4. cop Monitor 265

Transcript

4. cop Monitor 265
g:
astin
oadc io.tv
r
b
t
u
d
s abo orra
t new onit
Latesww.m
w
RADIO • TELEVISIONE • VIDEO • MULTIMEDIA • POST-PRODUZIONE • AUDIO • ALTA FREQUENZA
Rivista mensile specializzata • N° 265 • Agosto/Settembre • 2007 • Anno XXX • ISSN 0394-0896
PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL • VIALE S.MICHELE DEL CARSO, 11 • 20144 MILANO • TEL. 0243910135 • FAX 0243999112 • E-MAIL: [email protected] • INTERNET: WWW.MONITOR-RADIOTV.COM
g tion
n
i
lud Sec
c
in lish 7
3
g
En age
p
on
Il color grading
secondo Apple:
Final Cut Studio
Le ultimissime
da Panasonic, le nuove
videocamere con 3 CCD
RadioTvForum 2007
seconda edizione
meglio della prima
st:
adca
a bro nza.tv
d
e
i
notiz rge
time nve
Le ul w.co
ww
Anno XXX n. 265 - Agosto/Settembre - 2007
ISSN 0394-0896
4 Il color grading
secondo Apple
MediaAge srl
Via S. Michele del Carso, 11 - 20144 Milano, Italy
Tel. (+39) 0243910135 - Fax (+39) 0243999112
E-mail: [email protected]
Siti internet
http://www.convergenza.tv (in italiano)
http://www.monitorradio.tv (in inglese)
10 Aeranticorallo insieme
a Raiway per il DMB
La Media Age srl è iscritta al Registro Nazionale
della Stampa al n. 2636 vol. 27, foglio 281 dal
28.6.89 - MONITORRADIO TELEVISIONE è registrata al Tribunale di Milano n. 880 del
20.12.1988. Dir. resp. Enrico Callerio. Manoscritti e foto originali, anche se non pubblicati,
non si restituiscono. Non è permessa la riproduzione di testi e foto senza l’autorizzazione scritta
dell’Editore. Progetto grafico: Ago, Bollate (MI).
Stampa: Cooperativa Grafica Bergamasca,
Almenno S. Bartolomeo (BG).
Abbonamenti: la rivista è diffusa e venduta solo
in abbonamento annuale.
Il costo annuale è di 40,00 EURO da versare sul
c/c postale n. 11158201 intestato a Media Age
srl, viale San Michele del Carso 11 - Milano,
oppure inviare un assegno bancario non trasferibile allo stesso indirizzo. Arretrati 6,00 EURO
l’uno da allegare alla richiesta anche i francobolli.
Foreign subscription: annual 80,00 EURO
(80,00 US$) or equivalent via International Money
Order or cheque to Media Age srl, Via Stefano
Jacini, 4 - I - 20121 Milano Italy.
CREDIT CARDS subscription call (+39)
0243910135 or fax (+39) 0243999112. Cards
accepted: VISA - MASTER-CARD - EUROCARD AMERICAN EXPRESS. Airmail rates on applications.
Lo staff
Direttore responsabile: Enrico Callerio
Condirettore tecnico: Mauro Baldacci
Direttore editoriale: Enrico Oliva
Hanno collaborato:
Dario Monferini, Alberto Pellizzari, Rolando
Bertini, Rolando Alberti, Salvo Miccicchè, Piero
Ricca, Maria Ronchetti.
Nei siti della “convergenza” di Monitor troverete
tra gli altri contenuti:
la Guida RadioTv delle radio e tv private
(www. guidaradio.tv)
le proposte di Monitor Lavoro
(www.monitor-radiov.com/lavoro)
le emittenti radio tv in diretta nella rete da tutto il
mondo
(www.webcastitaly.com)
20 Tridimensionale
ma senza occhiali
24 RadioTvForum 2007
meglio della prima
12 Ultimissime da Panasonic
14 La svolta dei vent’anni
di Avid
17 LED + LCD: il top della qualità
32 Direttamente da Las Vegas:
l’evento di Videosignal
36 La fine dell’anti-dumping
37
ENGLISH SECTION
Una tipica postazione per l’impiego di Color, qui presentata da DigitalWide durante l’evento organizzato da Apple a
4
Il color grading secondo Apple
Color è una potente applicazione per il color grading che Apple ha scelto di inserire nella versione 2 della suite Final
Cut Studio a titolo praticamente gratuito.
Finora il color grading era una lavorazione riservata a quelle poche case di
post-produzione che potevano permettersi un investimento di almeno
diverse decine di migliaia di euro. I
produttori di questi sistemi non devono quindi aver accolto con molto
entusiasmo la scelta fatta da Apple di
inserire nella propria suite Final Cut
Studio 2 per il video digitale ( venduta
a 1.299 euro) un’applicazione come
Color, in passato commercializzata
con il nome di Final Touch da Silicon
Color, società le cui proprietà intellettuali erano state acquistate da Apple
nello scorso autunno. Fino ad allora, la
versione di Final Touch capace di trattare video in alta definizione era proposta a un prezzo di poco inferiore ai
cinquemila dollari e i sistemi 2k, completi di hardware, avevano un prezzo
base intorno ai 25.000 dollari. Apple
ripete quindi la politica commerciale
già sperimentata con Shake (ndr: il
software per il compositing e gli effetti correntemente usato in campo cinematografico), vale a dire proporre
software per applicazioni di fascia alta
a un prezzo molto contenuto, se non
quasi a costo zero come nel caso di
Color, con lo scopo di stimolare le
vendite del proprio hardware. Sia
Color che tutti gli altri componenti
della suite Final Cut Studio sono infatti disponibili soltanto per la piattaforma Mac OS.
Non basta il software
Il fatto che Color sia praticamente gratuito non significa però che sia possibile fare del color grading a costo
zero: per sfruttare appieno questa
applicazione è necessario un hardware adeguato, soprattutto se si vogliono affrontare lavorazioni in formato 2k
o alta definizione. Color può anche
essere utilizzato con un MacBook Pro
da 17”, il top di gamma dei portatili
Apple, o un iMac da 24”, ma nessun
colorist sarebbe disposto a utilizzare
un sistema del genere per il proprio
lavoro. Un tipico sistema per il color
grading richiede, infatti, una configurazione a doppio schermo, uno dei
quali avente una risoluzione sufficiente per riprodurre le immagini a piena
risoluzione, senza ridimensionamenti.
Inoltre è indispensabile un monitor
per la valutazione del risultato, opportunamente calibrato per emulare le
caratteristiche cromatiche dei dispositivi utilizzati per la distribuzione, in
particolare se il risultato finale dovrà
essere riversato su pellicola.
Per la registrazione di materiale in formato 2k o HD è poi indispensabile un
sistema Raid: Color può salvare il
video soltanto in formato non com-
Monitor n° 265 - 2007
presso o compresso con il codec proprietario ProRes 422, che con la qualità più elevata, definita da Apple
“visually lossless”, ha un fattore di
compressione di circa 6 a 1. Se si
accetta questo compromesso, anche
un sistema Raid realizzabile con gli
hard disk interni di un Mac Pro è sufficiente a garantire le necessarie prestazioni. Facendo un po’ di conti, per
mettere insieme un sistema per il
color grading si arriva a una cifra compresa fra i sei e gli ottomila euro, alla
quale va aggiunto il costo del monitor
per la valutazione, che può essere
anche di gran lunga superiore a questa cifra, e quello di un pannello di
controllo che offra un accesso più
immediato e accurato alle diverse
regolazioni (il software può anche
essere utilizzato con un mouse a tre
pulsanti, ma non è proprio la stessa
cosa). In totale, occorre quindi investire almeno una cifra intorno ai ventimila euro per poter sfruttare Color al
meglio delle sue potenzialità e una
fetta consistente finisce comunque
nelle casse di Apple.
Un ambiente familiare,
ma non per tutti
Per chi sia già abituato a lavorare con
altri sistemi per il color grading, Color
si presenta con un’interfaccia grafica
abbastanza tradizionale. Le due finestre principali, denominate Color e
Scope, possono essere posizionate su
due schermi separati e contengono
tutti i comandi e gli strumenti necessari per le lavorazioni. Nonostante ciò,
la barra superiore dei menù del sistema operativo Mac OS non può essere
nascosta, un dettaglio che non farà
certo piacere ai colorist, abituati come
sono a lavorare senza alcun possibile
elemento di disturbo sullo schermo o
nelle sue vicinanze. Per inciso, questa
è una delle poche modifiche che
Apple ha apportato al software originale Final Touch ed è auspicabile che
la barra superiore possa essere eliminata dalle prossime versioni.
Color è integrato con gli altri componenti della suite e il modo più immediato per sottoporre il materiale al
processo di color grading è quello di
Monitor n° 265 - 2007
Color può elaborare anche i formati standard utilizzati nel riversamento in video delle pellicole
utilizzare il comando Send to di Final
Cut Pro: in questo modo, tutte le clip
video presenti nella timeline del programma di montaggio video sono collocate direttamente in quella di Color,
rispettando la sequenza e i tagli stabiliti in precedenza. In alternativa, è possibile importare direttamente le clip
video o le sequenze 2k (in formato
Cineon e DPX anche in 4:4:4 e 10 bit
log), ma questa operazione può essere problematica per chi non abbia
alcuna conoscenza dell’ambiente
Unix, poiché la navigazione nelle cartelle è quella tipica di questo sistema
operativo, ben poco aderente a quelli
che sono gli standard a cui sono abituati gli utilizzatori di Mac OS.
Una Room per ogni fase
Il programma è strutturato in schede,
denominate Room, disposte nella
sequenza standard delle operazioni
necessarie per arrivare al risultato finale. Nella Setup Room si impostano
tutti i parametri richiesti per l’utilizzo
5
di un eventuale pannello di controllo
(sono supportati quelli della JLCooper
e della Tangent Devices) e quelli
necessari per assicurarsi che le correzioni colore non eccedano i limiti
imposti dallo standard televisivo a cui
è destinato il prodotto. In questa fase
si può anche assegnare la LUT al
monitor utilizzato per la visualizzazione dell’anteprima: Color supporta il
I controlli per la correzione colore primaria: le regolazioni possono essere salvate e applicate ad altre clip
T I T O L O
S E Z I O N E
Correzioni selettive
Color mette a disposizione un set di strumenti completo per il controllo del risultato
formato mga, originariamente sviluppato da Pandora. L’altra regolazione
importante per l’ottenimento della
massima qualità possibile è quella
relativa alla precisione con cui sono
effettuati i trattamenti interni. Il programma può utilizzare fino a 16 bit per
ciascuna componente primaria oppure lavorare in modalità floating point,
6 che assicura una qualità ancora superiore.
Completato il setup, che in seguito
dovrà essere ripetuto solo se si affrontano lavorazioni diverse, si può passare alla Primary In Room che mette a
disposizione i comandi necessari per
effettuare una prima correzione di
colore sulle immagini. Le curve del
gamma permettono di correggere il
contrasto di ogni componente primaria e della luminosità nel suo complesso e per questa e altre regolazioni ci si
può aiutare con i tre strumenti visualizzati nella finestra Scope, che nelle
configurazioni a doppio monitor occu-
pa interamente uno dei due schermi.
Per ciascuno dei due strumenti principali, waveform e vectorscope, è possibile scegliere fra diverse modalità di
visualizzazione: per esempio, la finestra del waveform può mostrare una
sola delle tre componenti RGB o
affiancate nella modalità Parade
oppure visualizzarne l’istogramma. Il
manuale on line, in formato PDF di
Acrobat, descrive esaurientemente
tutti i controlli e gli strumenti necessari per la correzione colore primaria,
riportando numerosi esempi che si
dimostrano preziosi per chi non abbia
precedenti esperienze di color grading. Tutte le correzioni possono
essere salvate in un file denominato
Grade ed è possibile in seguito applicarle ad altre clip video semplicemente con un doppio clic sull’icona che le
identifica.
Sono in tutto otto le correzioni colore secondarie che possono essere applicate a ciascuna clip
Per quanto riguarda le correzioni colore secondarie (sono otto quelle messe
a disposizione da Color), le zone delle
immagini da correggere possono
essere isolate in base al loro colore e
luminosità oppure definendo maschere anche di forma arbitraria (shape).
Durante questa fase, nella finestra
principale del programma sono
mostrate in dimensione ridotta l’immagine originale e la maschera che si
sta creando mentre in quella Scope è
possibile scegliere quale delle due
visualizzare, anche a piena risoluzione.
Il modo più rapido per selezionare un
particolare intervallo di colori consiste
nell’utilizzare il contagocce: la
maschera viene creata semplicemente
trascinandolo sull’immagine ed è poi
possibile rifinirla usando i comandi a
cursore per tinta, saturazione e luminosità. Un apposito comando permette di controllare la sfumatura del
bordo. Nel caso si utilizzi una shape,
questa può essere animata seguendo
il movimento del soggetto che si sta
isolando, eventualmente sfruttando le
funzionalità di motion tracking integrate nel programma. I due metodi di
selezione possono essere abbinati, in
modo da isolare esattamente la zona
che interessa. Per ciascuna correzione
secondaria è possibile applicare due
differenti regolazioni dei colori alle
zone interne o esterne, duplicando
così le possibilità di intervento.
Un’altra possibilità di correzione selettiva è offerta dalle curve secondarie:
con queste è possibile ottenere una
transizione molto graduale delle regolazioni da applicare a un particolare
intervallo di colori o luminosità.
Le maschere possono essere animate sfruttando le funzionalità di motion tracking integrate nel programma
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
Nella ColorFX Room è possibile creare effetti con la combinazione di un qualsiasi numero di filtri
Effetti creativi
La parte più creativa di Color è contenuta nella Color FX Room: qui è possibile applicare un qualsiasi numero di
filtri alle clip video. Per ottenere effetti particolari, può essere necessario
ricorrere a più filtri e in questo caso si
dimostra preziosa la possibilità di
visualizzare una struttura ad albero,
simile a quella utilizzata da programmi
specifici per la creazione di effetti.
Rispetto a questi, la sola limitazione
8 consiste nel fatto che non si possono
combinare immagini provenienti da
clip differenti. Il programma mette a
disposizione una serie di effetti preconfezionati che vale la pena analizzare con attenzione per rendersi conto
di quali siano le sue potenzialità. Tra i
filtri di base non mancano quelli per il
controllo della nitidezza o della sfocatura e per l’aggiunta o la rimozione
della grana. Sono sufficienti poche
semplici operazioni per conferire alle
immagini look molto particolari, come
l’aspetto dei film a colori degli anni
cinquanta piuttosto che delle prime
trasmissioni televisive.
S E Z I O N E
Un look come questo può essere ottenuto con poche semplici operazioni
Aggiustamenti finali
Color mette poi a disposizione, con la
Primary Out Room, un’ulteriore possibilità di intervento globale sulle immagini. Un tipico impiego di questa può
essere l’applicazione di ulteriori correzioni che possono essere necessarie
per adattare il risultato finale a diversi
supporti di distribuzione o anche semplicemente per soddisfare specifiche
richieste del committente dell’ultimo
minuto, senza dover ricominciare tutto
da capo. I controlli sono del tutto simili a quelli messi a disposizione dalla
Primary In Room.
Il ridimensionamento delle immagini
o la conversione del rapporto d’aspetto sono altre funzionalità messe a disposizione da Color con la Geometry
Room. In particolare, con la funzione
Pan&Scan è possibile controllare
accuratamente la conversione di
materiale in formati con diverso rapporto d’aspetto, per esempio da 16:9
a 4:3, definendo un qualsiasi numero
di keyframe. In questa Room sono
anche presenti le funzioni di motion
tracking, automatica o manuale, e gli
Color può anche gestire la conversione di formato con funzioni di Pan&Scan
strumenti necessari per la creazione di
maschere di forma arbitraria, utilizzabili in abbinamento alle correzioni
colore secondarie.
Terminato il lavoro con Color, è necessario effettuare il render dell’intero
progetto prima di inviarlo nuovamente a Final Cut Pro per le operazioni
finali quali l’aggiunta di titoli o effetti
di transizione.. Nel caso di lavorazioni
a 2k si può invece generare il materiale in formato Cineon o DPX. I tempi di
render non sono proprio contenuti,
anche diverse decine di secondi per
ogni secondo di video originale nel
caso degli effetti più complessi, e poiché in questa fase viene sfruttato il
processore della scheda grafica, è
consigliabile effettuare il render con lo
stesso sistema usato per il grading o
su un’altra macchina che abbia la stessa scheda grafica, per non rischiare di
ottenere leggere variazioni di colore.
Le altre novità
della suite Apple
Color non è l’unica novità della suite
Final Cut Studio 2: quasi tutte le altre
applicazioni che la compongono sono
La possibilità di utilizzare clip di formati e standard diversi all’interno della stessa timeline è una delle novità della di Final Cut Pro 6
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
presenti in una nuova versione. L’unica
eccezione è costituita da DVD Studio
Pro, che resta fermo alla 4.2, lasciando
con a bocca asciutta quanti lo consideravano uno dei punti più deboli
della suite Apple. Per quel che riguarda il programma di montaggio video,
Final Cut Pro 6, la novità più rilevante
è data dalla possibilità di inserire clip
di formato diverso nella stessa
Timeline, con qualsiasi dimensione
delle immagini, frame rate o codec,
purché supportato da QuickTime. Le
clip possono essere automaticamente
ridimensionate nel formato scelto per
la sequenza e si possono riprodurre in
anteprima, senza dover necessariamente effettuare un render preliminare. Finalmente soddisfatta anche la
richiesta di un filtro per la stabilizzazione delle immagini: lo SmoothCam di
Final Cut Pro deriva direttamente dall’omonimo filtro di Shake e può compensare anche le oscillazioni presenti
nelle riprese di panoramiche effettuate a mano libera o con variazioni dello
zoom. Il filtro SmoothCam richiede
un’analisi preliminare dell’intera clip,
operazione che comporta un discreto
tempo, ma che è effettuata in background, permettendo così di proseguire con il lavoro. Il risultato dell’analisi è un file proprietario che resta collegato alla clip e l’analisi non deve
quindi essere ripetuta nella fase di
regolazione del filtro SmoothCam.
Titoli animati possono poi essere facilmente realizzati con Final Cut Pro
sfruttando le Master Template di
Monitor n° 265 - 2007
S E Z I O N E
La terza dimensione è ora alla portata di Motion, il software per la grafica animata della suite Apple
Motion, il software della suite che si
occupa della videografica. Le Master
Template non sono altro che modelli
predisposti per l’inserimento di testo
e immagini o filmati, tutte operazioni
che possono essere effettuate direttamente nel programma di montaggio
video.
La nuova versione di Motion permette
anche di realizzare animazioni di testo
e grafica nello spazio tridimensionale,
permettendo un controllo completo
sui movimenti delle telecamere e
delle luci virtuali. L’ambiente di lavoro
è simile a quello dei programmi più
specifici per la creazione di grafica tridimensionale e i compiti sono facilitati da una serie di funzionalità specifiche, come la possibilità di visualizzare
la vista della camera ogni volta che la
si sposta. Gli oggetti creati con
Motion sono comunque senza spessore, con l’eccezione degli effetti di
particelle che permettono di sfruttare
al meglio la dimensione in più.
Anche Motion mette a disposizione
l’equivalente del filtro SmoothCam di
Shake, oltre a un completo set di strumenti per la gestione di effetti basati
sul motion tracking, la cui realizzazione si dimostra rapida ed intuitiva. Il 9
numero di tracker è illimitato e questi
possono poi essere assegnati a qualsiasi oggetto: in particolare, con quattro tracker si può facilmente realizzare
l’effetto “four corner pinning”, utile
per esempio, quando si debba inserire un’immagine all’interno di una cornice, anche se questa è ripresa in prospettiva e a mano libera. Il corredo
T I T O L O
degli effetti di Motion è completato
da quelli necessari per la variazione
della velocità di riproduzione delle
clip, anche questi basati su una tecnologia derivata da Shake capace di
garantire risultati di notevole qualità.
Un’altra novità di Motion è costituita
dalla possibilità di sincronizzare automaticamente un’animazione con una
traccia audio: la rotazione di un oggetto piuttosto che le sue dimensioni o
altro possono essere cambiate in perfetta sincronia con le variazioni di livello della musica.
Numerose le novità anche per quel
che riguarda Soundtrack Pro, il componente della Suite che si occupa in
modo specifico della creazione di
colonne sonore, a cominciare dall’ambiente di lavoro multitraccia che offre
maggiori possibilità di controllo. Il
programma permette ora di creare
tracce audio surround in formato 5.1 e
mette a disposizione una vasta libreria
di suoni surround liberamente utilizzabili. Il livello dei canali è regolabile con
il Surround Panner, il cui impiego si
dimostra intuitivo ed immediato. Per
10 doppiaggi o commenti sonori si può
sfruttare la nuova funzionalità multitake che permette di sincronizzare più
registrazioni della stessa frase, scegliendo da ciascuna la parte migliore.
L’eliminazione di disturbi nelle clip
audio è poi semplificata dalla possibilità di visualizzare lo spettro delle frequenze, evidenziando facilmente
suoni come lo squillo di un telefono e
quindi eliminarli, lasciando inalterato il
S E Z I O N E
resto. Notevolmente migliorata anche
l’integrazione con Final Cut Pro: la
funzione Conform permette di confrontare il montaggio video con quello audio e, in caso di variazioni apportate al primo, è possibile apportare
più rapidamente le necessarie correzioni alla colonna sonora.
Infine, per la distribuzione del materiale nei formati più diversi si può contare su una nuova versione di
Compressor che semplifica tutte le
fasi preparatorie e aggiunge il supporto per i metodi di compressione utilizzati da dispositivi mobili e quelli
necessari per la masterizzazione su
dischi Blu-Ray o HD-DVD. I tempi di
elaborazione non si possono proprio
definire contenuti, ma la particolarità
di Compressor è quella di poter sfruttare le risorse di calcolo degli altri Mac
presenti nella rete locale per portare a
termine il proprio compito.
Quel che ancora non c’è nella suite
Final Cut Studio 2 è un software per il
rotoscoping, indispensabile per eliminare particolari indesiderati dalle
immagini, ma a questa mancanza può
sopperire Shake, il software per il
compositing e l’effettistica che è
ancora proposto a 499 euro, cifra irrisoria se la si confronta con quella di
prodotti simili. Apple ha però dichiarato di non voler più continuare lo sviluppo di Shake ed è quindi molto probabile che altre funzionalità di questo
programma finiscano con l’essere
integrate nelle prossime versioni della
suite Final Cut Studio.
Soundtrack Pro offre potenti strumenti per la sincronizzazione di audio e video e il supporto per l’audio
surround
AERANTI-CORALLO e Raiway
insieme per il DMB
RAIWAY e AERANTI-CORALLO (che rappresenta, tra l’altro, 668 radio locali) hanno sottoscritto un accordo di cooperazione per lo sviluppo di un progetto comune di transizione
alla radiofonia digitale terrestre.
L’accordo prevede, tra l’altro, la costituzione
di un “tavolo di dialogo” tra RAIWAY e
AERANTI-CORALLO i cui lavori avranno inizio il prossimo 1 settembre.
Questi gli obiettivi previsti:
- quadro regolamentare che permetta a tutti
gli attuali operatori radiofonici analogici interessati di transitare al digitale, a parità di
condizioni, in termini di frequenze utilizzabili e di capacità trasmissiva spettante pro-capite;
- approfondimento e sperimentazione dello
standard DMB e sua comparazione con la tecnologia FMeXtra;
- adozione di modelli operativi i cui investimenti siano compatibili con le dimensioni
imprenditoriali dell’emittenza radiofonica
locale.
A supporto dei lavori del tavolo di dialogo,
RAI WAY e AERANTI-CORALLO intendono sperimentare trasmissioni DMB “Visual radio” in
Banda III e in Banda L nelle aree di Bologna
e di Venezia, con multiplex idonei a diffondere almeno 17 programmi audio oltre a
immagini e dati (slide show).
Inoltre, RAI WAY e AERANTI-CORALLO intendono realizzare una approfondita serie di
test congiunti sul sistema di trasmissione digitale denominato FMeXtra, attraverso trasmissioni e misurazioni del segnale in un’area limitata, operate da emittenti AERANTICORALLO. Le misure saranno svolte ed analizzate congiuntamente da AERANTI-CORALLO e RAIWAY, quest’ultima avvalendosi della
propria struttura QSC.
Marco Rossignoli (coordinatore AerantiCorallo) a destra Stefano Ciccotti (ad RaiWay)
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
11
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
Ultimissime
da
Panasonic
Sono numerose le novità che
Panasonic si appresta a lanciare nel
prossimo autunno e che, forse, si
potranno vedere anche in quel di
Amsterdam in occasione dell’IBC
Risoluzione di 1100 linee per la Panasonic AK-HC3500, disponibile anche in versione da studio
La più attesa è la AJ-HPX3000, una
videocamera della serie P2 HD che
impiega come sensori tre CCD da 2/3
di pollice e 2,2 Megapixel e può registrare video a piena risoluzione nel
formato 1.920 x 1.080 pixel, sfruttando
12 il nuovo formato AVC-Intra. Questo
metodo di compressione è una delle
tanti varianti dell’MPEG-4/H.264 e
comprime separatamente ciascun
frame, campionandolo a 10 bit in 4:2:2
e registrandolo in modalità progressiva a 24, 25 o 30 fps o interlacciata a 50i
e 60i. Il bitrate massimo è di 100 Mbps
e con questo valore si ottiene una
qualità definita “near D5 HD” da
Panasonic. Nel caso non sia necessaria la massima qualità, è possibile
dimezzare il bitrate raddoppiando
così l’autonomia di registrazione del
video. La AJ-HPX3000 può inoltre
registrare nei formati DVCPro HD con
le stesse modalità progressive e interlacciate oppure in formato DVCPro 50
in definizione standard.
Gli slot per schede P2 sono cinque e,
utilizzando schede da 16 GB, l’autonomia di registrazione è di 80 minuti con
bitrate da 100 Mbps. In realtà, poiché
come in tutte le videocamere che utilizzano schede P2 come supporto di
registrazione è possibile sostituirle
senza interrompere la registrazione,
l’autonomia è limitata soltanto dal
numero di schede P2 che si hanno a
disposizione.
La videocamera è dotata di un convertitore A/D a 14 bit e la sensibilità è
di F10 a 2.000 lux; il guadagno può
essere spinto fino a 56 db. permettendo di lavorare con livelli di illuminazione di soli 0,064 lux. Le impostazioni
del gamma sono del tutto simili a
quelle della Varicam e per la correzione del colore si ha a disposizione una
matrice a 12 poli. La qualità delle
riprese può essere ulteriormente
migliorata grazie alla nuova funzione
Chromatic Aberration Compensation
(CAC), che permette di compensare le
aberrazioni cromatiche degli obbiettivi nella fase di elaborazione digitale
del segnale. Per sfruttare questa fun-
zione, l’ottica deve essere in grado
trasmettere i propri dati identificativi
alla videocamera, che ha memorizzate
al suo interno tutte le informazioni
necessarie per applicare le necessarie
correzioni. Oltre alle uscite HD-SDI, la
AJ-HPX3000 è dotata di un’uscita IEEE
1394 per il collegamento a sistemi di
montaggio non lineari e, come opzione, può essere equipaggiata anche
con un ingresso HD-SDI.
Complemento ideale di questa videocamera, e di tutti gli altri prodotti della
gamma P2, è il registratore/riproduttore AG-HPG10 alimentabile a batteria che dispone di due slot per schede
P2 e supporta tutti i formati standard
La videocamera AJ-HPX3000, la nuova ammiraglia della linea P2HD di Panasonic
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
mali hard disk esterni collegati alla
stessa IEEE 1394 o alla porta USB 2.0,
mentre le uscite HD-SDI, component
e composito garantiscono il collegamento ad altre apparecchiature video.
Un downconverter interno permette
poi di utilizzare un monitor in risoluzione standard per la visualizzazione di
segnali video in alta definizione. Il
prezzo è inferiore ai 4.000 euro e per
questo, come per tutti gli altri prodotti della gamma P2HD, la garanzia è
stata estesa a 5 anni, scelta motivata
da John Baisley, presidente Panasonic
Broadcast, con il fatto che la gamma
P2 HD rappresenta il miglior investimento possibile in apparecchiature
per video broadcast.
Gli stessi sensori della AJ-HPX3000
Il registratore/riproduttore AG-HPG10, ideale
sono utilizzati dalle telecamere AKcomplemento di qualsiasi telecamera P2
HC1800 e AK-HC3500. La prima è una
box camera con convertitore A/D a 14
bit e trattamento interno del segnale a
38 bit, dotata di raffinate funzioni
come la correzione colore su 12 assi e
il Dynamic Range Stretching con la
regolazione automatica del diaframma per compensare forti contasti di
luce. Il peso di 1,5 Kg la rende utilizzabile con i sistemi pan-tilt rematati più
compatti e l’uscita HD-SDI può generare segnali in modalità 1080/50i e 60i
o 24, 25, 30 psf. Limitata, invece, alla
modalità 1080i, la AK-HC3500, utilizzabile anche come telecamera da studio
Messa a fuoco facilitata con il monitor LCD
Panasonic BT-LH80W
e dotata di un particolare circuito per
il trattamento del segnale che permetdi registrazione (480i, 576i, 720p e
te di raggiungere una risoluzione di
1080i). L’interfaccia IEEE 1394 permet1.100 linee. La telecamera è inoltre
te di utilizzare il dispositivo come unità
dotata di una serie di funzionalità per
di backup per le registrazioni in diretil miglioramento delle immagini,
ta, utilizzando come supporto le schecome la possibilità di variare automade P2 o un hard disk come il FireStore
ticamente il gamma in modo da comFS-100. Il contenuto delle schede di
pensare i cambiamenti di contrasto
memoria può essere trasferito su nordella scena. Per entrambe le telecamere, Panasonic propone il monitor
LCD da 7,9” BT-LH80W
dotato della funzione
Focus in Red per facilitare la messa a fuoco, che
può essere accuratamente verificata anche
grazie alla possibilità di
ingrandimento pixel to
pixel di qualsiasi zona
dell’immagine, mentre
la funzione waveform
facilita
la regolazione
Tre CCD da 2,2 megapixel anche per la box-camera AK-HC1800
dell’esposizione.
Monitor n° 265 - 2007
Corso sulla televisione
digitale a Siena
Inizierà in autunno aSiena il corso su
“Televisione digitale, esperienze in Italia e in
Europa”.
L’iniziativa è promossa da Arsnova Accademia per le arti e le scienze digitali - in
collaborazione con il dipartimento di
Ingegneria delle Telecomunicazioni
dell’Università di Siena e con l’associazione
Comunicare Digitale di Lucca.
Il corso si sviluppa per 160 ore incentrate sui
contenuti per la tv digitale terrestre, in mobilità, satellitare e per la web Tv anche nelle
sue applicazioni aziendali, attraverso un percorso progettuale in collaborazione con la
Banca Monte dei Paschi di Siena.
È il percorso formativo promosso da Arsnova
- Accademia per le arti e le scienze digitali di
Siena che, cogliendo le opportunità offerte
dal cambiamento in atto nella tv europea e
nei nuovi media, mira a creare esperti in
ambiti innovativi e sinergici, dall’ideazione di
contenuti all’analisi industriale di settore,
dalla progettazione di nuovi format allo sviluppo dei servizi per la piattaforma DTT.
Il corso è focalizzato sul panorama generale
dell’industria audiovisiva e in particolare
sulla televisione digitale, i new media e la
convergenza con i mobile-device, in funzione
anche del passaggio di tali settori al digitale
terrestre, vista la fase di switch off del sistema analogico prevista in Europa per il dicembre 2012. L’attività didattica svilupperà da un
lato competenze sul framework tecnologico
sotteso alla diffusione di contenuti, servizi e
applicazioni per la tv digitale, mentre dall’altro si concentrerà sull’ideazione di format per
i diversi mezzi di comunicazione sia televisiva che convergente con altri apparati e ricevitori o platee di pubblico. Obiettivo primario
è dare un contributo a un’esperienza, già
presente sul mercato o di prossima uscita, sia
sul fronte della tv digitale che della web tv.
Il corso inizierà il 15 novembre 2007 e si
concluderà nel maggio 2008. Le lezioni, di
sette ore ciascuna, si terranno il giovedì con
orario 9.30-13 e 14.30-18 presso la sede di
Arsnova (via di Città 126, Siena, tel. 0577
226517 ). Iscrizioni entro il26 ottobre 2007fax 0577 219564.
Al corso potranno partecipare da un minimo
di 15 ad un massimo di 20 persone.
www.arsnovasiena.org
13
T I T O L O
S E Z I O N E
La svolta
dei vent’anni di Avid
Massima apertura verso i sistemi proposti da altri fabbricanti è la strategia adottata da Avid alle soglie del suo terzo
decennio di attività e i primi risultati cominciano a vedersi
Il mercato della post-produzione
14 video sta cambiando rapidamente e
anche un’azienda come Avid, il cui
marchio è diventato sinonimo di montaggio video non lineare, ne è ben
cosciente come dimostrano le ultime
iniziative, tutte tese a favorire l’integrazione dei propri sistemi con quelli
di terze parti. Questa strategia di
apertura verso altri produttori è ben
sintetizzata dalle parole di Graham
Sharp, vice presidente e general man-
ager della divisione Video di Avid:
“Durante gli ultimi vent’anni, Avid ha
sviluppato soluzioni per la creazione,
gestione e distribuzione di contenuti
per decine di migliaia di utilizzatori.
Parlando con loro, una delle cose alla
quale viene dato più valore è la possibilità di scegliere. Oltre ad utilizzare i
sistemi Avid, i nostri clienti vogliono la
libertà di scegliere le applicazioni, i
prodotti e i sistemi operativi che preferiscono e noi siamo impegnati nell’offrire loro questa opportunità. Per
dimostrare questo impegno, abbiamo
instaurato rapporti di stretta collaborazione con oltre 50 produttori di terze
parti in modo da offrire una piattaforma sulla quale i nostri clienti possano
realizzare quei flussi di lavoro aperti
che meglio soddisfano le loro esigenze.”
Verso
uno standard per l’HD
Graham Sharp, general manager della divisione
Video di Avid
Uno degli elementi chiave di queste
iniziative tese a favorire l’interoperabilità è il codec Avid DNxHD per il trattamento del materiale video HD con
una qualità adatta alla produzione di
master in alta definizione.
Attualmente sono oltre venti le aziende che hanno ottenuto la licenza degli
strumenti di sviluppo necessari per
l’integrazione del codec nei propri
prodotti, tra le quali figurano marchi
come Digital Vision, EVS, Harris,
Ikegami e Telestream. Presentato per
la prima volta nel 2004, il codec
DNxHD è attualmente al vaglio
dell’SMPTE e sarà a breve standardizzato con la sigla VC-3, elemento questo che lo renderà ancora più interessante.
Questo codec permette di trattare
materiale video HD a 8 e 10 bit (a
piena risoluzione di 1.920 x 1.080 pixel
e con bitrate massimi di 220 Mbps),
rendendo possibile le lavorazioni HD
con l’utilizzo delle stesse infrastrutture
di rete attualmente usate per il video
in definizione standard.
Recentemente ne è stata presentata
una variante con bitrate di 36 Mbps
per l’editing offline, sempre a piena
risoluzione, che permette quindi di
realizzare montaggi di video HD
anche con un portatile. Il codec
DNxHD a 36 Mbps è pienamente supportato dalle nuove versioni dei software Media Composer e Xpress Pro,
ora disponibili anche per i Mac con
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
15
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
Con il codec DNxHD è possibile elaborare video HD anche con un portatile
16
processori Intel. Queste versioni offrono inoltre il supporto per il formato
720p/50 e permettono di leggere e
scrivere su supporti Sony XDCam e
Panasonic P2. Tra le novità, merita una
segnalazione particolare la tecnologia
ScriptSync che permette di convertire
un testo in fonemi, automatizzando
così la sincronizzazione del testo con il
video di un’intervista piuttosto che di
una sitcom, funzionalità che purtroppo non supporta ancora l’italiano.
Condividere con Unity
L’altro elemento chiave della strategia
Avid è l’Open Storage Initiative che
permette a sistemi basati su personal
computer con sistemi operativi
Windows o MacOS di accedere alle
risorse messe a disposizione dai sistemi Avid Unity MediaNetwork.
All’ultimo NAB era possibile vedere in
funzione allo stand della Avid postazioni basate su Apple Final Cut Pro o
Adobe Production Studio, piuttosto
che Digital Vision per il trattamento di
materiale cinematografico, collegati
tutti contemporaneamente a un Avid
Unity, la soluzione Avid per la condivisione di audio e video digitale. Nella
sua incarnazione più recente, Unity
MediaNetwork 5.0, questa soluzione
offre connettività via Gigabit Ethernet
o Fibre Channel fino a 4 Gbps, e una
capacità di storage che varia da un
minimo di 4 fino a 40 TB. La configurazione base, studiata per flussi di
lavoro SD, mette a disposizione una
capacità da 4 a 8 TB, connettività
Gigabit Ethernet e otto licenze client.
La possibilità di connessione in Fibre
Channel è offerta come opzione mentre è integrata nella versione studiata
per la condivisione di video HD, che
può essere espansa fino a supportare
Fino a 40 TB di materiale audio e video condiviso con Avid Unity
un massimo di oltre 40 postazioni in
contemporanea. La capacità di archiviazione può essere espansa con i
moduli MEDIArray XT, disponibili con
capacità di 4 e 8 TB. Per quel che
riguarda la messa in onda, la novità
Avid è costituita dal server
MediaStream 9000 che permette
anche di registrare il materiale in formato XDCam Hd, oltre che in formati
SD e HD Long GOP. La capacità può
variare da 3 a 48 TB, con una velocità
di trasferimento dati di 680 Mbps per
ogni array di dischi Palladium Store
2000. Il sistema è completamente scalabile e un network di server
MediaStream 9000 può arrivare a trasmettere fino a 100 canali in simultanea.
Flussi di lavoro non lineari
Che la condivisione del materiale e
l’ottimizzazione dei flussi di lavoro sia
un problema molto sentito è dimostrato dal notevole successo ottenuto
da Avid con Interplay: a soli sei mesi
dall’inizio della sua commercializzazione, sono oltre 150 le installazioni operative per un totale di 5.400 postazioni. Come ha evidenziato Graham
Sharp, “ogni giorno, i professionisti
che operano negli ambienti delle produzioni sprecano una quantità smisurata di tempo per la gestione dei file,
nella ricerca, catalogazione, revisione,
elaborazione o archiviazione del
materiale. La rapida adozione di Avid
Interplay su scala mondiale conferma
che il nostro approccio per aiutare i
clienti ad automatizzare compiti di
routine ed eliminare colli di bottiglia
nella produzione dei media rappresenta un effettivo passo in avanti.”
Interplay permette di gestire tutte le
fasi di produzione dei contenuti multimediali, mettendo in contatto tra loro
i vari operatori presenti all’interno
della struttura aziendale: produttori,
giornalisti, assistenti al montaggio,
grafici, registi e archivisti, nonché gli
addetti ai servizi finanziari e legali,
possono in qualsiasi momento accedere alle informazioni relative a un
qualsiasi progetto in lavorazione. La
soluzione Avid è costituita da una
serie di componenti base e supporta
oltre 100 tipi di formati di file diversi,
da quelli specifici per l’audio e il video
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
LED + LCD:
qualità senza
compromessi
Tutto il materiale necessario per la realizzazione di un progetto a portata di mouse con Avid Interplay
a documenti di testo o fogli di calcolo,
in pratica tutto quanto può essere
utile per la realizzazione di un progetto. L’accesso al materiale può essere
controllato in modo centralizzato e le
operazioni di encoding e transcodifica
avvengono in background, risparmiando così tempo e risorse.
Una scheda Aja per Avid Liquid
Chrome Xe è il nuovo arrivato nella famiglia Avid Liquid che si avvale della
scheda Xena LHe di Aja per offrire ingressi e uscite SDI o HD-SDI a 10 bit,
anche con audio integrato. In questo modo è possibile lavorare su progetti
HD in formato non compresso e la nuova versione del software Liquid, la 7.2,
supporta i formati HDV 720p
e DVCPro HD in modalità
interlacciata o progressiva.
Inoltre, è possibile la cattura
del materiale nei formati 24F,
25F e 30F specifici delle
videocamere Canon HDV. La
scheda mette a disposizione
anche ingressi e uscite analogiche in composito e component, con conversione hardware da HD a SD. Ad un prezzo complessivo di poco superiore ai 2.500 euro, Liquid
Chrome Xe rappresenta una
delle soluzioni più economiche per il trattamento di
video non compresso in alta
definizione.
Monitor n° 265 - 2007
Sony ha presentato il suo primo monitor LCD con retroilluminazione a LED,
il BVM-L230, che supera per prestazioni quelle tipiche dei migliori monitor
basati su CRT Trinitron. Per dimostrare
le eccellenti qualità del nuovo monitor, allo stand del NAB il BVM-L230
era presentato fianco a fianco con un
CRT BVM-F24 ed era piuttosto difficile riuscire a notare qualche differenza.
La risoluzione nativa del pannello LCD
è di 1.920 x 1.200 pixel, valore che
permette di visualizzare segnali video
a 1.080 linee sia in modalità progressiva che realmente interlacciata, senza
cioè la conversione in progressivo normalmente utilizzata da questi tipi di
monitor. Il BVM-L230 è adatto anche 17
alle applicazioni Digital Cinema in formato 2k e può visualizzare segnali da
computer fino alla risoluzione nativa
del pannello. La dotazione standard
prevede un ingresso DVI-D e come
opzione ingressi per segnali HD-SDI
(anche dual link per segnali 4:4:4 a 10
o 12 bit), nonché ingressi per segnali
analogici compositi, Y/C, component
e RGB.
L’estensione della gamma di colori
riproducibile è stata ottenuta sostituendo le classiche lampade fluorescenti con LED “high purity” che permettono anche di risolvere il problema dell’uniformità della luminosità. Il
La retroilluimazione a LED del Sony BVM-L230
permette di superare la qualità dei migliori CRT
Trinitron
T I T O L O
S E Z I O N E
driver del pannello a 10 bit permette
di visualizzare fino a 1.024 livelli per
ogni componente colore e il trattamento interno a 12 bit con supporto
di 3D Lut permette di emulare gli standard SMPTE-C, EBU o ITU-BT709. Per
ridurre l’effetto scia altrimenti visibile
con soggetti in rapido movimento, il
monitor alterna i frame da visualizzare
con altri completamente neri, funzionalità resa possibile dalla massima frequenza di scansione che è di 120 Hz. Il
monitor sarà disponibile nel prossimo
autunno ad un prezzo suggerito di
circa 25.000 dollari.
www.sonybiz.it
Con la pressione di un tasto, AirCleaner ripulisce l’etere da offese e oscenità
Per un etere
più pulito
Un valido rimedio alla straripante diffusione della tv spazzatura può essere
l’AirCleaner della rinata Abekas. La
società statunitense, ben nota fino a
qualche anno fa per una serie di prodotti che hanno contribuito a facilitare
il passaggio dall’analogico al digitale,
non era riuscita a reggere la crisi del
mercato seguita all’esplosione della
bolla speculativa delle dot com e agli
attentati dell’11 settembre e aveva
chiuso i battenti nel 2005. Marchio e
linee di prodotti sono però stati rilevati da due fra i suoi originali fondatori e
quest’anno Abekas è tornata al NAB
presentando prodotti storici, come il
registratore a dischi ClipStore o il
generatore di effetti Dveous, e una
novità assoluta, l’AirCleaner.
Fondamentalmente si tratta di un dispositivo che ritarda di qualche secondo la messa in onda delle trasmissioni,
permettendo all’operatore di eliminare scene o parole ritenute oscene od
18
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
offensive. Il video può essere rimpiazzato con un segnale alternativo o sfocato e l’audio può essere cancellato o
sostituito con i classici beep. Per compensare il tempo di reazione dell’operatore, l’intervento dell’AirCleaner
può essere anticipato di qualche
secondo rispetto alla pressione del
pulsante ed è prevista la possibilità di
utilizzo da parte di due operatori in
cascata, in modo da evitare qualsiasi
rischio. L’AirCleaner accetta in ingresso segnali digitali SD o HD con audio
embedded o separato e il ritardo
complessivo può arrivare fino a oltre
30 secondi con segnali HD o il doppio
in SD.
www.abekas.com
Arrivano
le prime Extension
Completata la transizione dalla piattaforma SGI a Linux, Autodesk ha presentato al NAB le prime Extension per
S E Z I O N E
La Extension 1 per Smoke mette a disposizione nuovi strumenti per la correzione del colore
i suoi prodotti destinati al mondo
della post-ptoduzione video e cinematografica. Disponibili solo per gli
aderenti al programma Subscription,
le Extension sostituiscono le nuove
release aggiungendo funzionalità ai
diversi software Discreet a fronte del
pagamento di una quota annuale. La
Extension 1 per Inferno, Flint, Fire e
Smoke offre numerose migliorie ai
flussi di lavoro, incluso il supporto per
QuickTime sulla piattaforma Linux e
nuove capacità di calibrazione dei
colori basate sul sistema di gestione
del colore di Lustre, il software per il
color grading e le lavorazioni Digital
Intermediate. Moduli 3D Tracker e
Lens Distorsion completamente rivisti
19
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
sono inclusi nell’aggiornamento. Per
Toxik, il software per il compositing e
gli effetti, le novità sono costituite dal
Retimer, che permette di variare la
velocità di riproduzione di una clip, e
dal Grain Mangement, per l’aggiunta
della grana alle sequenze generate da
computer o la sua rimozione dal materiale in pellicola. Presentate anche due
Extension per Lustre che comprendono, tra l’altro, l’emulazione di un
videoregistratore per il controllo della
riproduzione e un miglior sfruttamento del processore della scheda grafica
(GPU) per l’accelerazione di numerose
funzioni di correzione del colore.
Sempre per i sistemi Lustre è stata lanciata la nuova versione della tecnologia di clustering Incinerator 2007 per il
color grading in tempo reale e l’interconnessione con i sistemi Smoke e
Flame.
www.discreet.com
Storage attivato
ProXchange è la prima applicazione
20 sviluppata dalla Omneon per sfruttare
la potenza di calcolo dei sistemi
MediaGrid, che uniscono alle capacità
di storage la possibilità di utilizzare i
processori dei singoli elementi per l’elaborazione del materiale audio e
video. La specialità di ProXchange è la
transcodifica tra una vasta varietà di
formati audio e video, sia direttamente supportati dal MediaGrid, sia a
bassa risoluzione, come l’H.264.
S E Z I O N E
Possibile anche la conversione e il rewrapping del materiale, per esempio
da MXF a QuickTime, preservando i
metadata associati in precedenza. Il
sistema può essere configurato per
trattare singoli elementi o per funzionare in modo semi-automatico. Allo
stand del NAB erano presentate
anche altre applicazioni capaci di
sfruttare i sistemi MediaGrid, tra le
quali Cerify della Tektronix per il controllo di qualità dei file destinati alla
messa in onda.
La novità Omneon per la linea di server Spectrum è l’encoder MPEG-2
MediaPort 5300 che aggiunge uno o
due ingressi per video HD nei diversi
formati. Sviluppato inizialmente per il
formato XDCam HD della Sony, il
MediaPort 5300 può codificare il
materiale in modalità Long GOP o Iframe only con bitrate compresi fra 18
e 78 Mbps. Grazie all’architettura flessibile dei sistemi Omneon, l’aggiunta
di un MediaPort a un server esistente
può essere fatta senza interromperne
il funzionamento. Destinato invece
alle
realtà
medio-piccole,
il
MediaDeck è un video server completamente integrato a sei canali, dotato
di quattro terabyte di storage interno,
capacità sufficiente a contenere oltre
200 ore di materiale compresso a 25
Mbps. Dai sistemi maggiori, il
MediaDeck eredita l’affidabilità e la
flessibilità: dischi, moduli di alimentazione e interfacce video possono
essere sostituiti a caldo.
www.omneon.com
Il MediaDeck della Omneon eredita la proverbiale affidabilità dei sistemi maggiori
Tridimensionale,
ma senza occhiali
La tecnologia WOWvx sviluppata da
Philips permette di riprodurre immagini tridimensionali che possono essere
osservate senza l’ausilio dei classici
occhiali con filtri polarizzatori. In
sostanza, la tecnologia WOWvx sfruuta delle microlenti applicate direttamente su un pannello LCD, che fanno
in modo che i due occhi percepiscano
due immagini diverse, lasciando poi al
cervello il compito di ricostruire le
informazioni sulla distanza dei singoli
elementi. Perché l’effetto tridimensionale sia visibile, l’osservatore deve trovarsi in un determinato intervallo di
distanze dallo schermo, che è comunque abbastanza ampio da permettere
l’impiego di questi display per punti
informativi e, potenzialmente, anche
nelle abitazioni. L’immagine tridimensionale è ricostruita da nove viste
dello stesso soggetto che possono
essere ottenute in diversi modi. Uno di
questi è sfruttare la mappa di profondità che può essere generata da programmi di animazione tridimensionale
come 3DS Studio Max, un’immagine
in bianco e nero in cui alle intensità
dei grigi corrispondono diversi valori
della distanza degli elementi presenti
nell’immagine. Un’altra possibilità è
sfruttare lo standard Open GL, utilizzato tra l’altro dalla maggior parte dei
videogiochi di nuova generazione. Per
le applicazioni più televisive, è prevista la possibilità di ottenere l’effetto
3D sia da riprese stereoscopiche ottenute con due telecamere e opportunamente elaborate, sia da normali
immagini video da cui possono essere
estratte informazioni sulla profondità
grazie a raffinate analisi del movimento dei soggetti. I dati necessari per il
pilotaggio dei display sono salvati in
un formato proprietario (2D-plusdepth) e per la riproduzione del materiale è necessario un personal computer con il software 3DS Media Player. I
3D Display della Philips sono disponibili in dimensioni da 20 e 42 pollici,
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
La società inglese mette in vendita
centinaia di attrezzature industriali
provenienti da fallimenti o liquidazioni. Per restare nel settore audiovisivo
si possono trovare microfoni, telecamere, ma anche attrezzature complete per produrre nastri magnetici. Le
vendite sono effettuate attraverso
diverse modalità (asta online, vendita
sul posto, vendita diretta).
Da questo link accesso diretto alla pagina dedicata alle
offerte di materiale audio-video :
http://www.goindustry.com/it/marketplace/audio-videotrasmissioni/productlist-10006.asp
Orbit se ne va
da Roma
Monitor tridimensionali Philips con tecnologia WOWvx
rispettivamente con risoluzione di
1.600 x 1.200 e 1.920 x 1.080 pixel, e il
pannello lenticolare può essere disattivato, in modo da sfruttare al meglio
la risoluzione nativa. I monitor Philips
con tecnologia WOWvx sono distribuiti dalla Video System Engineering
di Milano.
www.vse.it
Convenzione tra
Governo e Rai
International
Alla presenza del Presidente del
Consiglio, Romano Prodi, del
Sottosegretario di Stato, Ricardo
Franco Levi, del Capo del
Dipartimento per Editoria Paolo
Peluffo, dei Vertici della Rai, il
Presidente Claudio Petruccioli, il
Direttore generale Claudio Cappon e
del Direttore di RAI International,
Piero Badaloni è stata firmata, a
Palazzo Chigi, la nuova Convenzione
tra la Presidenza del Consiglio dei
Ministri e la Rai per Rai International.
Il testo integrale non è stato diffuso,
ma le indicazioni sul contenuto del
documento sono state illustrate alla
Commissione Parlamentare dal sottosegretario Ricardo Levi.
Per il premier Romano Prodi, si tratta
Monitor n° 265 - 2007
di un "passaggio importante", anche
perché "l'Italia ha sempre trascurato
l'informazione verso l'estero.
Quello di Rai International, è "un
primo, grande, sistemico passo in
avanti, assolutamente essenziale sia
per l'interesse delle nostre comunità
all'estero, sia per la necessità di presentare l'Italia ai Paesi stranieri come
un Paese serio, con problematicità
complesse".
Prodi ha augurato " a coloro che ne
hanno la responsabilità" di fare "un
lavoro forte e incisivo per presentare il
nostro Paese non attraverso stereotipi
e con l'obiettivo di fare propaganda,
ma nella sua profonda realtà. Un compito non facile - ha concluso - ma tra i
più belli che ci siano per chi si occupa
di media".
Soddisfatto anche Ricardo Franco
Levi, sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio con delega all'Editoria,
che ha sottolineato come "la nuova
Rai International che nasce oggi può
considerarsi all'altezza e delle ambizioni che l'Italia ha di presentarsi sul
mercato globale, e delle attese degli
italiani nel mondo".
Aste online
Tutti conoscono il famoso sito di aste
online eBay, nel quale si può trovare
veramente di tutto.
Un'evoluzione interessante per professionisti e rivenditori è invece
GoIndustry.com.
Agli inizi degli anni '90 la Orbit
Communication è stata la prima piattaforma tv araba via satellite. Aveva la
sua sede centrale in Italia: le decine di
canali televisivi in lingua araba erano
'assemblati' e trasmessi da Roma, nel
più grande teleport costruito allora
nel nostro paese. Da noi c'erano le
competenze e le tecnologie per pote- 21
re affrontare l'impresa.
Sono passati quasi tre lustri e progressivamente le competenze del centro
di produzione di Roma sono migrate
nei paesi arabi, in Bahrain, in Libano,
in Egitto, dove nel frattempo lo sviluppo tecnologico è diventato una realtà.
Degli 800 lavoratori della Orbit a
Roma ne restano oggi poco meno di
200, pagati in ritardo, sotto utilizzati e
alle prese con un braccio di ferro con
la proprietà saudita per difendere il
proprio posto di lavoro
La libreria di
MonitoR
Oltre 120 titoli recensiti e
acquistabili
direttamente online:
manuali, saggi, testi in
inglese, tutto sulla
comunicazione e i media
T I T O L O
S E Z I O N E
22
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
23
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
RadioTv Forum 2007:
meglio della prima
Con quasi 2.000 presenze registrate alla sua seconda edizione, il RadioTv Forum di Aeranti-Corallo si candida al ruolo
di punto di riferimento per l’emittenza radio televisiva italiana
La formula del RadioTv Forum sembra
24 proprio essere azzeccata. Due giorni
di incontri sui temi più caldi per l’emittenza radio televisiva e un’area espositiva essenziale, con stand di dimensione fissa e costi molto più contenuti
rispetto a quelli delle classiche fiere,
che anche per questa ragione stanno
praticamente scomparendo dal panorama italiano. Forte del successo ottenuto, Marco Rossignoli, coordinatore
di Aeranti-Corallo, ha espresso la
volontà dell’associazione di dare all’evento una periodicità annuale,
aggiungendo che “Il Radiotv Forum
2007 ha l’ambizione di rappresentare il
punto di riferimento annuale nel quale
gli operatori radiofonici e televisivi,
terrestri e satellitari possano confrontarsi con le istituzioni, le forze politiche
e gli esperti del settore sulle problematiche di attualità del comparto e,
allo stesso tempo, possano approfondire le conoscenze sulle novità dell’industria e dei servizi per l’attività
delle proprie imprese, al fine di affrontare nel miglior modo il vorticoso processo di trasformazione tecnologica
che è in atto.”
Quattro convegni
sui temi più caldi
I temi affrontati quest’anno al RadioTv
Forum sono stati il disegno di legge
Gentiloni, le tecnologie per la radio
digitale, la riforma dell’editoria, con il
corollario dei contributi statali per le
emittenti locali, e il digitale televisivo
terrestre. Nutrita la partecipazione del
pubblico e di rappresentanti del
Governo, a cominciare dallo stesso
ministro Paolo Gentiloni. Presentando
il disegno di legge che porta il suo
nome, il Ministro ha sottolineato il
ruolo delle emittenti locali, affermando tra l’altro che: “abbiamo di fronte
un mondo dei media nel quale convivranno a lungo, assieme, due tendenze apparentemente molto contradditorie: certamente una tendenza alla
globalizzazione, quindi alla nascita di
network, agenzie, gruppi sempre più
internazionali, sempre più integrati a
livello mondiale, ma al tempo stesso,
e forse proprio in virtù di questo, troveranno sempre maggiore ragione di
esistere media legati alla comunità, al
territorio, alle specificità locali. Vale
per la stampa, vale per la radio, vale
Numerosi i visitatori all’area espositiva del RadioTV Forum 2007
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
per la televisione, c’è un futuro per i
media che si muovono a livello locale
e quindi c’è un futuro nel nostro Paese
per quell’arcipelago di emittenti che
operano ormai da trent’anni, sia pure
nelle condizioni molto difficili create
dalle posizioni dominanti.” Gentiloni
ha poi affermato: “La differenza la farà
la capacità di innovare, di interpretare
i gusti del proprio pubblico, anche se
è un pubblico di una comunità territoriale ristretta”, aggiungendo che
saranno determinanti “la capacità di
essere radicati nel territorio e, naturalmente, anche le scelte che maturano
dal punto di vista normativo, regolamentare, e quindi il rapporto con lo
Stato.” Gentiloni ha concluso il suo
intervento ricordando che per riequilibrare il mercato ci vogliono risorse
economiche e tecniche, nonché la
possibilità di rivedere il meccanismo
di rilevazione degli indici di ascolto.
Su questi temi si è espresso anche il
sottosegretario Giorgio Calò, nel
corso del suo intervento di apertura,
che ha condiviso le richieste che arrivano da Aeranti-Corallo avanzate in
Monitor n° 265 - 2007
S E Z I O N E
Giorgio Calò, Marco Rossignoli, Paolo Gentiloni e Luigi Bardelli all’incontro di apertura
del RadioTv Forum 2007
precedenza da Rossignoli, il quale
aveva ricordato come “in un mercato
caratterizzato da una situazione di
assoluta dominanza da parte dei due
principali operatori nazionali, le tv
locali occupano una posizione marginale, con una raccolta pubblicitaria
annuale complessiva di circa 400
milioni di euro. La sussistenza di tale
sistema duopolistico, più volte rilevata
dalla Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni nelle proprie relazioni
annuali al Parlamento, ha come conseguenza l’assenza di pluralismo e di
concorrenza nel settore televisivo.”
Calò si è dichiarato favorevole ad un
riequilibrio del sistema radiotelevisivo
locale, che si potrà attuare anche con
azioni come l’autorizzazione alle sole
emittenti locali ad effettuare le televendite.
25
T I T O L O
S E Z I O N E
Le tecnologie oltre il DAB
Passando al convegno dedicato alle
tecnologie per la radio digitale, la
scelta di intitolarlo ‘Oltre il DAB’ è
stata giustificata da Fabrizio Berrini
con il fatto che Aeranti-Corallo considera oramai morta questa esperienza,
concetto ripreso da Rossignoli, secondo il quale sono più interessanti tecnologie come DRM, IBOC e FMeXtra
poiché permettono di utilizzare le frequenze già in possesso delle emittenti. La tecnologia DRM è stata presentata da Paolo Lazzaroni che sta
seguendo la sperimentazione per
conto di Radio Vaticana: la scelta del
DRM è stata motivata con la possibilità di utilizzare sia onde medie, sia
onde corte e perché, oltre a migliorare la qualità dell’audio, permette di
ridurre l’emissione di radiazioni elettromagnetiche potenzialmente nocive. Radio Vaticana utilizza attualmente
per il test del DRM quattro trasmettitori, due per ciascuna banda, e trasmette per circa 12 ore al giorno in
onde medie e un’ora e mezza in onde
corte. I limiti evidenziati finora riguar26 dano proprio i servizi a copertura locale: per una città come Roma un solo
trasmettitore non è sufficiente, poiché
occorre utilizzare potenze inferiori ai
100 watt se si vuole evitare la propagazione a grande distanza. Per contro,
in onde medie è possibile sfruttare
soltanto l’onda di terra arrivando ad
una copertura regionale con un’occupazione di banda pari a quella della
radio AM e per questa applicazione si
possono utilizzare anche i trasmettitori esistenti. Per quel che riguarda i
ricevitori, attualmente sono disponibili modelli multi-standard basati su DSP
e si prevede che per il prossimo anno
dovrebbero essere disponibili i primi
modelli a singolo chip, il cui costo
potrebbe aggirarsi intorno ai 50 euro.
La necessità di disporre di ricevitori
digitali multistandard a basso costo è
stata sottolineata anche da Jurg
Bachmann, presidente dell’associazione radio svizzere VSP che ha presentato i risultati dei primi test con lo standard IBOC/HD Radio, tecnologia che
non gode di molte simpatie a livello
europeo e che è difficilmente applicabile sul territorio italiano, poiché
richiede una spaziatura tra i canali
‘Oltre il DAB’ è stato il titolo scelto per l’incontro sulle tecnologie per la radio digitale
eccessiva per i nostri standard. Una
tecnologia simile, ma meno esigente
in fatto di banda, è l’FMeXtra, presentata al convegno da Giovanni Necchi
della Adven nl della quale abbiamo
estesamente trattato nel precedente
numero di Monitor. Sostanzialmente,
con questa tecnologia, un’emittente
FM può continuare a trasmettere in
analogico e aggiungere uno o più
canali digitali, senza la necessità di
modificare gli impianti di trasmissione
esistenti.
Sul fronte istituzionale, Nicola
D’Angelo, commissario dell’Autorità
per le Garanzie nelle Comunicazioni,
ha rilevato che per il passaggio della
radiofonia al digitale sono mancati gli
incentivi e, tuttavia, la radio in generale ha saputo conservare il proprio
valore. Sulla stessa linea Enzo
Savarese, anch’egli commissario
dell’Agcom, che ha rivendicato il
dovere dell’Autorità di battersi per un
uso efficiente delle frequenze e il principio della neutralità tecnologica, in
modo da garantire la pluralità. Questa
tesi è stata sostenuta anche da
Giuseppe Sangiorgi, consigliere del
ministro delle Comunicazioni, che ha
auspicato l’opportunità di un tavolo
tecnico di confronto sulla problematica, anche per evitare il rischio che la
radio patisca la concorrenza di altri
mezzi. Il convegno è proseguito con
l’intervento di Maria Luisa Sangiorgio,
presidente della Conferenza dei
Corecom, la quale, dopo aver constatato che la radiofonia gode di buona
salute, ha sollevato il problema dell’ascolto giovanile in continuo calo e
auspicato la creazione di un coordina-
mento europeo per la definizione di
uno standard tecnologico, unico
mezzo per poter ridurre in breve
tempo il costo dei ricevitori. A conclusione del convegno, Luigi Bardelli,
presidente del Corallo, ha sottolineato come il punto fermo deve comunque essere quello di mettere in grado
tutte le emittenti di accedere alla tecnologia su un piano paritario.
Contributi più puntuali
La seconda giornata del RadioTv
Forum si è aperta con l’incontro che
aveva per tema la riforma dell’editoria,
con particolare riguardo ai contributi
statali per le emittenti locali. L’inizio
dei lavori è slittato per più di un’ora a
causa del ritardo di alcuni relatori, tra i
quali ha brillato Maurizio Gasparri che,
una volta giunto in sala, ha gentilmente concesso qualche intervista, ritardando ulteriormente l’inizio dell’incontro. Nel suo intervento di apertura,
Marco Rossignoli, ha sottolineato che
la legge finanziaria per il 2007 ha
incrementato in modo significativo i
contributi statali per l’emittenza televisiva e radiofonica locale. Il contributo
è ora previsto nelle misure dell’85 per
cento per le tv locali e del 15 per
cento per la radiofonia. “Tale scelta”,
ha continuato Rossignoli, “ha permesso di coniugare un rilevante aumento
delle misure di sostegno televisive,
con un significativo incremento anche
delle misure previste per il comparto
radiofonico. Diviene a questo punto
necessario trovare soluzioni immediate per ovviare ai ritardi maturati nel
riconoscimento e nel conseguente
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
27
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
Gli oratori dell’incontro Editoria e radiotelevisione mentre attendono pazientemente l’onorevole Gasparri
28
L’affollato tavolo degli oratori partecipanti alla tavola rotonda dedicata alla televisione digitale
pagamento di tali contributi.”
Rossignoli ha citato l’esempio dei
fondi stanziati per il 2003 che non
sono ancora stati erogati a causa di un
contenzioso sollevato in alcune regioni, auspicando che questo non debba
ripetersi in futuro. L’invito è stato
accolto da Luigi Vimercati, sottosegretario al ministero delle Comunicazioni,
che ha confermato che si stanno individuando soluzioni regolamentari finalizzate ad evitare analoghi ritardi nei
prossimi anni. Anche Vimercati ha poi
sostenuto la necessità di superare il
DAB come unica tecnologia per il
passaggio al digitale e ha ricordato
che il disegno di legge Gentiloni favorirà il trasferimento di risorse pubbliche dal duopolio alle emittenti locali.
È stata poi la volta dell’intervento
lampo di Maurizio Gasparri, ex-ministro delle Comunicazioni del precedente governo, che ha rivendicato il
merito di aver aumentato i contributi e
poi ha dichiarato “non credo si possa
scaricare sulle casse pubbliche il mantenimento del tutto. Lo Stato deve
intervenire con provvedimenti di natura economica per difendere una realtà
di pluralismo, di informazione, di culture locali, però c’è anche poi la
necessità di trovare formule di espressione e assistenza che non possono
essere tutte assistite”. Gasparri ha poi
affermato che per favorire la transizione al digitale “l’Europa non può non
farsi carico di una politica di incentivazione, che non sia assistenzialista, che
sia compatibile con le regole di mercato”. Gasparri, ha poi abbondonato
la sala, perdendosi la dura replica di
Vimercati che ha sostenuto come proprio la legge Gasparri sia stata la
causa della paralisi della Rai, che
avrebbe dovuto avere un ruolo trainante nel passaggio al digitale.
La parola è passata poi a Marco
Gardenghi , responsabile del dipartimento emittenza radiotelevisiva locale della FNSI, che ha tracciato un quadro abbastanza roseo della situazione,
ricordando che in base all’accordo
siglato con Aeranti-Corallo nell’ottobre del 2000 sono oggi quasi 1.200 i
giornalisti contrattualizzati, un dato in
continua crescita, lamentandosi però
del fatto che la FRT non riconosca
ancora il contratto giornalistico.
All’incontro è intervenuto anche il sottosegretario della Presidenza del
Consiglio con delega all’editoria,
Riccardo Franco Levi, che ha parlato
dei temi portanti che faranno parte
della nuova legge sull’editoria e ha
assicurato che i criteri per l’accesso ai
contributi dovranno avere una semplificazione burocratica, privilegiando
quelle imprese che garantiscono il
livello occupazionale e che effettuano
Fotostory:
RadioTvForum
2007
Anche dischi Blu-Ray come supporto d’archiviazione del sistema WonderCube della MW-N, una soluzione
di automazione per emittenti televisive regionali. www.mw-n.com
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
della reale autoproduzione dell’informazione. Non sono
mancate parole di apprezzamento per le emittenti locali
“voce essenziale nella ricchezza del panorama economico,
politico e sociale dell’Italia”.
Accelerare la transizione
La serie di incontri del RadioTv Forum 2007 si è conclusa con
la tavola rotonda “Televisione digitale: le prospettive per l’emittenza locale e satellitare”, introdotta da Rossignoli che ha
indicato quelli che sono i due punti essenziali per AerantiCorallo: “tempi brevi per il passaggio definitivo nelle aree all
digital e soprattutto switch-off definitivo di tali aree da parte
di tutte le TV pubbliche e private, nazionali e locali.” Marcello
Fiori, segretario generale del ministero delle Comunicazioni,
ha spiegato che per il passaggio al digitale si dovrà ripetere,
in termini organizzativi, l’esperienza di Cagliari ed Aosta dove
si è rivelato indispensabile il coinvolgimento di tutte le categorie interessate all’evento per supportare l’utente finale,
cioè il telespettatore. I rischi per le emittenti locali di un ritardato switch-off dell’analogico in Sardegna e Val d’Aosta sono
stati sottolineati da Piero de Chiara, presidente di DGTVi,
soprattutto per quelle emittenti che, non potendo trasmettere in simulcast, perdono quei telespettatori che sono già passati al digitale. Rivolgendosi ai rappresentati delle TV locali,
De Chiara ha poi dichiarato “la soluzione di trasformare ogni
vostra frequenza in digitale è praticamente impossibile.
Sarebbe come riportare in ambiente digitale le interferenze
che ci sono in ambiente analogico e vorrebbe dire non rispettare gli accordi internazionali.” La strada indicata da De
Chiara è quella di utilizzare una sola frequenza per ogni
regione, soluzione che comporta uno scambio delle frequenze fra le imprese. La necessità di razionalizzare le frequenze
per permettere alle tv locali di aumentare la capacità trasmissiva è stata ribadita da Antonio Sassano, neo-direttore generale della Fondazione Ugo Bordoni, mentre per Luigi Bardelli,
presidente del Corallo, è necessario dare alle emittenti locali
anche la garanzia che siano riservate a loro le attività di trasmissione dati e servizi sul territorio. Per chi volesse approfondire, i video con gli interventi di questa tavola rotonda e di
tutti gli altri incontri sono presenti sul sito di Radio Radicale
all’indirizzo:
www.radioradicale.it/scheda/227205.
RVR Elettronica è il primo produttore europeo a proporre apparecchiature HD
Radio ed ha contribuito attivamente ai primi test di trasmissione effettuati in
Monitor
265 - 2007
Svizzera. n°
www.rvr.it
29
T I T O L O
S E Z I O N E
Fotostory:
RadioTvForum
2007
Tutti i nuovi camcorder della serie ProHD sul mezzo mobile della JVC, posteggiato proprio davanti all'ingresso del Centro Congressi dell'Hotel Melià - www.jvcpro.it
30
Pettine della Bogen Imaging con una delle nuove
custodie protettive della Kata, disponibili in versioni su misura per i diversi modelli di camcorder
DV, HDV e P2 - www.bogenimaging.it
Running TV International ha presentato al RadioTV Forum 2007 il suo vasto catalogo di programmi di tutti
i generi per le TV locali e si propone anche come produttore di pillole TV - www.runningtv.it
Dedicato in modo particolare alla vasta gamma di prodotti della Axon, dai convertitori ai master control passando per le matrici , lo spazio espositivo di Video
Signal - www.videosignal.it
EVS ha presentato al RadioTV Forum 2007 i server XT[2], prodotti diventati oramai uno standard per la produzione di trasmissioni di eventi sportivi www.evs.tv
Il sistema della ReflecMedia per il chroma-key e tutta una serie di accessori per
le riprese televisive in mostra presso lo stand della Trans Audio Video www.transaudiovideo.com
Il sistema TV Hilites per la realizzazione degli highlight degli eventi sportivi e la
versione 3 del TV Pack sono le principali novità proposte dal Gruppo TNT www.gruppotnt.com
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
31
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
Buon successo di pubblico all’evento organizzato da VideoSignal
Direttamente
da Las Vegas
Tutte le novità dei marchi rappresentati da VideoSignal al tradizionale appuntamento post-NAB organizzato dalla dina-
32 mica azienda milanese
Com’è oramai abitudine da qualche
anno a questa parte, VideoSignal ha
organizzato presso la propria sede di
Trezzano sul Naviglio un evento con lo
scopo di presentare agli operatori italiani le novità dei marchi che rappresenta. Accanto a prodotti di aziende
con le quali VideoSignal collabora
oramai da diversi anni (Axon, Barco,
Broadcast Pix, Echolab, Trilogy, ...)
erano presenti anche i prodotti di
alcune aziende finora assenti dal mercato italiano, come DyLogic, Gigabit
Systems, Neuro TV e ProCyc. Uno dei
meriti di Alessandro Trezzi, fondatore
della VideoSignal, è proprio quello di
riuscire a scovare prodotti interessanti
che hanno spesso in comune un rapporto qualità/prezzo particolarmente
favorevole. Trezzi opera nel settore del
video broadcast da quasi tre decenni,
prima come dipendente di uno dei
più importanti distributori italiani e poi
con la propria azienda fondata nel
1994. Il rapporto di fiducia che Trezzi è
riuscito ad instaurare con i propri
clienti nel corso di questi anni non gli
permette di compiere passi falsi: la
politica commerciale del “mordi e
fuggi” non è di casa alla VideoSignal.
Fin quando si tratta di distribuire prodotti di aziende già affermate, il compito è tutto sommato abbastanza facile, ma proporre nuove marchi significa
investire tempo e denaro in iniziative
che non sempre danno un ritorno
economico immediato, se mai lo
danno. Questo rischio però Trezzi lo
affronta volentieri e l’esperienza del
passato spesso gli ha dato ragione.
Anche quest’anno quindi, VideoSignal
ha voluto presentare prodotti che
costituiscono una novità assoluta per
l’Italia, come quelli della belga Neuro
TV, una giovane società specializzata
nello sviluppo e integrazione di soluzioni per la televisione interattiva.
Giocare con il virtuale
Utilizzando anche componenti hardware e software originariamente pensati per i videogiochi, NeuroTV ha sviluppato il sistema NeuroVS per la
gestione di set virtuali. Il sistema si
basa sulle schede Cody della Chyron
e sfrutta lo standard DirectX di
Windows per creare, in tempo reale,
scenografie virtuali molto realistiche,
basate su modelli realizzati con il software 3ds Max della Autodesk. I movimenti della telecamera possono essere controllati con un joypad, del tutto
simile a quello della console per
videogiochi Xbox, e il sistema è stato
sviluppato in collaborazione con la
televisione belga RTBF che lo utilizza
correntemente per diverse trasmissioni. Per inciso, il set allestito per l’evento utilizzava gli elementi modulari
della ProCyc, altro nuovo marchio
entrato a far parte del portfolio della
VideoSignal: disponibili con diversi
raggi di curvatura, questi elementi
permettono di realizzare rapidamente
fondi continui di qualsiasi dimensione.
Un altro interessante prodotto dell’azienda belga è NeuroToon, un sistema
per l’animazione di personaggi virtuali in tempo reale. Il sistema può essere
controllato da un singolo animatore,
senza particolare esperienza in campo
3D, e la sincronizzazione del labiale è
automatica, con tanto di filtri per
modificare il timbro della voce.
NeuroTv sviluppa anche applicazioni
per il Video On Demand e la TV interattiva conformi allo standard mhp.
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
Il set vituale della NeuroTV: un joypad da console per videogiochi permette il controllo delle telecamere
Dal videofonino alla messa in onda
Un’altra azienda partecipante all’evento e che si sta affacciando sul mercato italiano è la DyLogic, uno dei principali fornitori mondiali di prodotti e soluzioni per la comunicazione in
standard 3G/UMTS. La soluzione sviluppata in modo specifico
per il mondo video consiste nel PSE Broadcaster Genie,
un’apparecchiatura in grado di ricevere e mandare direttamente in onda o in differita messaggi video, utilizzabile sia per
le classiche Breaking News, sia per trasmissioni di intrattenimento in cui è prevista una partecipazione attiva da parte del
telespettatore. Questa soluzione è stata già utilizzata con successo dalla trasmissione ‘Le Iene Show’ e si distingue da soluzioni simili per la facilità d’uso e installazione. Tutto è gestito
da un’unica apparecchiatura, dotata di ingressi e uscite SDI e
controllabile con i classici protocolli Internet. Per garantire il
massimo livello di sicurezza, la messa in onda può essere ritardata ed è possibile definire una serie di numero telefonici abilitati alla trasmissione delle chiamate.
Il sistema all-in- one della DyLogic per la messa in onda delle videochiamate
Monitor n° 265 - 2007
33
T I T O L O
S E Z I O N E
Vent’anni a passo di carica
l recorder a dischi della Gigabit Systems può anche essere controllato con un portatile
Registrazioni HD di qualità
Il prezzo relativamente contenuto è l’elemento distintivo dei
prodotti della giapponese Gigabit Systems, che ha presentato all’evento il recorder a dischi per video in alta definizione
JP2pro 750R. Il metodo di compressione utilizzato, il
JPEG2000 scelto anche per le applicazioni D-Cinema, garantisce una qualità equivalente al video non compresso, registrando in modalità lossless quasi cinque ore di video su ogni
cassetta di hard disk da 900 GB. Per applicazioni che non
richiedono il massimo della qualità possibile, si può arrivare a
oltre 20 ore di registrazione con la stessa capacità e una qua34 lità delle immagini definita da studio, paragonabile ai formati
Panasonic D5 o Sony HDCam. Le cassette di hard disk possono essere facilmente sostituite e sono disponibili anche con
capacità complessive di 1,5 e 3 TB, per un massimo quindi di
80 ore di registrazione in qualità studio.
Ospiti sempre graditi
All’evento organizzato da VideoSignal erano presenti anche i
rappresentati di alcune aziende italiane con le quali Trezzi ha
stabilito rapporti di fattiva collaborazione. Tra le altre hanno
partecipato la Trans Audio Video, che ha messo a disposizione ottiche e telecamere Canon per il set virtuale di NeuroTV,
la toscana ClassX, che ha presentato la versione 4.5 della propria suite di titolazione utilizzata tra l’altro per la trasmissione
‘Che tempo che fa’ in onda su RaiTre, e la Onda Teleelectronic
di Bologna, che ha al suo attivo importanti realizzazioni, come
quelle degli impianti televisivi per diversi ippodromi italiani.
Nel complesso, c’era veramente parecchio da vedere: per chi
si fosse perso l’occasione, il miglior consiglio è quello di
segnarsi già ora in agenda l’appuntamento per il prossimo
anno, più o meno un mese dopo il NAB.
Le notizie del broadcast
Le notizie più aggiornate per gli addetti ai
lavori del settore radiotelevisivo europeo
www.monitor-radiotv.com
A fine giugno la Trans Audio Video ha festeggiato a Caserta con clienti e
partner commerciali i suoi primi vent’anni di attività.
Nel 1987 Salvatore Brighel aveva già una consolidata esperienza del
settore broadcast (3M, Sony Broadcast, Panasonic,...), ma aveva in mente
ben altro. Anzichè trascurare la famiglia per far carriera si era ripromesso di coinvolgerla tutta nel suo lavoro. Non solo, ma chi aveva detto che
un’azienda professionale nel broadcast doveva per forza avere sede a
Milano o Roma ? Le sue radici erano nella splendida Caserta e non intendeva rinunciarvi.
Insieme al figlio Marco e a pochi collaboratori fondò proprio a Caserta la
Trans Audio Video, principalmente per distribuire in Italia le ottiche professionali della Canon. Mattone dopo mattone, con un paziente e tenace
lavoro quotidiano l’azienda si è imposta, in anni difficili, per la sua professionalità, puntualità e affidabilità.
Gli obbiettivi (oltre a quelli della Canon!) erano tanti: coinvolgere nell’azienda tutti gli altri figli (Francesco, Rita, Sergio) e persino la moglie Maria
I Brighel: Marco, Sergio, Rita, Maria Pia, Salvatore, Francesco
Pia; poi cercare nel settore del broadcast e della CCTV altri prodotti da rappresentare e assistere per l’Italia. Sono oggi 25 i marchi in ‘portafoglio’:
dai supporti per le riprese (Sachtler, Egripment, Cammate, Polecam) agli
accessori tecnologicamente più avanzati (Autocue, IDX, Telemetrics), per
citarne solo alcuni.
Il fiore all’occhiello dell’azienda di Caserta è il laboratorio ottico/elettronico, unico in Italia per le attrezzature dedicate e per la complessità delle
operazioni e dei test svolti.
In Trans Audio Video non ci si limita a ‘vendere’ le apparecchiature, perchè deve essere addestrato a dovere il personale che le utilizzerà per ottenere il massimo dei risultati, e poi le ‘macchine’ vanno assistite se si guastano.
Chi si affida alla TAV sa che avrà oltre all’hardware anche questi servizi.
Dopo vent’anni in cui alcuni
obbiettivi sono stati raggiunti
non ci si può certo fermare,
nuove sfide e traguardi non
aspettano altro che essere
affrontati.
Parafrasando
Vitaliano Brancati si può ben
dire di Salvatore Brighel: un
uomo puo' avere quattro volte
vent'anni, senz'averne ottanta.
www.transaudiovideo.com
Tra gli amici giunti a Caserta per festeggiare la Trans Audio Video anche Manlio
Cruciatti (Mediaset).
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
35
Monitor n° 265 - 2007
Editoriale
36
Telecamere giapponesi: la fine dell’anti-dumping
Conclusa con un “non luogo a procedere” l’indagine nei confronti dei produttori giapponesi sollecitata da Thomson Grass Valley alla Commissione Europea, che
ha deciso anche di porre fine ai dazi anti-dunping in vigore da anni
Con il regolamento 906 datato luglio 2007, la Commissione Europea ha concluso
il procedimento avviato lo scorso anno su richiesta della Grass Valley che mirava
ad estendere i dazi doganali esistenti sulle telecamere broadcast ad una più
ampia tipologia di modelli, a partire da quelle con CCD da 1/3 di pollice.
Thomson Grass Valley sosteneva che i produttori giapponesi continuassero a praticare prezzi artificiosamente bassi, come era effettivamente accaduto in passato.
La decisione presa dalla Commissione Europea fa seguito al ritiro della denuncia
da parte di Grass Valley, formalizzata con una lettera inviata lo scorso aprile nella
quale Grass Valley ritirava anche il proprio sostegno al mantenimento dei dazi
stabiliti dal regolamento 1910/2006, anche questi abrogati con il regolamento
906/2007. Dal mese di agosto, le telecamere giapponesi non sono quindi più soggette ai dazi che arrivavano anche a raddoppiarne il prezzo.
Molto positive, e non poteva essere diversamente, le reazioni dei rappresentanti
europei. Per Joachim Reinhart, ceo di Panasonic Europe, la causa non avrebbe
neanche dovuto iniziare, poiché comprendeva camcorder e box-camera, prodotti entrambi che non sono prodotti in Europa. Posizione simile da parte di JVC. Ian
Scott, responsabile per il settore pro video della filiale inglese, ha dichiarato:
“Pensiamo che questa decisione sia una vittoria del buon senso e uno straordinario stimolo per il nostro settore in questa fase di transizione verso l’alta definizione.”
Tutto sommato, Grass Valley ha commentato la notizia molto sportivamente:
“Consideriamo questa come una vittoria per tutti quanti hanno interessi nel settore. Grass Valley voleva solo un mercato basato su condizioni di reciprocità e l’indagine della Commissione Europea ha chiaramente dimostrato che è questo il
caso. Gli utilizzatori di telecamere broadcast sono ora liberi di scegliere le apparecchiature solamente in base a considerazioni tecniche ed operative e non per
un mercato (artificialmente) distorto”. Sempre secondo Grass Valley, la precedente imposizione di dazi doganali da parte dell’Unione Europea per prevenire una
vendita sottocosto delle telecamere broadcast giapponesi ha avuto l’effetto desiderato: “Sony, il nostro principale concorrente nel settore dei sistemi broadcast,
ha aperto una fabbrica in Europa, creando nuove opportunità d’impiego per i
lavoratori europei.”
Monitor n° 265 - 2007
E N G L I S H
S E C T I O N
Carpe diem, ad spot shot in Sicily
International prize for Carpe Diem, advertising spot shot in Sicily. An interview with Sergio Cannella
Born 41 years ago in Palermo, Sergio
Cannella earned first prize at this
year's International Energy Film
Festival in Lausanne for "Carpe
Diem," an advertising spot for Amap
S.p.A., a water distribution company
based in Sicily. Strikingly youthful in
appearance, his tastes in clothing run
to grunge. But it's Cannella's keen eye
and masterful talent for editing that
have built his reputation as a filmmaker and art director, known both for his
short films and advertising spots. We
spoke with him in Palermo just a few
weeks after he received the award for
"Carpe Diem."
Q: What is the significance for you of
having won this top honor from the
International Energy Film Festival?
Cannella: Lausanne is definitely a very
important place to be. And it was particularly significant for me to be competing with some of the most famous
Monitor n° 265 - 2007
ad agencies in the world - like Saatchi
& Saatchi, McCann Erikson, and
Young & Rubicam. Amap S.p.A. hired
me for this project and gave me complete creative control. This was an
ideal working situation and I am
thankful to everyone who contributed
to making this film a winner.
Q: It must be gratifying not only to
have beat out these very large ad
agencies but also to have done so
with a spot having an important message about water conservation for a
client based in your native region,
which is often neglected in film and TV
productions.
Cannella: Several talented artists
come from Sicily. But I am proud to
identify myself with all the Italians who
get praised abroad for their competence and professionalism. No relation is then made to the Sicilian stories
for which we are so well known. In fact,
I believe my way
of communicating
differs from the
typical
Sicilian
one
because,
even in advertising spots, I like to
use irony and
romanticism to
reach people's
consciousness.
Sergio Cannella
Q: With reference to communication,
you often use children's voices to
articulate your messages.
Cannella: Well, I am biologically 41
years old but I admit to never wanting
to grow up. Children often appear in
my films when I need to communicate
something important, perhaps
because their sincerity is so obvious.
Q: You've said that you were inspired
by the work of Garrett Brown, who
37
E N G L I S H
invented the Steadicam, and Larry
McConkey, who has been the
Steadicam operator on dozens of feature films. Aren't you one of the first
Sicilian filmmakers to use a
Steadicam?
Cannella: Yes, and in fact, I built mine
with my own hands. My own sense of
38 film, and the emotions it is capable of
conveying, made a device like this
seem indispensable. But back then,
Steadicams weren't so easy to come
by in the field. So I eventually got
ahold of a promotional flyer for one
and started to build my own, which I
finally completed after investing a lot
of time and money.
Q. What influenced you to choose the
Panasonic AG-DVX100AE DV camerarecorder for "Carpe Diem"?
Cannella: I chose the Panasonic
DVX100 for this project because it produces very warm colours that suited
the environmental focus of this piece
and the way I wanted the story told.
When we created this spot, the
Panasonic DVX100 was one of the few
cameras that allowed us to shoot in
25P at a low cost, and its progressive
scan option really allowed some great
shooting.
Featuring CineSwitch(tm) technology,
the DVX100 is unique in its ability to
switch frame rates from 24p to 30p
and 60i. To enhance the film-like look,
the camera uses a true progressive
scan imager, thereby enabling film-
S E C T I O N
makers to use digital video as a medium for expressing their cinematic
vision. Cannella combined the AGDVX100AE with a Mini35Kit image
converter to achieve the best film
quality.
More than 600 films competed at the
festival, which is held every two years
in Lausanne, Switzerland, and the ad
spot that Sergio Cannella and the
executive producer Ugo Piazza have
produced for Amap S.p.A., a water
distribution company, finished first
among eight finalists in the advertising category. Other agencies up for
the award included many larger firms,
such as industry leaders Saatchi &
Saatchi, Young & Rubicam, Harrison &
Wolf, McCann-Erickson, and Euro
RSCG.
"Carpe Diem" was recognized by the
jury for the originality of the subject;
the way in which it causes the viewer
to reflect on the issue of saving energy; and for the way in which Cannella,
the director, brought energy to this
purpose. The award was exceptional
also because it honoured one small,
independent company.
RAI Radio
automation, on air
with Netia
by Pascal Cima, Europe & Middle East Sales Manager at NETIA
In 1998 RAI Radio’s operations were primarily
tape-based, and all of the broadcaster’s channels were being produced using analog systems.
Like many large media companies, RAI was seeing its storage requirements and tape costs rise
higher and higher, while flexibility in sharing
and securing that media fell. Each department
within RAI Radio worked with its own store of
media and its own database.
The company had no way to centralize or backup its media, and in moving to digital production, RAI was very concerned with implementing
a stable, secure, and open solution that could
integrate easily with what was, at the time, a
new archive system from ACS (Advanced
Computer Systems), as well as a third-party
advertising system that helped generate revenues for the broadcaster and thus required
highly reliable support by the production system. Security of media assets was a primary
concern, and RAI wanted to ensure that broadcast material would not get lost through a computer failure or similar glitch in the still-unfamiliar digital world.
To keep operations straightforward for journalists and other users, RAI also required a simple
graphical interface that could provide the
required functionality for different areas of production without any hint as to the complexity
and variety of processes taking place behind the
Monitor n° 265 - 2007
E N G L I S H
scenes. Many of RAI Radio’s journalists and
technical staff had knowledge of or direct experience with operations at Radio Vaticana, where
a NETIA Radio-Assist program had been successfully deployed through Italian systems integrator Axel Technology. Working with Axel and
NETIA, RAI Radio A technology launched a pilot
Radio-Assist program at Radio 3, the broadcaster’s classical music channel and service programs.
NETIA’s Radio-Assist is a range of digital audio
software programs that covers the entire operation of a radio station, from production to broadcast, including acquisition, sound file editing,
commercial and music production, newsroom
system, scheduling, multicasting, and administration. RAI Radio’s first Radio-Assist installation
for Radio3 included 10 production workstations
with two playout modules and a redundant
database server. Media management software
was built into the system to secure broadcast
table items.
SOLUTION
Over the past nine years, RAI Radio has standardized all of its channels and facilities on
Radio-Assist, which allows the broadcaster to
share information seamlessly among sites and to
improve efficiencies throughout their operations. RAI locations equipped with Radio-Assist
software include Bolzano, Milan, Naples, Trieste,
Aosta, Cagliara, Torino, and Trento. In total,
Radio-Assist has been instituted at approximately 20 regional sites, each of which is connected
over the WAN to Radio Uno in Rome. More than
400 Radio-Assist workstations have been incorporated into RAI Radio to manage the different
areas of production.
The basic Radio-Assist production module is the
foundation of each installation at RAI, and the
intuitive, ergonomic design of the interface and
tools enables easy use with little training. Each
sound to be broadcast is prepared within the
Monitor n° 265 - 2007
S E C T I O N
production module, which
offers functions such as the
setting of lead-in points
and sequenced fade
curves to improve the
quality of the broadcast. A
range of editing levels
helps make processing of
audio content faster and
simpler. Journalists can
use the simple, Easy-cut
single-track and Snippet
editing tools, while more
technical users can leverage the system’s more
sophisticated Multitrack tool.
NETIA’s Snippet tool allows for quick editing by
RAI Radio journalists. Snippet enables journalists
to stretch or compress some part of a sound –
for example – making sound slower if someone
they interviewed on the street speaks too quickly. Journalists also use the stretch function as a
simple way to adjust the length of their editorial
work so that it fits into a set time schedule. Thus,
they can reduce or extend an existing segment
rather then recreate it through a new edit.
Snippet also allows users to work on audio levels
using fade curves.
NETIA’s Playout workstations installed in each
on-air studio provide RAI Radio staff with a
transparent interface for channel playout tasks
such as cueing, on-air monitoring, and playlist
modification, while monitoring and recording
functions operate in the background. The flexibility and simplicity of Radio-Assist’s cartstack
system allow users to maintain a live, interactive
feel that makes programming dynamic, and this
has been critical to the continued success programming such as Radio 2’s talk shows and
other entertainment segments. The software’s
live mode allows technical directors and radio
personalities to stop and start playout easily, cutting in to address the audience or take calls
whenever they wish.
Radio-Assist also integrates data from outside
the system and blends it with other dispatch processing programs on the same interface. NETIA
created an interface with Avid’s iNEWS system to
create a link for news production staff so that
they can reference audio at any point.
The actual acquisition of media for production is
managed through Radio-Assist’s Acquisition
module, and primarily via its record function.
This function automatically digitizes analog files
during acquisition, allowing the user to set
markers even as recording takes place. As a
result, the user can begin editing content before
the record process is complete. The spectrum of
the sound file is generated in real time, so at any
time, the user can rework the recording, start it
again, or perform several takes to decide which
version is the best. Automatic recording functions allow users to record at a scheduled time
and at a certain sound level by dry contact (GPI)
or DTMF. The software is highly configurable,
which allows different RAI Radio stations and
users to record as it suits their workflow.
Customization by NETIA also makes it possible
for Radio-Assist users at RAI to access the ACS
archive from within the production interface. 39
Users can browse or search the archive library,
accessing low-resolution versions of media, and
then select the item they want and put is into a
“basket” for import into the Radio-Assist database. The system automatically makes higherresolution media available for editing within the
Radio-Assist browser window. A custom gateway
to RAI Radio’s ad system allows for the import of
cartstack information and related ad content
into Radio-Assist. Additional customizations, typical of many installations, allow for import of
media into Radio-Assist from a variety of exter-
E N G L I S H
nal recording systems used by journalists.
All RAI stations across Italy are interlinked, and
they communicate with each other through highoutput channels (optical fiber and leased lines)
to share sound files as needed. One common
example of this capability is RAI Radio’s use of
the system to transfer sound files captured during coverage of events at the Parlamento to
Radio 1. This simple process can be triggered
directly from the browser of a Radio-Assist production workstation in the Parliament.
To enable stable administration of the RadioAssist system, dozens of servers are distributed
throughout the country, with larger sites such as
Rome having multiple server installations. A
team of five RAI Radio administrators oversees
the entire network, maintaining centralized control and monitoring over the production infrastructure. With centralized control over RadioAssist from its Rome headquarters, RAI Radio
can easily implement any software upgrades,
either across the entire installation or at specific
sites.
The complete RAI system in Rome is secured with
NETIA’s DBShare and Media Management software programs to ensure the reliability and consistency of the database, regardless of circumstance.
40 Should an incident occur on one of RAI Radio’s
databases, DBShare automatically switches to
another and archives any query made during
and after the incident. When conditions return to
normal, the memorized queries are automatically executed and the database is completely
restored. Both databases are resynchronized
without loss of data.
Media Management automatically guarantees
that files are available whenever requested. It
handles the entire circulation of data (metadata
and sound data), monitoring and transferring
data from one domain to another – production
to broadcast, for example – while allowing each
domain to remain independent. This tracking
ability ensures that the right piece of content is
available at the right place, at the right time.
RESULT
In some areas of RAI Radio, the workflow may
look as though it has not changed much. The
spontaneous atmosphere of the broadcaster’s
more dynamic live programs continues to rely
on manual triggering of playout, while news
broadcasts maintain the more rigid structure
they have always employed. However, the tools
that journalists and technical staff use to create
these broadcasts have changed significantly, as
has the nature of the media itself.
www.netia.net - www.axeltechnology.com
S E C T I O N
SIDSA demonstrates
DVB-H mobile TV platform at IBC
European debut for IP router
At IBC2007 Utah Scientific will make its
SIDSA, an International DVB technology
European debut of a revolutionary new 24-port
provider, will operate a DVB-H platform at the
IP router, giving broadcasters real-time, on-theupcoming IBC show. The company has been
fly control of port priority, security groups, and
selected by the IBC organisation to operate,
port speed on Ethernet networks. The first prodthrough its POLAR PLUS Headend - which is
uct of its kind, the UTAH-400 iP Managed
compliant with DVB standards-, the mobile TV
Gigabit Ethernet Workgroup Router will dramatplatform from its 245 booth (IPTV/Mobile
ically increase workflow efficiency in broadcastZone), proving once again that its DVB-H teching or any situation where large video files or
nology solutions are in the forefront of the
high-bit-rate streaming video are transferred
industry.
over an Ethernet network. Based on customer
The DVB-H platform will cover the entire IBC
responses, the UTAH-400 iP router is the bridge
exhibition area, and will broadcast seven chanthat allows IT and traditional broadcast technolnels: BBC1, BBC2,BBC News24, BBC4, BBC3,
ogy to be integrated seamlessly.
Cbeebies and CBBC. They will be distributed
free-to-air using the CBMS and OMA BCAST
www.utahscientific.com
standards, although
some will be encrypted in collaboration
with a third party. The
IBC Organisation,
National Grid and
Teamcast will also
take part in the DVBH live service.
The aim of the
demonstration platform is to show interoperability among
the different DVB-H
enabled devices that
are going to be Carmelo Catalano and Tom Harmon (Utah Scientific)
shown during the IBC
and to make clear that DVB-H mobile TV transmissions are currently a reality. Moreover,
SIDSA has enriched its POLAR PLUS platform
For the first time, radio professionals across
with a new added-value by including the OMA
Europe have the opportunity to participate in a
BCAST solution. This experience comes at a time
pan European Radio Awards ceremony that recwhen several countries have already launched
ognizes the best achievements in the radio
commercial DVB-H services, such as Italy and
industry.
the Russian Federation, and some others are
With over 3,500 terrestrial radio stations and
preparing for their launch.
thousands more internet, community and satelThere will be demonstration terminals to follow
lite stations across Europe, the European Radio
the broadcasts of the DVB-H platform which can
Awards (ERA) will showcase the best radio probe also watched at SIDSA’s booth (245
fessionals across the continent.
IPTV/Mobile Zone and 348 in Hall 4) working in
The primary aim of the ERA is to celebrate
a live environment where visitors will be able to
excellence within the radio industry, rewarding
learn how Polar Plus works.
stations, teams and individuals, whilst at the
POLAR PLUS meets all DVB standards and is the
same time putting the ‘fun’ back into radio.
smallest and the most interoperable platform in
Deadline for entries: 12th October 2007. The
the market. It includes all the necessary equipEuropean Radio Awards ceremony will be held
ment for the service – Headend with the ESG
in Barcelona on 5th November, as part of NAB
(the Electronic Service Guide) and Conditional
Europe.
Access System- to enable DVB-H mobile TV
More details:
broadcasts, including free and pay-TV services.
www.sidsa.com
www.euradioawards.com
The European Radio Awards
Monitor n° 265 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
41
Monitor n° 265 - 2007
E N G L I S H
S E C T I O N
Omneon MediaDeck™
European premiere
R&S NR8200 FM transmitter
Rohde & Schwarz introduces
compact FM transmitters
Rohde & Schwarz has introduced a complete
portfolio of compact FM transmitters featuring a
range of different capacities that cover an entire
network. The transmitters, the R&S SR8000 and
R&S NR8200 series, help to ensure the high
quality of analog networks with the reliability of
advanced digital transmitters.
R&S NR8200 FM transmitters are available for
transmit powers of 2.5 kW to 40 kW. Two single
transmitters with up to 5 kW each can be accom42 modated in a 19" rack – a space-saving solution
for extremely small transmitter stations. Even
the complete 30 kW transmitter requires only
2RU. Exciter standby, (n+1) standby, passive
standby, and active dual output stage with manual or automatic switchover can be implemented
for the R&S NR8200 transmitter family.
Transmitters that are already in the network can
be easily integrated in a (n+1) redundancy system.
The FM transmitters of the R&S SR8000 series
are rated for an output power between 100 W
and 2.5 kW. Due to its compact design all functions are integrated in a single transmitter and
occupy a maximum of 8 RUs. Single frequency
network (SFN) operation is already possible.
Passive standby and (n+1) standby systems containing up to eight main transmitters are available as a standby system. The FM transmitters of
the R&S SR8000 series meet all requirements
for operation as a converter.
The transmitter families are air-cooled and
based on Rohde & Schwarz’s platform concept
of, a common system for all TV and sound
broadcast transmitters. In addition to digital
exciters, the platform includes power amplifiers,
power splitters and couplers, power distribution,
the transmitter rack with a cooling system, and
the transmitter control unit.
IBC2007 marks the European debut of the
Omneon MediaDeck™ -- a compact, affordable
integrated media server system based on the
proven technology of the company’s flagship
Spectrum media server. The Omneon MediaDeck
integrates media storage, system management,
Gigabit Ethernet connectivity,and SD or HD video
I/O modules in one convenient package only
two rack-units high.
Omneon MediaDeck storage consists of eight
500-GB SATA disk drives with dual-parity RAID,
providing 3 TB of useable storage and protection
even in the event of two drive failures. The system also features modular I/O components, so
users can mix and match modules to fit their
needs. SD modules for ingest and playout (up to
six channels per unit) and HD ingest modules
(up to two channels per unit) are immediately
available. Additional modules will follow to add
further ingest and playout channels and formats.
Designed for small stations and other users
requiring a standalone server that is affordable,
reliable, and compatible with existing automation systems and workflows, the Omneon
MediaDeck represents a breakthrough in priceperformance for media server technology.
www.omneon.com
Eight HyperX2 for Sky Sports
Sky Sports News is investing in eight Chyron
HyperX2 HD/SD switchable graphics platforms
with Lyric PRO, and a CAMIO suite of Newsroom
Graphics software for integration with Avid
iNews for its daily, eighteen hour sport news
channel. This major installation makes Chyron,
Sky Sports News’ single prime supplier for its
live studio graphics. The systems will go on air
later this month for the beginning of the 2007
Football Season.
As well as providing the broadest spectrum of
studio graphics for this fast paced, live programming network, the HyperX2 will enable the
channel's trademark 'L' shape look that combines results, news stories, statistics, tables and
breaking news, from a variety of Data sources.
The network will also use Chyron for the majority of its ‘Soccer Saturday’ programming.
As part of the project, Chyron’s UK office provided extensive training and design resources to
assist Sky in migrating to the new platforms,
enabling the rapid introduction of new design
features such as 3D, which were unavailable
with the previous platforms.
Launched at NAB2007, the HyperX2 is the new
crown jewel in Chyron’s graphics system line,
and combined with the Lyric PRO creation and
playback software, the system provides Sky
Sports News operators with access to the widest
range of live broadcast graphics tools for tasks
ranging from template creation and fulfillment
through to advanced 3D animation.
www.chyron.com
Stratos connects HD on SBP OB
Stratos Optical Technologies has supplied fibre
optic camera cables for the high definition OB
trucks of the Italian broadcast services company
SBP spa. These make use of Stratos HX-1080
expanded beam connectors to provide reliable
camera links in OB conditions using SMPTE
311M hybrid cable.
The largest truck, supplied by Sony, includes 20
HDC-1500 portable cameras working at normal
HD formats and frame rates, as well as four
HDC-3300 Super Motion cameras running at
three times normal speed, capable of up to 180
Hz interlaced at 1920 x 1080 resolution. The
HDC-3300 has a 10 Gigabit/s link to carry its
high-speed uncompressed RGB images to the
CCU. This data, as well as that from the normal
speed cameras, has been carried over the HX
1080-terminated fibre optic cables.
The trucks have already been involved in prestigious live broadcasts including the popular Moto
GP series of motorcycle races. Sergio Nuvoloni
Chief Engineer at SBP comments, “In our HD
trucks fibre was the only sensible solution for
our long camera links, particularly for race circuit coverage. We had some concerns about the
reliability of fibre connections used with trucks,
and I was attracted to the HX-1080 because this
connector is very easy to keep clean out in the
field. ”
www.stratosoptical.com - www.sbp.it
www.rohde-schwarz.com
Monitor n° 265 - 2007