ars magica - Cai Pordenone
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ars magica - Cai Pordenone
Le moresche Queste danze drammatiche, già note nel secolo XIV, nacquero, pare, per La Rossignol rappresentare simbolicamente le lotte sostenute per cacciare i Mori (a questo dovrebbero il proprio nome). Diffuse ovunque, hanno subito varie trasformazioni e adattamenti: da danze guerriere con funzioni propiziatorie, a danze di scena negli intermezzi rinascimentali, a balli popolari rituali evocativi o per la fecondità, tuttora eseguiti. In programma La morisque, nella versione stampata nel 1551 da Tylman Susato, la Morris dance contenuta in “The Dancing Master” di John Playford (1653) e una Morris tradizionale che proviene da Brimfield (Shropshire GB). in concerto Ars magica Le danze macabre Ultima e definitiva, la morte è la paura più bisognosa di esorcizzazione: ecco allora Barabén è una danza ancora eseguita sull’Appennino emiliano e documentata fin dal XIV secolo, in cui il cadavere è oggetto di burle e di scherzi ma che, alla fine, rinasce nel caos della Tresca dei preti. Poi una danza macabra, Ad mortem festinamus, dal Libre de Vermell e l’Aria della campanella, dal "Ballet Comique de la Royne, fait aux noces du Duc de Joyeuse & de Mademoiselle de Vaudemont” il 15 ottobre 1581. Soggetto del balletto sono la Maga Circe e le sue Ninfe, autore Baldassarre da Belgioioso, violinista e maestro di danza di Caterina de’ Medici. musica magica, stregonesca e propiziatoria del Rinascimento Renovatio mundi Qui l’amore gioca un ruolo fondamentale: s’accompagna alle stagioni, detta il ritmo, il tono e le proporzioni dei rapporti tra i viventi. La rinascita è a primavera, allorché la natura rivive nel miracolo che ogni anno si rinnova. Tocca ad una Pia cantione, tratta da un libro del 1582 Tempus adest floridum cui segue un ballo del Carnevale di Bagolino, Bussulù e La rosa enflorese, canto degli ebrei sefarditi. La sacca del demonio C’è uno strumento diabolico, la zampogna, il cui suono è prodot- La Rossignol si occupa di musica e di danza rinascimentale. Lo studio delle fonti dirette, le indagini storiche, organologiche ed iconografiche, la particolare attenzione all’aspetto spettacolare del proprio lavoro, hanno portato i componenti del gruppo, sin dal 1987, ad un’intensa attività artistica internazionale con concerti e spettacoli in rassegne di grande prestigio. Ha pubblicato oltre venti incisioni. Acquerello di Lionello Fioretti to dalla ‘sacca del diavolo’ costruita con la pelle del demoniaco capro. In quell’organo satanico c’è un antico ballo propiziatorio: Les Mattachins, che proviene da Orchèsographie del canonico di Langres Thoniot Arbeau, stampato nel 1588. pantone DE 66-1C C30M90Y100K30 Circolo culturale Menocchio Città di Maniago Città delle Coltellerie Comune di Montereale Valcellina Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane Comunità montana del Friuli Occidentale Provincia di Pordenone Ferry Scherl Università della Terza Età delle Valli del Cellina e del Colvera Maniago Teatro G. Verdi Venerdì 29 ottobre 2010 ore 20.30 Programma Presentazione Formule magiche Sonetto alchemico Frate Elia da Cortona Tarantole e antidoti Antidotum Tarantulae Due tarantelle Athanasius Kircher Racc. Schneider Streghe, demoni Ungarescha e saltarello Emblema V Schiarazzula marazzula Satiri e folletti Lo spiritillo, brando Un satire cornu The Fairy round Carmina magica Georgio Mainerio Michael Maier Georgio Mainerio Andrea Falconiero Gabriel Bataille Anthony Holborne Media vita in morte sumus Antifonario di Verona Nostre Donne du bout du pont Anonimo Sec. XVI La putta nera Georgio Mainerio Le moresche La Morisque Staines Morris Brimfield Tylman Susato John Playford Tradizionale Barabèn e Tresca dei preti Ad mortem festinamus Aria della campanella Tradizionale Llibre Vermell Anonimo Sec. XVI Tempus adest floridum Bussulù La rosa enflorese Pia cantione Tradizionale Canto sefardita La sacca del demonio Les Mattachins Thoniot Arbeau Le danze macabre Renovatio mundi Roberto Quintarelli, canto e flauti; Erica Scherl, viella, violino antico; Matteo Pagliari, flauti diritti, traversa, stridulo, cornamusa; Francesco Zuvadelli, organo positivo, ghironda; Domenico Baronio, oud, chitarrino, colascione. Il concerto è offerto dall’arch. Ferry Scherl alle comunità di Montereale Valcellina e delle Valli del Cellina come segno di stima e affettuosa amicizia. Ingresso libero Formule magiche Il Sonetto alchemico è attribuito a Frate Elia da Cortona, compagno, vicario e successore di San Francesco, cultore e studioso di alchimia. Proviene dal Codice Magliabechiano della Biblioteca Nazionale di Firenze segnato II - III - 308 a carte 406, e, in parte, nella Biblioteca Comunale di Siena. Tarantole e antidoti Fin dal X secolo si conosceva in Italia, diffuso in Puglia, un ballo in grado di guarire dal morso della tarantola, una danza dionisiaca che terminava con una sorta di catarsi. In effetti, la tarantella fu considerata dalla medicina antica l’antidoto principe contro la patologia del morso della tarantola, in cui il malato si sente affranto, mortalmente triste. L'irrefrenabile agitazione lo costringe ad un ballo incessante (ore, talvolta giorni) finché danza, musica e sudore si portano via tutto il veleno. Le Due Tarantelle in programma provengono dalle ricerche di Marius Schneider. L'Antidotum Tarantulae, che le precede si proviene da “Phonurgia Nova” (1673) di Athanasius Kircher, tra i primi a studiare le funzioni terapeutiche della musica. Streghe, demoni Pre Giorgio Mainerio da Parma è noto per le sue disavventure inquisitoriali (possedeva libri di chiromanzia, raccolte di formulari di pratiche magiche negromantiche e astrologiche, opere ereticali). Ma è noto sopratutto per “Il primo libro de balli accomodati per cantar et sonar d’ogni sorte de istromenti” (1578) che ci ha tramandato l’Ungarescha con il suo saltarello, ballo diabolico degli ‘Hajdu’, i soldati mercenari ungheresi del tardo 500 e Schiarazzula marazzula, una danza stregonesca fatta per il rito magico della vegetazione. Tra le due danze un Emblema da “Atalanta fugiens”, la celebre raccolta di Michael Maier stampata nel 1617. Cinquanta Emblemi ed altrettante Fughe: “Come questa Atalanta fugge, una voce musicale fugge sempre davanti all’altra, e quest’altra l’insegue, come Ippomene ad Atalanta”. La V - De secretis Natura – propone: “Apponi mulieri super mammas bufonem, ut ablacted eum, & moriatur mulier, sitque bufo grossus delacte”. Satiri e folletti Per primo Lo spiritillo, un brando (antica danza dal ritmo vivace) di Andrea Falconiero, cui segue Un satire cornu di Gabriel Bataille, un omaggio alla divinità dei boschi della mitologia greca che simboleggia le forze fecondatrici della natura, ed una The Fairy round di Antony Holborne. Carmina magica Media vita in morte sumus, responsorio gregoriano proposto nella versione dell'Antifonario di Verona (Cod. 98 - Sec. XI), fu proibito dal Concilio di Colonia (1586) perché cantato in Chiesa per far morire i nemici. Segue Nostre Donne du bout du pont, un canto magico per la nascita eseguito al momento delle doglie anche da Jeanne d'Albret, figlia del re di Navarra e madre di Enrico IV. Poi La putta negra, ballo “furlano” del citato Georgio Mainerio.