Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “U. Mursia” Carini

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Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “U. Mursia” Carini
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
“U. Mursia” Carini
Circ. n. 548
del 27/04/15
Ai Docenti
Agli Alunni
Ai Genitori
All’Uff. Alunni
Al D.S.G.A.
Oggetto: Documento 15 maggio alunni DSA - Diversamente abili
In vista delle riunioni dei consigli di classe per la stesura dei Documenti del 15 maggio delle classi
quinte, si prega di visionare le seguenti indicazioni utili alla stesura dell’allegato relativo agli
studenti diversamente abili e alunni con DSA.
Si riporta la normativa di riferimento e le linee guida per la stesura del documento.
Art. 17 O.M. 40/2009
ESAMI DEI CANDIDATI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
1. Ai sensi dell'art. 6 del Regolamento, la commissione d'esame, sulla base della documentazione
fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza
prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone prove equipollenti a quelle assegnate agli
altri candidati e che possono consistere nell'utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi, ovvero nello
sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti. In ogni caso le prove equipollenti devono
consentire di verificare che il candidato
abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma
attestante il superamento dell'esame. Per la predisposizione delle prove d'esame, la commissione
d'esame può avvalersi di personale esperto; per il loro svolgimento la stessa si avvale, se necessario,
dei medesimi operatori che hanno seguito l'alunno durante l'anno scolastico.
2. I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche tradotti in
linguaggio braille, ove vi siano candidati non vedenti. Per i candidati che non conoscono il
linguaggio braille la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo ministeriale su
supporto informatico, mediante scanner fornito dalla scuola, autorizzando anche la utilizzazione di
altri ausili idonei, abitualmente in uso nel corso dell’attività scolastica ordinaria. Per i candidati
ipovedenti i testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi in formato ingrandito, su
richiesta dell’istituto scolastico interessato, che in ogni caso comunica alla Struttura tecnica
operativa del Ministero la percentuale di ingrandimento.
3. I tempi più lunghi nell'effettuazione delle prove scritte e grafiche e del colloquio, previsti dal
comma 3 dell'articolo 16 della legge n. 104 del 3/2/1992, non possono di norma comportare un
maggior numero di giorni rispetto a quello stabilito dal calendario degli esami. In casi eccezionali,
la commissione, tenuto conto della gravità dell'handicap, della relazione del consiglio di classe,
delle modalità di svolgimento delle prove durante l'anno scolastico, può deliberare lo svolgimento
di prove scritte equipollenti in un numero maggiore di giorni.
Via Trattati di Roma 6, 90044 Carini –PA tel: 091 8660099 / 091 8688072 fax: 091 8668877
Cod. Fisc. 97039720822 E- mail: [email protected] www.iismursia.gov.it
4. I candidati che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio
di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di
tale piano possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al
rilascio dell'attestazione di cui all'art. 13 del D.P.R. n. 323/1998. I testi delle prove scritte sono
elaborati dalle commissioni, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe. Per
detti candidati, il riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato solo nella
attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto.
5. Agli alunni, ammessi dal Consiglio di classe a svolgere nell’ultimo anno un percorso di studio
conforme ai programmi ministeriali e a sostenere l’esame di Stato, a seguito di valutazione positiva
in sede di scrutinio finale, è attribuito per il terzultimo e penultimo anno un credito scolastico sulla
base della votazione riferita al P.E.I. differenziato. Relativamente allo scrutinio finale dell’ultimo
anno di corso si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 2
Art. 5 dpr 323 /98 C2. (L. 425, art.3, comma 2 e Regolamento)
Le caratteristiche formali generali della terza prova scritta sono stabilite con decreto del Ministro
della pubblica istruzione. Il testo relativo alla predetta prova è predisposto dalla commissione di
esame. La relativa formulazione deve essere coerente con l’azione educativa e didattica realizzata
nell’ultimo anno di corso. A tal fine, i consigli di classe, entro il 15 maggio elaborano per la
commissione di esame un apposito documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi
ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli
obiettivi raggiunti.
Esso è immediatamente affisso all’albo dell’istituto ed è consegnato in copia a ciascun candidato.
Chiunque abbia interesse può estrarne copia.
Art. 6 dpr 323/98 (Esami dei candidati con handicap)
1. (Regolamento)
Ai fini di quanto previsto dall’articolo 16, commi 3 e 4, della legge 3 febbraio 1992, n. 104,
confluito nell’art. 318 del testo unico approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, la
commissione d’esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle
attività svolte, alle valutazioni effettuate e all’assistenza prevista per l’autonomia e la
comunicazione, predispone prove equipollenti a quelle predisposte per gli altri candidati e che
possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi ovvero nello sviluppo di contenuti
culturali e professionali differenti. In ogni caso le prove equipollenti devono consentire di verificare
che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del
diploma attestante il superamento dell’esame. Per la predisposizione delle prove d’esame, la
commissione d’esame può avvalersi di personale esperto; per il loro svolgimento la stessa si avvale,
se necessario, dei medesimi operatori che hanno seguito l’alunno durante l’anno scolastico
2. (Regolamento)
I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche tradotti
in linguaggio braille, ove vi siano candidati in situazione di forte handicap visivo.
3. (Regolamento)
I tempi più lunghi nell’effettuazione delle prove scritte e grafiche e del colloquio, previsti dal
comma 3 dell’articolo 16 della citata legge n. 104 del 1992, non possono di norma comportare un
maggiore numero di giorni rispetto a quello stabilito dal calendario degli esami. In casi eccezionali,
la commissione, tenuto conto della gravità dell’handicap, della relazione del consiglio di classe,
delle modalità di svolgimento delle prove durante l’anno scolastico, può deliberare lo svolgimento
di prove scritte equipollenti in un numero maggiore di giorni.
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DOCUMENTO 15 Maggio: allievi diversamente abili
Alla luce della normativa sopra esposta nei confronti degli allievi diversamente abili (parere
Consiglio di Stato n° 348/91, Legge quadro, legge 425/97) il cdc dovrà predisporre il documento
del 15 maggio secondo queste modalità :
1 - Documento del Consiglio di classe per allievi diversamente abili
Per gli alunni in situazione di handicap il Consiglio di classe deve in primo luogo approntare la
stessa documentazione necessaria per la generalità della classe. In particolare, tuttavia, il documento
finalizzato alla formulazione della terza prova scritta, volto a esplicitare "i contenuti, i mezzi, gli
spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli
obiettivi raggiunti" deve illustrare:
- Le scelte fatte per l’alunno in situazione di handicap per il suo percorso individuale nonché
per le attività di sostegno
- le modalità di integrazione nella classe
- i percorsi comuni alla classe
- le "ricadute" delle scelte operate sulla attività didattica complessiva.
- Inoltre, il Consiglio di classe, al fine di consentire alla Commissione d’esame di operare
correttamente secondo quanto previsto dall’Art. 6, comma 1 del Regolamento, deve
predisporre:
- la documentazione relativa ai singoli candidati in situazione di handicap
- per i candidati che ne abbiano bisogno, le richieste di prove equipollenti e/o di assistenza e/o
di tempi più lunghi sia per le prove scritte che per quelle orali
- per i candidati che abbiano seguito un percorso didattico differenziato, la richiesta di prove
coerenti con tale percorso e finalizzate al rilascio dell’attestato (Art. 13, comma 2, Reg.)
- nel caso di candidati non vedenti, la richiesta al Ministero della P.I. del testo delle prove in
Braille
- in altri casi particolari la richiesta di "buste" supplementari o di prove suppletive ecc. (queste
richieste vanno fatte per tempo dal Preside dell’istituto e non riguardano il lavoro dei
consigli di classe).
La documentazione che il Consiglio di classe prepara per la Commissione d’esame ai sensi dell’Art.
6, comma 1 ha principalmente lo scopo di facilitare la predisposizione delle prove equipollenti
previste dall’art.16 della legge quadro.
Essa deve fornire pertanto, attraverso una apposita relazione, informazioni utili perché la
Commissione possa mettere il candidato a suo agio e valutare al tempo stesso in modo appropriato
le sue conoscenze, competenze e capacità.
La relazione sviluppata a questo fine dal Consiglio di classe potrebbe avere la seguente struttura:
- descrizione del deficit e dell’handicap
- descrizione del percorso realizzato dall’alunno:
a) conoscenze, competenze e capacità raggiunte
b) difficoltà incontrate e come sono state superate o non superate
c) discipline per le quali sono stati adottati particolare criteri didattici
d) percorsi equipollenti eventualmente svolti
e) attività integrative e di sostegno svolte, anche in sostituzione parziale o totale di alcune discipline
f) risorse utilizzate (docente di sostegno, accompagnatore, ausili, tecnologie ecc.)
g) qualsiasi altra informazione che il Consiglio di classe ritiene utile far pervenire alla Commissione
- esposizione delle modalità di formulazione e realizzazione delle prove per le valutazioni e
precisamente:
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a) con quali tecnologie
b) con quali strumenti
c) con quali modalità
d) con quali contenuti
e) con quale assistenza (docente di sostegno, assistente educativo, obiettore, accompagnatore, ecc.):
questo punto deve essere esposto in modo chiaro ed esauriente in modo da non suscitare
fraintendimenti in chi legge.
- eventuale richiesta di prove equipollenti e di assistenza: sulla base della relazione, per le
prove scritte, grafiche, pratiche, e/o orali si possono eventualmente richiedere prove
equipollenti, indicando chiaramente:
a) quale tipo di prova si richiede
b) quale tipo di assistenza e con quali compiti
c) quale durata per le prove scritte
E’ molto importante concordare con l’alunno handicappato la modalità delle prove da sostenere nel
corso dell’esame di Stato. La richiesta di prove equipollenti e/o di assistenza conclude la relazione
di presentazione dell’alunno con handicap. È consigliabile riportare anche in un foglio a parte tale
richiesta. La Commissione, esaminata la documentazione fornita dal Consiglio di classe, predispone
le prove equipollenti e, ove necessario, quelle relative al percorso differenziato con le modalità
indicate dal Consiglio di classe, anche avvalendosi della consulenza di personale esperto. Nel caso
in cui la Commissione decida in senso contrario al Consiglio di classe, deve motivare per iscritto la
propria decisione.
2 - Le prove equipollenti
Più precisamente con prove equipollenti si intende che:
- I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche tradotti in
linguaggio braille, ove vi siano candidati in situazione di forte handicap visivo la prova
inviata dal Ministero della P.I. è svolta con "mezzi diversi": ad esempio, computer,
macchina da scrivere, per mezzo della dettatura all’insegnante di sostegno, ecc.
In questo caso occorre accertare come l’allievo potrà svolgere le prove e se tale svolgimento può
disturbare i compagni (alcuni alunni che non sono in grado di scrivere i loro testi sono, in genere,
abituati a dettare ad alta voce, alcuni strumenti per la scrittura braille sono rumorosi). Nel caso sia
necessaria una postazione fuori dall’aula nella quale lavorano tutti gli altri allievi, la Commissione
deve predisporre la vigilanza necessaria.
- la prova inviata dal Ministero della P.I. è svolta in "modalità diverse": ad esempio, la prova
è "tradotta" in quesiti con alcune possibili risposte chiuse, cioè in prove strutturate o in
griglie. In questo caso è bene valutare attentamente la situazione; ad esempio può essere
inopportuno che il Consiglio di classe proponga alla Commissione una prova equipollente
che consista nello svolgimento di una parte del tema ministeriale.
Inoltre si può sconsigliare di fare attendere il candidato in situazione di handicap mentre la
Commissione decide e/o prepara la prova e /o le modalità di svolgimento.
- la prova è proposta dalla Commissione di esame e ha contenuti culturali e/o tecnici e/o
professionali differenti da quelli proposti dal Ministero della P.I. La prova proposta dalla
Commissione deve essere comunque tale da poter verificare la preparazione culturale e
professionale del candidato. Essa deve inoltre essere omogenea con il percorso svolto dal
candidato e deve poter essere realizzata dal candidato con le stesse le modalità, tempi e
assistenza utilizzati nelle prove di verifica fatte durante l’anno scolastico. Il Consiglio di
classe, qualora richieda questo tipo di prova, deve fornire nella relazione tutte le
informazioni utili per la preparazione del testo e/o dei testi delle prove, fornendo a parte il
testo delle prove realizzate durante l’anno dal candidato.
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La Commissione a sua volta (eventualmente avvalendosi di personale esperto) deve
preventivamente preparare le prove d’esame diverse da quelle proposte dal Ministero della P.I.,
omogenee al programma svolto dal candidato seguendo le indicazioni fornite dal Consiglio di classe
circa i contenuti, le modalità, l’assistenza e i tempi. È consigliabile che questa preparazione sia
realizzata dopo aver letto la relazione del Consiglio di classe, esaminato il percorso formativo,
consultati i commissari interni o l’insegnante curricolare o il docente di sostegno e esaminati testi di
prove eseguite durante l’anno.
- per quanto riguarda il colloquio, esso si può realizzare mediante prove scritte, test, o
qualsiasi altra strumentazione o tecnologia o attraverso un operatore che medi tra il
candidato e l’esaminatore. Ad esempio, un docente o assistente o operatore mediatore o
esperto traduce il linguaggio verbale del docente in linguaggio gestuale comprensibile
dall’alunno audioleso e viceversa il linguaggio gestuale dell’alunno in linguaggio verbale
comprensibile al docente.
Art. 5 c. 4 L. 170/2010 (Misure educative e didattiche di supporto)
Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e
universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di
Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari.
Il CdC deve, nel documento dl 15 maggio, effettuare il bilancio finale della classe che andrà a
sostenere gli Esami di Stato nel mese successivo. Per presentare adeguatamente e tutelare gli
studenti con diagnosi di disturbi specifici dell’apprendimento, si rende necessario compilare
l’allegato “riservato” a tale documento, che solo la commissione e la famiglia dello studente
potranno visionare. La stesura è collegiale e il prodotto realizzato andrà approvato dal Consiglio di
Classe.
Il referente DSA d’istituto, insieme al coordinatore di classe provvederà all’inserimento dei dati
personali e di una sintesi discorsiva della diagnosi, mentre tutti i docenti riuniti contribuiranno a
scrivere i paragrafi sullo stile di apprendimento, sulle misure dispensative accordate e sugli
strumenti compensativi utilizzati in corso d’anno.
L’ultima sezione del documento è riservata alla descrizione delle simulazioni delle varie prove,
effettuate durante l’anno, unitamente ad eventuali modifiche operate, in linea sia con la normativa
vigente – compresa la Circolare Ministeriale sullo svolgimento degli Esami di Stato – che la
diagnosi personale. Si avrà cura anche di allegare le prove a cui il candidato è stato sottoposto,
evidenziando eventuali modifiche e/o aggiunte.”
La F.S. Alunni DSA-BES
Prof. Rosalia Buffa
Il Dirigente scolastico
Prof. Giovanni Lo Cascio
Firma autografa sostituita a mezzo
stampa ai sensi dell’art.3,co.2, DL.vo 39/1993
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“U. Mursia” Carini
ALLEGATO RISERVATO AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
STUDENTE con diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento
Indice dei contenuti:
1. DATI RELATIVI ALLO STUDENTE
2. TIPOLOGIA DEL DISTURBO
3. INDICAZIONI SULLA SCOLARITA’ PREGRESSA
4. OSSERVAZIONE DELLE ABILITA’ STRUMENTALI
5. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
6. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE UTILIZZATE
7. MISURE DISPENSATIVE ED INTERVENTI DI PERSONALIZZAZIONE
8. STRUMENTI COMPENSATIVI
9. CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
10. INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE SCRITTE ED ORALI PER
L’ESAME DI STATO A CONCLUSIONE DEL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
11. RIFERIMENTI NORMATIVI
1. DATI RELATIVI ALLO STUDENTE
Cognome e nome ..........................................................
Data e luogo di nascita..................................................
Classe Corso ................................................................
Data dell’ultima diagnosi ............................................
rilasciata da .................................................................
2. TIPOLOGIA DEL DISTURBO (dalla diagnosi o dalla segnalazione specialistica)
□ Dislessia di grado □ lieve □ medio □ severo
□ Disgrafia di grado □ lieve □ medio □ severo
□ Disortografia di grado □ lieve □ medio □ severo
□ Discalculia di grado □ lieve □ medio □ severo
Stile di apprendimento prevalente (se l’indicazione è presente)
□ Uditivo □ Visivo □ attraverso la letto-scrittura
Diagnosi e relativi Codici ICD10 riportati (dalla diagnosi o dalla segnalazione specialistica):
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3. INDICAZIONI SULLA SCOLARITA’ PREGRESSA
- Frequenza regolare in ogni ordine di scuola; nessuna ripetenza
- Ripetenza nella classe: …………………………………………….
4. OSSERVAZIONE DELLE ABILITA’ STRUMENTALI
Lettura:
□ stentata
□ lenta
□ con sostituzioni (legge una parola per un’altra)
□ con omissioni/aggiunte
□ con scambio di grafemi (b-p, b-d, f-v, r-l, q-p, a-e)
Scrittura:
□ lenta
□ normale
□ veloce
□ solo in stampato maiuscolo
Difficoltà ortografiche:
□ errori fonologici (omissioni, sostituzioni, omissioni/aggiunte, inversioni, scambio grafemi b-p, bd, f-v, r-l, q-p, a-e)
□ errori non fonologici (fusioni illegali, raddoppiamenti, accenti, scambio di grafema omofono, non
omografo)
□ errori fonetici (scambio di suoni, inversioni, migrazioni, omissioni, inserzioni…)
□ difficoltà a comporre testi (personali, descrittivi, narrativi, argomentativi,…)
□ difficoltà nel seguire la dettatura
□ difficoltà nella copia (lavagna/testo o testo/testo…)
□ difficoltà grammaticali e sintattiche
□ problemi di lentezza nello scrivere
□ problemi di realizzazione del tratto grafico
□ problemi di regolarità del tratto grafico
Calcolo:
□ difficoltà nel ragionamento logico
□ errori di processamento numerico (difficoltà nel leggere e scrivere i numeri, negli aspetti cardinali
e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità)
□ difficoltà di uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente)
□ scarsa conoscenza, con carente memorizzazione, delle tabelline
□ accentuata difficoltà nella comprensione del testo degli esercizi
□ mancanza di capacità di ricordare formule ed algoritmi
Proprietà linguistica:
□ difficoltà di esposizione orale e di organizzazione del discorso (difficoltà nel riassumere dati ed
argomenti)
□ confusione o incapacità nel ricordare nomi e date
□ lentezza ed errori nella lettura cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo;
□ difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura che rende difficile o impossibile
eseguire contemporaneamente due procedimenti (ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire sul testo);
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□ difficoltà nell’espressione della lingua scritta. Disortografia e disgrafia.
□ difficoltà nel recuperare rapidamente dalla memoria nozioni già acquisite e comprese, cui
consegue difficoltà e lentezza nell’esposizione durante le interrogazioni.
□ difficoltà nella lingua straniera (comprensione, lettura e scrittura).
□ scarse capacità di concentrazione prolungata
□ facile stancabilità e lentezza nei tempi di recupero.
Difficoltà nel memorizzare:
□ tabelline,
□ formule,
□ sequenze e procedure,
□ forme grammaticali
□ categorizzazioni, nomi dei tempi verbali, nomi delle strutture grammaticali italiane e straniere.
Strategie utilizzate nello studio:
□ sottolinea, identifica parole-chiave, fa schemi e/o mappe autonomamente
□ utilizza formulari, schemi e/o mappe personalizzate
□ elabora il testo scritto al computer, utilizzando il correttore ortografico e/o la sintesi vocale
5. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Nello svolgimento di un compito assegnato a scuola:
Grado di autonomia: □ insufficiente □ scarso □ buono □ ottimo
□ ricorre all’aiuto dell’insegnante per ulteriori spiegazioni
□ ricorre all’aiuto di un compagno
□ tende a copiare
□ utilizza strumenti compensativi
Nello svolgimento dei compiti per casa:
Grado di autonomia: □ insufficiente □ scarso □ buono □ ottimo
□ ricorre all’aiuto di un tutor
□ ricorre all’aiuto di un genitore
□ ricorre all’aiuto di un compagno
□ utilizza strumenti compensativi
Strumenti utilizzati:
□ strumenti informatici (pc, videoscrittura con correttore ortografico)
□ tecnologia di sintesi vocale
□ testi semplificati e/o ridotti
□ fotocopie
□ schemi e mappe
□ appunti
□ registrazioni digitali
□ materiali multimediali (video, simulazioni…)
□ testi con immagini strettamente attinenti al testo
□ calcolatrice CAS-Class Pad CASIO
□ altro:
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L’alunno/a è stato/a costantemente seguito/a durante l’anno scolastico da docenti di supporto
pomeridiano nelle seguenti discipline: Matematica, Fisica, Chimica, Inglese, …..a seconda delle
necessità contingenti.
In un quadro di sostanziale adeguatezza comportamentale, si rilevano tuttavia alcuni momenti di
ansia o di insicurezza, gestiti in un clima sostanzialmente positivo, sia per la disponibilità di alcuni
compagni che per l’aiuto degli insegnanti. …………………..
6. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE UTILIZZATE
Non sono state apportate modifiche agli obiettivi disciplinari, fermo restando che il parametro di
riferimento è quello degli obiettivi minimi.
Per quanto riguarda inglese, pur proponendo all’alunna l’acquisizione di regole ortografiche e di
strutture grammaticali, non si è ritenuto obiettivo essenziale la loro esposizione a livello teorico;
l’abilità di produzione scritta, Writing, dove possibile è stata sostituita dalla produzione orale,
Speaking. È stata favorita la modalità di verifica orale e la verifica scritta a domande chiuse di
comprensione di testi già analizzati in classe, eventualmente con verifiche diverse ma equipollenti
rispetto a quelle somministrate al resto della classe. Qualora l’alunno/a non fosse riuscito/a a
realizzare la produzione in L2, sono state accettate risposte in L1, come peraltro previsto dalla
normativa. Per quanto riguarda gli argomenti di letteratura in programma per l’Esame di Stato, sono
stati richiesti i concetti globali dei periodi ed autori trattati, senza richiedere una analisi
particolareggiata dei testi svolti in classe.
Nell’individuare le strategie metodologiche e didattiche il consiglio di classe ha tenuto conto di:
tempi di elaborazione
tempi di produzione
quantità dei compiti assegnati
comprensione consegne scritte e orali
uso e scelta di mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe
mentali e concettuali, formulari).
Le metodologie utilizzate sono state le seguenti:
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo favorendo le attività in piccoli gruppi.
Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici
facilitanti l’apprendimento come immagini o mappe.
Insegnare l’uso di dispositivi extra-testuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini).
Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia
un nuovo argomento di studio.
Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline.
Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”.
Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno
nella discriminazione delle informazioni essenziali.
Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale per favorire l’operatività e allo stesso
tempo il dialogo, nonché la riflessione su quello che si fa.
Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle strategie di apprendimento
nell’alunna.
Evitare l’uso della scrittura a mano o in corsivo da parte dell’insegnante per fornire le consegne
delle verifiche.
Privilegiare, nelle verifiche scritte e orali, concetti e terminologie utilizzate nelle spiegazioni.
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Ridurre il numero degli esercizi delle verifiche o lasciare un tempo maggiore per la loro
esecuzione.
Favorire risposte concise nelle verifiche scritte e nelle interrogazioni.
Stimolare e supportare l’allieva, nelle verifiche orali, aiutandola ad argomentare qualora si
dimostrasse in difficoltà per la compromissione della memoria a breve termine e della
sequenzialità e non per volontà propria, senza richiedere la regola a memoria.
Fornire copia delle verifiche, affinché l’allieva possa prendere atto dei suoi errori.
Applicare una valutazione formativa dei processi di apprendimento.
7. MISURE DISPENSATIVE ED INTERVENTI DI PERSONALIZZAZIONE
Nell’ambito delle discipline l’alunno/a è stata dispensata:
- dalla lettura ad alta voce;
- dal prendere appunti;
- dai tempi standard (terza prova: 30’ aggiuntivi);
- dal copiare dalla lavagna;
- dalla dettatura di testi/o appunti;
- dal rispetto della tempistica standard per la consegna dei compiti a casa;
- dalla effettuazione di più prove valutative scritte e/o orali nella medesima giornata;
- dalle domande di difficile interpretazione.
- dallo studio mnemonico di formule e tabelle.
- dalla valutazione degli errori di trascrizione e calcolo.
8. STRUMENTI COMPENSATIVI
L’alunno/a ha usufruito dei seguenti strumenti compensativi:
- libri digitali
- tabelle, formulari personali, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe
- calcolatrice personale ClassPad 300 CASIO
- computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner
- risorse audio (registrazioni, audiolibri, libri parlati)
- software didattici free
- riservare maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali, come misura compensativa,
laddove la prova scritta non fosse soddisfacente
9. CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
- verifiche orali programmate (argomenti e tempi )
- compensazione con prove orali di compiti scritti
- uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe cognitive e
schemi elaborati dall’alunna stessa )
- valutazioni più attente alle conoscenze in funzione delle capacità individuali
- prove informatizzate
- valutazione dei progressi in itinere
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10. INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE SCRITTE ED ORALI E LE
SIMULAZIONI PER L’ESAME DI STATO a conclusione del 2° ciclo di istruzione
a. Informazioni sugli strumenti compensativi utilizzati e misure dispensative accordate, con
riferimento ai tipi di verifiche, ai tempi ed al sistema valutativo utilizzati in corso d’anno:
Le verifiche sono state sempre le stesse del resto della classe. In generale sono stati accordati tempi
più lunghi oppure i contenuti sono stati ridotti.
Nelle verifiche scritte che hanno richiesto una produzione personale è stata esclusa dalla
valutazione la correttezza ortografica.
In tutte le verifiche sia scritte che orali, ……. ha potuto utilizzare mappe mentali, schemi da lui/lei
predisposti, calcolatrice CAS, formulari.
Per quanto riguarda le materie scientifiche, ed in particolare matematica, sono state esclusi dalla
valutazione gli errori dovuti ad errata trascrizione di un numero.
Qualora sia stato necessario, sono stati forniti tutti i chiarimenti per la comprensione delle verifiche
stesse; in particolare per inglese è stato fornito il testo bilingue o l’insegnante ha tradotto il testo sul
momento.
b. Modalità, tempi e sistemi valutativi utilizzati durante le simulazioni di esame nel corso del
presente anno scolastico:
Prima prova:
lettura dei testi ministeriali, anche ripetuta più volte, se necessario;
non viene valutata la correttezza ortografica e sintattica
si tiene conto del contenuto e solo parzialmente della forma
utilizzo di schemi predisposti e mappe mentali, stese con la supervisione dell’insegnante
Seconda prova:
lettura dei testi ministeriali, anche ripetuta più volte su richiesta dell’alunna
chiarimenti sulla terminologia specifica per favorire la comprensione della prova
eventuale svolgimento di un numero inferiore di quesiti
utilizzo di calcolatrice CAS e formulari personali
Terza prova:
lettura del testo, anche ripetuta più volte su richiesta dell’alunno/a
tempi più lunghi (2 ore e mezza come nelle simulazioni effettuate durante l’anno scolastico)
stesse tipologie proposte nelle simulazioni effettuate nell’anno (tipologia A: trattazione sintetica
di argomento con scaletta o tipologia B: quesiti a risposta singola o quesiti a risposta breve)
prova uguale al resto della classe, con eventuale variazione per inglese (svolgimento in lingua
italiana)
utilizzo di schemi predisposti, mappe mentali, formulari personali, calcolatrice CAS
Colloquio:
utilizzo di schemi predisposti e mappe mentali e/o concettuali
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11. NORMATIVA di RIFERIMENTO
- DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche”
- Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia”
- Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia”
- Nota MIUR 4600 del 10 maggio 2007 “Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di stato
conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 20062007 – precisazioni”
- Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 “Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative”
Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione
D.M.31/07/2007
- OM n. 30 del 10.03.2008 “Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento
degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole
statali e non statali. Anno scolastico 2007/2008”
- CM n 32 del 14.03.2008 “Scrutini ed esami di stato a conclusione del primo ciclo di istruzione –
Anno scolastico 2007/2008”
- CM n 54 del 26.05.2008: “Esami di stato per la Secondaria di Primo Grado, anno scolastico
2007/2008 prova scritta a carattere nazionale”
- MIUR, regolamento sulla valutazione degli alunni, 13 marzo 2009
- Legge regionale Regione Lombardia N. 152 del 26 gennaio 2010
- Legge 8 ottobre 2010, n 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in
ambito scolastico”
- D.M. n. 5669 del 12 luglio 2011 – LINEE GUIDA
- D.M. B.E.S. del 27 dicembre 2012
- O.M. Esami di Stato n. 13 del 24 aprile 2013
I docenti del Consiglio di Classe
Luogo______________
data______________
Il Dirigente Scolastico
(Prof. Giovanni Lo Cascio)
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