Vademecum alunni DSA 595KB
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Vademecum alunni DSA 595KB
Istituto Comprensivo Statale “G. Civinini” di Albinia VADEMECUM DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1 I disturbi specifici di apprendimento. Si parla di Disturbo Specifico di Apprendimento (D.S.A.) quando un bambino mostra delle difficoltà isolate e circoscritte nella lettura, nella scrittura e nel calcolo, in una situazione in cui il livello scolastico globale e lo sviluppo intellettivo sono nella norma e non sono presenti deficit sensoriali. In primo luogo è necessario fare un'importante distinzione tra disturbi specifici dell'apprendimento e disturbi generici. I disturbi specifici di apprendimento: si manifestano in bambini con adeguate capacità cognitive, uditive, visive e compaiono con l'inizio dell'insegnamento scolastico. Per stabilire la presenza di D.S.A. si utilizza generalmente il criterio della "discrepanza": esso consiste in uno scarto significativo tra le abilità intellettive (Quoziente Intellettivo nella norma) e le abilità nella scrittura, lettura e calcolo; I disturbi generici o aspecifici di apprendimento: si manifestano nei bambini con disabilità sensoriali (ad esempio, di udito o vista) o neurologica e/o con ritardo mentale. I problemi possono essere riscontrati in tutte le aree di apprendimento (lettura, calcolo ed espressione scritta) e interferiscono in modo significativo con l'apprendimento scolastico. E’ possibile distinguere i D.S.A. in: Dislessia: difficoltà specifica nella lettura, che comporta una limitazione nella capacità di leggere in modo corretto e fluente. Disgrafia: difficoltà a livello grafo-esecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. E’ una difficoltà che investe la scrittura ma non il contenuto. Disortografia: difficoltà nella correttezza ortografica. In genere si riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche (accenti, apostrofi, forme verbali). 2 Discalculia: difficoltà nelle abilità di calcolo o della scrittura e lettura del numero. La Dislessia, Disgrafia, Disortografia e Discalculia possono manifestarsi tutte insieme nel bambino (ed è il caso più frequente) oppure comparire isolatamente. Diagnosi e certificazione ITER sulla base delle prescrizioni normative di cui alla L. 170/2010 FASE I: la scuola ha il compito di osservare le abilità nei domini specifici, attraverso l’utilizzo di griglie predisposte, per il riconoscimento di un potenziale Disturbo Specifico di Apprendimento. FASE II: la scuola, dopo la fase di osservazione, predispone interventi programmati di recupero e potenziamento. FASE III: qualora tali interventi non dovessero essere sufficienti, la scuola è tenuta a comunicare alla famiglia l’esigenza di una consulenza da parte di specialisti o strutture accreditate. FASE IV: la Diagnosi. Il 25 Luglio 2012 è stato sancito in Conferenza Stato-Regioni l’Accordo sulle “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei D.S.A”che, vista la Legge 8/10/2010 n.170, attribuisce alle regioni, nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal SSN, la facoltà di prevedere che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditati. La certificazione deve contenere le informazioni necessarie per stilare una programmazione educativadidattica che tenga conto delle difficoltà del soggetto e preveda l’applicazione mirata delle misure previste dalla legge. Uso della diagnosi e compiti della famiglia Una volta in possesso della diagnosi è opportuno: 3 Consegnare copia della diagnosi alla segreteria della scuola e farla protocollare. Allegare una lettera di accompagnamento da parte della famiglia in cui specificare che si richiede l’adozione degli accorgimenti previsti dalla normativa e che si autorizza tutto il consiglio di classe e tutti i docenti che entreranno in futuro a farne parte a visionare la diagnosi e prendere contatti con lo specialista e i tecnici che seguono lo studente. Richiedere un colloquio con il Dirigente,o il referente per i DSA e/o il coordinatore di classe. Concordare il P.D.P/P.E.P con il consiglio di classe/Equipe pedagogica e sottoscriverlo. Supportare lo svolgimento dei compiti a casa utilizzando strumneti compensativi adeguati e suggeriti dagli insegnanti. Far effettuare una valutazione clinica dell’evoluzione del disturbo almeno ogni 5 anni o 3. INSEGNANTE DI SOSTEGNO SI O NO? I ragazzi con Disturbo Specifico dell’Apprendimento normalmente non hanno diritto all’insegnante di sostegno, a meno che non vi siano altre particolari condizioni in comorbilità che fanno rientrare il caso specifico nei parametri della legge 104/92. COSA FARE A SCUOLA? PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA Al fine di assicurare agli alunni con D.S.A. il percorso educativo più adeguato, è opportuno che la scuola, la sanità e la famiglia si impegnino ad attuare le seguenti indicazioni: IL DIRIGENTE E LA SEGRETERIA provvedono a: acquisire la diagnosi (redatta da psicologi e neuropsichiatri ASL o da specialisti privati come da Indicazioni per la diagnosi e certificazione dei DSA del 25 Luglio 2012), protocollarla e inserirla nel fascicolo personale dell’alunno; consegnarne copia al docente coordinatore e al referente d’Istituto; 4 nominare un referente d’Istituto e indicare tra i compiti del coordinatore di classe quello di seguire, con il Consiglio di Classe, i casi di DSA presenti; istituire un’anagrafe scolastica contenente tutti i dati del percorso scolastico dello studente che risulterà utile al momento dell’iscrizione o passaggio ad altra scuola, comunicando la presenza del disturbo, tramite la diagnosi, alla nuova scuola insieme al P.D.P, per favorire la continuità tra i vari ordini di scuola; tenere presente i casi di D.S.A. per la formazione delle classi per creare classi omogenee tra loro ed eterogenee al loro interno; favorire, sensibilizzando i docenti, l’adozione di testi che abbiano anche la versione digitale(G.U. 12/6/2008) o che siano comunque disponibili presso la libroAID. IL COORDINATORE DI CLASSE/INSEGNANTE DI RIFERIMENTO provvede a: - coordinare il consiglio di classe nella stesura per ogni alunno con DSA del Percorso Didattico Personalizzato contenente gli strumenti compensativi e dispensativi. Il P.D.P./P.E.P. che deve essere redatto tenendo conto delle indicazioni dello specialista, delle osservazioni della famiglia e coinvolgendo direttamente l’allievo in un’ottica di contratto formativo. Deve essere firmato anche dalla famiglia e consegnato in copia ad essa oltre che inserito nel fascicolo personale dell’ alunno. 5 - attivare le procedure previste per gli esami di stato (secondaria di primo e secondo grado); - tenere i contatti con la famiglia e prendere eventuali contatti con la scuola precedente; - coordinare le attività pianificate come il P.D.P./P.E.P. e fornire informazioni ai colleghi; - segnalare al referente di istituto eventuali casi “ a rischio” ; - concordare con la famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa; - personalizzare la didattica e le modalità di verifica; - predisporre, insieme al consiglio di classe, l’uso degli strumenti compensativi e dispensativi, valutando le prestazioni scolastiche dell’alunno secondo la normativa di riferimento D.P.R. n°122 “Regolamento sulla valutazione”; - promuovere, insieme al consiglio di classe, la creazione di un clima relazionale teso a sostenere l’autostima, la motivazione e la riflessione metacognitiva. STRATEGIE DIDATTICHE Non vi sono limitazioni assolute all’apprendimento di uno studente con DSA, solo percorsi diversi, strategie alternative e diversi gradi di difficoltà nel conseguire l’obiettivo. Pertanto l’azione didattica dovrà risultare adeguata, personalizzata e meta cognitiva. In particolare può essere utile ricorrere al canale visivo, al linguaggio iconico e, se possibile, sfruttare canali di apprendimento alternativi, come la visione di filmati, l’ascolto dei testi (al posto della lettura) e le schematizzazioni (mappe mentali). La didattica adatta agli studenti con DSA è funzionale per tutti gli studenti. In più è importante che l’insegnante: collabori attivamente con i colleghi per garantire risposte coerenti al problema e con i genitori e con chi segue lo studio pomeridiano dello studente. Parallelamente è importante offrire allo studente l’opportunità di compensare le sue difficoltà per mezzo di strumenti compensativi, dispensativi e compensativi informatici. Lo strumento compensativo non rappresenta e non deve essere visto come una facilitazione, piuttosto rappresenta il mezzo per compensare la difficoltà determinata dal disturbo e consentire il dispiegarsi pieno delle altre abilità. E’ importante sottolineare che gli strumenti compensativi cambiano in base al soggetto e in base all’età. STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI 6 Riportiamo di seguito una serie di esempi dei principali strumenti compensativi e dispensativi, precisando tuttavia che l’insegnante può sentirsi direttamente coinvolto nella loro ideazione e creazione. Difatti il docente conosce le individualità degli studenti ed ha di conseguenza una posizione privilegiata nell’individuare i percorsi di apprendimento più idonei. STRUMENTI COMPENSATIVI Scuola Primaria Tabella dei mesi Tabella dell’alfabeto e Tabella o cartellone dei vari caratteri Tavola pitagorica Tabella delle misure Tabelle delle formule Calcolatrice Ausili visivi e tabelle per il calcolo mentale Tabelle della memoria, in particolare per la grammatica italiana e le lingue straniere Mappe concettuali da utilizzare per le materie di studio Uso del computer con programmi di video scrittura con correttore ortografico e/o sintesi vocale Adozione di libri di testo in formato digitale Scuola Secondaria 7 Utilizzo di mappe concettuali e mentali Schemi di sintesi, grafici e tabelle per lo studio e in fase di verifica (orale e scritta) Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) Calcolatrice, formulari Uso del PC per la stesura dei testi Libri in formato digitale STRUMENTI DISPENSATIVI I D.S.A. mostrano una maggiore affaticabilità nello svolgimento delle prove e nello studio in generale. Di conseguenza, i docenti, sono tenuti a dispensare lo studente da alcune tipologie di compito. Le misure dipsensative vanno ad incidere sulla quantità e non sulla qualità delle informazioni. I soggetti con D.S.A sono dispensati da: - lettura ad alta voce - scrittura sotto dettatura - uso del vocabolario - studio mnemonico delle tabelline - studio di una lingua straniera nella forma scritta Possono usufruire di: 8 - tempi più lunghi per eseguire le consegne - verifiche orali anziché scritte - interrogazioni programmate Può essere importante concordare con lo studente e la famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa e intervenire relativamente alla quantità di compiti e non alla qualità degli stessi. Va precisato che non può essere concessa dispensa da nessuna disciplina curricolare. In particolare per le lingue straniere il MIUR, nella nota 4674 del 10 Maggio 2007, specifica quanto segue: “le prove scritte di lingua non italiana, ivi comprese anche quelle di latino e greco, determinano obiettive difficoltà ne soggetti con disturbo specifico di apprendimento e vanno attentamente considerate e valutate per la loro fattispecie con riferimento alle condizioni dei soggetti coinvolti”. Relativamente alla lingua inglese gli studenti non possono essere dispensati dall’effettuazione dello scritto e dell’orale, ma gli insegnanti dovranno riservare maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali, come misura compensativa dovuta. Per la seconda lingua, per la quale non è obbligatoria la prova scritta, il Collegio dei Docenti può decidere di utilizzare la sola prova orale. INFORMATICA E D.S.A. L’informatica è una importante risorsa per favorire l’autonomia nello studio. In commercio sono disponibili gratuitamente numerosi programmi informatici specifici per gli studenti con D.S.A (per il download vedi nella sezione “SITI UTILI”), la cui funzione non rimane esclusivamente la compensazione delle difficoltà legate al disturbo, ma anche il mezzo per una presa di consapevolezza delle proprie ed individuali strategie di apprendimento e un importante rinforzo all’autostima e l’immagine di sé. Per la lettura si possono utilizzare software di abilitazione e potenziamento, programmi di sintesi vocale (attraverso una voce digitale il PC legge qualsiasi testo in formato digitale consentendone il salvataggio come file audio), audiolibri. case editrici e associazioni di volontari offrono un’ampia scelta di libri, romanzi, racconti di ogni genere in traccia audio, letti da attori professionisti o volontari. Per La Scrittura: scrittura al pc con programmi di correzione ortografica, predittore lessicale e velocizzazione della battitura al computer 9 programmi(anche gratuiti) per la Per Lo Studio: programmi per la creazione di mappe concettuali, mappe mentali, schemi, tabelle figurate come ausilio allo studio e alla ripetizione. Questi programmi consentono il salvataggio, la modifica, la stampa, la possibilità di integrare il lavoro precedentemente svolto uso di di slides come ausilio all’esposizione verbale, dizionari digitali per la lingua italiana, le lingue straniere e non native programmi informatici per le scienze matematiche, le equazioni e la creazione di figure geometriche. LIBRI SCOLASTICI DIGITALI Oggi, attraverso la convenzione tra numerose case editrici e l’AID, molti libri di testo adottati nelle scuole sono in formato digitale (file PDF) il che ne consente la visione al PC, la lettura per mezzo di sintesi vocale, la modifica o semplificazione. Per visionare l’elenco dei libri digitali disponibili e procedere alla richiesta dei testi occorre visitare il sito www.libroaid.it. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO/PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (P.D.P/P.E.P) – ALLEGATO 1Il piano didattico personalizzato (PDP) deve contenere i seguenti punti: 10 ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL’ALUNNO L’analisi della situazione dell’alunno deve riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto la segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia ed i risultati del lavoro di osservazione condotto a scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che l’allievo presenta ed anche i suoi punti di forza. LIVELLO DEGLI APPRENDIMENTI Nelle diverse materie o nei diversi ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di apprendimento, che devono essere rilevati con le modalità più idonee a valorizzare le effettive competenze dell’allievo “oltrepassando” le sue specifiche difficoltà. OBIETTIVI E CONTENUTI DI Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuati gli obiettivi 11 APPRENDIMENTO PER L’ANNO SCOLATISTICO essenziali ed i contenuti fondamentali che l’allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi ma al contempo assicurando un volume di lavoro compatibile con le specifiche modalità di funzionamento (tenere conto che ciò che ad un altro “costa cinque”, ad esempio, ad un allievo con DSA “costa dieci”) METODOLOGIE Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le metodologie più adatte ad assicurare l’apprendimento dell’allievo in relazione alle sue specifiche condizioni (ad es. metodologie uditive e visive per alunni con problemi di lettura). STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuati gli strumenti compensativi e dispensativi necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. Tra questi, nella scuola secondaria, vanno individuati con particolare cura gli strumenti compensativi e dispensativi che sarà possibile assicurare anche in sede di Esame di Stato. VALUTAZIONE FORMATIVA E VALUTAZIONE FINALE In conformità a quanto indicato nelle precedenti parti del piano personalizzato, andranno specificate le modalità attraverso le quali si intende valutare i livelli di apprendimento nelle diverse discipline o ambiti di studio. Dovrà essere ad esempio esplicitamente esclusa la valutazione della correttezza ortografica e sintattica per gli allievi disgrafici o disortografici nella valutazione dell’aritmetica, della storia, ecc. Per ogni disciplina andranno pertanto individuate le modalità che consentano di appurare l’effettivo livello di apprendimento ASSEGNAZIONE DEI COMPITI A CASA E RAPPORTI CON LA FAMIGLIA Nella programmazione personalizzata dovranno essere indicate le modalità di accordo tra i vari docenti e con la famiglia in ordine all’assegnazione dei compiti a casa: - come vengono assegnati (con fotocopie, con nastri registrati, ...) - in quale quantità vengono assegnati (tenere conto che i ragazzi con DSA sono lenti e fanno molta più fatica degli altri, quindi occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento) - con quali scadenze vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi - con quali modalità possono essere realizzati, se quelle consuete risultano impossibili o difficoltose 12 VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche devono tener conto dell’alta affaticabilità degli alunni con DSA e devono tener conto di alcune indicazioni operative: - le verifiche devono avere come oggetto obiettivi e contenuti ben specificati; - ciascuna competenza dell’alunno richiede una verifica specifica; - è opportuno compensare/integrare i compiti scritti ritenuti non adeguati con prove orali; - all’alunno deve essere concesso l’uso di mediatori didattici (calcolatrice, tavole compensative, schemi e mappe concettuali) durante le prove scritte e orali; E’ funzionale che i tempi e le modalità delle verifiche siano pianificate dal coordinatore di classe (possibilmente non più di una la giorno e più di tre alla settimana, tempi più lunghi e verifiche più brevi). La Valutazione deve essere personalizzata e tener conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi come da normativa- L. 170/20110-. ESAMI DI STATO DEL PRIMO E SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE SECONDARIA Gli alunni con D.S.A. (debitamente certificati) affrontano le medesime prove di esame degli altri, poiché conseguiranno un diploma avente validità legale, ma queste possono essere somministrate con modalità diverse (nota MIUR 4674 del 10 maggio 2007). Nello svolgimento delle prove di esame, sia scritte che orali, saranno adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei utilizzati in corso d’anno, senza che le modalità di esecuzione della prova ne alterino il risultato. Durante l’anno scolastico, quindi, devono essere stati predisposti percorsi personalizzati (nota MIUR 5744 del 28 maggio 2009) con le indicazioni di compenso e dispensa; tutto quello che è stato applicato durante l’anno, se documentato (P.D.P/P.E.P), si può richiedere che venga attuato anche in sede d’esame. Nel diploma finale, valido a tutti gli effetti, non verrà fatta menzione delle modalità di svolgimento. 13 INVALSI E DSA Si legge nella “Nota sullo svolgimento delle prove del SNV 2011-2012 per gli allievi con bisogni educativi speciali” (5 aprile 2012) che, rispetto alla somministrazione delle prove INVALSI, è necessario che ogni scuola, tramite il suo Dirigente Scolastico, valuti la specificità di ogni situazione, al fine di individuare la soluzione che meglio si adatti allo specifico disturbo di apprendimento di ciascun allievo. Gli allievi con DSA devono sostenere la prova; sono ammessi strumenti dispensativi e misure compensative, se previsti, con la sola condizione che questi non modifichino le modalità di effettuazione delle prove per gli altri allievi della classe. Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce della prova, né la presenza in aula dell’insegnante di sostegno. Se ritenuto opportuno dal Dirigente Scolastico, è consentito che gli allievi con DSA svolgano le prove in un locale differente da quello utilizzato dagli altri allievi della classe. Solo in questo caso è possibile la lettura ad alta voce della prova e la presenza dell’insegnante di sostegno. Sempre se ritenuto opportuno dal Dirigente, è possibile prevedere un tempo aggiuntivo (fino a un massimo di 30 minuti per ciascuna prova) per lo svolgimento delle prove. Inoltre, previa richiesta da parte della scuola, gli alunni con D.S.A possono utilizzare le prove in formato elettronico o in formato audio. Per le classi campione, è necessario avvisare l’osservatore esterno, nel momento in cui questi prende contatto con la scuola che, nella classe assegnatagli è presente un allievo che potrà svolgere le prove avvalendosi di un tempo aggiuntivo. E’ importante sottolineare che, se a giudizio del Dirigente scolastico le prove standardizzate non sono ritenute adatte a un allievo con DSA, in ragione della natura e della specificità del disturbo stesso, è possibile dispensare lo studente dal sostenimento delle prove, avendo cura di impegnarlo nei giorni delle prove in un’altra attività ritenuta più idonea. 14 15 SCHEDE DI OSSERVAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE 1. La scheda di osservazione degli indicatori di rischio DSA dovrà essere presentata in tre tappe per i cinque anni della scuola dell’infanzia, la I e la II della scuola primaria: settembre/ottobre – gennaio/febbraio – aprile/maggio. La scheda di osservazione per la scuola dell’infanzia verrà utilizzata per i bambini di quattro anni soltanto ad aprile/maggio. Per la prima classe della scuola primaria nella prima osservazione di settembre/ottobre si utilizzerà la scheda della scuola dell’infanzia. Sarà a cura dei docenti selezionare gli item da utilizzare nelle osservazioni in base all’età e periodo scolastico. 2. Dopo aver effettuato l’osservazione si consiglia di selezionare, tra le proposte, le attività di potenziamento afferenti alle aree critiche e di inserirle nella didattica curricolare giornaliera (10/15 minuti, preferibilmente all’interno di momenti routinari: appello, attesa dell’uscita ecc..). Nelle varie tappe di somministrazione occorrerà prestare attenzione ad aumentare ogni volta il livello di astrazione e di difficoltà delle attività proposte. Ad esempio: riconoscimento di oggetti diversamente orientati nello spazio: - disporre più oggetti uguali in posizioni diverse, esempio bambola a testa in giù, dritta, di lato; - selezionare simboli più astratti sempre in forma concreta (lettere alfabeto, simboli alfa numerici in cartoncino/plastica); - selezionare oggetti più difficili da individuare (segmenti di cartoncino -- / | \ ); - chiedere di individuare immagini diversamente orientate nello spazio (rappresentati graficamente); - chiedere di individuare simboli diversamente orientati nello spazio (rappresentati graficamente); - disegnare segmenti diversamente orientati nello spazio (rappresentati graficamente) 3. Dopo l’attività di potenziamento, con la successiva osservazione (secondo i tempi indicati nella lettera ai referenti) sarà possibile la valutazione del miglioramento. NB La scheda di osservazione deve essere compilata durante l’attività curricolare e/o in sede di programmazione, sarà fondamentale condividerla con il team docente. Essa dovrà essere compilata soltanto per gli alunni per i quali ad una prima valutazione dei docenti 16 emergono già alcune difficoltà che potrebbero, successivamente, risultare indicatori di rischio. L’attività di potenziamento sarà, invece dedicata, a tutto il gruppo classe. 17 SCHEDA DI OSSERVAZIONE SUGLI INDICATORI DI RISCHIO DSA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA (4/5 ANNI) ALUNNO: SEZIONE: DATA: 0 1 2 3 Difficoltà nel raggiungimento della consapevolezza meta fonologica Inadeguatezza nei giochi fonologici (isolare fonema iniziale/finale) Disordine nello spazio del foglio (foglio diviso in 4 sequenze) Difficoltà ad imparare le filastrocche o memorizzare nomi di oggetti noti Difficoltà nella copia da modello (nome, immagini, simboli) Difficoltà prassiche Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche Difficoltà contare oggetti disposti in ordine sparso Difficoltà ad orientarsi nel tempo quotidiano Difficoltà ad orientarsi nello spazio Difficoltà di attenzione Problemi comportamentali Difficoltà nel riconoscimento di figure uguali diversamente orientate nello spazio SI Familiarità Disturbo specifico del linguaggio 18 NO 4 Difficoltà di linguaggio Goffaggine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare Difficoltà nei giochi di “differenze tra immagini Riconoscimento destra e sinistra inadeguato ANNOTAZIONI SPECIFICHE 19 Attività di potenziamento per la Scuola dell’Infanzia ☺ Predisporre un piano sulla simbolizzazione; ☺ Leggere fiabe al fine di potenziare la capacità di ascolto e di comprensione; ☺ Favorire la lettura spontanea dei bambini; ☺ Predisporre cartelloni con scritte chiare in stampato maiuscolo che indichino i nomi degli oggetti; ☺ Predisporre percorsi di lavoro fonologico e metafonologico (scandiamo le parole, costruiamo le rime, impariamo le rime). ☺ Composizioni geometriche con i blocchi logici su imitazione di un modello ☺ Collegare puntini riproducendo una figura mostrata come modello GIOCHI CON I SENSI: Discriminare forme diversamente orientate nello spazio Individuare somiglianze e differenze Memorizzare stimoli visivi (riprodurre composizioni geometriche osservate) Cercare un oggetto stabilito con gli occhi bendati, attraverso il tatto Nominare gli oggetti che tocca seguendo la direzione sinistra-destra Definire le qualità di un oggetto Inventare paradossi/assurdità sull’oggetto toccato Esplorare attraverso il tatto le forme alfabetiche Ascoltare un suono ad occhi bandati e individuare la fonte Ascoltare e riconoscere la differenza tra rumore, suono e fonema GIOCHI CON IL CORPO: 20 Eseguire sequenze motorie su imitazione o su richiesta verbale (toccati il capo, tocca le spalle, tocca le gambe, batti le mani) Imitare posizioni assunte dall’adulto o rappresentate attraverso le immagini Descrivere le posizioni che egli stesso assume Lanciare la palla verso destra-sinistra Alzare la mano che serve per disegnare Contare in piedi ad occhi chiusi Contare in equilibrio su un piede solo Saltellare alternativamente prima su un piede e poi sull’altro Camminare sulle punte/talloni Eseguire percorsi Attività in contrasto (lento-veloce, pesante-leggero, movimento-immobilità) Colpire un oggetto con una palla Eseguire sequenze grafiche Riprodurre grafemi rispettando le corrette sequenze grafo-motorie Eseguire consegne verbali relative a relazioni spaziali Disegnare rispettando le consegne verbali (disegno dettato) Rappresentare mimicamente una situazione rispettando la sequenza delle azioni (es. vestirsi, predisporre un gioco conosciuto) Indovinare un’azione rappresentata dall’adulto attraverso la mimica Verbalizzare una sequenza di azioni che l’adulto ha rappresentato attraverso la mimica Individuare se le azioni descritte dall’adulto sono sequenzialmente corrette Riordinare in sequenze temporali una serie di vignette cercando di ricostruire una storia nota Descrivere situazioni di contemporaneità Ascoltare e riprodurre ritmi Far corrispondere una battuta di mani a ciascuno degli oggetti disposti su un piano Ritmare con battute e pause una sequenza di blocchi logici disposti sul tavolo Ascoltare una sequenza e rappresentarla graficamente Giochi di manipolazione GIOCHI CON LE PAROLE: 21 Inventare brevi storie su immagini stimolo Ascoltare una storia narrata e completarla liberamente Inventare dialoghi tra due personaggi osservando immagini stimolo Inventare una storia su un titolo dato (es. la sedia volante..) Riflettere attraverso il gioco del perché (perché quando andiamo a letto ci togliamo le scarpe? perché i pantaloni dello scorso anno ti stanno corti?) Indovinare parole segmentate in sillabe, fonemi Pronunciare parole sottovoce aumentando gradualmente il tono fino a gridare Recitare filastrocche accompagnandole con battute Copiare gruppi di grafemi privi di significato rispettando le relazioni spaziali Completare grafemi in stampato maiuscolo Ripassare grafemi rispettando una determinata sequenza cromatica interpretazione dei simboli più convenzionali(etichette e simbologia negli elettrodomestici ecc) gioco del supermercato e lettura per anticipazione dei contenitori riconoscimento di parole usate in sezione Lettura per anticipazione di libri solo disegnanti presenti in sezione Usando vari materiali concreti giocare a dividere le frasi in parole, poi le parole in sillabe derivare il significato di parole sconosciute partendo dall’analisi della radice e del suffisso Creare categorie Elencare una seri di nomi e chiedere al bambino di individuare la parola detta per prima/ultima/centrale Favorire la scrittura spontanea e confrontarla in gruppo SCHEDA DI OSSERVAZIONE DEGLI INDICATORI DI RISCHIO DSA SCUOLA PRIMARIA ALUNNO: CLASSE: DATA: AREA VISUO-SPAZIALE-GRAFICA Mantenere la direzionalità della scrittura Copiare dalla lavagna Organizzare lo spazio del foglio Discriminare i grafemi diversamente orientati nello spazio (p/b/d; a/e) Discriminare i grafemi che differiscono per piccoli particolari (m/n; f/t) Copiare i diversi caratteri tipografici Scrivere gruppi consonantici complessi, digrammi, trigrammi Riconoscere i caratteri tipografici 22 0 1 2 3 4 Discriminare i segni grafici > < - + Errori di inversione nella scrittura di numeri Difficoltà nel riconoscimento di figure uguali diversamente orientate nello spazio Specularità persistente nella scrittura di lettere e numeri SI NO Scrivere una parola due volte o ometterla SI NO La scrittura può continuamente oscillare da leggibile a illeggibile SI NO AREA DEL LINGUAGGIO Difficoltà di spelling Difficoltà metafonologiche (sintesi fonemica e sillabica, ricognizione di rime, catene di parole ec.) Difficoltà nell’auto dettatura della parola Difficoltà nella discriminazione di grafemi che corrispondono a fonemi sordi e fonemi sonori (f/v t/d p/b c/g) Difficoltà nel riconoscimento di suoni simili Difficoltà nella pronuncia di parole lunghe o trasporre parole e frasi nel parlare (semaforo/sefamoro) Difficoltà espositive AREA DELLA MEMORIA 23 Memorizzare informazioni in sequenza (ordine alfabetico, giorni della settimana, mesi, filastrocche, poesie) Memorizzare gli algoritmi del calcolo delle quattro operazioni Difficoltà attentive Difficoltà di memoria a breve termine ma buona memoria a lungo termine AREA LETTURA Errori di: omissione, sostituzione, inversione Difficoltà di comprensione dovuta a lentezza ed errori Mantenere il segno nella lettura (perdita della riga e salto della parola) Lentezza nella lettura SI NO Durante la lettura può provare mal di testa, giramenti di testa o malessere SI NO Grave ritardo nell’acquisizione del riconoscimento delle sillabe SI NO AREA LOGICO-MATEMATICA Numerare regressivamente in particolare al cambio della decina Difficoltà nel controllo della linea dei numeri Effettuare calcoli orali 24 AREA MOTORIA Difficoltà con i compiti che implicano abilità grosso motorie Difficoltà con i compiti che implicano abilità fine motorie AREA DELL’AUTONOMIA Difficoltà nella gestione del quaderno e dei materiali scolastici Difficoltà nella gestione del tempo Goffaggine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO INTERDISCIPLINARE PER LA SCUOLA PRIMARIA: (tratto e adattato da M. Pratelli “Le difficoltà di apprendimento e la dislessia”) AREA VISUO-SPAZIALE-GRAFICA 25 Ricomposizione di immagini; Punteggiatura di contorni; Pittura ritmica; Ritmo vocale abbinato a ritmo grafico Individuazione dell’elemento finale/iniziale intermedio di una serie di immagini o fonemi di una parola; Individuazione di relazioni spaziali tra elementi presenti nell’ambiente Riempire semplici tracciati usando i polpastrelli delle dita con i colori (sostituiti gradualmente con altri mezzi grafici più precisi e complessi) Ripassare/Eseguire tracciati ordinati collegandoli a stimoli visivi conosciuti dal bambino (le onde del mare, le montagne a punta) Imitare una finta scrittura facendo bene attenzione alle direzione sinistra-destra e alto-basso Tagliare la parole scritte su cartoncini (sillabe o fonemi) e pronunciare il suono che sta prima/dopo/al centro Individuare in una parola data i suoni alterni Impostazione dei grafemi (nel corsivo prestare attenzione alle categorie: grafemi piccoli, alti, bassi, alti-bassi) Ricercare un grafema all’interno di una serie scritta Ricercare una sequenza (MA) all’interno di una serie Identificare figure in un’immagine Eseguire algoritmi con immagini, simboli, colori, lettere, numeri (ripetere, continuare, rappresentare, costruire concretamente secondo schema dato in forma grafica) L’insegnante utilizzando una torcia esegue movimenti ampi nello spazio da proiettare nella parete e il bambino lo imita con la propria torcia (fino a tracciare lettere alfabeto). AREA DEL LINGUAGGIO Decodifica di mappe Decodifica di sequenze di immmagini Giochi fonologici: individuazione di una parola che: inizia con, ma che contiene, più lunga di, che non inizia con, con 4 lettere ec.. Letture a richiesta (leggi solo le parole scritte in blu, poste nelle cornici rotonde) Trasformare le parole cambiando un fonema Il gioco del cloze (si presentano parole mancanti di una o più lettere – il bambino deve tentare di comprenderle, sempre con un limite di tempo) AREA DELLA MEMORIA Giochi di memoria a breve termine (visiva e verbale) AREA LOGICO-MATEMATICA (vedi AREA VISUO-SPAZIALE-GRAFICA e LETTURA) 26 AREA MOTORIA Esercizi di equilibrio statico/dinamico Esercizi di coordinazione motoria, motricità fine Spelling della parola abbinato a sequenze motorie AREA DELLA LETTURA Mostrare una serie di cartellini con diversi grafemi/numeri e dopo che è stata osservata, coprirla e invitare il bambino a ricordarla pronunciando i fonemi corrispondenti (prima in ordine casuale poi rispettando la sequenza) Pronunciare uno o più fonemi/ numeri e invitare il bambino a ripeterli Pronunciare uno o più fonemi/numeri e il bambino dispone i cartelli con i grafemi /simboli numerici corrispondenti L’insegnante costruisce una strada di parole e il bambino la segue con il dito pronunciando i grafemi che incontra Gioco delle parole a catena con le immagini Raggruppare figure che finiscono/iniziano nello stesso modo Lettura di parole introdotte da una frase facilitante (ad es. “io gioco con la…”- associare immagine); Lettura e completamento di scritte parzialmente cancellate poste sotto un disegno. Accettare che durante la lettura alcuni alunni ascoltino senza seguire sul testo. SCHEDE DI OSSERVAZIONE SCUOLA SECONDARIA di I GRADO MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE La scheda di osservazione degli indicatori di rischio DSA, dovrà essere presentata in tre tappe per i tre anni della Scuola Secondaria di I grado: settembre/ottobre – gennaio/febbraio – aprile/maggio. Dopo aver effettuato l’osservazione si consiglia di condividere in seduta di Consiglio di interclasse le osservazioni effettuate per valutare la situazione dell’alunno e predisporre eventuali attività di recupero o potenziamento. 27 CARATTERISTICHE LINGUISTICHE Alunno: ………………………… Sezione: ……………………………. Data: ………………………………… ASCOLTARE Ha difficoltà nell’attuare strategie d’ascolto Ha difficoltà nel ripetere un semplice messaggio orale Mentre ascolta si muove e/o fa altre cose Non guarda direttamente chi gli parla PARLARE Durante l’espressione di semplici messaggi: E’ molto lento Compie frequenti e lunghe pause Usa un lessico ripetitivo Ha difficoltà a ricostruire la struttura informativa LEGGERE Durante la lettura ad alta voce: Perde la riga Salta le parole 28 0 1 2 3 4 Non rispetta la punteggiatura forte E’ molto lento rispetto alla media della classe Alterna pause frequenti ad accelerazioni improvvise del ritmo Non è in grado di ripetere autonomamente quanto letto SCRIVERE La grafia è confusa e disordinata La grafia è molto piccola o molto grande Compie molti errori ortografici rispetto alla media della classe Incontra difficoltà nell’esprimersi in un testo personale - idee elementari - sviluppo confuso - brevità - assenza degli elementi spazio-temporali - assenza elementi discorso diretto Ha difficoltà nel copiare alla lavagna COMPRENSIONE SCRITTA Difficoltà nella comprensione di testi che si evidenzia in Difficoltà nell’individuare le informazioni principali contenute nel testo e nell’organizzare le informazioni raccolte in schemi, tabelle o nel rispondere a questionari COMPRENSIONE ORALE Ha difficoltà nel comprendere il significato di un breve dialogo o di un breve brano che si evidenzia in: Difficoltà nel completare tabelle o esercizi vero/falso o scelta multipla 29 Ha difficoltà ad eseguire semplici consegne o comandi orali PRODUZIONE Ha difficoltà nello spelling di semplici vocaboli Ha difficoltà nella discriminazione di suoni, grafemi e parole Ha difficoltà a memorizzare vocaboli Fa fatica a leggere Fa fatica a copiare correttamente vocaboli o brevi frasi Ha difficoltà nell’esporre oralmente anche frasi molto brevi e semplici Ha difficoltà a rielaborare delle informazioni Ha difficoltà a capire ed applicare le regole grammaticali Legenda: indicare il livello di difficoltà secondo la seguente scala: 0 nessuna difficoltà; 1 difficoltà lieve; 2 difficoltà media; 3 difficoltà grave; 4 difficoltà completa 30 CARATTERISTICHE LOGICO-MATEMATICHE Alunno: ………………….. Sezione: ……………………….. Data: ……………………………….. 0 Ha difficoltà nel ricordare le tabelline Ha difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche: -Addizione -Sottrazione -Moltiplicazione -Divisione Non sa leggere i numeri oltre le centinaia Ha difficoltà a scrivere i numeri naturali in ordine crescente o decrescente 31 1 2 3 4 Ha difficoltà a contare a ritroso per 1, per 2, per 3 Non sa associare i cardinali agli ordinali Ha difficoltà a determinare il valore posizionale delle cifre di un numero naturale Non sa definire la funzione dello zero a seconda del posto che occupa all’interno di un numero Ha difficoltà a riconoscere le principali figure geometriche piane 32 Legenda: indicare il livello di difficoltà secondo la seguente scala: 0 nessuna difficoltà; 1 difficoltà lieve; 2 difficoltà media; 3 difficoltà grave; 4 difficoltà completa CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI Alunno: ………………….. Sezione: ……………………….. Data: ……………………………….. 0 Ha difficoltà ad automatizzare le procedure Dimostra di affaticarsi facilmente e/o ha spesso atteggiamenti di pigrizia Ha dei tempi di attenzione molto brevi rispetto alla classe Ha difficoltà a mantenere il ricordo di cose imparate anche nel breve periodo Dimostra una lentezza complessiva Non chiede aiuto Si oppone spesso alle richieste degli insegnanti Utilizza spesso modalità di autosvalutazione 33 1 2 3 4 Ha spesso atteggiamenti provocatori, agitati o iperattivi Chiede sempre conferma ai compagni e/o adulti Compie autovalutazioni sempre estreme sul compito da affrontare Dimostra scarsa partecipazione in classe Non sa gestire in autonomia il proprio diario o la fase di dettatura dei compiti Dimentica e/o ha scarsa cura del proprio materiale Ha difficoltà nell’orientamento spazio-temporale Ha difficoltà ad organizzare e gestire il proprio tempo di lavoro Ha difficoltà a leggere l’orologio analogico Ha bassa competenza nel dire in sequenza i giorni di una settimana e/o mesi Ha basa competenza nel dire la data del proprio compleanno Legenda: indicare il livello di difficoltà secondo la seguente scala: 0 nessuna difficoltà; 1 difficoltà lieve; 2 difficoltà media; 3 difficoltà grave; 4 difficoltà completa 34