Cavallerizza – ore 18.00 Inaugurazione Re di cuochi

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Cavallerizza – ore 18.00 Inaugurazione Re di cuochi
Giovedì 15 ottobre 2015
Cavallerizza – ore 18.00
Inaugurazione
Re di cuochi
GUALTIERO MARCHESI & ROBERTA SCHIRA
Ouverture degli Allievi dell'Istituto Musicale Costa con Sinfonia dei giocattoli di L. Mozart
Partecipa Associazione Provinciale Cuochi
Quella di Gualtiero Marchesi per la cucina è stata una
vocazione, prima accolta attraverso l’esempio dei genitori
che possedevano l’albergo ristorante Al Mercato, in via
Bezzecca a Milano, e poi messa continuamente in
discussione.
Per un ragazzo nato nel 1930 la svolta arriva nel
dopoguerra, quando la sua energia si mescola con quella di
un’intera nazione: il desiderio di conoscere, di muoversi e
di fare esperienza, misurandosi con il resto del mondo, lo
porterà a svolgere l’apprendistato al Kulm di Saint Moritz e
alla Scuola alberghiera di Lucerna.
Il gusto per la sfida porta Marchesi a chiudere il capitolo del
ristorante familiare e ad emigrare, a quarant’anni, sposato
e padre di due figlie, in Francia dove, andando a bottega dai fratelli Troisgros, al ristorante
Ledoyen a Parigi e al Chapeau Rouge di Digione, apre gli occhi e la mente alle novità che di lì a
poco daranno sostanza e forma alla Nouvelle Cuisine.
Apre il suo primo ristorante milanese nel 1977, conquistando la prima stella Michelin, seguita,
l’anno successivo, da una seconda. A due anni dall’apertura, i gastronomi Gault e Millau, nel
corso di un'intervista al Time, lo annoverano tra i quindici ristoranti al mondo che preferiscono.
La terza stella arriva nel 1985, primo in Italia ad ottenerla.
Nel 2008, sarà anche il primo, ma questa volta al mondo, a riconsegnarle tutte, convinto che,
ormai, si tratti di un gioco al rialzo, dove si sale e si scende per tenere alto il buon umore e le
fortune dei critici.
Vent’anni dopo Bonvesin de la Riva, Gualtiero Marchesi apre il suo ristorante in Franciacorta,
all’Albereta di Erbusco.
Un viaggio dalla città alla campagna che non sarà di sola andata e che, dopo varie tappe a
Parigi, Roma e Cannes lo scopre a ripensare a Milano nel 2008, con 'Il Marchesino'.
Il Ristorante si trova nel tempio italiano della Musica lirica, al Teatro Alla Scala, e propone la sua
cucina con un servizio ininterrotto dalle 8 del mattino al dopo Scala.
Innumerevoli sono i riconoscimenti e i premi meritati nell’arco di una carriera lunga più di
sessant’anni, ma quello che più si avvicina al compito del maestro è il ruolo di rettore di Alma,
la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, fortemente voluta da Marchesi, inaugurata nel 2003
all’interno della Reggia di Colorno.
Arrivato al traguardo degli ottant'anni, nel 2010 Marchesi crea la Fondazione Gualtiero Marchesi
che si occupa dell’insegnamento del buono e della cura del bello e della diffusione delle arti
attraverso il gusto.
(fonte: http://www.marchesi.it/)
Roberta Schira è nata a Crema.
Studiava per diventare psicanalista ma, dopo la laurea in lettere con
indirizzo psicologico, ha frequentato un corso di cucina da Claudio
Sadler e la cosa le ha segnato la vita. Frequentando letture, cantine e
ristoranti è diventata scrittrice e critica gastronomica.
Ha pubblicato una dozzina di libri dimostrando una natura eclettica
e versatile: dall’Amore Goloso al romanzo Piazza Gourmand, dalle
Frattaglie al Nuovo Bon Ton a Tavola.
L’ultimo, Mangiato bene? le 7 regole, tra i sei vincitori del Premio
Selezione Bancarella della Cucina 2015, è il primo tentativo di una
teoria della critica gastronomica: “il canone Schira”.
Scrive di cultura e critica gastronomica per il Corriere della Sera e
altre testate nazionali. È tra le poche firme italiane del prestigioso
sito di cultura del cibo www.finedininglovers.com, promotore
dell’evento The fifty best restaurants in the world.
Sa cucinare, parlare in pubblico, rendere speciale una serata e capire cosa non va in un
ristorante.
Il suo motto è “Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso” E. Roosevelt
(fonte : http://www.robertaschira.it/)