”, che usciva dal rigido tono protocollare e diventava
quasi un accorato grido di riconoscenza e di speranza insieme. Ai più è sembrato che Kofi
Hannan, oltre al tono veramente commosso, avesse qualche lacrima che gli rigava il viso!
Sono momenti che non si dimenticano!
Così come non ho mai dimenticato la testimonianza diretta di alcuni Governatori (confermata a viva voce da alcuni commentatori internazionali presenti in Assemblea in rappresentanza delle maggiori testate giornalistiche americane) secondo la quale tutti (o quasi) i “tavoli di pace”, passati e presenti nel Mondo, si sarebbero avvalsi e si avvarrebbero
dell’opera, silenziosa e coperta, di uomini rotariani, a ciò chiamati e autorizzati dalla massime (e contrapposte) Autorità in conflitto, soprattutto per finalità umanitarie, ma non
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solo. Ricordo, in particolare, che alcuni Governatori di Pakistan e India affermavano di
essere stati autori diretti di trattative difficilissime in occasione dell’incombente conflitto
Pakistan/India per la supremazia nucleare in Asia (si ricorderà che si arrivò a ipotizzare
anche uno scontro bellico fra i due Stati, che minacciavano l’uso della bomba atomica).
Non si riusciva costituire un “tavolo di pace” fra questi Stati e, alla fine, l’intervento del
Rotary (o, meglio, dei Rotary locali) fece si che questo tavolo si costituisse, sia pure con
estrema fatica, e che si riuscisse a scongiurare una crisi, che minacciava la pace del Mondo.
Questo “tavolo” ancora esiste ed è un ottimo, attuale strumento di dialogo e di confronto fra Stati, nel quale il Rotary continua ad essere presente e a svolgere una importante
funzione di mediazione e di collegamento. Anche questa è una prova, vera e reale, della
valenza internazionale del Rotary!
Altrettanto si può dire, peraltro, della costante presenza mediatrice del Rotary nelle “zone
calde” dell’Africa, dell’America Latina, dell’Asia, del Medio Oriente, laddove gli uomini
del Rotary operano quotidianamente (anche se in modo del tutto “ufficioso” posto che il
Rotary non è organo “ufficiale” di mediazione politica) per contenere, nel massimo grado
possibile, le “spinte” perverse di certe “guerriglie”, di tentativi egemonici di sopraffazione,
di “pulizia etnica e razziale” e, recentemente, anche, del terrorismo internazionale.
Gli addetti ai lavori ben conoscono questa diuturna “opera di pace” svolta dal “Rotary International” e ne apprezzano lo spirito autentico di “volontariato rivolto al bene comune”,
così come i governanti, che lavorano per la pace, hanno in grande stima lo sforzo economico che il Rotary sopporta, anno per anno, per formare giovani laureati in “Operatori
di Pace”; è noto, infatti, che ogni anno, circa 100 giovani laureati nel Mondo (in genere
sono laureati in scienze politiche, giuridiche ed economiche, ma non solo), completano
il loro bagaglio culturale con un diploma/master sulla Pace, attraverso borse di studio di
non poco conto economico, che consentono di “specializzarsi” nelle più prestigiose Università del Mondo.
Recentemente, anche una giovane laureata di Modena e un giovane laureato di Faenza si
sono diplomati in “OPERATORI DI PACE” e sono stati, subito richiesti da una importante organizzazione mondiale, ove operano con ottimi risultati.
Questa, in estrema sintesi, la vocazione primaria del “Rotary International” che fa di questa Associazione un importantissimo soggetto, “no profit”, non governativo, di supporto
insostituibile per ogni Stato virtuoso, che operi per il bene comune nel Mondo.
In secondo luogo, questi tre anni di Rotary a buon livello mi hanno consegnato una
infinità di splendidi rapporti, di belle conoscenze, di fortunati incontri che, in condizioni
normali di vita, non avrei mai avuto.
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Ho stretto la mano a migliaia di uomini e donne di appartenenza rotariana, ho stretto
la mano a centinaia di uomini e donne di appartenenza extra rotariana, ma pur sempre
nell’ambito di rapporti rotariani.
Ho stretto conoscenze di grande interesse umano e professionale, arricchendomi nello
spirito e allargando la mia visione della vita.
Tutto ciò io lo debbo al Rotary, che mi ha consentito (pur in un “turbinoso” susseguirsi
di incontri e di eventi) di appropriarmi di esperienze, di sentimenti, di sensazioni, le più
disparate ma pur sempre nuovi e stimolanti, che mi hanno fatto conoscere meglio l’uomo
(il mio simile) nel suo complesso e, di conseguenza, me stesso, più di quanto non avevo
realizzato in cinquant’anni di vita normale.
Ed ecco la seconda ricchezza, che il Rotary mi ha consegnato a piene mani, dopo il
primo grande valore acquisito della internazionalità: vale a dire, il valore della umanità,
intesa sia in senso oggettivo sia in senso soggettivo.
Posso dire, non solo, di essermi arricchito di tante, tante esperienze umane, ma anche di
essere - io stesso - meglio maturato alla luce di tali esperienze, tutte “giocate” sui principi,
sui valori, sulla intima esperienza del Rotary, che, poi, altro non sono se non i messaggi di
vita virtuosa, tramandati da sempre dalla “prudenza” laica e religiosa.
In buona sostanza, ho avuto la fortuna di questa convivenza e/o frequentazione con
questi alti insegnamenti, che, volente o nolente, mi hanno cambiato, imprimendo un
valore aggiunto di qualità al mio normale trend evolutivo; che, poi, i risultati personali
siano pari alla qualità delle ricchezze umane assorbite ... non è detto, anche se la speranza
è sempre l’ultima a morire: del tipo “finché c’è vita, c’è speranza”!
Ma, tralasciato questo, inutile riferimento personale, non resta che archiviare questo secondo arricchimento di intensa valenza umana, che, peraltro, mi ha condotto ad una
conseguente, convinta considerazione: proprio perché il valore umano è il più autentico ingrediente del vivere e dell’agire rotariano, il vero Rotary si pratica e si vede nei Rotary di base,
cioè nei club, laddove i rapporti e i confronti sono immediati e sono maggiormente improntati
ai valori umani di buona conoscenza e di amicizia.
Per contro, laddove le idee e le buone volontà subiscono - per ineludibili necessità
associative - vari passaggi e si confrontano con successivi confronti e controlli, non è improbabile che perdano vigore, nonché l’iniziale entusiasmo, e, pur nella totale buona fede,
perdano quell’ineguagliabile valore umano, che li aveva caratterizzati all’inizio.
Nelle 93 visite ai 93 Rotary Club del Distretto 2070 e nei numerosi altri, importanti o
meno importanti, eventi distrettuali e non, ho sempre provato grande consolazione e
soddisfazione nel rapporto diretto con gli uomini e le donne dei Rotary Club, con le loro
sincere espressioni, con i loro progetti, con le loro proposte, che avevano il grande pregio
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4
1 La massima onorificenza di
casa d’Asburgo, il Gran Toson
d’oro, indossato per gentile
concessione
2 Alinari di Firenze sponsor del
distretto 2070
3 Lectio Magistralis del prof.
avv. M. Jasonni; presente il
sindaco Guazzaloca e altre
autorità di Bologna
4 Anheim Los Angeles. Franco
Mazza e il Presidente Internazionale R. King con le
consorti
5 Forlì 2001. Inaugurazione
del parco pubblico Paul Harris, alla presenza del Sindaco
e del Vescovo della città
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dell’attenzione, tutta umana, e della incondizionata solidarietà ai problemi, talora assai
gravi, della Umanità, a loro vicina, ma anche a loro lontana migliaia di Kilometri, Tutto
ciò era frutto di una elaborazione, semplice e diretta, delle necessità e delle sofferenze
altrui, nel nome del Rotary, quasi che si volesse stabilire una equazione immediata tra
l’importanza della propria appartenenza e la ineludibilità di problemi che dovevano essere
risolti.
Ecco, perché amo i Club ove l’esperienza rotariana è genuina e sincera e, tra questi, i club
più giovani di formazione, soprattutto se composti da uomini e donne che antepongono
la passione e l’entusiasmo alle autoreferenze, alle talora eccessive interpretazioni accademiche o alle elucubrazioni o speculazioni sul Migliore Agire Rotariano; troppo spesso,
questi ultimi si “annegano”, sia pure in perfetta buona fede, in una narcisistica visione del
Miglior Rotary e perdono di vista “il FARE”, con ciò disperdendo la vera essenza degli
insegnamenti di Paul Harris.
Credo di aver capito che il vero Rotary va pensato con un corretto sedimento culturale
nel rispetto della forma e delle regole, ma subito dopo va realizzato, senza ritardi o infingimenti, con passione e con cuore, così come i principi e i valori rotariani insegnano
e indicano, quasi che si voglia, talora con una punta di semplicità infantile, rincorrere un
sogno, che si ha timore di perdere, se non lo si realizza al più presto!
Ma qui mi fermo, poiché corro il rischio di essere inteso alla stregua di un “Solone” che
vuole pontificare e scambiare “aria fritta” per sostanza pura. Non lo vorrei mai!
Voglio, per contro, chiudere questo breve inciso in ordine al mio Pensiero/Bignami sul
“Rotary”, ricordando due accadimenti, che mi hanno talora provocato qualche leggera
sofferenza di percorso, ma anche tanta consolazione e che, tutto sommato, sono la cartina di tornasole di quanto sopra detto.
Sei anni fa, quando ero Governatore del Distretto, ho fatto, per così dire, nascere un nuovo Club, che a mio parere, aveva tutte le caratteristiche per essere un buon Rotary Club,
sia perché era composto da giovani seri e affidabili, oltreché rotarianamente adeguati, sia
perché costoro erano pieni di entusiasmo e vogliosi di entrare nel mondo rotariano,
avendone ben compreso le finalità.
Ebbene, come sovente capita nella vita, ebbi imprevisti ostacoli, peraltro non sempre coerenti e fondati, ma alla fine questo giovane club, composto da giovani intellettualmente
onesti e ricchi di cuore e di entusiasmo umano, è venuto alla luce, ha poi dovuto subire
qualche piccolo contrattempo di crescita, ma ora veleggia sicuro in mare aperto con la
sicurezza della propria buona fede e con tanta voglia di fare.
Poi, due anni fa, a seguito di un preciso incarico ricevuto, mi sono interessato alla nascita
di un altro, nuovo club e, questa volta senza sofferenze, ma con un discreto dispendio di
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1 Visita del Governatore al RC
di Reggio Emilia
2 Sala del Tricolore; visita in
occasione della assemblea di
Anneheim Los Angeles
3 Foto ricordo nascita RC Brescello Tre Ducati
4 RC Firenze Nord, 7 gennaio
2002. Celebrazione del Tricolore
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tempo e di energie; dopo una “gestazione” di quasi un anno, ho avuto la soddisfazione di
presentarlo alla attenzione del Distretto e di vederlo subito pimpante e in grande salute.
In questa occasione, ho avuto la condivisione immediata e piena del club padrino e molti
aiuti da amici rotariani, anche se ho dovuto fronteggiare varie pressioni per la ammissione
di persone valide sul piano sociale, ma meno valide sul piano rotariano e umano (come
spesso succede).
Ancora una volta, anche a costo di un lungo e pignolo vaglio incrociato di età anagrafica,
di validità sociale e umana, e sopratutto, di totale adeguatezza rotariana, ho avuto la fortuna di veder nascere e crescere, quasi per incanto, un gruppo di uomini e donne (molte
donne!) che - a mio parere - erano già rotariani prima di ricevere l’investitura e, soprattutto, erano già coesi prima di essere “gruppo”, in quanto portatori di sentimenti e di valori,
assolutamente condivisi, talora senza neppure saperlo.
Pure in questo caso, il nuovo club veleggia in mare aperto (peraltro anche con l’aiuto di
un vero esperto di mare) con sicurezza e con il solo rischio eventuale di perdere di vista
l’entusiasmo iniziale; ma sono certo che ciò non accadrà, sicuro come sono della loro
valenza umana e della loro serietà intrinseca.
Tutto ciò per confermare che, per fare Rotary in modo serio e concreto, bisogna essere
giovani di mente e di cuore, avere passione e entusiasmo per sovvenire alle necessità, talora
pesantissime, della umanità bisognosa, avere compreso che l’azione rotariana supera gli
interessi personali di chi la compie; orbene, se tutti questi modi di essere sono presenti
nell’uomo, socio del Rotary, questo uomo è un rotariano vero, così come lo sono, a mio
modesto avviso, gli appartenenti a questi due recenti Rotary Club del Distretto 2070, di
cui prima ho riferito.
Ma mi accorgo ancora una volta di avere esagerato, posto che, qualche riga fa’ avevo
promesso di fermarmi!
Stacco la spina, ma voglio essere ben sicuro di avere espresso il mio punto di vista sul
Rotary, anche se con il rischio ... concreto di essermi ripetuto.
Detto (e ridetto) ciò, sono andato chiaramente fuori tema e purtroppo me ne accorgo
soltanto ora, non ho minimamente rispettato le richieste del mio amico Gino Badini, che
aveva insistito per un “resumé” leggero, incentrato su incontri importanti (se ve ne fossero
mai stati) e su fatti o curiosità del mio anno “da Governatore”.
Si voleva un pezzo leggibile e magari godibile e forse ne è uscito un polpettone di lettura
probabilmente annoiata.
Me ne scuso, ma questa era una delle poche, residue occasioni di scrivere di Rotary, almeno così come io lo intendo, e me ne sono approfittato.
Quindi, con il capo cosparso di cenere e nella speranza di recuperare, almeno in parte,
25
il perdono e l’interesse dei miei quattro lettori, concludo questo mio ricordo con alcuni
flash abbastanza disordinati, così come mi vengono in mente.
Rammento una Assemblea Distrettuale in quel di Prato, nella Galleria antiquaria di Farsetti, ove, immeritatamente forse, ebbi una presenza incredibile di rotariani (e di consorti); credo fossero circa 700 presenti; incredibile!
Rammento il Congresso finale del Distretto nell’Auditorium “Monzani” della Banca Popolare dell’Emilia- Romagna in Modena, con una presenza altrettanto formidabile di
congressisti (mi pare fossero circa 800, tra rotariani, consorti e ospiti stranieri) e la successiva bella festa conviviale nella “Villa Quadra” dei coniugi Agazzotti/Zanasi in Provincia
di Modena, impreziosita dalla importante sfilata di moda di Mariella Burani (non finirò
mai di ringraziare adeguatamente Mariella e Walter Burani per aver aggiunto grande valore al Congresso del nostro Distretto).
La gioia di questa festa subì - per la verità -qualche leggero appannamento a causa del’eccessiva presenza (non previamente segnalata) di rotariani ed ospiti (ne aspettavamo circa
350 e ne arrivarono oltre 550), mai poi tutto finì in gloria, ugualmente. Ricordo la partecipazione, mia e di Cicci, ai vari, importanti Premi ed eventi Distrettuali. Dal “Columbus” nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, al “Boccaccio” nella
chiesetta sconsacrata di Certaldo, ove ebbi la fortuna e il piacere di premiare lo scrittore
Pontiggia e il giornalista Bruno Vespa, al “Barsanti” in Pietrasanta, al “Verdi” in Parma,
ove vennero da me consegnati riconoscimenti a studiosi stranieri di Giuseppe Verdi,
unitamente al dott. Carrara Verdi, nipote del grande musicista e tanti altri (almeno 10) di
non minore importanza, che non descrivo per necessità di spazio.
Rammento le oltre 150 visite ai club del Distretto (per visite ufficiali e per successive
opportunità rotariane) e tra queste mi piace ricordare l’evento iniziatore della successiva
periodica celebrazione rotariana del “Primo Tricolore”; si era a Firenze il 07.01.2002
presso il “Firenze Nord” in un clima di grande entusiasmo, non da ultimo anche perché
il Governatore ... proveniva dalla città che aveva visto nascere la bandiera nazionale, che lì
si voleva solennemente ricordare.
Rammento, infine, i 12 giorni di Los Angeles vissuti con il Presidente Internazionale,
con le massime cariche istituzionali del Mondo occidentale e con i rotariani di 168 paesi.
Un ricordo indimenticabile, anche e soprattutto per un provinciale, poco incline ad una
simile esperienza.
Però, a questo punto, sono io a rivolgermi e a chiedere a Voi (non solo ai quattro miei
lettori affezionati, ma anche a Voi tutti che prenderete in mano questo libro, se avrete la
pazienza di leggermi), di voler credere a questo Rotary, internazionale, umano e umanitario, soprattutto per ciò che ha fatto e promette di fare a favore delle varie comunità
26
bisognose nel Mondo, con un approccio fortemente laico, ma con una visione assai religiosa della vita di ognuno di noi.
Così come, nella sua sfera di competenza, ha fatto (e promette di fare ancora) il Rotary
Club “Reggio Emilia”, nei suoi 60 anni di vita, specialmente in questi ultimi 10 anni, che
hanno segnato una sempre più incisiva partecipazione ai problemi della comunità locale.
Viva il Rotary!
1
1 I Governatori italiani del RC
anno 2001-02
2 Elena e Franco Mazza durante il periodo di Governatorato
2
27
1
2
3
1 Inaugurazione del Ryla 2002
in Bologna
2 Consegna di un’attestazione
al Sindaco di Riccione
3 Con il Comandante della
Brigata Carabinieri di
Firenze
4 In visita al Club di Cesena
4
28
Alcuni riferimenti biblio-sitografici
Gli “annali” del sodalizio (con i principali eventi) sono rispecchiati dai bollettini Rotary Club di
Reggio Emilia, la cui serie ha inizio nei primi mesi del 1949 e prosegue, pur con qualche lacuna,
fino ai giorni nostri (attualmente anche sul sito Internet, vd. sitografia).
Dal 2001 il Bollettino è diretto da Cesare Bellentani.
Sull’attività del Club dall’anno della nascita al 1999, vd. inoltre
Gino Badini-Michelangelo Fantuzzi (a cura), 35° anniversario della fondazione del Rotary Club
di Reggio Emilia, allegato al Bollettino RC RE del gennaio 1984.
Narsete Iori (a cura), Cinquant’anni di Rotary a Reggio Emilia (1949-1999), suppl. al Bollettino
RC RE a. 49°, n. 182, feb.-mar. 1999.
In generale, per quanto attiene all’Italia
AA.VV., Il Rotary in Italia, Distretto 2030, Genova 2003, voll. 3.
Sitografia
www.rotary.org
www.rotary.re.it
www.rotary2070.org
e relativi links
Le domande rivolte ai past-president risultano dal segno grafico
nell’ordine seguente
Ci puoi illustrare quello che è stato il momento centrale e di valenza esterna della tua annata?
Puoi esprimere qualche impressione, in dimensione “visto da vicino”, sulle personalità di rilievo che hai incontrato?
Qualche curiosità o aneddoto dell’annata rotariana.
Eventuali altri argomenti?
29
Cinquantenario
della fondazione del nostro Club
“Primatisti” per incarichi senza remunerazioni
Giuseppe Albertini
consigliere segretario 1998-1999
Primario di Dermatologia nell’Ospedale
Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Cronologia reggiana
1998 luglio-dicembre
-Reggio è la seconda città
in Italia per la presenza di
colombi (3.500) e, come
provincia, occupa il sesto
posto in Italia nella classifica del reddito.
-L’eroico brigadiere dei carabinieri Pasquale Iscaro
muore in un conflitto a
fuoco con rapinatori di
una banca. Verrà decorato
di medaglia d’oro alla memoria.
-Muore a Palermo il soprano reggiano Ilva Ligabue.
-Il maratoneta Stefano Baldini vince la medaglia d’oro
dei 10mila a Budapest.
-Il vescovo di Reggio mons.
Paolo Gibertini è sostituito
dal rtn mons. Adriano Caprioli.
-Cade il governo di Romano Prodi.
-Gianguido Folloni è ministro dei rapporti con il
Parlamento nel governo
D’Alema.
-Il rtn Aldo Ferrari viene
nominato alla presidenza
della Camera di commercio.
-All’anagrafe dei 45 comu-
Nell’annata 1998-1999 il presidente professor Franco
Gobbi ha organizzato le celebrazioni del Cinquantenario della
fondazione del nostro Club.
Il 25 marzo 1999 ha rappresentato il momento centrale nell’annata rotariana con rievocazione delle tappe fondamentali della vita del Club. La presenza di rappresentanti dei Club
contatto e gemellati, in particolare una cinquantina di ospiti
ungheresi dal R.C. di Budapest-Sasad, ha reso ancora più rilevante l’evento.
Anche personalmente mi sono sentito del tutto coinvolto nell’evento; la presenza di Carlo Visconti, unico superstite dei 22
soci fondatori, che conoscevo da tempo perché amico di mio
padre, mi faceva sentire partecipe di tutta la storia del Club.
La possibilità di avere come ospite Cesare Romiti al culmine della sua fama nazionale e internazionale, come presidente
della Fiat, ha rappresentato un momento che da tutti i rotariani e dalla cittadinanza è stata colta come interessantissimo.
L’11 marzo 1999 quando è giunto Romiti accompagnato dai
soci Achille Maramotti (RC Reggio Emilia) e Bertazzoni (RC
Guastalla) è stata per me un’emozione accoglierli, affiancando il presidente Gobbi. Era il mio primo anno che svolgevo
l’incarico di consigliere-segretario, ossia che avevo una carica
di dirigente del Rotary. In quel momento mi sono reso conto
30
dell’importanza che ha il Rotary non solo a livello locale. La familiarità con cui sono stato
trattato da tutti gli illustri ospiti mi ha coinvolto.
Dopo che, in occasione del quarantennale, era stato donato alla Scuola musicale “Achille
Peri” un pianoforte verticale Steinway, è sembrato importante colmare un’esigenza dell’Achille Peri, donando, per il cinquantenario dalla fondazione del Club, un pianoforte a
coda Steinway, per la sala dei concerti. L’acquisto si è reso possibile grazie alla generosità di
alcuni soci che hanno finanziato l’iniziativa. Interessanti sono stati gli approcci che hanno
consentito di avvicinare la Ditta costruttrice. La possibilità di potere contare su Luciano
Del Rio, Achille Maramotti e Luciano Pavarotti, grande amico
ni reggiani sono iscritti 12
mila cittadini extracomudi Vando Veroni e di altri illustri personaggi, ha agevolato nonitari (ad essi si aggiungotevolmente l’acquisto.
no numerosi clandestini).
-Aumentano borseggi e furCredo però che sia importante tracciare un altro percorso ideati in appartamenti.
le che ha caratterizzato l’annata rotariana. Il professor Gobbi
-Un ragazzo su quattro fa
uso di droga.
ha proposto una serie di personalità che negli anni cinquan-Reggio al 53° posto per
ta avevano frequentato l’Università di Pavia ed in particolare
qualità dell’ambiente.
i famosi collegi della stessa città. Vari studiosi ci hanno affa1999 gennaio-giugno
-Le elezioni amministratiscinato su temi culturali e sociali che andavano da Giacomo
ve confermano Antonella
Leopardi o Lazzaro Spallanzani al tema dei diritti umani proSpaggiari a sindaco di Reggio e Roberto Ruini a preposto dal consulente per il Ministero degli Interni professor
sidente della Provincia.
Paolo Ungari, scomparso dopo pochi giorni per un incidente
-Alla presenza del ministro
Carlo Azeglio Ciampi si
nel vano ascensore del suo palazzo: si definiva “primatista” per
celebra il 202° anniversario
del Tricolore.
gli incarichi conferitigli senza remunerazioni; per quanti di noi
-Il rtn Achille Maramotti si
rotariani potrebbe essere pertinente questa definizione!
aggiudica ex aequo con il
gruppo Fontana, il “Premio risultato ‘99”.
-L’americana “Mark IV” acquisisce la Lombardini.
-Si spegne a Bologna mons.
Gilberto Baroni per lunghi
anni vescovo della nostra
diocesi.
-Inaugurazione della nuova
sede universitaria a Reggio.
-Il rtn Oscar Zannoni è
nominato presidente di
“Finco”, con 5mila aziende
associate.
-Mostra dedicata al pittore
Antonio Fontanesi.
-Gli abitanti di Reggio sono
141.482.
Quanto riferito precedentemente era solo una delle tappe di
questa ricorrenza, ossia dell’annata 1998-99. Il Comitato organizzatore per le celebrazioni del cinquantenario formato dai pastpresident era presieduto dall’avvocato Franco Mazza, che, come
sappiamo, è in grado di porsi e realizzare importanti traguardi.
Il Club ha donato segnalatori salvavita; sono stati realizzati pozzi d’acqua dolce in Nigeria. Prima esperienza rilevante
all’interno della Rotary Foundation è stato il matching grant
effettuato mediante l’acquisto di un’ambulanza pediatrica in
Ungheria. L’accordo è stato ottenuto con la collaborazione del
RC Budapest-Sasad.
31
1
2
1 I rotariani Bertazzoni, Romiti e Maramotti
2 L’intervento di Cesare Romiti
3 Parla Achille Maramotti
3
32
A completamento ricordiamo la mostra e la conferenza su Sesto Rocchi, famoso liutaio,
la conferenza su temi economici di Tancredi Bianchi e del concittadino Renzo Costi, il
concorso Nicolò Paganini, quella del dottor Padula sulla tutela civile e penale e la relazione del dottor Carletti, direttore della Gazzetta di Reggio.
1
2
1 Franco Gobbi presidente RC
1998-1999
2 Taglio della torta del 50°:
Governatore Umberto Ardito,
Visconti e Gobbi
3 L’entrata del Teatro Municipale in occasione del Cinquantenario
3
33
1
1 Il prof. avv. Renzo Costi durante il suo intervento
2 Il presidente Gobbi premia il
cofondatore del Club Visconti
3 L’incontro con la rappresentanza del club-contatto Budapest Sasad
2
3
34
1
1 Le Autorità nella Sala degli
Specchi
2 Consegna del riconoscimento
al rtn Oscar Zannoni
2
35
L’anno rotariano caratterizzato
per alcune novità culturali
Il giornalista Enzo Bettiza personalità di vasta
cultura, privo di rivali nella conoscenza del mondo
dell’Est
Vitaliano Nizzoli
presidente 1999-2000
Primario Neurochirurgo
del Policlinico Universitario di Parma.
Cronologia reggiana
1999 luglio-dicembre
-Scosse di terremoto di diversa intensità nel corso
dell’anno.
-Legambiente nazionale: a
Reggio il migliore riciclaggio totale.
-Il rtn Giuseppe Prezioso
nuovo presidente dell’Associazione industriali
in sostituzione del rtn
Giorgio Lombardini per
scadenza statutaria.
-Il rtn Fabio Storchi vice
presidente nazionale di
Federmeccanica.
-Depositi bancari: Reggio
al 17º posto in Italia.
-Il rtn Chiarino Cimurri
presidente della Pallacanestro reggiana.
-Lungo la via Emilia (all’altezza di via dell’Abbadessa) viene scoperto un
tratto di strada romana.
-Nasce Bipop-Carire dalla
fusione di Banca Popolare
di Brescia e Cassa di risparmio di Reggio.
-Ultima eclissi di luna del
secondo millennio.
-Gli extracomunitari regolari sono 18.663.
-Festa della Madonna del-
Il periodo della mia presidenza rotariana 1999-2000 ha coinciso in parte con le manifestazioni relative al 50nario della
fondazione del Club: celebrazione inizialmente diretta (1999)
dal compianto professor Franco Gobbi e successivamente dal
sottoscritto.
Questa ricorrenza ha avuto una eco nella nostra città molto
importante sul versante culturale e socio-ambientale.
Con l’aiuto dell’avvocato Franco Mazza (governatore) abbiamo offerto alla cittadinanza conferenze d’alto livello tecnico ed
informativo svolte da personaggi di valore nazionale.
Basti ricordare fra le tante presenze - ad invito – il dottor Romiti, già amministratore delegato Fiat accanto ad altri personaggi
della finanza culturale (professor Renzo Costi) e manageriale
(Tancredi Bianchi). Eminentemente pratico e di indubbia utilità è stato - per esempio - l’acquisto di un pianoforte Stenway
a coda offerto in omaggio alla Scuola musicale Peri, il concerto
Gulli/Cavallo conseguente, ed altre manifestazioni sovrapposte con buona continuità a quanto nel 1999 era stato avviato
dal professor Gobbi.
Segnalo anche perché la ritengo elegante e ricca di stile, l’acquisizione alla città di Reggio Emilia dell’Album creato con i
dipinti (in esemplare unico) eseguiti dai migliori pittori reggia-
36
la Ghiara. La rinnovata
mostra-mercato compie
vent’anni.
-Nuovo comandante provinciale dei carabinieri il
rtn Antonio Marturano.
-Il Dalai Lama riceve la
cittadinanza onoraria di
Reggio.
-All’Unione Cooperative
fanno capo 372 aziende
con 44.572 soci e 6397
dipendenti.
-Scompare Nilde Iotti all’età di 79 anni.
-Il Gruppo Spallanzani fonda “Privata Finanziaria”.
-Reggio occupa il secondo
posto nel “Rapporto ‘99”
sulla qualità della vita.
2000 gennaio-giugno
-Grandi vantaggi per gli
azionisti Bipop-Carire.
-Ci si prepara all’avvento
dell’euro.
-Scompare a Roma lo
scultore reggiano Egidio
Giaroli.
-Visita a Reggio del presidente del consiglio Massimo D’Alema.
-Conferma del rtn Dario
Caselli alla presidenza della Fondazione Manodori.
-Elezioni regionali.
-Luigi Grasselli prorettore
della sede reggiana dell’Università di Modena e
Reggio.
-Un’indagine sottolinea che
Reggio vanta le migliori
strutture scolastiche.
-La Reggiana evita la retrocessione in C2 vincendo
l’incontro col Siena.
-Il 70 per cento delle imprese reggiane è condotta
da manager locali.
-Scossa di terremoto fra il
6° e 7° grado Mercalli e
caldo record in città.
-Nuovo prefetto di di
Reggio è Renato Stranges
che sostituisce il rtn
Raffaele Guerriero, destinato al Coordinamento
della Val d’Aosta.
ni dell’epoca, offerto dai nobili Corbelli all’imperatrice d’Austria Maria Anna, giunta in Emilia per incontrare la sorella,
divenuta moglie del duca di Modena e Reggio.
Album che caratterizzò la cosiddetta Serata dei Moccoli: questa
opera, di alto valore antiquario, è ora a disposizione della cittadinanza nella Biblioteca Panizzi.
Molte altre personalità hanno voluto onorare (con la loro presenza) il Rotary Club di Reggio Emilia: personalità di spiccato
valore in ambiti diversi e da me “visti da vicino”: cito fra i
tanti il giornalista Enzo Bettiza, personalità di vasta cultura,
aggiornatissimo sul piano politico e forse privo di rivali nella
conoscenza del mondo dell’Est e dei suoi aspetti geopolitici,
sociali e antropologici.
Ritengo giusto ricordare anche alcune serate del Club, al di
fuori del Cinquantenario durante le quali sono stati svolti argomenti di attualità: incontri arricchiti anche dalla presenza di
figure cittadine importanti nell’ambito dei temi trattati.
Fra le tante che han stimolato vivaci discussioni, ricordo la
serata dedicata alle “Donne in carriera”, la serata dedicata ad
“Amore ed Amicizia in psicanalisi”, l’incontro (indimenticabile) con Rita Levi Montalcini, l’ampia discussione - presenti
le autorità - sulla microcriminalità nazionale e suoi aspetti locali.
Alcuni incontri brevi ma interessanti sono stati quelli sulla
Università a Reggio Emilia (Carlo Baldi), sul marchio Reggio
(Aldo Ferrari e Paolo Ferraboschi), sugli ordini professionali
(Gianni Boeri) etc. ed altri non meno importanti ed istruttivi.
Tutti questi ultimi conferenzieri (alcuni di essi allora non appartenenti al Club) molto competenti nel campo specifico,
hanno promosso animate discussioni con gli esperti rotariani
fino a giungere a conclusioni d’alto valore informativo per la
platea e di converso per l’intera città.
Ritengo - infine - che l’anno rotariano 1999-2000 si sia caratterizzato per alcune novità culturali sviluppatesi, poi, originalmente, anche in ambiti diversi extra-rotariani: in tal modo
37
favorendo il consolidarsi di idee e di ideali programmatici che
il Rotary aveva già colto e sviluppato al loro nascere.
-Danni di diversi miliardi
per un violento nubifragio.
1
2
1 Il prof. Alcide Spaggiari
presenta l’Album donato alla
Biblioteca
2 Il sindaco Antonella Spaggiari, Franco Gobbi e Vitaliano
Nizzoli ammirano l’Album
destinato alla Biblioteca municipale “Panizzi”
3 Consegna del Paul Harris al
rtn Erminio Spallanzani che
ha generosamente reso possibile la donazione dell’Album
3
38
Enzo Bettiza
Rita Levi Montalcini
39
Lavorare in squadra per il bene
del prossimo
L’aiuto all’Hospice Madonna dell’Uliveto
Vittorio Corradi
presidente 2000-2001
Maturità classica, laurea con lode in scienze della produzione animale,
dottore agronomo. Imprenditore agricolo, felicemente sposato con due
figli. Incarichi in essere: presidente Cantina Puianello, presidente Sifar
srl, presidente Gema spa, consigliere BPV-San Geminiano San Prospero spa, consigliere e già presidente Confagricoltura Reggio Emilia.
Cronologia reggiana
2000 luglio-dicembre
-Il governo vende alla
Provincia l’ex ospedale
psichiatrico (costo 6-7 miliardi, circa 3-4 di milioni
di euro).
-Mariella Burani Group
approda in borsa.
-Quote latte: 53 miliardi
(circa 27 milioni di euro)
di multa per mille produttori reggiani.
-Antonio Sofia è il nuovo
questore di Reggio (sostituisce Natale Argirò).
-Ferragosto torrido: Reggio
è nuovamente la città più
calda d’Italia.
-Terremoto sull’Appennino.
- L’Agac si trasforma da consorzio in società per azioni,
con il consenso dei sindaci
dei comuni reggiani.
-La Brevini Riduttori,
guidata dal rtn Renato
Brevini, riceve il premio
Italia ad Hannover.
- Il rtn Fabio Storchi presidente Ifoa.
-Scompare il rtn Giorgio
Lombardini.
-Reggio al 17° posto per
qualità della vita.
- A Villa Sesso 3000 musul-
Presiedere il Rotary Rotary di Reggio Emilia è stato molto
gratificante, sia per l’esperienza acquisita, sia per l’aver approfondito contatti umani che difficilmente in altro modo avrei
potuto avere.
All’inizio del “mio” anno l’obiettivo che ritenevo prioritario
era quello di cementare i rapporti tra i soci, convinto, come
lo sono anche adesso, dopo alcuni anni, che nessuna iniziativa
possa essere intrapresa da persone che pur condividendo, anche parzialmente, sentimenti umani, esigenze morali, etiche,
capacità professionali e imprenditoriali, non amino stare insieme apprezzando il gusto di lavorare in squadra per il bene del
prossimo.
Questo anche al fine di rendere sempre più efficace e riconosciuto all’esterno il nostro lavoro di club di servizio.
Infatti, se è pur vero che a livello internazionale non esiste
problema di riconoscibilità del Rotary, di capacità di azione
e risoluzione di problemi anche nel più sperduto angolo del
mondo, a livello locale le iniziative che portano ad un pieno
accreditamento del Club come parte integrante ed autorevole
della comunità debbono essere differenti per obiettivi e qualità. Anche per cambiare quel luogo comune per cui la prima
cosa che si aspetta da noi è l’ammontare dei quattrini che pos-
40
mani celebrano il ramadan.
-Incidenti della strada nel
corso dell’anno: 6183, con
97 morti e 5264 feriti.
-Nel 54% delle imprese vi
sono lavoratori immigrati
di 48 nazionalità.
-Nasce Blumet di cui fa
parte Agac.
2001 gennaio-giugno
-Qualità della vita: Reggio
scende al 23º posto.
-8mila miliardi (4mila milioni di euro) il fatturato
di 1600 aziende reggiane
che operano all’estero.
-“Mucca Pazza” incide negativamente sul settore
agricolo.
-In un incidente stradale perde la vita il prefetto
Renato Stranges. Al suo posto viene inviato a Reggio
Maurizio Di Pasquale.
-Oltre 90 donne nel 2000
hanno subito violenze gravi.
-Reggio è fra le città con il
più alto numero di palestre e centri benessere.
-Crescita record per il
Credem presieduto dal rtn
Giorgio Ferrari
- Nasce il Parco nazionale
dell’Appennino tosco-emiliano.
-In diminuzione le interruzioni volontarie di gravidanza.
-Max Mara, fondata e
guidata dal rtn Achille
Maramotti, festeggia i cinquant’anni.
-Il Comune di Reggio
emette Bocn per 7 miliardi
(circa euro 3,5 milioni).
-Scompare il rtn Effrem
Rossi.
-Il Nobel Rita Levi Montalcini inaugura l’825° anno
accademico dell’Università al Teatro municipale.
-Viene a mancare il rtn
Alcide Spaggiari.
-Scompare il rtn Giorgio
Curli.
-La Cooperativa Reggiana
siamo tirare fuori, e questo avvilisce, ma avviene a causa di
azioni verso il prossimo intraprese con una visione parziale dei
nostri obiettivi.
L’azione nei confronti della comunità locale è stata iniziata
ben prima del mio anno di presidenza, è stato quindi facile
proseguire su una strada chiaramente tracciata, offrendo ai
soci, ma coinvolgendo le istituzioni e i cittadini, occasioni di
approfondita riflessione sulla politica, sull’economia, sulla gestione della cosa pubblica ed altre di affiancamento pluriennale
ad iniziative lodevolissime come, ad esempio, l’aiuto all’Hospice Madonna dell’Uliveto.
Quest’ultima mi sembra essere una delle azioni più valide che
un club di servizio possa fare: il sostegno a tutto tondo di una
iniziativa, di fatto privata, ma rivolta alla collettività, che per
il riserbo degli ideatori e per il doveroso rispetto nei confronti dei fruitori rischiava di non avere la debita considerazione,
con tutto quello che ne consegue in tema di sostenibilità nel
tempo; non voglio certo attribuire al Rotary reggiano il merito
della buona riuscita di quell’idea, ma quello di aver dato una
buona spinta, destinata a durare nel tempo, quello sì.
Un’altra iniziativa che mi sembra di rilievo consiste nella decisione di occuparsi sempre di più ed in modo più approfondito e continuativo dei temi scottanti del proprio territorio,
dalla emergenza sicurezza, alla qualità complessiva della vita
a Reggio Emilia, alle infrastrutture per esempio, utilizzando
ampiamente le capacità e le conoscenze dei rotariani. Questo
consente di mettere a disposizione della città punti di vista,
analisi, soluzioni che hanno il pregio di non essere condizionate in alcun modo se non dal desiderio di essere utili.
Durante la mia presidenza, comprendendo anche il periodo
di “formazione” che precede, ho avuto modo di conoscere una
quantità di personalità sia rotariane che no, di assoluto livello
umano e professionale. Determinati a dare il meglio di sé uni-
41
Ristorazione apre due locali a Pechino.
-Elezioni politiche: a Reggio
affluenza record, 89,01%.
-Viene a mancare il rtn
Carlo “Carletto” Visconti.
-Reggio detiene il primo
posto come città industrializzata in Emilia Romagna
(nono posto in Italia).
-Premio “Regium Lepidi”
al rtn Luciano Fantuzzi.
-La comunità marocchina
a Reggio: 4188 presenze.
camente per spirito di servizio, consci del fatto che la propria
esperienza, le proprie capacità valgono meno se rimangono
confinate nell’ambito ristretto della professione o dell’azienda
che si possiede o si dirige. Credo non sia giusto nominarne
qualcuno perché farei torto ad altri, ed anche perché esprimere
impressioni o giudizi sarebbe da parte mia presuntuoso. Trovo
invece doveroso ringraziarli ancora una volta tutti per l’insegnamento che ho potuto trarre, da ognuno in modo diverso, e
per ciò che fanno, con continuità e passione.
Serata in onore di Carlo Visconti (nel riquadro)
42
1
2
3
1 Paolo De Castro
2 Alberto Bauli
3 Alcune iniziative riportate
dal Bollettino del Club
4 Visita dei soci alla Mostra di
Palazzo Vicedomini, qui ripreso negli anni ‘50 del Novecento prima della demolizione
4
43
Divario fra scienza e cultura
Ad Overland la copia del primo Tricolore
Francesco Fornaciari
presidente 2001-2002
Laureato in medicina e chirurgia, e specializzazione in ortopedia e
traumatologia e in medicina legale e delle assicurazioni. Ha prestato
servizio militare quale ufficiale medico. Ha prestato servizio con diverse
qualifiche nella divisione ortopedica di Montecchio Emilia. Dal 2007,
lavora nel Centro medico Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia, dove
è responsabile del Centro del mal di schiena. È consulente medico-legale
di diversi organi giudiziari.
Cronologia reggiana
2001 luglio-dicembre
- Reggio è ai primi posti per
quantità di rifiuti: 661 kg
pro capite.
- In luglio 16ª scossa di terremoto in un anno.
- Il 97 per cento degli studenti reggiani supera l’esame di maturità.
- Nasce la laurea in industria ceramica.
- Si dimette l’intero consiglio della Reggiana.
- Si scioglie “Reggio Città degli studi”: missione
compiuta dopo l’istituzione dell’Università.
- Classifica su gli azionisti
italiani: fra i primi 10 il
rtn Achille Maramotti.
- Reggio prima in regione
per numero di extracomunitari (4,3 per cento del
capoluogo; 5,4 per cento
in provincia). Nelle scuole
3212 allievi sono extracomunitari.
- Rallentamenti dell’economia nel Reggiano.
- Iniziano le operazioni di
restauro del Duomo.
- Caso di “mucca pazza” a
Carpineti e Toano.
Penso che il momento della mia annata di presidenza più
“dedicato” all’esterno del Club, sia stata certamente la venuta
a Reggio di Overland, il 7 febbraio del 2002, quando, oltre al
suo responsabile, Beppe Tenti, da allora nostro socio onorario,
e altri membri delle spedizioni, portammo a Reggio, in collaborazione con Soroptimist, Associazione industriali e Comune
di Reggio, anche uno dei mitici camion arancioni che fu visto
e apprezzato dai reggiani in piazza del Duomo. Nella stessa
giornata poi venne offerta ad Overland la copia del Primo Tricolore, solennizzando così una giornata dedicata alla straordinaria avventura di queste spedizioni, che hanno portato in
tutto il mondo una testimonianza della tecnologia italiana e,
soprattutto un messaggio di solidarietà dell’Unicef a favore dei
bambini più poveri e sfortunati. Tale iniziativa è poi proseguita con la distribuzione alle scuole reggiane dei video delle
prime spedizioni Overland, acquistate con la sponsorizzazione
generosamente offertaci dall’Associazione industriali di Reggio
Emilia. In tale occasione la “visibilità” del Rotary di Reggio fu
altissima e venne testimoniata dall’attenzione dedicataci dagli
organi di stampa e dalle televisioni locali oltre che dalla massiccia presenza di cittadini che seguirono la presentazione di
Overland sulla nostra piazza principale.
44
- Record di matricole alla
locale Università (9,8 per
cento superiore agli altri
atenei della regione).
- Luciano Pavarotti festeggia
a Reggio il quarantennale
della sua attività artistica.
- Dodicimila immigrati vivono in condizioni di precarietà e senza fissa dimora.
- Avvio dei lavori del nuovo
palasport accanto allo stadio Giglio.
2002 gennaio-giugno
- Ha inizio col 1° dell’anno 2002 l’era dell’euro
(34mila kit venduti dagli
uffici postali nel Reggiano: 53 monete con il controvalore di lit 25.000).
Fino al 28 febbraio ancora
valida la lira.
- Legambiente: Reggio 16ª
nelle politiche per l’infanzia.
- Numerose le statistiche sui
rincari.
- Diminuiscono gli omicidi,
crescono rapine e furti.
- Occupazione aumentata
in provincia del 5,8 per
cento.
- Le cooperative aderenti all’Unione sono aumentate
da 400 a 423.
- Inizia la demolizione di
parte dello storico stadio
Mirabello.
- Secondo i giovani di Assindustria, la società reggiana
è la più aperta, tollerante e
antirazzista d’Italia.
- Reggio al primo posto in
Italia per ricchezza.
- Nella provincia i residenti
sono 453.039; nel capoluogo, 141.183.
- Incidenti motociclistici in
un anno: 750 con quindici morti.
- L’Università conferisce la
laurea honoris causa al rtn
Oscar Zannoni.
- Il rtn Fabio Storchi sostituisce alla presidenza del-
Tra le persone eccezionali che ho conosciuto nel mio anno
di presidenza oltre al già citato Beppe Tenti mi fa piacere ricordare il generale dei carabinieri e medaglia d’oro Umberto
Rocca, che con fare amichevolmente burbero, alla mia prima
conviviale, mi ricordò come, durante gli onori alle bandiere, ci
si rivolge, non al pubblico, ma alle bandiere stesse, o la straordinaria personalità di Piero Villaggio, insigne scienziato ma
anche grande alpinista, completamente diverso, sia nello spirito che nel fisico, dal suo più conosciuto gemello Paolo. Come
non ricordare poi Glauco Monducci, purtroppo scomparso lo
scorso anno, che convinsi, nonostante la sua innata ritrosia e
umiltà, a parlare di uno dei più eroici episodi della Resistenza
militare nella nostra provincia, quando assieme agli inglesi del
Sas (Special air service) assalirono, al suono di una cornamusa
scozzese, il comando tedesco di Botteghe di Albinea, ottenendo un grande risultato militare ma, soprattutto evitando alla
nostra provincia un bombardamento a tappeto, già previsto
dai comandi alleati, che avrebbe avuto ben più tragiche conseguenze, e anche la rappresaglia tedesca, lasciando sul campo
solo i caduti inglesi.
Allorchè accettai, non senza timori, l’incarico di presiedere
il nostro Club per l’anno 2001-2002, mi posi subito la domanda di come organizzare gli incontri dell’annata. Mi fu allora
di ispirazione la lettura del libro “In Asia” di Tiziano Terzani,
quando in una intervista a Giovanni Alberto Agnelli, questi
esprimeva le sue perplessità sul divario che si stava creando fra
la scienza e la cultura con la possibilità di generare timore verso il progresso e la necessità quindi di divulgare la conoscenza
scientifica. Tale indirizzo ci portò quindi agli incontri con illustri scienziati, favoriti dalla collaborazione con il professor Manacorda, accademico dei Lincei, e la Scuola normale di Pisa,
una di quelle pochissime istituzioni italiane che possono essere
considerate fra le eccellenze della cultura in campo mondiale.
Nell’ambito di tale scelta, di cercare cioé di dare una tema di
fondo all’annata rotariana, si sono svolti la maggioranza degli
45
l’Associazione industriali
il rtn Giuseppe Prezioso,
chiamato a più alto incarico.
- Tarcisio Zobbi presidente
del Parco Appennino tosco-emiliano.
incontri dell’anno stesso. Questa scelta poi, basata come dicevo
sui timori che il divario fra società avanzate e democratiche, e
società basate sulla conservazione di valori arcaici portasse ad
uno scontro fra i due mondi, riceveva una tragica conferma
nell’attentato dell’11 settembre 2001.
1
2
1 Il Prefetto di Reggio dr. Maurizio Di Pasquale consegna il
Paul Harris al comandante
Gordon
2 Nel Convento dei Cappuccini
Viene consegnato il Paul
Harris a padre Lorenzo
3 Pietro Bossi, Francesco Fornaciari e Fatime Baiselmani
3
46
47
1
2
1 Alla scoperta di tesori artistici
della città
2 La conferenza del noto
tributarista Giovanni
Giunta, collaboratore del
quotidiano “Il Sole 24 ore”
3 Il generale dei carabinieri
Umberto Rocca, medaglia
d’oro al v.m.
3
48
49
Una strada non facile ma veramente
rotariana
Il servizio rotariano in Albania, Bangladesh
e Zambia
Giuseppe Albertini
presidente 2002-2003
Primario di Dermatologia nell’Ospedale
Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Cronologia reggiana
2002 luglio-dicembre
- A Reggio Mikail Gorbaciov per il progetto internazionale Water for peace.
-Stagnazione del sistema
produttivo reggiano.
-In pensione il procuratore
della Repubblica Franco
Marani.
-Il rtn Achille Maramotti è
il quarto uomo più ricco
d’Italia e il 157º a livello
mondiale.
-Dopo due anni riapre
piazzale Marconi.
-Il consiglio comunale dà
il via libera al progetto
Calatrava per l’asse attrezzato.
-Targhe alterne da ottobre
a marzo 2003 al giovedì e
alla domenica.
-Un adolescente su cinque
fa uso di droga.
-Al rtn Renato Brevini il
premio “imprenditore dell’anno”.
-Vengono a mancare i rtn
Pietro Bossi, Giovanni
Manenti, Aldo Ruozi e
Franco Franzini.
- Il consiglio comunale approva il progetto del parco
Giglio.
- Abuso di alcol e droga nei
luoghi di lavoro (ventenni
La serata che si è svolta in occasione del Natale ha rappresentato il momento più significativo dell’annata, infatti hanno
coinciso momenti molto importanti dal punto di vista rotariano, sia per quanto riguarda la solidarietà sociale che per il
coinvolgimento delle famiglie. Abbiamo donato una casetta
del valore di euro 5500 alle suore del Cenacolo francescano per
dare corpo ad un villaggio in Perù. Oltre a attribuire onorificenze rotariane e presentare nuovi soci, abbiamo proposto alle
autorità cittadine, ai rotariani, familiari e ospiti il concerto dei
nostri ragazzi ossia dei figli e nipoti dei soci. La preparazione
ha comportato due mesi di prove in cui tutte le domeniche
mattine abbiamo accompagnato i ragazzi per le prove presso la
Casa musicale Del Rio, approfittandone per organizzare eventi
per i mesi successivi e per socializzare con gli altri rotariani:
erano presenti anche soci storici che accompagnavano i nipoti.
Il concerto, che ha avuto notevole successo ed è stato riproposto anche in anni successivi, si è concluso con un toccante
discorso di sua eccellenza Adriano Caprioli, vescovo di Reggio
Emilia-Guastalla.
Mi sento molto onorato per aver vissuto interessanti giornate, ospitando Tara Gandhi, nipote del Mahatma; la sua enorme
cultura le consentiva di spaziare su vari argomenti dei quali
abbiamo potuto parlare. Abbiamo riservato il tema dalla soli-
50
darietà verso le donne e i bambini per le relazioni svolte in pubblico. Due interessanti incontri hanno evidenziato la particolare personalità del colonnello Umberto Repetto della
Guardia di Finanza, che da grande esperto ha trattato il tema della pirateria informatica,
più a rischio).
-Legambiente: Reggio al
34º posto (terzo in regione) per vivibilità.
-Reggio registra la maggior
crescita negli ultimi dieci
anni.
2003 gennaio-giugno
-Inaugurazione del nuovo
parcheggio sotterraneo in
piazzale Marconi (267 posti auto).
-Il rtn Achille Maramotti
entra a far parte del consiglio d’amministrazione di
Unicredit Banca.
-“Italia Oggi” pone Reggio
al terzo posto per qualità
della vita.
-In aumento i casi di anoressia tra i giovani reggiani.
-Reggio al quarto posto
nelle esportazioni.
-Italo Materia è il nuovo
capo della Procura reggiana.
-Con il 70,4 per cento
Reggio ha il più alto tasso
di occupazione.
-Protesta in piazza contro
l’attacco americano all’Iraq.
-I commercianti vogliono
maggiore sicurezza.
-In piazza Vallisneri viene
collocata la prima statua
di San Pio da Pietrelcina.
-Con 36 gradi Reggio è di
nuovo la città più calda
d’Italia.
-Anche localmente non si
raggiunge il quorum del
referendum su art. 18 ed
elettrodotti.
-Il rtn Renato Brevini presidente Ifoa.
-Entra in vigore la normativa sulla patente a punti.
-Scompare il rtn Lucio
Fraschetti, direttore della
locale sede di Bankitalia.
risultando sempre affascinante.
Sicuramente molto curioso è stato accompagnare Tara
Gandhi a Roma dal Papa ed essere presentato all’interno di
un gruppo buddista. Particolare è stato il lunch per carnevale
con la conversazione del dottor Giuliano Bagnoli che ha citato
vari proverbi in dialetto reggiano che hanno suscitato il sorriso
nei presenti tra cui vi erano anche alcune signore: si sa infatti
che il nostro dialetto è spesso molto colorito. Da ricordare la
personalità del dottor Ottolenghi, medico delle spedizioni di
Overland, e la cultura del professor Leigheb, numero uno della
chirurgia dermatologica italiana, che ci ha parlato di farfalle ed
in particolare di due che portano il suo nome che ha reperito sul
Monte Baldo e sul Gennargentu. Forse il momento di maggior
risalto dell’annata è stato il convegno sulle “Vele di Calatrava”:
in un momento in cui l’argomento in città era chiaro a pochi,
nell’Aula Magna dell’Università gremita in ogni ordine di posti, si è avuto un vivace dibattito, ripreso il giorno successivo da
giornali che per uno sciopero dei quotidiani avevano l’esclusiva
a livello nazionale; è stata prodotta un’interessante pubblicazione con gli atti del Convegno.
Vari interclub sono stati organizzati; personalità di sicuro
risalto è stato il pilota di formula uno Alex Zanardi, che ha
parlato sul tema “L’handicap non è un handicap, la mia vita
...”, ricordo il concerto del Duo Pastorino-Pang e quello in
interclub col Soroptimist al teatro della “Cavallerizza” con
concertisti di vari strumenti. Ricordo il professor Fernando
Aliata, docente di storia dell’architettura a Buenos Aires e le
serate di beneficenza a favore dell’Hospice Madonna dell’Uliveto e verso la Spina Bifida. Per me e per tutto il Club è sempre
toccante ricordare la serata sul servizio rotariano in Albania,
Bangladesh e Zambia: i professori Gobbi e Santoni Ruiu ed il
51
dottor Pedrazzini ci hanno indicato una strada non facile ma veramente rotariana.
Nell’anno 2002-03 si sono rispettate le indicazioni del Rotary International “Un socio
nuovo al mese”: 12 soci nuovi e un trasferimento, tutte personalità di notevole rilievo.
1
1 Alla delegazione RC il sindaco Spaggiari illustra le Vele
2 Entra in funzione il sito web
del RC di Reggio
2
52
1
2
3
1 Il colonnello della Guardia di
Finanza, Repetto
2 Visita al Comando provinciale dei Carabinieri
3 Il Sindaco di Reggio Emilia,
Antonella Spaggiari, alla presenza del rtn Giuseppe Albertini, consegna a Tara Gandhi
il primo Tricolore
4 Alex Zanardi (terzo da destra) fra Giuseppe Albertini
e il Presidente del Panathlon
Gianni Dieci
4
53
1
2
3
1-2 Concertino di Natale
– Festa degli auguri
3 Da sinistra. Il Rettore
Pellacani, il Prorettore
Grasselli e il Presidente
Albertini
4 In visita alla Rocca di Vernio,
ospiti del rtn Conte Franco
Santellocco Gargano
4
54
55
Differenza col passato è stata la ricerca
continua dell’apertura alla collettività
In caserma e in convento si bada solo a lavorare
Gian Paolo Barazzoni
presidente 2003-2004
Avvocato, libero professionista, e iscritto all’Albo speciale della Corte
di Cassazione e delle supreme giurisdizioni; già ufficiale nell’Arma
dei carabinieri; presidente di società per azioni; membro del consiglio
provinciale Inps; componente il consiglio d’amministrazione di azienda
municipalizzata; membro del consiglio direttivo di consorzio provinciale; consigliere comunale; collaboratore della rivista scientifica codice
civile commentato edizione Giuffrè.
Cronologia reggiana
2003 luglio-dicembre
-Scende a livelli storici
l’acqua del Po, per risalire
dopo mesi di secca.
-Nella bassa reggiana risiede una comunità indiana
di 2500 persone.
-Continuano a crescere le
esportazioni.
-Per il caldo tropicale i decessi aumentano del 68
per cento.
-Attivato il corso in scienze dell’informazione nella
sede reggiana dell’Università.
-Nono caso di “mucca pazza” del territorio reggiano.
-I salesiani lasciano la città.
-Nuovo comandante provinciale della Guardia di
Finanza il ten. col. Ugo
Raffaele Dallerice.
-Reggio registra un aumento dell’inflazione del 2 per
cento maggiore rispetto
alla media nazionale.
-Ogni giorno transitano
sul casello autostradale
23.000 automezzi.
Ricordavo con stima ed affetto il Rotary che avevo conosciuto
nei durissimi anni 70 da giovane presidente del Rotaract. Vedevo in quei signori un po’ forse troppo seri comunque dei
galantuomini veri da prender da esempio
Mi pare Weber, parlando dei bravi borghesi di Ginevra, li
definiva “sobri e costanti”, evidentemente pensava ai rotariani. Insomma il Rotary per esistere doveva e deve, secondo me,
dare tutti giorni prova della propria originalità e particolarità.
Se noi accettassimo di essere un club di servizio o un’associazione benefica come tante altre ben più meritorie perderemmo
la nostra ragione di esistere perché nel confronto di numeri dei
soci, di iniziative dei capitali apportati all’intervento a favore degli altri ci vedrebbero quasi sempre soccombenti ovvero
non sufficientemente meritevoli. Allora secondo me si doveva tornare alle origini, si dovevano
rivisitare e rinforzare i principi ispiratori e le tradizioni che ne
sono applicazione.
Quindi se i rotariani pretendono di essere i migliori della loro
specie o sottospecie categoriale, devono dimostrarlo sempre
accettando di mettersi in discussione, ovvero quantomeno ag-
56
-Nuovo direttore della filiale di Bankitalia è la rtn
Maria Cardillo.
-Matrimoni misti a Reggio:
14 su 100 (triplo della
media nazionale).
-Conferma del rtn Aldo
Ferrari alla presidenza della Camera di commercio.
-Reggio registra un aumento delle 31,7 % dei furti di
automezzi rispetto al restante territorio regionale.
-Protesti e fallimenti in aumento.
-Reggio al secondo posto
in regione per le vittime
sul lavoro.
-Scompare il rtn Rainero
Lombardini.
-A Ligonchio il Parco nazionale dell’Appennino
tosco-emiliano. Presidente
il rtn Raffaele Guerriero,
già prefetto di Reggio.
2004 gennaio-giugno
-Danno fuoco ad un cantiere: ipotesi di racket.
-Il presidente della Repubblica Ciampi alla festa del
Tricolore.
-Scompare l’attrice reggiana Odette Bedogni (in
arte Delia Scala).
-Sono i giovani in prevalenza le vittime della strage senza fine sulle strade.
-Brescello: due ubriachi
prendono a pugni la statua di don Camillo e finiscono all’ospedale.
-È allarme per le truffe agli
anziani.
-Gli impiegati reggiani
sono quelli più pagati in
Italia.
-Rapinatori disarmati e col
volto coperto rapinano
una banca.
-Torna l’allarme Acquabomber: donna finisce in
ospedale.
-La provincia di Reggio ha
il più alto tasso di occupazione (71 per cento).
-Emergenza
maltempo:
neve, ghiaccio, frane.
giornando se stessi e la comunità che li circonda. Quindi una
differenza col passato è stata la ricerca continua dell’apertura
alla collettività sempre sulle nostre idee-guida, prima di tutto
l’eticità del comportamento nel nostro vivere quotidiano e cioè
nel nostro lavorare e produrre nelle nostre aziende o nei nostri studi. Se si guardano tutte le iniziative dell’anno si troverà
sempre questo filo conduttore comune. Dei personaggi che ho conosciuto nel corso dell’anno posso
dire alcuni interessanti particolarità. Quasi tutti i relatori sono
stati infine rotariani senza che noi avessimo scelti per questo,
anzi neppure lo sapevamo: ad esempio, Fisichella vice presidente del Senato e uomo di grandissima levatura culturale, oltre che uomo di sentimenti e di modi di altri tempi che tanto
sarebbero ancora necessari nella nostra società. Eccezionale la spedizione valorosa (quasi da volo su Vienna) in
territorio “ostile” per noi reggiani – così si usa dire con allegri
e reciproci sfottò - come è l’ex Ducato di Parma, invitando il
loro sindaco che alcuni parmigiani a mezza bocca ammisero
non esser mai riusciti ad avere come ospite. Comunque quello
che è vero è che ho provato una fifa terribile, perché conosco
il ritardo cronico dei politici (è quello c’è stato), ma temevo
addirittura il bidone completo, con la sala del circolo di lettura
piena di rotariani reggiani e parmensi. Il sindaco finalmente arrivato con Antonio Cenini, abbiamo
avuto il trionfo della Reggianità!
Ma il capolavoro per certi versi è stata la venuta Reggio di un
pezzo eccezionale nel panorama internazionale come Alfredo
Ambrosetti. Sta di fatto il 7 gennaio al Municipale durante la visita del presidente Ciampi, insieme a tutte le autorità che vado a salutare
incontro anche il vescovo che mi dice “ Lei sa che in un’altra
vita - o un’espressione simile… in un’altra esperienza…. - sono
stato rotariano anch’io?” Gli ho velocemente e in estrema sintesi elencato, come si fa in quelle occasioni, quello che cercavamo di fare nell’anno e devo dire che con lucidità e con una
57
1
1 Aula Magna Università. Il
nuovo rapporto di lavoro per
le giovani generazioni
2 La casetta in Perù: la scolaresca con i pacchi di biscotti
3 Il prof. Carbonetti e il presidente Giampaolo Barazzoni
4 Incontro a Parma con il sindaco Elvio Ubaldi e Antonio
Cenini per l’Autority alimentare europea
2
4
3
58
conoscenza della vita del Rotary evidentemente profonda (rotarianus in eternum?) ha
subito capito e mi ha detto “… io ho l’uomo per lei… interessa una relazione del professor Ambrosetti ?”
Ovviamente ho accettato subito non potendo credere alla mia fortuna o se si preferisce
al fattore C. Facemmo la manifestazione con Associazione industriali e con l’Ucid e lo
stesso vescovo fu parte attiva nell’organizzazione della serata che fu un trionfo di pubblico
(abbiamo dovuto rifiutare degli ingressi per i limiti di sicurezza della sala e in verità questo
ci capitò anche un’altra volta quando organizzammo con lo Zonta la presentazione del
libro di Pansa Il sangue dei vinti). -Legautonomie: Reggio al
102° posto per numero di
Ma il vero mito fu Ambrosetti: credo abbia terrorizzato il povero
operatori delle forze dell’ordine.
Ampollini allora prefetto, pretendendo una ricognizione della
-Bagnolo: scoperto un “lasala e una prova generale microfoni compresi nel pomeriggio.
ger” con 50 cinesi.
- Proteste di animalisti conLe stile rotariano suo fu il massimo e si espresse anche in un
tro l’allevamento di San
Polo.
piccolo particolare: mi chiese ovviamente che la sua presenza
-A Reggio un giovane su
fosse trasmessa come frequenza per il suo club (e questo l’handieci rischia la dipendenza
da gioco d’azzardo.
no fatta tutti certamente Guidi e l’Artoni… ma forse anche
-Basket: Bipop in A.
-Piazza Fontanesi cambia
altri che ora non ricordo), ma poi Ambrosetti fu così preciso
aspetto.
che volle pagare per i suoi ospiti accettando l’invito solo per lui
-Eroico agente falciato da
due banditi in fuga.
“… perché sono il relatore …”. -La chiusura per lavori del
cavalcavia di via Gramsci
Mi pare che fummo noi i primi ad affrontare il tema scottante
crea ingorghi e proteste.
delle elezioni invitando la novità e cioè le liste civiche. -Sciopero di magistrati e di
medici.
Di grande soddisfazione fu la manifestazione sul centro stori-Fatturato record per Coop
co: relatori anche lì due grandissimi rotariani, ma lo scoprimNordest che ha superato
nel 2003 il miliardo di
mo dopo, li avevamo scelti perché famosi per la loro bravura e
euro.
-Elezione europee e ammicorrettezza, quindi rotariani nati. nistrative: Graziano DelForse ci sarebbe da scrivere altro. rio sindaco di Reggio;
Sonia Masini presidente
Io non ha mai portato lo stemmino con scritto presidente perdella Provincia.
-Torna a Reggio, su invito
ché mi ritenevo assolutamente il primus inter pares né ho cercadi Istoreco, il pilota Jules
to altri formalismi proprio perché non li ricordavo nel passato
Morowitz che bombardò
la città l’8 gennaio 1944.
e mi piace questo stile di sobrietà.
-Crollano le esportazioni,
in un trimestre meno 12
Sarà colpa dei carabinieri e dei gesuiti che essendo anche loro
per cento.
i primi, i pennacchi e il kimono nero li tirano fuori solo nelle
-Si radunano a Reggio i
sosia dei personaggi dello
poche grandi occasioni: in caserma e in convento si bada solo
spettacolo.
- Nei primi sei mesi cresciua lavorare. ti i fallimenti del 62 per
Comunque questa è la storia vera non scritta ma dettata di
cento rispetto allo stesso
periodo del 2003.
getto senza correzioni o modifiche.
59
1
2
1 La mucca meccanica
2 Il presidente Giampaolo Barazzoni consegna il labaretto
al prof. sen. Domenico Fisichella
3 Nell’aula universitaria con il
prof. Carbonetti
4 Il presidente Giampaolo
Barazzoni durante l’incontro
con il dr. Ambrosetti e il vescovo Caprioli
5 Presentazione del “Sangue dei
vinti”
3
5
4
60
Convegno su Reggio Emilia città
storica
61
L’indimenticabile anno del Centenario
Il 23 febbraio 2005, alcuni presidenti del sodalizio
hanno spento con me le candeline che chiudevano
un secolo di vita rotariana
Ferdinando Del Sante
presidente 2004-2005
Avvocato, ha ricoperto l’incarico di consigliere provinciale e di assessore
alle attività produttive, fiere e turismo; consigliere comunale.
Attualmente è Vicepresidente della Siper - Fiere di Reggio Emilia e assistente del Governatore distrettuale.
Cronologia reggiana
2004 luglio-dicembre
-Per i disabili è sempre più
difficile circolare per la città.
-Allo stadio Giglio pregano
8000 testimoni di Geova
-Christofer Lee “Dracula”
riceve la cittadinanza onoraria di Casina per le sue
ascendenze locali (famiglia
Carandini).
-Antonella Spaggiari viene eletta presidente della Fondazione Pietro
Manodori.
-Due abitanti di Villa Sesso
finanziano asilo per 140
bambini.
-Muore a Parigi il grande
attore concittadino Serge
Reggiani, ottantaduenne.
-Scompare una personalità
nota per il suo impegno
sociale, Maria Vittoria
Visconti, figlia del rtn
Carlo e consorte del rtn
Nino Spallanzani.
-Allarme zanzara tigre.
-A Roma una donna cavriaghese indica ai carabinieri
un pericoloso killer.
Più che di un solo momento dovrei parlare per la verità di
diversi momenti, ma ritengo che io possa riferirmi ad uno in
particolare che sintetizza in modo simbolico tutta l’attività del
Rotary Club reggiano nell’anno del Centenario. Mi riferisco ad
un momento di grande emozione e condivisione quando, il 23
febbraio 2005, i past president del Club presenti hanno spento
con me le candeline che chiudevano un secolo di vita rotariana.
In quel preciso momento mi sono sentito parte di una grande
storia fatta da eminenti personalità che hanno connotato la
vita del Rotary Club, ma anche la storia del mondo nell’ultimo
secolo, perché considero il Rotary International la più grande
associazione di servizio del mondo. Avendo avuto accanto a
me altri presidenti che hanno gestito magnificamente il Club,
questo atto simbolico ha significato una comunanza di intenti
e di vita estremamente importanti.
Atto che sottolineava un anno intensissimo di lavoro comune,
di sinergia tra il Consiglio e i soci rotariani e non, sponsor delle
Celebrazioni del Centenario.
Ad esempio il Servire Rotariano, tema della mia presidenza, è
stato approfondito nell’Arte con il restauro della Cappella Fossa
della Cattedrale grazie a Brevini Riduttori, Planetari Partner,
62
-In agosto il petrolio in
aumento sfonda nuovi record.
-Protesti e fallimenti in aumento del 30 per cento.
-Ubriachi al volante: ritirate
714 patenti nel corso di un
anno.
-Reggio piange il rtn Chiarino Cimurri. Scompare
nel medesimo giorno il
questore Antonio Sofia.
-Il reggiano Stefano Baldini
trionfa alla maratona olimpica di Atene.
-Gennaro Gallo è il nuovo
questore di Reggio.
-Lascia l’Arma il generale dei
carabinieri e rtn Antonio
Marturano. Lo sostituisce
ad interim il ten. col. Luigi
Basco.
-Vengono festeggiati i 100
anni della ferrovia ReggioCiano.
-L’Università perde il 10,3
per cento degli studenti.
-Aumenta la circolazione e
l’uso di stupefacenti.
-A Reggio i matrimoni civili
sorpassano quelli religiosi
(164 contro 145).
-Auto a targhe alterne contro lo smog.
-Calatrava illustra le “Vele”
che sorgeranno nel paesaggio reggiano.
-Ladri scatenati in appartamenti e ville.
-Cresce il numero delle
aziende in crisi.
-Tanti reggiani sorpresi dal
maremoto in Asia.
2005 gennaio-giugno
-Nel mese di gennaio scompaiono i rtn Franco Gobbi
e Achille Maramotti.
-Marzo: -22°; maggio: 35
gradi all’ombra.
-Rapinata per l’ottava volta un’agenzia bancaria di
Reggiolo.
-Un’inchiesta sul terrorismo
porta ad un arresto anche
nella nostra città.
Deanna e Vando Veroni, Fam. Albertini e Grasselli, Interacciai
spa, Landi Renzo spa, Lauro Ferrarini, Mariella Burani,
Regginvest srl, Zini e Zambelli srl; nell’Esempio dell’Arma dei
Carabinieri culminata con il Concerto della Banda dell’Arma
al Teatro Valli grazie a Consorzio Parmigiano Reggiano, Bipop
Carire gruppo Capitalia, Fineco group, Casali Viticultori,
Meta System spa, Credem, Reggiana Riduttori srl, Walvoil spa
e mi scuso sin d’ora se ho dimenticato qualcuno.
Nell’anno del centenario ho avuto una grande fortuna di
incontrare tante personalità del mondo culturale, politico e
militare. È stata per me una emozione fortissima aver conosciuto
Patch Adams, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Aver
avuto la possibilità di avvicinarlo e di accompagnarlo per due
giorni memorabili mi ha lasciato qualcosa di indelebile, per la
sua personalità così forte. Adams si rapporta con il prossimo
senza alcun tipo di steccato sociale, come se ti avesse sempre
conosciuto, dimostrando una grande umanità nel parlarti
e nell’ascoltarti. Mi ricordo la grande capacità comunicativa
che egli ebbe nel giro di pochi minuti con i numerosi
studenti affollati nell’aula magna dell’Università, catalizzando
l’attenzione e l’ammirazione del giovane pubblico.
Così come indimenticabili sono stati i suoi incontri all’Ospedale,
al Teatro Ariosto con la città e all’asilo Diana con i bambini.
Non posso poi dimenticare il presidente internazionale del
Rotary Willem Stenhammer che formalmente rappresenta i
milioni di soci sparsi in tutto il mondo, ma soprattutto vive
il Rotary, contagiando le persone con cui si incontra. È stato
presente durante la raccolta di fondi per la prestigiosa Rotary
Foundation, che si è resa possibile grazie alle magnifiche opere
dell’artista rotariano Angelo Davoli che hanno costituito le
illustrazioni delle splendide fiabe scritte dal rotariano, Francesco
Fornaciari, raccolte poi in una prestigiosa edizione libraria.
Serata conclusa con il conviviale offerto dai titolari del rinomato
ristorante reggiano Caffè Arte e Mestieri, durante la quale fu
63
1
2
3
1 Adams all’Ariosto affollatissimo
2 Delrio, sindaco e medico, al
Teatro Ariosto (primo da destra)
3 Adams all’ospedale di Reggio
4 Patch Adams con alcuni dirigenti del Club
4
64
-In pieno giorno una ragazza viene rapinata di 400
euro in via Emilia.
-Entrano in vigore le norme
sul fumo nei locali pubblici.
-Le polveri sottili sfondano
il limite di 50 milligrammi
per metro cubo.
-Iscritti in aumento nelle
scuole reggiane.
-Crolla la controsoffittatura nella sede del Liceo
di Castelnovo ne’ Monti.
Leggermente feriti due studenti.
-2770 studenti affrontano
l’esame di maturità.
-Nasce Enìa formata da
Agac, Amps e Tesa (serve
108 comuni, un milione di
abitanti, fatturato euro 880
milioni). Si quoterà in borsa cedendo il 25 per cento
del capitale.
-Frequente la scoperta di
sottopagati clandestini cinesi.
conferita dal Presidente Stenhammer l’onorificenza GRD
(Major Donors) al rotariano Luigi Zarotti e Marina Melloni.
Durante l’annata del Centenario, su impulso della Signora
Gianna Paglia Lombardini e dei Suoi Figli, è stata data la
giusta rilevanza ad un grande “imprenditore del futuro” Franco
Lombardini, che ha portato poi alla pubblicazione nel 2006
di un volume a lui dedicato, indimenticabile rotariano che
ha caratterizzato, in un momento importante del secondo
dopoguerra, lo sviluppo dell’industria nel Reggiano e non
solo.
Infatti, il 7 marzo 2005, 25esimo anniversario della scomparsa
di Franco Lombardini, la moglie Signora Gianna Paglia
Lombardini e i Figli hanno desiderato ricordarlo con un’iniziativa
che fosse coerente con il suo carattere di imprenditore serio e
capace e di un uomo aperto e illuminato. Hanno deciso così una
donazione di 250 mila euro per la creazione, presso la facoltà
di ingegneria, di Reggio, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, di un Laboratorio
universitario per la dinamica delle macchine e l’istituzione di un fondo per una borsa di
studio annuale a favore dei più meritevoli studenti di ingegneria meccatronica.
Considero inoltre una fortunata occasione aver lavorato con il fratello del musicista Paolo
Borciani, l’ingegnere Guido, che non dimenticherò mai per il contagioso entusiasmo che
riservava al premio dedicato al fratello, il premio Borciani appunto, per renderlo sempre
più importante nel mondo. E molto volentieri abbiamo contribuito allora, e abbiamo
continuato nell’impegno assunto, ospitando nelle case dei rotariani i giovani musicisti che
arrivano dall’Italia e dall’estero. Così come è iniziata l’assegnazione della borsa di studio
Augusto Del Rio al migliore allievo dell’Istituto Peri.
Due altri ricordi bellissimi: la donazione Marchelli, dovuta alla generosità e al
mecenatismo della famiglia Artoni e all’impegno dell’amico rotariano Camillo Galaverni,
consentendo di regalare all’Archivio di Stato di Reggio, grazie alla disponibilità eccezionale
dell’amico rotariano Prof. Gino Badini, Direttore dell’Istituto, una straordinaria raccolta
di disegni con il coinvolgimento di tutta la città.
Come non ricordare infine che durante l’annata del centenario è stato fondato a Reggio
l’Interact, formato da giovanissimi ai quali il nostro sodalizio dedica una particolare
65
1
2
3
1-2 Nel Teatro Municipale durante l’esecuzione
3 Nella sala degli specchi
4 Il ministro Alemanno porta i
saluti del Governo
4
66
attenzione quali componenti della futura società, con il contributo del caro Paolo
Paderni.
Posso dire che il Rotary Club di Reggio ha affrontato il tema del servizio in tutte le sue
forme variegate non dimenticando di intervenire in tutti i settori dalla cultura al sociale,
grazie al lavoro svolto da parte della “Commissione per il Centenario”, presieduta dal
PdG Franco Mazza.
1
1 Inaugurazione della Mostra
del centenario
2 Alcuni materiali esposti
2
67
1 Tre inviti realizzati con pregevole cura dal rtn Narsete
Iori
2 Premio Borciani. Esibizione
nella storica sala di Casa Manenti
1
2
68
1
2
3
1 Esposizione del dono Marchelli all’Archivio di Stato
2 Restauro della Cappella Fossa
3 Del Sante con il presidente
internazionale William
Stenhammer
4 Il presidente eletto del Rotary
International, Stenhammer, e
Ferdinando Del Sante assieme
ai giovani dell’Interact
4
69
1
2
3
1 Incontro su problemi di medicina
2 Premio Del Rio (da sinistra):
il premiato Gabriele Gombi,
Luciano Del Rio, il direttore
del Peri, Talmelli, e Ferdinando Del Sante
3 Del Sante con la signora
Gianna Paglia Lombardini
4 Coro per la Festa degli Auguri
2004
4
70
71
Reggio nell’Europa unita
e nel mondo globale
Alberto Lasagni
presidente 2005-2006
Avvocato.
Cronologia reggiana
2005 luglio-dicembre
-Campi nomadi setacciati
dai carabinieri con arresti
e sequestri di refurtiva e di
armi.
-Rapina nella villa di un
imprenditore con violenza alla giovane moglie.
Arresto dei 4 albanesi e di
presunti basisti.
-Maxiretata di clandestini:
6 arresti, 40 espulsioni,
300 identificazioni.
-Il Po in secca consente il
recupero dell’imbarcazione “Ostilia” affondata dagli alleati nel 1944.
-200mila fans di Ligabue
in città.
-I cacciatori da 14.500 di
trent’anni fa sono scesi a
6mila.
-Le presenze straniere nelle
aule scolastiche supera i
10 per cento.
-In viale Isonzo il primo
“documentatore fotografico” che riprende chi passa
col rosso.
-Il col. Gianluca Bersella
assume il comando provinciale dei Carabinieri.
-Apertura di tutta l’area
delle Officine reggiane.
-Scompare il rtn Giacomo
Laghi
-Chiude il cinema citta-
Il motto scelto per riassumere l’attività del Rotary Club di Reggio nell’anno rotariano 2005-2006 rappresenta la volontà di
uscire sempre di più dalle sole attività sociali e benefiche tradizionali del Rotary Club, peraltro sempre cospicue e lodevoli,
per cercare di aprirsi alla comunità locale e internazionale.
Occasione di confronto è stata anche la conclusione delle celebrazioni del Centenario della nascita del Rotary Club Internazionale a Chicago nel 1905; a tale fine nel corso dell’ annata
05/06 si è cercato di dare continuità ai service iniziati nel corso
delle presidenze 03/04 dell’avv. Barazzoni e 04/05 dell’ avv.
Del Sante.
Per far conoscere tali iniziative anche al di fuori del Club, la
prima decisione del consiglio direttivo 05/06 è stata quella di
riprendere la pubblicazione del notiziario trimestrale “Rotary
Notizie” in una forma ampia (32 pagine) e prestigiosa, e con
una diffusione indirizzata agli opinion leaders della città e della
regione; accanto al notiziario è rafforzato il canale informatico
attraverso il sito internet www.rotay.re.it
Tra le iniziative volte ad aiutare le organizzazioni che agiscono
in modo meritorio nella nostra comunità, il primo appuntamento è stato il convegno su “La Mensa del Vescovo”, che festeggiava i 40 anni di servizio a vantaggio dei bisognosi, con l’
aiuto di generosi laici, tra i quali tanti rotariani. Al convegno
ha preso la parola la presidentessa del Comitato della Mensa
72
dino “Alexander” di via
Emilia San Pietro.
-La psicosi del virus dei polli
determina la crisi nella vendita dei prodotti agricoli.
-Chiusura di 26 esercizi
commerciali.
-Il rtn Romano Prodi
raggiunge il 74 per cento dei voti alle primarie.
Localmente i votanti sono
90mila e 90 per cento dei
voti va al “professore”.
2006 gennaio-giugno
-Costante l’inquinamento
da polveri fini e ozono.
-Viene eretto l’arco di
Calatrava.
-Cresce la psicosi di casi di
influenza aviaria. Negativi
tutti gli esami.
-Il presidente di Capitalia
dona un milione e 200mila
euro alla radioterapia dell’Ospedale Santa Maria.
-Nel Reggiano risiedono
25mila musulmani. Nel
centro della città si svolge
un corteo con migliaia di
islamici. Diecimila indiani
convengono a Novellara.
Moschea e cimitero della comunità islamica a
Montecchio.
-Consacrazione episcopale
di mons. Lorenzo Ghizzoni,
vescovo ausiliare.
-Elezioni politiche: Reggio
perde un deputato, ma
guadagna un vice presidente vicario alla Camera
e un sottosegretario ai
beni culturali.
-Si conclude l’istruttoria
diocesana per la beatificazione di Rolando Rivi, il
seminarista quindicenne assassinato il 10 aprile 1945.
- A Reggio non si è costruito tanto come negli ultimi
anni. La popolazione è
salita a 155mila abitanti
(clandestini esclusi).
-22mila artigiani rappresentano il 38 per cento
delle imprese iscritte alla
Camera di commercio.
Maria Grazia Visconti Gramoli ed ha concluso i lavori Sua Eccellenza il vescovo di Reggio Emilia e Guastalla Adriano Caprioli sul tema attinente alle “Radici cristiane dell’Europa”.
Un’altra meritoria istituzione locale è stata ricordata nel convegno “Essere Scout oggi” in occasione del 90° anniversario della
fondazione, nel 1915, dei giovani esploratori reggiani sezione
della Cngei, a cui partecipò l’avv. Bacchi Andreoli che nel 1949
sarebbe stato fondatore del Rotary Club reggiano.
L’ importanza di “Essere testimoni nella propria comunità” è
stato il tema della visita al nostro Club del governatore prof.
Italo Minguzzi, il quale ha sottolineato l’ importanza del sostegno ai Club giovanili Rotaract e Interact, quest’ultimo fondato
dal Rotary reggiano nel 2005.
Importantissima nell’ambito della comunità è stata la cospicua
donazione alla Università di Modena e Reggio che la famiglia
Lombardini, tramite il Rotary, ha voluto in ricordo del grande industriale Franco Lombardini, rotariano, imprenditore
innovatore che portò la Lombardini Motori ad affermarsi sui
mercati mondiali; la donazione, ricevuta dal Rettore dell’ Università prof. Pellacani nel corso di un convegno, è stata indirizzata alla fondazione del Laboratorio di ricerca della Facoltà di
Ingegneria ed alla istituzione di borse di studio. Nell’ occasione
il Rotary ha anche curato, tramite il prof. Gino Badini, la pubblicazione del volume “Franco Lombardini. Uno stile di vita,
un modello di impresa”.
Un altro libro di storia locale sponsorizzato dal Rotary è stato
“L’ apostolo e il ferroviere. Vite parallele di Camillo Prampolini e Giuseppe Menada” di Mauro Del Bue, sui due più importanti personaggi reggiani che si sono incontrati e scontrati nella
prima metà del secolo scorso, ma che hanno determinato ciò
che la nostra città è ancora oggi, il primo diffondendo il movimento socialista riformista, il secondo fondando le Officine
Reggiane. Alla presentazione del libro da parte dell’ autore era
presente Sua Eccellenza il Prefetto dott. Montebelli.
L’on. dott. Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna, dell’Associazione delle Casse di Risparmio
73
1
2
3
1-2-3 La conferenza di Romano
Prodi, divenuto socio onorario
del RC Reggio Emilia
4-5 Al Vescovo mons. Adriano
Caprioli viene consegnato il
distintivo rotariano di socio
onorario
4
74
-Le badanti sono circa 4mila
e percepiscono mediamente 800 euro mensili.
-Reggio mantiene il primato
dell’occupazione (7 persone
su 10 in età lavorativa).
-Separazioni consensuali:
percentuale più alta nel
Reggiano 16,5 per cento
contro l’11 per cento nazionale.
-Gianni Borghi succede al
rtn Fabio Storchi, per fine
mandato, alla guida dell’Associazione industriali.
-Il “Peri” diventa istituto di
alta cultura.
-2613 candidati affrontano
l’esame di maturità.
-L’Ateneo di Modena e
Reggio risulta secondo in
Italia per efficienza e qualità.
-Viene abbattuto l’ecomostro di Felina.
Italiane, e vice-presidente della A.B.I., ha intrattenuto i rotariani ed i numeorsi ospiti sui problemi del mondo bancario
italiano.
Nell’ambito della collaborazione decennale con l’ Istituto Musicale di Alta Formazione “A. Peri” di cui il Rotary sponsorizza
il concorso di musica contemporanea, è stata attribuita la Borsa di Studio “Augusto Del Rio” vinta dalla pianista Aleksandra
Kokurina.
Sempre in ambito culturale in quest’anno rotariano è stata iniziata una collaborazione con “I Teatri di Reggio Emilia” di cui
il Rotary è divenuto sponsor.
In ambito internazionale il Rotary ha appoggiato le iniziative
del Dalai Lama attraverso il consigliere Marco Masini che si è
recato a Dharamsala.
Inoltre ha raccolto tra i propri soci alcuni autocarri di aiuti per
i profughi inviati in Bosnia tramite il nostro socio maggiore
CC (ora colonnello) Michele Cozzolino, che là prestava servizio nell’Eufor.
Grande affluenza vi è stata al convegno su “Le prospettive dell’Europa Unita” tenuto dal
nostro socio on. prof. Romano Prodi reduce dalla presidenza della Commissione dell’UE.
Altrettanto prestigioso l’invito al sen. prof. Marcello Pera, presidente del Senato, che ha
intrattenuto soci ed ospiti numerosi sul tema “La crisi culturale dell’ Europa”.
In ambito medico abbiamo ospitato i docenti della Washington University di St. Louis
che ci hanno illustrato i progressi della chirurgia urologica.
Nello stesso ambito l’ ultimo convegno che ha concluso l’anno rotariano è stato l’incontro
con il prof. Umberto Veronesi sulle ultime scoperte scientifiche sui tumori, organizzato in
collaborazione con Gabriella Lombardini presidente dell’ Associazione per la ricerca sul
Cancro Airc.
75
1
2
3
1 Giorgio Marchetti
2 Il professor Veronesi saluta il
sindaco Delrio
3 L’on. Patuelli
4 Il presidente del Senato Pera
5 La Signora Lombardini e il
Rettore Pellacani
6 Gruppo dei giovani
rotaractiani e interactiani
4
5
6
76
77
Gli interventi economici effettuati
dalla fondazione del Rotary
Il vescovo Adriano Caprioli: profonda cultura,
umanità e semplicità
Camillo Galaverni
presidente 2006-2007
Ragioniere commercialista esercita dal 1970 la libera professione nello
Studio paterno che ancora oggi dirige. Cultore dei problemi di gestione
aziendale ha fondato e sviluppato diverse aziende e fa parte come
amministratore delegato di importanti realtà industriali reggiane.
Cronologia reggiana
2006 luglio-dicembre
-Esplode anche a Reggio
l’entusiasmo per la vittoria
dell’Italia ai mondiali di
calcio.
-A giugno e luglio si sfiorano i 40 gradi.
-Reggio con le sue 82 giornate, batte tutti gli altri
centri regionali nel superamento della soglia di
smog.
-Gli immigrati extracomunitari regolari sono
40.999.
-Legambiente: il 71 per
cento dei comuni reggiani
risulta a rischio idrogeologico.
-La classifica sulla qualità
della vita pone Reggio al
13° posto.
-Scompare il rtn Franco
Bertani.
-I depositi bancari reggiani
sono in netto aumento: gli
sportelli sono saliti a 375.
-La metà dei cantieri edili
è al di fuori delle norme
legislative.
-Complessivamente il numero degli studenti è cre-
La visita nel mese di Dicembre 2006 del presidente della
Rotary Foundation mr. Louis Vicente Giay è stata molto
importante sia per il Club che per la città. I numeri sulla
capacità finanziaria esposti con gran semplicità dal Presidente,
nonché gli interventi economici effettuati dalla Fondazione del
Rotary hanno stupito non poco chi ha avuto modo di ascoltarli:
al confronto i numeri di altre fondazioni di rilevanza nazionale
sono passati in secondo piano. Uguale stupore ha suscitato in
molti il sapere che il Rotary ha un seggio all’Assemblea delle
Nazioni Unite e questo è stato toccato con mano vedendo il
rispetto e la considerazione con la quale le massime autorità
cittadine, il Prefetto, il Sindaco, il Presidente della Provincia,
hanno ricevuto il presidente Giay.
L’esperienza di presidente ti porta a conoscere diverse
persone, ma come spesso accade quando riassumo fra me e
me il mio anno di servizio, mi focalizzo su una persona già
ben nota e vista in diverse occasioni. Mi riferisco al vescovo di
Reggio, monsignor Adriano Caprioli. La sua profonda cultura,
l’umanità e la semplicità che gli sono caratteristiche mi avevano
già conquistato, quando mi ero recato ad omaggiarlo in qualità
78
di nuovo presidente, ma indimenticabile è stata la sua presenza al Circolo del Casino il 5
ottobre del 2006. In un breve discorso ha saputo toccare svariati argomenti e soprattutto
enunciare il principio che sottolinea come anche nello Stato più socialmente avanzato
non si potrà mai fare a meno dell’aiuto delle persone volonterose a favore di coloro che
hanno bisogno. Con parole semplici e legate alle espressioni di riconoscenza per l’offerta
fatta alla “Mensa del povero” ha saputo magnificamente illustrare il concetto rotariano del
servire al di sopra di ogni interesse.
Un amico sorridente e contento, anzi veramente soddisfatto che non potrò mai
sciuto di mille unità.
-Fiaccolata nei giardini
pubblici contro la criminalità.
-Il modello “Reggio Children” continua ad essere
centro di interesse internazionale.
-Lascia Reggio il prefetto
Giuseppe Montebelli, lo
sostituisce Bruno Pezzuto.
-L’indulto fa uscire dal carcere reggiano 121 detenuti su 250, e dal neuropsichiatrico giudiziario 37 su
230.
2007 gennaio-giugno
-Il 210° anniversario del
Tricolore festeggiato con il
ministro Rutelli.
-Nel Reggiano sono presenti 3500 badanti, metà
irregolari.
-Nei debiti con le banche
Reggio al primo posto
(18,19 per cento rispetto
alla media nazionale del
10,85).
-Droga, alcol, velocità: numerose patenti ritirate.
-Brutale stupro di notte
alla stazione.
-Grande festa per i 150 anni
del Teatro municipale.
-Scosse di terremoto.
-Furti nel corso di dodici
mesi: 3175; rapine: 110;
truffe e frodi informatiche: 148.
-Scompare il rtn Franco
Borziani.
dimenticare: Giacomo Bondoni.
Avevo detto a Giacomo che non avrei fatto una promessa
vana e che avrei organizzato veramente una festa danzante. E’
stato quindi un vero piacere quando nel salone dell’Astoria,
trasformato in una scintillante bomboniera d’oro, il compianto
avvocato Bondoni assieme ad una sua collega ha aperto la
sera del 10 Febbraio le danze, ballando per intero un valzer e
volteggiando con la sua dama con l’eleganza e la maestria di
un esperto e giovane ballerino. Gli applausi scroscianti che lo
hanno salutato alla fine sono stati la musica più bella che abbia
sentito nel mio anno di servizio.
Ancora una gran soddisfazione: la nascita di un nuovo
Rotary Club. Superando tante difficoltà il 5 Giugno 2007 è
stata consegnata la Carta al Club Terra di Matilde; mi sono
sentito quasi il padre, questo anche perché i meriti maggiori
sono stati di altri amici: proprio come succede al padre nei
confronti della nascita di un figlio.
Ci sono state anche delusioni. Come quando ho proposto alla
dottoressa responsabile della Madonna dell’Uliveto di dare
inizio ad un progetto poliennale per duplicare la benemerita
struttura, ampliando quella esistente o costruendone un’altra:
ho visto un volto quasi spaventato e sentita una voce che
mi diceva vigorosamente di no! Ho provato a riparlarne con
il Sindaco di Reggio che, pur plaudendo, mi ha detto che
bisognava vedere cosa prevedeva il piano regionale!
79
1
2
3
1-2 Incontro con Giay
3 Festa di Carnevale
4 Con il Vescovo Adriano
Caprioli
4
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1
2
3
1 Sefr a Reggio il 1° e 2 dicembre 2006.
2 L’avv. Carlo Fratta Pasini
in occasione della conferenza
sulle banche popolari.
3 Il procuratore della Repubblica Italo Materia, parla del
futuro del processo penale.
4 Il col. Luciano Garofano (a
sinistra) del Ris di Parma
4
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1
1 Ritagli di giornale
sull’incontro della Rotary
Foundation
2 Intervento all’inaugurazione
del Premio Borciani
1
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83
Due momenti centrali: la celebrazione
del Tricolore e la celebrazione della
festa della Repubblica
Approfondimento e conoscenza delle istituzioni
culturali e formative
Lauro Sacchetti
presidente 2007-2008
Laureato in ingegneria civile edile all’Università degli studi di Bologna
nel 1977, sposato con Tiziana dal 1977, padre di Andrea, studente
d’ingegneria a Bologna e Daniele, studente di giurisprudenza a Parma.
Rotariano dal Settembre 2002. Libero professionista, fondatore dello
studio tecnico di progettazione Lauro Sacchetti e Associati, con sede a
Reggio Emilia.
Cronologia reggiana
2007 luglio-dicembre
-Prosegue lo stillicidio degli
incidenti stradali: tre giovani perdono la vita annegando fra le lamiere dell’auto
in un canale di bonifica.
-L’Ateneo di Modena e
Reggio è la migliore università pubblica italiana.
-Spaventoso rogo in ceramica a Rubiera.
-Arrestati 7 usurai che davano prestiti al 400 per cento.
-Il flautista Griminelli presidente del “Peri”.
-Aperta la mostra con i
dipinti della collezione
Maramotti.
-Sparatoria in tribunale con
due morti e due feriti.
-Festa per l’inaugurazione e
illuminazione delle Vele di
Calatrava.
-Scoperta a Reggio una cellula di Al Qaeda.
-I vigili del fuoco hanno
eseguito 4300 interventi
in un anno.
-Nell’annuale ricerca del
I momenti di valenza esterna, nell’annata rotariana della
mia presidenza, sono stati numerosi in quanto era sia alla base
del programma distrettuale che del nostro club, l’intento di
caratterizzarci con service che avrebbero dovuto dare il senso
forte del nostro impegno verso la comunità.
Due sono stati i momenti che definirei centrali: la celebrazione
del tricolore, il 7 Gennaio, con i clubs di Firenze, i Sindaci
delle due città, la consegna del primo tricolore al Sindaco di
Firenze ed una diretta tv di tutta la manifestazione compreso
il concerto della banda dell’aviazione militare che ha riscosso
un lusinghiero successo. Il secondo momento, anche questo
di grande valenza istituzionale, la celebrazione della festa della
Repubblica, il 2 Giugno, in un Teatro Valli gremito di pubblico per assistere al concerto degli allievi dell’Istituto superiore
di musica “A. Peri” e la consegna del Paul Harris Fellow a sua
eccellenza il prefetto Bruno Pezzuto.
Un altro momento straordinario è stata l’Assemblea distrettuale che il governatore Terrosi Vagnoli, ha voluto svolgere a
Reggio, il 10 Maggio, nella magnifica cornice del teatro Valli.
84
quotidiano “Il Sole 24
Ore” Reggio scende dal
13° al 28º posto in relazione alla classifica di “vivibilità” di 103 province.
-Meno vino ma di migliore
qualità.
-Nell’industria la crescita
del fatturato si attesta sul
7,5 per cento. Positiva anche l’attività commerciale
soprattutto per la componente estera.
2008 gennaio-giugno
-Bullismo: il 36 per cento dei ragazzi è vittima di
prepotenze a scuola.
-Legambiente: Reggio risulta la peggiore della regione
per presenza PM 10.
-Telecamere sui varchi d’accesso alla Zona a traffico
limitato (Ztl) e blocchi del
traffico durante la settimana.
-L’Agenzia del territorio
scopre 11.167 fabbricati
che non risultano dichiarati al catasto.
-Il Comune di Novellara
acquista negli Usa un disegno di Lelio Orsi “Trionfo
di Galatea”.
-Cade il secondo governo del reggiano Romano
Prodi.
-A Roma si celebra Paolo
da San Leucadio, artista
reggiano del ‘400.
- Indagini “Gruppo Young”
degli Industriali: fra i giovani dilaga il pessimismo.
-Quattro separazioni al
giorno: negli ultimi tre
anni sancita la fine di 4691
matrimoni.
-Si spegne Enea Manfredini,
decano degli architetti reggiani.
-Sono 14mila gli stranieri
che presentano richiesta di
regolarizzazione nella nostra provincia (al 15° posto
in Italia).
-Reggio è fra le città con più
immigrati dalla provincia
cinese dello Zhejang.
Ci siamo “guadagnati” l’attenzione dell’opinione pubblica reggiana e di tutte le massime autorità.
Avendo scelto, come tema conduttore dell’anno, l’approfondimento e la conoscenza delle istituzioni culturali e formative, sono state numerose le occasioni per incontrare personalità di rilievo.
Quelle nazionali ed internazionali, sono state al disopra di
ogni più rosea aspettativa per l’impegno che hanno profuso
partecipando alle iniziative cui le abbiamo invitate. Magdi Allam, ospite nostro e del Lyons Val D’Enza, prima all’università
dove un folto pubblico si è confrontato con le sue idee e le
sue ragioni, proseguito alla sera, con uno slancio ed un impegno encomiabili. Lo stesso dimostrato da un’altra personalità
straordinaria della formazione il professore Howard Gardner
dell’università di Harvard. Con lui, ad esporre tesi di grandissimo interesse sui modelli formativi di oggi e soprattutto
del futuro, Attilio Oliva fondatore dell’associazione Treelle e
soprattutto un’aula magna dell’università piena di giovani studenti ed insegnanti; un buon servizio del nostro club all’istruzione ed alla formazione.
Intensi anche gli incontri con alcune personalità locali impegnate nelle istituzioni e nella cultura come Carla Rinaldi, presidentessa “emerita” di Reggio Children; Giuseppe Gherpelli,
vicepresidente vicario della Fondazione I Teatri; Maurizio Festanti dirigente dei servizi culturali del Comune, cui dobbiamo l’alto profilo delle nostre biblioteche pubbliche; il questore
Gennaro Gallo; l’artista fotografo Vasco Ascolini, che ci ha guidati nella visita alla sua antologica di Palazzo Magnani; l’architetto Mauro Severi, che ci ha illustrato la sua eccellente opera
di ristrutturazione della Galleria nazionale umbra di Perugia.
Indimenticabile il concerto del 31 Gennaio con il pianista
Simone Ferraresi e la violinista coreana Kristin Lee, due giovani talenti di straordinaria qualità e semplicità.
Kristin Lee si è esibita con un prezioso Stradivari affidatole
85
1
2
1 Convegno sulla città “Oltre
Calatrava” nell’Aula Magna
dell’Università
2 Conferenza di Magdi Allam
3 Intervento in diretta tv
da Reggio a Firenze per la
celebrazione del Tricolore
organizzato dai Rotary clubs
di Firenze e Reggio Emilia
3
86
-Aumentano gli infortuni
sul lavoro.
-Fans da tutta Italia per
il raduno in ricordo di
Augusto dei Nomadi.
-La fontana del Municipale
sarà trasferita all’ex caserma Zucchi.
-Per fare la spesa i reggiani
spendono il 10 per cento
in più.
-Prosegue l’allarme droga
sui banchi di scuola.
-Cinquanta cinesi lavorano
e vivono nello stesso capannone in modo irregolare e in condizioni igieniche
proibitive.
-Prostituzione: arrestati nu merosi sfruttatori di giovani nigeriane ridotte a
schiave sulla strada.
-L’Università locale è fra gli
atenei di élite (Arquis).
-Paesaggi inediti dell’Ottocento nei Musei Civici.
-Prima trionfale al Valli per
il “Fidelio”.
- Sgombero di nomadi rom.
- Elezioni politiche.
- Due mosaici sotto la cripta ricordano la Reggio romana.
- Reggiana promossa in C1.
- L’Osservatorio economico
assegna a Reggio il record
regionale di stranieri.
-Sul web la lista dei redditi
dei reggiani.
-Sono 1398 nel 2007 i casi
di maltrattamenti e abusi
su minori.
-La nostra città e al quarto
posto per numero di stranieri irregolari.
-Reggio al 22° posto per
ricorso dei consumatori a
prestiti finalizzati.
-Nel Reggiano le badanti
sono molto numerose; la
metà è senza permesso di
soggiorno.
-Record di bocciati nelle
scuole.
-Premio Profilo Donna
2008 a Deanna Ferretti
Veroni.
- Scompare il rtn Giacomo
Bondoni.
del governo coreano. Di grande simpatia vedere l’artista con
la custodia sempre fra le mani o fra i piedi vigile e attenta verso chiunque si avvicinasse. Ma quando l’amico Luciano Del
Rio le fa assaggiare un gustoso calice di lambrusco sia lei che
la sorella, che l’accompagnava nella breve tournee italiana, si
dimostrano tanto liete e soddisfatte che non potevamo far loro
miglior regalo che donare una bottiglia di quello stesso vino.
Un grande talento che si appagava di un gesto così semplice.
Infine mi piace ricordare un episodio che ci ha fatto toccare
con mano la forza di una rete rotariana internazionale. E’ stato
il contatto nato con una e-mail indirizzatami dalla Fondazione
rotariana di San Paolo del Brasile, che in pochi giorni ha fatto
sì che alcuni docenti di questa importantissima istituzione formativa fossero a Reggio per conoscerci e soprattutto conoscere
l’esperienza di Reggio Children con cui li abbiamo messi in
contatto diretto.
Un momento intenso e di grande soddisfazione per aver favorito un ulteriore contatto internazionale ad una delle istituzioni dell’eccellenza reggiana, ma anche per aver imparato di che
cosa i rotariani possono essere capaci, dal momento che in una
megalopoli di oltre dodici milioni di abitanti hanno promosso e consolidato un centro formativo d’eccellenza dall’infanzia
all’università.
L’episodio trattato precedentemente, è parte di un percorso che mi ha dato piena consapevolezza delle potenzialità che
un’organizzazione mondiale come il Rotary Internazionale ha
ed esercita allorquando favorisce e cerca, come abbiamo fatto
insistentemente per tutta l’annata rotariana, la collaborazione
fra i Rotary clubs e tutti i club service cui stanno a cuore le
sorti della comunità globale. Approfondimenti, conoscenza,
progetti rinsaldano l’amicizia ed il rispetto reciproco all’interno del club, ma sono anche l’occasione per coinvolgere gli altri
nell’accezione più larga possibile, aperti e pronti a coinvolgere
la comunità locale e quella internazionale, al servizio dell’una e
dell’altra per diffondere pace, solidarietà e cultura.
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1
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1 Howard Gardner all’Università di Reggio con il Rotary
Club
2-3 Teatro Valli, 10 maggio
2008. Preparativi e Assemblea distrettuale Rotary 2070
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26 giugno: passaggio delle consegne. Grazie, Lauro; buon lavoro, Paolo! buon lavoro, Marco!
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Conclusioni
Non è facile trarre conclusioni dopo aver letto, anche fugacemente, questo libro, o, meglio, questa raccolta di fatti e avvenimenti che hanno segnato la vita cittadina in questi
ultimi dieci anni. Non è facile perché, in fine dei conti, si potrebbe ben dire che i fatti
e gli avvenimenti ricordati, sia pure in una rapidissima sequenza e secondo una scelta
tutto sommato soggettiva, si commentano da soli e non vi è necessità di una valutazione
finale; insomma non vi è bisogno di trarre conclusioni, posto che “tra storia e cronaca”, la
memoria così sollecitata, ha già svolto egregiamente la sua funzione informativa. Ebbene,
non è così. Non è così perché, a ben vedere, a lato di ogni momento storico di questi
ultimi dieci anni, che hanno segnato la vita della Città (è stato intelligente memorizzare,
a latere, i momenti giudicati più salienti, di ogni anno dal 1999 al 2009, in un trafiletto
di tutta evidenza) vi è la “storia e la cronaca” del Rotary cittadino, che, in una sorta di
contrappunto, sollecita attenzione e curiosità, se non altro per dare altrettanta evidenza ai
fatti ed ai comportamenti, che un gruppo di uomini e donne reggiane, uniti nel segno del
Rotary, hanno via via realizzato, perseguendo finalità che, quantomeno nelle intenzioni,
erano di buon spessore e di sensibile qualità. Per carità, nessuna intenzione celebrativa di
questi fatti e comportamenti rotariani, ma, soltanto, puntuale e giornalistico ricordo, per
i soci del Rotary Club “Reggio Emilia”, innanzitutto, ma anche per i cittadini di Reggio
Emilia, che hanno imparato a convivere, nel tempo, con questo “Club Service” e che,
con il contributo di questo libro-raccolta, potranno meglio conoscere e giudicare. Come
tutti sanno, il Rotary, che gode della primogenitura in ambito internazionale e che ha
ben meritato nel Mondo, nei suoi 104 anni di vita, se non altro per i fecondi risultati nel
campo umanitario, sanitario, sociale e culturale, anche a Reggio Emilia ha svolto la sua
convinta funzione, ormai sessantennale, di Club Service e di ciò vuole dare conto, quantomeno, per questi ultimi dieci anni. Infatti, dato per acquisito il primo cinquantennio di
vita dalla fondazione, con un bagaglio di importanti comportamenti virtuosi, e dati per
conosciuti il cinquantenario (1949-1999) che ha lasciato un segno tangibile nella Città,
nonché il centenario internazionale (1905-2005), che ci ha fatto conoscere “a tutto tondo”
il Rotary nella sua interessantissima complessità, sono – oggi – alla evidenza cittadina
questi ultimi dieci anni, ulteriormente e profondamente significativi per la nostra comunità. Certamente non si vuole, in queste conclusioni (che per definizione devono essere
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“rapide e sintetiche”) ripetere quanto già detto, sia pure fuggevolmente, nelle pagine che
precedono, ma si vuole rivolgere ai lettori un caldo invito a volersi appropriare, in quel
contrappunto sopra ricordato di Città e Rotary, di quanto accaduto e di quanto realizzato nell’ambito ed a beneficio di questa Città dal 1999 ad oggi. Ne uscirà uno “spaccato”
di vita che, ci auguriamo tutti, potrà informare e consolare non solo chi lo ha vissuto, ma
potrà anche fornire ai più giovani una memoria cronachistica e storica della nostra cara
Città e del nostro amato Rotary.
Buona lettura!
Franco Mazza
Governatore 2070 a.r. 2001-02
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Breve storia del Rotary Internazionale
Il Rotary è il primo ed il più internazionale dei
“service clubs”
Principali eventi dalla nascita ad oggi
(1905-2008)
Luigi Zarotti
consigliere tesoriere 2008-2009 RC Reggio Emilia
Laureato in scienze geologiche. Abilitato all’insegnamento di materie
scientifiche. Docente universitario di geotecnica. Membro della
National Geographic Society. Giornalista. Consigliere e Segretario del
Consiglio Nazionale dei Geologi. Incaricato come geologo da molteplici
Amministrazioni pubbliche per la stimata professionalità. Autore di
molteplici pubblicazioni scientifiche è, tuttora, docente di Formazione
per Volontari della Protezione Civile.
Il Fondatore: Paul P. Harris
Il fondatore, nato a Racine Wisconsin (Usa), il 19 aprile 1868, era il secondo dei sei figli
di George N. Harris e di Cornelia Bryan Harris. All’età di 3 anni si trasferì a Wallingford,
Vermont, affidato alle cure dei nonni paterni. Sposato con Jean Thompson Harris (18811963), non ebbe figli. Ha ricevuto una L.L.B. dall’Università dello Iowa ed una L.L.D.
onoraria dall’Università del Vermont.
Nel corso della sua vita si dedicò a diversi lavori: cronista di un quotidiano, attore di una
compagnia teatrale e cowboy; viaggiò, in lungo e in largo per gli Usa e per l’Europa, vendendo marmi e graniti. Nel 1896, si recò a Chicago per fare pratica legale e, una sera, si
trovò a visitare l’abitazione in periferia di un collega di lavoro. Dopo cena, mentre passeggiavano per il quartiere, l’amico di Harris lo presentò a diversi commercianti ed artigiani
del quartiere. Fu qui che concepì l’idea di un club che fosse in grado di rinnovare lo spirito
d’amicizia tra uomini d’affari di piccole comunità.
In questa direzione, il 23 Febbraio del 1905 formò il primo club con altri tre uomini
d’affari: Silvester Schiele, commerciante di carbone; Gustavus Loehr, ingegnere minerario e Hiram Shorey, sarto. Paul Harris chiamò il nuovo club “Rotary” poiché i membri
si riunivano a rotazione nei luoghi di lavoro dei vari soci e il loro numero s’incrementò
rapidamente. Presto Harris si convinse che il “Rotary”, avrebbe potuto trasformarsi in
un importante movimento di servizio e s’impegnò per estendere il sodalizio nelle altre
città. I quattro soci fondatori erano di nazionalità diversa (americana, tedesca, svedese e irlandese) ed appartenevano anche a fedi religiose diverse (protestante, cattolica ed
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ebraica). Rappresentavano un prodotto di quel grande crogiolo che era ed è l’America
e, sotto quest’aspetto, erano i progenitori più adatti a dar vita a quel grande movimento
internazionale che sarebbe poi diventato il “Rotary International”. Harris divenne celebre
anche in altre attività civiche e professionali, poiché venne nominato primo Presidente del
consiglio di amministrazione della “Easter Seal Society of Crippled Children and Adults”
e della “International Society for Crippled Children”. Divenne membro del consiglio di
amministrazione della “Chicago Bar Association” e delegato al “Congresso Internazionale
di Legge” a Hague, nonchè membro di commissione della “American Bar Association”.
Fu insignito del “Silver Buffalo Award” dall’Associazione dei Boy Scouts d’America per
il suo impegno verso la gioventù e decorato dalle autorità governative del Brasile, Cile,
Repubblica Dominicana, Ecuador, Francia e Perù.
Harris mantenne il suo ufficio legale per tutta la durata della sua vita. Viaggiò moltissimo
e fu invitato a parlare ai Rotariani in numerose “Conventions” annuali, riunioni distrettuali e regionali, e venne nominato Presidente emerito del Rotary International. Quando
Paul Harris morì, il 27 gennaio 1947, il suo sogno era cresciuto da incontro informale di
quattro uomini a circa 6.000 clubs sparsi in tutto il mondo. I dati più recenti affermano
che il Rotary è diffuso in 168 Paesi (ma opera in più 200 Paesi), con oltre un milione e
duecentomila Soci, appartenenti ad oltre 33.000 Clubs, riuniti in 534 Distretti, suddivisi
in 7 aree geografiche e 34 zone (il Distretto 2070 fa parte della 12° zona).
Per i rotariani più preparati, la presente nota servirà solo a ricordare una storia conosciuta,
una storia in continua evoluzione, mai statica, ma credo servirà a far conoscere, a tutti,
cosa è il Rotary, presentando le realizzazioni raggiunte, l’attività rotariana nel mondo,
secondo il motto “Servire” nella società con un’azione rivolta ad aiutare, a costruire un
mondo d’amicizia e di pace.
Non è facile dire che cosa è il Rotary, domanda inaspettata che può essere rivolta da un
amico che ha sentito parlare di un’associazione internazionale dai molteplici interessi ed
è possibile che molti di noi rotariani possano rimanere un momento titubanti, prima di
dare una giusta risposta. In effetti, il Rotary è stato definito in molti modi. La definizione
più conosciuta, data dallo stesso Paul Harris nel 1941 fu: “È un modello in miniatura di
un mondo di pace, che potrebbe essere studiato con profitto da tutte le nazioni”. Mentre per
Cliff Dockterman, Past President International, si tratta di: “Un’organizzazione di esponenti delle più svariate attività economiche e professionali che lavorano a livello mondiale per
rendere un servizio umanitario alla società, incoraggiare il rispetto di elevati principi etici nell’esercizio di ogni professione ed aiutare a costruire un mondo di amicizia e di pace”. Queste
risposte potrebbero dare un’idea di che cosa è il Rotary. Bisogna però trovarne l’essenza:
tutto deve essere fatto con uno spirito di comprensione verso gli altri, una volontà corale
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a “Servire” l’umanità, la pace. Insomma, “Il Rotary è una maniera di vivere, una filosofia
dell’esistenza, una regola di reciproco rispetto, una scuola di libertà e di servizio nei confronti
della società umana” (R. Pirisi).
Quando, come e perchè nasce il Rotary
Il Rotary nasce da un’idea che il fondatore Paul Harris, giovane avvocato con studio a
Chicago, espone in una gelida giornata invernale a tre giovani uomini d’affari. Fondare un club, che riproduca il clima di amicizia, quale può ritrovarsi tra professionisti e
commercianti di una piccola comunità, dove tutti si conoscono, in contrapposizione al
clima di violenza, di odio, di sopraffazione che viveva in quel momento Chicago in balia
di bande di gangsters in lotta per il monopolio delle loro losche attività, è stato molto
importante.
Già nella prima riunione, quattro amici, di diversa nazionalità, di diversa religione, di
diversa professione (avvocato, ingegnere meccanico, commerciante di carbone, artigiano
sarto), che avevano in comune alcuni principi base insiti e ben radicati nei valori umanistici, come la democrazia e la solidarietà, inconsapevolmente, posero le fondamenta alla
prima e più prestigiosa associazione “no profit” dedita al “servire”, dalla quale tutte le
successive associazioni (clubs Service) hanno attinto i principi base.
Questa prima riunione “ufficiale” tra Paul Harris, Silvester Schiele, commerciante di carbone, e il sarto Hiran Shorey, avviene nell’ufficio dell’ingegnere minerario Gus Loehr all’Unity Building al n° 127 di Nort Dearborn Street il 23 febbraio 1905. Questo ufficio,
restaurato in occasione dell’80° anniversario del Rotary, è oggi un museo di cimeli e ricordi del Club di Chicago ed è meta di grande interesse per i rotariani di tutto il mondo.
Il principio su cui si fondava l’idea di P. Harris era che un gruppo di persone, di diverse
professioni, si incontrasse regolarmente all’insegna dell’amicizia per trascorrere qualche
ora in compagnia e, attraverso le proprie esperienze, allargare la conoscenza personale. Era
la base di un club maschile i cui soci sarebbero stati limitati ad un solo rappresentante per
ciascuna professione o ramo di affari. Le riunioni dovevano avvenire ogni settimana, a rotazione (da cui Rotary), presso l’ufficio o la sede di ciascun socio. La rotazione era stabilita
con il preciso scopo di far conoscere a ciascuno l’attività degli altri soci. I quattro fondatori erano i capostipiti più adatti per il movimento internazionale a cui, inconsciamente,
davano inizio, che riunisce, come ben si sa, uomini di buona volontà, onesti, professionalmente preparati a prescindere dalla razza, colore della pelle, convinzione religiosa e professione.
Dopo l’ammissione di un quinto socio, che pochi ricordano, il tipografo Harry Ruggles, il
gruppo prende ufficialmente il nome di Rotary Club di Chicago.
Sicuramente nessuno dei cinque soci pensava in quel momento che il movimento a cui
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davano vita potesse avere uno sviluppo mondiale; forse nemmeno Paul Harris. Ciò si desume dalla risposta che diede molti anni dopo, alla richiesta se fosse consapevole, quando
pose le basi del Rotary, di essere sul punto di fondare un movimento d’importanza mondiale. La riposta fu: “No, come può un contadino, quando pianta un alberello avere la certezza che un giorno sarà ricco di fronde? Non può saperlo perché deve fare i conti con la pioggia,
il vento, il sole e con l’aiuto della Provvidenza. Solo quando vedrà spuntare le prime gemme
allora: si! Potrà pensare al refrigerio che la sua ombra potrà dare nelle giornate estive”.
Evoluzione del Rotary
Il primo Club, il cui primo registro riporta un elenco di trenta soci con Silvester Schiele
President, richiamò l’attenzione della stampa e l’interesse di molti. Aumentando però il
numero dei soci, diviene poco pratica la riunione negli uffici dei soci stessi da qui l’usanza
di fare riunioni settimanali presso ristoranti ed alberghi. L’impressione che molti hanno
avuto e ancora hanno che il Rotary serva per far carriera o esclusivamente per incrementare i propri interessi, non fu certamente l’idea di P. Harris, che non pensò mai che il riunirsi
in un Club servisse a favorire gli affari dei propri soci. Egli credeva con tutte le sue forze
nei valori dell’amicizia e, fin dal primo momento, pose la professionalità e l’impegno di
tutti a favore della collettività.
Già due anni dopo (1907) fu realizzato a spese del Club, il primo progetto a favore della
collettività di Chicago. Nel 1908 nacque il secondo club a S. Francisco al quale ne seguirono molti altri sparsi nei vari Stati americani, tanto che nel 1910 i Clubs diventano
16, con un totale di 1500 soci. Inoltre, nacque l’Associazione nazionale dei Rotary clubs e
si tenne il primo Congresso dove si propose il motto: “Profitta di più chi sa rendere agli
altri un servizio migliore”, frase un po’ ambigua per molti, ma molto aderente alla realtà
affaristica degli uomini di quel tempo. L’anno successivo fu proposta l’idea di organizzare
i Clubs in base al principio: Service, not self (Servizio, non profitto personale). Dalle due
frasi è derivato il motto che è il simbolo stesso del Rotary:“Servire al di sopra di ogni
interesse personale”.
Il Rotary diventa internazionale nel 1911 con la costituzione del Club di Winnipeg in
Canada e dei primi due clubs al di fuori dell’America, in Inghilterra e Irlanda, per cui nel
Congresso di Dluth nel 1912, diventa International Association of Rotary Club. L’espansione del Rotary continua dopo la Prima Guerra Mondiale in Europa: nel 1920 a Madrid e
in Francia. Il primo club in Italia nasce a Milano nel 1923, il secondo a Trieste nel 1924,
seguiti nel 1925 da quelli di Roma, Napoli, Palermo, Venezia, Torino, Firenze, Genova,
Livorno, Bergamo, Parma e Cuneo. Si arriva così a costituire il Distretto Italiano, il primo
nell’Europa continentale riconosciuto dal R.I. e classificato con il numero 46. Il nome
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definitivo che noi conosciamo Rotary International fu introdotto nel 1920 e si adottò
ufficialmente l’emblema (dopo il passaggio attraverso 5 ruote diverse) della ruota con 24
denti e i 6 raggi, cui è aggiunta al centro una scanalatura a chiave, a significare che la ruota
è attiva motrice e non passiva.
L’emblema, sotto forma di distintivo da portare all’occhiello della giacca, è oggi il segno
che identifica tutti i rotariani del mondo.
Come e perchè le donne entrarono nel Rotary
Vorrei ricordare che la regola originaria del Rotary International era: “Possono diventare
membri dei Rotary Clubs soltanto gli uomini, intesi come esseri umani di sesso maschile”. Le
caratteristiche sono indicate con i termini inglesi men e màle persons. Dal 1989 la regola
attuale del Rotary International stabilisce che: “Possono diventare membri di un Rotary Club
esseri umani di entrambi i sessi, anche di quello femminile”. Nello Statuto del Rotary International, dopo tale modifica, determinata da quanto tra poco dirò, è scritto che le persone che
possono entrare a far parte di un Rotary Club, sono indicate solo con la parola persons.
Questa modifica permette a ciascun Rotary Club di ammettere soci di sesso femminile
in due casi: quando le leggi locali lo impongano (questo è il caso della California, come
vedremo) e quando un Club lo scelga liberamente.
Come si è arrivati a modificare le primitive regole d’accettazione nei Clubs? Non è stata
sicuramente una scelta del Rotary ma un’imposizione dovuta a due sentenze: una della
Corte d’Appello della California nel 1986 e una della Corte Suprema degli Stati Uniti nel
1987. La lunga storia inizia nel 1977 quando il Rotary Club di Duarte in California, fece
entrare in qualità di socie tre donne. Il Consiglio Direttivo del Rotary International dichiarò una tale decisione al di fuori dello Statuto per cui, dopo un procedimento interno,
dichiarò l’espulsione del Club di Duarte dal Rotary International.
Il Club di Duarte e le due donne già ammesse come socie, impugnarono quanto era stato
deciso dal Consiglio Centrale del Rotary International per illegittimità, davanti alla Corte
Superiore della Contea di Los Angeles, in quanto la decisione era contraria ad una legge
californiana del 1959 dove era stabilito che “tutte le persone soggette alla giurisdizione
dello Stato della California sono libere ed uguali e devono avere accesso, senza distinzione
di sesso, razza, colore, religione, antenati, origine nazionale, ad agevolazioni, vantaggi,
privilegi e servizi in tutti i business establishments, di qualunque specie essi siano”.
Nel 1983 la Corte rigettò tale ricorso in quanto, pur riconoscendo che qualche rotariano
avesse potuto trarre vantaggio sui propri affari nella qualità di socio, tuttavia giudicava
ciò un aspetto secondario e accidentale rispetto agli scopi principali dell’associazione che
sono appunto quelli di promuovere l’amicizia, la fratellanza e sviluppare attività di ser-
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vizio a vantaggio della società. Concludeva perciò che nessun Rotary Club poteva essere
paragonato a business establishment. Ma la vicenda non finisce qui, infatti... Nel ricorso
a tale decisione la Corte d’Appello della California, nel 1986, stabilì invece che i Rotary
Clubs potevano essere business establishment e perciò ricadevano in quanto stabilito nella
legge del 1959, che il Club di Duarte aveva presentato nella prima richiesta alla Corte
Superiore della Contea.
L’ultima decisione della Corte d’Appello, riguardava in ogni modo solo i Clubs californiani, in quanto unici Clubs Rotariani soggetti alla legislazione californiana. In questa
decisione si riconosceva che i vantaggi per l’attività personale di affari dei soci dei vari
Rotary Clubs non potevano essere considerati accidentali ma erano invece “un fattore che
motivava ad aderire ai Clubs locali” e che i vantaggi per gli affari erano “goduti e capitalizzati dai rotariani”.
Un’ulteriore decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti del 1987 confermò la decisione della Corte d’Appello della California, in quanto la decisione californiana che
impose di ammettere soci di genere femminile, non viola il primo emendamento della
Costituzione che garantisce tra l’altro la libertà di associazione. Tale decisione poggia su
tre punti principali:
A) Il Rotary International, essendo un’associazione di migliaia di Clubs locali non poteva
vantare i diritti costituzionali che garantivano l’autonomia di un’associazione privata.
La relazione tra rotariani non può essere qualificata come intima e privata, perciò non può
essere invocata la protezione costituzionale. Ciò è anche dimostrato dalla dimensione dei
Clubs da 20 a 900 soci con un movimento annuale in entrata e in uscita del 10% circa
dei soci.
Si precisa inoltre che lo scopo dei Clubs locali è quello di rappresentare l’attività degli
affari e quella professionale della comunità, aiutarla con il servizio, innalzare lo standard
degli affari e della professionalità dei soci e migliorare le relazioni internazionali: questi
scopi non possono essere riportati all’intimità o riservatezza. Per quanto riguarda lo stile
delle attività, bisogna ricordare che molte sono svolte alla presenza di estranei (soci di altri
Clubs, ospiti dei soci, familiari dei soci anche di sesso femminile) e questo perché i Clubs
intendono essere “porte e finestre aperte su tutto il mondo”.
B) Il diritto di associarsi è costituzionalmente garantito: impedimenti al diritto di scegliere la propria associazione può costituire una violazione. Non risultava poi che l’ingresso
delle donne potesse impedire o limitare gli scopi dei Rotary Clubs locali.
C) Infine la Corte Suprema giudicò che la limitazione all’autonomia dei Rotary Clubs
fosse giustificata dall’interesse pubblico generale di eliminare discriminazioni nei confronti delle donne.
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L’emblema del Rotary International: excursus storico
L’emblema del R.I. è sempre stato rappresentato da una ruota1, il cui termine deriva da: prime riunioni a rotazione, presso i rispettivi luoghi di lavoro dei soci (v. storia del Rotary).
Il primo emblema, realizzato nel 1905 da un incisore di Chicago, Montague Bear, riproduceva la ruota di un carro dei pionieri. La forma della ruota venne poi modificata varie volte negli anni successivi
e, infine, dal 1923 è rimasta invariata: ruota di un ingranaggio, dotata di 24 denti e di 6 raggi, di colore giallo-oro (inteso come ricchezza d’impegno e di continuità nell’Azione), il cerchio interno, diviso
in quattro spazi, colorato in blu turchino reale (solidità e modestia nell’universalità dell’Azione), nella
parte superiore appare la parola Rotary ed in quell’inferiore International, - entrambe le iscrizioni
sono riprodotte in oro e lo spazio fra i raggi della ruota ed il mozzo è bianco-.
Poiché, alcuni soci ingegneri osservarono che l’ingranaggio in questione non sarebbe mai potuto
essere montato, senza una chiavetta che solidalmente lo unisse all’ipotetico albero, venne eseguita
l’ultima modifica, ossia la ruota così come la conosciamo ai giorni nostri che è diventato il simbolo
del Rotary International.
All’emblema è legato anche il vessillo ufficiale2 del Rotary International, adottata nel 1929 all’Assemblea di Dallas nel Texsas, In Particolare, sulla bandiera è riportato il simbolo della “Ruota” di
colore giallo-oro su fondo bianco. Si tratta del vessillo depositato e “piantato”, negli anni trenta,
prima al Polo Nord poi al Polo Sud, dall’esploratore nordamericano rotariano Byrd Richard Evelyn
(Winchester 1888 – Boston 1952) durante le sue storiche spedizioni e il 20 luglio 1969, Neil Armstrong, lo ha piantato sulla Luna.
L’Emblema o “Distintivo” è uno solo: la ruota dentata adottata nel 1923. I rotariani dovrebbero avvertire il dovere di portare il distintivo sempre. Emblemi che testimoniano particolari riconoscimenti rotariani vanno portati,
assieme al distintivo ufficiale, in occasioni di manifestazioni rilevanti e, in ogni caso, ogni qual volta questi sono
consigliati o ufficialmente richiesti.
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Il vessillo del Rotary va esposto nelle riunioni rotariane ufficiali. Nelle riunioni conviviali, secondo dell’importanza, devono trovarsi esposti: lo stendardo del Club, la bandiera nazionale, la bandiera della Comunità, il vessillo
della città sede del Club e i guidoncini dei Rotary Club in dotazione.
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Dopo tali sentenze nel 1989 il Consiglio di Legislazione del Rotary International fu obbligato a modificare alcuni punti del suo Statuto come già ho detto all’inizio, sostituendo
il primo punto al principio che solo esseri umani di sesso maschile possono essere soci del
Club, con la frase che possono far parte, come soci del Club, esseri umani di entrambi i
sessi. Il terzo punto dello Statuto, che riguarda la composizione dei Clubs alla lettera d)
stabilisce che, nonostante qualsiasi altra disposizione dello Statuto o del Regolamento
dei Rotary Clubs, devono essere uguali in tutti i Clubs del mondo, “un Club può limitare
il suo effettivo a persone dello stesso sesso, a meno che tale limitazione sia contraria alle leggi
del Paese in cui è situato il Club in questione”. Questo punto è molto controverso e male
interpretato, ma anche corretto se si pensa che è rivolto anzitutto ai Clubs sotto la giurisdizione californiana e ai vari paesi dove la donna non può neanche uscire di casa da sola
o mostrare in pubblico il suo volto, e dove sarebbe impossibile farla diventare addirittura
socia di un Club formato in assoluta prevalenza da uomini.
Oggi in quasi tutti i Paesi del mondo si trovano Clubs misti, molti di sole donne. Nei
Clubs italiani, sono presenti donne e in alcuni si sono avuti Presidenti donne. Nel mondo oltre 30 Distretti hanno un Governatore donna. È il Club nella sua autonomia che
dovrà, senza nessun preconcetto o limitazione, vagliare quando o se è possibile accogliere
nel suo organico delle donne, scegliendo, come si fa per gli uomini, tra “persone adulte, di
buon carattere e di buona reputazione nel campo degli affari o in una professione o attività
rispettabile e riconosciuta o ricoprano un’importante posizione con funzioni direttive e autorità decisionale”.
Vorrei fare una considerazione: ciò che è successo in America sicuramente non sarebbe
potuto accadere in Italia. Infatti, il nostro diritto è molto più formale di quello americano
e, soprattutto, la linea di confine che separa il “pubblico” dal “privato” è molto diversa da
quella che è presente nella società e nel diritto americano.
Nel nostro diritto la garanzia dell’eguaglianza senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali, deve essere rispettata da ogni legge ordinaria. Pertanto, una legge (ma non uno Statuto di un’associazione) che prevedesse
discriminazioni in tal senso, sarebbe illegittima. Da considerare poi che negli Stati Uniti
l’associazionismo privato è una realtà assolutamente diversa, sul piano sociale, a quella che
si può trovare non solo in Italia ma in tutta l’Europa Continentale, in quanto costituisce
un aspetto fondamentale nella società. Pertanto, materie che in Italia sono considerate
assolutamente private, in America assumono un aspetto di interesse pubblico e perciò tali
da prevalere sull’autonomia dei privati cittadini.
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Organizzazione del Rotary
Com’è organizzata l’enorme struttura che tiene uniti tutti i rotariani del mondo? Si basa
sulle regole che il Rotary si è dato sin dal 1915 quando fu introdotto il Manuale di Procedura dove è precisato che il R.I. è un’associazione i cui soci sono i Clubs che agiscono secondo una propria autonomia nel rispetto però degli Statuti e dei Regolamenti della Sede
centrale. I Clubs sono riuniti in Distretti, con a capo un proprio Governatore e non sono
altro che una suddivisione territoriale che raggruppa un certo numero di Clubs per i fini
amministrativi del R.I. e che dipendono direttamente dal Consiglio Centrale del R.I. che
ha sede ad Evanston. Il suo Dirigente Superiore è il Presidente Internazionale, che dura
in carica, come tutti i Dirigenti a qualsiasi livello, un solo anno. I Distretti sono indicati
dal Board con un numero a quattro cifre e determinati da ragioni relative al numero dei
Clubs esistenti nel territorio, dalla lingua in essi parlata, dalle tradizioni, dai costumi e da
ogni altra situazione che sia d’interesse per il R.I.
L’embrione di quest’ordinamento si trova già nel 1911, quando i Clubs esistenti erano
riuniti nella Associazione Internazionale dei Rotary Clubs. L’effettivo del Rotary comprendeva allora otto “Divisioni”: cinque negli USA, due in Canada, una in Gran Bretagna e
Irlanda. Con l’aumentare dei clubs nel mondo, aumentano le “Divisioni” chiamate poi
“Distretti” che oggi superano i 530, coordinati da una speciale Commissione del Consiglio Centrale del R.I. Per comodità i distretti del mondo sono raggruppati in sei regioni: Anso (Australia, Nuova Zelanda), Asia, Ceema (Europa continentale, Mediterraneo
orientale, Africa), Sacama (Sud America, America centrale, Messico, Antille), Uscb (Stati
Uniti, Canada, Bermuda) e in 34 aree. Il distretto 2070 fa parte della 12° area, con 9 Distretti e 38.000 soci circa (precisiamo che il Distretto 2060, per equilibrio di soci è stato
annesso all’area 19, dal 1° luglio 2008, per decisione della Commissione Centrale)
Il Rotary è conosciuto in tutto il mondo: il motivo è solo ciò che propone nel diffondere
una coscienza degli ideali universali e di etica nei comportamenti della società? Oppure
per l’amicizia che propone o per l’impegno e la serietà professionale che offre disinteressatamente nella comunità di cui fa parte? Certamente per entrambi i motivi, ma è utile
ricordare anche l’attività che il Rotary offre per costruire un mondo migliore attraverso i
programmi culturali e assistenziali a favore dei popoli in difficoltà, per migliorare le condizioni di salute, alleviare la fame e favorire lo sviluppo umano e sociale come mezzo per
la comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo. Tutto ciò è possibile attraverso
l’opera e l’azione svolte dalla Rotary Foundation.
La Rotary Foundation
L’organismo è nato nel 1917 per intuizione del P.I. Arch Klump durante il Congresso di
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Atlanta, e propone l’idea di un “Fondo” con lo scopo di operare nel settore assistenzialeeducativo e, in generale, per il progresso dell’umanità in difficoltà. Il primo versamento fu
fatto dal Club di Kansas City nel 1918 con la donazione di 26 dollari e 50 cents. Si stabilì
che questo contributo fosse vincolato e non fosse speso fino a che non fosse raggiunto un
valore tale da poter essere effettivamente una base utile per un’azione mondiale, com’era
stata ideata. Dieci anni dopo, durante il Congresso di Minneapolis, l’istituzione ebbe il
riconoscimento di Fondazione e si erogò una prima sovvenzione di 500 dollari a favore della Società Internazionale dei bambini handicappati. Il riconoscimento ufficiale di
Ente giuridico-morale avvenne nello Stato di Illinois il 12 novembre 1931. I contributi,
sempre volontari, perché nessuna regola rotariana obbliga i Clubs o i distretti a versare
un loro contributo, sono andati via via aumentando, così come l’operosità della Rotary
Foundation si è andata sviluppando verso nuovi e diversificati orizzonti. Dalle prime Borse di studio per studenti universitari o giovani laureati di sesso maschile si arrivò al 1966,
quando le Borse di studio furono date senza distinzione di sesso, mentre altri contributi
vennero destinati per sostenere progetti e assistenza in tutti i paesi in difficoltà.
Come opera? Le richieste di aiuto e le segnalazioni arrivano dai Clubs e dagli stessi paesi.
La Rotary Foundation, con la struttura capillare dei rotariani sparsi nel mondo, ha la
possibilità di far arrivare aiuti e assistenza sanitaria, medicinali, derrate alimentari, acqua
potabile attraverso i programmi umanitari ed ha la possibilità, grazie all’opera di volontari
rotariani, di dare istruzione e addestramento professionale nei paesi in via di sviluppo. Gli
sforzi della Rotary Foundation sono rivolti soprattutto nei settori della fame del mondo,
nella protezione dell’ambiente, nella prevenzione dall’alcoolismo e abuso di droga, nell’assistenza a favore delle fasce socialmente deboli, dei bambini abbandonati, degli anziani
trascurati. È importante ricordare che la Rotary Foundation è la seconda organizzazione
non governativa al mondo per importanza nelle azioni umanitarie e nella concessione
di Borse di studio internazionali. Per poter portare avanti i suoi programmi la R.F. ha a
disposizione tre fondamentali Fondi:
1) Il Fondo dei programmi annuali. Sistema Share, formato dai versamenti annuali senza
una precisa destinazione. I versamenti sono vincolati per tre anni in operazioni finanziarie e destinati poi per il 60% a favore dei progetti presentati dal distretto da cui proviene
il versamento, mentre il 40% viene versato in un fondo mondiale a favore della Rotary
Foundation. Il fondo annualmente varia in rapporto ai versamenti effettuati, dagli utili
dati dagli investimenti fatti, dal valore delle condizioni dei costi e delle spese.
2) Il Fondo permanente. È determinato dai versamenti volontari fatti dai “Benefattori”, dai
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“Grandi Donatori” e dai “Lasciti”, che vengono capitalizzati. Di questo fondo vengono
utilizzati soltanto una parte degli utili dati dal rendimento delle operazioni finanziarie,
mentre il resto viene reinvestito per compensare l’inflazione.
3) Il Fondo delle donazioni finalizzate. È dato dai fondi ancora da spendere per ogni
iniziativa assistenziale-umanitaria in corso, specie per la Campagna Polio Plus (progetto
nato dall’intuizione di un italiano Sergio Militsch, come antipolio già nel 1980, progetto
sostenuto e seguito dal suo ideatore fino al 1985 quando diventa progetto del Rotary con il
nome di Polio Plus) con termine di scadenza previsto nel 2005, centenario del Rotary ma
che oggi, per molteplici ragioni (guerre in corso, motivi religiosi, globalizzazione, fatti
che consentono più facilmente la diffusione del virus) non è stato ancora concluso. Comunque, è in previsione che ciò avvenga entro breve termine. I capitali che fanno parte
di questo fondo vengono adoperati in molti e diversificati programmi: Programma delle
3H (Heart, Hunger, Humanity – Salute, Fame, Umanità). Sono sovvenzioni destinate al
finanziamento di progetti il cui costo non è sostenibile da un club o da un distretto. Gli
importi erogati vanno da 100.000 a 500.000 dollari e vengono dilazionati in periodi che
variano da 2 a 5 anni. Ad oggi gli importi erogati, per l’intero progetto, superano gli 800
milioni di dollari.
Programma paritario. Azione di pubblico interesse mondiale (Apim).
Sono sovvenzioni per la realizzazione di progetti di grande rilievo a carattere educativo-sociale. L’erogazione dei fondi da parte della Rotary Foundation avviene in misura paritaria
a quella fatta dai proponenti che possono essere il club o il distretto con il club o il distretto sponsorizzante. La somma massima erogabile da parte della Fondazione è di 50.000
dollari. La partecipazione del proponente non può superare il 25% del totale.
Programma per la Pace. Finanzia l’organizzazione e le Conferenze Internazionali indirizzate a promuovere la pace e a studiare possibili interventi in caso di conflitti tra nazioni
diverse.
Sovvenzioni per Volontari del Rotary. Vengono riconosciute le spese per rotariani e rotaractiani, o ex borsisti della R.F. per il soggiorno all’estero in cui vengono svolti progetti di
servizio internazionale.
Sovvenzioni per la ricerca “Carl Miller”. Sono destinate alla copertura delle spese (rimborso
parziale) di viaggio e studio per progetti di servizio internazionale.
Borse di studio per gli Ambasciatori del Rotary. Sono riservate a studenti universitari, con almeno due anni di frequenza, tecnici, artigiani, insegnanti per handicappati e giornalisti.
Borse di studio per approfondire gli studi. Sono riservate ai paesi in via di sviluppo oltre a
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Borse di studio per il perfezionamento della lingua Giapponese. I giovani che concorrono a queste Borse di studio, non possono essere rotariani o parenti di rotariani, condizione questa che rispecchia l’essenza del servire per il bene altrui. Questi giovani, chiamati
“Ambasciatori di buona volontà e pace” portano in altri paesi le loro conoscenze e le
loro tradizioni, la loro cultura e ne apprendono di nuove. Imparano così a conoscere il
Rotary, imparano ad amarlo e ne diffondono gli ideali.
Borse di studio, a vari livelli per lo scambio internazionale di giovani. Contributi per i Ryla
(incontri rotariani per la formazione di giovani leader); sponsorizzazione di organizzazioni
internazionali di servizio di giovani dai 13 ai 18 anni (Interact) e di giovani dai 18 ai 30
anni (Rotaract).
Sovvenzioni a Docenti Universitari. Contributi a docenti per partecipare all’estero a corsi
d’aggiornamento ed a docenti di Università del Terzo Mondo.
Scambio di gruppi di studio (Gse). Il Rotary sovvenziona le spese di viaggio del gruppo, formato da quattro giovani professionisti o giovani uomini di affari, a prescindere dal sesso,
non rotariani, e di un accompagnatore rotariano, che scambia la sua visita per una durata
di 4-5 settimane con altro gruppo di un paese estero. L’ospitalità e il soggiorno sono a
carico dei Clubs o del distretto ospitanti.
Ultimo, ma certamente il più importante, il Progetto Polio Plus ambizioso ma non impossibile e qualificante sia per l’impegno economico sia per l’imponente mobilitazione
di centinaia di migliaia di rotariani, che si sono impegnati per l’immunizzazione, con il
relativo vaccino, di tutti i bambini del mondo, contro la poliomielite e contro altre cinque
malattie infettive (morbillo, difterite, pertosse, tetano e tubercolosi) specie nei paesi in via
di sviluppo in cui tristemente e pesantemente queste malattie sono presenti.
Questa campagna, iniziata nel 1985 dal Rotary con l’Unicef, l’Onu, l’Oms, si prefiggeva
di debellare la poliomielite entro il 2005, centenario della nascita del Rotary e, attualmente, i risultati sono ottimi: oltre il 99% dei bambini sono stati vaccinati e cioè oltre due
miliardi di bambini. I paesi in cui la malattia era presente nel 1985 da 125 si sono ridotti a
poche unità e sono limitate le zone in cui sono presenti solo casi sporadici specie in Asia e
Africa dove si stanno concentrando gli sforzi per completare l’opera d’immunizzazione.
I versamenti, sempre fatti volontariamente e provenienti da tutto il mondo, destinati
per la Campagna Polio Plus, sono andati sempre aumentando. Da una previsione di 120
milioni di dollari iniziali del 1985, si è giunti al giugno del 1996 a 275 milioni di dollari.
Il Rotary ha già stanziato più di 600 milioni di dollari. Si prevedeva che nel 2005 i versamenti fatti dai rotariani di tutto il mondo potessero raggiungere i 600 milioni di dollari.
Questi importi, oggi, sono stati superati ed altri ancora si aggiungeranno alle somme
sopra indicate per raggiungere lo scopo prefissato.
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Da ricordare infine che, nell’ambito della propria autonomia, tutti i clubs nel mondo
continuano con progetti propri a lavorare in favore della comunità in cui si trovano, nella
propria regione, con azioni a carattere nazionale e internazionale, perciò le realizzazioni
che si raggiungono ogni anno non possono essere circoscritte solo con le cifre.
L’amicizia, il miglioramento degli affari e delle professioni, l’aiuto ai meno privilegiati
e agli handicappati, l’esempio ai giovani, i numerosissimi progetti a livello dei clubs, le
attività internazionali, sono altrettante tessere di grandezza diversa e differenti per forma,
ma destinate tutte a formare un solo, grande mosaico: il Rotary.
Espansione del Rotary in Italia. I rapporti con il regime fascista e la Chiesa Cattolica
Com’è già stato detto, il Rotary è presente in tutto il mondo ma non in tutti i paesi e
questo è dovuto a difficoltà, impossibilità e ostracismo dei paesi a regime totalitario, in cui
non c’è la democrazia e dove non sono ammessi i principi di libertà e amicizia che il Rotary professa. È perciò giusto che sia ricordato che il diffondersi del Rotary in Italia, dopo
la nascita del primo club nel 1923 a Milano, non fu senza difficoltà. Erano gli anni in cui
in Italia si affermava il regime fascista, che vide subito poco favorevolmente la presenza
di un’associazione che aveva contatti internazionali con paesi ad impronta democratica e
liberale.
A questo si deve aggiungere che da parte del governo fascista venivano contestati i principi
di fratellanza (dalla traduzione del termine fellowship) di solidarietà e il carattere di internazionalità, considerati concetti legati alla massoneria.
Seguendo quanto riportato nel libro di E. Cianci, autore della storia Il Rotary nella Società
Italiana, il fascismo per colpire il Rotary, accusato perciò di essere un’emanazione massonica, si valse di un decreto approvato dal Consiglio Nazionale del Pnf, nel Congresso
Nazionale del 1924 con il quale si determinava una “precedenza assoluta, necessaria e perenne del concetto nazionale di patria su qualunque ideologia umanistica e universalistica”,
concetto questo che era rivolto a colpire e reprimere la massoneria. Si cercò perciò di
controllare se gli scopi del Rotary fossero compatibili con quelli del regime e soprattutto
se fosse lecito che alcuni gerarchi avessero accettato di far parte del Rotary.
Le indagini svolte dal Ministero dell’Interno portarono alla conclusione che gli obblighi
dei Clubs con il R.I. erano solo quelli di fedeltà ai principi espressi nel suo Statuto, mentre
ogni Club aveva una propria autonomia ed era libero di esprimere tali principi secondo
un proprio libero giudizio.
Si faceva inoltre presente che erano soci del Club i più importanti nomi dell’industria e
del commercio e che non sembrava opportuno ostacolare quanto il Club faceva.
Nonostante sembrasse attenuarsi l’attenzione verso il Rotary, le accuse di massoneria con-
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tinuarono, per cui nel 1925 Mussolini decise che i fascisti massoni per rimanere nel partito dovevano rinunciare ad appartenere alla loggia, di richiedere gli elenchi dei soci di tutte
le associazioni presenti in Italia, e il divieto per i dipendenti dello Stato di aderire a società
segrete. La presenza, come soci onorari in molti Clubs, di membri della Casa Savoia, portò
ad un tentativo di conciliare lo spirito rotariano e quello fascista facendo sì che il Rotary
fosse considerato un “nucleo di italiani desiderosi solo di essere italiani”. Le affermazioni che
i rotariani “erano guidati dal più puro patriottismo” e che davano la “loro convinta adesione
e fervida collaborazione al regime” attenuarono ma non fecero sparire i sospetti, i dubbi e le
insinuazioni, costringendo il Rotary italiano e i suoi Clubs a pensare alla possibilità se continuare o no l’attività. Pochissimi soci uscirono dal Rotary a conferma che le minacce non
ebbero effetto nelle convinzioni radicate nei veri rotariani. Tuttavia l’accusa che il Rotary
fosse un’organizzazione di origine massonica continuò con articoli sulla stampa nazionale
a cui rispose l’allora Governatore Felice Seghezza che spiegava come le attività del Rotary
avvenivano “alla luce del sole” e che gli scopi erano opposti a quelli della massoneria. Assicurava che il Rotary, in Italia, non avrebbe mai potuto cambiare in senso massonico in
quanto era un’associazione che “voleva servire il paese ed era degna di tutta la fiducia e tutto il
rispetto”. Anche Omero Ranelletti intervenne in difesa del Rotary, mettendosi in contatto
con i responsabili del giornale “La Tribuna” che aveva pubblicato gli articoli denigratori,
precisando ancora una volta quali erano la natura e le finalità dell’associazione.
Ma non solo il fascismo cercò di contrastare l’espandersi del Rotary. La Chiesa di Roma fu
anche lei ostile in quanto contraria alla massoneria con la quale il Rotary era identificato.
I contatti che Omero Ranelletti, come assistente, accompagnatore e ascoltato consigliere
del Presidente Internazionale Sutton, (un messicano, fervente cattolico) ebbe con Padre
Rosa, che rappresentava gli organismi superiori del Vaticano, portarono alla promessa da
parte di Sutton di “apportare negli Statuti ogni chiarimento che valga ad eliminare equivoche
interpretazioni non escludendo la possibilità che nel prossimo congresso mondiale potesse essere
annullato il così detto Codice etico-morale tanto avversato dalla Chiesa”.
Il fatto che ai soci non fosse richiesta una fede religiosa non significava indifferenza o negazione della religione, in quanto il Rotary esigeva un rispetto rigoroso per il sentimento
religioso di ognuno, il che significava che il Rotary, non perseguendo fini religiosi, non
influiva, direttamente o indirettamente, su nessuno dei soci. Non chiedendo ai soci una
fede religiosa si dava la possibilità di riunire nei Clubs appartenenti a diverse confessioni
e ciò non impediva che, alla massima carica di Presidente Internazionale, potesse essere
eletto un cattolico o un protestante, un buddista o un ebreo, e questo fatto non avrebbe
potuto influenzare le direttive d’azione dell’associazione.
Veniva inoltre precisato che “Con queste nobili finalità di affiatamento internazionale il
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Rotary vuole che quanti vi appartengono ispirino la loro azione a sincera fedeltà ai principi
religiosi e morali, non meno che a sincera devozione alla loro Patria e rendono un servizio alla
propria nazione: i rotariani che attivamente partecipano a congressi e manifestazioni all’estero
vi portano e vi affermano il prestigio e l’influenza del proprio paese”.
Nonostante i buoni propositi dimostrati all’inizio, si ottenne solo un’assoluzione condizionata da parte della Chiesa, che parlava attraverso il padre gesuita Enrico Rosa, in
quanto pur riconoscendo le “nobili finalità” che si proponevano i cattolici rotariani a
prescindere dalla professione esplicata e dall’apostolato proprio della fede e della religione
cattolica, non potevano appagare totalmente. I contrasti, sia col regime fascista, sia con la
Chiesa continuarono, ma sarebbe troppo lungo farne una dettagliata cronaca. Il Rotary
italiano, quando la persecuzione divenne insostenibile, preferì sospendere ogni sua attività
il 31 dicembre 1938.
Alla fine della guerra negli anni Quaranta, ritornarono nel paese la democrazia e la libertà:
i Clubs risorsero, si moltiplicarono, dando vita ad altri che nacquero in ogni parte d’Italia,
sino a raggiungere oggi il numero di oltre 755 riuniti in 10 Distretti con un totale di oltre
42.000 soci. Oggi i Distretti sono diventati 9, per decisione della Commissione Centrale
ed i Clubs sono 682 con 37.900 soci.
I rapporti nei confronti della Chiesa con l’aiuto di Omero Ranelletti nel 1951 vennero
chiariti e, riconosciute valide le finalità rotariane, se ne approvò l’azione missionaria e
assistenziale.
Alti Prelati divennero soci effettivi o soci onorari in molti Clubs. Padre Federico Weber,
della Compagnia di Gesù, socio del Club di Messina di cui fu Presidente, divenne nell’annata 1982-83, Governatore del Distretto 211. Ogni anno il Presidente Internazionale
viene ricevuto in Vaticano in visita ufficiale dal Santo Padre, inoltre, ogni volta che il
nostro Congresso Distrettuale si svolge a Roma è consuetudine che i partecipanti siano
ricevuti in udienza privata dal Papa. Ultimo grande raduno il Giubileo del 2000 con la
partecipazione di oltre 16.000 rotariani provenienti da tutta Italia con rappresentanze
anche di francesi, di portoghesi, di svizzeri e di tedeschi.
A chiusura di queste note, consapevole che quanto ho scritto non è altro che una sintesi
forse incompleta di quanto possa essere detto sul Rotary, sulle sue finalità, sulla sua espansione e sulle difficoltà che può aver incontrato sul suo cammino, ringrazio gli Autori da
cui ho potuto attingere tanti dati e notizie che mi hanno consentito di presentare, in breve
sintesi, quest’affascinante avventura che il Rotary ha vissuto e continua a vivere.
Una nota di orgoglio fra le tante: Una conferenza organizzata dal Rotary a Londra nel 1942
ha creato i presupposti per la creazione dell’Unesco, e circa cinquanta Rotariani hanno servito
e servono come delegati e osservatori alle Nazione Unite.
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Un’ultima considerazione che vuole essere anche un messaggio:
questo piccolo pin, la rotella che portiamo sulla giacca, è insignificante se non rappresenta qualcosa. Per noi rappresenta la coscienza del Rotary e quella di noi rotariani.
Sono sicuro che, se prendiamo sul serio l’impegno verso il Rotary e accettiamo lo sforzo
che esso richiede, l’influenza e il prestigio della nostra associazione di uomini e di
donne liberi, affidabili e dediti al servizio, continueranno ad aumentare.
Queste brevi note sono solo una piccola parte di cosa è il Rotary, ma lo scopo è quello
di sollecitare la curiosità di “sapere”, perché nella ricerca e nell’approfondimento della sua
storia c’è tanto da imparare.
Principali fonti consultate
E. Cianci, Il Rotary nella società italiana, Mursia, Milano 1983.
O. Ranelletti, Il Rotary e la Chiesa Cattolica, I.C.R., Milano 1991.
P. P. Harris, La mia strada verso il Rotary, (a cura del Governatore 2070 F. Zarri) Ed. G.M.Cardinale, Firenze
1993.
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INDICE
Profilo dei primi cinquant’anni… ………………………………………………… 5
Riconoscimenti della Rotary Foundation… ……………………………………… 7
Presidenti del Club………………………………………………………………… 9
Saluto del Presidente Paolo Ampollini… ………………………………………… 11
Franco Mazza, Frammenti (disordinati) di un anno di “governatorato”… ………15
Giuseppe Albertini, Cinquantenario della fondazione del nostro Club… …………29
Vitaliano Nizzoli, L’anno rotariano caratterizzato per alcune novità culturali… …35
Vittorio Corradi, Lavorare in squadra per il bene del prossimo……………………39
Francesco Fornaciari, Divario fra scienza e cultura………………………………43
Giuseppe Albertini, Una strada non facile ma veramente rotariana… ……………49
Gian Paolo Barazzoni, Apertura alla collettività… ………………………………55
Ferdinando Del Sante, L’indimenticabile anno del Centenario……………………61
Alberto Lasagni, Reggio nell’Europa unita e nel mondo globale… ………………71
Camillo Galaverni, Gli interventi della Rotary Foundation… ……………………77
Lauro Sacchetti, Due momenti centrali… …………………………………………83
Franco Mazza, Conclusioni… ……………………………………………………91
Luigi Zarotti, Breve storia del Rotary internazionale………………………………93
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Finito di stampare nel mese di marzo 2009
presso La Nuova Tipolito - Felina (Reggio Emilia)