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D.I.S.COLUD Distributed Information Store in Cloud Proponent. Ing. Sebastiano Amato Email: [email protected] Website: www.beelastic.com Tel: +39.393.73.24.316 Premessa Oggi più che mai si ricorre all’archiviazione dei propri dati su supporti online. Servizi come Dropobox, Drive, Sugarfree etc… offrono la possibilità di salvare i nostri dati per poi condividerli o recuperarli in assoluta mobilità. Il progetto in questione si pone come obiettivo di costruire una alternativa al paradigma Client – Server, utilizzando in alternativa il paradigma Peer to Peer. Quest’ultimo è spesso associato, inopportunamente, al download di contenuti protetti da copyright. Di fatti, famosissimi client come Emule, Shareaza, BitTorrent, etc…, sono solamente degli strumenti utilizzati per trasferire in maniera ottimale contenuti, byte in sostanza. L’idea che sta alla base del progetto Discloud è di risolvere le criticità dei servizi precedentemente menzionati fornendone una valida alternativa. A seguire forniremo in prima battuta alcune definizioni, per poi esporre successivamente il problema, la soluzione, e alcune analisi e previsioni che speriamo possano fornire un valido strumento per interessare l’interlocutore. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 2 Alcune definizioni • Cloud: In informatica con il termine inglese cloud computing si indica un insieme di tecnologie che permettono, tipicamente sotto forma di un servizio offerto da un provider al cliente, di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati (tramite CPU o software) grazie all'utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in Rete. (fonte wikipedia) • Paradigma client - server: In informatica il termine sistema client-server indica un'architettura di rete nella quale genericamente un computer client si connette ad un server per la fruizione di un certo servizio quale ad esempio la condivisione di una certa risorsa hardware/software con altri client. (fonte wikipedia) • Paradigma peer - to - peer: (P2P), in informatica, è un'espressione che indica un'architettura logica di rete in cui i nodi non sono gerarchizzati unicamente sotto forma di client o server fissi, ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari (in inglese peer) che possono cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi terminali (host) della rete. Essa dunque è un caso particolare dell'architettura logica di rete client-server. Mediante questa configurazione qualsiasi nodo è in grado di avviare o completare una transazione. I nodi equivalenti possono differire nella configurazione locale, nella velocità di elaborazione, nella ampiezza di banda e nella quantità di dati memorizzati. (fonte wikipedia) Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 3 Il problema Cloud service Paradigma client server (aspetti critici): • Privacy: i nostri dati risiedono fisicamente su uno o più server non di nostra proprietà, l’accesso ai dati da parte di terzi è conseguentemente regolato da policy locali determinate esclusivamente del fornitore di servizi proprietario dei server. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 4 Il problema Cloud service Paradigma client server (aspetti critici): • Property: La proprietà dei dati è strettamente collegata allo storage fisico e alla localizzazione dei backup che spesso va oltre i confini nazionali e di difficile legislazione. La stessa è quasi sempre sottoposta a codici di regolamentazione dettati dal fornitore di servizi. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 5 Il problema Cloud service Paradigma client server (aspetti critici): • Dependency: Spesso l’accesso ai propri dati è strettamente collegato al pagamento del servizio e al rinnovo dello stesso che coinvolge l’utilizzatore su più anni, in un rapporto che lo pone su un piano di subalternità rendendo difficile l’eventuale migrazione in contesti più competitivi. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 6 La soluzione Cloud service Paradigma peer to peer (alla pari): • Privacy: I dati non risiedono su uno o più server bensì vengono distribuiti su una nuvola di peer (nodi). La protezione dei dati è garantita dal frazionamento degli stessi e dalla loro cifratura con chiave mutante. Nessuno dei nodi se non quello proprietario, vi può accedere. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 7 La soluzione Cloud service Paradigma peer to peer (alla pari): • Property: I dati migrano da un peer (nodo) all’altro in forma anonima, ciò garantisce che la proprietà sugli stessi rimanga in capo a chi vi può accedere in chiaro attraverso la loro decriptazione. Il protocollo di distribuzione ne determina anche l’eliminazione ove vengano cancellati. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 8 La soluzione Cloud service Paradigma peer to peer: • Dependency: La dipendenza nell’accesso ai propri dati non è imputabile ad un unico soggetto, quindi non è governabile da strategie di marketing. Le reti peer to peer non sono per natura gestibili da un’unica governance, ma bensì dalla collaborazione alla pari di più nodi. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 9 Il mercato Tendenze • Stima dello spazio disponibile per lo storage mondiale al 2007: 290 exabyte (Fonte Martin Hilbert e Priscilla Lopez, ricercatori della University of Southern California) Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 10 Il mercato Tendenze • Stima della richiesta di spazio mondiale al 2020: 46.000 exabyte (Fonte – Studio IDC e EMC del dic 2012) Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 11 Il mercato Tendenze • Stima incremento dati circolanti nel 2016: 4 volte il traffico attuale stimato in circa 1,3 zettabyte (Fonte - Cisco) Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 12 I competitor Cloud Storage (con paradigma client-server) • Google: Drive • Amazon: Cloud Drive • Microsoft: Skydrive • Dropobox: Dropobox • SugarSync: SugarSync • Apple: iCloud Tutti i servizi elencati sono forniti con paradigma client • Ubuntu: One • … server e tutti soffrono delle problematiche evidenziate in precedenza. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 13 I competitor Cloud Storage (con paradigma peer to peer) Allo stato dell’arte non vi sono competitors che prevedono l’utilizzo del paradigma peer to peer per lo storage in cloud dei dati. L’unica azienda di rilevanza, che propone in via sperimentale (con sincronizzazione tra ottimi risultati) dispositivi un con servizio l’utilizzo di del paradigma peer to peer è BitTorrent con l’applicazione Bittorrent Sync. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 14 Il busines model Value proposition 1. Tipologia: Il progetto va sviluppato come applicazione standalone o app. 2. Profili: Personal – Professional – Enterprise (gli ultimi due a pagamento) 3. Differenze tra versioni: Spazio di archiviazione richiesto, tra profilo Personal e Professional servizi integrati a valore aggiunto tra profilo Professional e Enterprise. 4. Multipiattaforma: Windows, Linux, IOS, Android, Iphone e sistemi minori. 5. Advertising: Nelle previsioni del progetto la versione Personal verrebbe fornita gratuitamente, eventualmente con l’aggiunta di pubblicità spot, le altre a pagamento, il tutto funzione dello spazio di archiviazione richiesto e dei servizi aggiuntivi. 6. Acces point: L’applicazione è considerato il punto di accesso alla rete peer to peer pensata per questo business la quale verrebbe fornita gratuitamente. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 15 La road map Planner startup sviluppo codice testing rilascio beta commercializzazione compensazione costi/ricavi 0 2 4 6 8 10 12 14 Numero mesi da gennaio 2014 Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 16 La road map Stime di crescita € 120.000,00 € 100.000,00 € 80.000,00 € 60.000,00 € 40.000,00 € 20.000,00 €-€ 20.000,00 gen-14 lug-14 gen-15 -€ 40.000,00 euro 1) Gennaio 2014: start up. 1) Gennaio 2015: comp. costi e ricavi 2) Giugno 2014: lancio 2) Dicembre 2015: utili Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 17 I costi attesi Fasi: 1. Sviluppo: Per lo sviluppo dell’algoritmo utilizzato per la distribuzione delle informazioni e loro recupero, i costi di sviluppo sono più che sostenibili e comunque non oltre i € 10.000,00. 2. Software terze parti: Ai costi di sviluppo si sommano anche i costi di un eventuale brevetto, l’acquisto di software già esistente proprietario, varie ed eventuali € 8.000,00. 3. Testing e commercializzazione: La fase di testing e commercializzazione, sviluppata attraverso comunity di sviluppatori e social potrebbe avere un incidenza di circa € 2.000,00 Nel complesso l’incidenza dell’investimento, opportunamente attenzionata, è stimabile in circa € 20.000,00. Nota: Molte delle tecnologie utilizzabili per la realizzazione del progetto sono già esistenti. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 18 Asset Financing Forme di finanziamento previste Il progetto non vuole escludere nessuna possibilità di intervento di capitali. Ne elenchiamo solo alcuni, ma restiamo disponibili a possibili altre forme di finanziamento. • Private equity • Business Angels • Corporate Venture Capitalists • Incubatori d'impresa Oltre alle forme di finanziamento citate e altre possibili, la nostra valutazione comprende anche possibili partnership con aziende e/o startup cui eventualmente proporre la condivisione del proprio core business con una partecipazione diretta al progetto con un contributo sullo specifico settore. Pitch a cura dell’Ing. Amato - Rev 01 venerdì 28 settembre 2013 19