Coordinamento editoriale Cristina Gambaro, Lelia

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Coordinamento editoriale Cristina Gambaro, Lelia
LO/0436/2010
fashion free press
Lungolivigno Fashion, Via Plan 114, 23030 Livigno (SO), Italy, T: +39 0342 990258, F: +39 0342 990254, www.lungolivignofashion.com
anno 4 _ numero 7
Coordinamento editoriale Cristina Gambaro, Lelia Giacomelli - Hanno collaborato Simonetta de Pasca, Mara Palvarini, Chiara A. Moretti - Grafica e progetto Gandini&Rendina - Stampa RDS Web Printing - Redazione Via Besana 7, Milano - [email protected]
DSquared2
STRATEGIE
ANTI-FREDDO
i a nnuncia con le foglie che rendono gli a lberi doS
rati. Continua con i primi venti gelidi che spa zzano la pia nura. A rriva con le giornate che si accorcia no.
FRANCESCA
Verrà l ’ inverno... e por terà con sé la voglia di tessuti ca ldi e preziosi. A inizia re da l ca shmere, un f ilato
orma i indispensabile per la sua leggerezza e per il suo
ca lore. Continua ndo con il velluto millerighe e con il
t weed, ruvido come la regione da cui proviene, la Scozia delle isole. A rendere ca ldi a nche i mesi più freddi
ritorna no le pellicce, sdoga nate a lle sf ilate dopo due
decenni di ostracismo a nima lista. A pelo lungo, colorate e a ggressive, sono il materia le usato da lla testa a i
piedi, da l berretto a gli stiva li, pa ssa ndo per giacconi
e cappotti, stole e ma ntelle. Per rompere la monotonia monocromatica dei grigi e dei neri, la ricerca del
colore diventa qua si ossessiva. Tinte decise, a for ti
contra sti, qua si a ggressive. Ma che ha nno la for za di
tra sforma re un look, con il semplice tocco di un accessorio colorato. E come tendenze genera li? Se la donna
sceglie la femminilità con il ritorno dell ’abito che si
tra sforma da elega nte a informa le a seconda degli accessori indossati, l ’uomo predilige uno stile ca sua l
chic, più attento a lla qua lità dei tessuti, a l ta glio,
a lla fattura.
Piccole fashion blogger
crescono
ww.arialpina.com è questo l’indirizzo del blog di Lungolivigno, on
line dal mese di aprile. Bike, ricette, outdoor, wellness e soprattutto
fashion. Con i post della nostra neoblogger Francesca che crea per voi
look e accostamenti da capogiro.
I vostri commenti su:
www.arialpina.com
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IL RITORNO
DELLA
PELLICCIA
“M
Burberry London: Trench in lana con
bottoni contrasto e maniche rifinite
da alto bordo in pelliccia. Renna Sport
Bun: Cappa-stola volpe smokey.
Da Giuseppina 1941
Fay: Coat in montone con abbottonatura
asimmetrica fermata da moschettoni
in metallo brunito, maniche con risvolto.
Da Giuseppina 1941
eglio nude che in pelliccia” recitava all’inizio degli anni ‘90 una
campagna no furs con una giovanissima
Naomi Campbell che mostrava un corpo
perfetto insieme ad altre top model senza
veli, Tatiana Patitz, Fabienne Terwinghe,
Heather Stewart Whyte e Emma Sjolberg.
Sono passati venti anni e la pelliccia è ritornata. Prima in sordina con qualche collo,
qualche decorazione. Poi come un fiume in
piena sulle passerelle dell’inverno 20112012. Dove è la protagonista
assoluta.
In una versione selvaggia,
un po’ barbarica, che nulla ha
da spartire con il bon ton borghese del visone
anni ‘70 e ‘80. Con colli di volpe, colorati in improbabili nuance di blu. Con pelliccia di capra a pelo
lungo e arricciato, versione Mongolia. Di pelliccia
sono ponchos e cappotti, gilet e giubbottini ma anche borse e stivali. E anche dove si usano altri materiali, come nei piumini o
nei trench, non
mancano mai inserti in
pelliccia. Per
ricordare che la donna
dell’inverno
2012 è animalesca e
selvaggia.
1.
2.
Moncler: Piumino con
abbottonatura asimmetrica
e collo in visone.
Renna Sport
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Duvetica: Piumino lucido total black
con cappuccio.
Da Giuseppina 1941
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1. Car Shoe: Boot in ecomontone con risvolto
stondato suola in gomma bianca.
Renna Sport Shoes
2. Hogan: Shopping bag in mongolia
con manici in suede. Connaction
3
L
e borse di Fendi in pelle di diversi colori. I piumini Crust con le righe in evidenza. L’abito nero
di Palm & Arch con le maniche in fantasia colorata. Sono i contrasti e gli accostamenti forti
a dominare la moda che viene dal freddo.
Nulla deve essere scontato, tutto deve
essere pensato e accostato per stupire,
per catturare l’attenzione, pur nella
semplicità delle linee. Contrasti di
tessuti diversi. Come la maglia con
la pelliccia.
Contrasti di stile. Come l’abitino
elegante portato con l’aggressivo
stivale da biker. Contrasti di colori
forti e decisi: senape e viola, giallo limone e blu elettrico, petrolio e
arancione.
Giallo
È il colore del sole. Dà energia, forza,
vitalità. Chi lo preferisce tende al cambiamento e alla ricerca del nuovo. In Giappone
poteva indossarlo solo la famiglia reale. Nell’antica Grecia era il colore con cui si dovevano vestire i
pazzi.
2.
3.
1.
4.
Verde
È il colore della natura a cui corrispondono sensazioni di solidità, equilibrio, forza e costanza più un
comportamento perseverante. Il verde è il simbolo
della speranza, perché associato alla rinascita della
natura.
Blu
È il colore del silenzio, della calma, della spiritualità. Nella tonalità azzurra è il colore del mare e
del cielo e regala sensazioni di quiete e di armonia.
Per i cinesi è il colore dell’immortalità.
Arancio
È il colore del desiderio, legato alla energia fisica e
mentale, alla creatività. Libera dalle paure, stimola
l’indipendenza e la fiducia in se stessi. Esalta la crea‑
tività.
CHIARA RISPONDE
1. C
rust: Giubbino bicolore con bordi in maglia elastico, chiuso da zip.
Connaction
2. Pirelli: Anfibio in pelle con trafori e fondo in gomma anti-grip bicolore.
Connaction
3. Fendi: Borsa Anna in pelle bicolore con manico e possibilità tracolla.
Renna Sport
4. B
ea Yuk Muy: Maxi pull in cashmere con macro pois multicolor.
Da Giuseppina 1941
A cura di Chiara Allegra Moretti
Per avere consigli sul vostro look scrivete a [email protected]
Cara Chiara,
ad ottobre andrò al matrimonio di una mia carissima amica in Inghilterra. La cerimonia sarà di
venerdì alle 17 e a seguire ci sarà il ricevimento nella tenuta dei genitori di lui in campagna. Il giorno
dopo è prevista una cena a buffet più informale sempre alla tenuta per tutti gli amici. Seguirà una
grande festa con tanto di dj e luci. Forse avrai capito qual è il mio problema, anzi i miei problemi:
dato il ricevimento invernale, che vestito mi consigli? Non vorrei un abbigliamento troppo serio come so
richiederebbe la cerimonia nel tardo pomeriggio. Per il giorno dopo, l’aperitivo informale, avrei optato
per qualcosa di semplice una gonna e una camicia bianca a cui abbinerei delle scarpe basse, troppo
informale? Aspetto qualche consiglio! Grazie, Rossella
Ciao Rossella,
capisco il tuo problema. L’Inghilterra non ha un clima facile, come easy non sono i wedding
party che le famiglie organizzano in campagna. Ma io adoro la campagna inglese, perfetto
scenario per la moda di questo incredibile autunno. Ecco qualche suggerimento per il look della
cerimonia e del rinfresco. Sicuramente dovrai optare per un outfit formale e sofisticato: un abito
dal taglio sartoriale e delicato, abbinato a una bella cappa, delle scarpe dal tacco alto e una bella
ed importante clutch. Per la sera seguente, pants very skinny in ecopelle, marroni sono più sofisticati, una bella e ricca blusa, tacchi altissimi e stola di pelliccia. Raffinata e classicamente chic,
perché per la campagna inglese come insegna Oscar Wilde “nulla è pericoloso quanto l’essere
troppo moderni. Si rischia di diventare improvvisamente fuori moda”.
PUNTASPILLI
Per la cerimonia abito di broccato leggero silk&soie, un’imperdibile cappa di Alberto Biani, tacchi
altissimi Prada e clutch YSL. Per la sera pants in ecopelle marrone di SOS, stola di pelliccia fashion show di
GUCCI e blusa di WALTER VOULAZ.
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Cara Chiara,
nel mese di novembre io e la mia ragazza festeggeremo il nostro primo anniversario di fidanzamento.
Vorrei regalarle qualcosa di bello e importante, qualcosa che rimanga. Purtroppo non ama molto
i gioielli e io non so veramente cosa fare. Mi consigli un’alternativa? Una borsa o un altro accessorio di pelletteria mi sembra banale o almeno credo, non sono un grande intenditore in materia.
Per favore, dammi un consiglio, grazie, Gianluca
Caro Gianluca,
credo che questa stagione le alternative siano davvero parecchie. È l’anno delle pellicce e
dei capi in pelle, dunque potresti optare per uno spolverino in pelle davvero particolare
che la tua ragazza potrà usare come passepartout, oppure poncho e berrettino con inserto
di volpe oppure, perché no, un favoloso gilet di calda pelliccia. Se invece pensi a una borsa
che renderà la tua fidanzata una vera it-girl come le varie Olivia, Bianca e Alexa, allora
lanciati su una Camaleonte di Fendi o su una Cabas Chyc di YSL. Perché di solito LESS
IS MORE, ma quando si parla di primo anno di fidanzamento è meglio pensare che BAGS
AND FURS ARE THE GIRL’S BEST FRIENDS.
PUNTASPILLI
Spolverini in tulle con ricami in pelle IT’S ALL ABOUT ROMANCE, ponchos e cappelli con inserti di pelliccia di
BUN, gilet in pelliccia di BLANCHA, borsa Camaleonte sui toni del beige di FENDI, nuova borsa Cabas Chyc
nero di YSL.
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1.
Dsquared2: Sneaker da basket in pelle
multicolor con inserto traforato.
Renna Sport Shoes
1. T od’s: Winter gomminiin blu elettrico.
Renna Sport Shoes
2. S nobby Sheep: Un classico che fa tendenza
V neck rosso corallo in cashmere.
Da Giuseppina 1941
2.
Moncler Grenoble: Super techno il piumino
bicolore con bordo in pelliccia. Renna Sport
Pam & Arch: Mini abito con ampie
maniche stampate
a disegni optical. Renna Sport
Mia Bag: Borsa trapuntata
con doppio manico e stampa “teschio”.
Da Giuseppina 1941
Dsquared2: Sneaker al femminile con bande
laterali in contrasto, fondo in gomma bicolore
Renna Sport Shoes
IN & OUT
A cura di di Simonetta de Pasca
• Colori pavone e ocra
• Total black
• T acchi vertiginosi
da giorno
• Bomber
• Stile biker
• Punte rotonde
• Pantaloni in pelle
• Gonna con piega
•P
antaloni
alla caviglia
• Forme slim colore beige
• Vernice “Gloss”
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Cappotti e giacche dal taglio classico,
più una grande attenzione agli accessori
S
econdo gli esperti, quando sceglie un capo
d’abbigliamento l’uomo è meno soggetto della
donna al fascino della novità. La sua mente razionale predilige la funzionalità e la qualità.
Di questo sembrano aver tenuto conto gli stilisti
quando hanno proposto un uomo dal look urbano,
elegante ma non perfetto, classico ma insieme tecnologico, antico e insieme contemporaneo. Il capo
simbolo dell’inverno maschile è il cappotto, formale, di buon taglio, a volte con il collo di pelo, come
i borghesi del ‘900. Un po’ vintage anche l’onnipresente maglioncino sotto la giacca, che ricorda i tempi in cui nella case i venti gradi erano un miraggio.
Portato sempre con la cravatta. Come proposto da
Etro e da Ermenegildo Zegna. I richiami al passato sono presenti nella collezione Gucci, dove gli
anni ‘70 rivivono nelle giacche dal taglio sartoriale,
nei pantaloni leggermente a zampa, nelle camice
dal colletto stretto, nei cappotti in pelle e velluto.
Ermenegildo Zegna: Completo grigio
monopetto con cappotto classico bordato in
pelliccia. Da Giuseppina 1941
Il velluto millerighe che si ritrova nel
cone di Fay, in realtà un piumino di
altamente tecnologico. Gli accessori
no sempre più importanti. Dagli scare dalle scarpe Tricker’s, classico
rivisitato, alle grandi bors e
Prada, informali e unisex.
giacvel luto,
diventaponcini
Truzzi: Camicia classica in cotone
con collo “all’italiana”.
Da Giuseppina 1941
PT01: Pantalone in tessuto stretch, stirato con
piega e dettagli in argento. Da Giuseppina 1941
Fay: F double star, field jacket, 4 tasche con
collo alto coreana e coulisse in vita.
Da Giuseppina 1941
Tod’s: Alto polacchino in pelle con
banda laterale e logo in rilievo.
Renna Sport Shoes
Kicker’s Walker: In suede con
frangia e stringa, suola in gomma
carro-armato.
Connaction
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Mostra Open A
Piazza Mottini
Il futuro arriva da lontano
5 aprile 1887. Tutto inizia in una giornata di primavera, quando la
neve si stava sciogliendo nel villaggio e le giornate iniziavano a diventare più lunghe. A Livigno nasce Giuseppe Mottini che diventerà
una figura centrale nella storia di Livigno, capostipite di una dinastia di imprenditori lungimiranti, figli che hanno seguito le orme del
padre, nipoti che hanno seguito quelle del nonno. Con il risultato
che nella zona di Ostaria, chiamata così perché lì si concentravano
le osterie del villaggio, si trovano anche le attività dei discendenti di
Bepin, come era conosciuto da tutti Giuseppe. Due alberghi e sei
negozi si sono consorziati per dare vita a Plaza Mottini. Una piazza
vera, con panchine e pannelli di vecchie fotografie in bianco e nero
o color seppia che raccontano la storia della famiglia e della frazione Ostaria. Una piazza che sabato sera diventa isola pedonale e
scenario di eventi. Dal Fashion Show di Da Giuseppina 1941 alle degustazioni all’Hotel Livigno, che il prossimo anno compie 100 anni.
Per tutta estate, il centro di Livigno si sposterà a Ostaria, a Plaza
Mottini, punto di partenza e di arrivo del Vertical km, la gara di
corsa in montagna.
La storia di una famiglia
Nel 1920 Giuseppe Mottini sposa Maddalena Domenica Silvestri, da
cui avrà ben 11 figli. Giuseppe faceva il fornaio mentre Domenica si
occupava degli animali e del latte. Ma aveva anche un piccolo spaccio nella casa di Pemonte dove vendeva pasta, riso, zucchero, caffè.
Nel 1936 Bepin apre la sua prima attività in proprio, un caffè accanto al vecchio albergo di famiglia. Nel 1941 si inaugura l’Emporio
Mottini, quasi un concept store dell’epoca, dove si trovava di tutto.
Dallo zucchero ai chiodi, dai maglioni al petrolio per le lampade. Era
lo spaccio del paese, quello che consentiva la sopravvivenza ai livignaschi nei lunghissimi inverni d’isolamento. Negli anni ‘60 i figli di
Giuseppe dividono le attività dell’Emporio. Gli alimentari sono rilevati da Sandro e Diego che aprono il primo supermercato della Valtellina, il Sandimarket, dall’acronimo dei loro nomi. Gli oggetti per
la casa, le scarpe e la ferramenteria finiscono da Aristide. Attrezzi e
abiti sportivi vanno a Mottini Sport mentre l’abbigliamento rimane
al Da Giuseppina. In quegli anni Elisa inizia ad occuparsi dell’Hotel
Livigno. Nel 1970 Sandro Mottini inaugura l’Hotel Camana Veglia
e negli anni ’90 Simone, suo figlio, apre Look un negozio di ottica.
Mi ricordo... Domenica Mottini
Tutti lo chiamavano Bepin ed era un uomo attivo. Suonava il saxofono alla filarmonica di Livigno e fu uno dei pionieri della Azienda Elettrica Livignese. Con un po’ di acqua incanalata si creava l’elettricità
ma in inverno, quando c’era il gelo, erano guai e la corrente saltava.
Mi ricordo che da bambini andavamo al forno e vedevamo la pasta
che lievitava e il pane che prendeva forma. Poi c’era il bar che restava
sempre aperto, anche la domenica, chiuso solo per la messa e per i
vespri.
1949, la famiglia mottini al completo
Air “LUOGHI E VOLTI DI UN TEMPO”
In piedi da sinistra: Domenica, Giuseppina, Marco, Ida, Maria,
Aristide, mamma Maddalena Domenica Silvestri, Elisa, Natalina
e papà Bepin Mottini.
Davanti: Benedetto, Diego e Sandro
MADE IN ITALY
In epoca di globalizzazione, tre marchi Made in Italy
da tenere d’occhio perché saranno l’icona dell’inverno.
CAR SHOE
HOGAN BY KARL LAGERFELD
ELEVENTY
a JFK a Giovanni Agnelli. Sono sempre stati
amati da icone dello stile i mocassini morbidi,
con i gommini, perfetti per la guida. Inventati nel
1963 da Gianni Mostile, un artigiano di Vigevano,
sono ormai un’icona per uomini e donne. Per
produrre un mocassino, interamente a mano, si
impiegano più di otto ore, cinque metri di spago
inglese, 160 punti per cucire la tomaia. Passati al
gruppo Prada sono presenti in una infinita varietà di
sfumature, in pelle, vernice o camoscio, con o senza
frange. Ma il marchio si è evoluto con inserimenti
fashion, dalle ballerine per donna alle borse a
tracolla.
a collaborazione è di quelle che lasciano il segno.
Da un lato la marca cult del Made in Italy.
Dall’altro la creatività dello stilista ultrasettantenne.
Il risultato è una piccola collezione che unisce
abbigliamento e accessori, pelle e materiali high
tech. Piumini leggerissimi, giubbini, bomber, gilet
su giacconi pieni di zip. Tutto è curato nei dettagli,
a iniziare dalla trapuntatura asimmetrica al collo
staccabile. Dalle zip argentate all’effetto graffito del
tessuto. Ma ci sono anche sneaker e shopping bag.
orbide giacche in jersey, felpe di tendenza,
pantaloni come guanti. Eleventy è l’etichetta
per tutti quelli che amano vestire con eleganza
e armonia, privilegiando i dettagli e le forme con
una bellezza discreta e piena di comfort. Ha solo
cinque anni, il marchio lanciato nel 2006 da Marco
Baldassari con collezioni casual chic per uomo e
donna, semplici ma sofisticate. Un’azienda tutta
italiana, sia a livello creativo che produttivo, dove la
confezione e le rifiniture quasi maniacali si sposano
con la ricerca sui tessuti e sui colori.
D
L
M
1.
1.
1. S hopping-bag trapuntata in pelle
con doppio manico. Connaction
1.
2. S carpa in pelle con trafori e fasce in elastico,
comodo tacco in gomma. Connaction
1. M
ocassino driver in camoscio must
ed evergreen. Renna Sport Shoes
2. Rivisitazione della scarpa da ballo in chiave
fashion. Renna Sport Shoes
3. G
iacca aderente con impunture-decoro
geometriche, alti bordi in maglia elastico.
Connaction
3. N
uova postina con tracolla e doppio
soffietto. Renna Sport Bags
Per lei: Giacca morbida in felpa monopetto,
con doppia t-shirt e pantalone. Connaction
Per Lui: Giacca slim in felpa monopetto
con tasche applicate. Connaction
2.
2.
3.
10
3.
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f r e e t a x
f r e e
D
al tubino nero di Audrey Hepburn
in Colazione da Tiffany al frusciante
e scollatissimo abito bianco di Marilyn
Monroe di Quando la moglie è in vacanza.
Lunghi o al ginocchio, attillati o morbidi,
minimalisti o con scollature vertiginose,
gli abiti sono sempre stati un’icona di
femminilità. A iniziare dal cinema.
La tendenza dell’inverno è quindi quella di
lasciare pantaloni e jeans nell’armadio per
recuperare il capo più amato dalle donne,
eclettico e perfetto in ogni occasione. Da
portare elegante con tacchi alti o sportivo,
sin dalla mattina, con ballerine o stivali
biker che sdrammatizzano anche la mise
più importante. Da Gucci a Prada,
da D&G a DSquared2. Tutti
propongono abiti nelle loro
3.
collezioni. Con una varietà che
può solo trovare origine nella lunga e variegata
storia di questo abito.
1.
1. Pam & Arch:
Tubino in pizzo
trasparente.
Renna Sport
2.
2. Tod’s:
Ava Daily-bag in
pitone sfumato
con doppio manico.
Renna Sport Bags
3. Tod’s:
Stivale camoscio
e pelle con plateau
e fibbia.
Renna Sport Shoes
a
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u
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A ci stile
o
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il
8.
in vita.
cintura re tinta
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di lana
1 • 5. B “cashmere”. on in tes suto
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UN SECOLO DI ALTI E BASSI
Nel 1910 il sarto più famoso di Parigi, Paul Poiret, stanco della linea a clessidra dello stile ottocentesco, inventò una donna senza busto, con abiti a vita alta e
dai colori vivaci. La prima versione moderna dell’abito.
Dopo la guerra si imposero abiti sempre più corti con
punte asimmetriche. Alla fine degli anni ‘20 trionfò lo
stile bebè, con gonne al ginocchio. Negli anni ‘30, l’orlo
scese sotto il ginocchio. Dopo gli anni della guerra tutte
furono conquistate dalla gonna a ruota. Gli anni ‘60 furono dominati dalla linea trapezio, creata dal giovane
Yves Saint Laurent. I decenni che seguirono misero l’abito in secondo piano, soppiantato, prima, da jeans e
gonnellone femministe, e, poi, dal tailleur della donna
rampante.
d u t y
f r e e Kangra: Tubino in cashmere tricot.
Da Giuseppina 1941
t a x
f r e e
Valter Voulaz: Mini abito senza maniche,
in tessuto di lana. Renna Sport
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12
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Renna Sport
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il nostro staff
Deborah Galli
Michela Giacomelli
Maria Vlad Grab
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Giuditta Nevicato
Laura Sosio, STORE MANAGER
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Via dala Gesa 711 - 0342 996027
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Via Plan 211 - 0342 990152
Monika Bormolini, STORE MANAGER
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METRADAMO
BLANCHA
DAGIUSEPPINA CONNACTION RENNASPORT RENNASPORTBAGS RENNASPORTSHOES OUTLET
DAGIUSEPPINA CONNACTION RENNASPORT RENNASPORTBAGS RENNASPORTSHOES OUTLET
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