Buon giorno mi chiamo Lorenzo Gastaldi abito a
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Buon giorno mi chiamo Lorenzo Gastaldi abito a
Buon giorno mi chiamo Lorenzo Gastaldi abito a Vigone un bel paesino in provincia di Torino. Ho percorso il Cammino di Santiago nel 2008 (cammino francese circa 800 km a piedi), nel 2009 (La via Francigena ITALIA per circa 600 km a piedi), nel 2010 Anno Santo Jacobeo (cammino Sanabrese della via della Plata per circa 500 km a piedi), nel 2011 (cammino della Via del nord per circa 1000 km a piedi), nel 2012 (cammino portoghese interno per circa 330 km a piedi), nel cammino sanabrese ho incontrato Luciano Nidasio Ferrero un pellegrino di 72 anni residente a Cadice SP dal 1968, ma Nativo di Pinerolo! Abbiamo camminato insieme per 4 giorni poi il cammino ci ha separato, ma dopo un anno ho ricevuto questa mail, che vorrei condividere con Voi Compagnia del buon cammino……. CAMINO DE SANTIAGO 2008 Un giorno un pellegrino mi disse che il Cammino di Santiago é come la propria vita, nel modo come tu lo affronti cosí affronti la tua vita. Subito capii che era vero, che il Cammino ti dá la possibilitá di conoscerti a fondo. Hai tempo per riflettere sulla propria esistenza; sulla vita e sulla la morte. Camminavo pieno di illusioni, la natura mi offriva tutto ció che potevo desiderare. Aroma estasiatori, trilli di uccelli, villaggi preziosi, alberi, boschi, fiumi, cimiteri raccolti e silenziosi dove a uno non fa paura di essere sepolti lí, “corredeiras” ombrosas per rinfrescarti, dove alla luce si dá permesso per entrare ed entra e gioca tra le foglie per farti sorridere; per farti contemplare e meditare sulla Creazione y sul Creatore, sia chi sia, si chiami come si chiami, si trovi dove si trovi. Ed é quando vedi luoghi creati dall´uomo per pregare, e preghi alla madre Natura per te e per i tuoi, per tutti, e ti senti felice perché sei stato capace di arrivare esattamente al luogo dove desideravi arrivare. Il nuovo giorno ti fa recapacitare sulla giornata anteriore vissuta e su quelle che ancora ti restano per fare e ti chiedi-come ho affrontato il Cammino ieri, e ti riconosci nel Cammino come nella vita, cosí come l´affrontasti al principio della tua vita, con allegria e persino con ingenuitá, magari con un po´di paura per non conoscere i tuoi limiti peró con tanta illusione che ti pare che nulla possa andare male. Quando la giornata diventa pesante, larga e dura, quando cominci a sentire realmente la stanchezza, il dolore del tuo corpo per lo sforzo, e consegui arrivare a un luogo dove potere dormire e dove poter fare una doccia anche se scarsa e fredda, ed é quando ti rendi conto del poco che hai bisogno per essere felice. Il Cammino di Santiago potrebbe pure chiamarsi il Cammino dei Cimiteri. Ogni villaggio per dove passi ha il suo proprio, e no puoi fare a meno di pensare alla vita e alla morte. Ti chiedi perché siamo quí e perché dobbiamo morire, almeno perché morire quando ancora non si é arrivati alla vecchiaia. E arrivi alla conclusione come che, dopo questa vita deve esserci qualcosa di piú. Nella Natura, nell´Universo niente si distrugge o svanisce, solo si trasforma, allora perché dubitare se ci convertiremo in nulla o se ci trasformeremo in qualcosa. Peró abbiamo paura e siamo sfiniti. A volte sentiamo che il Cammino é un Calvario e che non potrai arrivare al destino. Peró, finalmente, la contemplazione, il silenzio interiore ti fanno reflessionare e che, quello che tempo fa avevi sognato possa compiersi. Devo partire verso un luogo dove l´intensitá della luce dei papaveri e grano non mi inondi di sogni irrangiungibili. Devo partire verso il luogo dove il fuoco ed il rituale della Natura appassionata non mi invada dell´aroma di baci che poi saranno come effimere bolle di sapone nella mia solitudine. Devo partire verso un luogo di ombra fresca dove solo mi circondi il silenzio e il tempo riposato, un posto nascosto dove la vita trascorra senza avvisi e senza segni equivoci. Devo partire...Devo partire al mio interno. Nel Cammino possiamo farci molti amici peró possiamo pure perdere colui che cammina con noi. É ora di andare da soli, e lo fai; ed é quando ti rendi conto che prima quando camminavi accompagnato eri piú solo di adesso che stai solo. Altre volte trovi amici che potresti avere avuto peró che restarono nel Cammino, morirono nel Cammino e non potrai incrociarti con loro ne loro potranno raggiungerti ne tu potrai raggiungerli, malgrado questo, al passare vicino alla loro lapide e scarponi dirai in alta voce - Buon Cammino-. Durante tutti questi giorni ti sei sentito lontano da casa peró adesso ti rendi conto che la tua casa é dove tu sei e che la hai portato con te como la lumaca porta la sua dappertutto, allora uscendo dalla tua casa ti senti felice e quasi corri per arrivare al destino, e l´ora si avvicina, il dolore e la stanchezza sono quasi insopportabli pero giá sei nella cittá, sei arrivato a Santiago. Saresti restato per sempre nella natura peró questa é la tua realitá e sei qui per compierla. Il tuo sogno si materializza in questa cittá, nella sua gente, al sepolcro dell´ Apostolo a chi visiti per pregare, anche se devi aspettare a lungo in coda. Giá nulla ti disturba, e se ti disturba non ti importa. Lunghe code, il freddo, la pioggia, il fango, la stanchezza, i dolori, le agglomerazioni nella chiesa. Sei esausto peró felice. Vai ad abbracciare il Santo Apostolo e hai appesa allo zaino la tua conchiglia che sempre hai accarezzato per farti dare la forza di continuare. Adesso passeggi e ti allegri della tua prodezza perché per té il Cammino, date le tue circostanze, é stata una vera prodezza. E riflessioni su come hai affrontato il Cammino perché cosí sai come affronti giorno a giorno la tua vita o come devi affrontarla per ottenere ció che desideri. Ti rendi conto che hai forza di volontá, amore per la Natura, amore al prossimo, amore a Dio, amore a te stesso, tenacitá, fede, illusione, speranza, e che con questo cocktail puoi arrivare dove tu te lo proponga. Ti sei reso conto che puoi crearti la tua casa con le poche cose che porti nel tuo zaino. Sai che quando arriverai a casa tutto ti sembrerá eccessivo e superfluo anche se non lo scarterai. Al contrario, sarai contento con la tua doccia che prima ti sembrava che uscisse poca acqua, del tuo letto che prima ti sembrava piccolo, dei tuoi mobili che prima ti sembravano fuori moda e incomodi, della tua famiglia che prima sembrava incordiarti e adesso li ami con tutto il cuore. E desidererai partire per abbracciarli e ricominciare nuovamente la tua vita perché c´é un prima e dopo del Cammino e ti fai propositi per quando arriverai a casa. Peró giá sono in casa, sono io... la mia casa.