Programma Completo Corso di Formazione Sede di Roma

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Programma Completo Corso di Formazione Sede di Roma
Anno Accademico 2015/2016
Roma - Programmi dei Corsi
I ANNO
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
D.ssa Paola Catarci
Scopo del seminario sarà quello di tracciare le posizioni dello sviluppo infantile normale, dal
funzionamento rudimentale mentale delle prime settimane di vita fino al funzionamento mentale
creativo ed al conseguimento del senso di identità psico-fisica. Verranno seguite, in parallelo le linee
evolutive riguardanti la formazione del Sé, dell’Io e del Super-Io, la trasformazione dell’oggetto,
l’evoluzione dell’angoscia, la maturazione delle spinte pulsionali parziali, le differenti modalità del
funzionamento mentale nelle diverse posizioni dello sviluppo, il processo di formazione del simbolo.
Introduzione ad alcuni concetti fondamentali di M.Klein, S. Ferenczi e D.W. Winnicott.
In continuità, sottolineando al contempo l’elemento di rottura e di crisi che l’ingresso nella pubertà
implica, verranno presentati i diversi modelli e le peculiarità del funzionamento mentale adolescente.
Schema dei seminari:
1. Storia della prospettiva dello sviluppo in psicoanalisi, teoria del processo di sviluppo ( 1
seminario)
2. I Rapporti oggettuali ( 2° e 3° seminario)
a) la reciprocità primaria
b)le origini della vita psichica
c) il processo di separazione-individuazione
3. Formazione del Sé ( 4° seminario)
4. Psicosessualità( 4° e 5° seminario)
a) Fasi di sviluppo freudiane, complesso edipico
5. Latenza: processi cognitivi, peculiarità affettive. ( 6° seminario)
6. Sviluppo e peculiarità del funzionamento mentale in adolescenza ( 7° e 8° seminario)
7. L’adolescente ed il corpo, differenziazione di genere ( 9° seminario)
8. L’adolescente tra l’agire e lo sperimentare ( 10° seminario)
9. Crisi adolescenziale o break down ( 11° seminario)
10. Conclusioni (12° seminario)
1
Bibliografia
P. Carbone (2005) ( a cura di): Adolescenze Magi editore
S. Freud ( 1905) Tre saggi sulla teoria sessuale O.S. F. vol.4 Boringhieri
S.Freud (1908) Caso clinico del Piccolo Hans O.S.F. vol.5 Boringhieri
P.Jeammet (1985) Psicopatologia dell’adolescenza Borla editore
A Novelletto : (2009) L’Adolescente Astrolabio editore
Tyson &Tyson ( 1990) Teorie psicoanalitiche dello sviluppo: una visione integrata
Borla editore 1995
D.W.Winnicott ( 1958) Dalla pediatria alla psicoanalisi Martinelli editore 1975
CONCETTI FONDAMENTALI DELLA PSICOANALISI 1
Dott.ssa Maria Mosca
Negli incontri seminariali ci occuperemo dei concetti fondamentali inerenti il primo periodo dello
sviluppo della teoria freudiana; i temi fondamentali del primo Freud (prima topica), l'isteria, il sogno
e i saggi della metapsicologia (1915).
A partire dagli Studi sull'isteria (1985-97) e la centralità del trauma nella teoria della seduzione
sessuale da parte degli adulti, si approfondirà il passaggio alla centralità della 'realtà psichica' e le
costruzioni fantasmatiche; sarà opportuno soffermarsi su questa posizione teorica che permise a
Freud di sviluppare nuove idee e la teoria sulla sessualità infantile (1905).
Ci occuperemo del concetto d'inconscio in Freud a partire dalle sue riflessione sogno (1900) e
dall'osservazione dei fenomeni della vita quotidiana (1901).
Ogni concetto verrà considerato all'interno dello sviluppo della teoria psicoanalitica (la prima topica e
solo accenni alla seconda topica), nonché dal punto di vista del metodo, della psicopatologia e della
clinica.
Come metodo di lavoro si prevede un continuo confronto tra i membri del gruppo sui temi trattati,
affiancando del materiale clinico riguardante suddetto periodo. Sara oggetto di studio il caso di Anna
O. e il caso di Dora (1905).
BIBLIOGRAFIA
Freud, S. (1895-97) Studi sull'isteria. OSF, 1.
Freud, S. (1900) L'interpretazione dei sogni. OSF, 3.
Freud, S. (1901) Psicopatologia della vita quotidiana. OSF, 4.
Freud, S. (1905) Il caso di Dora. OSF, 4.
Freud, S. (1905) Tre saggi sulla teoria sessuale. OSF, 4.
Freud, S. (1915-1917) Introduzione alla psicoanalisi. OSF, 8.
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PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 1:
NEVROSI E DISTURBI FOBICO-OSSESSIVI
Dott. Egidio T. Errico
Il seminario di psicopatologia e diagnostica clinica si propone l’obiettivo di trattare la clinica delle
nevrosi ovviamente secondo l’ottica psicoanalitica, dunque secondo le linee della concezione delle
nevrosi di S. Freud.
Si cercherà perciò, anche in sintonia con le linee guida del piano di studi dell’IdF della SIPP, di
contribuire alla “conoscenza del pensiero teorico-clinico di Sigmund Freud” affinché l’allievo
possa avviarsi a quel pensare psicoanalitico che gli permetta un inquadramento della
psicopatologia e della diagnosi come qualcosa che non può prescindere dalla relazione con il
paziente. In altre parole si cercherà di favorire nell’allievo l’attenzione, nell’incontro con il
paziente, non solo a ciò che egli porta di suo, ai suoi sintomi e ai suoi disturbi, ma anche a come il
paziente si propone all’analista. Si cercherà cioè di stimolare, oltre che la capacità osservativa,
anche quella dell’ascolto, vale a dire l’attenzione non solo a quello che il paziente presenta, ma
anche a quello che il paziente dice, l’attenzione non solo al fenomeno, ma anche al discorso,
essendo la psicoanalisi, più che una clinica della fenomenologia, una clinica dell’ascolto fondata
non tanto sul dato oggettivo, quanto sulla parola enunciata. Si cercherà nel contempo di
dimostrare l’importanza, ai fini tanto della diagnosi quanto della valutazione di trattamento, non
solo delle conoscenze teoriche del terapeuta, ma anche di come l’analista “legge” e percepisce il
paziente, nella contingenza dell'incontro, ossia non solo del sapere teorico, ma anche del saperci
fare col paziente. A tale scopo oltre Freud saranno considerati altri Autori come ad esempio M.
Klein e D. Winnicott.
Si approfondirà il discorso delle nevrosi -tanto più che rappresentano classicamente quel terreno
della psicopatologia umana dal quale Freud poté intuire e sviluppare il procedimento terapeutico
e l’intero sistema della psicoanalisi- innanzitutto dalla prospettiva di una nosografia costituita e
strutturata intorno ai raggruppamenti dei sintomi (la cd nosografia), della psicodinamica e dei
meccanismi di difesa di volta in volta coinvolti nelle diverse psicopatologie dell’area nevrotica, ma
anche dalla prospettiva di quella concezione delle nevrosi, e della sofferenza psichica in genere,
come espressioni del discorso soggettivo del paziente intorno al proprio desiderio e ai propri
conflitti, e che è il fondamento della visione freudiana della sofferenza psichica. Desiderio e
conflitti che, non trovando possibilità di rappresentazione nella parola, prendono forma nel
sintomo, in quel sintomo nevrotico che il soggetto produce a sua insaputa, e dunque
manifestazione di quella scena psichica altra che è l’inconscio. Nevrosi, sintomo, inconscio saranno
dunque le parole chiave del seminario.
I primi seminari saranno allora dedicati, prevalentemente attraverso lezioni frontali,
all’inquadramento storico della psicopatologia psicoanalitica, soprattutto secondo quel modello di
approccio, di diagnosi e di trattamento che Freud andava delineando attraverso la cura delle
isteriche e che si può comprendere e ricostruire dalla lettura degli “studi sull’isteria”, che
rappresenteranno infatti il testo di riferimento basilare per il seminario e il cui carattere
“rivoluzionario” per la concezione clinica dell’epoca sarà tra l’altro opportunamente sottolineato.
Si affronterà poi il discorso del funzionamento della mente e il modello psicoanalitico della
organizzazione psichica, soffermandosi in particolare sul significato che per la psicoanalisi riveste
il sintomo nevrotico in quanto, da una parte espressione di un conflitto tra le diverse istanze
3
dell’apparato psichico, dall’altra tentativo di soluzione della insostenibilità del conflitto stesso, non
altrimenti elaborabile.
Si insisterà quindi sulla lettura del sintomo in quanto tentativo di guarigione, o ancora una sorta di
“via di uscita” dal conflitto.
Da qui verrà sviluppato il concetto di difesa affrontando lo studio dei meccanismi di difesa
coinvolti nella formazione e nel mantenimento delle organizzazioni nevrotiche.
Troverà spazio, inoltre, la trattazione dei fenomeni come transfert e regressione; aspetti utili alla
comprensione delle nevrosi, e anche ai fini della valutazione e della diagnostica psicoanalitica del
paziente nevrotico.
Dopo questi inquadramenti di carattere più generale e metodologico si affronteranno
sistematicamente le diverse organizzazione nevrotiche: il disturbo isterico, la organizzazione
isterica della personalità, i disturbi fobico-ossessivi.
Si toccheranno inoltre le questioni relative alle fobie, agli attacchi di panico e alle depressioni per
così dire “nevrotiche” cercando di tracciarne anche le linee di confine, e di sovrapposizione, con i
disturbi della cosiddetta area border e le psicosi, senza ovviamente approfondirne la clinica che
sarà oggetto di studio negli anni successivi.
I seminari, soprattutto quelli dedicati ai diversi quadri clinici delle nevrosi, saranno integrati con
continui riferimenti alla clinica psicoanalitica attraverso discussione di casi clinici tratti sia dalla
pratica clinica del docente, che da quella degli stessi allievi, nonché dalla letteratura psicoanalitica.
Il contributo attivo degli allievi sarà particolarmente sollecitato durante l’intero ciclo dei seminari
favorendo spazi di riflessione, confronto e discussione sui temi che saranno di volta in volta
affrontati.
In sintesi, e al fine di facilitare la partecipazione ai seminari, si riporta dunque il calendario
dettagliato degli argomenti:
1.
2.
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4.
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7.
8.
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10.
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12.
LA CONCEZIONE FREUDIANA DELLE NEVROSI (Inconscio, pulsione, desiderio,
conflitto)
VALUTAZIONE E DIAGNOSI IN PSICOANALISI (la questione della nosografia
psicoanalitica, indicazioni e controindicazioni al trattamento psicoanalitico, analizzabilità e
accessibilità all’analisi)
L’INCONTRO CON IL PAZIENTE E LE SEDUTE PRELIMINARI (la domanda di analisi. Il
sintomo psicoanalitico e la sua lettura)
LA PSICOANALISI IN QUANTO ASCOLTO DEL PAZIENTE
IL FENOMENO ISTERICO (chi è e cosa vuole l’isterica: la domanda dell’sterica)
CASI CLINICI DI ISTERIA
LA NEVROSI OSSESSIVA E IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO (DOC)
CASI CLINICI DI DISTURBO OSSESSIVO
STATI ANSIOSI E FOBIE
ANGOSCIA E DISTURBI DA ATACCHI DI PANICO (DAP)
DEPRESSIONE NEVROTICA
DISCUSSIONE CLINICA E CONCLUSIONI
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Bibliografia
BERGERET J. (1974) La personalità normale e patologica, Raffaello Cortina, Milano,1984.
BOLLAS, C. (2001) Isteria. Cortina, Milano.
FREUD, A (1936) “L'Io e i meccanismi di difesa” in Opere 1922-1943. Boringhieri Torino.
FREUD, S. (1892-95). Studi sull’isteria. O.S.F., 1.
FREUD, S. (1894). Ossessioni e fobie. O.S.F., 2.
FREUD, S. (1901). Frammento di un’analisi d’isteria (caso clinico di Dora). O.S.F., 4.
FREUD, S. (1909). Osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (caso clinico dell’iomo dei topi). O.S.F., 6.
FREUD, S. (1923). Nevrosi e psicosi. O.S.F., 9.
FREUD, S. (1924). La perdita di realtà nella nevrosi e psicosi.. O.S.F., 10.
FREUD, S. (1925). Inibizione.sintomo e angoscia. O.S.F., 10.
FREUD, S. (1938). La scissione dell’Io nel processo di difesa. O.S.F., 11.
KHAN, M. M. R. (1983) “Isteria e risentimento”, in I Sé nascosti. Boringhieri, Torino 1990.
RACALBUTO, A. ALBARELLA C. a cura di (2004) Isteria. Borla, Roma.
WILLIAMS, N. Mc (1994) La diagnosi psicoanalitica, Astrolabio, Roma, 1999.
ESPERIENZE DI INSERIMENTO NEL CAMPO ISTITUZIONALE
D.ssa Franca Gambera
Terapeutica istituzionale
•
Perché la psicosi in istituzione. L’istituzione custode del vuoto;
•
La costruzione della domanda;
•
Pensare nelle istituzioni, pensare l’istituzione;
•
L’istituzione, elemento terzo;
•
Istituzione/operatore. Il significante e l’oggetto;
•
Istituzione, comunità. La creatività come via alla riabilitazione. La costruzione della
quotidianità. Architettura e salute mentale. La riabilitazione delle cose;
•
Dalla definizione di uno spazio gruppale ai luoghi di proiezione gruppale;
•
L’istituzione: Il gruppo come organizzazione; La cultura del gruppo istituzionale; La cultura
del gruppo in equilibrio tra fattori istituzionali ed extraistituzionali.
Bibliografia
L’istituzione in eredità, Nicolle, Kaes. Borla
Area traumatica e campo istituzionale, Correale, Borla
Cura psichica e comunità terapeutica. Esperienze di supervisione, Corino – Sassolas, Borla
Le comunità terapeutiche, a cura di A. Ferruta, G. Foresti, M. Vigorelli, Raffaello Cortina
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TEORIA DELLA TECNICA 1
D.ssa Silvia Grasso
Il programma prevede una riflessione sui temi centrali e distintivi della tecnica psicoterapeutica
proposta dalla psicoanalisi.
Verranno trattati i seguenti principali argomenti:
- il contratto psicoanalitico
- il transfert
- il controtransfert
- l’alleanza terapeutica
- il processo psicoanalitico
- l’interpretazione e la costruzione
- l’insight e l’elaborazione
- l’acting out
- la reazione terapeutica negativa
- l’impasse analitica
- le fasi dell’analisi: l’inizio, la conclusione.
Ogni argomento verrà discusso ed elaborato a partire da materiale clinico.
Bibliografia
Horacio Etchegoyen. I fondamenti della tecnica psicoanalitica. Casa Editrice Astrolabio
S. Freud. Tecnica della psicoanalisi, Nuovi consigli sulla tecnica,
Analisi terminabile e interminabile, Costruzione nell'analisi.
Ralph R. Greenson. Tecnica e pratica psicoanalitica, Ed. Feltrinelli
C. Genovese. Setting e processo psicoanalitico, Cortina 1988
Ulteriori letture di approfondimento potranno essere proposte nel corso dei
seminari
BABY OBSERVATION
D.ssa Giuliana Lisa Milana
Il seminario si prefigge di dare agli Allievi l'opportunità di osservare dal vivo il processo di
formazione delle strutture psichiche nel bambino durante il primo anno di vita, lo sviluppo
emozionale, affettivo, relazionale e cognitivo.
Particolare attenzione viene posta nel familiarizzare l'Allievo, nella posizione di osservatore della
relazione madre-bambino, con il proprio coinvolgimento emotivo, allo scopo di imparare a
riconoscere, fin dall'inizio della formazione, i movimenti transferali e controtransferali che si
verificano nell'ambito di ogni processo terapeutico.
L'osservazione si svolge settimanalmente nell'ambiente di vita del bambino e si conclude con la
presentazione di un elaborato scritto.
Bibliografia
(verranno indicati dal Docente, durante lo svolgimento dei seminari, alcuni gli articoli da
approfondire contenuti nelle indicazioni bibliografiche)
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E. BICK Ulteriori considerazioni sulla funzione della pelle, Rivista di Psicoanalisi, XXX, 3, a cura di: V.
BONAMINIO e B. IACCARINO "L’osservazione diretta del bambino", Boringhieri 1986, Torino.
E. GADDINI "Scritti", Cortina 1989, Milano
M. MILNER "Il ruolo dell’illusione nella formazione del simbolo". In: La follia rimossa nelle persone
sane, Borla 1992, Roma
QUADERNI DI PSICOTERAPIA INFANTILE - 4, 18, 33, Borla, Roma.
D. W. WINNICOTT
- "Dalla Pediatria alla Psicoanalisi," Martinelli 1975, Firenze.
- "Gioco e Realtà", Armando 1975, Roma.
- "Sulla Natura Umana", Cortina 1989, Milano.
- LISA MILLER, MARGARET RUSTIN, MICHAEL RUSTIN, JUDY SHUTTWORTH, “Neonati visti
da vicino”, Astrolabio, 1993, Roma
- A. CICCONE, H. LHOPITAL, “Nascita alla vita psichica”, Borla, 1994, Roma
Lettura consigliata:
MANUEL PEREZ-SANCHEZ, Primi passi nello sviluppo emotivo, Borla 1982. Roma.
DISCUSSIONE DI ESPERIENZE FORMATIVE (primo e secondo anno di corso)
Dott. Raffaele Caprioli
Il seminario sarà uno spazio in cui avviare il confronto e l’ elaborazione in gruppo delle diverse
esperienze formative e si declinerà a seconda delle esigenze del gruppo, delle esperienze avviate da
ciascuno in particolare durante il tirocinio e del materiale clinico che l’allievo sceglierà di portare in
discussione. L’ obiettivo è comprendere come i percorsi formativi personali, di gruppo e
istituzionali facciano tutti parte della formazione dello psicoterapeuta psicoanalitico. Sarà dato
molto spazio alle prime esperienze con i pazienti nell’ ambito del tirocinio nell’ istituzione, dal
momento che rappresentano le prime e spesso le uniche esperienze cliniche degli allievi. La
bibliografia si adatterà ai temi che emergeranno dal materiale discusso in gruppo, e si utilizzeranno
testi, parti di essi o articoli di autori per i relativi riferimenti teorici.
Nel 2° anno si approfondirà il tema della consultazione in ambito pubblico, generalmente coincidente
con l’ esperienza del tirocinio e dell’ eventuale prima presa in carico del paziente.
Sono previsti due incontri congiunti degli allievi del 1° e 2° anno, per permettere un maggiore
scambio e confronto sull’ esperienza.
Prima lettura:
Le prospettive future della terapia psicoanalitica (1910) Vol 6 Opere S. Freud
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II ANNO
DISCUSSIONE DI MATERIALE CLINICO IN GRUPPO
Dott.ssa Gaetana Filippi
La discussione di casi clinici in gruppo 2, con gli altri insegnamenti del secondo anno, concorre al
raggiungimento dei seguenti obiettivi;
-la costruzione di un assetto interno psicoanalitico dell'allievo, futuro psicoterapeuta psicoanalitico
-l'acquisizione sempre più sicura dei principi della tecnica psicoanalitica
-la capacità di rappresentazione e di narrazione della propria esperienza clinica
- la proficua partecipazione al lavoro del gruppo
Utilizzando la condivisione dello spazio fisico e mentale che definisce il gruppo come potente
strumento di esperienza emozionale nell'hic et nunc della relazione, si affronterà la discussione dei casi
clinici secondo i seguenti apici di attenzione:
Il setting (la competenza del paziente e dell'analista, la tolleranza, l'alleanza terapeutica)
La relazione analitica (l'astinenza, la regola fondamentale, la teoria come "la mappa che rende
pensabili gli affetti")
Il transfert/controtransfert (la fantasia inconscia, l'attenzione fluttuante, il transfert del paziente, il
controtransfert dell'analista) e trasversalmente un'attenzione continua al linguaggio e alle sue strutture.
Le letture dei testi di riferimento emergeranno nel procedere del lavoro e dagli interessi che il gruppo
evidenzierà.
Per il primo seminario si consiglia la lettura:
S.Freud :Psicoanalisi "selvaggia" (1910)
DINAMICA DI GRUPPO ISTITUZIONALE
D.ssa Mariapia Pagliuso
L’obiettivo della formazione è comprendere e approfondire le tematiche relative al funzionamento
istituzionale. Partendo da riferimenti teorici, si condivideranno le esperienze dirette portate dagli
allievi e maturate nel lavoro d’equipe e/o nella presa in carico di pazienti in psicoterapia all’interno
delle istituzioni.
Sarà inoltre approfondita la conoscenza delle dinamiche di gruppo con particolare riferimento a
quelle istituzionali, il loro effetto sulla efficacia organizzativa e sulla possibilità di cura. Si farà
riferimento nei seminari di formazione a W. Bion, a R. Kaes e ad altri autori.
8
Bibliografia di base
Vigorelli, M. (2005), “Orientamenti psicodinamici del campo istituzionale”; Laurora, E. “Gruppalità e
Istituzione curante” in M.Vigorelli (a cura di) Il lavoro della cura nelle istituzioni. Franco Angeli,
Milano
Obholzer, A. (1996) “Contributi psicoanalitici sulle problematiche dell’autorità e della leadership”
Development Journal, 1996, 17 (6) (Traduzione disponibile in internet)
Kernberg, O. (1988), Le relazioni nei gruppi. Ideologia, conflitto e leadership. Trad.it Raffaello
Cortina, Milano 1999.
Kaes, R., Pinel, J.P., e Altri (1996), Sofferenza e psicopatologia dei legami istituzionali, Trad. it Borla,
Roma 1998 (Cap. 1,2,3).
Correale A. (1999), Il campo istituzionale, Borla Roma
Neri C., Patalano R., Salemme P. (2014) Fare gruppo nelle Istituzioni, Franco Angeli Milano (cap.1, 2,
7)
DINAMICA DI GRUPPO ISTITUZIONALE
Dott. Giuseppe Riefolo
il corso si occuperà in una prima fase di definire il contesto che caratterizza un servizio istituzionale
per poi definire le dinamiche intrinseche e potenziali al contesto stesso soprattutto in funzione del
progetto di cura, intrinseco al gruppo istituzionale stesso. In seguito si cercherà di affrontare in modo
specifico le relazioni che intercorrono fra il gruppo istituzionale e il contesto dell'utenza attraverso i
momenti dell'accoglienza, della presa in carico e della cura. Si tenteranno precisazioni e definizioni in
margine alle caratteristiche specifiche dei dispositivi terapeutici -soprattutto le psicoterapie all'interno della cornice istituzionale.
Durante le lezioni si farà uso di materiale didattico utilizzando power-point e video sul tema delle
lezioni.
Bibliografia
RiefoloG. Gruppo con pazienti psicotici e funzione dell’istituzione. Psicoter. Psicoanal., XI, 2, 2004.
137-147.
RiefoloG. <!--[endif]-->Percorsi: fino a dove, fino a quando? Introduzione a J. Guimon, Terapie brevi di
gruppo, Borla, 2004, 9-22
RiefoloG. Laddove è il paziente. L’analista nella stanza di analisi. Interazioni, 2/2005, 57-71;
P. Boccara e R. De Sanctis, RiefoloG. Lo psicoanalista e le sue istituzioni. Rivista di Psicoanalisi, LI, 1,
2005, 69-86
A. Gaddin, RiefoloG. Transfert verso il setting e processo analitico. in Ferruta A. (a cura di) I
transfert. Cambiamenti nella pratica clinica, Rivista di Psicoanalisi (Monografie) Borla, Roma, 2008,
102-112,
RiefoloG. group? Which service. Coherence Function and Group Psychotherapy with Psychotic
Patients in a Public Mental Health Service. Eur.. J. P.,Counseling & Health, Vol., 14, Number 2, 1 June
2012 , pp. 157-167I
P. Boccara e M. Monar, RiefoloG. Dalla «supervisione» alla «consulenza psicoanalitica» attraverso la
discussione clinica nei Servizi di Salute Mentale, Psiche on-line: “Un problema di coscienza”, 2012, 2, pp.
1-18
RiefoloG. Scenari e cose dei servizi riabilitativi, in: G. Leo, G. Riefolo (a cura di) Psicoanalisi e luoghi
della riabilitazione, Frenis-Zero, Lecce, 2013, pp. 137-179.
RiefoloG. Il vero e il falso. Riflessioni in margine al processo di autenticità. Rivista di Psicoanalisi,
LIX, 4:2013,
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PSICOLOGIA GENERALE
Dott. Fabrizio Rocchetto
La Psicologia: definizione, evoluzione storica dei concetti.
Indirizzi teorici e impostazioni metodologiche.
Il modello teorico come modello percettivo.
Psicologia psicoanalitica. Le origini storiche della Psicoanalisi in Italia.
Critiche alla Psicoanalisi. Cognitivismo e Psicoanalisi.
Psicoanalisi e neuroscienze, Nuovi orientamenti della Psicoanalisi.
La psicoterapia come strumento di cura.
La Psicologia in rapporto al soma e alla psiche.
Processi simbolici, rappresentazioni e funzioni mentali superiori. Il Sogno.
Emozioni, affetti, relazioni oggettuali e struttura della vita psichica.
Interazione madre-bambino e sviluppo mentale.
La relazione transferale e la sua influenza sullo sviluppo mentale.
Sofferenza mentale, processi difensivi patologici, modalità di pensiero,
disturbi del pensiero.
La Creatività.
Il Tempo e il Denaro.
La Memoria, Memoria e Identità.
Bibliografia
Ammaniti M., Gallese V., 2014: La nascita della intersoggettività. Raffaello Cortina, Milano;
Bollas C., 2007: Il momento freudiano. Franco Angeli, Milano, 2007;
Bonaminio V., Fabozzi P. (a cura di), 2002: Quali ricerca per la psicoanalisi? Franco Angeli, Milano;
Capogrossi Guarna G., Minetti M.G., Mosca M., Valente A. (1995): L'analista, il paziente, il denaro.
Psicoterapia Psicoanalitica, 1995, 2, 60-81;
Castellet y Ballarà 2012: Il denaro come concetto centrale del setting psicoanalitico. tr.it.: Castellet y
Ballarà: O dinheiro come conceìto central do setting psicanalitico. Revista brasileira de Psicànalise.
2012,46, 4, 112-125;
Eagleman David, 2011, In Incognito. Mondadori, Milano, 2012;
Edelman G.M.,1992: Sulla materia della mente. Adelphi, Milano, 1993;
Elias N.,1984: Saggio sul tempo. Il Mulino, Bologna, 1986;
Freud S., 1895: Progetto di una psicologia. OSF 2 Boringhieri, Torino;
Green A., 2000: Il tempo in frantumi. Borla, Roma, 2001;
Kandel R.E. Psichiatria, 2005: Psicoanalisi e nuova biologia della mente. Cortina, Milano, 2007;
Kahneman D., 2012: Pensieri lenti e veloci. Oscar Mondadori, Milano, 2013;
Lanius R. A., Vermetten E., Pain C., (a cura di), 2010: L'impatto del trauma infantile sulla salute e sulla
malattia. Giovanni Fioriti Editore Roma, 2012;
Lemma A, Target M., Fonagy P., 2011: Terapia dinamica breve. Raffaello cortina, Milano 2012;
Meltzer D., Harris M., 1983: Un modello psicoanalitico dei processi di apprendimento. Centro
scientifico torinese, Torino, 1986;
Sandler J e Fonagy P., 1997: Il recupero dei ricordi di abuso. Franco Angeli, 2002 Milano.
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PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 2:
ANSIA E DEPRESSIONE
D.ssa Rosa Romano Toscani
Il corso prenderà in esame la formulazione teorica di Freud, nel periodo che va dal 1892 al 1925,
relativa all’angoscia a partire dalla prima topica per arrivare alla seconda topica, cercando di
approfondire i concetti di: formazione dei sintomi – incorporazione – introiezione – identificazione la costruzione delle prime relazioni oggettuali – complesso d’Edipo –distinzione tra isteria, fobie e
ossessioni – meccanismi di difesa.
Testi propedeutici alla lettura dei casi clinici:
1892 -97 Minute teoriche per Wilhem Fliess (nelle quali per la prima volta appaiono i termini fondanti
della teoria psicoanalitica. OSF, V. II° pag.7).
1892 - Un caso di guarigione ipnotica.OSF;V. I° pag.122
1894 a - Le neuropsicosi da difesa.OSF, V. II° pag 121
1894 b – Ossessioni e fobie,OSF, V. II° pag.139
1894 c – Legittimità di separare dalla nevrastenia un preciso complesso di sintomi con nevrosi di
angoscia.OSF;V. II° pag.153
1896 b – Nuove osservazioni sulle neuropsicosi da difesa.OSF, Vol II° pag 305
1908 – Analisi della fobia di un bambino di 5 anni (Caso clinico del piccolo Hans.), OSF,V.V°
Lo studio di questo caso clinico permetterà l’approfondimento della tematica edipica anche attraverso
la consultazione dei seguenti lavori.
S.Freud(1924).Il tramonto del complesso edipico V.X° pag. 27 .
A cura di Antonio Casoni – Il complesso del piccolo Hans ed. EDUP – Roma 2010
Cesare Romano – Psicoterapia e scienze umane n.4 – 2000
Nicola Lalli – Horror vacui o Horror Pleni: La famiglia, una nuova realtà da decifrare ( a cura di
Romana Panieri).
Judith Fingert Chused – Little Hans “analizzato” nel ventesimo secolo – Journal of American
Psychoanalitical Association – 55/3p 767/778.
D. Meltzer – Lo sviluppo kleiniano, - Borla. Il caso del piccolo Hans.(Cap. V p.57/65)
R. Horacio Htchegoyen – L’analisi del piccolo Hans e la teoria della sessualità ( I.R.P. – 1988 )
M. Amman Gainotti – E. Vulpiani – La sessualità infantile: una problematica controversa.
Andrea Vignolo – S. Freud :Analisi della fobia di un bambino di cinque anni (caso clinico del piccolo
Hans). Questi ultimi due contributi sono stati reperiti su Internet.
A.A: VV. Il caso dei piccoli genitori di Hans – Psicoterapia Analitica a, XVIII – H 2- 2011.
1909 – Osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (Caso clinico dell’uomo dei topi.) OSF-V.VI°
1914 – Dalla storia di una nevrosi infantile- (Caso clinico dell’uomo dei lupi) OSF,V.VII°.
Lo
studio del caso clinico sarà supportato dall’approfondimento del lavoro di Nicholas Abraham e
Maria Torok – Il Verbario dell’Uomo dei Lupi – Liguori ed. Napoli 1992
1915-1917 Lutto e Melanconia,OSF. V. VII°
Lo studio del lavoro di S. Freud permetterà riflessioni cliniche sulla teoria della costruzione delle
prime relazioni oggettuali e sulla teoria del fantasma, attraverso la seguente bibliografia:
N. Abraham – M. Torok – La scorza ed il nocciolo – Borla – Roma 1993
1919 - Freud – Il perturbante OSF. V. IX° pag.81
1937 – Freud – Analisi terminabile ed interminabile OSF.V. XI° pag. 499
1938 – Freud – La scissione dell’Io, nel processo di difesa V. XI° pag.555.
1925 – Inibizione – sintomo – angoscia OSF. V, X°
I seminari saranno condotti con la partecipazione attiva degli Allievi che porteranno, di volta in volta,
secondo un programma stabilito, il materiale teorico. Il Docente contribuirà con la presentazione di
casi clinici relativi alle tematiche trattate.
11
Manuali da consultare
Jean – Michel Quinodoz – Leggere Freud – Borla 2005
a.c. A.A. Semi – Trattato di Psicoanalisi – J.Amati Mehler –,Fobie – cap.4 pag.153/214 – R. Cortina ed.
MI ,1989, V. II°
Savo Spacal – La nevrosi ossessiva – pag. 217/253 – ibidem
Sandro Panizza – Il piacere di riscoprire Freud – Antigone – Torino 2009
Laplanche – Pontalis.Enciclopedia della psicoanalisi. Laterza. 1990.
Bibliografia
Agorafobia
E, Weiss ( 1966) La formazione psicodinamica della agorafobia. – Riv. Psicoanal. 12 pag 240
D. Meltzer – Esplorazioni sull’autismo. Boringhieri, To, 1977
I. Matte Blanco (1977 )– Realtà psichica e dualità : mondo interno e mondo esterno, Riv. Psicoanal, 23
pag 129.
G.C. Soavi – (1978) – Nozione di spazio interno nelle fobie. Riv. Prix 24 pag. 83
E. Gaddini (1953- 1985) Scritti – Raffaello Cortina ed Mi, 1989
Claustrofobia
J. Bleger (1974) - Teemas de Psicologia – Nueva vision. Buenos Aires.
M. Morra (1965) – La fantasia del ritorno allo stato fetale. Riv. Psic. 11 ,2 – pag 139
A. Pazzagli. P. Benvenuti (1982), La conquista dell’area dei giuochi nell’agorafobia: una differenza tra
psicoanalisi e trattamenti psicoterapeutici. Riv. Psic. 28 -2 pag.158.
A, Joseph (1988) in Sandler (a cura di ). Proiezione, identificazione, identificazione proiettiva
(identificazione proiettiva, aspetti clinici).
Winnicot D. W. Sviluppo affettivo e ambiente ,Armando, Roma 1970
Klein M. Scritti (1925 – 1958).
Greenson (1959), Fobia, angoscia e depressione. Esplorazioni in psicoanalisi, Boringhieri To 1984.
TEORIA DELLA TECNICA 2
D.ssa Anna Sabatini Scalmati
Nel corso dei seminari, con il sostegno della presentazione di materiale clinico, intendo avvicinare
gli studenti ai nodi strutturanti la relazione psicoterapeutica, alla elaborazione sempre più articolata
di un setting interno proprio del/della terapeuta e dei nodi teorici a cui la psicoterapia psicoanalitica
fa riferimento.
Ferenczi Sandor: Introiezione e transfert, 1909
Ferenczi Sandor: Il Concetto di Introiezione, 1912
Martin Cabré, Dall'introiezione alla intropressione. L'evoluzione di un concetto teorico e le sue
conseguenze nella tecnica psicoanalitica. In Richard e Piggle, 3, 2014
Bion Alfred: da Seminari clinici: Quattro scritti: Turbolenza emotiva, A proposito di una citazione
tratta da Freud, Evidenze, Arrangiarsi alla meno peggio.
Bion Alfred: da Seminari clinici, supervioni: 10, 11, 15.
Freud Sigmund, L'inconscio 1915.
Agli studenti saranno fornite fotocopie degli articoli su nominati.
12
CONCETTI FONDAMENTALI DELLA PSICOANALISI 2
D.ssa Lucia Schiappoli
Il seminario intende promuovere la conoscenza di alcune delle principali aree della ricerca
psicoanalitica muovendo dai concetti e dalle problematiche metodologiche evidenziate nella seconda
topica freudiana.
Verrà portata l'attenzione sulle principali implicazioni teorico-cliniche del passaggio dalla prima alla
seconda topica, anche in relazione alla odierna psicopatologia. In particolare si esamineranno il
concetto freudiano di inconscio nelle situazioni cliniche relative alla rimozione e alla scissione e gli
sviluppi teorici relativi ai concetti di pulsioni, narcisismo, ideale, identificazione, trauma, ripetizione.
In tale contesto si introdurranno anche alcuni concetti di S. Ferenczi, M. Klein e D. W. Winnicott.
Nella modalità di lavoro è prevista la discussione dei temi in gruppo con l’ausilio di materiale clinico
e la presentazione a turno di sintetiche elaborazioni.
Testi di base:
S. Freud, Introduzione al narcisismo (1914)
S. Freud, Metapsicologia (1915)
S. Freud, Al di là del principio di piacere (1920)
S. Freud, L’Io e l’Es (1923)
Si daranno ulteriori indicazioni bibliografiche durante il seminario, anche in base alle letture svolte
per gli altri insegnamenti.
DISCUSSIONE DI ESPERIENZE FORMATIVE (primo e secondo anno di corso)
Dott. Raffaele Caprioli
Il seminario sarà uno spazio in cui avviare il confronto e l’ elaborazione in gruppo delle diverse
esperienze formative e si declinerà a seconda delle esigenze del gruppo, delle esperienze avviate da
ciascuno in particolare durante il tirocinio e del materiale clinico che l’allievo sceglierà di portare in
discussione. L’ obiettivo è comprendere come i percorsi formativi personali, di gruppo e
istituzionali facciano tutti parte della formazione dello psicoterapeuta psicoanalitico. Sarà dato
molto spazio alle prime esperienze con i pazienti nell’ ambito del tirocinio nell’ istituzione, dal
momento che rappresentano le prime e spesso le uniche esperienze cliniche degli allievi. La
bibliografia si adatterà ai temi che emergeranno dal materiale discusso in gruppo, e si utilizzeranno
testi, parti di essi o articoli di autori per i relativi riferimenti teorici.
Nel 2° anno si approfondirà il tema della consultazione in ambito pubblico, generalmente coincidente
con l’ esperienza del tirocinio e dell’ eventuale prima presa in carico del paziente.
Sono previsti due incontri congiunti degli allievi del 1° e 2° anno, per permettere un maggiore
scambio e confronto sull’ esperienza.
Prima lettura:
Le prospettive future della terapia psicoanalitica (1910) Vol 6 Opere S. Freud
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III ANNO
PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 3B:
DISTURBI DI PERSONALITA’
Dott.ssa Giuliana Amorfini
Nella classificazione dei disturbi di personalità sono compresi i disturbi narcisistici, paranoidi, isterici,
schizoidi ed antisociali.
Le lezioni riguarderanno anche il concetto stesso di personalità e l’approfondimento dei quadri
diagnostici di questo tipo di patologia che spesso si configura come grave, cimentando lo
psicoterapeuta a sviluppare qualità relazionali come l’empatia, la capacità di sintonizzazione, la
capacità di attesa e di tenuta nei momenti critici del trattamento. Infine questi pazienti necessitano di
un setting fermo ma elastico.
Verrà usato come testo base “La diagnosi psicoanalitica” di N. Mc Williams Ed. Cortina, ma verrà
integrato con numerose altre letture come “Il limite primigenio dell’esperienza” Ogden; Letture
freudiane come ”L’introduzione al narcisismo”; letture specifiche come alcuni capitoli di Kohut, tratti
da “Narcisismo ed analisi del Sé”; alcuni capitoli di Ferro Riefolo “Isteria e campo della
dissociazione”; verranno inoltre scelte insieme agli allievi anche letture letterarie o poetiche che ben
descrivono questo tipo di sofferenza mentale.
Le lezioni si svolgeranno più o meno secondo lo schema già collaudato nei precedenti anni di corso,
con una presentazione da parte della Docente dell’argomento trattato e con la partecipazione degli
Allievi per quel che riguarda le situazioni cliniche che di volta in volta verranno evocate
dall’argomento teorico trattato.
Per chi fosse interessato, la docente ha preso in considerazione anche un altro libro oltre al testo della
Mc Williams; si tratta di: “Personalità normale e patologica” di Bergeret; saranno disponibili alcuni
capitoli di questo testo opportunamente scansionati.
DISCUSSIONE DI MATERIALE CLINICO IN GRUPPO
Dott.ssa Annamaria Bianucci
Gli incontri si prefiggono di fornire agli Allievi, su spunti provenienti dal gruppo, una riflessione sul
materiale portato, con particolare riferimento ad: ascolto, trattabilità, setting, metodo di indagine,
preoccupazioni, sensi di impotenza e onnipotenza, e su altre difese personali del terapeuta e del
paziente.
Bibliografia
Le letture saranno consigliate man mano che procede il lavoro, in modo da poter individuare le linee
teoriche relative ai temi emergenti nel gruppo.
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PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA CLINICA 3A:
PSICOSI E BORDERLINE
Dott.ssa Adelina Maugeri
Il Seminario si propone lo studio, dal punto di vista teorico, diagnostico e clinico, dell’applicazione
della psicoterapia psicoanalitica nei pazienti psicotici e bordeline.
Particolare attenzione verrà data allo studio della processualità nella relazione della coppia
terapeuta–paziente al lavoro, al transfert e al controtransfert. Sarà approfondito il significato e l’uso
del setting, con gli adattamenti della tecnica nell’incontro con il paziente grave.
Si analizzeranno: la strutturazione delle dinamiche relative al mondo intrapsichico del paziente, i
rapporti con il mondo esterno, il punto di vista sociale e l’approccio psicoanalitico in ambito privato e
istituzionale.
Si svilupperanno i seguenti temi:
- Note sulla teoria della schizofrenia. Sviluppo del pensiero schizofrenico. Attacchi al legame.
Criteri differenziali tra personalità psicotica e non psicotica
- La posizione contiguo autistica
- Paziente e analista, una coppia al lavoro, costruzione e processualità del transfert e
controtransfert
- L’esperienza di sé e del mondo nel paziente con patologia grave. Alcuni aspetti della fantasia
inconscia. Controtransfert e modello teorico.
- Il paziente bordeline e l’organizzazione marginale. Il concetto di limite.
- L’esperienza nelle istituzioni, riflessioni sul setting e sui fenomeni del transfert e del
controtransfert istituzionale. Quale psicoanalisi per le psicosi. Il campo e i suoi organizzatori
nelle fasi iniziali delle terapie con pazienti gravi.
La metodologia che si propone è quella di un gruppo al lavoro sul tema, con la partecipazione attiva
dei partecipanti, attraverso lo studio degli Autori e il contributo mediante presentazione di elaborati
di materiale clinico e teorico confrontato e discusso in gruppo.
Letture consigliate
W. R. Bion (1967) Analisi degli schizofrenici e metodo psicoanalitico, Armando
A cura di A. Correale, L. Rinaldi (1997) Quale psicoanalisi per le psicosi? Raffaello Cortina
S. Freud (1895) Progetto di una psicologia, Boringhieri vol. II
S. Freud (1911) Precisazioni sui due principi dell’accadere psichico, Boringhieri vol. VI
S. Freud (1924) La perdita della realtà nella nevrosi e nella psicosi, Boringhieri vol. X
G. O. Gabbard (2002) Psichiatria psicodinamica, Cortina
E. Gaddini (1989) Scritti, Raffaello Cortina
A. Green (1002) Psicoanalisi degli stati limite, Cortina
L. Grinberg (1983) Psicoanalisi – Aspetti teorici e clinici, Loescher
O. Kernberg (1976) Sindromi marginali e narcisismo patologico, Boringhieri
T. H. Ogden (1992) Il limite primigenio dell’esperienza, Astrolabio
PDM Task Force (2006) PDM. Manuale diagnostico psicodinamico, Cortina
H. A. Rosenfeld (1965) Stati psicotici, Armando
H. Searles (1979) Il Controtransfert, Boringhieri
H. Searles (1986) Il paziente Bordeline, Boringhieri
D. Winnicott (1970) Sviluppo affettivo e ambiente, Armando
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TEORIA DELLA TECNICA 3
Dott. Maurizio Russo
Il corso verrà strutturato in maniera tale che lo studio e l’approfondimento degli aspetti teorici della
tecnica psicoanalitica non si incanali in una dogmatizzazione delle modalità tecniche con cui condurre
il lavoro analitico, ma, attraverso l’integrazione della teoria e della discussione sulle esperienze
cliniche personali del docente e degli allievi, si pone l’obbiettivo di facilitare l’interiorizzazione di un
modello interno teorico che valuti la personalizzazione di un strumento tecnico da utilizzare nella
pratica clinica.
Per quanto possibile, si cercherà di stilare anticipatamente il calendario con gli argomenti e la
bibliografia utilizzati in ogni singolo seminario, in modo da permettere sia un adeguato studio
preventivo dell'argomento trattato (attraverso anche brevi relazioni curate dagli allievi secondo le
indicazioni del docente, in modo da agevolare la formazione di una memoria storica interna del
lavoro svolto),
che di valutare
eventuali scostamenti tra il tempo e la modalità di studio
dell'argomento coì come preventivato, rispetto a quanto registrato nel corso dello svolgimento pratico
e effettivo del seminario. Ciò costituirà un utile materiale per una attività didattica progressivamente
più ordinata, sistematica e rispondente alle necessità e ai bisogni degli allievi..
Verranno utilizzati i seguenti riferimenti bibliografici:
0gden, T.H. (1990) Il limite primogenio dell'esperienza. Armando, Roma 1992.
Baranger, W. e M. (1990) La situazione psicoanalitica come campo bipersonale. Cortina, Milano.
Bergeret, J. (1987) Clinica, teoria e tecnica. Cortina, Milano 1990.
Civitarese, G. (2008) L'intima stanza. Teoria e tecnica del campo analitico. Borla, Roma.
Etchegoyen, O.R. (1990) I fondamenti della tecnica psicoanalitica. Astrolabio – Ubaldini, Roma.
Ferro, A. (2006) Tecnica e creatività. Cortina, Milano.
Freud, S. (1910) Psicoanalisi selvaggia. OSF 6.
Modell, A.H. (1990) Per una teoria del trattamento psicoanalitico. Cortina, Milano 1994
.
Racker, H. (1968) Studi sulla tecnica psicoanalitica. Armando, Roma 1970.
Searles, H.F. (1986) Il paziente borderline. Bollati Boringhieri, Torino 1989.
PSICOTERAPIA PSICOANALITICA: RAPPORTI CON ALTRI MODELLI
Dott.ssa Patrizia Velotti
I seminari si propongono di individuare i presupposti della teoria della psicopatologia ed i parametri
della tecnica d’intervento tra orientamenti psicoterapeutici diversi. Gli incontri si focalizzeranno,
nello specifico, sul confronto tra la prospettiva sistemico-relazionale e l’approccio cognitivista
evidenziando, rispetto alla psicoterapia psicoanalitica, le caratteristiche del modello sia sul piano
teorico che clinico.
La metodologia degli incontri prevede l’individuazione di casi clinici discussi alla luce di specifiche
letture mirate ad approfondire gli aspetti teorici.
Bibliografia di riferimento
Lalla, C. , (1996). Verso una sintesi fra cognitivismo e psicoanalisi. Teoria e tecnica del lavoro psicoterapeuta,
Franco Angeli.
Boscolo, L. , Bertrando, P., (1996). Terapia sistemica individuale, Raffaello Cortina Editore
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MODELLI POST FREUDIANI 1
D.ssa Carla Vitale
I seminari si propongono di sottolineare il passaggio dal modello strutturale delle pulsioni con il
concetto di fissazione e regressione al modello delle relazioni oggettuali che prevedono il processo
dalla dipendenza assoluta dall’ambiente verso la conquista di spazi di indipendenza. Il processo
maturativo non è più visto alla luce dello sviluppo della sessualità infantile, ma è centrato sulla
processualità dell’integrazione dell’Io. La soluzione patologica rispetto le esperienze traumatiche
viene costruita nel tempo e secondo le risorse psichiche di cui l’individuo può disporre.
Temi e autori:
Pulsione o relazione : una opposizione irriducibile?
Il modello Kleiniano ( Klein, Bion, Kernberg, Ogden ).
La scuola indipendente britannica ( Winnicott, Masud khan, Bollas ).
Il modello francese : concetti generali
Bibliografia:
Klein ( 1930) : L’importanza della formazione del simbolo nello sviluppo dell’Io, in Scritti ( 1921-1958)
Boringhieri
Klein (1935) : contributo alla psicogenesi degli stati maniaco-depressivi, in Scritti ( 1921-58)
Boringhieri
Klein (1946) : note su alcuni meccanismi schizoidi, in Scritti ( 1921-58) Boringhieri
Khan Masud : Lo spazio privato del Sé ( 1974) Boringhieri
Grotstein: Scissione e identificazione proiettiva, Astrolabio
Bion (1962): Apprendere dall’esperienza, Armando
Ogden (2009) : I quattro principi del funzionamento mentale di Bion, in Riscoprire la psicoanalisi , CIS
Editore
Winnicott ( 1969): L’uso di un oggetto e l’entrare in rapporto attraverso identificazioni, in Gioco e
realtà , Borla
Winnicott. La distorsione dell’Io in rapporto al vero e falso Sè, in Sviluppo affettivo e ambiente,
Armando
Winnicott( 1951): Oggetti e i fenomeni transazionali, in Dalla pediatria alla psicoanalisi, Martinelli
Winnicott ((1963) La paura del crollo, in Esplorazioni psicoanalitiche, Cortina
Bollas: Una teoria per il vero Sé, in Forze del destino
Green Andre : narcisismo di vita, narcisismo di morte
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IV ANNO
PSICOTERAPIA PSICOANALITICA A SETTING MODIFICATO
Dott.ssa Daniela Bolelli
1)Inquadramento storico delle psicoterapie psicoanalitiche
2)La distinzione tra psicoterapie psicoanalitiche e interventi a valenza psicoterapica nei servizi
pubblici
3)Il problema della creazione del setting nei servizi pubblici
4)Le differenze tra setting nel pubblico e nel privato
5)La fantasmatica istituzionale
6) Esempi della influenza della fantasmatica istituzionale sulle psicoterapie psicoanalitiche
7) Le psicoterapie psicoanalitiche senza limitazione di durata. Indicazione
8)Le psicoterapie psicoanalitiche di sostegno
9)L'indicazione alle psicoterapie psicoanalitiche di sostegno
10)Le psicoterapie psicoanalitiche brevi
11)L'indicazione alle psicoterapie psicoanalitiche brevi
12) Cenni sulle psicoterapie di coppia e di gruppo e loro indicazione
Bibliografia:
Bolelli D. in "Le psicoterapie psicoanalitiche nelle istituzioni" Franco Angeli 2001 i capitoli 5,6,7,9.
Genovese C. in "Setting e processo psicoanalitico" Cortina editore 1988 l'introduzione e il capitolo 10
Horwitz L. et Al. 1996 in "Psicoterapia su misura" Cortina editore 1998 La prefazione di Amadei e il
Capitolo 1
Pine F.(1985) in "teoria evolutiva e processo clinico" Bollati Boringhieri 1995 i capitoli 11 e 12
Per chi desidera un approfondimento specifico nelle psicoterapie psicoanalitiche brevi e di sostegno
intanto suggerirei il mio "Andare a tempo" Borla 1996 e Rockland L.H. La terapia di sostegno
Astrolabio 1994
"Manuale di psicoterapia psicoanalitica breve" M. Di Giannantonio e M.Alessandrini a cura di. Ed. Il
pensiero scientifico editore Roma 2012.
MODELLI POST FREUDIANI 2
Prof. Nino Dazzi
Il programma intende concentrare l’attenzione su sviluppi classici e contemporanei (comunque
dell’ultimo
trentennio)
della
riflessione
psicoanalitica
in
ambito
statunitense.
L’elenco dei testi di riferimento deve intendersi non esaustivo, perché ulteriori indicazioni ed
eventuali integrazioni o modifiche di programma potranno essere concordate direttamente con gli
Allievi, anche a scopo di approfondimento tematico su particolari problematiche cliniche.
Il corso svilupperà i seguenti temi:
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- Inquadramento storico: dal paradigma pulsionale al paradigma relazionale
- La Psicologia del Sé (Kohut)
- La prospettiva intersoggettiva
- Il contributo dell’Infant Research e della teoria dell’attaccamento alla clinica psicoanalitica (Bowlby,
Stern, Beebe e Lachmann, Lichtemberg)
Testi
Kernberg O., Sindromi marginali e narcisismo patologico, Boringhieri
Kohut H., Le due analisi del signor Z, Astrolabio
Kohut H., Narcisismo e analisi del Sé, Boringhieri
Merton Gill M., Psicoanalisi in transizione, Cortina
Merton Gill M., Teoria e tecnica dell’analisi del transfert, Astrolabio
Mitchell S., Autonomia ed influenza in psicoanalisi, Boringhieri
Mitchell S., Orientamenti relazionali in psicoanalisi, Boringhieri
Ogden Th., Soggetti d’analisi, Masson
Stern D., Il momento presente, Cortina
Stolorow R. e altri, I contesti dell’essere, Boringhieri
Stolorow R. e altri, La prospettiva intersoggettiva, Borla
TEORIA DELLA TECNICA 4
Dott. Paolo Fabozzi
L’insegnamento di “Teoria della tecnica 4” avrà come linee guida quelle indicate nel “Piano di studi”
dell’Istituto di Formazione. In particolare i seguenti punti: come favorire le libere associazioni e
l’attenzione fluttuante; le questioni del silenzio e dell’agire, il “qui e ora”, la tecnica
dell’interpretazione dei sogni, la ricostruzione del processo, la fase conclusiva del trattamento.
Verrà dato particolare risalto al ruolo delle interpretazioni di transfert, e verranno inoltre riprese e
approfondite le questioni inerenti all’ascolto analitico, alle dinamiche transfert-controtransfert, e al
ruolo e significato del setting nella relazione analitica.
Bibliografia generale:
R.H. Etchegoyen, (1986), I fondamenti della tecnica psicoanalitica, Astrolabio, 1990.
Bibliografia di approfondimento:
Balint M. (1968), La regressione, Cortina, Milano, 1983.
Bion W. (1976), “Evidenze”, in Seminari clinici (1987), pp. 230-237.
Bollas C. (1987), L’ombra dell’oggetto, Borla, Roma, 1989.
Bollas C. (1994), “Il controtransfert come lavoro e lavorare con il controtransfert”.
Bollas C. (2009), Il mondo dell’oggetto evocativo, Astrolabio, Roma, 2009.
Britton R., Steiner J. (1994), “Interpretation: selected fact or overvalued idea?”, Int. J. of Psycho-Anal.,
75, pp. 1069-1078.
Faimberg H. (1996), “‘Listening to listening’”, Int. J. of Psycho-Anal., 77, pp. 667-678.
Goretti G. (1997), “Strategie discorsive e identificazione proiettiva nella tragedia di Otello”.
Grinberg L. (1997), “Is the transference feared by the psychoanalyst?”, Int. J. of Psychoan., 1-14.
19
Laplanche J. (1991), “L’interpretazione tra determinismo ed ermeneutica. Una nuova posizione della
questione, in Il primato dell’altro in psicoanalisi, cit., pp. 487-520.
Loewald H. (1986), “Transference and countertransference”, J. of Amer. Psychoan. Ass., 275-287.
Modell A. (1990), Per una teoria del trattamento psicoanalitico, Cortina, Milano, 1994.
Nissim Momigliano L. (1984), “‘…Due persone che parlano in una stanza’. Una ricerca sul dialogo
analitico”, Rivista di psicoanalisi, 30, pp. 1-17.
Nissim Momigliano L. (1974), “Come si originano le interpretazioni nello psicoanalista”, Rivista di
psicoanalisi, 20, pp. 144-165.
Racker H. (1968), Studi sulla tecnica psicanalitica, Armando, 1970.
Riesenberg R. M. (1986), “Interpretation: the past in the present”, Int. Rev. of Psycho-Anal., 13, pp. 433443.
Riolo F. (2002), “La trasformazione psicoanalitica”, Rivista di psicoanalisi, 48, pp. 821-834.
Steiner J. (1993), Psychic Retreats, Routledge, London.
METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOANALITICA
Dott. Francesco Gazzillo
Il corso intende fornire alcune conoscenze di base sulla storia, i metodi, gli strumenti e i risultati della
ricerca empirica in psicoanalisi.
I seminari si concentreranno inoltre sulla storia della ricerca in psicoanalisi, contestualizzandola
all’interno della storia delle teorie e delle istituzioni psicoanalitiche e della ricerca in psicoterapia.
Verranno illustrati i principali risultati della ricerca empirica sulle psicoterapie in generale e della
ricerca empirica sulla terapie psicoanalitiche in modo particolare; ci si focalizzerà quindi sui risultati
delle principali ricerche su processo e outcome delle terapie psicoanalitiche.
Saranno quindi descritti alcuni degli strumenti empirici che permettono di valutare con categorie
dinamiche gli outcome e i processi delle psicoterapie e alcune delle loro applicazioni su ricerche
single case o su gruppi di pazienti. In particolare, verranno descritte la Shedler-Westen Assessment
Procedure-200 (SWAP-200; Westen, Shedler, Lingiardi, 2003) e le Analytic Process Scales (APS; Waldron
et al., 2004a, b).
Infine, saranno discussi le possibilità, i limiti e gli sviluppi attuali della ricerca in psicoanalisi,
coinvolgendo in modo diretto gli Allievi nella valutazione di alcuni trascritti di analisi di Merton Gill.
Bibliografia
Gazzillo, F., Lingiardi, V., Genova, F. (2012), “L’efficacia delle psicoanalisi alla luce della ricerca
empirica”. In Cuniberti, P., Caparrotta, L. (2012), Psicoanalisi in trincea. Franco Angeli, Roma, pp. 307342.
Dazzi, Lingiardi, Colli, La ricerca in psicoterapia, Raffaello Cortina, Milano, 2006.
Lingiardi, V., Gazzillo, F., Genova, F. (2012), “L’efficacia delle psicoterapie dinamiche: lo stato dell’arte
della ricerca empirica”. In Cuniberti, P., Caparrotta, L. (2012), Psicoanalisi in trincea. Franco Angeli,
Roma, pp. 263-305.
Lingiardi, V., Gazzillo, Waldron, S. (2010), An Empirically Supported Psychoanalysis: the Case of
Giovanna. Psychoanalytic Psychology, 27, 2, pp.190-218.
M. Vigorelli, Laboratorio didattico per la ricerca in psicoterapia, Libreria Raffaello Cortina, Milano, 2009.
20
DISCUSSIONE DI MATERIALE CLINICO IN GRUPPO
METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOANALITICA
D.ssa Paola Serafini
Il corso si propone come esperienza di confronto sul piano clinico, in relazione ai concetti cardine
della psicoterapia psicoanalitica e, allo stesso tempo, come occasione per apprendere a scrivere,
presentare e discutere i casi clinici.
Il metodo dell'insegnamento considera il gruppo classe come un gruppo di lavoro, sia nella
presentazione a turno del materiale clinico, sia nella discussione e nella riflessione comune.
Per la bibliografia si rimanda ai testi già in uso negli anni precedenti, e di volta in volta verranno
indicati altri contributi specifici in relazione ai temi che dovessero emergere.
PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA 4A:
PSICOSOMATOSI E PERVERSIONI
Prof. Luigi Scoppola
Parola chiave: Inconscio strutturale, attività presimbolica della mente, sofferenze del Sé, perversioni
e rapporto con l’oggetto, il problema nente-corpo e le psicosomatosi, clinica delle perversioni e delle
psicosomatosi.
Obbiettivi
Lo studio dell’ attività presimbolica della mente (Gaddini) è ritenuto indispensabile per
l’approfondimento delle conoscenze sulla psicopatologia del Sé e delle relazioni intrasoggettive e
intersoggettive presenti nella struttura delle perversioni e delle psicosomatosi. L’approfondimento
teorico e clinico di questo ampio campo della psicopatologia, così largamente presente nella
psicopatologia attuale, è una tappa obbligata della formazione psicoanalitica dell’Allievo. Nel corso
dello svolgimento dei seminari si farà riferimento al modello dell’inconscio strutturale di Freud
rivisitato da Matte Blanco e alle recenti acquisizioni in tema di neuroscienze.
Letture di riferimento:
G.M.Edelmann:Darwinismo neurale, Einaudi,1995.
G.I.Fogel, W.A.Myers: Perversioni e quasi-perversioni nella pratica clinica,Il Pensiero Scientifico,
Roma, 1994.
S,Freud: OSF, Boringhieri
E.Gaddini: Scritti, Raffaello Cortina,1989.
I.Matte Blanco: Pensare, sentire, essere, Einaudi,1995.(parte prima)
L’inconscio come insiemi infiniti, Einaudi,1980 (parte sesta)
A.H.Modell:Per una teoria del trattamento psicoanalitico,Raffaello Cortina,1994 (4° cap.)
L.Scoppola: L’esperienza di essere sé, 2005, Franco Angeli,(parte 5°)
La parola non trovata , 2011 , Franco Angeli.
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Metodologia
Gli incontri avranno il carattere di lavoro di gruppo con riferimento alle letture consigliate ed al
materiale clinico prodotto dagli Allievi e dal Docente. Con ciascun Allievo verranno concordate le
letture che saranno discusse con modalità gruppoanalitiche(gruppo di formazione) nei singoli
seminari, anche sulla base di una relazione scritta presentata a turno dai singoli partecipanti. Si ritiene
indispensabile che la materia di ciascuno seminario venga approfondita da tutti gli Allievi prima
dell’incontro seminariale.
Programma applicativo dei seminari
1°
Considerazioni sul termine “inconscio”(Bria, Matte Blanco)
Tre saggi sulla teoria sessuale (Freud)
2°
Il nucleo inconscio della perversione (A.M.Cooper):
Il termine perversione ( R.J.Stoller):
3°
Osservazioni psicoanalitiche su un caso di paranoia (S.Freud):
Manifestazioni derivate dalle perversioni (J.A.Arlow):
4° Il feticismo (S.Freud):
Le relazioni oggettuali sadomasochistiche (S.Bach):
5° Un bambino viene picchiato (S.Freud):
Aggressività e amore nel rapporto di coppia (O.F.Kernberg)
6° Perversioni e deviazioni nell'atteggiamento psicoanalitico: effetti sulla teoria e sulla
pratica (J.Mc Dougall)
7
Darwinismo neurale neuroscienze (G.E. Edelmann ed al.) °
La ruminazione nell'infanzia (E.Gaddini)
La richiesta psicosomatica (Scoppola)
8°
Sull'imitazione (E.Gaddini):
La teoria freudiana del trattamento psicoanalitico , Ripetizione e trascrizione (A.H.Modell)
Un caso clinico di isteria (Scoppola)
9°
Formazione del padre e scena primaria (E.Gaddini)
Clinica dei fenomeni psicosomatici (Scoppola)
10°
La attività presismbolica della mente (E.Gaddini)
Il problema mente-corpo (Scoppola)
11° la frustrazione come fattore di crescita normale e patologica (E.R.Gaddini)
Ia lacunarità e la bi-logica di Matte Blanco(L.Scoppola)
12°
Metapsicologia delle psicosomatosi (L.Scoppola)
Luigi Scoppola, Medico e Libero Docente in Gerontologia dell’Università La Sapienza di Roma,
Psichiatra e già Primario di Medicina Psicosomatica e Psicologia Medica e già Docente di
Psicosomatica Psicoanalitica presso la Scuola di Specializzazione in Psichiaatria Università di Perugia,
Cattolica di Roma, di Tor Vergata, è Membro ordinario con funzione di training della Società Italiana
di Psicoterapia Psicoanalitica.
Autore di:
Il somatico e lo psichico,(1990),Teda Editore
L’esperienza di essere sé (2005) Franco Angeli,
Il problema mente-cervello (2010) Enciclopedia Treccani, III Millennio, vol.5,
La parola non trovata, mente, corpo e istituzione, (2011), Franco Angeli.
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PSICOPATOLOGIA E DIAGNOSTICA 4B:
DIPENDENZE E COMPORTAMENTI COMPULSIVI
D.ssa Silvia Sommaruga
Il corso prevede un doppio registro teorico e clinico in relazione alla diagnostica e al trattamento dei
comportamenti compulsivi.
I seminari riguarderanno le patologie caratterizzate da comportamenti compulsivi: disturbi del
comportamento alimentare, tossicodipendenze, dipendenze patologiche, agiti e condotte
adolescenziali nel paziente adulto.
Obiettivo del corso è approdare a una capacità di riconoscimento di questi disturbi nelle loro
peculiarità e soprattutto accedere alla possibilità di cogliere i livelli di funzionamento della mente
coinvolti, le difese implicate, le modalità di comunicazione e le qualità della relazione che si vivono
nel rapporto con questi pazienti.
Particolare attenzione sarà posta perciò agli elementi della tecnica nella psicoterapia di questi casi sia
in fase diagnostica che nel prosieguo di una possibilità terapeutica, dalla presa in carico, al contratto,
alla terapia avanzata.
Si utilizzeranno flash clinici presi di volta in volta da materiale presentato dagli Allievi e al termine
del corso sarà richiesto a ciascuno un elaborato che includa i temi teorico- clinici trattati.
Bibliografia
Bellini Oreste, Scarnecchia Mariagrazia Il lavoro della cura con la paziente anoressica. Il metodo
integrato F. Angeli, Milano, 2002.
Gatti Bianca, L’anoressia mentale, in (Semi A.A. a cura),Trattato di Psicoanalisi Vol. II, Cortina,
MI,1989.
Scarnecchia Mariagrazia, Oltre le colonne d’Ercole: psicoterapia psicoanalitica della
tossicodipendenza, F. Angeli, MI,1999.
Segal Hanna, Alcune note sulla formazione del simbolo,trad. It. In Casi clinici, Il pensiero scientifico,
Roma, 1980.
Massimo Recalcati, L’ultima cena: anoressia e bulimia, Bruno Mondadori, MI, 1997.
Massimo Recalcati, (a cura di) Il corpo ostaggio: teoria e clinica dell’anoressia-bulimia. Borla, Roma,
1998.
Massimo Recalcati, Clinica del vuoto, Franco Angeli, Milano, 2002.
Francesco Montecchi, Anoressia mentale della adolescenza. Modelli teorici, diagnostici e terapeutici,
Franco Angeli, Milano, 1998.
Vincenzo Caretti e Daniela La Barbera, Le dipendenze patologiche. Clinica e psicopatologia, Cortina,
Milano, 2005.
Philippe Jeammet, Anoressia e bulimia. I paradossi dell’adolescenza interpretati da un grande
psichiatra francese, Franco Angeli, Milano 2004.
Jean Bergeret, Michel Fain e Marc Bandelier, Lo psicoanalista in ascolto del tossicomane, Borla, 1999.
Jean Bergeret, Clinica, teoria e tecnica. Gli interrogativi dello psicoanalista, Raffaello Cortina Editore,
1995.
Alain De Mijolla, Psiconalisi , Borla, Roma 1998.
Glen. O. Gabbard, Psichiatria psicodinamica, Cortina.
Bernard Brusset, Psicopatologia della’anoressia mentale, Ed. Borla.
M. Recalcati, L’uomo senza inconscio. Ed. Cortina Raffaello
PS: tale bibliografia è indicativa dei testi che utilizzeremo durante il corso estrapolando da molti di essi solo
alcuni articoli di particolare interesse. Riguardo a qualche libro forse non più reperibile sarà data l’opportunità
di fotocopiarne le parti necessarie per lo svolgimento del corso.
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