Marzo 2008 - Cooperativa Realtà
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Marzo 2008 - Cooperativa Realtà
Anno 7, Numero 1 P er i od i co a ut o pr o dot t o da l l a c oo per a t iva R ea l t à . F o t o c o p ia t o i n pr o pr i o . Rif. Tr ib u nal e V e ne zia n. 1 3 87 LA REALTÀ 8 MARZO: AUGURI A TUTTE LE DONNE SOMMARIO 8 Marzo: auguri a tutte 1 le donne Festa degli innamorati: una festa speciale 1 Aspettando la primavera 1 Carnevale in Cooperativa 2 San Valentino: una gita in montagna 2 Buona Pasqua 2 Mirò: i nostri artisti a Ferrara 3 Una fiction intelligente: Caravaggio 3 Messa pasquale con gli amici Lagunari 3 80 anni di beneficenza e solidarietà 4 L’angolo della storia: San Valentino 4 L'origine della Festa dell'8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare. Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l'8 Marzo che la proprietà dell'azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa. Un incendio ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro. L'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità. L'8 Marzo è quindi il ricordo di quella triste giornata. Non è una "festa" ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso. Donando una mimosa riflettiamo che il mondo sarebbe grigio e triste senza la vitalità e creatività femminili. Furono le femministe italiane dell’UDI (Unione Donne Italiane), che nel 1946, preparando la prima Festa della Donna del dopoguerra, decisero di colorare l’evento con un tocco floreale. Si scelsero i mazzettini di mimosa perché fioriscono a marzo ed erano a buon mercato. Oggi, come la rucola, la mimosa costa cara: è la legge del mercato. Ma omaggiare una donna non ha prezzo! “I’8 Marzo è la festa della donna e della mimosa. La festa della donna è importante, perché ci fa pensare anche alle donne che sono da sole che non hanno nessuno e che vorrebbero tanto avere compagnia. La mimosa è un fiore importante da Regalare a una donna”. Marcello e Annalisa FESTA DEGLI INNAMORATI: UNA FESTA SPECIALE “Il giorno della festa degli innamorati è speciale, perché le coppie si scambiano amore e regali e questo è veramente bello. Il giorno di San Valentino mi piace guardare la gente, perché mi piace osservare le varie cose che sono più interessanti. E’ importante per tutte le persone che amano qualcuno, anche per chi si sente diverso dagli altri. Per dimostrare alla gente che non sono importanti le parole, ma il linguaggio, soprattutto per le persone che hanno difficoltà a parlare e che usano i gesti per comunicare, ma anche per chi non ha le ASPETTANDO LA PRIMAVERA “In primavera sbocciano i fiori e l’aria è fresca e profumata ed è molto bello. Il tempo è bello c’è il sole e le persone passeggiano su un prato di fiori, parlano con le altre persone, i bambini giocano con le altre bambine, giocano con la palla e anche a pallavolo. Gli alberi fanno i semi che trasformano in frutti. Le rondini volano in cielo e dormono nei loro nidi sugli alberi, gli uccellini dormono nelle uova sotto al caldo dei loro genitori e ci sono anche gli animali che si svegliamo dal letargo. La primavera è piena di fiori e anche il prato è molto verde che è il colore che ci piace di più. Si passano le domeniche senza macchine per colpa dell’inquinamento. A primavera delle volte piove, ma questo fa bene alla natura e ai campi. A primavera arriva la Pasqua e si fa un po’ di vacanza. Michele V. Alessandra B. mani e anche per chi è senza voce. Per tutti gli esseri umani che non hanno speranza di essere capaci di poter avere la festa di San Valentino”. Alessandra B. Pagina 2 Anno 7, Numero 1 CARNEVALE IN COOPERATIVA In bocca al lupo Un imbocca al lupo ad una nostra nuova assunta: l’educatrice Cristina Pacquola. Un saluto alla nostra collega Francesca Marchiori che è a casa in maternità. Un saluto anche a Marcello Guidazzi che torna a fare l’operatore a Milano, sua città d’origine. Il 31 gennaio e il 5 febbraioabbiamo festeggiato il Carnevale in Cooperativa. Nella prima occasione abbiamo avuto come ospiti i genitori dei nostri ragazzi e i Lagunari dell’A.L.T.A. di Marghera. Il contributo di questi ultimi è stato prezioso in quanto hanno organizzato il sontuoso rinfresco, senza dimenticare le frittelle e i galani. I Lagunari hanno poi voluto premiare le tre maschere più belle: Sue Ellen vestita da Zorro, Giuliano vestito da Clown e Sergio vestito da Campione del Karate. Il nostro Massimo ha poi consegnato agli illustri ospiti un orologio a forma di sole, storico prodotto della Cooperativa, per omaggiarli della loro solidarietà. Nella seconda occasione abbiamo invece festeggiato con alcuni amici dell’Istituto Gris e i due simpatici clown Molletta e Macchia (Stefania, nostra simpaticissima collega), che ci hanno fatto divertire con le loro magie, i loro giochi e i loro coloratissimi nasi rossi. In entrambe le circostanze abbiamo mangiato, cantato, ballato e ascoltato la bellissima musica proposta dai “Chechi” e da Nicola R. La nostra redattrice Alessandra ha voluto esprimere le sue impressioni a riguardo: “La prima è stata una giornata di festa con i genitori. Abbiamo mangiato frittelle, galani e bevuto. C’era una bellissima festa con i genitori, e poi abbiamo cantato assieme e ballato. Un operatore ci ha fatto le fotografie per fare il nostro giornalino. La festa era bella e mi sono divertita un sacco, Francesco un nostro operatore ha acceso il computer e ci ha insegnato una bellissima canzone: “Giornata sulla festa del Carvevale”. Nella seconda festa sono venuti due pagliacci che ci hanno truccato tutti. I loro nomi sono Molletta e Macchia. Alla prima festa avevo una mascherina mentre, alla seconda festa, non ero vestita. E’ stata una giornata assieme con i ragazzi di altri C.e.o.d. Sono state due belle feste. E’ stato bello e mi sono divertita un tanto con i compagni e con gli educatori”. SAN VALENTINO: UNA GITA IN MONTAGNA Il giorno di San Valentino abbiamo organizzato per i nostri ragazzi una gita in montagna a Pian di Cansiglio. E’ stata una piacevole giornata illuminata da un sole abbagliante e da un’aria frizzante. Abbiamo giocato sulla neve, mangiato al ristorante e fatto una passeggiata. I nostri redattori ci raccontano la giornata. Giuliano: “E’ stato bello andare sullo slittino con Alberto e gli altri operatori e avere vicino Antonella sul pullman”. Michele: “La gita è stata bellissima, siccome si cascava sempre ho fatto solo un giro sullo slittino prima di pranzare e abbiamo fatto anche una passeggiata”. Alessandra: “La giornata era bella, ho fatto le foto, ma non ho slittato sulla neve perché ho male ai legamenti. Al ritorno mi sono addormentato in pullman”. Sue Ellen: “Io non sono andata sullo slittino perché avevo paura, ma ho preso il sole seduta sulla panchina. Faceva caldo e ho fatto le foto con Michele. Ero felice, felice”. Andrea: “Mi sono divertito, ho slittato tante volte. Siamo andati nel ristorante e abbiamo mangiato tanto e tutti erano bravi. Alla fine abbiamo bevuto il caffè senza caffeina. Ero a tavola con Sue Ellen, Michele, Clara, Alessandro, Sergio, Ennio, Pier Luca, Mauro G., Carla e Monica. C’erano tre tavoli lunghi”. In sintesi ci siamo tutti divertiti molto anche perché al ritorno l’autista del pullman cantava assieme a noi al ritmo della musica diffusa. La Redazione BUONA PASQUA Anche quest’anno rinnovo i miei migliori auguri pasquali a tutti gli amici volontari che operano nel nostro centro diurno e comunità alloggio, educatori, genitori , familiari e posso garantire che senza una effettiva collaborazione il nostro quotidiano sarebbe molto più impegnativo e difficoltoso. Auguri quindi a tutti con stima e affetto. Antonio Follini Presidente della Cooperativa Realtà Pagina 3 Anno 7, Numero 1 MIRO’: I NOSTRI ARTISTI A FERRARA Martedì 4 marzo 2008 i ragazzi del nostro atelier artistico, Stella T., Andrea B., Enrico B. e Massimo B., accompagnati dal Maestro Mario Scantanburlo, sua moglie Sonia Bevilacqua, il socio fondatore della Cooperativa Carlo Rallo, l’ operatore Alberto Varagnolo e il nostro Presidente Antonio Follini, hanno visitato la mostra di Joan Mirò, La Terra, al Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Il nostro amico Andrea B. ci ha voluto donare una piccola cronaca della giornata: “ Ferrara è una città turistica molto bella che si trova nella regione dell’Emilia Romagna. E’ anche una città d’arte caratteristica del nostro Paese. La mostra era immensa e c’erano cinquecento visitatori più il nostro gruppo. Le opere esposte erano tante. C’erano quadri, sculture e ceramiche, protetti dagli allarmi e dalle telecamere. Tra i quadri, mi è piaciuto molto quello chiamato Uccelli Nella Notte, un dipinto molto grande e colorato di nero, bianco, giallo e rosso. Questo qua- dro di solito è esposto a Parigi. Le ceramiche non mi hanno colpito molto, ma le sculture mi sono piaciute. In particolare le due facce di mostri in marmo, una specie di casetta di legno e una testa di toro in marmo. C’erano anche dei tappeti molto belli con disegni colorati. Mi è piaciuta molto anche una maschera in ferro. Finita la visita siamo andati a mangiare al ristorante BLACK JACK. Ci hanno servito piadine, penne all’ arrabbiata, spiedini e patatine fritte più acqua, coca cola, vino e caffè d’orzo. Abbiamo fatto una passeggiata e siamo rientrati a Marghera sotto la pioggia ”. Anche i compagni di Andrea hanno voluto rilasciarci un commento sulla gita. Stella: “ La mostra mi è piaciuta. Mi sono piaciuti il quadro grande con tanti colori esposto a Parigi e quello fatto di corde intrecciate che mostrava delle donne. La città mi è piaciuta, soprattutto l’orto botanico dove abbiamo fatto una passeggiata ”. Massimo: “ Grazie al nostro Presidente Antonio Follini che ci ha regalato questa gita a Ferrara. A nome del mio gruppo artistico voglio anche ringraziare il nostro operatore Alberto Varagnolo e Mario per questa giornata di gioia”. Enrico: “ E’ stata una gita istruttiva e interessante. Abbiamo imparato cose sulla vita del grande Mirò, che era un francese che faceva opere d’arte su tele e insegnava il disegno. Ha anche vinto la Biennale di Venezia”. Insomma la gita è proprio piaciuta ai nostri ragazzi e questo per noi è sempre motivo di gioia. Andrea B. in collaborazione con Stella T., Enrico B., Massimo B. e Marcello 19 Marzo 2008 Festa di Pasqua con gli amici Lagunari UNA FICTION INTELLIGENTE: CARAVAGGIO La televisione si sa non sempre offre modelli culturali positivi o autentici momenti di riflessione sulle cose e sui fatti del mondo, ma talvolta ci sorprende con proposte intelligenti. E’ il caso della nuova fiction di Rai Uno trasmessa domenica 17 e lunedì 18 febbraio, dedicata ad uno dei geni della pittura del Seicento italiano: “Caravaggio”. Andrea, uno dei nostri storici artisti formati dal Maestro Mario Scantanburlo, ha seguito il pro- gramma e ne è rimasto affascinato: “Mi è piaciuto il film perché Michelangelo Merisi è uno dei miei pittori preferiti. Dei suoi quadri mi piacciono la Medusa e la Natura morta con cesto di frutta. La prima perché è una donna bellissima e ha degli strani capelli formati da serpenti. sembra in movimento grazie alle ombre e le luci .Tira fuori dallo scudo la sua faccia urlante per fare vedere a tutti quanto è bella e con lo sguardo impietriva gli uomini” “ la Natura morta mi piace perché presenta un cesto con dei frutti dove mi colpiscono la profondità e il rilievo dati dal chiaro e scuro, i colori tra il freddo e il caldo e il trucco di Fix, che è quando tu disegni con il carboncino e passi uno straccino sul disegno e con la gomma fai dei trucchetti per tirare fuori il disegno dal foglio”.”Del film mi ha colpito molto la scena della morte dei genitori di Caravaggio, quella che rappresenta la peste con un uomo incappucciato a cavallo e di quando viene arrestato dalle guardie e dopo scappa”. Andrea B. MESSA PASQUALE CON GLI AMICI LAGUNARI Mercoledì 19 Marzo, presso la nostra parrocchia, si è tenuta la messa Pasquale celebrata da Don Roberto per i nostri ragazzi. Erano presenti gli amici lagunari dell’ A.L.T.A. di Marghera che hanno organizzato il lauto rinfresco nella nostra sede di via Benvenuto. Prima di dedicarci alle libagioni, gli amici lagunari hanno consegnato ai ragazzi le uova di Pasqua e in seguito sono stati premiati con un attestato di benemerenza dal nostro Presidente Cooperativa “Realtà” Via Benvenuto, 11 30175 Marghera – Venezia Tel./Fax 041/921575 P.WEB: www.realtacoop.it E-mail [email protected] ANNO 7 - NUMERO 1 DIRETTORE RESPONSABILE GIACINTA GIMMA REALIZZAZIONE E PROGETTO GRAFICO COOPERATIVA REALTA’ FOTOCOPIATO IN PROPRIO LA REALTA’ è stato registrato presso il TRIBUNALE DI VENEZIA in data 22/05/01 con numero 1387 Antonio Follini: Antonio Forzutti, Chiara Forzutti, il Cavaliere Leonardo Sautaniello e il Maresciallo Capo Domenico Boscolo. Dalla Redazione Alla realizzazione di questo numero hanno collaborato assieme agli operatori Marcello e Maria Chiara: Alessandra B., Antonella A., Sue Ellen D., Annalisa C., Andrea B., Michele V., Giuliano R., Mauro B. e Massimo B., Stella T., Enrico B. La Redazione Finito di stampare nel mese di Marzo 2008. Pagina 4 Anno 7, Numero 1 80 ANNI DI BENEFICENZA E SOLIDARIETA’ LE RICETTE DI SUE ELLEN: COLOMBA RIPIENA GLASSATA Ingredienti: 1 colomba da 1Kg, 300g di ricotta,250g di zucchero a velo, 150g cioccolato fondente, 2 albumi, 50g di marzapane verde. La ricetta in 5 mosse: 1 Tagliate in senso orizzontale la colomba, levando una sottile calotta dalla parte superiore. Tenete da parte la calotta e svuotate la colomba tagliata, lasciando uno spessore di 2 cm al fondo e alle pareti Tritate la parte estratta e tenetela da parte. 2 Mettete la ricotta in una ciotola e lavoratela con un cucchiaio fino a quando diventa morbidissima. Incorporatevi 50g di zucchero a velo e quindi il trito di colomba. 3 Tagliuzzate a pezzettini piccoli 80g di cioccolato, aggiungeteli al composto a base di ricotta e lavorate ancora. Farcite la colomba , chiudente con la calotta tenuta da parte. e premete leggermente con le mani per sigillare. 4 Montate gli albumi con lo zucchero a velo rimasto. Alla fine dovrete ottenere un composto morbido, ma molto sodo. Servendovi di una spatola, spalmate il composto su tutta la colomba 5 Fate fondere a bagno maria il cioccolato rimasto. Mettetelo in una tasca da pasticciere e decorate la colomba, disegnando l’ occhio e le ali . Ritagliate il marzapane e sistematelo a corona alla base della colomba. Portate in tavola e servite. Grande avvenimento sabato 1° marzo 2008 a Mestre. Nel pomeriggio presso la sala teatro ex GIL, la Mestre benefica ( associazione che opera nel campo del sociale e del volontariato ) ha festeggiato l’ottantesimo anniversario della sua Fondazione. In questa occasione sono stati consegnati, per il loro impegno sociale e civile nel nostro territorio, dei riconoscimenti a cinque cittadini mestrini ai quali vanno le nostre congratulazioni. I cinque premiati sono: Mons. Angelo Cente- naro, il Dott. Sergio Barizza, il Maestro Carlo Cartago, il Presidente della Casa dell’Ospitalità Nerio Commisso e il Generale Pino Rizzo. Sono persone che spesso fanno visita o hanno un rapporto solidale con la nostra Cooperativa. Attestati di benemerenza sono in seguito stati consegnati ad alcuni soci della Mestre Benefica che militano da diversi anni nell’associazione. Durante la manifestazione sono stati inoltre festeggiati i trent’anni della fondazione di un’altra importante Associazione Mestrina: Il Coro Serenissima. Lo stesso Coro ha poi eseguito un Concerto. Personalità Politiche e Amministratori della Città hanno partecipato all’Evento, portando il loro saluto e complimentandosi per il lavoro quotidiano e per le varie forme di volontariato che le stesse associazioni svolgono con impegno e passione. Anche noi della Cooperativa Realtà vogliamo fare i nostri auguri a queste due associazioni, perché da sempre hanno ottimi rapporti con noi e come noi hanno la stessa “Mission”, ovvero aiutare, dare conforto ed essere sempre più presenti e vicini ai più deboli o chi ha bisogno. Il Presidente Antonio Follini L’ANGOLO DELLA STORIA: SAN VALENTINO San Valentino si dedicò con amore alla cura del prossimo. In vita compì numerosi miracoli e molte sono le leggende che raccontano le gesta del Santo. Un centurione romano pagano di nome Sabino s'innamorò di Serapia, una giovane cristiana di Terni. Egli si recò dai suoi genitori, per chiederla in sposa, ma loro rifiutarono a causa della sua religione. Serapia, a sua volta innamorata del giovane romano, lo invitò a recarsi da Valentino. Sabino seguì i suggerimenti dell'amata e ricevette il battesimo dal Santo. Fu allora che Serapia si ammalò di tubercolosi. I giorni passavano e la giovane non migliorava; fu deciso quindi di chiamare Valentino al suo capezzale. Sabino pregò il Santo, dicendogli che non avrebbe potuto vivere senza la sua compagna. Accogliendo la disperazione del giovane, Valentino levò le sue preghiere al Signore, ed i due giovani lasciarono la vita terrena, per vivere insieme nell'eternità. Passeggiando per il suo giardino, Valentino un giorno udì due fidanzati litigare. Invitando i due ragazzi alla ragione, egli porse loro una rosa affinché la stringessero facendo attenzione a non pungersi con le spine e pregando perché il loro amore fosse eterno. I due giovani si riconciliarono immediatamente e dopo non molto tempo, si recarono nuovamente dal Santo per celebrare il matrimonio ed invocare la sua benedizione. Il giardino della casa di San Valentino era un luogo di gioia ed amore, dove spesso gli abitanti della città di Terni si recavano, per ricevere i preziosi consigli del santo. Particolari ed abituali frequentatori del giardino erano i bambini della zona, che lì si recavano per giocare. Valentino, rallegrandosi della loro spensieratezza e della loro purezza, spesso si fermava ad osservarli, soprattutto per essere certo che non corressero pericolo alcuno. Quando il sole iniziava a tramontare, egli si recava tra loro e a ciascuno regalava un fiore, che i bambini avrebbero dovuto portare alle loro mamme. Un piccolo stratagemma, per essere certo che i fanciulli si dirigessero subito a casa, senza far troppo tardi!