Scarica la Brochure - Partorire a Città di Roma
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Il nostro dipartimento materno infantile ha sempre messo al centro la coppia e il bambino, usando metodiche di parto dolce, sereno, senza dolore ma naturale e accogliendo le aspettative della donna e della coppia genitoriale. Anche quando si rende necessario un intervento chirurgico per partorire, è oggi possibile rendere più umano e naturale anche il parto cesareo, con il metodo del “cesareo dolce”. Questo metodo è già praticato sotto il nome di "natural cesarean” (St Thomas Hospital di Londra) o di “family centered cesarean” (Brigham Womens Hospital, Harvard University, Boston, USA) nei migliori ospedali degli USA e nel Nord Europa e da oggi è anche offerto, tra i primi in Italia, dall’equipe del dipartimento materno infantile di Città di Roma. Possono richiedere un Cesareo Dolce tutte le donne che debbono fare un parto cesareo programmato purchè in buona salute e a termine di gravidanza. Questo tipo di parto cesareo va richiesto in anticipo durante la visita ostetrica al proprio ginecologo e/o all’atto della prenotazione dell’intervento. I ginecologi, gli anestesisti e i neonatologi della struttura sono a disposizione nei loro ambulatori, per ulteriori informazioni e valutazione di idoneità a questo tipo di procedura. via Maidalchini 20 00151 Roma www.partorireacittadiroma.it tel: 3512791726 IL PARTO CESAREO DOLCE “Quale luogo più adatto per ricevere il bambino? Il ventre della donna ha la forma, la misura esatta del bambino. Convesso poco fa, ora concavo, sembra in attesa, come un nido. Inoltre il suo tepore, la sua elasticità, il fatto che salga e scenda secondo il ritmo della respirazione, la dolcezza, il calore vivo della pelle, tutto lo rende il luogo per eccellenza dove deporre il neonato.” – F. Leboyer Quali sono i vantaggi del contatto immediato e prolungato pelle-a-pelle? I benefici prodotti dall’immediato contatto pelle a pelle tra mamma e neonato sono così numerosi e ben documentati che molte organizzazioni internazionali come ad esempio l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’UNICEF, l’Accademia della Medicina dell’Allattamento, l’Accademia Americana dei Pediatri, lo propongono ogni qualvolta questo sia possibile e praticabile. Infatti, oltre a rafforzare il legame mamma-figlio, l’immediato con contatto pelle a pelle il calore del corpo materno aiuta a stabilizzare la temperatura del neonato che, essendo più tranquillo, presenta una frequenza cardiaca e respiratoria più regolari. La suzione del seno stimola nella madre la produzione di ossitocina favorendo l’espulsione della placenta e riducendo il rischio di emorragia. Il contatto pelle a pelle facilita inoltre il corretto attacco del neonato al capezzolo favorendo così l’inizio di un buon allattamento al seno. Le mamme che hanno praticato il contatto pelle a pelle ininterrotto nella prima ora di vita continuano più frequentemente ad allattare in maniera prolungata ed esclusiva. Con la metodica del cesareo dolce il neonato viene immediatamente dato in braccio alla mamma, prima ancora del taglio del cordone ombellicale, e questo favorisce i processi di adattamento neonatale dalla vita intrauterina a quella extrauterina. Si tratta dell’applicazione, durante l’intervento di taglio cesareo, di alcune procedure raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’UNICEF 1. contatto pelle a pelle mamma figlio immediato ed prolungato almeno per la prima ora di vita 2. possibilità, se desiderato, da parte della mamma e del papà di vedere la nascita del proprio figlio attraverso l’abbattimento temporaneo delle barriere visive tra campo operatorio e mamma al momento dell’estrazione fetale 3. estrazione fetale lenta e in due tempi, per facilitare l’attivazione fisiologica dei processi di adattamento neonatale alla nascita 4. taglio ritardato (almeno 30 secondi dopo la nascita) del cordone ombelicale, per favorire i depositi di ferro del neonato e prevenire l’anemia neonatale 5. immediata visita del neonatologo in braccio alla mamma e non sul lettino di rianimazione 6. mantenimento della temperatura materno-neonatale con appositi teli termici ad aria forzata a temperatura controllata 7. sorveglianza costante delle condizioni del neonato in braccio alla mamma da parte di una equipe esperta ed addestrata al riconoscimento precoce di eventuali distress neonatali (test di Silverman) 8. assistenza di un’ostetrica esperta per poter affrontare nel modo più naturale il primo incontro e il primo tentativo di ricerca del seno materno 9. alla fine dell’intervento, il papà, dopo aver collaborato ad un ulteriore taglio del cordone e all’identificazione neonatale di legge, insieme all’ostetrica potrà accompagnare il neonato al nido per la seconda visita post-natale del pediatra.