N. 2 novembre 2009 - AIAS Bologna Onlus
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N. 2 novembre 2009 - AIAS Bologna Onlus
Notiziario N.2/2009, Aut. Trib. di Bologna n.° 7090 del 08.02.2001. Sped. in abb. postale Art. 2, comma 20/c, Legge 662/96 aut. D.C.I. – Regione E/R – quadrimestrale di informazione dell’associazione - Redazione e proprietà AIAS Bologna ONLUS via Ferrara 32 40139 Bologna. Direttore responsabile Carlo Ciccaglioni - tiratura 3700 copie Bollettino N. 2 novembre 2009 Sommario: Editoriale: Cambio del testimone nel consiglio AIAS - Lascia la presidenza dell’AIAS: 25 anni d’impegno È accaduto negli ultimi mesi: le luci di via abba, 10 candeline lper l’Atelier P.E, premiazione Concorso letterario Argomenti: “ il centro di salvataggio”, Rendere la vita dei bambini disabili un’avven ura sicura Notizie dai nostri servizi: Gazzettier dell’Atelier, al cinema con il tempo libero Come collaborare con l’Associazione - Grazie per il 5 per mille Cambio del Testimone nel Consiglio direttivo dell’AIAS Bologna onlus L’AIAS ha cambiato il suo Presidente, dopo quasi 25 anni di presidenza di Enrica Pietra Lenzi alla quale vanno tutti i nostri ringraziamenti per aver fatto crescere l’associazione in modo veramente formidabile, soprattutto sviluppando numerose attività e servizi. Enrica, continuerà a essere presente in consiglio per curare tutti gli aspetti “politico-istituzionali” che toccano la nostra vita, permettendo al nuovo presidente Gianluca Pizzi (dottore commercialista) di acquisire la necessaria esperienza in questo delicato settore. A proposito di Gianluca voglio ricordare che la sua “carriera” in AIAS è iniziata molti anni fa, quando ha svolto il suo servizio civile come obiettore di coscienza, forse i più vecchi fra noi se lo ricordano, è continuata per molti anni come Revisore dei Conti. Parlando con lui si coglie il suo entusiasmo per l’inizio di questa nuova avventura e anche, però, le sue titubanze legate da un lato alla responsabilità, comunque gestire una “organizzazione” con cento dipendenti non è uno scherzo, dall’altro la consapevolezza delle vecchie e nuove sfide che ci stanno davanti. Non mi resta che augurare al dott. Pizzi e a tutto il nuovo consiglio i miei migliori auguri di buon lavoro, consapevole che i cambiamenti in corso nella base sociale e nella società richiedono l’impegno di tutti i consiglieri, soci, lavoratori, volontari, amici e sostenitori. E un ancor più grande: “Grazie Enrica” Luca Pieri (Consiglio AIAS) Lascia la Presidenza dell’ AIAS di Bologna: 25 anni d’impegno Lascia la presidenza dell'Aias Enrica Pietra Lenzi, presidente dell'associazione bolognese dal 1985 (tranne per due anni, quando nel '94 è stata nominata membro del Parlamento italiano). Per venticinque anni ha parlato in nome dei disabili bolognesi. Ha difeso le loro famiglie e contribuito ad innovare i servizi. Ha visto passare sindaci e assessori, politiche di Welfare e nuovi progetti per l'inserimento lavorativo e scolastico. Attorno a lei in tutti questi anni è passato un mondo, dalle grandi battaglie per l'integrazione scolastica alle tante delusioni che hanno accompagnato l'approvazione di una legge sull'inserimento lavorativo delle persone disabili, che ancora rimane disapplicata: "In Italia abbiamo buone leggi a livello nazionale, ma non vengono rese esecutive a livello locale. Invito tutti - spiega Enrica Pietra Lenzi - a rinnovare il proprio impegno all’interno dell’associazione per non perdere quello che è stato realizzato in tutti questi anni e per valorizzare il patrimonio di valori e di diritti di cui l’AIAS si è fatta sempre promotrice”. “La mia maggiore preoccupazione è per le famiglie di disabili gravi, che si stanno chiudendo in se stesse e spesso non sono più in grado di seguire i loro cari. In questo senso il fatto che il lavoro per molto disabili sia ormai soltanto un miraggio rende ancora più drammatica la situazione". L’AIAS di Bologna è una struttura di servizio, costola del complesso sistema di Welfare della nostra città, interlocutore delle istituzioni cittadine e datore di lavoro di educatori e assistenti domiciliari. "Resterò a seguire le attività che riguardano i rapporti politico-istituzionali, i comitati consultivi misti... E mi dedicherò all'organizzazione del “cinquantennale” dell'associazione, che cadrà nel 2012" Mauro Sarti (giornalista) E ’ AC C A D U T O N E G L I U LT I M I M E S I Avremmo voluto presentare in questo nostro foglio di infor- mazione un sintetico riassunto delle attività svolte nell’anno 2009, ma quando abbiamo iniziato a raccogliere i dati necessari, ci siamo accorti che una pagina non sarebbe bastata ad elencarle tutte. Abbiamo allora deciso di ricordarne solo alcune, non perché siano le più importanti, ma perché possono aiutare a capire la complessità ed i differenti ambiti del nostro lavoro associativo. Le Luci di via Abba 2009 La festa di via Abba c’è stata, malgrado la pioggia che ha costretto la maggior parte dei partecipanti ad un rientro forzato a casa. Alcune delle attività si sono svolte lo stesso a cominciare dal laboratorio di danza, organizzato dal Selene Centro Studi Eko. Contemporaneamente c’è stata una grossa partecipazione di bambini e genitori presso il Nido Abba che insieme hanno fatto giochi: il tiro alla fune, la corsa dei sacchi e tanti altri ancora. I ragazzi del Centro Fandango, oltre ad essere presenti con un banchetto, hanno distribuito ai presenti la merenda offerta dal centro Commerciale San Ruffillo. Gran finale in musica con “Hey Joe Abba Rock ”: dopo la pioggia, quattro gruppi rock si sono alternati sul palco, montato in pochissimo tempo, hanno suonato pezzi famosi tra rock e jazz da tener svegli gli abitanti della via. Per l’organizzazione e la buona riuscita della festa hanno collaborato: il Centro Diurno Fandango (AIAS Bologna Onlus), il Centro Diurno Rondine (Azienda USL di Bologna), l’Associazione “Non andremo mai in tv”, il Centro Sociale Anziani “Foscherara”, il “Nido Abba” della CADIAI, l’Acer, la Scuola elementare e dell’infanzia “Raffaello Sanzio”, il Selene Centro Studi Eko, la Polisportiva Pontevecchio, l’Associazione Oltre e l’associazione Mondo Gatto e per ultimi ma sicuramente più importanti tutti i commercianti di via Abba. 10 candeline per l’Atelier Principe Emilio Dieci anni di impegno concreto di AIAS Bologna Onlus a Corticella per migliorare la qualità della vita e la dignità delle persone disabili. Lo scorso 28 ottobre, si è svolta la festa di compleanno del centro AIAS, programmata all’interno del calendario della Festa de l’Unità di Villa Torchi. Sono molti anni che l’AIAS è presente nel Quartiere con diverse attività sociali rappresentate dal Centro Diurno e dalle numerose attività educative proposte nella fascia pomeridiana. In realtà e stata una doppia festa oltre il compleanno decennale del centro, la Presidente uscente, Enrica Pietra Lenzi ha passato il testimone al nuovo Presidente dell’AIAS: Gianluca Pizzi, presenti alla cerimonia sono stati Claudio Mazzanti, presidente del quartiere Navile e Bruno Pallotti Presidente del Centro Sociale di Villa Torchi. Una festa all’insegna del divertimento, nella quale tutti hanno ballato accompagnati dalle musiche irlandesi del gruppo “B.Folk”. Premiazione del Concorso Letterario “Premio Pontiggia 2009” Venerdì 11 dicembre si è svolta la premiazione del nostro concorso letterario (arrivato alla terza edizione) che è nato con un duplice scopo: vuole, celebrando la memoria dello scrittore scomparso nel giugno del 2003, promuovere l’abbattimento delle barriere culturali facendo emergere la creatività delle persone disabili per una società basata sulla tolleranza ed il rispetto delle reciproche differenze e in secondo luogo utilizzare la scrittura come strumento di integrazione, emancipazione e autoaffermazione, per manifestare la propria personalità al di là di ogni barriera e oltre la disabilità. La giuria era formata da: Claudio Imprudente (giornalista e Presidente del Centro Documentazione Handicap), Costanza Savini (scrittrice e organizzatrice di laboratori di lettura e scrittura creativa), Delia Nardi ("La Società di Lettura" e amante della lettura), Gianfranco Vicinelli (scrittore umorista), Roberta Ballotta (Assessora alla Cultura del Comune di S.Lazzaro di Savena e divoratrice di libri), Rosalba Casetti (poetessa e organizzatrice di corsi di poesia) e infine Arianna Buson (responsabile della Biblioteca Natalia Ginzburg). Nella sezione Poesia ha vinto il premio Mirko Facchinetti di Bergamo. Si sono classificati: al 2° posto, Filippo De Madai Baggio di Treviso; al 3° posto, Gianluca Buono di Bologna; al 4° Francesco Mura di Belluno infine e a pari merito al 5°, Stefano Bertolini di Sondrio e Mario Fulgaro di Bologna. Nella sezione narrativa vince il premio Giorgio Bonfanati di Bergamo. Si sono classificati: al 2° posto, Marco Mignardi di Bologna; al 3°, Graziella Roggiolani di Arezzo; al 4°, Chiara Maggioni di Milano e al 5°, Giacomo De Nuccio di Varese Hanno distribuito i premi ,ai numerosi partecipanti del concorso, l'Assessore alla Cultura Provincia di Bologna, Maura Pozzati la Presidente del Quartiere Savena, Virginia Gieri e il Presidente del Quartiere Santo Stefano, Giuseppe Maria Mioni. Hanno collaborato con L’AIAS Bologna onlus la Biblioteca “N. Ginzburg”, il Quartiere Savena di Bologna, la Fondazione Dopo di Noi Bologna onlus, l’Associazione Centro Documentazione Handicap, e il gruppo Legg’Io. ARGOMENTI Al termine di questo 2009 che, come al solito, ha visto produrre fiumi di parole sulla disabilità (… e la Conferenza nazionale tenutasi a Torino in ottobre ne è stato un fulgido esempio) ed ha presentato in TV e sui giornali la nascita di nuovi comitati/gruppi/progetti tutti finalizzati a portare benefici alle persone con disabilità, propongo a chi ci legge un piccolo racconto, frutto della saggezza orientale. Il raccontino è un po’ “scanzonato”, ma può aiutarci a non dimenticare nel nostro quotidiano operare le finalità ed i valori che, 47 anni fa, ci hanno spinto a metterci insieme. Enrica IL CENTRO DI SALVATAGGIO Lungo una costa rocciosa su un punto in cui i naufragi erano piuttosto frequenti sorgeva un tempo un piccolo e sgangherato Centro di salvataggio. costituito da un capanno e una sola barca. A gestirlo c’erano poche persone, ma molto attente. le quali sorvegliavano costantemente il mare e senza troppi riguardi per la propria incolumità erano pronte a sfidare coraggiosamente la tempesta al primo segnale di pericolo. Molte vite erano state salvate in questo modo e Il Centro divenne famoso. A mano a mano che la fama aumentava la gente della zona insisteva per offrire la propria collaborazione a un’opera tanto preziosa. Essi donarono tempo e denaro tanto che il numero degli iscritti aumentò, furono acquistate nuove barche e istruiti nuovi equipaggi. La capanna fu sostituita da un edificio confortevole in grado di provvedere alle necessità di coloro che venivano salvati e, com’è prevedibile, dato che non tutti i giorni avviene un naufragio, esso divenne un ritrovo popolare, una specie di circolo sociale. Col passare del tempo i soci furono sempre più occupati con le attività ricreative e sempre meno interessati alle operazioni di salvataggio, anche se sul tesserino che portavano spiccava il motto originale. In realtà,quando qualcuno veniva effettivamente salvato, era una gran seccatura perché si trattava di gente sporca e malridotta che insudiciava i mobili e i tappeti. Ben presto le attività sociali del circolo divennero cosi numerose e quelle di salvataggio cosi scarse che durante una riunione ci fu una levata di scudi da parte di alcuni I quali insistevano affinché si ritornasse allo scopo originale del Centro. La proposta fu messa ai voti e gli agitatori, che si rivelarono una piccola minoranza, furono invitati ad andarsene dal circolo e a creare un nuovo Centro. Ed è proprio quello che essi fecero, un po’ più avanti, lungo la costa con tanto altruismo e ardimento che, dopo poco tempo, il loro eroismo li rese famosi. Arrivarono cosi nuovi collaboratori, la loro baracca fu ristrutturata e il loro idealismo smorzato. Se vi capita di passare da quelle parti Troverete tutta una serie di circoli esclusivi disseminati lungo la costa. Ciascuno di essi è giustamente fiero delle sue origini e delle sue tradizioni. Da quelle parte avvengono ancora i naufragi, ma nessuno ci bada. “Rendere la vita dei bambini con disabilità un’avventura sicura” In occasione del Ventesimo Anniversario della Convenzione ONU sui Diritti dei Bambini e degli Adolescenti, l’AIAS Bologna onlus ed i suoi partner internazionali hanno organizzato il 19 e 20 novembre, in collaborazione con Ca’ La Ghironda - ModernArtMuseum, due giornate di studio, formazione e festa sul tema dei Diritti dell’Infanzia e la prevenzione del maltrattamento di bambini con disabilità. Le iniziative si inseriscono nell’ambito del progetto “Making Life a Safe Adventure” (Rendere la vita dei bambini con disabilità un’avventura sicura), finanziato dalla Commissione Europea, nell’ambito del programma Daphne. Il progetto ha inteso sviluppare strategie per la prevenzione del maltrattamento dei bambini, basate sul rafforzamento delle famiglie e delle reti di supporto, oltre che sul rispetto dei diritti dei bambini. Rifuggendo dal pregiudizio che la disabilità sia causa diretta di situazioni a rischio ma mettendo in evidenza le risorse presenti a livello individuale, familiare e della comunità. Gli eventi sono stati ospitati a Ca’ La Ghironda - ModernArtMuseum, area museale, ubicata sulle colline di Zola Predosa (BO) ma anche centro educativo, per cui si è potuto godere per due giorni dell'effetto benefico dell'arte e della natura. La prima giornata è stata rivolta principalmente a rappresentanti di organizzazioni che da prospettive diverse operano per il benessere di bambini con disabilità: esperti, genitori, operatori dei servizi, amministratori e funzionari pubblici. Esperti del settore e testimoni sono intervenuti sul rapporto tra disabilità, benessere e prevenzione del maltrattamento, sia in Italia che in Europa. In modo particolare si è approfondito il tema del rapporto della comunicazione tra famiglie e servizi e fra genitori e figli. Con interventi di: Charlotte McClain-Nhlapo (Banca Mondiale), Simonetta Agnello Hornby (scrittrice), Yannick Besnier (vice direttore AFPE, F), Sergio Anastasia (IRCCS Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico di Milano), Janet Fairley (formatrice - TASS UK), Melissa Filippini (psicologa e ricercatrice), Claudio Imprudente (giornalista, scrittore), Maria Cristina Pesci (vice presidente AIAS Bologna onlus e medico psicoterauta), Benedetta Turdo (Commissione Europea Programma Daphne), Donata Vivanti (vice presidente European Disability Forum), Valentina Zincati (regista). Il venerdì è stato dedicato allo scambio di buone pratiche di intervento. La giornata, rivolta a professionisti (operatori dell’ambito sociale, sanitario, educativo/scolastico), genitori e rappresentanti di associazioni, cooperative, studenti, ecc. ha costituito un’importante opportunità di formazione e di raccolta di spunti per nuove piste di lavoro a partire dell’esperienza di colleghi italiani ed esteri: un mix di esperienze di laboratorio con il coinvolgimento attivo dei partecipanti, e presentazioni brevi che documentassero esperienze, modelli di interventi, risultati di progetti. In contemporanea alcuni gruppi di giovani con disabilità sono stati coinvolti in laboratori creativi presso l'atelier del museo. Hanno concluso il meeting la “Festa creativa”, curata dalla se- zione didattica di Ca’ la Ghironda – ModernArtMuseum e dagli educatori AIAS, dove bambini e ragazzi con e senza disabilità, genitori, operatori, scolaresche, sono stati coinvolti nella realizzazione di un’originale opera creativa, realizzata in progettazione partecipata, dal titolo: “Intrecci di Emozioni sul Pentagramma Vita” in cui ciascun partecipante è stato il protagonista di un pezzo di opera creativa, realizzata in armonia con altri compagni di lavoro. E il “taglio della torta” del ventesimo anniversario della Convenzione ONU, un brindisi con tutti i partecipanti tra cui il Parlamentare Europeo Vittorio Prodi, Gianluca Borghi dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna e la vicesindaco del Comune di Zola Predosa Simona Mastrocinque. Dal convegno è emerso un dato allarmante "I minori disabili sono oltre tre volte più facilmente vittime di abusi di quelli normodotati. Il numero sale da 4 a 10 volte per le disabilità dello sviluppo". La denuncia viene da Donata Vivanti, vice presidente dell'European disability forum (Edf) che ha come obiettivo la tutela dei diritti umani e civili di 37milioni di disabili in Europa. Anche le Nazioni unite, per bocca di Charlotte McClain-Nhlapo, esprimono forte preoccupazione per i risultati di uno studio sulla violenza domestica contro i bambini: "I più colpiti da abusi sono i minori con disabilità - dice la diplomatica - il tasso di violenza è il doppio rispetto ai normodotati". Ex-collaboratrice di Nelson Mandela e membro della commissione Onu per la convenzione dei diritti dell'infanzia e da sempre impegnata sul fronte dei diritti dei bambini, McClainNhlapo si è poi soffermata sulla cause di questi abusi: "Gli ostacoli maggiori, oltre a quelli fisici e politici - spiega -, sono soprattutto sociali, come lo stigma, o legati alla povertà”. Di povertà e stigma parla anche la Vivanti, "I bambini disabili di solito non sono valutati come gli altri figli - racconta -, per questa ragione soffrono di segregazione e isolamento. Le famiglie, se non ricevono aiuto economico e assistenza, spesso non hanno alternativa e diventano negligenti, causando un danno irreparabile al bambino disabile". Un appello accorato "affinché il governo non abbassi il livello di assistenza, anche economica, alle famiglie" è venuto da Evert-Jan Hoogerwerf, responsabile AIAS Bologna onlus per i progetti europei e coordinatore del convegno: "Bisogna continuare a sostenere le famiglie, soprattutto in questo periodo di recessione - dice Hoogerwerf -: il pericolo è che gli episodi di violenza su bambini disabili portino a mettere in discussione il ruolo della famiglia. Occorre invece rafforzarlo. Per questo rivolgiamo un appello al governo affinché non abbassi il livello di assistenza, anche economica alle famiglie. Bisogna metterle nella condizione di occuparsi dei propri figli, il rischio è che diminuiscano i fattori protettivi contro gli abusi". Al convegno, è intervenuto anche Claudio Imprudente, presidente del Centro documentazione handicap di Bologna: "Il tema di questo seminario è la violenza contro i bambini disabili - dice - ma di che violenza si tratta? Fisica, psicologica o morale? Accanto a queste tre, io individuo un'altra violenza, più subdola: quella culturale e semantica, che dà al minore disabile un'etichetta legata alle convenzioni socialmente accettate. Un bambino chiamato da tutti “speciale” o “deficiente” si sentirà così per tutta la vita" conclude. Novembre zeronove Io vorrei Ivan a fare il gazzettier ma lui non torna. E’ bello scrivere al computer. La Katia dice la sua ma Marco no. Io sono il più elegante Sono contento di fare il gazzettier ma i miei colleghi non mi danno una mano. Faccio l’inviato speciale ma nessuno lo sa. Katia è la più bella ragazza della redazione È colpa mia se la Duka è andata via. Foto d’archivio : La redazione nei bei tempi andati Questa attività è molto interessante perché è proprio uno zibaldone. Marco è proprio manesco. Io mi nutro di gioielli: sono la pupa della redazione Mi espongo anche io, senza veli, in questa vetrina di piccole indiscrezioni ma anche di apprezzamento di ciò che facciamo insieme. E’ un bel modo di lavorare e che mi piace penso si veda … dal risultato . Ho deciso di comparire per la prima volta, così, nella redazione.(Lorenzo) Vi dico io cos’è Aggiungo alcuni dettagli -In alcuni posti di corticella - Nei servizi AIAS, - sul sito ed allegato al bollettino Potete richiederlo anche in cartaceo È un foglioracconto su ciò che accade all’atelier quindi : ricorda, informa, diverte, stimola… Una produzione sociale utile come documentazione ed occasione di scambio L’ attività è iniziata nell’ottobre 2007 Escono 5 numeri e 1 speciale all’anno Ecco dove lo potete trovare Tempo di lettura 2 minuti… più tutto quello che vi occorre per capire il senso e/o ridere Tiratura 35 copie Disegni di Katia Duca Atelier “Principe Emlio” Via Colombarola 44 -40128 Bologna- tel/fax 051-327351 [email protected] Una nostra cara socia ha presentato il 1° ottobre un libro di poesie: “ L’oscura esultanza” da cui ne traggo una: ho guardato a lungo il mare, lì, seduta nel quieto mondo grigio nel mite lamento delle pietre sbattute dall’onda - stavo lì, con quel pulsare dentro dell’assenza ad ascoltare il rimpianto dell’ora che è stata a riparare quel che nei giorni s’era impigliato dentro a imparare la legge dell’accettazione e stare come le barche rovesciate a riva per l’inverno, in attesa “Abbracci spezzati”. Al cinema con il Tempo Libero Siamo andati al cinema. C’era una signora con il marito, poi una signora in carrozzina abbastanza anziana con i capelli nocciola e una ragazza abbastanza esile, che avevo già visto a qualche festa. Poi c’era il padre di Ivan, mi ha accompagnato lui. Quando siamo stati al Medusa Multisala, la signora con l’altro signore diceva che Parnassus l’aveva già visto … la decisione di cosa vedere è stata un po’ a caso … a me andava bene qualsiasi altro film e i signori hanno deciso su … gli andava bene tutto, anche a loro … io ho detto solo che questo non l’avevo mai visto e quando abbiamo letto che era di Almodovar mi è venuta la curiosità e ho detto “Io questo film qua non l’ho mai visto, se a voi va bene a me farebbe piacere vederlo”. Non ci sono state altre proposte, quindi io ho detto “ Se volete vedere qualcos’altro ditemelo … !” , ma non ci sono state altre proposte … ma non volevo imporre le mie decisioni … Mi è dispiaciuto ma mi è piaciuto, nel senso. Mi sono trovato nella situazione in cui temevo di imporre a un gruppo di adulti sconosciuti qualcosa, ma loro erano così indecisi che mi sono permesso di fare una proposta. Almodovar è un regista che mi piace molto, dei suoi film ne ho visti parecchi in DVD. Abbiamo visto il film e siamo tornati tutti a casa, ho commentato solo con il papà di Ivan, in macchina, mentre mi riportava a casa. Lui mi diceva che quello che abbiamo visto insieme non era il suo genere, mi ha parlato a lungo, ma non ho capito bene cosa mi voleva dire, forse ero già stanco. Al momento dell’uscita dal cinema l’unica cosa che la signora ha detto è che si era addormentata durante la proiezione, e basta. Ognuno è andato per la sua strada, tutto OK, però mi sarebbe piaciuto condividere le loro perplessità. La prossima volta, non lo so …. avrei piacere di condividere i loro pareri su quello che preferiscono come film, perché in fondo mi sento un po’ in colpa del fatto che non è piaciuto Abbracci spezzati. Da un certo punto di vista è stato imbarazzante, d’altra parte meglio di così non poteva andarmi. Iacopo Bartolomei (Milonga) Rosalba Casetti Nel formulare gli auguri per il Natale, rimane nostro desiderio ringraziare ancora una volta i Soci, i Sostenitori, i Volontari per l’appoggio e la considerazione con cui ci hanno seguito in questo anno e in quelli passati, aiutando la nostra Associazione a crescere e migliorare la qualità dei servizi offerti. Confidando nella fiducia e nell’adesione anche per il prossimo anno, vi dedichiamo una poesia di Umberto Saba A Gesu' Bambino La notte è scesa e brilla la cometa che ha segnato il cammino. Sono davanti a Te, Santo Bambino! Tu, Re dell’universo, ci hai insegnato che tutte le creature sono uguali, che le distingue solo la bontà, tesoro immenso, dato al povero e al ricco. Gesù, fa’ ch’io sia buono, che in cuore non abbia che dolcezza. Fa’ che il tuo dono s’accresca in me ogni giorno e intorno lo diffonda, nel Tuo nome 5 per mille - una buona notizia P E R I VO S T R I REGALI E PER GLI AUGURI D I N ATA L E BANCHETTO DELLA SOLIDARIETÀ Anche quest’anno, come è ormai tradizione, saremo al Centro Commerciale “Centro Nova” di Villanova di Castenaso con il banchetto di Natale dove esporremo bellissimi oggetti natalizi, candele e composizioni con le perline realizzate dalle volontarie e oggetti in cartapesta creati dai ragazzi dell’Atelier. L’iniziativa fa parte della campagna di raccolta fondi dell’Associazione denominata: “Illumina il tuo Natale con un gesto di solidarietà” iniziata già otto anni fa e portata avanti grazie al costante contributo delle volontarie e volontari. Le date e gli orari di apertura sono i seguenti: venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 dalle ore 9.00 alle ore 21.00 Il ricavato andrà a sostenere le attività e i progetti che l’associazione sta realizzando per promuovere i diritti delle persone disabili. IL PIACERE DI SCRIVERE … IL PIACERE DI DONARE Spedisci i tuoi auguri contribuendo ad assicurare una migliore qualità della vita nei Servizi Socio Riabilitativi Diurni e Residenziali dell’AIAS di Bologna onlus. L’AIAS Bologna Onlus, con l’attivazione di laboratori creativi e attività educative, promuove le capacità e stimola le potenzialità delle persone disabili. Sono ragazze e ragazzi, che con l’aiuto di operatori ed attrezzature adeguate riescono a esprimere la fantasia e la loro voglia di esserci nel mondo. Dai quattro dipinti di Marco, Claudia e Nadia sono stati prodotti alcuni biglietti di auguri. Vi invitiamo ad acquistarli anche per incoraggiare la loro creatività che si manifesta liberamente a prescindere dalla loro disabilità Per informazioni: Carlo Ciccaglioni 051 454727 [email protected] Il 30 ottobre l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati riguardanti le preferenze per la destinazione del 5 per mille espresse dai contribuenti nel 2007 ed i relativi importi. Il Volontariato si conferma come settore con maggior richiamo e riceverà 355.2 milioni di euro, seguito dalla ricerca sanitaria (62.9 milioni) e scientifica (57.8 milioni). L'AIAS Bologna onlus... c'è con 384 scelte dei contribuenti e con un importo totale di 17.038,61. Speriamo che presto arriveranno anche i contributi. 383 volte grazie a tutti quelli che hanno firmato per noi. I tanti modi per collaborare con l’AIAS di Bologna onlus Tesseramento, volontariato e donazioni Tutte le persone possono dare il loro importante contributo a sostegno dell’A.I.A.S.,delle sue attività e dei suoi progetti attraverso le modalità di seguito elencate: Rinnovare la tessera o di diventare soci per la prima volta facendone richiesta alla sede associativa. La quota d’iscrizione per il 2008 sarà ancora di € 36,00 Fare del volontariato collaborando alle iniziative dell’associazione. Chiunque ne fosse interessato può rivolgersi a Carla & Alberto 051 6275357. Effettuare i versamenti a favore dell’AIAS tramite banca: Ag. Carisbo di via Arno 26, Bologna le coordinate IBAN IT 38 O 06385 02421 07400018257P oppure tramite il Servizio Postale: c.c.p. n. 23609407 intestato a A.I.A.S. Bologna ONLUS via Ferrara 32 - 40139 Bologna Si ricorda che le erogazioni liberali effettuate da imprese e persone fisiche sono fiscalmente detraibili a norma del DL 35/05 art 14 (legge denominata + Dai e - Versi)