ESSAI Rassegna di Cinema d`Autore

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ESSAI Rassegna di Cinema d`Autore
Anno 2, Numero 7
7 Maggio 2014
ESSAI Rassegna di Cinema d’Autore
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Tel. 0862319773
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SOLO DIO PERDONA
Scheda tecnica
Autore
Sceneggiatura
NICOLAS
WINDING
REFN
NICOLAS
WINDING
REFN
di Nicolas W. Refn
Membro di una potente famiglia criminale, Julian gestisce
un club di pugilato in Thailandia, come copertura per il
traffico di droga. Quando suo
fratello maggiore Billy uccide
brutalmente una prostituta,
Anno
2013
Attori
RYAN GOSLING,
KRISTIN
SCOTT THOMAS, TOM
BURKE
poliziotto in pensione,
Durata
90 MIN
Billy è la morte. Intanto – per
Nazionalità
FRANCIA/
DANIMARCA
Distribuzione
01
le autorità si rivolgono ad un
Chang, che opera basandosi
su un'idea di giustizia molto
personale. La punizione per
recuperare il corpo del figlio arriva a Bangkok Crystal,
madre di Julian e Billy e capo
di una potente organizzazione criminale. La donna, addolorata e furiosa, ha un
Frasi del film
unico obiettivo: progettare e
consumare una spietata
vendetta contro coloro che si
sono macchiati del sangue di
suo figlio. Chang è il primo
"Qualunque cosa accada, tenete gli occhi
chiusi"
della lista...
RECENSIONE
(…) Il suo film di vendetta, privato
di ogni speculazione tra persoÈ andato fino in Thailandia
naggi e raccontato mostrando
Nicolas Winding Refn per gira- anche meno dell'essenziale, è
re un film asiatico (lo si capiuna girandola di omicidi con
sce dai titoil di testa in caratte- l'ingombro di un legame logico
ri thai), un'opera che parte da tra di essi, in cui i numi più imuna trama presa dal cinema di portanti in materia (il cinema
genere e, come i migliori film
asiatico e il western) sono richiadi serie B, asciuga la narrazio- mati dalla scelta dei rumori sia
ne, eliminando ogni orpello e
delle spade sguainate che degli
ogni ridondanza per lasciare
spari di pistola, una serie di suoche solo un gesto, un dettaglio ni che non appartengono alle
o un movimento accennato
library del cinema intellettuale
raccontino svolte ed eventi.
ma più a quelle iperboliche dei
generi.
Così Solo Dio perdona è l'odissea finale di un uomo che ha
scelto la boxe tailandese come lavoro dopo un'infanzia
non semplice e un omicidio
sulle spalle, un figlio non adatto al business di famiglia
che si trova dover arrivare ai
confini del mondo violento in
cui vive per provare, suo malgrado, fino a dove sia in grado
di spingersi, trovando un'inaspettata chiusa.
Da MyMovies.it
Pagina 2
Nicolas Winding Refn
Filmografia
Pusher - L'inizio (Pusher)
(1996)
Bleeder (1999)
Fear X (2003)
Pusher II - Sangue sulle mie
mani (2004)
Pusher 3 - L'angelo della
morte (2005)
Miss Marple - Nemesi
(2007) - Film TV
Bronson (2008)
Valhalla Rising - Regno di
sangue (2009)
Drive (2011)
Solo Dio perdona (2013)
Riconoscimenti
Miglior Film
Sydney Film Festival
Miglior Film
Migliore Fotografia
Tra i registi danesi della generazione esplosa negli anni Novanta,
Nicolas Winding Refn è forse il più
irritante e ambizioso, ma anche il
maggiormente dotato, coerente e
originale, come dimostra un cammino artistico che sembra migliorare di anno in anno.
Nato a Copenhagen nel 1970,
studia a New York presso l'American Academy of Dramatic Arts per
poi tornare in patria dove, invece
di terminare la formazione interrotta prima del conseguimento del
diploma, decide di autofinanziarsi
il primo lungometraggio, Pusher
(1996). Film di gangster rabbioso
e colmo di temi difficili trattati
attraverso uno sguardo sporco e
duro, quest'impressionante esordio racconta la disperata storia di
Frank, un piccolo spacciatore che
deve trovare un mucchio di soldi
da restituire ad un pericoloso
boss serbo di cui è debitore. Per
alcuni è già una folgorazione, per
altri un'esperienza da dimenticare.
Catalogna Int. Film Festival
Miglior Fotografia
Seguono Bleeder (1999), Fear X
(2003) e i sequel Pusher 2 (2004)e
Pusher 3 (2005).
Dopo le brume inglesi, il ritorno alla
natura più selvaggia delle proprie
inclinazioni avviene con il potentissimo Bronson (2008), incentrato sul
vero Michael Peterson (che si fa
chiamare Bronson in onore dell'attore del Giustiziere della notte), considerato uno dei criminali più pericolosi d'Inghilterra. Inizia da qui il periodo maturo del cineasta, ormai giunto
ad una forma estetica di invidiabile
presa e ad un maggior bilanciamento tra ambizione e risultato che in
parte latitava nelle precedenti prove.
Interpretato perfettamente da Tom
Hardy, coperto da una montagna di
muscoli, Bronson è un mattatore, un
ultraviolento che ripudia l'omicidio,
ma fa di tutto per avere il suo spazio
tra i cattivi più temuti del mondo. Il
nuovo incontro con l'attore feticcio
Mads Mikkelsen produce poi Valhalla Rising (2009), ipnotico, lisergico e
danzante mondo barbarico in cui un
guerriero guercio, tenuto al guinzaglio, raggiunge una comunità di
vichinghi
insieme ai
quali punta
dritto verso
l'ignoto: il
mito si
trasforma
in gesto
brutale che
fa sentire il
sapore del
sangue,
ammutolisce e catapulta lo sguardo in un verde marcio reso magnetico dal trascinante "noise"
chitarristico di fondo. Dopo aver
ormai colpito allo stomaco e alla
testa critica e pubblico, Refn firma
Drive (2011), premiato per la
regia al Festival di Cannes, in cui il
dolore e l'amore si mischiano
seguendo la vicenda di un meccanico che di notte guida la macchina per dei rapinatori. Calato in
una Los Angeles inedita e diviso in
due parti distinte, è un film che
divide, comunque vigoroso e
imprevedibile, tenero e nichilista
come il suo autore.
Torna a Cannes in Concorso nel
2013 con un nuovo film con Ryan
Gosling, Only God Forgives.
Hanno detto del film...
Migliore Colonna Sonora
Robert Festival
"Lampade rosse, loghi rossi, luci rosse
dei quartieri malfamati, delle palestre
e dei bordelli, sangue rosso e scritte
rosse (a detta del regista è quello
l'unico colore che il suo daltonismo gli
consente di distinguere) inquadrano
un film con pochissime parole, una
trama ridotta all'osso e un montaggio
essenziale improntato su lunghe scene. Il centro della messa in scena
rimane allora la fotografia, il modo in
cui Refn guarda e ammira terrorizzato
questi bellissimi abissi di efferatezza."
I nostri sostenitori
da Mymovies.it
"Spaventosamente coerente con
un personalissimo percorso autoriale e insieme sbalorditiva per la
radicalità dell'approccio, questa
aspra, visionaria testimonianza di
sincretismo audiovisivo invade la
sala con il suo misterioso vapore e
“Solo Dio perdona” è un lungome- appaga gli occhi con la sua vigorotraggio che vive di fascino proprio e sa corporeità. Non resta che tirare
che si lascia seguire con molta
un bel respiro. E immergersi."
attenzione. Cinema di qualità."
Ondacinema.it
Mirko Lomuscio, Film Up
"Ogni scena, ogni fotogramma,
viene eseguito con puro splendore
formale." Peter Bradshaw, Guardian