concertativi in abi, sconcertati al monte dei paschi di siena!!!

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concertativi in abi, sconcertati al monte dei paschi di siena!!!
DICHIARAZIONE STAMPA DEL SEGRETARIO GENERALE
FIBA CISL GIUSEPPE GALLO
CONCERTATIVI IN ABI, SCONCERTATI AL MONTE DEI PASCHI DI SIENA!!!
La chiusura, al MPS, della procedura di confronto sindacale sulle ricadute del Piano industriale
senza accordo e la conseguente volontà dell'Azienda di gestire non solo il Piano industriale senza
mediazione con le OO.SS. ma di cancellare, con inusitata brutalità, (emanazione 'motu proprio' di
un Regolamento aziendale in sostituzione del Contratto integrativo aziendale disdettato) l'intero
sistema di relazioni sindacali costruito dalle Parti Sociali nell'ultimo cinquantennio scavalca,
d'impeto, i confini di Siena ed investe l'ABI, le Segreterie Nazionali, il settore, i lavoratori bancari.
Dalla metà degli anni novanta (la prima grande crisi, ristrutturazione, riposizionamento competitivo
del sistema bancario italiano) opera nel settore un metodo concertativo che ha integrato, a maglie
molto strette, il tavolo negoziale centrale, in sede ABI ed i tavoli negoziali periferici di azienda e/o di
gruppo, con particolare rilevanza dei primi cinque gruppi nazionali, al punto da configurare un
unico policentrico tavolo di politica sindacale.
Questo metodo, per unanime riconoscimento, ha prodotto risultati straordinari consentendo,
nell'ultimo ventennio, di gestire in condizioni di equilibrio e di coesione sociale il riposizionamento
strategico del sistema bancario italiano sino alla crisi attuale(la più grave, la più sistemica, la più
esogena) come dimostrano il rinnovo del CCNL del 19 gennaio 2012 e, tra giugno e settembre
2012, gli Accordi di Intesa-San Paolo, Unicredit, Cariparma, Banca Popolare dell'Emilia Romagna,
Banca popolare di Bari, Credito Valtellinese.
Tavolo ABI e Tavoli periferici sono lo stesso tavolo di politica sindacale: 'simul stabunt, simul
cadent' !
È conciliabile con questo principio, da un lato, il mantenimento in ABI dell'impostazione
concertativa vincente e, dall'altro, la sua abrogazione al MPS?
Nel terzo gruppo bancario italiano?
Già presieduto dall'attuale Presidente dell'ABI?
Laddove i dipendenti, attraverso l'azionariato diffuso e la smobilizzazione di quote di TFR per
sostenere l'aumento di capitale, hanno dimostrato uno straordinario senso di appartenenza
all'Azienda a dispetto delle rilevanti perdite finanziarie?
No. Non c'è conciliazione possibile!
O il MPS torna, subito, nell'alveo delle relazioni sindacali di sistema o si aprirà una fase ad
altissimo rischio di crisi e di implosione del sistema di regole che ha consentito al sistema bancario
italiano, unico in Italia ed in Europa, di praticare da un ventennio la sintesi di governo vincente tra
vincoli competitivi e coesione sociale.
Di questa sintesi il settore bancario ed il Paese hanno un bisogno fisico, vitale, alla stregua
dell'ossigeno per uno scalatore d'alta quota che vuole, irriducibile, la vetta.
Per queste ragioni l'ABI, come le stelle, non può stare a guardare!
Roma, 9 ottobre 2012