Nuovo finanziamento dell`Agenzia nazionale per l`attrazione degli

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Nuovo finanziamento dell`Agenzia nazionale per l`attrazione degli
Nuovo finanziamento dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli
investimenti. (Risposta del 29 settembre 2015). Pagina | 1
Nuovo finanziamento dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli
investimenti. (Risposta del 29 settembre 2015).
Camera dei Deputati - 5-06435 - Interrogazione a risposta in commissione presentata dall'On. Bramanti (MISTO-AL) ed
altri il 22 settembre 2015.
BARBANTI, ARTINI, BECHIS, BALDASSARRE, MUCCI, PRODANI, RIZZETTO, SEGONI e TURCO. — Al Ministro dello sviluppo economico .
— Per sapere – premesso che:
InvItalia è l'Agenzia nazionale per l'attrazione d'investimenti e lo sviluppo d'impresa spa, già Sviluppo Italia, al quale è demandata la
gestione dei fondi disciplinata dal decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, contenente norme per ottenere «Incentivi
all'autoimprenditorialità e all'autoimpiego, in attuazione dell'articolo 45, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144», pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 156 del 6 luglio 2000 e dal decreto 28 maggio 2001, n. 295, contenente il «Regolamento recante criteri e
modalità di concessione degli incentivi a favore dell'autoimpiego»;
le norme citate sono state emanate per agevolare l'autoimpiego che costituisce il principale strumento di sostegno alla realizzazione
e all'avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione;
l'autoimprenditorialità è fondamentale soprattutto per lo sviluppo del Mezzogiorno, ove la suddetta agenzia ha operato bene negli
ultimi 15 anni fornendo un supporto fondamentale, soprattutto ai giovani, come strumento efficace di sostegno per la realizzazione e
l'avvio di piccole attività economico imprenditoriali;
l'attuazione della normativa in questione prevede la concessione di agevolazioni finanziarie per il lavoro autonomo (in forma di ditta
individuale), con investimenti complessivi previsti fino a euro 25.823, alle microimprese (in forma di società), con investimenti
complessivi previsti fino euro 129.114, e per il franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare
con franchisor accreditati con Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione d'investimenti e lo sviluppo d'impresa;
per l'autoimpiego, sono previste agevolazioni a fondo perduto, il cui complesso raggiunge nel massimo il 50 per cento del
finanziamento concesso per il lavoro autonomo, precedentemente denominato prestito d'onore, e delle agevolazioni per le
microimprese;
dopo anni di recessione, licenziamenti, fallimenti di imprese, chiusure di negozi e botteghe artigiane, ora che i dati economici
sembrano indicare la speranza di una minuta ripresa economica, tanto da stimolare in alcuni cittadini la voglia di intraprendere nuove
attività economiche imprenditoriali, sul sito ufficiale di InvItalia è comparso l'avviso, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 183 del 8
agosto 2015, che, per l'esaurimento delle risorse finanziarie, dal 9 agosto 2015 non è più possibile presentare nuove domande di
ammissione alle agevolazioni per l'autoimpiego –:
se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero e, nell'eventualità positiva, quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare
per consentire un nuovo finanziamento dell'Agenzia nazionale per l'attrazione d'investimenti e lo sviluppo d'impresa al fine di
garantire l'autoimprenditorialità. (5-06435)
Camera dei Deputati - 5-06420 - Interrogazione a risposta in commissione presentata dall'On. Catanoso (FI-PdL) ed
altri il 18 settembre 2015.
CATANOSO, CARFAGNA, BERGAMINI e POLIDORI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
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Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, ha pubblicato, sul proprio sito e sulla Gazzetta
Ufficiale n. 183 dell'8 agosto 2015, un avviso che comunica che dal 9 agosto u.s. non è più possibile presentare la richiesta di accesso
alle agevolazioni all'autoimpiego a causa dell'esaurimento delle risorse disponibili;
in conseguenza di ciò, startup, progetti innovativi e investimenti per tutti coloro che volevano
accedere al bando per gli incentivi per l'autoimpiego, previsto dal titolo II del decreto legislativo 185 del 2000 sembrerebbero
definitivamente tramontati;
attualmente, nella sola Sicilia ci sono circa 700 domande in attesa di valutazione per l'ammissione alle, agevolazione concesse dal
decreto legislativo 185 del 2000, presentate a partire dal mese di marzo ad oggi e circa 2.200 nel complesso delle altre regioni
meridionali interessate alla misura;
vi sono due considerazioni da fare: la prima è che Invitalia dovrebbe deliberare le domande entro e non oltre 6 mesi dalla data di
presentazione, quindi ci ritroveremo a fine mese alla scadenza del suddetto termine e ad oggi nessuna delle 700 domande è stata
messa in valutazione. Anche se domani mattina si iniziasse a valutare le domande presentate e non ancora esitate, le stesse
dovrebbero aspettare altri 3 mesi circa per essere definite, per cui il termine verrebbe spostato a 9 mesi. La seconda considerazione
da fare è che tutte le società che hanno deciso di intraprendere un percorso imprenditoriale grazie all'aiuto del decreto legislativo
185 del 2000, hanno dovuto sostenere dei costi iniziali (Costituzione società, Atti notarile, iscrizione CCIAA, attribuzione partita iva,
costi di realizzazione format di domanda), i quali non ottenendo più nessun aiuto, si trasformerebbero in perdite pure;
oltre alle 700 domande in attesa di valutazione si aggiungono altre 180 domande circa, che sono state già valutate, sono state
ammesse alle agevolazioni e che attendono la delibera e la convocazione per la stipula del contratto;
alcune di queste 180 domande sono state presentate nel 2014 e tali attese stanno solo causando perdite e debiti ad attività nascenti;
da tenere sotto osservazione c’è anche la sospensione dell'erogazione dei saldi d'investimento che le aziende già avviate stanno
attendendo da parecchio tempo e che negli ultimi mesi non si stanno più erogando. Tali saldi servono per coprire gli investimenti già
realizzati e servono a pagare le aziende fornitrici delle attrezzature e dei beni di investimento;
tali ritardi oltre a danneggiare le start-up stanno fortemente danneggiando tutte le aziende esistenti fornitrici;
a giudizio dell'odierno interrogante, uno strumento finanziario importante come quello previsto dal decreto legislativo 185 del 2000,
non può essere soppresso in un momento così delicato per lo sviluppo economico del nostro Paese e specialmente per il meridione –:
se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative per rifinanziare la misura prevista dal decreto legislativo 185 del 2000 Titolo II
ed, eventualmente, quali siano i tempi previsti per il rifinanziamento e la riapertura delle agevolazioni;
quali provvedimenti intenda adottare Invitalia nei riguardi delle 2.200 domande presentate precedentemente al blocco dell'8 agosto
2015 e quanto devono ancora attendere le 180 aziende le cui domande sono già state valutate e attendono solo la delibera;
quali iniziative intenda assumere nei riguardi di Invitalia per cercare di velocizzare i tempi per l'erogazione dei saldi d'investimento
attesi dalle imprese già oggetto di agevolazione. (5-06420)
Camera dei Deputati - 5-05247 - Interrogazione a risposta in commissione presentata dall'On. Iannuzzi (PD) ed altri il 1
aprile 2015.
TINO IANNUZZI, COVELLO, SGAMBATO e FAMIGLIETTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo
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economico. — Per sapere – premesso che:
gli incentivi previsti dal decreto legislativo n. 185 del 2000, (titolo II, relativo all'autoimpiego) si sono dimostrati in questi anni una
misura particolarmente utile ed efficace, soprattutto con riferimento al finanziamento ed alla gestione dei fondi per l'imprenditoria
giovanile, erogati dal Ministero dello sviluppo economico attraverso Invitalia;
le diverse e numerosissime domande di ammissione a finanziamento, presentate nel corso degli anni, sono state adeguatamente ed
accuratamente vagliate e selezionate dagli organismi competenti; tale misura ha senza dubbio favorito il costante e significativo
ampliamento nel Mezzogiorno della base produttiva con importanti e positive ricadute occupazionali, nonché lo sviluppo di una nuova
imprenditorialità nelle aree economicamente svantaggiate del Paese;
essa ha costituito il principale strumento di sostegno alla realizzazione ed al concreto e positivo avvio di tante piccole attività
imprenditoriali da parte di persone disoccupate, ovvero in cerca di prima occupazione, per lo più giovani e donne;
gli incentivi in parola hanno permesso l'occupazione stabile di circa 224 mila persone e la nascita di circa 120 mila aziende, che
hanno dimostrato di saper reggere la sfida del mercato e della competizione;
rilevanti, altresì, sono stati gli effetti positivi e, per così dire, moltiplicativi nei tanti settori produttivi nell'indotto;
si sono anche favorite la affermazione e la crescita di tanti giovani professionisti (commercialisti, tributaristi consulenti fiscali e del
lavoro), impegnati nella concreta utilizzazione di tali agevolazioni da parte di numerosissime micro-imprese;
a tutt'oggi non è stato previsto il rifinanziamento delle agevolazioni di cui al Titolo II del decreto legislativo n. 185 del 2000, relative
all'autoimpiego ed alla micro-imprenditorialità giovanile; ne derivano per il Mezzogiorno gravi pesanti ed ingiustificati danni, con la
paralisi di una misura che ha prodotto una molteplicità di effetti positivi, sul piano economico, produttivo ed occupazionale e che
deve essere con urgenza rifinanziata –:
quali iniziative il Governo intenda assumere con tempestività per il rifinanziamento delle agevolazioni previste dal decreto legislativo
n. 185 del 2000, ed in particolare, delle misure per la «Microimpresa» e per il «Lavoro Autonomo», necessarie ed urgenti in una fase
di così pesante e dura crisi economica e di drammatica disoccupazione giovanile. (5-05247)
CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 settembre 2015
Attività produttive, commercio e turismo (X)
INTERROGAZIONI
Martedì 29 settembre 2015. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo
sviluppo economico, Antonello Giacomelli.
La seduta comincia alle 14.15.
5-05247 Tino Iannuzzi: Rifinanziamento delle agevolazioni previste dal decreto legislativo n. 185 del 2000.
5-06420 Catanoso: Rifinanziamento delle agevolazioni previste dal decreto legislativo n. 185 del 2000.
5-06435 Barbanti: Nuovo finanziamento dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti.
Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte
congiuntamente.
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Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Tino IANNUZZI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario Giacomelli per la risposta, della quale ritiene importante unicamente
l'impegno del Ministero dello sviluppo economico, che deve essere dell'intero Governo, ad attivarsi per rifinanziare tali misure,
nell'ambito della oramai prossima legge di Stabilità. Quello che importa – e lo ribadisce anche a nome dei colleghi interroganti
Coviello, Famiglietti e Sgambato – non sono, infatti, questioni di competenza fra Ministeri che francamente non interessano affatto i
giovani interessati, ma ora più che mai la necessità di rifinanziare finalmente questi incentivi così positivi ed efficaci, con
l'assegnazione di congrue ed adeguate risorse. Tale rifinanziamento non può essere ulteriormente rinviato o ritardato, proprio perché
si tratta di una misura che in tutti questi anni ha sempre prodotto risultati significativi ed importanti per la intera comunità e, in
particolare, nel Mezzogiorno, con la nascita di tantissime piccole e valide imprese e con tanti nuovi effettivi e stabili posti di lavoro in
favore di donne e di giovani disoccupati o alla ricerca di prima occupazione e con effetti assolutamente positivi per tanti giovani
professionisti (commercialisti, fiscalisti, consulenti del lavoro) che hanno seguito le relative pratiche. Del resto sono diversi mesi che
gli interroganti si stanno adoperando, anche con ripetute ed argomentate sollecitazioni nei confronti di diversi rappresentanti del
Governo, che si sono impegnati a individuare una soluzione positiva reperendo le risorse finanziarie necessarie e riconoscendo il
valore di queste agevolazioni per l'Autoimpiego e la Piccola Imprenditorialità giovanile di cui al Titolo II del decreto legislativo
n. 185/2000. Sottolinea con estrema preoccupazione che proprio in queste ore Invitalia ha inviato lettere ai numerosissimi giovani
che hanno già presentato, fin dal marzo scorso, richieste di ammissione all'incentivo per il 2015 e che hanno, quindi, già sostenuto
spese rilevanti per i progetti predisposti- comunicazione di avvenuto esaurimento dei fondi disponibili e, quindi, di sostanziale
archiviazione delle pratiche medesime. Una ragion in più per sbloccare la situazione rifinanziando tali importati ed utilissimi incentivi.
Continuerà a pressare il Governo ed a seguire la vicenda fino alla sua definitiva ed integrale risoluzione, nell'interesse del
Mezzogiorno che ha bisogno innanzitutto di riconfermare incentivi, come questi, che hanno determinato risultati così rilevanti. A tal
fine attiverà ogni iniziativa utile ed ogni specifica proposta emendativa in tal senso, in sede di discussione ed approvazione della
legge di Stabilità.
Francesco CATANOSO GENOESE detto Basilio Catanoso (FI-PdL), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta che non ha tenuto
conto delle domande formulate nella sua interrogazione. Sottolinea che dallo scorso 9 agosto non è più possibile presentare la
richiesta di accesso alle agevolazioni per l'autoimpiego a causa dell'esaurimento delle risorse disponibili. Lamenta che si continuano a
finanziare gli interventi previsti dal Titolo I del decreto legislativo n. 185 del 2000 senza contributi in conti capitale fino a 1,5 milioni
di euro e non più quelli previsti dal Titolo II del medesimo provvedimento che hanno concretamente dato un forte stimolo alle attività
imprenditoriali soprattutto giovanili nel Mezzogiorno.
Sebastiano BARBANTI (Misto-AL), replicando, manifesta dubbi sul rifinanziamento sollecitato nel suo atto ispettivo. Assicura che si
attiverà in tutte le sedi parlamentari per consentire il rifinanziamento dell'Agenzia per l'attrazione degli investimenti al fine di
garantire l'autoimprenditorialità attraverso misure che hanno concretamente dimostrato di essere utili allo sviluppo di piccole attività
imprenditoriali soprattutto nel Mezzogiorno. Auspica quindi che il Governo possa procedere positivamente coordinando gli interventi
dei Ministeri coinvolti, senza ripetere incresciosi episodi verificatisi nel passato di scarico di responsabilità tra le diverse
amministrazioni dello Stato.
La seduta termina alle 15.40.
TESTO CONGIUNTO DELLA RISPOSTA
Si risponde congiuntamente agli atti presentati essendo gli stessi relativi alla stessa problematica riguardante il rifinanziamento delle
agevolazioni previste dal Decreto Legislativo n.185/2000, con particolare attenzione alle Misure per la «Microimpresa» ed il» Lavoro
Autonomo» rientranti nel Titolo II.
Anche se rivolti in via prioritaria al Ministero dello Sviluppo Economico, è necessario evidenziare preliminarmente che, in data 10
febbraio 2015, a seguito del D.P.C.M. del 14 febbraio 2014, n.121, attuato con successivo decreto ministeriale 4 novembre 2014, la
Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali e degli Incentivi all'Occupazione, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha
assunto la titolarità della materia de quo.
Attualmente, nel testo della convenzione stipulata nel 2012 tra il Ministero del Lavoro e l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli
investimenti e lo sviluppo di impresa, relativa sia al Titolo I che al Titolo II, si fa rinvio all'articolo 27, comma 11, della Legge
n. 488/1999, in forza del quale le risorse finanziarie finalizzate agli interventi posti in essere dalla Società INVITALIA vengono ascritte
ad un apposito fondo.
Tale fondo è istituito nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze e vi affluiscono risorse poi destinate ad
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essere trasferite nel conto corrente infruttifero intestato all'Agenzia, aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato.
Difatti, per la gestione esclusivamente dei mutui a tasso agevolato relativi alle misure di autoimprenditorialità ed autoimpiego, è
stato istituito con decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 30 novembre 2004 (G.U. n. 14 del 19/01/2005) un fondo
rotativo, depositato su un apposito conto corrente infruttifero (n. 22048), presso la Tesoreria Centrale dello Stato, intestato alla
Agenzia.
La dotazione finanziaria di predette misure trova attualmente origine dal decreto-legge 28 giugno 2013 n.76, dal PON R & C
2007/2013 e dal POiN Attrattori 2007/2013.
Il Ministero del Lavoro riferisce inoltre che tutto l’iter procedimentale relativo alle domande di concessione delle agevolazioni è
direttamente espletato dalla Agenzia, la quale esercita la suddetta attività avvalendosi dei fondi allo scopo stanziati, mentre il citato
Ministero, non essendo titolare dei rapporti con i terzi beneficiari e non svolgendo attività di controllo sui medesimi, non dispone degli
elementi documentali relativi ai predetti interventi.
La gestione di tali attività rientra infatti nella titolarità esclusiva della Agenzia, la quale ha una diretta responsabilità in ordine
all'attuazione degli interventi previsti dal Decreto Legislativo n. 185/2000, atteso che la normativa vigente ha attribuito alla stessa il
compito di amministrare i fondi allo scopo stanziati e quello dell'assistenza tecnica dei progetti e delle iniziative presentate ai fini
della concessione delle misure incentivanti relative all'autoimprenditorialità e all'autoimpiego.
Si specifica, inoltre, che compito precipuo del Ministero del Lavoro nella correlazione tra stato di attuazione delle misure ed il pieno
utilizzo delle risorse disponibili è di procedere ai controlli previsti in convenzione e, ricorrendone i presupposti, di autorizzare l'Agenzia
al prelievo delle somme destinate alla remunerazione dei servizi prestati.
Alla luce di quanto suesposto è evidente che il Ministero del Lavoro, al pari il Ministero dello sviluppo economico, non ha un ruolo
principe nell'ambito del circuito finanziario di attuazione degli interventi previsti nel Titolo II del Decreto Legislativo n. 185/2000 di cui
l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa è soggetto attuatore, in ordine alla fase primordiale di
determinazione del finanziamento.
Pertanto in merito alla problematica del rifinanziamento degli interventi di cui al Titolo II del Decreto Legislativo n. 185/2000,
attualmente non si dispone di strumenti atti ad alimentare direttamente le risorse; tuttavia il Ministero dello Sviluppo Economico, per
quanto di sua competenza, si sta adoperando in tal senso anche richiedendo ulteriori risorse da inserire nell'ambito del Disegno di
legge di Stabilità, allo scopo di rispondere ad una crescente domanda di operatività dello strumento.
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