Leggi l`INNO A NOBILE
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L’Inno a Nobile è stato scritto e musicato dal poeta e musico Felice Cuomo in occasione della visita di Umberto Nobile a Eboli del 15 agosto 1926. Nella casa comunale, il sindaco avv. Vincenzo Carusi Abbamonte porse al Generale il saluto della città e gli offrì una targa d'oro e un albo con l'inno per celebrare la prima trasvolata artica effettuata da Nobile, il 12 maggio 1926, a bordo del dirigibile Norge. L’Inno è stato eseguito nell'auditorium San Filippo Neri di Lauro, dalla corale del Centro Sociale Culturale "Massaioli" di Eboli (SA), il 24 maggio 2015, nel corso del convegno scientifico "La condizione dei ghiacci polari", organizzato dagli Amici di Umberto Nobile: O Nobile ardito, le indomite penne tu sciogli all'invito di un'opra solenne. Dall'epico Tevere all'Artica ignota, etereo pilota tu liberi a vol. Non aquila o folgore misura il tuo volo tra i nembi del Polo e i regni del sol. Sul flutto ruggente tra i perfidi geli, con ala possente tu navighi i ciel. Tu batti in frenabile i torvi elementi gli oceani, i venti si piegano a te. Librato sui culmini del doppio emisfero l’antico emisfero si squarcia al tuo piè. O aligero Umberto, l’eccelsa vittoria è fulgido serto all’itala gloria. È il Sole d’Italia, è il genio Romano, che irraggia sovrano l’umano pensier. È l’ala d’Italia, che splende, che ascende, che ovunque distende l’immenso poter. Ben vieni, o germoglio di questo bel suol, tu d’Eboli orgoglio, tu eletto figliuolo! Te stringe nel palpito d’innumerevoli cuori con tutti i tuoi fiori, la nostra città. D’amore, di giubilo nel fervido coro, ti cinge l’alloro che eterno vivrà. Felice Cuomo, nato il 26 novembre 1874 da mastro Tommaso, sarto, e da Beatrice Sabatelli, stiratrice, è stato poeta e valente compositore di musica. Dal 1900 al 1903, fu costretto ad emigrare in Francia e per mantenersi diede lezioni d’italiano e suonò nei bistrot. Ritornato a Eboli, insegnò nel Seminario Arcivescovile di Salerno e al Liceo Classico di Eboli. Durante la seconda guerra mondiale, il bombardamento del 4 agosto 1943 distrusse la sua casa e i settemila volumi della sua biblioteca letteraria, le duemila, opere, musicali, le suppellettili e tutti i molteplici manoscritti dei suoi lavori . Ha pubblicato nel 1902 le Odi Mistiche, composte tra il 1896 e 97. Sono poi seguite: Pianti dell’anima (1897), Estasi e lacrime (1897-98), Canti dell’amore (1898), Canti della morte (1899), Storia di un’anima (1899), Ultimo sogno (1900), Armonia dell’infinito (1900), Anniversario (1902), Canti dell’esilio (1901-3), Poesie delle tombe (1902), Voci della solitudine (1904-5), Anima errante (1906), Armonie del Silenzio (1907-9), La zampogna e il presepe (1910), Mia madre (1910-12), Venezia (1912), Lettere a Candida (1912-13), Musiche interiori (1914-15), Sogno di poeta (1915), Il serafino del pianto (1916), Mistica Francia (1917), Il poema della passione (1918-19), infine tante Odi patrie e Canti religiosi, pubblicati nel trentennio 1896-1926. È morto il 10 giugno 1957. La Corale del Centro Sociale Culturale "Massaioli" è nata nel 1998 su iniziativa del maestro Antonio Santimonie, che l’ha diretta per quattro anni. Dal 2002 al 2004 è stata guidata dal maestro Antonio Coscia. Dal 2005 ad oggi si esibisce sotto la direzione della maestra Filomena De Gennaro. Col passare del tempo la Corale, considerato l'aspetto prettamente dilettantistico, ha raggiunto un discreto livello di preparazione. Autore: Ferdinando Mercogliano. Fonti: http://www.ilportaledelsud.org/felice_cuomo.htm