Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno
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FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 24/09/2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO 24/09/2016 La Nuova Venezia Domani sarà recuperata l'iniziativa Venezia in salute 5 24/09/2016 Cronaca Qui Torino Sanità, esami e prescrizioni 6 SANITÀ NAZIONALE 24/09/2016 Corriere della Sera - Nazionale PER LA CRESCITA DEMOGRAFICA UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA NON BASTA 8 24/09/2016 La Stampa - Nazionale Pasto da casa, il decalogo dell'Asl 9 24/09/2016 Il Messaggero - Nazionale Il governo frena sulla crescita anche nel 2017 il Pil sotto l'1 % 10 24/09/2016 Il Tempo - Nazionale I silenzi della Lorenzin sul farmaco d'oro 12 24/09/2016 Il Tempo - Nazionale E all'Aifa c'è anche il giallo degli incarichi sospetti* 14 23/09/2016 DONNA AL TOP CERCASI FARMACISTA PER GRANDE DISTRIBUZIONE 15 24/09/2016 Gente IL SEGRETO della perfezione 16 23/09/2016 Insieme Se il pediatra dice di no 17 22/09/2016 Vero Salute LE COMPRESSE "MACICHE" 19 VITA IN FARMACIA 24/09/2016 La Repubblica - Bologna Premier testimonial della non sigaretta 21 24/09/2016 La Stampa - Torino Assalta la farmacia "Non arrivo alla fine del mese" 22 24/09/2016 La Stampa - Novara Un clic contro la burocrazia 23 24/09/2016 Il Messaggero - Abruzzo Dipendente Asl finge di essere malato «Io, aggredito da un collega. Ma è falso» 24 24/09/2016 QN - Il Resto del Carlino - Rovigo «Un ragazzo d'oro: era il figlio ideale» Dolore in paese per la morte di Marco 25 24/09/2016 Il Secolo XIX - Levante Anca, spalla, ginocchio: via alle visite gratuite 26 PROFESSIONI 24/09/2016 La Stampa - Nazionale Dossier antidoping violato Spuntano anche gli azzurri medagliati 28 24/09/2016 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale Nuove voci nella precompilata Veterinari, occhiali e farmaci da banco 29 24/09/2016 QN - Il Giorno - Nazionale Nuove voci nella precompilata Veterinari, occhiali e farmaci da banco 30 24/09/2016 QN - La Nazione - Nazionale Nuove voci nella precompilata Veterinari, occhiali e farmaci da banco 31 24/09/2016 La Gazzetta dello Sport - Nazionale Cancellara e l'Italia tra i nuovi hackerati 32 22/09/2016 Vero Salute GERIATRIA 34 PERSONAGGI Il capitolo non contiene articoli IN PRIMO PIANO 2 articoli 24/09/2016 Pag. 23 diffusione:13336 tiratura:19178 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Domani sarà recuperata l'iniziativa Venezia in salute stili di vita Domani sarà recuperata l'iniziativa Venezia in salute Verrà recuperata domani l'iniziativa Venezia in salute, rinviata la scorsa settimana a causa del maltempo. Dalle 8.30 alle 18, in piazzetta Pellicani e in via Palazzo, saranno 25 gli stand allestiti per promuovere i corretti stili di vita. Parteciperanno tutte le componenti cittadine legate al mondo della salute, oltre ad associazioni come la Uisp e il Comune. A coordinare l'iniziativa è stato l'Ordine provinciale dei medici attraversa Ars Medica. Ogni stand, con la propria associazione, offrirà informazioni e consigli utili. Quest'anno il tema portante sono gli stili di vita corretti: alimentazione sana, attività motoria, e massima attenzione al consumo di tabacco e alcolici. Sarà allestito un palco dove verranno proiettati i video promozionali delle associazioni o degli enti che partecipano a Venezia in salute 2016, tra questi anche l'Asl 12, Villa Salus e il Policlinico San Marco, ma pure tante associazioni di settore e di volontariato. Sarà disponibile materiale divulgativo e saranno presenti anche medici, infermieri e volontari. Non mancheranno l'Ordine dei farmacisti, Avapo, Ipasvi, cooperative sociali e l'Antica Scuola dei Battuti. (s.b.) IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 24/09/2016 5 24/09/2016 Pag. 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA RISPOSTA Sanità, esami e prescrizioni Caro direttore, rispondo alla signora Susanna, secondo la quale gli esami per il colesterolo "non sono più prescrivibili" e a Nonno Barba per il quale esami diagnostici, per forti dolori agli arti inferiori, non si potrebbero più prescrivere "a seguito di disposizioni regionali". Credo che vi sia parecchia confusione e qualche problema di comunicazione tra medici di famiglia ed assistiti. Non esiste nessuna normativa né nazionale né regionale che impedisce al medico di medicina generale di prescrivere esami/visite né sono indicati intervalli di tempo da rispettare in modo obbligatorio. Forse la confusione è conseguenza del cosiddetto "decreto appropriatezza", varato dal Governo, che aveva come obiettivo quello di evitare esami e prescrizioni inutili. Il decreto ministeriale non impedisce alcunché e non è vero che alcuni esami non si possono più prescrivere, ma è il medico che è tenuto a valutare e a prescrivere in modo appropriato gli esami e le prestazioni che servono per la salute del proprio assistito. Peraltro, il decreto appropriatezza sarà superato una volta entrato in vigore il decreto che definisce i nuovi Lea. Resta il fatto che l'inappropriatezza clinica e diagnostica è un costo per la sanità, contribuisce ad allungare le liste d'attesa e può rappresentare un rischio per i pazienti. In Italia e in Piemonte vengono fatti ogni anno esami, risonanze magnetiche, Tac, ecc. in un numero esorbitante che non ha riscontri in altri Paesi europei. Tutto necessario? No e la letteratura scientifica da tempo denuncia questi abusi: "consumerismo" farmaceutico ed eccesso di diagnostica costituiscono uno spreco di risorse tolte a chi ha più bisogno. I medici di famiglia non devono essere considerati dei semplici compilatori di ricette per assecondare le richieste e i timori degli assistiti. Dare buone cure, mettere al centro la persona e non solo la malattia, contrastare gli sprechi per risparmiare e avere risorse da investire in assistenza domiciliare, nuovi ospedali, innovazioni tecnologiche: questa è la convinzione che sta alla base della nostra programmazione regionale, esattamente l'opposto dell'accusa che la signora Susanna mi rivolge ("dubito che a Saitta importi qualcosa della salute dei cittadini che hanno davvero bisogno di controlli periodici"). Capovolgo l'accusa: a chi abusa di farmaci ed esami inappropriati, importa la salute degli altri e la tenuta della sanità pubblica? Mi rendo disponibile a un forum nella sua redazione, magari con l'Ordine dei medici, l'Ordine dei farmacisti e Slow Medicine. Infine, circa la lamentela di Nonno Barba sui tempi di attesa, la causa principale è il fatto che per anni la nostra Regione, essendo "commissariata" non ha potuto assumere nuovo personale. Grazie ai provvedimenti adottati da questa Giunta, tra il 2015 e il 2016 abbiamo assunto più di 1.500 operatori sanitari e tra qualche mese sarà attivo il nuovo Cup unico che consentirà di gestire in modo più efficiente le prenotazioni. Se abbiamo indicato l'abbattimento delle liste d'attesa tra gli obiettivi che i direttori di Asl ed Aso devono realizzare è perché facciamo sul serio. Antonio Saitta Assessore alla Sanità IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 24/09/2016 6 SANITÀ NAZIONALE 9 articoli 24/09/2016 Pag. 30 diffusione:256969 tiratura:369226 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il corsivo del giorno PER LA CRESCITA DEMOGRAFICA UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA NON BASTA Rita Querzé F in troppo facile evidenziare i limiti della campagna sul Fertility Day. A costo di andare controcorrente, un merito alla ministra Lorenzin va pur riconosciuto: la polemica ha acceso un riflettore sulla questione del calo demografico. L'Italia con la Germania e il Giappone è sul podio dei Paesi che invecchiano più in fretta. Bisognerebbe farsi carico del problema prima che sia l'Inps a presentarci il conto. Gli italiani non fanno più figli, constata il ministero della Salute. Ma la colpa non è delle «cattive compagnie», tantomeno della leggerezza di donne che rimandano la maternità sine die. Bisognerà prima o poi fare i conti con una realtà descritta anche dall'Istat: gli italiani vorrebbero avere più figli ma poi rinunciano. Rinunciano perché non sanno risolvere il rebus della conciliazione tra famiglia e lavoro. Ammesso che si trovi posto al nido, gli orari non sono quelli dell'ufficio. Le rette si portano via ricche fette di stipendio. Gli sgravi fiscali sulle baby sitter sono inferiori a quelli per le badanti, come se la cura dei figli avesse minore dignità di quella degli anziani. E i nonni che in passato si erano fatti carico dei nipoti oggi restano più a lungo al lavoro. Criticità come queste non si affrontano con le campagne pubblicitarie. Bisognerebbe mobilitare risorse e fare entrare le politiche per la crescita demografica tra le priorità. Finora non è avvenuto. Il dibattito sulla legge di Stabilità registra un ampio confronto sulle pensioni ma non si parla di nidi. Il Parlamento europeo ha appena licenziato una risoluzione che ha come obiettivo «l'equilibrio tra vita privata e professionale». Ammesso che la Commissione adempia all'invito del Parlamento e si occupi di questa istanza nel suo programma di lavoro per il 2017, la competenza su questa materia resta in gran parte degli Stati. Tante responsabilità ha l'Europa, ma non può costruire per noi un futuro con più passeggini. © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 8 24/09/2016 Pag. 38 diffusione:163662 tiratura:241998 Pasto da casa, il decalogo dell'Asl "Gli unici cibi sicuri sono pizza, pane, salumi, snack, frutta e verdura cruda" LETIZIA TORTELLO rie per i pasti casalin ghi, considerata l'assenza di appa re cchi atu re refri ge ranti disponibili presso le scuole, il consiglio della mia direzione è quello di consuma re alimenti "non deperibili", cioè che non necessitano di essere conservati a temperatura fredda (da 0 a +4° C)». Q uali? «Q uelli che a casa teniamo fuori fri go. Pan e, foc accia, pizza semplice, non farcita, formaggi e salumi stagionati, snack dolci e salati, biscotti secchi, frutta e vegetali crudi ben lavati». Il decalo go dei cibi consentiti per il pasto da casa lo fa Filippo De Naro Papa dell'Asl To1, dirigente del S ervizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione. Il suo parere ufficiale al Comune arriverà solo nei primi giorni della prossima settimana. Finora, nell'odissea del «panino libero» a scuola, l'Asl è stata poco più che una comparsa: si è pronunciata poco, nonostante le sollecitazioni, per tentare di dirimere il pasticcio che le scuole si trovano a fronteggiare, per garantire il diritto dei genitori e dei bimbi che vo gliono consuma re il cibo cucinato a casa, e al tempo stesso le condizioni di sicurezza dei compagni, che invece in mensa vogliono continuare a mangiare. Vuoto normativo Al momento, in Italia c'è un vuoto norm ati vo, che non considera in alcun modo la novità del panino. Papa lo spiega schiettamente: «L'Asl non ha il compito di controllare il consumo di alimenti "casalinghi" in ambito scolastico, che non ricade nemmeno tra le responsabilità delle ditte fornitrici dei pasti per la refezione scolastica». E allora? Chi controlla? Il Comune dice che non è compito suo e specifica: «Il refettorio scolastico al momento è ad uso esclusivo della mensa», va ripetendo l'assessora all'Istruzione, Federica Patti, che lunedì avrà i numeri ufficiali di chi ha deciso di esentarsi dal servizio mensa. Ieri mattina, ad un convegno dei presidi, anche l'assessora regionale Gianna Pentenero ha espresso il parere della Re«Per ga ranti re condizioni di sicurezza igienico -sanitagione: «Si sta degenerando, abbassiamo tutti i toni, le tensioni sono troppe - ha detto -. Chiederemo al governo di individuare una strada comune. Nel frattempo, devono essere tutelate le norme sulla prevenzione». Come dire, finché non ci sono, non si può partire ad accogliere i bimbi del pasto da casa, e «a stabilire se ci sono le condizioni dev'essere l'Asl». La quale, però, ribatte: «I responsabili del pasto da casa sono i genitori», continua Papa. Per i loro figli. Ma per i bambini che mangiano in mensa e potrebbero essere soggetti a intossicazioni alimentari? Per ora, vige il rimpallo delle responsabilità e nessuno sa tirare le fila. L'Asl non può imporre, ovviamente, ai genitori la qualità dei cibi da dare da mangiare ai loro bimbi, «le nostre indicazioni però andrebbero ascoltate per la sicurezza dei piccoli», conclude Papa. c Le tappe Lunedì Scade il termine per le scuole per presentare al Comune le richieste delle famiglie che hanno deciso di abbandonare la mensa 3 ottobre È la data decisa dal Comune per far partire il servizio del pasto da casa nelle scuole, ma questo termine potrebbe saltare Gennaio Nel secondo semestre, le famiglie che oggi hanno chiesto di esentare i figli dalla mensa scolastica potrebbero ripensarci, creando ulteriore caos Foto: La legge Al momento la legge non contempla il caso del pasto da casa da consumare a scuola. Per questo, l'Asl dichiara di non avere competenza ufficiale nel controllo di quei bambini che non mangiano in mensa. Però, visto che il numero delle famiglie pro-panino sta crescendo, ha deciso di fare un decalogo dei cibi consigliati Foto: REPORTERS SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 9 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato E la Regione porterà il caso all'attenzione del governo il caso 24/09/2016 Pag. 3 diffusione:123081 tiratura:170229 Il governo frena sulla crescita anche nel 2017 il Pil sotto l'1 % Def, lunedì le nuove stime in consiglio dei ministri. In aumento anche il deficit La manovra in salita, servono più risorse Padoan ribadisce: «No a nuova flessibilità» Andrea Bassi ` R O M A Il nuovo Documento di economia e finanza sarà approvato dal governo molto probabilmente lunedì. Tutto è praticamente pronto. Ma per il via libera sarà necessario attendere la «validazione» delle stime da parte dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio. È un atto dovuto, senza il quale la nota di aggiornamento non può essere approvata. L'organismo guidato da Giuseppe Pisauro ha espresso dei rilievi sul quadro «tendenziale», quello che indica quale sarebbe l'andamento del Pil di quest'anno e del prossimo anno, a bocce ferme, senza cioè nessun intervento da parte del governo. Per il 2016 Palazzo Chigi e Tesoro puntavano a indicare una crescita vicina all'1%, attorno allo 0,9%. Ieri Pier Carlo Padoan si è detto ottimista, ma è possibile che l'asticella, dopo il confronto con l'Ufficio parlamentare di bilancio, debba essere portata ancora più giù, attorno allo 0,7%-0,8%. La parte alta della forchetta è la stessa indicata dall'Ocse nelle sue previsioni di due giorni fa. Quella bassa è invece quella considerata come più probabile dal Centro Studi di Confindustria. Lo 0,7% del Pil è un dato già acquisito per il 2016. Il punto è che molti previsori ritengono che l'economia si sia fermata, e dunque potrebbe non crescere più negli ultimi due trimestri dell'anno. Ma il vero punto centrale non è tanto la stima del Pil del 2016, piuttosto quella del 2017. E anche in questo caso le notizie non sono buone. Ad aprile il governo aveva stimato che il prossimo anno l'economia sarebbe cresciuta dell'1,4%. Da settimane Palazzo Chigi e Tesoro avevano messo in conto di dover correggere anche questo dato, ma pensavano di poter stare comunque sopra o attorno all'1%. Il quadro tendenziale, quello che non tiene conto della prossima manovra di bilancio, molto probabilmente conterrà un valore inferiore alla soglia psicologica dell'1%. È possibile che la stima possa fermarsi ad uno 0,7-0,8%, anche in questo caso in linea con quanto dice l'Ocse. Che appare anche ottimista rispetto ad altri centri di analisi. Secondo Confindustria il prossimo anno il Pil non andrà oltre lo 0,5%. Ma c'è anche chi dice che farà ancora peggio, come Ihs Global Insight (0,4%) o Citigroup (0,3%). Se il quadro tendenziale è questo, il punto è capire quanto espansive saranno le misure che il governo metterà in campo e che si ripercuoteranno sul «quadro programmatico». Le riforme e gli incentivi inseriti nella prossima legge di Stabilità potrebbero far aumentare il prodotto fino all'1-1,2%. Comunque sia, la manovra partirà in salita. Il deficit per il 2016 dovrebbe salire al 2,5%, e quello per il 2017 inizialmente stimato all'1,8% (già comprensivo di quasi 7 miliardi di flessibilità per bloccare l'aumento dell'Iva previsto per il prossimo anno), dovrà essere rivisto al rialzo. L'intenzione del governo sarebbe quella di tenerlo allo stesso livello di quest'anno, quindi attorno al 2,5%. Fuori dal deficit, poi, il governo vorrebbe tenere 7-8 miliardi di spese di ricostruzione e per i migranti. Ieri, in realtà, parlando al Tg1 , il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha voluto sottolineare due concetti. Il primo è che nel 2014 l'Italia è uscita prima dalla recessione grazie alle misure del governo. Il secondo è che non è intenzionato a chiedere nessuna flessibilità all'Ue, ma ha intenzione di usare al meglio le poche risorse che ci sono per sostenere gli investimenti. LE IPOTESI Si vedrà. Ma anche ipotizzando che Bruxelles consenta di portare il deficit fino al 2,5% il prossimo anno, gli spazi non saranno infiniti. Insieme a quanto già concesso, la stampella europea potrebbe bastare probabilmente solo ad azzerare l'aumento dell'Iva, che vale in tutto 15 miliardi, sette dei quali già coperti con la flessibilità ottenuta un anno fa. Il nuovo spazio sarebbe dunque tra i 7 e gli 8 miliardi. Tutte le altre misure, dalle pensioni, al rinnovo dei contratti, fino all'ecobonus e ai superammortamenti, dovranno essere finanziati con altre risorse. In pista c'è una spending review da 3-3,5 miliardi di euro, soprattutto basata sulle spese della sanità. E il fondo sanitario potrebbe nuovamente essere congelato, bloccando o riducendo l'aumento di 2, miliardi previsto per il prossimo anno. Un punto che vede contraria il ministro della Salute SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL DOCUMENTO 24/09/2016 Pag. 3 diffusione:123081 tiratura:170229 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Beatrice Lorenzin, che ieri ha detto che ormai fare tagli alla sanità «è impossibile». C'è poi la nuova voluntary disclosure, la riapertura della regolarizzazione dei capitali esportati illecitamente all'estero, oltre ad alcune misure sui giochi. Foto: Il ministro Pier Carlo Padoan Foto: (foto LAPRESSE) Foto: L'AVVERTIMENTO DEL MINISTRO DELLA SALUTE LORENZIN: «IMPOSSIBILE FARE ALTRI TAGLI ALLA SANITÀ» 24/09/2016 Pag. 1 diffusione:14229 tiratura:29645 I silenzi della Lorenzin sul farmaco d'oro Silvia Mancinelli Come coniugare il diritto inviolabile alla salute con l'assegnazione di un «giusto prezzo»? Se lo chiedeva l' Aifa il 26 gennaio in merito al trattamento contro l'Epatite C tramite «Sofosbuvir» (il farmaco costa molto di più in Italia che negli altri paesi). La risposta, a nove mesi di distanza, non c'è. Il ministro della Salute, Lorenzin, evita di parlarne. Mancinelli a pagina 6 Sul farmaco d'oro regna il silenzio. Il Ministro della Salute, già nella bufera per la campagna sul Fertility day, non risponde lasciando a bocca asciutta migliaia di malati. L'Azienda del Farmaco risponde con note vecchie di mesi rispondendo a uno scaricabarile sulle spalle della sanità pubblica. Come coniugare il diritto inviolabile alla salute con l'assegnazione di un giusto prezzo? scriveva l'Aifa il 26 gennaio scorso sul proprio sito, proprio in merito al trattamento contro l'Epatite C tramite Sofosbuvir. La risposta, a nove mesi di distanza, pare non sia stata ancora partorita se ad oggi un'interrogazione in Senato prova a far chiarezza proprio sulla trattativa riservata con la casa produttrice per la definizione del costo e sulla gestione della vicenda. Il farmaco, secondo l'Azienda, segna un punto di non ritorno per aver messo in discussione i sistemi sanitari globali sulla valutazione del prezzo adeguato per un trattamento innovativo che promette di eradicare una malattia seria. Ma nei fatti risulta inaccessibile nel nostro Paese al punto da aver incentivato il«turismo terapeutico». Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, più volte contattata da Il Tempo, ha evitato di rispondere. «Impegnata in consiglio dei ministri» non ha trovato un minuto di tempo per ripondere a domande su un tema delicatissimo che sta a cuore a tantissima gente. D'altronde, come hanno tenuto a precisare dal suo ufficio stampa,«è l'Aifa che tratta il prezzo dei farmaci, il medicinale in questione è fornito gratuitamente dal sistema sanitario. Il paziente meno grave va a comprare medicinali in altri paesi, per gli altri non ha costo». Già, ma sulle casse dello Stato il prezzo proibitivo pesa, eccome. Perché se il Paese acquista il farmaco per curare i propri malati, e l'Italia è nello specifico uno dei paesi europei con il maggior numero di persone positive al virus (circa 800mila), sono i cittadini a pagare. E se il Ministero della Salute non tratta i prezzi, quanto meno ha il compito di vigilare sul loro andamento. Nella nota l' Aifa si chiedeva «su quali basi l'azienda farmaceutica avesse deciso il prezzo di lancio del sofosbuvir (il principio attivo) nello stesso momento in cui per gli stessi motivi, negli USA, il presidente della Commissione Finanza del Senato iniziava un'indagine formale nei confronti dell'Azienda. Dopo un anno e mezzo d'inchiesta non si sono usat mezze misure, arrivando a denunciare come l'Azienda abbia calcolato il prezzo di «posizionamento» iniziale del suo farmaco seguendo l'unico obiettivo della massimizzazione del profitto, a prescindere dalle conseguenze sulle persone e sui sistemi sanitari. La casa produttrice era consapevole che ad un prezzo di lancio pari a 84.000 $ per 12 settimane di trattamento il farmaco sarebbe stato fuori dalla portata di milioni di persone e avrebbe causato certamente problemi ai programmi assistenziali Medicare e Medicaid negli USA, ma è andata comunque avanti».In Egitto, dove il ciclo completo di cura costa 5mila volte di meno, il Ministro della Salute ha stipulato un accordo con la stessa casa farmaceutica, ha spiegato Lucio Barani (Ala) nell'interrogazione, riuscendo a fissare il costo della terapia a poco più di 800 euro. Il costo di produzione non supera, d'altronde, i 300euro. Eppure in Italia un ciclo completo di cura varia dai 40 ai 45mila euro. Secondo i pm di Torino in India il prezzo dello stesso farmaco sarebbe addirittura di un euro. Un caso limite e sul quale sarebbe opportuno fare delle verifiche, ma il principio attivo sofosbuvir costa comunque molto meno in qualsiasi altro paese rispetto a quanto pagano Europa o Usa. Di pochi giorni fa l'appello della FNOMCeO, la Federazione degli ordini dei medici chirurgi e odontoiatri, che chiedeva di rendere i farmaci anti epatite C accessibili a tutti i malati attraverso la produzione del generico a un prezzo più "abbordabile" per il Servizio sanitario nazionale. Già il 28 luglio scorso, in occasione della Giornata mondiale dell'Epatite, numerose associazioni hanno chiesto al premier «una maggiore accessibilità ai farmaci e risorse aggiuntive necessarie a garantire SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Bufera sull' Aifa e sul medicinale che in Italia costa 40 mila euro di più che in altri Paesi 24/09/2016 Pag. 1 diffusione:14229 tiratura:29645 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato un accesso universale alla terapia». Anche per porre fine al turismo farmaceutico Intanto, la Corte d'appello di Roma ha dato ragione a un malato di epatite che aveva comprato on line il farmaco in India e che gli era stato bloccato alla frontiera. 40-45 Mila euro Il costo di un ciclo di cura completo nel nostro paese per eradicare il virus dal paziente 800 Euro Una analoga cura ha un costo infinitamente più basso in Egitto e alimenta i viaggi terapeutici 24/09/2016 Pag. 6 diffusione:14229 tiratura:29645 E all' Aifa c'è anche il giallo degli incarichi sospetti* Tutti i punti interrogativi Dubbi su inconferibilità competenze e trasparenza Valeria Di Corrado Venti di guerra agitano l'Agenzia italiana per il Farmaco. Recentemente ha suscitato polemiche l'assunzione all'Aifa di due coniugi nel giro di un anno. Ne sono seguite due interrogazioni al ministro della Salute Beatrice Lorenzin che promettono scintille e il ricorso al Tar del Lazio di una candidata a un posto di dirigenza all'interno dell'Ente farmaceutico che ha visto sfumare l'occasione di una vita. Questi gli ingredienti di un "papocchio", o presunto tale, culminato il 6 maggio di quest'anno con la determina del direttore dell'Agenzia, Luca Pani, che ha assunto Gianluca Polifrone come direttore dell'Ufficio di Segreteria tecnica della Direzione Generale. Il 27 marzo del 2015 lo stesso dg Pani aveva assunto come collaboratrice anche Caterina Latronico, moglie di Polifrone, per un compenso di 135 mila euro lordi all'anno. Tra le righe delle interrogazioni parlamentari, una dei grillini e l'altra a firma del senatore Lucio Barani di Allenza liberalpopolare Autonomie (Ala), spunta il sospetto di un gioco di poteri. In entrambi gli atti parlamentari si fa infatti riferimento alla presunta «inconferibilità dell'incarico» di Polifrone, in virtù del precedente assunto in Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione), dove Polifrone aveva lavorato ricoprendo, secondo l'interrogazione di Barani, un ruolo chiave come responsabile unico del procedimento delle gare relative proprio ad Aifa. Dubbio sollevato anche da Laura Proietti, che aveva risposto insieme ad altre tre persone all'avviso pubblicato il 19 aprile dall'Aifa, e che dopo l'assunzione di Polifrone ha presentato ricorso al Tar. Nell'istanza i suoi legali scrivono, in base al dl n.39 del 2013: «(...) è prevista l'inconferibilità dell'incarico a coloro che nei due anni precedenti abbiano svolto incarichi in enti di diritto privato o finanziati dall'Amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico». Ulteriori perplessità vengono espresse dai grillini: sul portale web dell'Aifa non sarebbe stato pubblicato il compenso stabilito per il neo dirigente, inoltre «dal curriculum vitae di Polifrone pubblicato sul sito dell'Aifa non è dato rinvenire alcuna competenza specifica nel settore del farmaco né l'equivalente inquadramento presso l'amministrazione in cui era impiegato». Se la ricostruzione dei pentastellati risultasse fondata, l'omissione di questa informazione sul sito potrebbe significare la precisa volontà di nascondere un elemento non trascurabile. 135 Mila euro Il compenso lordo per l'incarico di Caterina Latronico Foto: Aifa La sede romana dell'Agenzia del farmaco SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Venti di guerra Moglie e marito assunti a distanza di dodici mesi. Due interrogazioni al ministro Lorenzin 23/09/2016 Pag. 95 N.39 - 29 settembre 2016 diffusione:137909 tiratura:221180 CERCASI FARMACISTA PER GRANDE DISTRIBUZIONE Per corner parafarmacia di un punto vendita GDO a Roma, si ricerca farmacista iscritto all'ordine professionale e con esperienza. Disponibilità immediata. Mail: [email protected] SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CERCHI LAVORO? LEGGI QUI! 24/09/2016 Pag. 115 N.39 - 4 ottobre 2016 diffusione:238295 tiratura:357160 IL SEGRETO della perfezione Il fondotinta è il primo passo per un make up impeccabile. Lo trovate coprente, levigante e antietà. Ma per evitare l'effetto maschera: sceglietelo del colore della vostra pelle a cura di Giulia Stolfa 1. Ha una consistenza leggera ma ricca The soft fluid long wear foundation SPF 20 di La Mer (95 €). 2. 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Luminoso, con tecnologia "Luce Liquida", Teint ideal-Fondotinta illuminante fluido di Vichy (27 €, in farmacia). Foto: Stili life: Ivan Serafino SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BELLEZZA 23/09/2016 Pag. 76 N.10 - ottobre 2016 diffusione:82704 tiratura:102610 Se il pediatra dice di no Uscire dall'ambulatorio del medico senza una ricetta ? Sembra brutto. E invece si cura bene pure se non si fa nulla. Non ci credete? Maria Cristina Valsecchi Il bimbo tossisce, ha mal di gola e qualche linea di febbre. "Dottore, può prescrivergli un antibiotico, oppure un aerosol, per aiutarlo a respirare meglio?". La risposta corretta che, in molti casi, il pediatra deve o dovrebbe dare è "no". I bambini italiani, infatti, consumano troppi antibiotici e troppi cortisonici per via inalatoria e spesso senza che ce ne sia davvero bisogno. È quel che emerge dall'ultima edizione dell'Osservatorio Nazionale sull'Impiego dei Medicinali, pubblicato dall'Agenzia del Farmaco, che contiene un focus dedicato al consumo dei medicinali per uso pediatrico. il punto di vista dell'intestino «Male che vada, non serve a nulla», è la convinzione fallace di tanti genitori che ritengono gli antibiotici innocui. «Invece questi farmaci hanno un impatto pesante sull'organismo», avverte la pediatra Adima Lamborghini. «Impatto che è giustificato e bilanciato soltanto quando vengono prescritti a ragion veduta. Gli antibiotici distruggono la ora batterica (microbioma) intestinale e quella delle vie respiratorie e rendono, paradossalmente, più esposti al rischio di infezioni». È utile, allora, in caso di necessità abbinare all'antibiotico la somministrazione di un probiotico, per ripristinare il microbioma danneggiato? «L'integrazione con probiotici può avere una certa utilità, comunque limitata, se si manifesta una diarrea da antibiotico, cioè se il farmaco ha evidentemente danneggiato la popolazione batterica intestinale», risponde la pediatra. «Se non c'è un problema specifico di diarrea, non è di alcun beneficio. Un probiotico contiene uno o pochi ceppi batterici, mentre il nostro organismo alberga numerosissimi ceppi e l'assunzione dell'antibiotico distrugge questa varietà. Occorrono diversi mesi perché il microbioma torni in uno stato di equilibrio in seguito alla somministrazione di un ciclo di antibiotici». «La metà dei bambini ha ricevuto almeno una prescrizione nel corso del 2014», dice Luca Pani, direttore generale dell'AIFA, «e i maggiori "consumatori" sono i bimbi fra i 3 e i 5 anni. Dei 20 principi attivi più utilizzati, 11 sono farmaci per l'apparato respiratorio e 5 sono antibiotici». Ma questi sono i medicinali "ad alto rischio di inappropriatezza", secondo un documento dell'Associazione Culturale Pediatri, che cioè spesso vengono prescritti - o sollecitati dalle famiglie- a sproposito. Vediamo perché. l'aerosol: inutile contro tosse e mal di gola antibiotici: solo contro le infezioni batteriche «Più dell'80% delle infezioni respiratorie è di origine virale e non batterica», spiega Pani, «e gli antibiotici non sono efficaci per trattare le infezioni virali». Somministrare un antibiotico a un bambino che ha l'inuenza oppure una sinusite, una faringite, una bronchite virali non risolve l'infezione, non abbrevia la durata della malattia, non attenua in alcun modo i sintomi. Lo espone, invece, al rischio di effetti indesiderati e di sviluppare resistenze batteriche al farmaco utilizzato. Che fare, allora? «Il pediatra può formulare una diagnosi con un sufficiente margine di probabilità basandosi su un ampio spettro di indizi: i sintomi manifestati dal bambino, la stagione, i segni clinici rilevati durante la visita. E poi comportarsi nel modo più appropriato», dice Anna Maria Falasconi, dell'Associazione Culturale Pediatri. Il che non vuol dire sempre "agire", ma spesso attendere vigilando, cioè somministrare al piccolo un analgesico antipiretico come il paracetamolo, per attenuare il fastidio e contenere i rialzi di temperatura, e aspettare che l'infezione passi da sola. «Solo in casi rari, con bambini molto piccoli o con problemi di salute particolari, è opportuno prescrivere antibiotici anche in presenza di un'infezione virale come copertura, cioè per prevenire sovrainfezioni batteriche», conclude Falasconi. Il principio attivo più utilizzato in età pediatrica è il beclometasone, un cortisonico che si somministra per via inalatoria attraverso l'aerosol. La sua indicazione è il trattamento dell'asma bronchiale, ma viene spesso prescritto a bimbi che hanno il mal di gola, la tosse, il raffreddore. Alla stessa categoria appartengono altri farmaci tra i più frequentemente somministrati ai bambini nel nostro Paese. «Non è dimostrata la loro efficacia contro i sintomi delle comuni infezioni delle SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato salute 23/09/2016 Pag. 76 N.10 - ottobre 2016 diffusione:82704 tiratura:102610 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato vie respiratorie», dice Anna Maria Falasconi. «Al contrario, la loro somministrazione prolungata nel tempo può provocare effetti indesiderati, che sono bilanciati dai benefici solo nei casi in cui questi farmaci sono davvero indicati». Tutt'al più si può fare al bambino raffreddato un aerosol di soluzione fisiologica per lubrificare le vie respiratorie e uidificare il muco, così da farlo respirare meglio. Si deve invece evitare di proporre aerosol o suffumigi con prodotti balsamici, perché c'è il rischio che possano scatenare reazioni anche gravi, a livello bronchiale. Paracetamolo: sì, ma senza demonizzare la febbre Il prodotto da banco più consumato dai bambini, invece, è il paracetamolo. Non è richiesta la prescrizione del medico per acquistarlo, ma è comunque opportuno chiedere consiglio al pediatra la prima volta che il bimbo ne ha bisogno, e in seguito seguire le sue indicazioni per il dosaggio e la frequenza di somministrazione. Il paracetamolo è un antipiretico, cioè abbassa la temperatura corporea, e un analgesico. Paracetamolo e ibuprofene sono gli unici due farmaci che esercitano questa azione che possono essere dati ai bambini. «Benché si tratti di prodotti da banco, vanno ugualmente somministrati soltanto nei casi in cui ce n'è realmente bisogno», osserva Adima Lamborghini, della Federazione Italiana Medici Pediatri. "Non serve ricorrere a un antipiretico per poche linee di febbre, perché la febbre è un fenomeno naturale e utile, che aiuta l'organismo a combattere l'infezione». La Società Italiana di Pediatria raccomanda quindi di somministrare questi farmaci solo quando la febbre è associata a malessere generale, mal di testa, dolori muscolari, allo scopo di alleviare il fastidio, e di non alternare o somministrare contemporaneamente paracetamolo e ibuprofene. «Il rischio è di sommare gli effetti indesiderati dell'uno e dell'altro, senza alcun miglioramento in termini di efficacia«, conclude Lamborghini. DEPOSITPHOTOS otite = antibiotico? L'otite è un disturbo molto fastidioso e doloroso. Il bimbo piange, si lamenta, non riesce a dormire di notte. È comprensibile che i genitori allarmati e preoccupati chiedano al pediatra di risolvere il problema il più rapidamente possibile. «Anche in questo caso, però, sarebbe un errore fare pressione sul medico perché prescriva subito al piccolo un antibiotico», osserva Adima Lamborghini, della Federazione Italiana Medici Pediatri. «Le otiti, come le infiammazioni delle vie respiratorie, nella maggior parte dei casi sono di origine virale e dunque non rispondono alla terapia antibiotica, ma guariscono spontaneamente nell'arco di 48-72 ore». Qual è, dunque, l'approccio giusto? «Visitando il bambino, il pediatra è già in grado di formulare un'ipotesi attendibile sull'origine dell'infezione, se batterica o virale», spiega Lamborghini. «Per esempio, se è coinvolto un solo orecchio, è più probabile che il responsabile sia un virus. Al contrario, se c'è secrezione dietro i timpani, è più probabile che si tratti di batteri. Se il medico ha ragione di pensare che l'infezione sia virale, dovrebbe prescivere al piccolo paziente solo un antidolorifico, paracetamolo o ibuprofene, per calmare il dolore in attesa che l'otite faccia il suo corso. Se dopo 48 ore la situazione non dovesse migliorare spontaneamente, sarebbe opportuno rivalutarla». Da evitare, secondo le linee guida più aggiornate, la somministrazione preventiva di antibiotici ai bimbi che soffrono di otite ricorrente. «Non serve a nulla e apre la porta al rischio di infezioni resistenti, gravi e difficili da trattare», dice la pediatra. 22/09/2016 Pag. 11 N.10 - OTTOBRE 2016 diffusione:112482 tiratura:185000 Sei intollerante al lattosio, ma goloso di dolci e non vuoi rinunciarvi? Sappi che in farmacia sono in vendita (senza ricetta) delle pastiglie di lattasi, l'enzima che consente di digerire il lattosio. «La compressa va presa 15 minuti prima dell'assunzione di cibi contenenti lattosio ed è in grado di digerire il lattosio contenuto in un bicchiere di latte. Queste compresse vanno riservate alle occasioni particolari e alle emergenze (ad esempio se sì è a cena fuori e non si può scegliere il menù), ma bisogna sapere che non funzionano sempre, soprattutto se si consumano elevate quantità di lattosio. La lattasi è inutile per gli allergici alle proteine del latte», spiega il dottor Luca Elli, responsabile del Centro per la Prevenzione e la Diagnosi della Celiachia a Milano. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 24/09/2016 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LE COMPRESSE "MACICHE" VITA IN FARMACIA 6 articoli 24/09/2016 Pag. 1 Ed. Bologna diffusione:251862 tiratura:369812 Premier testimonial della non sigaretta EMILIO MARRESE SE uno già non fumasse (come, purtroppo, chi scrive), dopo lo show di ieri prenderebbe seriamente in considerazione l'idea di cominciare. Soprattutto alla fine, quando una catena di lavoratori della Philip Morris dagli operai agli scienziati in camice bianco, si passano di mano in mano, come il testimone olimpico, il primo mattone, firmato dal premier testimonial, e posandolo sul maxischermo illuminano la gigantografia della neonata fabbrica. UNA coreografia finale da far impallidire tutto Canale 5 e anche un po' di socialismo reale, nella penombra da privée del tendone da 250 ospiti. Hanno anche provato la scena il giorno prima. E a quel punto il povero reietto fumatore, messo al bando dalla società (e anche da casa sua) come un appestato, un untore, finalmente ha avuto la sua rivincita. «Fumo responsabile» ha perfino detto Renzi, coniando lo slogan ossimoro. "Più forti, insieme" è lo slogan scelto invece dalla Philip Morris che il Presidente del consiglio parafrasa parola per parola, seducente, affabulatorio come sempre. Tutti i notabili applaudono in platea: ministri, sindaci, imprenditori (Vacchi, Gnudi, Marchesini), professoroni (Ubertini, Bergami), generali, prefetti, manager, coltivatori, tabaccai. La PM aveva deciso di investire, in un primo tempo, un milione su questo gran gala (con Ilaria D'Amico a presentare, si dice) poi ha ben pensato di devolvere 500 mila euro alla Croce Rossa e ripiegare su una presentazione pomeridiana più sobria, pur suggestiva. Senti parlare di coraggio, eccellenza, cambiamento, innovazione, tecnologia. scommessa visionaria, «la più grande fabbrica costruita in Italia negli ultimi vent'anni»: e tu fumatore, rassegnato al pubblico disprezzo, ti senti per una volta, per un'ora, perfino orgoglioso. Fumare dà lavoro, fa bene all'economia, fa bene ai terremotati, alla tua regione, manca poco ti dicano che fa bene alla salute ma no, quello no. E tutto merito del mio orribile vizio! «Affrontare il problema della salute è un obbligo morale» rassicura il grande boss mondiale della Philip Morris, il greco André Calantzopoulos, con enfasi. «Nei prossimi decenni ci sarà un miliardo di fumatori - è dispiaciuto, si vede - ma noi possiamo cambiare prospettive di salute e di vita». Quasi ti commuovi, tu fumatore, e il pensiero va al ministro della Salute Lorenzin e ai suoi creativi decisamente molto più maldestri. La fiaccola che accende il bracere della cerimonia, però, non brucia. Perché la scommessa del "fumo responsabile" è la non combustione: qui si produrrà per tutto il mondo l'iQos, un aggeggio che scalda una minisigaretta di tabacco vero, non una sigaretta elettronica, e che (secondo il qui presente fumatore, che se l'è comprato due mesi fa) pare funzionare. «Prodotto a potenziale rischio ridotto» è la corretta definizione. In Giappone, dove ha esordito nel novembre 2014, ha convinto già un milione di tabagisti. In Italia, dove è sul mercato da pochi mesi, non ha ancora sfondato: si auguravano una partenza un po' più scattante e un tantino di preoccupazione da parte dei vertici, in realtà, c'è. «Io e i miei collaboratori ci stiamo giocando una parte del nostro futuro» dice non a caso, nel suo discorso introduttivo, il presidente di Philip Morris Italia. Nel nostro Paese ci sono solo cinque boutique (le chiamano con misura "embassy", ambasciate)e un centinaio di rivenditori autorizzati, la diffusione insomma è poco oltre la fase di rodaggio. Da Crespellano si punta a venti mercati nazionali globali (fin qui sono nove). E la PM si augura che arrivino prima o poi tutte le autorizzazioni dagli organi mondiali e nazionali preposti per poter pubblicizzare il prodotto, in quanto non sigaretta né sigaretta elettronica,sui quali la legge vieta notoriamente gli spot. Intanto, un grande spot l'ha fatto Renzi. PER SAPERNE DI PIÙ www.pmi.com www.matteorenzi.it Foto: Matteo Renzi durante il suo intervento alla Philip Morris VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 24/09/2016 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL RACCONTO 24/09/2016 Pag. 61 Ed. Torino diffusione:163662 tiratura:241998 Assalta la farmacia "Non arrivo alla fine del mese" ANTONELLA TORRA Rapina farmacie perché non riesce ad arrivare a fine mese. E' quanto ha confessato un pensionato, Raffaele Gammino, 68 anni, di Moriondo Torinese, ai carabinieri della compagnia di Chieri che lo hanno arrestato giovedì sera. L'uomo è stato bloccato da una pattuglia in borghese mentre usciva di corsa dalla Farmacia San Rocco ad Andezeno. Era l'ora di chiusura, nel negozio non c'erano più clienti. Il pensionato è entrato nel locale e ha minacciato la titolare Fernanda Orlandi impugnando una pistola (poi rivelatasi giocattolo, l'uomo per camuffarla aveva tolto il tappino rosso) e un coltellaccio da cucina, con una lama da 18 centimetri. Si è fatto consegnare l'incasso, 800 euro circa, poi, per ritardare l'allarme e riuscire a far perdere le proprie tracce, ha chiuso la dottoressa nel bagno legandola al lavandino con dei laccetti elettrici. Non era il suo giorno fortunato però: una pattuglia dei carabinieri di Chieri stava facendo controlli contro furti e rapine nella zona e passava proprio davanti alla farmacia quando i militari hanno visto il pensionato uscire di corsa. Lo hanno inseguito e bloccato dopo pochi metri. Subito dopo i militari si sono avvicinati alla farmacia per accertare che cosa avesse portato via il rapinatore e hanno sentito le urla della dottoressa, sono entrati in bagno e l'hanno liberata. La donna era terrorizzata e sotto choc. Il pensionato è stato portato in caserma. «Non volevo fare del male a quella donna - ha raccontato ai carabinieri - ma devo vivere con la pensione minima e non arrivo a fine mese». L'uomo non ha una casa, ogni tanto è ospite di una sorella, a volte di amici, quasi sempre dorme in auto. Nei mesi scorsi l'uomo aveva rapinato un'altra farmacia in zona, quella di Arignano. E i carabinieri non escludono sia l'autore di altri furti. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 24/09/2016 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Arrestato a Chieri 24/09/2016 Pag. 63 Ed. Novara diffusione:163662 tiratura:241998 Un clic contro la burocrazia «Quanto tempo si perde per la burocrazia». E' uno sfogo che capita spesso di sentire, magari in coda a qualche sportello o all'uscita di un ufficio. Moduli, carte, fogli: plichi di «scartoffie» che spesso rallentano e a volte ostacolano la vita dei cittadini. C'è però un alleato: l'informatica. Oggi infatti l'utilizzo della rete e l'uso sempre più frequente di servizi on line rendono più facile l'accesso a informazioni e il rapporto tra persone, uffici, enti, luoghi e associazioni. I siti Internet degli enti - in primi quelli di Comuni, Province o sportelli della pubblica amministrazione - nella maggior parte dei casi, sono dotati di un'area dedicata ai servizi per il cittadino, tramite la quale, in alcuni casi, è possibile persino interagire con gli uffici, evitando code e disagi. Sulle pagine web delle pubbliche amministrazioni si trovano infatti tutte le informazioni che riguardano la città e le zone limitrofe, ma anche moduli da compilare, schede, richieste e domande da inviare on line comodamente dal computer di casa. Tramite Internet è possibile iscriversi a una biblioteca, cercare un libro e prenotare il ritiro senza perdere tempo. In molti casi poi tramite i siti comunali o specifici per il cittadino è poi possibile effettuare il calcolo on line di alcune tasse ed entrare in contatto con l'Urp (ufficio relazioni con il pubblico), creato per semplificare il rapporto tra le persone e l'amministrazione. In molte occasioni tramite i siti Internet degli enti pubblici gli interessati hanno la possibilità di segnalare le problematiche relative alla città e la necessità di interventi di manutenzione, per quanto riguarda i punti luce, i buchi nelle strade, il verde cittadino, tombini otturati o danneggiamenti del manto stradale e dei complementi di edilizia pubblica. In molti casi sarà sufficiente inviare una mail all'indirizzo indicato, per ricevere risposta e avere la conferma che l'avviso è stato recepito. Tra le procedure e on line anche la richiesta della tessera elettorale in caso di smarrimento, la prenotazione del passaporto e la segnalazione del passaggio di proprietà del proprio veicolo, o il cambio di residenza. Non mancano le informazioni che riguardano i servizi sociali, benefici come i bonus bebè, l'assegno maternità e quello per le famiglie composte da nuclei numerosi. I siti comunali e quelli dedicati ai servizi per il cittadino raggruppano poi informazioni utili per la gestione degli anziani, i cittadini stranieri; ma anche indirizzate ai più giovani, riguardanti lo sport, le associazioni, i punti d'incontro, gli ospedali, le farmacie e l'elenco degli eventi culturali che la zona offre. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 24/09/2016 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'uso efficace della rete è il miglior alleato per eliminare code e disagi 24/09/2016 Pag. 51 Ed. Abruzzo diffusione:123081 tiratura:170229 LA STORIA Un dipendente della Asl finge di essere malato e finisce nei guai. L'uomo, in servizio come magazziniere nella farmacia dell'ospedale Santissima Annunziata di Chieti, ha messo in piedi un'autentica sceneggiata per ottenere una convalescenza retribuita. Ma è stato identificato e scoperto dalla Divisione anticrimine della Questura di Chieti, nello specifico dal Posto fisso di Polizia del policlinico con il vice sovrintendente Lorenzo Fagnano: S.M., 48 anni, di Chieti, verrà denunciato per truffa e falso ai danni dell'Inail. Secondo le indagini, tutto nasce da un banale diverbio tra colleghi di lavoro nell'ambito di una circostanza alquanto curiosa avvenuta un paio di settimane fa. Uno dei magazzinieri della Farmacia trova con sua grande sorpresa, all'interno dei locali, una biscia: probabilmente, il serpente è riuscito ad entrare nell'ospedale passando da una finestra lasciata aperta. Fatto sta che l'uomo, temendo il peggio, chiede aiuto agli altri dipendenti. Improvvisamente, scoppia una discussione: secondo S.M., il collega ha usato un tono di voce sgarbato e irrispettoso. Così il quarantottenne si allontana dal posto di lavoro, raggiunge il vicino pronto soccorso del Santissima Annunziata e racconta ai medici di essere stato aggredito e picchiato dal suo collega. I sanitari riscontrano una distorsione alla spalla e S.M. viene dimesso con una prognosi di sette giorni. Una volta emesso il referto medico, il Posto di polizia vuole vederci chiaro in quanto la dinamica dei fatti esposta dal magazziniere non convince fino in fondo. I dubbi si dimostrano fondati perché le indagini permettono di scoprire il trucco. LE TESTIMONIANZE Dai successivi accertamenti, infatti, emerge che il dipendente ospedaliero ha simulato l'infortunio sul posto di lavoro - in conseguenza di un'aggressione risultata poi totalmente inventata - per ottenere una convalescenza retribuita. La testimonianza delle altre persone che hanno assistito alla scena conferma che si è trattato di una montatura: il magazziniere che ha trovato la biscia non ha sfiorato neppure con un dito il quarantottenne. Che adesso rischia pesanti guai giudiziari perché verrà segnalato alla Procura di Chieti. Gianluca Lettieri © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 24/09/2016 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dipendente Asl finge di essere malato «Io, aggredito da un collega. Ma è falso» 24/09/2016 Pag. 12 Ed. Rovigo diffusione:106784 tiratura:150223 «Un ragazzo d'oro: era il figlio ideale» Dolore in paese per la morte di Marco - PORTO VIRO - «ERA un ragazzo d'oro, il figlio che tutti desideriamo avere». È questa il ricordo che i cittadini di Porto Viro hanno di Marco Tessarin, morto giovedì, a 20 anni, in un incidente d'auto. «Era gentile, bello, uno studente modello, è sempre stato il primo della classe», dicono molti amici e conoscenti in lacrime, pensando alla tragedia. Marco era uno studente universitario e frequentava il secondo anno di odontoiatria all'università di Bologna. Giocava a calcio nel Loreo, era tifoso della Juventus e collezionava figurine. Infatti ogni anno completava un album di figurine della sua squadra del cuore. Da giovanissimo aveva giocato a calcio anche nella squadra dell'oratorio di San Giusto, a Porto Viro. Aveva una fidanzatina e alcuni amici hanno raccontato che anche a casa di lei c'è disperazione per la tragica notizia. Due anni fa Marco aveva fatto il test universitario per entrare nella facoltà di Medicina; lo aveva passato, ma l'università da frequentare sarebbe stata a Messina. Non era voluto partire e quindi aveva scelto di frequentare la facoltà di farmacia all'università di Ferrara. Nel frattempo si era liberato un posto all'università di Bologna, nella facoltà di odontoiatria. Marco aveva quindi scelto Bologna, dove studiava prima che il tragico incidente ponesse fine alla sua giovane vita. «I genitori sono distrutti - dicono alcuni conoscenti di Porto Viro -, ci dispiace tanto, sono conosciuti da tutti come brave persone». Il padre si chiama Luca Tessarin, ha 53 anni e lavora come contabile all'azienda Xodo di Porto Viro e per un periodo ha avuto anche uno studio di consulenza; la madre Vanda lavora invece come impiegata da Cattelan gas. Marco aveva anche un fratello più grande, Andrea, che è ingegnere. Ora tutti si stringono attorno alla famiglia, in questo momento di dolore. Marco ha perso la vita alle 14 di fiovedì, sulla strada che costeggia l'argine del fiume Po, all'altezza di Cavanella Po. Guidava una Volkswagen Polo che si è scontrata con un'Audi guidata un ragazzo di 30 anni di Rosolina con una 19enne di Adria. Uno scontro mortale per Marco, mentre i due sono rimasti feriti non gravemente. La salma del giovane è stata portata all'obitorio dell'ospedale di Adria. Il ragazzo e la ragazza che erano sull'Audi sono stati ricoverati alla casa di cura di Porto Viro. Lui è stato portato subito in reparto osservazione per un poli trauma, lei ha un omero rotto, ma non sono in pericolo di vita. Barbara Braghin VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 24/09/2016 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PORTO VIRO IL 20ENNE STUDIAVA ODONTOIATRIA A BOLOGNA. GIOVEDÌ L'INCIDENTE 24/09/2016 Pag. 25 Ed. Levante diffusione:47842 tiratura:67319 Anca, spalla, ginocchio: via alle visite gratuite A ottobre a Rapallo, nel reparto di Ortopedia: saranno aperte a tutti, iniziativa unica in Liguria LO SCREENING È consigliata la prenotazione in particolare a chi abbia già avuto segnali allarmanti SIMONE ROSELLINI RAPALLO. Visite gratuite ad anca, spalla e ginocchio, per capire se e quali problemi ci siano ed intervenire prima che degenerino. Sono aperte a tutti, anche se non residenti nella Asl 4, e verranno svolte, ad ottobre, per una iniziativa unica in Liguria, nella struttura di ortopedia che esegue oltre duemila interventi all'anno ed ha sede nell'ospedale "Nostra Signora di Montallegro" di Rapallo (più la traumatologia d'urgenza che è a Lavagna). Essa è stata abbondantemente descritta come un punto di assoluta eccellenza della sanità ligure, sia dai vertici della Asl che da quelli della Regione, ieri, nella conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa: «Qui abbiamo uno staff di dodici ottimi professionisti, che operano in una struttura all'avanguardia - commenta infatti la direttrice generale della Asl, Bruna Rebagliati - Il blocco operatorio è un modello a livello nazionale, addirittura con due sale attrezzate con sistema multimediale». «L'ortopedia di Rapallo è un punto di riferimento in Liguria e noi vogliamo puntare sulla valorizzazione delle eccellenze esistenti», dice l'assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale. In vista della riorganizzazione ospedaliera della Asl 4, di cui si saprà qualcosa di concreto «per fine anno, visto che dal primo ottobre diventa operativa l'agenzia Alisa e avviamo il percorso», sembra proprio che si possa scommettere che la componente "acuti" dell'ospedale di Rapallo non sia destinata a ridimensionamenti. Comunque, l'assessore ne riparlerà diffusamente con i componenti della nuova agenzia e con la Asl, fatto salvo, aggiunge Viale, «che è nato un modello ligure della sanità, con l'agenzia unica che non ha precedenti in Italia e con le aziende che si coordinano come mai avvenuto in passato». Quella delle "Settimane della salute in ortopedia" non è una novità assoluta, perché viene riproposta per la seconda edizione, dalla Asl 4, con il "supporto non condizionante" di Johnson & Johnson Medical Spa. Da luned ì prossimo, chiunque sia interessato ad un controllo ortopedico potrà prenotarlo chiamando lo 0185/683584, dalle 12 alle 13.30 delle giornate tra luned ì e venerd ì . Dieci persone al giorno, le visite, rigorosamente gratuite, saranno effettuate dal luned ì al venerd ì il pomeriggio (16 - 18.30) e il sabato al mattino (10 - 12.30): dal 10 al 15 ottobre quelle all'anca, dal 17 al 22 quelle alla spalla, dal 24 al 29 al ginocchio. A chi è consigliato prenotarsi? «In particolare, a chi abbia avuto i primi campanelli d'allarme - spiega Maurizio Rogai, responsabile della struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia della Asl 4 - come i dolori, specie se persistenti, e la difficoltà nel completare piccoli gesti quotidiani». Nei casi più estremi, il percorso si conclude impiantando protesi, che, rispetto al passato, però, ora, contano su «tecniche anestesiologiche poco invasive e interventi rispettosi dei tessuti. Anche i materiali della protesi presentano caratteristiche molto simili all'osso e garanzie di lunghissima durata». Poi, è importante la riabilitazione precoce, «per ripristinare quelle funzioni che la patologia ha compromesso - spiega Luciano Contrino, responsabile della Medicina fisica riabilitativa a Rapallo -, contrastare il dolore e la stasi circolatoria, oltre a migliorare il movimento articolare e la forza muscolare». Alla presentazione delle settimane di visite speciali hanno preso parte anche il presidente dell'Ordine dei Medici di Genova, Enrico Bartolini, Francesco Turrin di Federfarma (enti che patrocinano l'iniziativa o vi collaborano, cos ì come la Fimmg), il vicesindaco di Rapallo Pier Giorgio Brigati e il consigliere regionale della Lega Alessandro Puggioni. Foto: Da gioved ì prossimo il reparto di Ortopedia dell'ospedale di Rapallo ospita dieci visite gratuite al giorno VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 24/09/2016 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L' ASSESSORE REGIONALE VIALE LODA LA DIVISIONE CITTADINA: «PUNTO DI RIFERIMENTO, È UNA DELLE ECCELLENZE» PROFESSIONI 6 articoli 24/09/2016 Pag. 37 diffusione:163662 tiratura:241998 Dossier antidoping violato Spuntano anche gli azzurri medagliati Gli atleti italiani coinvolti ALBERTO DOLFIN La caccia alla streghe non si ferma. Emergono nuovi atleti nella lista «strappata» da alcuni abili hacker alla Wada, in cui sono enumerati tutti coloro che hanno assunto per uso terapeutico e con regolare certificato sostanze che avrebbero causato la positività in un controllo antidoping durante l'ultima Olimpiade. Dopo aver chiamato in causa pesci grossi del calibro di Rafa Nadal, Mo Farah e Simone Biles, ecco che in questo elenco, che non tiene in considerazione la privacy, compaiono anche i nomi di alcuni azzurri saliti sul podio di Rio: il pallavolista Emanuele Birarelli (bentelan), la nuotatrice di fondo Rachele Bruni (formoterolo), la pallanotista Teresa Frassinetti (prednisolone), il canottiere Matteo Lodo (beclometasone), lo schermidore Paolo Pizzo (formoterolo). «Non capisco il polverone» Non si tratta di doping, ma di farmaci assunti per problemi di salute e a far chiarezza sono i diretti interessati, a cominciare dalla Frassinetti, argento nella vasca brasiliana: «Sono stata autorizzata a prendere il cortisone per bocca perché avevo una bronchite che mi trascinavo da un mese e mezzo. Avevo provato a prendere 5 antibiotici diversi ed ero in un momento in cui dovevo trovare una soluzione perché rischiavo di non partire per l'Olimpiade. Essendo un soggetto predisposto, visto che da quando ho vent'anni soffro d'asma per i postumi di una brutta broncopolmonite con successiva pleurite, mi sono sottoposta alle visite mediche al Coni e si è convenuto che fosse l'unica soluzione possibile». Dunque, ecco l'esenzione. Tutto alla luce del sole. Ad infastidire il centroboa del Setterosa, semmai, è la messa in piazza di informazioni private: «Non capisco questo polverone che si è alzato e trovo scorretto che si siano rese pubbliche anche problematiche personali, non nel mio caso, ma ad esempio in quello della ginnasta americana (Biles, ndr)». Deciso e pungente come in pedana anche Pizzo, argento a Rio nella spada a squadre: «Se sono presente io in questa lista, credo che allora ci saranno tutti. Sono l'ultimo a poter essere tacciato di doping. Il formoterolo lo prendevo tempo fa per un problema di asma e quindi avevo chiesto l'esenzione. Da anni ormai non lo assumo più perché ho superato il problema. Negli ultimi tempi, mi sono sottoposto a tantissimi controlli». c Volley Emanuele Birarelli, argento Scherma Paolo Pizzo, argento a Rio Canottaggio Matteo Lodo, bronzo a Rio Nuoto 10km Rachele Bruni argento a Rio Teresa Frassinetti Centroboa del Setterosa, 30 anni, argento alle Olimpiadi PROFESSIONI - Rassegna Stampa 24/09/2016 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sostanze proibite, ma prese dietro esenzione medica 24/09/2016 Pag. 29 diffusione:106784 tiratura:150223 Nuove voci nella precompilata Veterinari, occhiali e farmaci da banco ROMA PRECOMPILATA 2017 più agevole per il cittadino. Il pacchetto dati preconfezionati, che i contribuenti si troveranno nella dichiarazione dei redditi, si arricchisce di utili novità tra le quali spiccano farmaci da banco (anche omeopatici), occhiali e spese veterinarie. Lo ha stabilito il recente provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate in attuazione al decreto del ministro dell'Economia e delle Finanze del 1° settembre 2016. La crescente platea di soggetti tenuta a comunicare al Sistema tessera sanitaria (gestito dalla Ragioneria generale dello Stato) le spese sanitarie sostenute dai cittadini nel corso del 2016 annovera - nel dettaglio - psicologi, infermieri, ostetriche e ostetrici, tecnici sanitari di radiologia medica, ottici (limitatamente a occhiali, lenti a contatto e liquidi), parafarmacie e, più in generale, ipermercati e supermercati distributori al pubblico di farmaci o erogatori di servizi medici (dall'elettrocardiogramma ai test per la glicemia - solo per fare un esempio). NON È TUTTO: anche i veterinari iscritti all'albo dovranno inviare, per via telematica, al Sistema tessera sanitaria le spese sostenute quest'anno dalle persone fisiche per animali legalmente detenuti, a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, secondo le tipologie individuate dal decreto del ministero delle Finanze n. 289 del 2001. Dopo le novità dello scorso anno spese sanitarie (al netto dei farmaci da banco), universitarie, funebri, per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica e contributi per la previdenza complementare - piombano quindi in dichiarazione ulteriori voci di spesa. Milioni di dati supplementari per il cui trattamento, a tutela della privacy, il Garante della protezione dati personali ha previsto un rigido protocollo. Riconoscendo in particolare al cittadino il pieno e totale diritto di opporsi all'inserimento delle spese sanitarie nella precompilata, nonostante - anche in riferimento al 2016 - sia stato confermato il trasferimento dei dati esclusivamente in forma aggregata per ogni singolo contribuente. TRE I PASSAGGI di tutela previsti e ribaditi. Primo: i nuovi soggetti sanitari inviano al sistema i dati relativi alle prestazioni erogate. Secondo: il Mef rende disponibili all'Agenzia delle entrate i dati di ciascun contribuente in forma aggregata. Terzo: in base alle modalità definite in accordo con il Garante, l'Agenzia delle entrate elabora il dato delle spese sanitarie e lo inserisce nella precompilata. Che nel 2017 sarà quindi ancora più completa. Per un Fisco attento a non richiedere al cittadino quanto già di propria conoscenza. r. r. 2,2 miliardi L'ammontare delle tre 'finestre' concesse dalle norme hanno portato nuovi piani di rateizzazioni nel 2014 e 2015 24.308 Le domande di riammissione ai nuovi piani di rate presentate in un mese: dal 20 agosto al 20 settembre 30 giugno La rateizzazione dev'essere decaduta entro questa data (compresa) per poter presentare una nuova richiesta PROFESSIONI - Rassegna Stampa 24/09/2016 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2017 24/09/2016 Pag. 29 diffusione:40181 tiratura:65422 Nuove voci nella precompilata Veterinari, occhiali e farmaci da banco ROMA PRECOMPILATA 2017 più agevole per il cittadino. Il pacchetto dati preconfezionati, che i contribuenti si troveranno nella dichiarazione dei redditi, si arricchisce di utili novità tra le quali spiccano farmaci da banco (anche omeopatici), occhiali e spese veterinarie. Lo ha stabilito il recente provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate in attuazione al decreto del ministro dell'Economia e delle Finanze del 1° settembre 2016. La crescente platea di soggetti tenuta a comunicare al Sistema tessera sanitaria (gestito dalla Ragioneria generale dello Stato) le spese sanitarie sostenute dai cittadini nel corso del 2016 annovera - nel dettaglio - psicologi, infermieri, ostetriche e ostetrici, tecnici sanitari di radiologia medica, ottici (limitatamente a occhiali, lenti a contatto e liquidi), parafarmacie e, più in generale, ipermercati e supermercati distributori al pubblico di farmaci o erogatori di servizi medici (dall'elettrocardiogramma ai test per la glicemia - solo per fare un esempio). NON È TUTTO: anche i veterinari iscritti all'albo dovranno inviare, per via telematica, al Sistema tessera sanitaria le spese sostenute quest'anno dalle persone fisiche per animali legalmente detenuti, a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, secondo le tipologie individuate dal decreto del ministero delle Finanze n. 289 del 2001. Dopo le novità dello scorso anno spese sanitarie (al netto dei farmaci da banco), universitarie, funebri, per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica e contributi per la previdenza complementare - piombano quindi in dichiarazione ulteriori voci di spesa. Milioni di dati supplementari per il cui trattamento, a tutela della privacy, il Garante della protezione dati personali ha previsto un rigido protocollo. Riconoscendo in particolare al cittadino il pieno e totale diritto di opporsi all'inserimento delle spese sanitarie nella precompilata, nonostante - anche in riferimento al 2016 - sia stato confermato il trasferimento dei dati esclusivamente in forma aggregata per ogni singolo contribuente. TRE I PASSAGGI di tutela previsti e ribaditi. Primo: i nuovi soggetti sanitari inviano al sistema i dati relativi alle prestazioni erogate. Secondo: il Mef rende disponibili all'Agenzia delle entrate i dati di ciascun contribuente in forma aggregata. Terzo: in base alle modalità definite in accordo con il Garante, l'Agenzia delle entrate elabora il dato delle spese sanitarie e lo inserisce nella precompilata. Che nel 2017 sarà quindi ancora più completa. Per un Fisco attento a non richiedere al cittadino quanto già di propria conoscenza. r. r. 2,2 miliardi L'ammontare delle tre 'finestre' concesse dalle norme hanno portato nuovi piani di rateizzazioni nel 2014 e 2015 24.308 Le domande di riammissione ai nuovi piani di rate presentate in un mese: dal 20 agosto al 20 settembre 30 giugno La rateizzazione dev'essere decaduta entro questa data (compresa) per poter presentare una nuova richiesta PROFESSIONI - Rassegna Stampa 24/09/2016 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2017 24/09/2016 Pag. 29 diffusione:81509 tiratura:120211 Nuove voci nella precompilata Veterinari, occhiali e farmaci da banco ROMA PRECOMPILATA 2017 più agevole per il cittadino. Il pacchetto dati preconfezionati, che i contribuenti si troveranno nella dichiarazione dei redditi, si arricchisce di utili novità tra le quali spiccano farmaci da banco (anche omeopatici), occhiali e spese veterinarie. Lo ha stabilito il recente provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate in attuazione al decreto del ministro dell'Economia e delle Finanze del 1° settembre 2016. La crescente platea di soggetti tenuta a comunicare al Sistema tessera sanitaria (gestito dalla Ragioneria generale dello Stato) le spese sanitarie sostenute dai cittadini nel corso del 2016 annovera - nel dettaglio - psicologi, infermieri, ostetriche e ostetrici, tecnici sanitari di radiologia medica, ottici (limitatamente a occhiali, lenti a contatto e liquidi), parafarmacie e, più in generale, ipermercati e supermercati distributori al pubblico di farmaci o erogatori di servizi medici (dall'elettrocardiogramma ai test per la glicemia - solo per fare un esempio). NON È TUTTO: anche i veterinari iscritti all'albo dovranno inviare, per via telematica, al Sistema tessera sanitaria le spese sostenute quest'anno dalle persone fisiche per animali legalmente detenuti, a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, secondo le tipologie individuate dal decreto del ministero delle Finanze n. 289 del 2001. Dopo le novità dello scorso anno spese sanitarie (al netto dei farmaci da banco), universitarie, funebri, per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica e contributi per la previdenza complementare - piombano quindi in dichiarazione ulteriori voci di spesa. Milioni di dati supplementari per il cui trattamento, a tutela della privacy, il Garante della protezione dati personali ha previsto un rigido protocollo. Riconoscendo in particolare al cittadino il pieno e totale diritto di opporsi all'inserimento delle spese sanitarie nella precompilata, nonostante - anche in riferimento al 2016 - sia stato confermato il trasferimento dei dati esclusivamente in forma aggregata per ogni singolo contribuente. TRE I PASSAGGI di tutela previsti e ribaditi. Primo: i nuovi soggetti sanitari inviano al sistema i dati relativi alle prestazioni erogate. Secondo: il Mef rende disponibili all'Agenzia delle entrate i dati di ciascun contribuente in forma aggregata. Terzo: in base alle modalità definite in accordo con il Garante, l'Agenzia delle entrate elabora il dato delle spese sanitarie e lo inserisce nella precompilata. Che nel 2017 sarà quindi ancora più completa. Per un Fisco attento a non richiedere al cittadino quanto già di propria conoscenza. r. r. 2,2 miliardi L'ammontare delle tre 'finestre' concesse dalle norme hanno portato nuovi piani di rateizzazioni nel 2014 e 2015 24.308 Le domande di riammissione ai nuovi piani di rate presentate in un mese: dal 20 agosto al 20 settembre 30 giugno La rateizzazione dev'essere decaduta entro questa data (compresa) per poter presentare una nuova richiesta PROFESSIONI - Rassegna Stampa 24/09/2016 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2017 24/09/2016 Pag. 31 diffusione:195791 tiratura:291497 Cancellara e l'Italia tra i nuovi hackerati Nel quinto elenco anche il ciclista svizzero e 5 azzurri Pizzo e Bruni esentati 4 anni: «Ma noi siamo tranquilli» STEFANO ARCOBELLI ANDREA BUONGIOVANNI La quinta ondata è, numericamente, la più rilevante. Sono 41 gli atleti presenti nel nuovo elenco di Fancy Bears, gli hacker che, sabotando il database della Wada, rendono pubblici i nomi di campioni praticamente tutti medagliati olimpici a Rio - che hanno fatto ricorso a esenzioni mediche che hanno consentito loro di assumere farmaci viceversa vietati all'antidoping (TUEs). Il totale sale a 107, di 25 sport (i nuovi sono canoa, judo, pallavolo, tennistavolo, tiro a volo e vela), mentre i Paesi coinvolti diventano 23. Ai 16 noti (Stati Uniti e Gran Bretagna, con 25 e 23 rappresentanti, restano i più presenti), si aggiungono Croazia, Giappone, Serbia, Sudafrica, Svizzera, Svezia e... Italia. GLI AZZURRI Cinque gli azzurri interessati: lo schermidore Paolo Pizzo, in Brasile argento a squadre nella spada, la nuotatrice Rachele Bruni, argento nei 10 km del fondo, il pallavolista Emanuele Birarelli, a sua volta d'argento, il canottiere Matteo Lodo, bronzo nel quattro senza e la pallanotista Teresa Frassinetti, argento col Setterosa. Anche per questi casi va chiarito che non si tratta di positività e che non c'è alcun rischio di squalifica. Nessuno ha infranto regole. Le esenzioni vengono concesse dalle agenzie nazionali antidoping o dalle federazioni internazionali di riferimento e «vidimate» dalla Wada. Semmai è opportuno distinguere tra chi le ha ottenute per episodi isolati e chi, invece, per lunghi periodi. I CASI È il caso, quest'ultimo, di Pizzo e della Bruni: entrambi hanno usufruito di TUEs dall'ottobre 2010 all'ottobre 2014, entrambi per formoterolo (salificato con l'acido fumarico è il principio attivo di farmaci per malattie respiratorie). Lei, in particolare, l'ha ricevuta dal dottor Cornel Marculescu. Pizzo è sereno: «Sono tranquillo - dice - anche perché non uso più il prodotto da qualche anno, prima peraltro assunto in quantità minime per un problema d'asma». Idem la Bruni: «Da anni assumo un prodotto per problemi d'asma sostiene - l'esenzione non serve nemmeno più». Per Birarelli (Bentalan, un antinfiammatorio e prednisolone, esenzione per 20 giorni nel settembre 2015, periodo in cui era infortunato), Lodo (Beclometasone, altro antinfiammatorio, assunto dal 28 luglio al 4 agosto scorsi su approvazione di Nado Italia) e la Frassinetti (a sua volta prednisolone, dal 22 al 26 luglio, da Nado Italia per una bronchite) si tratta di episodi circoscritti. STRANIERI Tra gli stranieri di quest'ultima tornata, oltre al pallanotista croato Ivan Krapic, neo acquisto del Posillipo, spicca il ciclista svizzero Fabian Cancellara (TUEs nel 2011 e nel 2013 per trattamento a reazione allergica a punture di ape), che proprio ieri ha confermato il no ai Mondiali di Doha, possibile ultima gara importante della carriera, nonché i maratoneti statunitensi Galen Rupp e Shalane Flanagn, compagni di allenamento di Mo Farah. © RIPRODUZIONE RISERVATA I CINQUE ITALIANI EMANUELE BIRARELLI PALLAVOLO SOSTANZA: BETAMETASONE E PREDNISOLONE PERIODO: DAL 2/9/2015 al 23/9/2015 rachele bruni NUOTO SOSTANZA: FORMOTEROLO PERIODO: DAL 28/10/2010 AL 20/10/2014 TERESA FRASSINETTI PALLANUOTO SOSTANZA: PREDNISOLONE PERIODO: DAL 22 AL 26 LUGLIO 2016 MATTEO LODO CANOTTAGGIO SOSTANZA: BECLOMETASONE PERIODO: DAL 28 LUGLIO AL 4 AGOSTO 2016 PAOLO PIZZO SCHERMA SOSTANZA: FORMOTEROLO PERIODO: DAL 19/10/2010 AL 19/10/2014 PROFESSIONI - Rassegna Stampa 24/09/2016 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Doping Le rivelazioni di Fancy Bears 24/09/2016 Pag. 31 diffusione:195791 tiratura:291497 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato il numero 41 Sono gli atleti presenti nel nuovo elenco di Fancy Bears, il quinto della serie Foto: Lo svizzero Fabian Cancellara, 35 anni, nella cronometro vinta a Rio AFP PROFESSIONI - Rassegna Stampa 24/09/2016 33 22/09/2016 Pag. 53 N.10 - OTTOBRE 2016 diffusione:112482 tiratura:185000 Specialista in Pneumologia e Geriatria Dopo molti anni trascorsi in ospedale è direttore sanitario di una Rsa di Milano con annesso centro Alzheimer [email protected] DORME SEMPRE Gentile dottor Piccolo, mia zia novantenne, complessivamente in buona salute considerati gli anni, da circa un mese dorme praticamente tutto il giorno, si alza soltanto se insisto, non vorrebbe neanche mangiare, né prendere le medicine. Secondo lei dietro questo atteggiamento si nasconde qualche patologia? Mi piacerebbe trovare un modo per farla tornare a essere attiva e partecipe alla vita com'era una volta. Spero tanto ci possa aiutare a trovare una soluzione. Nel ringraziarla e nell'attesa di conoscere il pensiero a riguardo, cordialmente la saluto. Email Gentile lettore, l'anziano spesso può manifestare il proprio disagio in tanti modi: uno di questi è il rifiuto del cibo e dei farmaci e/o dormire continuamente. Restare a letto e dormire durante le ore diurne potrebbe essere segno di una profonda astenia, ma anche di depressione, scarsa motivazione, solitudine, mancanza di interessi o di familiari (ma questo non sembrerebbe il vostro caso, visto l'interessamento alla zia). Il cervello è una macchina "pigra" in presenza di una attività costante, mentre un "ambiente arricchito", come affermano gli esperti, stimola le strutture cerebrali. Occorre pertanto far alzare il paziente dal letto, invitarlo a camminare, guardare la televisione, sfogliare riviste, parlare con i familiari e ascoltare della musica. Occorre motivare l'anziano che altrimenti non ha nulla da fare e rimane in uno stato di letargia che peggiora giorno per giorno e lo costringe a letto. L'ideale sarebbe una visita medica da parte del curante per valutare se è il caso di aprofondire la situazione clinica. Saluti. FORTI BRUCIORI Caro dottor Piccolo, le chiedo aiuto per aiutare a curare mio padre, di 93 anni, che lamenta forti bruciori ed è già stato operato alla prostata. Ora è in terapia con Ciproxin 250. Potrebbe indicarci una cura o degli antibiotici? Grazie mille per la sua gentile attenzione. Cari saluti. Maria, Rovereto Gentile Maria, il Ciproxin è un farmaco a base del principio attivo chiamato Ciprofloxacina da cui prende il nome, appartenente alla categoria degli antibatterici chinolonici e nello specifico fluorochinoloni. Si tratta di un antibiotico efficace per le infezioni delle vie urinarie (cistiti, prostatiti, eccetera) e può essere prescritto con ricetta RR, medicinali soggetti a prescrizione medica. In realtà tutti gli antibiotici sono efficaci nel momento in cui una urinocoltura con antibiogramma ci rivela l'efficacia di ognuno di loro su quel tipo di infezione: se dovessero continuare i bruciori sarebbe necessario effettuare tale esame. Ai fini dell'efficacia della cura è fondamentale rispettare la terapia antibiotica alla lettera, ma sarebbe opportuno visti i dolori lamentati da suo padre, che si rivolgesse al suo medico di base per indagare a fondo sulle reali cause di tale infezione. In questo modo sarà possibile debellare la problematica alla radice. Cordiali saluti. Caro dottor Piccolo, ho letto che in in Italia l'artrosi interessa circa 4 milioni di persone. Ne sarebbero colpiti anziani e soggetti in età lavorativa (18-60 anni). Cosa si può fare per prevenirla? Grazie mille. Carlo, Roma , Gentilissimo Carlo, con il termine artrosi si indica generalmente una degenerazione delle cartilagini di un'articolazione. Quando si sommano più fattori di rischio, come età e sovrappeso, *\ l'artrosi può diventare sintoma| tica. Le modalità variano in ma; j niera importante sia per ognuno f di noi, sia per i vari tipi di artico> lazione. L'attività fisica adeguata : può essere un ottimo elemento preventivo. Cordiali saluti. PROFESSIONI - Rassegna Stampa 24/09/2016 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato GERIATRIA