massa finalese - parrocchia massa
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LUGLIO 2009 - ANNO LII - N. 1 (422) MASSA FINALESE Notiziario della Parrocchia di San Geminiano «MASSA FINALESE» Periodico di informazione religiosa, Iscr. al Tribunale di Modena al n. 1154 - Edit. Associazione S. Geminiano 41035 MASSA FINALESE (MO) Via per Modena Ovest, 3 - Tel. e Fax (0535) 99114, Parroco: Don Jean Jacques Meyong Redazione: c/o Parrocchia di Massa Finalese - C/C Postale n. 11601416 Stampa: Sogari Artigrafiche s.r.l. - San Felice sul Panaro - Tel.(0535) 85425 Sped. in A.P. - Comma 27 - Art. 2 - Legge 549/95 - Autorizzazione Filiale E.P.I. di Modena Uno del Camerun inviato a Massa Finalese Tante persone lo sanno già che, alcune settimane fa, l’arcivescovo di Modena-Nonantola ha deciso, in comunione con il mio ordinario in Camerun, di mandarmi qui a Massa Finalese, come pastore di questa bella comunità. Questa scelta porta gioia e soddisfazione a molti, e ringrazio per le tante attenzioni e il profondo affetto, ma spaventa anche qualcuno per ovvi motivi di paura, paura dello sconosciuto e del diverso, paura di perdere il controllo della situazione, paura che le usanze di lunga data che la comunità ha come riferimento, vengano meno. Sotto la fiducia del vescovo, leggo l’invito di Gesù a donarmi totalmente a questa comunità per il suo autentico bene, perché il pastore deve sacrificare la propria vita perché il suo gregge abbia la vita. Immolare la vita implica anche sopportare ciò che ci spetta come sofferenza inerente al ministero, per il bene del popolo di Dio. Questo impegno si iscrive in continuità di una storia, quella della nostra parrocchia, con le sue tradizioni, le sue usanze, accettando di voler bene alla gente di Massa cosi com’è. Non significa che tutto si legittimi ipso facto. Significa voler bene alle persone di questa terra come il Padre eterno ci ama tutti, gratuitamente e con generosità. Mi viene spesso chiesto se non mi manca la mia terra. Non mi manca la terra, probabilmente perché sono impastato di essa, e si vede abbastanza presto da dove vengo. Direi qualcosa in più: Avendo accettato di ascoltare la voce della chiamata di Gesù, non temo di mancare di affetto, nemmeno di figure rilevanti come lo è mia madre. La mia piccola esperienza sacerdotale mi ha confermato nel fatto reale che, andando con fede dove ci manda Dio, non ci fa mancare di niente e ci fa trovare le figure di riferimento che compensano validamente quelle persone cui ci uniscono i legami di sangue. Colgo qui l’occasione di ringraziare le mamme di Massa, ma anche quelle di Finale e di San Felice e di Rivara che mi hanno con grande delicatezza nutrito, e che si sono sempre preoccupate per me e mi hanno procurato il necessario per la vita; dal mangiare alle altre cose che servono nella vita di tutti i giorni. So di essere voluto bene e mi sento voluto bene, e ringrazio personalmente ognuno di voi, per l’accoglienza e il posto che mi avete già fatto nei vostri cuori, anche quando non ci si aspettava che io rimanessi qui a Massa Finalese, pellegrino di passaggio che ero all’epoca. Ringrazio particolarmente i giovani, i ragazzi e i bambini con la spontaneità con la quale mi hanno accolto e la generosità con la quale avete risposto alle mie proposte pastorali. Guardando in avanti, vi invito a fidarvi di Dio, del Dio di Gesù Cristo, del Dio che si è fatto uomo e ha preso a cuore la nostra vita, i nostri problemi, le nostre speranze e le nostre gioie. Vorrei con voi imparare a fidarmi di lui, e so che ci arriveremo, perché Dio lo vuole. Da solo non vale niente il prete. Con voi sono cristiano e per voi, sono prete. Don Jean-Jacques 1 Gruppo Post - Cresima Come ormai da alcuni anni, venerdì 10 Aprile è stata organizzata dagli animatori e dai ragazzi del postcresima una gita- quest’anno presso il Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio - quale momento di incontro ed occasione per trascorrere insieme una giornata di vacanza in vista delle festività pasquali. Non appena arrivati, subito ci si è presentata davanti una lunga distesa di erba disseminata di fiori colorati, pronta ad accogliere la nostra allegria e la nostra voglia di divertirci. Insomma, una giornata passata all’insegna dello stare insieme e del gioco. Anche il tempo è stato dalla nostra parte, regalandoci una stupenda e calda giornata di sole. Incamminandoci per i dolci sentieri circondati dai colli veronesi, abbiamo potuto riscoprire il piacere di entrare in contatto con la natura; non sono mancati neppure incontri ravvicinati con alcuni animali ospitati all’interno del parco: caprette, muli e papere, dapprima un po’ intimoriti dal nostro entusiasmo, hanno poi accolto ben volentieri le nostre coccole. Dopo una lunga camminata, l’ideale è certamente un picnic immerso nel verde dei prati, seguito da una “pausa- gioco”: che dire, pare che anche gli animatori si siano divertiti, alternandosi tra un “ruba bandiera!” e le corse di “Guerra Francese”! Credo sia stata una piacevole esperienza, anche dal punto di vista degli animatori: scoprire interessi comuni ai più giovani, confrontarsi non solo nella quotidianità ma anche su temi più seri; un momento di crescita per entrambe le parti. Bea e Francy Ricordiamo ai ragazzi e che gli incontri ci Campo Estivo sono tutti i mercoledì dalle 20.45 alle 22.15. 17-23 Agosto Gli incontri sono aperti a tutti i ragazzi che Treviso Bresciano abbiamo ricevuto la cresima. Vi aspettiamo numerosi 2 Solidarietà Natalizia Durante le scorse festività natalizie si sono esibiti nella nostra chiesa parrocchiale in due acclamatissimi concerti il coro di bambni “ Sorridi con noi” ed il coro gospel “ Joy Singers Group ”. I 40 bambini del coro “ Sorridi con noi ” hanno allietato la serata del 26 dicembre nell’ormai tradizionale concerto natalizio, devolvendo l’intero incasso all’iniziativa “ADOTTA UN CORO IN CAMEROUN ”, ma i cori adottati, che vedete nelle foto, sono stati ben due: con i 450,00 euro raccolti sono stati acquistati microfoni ed attrezzature varie, iniziando in questo modo a creare un ponte di solidarietà; come ben sappiamo, la musica unisce i popoli e non conosce frontiere. Molto apprezzato ed applaudito anche il coro “ Joy Singers Group”, che risulta tuttora composto da circa una quarantina di adulti di nazionalità diverse e nel quale spiccano alcune autentiche voci “gospel”, davvero incredibili. Il ricavato del concerto del 20 dicembre del coro gospel, è stato di 700,00 euro, e donato per la costruzione di un pozzo sempre in Cameroun, paese di origine del nostro attuale vice-parroco. Riuscitissima anche l’iniziativa del Natale solidale delle scuole elementari di Massa: grazie alla tombola di beneficenza organizzata in tutte le classi nella settimana precedente il Natale ed alla merenda col pane della solidarietà, sono stati raccolti 700,00 euro, devoluti anch’essi per la costruzione del pozzo in Cameroun. Sia durante il concerto del coro “ Sorridi con noi”, che alle scuole elementari, Don Jean Jacques ha proiettato delle fotografie scattate da lui in Cameroun: anche i più piccoli hanno potuto concretamente vedere e capire che in Cameroun il PROBLEMA ACQUA POTABILE è estremamente grave. Il Don ha ribadito più volte che di acqua nei fiumi del suo paese c’è n’è parecchia, ma è sporca, malsana, piena di virus e batteri portatori di malattie mortali. Per fornire ai villaggi acqua potabile da bere, per cucinare e per lavarsi, occorre scavare pozzi con trivelle particolari. E se qualche giovane, idraulico e non, dotato di buona volontà, desidera vivere una vacanza diversa, all’insegna della solidarietà e dell’aiuto al prossimo, non deve far altro che rivolgersi in canonica a Don Jean Jaques: in Cameroun i volontari modenesi sono molto graditi! 3 Abbiamo sempre fatto così Da quando sono prete, ho avuto la gioia di incontrare tutti i tipi di personalità, da quelli più aperti a quelli più chiusi, all’interno delle comunità cristiane come pure negli ambienti contrari alla fede cristiana. Ma presso i cristiani, specialmente nella “gente di chiesa” torna spesso la frase che si trova come titolo di questo articolo: “Abbiamo sempre fatto così!”. Come giovane prete, propongo delle cose che mi sembrano ispirate dal Vangelo e dalla mentalità delle persone che appartengo alla mia fascia di età. Queste cose sono poi state studiate durante gli anni di seminario, vissute durante l’adolescenza all’oratorio; e quando mi trovo a proporre dei percorsi insegnati e serenamente affermati dalla chiesa cattolica romana, attraverso il Concilio Ecumenico Vaticano II, non mi sembra di fare qualcosa di particolarmente sbagliato, anche perché Vaticano II ha come scopo, quello di portare la chiesa e tutto il popolo di Dio ad una vita cristiana fondata sulla Parola di Dio, senza niente negare di quello che è bello e vero e positivo di questi tempi, dove il soggetto umano, amato da Dio e in quanto tale salvato da lui, si lascia raggiungere nei suoi vissuti dal Risorto, come vediamo nel racconto dei discepoli di Emmaüs. Dio cammina con noi per le strade della nostra vita, e lo fa con l’uomo di oggi, con i problemi di oggi. L’elenco degli aggiornamenti portati dal piano teorico a quello pratico da Vaticano II tocca tutti gli aspetti della vita cristiana: dalla celebrazione eucaristica 4 ai vari divieti, spesso quelli legati alle privazioni di cibo e di bevanda prima dell’eucaristia. Questo aggiornamento coinvolge anche un più attento ascolto della Parola di Dio attraverso le lettura delle scritture, alle luce dell’interpretazione della tradizione della Chiesa, ma non solo; tocca la liturgia delle ore, con l’esplicitazione delle rubriche obbligatorie e quelle facoltative. I libri liturgici, nella loro introduzione, ci fanno entrare in questo spirito nuovo, quello di Vaticano II. I preti, durante la loro formazione teologica e filosofica, hanno il compito di entrare in questo spirito di Vaticano II, così da rispecchiare nelle celebrazioni liturgiche varie, presso la comunità ecclesiale a loro affidata, questo approccio nuovo. Questo richiede quindi da parte della comunità che accoglie un presbitero, l’umiltà di riconoscere che lui sia mandato, perché si è preparato durante gli anni della formazione iniziale e spesso ha anche avuto il tempo necessario ad ulteriori approfondimenti. Pretendere che il prete venga semplicemente a riprodurre ciò che si è sempre fatto, per come lo si è sempre fatto, è in realtà non capire bene il suo ruolo e il motivo del suo mandato. Non è detto che quello che si è fatto finora sia in sé sbagliato, anzi! Ma spesso, quando la prassi abituale è contraria al Vangelo, oppure si è totalmente svuotata del suo contenuto spirituale, quasi da diventare oggetto di abitudine e di pura forma, lì, bisogna interrogarsi se riprodurla o fermarla. Da qui, il problema delle nostre comunità cristiane, e quindi anche il problema di quella di Massa Finalese. Le pratiche consolidate e condivise dalla comunità costituiscono un valore in quanto specchio di un progetto comune, approvato e partecipato dalla collettività; danno il senso di un percorso, di una storia comunitaria che non si vuole negare e che anzi, viene rispettata. Una comunità cresce e si evolve, e porta in sé un patrimonio di esperienze, vissuti, valori che ne costituiscono l’identità e la storia. Ma in questo percorso di crescita e di formazione sono implicitamente incluse le evoluzioni,i cambiamenti,le nuove negoziazioni che avvengono attraverso l’accoglienza di nuovi pensieri, di nuove persone, di altre prospettive. Solo in questo modo una comunità si mantiene tale: comprendendo in sè e valorizzando tutti coloro che ne fanno parte. Infine, va considerato che talvolta alle tradizioni originali si sono sostituite col tempo, delle pratiche che all’inizio erano in continuità con un pensiero teologicamente fondato, ma che poi si sono trasformate in prassi svuotate del loro significato. Allora ripensare al senso delle nostre azioni, ci offre talvolta l’opportunità di recuperarne il valore iniziale, non per cancellare, ma al contrario per recuperare il passato. Solo una meditazione sensata e rivista alla luce di una guida, come Vaticano II, può però farci comprendere cosa deve essere salvato e cosa al contrario deve essere modificato. Un esempio per tutti: la Sagra. Il terimine “sagra”, ha origine latina, di derivazione dall’aggettivo “sacrum” (sacro). La sagra del 15 agosto di Massa è in origine, e dovrebbe essere tuttora, la Festa dell’ Assunzione di Maria Vergine. Col tempo a questa festa sacra si è affiancato il tema dell’anatra, elemento di continuità col territorio, con le tradizioni, e dunque valore culturale e comunitario. Tutto bene, la festa è cosa buona. Ma negli anni la Sagra dell’Anatra si è in pratica sostituita alla Festa dell’Assunzione della Vergine. E allora riflettere sul significato della Sagra di Massa non significa negarla, ma recuperarne il senso dando il giusto valore e la giusta misura ai suoi contenuti, sacri e profani. Serve molta prudenza e diplomazia nell’avviare i cambiamenti, e le riforme, anche su piccole cose. La prima, che non è da poco, è quella di convincere il popolo di Dio che i cambiamenti non sono contro il bene della gente, ma che hanno come finalità il bene di tutti e la crescita spirituale nella forma e nella sostanza! Ma non sempre è possibile, purtroppo, far ragionare chi non vuole ascoltare. Da qui l’esigenza apostolica ed evangelica, di parlare a quelli che vogliono ascoltare, a quelli pronti a mettersi in gioco, a quelli che si vogliono formare. Parte di questo popolo di Dio, è la frange giovanile della nostra popolazione. I giovani vivono con i tempi di oggi, salvo pochissime eccezioni. I giovani guardano al futuro con speranza e hanno poche nostalgie di un passato che, seppur glorioso, non c’è più. Da qui l’augurio che la nostra comunità sia una scuola dove impariamo ad ascoltare la Parola di Dio, a metterla in pratica tutti i giorni, con fede, nella consapevolezza che non ci abbandonerà mai colui che ha promesso di essere con noi tutti i giorni, sino alla fine dei tempi! Buon proseguimento a tutti nella battaglia per la vita e nella battaglia per un futuro decisamente migliore e pieno di tante sfide. Il passato non c’è più, guardiamo al futuro. CAMPI SCUOT 25 Luglio-5 Agosto Campo di Reparto Brugneto (PC) 1-7 Agosto Route di Noviziato Roma-Bracciano Don Jean-Jacques Gruppo Scout Massa Finalese 1 in uscita con altri 1500 scout per allargare gli orizzonti della nostra discussione. Infine abbiamo potuto trarre alcune conclusioni su cosa significhi veramente essere felice. Riportiamo per questo i risultati elaborati a livello regionale dell’inchiesta che abbiamo sostenuto e alcune impressioni dei nostri fratelli di strada. E’ da circa due mesi che il nostro gruppo di ragazzi sta conducendo un “capitolo” sulla felicità. Abbiamo avuto modo di discutere, confrontarci tra di noi e con gli altri, sulla nostra idea di persona felice e sugli ingredienti necessari per esserlo. Il tutto è stato affrontato alternando momenti divertenti a momenti di riflessione personale e comunitari: abbiamo potuto giocare, informarci sull’idea che hanno le persone vicino a noi e partire Cronache dal capitolo regionale di Bosco Albergati: “Due enormi aquiloni e uno striscione: ecco l’ingresso del luogo più felice sulla terra in questo fine settimana, o almeno quello in cui la felicità è più chiacchierata: 1.507 scout provenienti da tutta la regione, infatti, si sono ritrovati qui (Bosco Albergati) per parlare di felicità. Lì accanto un’enorme tenda marrone, dove un gruppo di frati sta disegnando uno striscione su cui è scritto “KON5 FESSSIONI”, informa gli scout che lì si può entrare 24 ore su 24 e tutti sono invitati dalla sera, a partire dalle 11, fino a quando “si riesce a resistere” per l’adorazione. Procedendo nell’esplorazione, ecco che un inviato della stampa ci rapisce per girare un piccolo video in cui possiamo rivelare cosa sia per noi la felicità: è il videobox che già nelle prime ore ha girato più di 30 filmati. Accanto c’è il Pronto soccorso, ma gli infermieri spaparanzati sulle sedie sono i primi a rivelare che, per fortuna, fino ad ora non si sono occupati che di una allergia. Poco oltre, ecco la boutique della felicità: offre magliette, felpe e libri. Proprio di fronte appare la radioscout (collabora con radiopuntoblu, di radionetwork 106) che, durante l’evento trasmette in tutto il campo e in internet musica e notizie in diretta. Per chiunque passi in piazza della felicità c’è quindi l’opportunità di vedere come funziona una radio ed essere intervistati. Più avanti si trovano la zona mostre delle opere d’arte realizzate dai clan e gli stand della fiera della branca R/S, luoghi importanti dove possiamo cogliere ulteriori occasioni/opportunità di felicità.” Anna Chiara Vicini (Pavullo1), Gioia Fantozzi (Rimini6) 6 Ecco che riportiamo i risultati dell’inchiesta che abbiamo fatto. Le domande che sono riportate sotto sono state poste a ragazzi di età compresa tra i 16 e i 24 anni. Esiste un’età della felicità? Magari potrebbe essere l'età felice della fanciullezza o la felice età dell'oro. Io ho un mio pensiero che vado a spiegare a vossignori: si può essere felici a qualsiasi età, senza farsi problemi, ma se da piccoli la felicità ci viene donata e da anziani ne possiamo godere i frutti e i ricordi, è da giovani che la felicità si può costruire. Diciamo che da bambini la si sperimenta, da adolescenti ci si allena per cercare di ottenerla e da giovani si agisce consapevolmente per raggiun- gerla. Ho idea che sarebbe davvero difficile pensare che la felicità si raggiunge "da grandi" senza averla preparata prima, vuol proprio dire aspettarsi di trovare davanti a casa un prato di quadrifogli nato sull'asfalto. Se esistesse, un fiore della felicità... basterebbe sentirne il profumo. Se si potesse trovare, il fiore della felicità, basterebbe guardarlo. Se non esistesse, nessun fiore della felicità... ognuno di noi dovrebbe diventare giardiniere, per farne nascere uno. Esiste, un fiore della felicità, sboccia quando doni un sorriso, quando consoli una pena, quando vuoi bene a quanti ti stanno accanto. Non aspettare, portalo con te, nel prato, tra le tende, potremo piantarne i semi insieme! 1909 2009 : Centenario Scuola Dell’infanzia “Sacro Cuore” Grazie scuola, a nome di tutti i bambini che ti hanno vissuto dal 1909 a oggi, grazie perché hai percorso tanti sentieri, uno per ciascuno di voi…grazie perché ci hai fatto sentire il sapore delle cose che danno sapore alla vita, grazie perché ci hai insegnato l’amicizia e ci hai fatto conoscere Gesù, il nostro amico più grande… grazie per i racconti, la comuni…., le poesie…grazie perché ti sei presa cura di noi e ci hai fatto crescere… e grazie a tutte le mani che in questi 100 anni di attività hanno operato dentro e per la nostra scuola e dalle famiglie che condividono la nostra proposta educativa e a tutta la comunità che sabato 6 e domenica 7 giugno ha festeggiato con noi i 100 anni della nostra scuola! Nella Nostra Parrocchia Per motivi di impaginazione e di spazio a disposizione in questa uscita non pubblicheremo le foto dei defunti, battesimi e matrimoni. MAT RI MON I 25.10.08 Marchi Emanuele e Castellazzi Anna Maria 23.05.09 Calzolari Mattia e Borra Alice 21.06.09 Govoni Alessandro e Del Prete Emma Luana 27.06.09 Bellodi Lorenzo e Bonetti Nicole 7 B AT T ES IMI 20.12.08 Chiedozie Marvellous di Ajaero Evarist Ejiogu e Ojienere Rose Chika 20.12.08 Moria Chinaemerem di Madu Vitalis Obioma e Madu Linda Ozioma 21.12.08 Mattia di Ghidoni Danilo e Forni Valeria 11.01.09 Melody di Daraji Raghiver Taher e Pacchiano Antonietta 25.01.09 Michael di Bellodi Denni e Ferrari Federica 01.02.09 Filippo di Cattabriga Vanni e Alberghini Michela 15.02.09 Samuele di Dall’Olio Marco e Riggio Rita 01.03.09 Ilaria di Castellazi Guido e Fabbri Roberta 29.03.09 Felisia di Cesarano Massimo e Lombardi Filomena 11.04.09 Raul di Pagano Fulvio e Varone Eleonora 31.05.09 Paratora Laura di Ciancio Paratore Franco e Ghelfi Lorenza DE F U N TI 05.11.08 Luppi Bruna a. 83 14.11.08 Paolucci Ester a. 54 18.11.08 Dolzani Silvana a. 78 22.11.08 Fabbri Norma a. 89 23.11.09 Guerra Gina a. 75 26.11.09 Cestari Mauro a. 53 26.11.09 Malaguti Ermes a. 78 02.12.09 Malavasi Mario a. 76 02.12.08 Balestrieri Vincenzo a.72 02.12.08 Zampieri Emilia a. 76 12.12.08 Molinari Nives a. 87 13.12.08 Cesti Ilde a. 84 15.12.08 Battelli Amedeo a. 87 19.12.08 Roncadi Carmela a. 88 8 19.12.08 Maini Angiolino a. 87 21.12.08 Ferrari Vanda a. 81 26.12.08 Vincenzi Ilde a. 84 05.01.09 Ragazzi Giovanni a. 91 05.01.09 Marchetti Giovanni a. 0 09.01.09 Banzi Renzo a. 77 20.01.09 Poletti Gaetano a. 88 23.01.09 Serafini Gina a. 98 26.01.09 Gallini Francesco a. 82 27.01.09 Marchetti Decimo a. 75 04.02.09 Ragazzi Caterina a. 86 043.02.09 Pagliani Tosca a. 85 08.02.09 Righini Marcella a. 86 10.02.09 Bregoli Olga a. 82 10.02.09 Polacchini Giuliano a. 78 19.02.09 Paltrinieri Alma a. 86 19.02.09 Baschieri Bruno a. 84 27.02.09 Ansaloni Otello a. 78 18.03.09 Stabellini Gina a. 93 19.03.09 Bozzoli Giancarlo a. 78 24.03.09 Bencivenni Iolanda a. 93 11.04.09 Ghelfi Clorindo a. 79 21.04.09 Paganelli Maria a. 87 22.04.09 Forapani Bruno a. 74 25.04.09 Picchietti Sante a. 87 02.05.09 Omoigui Myra Oghogho 17 giorni 02.05.09 Breveglieri Niceforo a. 3 03.05.09 Goldoni Oreste a. 62 04.05.09 Merighi Giancarlo a. 80 09.05.09 Molinari Gigetto a. 73 11.05.09 Ponzetto Adriana a. 57 14.05.09 Botti Maria a. 84 18.05.09 Previdi Ottavio a. 80 25.05.09 Alberghini Sebastiano a. 80 26.05.09 Vecchi Ione a. 80 27.05.09 Paltrinieri Nevilla a. 94 29.05.09 Setti Dorina a. 99 02.06.09 Roda Luigi a. 80 03.06.09 Paolucci Emilia a. 70 05.06.09 Franciosi Nella a. 90