CANOVA Libreria
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Periodico a diffusione gratuita 58 N° Anno X ULTIMO ACCESSO, SPUNTE BLU E LIKE APRILE MAGGIO 2016 SOMMARIO: Mangio o non mangio: è questo il problema? Pag.2 Voci di fuori, Voci di dentro Pag.4 Come sopravvivere all’interrogazione di filosofiaPag.7 Vittorio Veneto Film Festival Pag.8 Tornei sportivi CPS: le finali Pag.9 Quest’estate vivi emozioni forti! Parti con AEGEEPag.11 Le domandone di Zio Pippuzzo Pag.17 Estate e volontariato: ci hai mai pensato? Pag.18 Un mondo che ti avvolge Pag.21 Videogiochi: Day of the Tentacle Remastered Pag.22 NIENTE L’innocente crudeltà dell’adolescenza Ricordate la storia di Cosimo Piovasco di Rondò, il barone rampante di Italo Calvino? La vicenda del romanzo “Niente” di Janne Teller inizia all’incirca nello stesso modo: il tredicenne Pierre Anthon sale su un albero e non ne vuole scendere più. La somiglianza tra il racconto di Calvino e quello di Jane Teller però finisce qui, perché le motivazioni di Pierre Anthon sono molto diverse da quelle di Cosimo. CONTINUA A PAG. 3 Online da due ore, ma le spunte non sono ancora blu?? Le spunte sono blu, ma ancora non risponde??? Ultimo accesso alle 03:42… ma con chi diavolo si scriveva???? Queste e tante, tante altre sono le situazioni di paranoia che mai avremmo pensato di vivere il giorno in cui abbiamo portato a casa il cellulare nuovo, magari con un senso di intima soddisfazione. Ecco, in queste poche righe vorrei dare due o tre suggestioni intorno a questi temi, ma appunto suggestioni, ipotesi, spunti... La riflessione non si ferma, niente tesi definitive in una situazione di cambiamenti repentini come questa (e anche se fossero possibili non saprei certo darle io). CONTINUA A PAG. 12 Lib re r ia CANOVA Un mondo di libri tutti i libri del mondo e un libraio amico In collaborazione con AlphaTest Corsi a Treviso c o r s i @ c a n o v a e d i z i o n i . e u VA azioni ANO ti, inform ..... TA C CAR rvizi, scon vantaggi e, più se iniziativ eventi, , O VA ico CAN r a i o a m lib TREVISO piazzetta Lombardi 1 tel 0422-546253 [email protected] w w w . c a n o v a e d i z i o n i . e u Punti sconto, servizi, vantaggi con Carta CANOVAlibraioamico 2 3 MANGIO O NON MANGIO: E’ QUESTO IL PROBLEMA? NIENTE - L’innocente crudeltà dell’adolescenza Da educatori (genitori, insegnanti, personale A.T.A o altro ancora), quante volte ci interroghiamo sui rischi che i giovani possono correre nella quotidianità? Pensiamo che a ogni angolo ci sia qualcosa di pericoloso: violenza, droga, alcool, cattive compagnie. È utile credere che le minacce siano solo lì fuori, come qualcosa che non ci riguarda finché non ci tocca? Spesso non ci ricordiamo di vivere in una stretta rete di relazioni con gli altri e con la società. Possiamo avere un’idea di come funzioni il mondo e dare così un significato a ciò che ci accade, ma non dobbiamo dimenticare però che in questo mondo ci siamo anche noi, con tutto quello che possiamo fare e dire. Anche quando ci sentiamo impotenti, anche quando i problemi sembrano moltiplicarsi, lasciandoci nella difficoltà di trovare modalità funzionali per parlare con i ragazzi. Tra le problematiche di cui si sente parlare più frequentemente, c’è il cibo. Ma come se ne parla? Si parla di cosa fa male, di quando cominciare la dieta, di come dimagrire! Carboidrati, grassi, proteine, fibre, zuccheri. Il linguaggio diventa sempre più specifico e tecnico. Che significato ha il cibo? Cosa vuol dire mangiare? Quando parliamo di anoressia e bulimia più o meno tutti abbiamo un’idea di cosa siano. Sono termini che abbiamo sentito più volte e che spaventano. Probabilmente ciò che dobbiamo cambiare non sono le risposte, ma le domande. Quante volte ho avuto modo di confrontarmi con i giovani a proposito Nella tranquillità del paesino danese in cui vive, Pierre Anthon dopo essersi reso conto che “se niente ha senso, è meglio non far niente piuttosto che qualcosa”, sale su albero di susine piantato vicino alla scuola e da lassù risponde con frasi sull’insensatezza della vita a chiunque cerchi di farlo scendere dai rami. Per dimostrargli che è in errore, i suoi compagni di classe decidono di raccogliere in una “catasta del significato” ciò che ciascuno ha di più caro. Ogni componente decide ciò che riveste più significato per un altro componente. All’inizio si tratta di oggetti innocenti: una canna da pesca, un pallone, un paio di sandali, un diario segreto, ma presto si fanno prendere la mano e le richieste diventano sempre più azzardate, in un crescendo vincolato dalla legge del gruppo e dal rancore di aver sacrificato ciò a cui tenevano di più. La catasta assemblata in una vecchia segheria dismessa è il “piccolo segreto” che i ragazzi vogliono custodire: il mondo degli adulti non deve saperlo, ma in realtà genitori, insegnanti e quelle che dovrebbero essere le loro figure di riferimento sono completamente disinteressate a ciò che questi ragazzini stanno compiendo. Gli adulti di questa sonnacchiosa cittadina si accorgeranno dell’escalation di follia solo quando gli adolescenti riveleranno il misfatto. Questo libro, fin dalla sua comparsa nel 2000, ha suscitato da una parte polemiche accese dall’altra un fenomenale successo di pubblico e critica: ad impressionare è il punto di vista scelto, quello di un’infanzia non edulcorata, non “buona e gentile” anzi cattiva soprattutto quando è in gruppo. Le dinamiche tra Agnes, Sofie, Elise, Jan-Johan, Ole, Richard e gli altri componenti della banda ricordano molto quelle dei ragazzini narrati da William Golding nel romanzo “Il signore delle mosche”. La voce narrante è quella di Agnes e la scrittura è semplice e piana, proprio come sarebbe quella di una ragazzina e questo espediente narrativo rende ancora più paradossale il contenuto del libro. L’editore Feltrinelli ha pubblicato questo romanzo, o forse data la sua brevità (solo 119 pagine) questo racconto lungo, in una collana di narrativa non per ragazzi, anzi nel risvolto di copertina chiama dei loro problemi con il cibo. I media ne parlano ampiamente, con modelli estremizzati: un’eccessiva magrezza o un’esagerata corpulenza. Come se un compromesso non potesse esistere. Come se il problema fosse esclusivamente quello di mangiare o non mangiare. Il cibo è nutrimento, del corpo e dell’animo. È anche amore. Da ottenere. Da rifiutare. Da strumentalizzare. Qual è il nostro modo di relazionarci con chi vive questo particolare rapporto disfunzionale con il cibo? Non è qualcosa che riguarda esclusivamente la singola persona: la questione va concepita in termini più ampi. Proprio per questo motivo, vanno prese in considerazione anche le dinamiche familiari, le relazioni tra coetanei, le cornici sociali. Diventa necessario confrontarsi insieme sui significati, sulla possibilità di cambiamento, sui modi diversi di fare educazione alimentare. All’interno del ciclo di incontri sul disagio giovanile, organizzati dal Comune di Villorba nella persona dell’Assessore all’Istruzione Francesco Soligo, venerdì 29 aprile 2016 affrontiamo questo argomento: la serata è gratuita, aperta a tutti, genitori e ragazzi. Insieme possiamo creare uno spazio di confronto, cercare insieme nuove domande per scoprire nuovi significati! Vi aspetto alle 20e30 nell’Aula Magna della Scuola Media Manzoni di Carità di Villorba (Tv)! Andrea Sales Psicologo, psicoterapeuta, formatore e docente universitario www.andreasales.it - www.facebook.com/dottorandreasales VOLONTARIATO IN MUSICA… CON ABILMENTE INSIEME Ho iniziato la mia esperienza di volontariato con l’associazione Abilmente Insieme di Ponzano, allo Spazio Musica nel mese di dicembre. Si tratta di un corso di musicoterapia che coinvolge ragazzi disabili della scuola secondaria di primo grado. Insieme ad una musicoterapista, ci troviamo una volta alla settimana per circa un’ora e insieme ai ragazzi creiamo dei ritmi con gli strumenti musicali a nostra disposizione, cantiamo o balliamo. È un’esperienza bellissima perché consente di aprire lo sguardo verso una realtà che magari non è di tutti i giorni: ognuno di noi ha un ritmo proprio, ed è meraviglioso vedere come tutti i ritmi, nonostante siano diversi, insieme possano creare un’armonia. Questa esperienza mi ha aiutato a superare i pregiudizi che spesso ci portiamo dietro ogni giorno, a provare a conoscere ogni persona più nel profondo, senza lasciarmi condizionare dalla prima impressione. Giorgia Monesi, Liceo Canova Io ho iniziato l’attività di volontariato con l’associazione Abilmente Insieme allo Spazio Musica, scuola musicale di Paderno di Ponzano, a novembre 2015. Tale attività consiste in alcuni incontri di musicoterapia con un gruppo di bambini della scuola primaria, che hanno delle disabilità fisiche o manifestano dei problemi comportamentali. Tutti quanti, insieme ad una musicoterapista ed insegnante di musica e ad un’altra responsabile dell’attività, ci riuniamo una volta alla settimana per suonare, ballare e cantare. Penso che questa esperienza sia non solo utile, ma anche molto coinvolgente dal momento che ognuno ha la possibilità di esternare le proprie emozioni nel modo a lui più consono, senza essere giudicato. Attraverso la voce, il ballo e gli strumenti musicali, messi a disposizione dalla scuola, creiamo ritmi e melodie, che sebbene siano diversi l’uno dall’altro, fanno nascere un’armonia nel gruppo, che cresce insieme. Laura Trovato, liceo Canova SEGUE DA PAG. 1 in causa il lettore adulto e lo invita attraverso la lettura a “ritrovare in sé l’innocente crudeltà dell’adolescenza, fatta di assenza di compromessi, coraggio provocatorio e commovente brutalità”, ma questo libro è nato come libro per ragazzi e in tutti i paesi in cui è stato tradotto è considerato per ragazzi nonostante la violenza narrata. L’atto più brutale è nel far leggere agli adolescenti solo libri confortanti: spesso i libri più belli infatti sono ”pugni nello stomaco” e, a scanso di equivoci, è bene ricordare che la descrizione di un mondo bello e rassicurante non appartiene neanche alle più famose fiabe. Disponibile per il prestito in biblioteca sia nella sede di Città Giardino “Andrea Zanzotto” sia in BRaT “Enzo De Mattè”. Biblioteca Comunale di Treviso www.bibliotecatreviso.it I NEGRAMARO A CONEGLIANO “La Rivoluzione Sta Arrivando Tour 2016” A grande richiesta, prosegue il tour dei Negramaro che negli ultimi mesi, sold-out dopo soldout (150.000 presenze in sole 22 date), ha infiammato i palchi delle principali città italiane con un applauditissimo show, raddoppiato a Firenze e Acireale, triplicato a Bari, Roma e Milano, ed infine celebrato in un memorabile live gratuito nella capitale (Circo Massimo), la notte di capodanno, davanti ad un pubblico di oltre 200.000 spettatori. “La Rivoluzione Sta Arrivando Tour” continua dunque anche nel 2016 con 9 nuovi concerti nel mese di maggio, in città non ancora toccate dal tour. La band arriva in concerto alla Zoppas Arena di Conegliano (Tv) sabato 21 maggio. Per info: zedlive.com 4 5 VOCI DI FUORI, VOCI DI DENTRO I racconti di Eva e Nadia, studentesse del Mazzotti Le sensazioni e le riflessioni di due studentesse dell’Istituto Mazzotti che, con la loro classe, hanno visitato l’Istituto Penale Minorile di Treviso nell’ambito del progetto “Voci di Fuori, Voci di Dentro” promosso dal Laboratorio Scuola Volontariato di Treviso Venerdì 27 Novembre, alcuni alunni della 4Dr hanno avuto l’opportunità di entrare e visitare l’IPM (istituto penale minorile) a Treviso, tramite il progetto “Voci di fuori e voci di dentro”. L’esperienza all’interno del carcere , anche se durata solamente tre ore, è stata unica e piena di emozioni che oscillavano tra gioia, tristezza, pensieri e tristi verità. I ragazzi che abbiamo conosciuto avevano età comprese tra 13 e 19 anni , etnie differenti e modi di porsi diversi. Il modo di avvicinare i ragazzi del carcere minorile è stato semplice:eliminando i pregiudizi abbiamo potuto vedere tutto in modo più chiaro e soprattutto più vicino a noi. La giornata è iniziata con un semplice gioco di presentazione per rompere il ghiaccio e, a seguire, abbiamo lavorato su un tema comune preparato nei giorni precedenti: lo sport. Inizialmente i ragazzi del carcere hanno presentato i loro cartelloni e filmati , dopo è arrivato il nostro turno. Infine ci siamo divisi in tre gruppi, con il compito di inventare uno sport e di presentarlo agli altri gruppi. La giornata si è conclusa mangiando insieme e godendoci un po’ di tempo tra di noi, sentendoci quasi liberi dal controllo degli addetti alla sorveglianza. Questa forte esperienza che abbiamo potuto vivere ci ha riempito di pensieri riguardo alla libertà e agli sbagli compiuti in passato. Eva Pupo - 4^ DR Istituto Mazzotti Il 27 novembre scorso alcuni ragazzi della classe 4DR, me compresa, hanno potuto trascorrere un’intera mattinata all’Istituto Penale Minorile di Santa Bona, nell’ambito del progetto “Voci di fuori, voci di dentro” promosso dalla nostra scuola. Il confronto con i detenuti, nostri coetanei, è avvenuto sul tema dello sport, a partire dal quale abbiamo potuto confrontarci e far emergere degli elementi comuni nelle nostre vite, apparentemente così diverse. L’aspetto sicuramente più interessante di questa esperienza è stato paragonare le nostre aspettative con la realtà che abbiamo incontrato. Io stessa immaginavo di trovarmi di fronte a delle persone fortemente segnate, con problemi nel relazionarsi, e diffidenti nei nostri confronti; in realtà ho dovuto ricredermi, essendo stati accolti nel migliore dei modi e senza aver percepito alcun imbarazzo da parte loro. Ciò mi ha ovviamente rasserenato ma, dall’altro lato, turbato fortemente. L’impressione mia e anche di altri compagni è stata che i detenuti non si dimostrassero realmente pentiti del loro passato ma che, anzi, se ne vantassero manifestando insofferenza nei confronti della giustizia. Questo è stato uno dei principali argomenti di discussione in classe nei giorni seguenti, e siamo giunti alla conclusione che, probabilmente, le proprie debolezze o caratteristiche della personalità li spingessero ad indossare una maschera di apparente superficialità e sfrontatezza. Personalmente, mi sono sentita a disagio per via dell’ambiente che, con le sue grate e gli alti muri, mi opprimeva. Essendo io un’amante della libertà e degli spazi aperti, mi sentivo intrappolata in un mondo angusto, che mi è apparso inadatto per reinserire i ragazzi nella società, in quanto restringe i loro orizzonti. Questa esperienza è stata, comunque, fortemente educativa e mi ha aperto la mente, spingendomi ad abbandonare i pregiudizi che spesso impediscono di relazionarsi al meglio con gli altri. Nadia Troncon - 4^ DR Istituto Mazzotti MARCO MENGONI “LIVE” Sabato 30 aprile a Padova Il palco della Kioene Arena (ex PalaFabris) di Padova ospiterà, sabato 30 aprile, la seconda tappa del tour #MENGONILIVE2016, l’annuncio è stato dato dall’artista stesso in diretta dall’esclusiva #BlueRoom di Twitter. Dopo aver ospitato all’estero personaggi del calibro di David Guetta, Imagine Dragons e Cody Simpson, Twitter ha inaugurato anche in Italia la #BlueRoom con il cantautore, che il giorno dell’annuncio ha ricevuto oltre 32mila Tweet in un’ora. Dall’ultimo album “Le cose che non ho” sono stati estratti due singoli, entrambi di grande successo: “Ti ho voluto bene veramente” e “Parole in circolo”. I videoclip dei due pezzi rappresentano i primi due capitoli di un “corto” a puntate che si completerà con le clip che accompagneranno nel tempo i brani dell’album. Dall’uscita del primo singolo da “Le cose che non ho”, Marco Mengoni ha aperto il primo artist account italiano Shazam: chiunque “shazammerà” i singoli sarà direttamente reindirizzato alla pagina dell’artista. Anche l’App ufficiale di Marco Mengoni si rinnova per questa speciale release, con la nuovissima sezione Save the date, una vera e propria agenda digitale che salverà automaticamente sul calendario dello smartphone tutti gli appuntamenti, tra release ed eventi, dedicati al nuovo progetto artistico di Marco. Inoltre gli oltre 75.000 utenti che hanno fatto il download dell’App (record assoluto per un artista italiano) potranno leggere tutte le informazioni relative al nuovo TOUR, con la nuova grafica dedicata e la possibilità di acquistare i biglietti direttamente dallo smartphone. Per info: zedlive.com IN EQUILIBRIO SULLA VITA Sconfiggere l’anoressia: un percorso di alti e bassi… e poi la luce! Il percorso per uscire dall’anoressia è tutt’altro che lineare: ci sono alti e bassi, grandi passi in avanti e brusche retromarce. Trovare un equilibrio non è semplice, ci vuole pazienza, bisogna crederci; bisogna credere in se stessi e nelle persone che ci seguono, non bisogna lasciarsi scoraggiare dai momenti “no”, da quei momenti in cui tutto sembra andare male, di nuovo. Fondamentale è senza dubbio affidarsi, in questo cammino verso la guarigione, a persone e strutture competenti: uscire dall’anoressia da soli è estremamente difficile. Io, al mio fianco, ho avuto le persone del centro Aba, ed il loro aiuto è stato importantissimo. Nel processo di guarigione, i “bassi” sono previsti... A volte sembra di stare su un’altalena: prima sei in alto, stai bene, l’attimo dopo sei giù, e stai male ancora. Poi arriva un momento in cui dall’altalena scendi, con le tue gambe; scendi perché LO VUOI TU. Metti i piedi per terra: gli alti e i bassi non ci sono più, hai trovato una tua stabilità, un tuo equilibrio... Sei guarito. Riporto, a seguire, le riflessioni che feci un giorno d’agosto dell’estate appena passata, a testimonianza del fatto che la difficoltà nel trovare un equilibrio è normale, e non deve affatto spaventare: l’importante, nei momenti di sconforto, è stringere i denti e continuare a desiderare di vedere la luce, dopo tanto tempo di buio. E, credetemi, la luce arriverà. “Com’è strano tutto quello che mi è capitato: la vita è davvero imprevedibile! Mai avrei pensato di passare tutto questo, mai avrei pensato di ammalarmi, e mai avrei pensato di essere così determinata, così forte, e di esserlo per me, non per gli altri. Durante quest’anno, ho lottato per me stessa, per la mia vita, e per l’importanza che quest’ultima ha. Se mi sento completamente libera dalle catene dell’anoressia? No, non del tutto... non ancora. Credo ci vorrà ancora del tempo per uscirne totalmente. Ora, ogni tanto, ho ancora paura di ricadere nelle sue grinfie, di sprofondare nelle sabbie mobili della malattia; ma ho piena fiducia nel futuro. In questo mese ho avuto parecchie ansie, sono stata particolarmente stressata. Non ho mai saltato un pasto. Sarei bugiarda se non dicessi che qualche volta ci ho pensato: ero così abituata a farlo, a non mangiare in questi momenti di sconforto, se così si possono chiamare, che l’idea mi balza in testa quasi automaticamente. Ma la mia mente non è più indipendente dal mio corpo: lavorano insieme, si aiutano a vicenda... Ora la mente sa che, se ordina l’astensione dal cibo, sul corpo ci saranno conseguenze pessime; sa che con l’andare del tempo la situazione peggiorerà, che pian piano non solo il corpo si consumerà, ma anche lei, anche la mente; sì, perché quando nel corpo non c’è più niente da deteriorare, la distruzione -che, avida di successo com’è, non si accontenta mai- inizierà ad attaccare anche la testa, il cervello e le sue capacità. Quando la distruzione arriva a livello mentale, l’annientamento della persona è tanto prossimo quanto scontato. Ho iniziato a trovare un equilibrio. Per quanto precario, esiste, c’è. Purtroppo è ancora molto debole: destabilizzarmi è ancora molto semplice. Mi sembra di essere un equilibrista, in piedi sopra ad un sottilissimo filo trasparente, le cui estremità sono attaccate alle vette di due montagne altissime. Basta un soffio di vento, leggero, ed il filo oscilla, e con lui anche l’equilibrista; quest’ultimo però, non è abbandonato all’arbitrio della natura: è legato, ha un’imbragatura abbastanza sicura che non lo farà precipitare nel vuoto sottostante. Quell’imbragatura, per me, sono le sicurezze che pian piano sto accumulando, le sicurezze su me stessa, sulla mia persona, sulla mia vita. Il vuoto sotto il filo, nella mia esistenza, è il vuoto nel quale sono stata risucchiata l’anno scorso, il vuoto che ha invaso il mio corpo. La montagna cui dò le spalle è l’anoressia, pilastro portante durante tutto l’anno passato, roccia cui mi sono affidata e dalla quale, adesso, sto scappando: la montagna dell’anoressia, si sa, può franare da un momento all’altro; standoci sopra, io franerei con lei. La montagna davanti a me, invece, rappresenta la vita vera, e la vera stabilità; è una montagna che non frana, è solida. Alle mie spalle ho ¾ del filo, ne manca ¼, forse qualcosa di più: devo raggiungere la montagna della vita, manca poco; ogni tanto sbando per via del vento; a volte sono vere e proprie raffiche. Più sicurezze, più certezze raccolgo, più divento stabile e la possibilità di caduta diventa remota. Arriverò a destinazione, basta ancora qualche sforzo, basta stringere i denti ancora un po’.” ABA Associazione per lo studio e la ricerca sui disturbi del comportamento alimentare www.bulimianoressia.it Per ogni informazione contatta il numero verde 800-165616 o scrivi a [email protected] Per appuntamenti e dettagli sul costo dei colloqui puoi contattare: Centro ABA di Venezia: Dorso Duro 3648/A (fondamenta Rio Novo), 30123 Venezia - Telefono: 041/5229548 (Orari di risposta al telefono: da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Referente dott.ssa Giuliana Grando Istituto Scolastico Paritario “G. Mazzini” LICEO DELLE SCIENZE UMANE opzione ECONOMICO SOCIALE Stai cercando la scuola Hai fatto la scelta dopo le medie? sbagliata? VIENI DA NOI! TRASFERISCITI! TROVERAI Via Noalese, 17/A TREVISO - Tel. 0422.230028 - www.liceosocialemazzini.it 6 7 COME SOPRAVVIVERE ALLA TANTO TEMUTA INTERROGAZIONE DI FILOSOFIA Silenzio… l’ossuto dito inanellato scorre, da cima a fondo, quel foglio… O forse non si usa più, c’è uno schermo di computer… Ma è forse l’ansia di Platone men dura? Eccola, si ferma: “Rossi, vieni tu?”. Lo sappiamo tutti che non è una domanda, ma una proposta che non si può rifiutare. “Mi parli della teoria della reminiscenza platonica?”. Ma io prof, a dire il vero, non avrei studiato perché… che scusa mi invento? Diamine che scusa mi invento? Allora la nonna l’ho già fatta ammalare, la zia l’ho già mandata in ospedale, la sorella mi ha già rovinato il libro, il gatto… il gatto! Prof, non ho studiato perché il CENTORIZZONTI 2016 Arte contemporanea dal vivo tra teatri e territori Torna Centorizzonti - progetto in rete di teatro musica danza per la valorizzazione culturale di territori: ideato dall’associazione Echidna, quest’anno coinvolge ben 17 comuni trevigiani e bellunesi e propone 20 appuntamenti. Il filo conduttore della IV edizione è “PerAmore”, perché, senza retorica, è proprio così che è nato e si consolida anno dopo anno Centorizzonti. Il programma è suddiviso in due fasi: fino a maggio si alterneranno gli spettacoli nei teatri, mentre poi, fino a luglio, sarà la volta degli appuntamenti nel territorio, che porranno in un’ideale continuità evento artistico e luoghi che sono espressione della ricchezza paesaggistica, storica e artistica veneta. Dopo l’esordio con Ascanio Celestini, la Compagnia Donati & Olesen e Giuseppe Cederna, i prossimi spettacoli (tutti alle 21.00) spaziano dal teatro nazionale professionale alle performance di promettenti artisti veneti. Sabato 9 aprile al Teatro “Eleonora Duse” di Asolo sarà la volta di “Virgilio brucia”, della compagnia di Castelfranco Veneto Anagoor. Su Virgilio, il poeta latino che ha cantato l’avvento della Roma imperiale, grava il pregiudizio di essere stato un intellettuale al servizio dell’ideologia imperiale: lo spettacolo diventa l’occasione per squadernare il rapporto tra arte e potere, la funzione della cultura e della memoria, la guerra imperiale, la violenza e il rapporto con la natura. Da Asolo ad Altivole, all’Auditorium “Pier Miranda Ferraro”, dove sabato 16 aprile andrà in scena “Trattato di economia”, il coreocabaret confusionale di Roberto Castello e Andrea Cosentino, due artisti diversi per generazione, ambito, formazione e percorso artistico, che hanno scoperto di covare lo stesso desiderio: realizzare uno spettacolo sulla scienza che vuole liberare l’umanità dalla schiavitù del bisogno. Sabato 30 aprile Centorizzonti sarà ancora ad Asolo con “Pantani, il campione fuori norma” di e con Alessandro Albertin e con Michela Ottolini, entrambi veronesi. Uno lavoro dedicato al grande campione del ciclismo e al suo declino. Il programma nei teatri si concluderà all’Auditorium “Centro La Roggia” di San Zenone degli Ezzelini sabato 7 maggio con “Picablo”, della compagnia padovana Tam Teatromusica, dedicato a Pablo Picasso e alla magia dell’arte visiva. Ingresso ridotto per i ragazzi: tra i 14 e i 19 anni euro 11,00, al di sotto dei 14 euro 1,00. Informazioni e prenotazioni: www.echidnacultura.it gatto è stato male. “Tranquillo, ti capisco, anche io amo gli animali. Vai al posto, non preoccuparti … 3 meno meno.” Chi è che, oggigiorno, ha voglia di studiare ‘ste stupidaggini? Voglio dire, andiamo! Siamo nel 2016, che me ne faccio della reminiscenza platonica, del cosmo di Aristotele, della monadi (ma le monadi a dire la verità piacciono, soprattutto ai maschietti: ricordano cose più interessanti) di Leibniz o dell’aut/aut di Kierkegaard … roba vecchia, superata, obsoleta. E per di più inutile. Voglio dire cioè… almeno la matematica e la fisica, per quanto pallose, un qualche risvolto pratico ce l’hanno, no? Ma che ne so, Eraclito… Eraclito, non so nemmeno pronunciarlo bene: Eràclito o Eraclìto? Comunque, non me ne faccio nulla! Via via, passo a scienze. Ma… e se ci fosse un’altra visuale? Sparigliamo le carte, dai! Fingiamo – sì dai facciamo questo gioco – che la filosofia serva alla vita, torni alla vita, si immerga nella vita, la riguardi quotidianamente. È un’illusione tutto ciò? Forse, ma noi de La Chiave di Sophia pensiamo che sia bello crederci, e ci impegniamo a mostrare, con il nostro lavoro e il nostro entusiasmo di giovani appassionati, anzi direi proprio innamorati, che una quotidianità filosofica è possibile. E lo facciamo in modo semplice, scrivendo di quello che pensiamo (perché questa è la filosofia, no? Pensare liberamente) su internet – per raggiungere anche le persone più social – e su carta – perché, in fondo, a noi piace il profumo del papiro e della pergamena. A Marzo è uscito infatti il primo numero della nostra rivista cartacea, che è disponibile gratuitamente presso le biblioteche e le librerie non soltanto della nostra zona, ma di tutta Italia! Inoltre organizziamo eventi culturali dallo stile giovane, fresco e pratico. E tu non credi che la Filosofia faccia parte della tua vita? Mettiti in gioco e provaci! Puoi avere la possibilità di scrivere e sperimentare la Filosofia come ospite nella sezione domenicale del nostro sito. Scrivi una mail a questo indirizzo: [email protected] e seguici sui social! David Casagrande – Editorialista de La Chiave di Sophia Via Talponera, 32 Merlengo di Ponzano V.to (TV) Tel. 0422 440545 - Chiuso il martedì 8 9 VITTORIO VENETO FILM FESTIVAL 19-23 aprile, grandi ospiti per un evento dedicato ai ragazzi Saranno otto lungometraggi e dodici cortometraggi provenienti da ogni parte del mondo, i film in concorso proposti ai giovani giurati durante la settima edizione del Vittorio Veneto Film Festival. Le difficoltà relazionali fra genitori e figli adolescenti, il rapporto con compagni di classe, le storie di amicizia adolescenziali, passando attraverso le tematiche del bullismo, della disabilità, nonché la scoperta della propria sfera sessuale, sono solo alcune delle tematiche che caratterizzano le opere inserite in concorso, e che verranno presentate ai giovani giurati, e al grande pubblico in fascia serale, durante la settima edizione del Vittorio Veneto Film Festival, come di consueto in scena a Vittorio Veneto dal 19 al 23 aprile 2016. Come di consueto non mancheranno gli incontri pomeridiani con importanti ospiti operanti nello scenario cinematografico nazionale ed internazionale e nel settore della comunicazione digitale. Ad animare i pomeriggi presso il Teatro “Lorenzo Da Ponte” di Serravalle a Vittorio Veneto, quest’anno prenderanno parte, nel pomeriggio di mercoledì 20 aprile i fondatori di Digital Yuppies, tre giovani ragazzi romani che ci parleranno di comunicazione e digital marketing, mettendo in risalto le problematiche sociali che si sviluppano attraverso l’utilizzo dei social media. Durante il pomeriggio di giovedì 21 aprile, invece, verrà proiettato il film del regista Giovanni Veronesi, “L’Ultima Ruota del Carro”, film prodotto nel 2013 e presentato all’apertura dell’VIII Festival Internazionale del Film di Roma. Al termine della proiezione salirà sul palco del Da Ponte lo stesso soggetto su cui il regista si è ispirato, ovvero l’attore e sceneggiatore Ernesto Fioretti. Nel pomeriggio di venerdì 22, si darà spazio invece all’approfondimento sulla differenza fra i generi commedia e comicità, prendendo come esempio lo sviluppo della società italiana dagli anni Sessanta ad oggi. Ospite d’eccezione nella giornata di venerdì, il regista italiano Neri Parenti, padre di molti film della commedia italiana, fra i quali gli ultimi film della saga “Fantozzi” e la trilogia de “Le comiche”, nonché dei cine-panettoni, sempre pluripremiati dal botteghino. A concludere la kermesse vittoriese saranno presenti, nella giornata conclusiva di sabato 23 aprile, i due maestri della cinematografia italiana Pupi e Antonio Avati, ai quali i giovani ragazzi del Vittorio Veneto Film Festival consegneranno il Premio alla Carriera. La cerimonia di conferimento del premio si svolgerà durante la Serata di Premiazione che, come di consueto, avverrà alle ore 20:30 presso il Teatro “Da Ponte”. In quell’occasione verranno anche consegnati i premi ai film inclusi in concorso. Tutti gli incontri pomeridiani e serali saranno gratuiti e ad ingresso libero. Per maggiori info consultate il sito web www.vittoriofilmfestival.com, e la pagina Facebook: Vittoriovenetofilmfestival. GIANNA NANNINI IN CONCERTO Padova, 23 aprile TEATRO APERTO! Dal 7 al 10 maggio E’ partito il 20 marzo da Torino HITSTORY TOUR 2016, la nuova avventura live di Gianna Nannini. Con questo tour Gianna riporterà la musica rock nei teatri italiani più prestigiosi tra cui, il 23 aprile, il Gran Teatro Geox di Padova. Nei teatri la rocker si esibirà accompagnata da un gruppo ritmico composto da eccezionali musicisti, oltre a Davide Tagliapietra alle chitarre, saranno infatti con lei Moritz Müller, uno dei più bravi batteristi europei, e il bassista Daniel Weber oltre a un tastierista e tre coristi. Sarà un concerto-spettacolo in grado di coniugare e amalgamare il rock con il classico, dove le bellissime ballate di Gianna si alterneranno con il suo rock più travolgente che farà ballare anche le poltrone dei teatri. La tournée segue l’uscita di HITSTORY, una raccolta di 32 tracce nella versione Standard e 45 in quella Deluxe, che contiene brani storici, sei inediti e l’unica versione remake di Un’estate italiana. Nell’album, che arriva dopo il grande successo di Hitalia (triplo disco di platino), anche il “giocagianna”, con il tabellone che riprende il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, da lui gentilmente concesso per dare forma al percorso visivo che ripercorre attraverso le immagini la straordinaria carriera della rocker italiana più celebrata all’estero. Per info: zedlive.com Nell’ambito degli European Opera Days il Teatro Comunale Mario Del Monaco apre le porte ai cittadini offrendo loro una preziosa opportunità di una visita guidata a spazi abitualmente off limits per il pubblico: il palcoscenico, la sala regia, il golfo mistico, i camerini, la sala prove, i locali tecnologici e la graticcia. Sarà inoltre allestita un’esposizione di bozzetti e costumi di scena. L’iniziativa sarà realizzata da sabato 7 a martedì 10 maggio, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19, con visite della durata di circa un’ora per gruppi di massimo 20 persone con prenotazione obbligatoria. Per info e prenotazioni: [email protected] e tel. 0422.513300. AUTORI IN LIBRERIA Proponiamo due autori veneti e un singolare libro di viaggio, ospiti di Librerie Canova negli incontri del giovedì sera alla Libreria di Treviso e del venerdì pomeriggio alla Libreria di Conegliano. Alessandro Toso, autore trevigiano alla seconda prova. Renato Pappalardi, titolare di una importante azienda veneta, ha appena concluso un grosso affare con un cliente estero che potrebbe evitare la chiusura della fabbrica. L’incubo della cassa integrazione sembra essere vicino alla fine. Eppure qualcosa non quadra... Volete saperne di più? Il libro viene presentato in prima nazionale giovedì 7 aprile, alle 21 alla libreria Canova di Treviso. Ecco intanto alcune autorevoli note. Una storia attuale, piena di suspense che avvince e fa meditare sui valori della società odierna. (Simonetta Agnello Hornby). Sembra incredibile: quando prendono in mano la penna, anche i manager si accorgono di avere un cuore. E come alcuni dei loro personaggi, riescono persino a diventare esseri umani. (Giancarlo De Cataldo). Alessandro Toso, A GALLA, Scrittura&scritture, 2016, pp 368, €14,50 Un ex rocker sulla via Francigena. Un uomo, laico convinto, rocker nell’animo, con un passato di dj e musicista dell’undergound romano, con il pallino della fotografia e una passione smodata per la cucina, decide improvvisamente di mollare tutto: il lavoro stressante ma ben pagato, la città caotica e corrotta, una quotidianità stantia. Sceglie di cambiare aria, di scrollarsi di dosso i pesi che lo opprimono, di amare in maniera ravvicinata e di dedicare a se stesso un intero lunghissimo anno. Fin qui niente di nuovo, ma perché scegliere di percorre 913 chilometri a piedi su un sentiero religioso antichissimo? La risposta è questo libro, una divertente “non guida” sulla Via Francigena, uno dei sentieri più affascinanti d’Italia, coi suoi difetti e le sue bellezze; un diario di viaggio dal ritmo serrato, pieno di storie e consigli, scritto con ironia e un pizzico di surreale follia; un modo per ridare il giusto valore al camminare come esperienza culturale e formativa. I numeri: 39 i giorni di cammino, 5 i giorni di riposo, 8 i chili dello zaino, 1854m l’altitudine di partenza, 0m quella di arrivo, 49 gli anni. Andrea Vismara, LA MIA FRANCIGENA, Edizioni dei cammini, 2016, pp 192, €15,00 Presentazione con l’autore in libreria Canova il 14 aprile ore 21 a Treviso e il 15 aprile ore 18 a Conegliano. Una famiglia, il fiume e il vino. Una saga di sinistra Piave. Dal 1500 i Bonotto vivono e lavorano a Tezze, piccolo borgo a oriente del Piave, nel Trevigiano. “Generazione dopo generazione sono diventati essi stessi terra, alberi, mura e soprattutto viti che coltivano con passione. Ho provato immediatamente empatia per loro e per la grande quercia che li sorveglia” (Giovanni Santarossa). La saga della famiglia e le tante storie di quelle terre, tra fatiche, stagioni, vendemmie e guerre, sono narrate dalla penna di Edoardo Pittalis, già per molti anni direttore del Gazzettino e autore acuto di importanti libri sul Nord Est degli anni d’oro. Edoardo Pittalis, ROSSOPIAVE, Biblioteca dell’immagine, 2015, pp 209, €14,00. Presentazione con l’autore in libreria Canova il 28 aprile ore 21 a Treviso. TORNEI SPORTIVI CPS: LE FINALI - Il programma e le squadre finaliste I tornei sportivi “Sport makes friendship strong” promossi dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Treviso sono giunti, dopo le selezioni territoriali, alla fase finale. Le 39 squadre che hanno conquistato l’accesso alle finali si contenderanno la vittoria per le 6 categorie/discipline presenti. PALLAVOLO MASCHILE. La finale si terrà giovedì 7 aprile presso la palestra dell’Istituto Palladio e il Centro Natatorio. Sei le squadre ancora in gara tra le quali il Palladio e il Da Vinci di Treviso. PALLAVOLO FEMMINILE. Venerdì 8 aprile si svolgeranno le finali alla palestra del Da Vinci e del Centro Natatorio, sette squadre in corsa per il titolo tra cui le ragazze del Veronese di Montebelluna e del Da Vinci e del Riccati-Luzzatti di Treviso. PALLACANESTRO FEMMINILE. La finale, in partita secca, si giocherà l’8 aprile al Palladio tra le squadre del Mazzotti di Treviso e dell’Alighieri di Vittorio Veneto. PALLACANESTRO MASCHILE. Venerdì 8 si terrà anche la finale del torneo maschile di pallacanestro presso le palestre del Mazzotti e del Palladio. In lizza per la vittoria vi sono nove squadre, tra le quali: il Giorgi-Fermi, il Duca degli Abruzzi e il Palladio di Treviso. CALCETTO FEMMINILE. La finale si terrà lunedì 11 presso gli impianti sportivi Club 82 e vedrà impegnate cinque squadre tra cui il Da Vinci di Treviso. CALCETTO MASCHILE. Il giorno 11 si concluderà anche il torneo di calcetto maschile presso la medesima struttura. Dieci le squadre giunte alla fase finale che si contenderanno la vittoria, tra esse il Da Vinci, il Giorgi-Fermi, il Madonna del Grappa e il Besta di Treviso. Oggi a Treviso una delle più antiche famiglie di pizzaioli napoletani, la famiglia Sorbillo AUTOSCUOLA FONTANE di VILLORBA Via Trieste, 4 - Tel. 0422.918049 TREVISO - Via Ciardi, 12 - Tel. 0422.302760 Sede di Fontane CONVENZIONATA Chiuso domenica a pranzo e lunedì Indirizzo: V.le Felissent, 18 - Treviso - Tel. 0422.304286 10 11 BAND ED ARTISTI EMERGENTI Vuoi presentare la tua band? Raccontare la vostra storia, il vostro stile, cosa vi ha unito, i vostri obiettivi e far sapere le date dei vostri concerti e i vostri contatti social? Scrivi a: [email protected] SARA RIZZATO Sono Sara Rizzato, una musicista di Treviso. Cantante, pianista, mi diverto con i sequencer, i midi controller e il mondo della live electronics. Per me la musica è meravigliosa in tutte le sue forme, e tutte le sue espressioni mi incuriosiscono... Infatti ho attraversato diversi generi: sono nata come rocker, ma amo anche blues, soul, RnB, elettronica, reggae… Credo che la curiosità e l’apertura al nuovo siano componenti fondamentali dello spirito creativo, e che il linguaggio musicale, proprio perché è universale, e non discrimina, abbia sempre qualcosa da dare, e da dire, a prescindere dai generi. Purtroppo la musica in Italia sta vivendo un momento un po’ buio, e i musicisti emergenti faticano a farsi spazio… Però si sa che proprio dalle crisi nasce e si sviluppa il fermento delle novità e delle idee! Venite a trovarmi su Facebook (https:// www.facebook.com/sararizzato123/). Sono disponibile per lezioni di canto, per principianti ma anche per chi già canta e desidera approfondire lo studio e migliorare la propria tecnica. Keep on rockin’! CWS – CHILLED WAVE SOUND Hi guys I am Riccardo, an italian producer of electronic music. I started creating my music when I was 17, after I discovered Fl Studio - suggestet by a friend - and at the moment I’m still using it because I find it very complete, interesting, dynamic and user-frendly too. In the first years I took inspiration by many groups such as Digitalism, Belzebass, Daft Punk, Pendulum and many others... but I wasn’t able to find a sound wich caught my mind. After the first years in the world of production and after much much time passed on YT and SoundCloud I started to appreciate dubstep music and - in particular - melodic dubstep, this genere concerned all I wanted from music: a very strong and articulated basslines which work at the same time with dreaming leads, powerful pads and a strong drum: IT WAS LOVE. Now I’m listening to every genere of music, but in particular I spend more time to discover artists who make this kind of sounds to learn all I can from their works. Hope my sounds will give you something of special and remember: I’m still learning^^ At the moment, I’m trying to learn how to use ableton too, so stay tuned for new stuffs! Peace. Riccardo Pagina FB: CWS Twitter: twitter.com/MusicCws SoundCloud: soundcloud.com/riccardo-dal-gobbo New Era EP (le mie 5 tracce appena pubblicate): soundcloud.com/riccardo-dal-gobbo/sets/ new-era-ep Canale Youtube: https://www.youtube.com/ channel/UCOab7pC1LH-qb7-5-JXo9ng Instagram: https://www.instagram.com/music_cws/ FIATICORTI 17: FATEVI AVANTI, GIOVANI REGISTI! Sei un regista in erba e hai girato un corto che pensi abbia le carte per sfondare? Fiaticorti allora è l’occasione che aspettavi: il festival internazionale del cortometraggio, organizzato dal Comune di Istrana (Treviso) in collaborazione con Progetto Giovani di Istrana, ha appena aperto le iscrizioni alla 17esima edizione. La condizione essenziale per partecipare è quella di presentare lavori realizzati dopo il 1° gennaio 2015 e che abbiano una durata non superiore ai venti minuti. Il tema è libero e, a seconda del genere dell’opera, essa potrà essere candidata nella sezione FiatiCorti o a quella FiatiComici; se poi sei un regista veneto o il cortometraggio è stato girato in Veneto, sarà automatica la partecipazione anche nella categoria FiatiVeneti. L’iscrizione è gratuita e deve avvenire entro il 20 agosto 2016: contestualmente dovranno essere consegnate le opere concorrenti, a mano o inviandole tramite posta ordinaria, via mail oppure utilizzando le piattaforme web riconosciute dal festival (Festhome e Movibeta). La direzione artistica Fiaticorti provvederà quindi ad una prima selezione di 24 opere, che verranno proposte durante la rassegna organizzata ad Istrana nel mese di ottobre (quattro serate). Tra questi cortometraggi si celeranno i quattro vincitori dei titoli Premio FiatiCorti, Premio FiatiComici, Premio FiatiVeneti e Premio Miglior Interprete Fiaticorti, individuati dalla giuria tecnica. Il concorso si concluderà con la grande premiazione in stile “Notte degli Oscar”, venerdì 28 ottobre 2016, nella scenografica cornice del cinema dell’Aeroporto militare di Istrana: ai vincitori sarà consegnato l’ambito riconoscimento, che negli anni passati è andato ad astri nascenti del cinema nazionale e internazionale come la tedesca Una Gunjak, la kosovara Lendita Zequiraj, i padovani Luca Zambolin e Diego Scano, l’iraniano Ali Asgari, allievo del grande Abbas Kiarostami, Giuseppe Marco Albano e molti altri ancora. Scheda di partecipazione e regolamento integrale su www.fiaticorti.it QUEST’ESTATE VIVI EMOZIONI FORTI! PARTI CON AEGEE! Destinazioni in tutta Europa per una vacanza davvero indimenticabile Forse non lo sai, ma c’è un’estate fantastica che ti aspetta! E’ in fase di organizzazione proprio ora. Centinaia di ragazzi e ragazze in tutta Europa stanno già organizzando splendide vacanze, tra visite culturali, sport, mare, montagna, giochi, balli. Davvero si pensa a tutti i gusti. “Buon per loro” ti vien da pensare? La realtà è che tutta questa preparazione non è per loro, è per te! Non sarà nemmeno una semplice vacanza, ma sarà un’esperienza unica ed irripetibile, in cui avrai la possibilità non solo di divertirti in compagnia di altri giovani provenienti da tutto il nostro vecchio continente, ma anche di visitare luoghi magici. L’occasione sarà infatti perfetta anche per imparare tradizioni, cibi, danze, lingue e più in generale il modo di vivere e divertirsi locale. Le vostre guide saranno le migliori possibili e immaginabili: altri giovani come te che si stanno appunto preparando ad accoglierti al meglio e farti scoprire le bellezze della loro terra. Ti sembra impossibile? Non lo è! E’ semplicemente AEGEE! AEGEE (Association des Etats Generaux des Etudiants d’Europe) è un’associazione studentesca tra le più grandi a livello europeo, con sede principale a Bruxelles e presente in molte città un po’ in tutta Europa attraverso le cosiddette “antenne” locali, come ad esempio quella di Treviso. Le possibilità che si hanno sono moltissime: viaggiare in tutta Europa e partecipare ad eventi dei più svariati tipi è senza dubbio una di queste. Se stai pensando che il prezzo sia sicuramente alto ed improponibile, rimarrai sorpreso. Questi eventi estivi infatti, della durata variabile tra i 10 e i 15 giorni, hanno un prezzo che varia tra i 90 e i 180 euro, mediamente, comprensivo di tutte le attività, vitto e alloggio. E ci sono così tante destinazioni che si ha solo l’imbarazzo della scelta. Dai un’occhiata tu stesso! Visita il sito www.projects.aegee.org/suct/ su2016/ specifico per queste esperienze estive. Per tenere sott’occhio tutti gli eventi invece www.aegee.org dove puoi trovare anche ulteriori informazioni sull’associazione o anche il nostro sito www.aegee-treviso.eu. ATTENZIONE! La scadenza per le iscrizioni alle Summer University è il 24 Aprile! Non lasciarti scappare l’opportunità! Ma l’opportunità di respirare l’atmosfera AEGEE c’è anche stando comodamente a casa. Ogni antenna infatti organizza eventi a livello locale. AEGEE Treviso ne propone costantemente. Cineforum in lingua originale, aperitivi linguistici, “bacarate” a Venezia e altri viaggi a livello locale ne sono solo alcuni esempi. AEGEE offre inoltre la possibilità di mettersi in gioco attivamente, non solo nell’organizzazione a livello locale, ma anche a vari livelli fino a quello europeo. Non mancano eventi e occasioni di formazione di alto livello che possono valere poi per tutta la vita e anche per un eventuale lavoro futuro. Le strade e le soddisfazioni che AEGEE offre sono tantissime e tutti i tuoi interessi e passioni possono trovare un’ottima rampa di lancio. Spiegare nel dettaglio in queste poche righe risulta assai difficile e pertanto, per saperne di più, non esitare a contattarci! Siamo disponibili per ogni dubbio e chiarimento, scrivici a [email protected] Ci trovi anche su Facebook (AEGEE Treviso). Non sei molto convinto? Beh la vita è fatta di scelte, il destino ha fatto si che tu leggessi questo articolo fino a qui. Ora sta a te decidere cosa fare: puoi catalogare questo articolo tra quelli “se fosse vero sarebbe bello” oppure puoi contattarci e conoscere l’associazione che ti cambierà la vita. Garantito! Quando torni dopo il tuo primo evento AEGEE non sei più lo stesso! Ti aspettiamo AEGEE Treviso Board ISTITUTO SCOLASTICO “G. GALILEI” TREVISO CORSI PARITARI LICEO SCIENTIFICO - INDIRIZZO SPORTIVO LICEO LINGUISTICO Gruppo TipoGrafico Villorba ISTITUTO TECNICO-TECNOLOGICO (Costruzioni, ambiente e territorio) Grafica - STaMpa pubbliciTaria ed ediToriale Richiedi la tua offerta personalizzata a [email protected] Via Edison, 133 - 31020 VILLORBA (TV) - Tel. 0422 440200 - Fax 0422 918296 [email protected] - www.trevisostampa.it SEDE DI ESAME DI STATO E DI IDONEITA' PER CANDIDATI ESTERNI Per info: visitare il sito www.istitutoparitariogalilei.it O contattare [email protected] - Tel. 0422.404131 12 13 ULTIMO ACCESSO, SPUNTE BLU, LIKE E IDENTITA’ Intanto riflettiamo su tutto il mondo della messaggistica, dei tweet, dei post, delle note vocali, di ask, di snapchat: una marea di messaggi che ci travolge ogni giorno e che ha la bruttissima tendenza di uniformarsi, a diventare un mare magnum uguale a se stesso in ogni sua parte. Facciamoci aiutare da qualcuno che sulla comunicazione c’ha speso la vita: a qualcuno di voi sarà capitato di studiare Watzlawick e i suoi 5 assiomi sulla comunicazione. Si tende a impararli a memoria come una filastrocca, fu così anche per me. Ma quando si prova a capirli sono illuminanti. In particolar modo il secondo. Sostiene che ogni volta che diciamo qualcosa a qualcuno in realtà trasmettiamo due messaggi: quello che Watzlawick chiama messaggio di contenuto, ossia esattamente e oggettivamente ciò che vogliamo dire, e un messaggio di relazione, ossia la comunicazione riguardo chi vogliamo essere noi per chi riceve il messaggio. Questo secondo messaggio può essere espresso verbalmente, ma molto più spesso è lasciato al non verbale, al tono, all’espressione, alla vicinanza dei comunicanti, che sono molto più efficaci, più diretti, ma meno imbarazzanti, meno impegnativi, meno invasivi di un discorso. “Beviamo un caffè” accompagnato da un certo non verbale, può significare: “Dai condividiamo questo momento, questo rito, voglio essere un sostegno, una compagnia, un affetto per te”. Oppure, con un altro adeguato non verbale, può voler significare: “Io ho voglia di un caffè e adesso vado a prendermelo, tu vieni con me perché tra i due chi decide di fare le cose sono io”. E’ chiaro che in entrambi i casi il messaggio di relazione potrebbe anche essere espresso a parole, ma risulterebbe un tantino fuori luogo, complesso e invadente. E’ per questo che il non verbale è così importante. Certamente starete già comprendendo dove sto andando a parare, del resto forse avrete già fatto questi ragionamenti per conto vostro: tutta la messaggistica digitale si limita al verbale e quindi per il messaggio di relazione deve utilizzare o lunghi e complessi giri di parole o affidarsi a una serie di espressioni non verbali standardizzate, omologate, prive di sfumature e quindi alla fine pressochè inutili come le – Dio ci perdoni – faccine, “emoticons” e “emoji” in linguaggio tecnico (ma la sostanza non cambia). Che cosa succede allora? Succede appunto che abbiamo una serie di “voci”, parole, messaggi, che non sappiamo interpretare, che fraintendiamo sistematicamente, che ci risultano ambigui, equivoci, contraddittori. Non si capisce l’ironia o la si coglie laddove non c’è e SEGUE DA PAG. 1 quindi si sminuisce, si ingrandisce, si deforma, si legge ciò che si vuole leggere, si proietta, si parte per la tangente… E’ a questo punto che vale la pena avvertire che qui non si vuole in nessun modo demonizzare lo strumento per la comunicazione digitale (sarei piuttosto ipocrita), soltanto si vuole suggerire: alla luce di queste circostanze, cerchiamo di osservare meglio il fenomeno e di proteggerci, di indirizzarlo in una direzione più sostenibile e utile per noi. Ogni volta che il nostro dito comincia a sfiorare lo screen teniamo conto di tutto quanto abbiamo detto, del fatto che siamo su un terreno minato, assicuriamoci che lo sappiano anche i nostri interlocutori e da qui partiamo, sperimentiamo: la comunicazione verbale d’altra parte è straordinaria, quando sa di non poter contare sul non verbale ha prodotto capolavori, questo è chiaro, l’importante è saperlo. Il fatto è che gli strumenti digitali e la loro velocità, ci danno l’illusione di parlare dal vivo, anche se questo non sta avvenendo. E’ se stiamo parlando dal vivo che ci irritiamo se uno non risponde subito, ma se la comunicazione è scritta è giusto che un interlocutore abbia tutto il diritto di scegliere il suo tempo di risposta, il suo momento: può rispondere subito, ma anche no. Forse perché il messaggio di risposta necessita tempo, forse perché l’ha letto mentre sta attraversando la strada, forse sta aspettando il suo turno in qualcosa e poi il suo turno arriva!, forse semplicemente vuole far passare due ore per rispondere, per essere più calmo, per ponderare. Più urgente non significa più importante, vale la pena ricordarlo. PLA TUA NUOVA SCUOLA! Via Collalto, 20 - 31100 Treviso Tel. 0422 / 545307 Cell. 340 / 1228946 [email protected] istituto scolastico Corsi di recupero: Licei, Geometra (CAT), Ragioniere (AFM), Informatico, Scienze Umane Ripetizioni in ogni materia e assistenza scolastica Sostegno Universitario Assistenza e Servizi Permettono a chiunque di frequentare l’Istituto, preparandosi adeguatamente. Infine l’aspetto forse più interessante e anche un po’ destabilizzante di tutto questo. Watzlawick si occupa così tanto di comunicazione perché pensa che essa non sia una delle tante cose che possiamo fare a questo mondo, ma perché pensa che sia un’attività che in ultima analisi definisce chi siamo. Ai nostri messaggi di relazione l’interlocutore risponde sempre accettando, negando o ignorando la nostra proposta di relazione e quindi rispettivamente la conferma, ci aiuta a ricostruirla o la annulla. Mettendo assieme le relazioni che abbiamo con tutti quelli con cui comunichiamo viene fuori ciò che siamo: la nostra identità è sostanzialmente questo. Quindi, non so come dirvelo, ma è proprio così: anche chattando o mandando messaggi definiamo una parte di noi stessi! Se siamo etichettati come ossessivi diventeremo ossessivi, se lo scambio di messaggi si omologa e standardizza noi stessi ci standardizzeremo, se riceviamo tanti “mi piace” (un’unità minima di conferma) ci riempiremo di orgoglio, se veniamo sistematicamente ignorati perderemo fiducia in noi stessi. Concludendo, quindi, continuiamo a usare questi mezzi straordinari, ma, ripeto, teniamo conto di tutto questo, ricordiamoci che ci stiamo giocando molto di noi, perciò restiamo con gli occhi ben aperti e il senso critico ben attivato. Michele Vescovo Manteniamo i contatti con le altre scuole , raccogliamo documenti e programmi. Classi poco numerose Qualità Da oltre 10 anni abbiamo più del 95% di esami superati grazie alla nostra preparazione e alla nostra didattica. Le ore di lezione delle materie d’indirizzo si svolgono in gruppi composti da 5-6 alunni. Ciò consente un lavoro più approfondito e la possibilità di seguire meglio ogni studente. www.istitutoscolasticopaideia.it 14 15 MIGRANTI, CONCORSO PER STUDENTI “Diritto di restare, migrare, vivere” CONCERTI & SPETTACOLI Francesco De Gregori - 14/4 - Gran Teatro Geox - Padova Daniele Silvestri - 14/4 - Teatro Nuovo Giovanni - Udine Patty Pravo - 15/4 - Teatro Goldoni - Venezia Andrea Pucci - 22/4 - Palamazzalovo - Montebelluna (Tv) Gianna Nannini - 23/4 - Gran Teatro Geox - Padova Punkreas - 23/4 - C.S. Rivolta - Marghera (Ve) Marco Mengoni - 30/4 - Kioene Arena - Padova Enrico Ruggeri - 30/4 - Teatro Toniolo – Mestre (Ve) Fiorello “L’ora del Rosario” - 6-7/5 - Gran Teatro Geox - Padova Notre Dame de Paris - 6-7-8/5 - Zoppas Arena - Conegliano (Tv) Beppe Grillo - 14/5 - Gran Teatro Geox - Padova Negramaro - 21/5 - Zoppas Arena - Conegliano (Tv) Elio e Le Storie Tese - 21/5 - Gran Teatro Geox - Padova Maurizio Crozza – 27/5 - Kioene Arena - Padova Maurizio Crozza – 28/5 - Palasport Forum - Pordenone In vista della Giornata Mondiale del rifugiato del 20 giugno 2016, la Caritas Italiana in collaborazione con il MIUR indice il concorso fotografico “Diritto di restare, migrare, vivere”. 250 milioni di persone sono oggi in movimento nel mondo, tra cui 60 milioni di rifugiati costretti a lasciare la propria terra. Solo il conflitto in Siria, giunto ormai al quinto anno, ha messo in fuga 12 milioni di persone, senza la garanzia di alcun diritto. Davanti a questo dramma, accanto al dovere dell’accoglienza di queste persone in qualunque Paese arrivino, occorre cercare di rimuovere le cause del cammino e della fuga dei migranti: dalla guerra alla fame, dai disastri ambientali alle persecuzioni religiose. Permettere a chi soffre di restare nella propria terra significa dunque ridefinire priorità e modalità per lo sviluppo complessivo del pianeta garantendo a tutti i diritti fondamentali per una vita dignitosa. Il tema di garantire a tutti una vita dignitosa per consentire ad ognuno di scegliere se restare nella propria terra o migrare e trovare accoglienza in altri Paesi è l’elemento centrale di questa proposta. Gli studenti, a livello individuale o di gruppo, dovranno documentarsi sul tema oggetto del concorso attraverso le sezioni “Giubileo: il diritto a rimanere nella propria terra” e “Migranti e profughi: l’impegno della Caritas” del sito www.caritas.it. Successivamente gli studenti potranno scegliere la modalità di partecipazione tra: una fotografia, un breve scritto (max 1.800 battute) Acquability e un disegno. Il termine per l’invio del materiale è il 30 aprile 2016. Bando del concorso e scheda di iscrizione disponibili sul sito SALVAMENTO del MIUR. OLYMPE DE GOUGES Un modello per le donne moderne? ADULTI FEDERALE Acquability Aquafitness Syncro FEDERALE Acquability N ATATORI UM TRE V I S O SALVAMENTO SALVAMENTO Acquability movimento è salute salute è movimento ADULTI aquagolADULTI SALVAMENTO mamme e bebe Aquafitness Syncro ADULTI Acquability Aquafitness Syncro SALVAMENTO Aquafitness bambini Syncro e ragazzi Acquability aquagol movi mamme e bebe Acquability .it te è bambini e ragazzi ADULTI lu created by created by Aquafitness Syncro bambini e ragazzi aquagol Acquability SALVAMENTO ADULTI SALVAMENTO Acquability ADULTI Aquafitness Syncro SALVAMENTO Aquafitness Syncro Aquafitness Syncro abbonati e nuoto libero bambini e ragazzi abbonati e nuoto libero SALVAMENTO è sa created by aquagol abbonati e nuoto libero mamme e bebe o .it mamme e bebe ADULTI n me t .it aquagol mamme e bebe ADULTI aquagol mamme e bebe abbonati e nuoto libero aquagol Aquafitness Syncro aquagolmamme e bebe Corsi ed orari disponibili per le diverse attività in entrambe le piscine. mamme e bebe Per informazioni rivolgersi alla segreteria. bambini e ragazzi bambini e ragazzi Treviso Viale Europa 40 - Tel. 0422.433631 [email protected] Selvana Vicolo Zanella 67/a - tel. 0422.422803 [email protected] aquagol mamme e bebe La donna non è sempre stata libera ed eguale all’uomo come lo è oggi. Ha dovuto lottare e ribellarsi per ottenere i diritti che ha oggi, ma chi sono le figure che lo hanno permesso? Tutti conoscono le suffragette, che già a partire dai primi anni del ‘900 crearono i propri movimenti rivolti al raggiungimento del voto, ottenendo poi nel corso del XX secolo il proprio obbiettivo, ma in realtà questi movimenti femministi nacquero molto prima. Nella Francia del 1700, secolo di rivoluzioni e in certo senso “nonno” dell’età moderna, si iniziarono a sentire le voci delle donne, deboli e sottomesse, prendere forza e ribellarsi ad una società “sessista”. Questo accadde perché il loro compito era “fuori lavorare” e “in famiglia obbedire”. Nel lavoro, inoltre, si riteneva che potessero offrire una prestazione di qualità inferiore a quella dell’uomo, sia nelle fabbriche sia nei settori che esigevano maggiore istruzione e, a causa di ciò, ricevevano compensi inferiori al 20 o 30 per cento rispetto alla figura dell’altro sesso. Un’assurdità per noi dell’età moderna, che però, in alcuni casi è ancora attuale! Ci fu in particolare una persona che si fece carico di questa voglia di parità femminile: Olympe de Gouges. Olympe nacque in una famiglia borghese, ma crebbe con un forte senso di rispetto ed uguaglianza che la spinse a lottare per i suoi ideali e scrivendo la “Dichiarazione dei diritti della Donna e della Cittadina” riuscì a far emergere la voce e la forza della donna che, come lei scrisse, “nasce libera ed ha gli stessi diritti dell’uomo”. Rivoluzionò gli ideali femminili, ponendo la donna sullo stesso piano dell’uomo, cosa che era impensabile e mai accaduta fino a quell’anno: il 1791. Questa donna lottò inoltre per far sì che il sesso femminile avesse voce anche nei partiti politici perché, come scrisse nella Dichiarazione “Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella nazione, che è la riunione dell’uomo e della donna […]”. Olympe morì sulla ghigliottina il 3 novembre 1793 per non aver rispettato il ruolo di donna “sottomessa” che era obbligata a rivestire! Il percorso per ottenere questi diritti è stato molto lungo e sofferto, quindi, noi tutte donne del XXI secolo, dobbiamo essere fiere delle nostre libertà e prendere come modello queste figure coraggiose per abbattere le ingiustizie che ancora oggi esistono. Dobbiamo essere “Olympe de Gouges” moderne! Francesca Graps 4^BR Istituto Mazzotti FUGA DA ALCATRAZ: TRA MITO E REALTÀ “Nesuno è mai riuscito a scappare da Alcatraz e nessuno ci riuscirà mai” Paul J. Madigan (direttore di Alcatraz dal 1955 al 1961) 11 giugno 1962. Ore 21.30. I detenuti Frank Morris, John Anglin e Clarence Anglin escono dalle proprie celle servendosi di un’apertura scavata con dei semplici cucchiai. Si intrufolano nel condotto di areazione ed escono sul tetto del penitenziario, sopra l’area ospedale, si calano da una ciminiera e, utilizzando il camminamento per le guardie, raggiungono il cortile. Una volta qui, passano davanti alla torre dell’acqua, arrivano alla spiaggia e svaniscono nel nulla. D’ora in avanti le certezze diventano mere ipotesi. Che ne è stato dei tre evasi? Sono annegati nelle gelide acque della baia di San Francisco oppure hanno raggiunto la terraferma? Nello stesso kolossal di Don Siegel del 1979, con Clint Eastwood nei panni di Frank Morris, l’interrogativo è rimasto senza risposta. Fatto sta che, dopo quella notte, di Morris si perse ogni traccia. Altrettanto non può dirsi dei fratelli Anglin. Ben presto, infatti, iniziarono a serpeggiare voci che li vedevano vivi e vegeti in Brasile. Nel 1979 l’FBI, nel tentativo di minimizzare lo smacco, archiviò ufficialmente il caso dichiarando che gli evasi non potevano essere sopravvissuti alla traversata. Gli inquirenti sostennero che, trovandosi l’isola 2,4 km al largo di San Francisco, sarebbe stato impossibile raggiungere la costa nuotando ovvero servendosi di un’imbarcazione di fortuna. A maggior ragione considerando le forti correnti e la rigida temperatura dell’acqua, inferiore a 10°, che avrebbe condotto all’ipotermia in circa venti minuti. Pochi sanno che il caso, in verità, non fu mai archiviato. Venne semplicemente assegnato alla United States Marshals Service, l’agenzia federale di polizia che si occupa specificamente di dare la caccia agli evasi. Per anni Michael Dyke, lo U.S. Marshal incaricato di risolvere il mistero, ha tentato di sbrogliare la matassa, senza alcun risultato. Ma oggi le indagini potrebbero essere giunte ad una svolta. Infatti, dopo oltre mezzo secolo di silenzio, la famiglia Anglin ha finalmente deciso di parlare. <<Quelli dell’ FBI dissero che erano sicuramente morti>> hanno dichiarato Ken e David Widner, nipoti di John e Clarence. <<Questo ci ha spinti a provare che si sbagliavano>>. Così, nell’ottobre 2015, hanno espresso la volontà di collaborare alle indagini e, secondo le fonti, avrebbero fornito agli investigatori una prova inconfutabile a testimonianza che gli zii, effettivamente, riuscirono in quella che fu sempre definita UN CONCORSO PER RACCONTARE L’AMORE - “Giulietta e Romeo: la magia dell’amore” L’Associazione Giulietta e Romeo in Friuli con la collaborazione del “Club di Giulietta” di Verona, indice per l’anno scolastico 2015/2016 il concorso nazionale dal titolo Giulietta e Romeo... quando l’amore rafforza il dolore. Scopo del concorso è divulgare il messaggio d’amore implicito nella vicenda dei due celebri amanti Giulietta e Romeo (alias Lucina Savorgnan del Monte e Luigi da Porto), la quale si compone sia del mito shakespeariano celebrato a Verona, sia della vera storia originale accaduta in Friuli. La prima sottolinea la forza dell’amore capace di superare anche la morte, mentre la seconda intende valorizzare la capacità dell’amore di combattere contro le avversità della vita. Questa iniziativa si rivolge alle nuove generazioni indicando nel coraggio e nella grandezza dell’amore un valido sostegno alla loro formazione morale e psicologica. Gli studenti delle scuole superiori che intendano partecipare potranno scegliere tra diverse tipologie di elaborato: forma letteraria (racconti, poesie fino a un massimo di 10 cartelle), artistica (disegni, manifesti, foto, collages realizzati con ogni strumento o tecnica) o multimediale (video, canzoni, spot, etc.). Il termine ultimo per l’invio del materiale è il 28 aprile 2016. Il bando del concorso è disponibile sul sito del MIUR. Per informazioni contattare: 328/5937315, www.associazionegiuliettaeromeoinfriuli.it, E-mail: [email protected]. un’impresa impossibile. Qual è questa prova, così schiacciante, che da sempre sfugge alle autorità? Niente più di una fotografia, risalente al 1975, la quale ritrae due uomini con gli occhiali da sole. Secondo i Widner si tratta degli zii e la somiglianza, in effetti, è impressionante. Ed ancora più impressionante è che, dalle analisi dei periti, non solo l’istantanea risulta essere autentica, ma l’altezza della fronte e la forma dell’osso frontale dei due soggetti nell’immagine, combaciano perfettamente con quelle di John e Clarence. Discorso analogo vale per la curvatura dell’arcata sopraccigliare nonché per il contorno delle orecchie. <<Nonostante i volti appaiano parzialmente coperti, è altamente probabile che siano proprio gli Anglin>> ha dichiarato un incredulo Michael Streed, massimo esperto di identificazione facciale al servizio dei federali. Alla luce di queste nuove e straordinarie rilevazioni l’FBI ha ufficialmente riaperto le indagini. E chissà, forse un domani non troppo lontano potremo apporre la scritta “the end” in calce ad una delle storie più sfuggenti ed affascinati di sempre. Clint Eastwood preparati, potresti essere chiamato a girare un nuovo finale. Simone Sorgon 16 17 LE DOMANDONE DI ZIO PIPPUZZO - “Zio Pippuzzo nella Marca” - XIV Parte Estate del 1936. Zio Pippuzzo, fuggì dalla sua amata Casamassella per evitare l’arresto a causa dei suoi numerosi debiti contratti con l’oste del paese. Si rifugiò nella Marca insieme agli inseparabili amici di sempre. Un bel dì, lo squattrinato quartetto si diresse verso l’osteria Al Bacareto, in via Isola di Mezzo dove un giocoliere numerico ai bordi della strada, li sfidò a risolvere tre indovinelli di logica: uno facile, uno medio e uno più complesso. In palio, contro qualche spicciolo, tante monete quante ne sarebbero entrate in due mani. Lo strano quartetto riuscì a risolvere anche il terzo indovinello grazie a un suggerimento pervenuto da uno dei lettori de “la Salamandra” senza che il giocoliere se ne accorgesse. Tra mille imprecazioni, quest’ultimo, riconobbe la vittoria dei “quattro moschettieri” e disse: “Bon desso ve doo el premio che ve gavevo promeso se vinsevi”. Zio Pippuzzo, a quel punto - visto che della compagnia era quello con le mani più grandi - si avvicinò all’uomo e dopo avergli mostrato i palmi vogliosi di denaro disse: “Adesso amico mio riempile di monete fino a piegarmi i polsi!”. Il giocoliere abbozzò un sorriso malefico, fece un fischio e dopo un minuto, da dietro una siepe, giunse suo figlio: un bambino minuto che poteva avere al più 4 anni. Il bimbo si avvicinò al padre e ricevette tante monete quante ne contenevano le sue manine: quattro o cinque, non di più e subito dopo le portò allo zione - che lo guardava incredulo e disse: “Quando papà vi ha detto se che vi avrebbe dato tante monete quante ne sarebbero entrate in due mani, non vi ha mica detto le mani di chi!”. Vito Cappuccio il becchino sentendosi beffato esclamò: “Mannaggia alli pescetti! È vero… Ci hanno preso per il naso in modo incontestabile! Attenti però, a causa del mio lavoro, tutti dicono che io sia il più grande iettatore del Regno d’Italia e credo che voi una bella iattura ve la meritate proprio per come ci avete raggirato”. Il giocoliere, uomo estremamente superstizioso subito toccò il ferro di cavallo gigante che portava sempre con sé e disse: “Vade retro menagramo!”. Si racconta che una volta, un gatto nero gli tagliò la strada e lui si fermò per 7 ore in attesa che passasse qualcun altro prima di lui. Zio Pippuzzo capì che il tallone d’Achille del furbone era la sua smisurata superstizione e incalzò dicendo: “Attento! Vedi che l’ultimo che non ha creduto ai nefasti poteri di Vito Cappuccio adesso festeggia l’onomastico il 2 novembre…”. Udita questa concreta minaccia il giocoliere iniziò a tremare dalla paura, aprì il sacco dove custodiva i numerosi quattrini spillati agli ignari viandanti e dette a Vito Cappuccio altre 10 monete dicendo: “Va ben cussì tosati? ‘Nde in paxe, ve voio ben!”. Zio Pippuzzo e i suoi tre amici si recarono all’osteria Al Bacareto saltellando e cantando canzoncine frivole. Ma nell’osteria un’oscura minaccia li attendeva… [continua] Altre storie dello Zio Pippuzzo le trovi nel suo libro “Le Domandone di Zio Pippuzzo” in tutte le librerie, anche in versione e-book (Amazon/3,49€). Ti piacerebbe capire meglio la Matematica e Fisica? Vai sul blog editoriale Skakko-Math di studenti.it del Professor L. Tortorelli (http://blog.studenti.it/fisicamatematica/), troverai dispense illustrate semplici e sintetiche e tanti problemi svolti su vari argomenti. Troverai anche articoli stravaganti sulla Matematica e la Fisica. Zio Pippuzzo è anche su Facebook (ricerca: “Lozio Pippuzzo”). Aperto tutti i giorni A SOLI PIZZA A SCELTA + BIBITA TOASTONE + BIBITA PANINO CON HAMBURGER O PANINO CON COTOLETTA + PATATE FRITTE + BIBITA OFFERTA STUDENTI Solo a pranzo Per i vostri ordini chiamate o inviate un sms o un whatsapp Autrice: Elena Gasparini, allieva della Scuola di Fumetto “Wonderland Comics” al 335/1365257 (specificare scuola, classe e sezione) Via Largo Molino, 11 - Fontane di Villorba (Tv) - Tel. 0422.693071 18 19 ESTATE E VOLONTARIATO: CI HAI MAI PENSATO? In città, in Italia e all’estero: tanti progetti tra cui scegliere L’estate sta arrivando e anche quest’anno il Laboratorio Scuola Volontariato offre agli studenti delle scuole superiori, ma non solo, interessanti opportunità per vivere esperienze di impegno concreto (e divertenti!) sul proprio territorio o in giro per l’Italia. Sono diverse le associazioni e le realtà che accolgono ragazzi per stage di volontariato estivi in settori che riguardano disabilità, minori, anziani o carcere. Vi ricordiamo che siete voi a scegliere dove preferite andare a donare un po’ del vostro tempo, a seconda dei vostri impegni. Quello che invece chiediamo è solo un po’ di responsabilità nel portare a termine l’impegno preso ed il rispetto per l’associazione. Se vi interessa fare attività con i nonni ospiti delle case di riposo, potete rivolgervi per esempio all’Associazione Natale Mazzolà. Se invece volete mettervi in gioco insieme alle persone disabili, ci sono molte associazioni che vi possono accogliere: Abilmente insieme, Anffas Treviso, Tonino Bello, Adelante, e molte altre ancora! Se desiderate impegnarvi per la tutela dell’ambiente, ecco che Legambiente potrebbe essere il posto giusto per voi! Organizzano giornate ecologiche, campi di volontariato in bicicletta lungo le sponde del Piave. Se desiderate un’esperienza particolare e tosta, vi proponiamo il laboratorio di video-teatro all’interno del carcere minorile di Treviso, da maggio a settembre per entrare a contatto con una realtà nuova e differente. L’età minima per partecipare è di 17 anni e dà ai ragazzi che vi partecipano l’opportunità di conoscere coetanei inseriti in un contesto sociale ed in una realtà diversa dalla propria. Altre belle opportunità, che siamo sicuri troveranno un vostro interesse, sono i campi di volontariato e le settimane integrate, delle esperienze residenziali per sperimentarsi in contesti diversi, per conoscere persone nuove, per dare il proprio aiuto agli altri... Le settimane integrate sono esperienze di vacanza, al mare o in mon- tagna, in cui condividere del tempo con persone disabili o con anziani. Se avete voglia di mettervi a disposizione delle associazioni, vi potranno accogliere Anffas Treviso e Motta di Livenza, Tonino Bello, gruppo Gelindo, Associazione disabili Breda, Carbonera e Maserada, Associazione Parkinson, Adelante,... Se vi interessa sono in programma anche i campi di animazione con l’Associazione IPSIA, Terra e Libertà, la partecipazione ai campi avviene previa selezione e si svolgeranno in Europa (Bosnia Erzegovina, Kosovo, Albania), ma anche al di fuori dell’Europa in Paesi come l’Africa. Che aspettate?? Compilate la domanda subito per partire per una nuova esperienza in un Paese diverso dal vostro... i campi prevedono un costo di 200 euro. Avete visto? Ce n’è per tutti i gusti!!! E allora che aspettate? Mettetevi in moto!!! Per maggiori informazioni e iscrizioni: Laboratorio Scuola Volontariato, tel. 0422 320191, [email protected], FB lab scuola volontariato Erica e Giulia NOTRE DAME DE PARIS Quattro repliche a Conegliano Dopo quasi mille repliche in undici anni e quattro anni di sosta, torna in scena in Italia ‘Notre Dame de Paris’, l’opera moderna più famosa al mondo, con quattro repliche in programma alla Zoppas Arena di Conegliano da venerdì 6 a domenica 8 maggio. ‘Notre Dame de Paris’ debuttava al Palais des Congrès di Parigi il 16 settembre 1998, nella sua versione originale francese, e fu subito trionfo. Quattro anni dopo veniva prodotta la versione italiana di quello che sarebbe stato il musical dei record con oltre due milioni e mezzo di spettatori nel mondo. Per info: zedlive.com INTERVISTA A CARLO GOLDONI Cari studenti del Mazzotti, in questa edizione del giornalino settimanale della scuola abbiamo il piacere di riportarvi “un’intervista immaginaria” fatta al famosissimo scrittore di opere teatrali, Carlo Goldoni. Nel caso non conosciate la sua biografia, ecco alcune informazioni! Goldoni nasce a Venezia nel 1707 da una famiglia borghese. Inizialmente studia e si laurea in legge, ma poi capisce che il diritto non fa per lui e riconosce la sua vocazione teatrale: l’autore veneziano sarà in grado di distinguersi in “tale mondo” grazie alla sua riforma. Abbiamo chiesto all’autore che cosa avesse contro la Commedia dell’Arte a tal punto da trasformarla completamente. Con tono molto fiero, probabilmente soddisfatto dei cambiamenti portati all’interno del teatro, ci ha risposto che, da sempre, riteneva la Commedia dell’arte una “commedia grossolana” e ormai impoverita. Quando gli capitava di andare a vedere un’opera a teatro, spesso non capiva gli intrecci sgangherati e si annoiava a morte vedendo recitare degli attori con il volto nascosto, rigidi ed impacciati che ripetevano sempre le stesse battute. Voleva portare un po’ di buon gusto nel teatro, non tanto per lui, ma per tutti i giovani veneziani che avrebbero potuto passare del tempo in un ambiente allegro e gioioso. Per questo motivo decide di scrivere testi che rappresentano la vita reale di tutti i giorni con personaggi vivaci, pieni di emozioni e sentimenti. Il linguaggio delle commedie diventa semplice e colloquiale così che tutti possano apprezzare le sue opere. Alla fine dell’intervista ha consigliato a tutti noi di andare a teatro a vedere le sue opere... Non gli abbiamo detto che noi giovani d’oggi preferiamo il cinema e i pop corn! Ilaria Mion 4^BR Istituto Mazzotti SNAPCHAT COMPRA BITSTRIPS I fumetti che hanno invaso Facebook Secondo alcune testimonianze, Snapchat sarebbe in trattativa per acquistare Bitstrips – la compagnia i cui fumetti hanno invaso ormai da tempo Facebook. L’affare tra Snapchat e Bitstrips, è stato valutato per 100 milioni di dollari. Le emoji, sono ormai diventate parte integrante delle conversazioni di ogni giorno e sono ormai una di quelle funzioni che qualsiasi applicazione di messaggistica deve avere. Non c’è chiarezza su come Snapchat intenda integrare Bitstrips all’interno della sua piattaforma. Entrambe le compagnie hanno declinato qualsiasi tipo di commento. Nata nel 2007, Bitstrips ha la sua base operativa a Toronto e permette alle persone di creare avatar e usarli per comunicare in molte piattaforme digitali. La compagnia, dall’anno della sua nascita, ha messo in commercio vari prodotti tra cui Bitstrips.com, Bitstrips Facebook app, Bitstrips mobile app (per Android e Ios) e Bitmoji, la loro ultima applicazione per cellulari, risalente al 2014. Ciò che ha reso l’applicazione Bitmoji così famosa, è che trasforma le persone in un vero e proprio set personale e realistico di emoji che può essere usato in qualsiasi tipo di chat. www.diregiovani.ita FIORELLO IN “L’ORA DEL ROSARIO” Doppia data a Padova BUON COMPLEANNO TWITTER 10 anni di cinguettii A Padova il mattatore dello spettacolo italiano con due le date al Gran Teatro Geox. Arriva «L’Ora del Rosario», il nuovo atteso spettacolo di Fiorello in scena venerdì 6 maggio e sabato 7 maggio (ore 21.15). Rosario Fiorello torna sul palco, in una dimensione teatrale, con un nuovo spettacolo che, come lui stesso ha dichiarato, sarà analogico, fatto di puro intrattenimento, tra aneddoti, racconti e gag in perfetto stile Fiorello, lo showman darà ampio spazio anche alle consuete improvvisazioni. Non mancheranno musica, gag, inediti e duetti di grande spessore con Artisti del calibro di Mina e Tony Renis il quale, in “collegamento” da Las Vegas, regala allo showman una versione molto particolare della celebre «Quando Quando Quando». Per info: zedlive.com Buon compleanno Twitter. Spegne dieci candeline la piattaforma di microblogging più famosa al mondo, in dieci anni ha rivoluzionato il modo di scrivere – per esprimere un concetto o anche solo uno stato d’animo o ancora raccontare un avvenimento – con i suoi 140 caratteri, ha reso il mondo più piccolo e immediato con la comunicazione inframmezzata da hashtag e “@”. Il primo cinguettio nel lontano marzo, era per la precisione il 21, 2006 ad opera di Jack Dorsey, fondatore della società e oggi amministratore della stessa. A dieci anni di distanza Twitter non è molto cambiato, nonostante i diversi annunci che lo davano in continua evoluzione. Certo sono arrivate le foto, poi i video con “periscope” ma la sostanza è rimasta la stessa come ha confermato in una recente intervista al ‘Today Show’ lo stesso Dorsey. La caratteristica dei 140 caratteri – ha detto l’ad della società – “resta. E’ un buon limite per noi. Ci permette la brevità del momento” anche se poi ha annunciato “stiamo cambiando molto. Stiamo sempre rendendo Twitter migliore”, lasciando presagire qualche altra novità all’orizzonte. […] “Twitter è un servizio fondamentale. Ci sarà nel 2020 e anche nel 2030”. Allora buon compleanno Twitter e cento di questi giorni. www.diregiovani.it ASSISTENZA - RIPARAZIONE COMPUTER VENDITA PC - PERIFERICHE E SOFTWARE 20% di PRIMO SCONTO SULINTERVENTO (valido sui servizi e fino al 30/09/2016, presentando “La Salamandra” o il libretto scolastico) Via Francesco Barbiero, 84/B - Mogliano Veneto (TV) Cell. 340.2189191 - [email protected] 20 21 CORRERE AI RIPARI Allarme territorio trasformato: analisi di una situazione urbanistica preoccupante Giorgia e Francesca, studentesse di 3^ dell’Istituto Canossiano Madonna del Grappa di Treviso, parteciperanno con il presente testo ad un concorso del FAI, in bocca al lupo! Cinquant’anni fa Adriano Celentano cantava nella famosissima canzone “Il ragazzo della via Gluck” “solo case su case, catrame e cemento”, lanciando un allarme sul pericolo di un’urbanizzazione selvaggia che non tenesse conto dell’equilibrio ambientale ma solo delle necessità dello sviluppo economico del dopoguerra. Oggi chi attraversa la ridente provincia di Treviso (la famosa “Marca gioiosa et amorosa”), accanto a bellezze di carattere naturalistico, paesaggistico e culturale, nota segni preoccupanti di una trasformazione e di un degrado dovuti forse a scarsa attenzione nel gestire lo sviluppo industriale ed economico. La situazione appare critica: qua e là appaiono campi incolti, abitazioni abbandonate ed edifici industriali e commerciali inutilizzati. Il problema non riguarda solo casa nostra: una recente indagine internazionale curata dal giornale “The Guardian” (pubblicata nel sito www.archivio.internazionale.it) denuncia come il numero delle case abbandonate superi di gran lunga il bisogno effettivo di abitazioni: infatti il sito www.propositivo.eu commenta tale dato evidenziando come, secondo dati recenti, negli USA ci siano circa 18,6 milioni di case abbandonate, abbastanza perché ogni senzatetto ne abbia sei; in Italia ce ne sono circa 3 milioni a fronte di circa 60 mila senzatetto, abbastanza perché ognuno di essi ne abbia 50. Questo fenomeno riguarda tutta l’Italia: basta percorrere pochi chilometri in qualsiasi località dello Stivale per poter enumerare una grandissima quantità di suggestivi immobili in disuso: rovine risalenti a diverse epoche, o moderni scheletri solitari, costretti all’abbandono a causa di fallimenti e alla difficile gestione di essi. Ci sentiamo in dovere di porre l’attenzione in particolare sulla nostra provincia, perché il degrado degli ultimi tempi corre il rischio di rovinarne la bellezza. Intendiamo far prendere coscienza di una triste verità: l’enorme quantità di strutture già inutilizzate da tempo che da potenziale risorsa stanno diventando un problema. Quali sono le cause? La veloce trasformazione del sistema produttivo da economia essenzialmente agricola ad una di tipo industriale ha portato all’abbandono delle campagne ed alla costruzione di stabili di grandi dimensioni adibiti a secondario (industria) e terziario (servizi per l’industria). La mancanza di una seria politica urbanistica ha favorito da una parte l’edificazione selvaggia di manufatti industriali che male si adattano alla tipologia delle caratteristiche costruzioni venete e dall’altra l’occupazione di territorio. La recente crisi economica ha frenato uno sviluppo economico e produttivo che sembrava inarrestabile, lasciando sul territorio ferite e cicatrici: stabili inutilizzati, abbandonati, a volte decrepiti e dimenticati. Che fare? Costruire o smantellare? E’ proprio questa la questione: il Pianeta grida “mayday” e noi non recepiamo! Stanno sorgendo sempre più frequentemente proposte di riqualificazione urbanistica. Per esempio il blog impossibleliving.com, interessante start up di due intelligenti creatori (Andrea Sesta e Daniela Galvani), ha lanciato nel web la proposta di censire tutti gli stabili che necessitano riqualificazione e di raccogliere idee per progetti di recupero di questi luoghi così spettrali e allo stesso tempo molto affascinanti. Sembra irrinunciabile un’azione educativa delle nuove generazioni sul rispetto dell’ambiente che nasca dalla consapevolezza che esso non è solo una ricchezza da sfruttare ma un capitale da conservare e tutelare per consegnarlo agli uomini di oggi e di domani. E questo porta di conseguenza l’attenzione sulla necessità che la politica sia sempre più attenta (sicuramente più di quanto non abbia fatto finora) alla tutela del territorio ed allo sviluppo sostenibile. Giorgia Campion e Francesca Emireni L’ANNO DELLA SCIMMIA L’8 febbraio è iniziato, per il calendario cinese, l’anno della Scimmia che si concluderà il 27 gennaio 2017. Curiosamente da alcuni anni l’ente postale del Liechtensterin celebra tale appuntamento con il calendario tradizionale orientale con l’emissione di un francobollo dedicato al segno zodiacale in corso. La motivazione pare essere il sottolineare i buoni rapporti tra Pechino e il piccolo stato europeo, fatto sta che, anche quest’anno, in linea con le precedenti edizioni, il francobollo realizzato è davvero spettacolare: un delicato intaglio, operato con la tecnologia laser, che porta alla raffigurazione di una Scimmia. I segni zodiacali cinesi, a differenza di quelli occidentali, hanno una rotazione annuale e sono rappresentati dai dodici animali che, secondo la leggenda, giunsero per primi a salutare il Buddha. Una versione maggiormente accreditata illustra invece la scelta come deliberata e ben ragionata, legando gli animali alla vita quotidiana (Bue, Cavallo, Capra, Gallo, Maiale e Cane) o ad un significato simbolico di fortuna (Topo, Tigre, Coniglio, Drago, Scimmia e Serpente). UN MONDO CHE TI AVVOLGE Oramai da circa due mesi ho poggiato i piedi sul suolo italiano, dopo aver trascorso un’affascinante ed emozionante esperienza interculturale nella terra del tango, del Mate, dell’incredibile cordialità e ospitalità. Ho vissuto in Argentina per sei mesi, in un paese così ricco di fascino, di sorprese e di offerte. Sebbene questa terra sia culturalmente abbastanza simile al nostro paese, per il gran numero di persone con origini italiane, ho dovuto comunque mettermi in discussione ed iniziare una “nuova vita”. Dopo due voli aerei e l’attraversamento di un oceano, finalmente l’arrivo in Argentina. Ho vissuto in una piccola città isolata, di circa 15.000 abitanti, immersa nelle coltivazioni di mais, frumento e soia. Questo paesino mi ha donato molto. L’allegria, la gentilezza, la semplicità delle persone mi hanno subito permesso di sentirmi a casa e non ho avuto nessun problema a relazionarmi, sebbene non conoscessi la lingua. La scuola è meno impegnativa rispetto a quella italiana. Ho frequentato il quinto anno di scuola superiore con indirizzo “ciencias naturales”. Fin da subito, i compagni argentini mi hanno accolto a braccia aperte e sono stato sommerso da un milione di domande sul mio paese. Il periodo scolastico non è stato assolutamente pesante né noioso. Grazie ai numerosi lavori di gruppo, ho avuto CONCORSO “IN YOUR SHOES” Progetti anche da Mazzotti, Turazza ed Einaudi-Scarpa La Consulta Provinciale degli Studenti insieme a Volontarinsieme – CSV Treviso, in rete con gli enti del Tavolo provinciale disabilità hanno promosso il bando di Concorso rivolto a gruppi di studenti “In your shoes - Camminiamo insieme per incontrarci” Rivolto agli studenti delle scuole superiori, C.F.P. e I.P.M. della provincia di Treviso, ha lo scopo di sensibilizzare gli studenti ai temi della disabilità, dell’accoglienza e valorizzazione delle diversità. La scadenza per partecipare al bando è stata il 5 febbraio 2016, e sono pervenuti 13 progetti da parte delle scuole della provincia tra i quali “Dancing in your shoes” a cura delle classi 3^C e 3^H dell’Istituto Mazzotti, “Insieme libera-mente” realizzato da un gruppo di studenti dell’Istituto Turazza e “Una giornata insieme: Andata e Ritorno” da parte delle classi 3^B e 3^A dell’Istituto Einaudi Scarpa. Il bando di concorso si colloca all’interno delle iniziative promosse nell’ambito della Giornata provinciale della disabilità, istituita nel 2012, che affonda le radici nella giornata “Frutto di un sostegno sociale”, nata nel 2000 e promossa dalla Fondazione il Nostro Domani Onlus e dal Consorzio Pro Loco Quartier del Piave, con l’obiettivo di raccogliere fondi per costruire e sostenere l’attività delle comunità-alloggio per persone adulte con disabilità intellettiva e fisica che non possono vivere in famiglia. Tradizionalmente la Giornata provinciale della disabilità “Frutto di un sostegno sociale” si svolge la seconda domenica di novembre nelle piazze della provincia, per raccogliere fondi attraverso la vendita di mele a favore di progetti rivolti a persone con disabilità. Nel 2015 il Tavolo di Coordinamento ha deciso di ampliare le iniziative, istituendo una apposita proposta per gli Istituti superiori di secondo grado al fine di sensibilizzare intorno ai temi della disabilità: questa è la cornice all’interno della quale nasce il concorso “In your shoes – camminiamo insieme per incontrarci” Il giorno lunedì 23 maggio al Palladio si svolgerà la premiazione all’interno della Giornata della Legalità, organizzata dalla Consulta provinciale, dalle 9.30 alle 12: sarà l’occasione per presentare i progetti e consegnare il premio ai vincitori! ulteriori occasioni per stringere nuove amicizie e sorseggiare in compagnia il Mate. Un momento scolastico molto divertente è stato il “Dìa del estudiante”, organizzata dagli studenti dell’ultimo anno alla quale partecipava ogni classe vestita con dei costumi a propria scelta. Durante tutto il giorno si sono svolte competizioni ludiche tra classi, balli e sfilate, tutto all’interno della scuola. La mia famiglia ospitante è sempre stata disponibile, gentile, calorosa e mi ha fatto sentire subito come un vero componente della famiglia. Ho trascorso dei momenti indimenticabili con pranzi tipici del sabato o della domenica, in cui parenti e amici si riuniscono per mangiare l’asado e per passare tutta la giornata in compagnia. Altri aspetti caratteristici sono sicuramente l’ospitalità, l’attenzione verso gli altri e la grande gioia nell’organizzazione di feste e momenti comuni. Riflettendo ora, ritornato già da qualche mese e rituffatomi nella mia “vecchia” e “normale” vita, sono certo che questa esperienza di scambio culturale sia stata per me veramente positiva sotto molteplici aspetti. Sono riuscito a stringere rapporti d’amicizia solidi, che tuttora continuano, con persone meravigliose piene di vivacità, con una gran voglia di conoscerti e di passare del tempo insieme, senza fare differenze. Proprio da queste persone ho compreso quanto sia bello essere diversi e quanto sia importante accettare tutti, poiché ciascuno di noi ha delle ricchezze che, se condivise, possono essere utili e proficue per tutti. Consiglio a tutti i miei coetanei di “mettersi in gioco”, i dubbi e le incertezze iniziali alla fine si trasformano in maggior consapevolezza di sé, degli altri e del mondo che ci circonda. Lorenzo Masarin 22 23 DAY OF THE TENTACLE REMASTERED Un capolavoro del passato riportato a nuovo splendore […] Scoprite con noi perché Day of The Tentacle Remastered, a più di 20 anni di distanza dall’uscita dell’originale, è ancora oggi un titolo da avere assolutamente. […] La narrativa, in questo tipo di titoli, era elemento essenziale, e anche Day of The Tentacle Remastered non fa eccezione: nel gioco, infatti, impersoneremo tre personaggi, ovvero il sapientone Bernard Bernoulli e gli adorabili sciroccati Hoagie e Laverne. Il gioco si presenta come il seguito di Maniac Mansion, avventura targata Ron Gilbert, e vede proprio in Bernard un trait d’union, visto che questo stesso personaggio era presente proprio in quel titolo. Lo scopo del gioco, dunque, sarà quello di impedire al mitico tentacolo viola di diventare padrone del mondo, ma la faccenda non sarà così semplice. L’eccentrico (e alquanto tirchio) dottor Edison, infatti, ha pensato bene di risolvere il tutto giocando con la sua macchina del tempo, ma i risultati non sono stati dei migliori. Hoagie, così, si ritroverà 200 anni indietro nel tempo, all’epoca della nascita della costituzione americana, mentre Laverne compirà un salto di 200 anni nel futuro, in un’epoca in cui i tentacoli dominano il mondo, e gli umani sono diventati esotici animali d’accompagnamento. Per riuscire nell’impresa di salvare capra e cavoli, allora, il giocatore dovrà lambiccarsi il cervello cercando di far interagire i tre protagonisti, risolvendo enigmi, e dialogando con vari personaggi. […] Day of The Tentacle Remastered è un’avventura con un alto livello di difficoltà; ciò deriva dal numero di personaggi controllabili (ovvero tre), dai numerosi oggetti con cui si potrà interagire, e soprattutto dagli enigmi logici in cui ci si imbatterà. Non si tratta di sfide impossibili, ma è evidente che la logica che si cela dietro ai puzzle è estrosa e spiritosa. […] In questa edizione del gioco, gli sviluppatori hanno inserito la possibilità di evidenziare gli hotspot con cui interagire: si tratta di un aiuto ai giocatori meno pazienti, che però non potranno contare su nessun altro tipo di suggerimento. Insomma, siamo davanti a un tipo di avventura grafica sì difficile, ma capace di dare una grande soddisfazione nel momento in cui si riuscirà a risolvere un enigma: questa, d’altra parte, è l’essenza primaria dei punta e clicca, che in Day of The Tentacle Remastered ritrova la sua dimensione ideale. Questa edizione rimasterizzata, dal punto di vista del gameplay, si è dimostrata estremamente elastica: il giocatore, in effetti, ha la possibilità istantanea di passare da una impostazione di gioco basata sul classico elenco di verbi tipico del sistema SCUMM, a una più moderna ruota delle azioni. Con questa seconda possibilità, il clic col tasto destro su un oggetto selezionabile farà apparire una comoda interfaccia circolare in cui sono incluse le varie azioni disponibili (parla, guarda, tira, spingi, usa e così via). Non ci si deve aspettare, dunque, un sistema di controllo basato solo su due azioni tipica delle avventure moderne (dove ad esempio si interagisce con il tasto sinistro del mouse e si osserva un oggetto con il tasto destro). […] Quella che abbiamo davanti, dunque, è un’edizione che si avvale di una veste grafica completamente rinnovata, che elimina la spigolosità dei pixel a favore di uno stile morbido e caricaturale, cui però è possibile affiancare in maniera istantanea l’estetica originale del 1993. Su PC, ad esempio, la pressione del tasto F1 consente di alternare le due modalità di rendering, e ciò permette di apprezzare la bontà della nuova veste grafica che, d’altra parte, sembra essere una vera e propria seconda pelle. Gli elementi che infatti formano lo scheletro del gioco, comprese le animazioni, le inquadrature, i tempi scenici delle cutscene, sono quelli originali, con tutti i pregi e difetti che questa soluzione comporta. […] Anche il sonoro è stato rivisto: in questa edizione, infatti, è possibile scegliere tra l’originale accompagnamento del 1993 e la versione completamente rimasterizzata, che presenta nuove realizzazioni sia in fatto di tracce audio che dello spassoso doppiaggio in inglese. […] Le chicche, in ogni caso, non finiscono qua: tra le altre cose, è possibile ottenere un “Dottorato in storia dei giochi” (così come recita l’achievement apposito), semplicemente giocando alla versione originale di Maniac Mansion, nascosta tra gli ambienti del gioco proprio come nella versione originale del 1993. Day of The Tentacle Remastered è un’opera realizzata in maniera estremamente intelligente, e che ha senso di esistere: propone una grafica completamente rinnovata, così come un’interfaccia grafica più moderna e un audio rimasterizzato. Nonostante ciò, il titolo permette una flessibilità totale in tutti i suoi aspetti, consentendo combinazioni ardite tra la versione originale e quella moderna. Sul fronte del gameplay, c’è poco da dire: a più di 20 anni di distanza, il titolo proposto da Double Fine riesce ancora a divertire, risultando impegnativo, complesso, e capace di proporre una vera sfida. La narrativa, d’altra parte, presenta una delle storie più spassose e divertenti mai viste nel genere, risultando ancora oggi veramente godibile. Considerati tutti questi aspetti, dunque, non possiamo che consigliare l’acquisto di questa edizione sia ai nostalgici, che alle nuove leve: Day of The Tentacle, lo ribadiamo ancora una volta, è invecchiato veramente bene. Per recensioni ed anteprime complete: www.spaziogames.it INCREDIBILE E’ PACE! Trovato l’accordo tra Israele e Palestina, dopo anni di odio, violenza e morti i due paesi hanno deciso di cessare il fuoco definitivamente Gerusalemme. Dopo 10 ore di riunione dal palazzo del governo israeliano si notano 2 uomini uscire abbracciati, i giornalisti fanno fatica a crederci ma sono proprio loro: Mahmud Abbàs (presidente della Palestina) e Benjamin Netanyahu (leader del governo israeliano), sorridono e annunciano con fierezza ai numerosi e accaniti giornalisti che nessun cittadino dei 2 paesi da sempre opposti sentirà più parlare della parola guerra. Numerose sono le domande dei giornalisti e numerose sono le risposte dei due uomini politici che, nonostante la stanchezza, dopo l’interminabile riunione, rispondono a tutti senza esitare. Netanyahu afferma: “La gente deve sapere”. I 2 leader stanchi ed emozionati rispondono alla domanda di un giornalista della BBC, che troppo sangue è stato versato in una guerra combattuta da due popoli troppo simili per odiarsi. Addirittura il leader palestinese cita Gandhi spiegando che la formula “occhio per occhio” servirà solo a rendere tutto il mondo “cieco”. ELIO E LE STORIE TESE A PADOVA 21 maggio, Gran Teatro Geox Dopo la partecipazione degli ELIO E LE STORIE TESE al Festival di Sanremo 2016 con il brano “Vincere l’odio”, si aggiungono nuove date al tour nei palasport tra le quali spicca l’appuntamento di sabato 21 maggio al Gran Teatro Geox di Padova. “Obbiettivo del Piccoli Energumeni Tour (PET) è dare spettacolo in grandi spazi come palasport, arene e festival all’aperto, per raggiungere più spettatori in un colpo solo. […] Altri vantaggi del mondo palasport: se viene tanta gente, si simpatizza; se viene poca gente, stanno comodi.” Band di culto, vere e proprie icone, artisticamente ci hanno abituati ad ogni genere di novità. Presenza costante ma mai scontata nel panorama italiano, inarrivabili nella cura della loro proposta musicale, ogni loro nuova apparizione ha segnato momenti memorabili sia che si trattasse di un album, che di un concerto o di un’apparizione televisiva (impossibile non citare, tra le altre, le quattro esibizioni de “La canzone mononota” sul palco del Festival di Sanremo del 2013 con travestimenti e make-up estremi). Una storia la loro che si scorre attraverso album di culto come “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu”, “Italyan, Rum Casusu Çikti” e “Cicciput”, fra provocazioni e polemiche assortite, singoli di successo come “Pipppero” e un memorabile secondo posto al Sanremo 1996 con “La terra dei cachi”, tormentone dell’epoca. Li si è visti in tv, come resident band dei programmi “Parla con me” e “The Show Must Go Off” e “Il Musichione”, il programma da loro ideato e condotto su Rai2. Nel 2013 sono tornati a Sanremo con “La Canzone Mononota”, arrivando secondi, ma vincendo ben tre premi: critica, sala stampa radio/tv/web e miglior arrangiamento. Tra i loro pezzi più amati ci sono “Cara ti amo”, “Servi della gleba”, “Shpalman®”, “Parco Sempione”, “Born to be Abramo” e “Tapparella”, l’inno collettivo con cui sono soliti chiudere i concerti. Per info: zedlive.com Dichiarazioni che destano clamore, visto che arrivano dalla stessa bocca che, pochi mesi prima, aveva espresso parole di odio nei confronti di un popolo che aveva definito come un “insieme di menti spregevoli rovinose per la società”. Una nota di rammarico si nota sul volto dei 2 esponenti politici quando gli viene chiesto di fare un bilancio delle morti che questa rovinosa guerra ha causato. Abbàs, con tono strozzato e sguardo malinconico, risponde che le conseguenze degli errori non si cancellano e le morti che quest’assurda guerra ha causato saranno sempre presenti nelle menti di israeliani e palestinesi come una ferita aperta difficile da rimarginare. Però Abbàs sostiene anche che “sbagliando si può imparare” e che, da oggi in poi, nessuna guerra sarà più combattuta su una terra che ha visto fin troppo sangue. L’intervista è stata diffusa immediatamente in tutto il paese e nelle piazze delle più importanti città e subito sono cominciati i festeggiamenti. Tutti uniti, cristiani, ebrei e musulmani a cantare in nome della pace senza distinzioni di sesso, nazionalità, idea politica, a sventolare le bandiere dei due paesi che finalmente possono stare insieme in un cielo limpido, un cielo sereno, sgombro da razzi e aerei militari che hanno lasciato il posto agli uccelli che ora possono volare liberi. Toccanti sono le immagini dei bambini che giocano sopra le macerie, divertendosi sotto gli occhi delle madri che finalmente possono sognare un futuro sereno per i propri figli. Amore e pace, sono le parole sulle bocche della gente e sui muri dei palazzi, dietro ai quali tramonta il sole di un paese in cui finalmente regna la felicità. Michele Levi Minzi Rivista interscolastica ed universitaria bimestrale a diffusione gratuita Anno X n. 58 - Reg. Tribunale Treviso n. 50 del 16-01-07 Impaginazione: www.anomaliecreative.it Stampa: Trevisostampa Srl (Villorba - Tv) Direttore Responsabile: Paolo Binotto Editore: Paolo Binotto - [email protected] - Tel. 328.6994839 Sede: Via B. Marcello 16 - Treviso