Intervista al Presidente della FIV

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Intervista al Presidente della FIV
LEGA
NAVALE
Intervista
al Presidente
della FIV
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Carlo Croce è stato eletto Presidente della FIV e ha immediatamente manifestato la propria volontà di promuovere una fattiva collaborazione fra tale ente e la LNI, tant’è che la sua prima visita da Presidente è stata quella
che ha fatto all’Ammiraglio De Donno, nostro Presidente. Per chi non lo sapesse, anche se dubitiamo che siano
in molti, Carlo Croce, nato a Genova nel 1945, figlio di Beppe, storico Presidente della FIV dal 1957 al 1980, ha
alle spalle un curriculum velico di tutto rispetto. Egli ha partecipato a due olimpiadi nella classe FD, si è aggiudicato la medaglia di bronzo ai Giochi del Mediterraneo del 1974, è giunto V° al Campionato del Mondo FD del
1975, ha preso parte a diverse Admiral’s Cup e One Ton Cup. Come manager nel settore può vantare l’esperienza di Project Manager nella prima sfida dello YCI in Coppa America (Consorzio Italia – 1987), la Presidenza ininterrotta dello YCI dal 1997 ad oggi e la presenza per anni nel Consiglio Federale FIV; da quest’ultimo si è dimesso nel 2006 per disaccordo con alcune scelte della Presidenza. Ora, con 532 voti favorevoli su 615, Carlo Croce
arriva al timone della FIV pieno di idee nuove e che fanno ben sperare per la realizzazione di sempre auspicate,
giuste, non più rimandabili sinergie con la Lega Navale. Per questo, interpretando le attese di molti dei nostri
soci, siamo andati ad intervistarlo per sentire dalla sua viva voce come intende muoversi.
LNI: Presidente era da molto che al vertice della FIV non
avveniva un cambiamento. Che emozioni ha provato nel ritrovarsi ad esserne l’interprete?
Croce: Dal momento in cui ho presentato la mia candidatura è stata un’onda inattesa di preferenze, facendomi cavalcare questa imprevedibile volontà di cambiamento. Al
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termine dell’assemblea elettiva, quando è stata annunciata la mia elezione, sono stato assalito da uno tsunami di
sentimenti. Naturalmente, il mio primo pensiero, colmo di
emozione e gratitudine, è andato a mio padre, Beppe Croce, che è stato un esempio costante nella mia vita, colui
che mi ha fatto mangiare pane e vela da quando sono na-
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deve essere al servito. Ed ancora, mi sono
zio del tesserato, al
posto il grande quesiservizio dei Circoli afto: riuscirò a fare nelfiliati, al servizio delle
la Federazione, quello
Zone, dei tecnici ed,
che ho potuto fare nei
in particolare, degli
miei undici anni di
atleti. L’aiuto alle zoPresidenza dello YCI?
ne non sarà indiscriEssere al timone di
minato, ma basato su
questa Federazione è
criteri di meritocrazia,
un privilegio che desisulla base del loro imdero meritare con ripegno e dei risultati
sultati concreti. Una
Il Presidente nazionale LNI ammiraglio Marcello De Donno accoglie il neo eletto Presidente della
sportivi ottenuti. Inolimpresa gravosa; tutFIV, Carlo Croce, presso la Presidenza Nazionale LNI
tre, sono certo che
tavia, mi conforta di
sarete d’accordo con me, se dico che la vela olimpica è il
avere il sostegno di tanti amici che mi hanno voluto elegfiore all’occhiello della nostra attività. L’Olimpiade resta il
gere loro Presidente.
sogno degli atleti, il loro ed il nostro obiettivo; la medaglia
LNI: Ci ha reso partecipi delle Sue emozioni e questo ci
olimpica il mito da raggiungere, da sempre. L’Olimpiade
onora. Ora, passando agli aspetti pratici, che sicuramente
resta la “casa” dell’eccellenza sportiva e giustifica sforzi e
interessano non solo i soci della FIV ma tutti coloro i quali
risorse umane e finanziarie da parte di tutte le Autorità nahanno a cuore le sorti della vela italiana, come intende
zionali, compresa la nostra Federazione, per promuovere
muoversi? Ha già in mente un programma operativo e se
sin da giovani lo spirito olimpico, per preparare grandi atsi, come intende esplicarlo?
leti, per partecipare con le squadre più ampie e più compeCroce: Come ho anticipato nel mio discorso di insediatitive, per conquistare medaglie e soddisfazioni davvero
mento, la macchina federale è poderosa, ha perso un po’ il
“olimpiche”. Ho richiesto a tutti il massimo sforzo, diretto
contatto con la base e credo che con l’entusiasmo mio e
o indiretto, nel primario compito istituzionale, che ho indidei nuovi Consiglieri federali, e con la loro profonda especato come la mia missione: la costituzione della squadra
rienza, si possa costituire una grande squadra capace di
olimpica.
guidare la Federazione nel cambiamento che ci è stato riNoi dobbiamo avere tutti uniti un obiettivo, ridare smalto
chiesto da chi ha espresso la preferenza per noi. Voglio rialla FIV, dobbiamo toglierle il tappo burocratico e liberare
dare importanza al Consiglio federale. Oggi ci si riunisce e
le energie positive che ci sono già. Poi vedrete che l’entunon c’è nulla da discutere, in quanto tutto è stato deciso in
siasmo crescerà tra i velisti. Ecco, molto in sintesi, questo
precedenza. Che si esprima il dissenso, si facciano le votaè il mio programma operativo.
zioni e, poi, passi la mozione che ha preso più voti. Perché
LNI: In passato, a volte, le posizioni di FIV e LNI hanno
ci sono tante persone che lavorano per la FIV, ma oggi non
presentato degli elementi di disomogeneità; ciò è strano in
hanno voce. Non possono esprimere le proprie idee. Abquanto gli ideali che ci animano sono analoghi e gli obietbiamo 96.000 tesserati: sono un patrimonio strepitoso, non
tivi spesso comuni, anche se ciò ha – sempre e solo in alpossiamo disperderlo, dobbiamo accudirlo. La Federazione,
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altre Federazioni, le
cune specifiche circoAssociazioni ed i Cirstanze – portato a
coli, che operano nel
volte a sovrapposiziosettore della vela e,
ni e sperperi, comunpiù in generale, della
que ad un modo di
nautica.
procedere ben lontaA questo riguardo, inno dall’auspicata ritendo incrementare i
cerca di sinergie e
rapporti di collaboracomplementarità.
zione con le altre FeDalle sue parole si inderazioni nazionali e
tuisce una precisa voquelle dei Paesi del
lontà di cambiare
I Presidenti Croce e De Donno con il delegato regionale LNI, nonché responsabile per le relazioni
Mediterraneo, con le
questo stato di cose.
esterne e i rapporti istituzionali FIV, ammiraglio Roberto Baggioni
Forze Armate, i Corpi
Potrebbe chiarire meArmati dello Stato, con le Associazioni nazionali e gli Englio ai lettori di “Lega Navale” come intenderebbe svilupti riconosciuti – a cominciare dalla Marina Militare e dalpare un nuovo modo di pensare e di agire per portare le
la Lega Navale Italiana, entrambi saldamente presenti
nostre organizzazioni a sviluppare delle vere sinergie, nelnel nostro Statuto – ricercando con tutti la più ampia sinl’interesse complessivo di tutti?
tonia, nell’ambito dei rispettivi ruoli istituzionali, e la
Croce: Non ho conoscenza diretta di questi problemi
massima sinergia nell’impiego delle risorse, sempre più
passati, quindi non posso parlarne con cognizione di causcarse.
sa. Ma, sappiate che durante la mia Presidenza non ci
Per assistermi in questa attività, ho chiesto la collaborasarà spazio per polemiche, sterili discussioni o litigi. La
zione dell’ammiraglio Roberto Baggioni, apprezzato negomia educazione e le esperienze mi consentono di afferziatore, che è Delegato della LNI per la Sardegna ed è il
mare che, spesso, si tratta solo di malintesi, che devono
Responsabile delle Relazioni esterne ed istituzionali della
essere chiariti con sollecitudine, ricercando piuttosto i
FIV; a lui sarà segnalata qualsiasi situazione che meriti un
punti di convergenza. Collaborare sempre! Si lavora di
intervento, per superare ogni potenziale situazione di crisi
più, ma si lavora efficacemente e, naturalmente, con rinelle nostre relazioni. Sono certo che il suo contributo sarà
sultati migliori. Anche quest’aspetto fa parte del cambiaefficace e prezioso. La sua sede sarà a Roma, presso il
mento. Auspico che tutti i membri delle strutture federali
CONI. A proposito del CONI e del suo Presidente, ho il dovogliano seguire con entusiasmo questa mia disposiziovere di esprimere la mia più profonda gratitudine nei suoi
ne, per assicurare sempre eccellenti rapporti di collaboconfronti, in quanto ha tempestivamente percepito alcune
razione con la LNI, che merita il rispetto di tutti gli italiani. Sia io che l’ammiraglio De Donno, Presidente Nazionostre difficoltà nella chiusura del bilancio 2008, difficoltà
nale della LNI, ci siamo impegnati a sviluppare ogni posche ci aiuterà a superare.
sibile forma di collaborazione. Ci sono numerose aree
LNI: Scendendo in particolari, forse noiosi per i non addetche possono beneficiare degli effetti di queste sinergie.
ti ai lavori ma che soli possono dare la misura del progresRicercherò la massima sinergia, sia all’interno che con le
so a portata di mano, vorremmo porle una domanda più
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specifica: sia la FIV che la LNI intrattengono da lungo tempo rapporti con le Istituzioni; come ritiene che sarebbe
possibile realizzare azioni congiunte in questo senso, così
da potere ottenere mediante l’unione delle rispettive forze,
risultati più concreti?
Croce: Per quanto riguarda la Federazione, il Responsabile delle Relazioni esterne curerà questi aspetti e si terrà sempre disponibile per le attività di coordinamento
preventivo con la LNI, per giungere all’unisono ad avanzare, alle Istituzioni competenti, le norme che ci riguardano.
LNI: Sempre restando nello specifico, riterrebbe opportuno che per determinati settori si stabilissero consultazioni
reciproche preventive, così da dare la maggiore omogeneità ed incisività alle proposte/decisioni relative a tali
settori?
Croce: Certamente sì! Non vorrei ripetermi. Ritengo di
aver creato lo “strumento” che ci consenta di lavorare
congiuntamente sin dall’avvio delle iniziative. Infatti, il nostro ufficio presso il CONI, sarà sempre aggiornato sulle
iniziative della LNI e della FIV ed in grado di agire tempestivamente per pervenire sempre ad una soluzione condivisa, principalmente nelle aree di sovrapposizione. Siamo in
perfetta sintonia di intenti.
LNI: Abbiamo sentito più volte parlare dei centri federali
FIV. Potrebbe approfondire quest’argomento, illustrandoci
il suo pensiero al riguardo e le prospettive future di tali
centri? Quale, se esiste, il possibile contributo della LNI?
Croce: È vero. Intendo aprire alcuni Centri federali, per la
conoscenza e lo sviluppo della vela in Italia ed, in particolare, per la preparazione regolare della squadra olimpica e
degli istruttori federali. Devono essere dislocati sul territorio nazionale, nel raggio di 3/400 chilometri da casa, dove
i ragazzini più bravi delle varie zone, possono andare a fare dei veri stage, magari in estate. In questi Centri possono lavorare contemporaneamente gli atleti campioni di oggi ed i giovani, per far crescere in questi lo spirito di emu-
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lazione; ma anche negli istruttori federali lo spirito di emulazione nei confronti degli allenatori olimpici. Si tratta, in
sintesi, di un “centro aperto”, non riservato ai campioni.
L’unico vincolo per la frequenza sarà quello di essere Soci
tesserati dei circoli affiliati alla FIV. Mi propongo di aprire
il primo Centro al più presto, non appena avremo messo a
punto un accordo che ci consenta di operare sulla struttura
interessata. Per dare un segnale forte e coerente con l’impegno assunto nell’Assemblea elettiva del 13 dicembre
scorso, vorrei coinvolgere in questa iniziativa la Lega Navale Italiana, integrando le nostre risorse, facendo in modo
che ciascuno di noi costituisca fattore moltiplicatore delle
potenzialità dell’altro.
LNI: Quella che segue è più che altro una curiosità a favore dei nostri lettori; come sa, infatti, la LNI non svolge una
grande attività all’estero, anche se ben si presta ad ogni
contatto con associazioni similari di nazioni amiche e a
prestare loro aiuto, quando richiesto, in Italia o a riceverne, quando suoi soci sono impegnati in imprese che travalicano i confini nazionali. La FIV che rapporti di collaborazione ha in atto o in programma, con l’estero?
Croce: Uno dei principali insegnamenti avuti da mio Padre è stato quello di essere sempre curioso, di andare alla
ricerca di nuove esperienze, per l’arricchimento delle mie
conoscenze. Questa ricerca non deve essere limitata al
solo territorio nazionale, ma estesa a tutti i Paesi, primariamente a quelli che si affacciano sul Mediterraneo, che
condividono le nostre stesse origini e la nostra cultura
marinaresca, acquisita sul Mare che è la più grande scuola di marineria. La ricerca di rapporti di collaborazione con
i Paesi del Mediterraneo risponde a questa esigenza. Coglieremo le opportunità di ricerca e sviluppo che lo scambio di esperienze, tra gli esperti del mondo della vela,
possono offrire. Posso sin d’ora assicurare che il risultato
di queste collaborazioni costituirà un patrimonio condiviso, in quanto la Federazione lo trasferirà puntualmente alla LNI.
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