CROAZIA : da Split alle Kornati e ritorno
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CROAZIA : da Split alle Kornati e ritorno
C ROAZIA : da S plit alle K ornati e ritorno La base ACI di SPLIT a 425 km via autostrada da Trieste è un punto ideale di partenza per una settimana tra le isole Incoronate. Premesso che in zona le possibili varianti di rotta e tragitto sono infinite, eccoVi alcuni veloci consigli per una crociera di sicura riuscita. INGREDIENTI : -Un catamarano con 4 cabine doppie + 2 singole nelle prue, o altra barca comoda e veloce ( € 4.400,oo/ sett. in Luglio-Agosto ) -Un cuoco capace di cucinare qualsiasi cosa anche con 30 nodi di vento -10 taniche d’acqua da 25-30 litri ciascuna, consigliate per evitare i porti sempre affollati -100 bottiglie di minerale per non scendere troppo a terra nei supermercati ( quantità consigliata per 8-10 persone ) -Una cambusa ricca ed assortita, salvo il pesce che troverete quasi in ogni rada dove ci sia una casetta con un pescatore -Voglia di vivere la vacanza senza l’assillo dei marina a tutti i costi , dei ristorantini “quelli giusti” e della folla da passeggiata. Il programma, vi stupirà, ma inizia la Domenica…sappiamo che gli imbarchi avvengono normalmente il sabato nel pomeriggio e voi sarete stanchi per i km fatti per raggiungere Split. Ricordate che da Trieste a Split via autostrada ( in parte in costruzione ) avrete 425 km con due frontiere Italia-Slovenia, Slovenia-Croazia. Nell’agosto 2007 la parte terminale era in parte a una corsia con inevitabili colonne di decine di chilometri. Per chi abita in Emilia-Toscana o più a sud suggeriamo il traghetto da Ancona a Split. Ne esiste una versione veloce ma cara ( 1 auto e 4 persone andata in solo 4 ore costo indicativo 800 € per andata e ritorno ) ed una versione economica molto più lenta che vi farà perdere una notte in navigazione. il sabato pomeriggio lo passerete dunque a studiarvi la barca, sistemare il bagaglio e fare un programma, mentre la sera la dedicherete ad una bella visita alla città, merita con il suo lungomare e il centro storico. Anche se caro suggeriamo di prendere una barca che funge da taxi collettivo che parte proprio fronte la capitaneria nel marina ACI di Split…una camminata fino al centro è lunga e il ritorno non sarà certo gradito. Numerosi ristoranti meritano una visita, anche se pochi sono all’altezza..spesso vi imbatterete in menù un po’ troppo turistici. La barca vi verrà consegnata con pieno acqua e carburante, controllate comunque con cura i livelli e ricordate che al vostro rientro dovrete rendere la barca con i serbatoi pieni.e.per questo giusto all’uscita del porto sulla sinistra troverete la stazione carburanti. Se rientrate il venerdì sera troverete la fila per il rifornimento. Il posto barca la notte del sabato è a pagamento, il prezzo varia da barca a barca e potrà essere dai 50 ai 100 € , monoscafi o catamarani secondo la taglia…stessa cosa se rientrate il venerdì sera, la notte del venerdì sarà a vostro carico. Basterà presentare i documenti in capitaneria . Al rientro, del personale all’imboccatura del marina vi guiderà all’ormeggio più appropriato..numerose società hanno posti fissi. Potrete anche contattarli sul canale vhf. Per le auto, il marina dispone di posti auto, ma spesso in stagione sono tutti esauriti, potrete parcheggiare liberamente in uno spiazzo sorvegliato solo di giorno a poche centinaia di metri dalla sbarra del marina ACI . Consigli per il chek-in : non ritenetevi soddisfatti e non firmate nulla se non dopo aver controllato tutto con cura assieme al personale della società di noleggio, anche le cose più ovvie a volte nascondono sorprese. Per prima cosa tuffatevi con la maschera e verificate che la carena non abbia danni o segni particolari, è importante questa operazione perché la società di noleggio al vostro rientro farà immergere un suo sub per il controllo e se trovasse difetti sarà difficile dimostrare che non ne siete responsabili. Al chek-in la società vi farà firmare che per loro la carena è integra…bene fidarsi, ma non fidarsi è meglio. L’immersione in porto è sgradevole, capisco, potreste farla appena fuori e poi eventualmente rientrare ,sta a voi fare questo sforzo. Mettete in moto il motore e portatelo a diversi regimi in folle, innestane la marcia avanti e quella in retro verificando che non ci siano rumori strani e accelerando leggermente rendetevi conto che l’invertitore faccia il suo lavoro, controllate l’efficienza delle spie di allarme olio e temperatura, guardate lo scarico e lo sputo acqua di raffreddamento, poi spegnetelo e controllate il livello olio con l’asticina. In navigazione in caso di allarmi, spegnete subito il motore e chiamate la società di noleggio per avere istruzioni, non fidatevi di autorizzazioni verbali a proseguire, in caso di danno al motore potreste essere incolpati di negligenza. Aprite i rubinetti dell’acqua nei bagni ed in cucina, fate caricare e scaricate più volte l’acqua del o dei wc, verificate che le pompe svuotamento docce funzionino a dovere e non ci siano i filtri intasati. Se ne avete il tempo, dopo aver collegato la linea 220 v a terra, dopo qualche ora controllate l’impianto acqua calda, la carica delle batterie. Anche d’estate l’acqua calda a bordo è utile. Verificate tutte le luci di bordo interne e di via, la funzionalità della o delle pompe di sentina elettriche, dell’autoclave, del caricabatteria e delle batterie, controllate che nella o nelle prese accendisigari 12v ci sia corrente altrimenti il telefonino o il gps portatile come lo caricate ? Controllate l’impianto 220 v con la presa in banchina, verificate che le prese interne diano 220 v e che il caricabatteria sia acceso.Controllo preciso delle dotazioni di sicurezza e del tender con relativo motore, assicuratevi che ci sia benzina e taniche di riserva.Aprite e alzate le vele, ricordatevi che se non lo fate, al rientro sarà difficile contestare eventuali scuciture non verificate alla partenza.Fatevi spiegare bene come funzionano sia gps, pilota, loch-eco e vhf, a volte l’antenna del gps è collegata all’interruttore del pilota.Importante, verificate che il gps cartografico spesso sempre più presente, abbia la sua cartuccia installata, altrimenti vi darà solo una mappa di fondo e la posizione. Naturalmente nel tavolo carteggio devono essere presenti carte nautiche e portolani sufficienti, come squadrette , righello e gomma-matita, una bussola da rilevamento, un binocolo. Per finire verificate inventariando il materiale cucina e eventuali forniture extra se le avete chieste, come kit cuccetta e bagno ( lenzuola, cuscini, coperte, asciugamani ). PRIMO GIORNO ( Domenica ) Da SPLIT a NECUJAN 43° 23’ 04” Nord 16° 18’ 79” Est 8 mg per 217° Consigliamo un bel bagno alla baia di Necujan sull’isola di O. Solta , da Split sono 8 miglia per 217° tanto per provare la barca, giocare con i delfini, capire se siete stati fortunati con il tempo. La navigazione è a vista, la baia è ben individuabile dalle numerose barche all’ancora. Profondità, dai 10 al 20 metri, nella parte più profonda, esposta ai venti da Nord, riparata sugli altri quadranti. Altro sito interessante in alternativa è Maslinika o Sesula, nel lato Ovest dell’isola di O Solta. Due baie protette adatte anche all’ancoraggio notturno, riparate in parte da due isolotti Stipanska e Balcun. Da NECUJAN a ROGOZNICA 43° 31’ 77” Nord 15° 58’ 14” Est 21 mg divise in : 4,5 mg per c.a. 292° + 6,5 mg per 268° + 7,70 mg per 310° + 1 mg per 189° + 1,22 mg per 98° + 0,76 mg per 344 ° Da Necunjan, poi dopo pranzo, l’ideale è spostarsi per la notte a Rogoznica a 21 mg per Nord-Ovest al fine di avvicinarsi al parco delle Kornati. La riparatissima baia di Rogoznica è divisa in due da un isola collegata a terra verso nord da un ponte. Consigliamo, se non avete necessità della banchina, di ormeggiare a Nord-Est dell’isola per avere massimo riparo e vicinanza con il caratteristico paesino a portata di tender. I fondali sono sui 5-10 metri ottimi tenitori, la rada non è affollata e potrete fare il bagno in acque pulite, al contrario della parte ovest dove sono in banchina o alla boa centinaia e centinaia di barche. Anche nella parte Nord della baia a Sibenska Luka o a Stupii è possibile ancorare ma sarete più lontani dal paese anche se ancora più riparati dall’eventuale vento che dovesse montare nella notte. Consigliamo una visita ad un lago incassato nelle rocce del promontorio che chiude a Ovest la baia sul lato Ovest del porto di Rogoznica. Una parte del caratteristico paesino raggiungibile con il tender LA RICETTA…….IL PESCE SALATO AL FORNO a cura di Moreno Da Prato Orate, Dentici, o qualsivoglia pesce, si potrà preparare con poco impegno e con ottimi risultati. Prendete il pesce e dopo averlo pulito dalle interiora, lavatelo e inseritegli nella pancia una fettina di limone e qualche aroma : alloro, timo, salvia ecc… Adagiatelo in una teglia da forno e passategli del sale fino in senso opposto alle squame. Infornate. Dopo pochi minuti la pelle comincerà a seccarsi. Quello è l’indice che la cottura è a buon punto. Giratelo e proseguite la cottura anche dall’altro lato. A questo punto toglietelo dal forno e con l’aiuto Di forchetta e coltello, con facilità si toglierà la pelle, lasciando il pesce in pratica pronto. Aggiungete solo un po’ d’olio e pepe. Cucinate più pesci della stessa dimensione contemporaneamente, se volete SECONDO GIORNO ( Lunedì ) Da ROGOZNICA all’isola di ZIRJE 43° 38’ 05” Nord 15° 41’ 22” Est 13 mg per 299° Oggi dovrete fare circa 26 miglia in due tappe…. Prima tratta da Rogoznica alla baia Stupica Vela nella parte meridionale dell’ isola di Zirje, 13 mg. Consigliamo questa tappa intermedia Perché la baia è bellissima, grande e riparata, nel lato settentrionale della baia alcune rovine dominano sia la baia che la parte settentrionale dell’isola e lo sguardo si perde verso le propaggini delle isole Kornati. Suggeriamo, se rimaneste per la notte, di salire al tramonto fino alle rovine ed ammirare lo spettacolo sull’arcipelago….un’ esperienza unica. Fermatevi comunque per un bagno ed un pranzo, basta un’ancora con 50 m di catena a 200-300 mt da riva ed è inutile andarsi ad infilare tra le boe sotto costa…la nostra filosofia è..”evita i guai e stattene lontano dagli altri…ci guadagni sicuramente” Stupica Vela isola di Zirje Vista dalle rovine , sguardo in direzione 90° Cata Lagoon 380 a destra Posizione ottimale per eventuale fuga Da Stupiva Vela ZIRJE a O RAVNI ZAKAN 43° 43’ 37” Nord 15° 25’ 93” Est 13 mg per c.a. 296° Per la notte suggeriamo un ancoraggio tra le isole di O Ranvi Zakan ,O Kameni Zakan, O Lunga, O Gominjak, esse formano un cerchio nel quale potrete trovare un buon ancoraggio con tutti i venti, fino a 20-25 nodi…fondo buon tenitore, posizionatevi sottovento scegliendo al momento una delle 4 isole, potrete anche buttare una cima a terra, qui si usa, ma attenti che il vento non giri, altrimenti di fianco farete fatica a resistere, vi raccomandiamo sempre tanta catena e lontano da tutti….dormirete sonni tranquilli mentre attorno a voi succede il finimondo come abbiamo potuto assistere noi durante la notte con 25-28 nodi da sud. Yachts con ancore sovrapposte, barche che aravano, si riposizionavano, ridavano solo i soliti 10 metri di catena perché evidentemente pensano che sia sprecata ed infine riaravano e così avanti tutta la notte….noi e alcuni più saggi, tanto calumo, nessuno dietro, mai spostati di un metro…..raccomandiamo comunque allarme GPS impostato per ancoraggio, è utile. L’acqua è sempre bellissima, pulitissima, sito silenzioso, magico, qualche casa su Ravnj Zakan, un ristorante, una banchina…delle pecore, In mare non entra facilmente, ma le isole basse fanno passare il vento. Quattro isole attorno al vostro ancoraggio sono meglio di una. Calma piatta, fondali dai 10 al 20 metri. Possibile piccola banchina a terra con relativo ristorante. Sconsigliato se vento da Sud, troppo esposto LA RICETTA…….IL PANE FRESCO A BORDO a cura di Moreno Da Prato Versate in una ciotola un chilo di farina, un cucchiaio raso di sale e mescolate. Unite una bustina di lievito di birra liofilizzato sciolto in un bicchiere e mezzo di acqua tiepida in cui avrete sciolto anche un cucchiaio di zucchero. Quando il lievito comincia a reagire ( fa una schiumetta ) unirlo alla farina ed Impastare per un tempo stimato in venti minuti circa, necessario per formare una palla morbida ed elastica. A questo punto mettete a lievitare la pasta in una ciotola per almeno due ore, coperta da un canovaccio, lontana da correnti d’aria ed ad una temperatura di circa trenta gradi, non difficile da trovare d’estate. Trascorso questo tempo avrete ottenuto una palla di pasta doppia. Infornate in forno Molto caldo per circa mezzora, lasciate intiepidire e servite. Prima di iniziare, un suggerimento, ungetevi le mani con poco olio di oliva, così facendo, quando andrete ad impastare, non vi riattaccherà la pasta alle mani e lavorerete meglio. TERZO GIORNO ( Martedì ) Da O RAVNI ZAKAN a isola KATINA 43° 52’ 58” Nord 15° 13’ 27” Est 14 mg per c.a. 306° Oggi andremo fino a ZUT passando dall’isola di Katina . La navigazione avviene tra la grande isola O Kornat a Est e O Lavsa, Piskera, O Mana, O Levrnaka , a ovest in una specie di budello dove il vento si incunea ma non alza onda. Farete bordi tra isolotti e scogli, con miriadi di ancoraggi per il bagno, spesso selvaggi ed alcuni con piccoli villaggi dove potrete fare i rifornimenti. Nonostante gli stretti passaggi, alcuni dei quali larghi meno di 500 metri ed altri di 900 m, vi consentiranno comunque virate o abbattute sicure grazie ai fondali che non scendono mai al di sotto dei 10 metri. Se il vento resta al di sotto dei 20 nodi date randa e genoa e non fate i pigri come ho visto spesso, navigando solo con il genoa o addirittura a motore, vento e mare piatto non si trovano tutti i giorni. Fate lavorare l’equipaggio, si divertiranno e li farete affiatare come una vera squadra. Non abbiate l’assillo della meta a tutti i costi, arrivate dove vi consentirà la navigazione a vela…non esiste nulla di più bello, un riparo lo troverete comunque. Arrivati a Katina suggeriamo il passaggio a sud dell’isola, direzione 78°, ci sono 5 metri di pescaggio, meglio attraversare a motore. Poi passata la strettoia vi troverete in una grande bacino, ancorate in una baietta subito a sinistra per 327° esposta a est , prestate attenzione ad una secca comunque segnata da una meda. La baia merita una discesa a terra con il tender. Un boschetto di ulivi cintato con muri a secco ricorda tempi passati ed una inerpicata fino al colmo dell’isola vi farà ammirare lo spettacolo delle isole selvagge. Profondità sui 10 metri. Da KATINA a ZUT 43° 53’ 00” Nord 15° 17’ 33” Est 2,37 mg per 68° + 1,20 mg per 125° Da Katina con comodo vi potrete spostare a Zut. Nella rada di Zut troverete un marina ACI con tutti i servizi, acqua, wc, supermarket ecc….e tanta gente in banchina. Personalmente abbiamo preferito un ormeggio meno convenzionale e molto più silenzioso su una piccola banchina di un ristoratore posizionato a sud ovest, che a patto di cenare presso il suo ristorante ci ha “regalato” l’ormeggio. Suggerimento..contrattate il prezzo della cena prima di accettare l’ormeggio soprattutto se siete numerosi. L’acqua viene data alla mattina ed è a pagamento, prezzo comunque molto ragionevole. L’acqua della rada è pulita e potrete sfruttare i servizi del ristorante…..A Zut potrete anche stare in rada, nella zona Nord e Nord Est darete fondo in 10 metri di acqua. Il sito è ripartissimo pressoché chiuso da tutti i lati. LA RICETTA….IL POLIPO BOLLITO a cura di Moreno Da Prato Dopo aver “sbatacchiato” il polpo su un tagliere, se piccolo, oppure al momento dell’acquisto sugli scogli, immergetelo tre volte in acqua bollente nella quale avrete messo precedentemente del sale, alcune foglie secche d’alloro, carote, sedano, cipolle. Lasciatelo cuocere circa un’ora. Spegnete e lasciatelo nell’acqua per almeno mezzora sempre coperto con un coperchio possibilmente di vetro. Toglietelo dalla pentola e tagliatelo a tocchetti dopo averlo spellato e condite con olio, prezzemolo, limone ed aggiustate di sale. QUARTO GIORNO ( Mercoledì ) Da ZUT a TRIPULJAC 43° 53’ 67” Nord 15° 09’ 58” Est parco di TELASCICA 1,55 mg per 284° + 1,36 mg per 241° + 1 mg per 292 ° + 1 mg per 246° + 2 mg per 294° + 0,5 mg per 204° A pochi passi dall’ancoraggio alla boa nella baia di Tripuljac scendendo con il tender, non mancherete la visita ed un bagno nel lago salato a poche centinaia di metri dalla riva, incassato nella collina a pochi metri dalla scogliera. Questa baia si trova nel parco di Telascica, un lungo budello largo da un massimo di 1 km a meno di 130 metri con una media di 600 metri. Potrete comunque fare dei bordi a vela in tutta sicurezza, anche qui i fondali non arrivano a meno di 10 metri anche vicino alla riva…prestate comunque attenzione ad alcuni scogli affioranti e a dei bassifondi. Raggiungerete questa meta partendo da Zut, rientrando nella rada del giorno precedente, quella con una meda . Passerete questa volta a nord dell’isola di Katina, anche questo passaggio è molto stretto, meglio farlo a motore, fondali sui 5 – 10 metri al centro delle segnalazioni…subito dopo il passaggio si apre e navigherete per 244 ° per meno di un miglio, sarete nel primo tratto del budello..ora virate a Nor-Ovest per 314° per 1,5 mg e seguite il flusso di barche …in direzione 241° arriverete alle boe per l’ormeggio al sito. Attenzione, per entrare in questo parco marino e terrestre vi verrà chiesto il pagamento di una tassa per barca e per numero di imbarcati…..del personale su di un gommone arriverà appena ormeggiati. Questa tassa non è da confondere con la tassa che vi verrà chiesta giornalmente quando approderete in zone abitate nel parco delle Kornati. una parte dell’equipaggio scelglie il passaggio a nord dell’isola Katina. Momento delicato per i bassi fondali ed il vento teso. Da TRIPULJAC all’isola di O LAVSA 43° 45’ 16” Nord 15° 21’ 96” Est 12 mg per 134° c.a. Dal vostro ormeggio a Tripuljac consigliamo una breve risalita verso la rada di U Telascica 1,6 mg per 330° e poi una bella discesa verso un approdo notturno come il profondo fiordo dell’isola di Lavsa. Nel fiordo troverete delle boe alle quali ancorarvi , oppure in centro al fondo del fiordo, potrete dare ancora . Il fondale è di fango e prestate attenzione , siamo tra i 5 ed i 2 metri ed anche meno. Non date troppa catena per non ruotare in modo diverso con le barche alle boe che hanno poco calumo. Se non c’è vento problemi zero, se il vento arriva state vigili. Nel lato Est del fiordo troverete un ristorante e delle casette di pescatori, potrete acquistare pesce freschissimo ed in emergenza qualche alimentare, ma non esiste un vero supermarket. Tutto è affidato alla generosità dei locali…noi abbiamo spuntato delle uova ….. da una gentile signora. Gli stretti passaggi ed il vento sui 25-30 nodi di giardinetto impegnano il randista sul winch di scotta nelle frequenti abbattute, al ritmo di una ogni 2-3 minuti, il tempo di fare un bordo nel canale …..randa, da lasca giardinetto a cazzata a ferro in centro, poi abbattuta e lascata velocemente di nuovo a giardinetto, genoa a farfalla velocità sui 10-11 nodi costanti in questa discesa verso l’isola di O Lavsa …il timoniere in secondo piano deve assecondare nella manovra. L’ancoraggio protetto con l’eremo di O Lavsa aperto solo a Nord Est per 35° c.a. QUINTO GIORNO (Giovedì ) Da O LAVSA all’isola di O DRVENIK V 43° 26’ 31” Nord 16° 10’ 63” Est 40 mg per 122° Oggi, penultimo giorno di crociera ci sposteremo dal nostro eremo notturno all’isola di Drvenik passando dall’isola di Zirje fermandoci nella baia di Tratinska a nord ovest 13 mg per 119° . La baia è ampia e ben protetta, fondali dai 20 ai 10 metri. Riparata dai quadranti Ovest-Nord-Est. Se non avete passato la notte nella baia a Sud, la famosa Stupica Vela, siete in tempo a rifarvi ed in tal caso dopo il bagno suggeriamo di scendere fino a questa baia 4 mg per 122° . Ricordate di scendere per vedere il tramonto dalle rovine . Per l’ormeggio valgono le indicazioni precedenti, se trovate una boa libera non troppo sacrificata tra altre barche bene, altrimenti centro rada e tanta catena. Se invece volete avvicinarvi a Split, consigliamo di scendere nel pomeriggio fino all’isola di O Drvenik ancorando in una bella baia Krknjas 27 mg per 123° parzialmente protetta da due isolotti e dei bassifondi. L’acqua è cristallina e di un bel colore verde. Se non avete problemi di pescaggio ormeggiate vicino a dei moletti tra la terra e le due isole . LA RICETTA….LINGUINE CON IL PESCE a cura di Moreno Da Prato Mettete in una teglia dell’aglio schiacciato, pomodorini tagliati in quattro parti, del prezzemolo, olio, del peperoncino ed adagiarci il pesce come una bustina, merluzzetti, nasello. Coprite con coperchio, possibilmente di vetro, per quindici minuti. Nel caso i pesci fossero grossi, girateli a metà cottura. Nel frattempo, portare a bollore l’acqua per la pasta salata e cuocere le linguine ( vanno bene anche gli spaghetti ) Quando cotta, scolare ed unirla al sugo di pesce che avrete precedentemente pulito dalle lische . Unite prezzemolo ed olio crudo a piacere, pecorino o parmigiano. SESTO GIORNO ( Venerdì ) Da O DRVENIK a MASLINICA a TROGIR e a SPLIT 43° 30’ 76” Nord 16° 14’ 89” Est 18 mg c.a. Ultimo giorno utile, consiglio da Drvenik salpare con comodo in mattinata per fare un bel bagno in una delle due baie sulla propagine ovest dell’isola di O Solta con direzione 157° per 2,5 mg …le baie sono in parte riparate da sei piccole isolette. Anche qui raccomandiamo molto calumo, fondali dai 10 ai 20 metri per ancorare. Nel primo pomeriggio consiglio di dirigervi verso Trogir direzione 358° per 6 mg e poi 69° per 2 miglia. La città vale una sosta, potreste anche fermarvi per la notte a condizione di salpare molto preso il sabato mattina per Split, 96° per 9 mg la barca va resa entro le 9-10 del mattino. Oppure dopo la visita alla città, spostarvi alla sera a Split prendendo contatto con il porto per farvi assegnare un posto barca. Questa ultima soluzione prevede meno stress per il giorno seguente. Vi ricordo il chek-out che verrà fatto con il personale della base, seguitelo per evitare malintesi al momento della resa della cauzione. Un palombaro controllerà la carena, in caso vi segnali danni, prendete coraggio e maschera per verificare voi stessi quanto segnalato, memori che al ceck-in avete controllato voi stessi l’integrità dello scafo con un immersione. Senza pretese di aver insegnato nulla, spero che una delle nostre esperienze vi sia utile per una felice crociera in questa area.